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NOTE A MARGINE
La Rubrica del Direttore Gianluca Rampini
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
piramidi secondo il nostro Lettore rivolto a sud Mintaka è quella piu a sud … se
verso sud vedo più in basso AlNitak prima
Ecco le pur intelligenti osservazioni dell'attento segno lei, poi se vedo a metà AlNilam metto lei
fruitore di “Tracce d'Eternità”: poco dopo quindi spostandomi verso sud e poi
“Non capisco dove sia l'errore. Partiamo dal vendo Mintaka ancora più in avanti e spostata
presupposto, ok, che i software per retrodare le un pochino a sinistra … L'azimut è basso se
mappe stellari non siano precisissimi ... anche l'azimut fosse stato alto potrei capire ma in
se, quelli attuali, non credo che abbiano margini questo caso le stelle sono appena sopra
di errore forti. Se considera che i moti apparenti l'orizzonte, 11 gradi circa … secondo me uno
delle stelle sono perfettamente ciclici, elaborare spettatore di quel cielo (NdA: e anche secondo
un software su questa base non credo sia così Bauval & c., molto evidentemente!) avrebbe
impegnativo ... In ogni caso, usando Stellarium, riportato esattamente le stelle come sono le
che credo sia un ottimo software, e retrodatando piramidi … infatti hanno orientato verso sud il
il cielo sopra Giza al 10500 AC, all'alba del 21 tutto, la costellazione era bassa verso sud,
giugno, le tre stelle della cintura di Orione quindi io oriento giza verso sud e la stella più
alta è quella più lontana che è in sintesi e in parole
verso sud, e quindi comprensibili, senza gli
Micerino (NdA: la Terza orpelli filo-scientifici,
Piramide) la metto più esattamente quello di
su di tutte … (Mintaka) Bauval- altre due figure
è la stella più in alto del (figg. 3-4)
cielo visto da sud .. (In
conclusione) io ritengo
che se il ragionamento Figura 3 – Orizzonte Sud
sul moto precessionale a al-Jizah –
a ritroso fosse vero (ed 21/06/-10.508 (poco
è quasi impossibile ma prima dell'alba)
lascio un barlume di Figura 4 – Piramidi di al-
possibilità) e se Jizah (fonte: Google
davvero gli egizi Earth)
fossero stati in grado di
intuire quale fosse la Apparentemente, dunque,
posizione di Orione nel abbiamo di nuovo la
cielo del 21 Giugno di “perfetta corrispondenza”
12500 anni fa, essendo reclamata da Robert
la costellazione Bauval. Tuttavia, come è
perfettamente orientata facile verificare (ho anche
verso sud e volendola cerchiato di rosso
riprodurre così in cielo l'orientamento...),
così in terra avrebbero abbiamo di nuovo che il
fatto come nel disegno. Nord è IN BASSO, e che
perché è la cosa più la presunta
semplice”. corrispondenza si
In aggiunta a ottiene SOLO ED
quella precedente, ESCLUSIVAMENTE con
Giancarlo allega a i contorsionismi già
questo ragionamento - esaminati nella prima
parte. I fautori della TCO –e non mi riferisco qui ho scritto al mio attento Interlocutore: “Il punto
all'Amico/Collega Giancarlo-, quindi, hanno non è tanto l'affidabilità dei software (il
evidentemente avuto buon gioco nel confondere produttore di Stellarium comunque ne
le acque attraverso il sistema del “problema garantisce la attendibilità solo nel periodo +-
Nord-Sud”. Ora, è verissimo che il Sud era, fin 3.000 da oggi), quanto la disposizione sul
dal Pre-dinastico, una direzione particolare per terreno, che è completamente invertita.
gli Egizi (tant'è che praticamente tutte le Bauval si difende, perché secondo lui la
sepolture rinvenute erano con la testa in rappresentazione è relativa al Sud. Il che non
direzione Sud e il capo volto ad Ovest -la è accettabile, in relazione a un popolo
regione della morte); ma è altrettanto vero che perfettamente in grado di orientare
i Kemiti erano assolutamente in grado di correttamente i propri monumenti. A questo si
distinguere i punti cardinali, anche in cielo. devono aggiungere le osservazioni (che io
Prova ne siano le ripetute descrizioni dei territori riporto nell'articolo) di Krupp e Fairall.
delle Stelle Imperiture (l'area intorno al Polo Quest'ultimo precisa di aver usato un software
Nord celeste), nonché le precise localizzazioni specifico, in cui il famoso angolo di 38 gradi è
delle loro (poche) costellazioni boreali, che, in realtà pari a quasi 47. Questa
seppur diverse dalle nostre, inequivocabilmente osservazione mi sembra molto difficile da
erano collocate a Nord. Si aggiungano le superare, come pure quella
sbalorditive capacità di allineamento dimostrate dell'orientamento al suolo delle piramidi. La
con la Grande Piramide, i suoi condotti convenzione Nord o Sud non è importante.
(secondo quanto afferma lo stesso Bauval: altra Quello che importa è che, ripeto, gli Egizi
asserzione che discuteremo successivamente) erano in grado di riportare sul terreno quanto
e con la Sfinge, e sarà immediatamente chiaro vedevano in cielo senza commettere errori. La
che è difficile e quanto meno poco corretto assonometria era loro ben nota, e non credo
piegare le possibili conoscenze che avrebbero sbagliato in una maniera così
astronomiche degli Egizi alla TCO. In altri grossolana. Un altro aspetto da considerare è
termini, non si può argomentare che i Figli del che i moti delle stelle sono in parte ripetibili.
Nilo orientavano templi, piramidi e quant'altro Così non è per precessione e nutazione, che
secondo palesi assi Nord-Sud secondo una potrebbero comportare errori anche importanti
convenzione diciamo “pre-moderna”, e poi nelle simulazioni. Gli egizi erano esperti di
utilizzavano altri sistemi di riferimento in agrimensura e allineamenti: come mai
relazione alla piana di al-Jizah. Insomma, come stavolta avrebbero cambiato modalità di
rappresentazione?” Già: come mai? Come ho
avuto modo di citare Krupp nella prima parte:
“Anche se un appassionato della TCO potrebbe
sostenere che l'inversione non è affatto
significativa, o che gli egiziani deliberatamente
capovolsero la costellazione per motivi arcani
noti solo a loro, queste argomentazioni non
funzionano”.
E per quanto riguarda le proporzioni?
Abbiamo prove chiarissime che -a quanto pare- Figura 5 – Soffitto della tomba di Senmut
rappresentare correttamente le medesime. Basti Molti studi sono stati condotti, con software più
pensare alla pressoché certa conoscenza da o meno commerciali, per cercare di identificare
parte loro del π e del phi, per capire che mai le stelle rappresentate (e conseguentemente
oppure invertire le magnitudini di due stelle discordanti, il che ci riporta alle considerazioni
(è il caso, come detto, delle due piramidi sulla affidabilità dei programmi nella datazione
principali). In ogni caso, l'unico accenno artistico di periodi molto remoti. La stessa “losanga”
nella vastissima produzione degli Egizi che con viene da altri interpretata (forse più
Cintura di Orione è un dipinto nella famosa cometa. Quello che però interessa questo
tomba di Senmut (fig. 5). Addirittura, la figura a lavoro è la facile osservazione che gli Egizi del
losanga immediatamente a destra delle tre Nuovo Regno non erano (più?) in grado di
prima raffigurazione nota della Grande semplice come la Cintura, almeno in pittura. Il
Nebulosa di Orione, sita -come già accennato- grado di non-somiglianza è tale, che anche
l'oggetto/porta in pietra che blocca il condotto precisamente su una linea. Evitiamo, per non
appesantire il discorso, un'analisi dettagliata dei questo. Invece, produce "epoche" generiche
valori “certificati” da Gantenbrink. Quello che che egli non spiega mai completamente;
stupisce, e anche un po' irrita, è che se si nemmeno si sforza di calcolare
confrontano i dati di Bauval con i valori ufficiali corrispondenze esatte, ma si limita a parlare di
MDAIK si trovano delle discrepanze "buona conferma dell'epoca 2475 a.C.". Ma
significative; non solo: Bauval ha prodotto tre qual è la definizione di una "buona conferma"?
pubblicazioni dopo la scoperta di Gantenbrink, Non è affatto chiaro, né il belga lo spiega; in
due articoli nella rivista “Discussions in realtà, i casi sono solo due: o c'è una
Egyptology (DE), nnrr. 26 e 27, e il suo corrispondenza, o non c'è. E un ulteriore
celeberrimo libro “Il Mistero di Orione”. Ebbene, problema è che queste "epoche" sono un
se non vi fidate della mia parola potete ulteriore fonte di confusione e di delusione,
controllare da soli: tutte le pubblicazioni perché, semplicemente, non
contengono valori diversi per le pendenze corrispondono. Non entro, anche qui, nel
dei pozzi, e, ad abundantiam, tutti i valori merito delle corrispondenze fra tutti i dati in
erano comunque diversi dai valori in MDAIK! gioco. Mi limito a segnalare che l'analisi del
Insomma, il metodo di datazione sistema pendenze dei pozzi/culminazioni
attraverso i pozzi dovrebbe essere il seguente: stellari (al meridiano, come tanto piace a
si dovrebbe calcolare l'anno in cui esista una Bauval), produce questi risultati: per Thuban, il
fortissima corrispondenza tra la pendenza del 2.326 a.C.; per AlNitak, il 2.496 a.C.; per Sirio
pozzo in questione e l'elevazione della stella il 2.348 a.C.; infine per Kochab il 2.385 a.C.
correlata. Se i valori validi per i quattro condotti Straordinario, non vi sembra? A prima
sono vicini tra loro e le differenze possono vista possiamo vedere che nemmeno una
essere spiegate con tolleranze di costruzione, stella si avvicina al magic shot ipotizzato
allora abbiamo trovato la data cercata. In altre dal nostro ingegnere, il famoso 2.450/2.475
parole, se la pendenza (rispettivamente) dei a.C. Tre stelle indicano un tempo nel periodo
quattro pozzi coincide, per la medesima epoca, intorno al 2.300 a.C., una vicino al 2.500 a.C.
con la culminazione delle stelle presumibilmente La media delle “conclusioni cronologiche” è il
correlate (AlNitak e Thuban -secondo Bauval-; 2.389 a.C., almeno sessantun anni dopo
Sirio e Kochab), allora l'ipotesi è comprovata, e l'ipotesi “ferrea” di Bauval. Ma c'è di più,
la data di costruzione dei pozzi (e quindi della purtroppo: con l'eccezione di una sola stella
piramide) identificata. (AlNitak), tutto il cluster dei pozzi sembra
Purtroppo, Bauval non fa nulla di tutto indicare una data intorno al 2.350 a.C., con
un errore standard di 20,33 anni. Diciamo che precessionale...) - ma in nessuna circostanza
quindi si dovrebbe considerare come “fuori in una data vicina al 2.450 a.C.! E, quel che è
range” proprio questa stella, e si dovrebbe peggio, mai contemporaneamente! Non una
accettare, secondo il criterio suggerito da sola stella raggiunge la posizione necessaria
Bauval stesso, la data del 2.350 a.C. - ben durante l'età attribuita da Bauval al
cento anni dopo quanto preconizzato da monumento. In conclusione, sembrerebbe, con
Bauval. Vale appena la pena di sottolineare un buona pace di certe visioni ortodosse
fatto che comunque è sostanziale: le datazioni (comunque non unanimi) e di questa curiosa
ottenute con questo metodo si estendono eterodossia, che i condotti di areazione sono
per un periodo superiore ai 160 anni, il che sicuramente inutilizzabili per datare l'epoca
supera addirittura la durata di alcune esatta della costruzione piramidale (come
dinastie, oltre ad essere più del doppio del invece affermato dall'ingegnere belga), in
tempo che intercorre tra la piramide di Djoser e quanto spaziano in un periodo superiore alla
quella di Cheope (secondo i canoni ortodossi). durata di molte dinastie. Se si utilizza il metodo
Mi pare che la conclusione, spietata, è che con del Nostro, anche con i valori corretti non si
intervalli di questa grandezza non si può giungerà mai alla data fatidica del 2.450 a.C.
pretendere di datare un bel niente: si tratta Forse questo è il motivo per cui tutte queste
semplicemente e crudamente di qualcosa di idee di calcolare l'epoca della costruzione
molto vicino a una presa in giro camuffata da attraverso la pendenza dei condotti sono state
scienza. Senza contare che oggigiorno, anche respinte nel corso degli ultimi 30 o 40 anni?
per altri motivi che vedremo fra breve, Tuttavia, bisogna riconoscere che
l'Egittologia ortodossa tende a allontanare nel l'epoca di costruzione delle Piramidi di al-Jizah
tempo la costruzione della Grande Piramide (e della Sfinge, se è per questo: ma è un altro
(cioè a porla a un periodo precedente al 2.550 discorso ancora) è largamente dibattuta. La
a.C.), laddove questo metodo comporterebbe variabilità del favore delle diverse cronologie
una datazione recente inaccettabile. egizie complica notevolmente le cose. Nel
L'impressione complessiva relativa corso degli ultimi 200 anni, infatti, sono state
alla datazione “bauvaliana” della Grande proposte con diverso grado di affidabilità -tuttora
Piramide attraverso i pozzi è dunque comunque irrisolto- cronologie estremamente
estremamente negativa. Ciascun condotto lunghe, con inizio dell’età faraonica intorno al
potrebbe puntare, più o meno, alle stelle loro 5700 a.C. o, in alternativa cronologie molto
dedicate (in questo o in altro ciclo lunghe, con inizio dell’età faraonica intorno al
5200 a.C. La maggior parte degli egittologi non arretrate proposte dagli egittologi per il re
ha accettato queste proposte, che sembrano Cheope [...]. Per farla breve, i dati del
retrodatare eccessivamente la nascita dello radiocarbonio, dipendenti dal campione che si
Stato in Egitto, e preferì considerarle errate, indaga, tendono a suggerire che tutta la
proponendo invece due nuove cronologie: cronologia della storia egizia sarebbe da
quelle lunghe, con inizio dello Stato faraonico far scivolare più indietro in un arco
intorno al 3950 a.C. o quelle corte, che ne compreso fra 200 e 1200 anni.” (da: Ian
fissano l'inizio intorno al 3400 a.C. L'evidenza Lawton. Chris Ogilvie-Herald: “Il codice di Giza
archeologica fin qui conosciuta, però, ha fatto (Newton Saggistica e Italian Edition)” Nello
nascere altre cronologie: una cortissima stesso testo, si trova questa tabella,
(nascita dell'Egitto “moderno” intorno al decisamente esplicativa (fig. 15):
3.200-3.100 a.C.), l'altra estremamente corta Figura 15 – tabella delle datazioni dei
(l'era dei faraoni sarebbe nata solo nel 2.900 campioni raccolti sulla piana di al-Jizah
a.C. circa).
In assenza di una conferma assoluta e Non entro nel merito della effettiva
definitiva, quindi, per datare la Grande Piramide attendibilità di questi dati (chi conosce il mio
non resta che affidarsi alla malta che unisce i pensiero sa quale sia la mia opinione) o del
blocchi e alla sua datazione attraverso il pur loro potenziale significato; quello che mi
controverso metodo del C-14; è quel che fece interessa sottolineare è il fatto che -mancato
Lehner nel 1984-86. Egli scrive: “Le date consenso complessivo a parte-
variano dal 3809 al 2869 a.C. Così in generale l'orientamento generale è quello di
queste date risultano [...] significativamente attribuire al complesso monumentale di al-
spostate più indietro rispetto anche alle più Jizah un'età certamente superiore a quella
stimata, male, da Bauval. Certamente c'è da condotti di areazione della Grande Piramide (i
pensare sulla affidabilità, in alcune circostanze, quali quindi non funzionano come indicatori
della ricerca ortodossa, se: “Ancora Lehner cita della data di costruzione, data che è
una seconda campagna di monitoraggio essenziale perché la TCO resti in piedi) come
condotta nel 1995 su 300 campioni prelevati da elementi essenziali del “progetto unitario” dallo
monumenti che andavano dalle tombe di Zep Tepi in poi, allora l'ipotesi, per quanto
Saqqara della Prima Dinastia alla piramide di affascinante, di Bauval & c. non regge
Djoser, a quelle di Giza, a una selezione di altre minimamente.
costruzioni della Quinta e Sesta Dinastia e del Qualche irriducibile mi dirà che esistono
Periodo Intermedio. Il fatto che i risultati di in ogni cado solide prove archeologiche ed
questa indagine non siano comparsi quando epigrafiche che confortano la teoria alternativa,
venne pubblicato il libro di Lehner nel 1997 anche nelle pieghe dei miti. Sono sicuro però
lascia interdetti e non si può fare a meno di che, a questo punto, pochi Lettori si
chiedersi il perché. Ad ogni modo, altrove lo stupirebbero, se rispondessi che -
stesso Lehner sottolinea con una certa enfasi contrariamente a quel che si pensa- queste
come i risultati di campionature precedenti prove, mito di Osiride compreso, vanno tutte
tendano tutti a confermare la bontà della nella direzione opposta, e la TCO esce molto
sequenza cronologica dettata dalla ricerca male anche da qui. Lo vedremo nella parte
archeologica e dalla datazione dei monumenti conclusiva di questo lavoro.
piramidali più antichi.” (Ian Lawton e Chris
Ogilvie-Herald, op.cit.)
In ogni caso, come abbiamo visto anche
le apparentemente solide argomentazioni
archeoastronomiche di Bauval crollano
miseramente, anche in relazione ai risultati (per
quanto discutibili) ottenuti a mezzo del
radiocarbonio. Si badi: non sto parlando di
una parte secondaria della sua teoria, ma
proprio della teoria in sé! Se non esiste
alcuna correlazione fra la Cintura di Orione e il
Terzetto di al-Jizah, e non esiste neppure la
possibilità di interpretare, attraverso la TCO, i
ANALISI MISURE E RAPPORTI AD al-JIZAH
Di Giuseppe Badalucco
PERIMETRO DELLE PIRAMIDI E RAPPORTI TRA Entrambe presentano un perimetro doppio rispetto a
PERIMETRI Menkaura (Micerino); la somma dei perimetri
presenta una “particolarità”; il valore della lunghezza
Il perimetro delle piramidi è dato dalla somma della complessiva dei perimetri è pari alla costante Ø
lunghezza dei quattro lati, in base alle formule P = elevata alla 15° potenza moltiplicata per la cifra
l1+l2+l3+l4 o P = l x 4 se i lati sono perfettamente 1,610506 che, a sua volta, si approssima allo stesso
uguali. Nelle piramidi di Giza vi sono piccole valore della costante Ø (1,610506 contro
differenze impercettibili nelle lunghezze effettive dei 1,6180339…). Se la somma dei perimetri fosse pari
quattro lati, per cui è possibile calcolare una a metri 2.206 circa (contro 2.196) essa sarebbe
lunghezza media stata pari a Ø16 m. Da ciò si deduce che tale valore
KHUFU = 230,36 X 4 = 921,44 m non può essere considerato del tutto accettabile
come approssimazione di un modello matematico
KHAFRA = 215,25 X 4 = 861 m
costruito appositamente sulla costante phi e la
MENKAURA = 103,4 x 4= 413,6 m somma dei perimetri, sebbene vi si avvicini in modo
TOTALE PERIMETRI CIRCA m 2.196,04 notevole.
L’equazione di una spirale aurea è uguale alle altre ALTEZZA MENKAURA / LATO KHUFU = 65,5 /
230,36 = 0,28433…
spirali logaritmiche ma in essa a e b sono numeri
reali, e è la base dei logaritmi naturali e Ɵ esprime il ALTEZZA MENKAURA / LATO KHAFRA = 65,5 /
valore dell’angolo retto (90°); quando Ɵ assume 215,25 = 0,30429…
tale valore b diventa I rapporti reciproci tra le altezze e i lati delle piramidi
“incrociati” mettono in luce dei valori che solo in
parte, in alcuni casi, si avvicinano al parametro
dell’equazione della spirale aurea; l’unico valore che
si avvicina a
Premessa http://www.nilman.it
Da 5 lunghi anni, Nilman è impegnata sulla “ragioni” dei comportamenti individuali e di
realizzazione di un progetto di ricerca finalizzato intervenire in modo specifico e incisivo sugli
ad offrire alle imprese associate, alle ambiti di distorsione e di dispersione degli sforzi
organizzazioni più disparate uno strumento e delle energie individuali e collettivi più radicati.
innovativo per sviluppare il business, la
convivenza, la stabilità del nucleo ridisegnando i Permette inoltre di individuare le soluzioni -
meccanismi organizzativi e gestionali interni, strategiche, organizzative, gestionali,
progettando e gestendo efficacemente i commerciali, etc.- più adeguate per consolidare/
cambiamenti strategici e organizzativi. riposizionare l'organizzazione rafforzandone la
capacità di cogliere le opportunità e le criticità
Partendo da una prospettiva inusuale di del presente e per far si che le persone possano
osservazione dei fenomeni sociali e di come riconfigurare rapidamente e in modo puntuale il
questi determinano il successo proprio modo di re-agire ai cambiamenti.
dell’organizzazione, lo studio permette di
indagare sull’origine e sul perché le Lo strumento di indagine proposto permette
organizzazioni stesse reagiscono in determinati dunque di:
modi agli stimoli interni ed esterni. ✦ individuare le reali contraddizioni tra
Lo studio proposto è nato a seguito di quanto sistema e metasistema, ovvero tra sistemi
rilevato da Nilman nelle numerose esperienze di organizzativi (strutture, ruoli, strumenti di
lavoro con realtà operative di diversa natura, gestione e controllo, di definizione e
dimensione e localizzazione: esiste un misurazione degli obiettivi e delle
meccanismo comportamentale in grado di performance, etc) e il percepito dai singoli:
determinare il destino di ogni struttura la fiducia, la convinzione nella propria
sociale organizzata e che ritroviamo con infallibilità e di quella aziendale (del
sorprendente ricorsività all’interno di tutti gli management e dei colleghi), il recupero
organismi sociali complessi, siano essi aziende; della dimensione spazio temporale, etc.
organizzazioni culturali, religiose, sportive; ✦ comprendere con precisione quanto la
associazioni di ogni genere, partiti o movimenti visione manageriale sia convergente con
politici; organizzazioni pubbliche. quella delle persone all’interno dell’azienda;
Tale meccanismo che agisce a livello inconscio ✦ riconoscere i segnali deboli e gli elementi
ed è peculiare ad ogni ruolo/figura aziendale, intangibili che definiscono (insieme agli
riguarda il rapporto che gli individui hanno con la indicatori economico-finanziari) lo stato di
propria azienda e che è determinato dal salute dell’impresa;
percepito che ciascuno ha dell’organizzazione ✦ acquisire una conoscenza più profonda del
di appartenenza, delle sue origini, della sua
contesto sociale interno per poter
evoluzione, dei valori, dell’etica e della moralità.
intervenire tempestivamente su quei fattori
Individuare, riconoscere e riprogrammare tale che (principalmente in tempi di crisi e di
meccanismo comportamentale consente alle incertezza) fanno involvere l’azienda,
organizzazioni di cogliere in modo puntuale le ancorandola nel passato (percepito migliore
rispetto al presente) e rendendo difficile Appare chiara l’importanza e la rilevanza di uno
l’individuazione delle risorse per progettare strumento che permette di analizzare gli effetti
e costruire il futuro. dei miti presenti in azienda e di verificane
l’impatto, per comprendere la dinamica tra
cambiamento e resistenza sia all'interno dei
Il Mito nell’organizzazione contesti organizzativi e per poter progettare
strategie e azioni per governare e/o
riconfigurare tali processi.
Lo studio si fonda e nasce da un incontro
originale tra la letteratura manageriale che si rifà Ma come determinare il Mito-in-azione?
alle teorie psicanalitiche, in particolar modo In coerenza con le interpretazioni junghiane, si
quelle junghiane, ed alle teorie sociologiche ritiene che i comportamenti collettivi ed
dell'organizzazione1. individuali in condizioni di tensione (o come
La tesi di partenza è che il comportamento meglio potremmo dire di tensione/attenzione)
organizzativo nei momenti di passaggio da un sono fortemente influenzati dalla presenza di un
equilibrio all'altro è plasmato dalla percepito comune, trasversale rispetto alle
riproposizione, attualizzata, dei meccanismi esperienze individuali.
comportamentali che hanno caratterizzato Tale percepito comune da cui si dipanano le
l'organizzazione nei "moments of truth" vissuti Mitologie organizzative lo definiamo "archetipo".
dall’impresa: Gli archetipi li ritroviamo nelle narrazioni di
✦ imprinting (l'atto di fondazione); diverse civiltà: Atlantide, Ulisse, etc. ne sono gli
esempi più noti.
✦ innovazione (ricerca della discontinuità);
A partire da un gruppo ristretto ed individuato di
✦ leadership (esercizio del potere);
miti archetipali è possibile individuare la
✦ decisione (esercizio del giudizio); Mitologia di ciascuna impresa relativamente ai
✦ composizione degli interessi singoli moments of truth.
(condivisione della giustificazione, da Dagli archetipi comuni alla civiltà nel cui
justus facere - cosa giusta da fare). contesto operano le organizzazioni è possibile
Lo strumento narrativo e simbolico che arrivare alle radici profonde dei miti che sono
permette di socializzare, diffondere e riprodotti hic et nunc nelle organizzazioni e che
riprodurre il percepito collettivo di questi favoriscono o impediscono il raggiungimento di
momenti e fasi -l’origine, l'evoluzione, i un dinamico equilibrio tra le tensioni interne e
valori, l’etica di una collettività- è il Mito. verso l'ambiente esterno, che caratterizzano la
vita dell’impresa.
Il Mito amalgama l'identità individuale con le
credenze, fedi e valori collettivi; in chiave Ogni impresa vive un quotidiano, continuo,
organizzativa, riproduce il percepito collettivo compromesso tra la tensione/attenzione etica
circa i moments of truth attraversati e si verso l'emancipazione e la tensione/attenzione
ripropone nei comportamenti organizzativi alla performatività.
quotidiani che, appunto, sono l’espressione Il prevalere/permanere di un squilibrio tra
attualizzata dei miti costruitisi in esperienze performatività ed emancipazione è il fattore
maturate negli anni. I miti riprodotti possono sia determinante di uno spettro ampio di patologie
facilitare l'affermazione di esperienze nuove che vanno sotto il nome di sindrome
(cambiamento) o rafforzare il prevalere della organizzativa, primeggiando drammaticamente
conformità a regole e norme vigenti (resistenza). fra tutte quelle attinenti ai processi decisionali
(analysis-paralysis, limitata capacità di problem
solving, tendenza al ritardo o alla mancata
1 Si fa qui riferimento all’approccio Neo Istituzionalista sviluppato principalmente alla Stanford University.
presa di decisione) e dei comportamenti miglior veicolo per individuare i miti diffusi
organizzativi in genere. nell'organizzazione ed il ruolo che la loro
La esplicitazione e comprensione dei miti agiti riproduzione sta giocando nelle dinamiche
nelle organizzazioni fornisce, quindi, organizzative.
informazioni preziose per diagnosticare le Il progetto di ricerca consente di definire un
sindromi disfunzionali e ridurne o rimuoverne gli modello di riferimento dei miti nelle
effetti. organizzazioni e quindi di svolgere un'anamnesi
sulle cause dei disequilibri tra agire "ordinato"
Obiettivi della ricerca ed agire "esploratorio", tra performatività ed
emancipazione.
Una vasta area di analisi e consulenza L'anamnesi è in grado di individuare "sindromi"
manageriale si imbatte regolarmente sui miti e che influenzano il comportamento organizzativo
sulla Mitologia come elemento fondante della e che sono in relazione con l'identità individuale
cultura organizzativa. e con lo strato più profondo della cultura
Tuttavia ciò che ad oggi manca è una aziendale.
sistematica identificazione degli archetipi e dei La rilevanza della ricerca sta nel fatto che la
miti che oggi sono riprodotti nelle imprese. disponibilità di un modello di riferimento
Manca, quindi, un modello di riferimento basato consente di realizzare anche un diagnostico,
sui miti e sugli archetipi che concretamente non generale ma soggettivo, individuale
sono presenti nella cultura della specifica seppure all’interno di un processo collettivo.
impresa che renda possibile l’anamnesi dei La diagnosi può arrivare a suggerire anche il
fattori scatenanti delle sindromi organizzative. passaggio dal Mito-in-azione al Mito-interrotto
In generale i metodi analitici esistenti cercano di attraverso il "seppellimento" di alcuni miti e la
individuare origini esogene o endogene delle riproposizione di altri, mediante una serie di
problematiche che affliggono le organizzazioni azioni di vario genere che possono abbracciare
considerando gli individui come vittime (crisi di tutti i settori organizzativi.
mercato, concorrenza, pricing, sistemi, caduta
della domanda, incompetenza del board, Implicazioni/Applicazioni manageriali
deficienze organizzative e via discorrendo).
Le anamnesi fondate su questi metodi analitici La revisione dell'impianto Mitologico esistente in
hanno il pregio di basarsi su variabili una struttura rappresenta una nuova prospettiva
quantitative apparentemente oggettive di lavoro sulla cultura organizzativa e, prima
identificando azioni positive al servizio di
ancora, sulle mappe cognitive individuali.
strategie aziendali. Tuttavia tale anamnesi non
riesce a fornire tutte le informazioni necessarie I miti presenti in azienda sono infatti vincoli che
al cambiamento delle mappe cognitive degli plasmano le mentalità individuali e collettive.
individui, a quella trasformazione culturale che
spesso è indicata come priorità. Nella prospettiva di una ristrutturazione
profonda delle attitudini nell'impresa - il "cambio
Il progetto di ricerca prevede la raccolta dei di mentalità" che tanta pubblicistica ritiene
racconti individuali dell'impresa, del vissuto necessaria per la competitività - la ricerca sui
attuale ed del percepito degli individui. miti individua un campo di azione nuovo sulle
Il racconto dell’individuo stesso, della sua determinanti delle "mentalità". La
evoluzione intesa come curva esistenziale e individuazione, esplicitazione, comprensione e
rapporto con il tempo, del suo essere attore revisione dei miti rappresenta un tentativo di
della riproduzione dei miti dell'impresa è il
agire su questa dimensione socio-psicologica studio e del confronto con il mondo accademico
per rimuovere vincoli e liberare energie. e con le principali scuole di management
nazionali ed internazionali.
Il diagnostico sui miti dell'impresa può pertanto
essere finalizzato ad una serie di obiettivi Ogni intervento è progettato e realizzato in
aziendali di seguito sommariamente sintetizzati: funzione delle specificità di ciascuna azienda,
per accompagnarne la crescita e mettere a
✦ rimozione e sostituzione dell'impianto fattor comune le conoscenze e le competenze
Mitologico in atto
interne, facilitare l’integrazione e lo sviluppo,
✦ rimodulazione dell'impianto Mitologico stimolare la creatività e l’innovazione, coniugare
✦ esplicitazione dei miti agiti nell'impresa. senso di appartenenza ed osservazione critica
dei fenomeni organizzativi, favorire la ricerca e
I tre obiettivi sono finalizzati a facilitare i la valorizzazione degli asset interni che rendono
ogni organizzazione “unica”.
processi organizzativi in corso individuando i
miti e, dunque, i racconti e le narrazioni Per Nilman fare consulenza e formazione
funzionali a rafforzare le attitudini individuali e significa:
collettive necessarie per il cambiamento.
Possono inoltre condurre a rivedere le strategie ✦ lavorare in partnership con le strutture
e le azioni organizzative, gestionali, commerciali della formazione per costruire interventi
poste in essere dalle aziende. efficaci, concreti, compatibili ed ad
elevato impatto sull’organizzazione,
Presentazione Nilman sulle persone, sul business;
Verso una soluzione (forse ...) In figura (dal riferimento [40]) si osserva
qualitativamente un esempio di storia astrobiologica
Quindi probabilmente la soluzione ai paradossi può possibile per la Galassia. Durante l'epoca I la
essere trovata abbandonando l'idea di trovarsi in Galassia è morta: non è stato ancora prodotto
un'epoca di epoca di equilibrio ed effettuando quindi abbastanza materiale adatto alla vita e risulta
il cambio di paradigma che costituisce il cuore ancora poco probabile la sua emersione, anche a
dell'Astrobiological Phase Transition (APT), livello semplice. Nell'epoca II lo sviluppo della
complessità viene in parte inibito dai meccanismi di nell'ambito del problema delle civiltà extraterrestri:
regolazione. Segue quindi un'epoca di soglia dalla quello di poter essere messi davanti alla prospettiva
durata paragonabile alla Fermi-Hart timescale tFH, di far parte di una delle prime specie a far brillare la
dove le civiltà esistenti possono indirizzarsi verso la luce dell'intelligenza nella Galassia. Forse, in
transizione a superciviltà (che domineranno l'epoca un'epoca lontana questa brulicherà davvero di
III). Per una civiltà che vive in quest'epoca (la astronavi e colonie e noi reciteremo il ruolo di una
nostra?) di soglia i paradossi di Fermi e di Olum civiltà dalla paurosa antichità (un po' come gli
sono quindi rimossi, non essendo ancora stata antichi di Lovecraft ...).
possibile una colonizzazione. Le ipotesi alla base Tornando con i piedi per terra da questo
dei paradossi sono stati direttamente minati volo di immaginazione, concludiamo dicendo che
attraverso una hard solution dalla natura dovremo necessariamente porci ancora davanti a
astrobilogica. questi immensi misteri, nascosti anche dai
Inoltre, il modello qualitativo (APT model) paradossi trattati, fiduciosi sul fatto che il futuro della
permette diverse previsioni, che ne assegnano un ricerca potrà portarci delle risposte, ma anche
carattere falsificabile. Tra queste e in accordo con ulteriori domande e sfide.
l'osservazione finora effettuata c'è l'impossibilità di
fare “archeologia stellare”, cercando cioè di Ringraziamenti
individuare antiche strutture costruite da superciviltà
e la mancanza di segnali intelligenti extra-galattici. Ringrazio la dott.ssa Enrica Perucchietti per il suo
La durata delle ipotetiche civiltà adesso esistenti contributo nella revisione del testo.
nella Galassia sarà paragonabile quindi alla nostra
(anche se noi siamo davvero dei neonati) e Bibliografia
comunque inferiore a tFH e quindi si ottiene
un'assenza di osservazione di colonizzazione [1] F. Tommasi, “La Ricerca di Civiltà Extraterrestri”,
completa. Tracce d'Eternità 26, 73-82 (2015)
[2] C. Maccone, “The Statistical Drake Equation”, Acta
Astronautica 67, 1366-1383 (2010)
Conclusioni [3] G. Gonzales, D. Brownlee, P. Ward, “The Galactic
Habitable Zone: Galactic Chemical
Se il tentativo di stima dell'Equazione di Evolution”, Icarus 152, 185-200 (2001)
Drake [1] ci ha portato faccia a faccia con un [4] E. M. Jones, “Where is everybody?”, Phys. Today 38,
problema intimamente legato alla nostra origine, gli 11-13 (1985)
[5] M. H. Hart, “An explanation for the absence of
argomenti trattati in questo articolo ci hanno anche extraterrestrials on Earth”, QJRAS 16, 128-135
direttamente posto davanti al nostro destino e al (1975)
nostro ruolo nel Cosmo. [6] P. Davies, “The Eerie Silence: Renewing Our Search
Abbiamo quindi trovato una soluzione? È for Alien Intelligence”, Houghton Mifflin Harcourt
più corretto dire che ci siamo indirizzati verso una (2010)
strada promettente. Mancano infatti molte [7] F. J. Tipler, “Extraterrestrial intelligent beings do not
exist”, QJRAS 21, 267-281 (1980)
informazioni sui meccanismi agenti nella APT [8] C. Sagan, “Direct contact among galactic civilizations
perché questo possa diventare un modello by relativistic interstellar spaceflight”, Planet.
quantitativo. Imperativo, dal punto di vista della Space Sci. 11, 485-498 (1963)
comprensione dello scenario, è cercare di colmare [9] F. Valdes, R. A. Freitas Jr., “Comparison of
le grosse lacune riguardo sia l'emersione che lo reproducing and nonreproducing starprobe strategies
sviluppo della vita, oltre che meglio stimare la for galactic exploration”, JBIS 33, 402-406 (1980)
[10] J. O. Bennett, G. S. Shostak, Life in the Universe,
portata degli eventi catastrofici nell'ambito di uno Addison Wesley (2003)
scenario dinamico. [11] C. Maccone, “The Statistical Fermi Paradox”, JBIS
Lo scenario descritto inoltre ci pone in una 63, 222-239 (2010)
condizione forse alla quale non siamo abituati [12] C. H. Lineweaver, “An estimate of the age
distribution of terrestrial planets in the universe:
quantifynig metallicity as a selection effect”, Icarus Effects, New York, Routledge (2002)
151, 307-313 (2001) [31] M. J. Fogg, “An estimate of the prevalence of
[13] C. H. Lineweaver, Y. Fenner, B. K. Gibson, “The biocompatible and habitable planets”, JBIS 45,
galactic habitable zone and the age distribution 3-12 (1995)
of complex life in the Milky Way”, Science 303, 59-62 [32] N. Bostrom, “Self-loating belief in big worlds:
(2004) Cosmology's missing link to observation”, Journal of
[14] S. Webb, “Where is everybody? Fifty solutions to the Philosophy 99, 607-623 (2002)
Fermi's Paradox”, Copernicus, New Y o r k [33] A. Hanslmeier, Habitability and Cosmic
(2002) Catastrophes, Advances in Astrobiology and
[15] S. Baxter, “The planetarium hypothesis: a resolution Biogeophysics, Springer (2009)
of the Fermi paradox”, J. Br. Interplan. Soc. 54, [34] A. L. Melott et al., “Did a gamma-ray rurst initiate the
210-216 (2000) late Ordovician mass extinction?”, IJA 3, 55-61
[16] J. A. Ball, “The zoo hypothesis”, Icarus 19, 347-349 (2004)
(1973) [35] J. Ellis, D. N. Schramm, “Could a nearby supernova
[17] D. H. Forgan, “Spatio-temporal constraints on the explosion have caused a Mass extinction?”, Proc. Of
zoo hypothesis, and the breakdown of total a g e m o n y ” , the National Academy of Science 92, 235-238 (1995)
IJA 10 (4), 341-347 (2011) [36] B. C. Thomas et al., “Terrestrial ozone depletion due
[18] J. M. Smart, “The trascension hypotesis: Sufficiently to a Milky Way gamma-ray burst”, ApJ 622, L153-
advanced civilizations invariably leave o u r L156 (2005)
universe, and inplications for METI and SETI”, Acte [37] N. Prantzos, “A joint analysis of the Drake equation
Astronautica 78, 55-68 (2012) and the Fermi paradox”, IJA 12 (3), 246- 253 (2013)
[19] M.M. Cirkovic, A. Sandberg, N. Bostrom, “Anthropic [38] M. M. Cirkovic, “Too Early? On the apparent Confict
Shadow: Observation Selection Effects and Human of Astrobiology and Cosmology”, Biol. Phil. 21,
Extinction Risks”, Risk Analysis 30 (10), 1495-1505 369-379 (2006)
(2010) [39] M. M. Cirkovic, The Astrobiological Landscape,
[20] B. Carter, “The anthropic principle and its Cambridge University Press (2012)
implications for biological evolution”, Phil. Trans. [40] M. M. Cirkovic, “Astrobiological Phase Transition:
R. Soc. Lond. A 310, 347-363 (1983) Towards Resolution of Fermi's Paradox”, Orig. Life Evol.
[21] J. D. Barrow, F. J. Tipler, The Anthropic Biosph. 38, 535-547 (2008)
Cosmological Principle, Oxford University Press, [41] J. Annis, “An astrophysical explaination for the great
New York (1986) silence”, JBIS 52, 19-22 (1999)
[22] D. Franck, C. Bounama, W. Von Bloch, “Causes and
timing of future biosphere extinctions”,
Biogeosciences 3, 85-92 (2006)
[23] R. Hanson, The Great Filter: Are We Almost Past It?
(1998)
[24] N. Bostrom, “Where Are They? Why I Hope the
Search for Extraterrestrial Life Will Find Nothing”,
MIT's Tecnol. Rev. (may/june) 72-77 (2008)
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Nonobservability of Recent Biogenesis”,
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and when did they emerge?”, Astrophys. J. 511,
429-431 (1999)
[27] M. M. Cirkovic, B. Vukotic, I. Dragicevic, “Galactic
punctuated equilibrium: how to undermine Carter's
anthropic argument in astrobiology”, Astrobiology 9 (5),
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[28] J. R. Gott, “Implications of the Copernican principle
for our future prospects”, Nature 363, 315-319
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[29] K. D. Olum, “Conflict between anthropic reasoning
and observation”, Analysis 64, 1-8 (2004)
[30] N. Bostrom, Anthropic Bias: Observation Selection
BOB LAZAR DICEVA IL VERO:
UN TESTIMONE LO COLLOCA NEI LABORATORI DI LOS ALAMOS
di Gianluca Rampini
Successivamente, rispetto all'intervista, uscì allo
Uno dei personaggi più controversi del scoperto e fece molte altre e più approfondite
panorama ufologico degli ultimi decenni è stato rivelazioni che lo hanno posto al centro di
senza dubbio Bob Lazar. Non ripercorrerò accesi dibattiti, tra chi sosteneva e sostiene la
pedissequamente la sua storia perché è, nelle sua onestà e chi invece la contesta.
sue linee generali, abbastanza nota a chi segue Uno dei punti chiave nelle accuse dei suoi
questi argomenti. detrattori era l'impossibilità di Lazar di
dimostrare che lui sia mai effettivamente stato in
alcuna delle strutture militari e governative
collegate più o meno direttamente all'Area 51.
Prima di tornare su questo punto, argomento di
questo articolo, vale la pena citare un paio di
altri episodi che invece depongono a favore
della sua storia. Si badi bene, non sto con
questo cercando di dimostrare l'esistenza dei
dischi volanti, alieni e quant'altro, che ritornano
in questa storia ma che questi eventi potrebbero
avere un significato ben più complesso. Vi è
tutta una questione di disinformazione con
Lazar vittima, probabilmente inconsapevole, di
queste macchinazioni.
In diverse occasioni, me ne ricordo almeno due,
Lazar affermò di sapere quando sarebbero stati
effettuati i test di volo dei “dischi” realizzati
grazie alla predetta retro-ingegneria. Portò sul
posto in un'occasione un amico Gene Huff, per
altro la persona che poi ha svelato molti degli
aspetti secondari legati alla storia di Lazar, ed in
Mi perdonerà il lettore che non ne abbia mai
un'altra Huff e altre due persone. In entrambe le
sentito parlare ma ci vorrebbe una monografia
occasioni gli oggetti volanti si presentarono,
intera per descrivere tutti gli aspetti di questa
mostrando tutte quelle straordinarie prerogative
storia. Giusto per inquadrarla basti sapere che
che li distinguevano da normali velivoli
Lazar nel 1989 ha rilasciato un'intervista, sotto
sperimentali.
falso il falso nome di Dennis, al giornalista
Ora, come promesso, torniamo alla questione
George Knapp di una emittente di Las Vegas,
centrale. Qualche mese fa un filmaker
nella quale sosteneva di aver lavorato nell'Area
statunitense, Jeremy Corbell, secondo quanto
51, presso la sezione S-4 a Papoose Lake. Il
ha raccontato nella puntata del 25 giugno 2015
suo lavoro consisteva nello studio della
di Coast to Coast AM ( celebre programma
propulsione di un disco volante presente, come
radiofonico condotto da George Noory, nda ), ha
altri, nelle viscere della montagna in cui la base
identificato un testimone che afferma di aver
era scavata. Retro-ingegneria aliena, ne più ne
incontrato Lazar presso il LANL ( Los Alamos
meno.
National Lab ). Tale persona è un fisico e
inventore arruolato come contractor esterno a
Los Alamos nello stesso periodo in cui Lazar passata tramite la “raccomandazione” di Edward
afferma di esserci stato: Robert Krangle. Jeremy Teller. Vale la pena di raccontare come questo
Corbell è riuscito a scovarlo grazie ad un bot sia successo perché è davvero curioso. Lazar
( un software, nda ) programmato a setacciare tra un impiego e l'altro è sempre stato
specifici contenuti all'interno della rete. In appassionato di tecnologia ed in particolare di
questo caso il bot trovò una discussione su propulsione a jet (per altro alimentata ad
Facebook in cui un utente affermava di esser idrogeno, n.d.a.) Era diventato piuttosto celebre
vicino di casa di una persona che aveva per aver montato un motore a reazione su una
lavorato con Bon Lazar. Le successive ricerche Honda. Su due Honda a dire il vero, ma i
portarono Corbell a contattare Krangle che dettagli in questo caso sono superflui. Sta di
accettò di raccontare quanto sapeva e di non fatto che un giorno Lazar si recò ad una
volere l'anonimato. conferenza di Teller e lo trovò, prima del suo
Krangle, racconta da allora, di aver incontrato intervento, a leggere un articolo di giornale
Lazar in più di un'occasione. Sia nella zona proprio sulla sua Honda. Hanno così avuto
ristorazione che in occasione di un briefing di l'occasione di presentarsi e Teller gli consigliò di
sicurezza. Questa testimonianza depone a mandare il suo curriculum alla EG&G High Tech
sfavore di un'altra delle critiche che vengono in Nevada, azienda operante presso svariate
mosse a Bob Lazar, tra gli altri anche da installazioni militari. Inizialmente la sua
Stanton Friedmann. Il fatto che non esistano domanda di lavoro non venne accolta. Qualche
tracce che confermino le affermazioni di Lazar mese più tardi ricevette una proposta per
circa i suoi studi alla CalTEch a le MIT. Secondo lavorare su un progetto riguardante una
Krangle nessuno a Los Alamos dubitava del suo propulsione a jet in un area remota (outer area,
pedigree e lui stesso, avendoci scambiato n.d.a.).
qualche parola, non ha mai avuto dubbi che Lazar si presentò all'edificio della EG&G al
fosse veramente quello che affermava di McCallan Airport, da li scortato da un certo Jim
essere. Mariani, venne trasportato
Per altro Gene Huff, di cui abbiamo accennato all'Area 51, a Groom Lake. Arrivato all'interno
www.associazioneaspis.net