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Giuseppe Badalucco
L’Arca di Noè, ipotesi precessionale
Fabio Marino
Il problema ‘SETH’
Gianluca Rampini
Le luci di Phoenix
Michele Perrotta
Introduzione all’ultima Opera
Pier Giorgio ‘Archeomisterica’ Lepori
La vera Sinossi Evangelica
Domenico Rosaci
Riflessioni su Guenòn
Federico Tommasi
La propagazione superluminale dei segnali ottici
2
Contenuti
Note a Margine
Rubrica del Direttore Gianluca Rampini pag. 3
IN PRINCIPIO
Redazione ASPIS pag. 5
IL PROBLEMA SETH
di Fabio Marino pag. 18
www.associazioneaspis.net
3
NOTE A MARGINE
Rubrica del Direttore Gianluca Rampini
Ho sempre trovato interessanti quegli eventi che
Jung definiva sincronici e Pauli coincidenze
significative. Ho anche imparato a prestarvi
attenzione, abbiano o meno, un significato
archetipico. Nella fattispecie si sono incrociate tre
situazioni che, a parer mio, sono significative le une
per le altre. Qualche giorno fa ho ascoltato
un'intervista ad un ricercatore statunitense, Donald
L. Zygutis, che da quarant'anni si occupa del lavoro
di Carl Sagan. Per chi non lo sapesse Sagan è stato
un grande astronomo, scomparso nel 1996. Molto
‘IN PRINCIPIO’
L’ETERODOSSIA COME ESPERIENZA VISSUTA
La testimonianza ASPIS
A cura di Redazione Tracce
Con il rinnovamento del sito e al IV anno di attività, ricerca della verità su tanti enigmi scientifici e della
ASPIS vuole ringraziare e consolidare il rapporto storia umana.
con i propri lettori. Per questo abiamo pensato a una
“auto-intervista” alla cabina di regia Roberto Bommarito: “La ricerca Eterodossa
dell’Associazione. Non vuole essere un nuovo rappresenta per me parte di un percorso personale
curriculum (c’è l’apposita sezione “Chi siamo” nel alla ricerca di una visione il più possibile completa
L’ARCA DI NOE’
UN’IPOTESI PRECESSIONALE
di Giusepe Badalucco
una fase compresa tra il VI e il V sec. a.C., pur dell’Uomo, il racconto della Genesi si sofferma sulla
provenendo da una tradizione orale più antica che caduta del Genere umano con il peccato originale e
fu codificata per iscritto in forma documentale in la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre.
epoca antecedente alla redazione definitiva che Con la caduta del Genere umano inizia la storia
avvenne in epoca successiva all’esilio Babilonese umana caratterizzata dalla presenza del male che
(eventuali future scoperte di rotoli più antichi pervade ogni aspetto della vita umana, al punto che
potranno retrodatare la redazione scritta). Secondo la corruzione dello spirito umano porta Dio alla
la tradizione Ebraica, i primi cinque libri della decisione di sterminare tutto il genere umano con un
Bibbia (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Diluvio universale, salvando solo il Patriarca Noè, i
Deuteronomio) furono redatti dal profeta Mosè suoi familiari e una coppia delle specie animali. Così
dopo l’Esodo dall’Egitto nel XVI sec. a.C. e furono recita il testo dei capitoli 6 – 9 del Genesi
redatti in lingua ebraica. Secondo gli studiosi
moderni il racconto della Genesi illustra alcuni temi Genesi - Capitolo 6
teologici importanti come la Creazione
dell’Universo, la Creazione dell’Uomo, la presenza Figli di Dio e figlie degli uomini
del Male (e del Peccato per i Cristiani) nella vita
umana, il tema dell’Alleanza tra Dio e l’Uomo [1]Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi
attraverso la scrittura di racconti di profondo sulla terra e nacquero loro figlie, [2]i figli di Dio
ispirazione morale e religiosa. In particolare nel videro che le figlie degli uomini erano belle e ne
Genesi la struttura della narrazione è suddivisa in presero per mogli quante ne vollero. [3]Allora il
50 capitoli che possono essere così sintetizzati Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre
nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di
- la Creazione centoventi anni».
[23]Così fu sterminato ogni essere che era sulla [15]Dio ordinò a Noè: [16]«Esci dall'arca tu e tua
terra: con gli uomini, gli animali domestici, i rettili e moglie, i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con
gli uccelli del cielo; essi furono sterminati dalla te. [17]Tutti gli animali d'ogni specie che hai con te,
terra e rimase solo Noè e chi stava con lui uccelli, bestiame e tutti i rettili che strisciano sulla
nell'arca. terra, falli uscire con te, perché possano diffondersi
sulla terra, siano fecondi e si moltiplichino su di
[24]Le acque restarono alte sopra la terra essa».
centocinquanta giorni.
[18]Noè uscì con i figli, la moglie e le mogli dei
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017
[6]Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra Il nuovo ordine del mondo
che aveva fatta nell'arca e fece uscire un corvo per
vedere se le acque si fossero ritirate. [7]Esso uscì [1]Dio benedisse Noè e i suoi figli e disse loro:
andando e tornando finché si prosciugarono le «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la
acque sulla terra. [8]Noè poi fece uscire una terra. [2]Il timore e il terrore di voi sia in tutte le
colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate bestie selvatiche e in tutto il bestiame e in tutti gli
dal suolo; [9]ma la colomba, non trovando dove uccelli del cielo. Quanto striscia sul suolo e tutti i
posare la pianta del piede, tornò a lui nell'arca, pesci del mare sono messi in vostro
perché c'era ancora l'acqua su tutta la terra. Egli potere. [3]Quanto si muove e ha vita vi servirà di
stese la mano, la prese e la fece rientrare presso cibo: vi do tutto questo, come gia le verdi
di sé nell'arca. [10]Attese altri sette giorni e di erbe. [4]Soltanto non mangerete la carne con la sua
nuovo fece uscire la colomba dall'arca [11]e la vita, cioè il suo sangue. [5]Del sangue vostro anzi,
colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne
aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè domanderò conto ad ogni essere vivente e
comprese che le acque si erano ritirate dalla domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, a
terra. [12]Aspettò altri sette giorni, poi lasciò ognuno di suo fratello.
andare la colomba; essa non tornò più da lui.
[6]Chi sparge il sangue dell'uomo dall'uomo il suo
[13]L'anno seicentouno della vita di Noè, il primo sangue sarà sparso, perché ad immagine di Dio Egli
11
ha fatto l'uomo. [7]E voi, siate fecondi e LE MISURE DELL’ARCA DI NOE’
moltiplicatevi, siate numerosi sulla terra e
dominatela». Il testo del Genesi narra che Dio decide di
sterminare il genere umano salvando solo il
[8]Dio disse a Noè e ai sui figli con lui: [9]«Quanto a Patriarca Noè con i suoi familiari e coppie di
me, ecco io stabilisco la mia alleanza coni vostri animali per permettere il ripopolamento del mondo.
discendenti dopo di voi; [10]con ogni essere vivente Nei suoi dialoghi con Noè, Dio chiede
che è con voi, uccelli, bestiame e bestie selvatiche, espressamente al Patriarca di costruire un’arca,
con tutti gli animali che sono usciti dall'arca. [11]Io cioè un’imbarcazione galleggiante, in cui salvarsi
stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più la vita durante il Diluvio, preservando anche quella
distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, né degli animali. Dio chiede a Noè di costruirla
più il diluvio devasterà la terra». secondo le misure di 300 cubiti di lunghezza per
50 cubiti di larghezza e 30 di altezza; sulla base
[12]Dio disse: «Questo è il segno dell'alleanza, che delle conoscenze desumibili dalle fonti storiche
io pongo tra me e voi e tra ogni essere vivente che è antiche, legate alla storia della scienza antica,
con voi per le generazioni eterne. [13]Il mio arco sappiamo con certezza che tra le misure di
pongo sulle nubi ed esso sarà il segno dell'alleanza lunghezza in uso nell’Antichità presso i popoli del
- Occorre innanzitutto riflettere sul fatto che, sulla LARGHEZZA ARCA m 25,9 circa
base dei dati disponibili, non è possibile dire con
certezza quale fosse la misura del cubito cui può ALTEZZA ARCA m 15,54 circa
fare riferimento l’autore del testo (presumibilmente
composto tra il VI e il V sec. a.C.), considerando il
fatto che lo stesso testo poteva fare riferimento ad
ANALISI DELLA FORMA GEOMETRICA
una tradizione orale più antica (anche di oltre mille
DELL’ARCA:
anni)
Sulla base delle informazioni che si possono
- In linea di principio per valutare le misure
desumere dalla lettura del testo del Genesi e delle
dell’Arca si possono escludere il cubito romano e il
informazioni disponibili sullo stato delle tecniche di
cubito egizio, poiché l’autore non avrebbe operato
costruzione delle imbarcazioni, si può dedurre che
nella sfera di influenza della cultura tecnica egizia
l’Arca fosse una sorta di grande chiatta galleggiante
e l’influenza romana era ancora assente nell’epoca
che presentava, approssimativamente, la forma
di redazione del testo.
rettangolare come possibile verificare nelle immagini
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017
-La valutazione può apparire coerente con l’unità indicate più oltre
di misura impiegata direttamente dagli Ebrei per le
misure di lunghezza che è pari al cubito generale
(0,4445 m), cubito lungo (0,518 m) o cubito corto
(0,38 m).
Supponiamo di avere una calotta sferica in cui Si ottiene che la misura approssimata della
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017
l’altezza sia pari a m 26 e il raggio sia pari a m 26, lunghezza dell’Arca di Noè (155,48 m circa)
calcolare la superficie della calotta sferica e del corrisponde al rapporto tra la circonferenza
rettangolo equivalente. equatoriale terrestre rapportata alla scala di
riduzione basata sulla cifra 257.760 (margine di
r = 26 m errore per difetto sulla lunghezza in scala pari a
[(155,48 / 155,4) – 1] · 100 = 0,0514%).
h = 26 m
Così pure se consideriamo il rapporto
per calcolare l’area della superficie della calotta
occorre applicare la formula 6.378.388 / 257.760 = 24,75 m
S = 2πrh Si ottiene che la misura approssimata della
larghezza dell’Arca di Noè (24,75 m) corrisponde al
da cui si ottiene che raggio equatoriale terrestre rapportato alla scala di
riduzione basata sulla cifra 257.760 (margine di
S = 2π·262 = 4.247,43 m2 superficie della calotta
errore per eccesso pari a [(25,9 / 24,75) – 1] · 100 =
sferica
4,64%)
Per calcolare l’area del rettangolo occorre
Il margine di errore più elevato relativo al raggio
ricordare che la base è data da
equatoriale terrestre è conseguenza diretta della
b = 2πr sottovalutazione dell’effettivo valore del π nelle
conoscenze esprimibili nella matematica ebraica (3
mentre l’altezza è h contro 3,14 per π e 6 contro 6,28 per 2π).
quindi l’area del rettangolo è Il dato interessante che si evince da questo tipo di
modello, tuttavia, è che le misure dell’Arca, pari a
A = b · h = 2πr · h = 2·π·26 · 26 = 4.247,43 m2 155,4 m di lunghezza per 25,9 m di larghezza
esprimono, con buono grado di approssimazione, le
L’applicazione del precedente teorema di misure della circonferenza terrestre e del raggio
equivalenza tra la calotta sferica e il rettangolo terrestre in scala 1 : 257.760 (in metri). Altrettanto
permette di ipotizzare che, approssimando il valore interessante è il fatto che la cifra numerica relativa
della costante π = 3 (anziché 3,14) come alla scala di riduzione non appare come un numero
compariva nella matematica ebraica risultante dal casuale ma assume un valore ben preciso, pari a 10
testo biblico del Genesi (ripreso da altri testi), le · 25.776, cioè 10 volte il valore corretto del ciclo
misure dei lati approssimativamente rettangolari precessionale in anni (pari al rateo di 1° ogni 71,6
15
anni tale per cui 360° · 71,6 = 25.776). L’ipotesi che meridiano ottenendo un valore
si evince da tale modello, quindi, è che vi possa approssimativamente pari a 39.375 km (contro i
essere, almeno in linea di principio, non 40.076 corretti) con un margine d’errore dell’1,78%
necessariamente in modo ubiquitario, una circa. Così pure Ipparco, vissuto nel II sec. a.C.
rappresentazione in testi biblici o parte di essi delle (200 – 120 a.C.) compiendo registrazioni e
misure approssimate della Terra e di un riferimento osservazioni astronomiche e compilando cataloghi
preciso al rateo del ciclo precessionale (rotazione stellari sulla base di precedenti osservazioni
inversa dell’asse terrestre che genera lo eseguite da altri astronomi, scoprì che le
spostamento del punto equinoziale e delle coordinate celesti degli astri subivano una modifica
costellazioni che reggono l’equinozio di primavera); che determinava un moto di precessione
una ragione plausibile della presenza di tali misure e apparente verso est che calcolò nel rateo di 1°
dei riferimenti precessionali può essere legata ogni 75 anni, con un ciclo completo di 360 · 75 =
all’idea che esista una tradizione anteriore al 27.000 anni e un spostamento annuale del punto
formarsi dei testi biblici (entrati a far parte del gamma di circa 48” d’arco (un valore molto
canone Ebraico e Cristiano), relativa alla volontà di prossimo a quello reale di 1° ogni 71,6 anni). Il
trasmettere al lettore una conoscenza cosmologica, valore del rateo di precessione fu poi corretto
nella certezza che le dinamiche celesti incidano sul dall’astronomo Tolomeo nel I sec. d.C. in 36”
spicca in modo evidente l’impiego del numero 72 nuove ere glaciali, dovute a variazioni nell’obliquità
(le 72 piaghe o malattie di Adamo, i 72 discepoli di dell’eclittica, nella forma dell’orbita terrestre
Gesù, i 72 saggi traduttori della Bibbia in greco che (eccentricità) e nel cambiamento dell’orientamento
operarono in 72 giorni, i 72 nomi di Dio, i 72 Angeli dell’asse terrestre che inverte le stagioni ogni
ecc.). Ulteriori analisi permetteranno di valutare 13.000 anni circa. Per cui la vicenda dell’Arca di
l’impatto che tali codici astronomici possono aver Noè è legata ai cicli astronomici e gli autori ci
avuto sulla redazione dei testi biblici. avvertirebbero del fatto che nell’epoca in cui vissero
tale evento epocale essi conoscevano le misure
ELEMENTI DI CRITICITA’ DELL’IPOTESI della Terra e i segreti del Cosmo (civiltà evoluta?).
PRECESSIONALE NEI TESTI BIBLICI Se il presunto messaggio fosse questo sarebbe un
messaggio prettamente scientifico che lascia pochi
Vi sono diversi elementi critici che emergono dubbi sul destino futuro dell’Umanità
dall’ipotesi precessionale per i testi biblici e che
devono essere attentamente valutati: 2° messaggio: oppure il messaggio potrebbe essere
un invito agli uomini ad avvicinarsi ad una
- la rappresentazione del rateo di precessione pari dimensione superiore dell’Essere, in cui il piano
a 71,6 nel modello dell’Arca di Noè appare come Divino opera secondo armonie cosmiche a cui
un modello “isolato” che non ha riscontro l’Uomo deve riavvicinarsi per entrare in contatto con
immediato in altri modelli immediatamente Dio; in tale linguaggio quindi l’impiego di una
confrontabili nei vari testi biblici. Tale modello codificazione numerica apparirebbe come una sorta
acquisirebbe maggiore validità se fosse possibile di comunicazione con il mondo divino. In tal senso
individuare la sua presenza in altri dati presenti nel la Bibbia conterrebbe forti speculazioni filosofiche
testo dell’Antico Testamento legate a culti più antichi della codificazione scritta,
che potevano avere una forte connotazione astrale.
- la rappresentazione del numero precessionale
72, che appare come la versione “arrotondata” del Se tali messaggi, a cui se ne possono aggiungere
rateo 71,6, viene visto come un tema narrativo di altri non individuati in questo scritto, fossero
tipo prettamente cosmologico – precessionale realmente inseriti negli scritti biblici, che vengono
mentre alcuni studiosi forniscono interpretazioni continuamente studiati, al pari della Cabala Ebraica
alternative. L’emerito Prof. Zichichi, per esempio, per comprendere contenuti esoterici complessi, essi
in alcune sue apparizioni televisive, ha affermato stravolgerebbero il significato della Bibbia come
che il numero 72 può essere considerato come il insieme di libri caratterizzati da una profonda
prodotto di 12 (numero delle lunazioni annue) ispirazione morale, religiosa e teologica ma
moltiplicato per 6 mentre in altre ipotesi tale cifra diventerebbero un mezzo di comunicazione (anche
sarebbe legata solo ad una simbologia nefasta. di tipo scientifico) di natura intertemporale.
17
L’enigma che deriva dall’applicazione di un modello
come quello qui descritto, relativo alle misure
dell’Arca di Noè in rapporto al rateo precessionale e
alle misure del globo terrestre, generano una
profonda riflessione legata all’effettivo ruolo che tale
modello può avere nella struttura generale della
Bibbia e nei suoi significati cosmologici più reconditi.
Tale riflessione comporta la necessità di valutare
attentamente la possibile esistenza di altri modelli
simili nel testo biblico che possa confermare una
possibile presenza effettiva di un modello fondato
sulla cosmologia precessionale.
Note Bibliografiche
BIBLIOGRAFIA
IL PROBLEMA DI SETH
di Fabio Marino
Figura 2 – I Tre Regni dell'Alto Egitto secondo Kemp Fig. 3 – i simboli di Basso e Alto Egitto (dal sito
4 http://animamundi-sciarada.blogspot.it)
Alcuni dati sono utili per una riflessione ragionata: a
Naqada, sede del primo e più antico culto di Seth, Anche Natale Barca ipotizza che il mito
non esiste nulla più che un modesto tempio (specialmente quello osiriaco, che però sappiamo
dedicato alla divinità; contemporaneamente, cinque avere un’origine probabilmente tarda - v. “Gli
dei venti nòmi del Basso Egitto hanno come divinità errori di Orione”, terza parte) rifletta, nei suoi
tutelare Horus (e uno solo, nel Delta Orientale, conosciuti contorsionismi, fasi storiche alterne,
Seth), mentre soltanto due dei ventidue nòmi concluse con la vittoria dell’Alto Egitto sul Basso, e
dell’Egitto Meridionale (Alto Egitto) vedono Horus accenna anche alla possibilità di un'invasione8. Va
come dio principale, e altrettanti Seth. Potrebbero ricordato, infine, che la comune definizione dei
esserci un paio di spiegazioni per questi fatti: una è primi cinque secoli di storia dello Stato egizio a
che l’ipotesi di Kemp sia esatta, e il percorso partire dalla Dinastia 0 (secondo alcuni, anche
unificatore è stato in realtà inverso rispetto a quello dalla Dinastia 00) e fino al termine della II Dinastia
comunemente accreditato (non da Sud a Nord, ma è quella di “monarchia thinita”, e che Thinis, la
da Nord a Sud); un’altra è che l’attuale spiegazione prima capitale, sebbene prossima ad Abydos non
sia corretta, ma siano avvenute forti concessioni è stata finora ritrovata: lascio al Lettore le
teologiche del Sud vincitore al Nord sconfitto. considerazioni.
Gardiner5, seguendo le scoperte ormai datate di Non ci interessa, in questa sede, rievocare
Quibell, sostiene che esistevano certamente due ancora una volta il mito "compiuto" in cui Seth
regni preunitari, quello di Nekhen (Alto Egitto) e diventò l'avversario di Osiride e Horus9: si tratta di
quello di Pe (Basso Egitto); conferma che (e in storie troppo note per considerarle sconosciute, e
questo senso rafforza al contrario le considerazioni la cui sistematizzazione, avvenuta nel Nuovo
20
Regno, è troppo tarda per i nostri scopi. Ci Lo si ritrova anche sulla mazza del re Horo
occuperemo quindi degli aspetti meno divulgati di Scorpione II, sotto forma di quello che, in fondo, è il
questo Nume, che condurranno a riflessioni tema di questo articolo: il cosiddetto "animale di
diverse a quelle a cui siamo stati abituati, e ci Seth" (fig. 5).
introdurranno ad una dimensione certamente poco
approfondita del dio. A cominciare dal nome
stesso, il cui significato è assolutamente ignoto,
come la sua pronuncia10. Quest'ultima è stata
ricostruita a partire dall'occorrenza fonetica nelle
iscrizioni (anche molto antiche) del termine "swt",
probabilmente da leggere come "*Sūta"; il termine
attuale deriva dalle epigrafi copte (molto tarde) che
lo indicano come "Sēt", per l'appunto. Varianti Figura 5 – particolare della testa di mazza di
meno comuni sono "Sutekh", "Setesh" e Suty". Si Scorpione II (dinastia 0, circa 3.300 a.C
tratta di una divinità primordiale, nel senso che -
come Min, di cui abbiamo già trattato e che Questi primi esempi iconografici sono già molto
condivide con lui l'origine "clamorosamente" significativi, e vi si riconoscono i motivi fondamentali
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017
altoegizia- il suo culto risale certamente a un (e ad oggi irrisolti) dell'iconografia di Seth. Gli dèi
periodo autenticamente preistorico, anteriore egizi, infatti, appartengono grossolanamente a tre
anche al Predinastico, e una delle sue prime categorie, come indicato anche da Petrie11:
rappresentazioni note è una statuetta d’avorio del
Naqada I (4000-3500 a.C.). 1 - divinità teriomorfe, rappresentate come
animali (ne sono esempi Anubi, Khnum, Wepwawet
- fig. 6);
urlava nel cielo e la terra tremava, egli dava dell’Università di Swansea. Questa giovane
ordini alle nubi scure e scatenava le burrasche studentessa ha prodotto un breve saggio15, in cui
del vento del sud. Un suo epiteto era: "Signore propone alcune idee piuttosto interessanti. In primo
del cielo” … aveva gli occhi neri per il suo luogo, il frequente riferimento, in relazione a Seth,
rapporto con l'oscurità. Seth, secondo altri studiosi, alle località Tjehenu e Tjemehu (rispettivamente
era raffigurato invece con gli occhi rossi, colore odierno Deserto Occidentale e Sud-Occidentale) le
che gli egizi detestavano.“ (il grassetto è mio). consente di completare il concetto, risalente al
Seppur glissando, non posso non rilevare un paio grande classico di Te Velde16, di un Seth “dio della
di caratteri (“Signore del Cielo...dio della Confusione”, identificandolo con il libico “Ash” o
tempesta... il tuono era la sua voce...”) che non mi “Sha” (in figura 11 la divinità indossa addirittura
fanno pensare solo al mitico Thor, ma a una la Corona Bianca dell’Alto Egitto…).
divinità che proprio come dio della tempesta si
assicurò il favore esclusivo del popolo d’Israele.
Comunque, Seth era considerato anche patrono
della Libia e delle regioni occidentali in genere,
nonché delle anomalie. Nell’Antico Regno la sua
importanza restò notevolissima, e viene citato
varie volte nei Testi delle Piramidi. Scrive da parte
sua Petrie14: “Seth o Setesh era il dio degli abitanti
preistorici [dell’Egitto] prima dell’avvento di Horus.
Egli è solitamente raffigurato con la testa di un
animale favoloso, con strane orecchie verticali
e squadrate e un naso che ne allunga
fortemente il muso. Quando viene rappresentato
in forma soltanto animale ha una lunga coda in
posizione verticale eretta. Nella II Dinastia sembra
chiara la rassomiglianza con una tipologia di
canide e prevale la forma teriomorfa; ma in seguito Figura 11 - la divinità di origine libica Ash (sigillo di
la forma umana con testa di animale ha prevalso. Il Peribsen, 2.900 a.C. circa)
suo culto ha subito grandi fluttuazioni. In un primo
momento è stato il grande dio di tutto l'Egitto; Seth e Ash (specificamente Signore delle Oasi)
tuttavia i suoi adoratori furono a poco a poco sarebbero la rappresentazione della stessa
cacciati dai seguaci di Horus, come descritto in divinità, condividendo agli occhi degli Egizi
una storia semi-mitica. D’improvviso ricompare “D.O.C.” la caratteristica di essere dèi stranieri e
come divinità di grande importanza alla fine della II
23
degli stranieri. Ma di quali stranieri? Che si
trattasse, all’inizio dell’epoca Hyksos (1.550 a.C.
circa), dei Re Pastori è scontato. Tuttavia, il
riferimento frequente nella scarsa letteratura del III
millennio a.C. e nell’iconografia del IV ai Rekhyt in
relazione a Seth/Ash fa pensare chiaramente a
generici e misteriosi “Altri”, che non possono
essere né gli indigeni del Delta Orientale, né i
Libici del Tjehenu e del Tjemehu, ben conosciuti
dagli abitanti della Valle del Nilo. La Mayoh
sottolinea che, a suo avviso, gli stessi abitanti
dell’Alto Egitto fossero “stranieri”17, provenienti da
una patria diversa dall’Egitto, e perciò invisi ai veri
Fig. 13 - Ramsete III come persona-rekhyt,
autoctoni. Nemmeno si può sorvolare sul fatto
Medinet Habu, 1.200 a.C. circa
che i Rekhyt facessero parte dei Nove Archi18 (la
suddivisione delle razze primordiali secondo gli
in cui il re stesso è raffigurato come rekhyt, il che,
Egizi), e neppure sulla “strana” raffigurazione con
dell’animale. Dei candidati in lizza rimangono lo nonostante siano ben visibili nel graffito le striature
sciacallo, che però -per quanto stilizzato e zebrate dell’animale, queste sono in realtà presenti
caratterizzato- non regge il paragone con gli posteriormente nell’okapi, e non anteriormente (fig.
sciacalli accertati Anubi e Wepwawet; l’asino, la 17)
capra e assimilati non convincono per via degli
aspetti anatomici, e perché è dimostrato che gli
Egizi sapessero riprodurli perfettamente. Non
credo possibile si tratti di una lepre, perché
l’antichissima statuetta dell’Ashmoleanum Museum
(fig. 15) risalente al Naqada II (circa 3.450 a.C.)
non sembra affatto compatibile con una lepre
per molti particolari, non ultimo le zampe anteriori Non manca nemmeno una raffigurazione di Seth in
apparentemente più lunghe delle posteriori. Esiste un'altra oasi del Deserto Occidentale, posta
anche un petroglifo in pieno deserto, nell’oasi di anch'essa a notevole distanza dal Nilo (fig. 18)
Dakhleh21 (situata a circa 350 Km dalla Valle del
Nilo) in cui una mano ignota in epoca imprecisata
ha sovraimpresso a un graffito preesistente e
raffigurante un branco di giraffe quello che, a tutti
gli effetti, sembra un animale di Seth, anche in
questo caso provvisto di zampe anteriori
25
coda che delle orecchie dell’animale di Seth è
anche ormai chiaro: il cane è stato ritratto
mentre sta cacciando, piuttosto che durante il
riposo come la maggior parte dei cani o delle
divinità canine (Anubis, per esempio, che era un
cane secondo alcuni generato da Seth stesso).
Questo si sposa perfettamente proprio con il dio
Seth, il Dio onnipotente dell’azione, un cacciatore
e nemico dinamico e perpetuo del serpente Apep
[Apophis]” (fig. 19).
citare Wikipedia, ma per la descrizione di questo In conclusione, l’analisi del gran dio Seth ci
animale (fig. 25) farò un’eccezione: ha condotti davvero lontano, nello spazio e nel
tempo, ben oltre i confini di quell’Egitto che
pensiamo di conoscere e che invece continua a
stupirci. Anche perché l’epopea di Seth, come ho
accennato nella prima metà di questo lavoro, si
confonde e si sovrappone con il mistero di tre
dei Nove Archi. L’antichità remotissima in cui
potrebbe essere confinata la nascita di Seth nella
sua rappresentazione teriomorfa fa il paio, a mio
giudizio, con il problema della identificazione di
Pat, Rekhyt e Henmemet e del loro significato fra
i Nove Archi35. Dunque, pare che esista una stretta
Fig. 25 - una ricostruzione del Chalicotherium correlazione fra le pieghe del mito più antico, gli
avvenimenti accaduti ancor prima del Predinastico e
“L'aspetto di questi animali era davvero curioso: si le località che hanno fatto da sfondo al grandioso
pensi a un grande erbivoro fornito di lunghe zampe scenario della storia egizia. La soluzione del mito
anteriori, tre artigli robustissimi su ciascuna sethiano, quindi, potrebbe condurre a capire quali
zampa, una testa simile a quella di un cavallo e fossero quei tre popoli, che ruolo abbiano giocato
l'aspetto pendente di una iena”. Decisamente, nella genesi dello Stato dei Faraoni e la provenienza
sarebbe difficile descrivere meglio di così l’animale (o le provenienze?) dei civilizzatori delle Due Terre.
di Seth, visto che una delle teorie al riguardo (la Sarà necessario un attento studio con occhi bene
preferita da Petrie11, fra l’altro) è che in realtà aperti a possibilità poco esplorate, per condurci alla
quell’animale non esistesse come tale, ma definizione della nascita della grande civiltà
fosse la sintesi fantastica di una serie di egiziana, e fra Grande Verde, Archi, dèi, piramidi e
creature, come all'occhio sembra essere il percorsi geo-demografici potrebbe essere facile
calicoterio.. Svariati poi sono gli aspetti molto perdersi. Abbiamo parlato di due grandi direttrici
interessanti di questo ordine: è comparso quali fonti dello sviluppo egizio; verosimilmente ne
nell’Eocene e si è generalmente estinto durante il esiste una terza, decisiva nella creazione dello Stato
Pleistocene, e quindi in epoca davvero recente faraonico quanto e forse più delle altre due.
(quest’ultima èra termina approssimativamente Probabilmente qualche indizio può essere presente
15.000 anni fa); inoltre, le ultime specie ad in questo scritto; sicuramente sarà argomento di un
estinguersi furono quelle africane Schizoterium e prossimo lavoro. A presto, e il Lettore ricordi che
Ancylotherium, scomparse in tempi pressoché non c'è due senza tre...
29
Note
1 - Hart, G, The Routledge Dictionary of Egyptian 28 - Wilkinson, TAH, La genesi dei Faraoni,
Gods and Goddesses, Routledge Ed., 2005; Newton & Compton, 2004;
2 - Dell’Agnola, M, Mitologia e dei dell'antico Egitto, 29 - Winters, C, Before Egypt: The Maa
Edizioni Ferrari Sinibaldi, 2010; Confederation, Africa's First Civilization, ebook,
3 - Kemp, B, Ancient Egypt - Anatomy of a 2013;
civilization, Routledge Ed., 2002, pp. 31 e segg; 30 - Winters, C, Egyptian Language: The
4 - ibidem, p. 34; Mountains of the Moon, Niger-Congo Speakers
5 - Gardiner, A, La civiltà egizia, Einaudi, 1971, pp. and the Origin of Egypt, ebook, 2012;
380-383; 31 - Anta Diop, C, The African Origin of Civilization:
6 - ibidem, p. 381; Myth or Reality, 1989;
7 - ibidem, p. 381; 32 - Anta Diop, C, Antériorité des civilisations
8 - Barca, N, Sovrani predinastici egizi, Ananke, nègres, 1990;
2006, pp. 165-170; 33 - Anta Diop, C, The Peopling of Ancient Egypt &
9 - Gardiner, A, op. cit., pp. 384 e segg.; the Deciphering of the Meroitic Script, 1997;
10 - Te Velde, H, Seth, God of Confusion: A Study of 34 - Wendorf, F, Schild, R, Nabta Playa and Its
nessun oggetto umano che abbia mai visto. E non persone abbiamo visto”.
retroscena quanto meno curiosi: Lynne Kitei, Symington. Direi che proprio la sua posizione è
all'epoca degli eventi, era Chief Consultant of quella che ha dato più sostanza all'intera vicenda e
Imagine-preventory wellness presso l'Arizona che ha aggiunto credibilità a tutti gli altri testimoni.
Heart Institute of Pheonix. ( Non ho tradotto il titolo Nonostante abbia affrontato la ricerca con il filtro
perché in italiano non avrebbe molto senso. Nda ) dello scetticismo impostato al massimo devo dire
Lynne Kitei ed il marito hanno osservato e che il caso ha retto ed entra, a mio parere, nel
fotografato altre “luci misteriose” nel corso degli novero dei casi importanti di cui vale la pena essere
anni, a partire dal 1995. In un'altra occasione, informati.
diversa dal filmato del marzo 1997 ma nello stesso
anno, i coniugi fotografarono una serie di luci nel Sitografia/Bibliografia
cielo. Quando poi vennero in contatto con Bruce
Maccabbee che analizzò i vari filmati, gli fornirono ufocasebook.com
anche questa serie di fotografie. Il fisico che le
analizzò notò che vi era una differenza tra il tempo The Arizona Republic 11/05/2016
percepito dai coniugi ed il tempo registrato dalle The Arizona Republic 11/03/1998 by Steve Wilson
fotografie. L'analisi, piuttosto complessa, si basa
sulla variazione di luminosità delle luci all'orizzonte National Geographic.com. The truth behind: ufo
nel corso della serata. Maccabbee testò questa over Phoenix.
variazione in molte altre serate come riferimento e
poi le confrontò con quelle delle foto. Secondo il Skeptic.com/08-05-21/
fisico dal confronto risulterebbe che la sera in
cnn.com/Symington: i saw a ufo in the Arizona sky
questione Lynne e il marito subirono quello che
viene comunemente definito “missing time”. Di mufon.comm/phoenix-lights-1997
certo una curiosità in più in un caso di per se già
complesso. Il marito, a differenza della moglie, popularmechanics.com/spac/a4038/4304197
medico anche lui, non ha mai voluto parlare
dell'argomento volendolo solamente dimenticare. Photographic documentation of missing time; case
analysis of the experience of Dr. Lynne Kitei M.D.
By Bruce Maccebbee Ph.D.
Breve Introduzione
( ‘La Bibbia Rivelata’ di Michele Perrotta Qualsiasi dottrina è relegata alla mente, ma la
XPublishing Edizioni - Febbraio 2016 dottrina mistica, che corrisponde alla scienza delle
Prefazione di Adriano Forgione verità superiori, invita la mente a trascendere se
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia- stessa.
rivelata-vol-i-libro.php )
I testi sacri sono tali non perché qualche istituzione
La Bibbia non si preoccupa di riportare verità
vengono “adottati” e adattati dalle diverse tradizioni vostro Padre.” Gesù disse, “Forse la gente pensa
sacre per far comprendere all’umanità, nel migliore che io sia venuto a portare la pace nel mondo.
dei modi, il medesimo messaggio se pur in modo Non sanno che sono venuto a portare il conflitto
differente. nel mondo: fuoco, ferro, guerra. Perché saranno
in cinque in una casa: ce ne saranno tre contro
Tali misteri non sono tuttavia penetrabili con la due e due contro tre, padre contro figlio e figlio
ragione, essi vengono assimilati correttamente contro padre, e saranno soli.” Gesù disse, “Vi
solo dopo un’iniziazione, ovvero attraverso una offrirò quello che nessun occhio ha visto, nessun
morte simbolica che condurrebbe l’ego orecchio ha udito, nessuna mano ha toccato,
dell’iniziando a nuova vita (rinascita spirituale) quello che non è apparso nel cuore degli uomini.”
offrendogli una visione del mondo, e di I discepoli dissero a Gesù, “Dicci, come verrà la
conseguenza della Sacra Scrittura e di tutto ciò nostra fine?” Gesù disse, “Avete dunque trovato il
che è inerente al sacro, del tutto nuova. principio, che cercate la fine? Vedete, la fine sarà
dove è il principio. Beato colui che si situa al
E’ qui che, in termini simbolici, la “Vergine” principio: perché conoscerà la fine e non
partorisce il Logos di Dio per la “salvezza” degli sperimenterà la morte.” Gesù disse, “Beato colui
uomini. E’ qui, dal “mondo delle idee” al mondo che nacque prima di nascere” ».
fisico, che gli archetipi si fanno “carne” e vengono
accolti dalle genti, se pur in modo non del tutto « (Vangelo di Tommaso 15-19 – Vangelo Gnostico)
cristallino. Questo è il senso del termine
“Concepire” (che sia esso un figlio e/o intendere o «
sviluppare idee, concetti, simboli, ragionamenti,
etc.).
Introduzione
Credenti o no, praticanti o meno, agnostici, atei, per cui, date le coincidenze continue, forse è il caso
iconoclasti, ferventi, ortodossi o - peggio - fanatici, di parlare in termini di ‘simbolo’, non di mero
è assoluta verità che le parole nel titolo di questo racconto cronistorico quando si appaia la figura del
articolo, pronunciate dal Cristo e riportate nei Cristo ‘Pesce’ a quella degli Apostoli ‘Pescatori’.
Vangeli, sono precedute dalla loro stessa fama.
Ardua impresa scovare colui o colei digiuni di tale Ma perché in greco e non ad esempio in aramaico?
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017
aforisma, perlomeno nel mondo occidentale; E’ presto detto: i Vangeli analizzati - ovvero i
altrettanto arduo diventa sganciarle da fiumi di Sinottici - furono redatti o tradotti dall’aramaico e dal
prosopopea moralista che vede il cambiamento di latino in greco, pertanto è palese che l’antica lingua
vita radicale nella comparazione tra gli originari d’Europa giochi un ruolo fondamentale nel
pescatori, umili, e il luminoso futuro da Apostoli del messaggio inscritto all’interno di quelle pagine.
Verbo. Marco, Matteo, Luca... Ma non Giovanni. Sì, perché
i Sinottici non sono 4 ma 3 più Giovanni. Non solo:
Così l’hanno sempre raccontata, così la quest’ultimo è stato spesso oggetto di diatriba nel
conosciamo, specialmente chi ha frequentato considerarlo una testimonianza oppure
parrocchie e gruppi di studio, esegesi o riflessione semplicemente una tarda interpretazione naziraica
sulla Parola, esperienza del Deserto durante i ritiri dell’operato messianico. Sul nazireato però,
spirituali o confronto in fraterna agape con il rimando ad altri studi facilmente reperibili anche in
sacerdote che snocciola insegnamenti ex-cathedra rete.
chiudendo gli occhi, alzando il capo di volta in volta
al cielo oppure reclinandolo nei momenti di E qui – comunque - cambia tutto, anche perché
commozione derivanti da presunte illuminazioni Madre Chiesa considera il testo di Giovanni come
continue durante il soliloquio. un testo teologico, quindi non educativo,
pedagogico ma dottrinario. Guarda caso la frase
Noi Eterodossi amiamo ascoltare il Silenzio. E’ un clou non è neanche accennata o pennellata tra le
forte alleato in certi casi e questo è un caso righe: semplicemente non esiste. Perché?
antologico.
E i Sinottici? Esiste, si: ma per Marco e Matteo,
Nel silenzio ho compreso che il mestiere di mentre in Luca l’espressione è completamente
pescatore, realmente, è niente affatto umile: anzi... diversa. Perché?
In questo caso specifico, oltretutto, presenta Noi ascoltiamo il Silenzio. Stavolta il quesito è nato
un’eco di rimando strana tra il ‘germoglio di Jesse’ dal profondo grazie ad un’esternazione di una cara
e l’epoca astronomica in cui esso si manifesta amica. Allora entriamo nel dettaglio, senza paura né
ovvero l’Era dei Pesci, stando alla Precessione remore.
degli Equinozi e al calcolo del periodo di
appartenenza.
Secondo la mia ipotesi, il parallelo tra Mt 16,18 e il E tutto ciò senza alieni o astronavi…
passo di Gv 1, 42 – come anticipato in precedenza
– ha contribuito a confondere i piani. La
latinizzazione e la ellenizaazione linguistiche in
tempi più recenti del significato fonetico di ‘Κηφᾶς’
in quanto ‘testa’, sono state il qui pro quo per
eccellenza, finito col ratificare l’eponimo come ‘capo
dell’ecclesia’, la ‘roccia’ divenuta ‘testa’, ‘capo’ e
quindi ‘principio’ che assurge a ‘fondamenta’, ‘prima
pietra’.
sua epoca, poi entra anche nella Chiesa Gnostica una tra quelle il cui senso più sfugge ai
ed infine nella Loggia Massonica Tebah di Rito contemporanei. Si aggrovigliano su di essa i filosofi
Scozzese Antico e Accettato. e gli storici dell’arte, i teologi e gli studiosi delle
religioni. In realtà il senso originario del simbolismo
La Francia di inizio Novecento, in coincidenza con iniziò a perdersi definitivamente nel Rinascimento,
la Belle Epoque, era pervasa da una vera e propria che volle distinguere con nettezza il termine
fascinazione per le scienze occulte, per tutto ciò «simbolo» da quello di “allegoria”. Fino ad allora i
che sembrava magico, soprannaturale e due termini erano stati considerati sinonimi, come
misterioso. A ben vedere, si trattava di una ad esempio in Dante. Ma col Rinascimento,
situazione simile a quella attuale, caratterizzata da “allegoria” iniziò a designare un artificio letterario,
un cospicuo numero di persone attratte da convenzionale, con intenti moralizzatori e valenze
qualunque cosa abbia apparenza mistica, specie psicologizzanti. Niente di più lontano dal significato
se di Natura orientaleggiante. originario di “simbolo”.
Ma Guénon, e già fin da giovane e dalle sue Uniche forme espressive di valore realmente
primissime opere, aveva bollato con aperto universale, il cui significato profondo è incorporato
disprezzo le dottrine pseudo religiose di società fin dalle origini nella loro stessa struttura, i principali
alla moda come la società Teosofica di Madame simboli sono comuni a tutte le forme tradizionali. Il
Blavantsky, e condannato apertamente lo loro significato va compreso nel contesto culturale a
spiritismo e l’occultismo in genere, prendendo poi cui essi si riferiscono, alla civiltà che li ha elaborati.
presto le distanze anche da Papus e dalla Trasferirli da una civiltà ad un’altra significa
Massoneria. perderne il senso. Queste considerazioni furono tra i
principali contributi espressi da Guénon nel corpus
Si avvicinò alla dottrina induista, venne iniziato della sua opera, con particolare riferimento ai
all’esoterismo islamico, si sposò con la sua prima Simboli della Scienza Sacra e al Simbolismo della
moglie con rito cattolico, si trasferì in Egitto negli Croce.
anni ‘30 e sposò da musulmano la figlia di uno
sceicco. Secondo lo studioso francese, fondamento d'ogni
simbolismo è il presupposto metafisico che ogni
Assolutamente inattuale dunque. Ma come per essere e cosa di questo mondo corrispondano
Nietzsche, questo suo essere fuori dalle esattamente ad un loro archetipo “celeste” che ne è
convinzioni del suo tempo, gli permise di anche il principio eterno. È la legge di
comprenderlo meglio di qualunque accademico o corrispondenza universale. In virtù di essa è lecito
intellettuale di sistema. Guénon comprese che la affermare che i simboli, al di là di qualsiasi
sua epoca non comprendeva più il carattere convenzione umana, altro non significano che la
43
stessa realtà profonda degli esseri e delle cose. Ciò che opera tra Microcosmo e Macrocosmo: «Se si
era stato già messo in evidenza da Paolo di Tarso, considera più particolarmente l'uomo, non è
quando affermava che «Le invisibili perfezioni divine legittimo dire che egli stesso è un simbolo per il
dopo la creazione del mondo si rendono manifeste fatto che è "creato a immagine di Dio?”. Con
all'intelligenza attraverso le realtà create », mentre questa fondamentale corrispondenza
secondo Giovanni Scoto Eriugena, i simboli, o raggiungiamo il fine ultimo cui allude in realtà il
theophaniae, sono gli stessi esseri creati. Dante, più simbolismo tradizionale, nell’interpretazione di
sintetico di tutti, riassume efficacemente questa Guénon: la realizzazione metafisica.
legge in una sola terzina:
« ...Le cose tutte quante/Hann'ordine tra loro, e Il simbolismo è particolarmente adatto alla natura
questo è forma/Che l'universo a Dio fa simigliante ». umana, che non è puramente intellettuale ed ha
bisogno di una base sensibile per elevarsi alla
Si ricorderà, naturalmente, anche se poi nessuno comprensione della realtà più profonda. Una
sembra volerne tenere debito conto, quel passo del intelligenza pura non avrebbe bisogno di alcun
Convivio in cui Dante afferma che tutte le scritture simbolo per rappresentare conoscenza. L’uomo ha
“si possono intendere e debbonsi sponere invece bisogno di qualcosa che rappresenti i suoi
massimamente per quattro sensi”. Dante torna a pensieri. Il linguaggio naturale è la prima forma di
Il simbolismo si esplica generalmente con due Quindi il Logos di cui parla il Vangelo di Giovanni è
distinte variazioni. Per opposizione “verticale”, un termine per esprimere la capacità divina di
secondo la quale tutto ciò che è in Cielo è anche in pensare e trasmettere i pensieri. Il Soggetto che
Terra. Ad esempio, nei miti Egiziani, il Nilo terrestre pensa è il Dio-Uno, il suo pensiero-parola è il
è immagine di un Nilo Celeste (la Via Lattea), il Logos, altrimenti chiamato Cristo, “Unto”, ovvero
quale divide l’Universo dei vivi da quello dei Morti, in “bagnato da Dio”. Non una persona o una cosa
cui si trova Osiride-Orione. Ma anche per quindi, ma un modo per rappresentare con una
opposizione “orizzontale”, cioè quella ove i due analogia “Unzione=Espressione divina” una
termini presenti sono simmetrici ed appartengono emanazione di Dio, quella principale. In cosa si
veramente ad uno stesso piano, come incarna fisicamente il pensiero-parola di Dio? Chi
nell’immagine mitica del caduceo: Apollo, visti due rappresenta fisicamente tale capacità?
serpenti aggrovigliati in una lotta mortale, pose la Ovviamente, l’Uomo. È l’Uomo che pensa e parla,
sua verga d'oro in mezzo ad essi, che le si e quindi crea artisticamente, sul piano fisico,
attorcigliarono in senso opposto l'uno all'altro. realizzando fisicamente ciò che Dio fa sul piano
Un'opposizione, apparentemente irriducibile, viene metafisico. L’Uomo, in questa sua veste di
risolta in una effettiva complementarietà. Ma il più contenitore del logos, viene chiamato Joshua,
efficace dei simbolismi, secondo Guénon, è quello Gesù, ma anche Emmanuel, ovvero «Dio è con
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noi», in ogni uomo. La storia di Cristo è quindi sempre sul piano dell’umanità, che è fisico e finito.
simbolo della condizione umana. Un corpo fisico L’asse verticale permette un movimento
che contiene un Logos divino, che però prende ascensionale dall’alto vero il basso. Esempi: Gobleki
coscienza della sua divinità solo attraverso un Tepe, il tempio più antico mai scoperto, con i suoi
percorso di accettazione di tale divinità. La divinità megaliti antropomorfi a forma di T, la croce ansata
è amore, l’opposto dell’Ego, e questo il Gesù dell’Ankh egiziana, la svastika indiana, simbolo della
letterario testimonia con la propria vicenda Vita. “Io sono la Via, la Verità, la Vita”, afferma
narrativa. Accettando e testimoniando tale realtà, Cristo nei Vangeli.
l’uomo Gesù muore scoprendosi Dio, cosa che
può avvenire per ogni singolo essere umano. Tutta Croce e Uomo Universale. La realizzazione
questa storia è simbolo, che aiuta a comprendere suprema dell’essere umano coincide con uno stato
la verità che vi sta dietro. di liberazione. Nietzsche lo aveva già detto,
richiamandosi al mito di Dioniso. Ma Dioniso è il Dio
Ma anche secondo l’esoterismo islamico, Dio creò che viene sacrificato, muore e risorge, come prima
il mondo per mezzo della parola, e non per mezzo di lui Osiride. Liberazione, come volontà di potenza.
della prima lettera “alif”, ma della seconda lettera La dottrina Indù chiama questa liberazione
“ba.” Perché? Perché per avere la creazione «Moksha», l’Esoterismo Islamico la chiama «Identità
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017
occorre avere una dualità. L’unità non è creazione. Suprema». Sheikh Mohammed ibn Fadlallah El-
La “ba”, in questo ruolo primordiale è quindi lo Hind, nella «Epistola sulla Manifestazione del
Spirito di Dio, el-ruh. Gli ebrei la chiamano Ruach, Profeta», scrive: “Quando l’uomo si esalta nel
«soffio», ed è esattamente la stessa cosa. L’”alif” è sublime, egli diventa Uomo Universale”.
la lettera «polare», la cui forma stessa ricorda
l’asse del mondo, e il punto diacritico della “ba” è il In quest’ottica, altro simbolo universale è quello
segreto dei segreti. Si tratta del centro della dell’Albero della Vita. Esso è piantato nel mezzo del
circonferenza. Alif: forma verticale – Ba: forma Paradiso Terrestre. È la linea verticale della Croce.
orizzontale: ecco apparire il simbolismo della E quella orizzontale? “Io sono la Vite, voi siete i
Croce. Ancora, Dio crea il mondo per mezzo del tralci.” Cristo è il movimento ascensionale che ci
Logos. ricollega all’uno-tutto, è il Logos. La linea orizzontale
è ciò che rappresenta l’esistenza umana, che è la
La croce è un simbolo che, in forme diverse, è proiezione orizzontale del Logos nel mondo
presente in ogni cultura fin da epoche materiale e temporale. Nel paradiso terrestre si
lontanissime. Esso non è quindi assolutamente nominano due alberi. Quello della vita, e quello della
appannaggio esclusivo del Cristianesimo. Il conoscenza del bene e del male. Dio proibisce
Cristianesimo ecclesiastico anzi, ha perso di vista all’uomo di mangiare dall’albero della conoscenza.
l’aspetto simbolico della croce, per ricondurla ad Perché? Perché la Conoscenza del bene e del male
un semplice fatto storico, peraltro assolutamente è “Dualità”. L’Albero della Vita, Asse del Mondo, è
indimostrato, ma in ogni caso ininfluente sul invece “Unità”. L’Uomo che inizia a distinguere, a
simbolismo della croce. Alla base di tale razionalizzare, cade attraverso la dimensione
simbolismo ci sta la fondamentale distinzione tra il verticale sul piano orizzontale. Cade a terra, e inizia
Sé e l’Io. L’Esistenza, Ex-Stare, è manifestazione a distinguere il bene dal male, e perde la vita.
dell’Essere, e trae il suo fondamento dall’Essere. Perché la vita, come diceva Nietzsche, è aldilà del
L’uomo individuale, per molte tradizioni filosofiche bene e del male. È «dentro», nel recupero degli
antiche, è solo manifestazione fisica di un Uomo Archetipi, nell’intuizione. Platone avrebbe detto che
Universale. Così è, per esempio, nell’esoterismo è nel Nous. L’Uomo che abbraccia l’Albero della
islamico. L’Uomo Universale è un archetipo, Conoscenza non potrà più accedere a quello della
un’immagine di qualcosa che nella nostra mente è Vita. Esso è protetto da quattro Kerubim, armati di
richiamata dall’uomo fisico, ma che è ben più spada fiammeggiante.
dell’uomo fisico. L’Uomo Universale è
rappresentato in tutte le civiltà attraverso la Croce. Guénon ci porta dunque a scoprire, o sarebbe più
Un asse orizzontale si interseca con uno verticale. giusto dire a rammentare, che la croce è una
L’asse orizzontale rappresenta la possibilità di rappresentazione geometrica dei piani
“espansione” dell’intelletto umano restando dell’esistenza. Fin dagli albori dell’umanità.
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Un segnale ottico può essere immaginato come un equazioni prende la forma di un fenomeno
breve “lampo” di luce che può essere utilizzato per ondulatorio in cui compare una costante c che, una
inviare informazione. Dal punto della fisica, lo volta che fu sperimentalmente trovata uguale alla
studio della propagazione di un segnale luminoso velocità della luce nel vuoto, suggerì a Maxwell di
richiede la conoscenza dell'interazione tra la luce e teorizzare la natura elettromagnetica della luce.
il materiale che viene attraversato.
Sperimentalmente, sono stati riportati diversi metodi La propagazione della luce attraverso i più
con i quali alterare le proprietà di un materiale in diversi materiali, che a livello macroscopico può
come l'ipotetica realizzazione di un segnale che superluminali con il limite insormontabile dato dalla
possa inviare realmente informazione ad una velocità della luce nel vuoto c? La soluzione a
velocità maggiore di c introdurrebbe dei veri e questo apparente paradosso si nasconde nella non
propri paradossi nell'impianto fisico moderno alla banale distinzione che sussiste tra il valore della
base della descrizione della realtà. Si ricordi, ad velocità che una certa grandezza può assumere e
esempio, il clamore che suscitò la notizia, poi quella dell'informazione che essa può trasportare.
rivelatasi frutto di un errore sperimentale, dei
neutrini superluminali. La causalità relativistica dei segnali
superluminali
Causalità e Relatività
La prima cosa da notare è che la generazione dei
La più intuitiva definizione di causalità può essere segnali superluminali è inevitabilmente legata al
riassunta con la frase “l'effetto non può anticipare vincolo di causalità che c'è tra l'impulso ottico e il
la causa”. Consideriamo di essere in un sistema di materiale che, opportunamente preparato, induce il
riferimento inerziale e di osservare un evento, nella cambiamento nella velocità di gruppo. In parole
posizione spaziale x e al tempo t, che causa un povere, per poter rispondere allo stimolo
altro evento di coordinate spazio-temporali elettromagnetico e modificare quindi le
(x+Δx,t+Δt), dove il simbolo Δ rappresenta un caratteristiche della radiazione incidente, gli atomi
incremento positivo, tramite un segnale che si del mezzo devono essere perturbati dalla radiazione
muove ad una velocità usig. Pensiamo quindi di stessa. La polarizzazione del mezzo è infatti un
osservare questo fenomeno in un altro sistema di effetto indotto da una causa (l'onda elettromagnetica
riferimento inerziale, che si muove con una incidente) che introduce un effetto, a sua volta, sulla
velocità relativa v<c rispetto al precedente. Per radiazione stessa.
motivazioni relativistiche (Trasformazione di
Lorentz), l'intervallo di tempo che intercorre tra i Come può quindi accadere che si possa
due eventi di causa ed effetto si trasforma da Δt a osservare il valore di picco di un impulso uscire dal
Δt’: mezzo in un istante precedente il suo ingresso,
come nei casi di velocità di gruppo negative, senza
violare la causalità? Immaginiamo di creare un
segnale ottico, ad esempio premendo un tasto che
attiva la creazione di un impulso laser. Quello che
succede, osservando questa creazione nel tempo, è
che, istantaneamente, alla pressione del tasto
comincia la sua propagazione il fronte dell'impulso
[12]. Questo è immediatamente seguito a sua volta
49
da due debolissime componenti del pacchetto
d'onda (legate alle frequenze più lontane dalla
risonanza), i precursori ottici. Solo
successivamente, l'impulso cresce quindi in
intensità fino ad arrivare al valore di picco, per poi
quindi diminuire nuovamente. Quindi, anche nel
caso del vuoto, il tempo intercorrente tra la
pressione del tasto e quello della rilevazione del
segnale nel rilevatore risulta sempre maggiore del
tempo richiesto da un fotone a velocità c per coprire
tale distanza. Infatti il ricevitore, per poter rilevare il
segnale (ricezione dell'informazione), deve
“aspettare” che il segnale raggiunga un livello di
intensità rilevabile.
Supponiamo ora di interporre tra il risulta in anticipo rispetto al caso del vuoto, ma
generatore e il ricevitore un mezzo in grado di sempre in ritardo rispetto al fronte.
[8] F. Tommasi, E. Ignesti, L. Fini, S. Cavalieri, [19] R.Y. Chiao, A.M. Steinberg, “IV: Tunneling
“Proof of principle experiment on minimizing times and superluminality”, Progress in Optics 37,
propagation time in optical communication”, Proc. 345, Ed. E. Wolf, Amsterdam,
SPIE 9378, Slow Light, Fast Light, and O p t o - Elsevier (1997)
Atomic Precision Metrology VIII, 93780H, San
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