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Tracce d’Eternità N.

29 Nuova Serie Gennaio 2017

La misteriosa alba interiore


‘IN PRINCIPIO’
Come si è manifestata l’Eterodossia
Il racconto dei protagonisti ASPIS

Giuseppe Badalucco
L’Arca di Noè, ipotesi precessionale
Fabio Marino
Il problema ‘SETH’
Gianluca Rampini
Le luci di Phoenix
Michele Perrotta
Introduzione all’ultima Opera
Pier Giorgio ‘Archeomisterica’ Lepori
La vera Sinossi Evangelica
Domenico Rosaci
Riflessioni su Guenòn
Federico Tommasi
La propagazione superluminale dei segnali ottici
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Contenuti

Note a Margine
Rubrica del Direttore Gianluca Rampini pag. 3

Se la Scienza fosse Ortodossia sarebbe morta da tempo


di Archeomisterica pag. 4

IN PRINCIPIO
Redazione ASPIS pag. 5

L’ARCA DI NOE’, UN’IPOTESI PRECESSIONALE


Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017

di Giuseppe Badalucco pag. 8

IL PROBLEMA SETH
di Fabio Marino pag. 18

1997 LUCI E NON SOLO NEI CIELI DELL’ARIZONA


di Gianluca Rampini pag. 30

LA BIBBIA RIVELATA VOL. I


di Michele Perrotta pag. 35

‘D’ORA IN POI SARETE PESCATORI DI UOMINI’


di Pier Giorgio Lepori pag. 38

GUENON, LA CROCE E L’UOMO UNIVERSALE


di Domenico Rosaci pag. 42

LA PROPAGAZIONE SUPERLUMINALE DEI SEGNALI OTTICI


di Federico Tommasi pag. 45

www.associazioneaspis.net
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NOTE A MARGINE
Rubrica del Direttore Gianluca Rampini
Ho sempre trovato interessanti quegli eventi che
Jung definiva sincronici e Pauli coincidenze
significative. Ho anche imparato a prestarvi
attenzione, abbiano o meno, un significato
archetipico. Nella fattispecie si sono incrociate tre
situazioni che, a parer mio, sono significative le une
per le altre. Qualche giorno fa ho ascoltato
un'intervista ad un ricercatore statunitense, Donald
L. Zygutis, che da quarant'anni si occupa del lavoro
di Carl Sagan. Per chi non lo sapesse Sagan è stato
un grande astronomo, scomparso nel 1996. Molto

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più che astronomo a dire il vero. Promotore del
SETI e apprezzatissimo divulgatore scientifico fu lui messo in difficoltà i redattori della catena di stazioni
a proporre di apporre un messaggio inalterabile indipendenti National Public Radio. L'accordo era
sulle sonde Pioneer 10 e 11 che potesse essere questo: la NPR, con un selezionato gruppo di altre
compreso da una intelligenza extraterrestre. Fu poi testate, sarebbe stata informata di un imminente
promotore dello CSICOP, l'organizzazione che in comunicazione da parte della Food and Drug
Italia prese il nome di CICAP. Quindi il padre Administration con un giorno di anticipo su tutta la
putativo di tutti gli scettici italiani e d'oltreoceano. concorrenza. In cambio dello scoop, però, la testata
Bene, Zygutis ha scoperto che quando era da poco avrebbe dovuto rinunciare alla sua indipendenza
laureato a Stanford Sagan scrisse un articolo sulla informativa: la stessa FDA avrebbe deciso chi il
possibilità che la terra in passato sia stata visitata giornalista avrebbe potuto o non potuto intervistare”.
da plurime civiltà extraterrestri, dice come minimo Nell'articolo si citano altri casi tra cui uno in cui la
da una, e che l'intervento alieno potrebbe aver dato Caltech avrebbe fatto lo stesso tipo di accordo nel
vita alla nostra civiltà. L'articolo fu il risultato di un caso della scoperta di un pianeta gigante, il Pianeta
ricerca commissionata dalla NASA che, Nove ai confini del sistema solare. “Il sistema
probabilmente, non si aspettava questo tipo di dell'embargo è ormai un'istituzione consolidata”. Se
dichiarazioni. Tant'è che il documento è sparito per ormai è consolidata è molto probabile che sia
decenni, a tutti gli effetti censurato iniziata tempo addietro e che quindi l'insabbiamento
dall'establishment scientifico. Con le dovute dell'articolo di Sagan sia successo come descritto
proporzioni ricorda il percorso fatto da Margherita da Zygutis. Il terzo elemento di questa serie
Hack che, in gioventù, scrisse di Ufo per poi sincronica è l'idea che ASPIS ha avuto per la quale
smettere completamente assumendo posizioni noi membri abbiamo tutti dato una definizione di
intransigenti e ottusamente scettiche. E' più che eterodossia da pubblicare sul sito. Che c'entra
plausibile che entrambi dovettero farlo per non direte voi. C'entra perché una, se non la, ragione
compromettere la propria carriera. E' plausibile che principale per cui si è reso necessario percorre
le istituzioni scientifiche operino questo genere di strade eterodosse è proprio che nel corso dei secoli
pressione sugli scienziati? Qui entra il secondo l'ortodossia si è chiusa in se stessa e per mantenere
elemento sincronico. Sul numero di dicembre de Le lo status quo imposto da quell'embargo di cui si
Scienze, con mia somma sorpresa, ho trovato un parla, coraggiosamente, sul Le Scienze. Ciò
articolo sulla manipolazione dell'informazione da dimostra che fortunatamente anche tra scienziati e
parte di agenzie federali statunitensi. Tale giornalisti ci sono ancora liberi ed integerrimi
manipolazione sarebbe operata tramite accordi di pensatori e che comunque la Via Eterodossa è
favore verso determinate testate in cambio del quanto mai fondamentale, come è fondamentale
rispetto delle indicazioni su chi intervistare. Cito: “E' che sia percorsa con la massima serietà ed il rigore
stato un patto con il Diavolo, e ha certamente scientifico. Buon 2017 a tutti, eterodossi e non.

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SE LA SCIENZA FOSSE ‘ORTODOSSIA’,


SAREBBE MORTA DA TEMPO
di Archeomisterica
Qualche giorno fa, a casa, mio figlio – età inferiore perbenismo culturale è lecito è comprensibile; aver
ai sei anni – vede una scena in TV all’interno di una paura di alzare la mano con ‘non sono d’accordo’ –
trasmissione scientifica che ripercorreva il viaggio dopo reiterati tentativi di ammassamento cerebrale
dell’uomo sulla Luna. In quell’istante la capsula del – è però una colpa. Aver paura di pensare
LEM, di rientro dalla missione - ammarando nel diversamente e tentare di coordinare il proprio
Pacifico, è incandescente per ovvi motivi di attriti pensiero con una ‘diversità’ però accettata dai molti
atmosferici. A quel punto inizia un concerto mentale anticonformisti, è profondamente sgradevole. Aver
di rara bellezza. Il ‘nino’ mi chiama e dice: ‘Papà, sai paura di pensare e quindi impedire all’umanità di
cos’è una stella cadente?’ ‘Si’ rispondo io: ‘è una …’ pensare, è un reato imperdonabile.
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E lui: ‘aspetta, voglio dirti una cosa’ e attacca a


raffica: ‘Quando un sasso che vola nello spazio è Ode agli Eterodossi.

colpito dalla luce del Sole… eeeehmmm… si
spacca! Si, la luce del Sole… mmmmh… è una
lama di coltello! Ma solo in piccoli pezzetti. Allora…
il sasso… che prima è enorme (sgranando gli occhi
e allargando le braccia a dismisura) poi…
mmmmmh… la luce… lo taglia… e lui, lui… lui inizia
a cadere. E poi sai come diventa? Così! (mettendo
indice e pollice della sua meravigliosa manina a
formare un cerchietto grande come una pallina da
ping-pong)’. Mi sono fatto spiegare tutto senza
interrompere. Perché, in fondo, l’intuizione della
realtà non è così dissimile da quella fantasia che
Louis Pauwels avrebbe definito ‘realismo fantastico’.
E chi glielo ha spiegato? Forse, senza dubbio,
frames di discorsi, film, cartoni animati, immagini,
notizie hanno contribuito; ma non a grandi linee
bensì con dovizia di dettaglio. Ecco che
l’incandescenza dell’attrito atmosferico diviene ‘la
luce del Sole che è una lama di coltello’: addirittura
poetico. La consunzione dei materiali del
meteoroide, divenuto meteorite, è racchiusa come
indiscutibile verità da quel gesto ‘a pallina’
raffigurato dalle dita cucciole eppure già grandi. Un
giorno affinerà la Conoscenza attraverso la
competenza e lo studio, la coerenza tra età e
complessità di acquisizione dati e informazioni. Mi
viene in mente la domanda di Nicodemo al Cristo,
nonché la risposta del Cristo che altro non è se non
una ulteriore domanda. Tradotta in termini laici
risuonerebbe: ‘sii Eterodosso’. Perché? Perché ‘gli
Eterodossi sono coloro che hanno visto ciò che tutti
hanno visto, ma pensato ciò che nessuno ha
pensato’. Aver paura di pensare diversamente dal
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‘IN PRINCIPIO’
L’ETERODOSSIA COME ESPERIENZA VISSUTA
La testimonianza ASPIS
A cura di Redazione Tracce

Con il rinnovamento del sito e al IV anno di attività, ricerca della verità su tanti enigmi scientifici e della
ASPIS vuole ringraziare e consolidare il rapporto storia umana.
con i propri lettori. Per questo abiamo pensato a una
“auto-intervista” alla cabina di regia Roberto Bommarito: “La ricerca Eterodossa
dell’Associazione. Non vuole essere un nuovo rappresenta per me parte di un percorso personale
curriculum (c’è l’apposita sezione “Chi siamo” nel alla ricerca di una visione il più possibile completa

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sito) e nulla di autoreferenziale, non è nel nostro del mondo e di me stesso. La mia speranza è che
stile, anzi. Vogliamo solo rivelare cosa ci ha spinti a sempre più persone abbraccino una forma di
intraprendere questo cammino di ricerca, a volte dubbio costruttiva, piuttosto che distruttiva, nelle
molto impervio, a volte fantastico ma pur sempre loro vite.”
Eterodosso.
Enrico Travaini: Ricordo ancora il primo testo
Una sorta di ringraziamento per questi tre anni sull’insolito che ricevetti in dono, avevo una decina
passati insieme. Tre anni di ricerca, condivisione di d’anni, il tittolo è: “Cronache dell’inspiegabile –
opinioni, teorie e confronto a volte anche acceso. Racconti di fatti incredibili ma veri” . Una vasta
raccolta di fatti misteriosi riportati da famose riviste
Cosa ti ha spinto a iniziare la ricerca Eterodossa? e quotidiani di tutto il mondo. Ogni racconto aveva
la sua fonte, in alcuni casi la critica o la
Giuseppe Badalucco: Il mio impegno nella ricerca testimonianza. Quello fu il mio “battesimo”. L’inizio
indipendente è iniziato nel 1998 ed è stato dettato di un percorso che dura da più di un decennio, tra
dalla necessità e dalla volontà di analizzare e libri, riviste, ricerche e il web. Sempre con occhio
comprendere i vari fenomeni scientifici, storico - critico, scettico e propenso al carattere scientifico e
sociali e socio - economici, alla luce di tutte le fonti lontano dal fideismo. Nonostante il mio percorso di
storiche attendibili che possano permettere di fornire studi universitari, ancora in corso, la ricerca
una rappresentazione della storia e delle scienze Eterodossa rimane un punto fisso della mia
fondata su una via alternativa rispetto alla visione esistenza.
"ortodossa" di molte discipline che ha "fossilizzato" il
sapere umano, rinchiudendolo in una serie di teorie Fabio Marino: "Si nasce eterodossi? Ci si sveglia
standardizzate, a cui si contrappongono teorie un mattino e si scopre di esserlo diventati? Oppure
moderne fondate sul “Cospirazionismo” o è un processo di vera e propria presa di coscienza,
“Complottismo” su cui si innestano teorie che e come tale graduale e sofferto? Nel mio caso,
provengono da studi moderni come l'ufologia e altri certamente quest'ultimo è stato il percorso. Essere
che non portano, a mio modesto parere, prove stati appassionato, per una vita intera, di
attendibili per la descrizione dei fenomeni che argomenti <<diversi>> mi ha condotto, nel tempo,
vogliono illustrare. Da ciò la mia necessità di seguire a pormi delle domande. Domande che moltissimi,
una "terza via" che può appunto essere definita purtroppo, non si pongono, restando così arroccati
“Eterodossa” perché segue una sulle posizioni contrapposte e inconciliabili della
"heteros" (differente) "doxa" (opinione o dottrina) fede più ingenua e del rifiuto più rigido. Lo studio,
che è ampiamente ancorata al razionalismo la ricerca, l'apertura mentale, il riconoscersi
scientifico e la mia collaborazione con Aspis si comunque in un progresso culturale plurimillenario
prefigge lo scopo di fornire un piccolo contributo alla portano a farsi delle domande; a chiedersi dove
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sieda la Verità, e soprattutto se sia stata finora prendere consapevolezza che la solitudine
scoperta. Quando ci si accorge che la risposta in intellettuale è solo apparente poiché intorno ad
tasca non è la soluzione; che qualcosa ci sfugge, ognuno di noi decine di migliaia di persone
ma non si può in coscienza dire (ancora..) cosa; condividono la stessa visione della storia e degli
che esistono spazi per ragionare nel solco di eventi. "
quello che sappiamo, ma con gli occhi aperti verso
spiegazioni diverse dalle solite; che allontanarsi Gianluca Rampini: "Se i fratelli Wachowski (ora
dai sentieri più battuti non significare aderire sorelle) non avessero inventato Matrix non ci
acriticamente alla spiegazione fideistica o a quella sarebbe stato modo più efficace per rendere la
scientista; che si può cercare di <<fare scienza>> discrasia tra la mia percezione della realtà e la
anche al di fuori del <<corrente>>, purché si realtà stessa.
mantenga uno spirito obiettivo e
coscienziosamente critico, ci si scopre eterodossi. TRINITY: Ti osservano, Neo.
E così è stato per me e, mi auguro, per tanti,
NEO: Chi sono?
insieme a me".
TRINITY: Zitto, e ascolta. So perché sei qui, Neo.
Pier Giorgio Lepori: " Quando ho iniziato decine
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So cosa stai facendo. So perché non dormi. So


di anni fa a raccogliere i pezzi di un puzzle
perché vivi da solo e perché, una notte dietro l'altra,
destinato ad essere incompleto per ovvie ragioni,
lavori al tuo computer. Tu stai cercando lui. Lo so
ho sempre intuito un aspetto, la presenza di un
perché a suo tempo ho cercato la stessa cosa. E
sostrato comune ad ogni frammento ma difficile da
quando lui ha trovato me mi ha detto che non
delineare e chiamare per nome. Si tratta di una
cercavo qualcosa di preciso, ma che cercavo una
radiazione di fondo oltretutto inquietante,
risposta. È la domanda il nostro chiodo fisso, Neo. È
suggerisce illuminazioni profonde che
la domanda che ti ha spinto fin qui. E tu la conosci,
regolarmente esplodono in sprazzi di assoluta
come la conoscevo io.
consapevolezza ma poi lascia l’amaro in bocca
mettendo il ricercatore di fronte al silenzio NEO: Che cos'è Matrix?
espressivo dovuto all’inadeguatezza semantica per
rappresentare la verità. TRINITY: La risposta è intorno a te, Neo. E ti sta
cercando. E presto ti troverà, se tu lo vorrai.
Una verità complessa e in divenire continuo.
Questa sensazione è stata la scintilla che mi ha
Un secondo aspetto è legato all’antropologia spinto verso quella che ora, dopo molti passi falsi ed
eterodossa. Gli uomini e le donne che scoprono incertezze mi sento di poter definire ricerca
‘l’altra angolazione’ subiscono un vero e proprio eterodossa. Ma dobbiamo ammettere che, di per sè,
trauma. Molti di loro mi hanno confessato, non dovrebbe nemmeno esistere una ricerca
ascoltando la mia esperienza, di aver avuto la "eterodossa" perchè la Scienza dovrebbe indagare
stessa identica sensazione: un risveglio, una tutto ciò che la realtà ci mette davanti agli occhi ma
tempesta di ricordi. Questo fatto si accompagna sappiamo bene che non lo fa. L'Eterodossia
nella stragrande maggioranza dei casi ad un scientifica è quindi una necessità che sorge
fenomeno di contrazione emotiva, sorta di morsa spontanea in chiunque l'interesse principale non sia
immediatamente sotto il plesso solare all’altezza epistemiologico, in chiunque la necessità, la spinta
della bocca dello stomaco. Quando è capitata a verso la conoscenza sia prevalicante rispetto ai limiti
me ho ricordato le parole di Agostino dell'ortossia scientifica. Pur non rinnegando i metodi
d’Ippona: ‘bisognava che facessi qualcosa; non so della ricerca ortodossa. L'eterodossia è una gnosi,
cosa ma bisognava che lo facessi subito’. per certi versi, persino un'eresia in alcuni casi. Un
sorriso sulla bocca di Aristotele.
È un’immediatezza da metapensiero poiché nella
realtà il metabolismo eterodosso è lento e "Spesso sono gli inquisitori a creare gli eretici" dice
costante. Non si tratta di sorsate poderose ma di Adso nel 'Nome della Rosa'.
stille d’acqua appositamente dosate per ogni
momento in cui la sete si fa mordace. E poi
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Pe me ha significato prendere la pillora rossa e
saltare, faccia in avanti, nella tana del bianconiglio.

Biagio Russo: Eterodossia è professare opinioni


diverse da quelle definite come vere da una
qualsiasi autorità. Il termine, solitamente usato
nell'accezione di "contrari o alternativi" al sostantivo
"ortodossi", non rende giustizia ai veri eterodossi:
questi ultimi non sono assolutamente accostabili a
coloro che, pur rigettando la dottrina canonica, ne
pratica fideisticamente un'altra, respingendo ogni
forma di veduta e di pensiero diversa dalla propria. Il
vero eterodosso, invece, è chi, al desiderio di
conoscenza e di ricerca della verità unisce
indissolubilmente la severità d'indagine e l'onestà
intellettuale, ed è colui "che vede tutto ciò che gli
altri hanno visto e pensa ciò che nessun altro ha

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pensato."

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L’ARCA DI NOE’
UN’IPOTESI PRECESSIONALE
di Giusepe Badalucco

Il libro della Genesi (dall’Ebraico ‫ בראשית‬bereshit - La storia di Abramo


“In principio”, dal greco Γένεσις “Nascita” o
“Creazione”) è il primo libro delle Antiche Scritture - La storia di Isacco
dell’Ebraismo e del Cristianesimo raccolte
rispettivamente nei rotoli della Torah e nei libri - Isacco e Giacobbe
della Bibbia. Il libro della Genesi fu composto,
- La storia di Giuseppe (il popolo Ebraico in Egitto)
presumibilmente, secondo l’orientamento
predominante della critica storica ed esegetica, in Dopo la Creazione dell’Universo, del Mondo e
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una fase compresa tra il VI e il V sec. a.C., pur dell’Uomo, il racconto della Genesi si sofferma sulla
provenendo da una tradizione orale più antica che caduta del Genere umano con il peccato originale e
fu codificata per iscritto in forma documentale in la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre.
epoca antecedente alla redazione definitiva che Con la caduta del Genere umano inizia la storia
avvenne in epoca successiva all’esilio Babilonese umana caratterizzata dalla presenza del male che
(eventuali future scoperte di rotoli più antichi pervade ogni aspetto della vita umana, al punto che
potranno retrodatare la redazione scritta). Secondo la corruzione dello spirito umano porta Dio alla
la tradizione Ebraica, i primi cinque libri della decisione di sterminare tutto il genere umano con un
Bibbia (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Diluvio universale, salvando solo il Patriarca Noè, i
Deuteronomio) furono redatti dal profeta Mosè suoi familiari e una coppia delle specie animali. Così
dopo l’Esodo dall’Egitto nel XVI sec. a.C. e furono recita il testo dei capitoli 6 – 9 del Genesi
redatti in lingua ebraica. Secondo gli studiosi
moderni il racconto della Genesi illustra alcuni temi Genesi - Capitolo 6
teologici importanti come la Creazione
dell’Universo, la Creazione dell’Uomo, la presenza Figli di Dio e figlie degli uomini
del Male (e del Peccato per i Cristiani) nella vita
umana, il tema dell’Alleanza tra Dio e l’Uomo [1]Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi
attraverso la scrittura di racconti di profondo sulla terra e nacquero loro figlie, [2]i figli di Dio
ispirazione morale e religiosa. In particolare nel videro che le figlie degli uomini erano belle e ne
Genesi la struttura della narrazione è suddivisa in presero per mogli quante ne vollero. [3]Allora il
50 capitoli che possono essere così sintetizzati Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre
nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di
- la Creazione centoventi anni».

- il Peccato originale [4]C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche


dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli
- Caino e Abele uomini e queste partorivano loro dei figli: sono
questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi.
- I Patriarchi prediluviani
2. Il Diluvio
- Noè: il Diluvio Universale
La corruzione dell'umanità
- La Torre di Babele
[5]Il Signore vide che la malvagità degli uomini era
- Gli Ascendenti di Abramo grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal
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loro cuore non era altro che male. [6]E il Signore si a me in questa generazione. [2]D'ogni animale
pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne mondo prendine con te sette paia, il maschio e la
addolorò in cuor suo. [7]Il Signore disse: sua femmina; degli animali che non sono mondi un
«Sterminerò dalla terra l'uomo che ho creato: con paio, il maschio e la sua femmina. [3]Anche degli
l'uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del uccelli mondi del cielo, sette paia, maschio e
cielo, perché sono pentito d'averli fatti». [8]Ma Noè femmina, per conservarne in vita la razza su tutta
trovò grazia agli occhi del Signore. la terra. [4]Perché tra sette giorni farò piovere sulla
terra per quaranta giorni e quaranta notti;
[9]Questa è la storia di Noè. Noè era uomo giusto e sterminerò dalla terra ogni essere che ho
integro tra i suoi contemporanei e camminava con fatto». [5]Noè fece quanto il Signore gli aveva
Dio. [10]Noè generò tre figli: Sem, Cam, e comandato.
Iafet. [11]Ma la terra era corrotta davanti a Dio e
piena di violenza. [6]Noè aveva seicento anni, quando venne il
diluvio, cioè le acque sulla terra. [7]Noè entrò
[12]Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, nell'arca e con lui i suoi figli, sua moglie e le mogli
perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta dei suoi figli, per sottrarsi alle acque del
sulla terra. diluvio. [8]Degli animali mondi e di quelli immondi,

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degli uccelli e di tutti gli esseri che strisciano sul
Preparativi del diluvio suolo [9]entrarono a due a due con Noè nell'arca,
maschio e femmina, come Dio aveva comandato a
[13]Allora Dio disse a Noè: «E' venuta per me la fine Noè.
di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è
piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con [10]Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono
la terra. [14]Fatti un'arca di legno di cipresso; sopra la terra; [11]nell'anno seicentesimo della vita
dividerai l'arca in scompartimenti e la spalmerai di di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese,
bitume dentro e fuori. [15]Ecco come devi farla: proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le
l'arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo
larghezza e trenta di altezza. [16]Farai nell'arca un si aprirono. [12]Cadde la pioggia sulla terra per
tetto e a un cubito più sopra la terminerai; da un lato quaranta giorni e quaranta notti. [13]In quello
metterai la porta dell'arca. La farai a piani: inferiore, stesso giorno entrò nell'arca Noè con i figli Sem,
medio e superiore. Cam e Iafet, la moglie di Noè, le tre mogli dei suoi
tre figli: [14]essi e tutti i viventi secondo la loro
[17]Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla specie e tutto il bestiame secondo la sua specie e
terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo la loro
è alito di vita; quanto è sulla terra perirà. [18]Ma con specie, tutti i volatili secondo la loro specie, tutti gli
te io stabilisco la mia alleanza. Entrerai nell'arca tu e uccelli, tutti gli esseri alati. [15]Vennero dunque a
con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi Noè nell'arca, a due a due, di ogni carne in cui è il
figli. [19]Di quanto vive, di ogni carne, introdurrai soffio di vita. [16]Quelli che venivano, maschio e
nell'arca due di ogni specie, per conservarli in vita femmina d'ogni carne, entrarono come gli aveva
con te: siano maschio e femmina. [20]Degli uccelli comandato Dio: il Signore chiuse la porta dietro di
secondo la loro specie, del bestiame secondo la lui.
propria specie e di tutti i rettili della terra secondo la
loro specie, due d'ognuna verranno con te, per L'inondazione
essere conservati in vita. [21]Quanto a te, prenditi
ogni sorta di cibo da mangiare e raccoglilo presso di [17]Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: le
te: sarà di nutrimento per te e per loro». [22]Noè acque crebbero e sollevarono l'arca che si innalzò
eseguì tutto; come Dio gli aveva comandato, così sulla terra. [18]Le acque divennero poderose e
egli fece. crebbero molto sopra la terra e l'arca galleggiava
sulle acque. [19]Le acque si innalzarono sempre
Genesi - Capitolo 7 più sopra la terra e coprirono tutti i monti più alti
che sono sotto tutto il cielo. [20]Le acque
[1]Il Signore disse a Noè: «Entra nell'arca tu con superarono in altezza di quindici cubiti i monti che
tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto dinanzi
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avevano ricoperto. mese, il primo giorno del mese, le acque si erano
prosciugate sulla terra; Noè tolse la copertura
[21]Perì ogni essere vivente che si muove sulla dell'arca ed ecco la superficie del suolo era
terra, uccelli, bestiame e fiere e tutti gli esseri che asciutta. [14]Nel secondo mese, il ventisette del
brulicano sulla terra e tutti gli uomini. [22]Ogni mese, tutta la terra fu asciutta.
essere che ha un alito di vita nelle narici, cioè
quanto era sulla terra asciutta morì. L'uscita dall'arca

[23]Così fu sterminato ogni essere che era sulla [15]Dio ordinò a Noè: [16]«Esci dall'arca tu e tua
terra: con gli uomini, gli animali domestici, i rettili e moglie, i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con
gli uccelli del cielo; essi furono sterminati dalla te. [17]Tutti gli animali d'ogni specie che hai con te,
terra e rimase solo Noè e chi stava con lui uccelli, bestiame e tutti i rettili che strisciano sulla
nell'arca. terra, falli uscire con te, perché possano diffondersi
sulla terra, siano fecondi e si moltiplichino su di
[24]Le acque restarono alte sopra la terra essa».
centocinquanta giorni.
[18]Noè uscì con i figli, la moglie e le mogli dei
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Genesi - Capitolo 8 figli. [19]Tutti i viventi e tutto il bestiame e tutti gli


uccelli e tutti i rettili che strisciano sulla terra,
L'abbassamento delle acque secondo la loro specie, uscirono dall'arca. [20]Allora
Noè edificò un altare al Signore; prese ogni sorta di
[1]Dio si ricordò di Noè, di tutte le fiere e di tutti gli animali mondi e di uccelli mondi e offrì olocausti
animali domestici che erano con lui nell'arca. Dio sull'altare. [21]Il Signore ne odorò la soave
fece passare un vento sulla terra e le acque si fragranza e pensò: «Non maledirò più il suolo a
abbassarono. [2]Le fonti dell'abisso e le cateratte causa dell'uomo, perché l'istinto del cuore umano è
del cielo furono chiuse e fu trattenuta la pioggia dal incline al male fin dalla adolescenza; né colpirò più
cielo; [3]le acque andarono via via ritirandosi dalla ogni essere vivente come ho fatto.
terra e calarono dopo centocinquanta giorni. [4]Nel
settimo mese, il diciassette del mese, l'arca si [22]Finché durerà la terra, seme e messe, freddo e
posò sui monti dell'Ararat. [5]Le acque andarono caldo, estate e inverno, giorno e notte non
via via diminuendo fino al decimo mese. Nel cesseranno».
decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero
le cime dei monti. Genesi - Capitolo 9

[6]Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra Il nuovo ordine del mondo
che aveva fatta nell'arca e fece uscire un corvo per
vedere se le acque si fossero ritirate. [7]Esso uscì [1]Dio benedisse Noè e i suoi figli e disse loro:
andando e tornando finché si prosciugarono le «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la
acque sulla terra. [8]Noè poi fece uscire una terra. [2]Il timore e il terrore di voi sia in tutte le
colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate bestie selvatiche e in tutto il bestiame e in tutti gli
dal suolo; [9]ma la colomba, non trovando dove uccelli del cielo. Quanto striscia sul suolo e tutti i
posare la pianta del piede, tornò a lui nell'arca, pesci del mare sono messi in vostro
perché c'era ancora l'acqua su tutta la terra. Egli potere. [3]Quanto si muove e ha vita vi servirà di
stese la mano, la prese e la fece rientrare presso cibo: vi do tutto questo, come gia le verdi
di sé nell'arca. [10]Attese altri sette giorni e di erbe. [4]Soltanto non mangerete la carne con la sua
nuovo fece uscire la colomba dall'arca [11]e la vita, cioè il suo sangue. [5]Del sangue vostro anzi,
colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne
aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè domanderò conto ad ogni essere vivente e
comprese che le acque si erano ritirate dalla domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, a
terra. [12]Aspettò altri sette giorni, poi lasciò ognuno di suo fratello.
andare la colomba; essa non tornò più da lui.
[6]Chi sparge il sangue dell'uomo dall'uomo il suo
[13]L'anno seicentouno della vita di Noè, il primo sangue sarà sparso, perché ad immagine di Dio Egli
11
ha fatto l'uomo. [7]E voi, siate fecondi e LE MISURE DELL’ARCA DI NOE’
moltiplicatevi, siate numerosi sulla terra e
dominatela». Il testo del Genesi narra che Dio decide di
sterminare il genere umano salvando solo il
[8]Dio disse a Noè e ai sui figli con lui: [9]«Quanto a Patriarca Noè con i suoi familiari e coppie di
me, ecco io stabilisco la mia alleanza coni vostri animali per permettere il ripopolamento del mondo.
discendenti dopo di voi; [10]con ogni essere vivente Nei suoi dialoghi con Noè, Dio chiede
che è con voi, uccelli, bestiame e bestie selvatiche, espressamente al Patriarca di costruire un’arca,
con tutti gli animali che sono usciti dall'arca. [11]Io cioè un’imbarcazione galleggiante, in cui salvarsi
stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più la vita durante il Diluvio, preservando anche quella
distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, né degli animali. Dio chiede a Noè di costruirla
più il diluvio devasterà la terra». secondo le misure di 300 cubiti di lunghezza per
50 cubiti di larghezza e 30 di altezza; sulla base
[12]Dio disse: «Questo è il segno dell'alleanza, che delle conoscenze desumibili dalle fonti storiche
io pongo tra me e voi e tra ogni essere vivente che è antiche, legate alla storia della scienza antica,
con voi per le generazioni eterne. [13]Il mio arco sappiamo con certezza che tra le misure di
pongo sulle nubi ed esso sarà il segno dell'alleanza lunghezza in uso nell’Antichità presso i popoli del

Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017


tra me e la terra. [14]Quando radunerò le nubi sulla Vicino oriente il cubito presentava le seguenti unità
terra e apparirà l'arco sulle nubi [15]ricorderò la mia di conversione
alleanza che è tra me e voi e tra ogni essere che
vive in ogni carne e noi ci saranno più le acque per il
diluvio, per distruggere ogni carne. [16]L'arco sarà
sulle nubi e io lo guarderò per ricordare l'alleanza
eterna tra Dio e ogni essere che vive in ogni carne
che è sulla terra».

[17]Disse Dio a Noè: «Questo è il segno


dell'alleanza che io ho stabilito tra me e ogni carne
che è sulla terra»1.

Sfruttando le informazioni disponibili le misure


dell’Arca espresse in m diventano
12
ANALISI DELLE MISURE LUNGHEZZA ARCA m 155,4 circa

- Occorre innanzitutto riflettere sul fatto che, sulla LARGHEZZA ARCA m 25,9 circa
base dei dati disponibili, non è possibile dire con
certezza quale fosse la misura del cubito cui può ALTEZZA ARCA m 15,54 circa
fare riferimento l’autore del testo (presumibilmente
composto tra il VI e il V sec. a.C.), considerando il
fatto che lo stesso testo poteva fare riferimento ad
ANALISI DELLA FORMA GEOMETRICA
una tradizione orale più antica (anche di oltre mille
DELL’ARCA:
anni)
Sulla base delle informazioni che si possono
- In linea di principio per valutare le misure
desumere dalla lettura del testo del Genesi e delle
dell’Arca si possono escludere il cubito romano e il
informazioni disponibili sullo stato delle tecniche di
cubito egizio, poiché l’autore non avrebbe operato
costruzione delle imbarcazioni, si può dedurre che
nella sfera di influenza della cultura tecnica egizia
l’Arca fosse una sorta di grande chiatta galleggiante
e l’influenza romana era ancora assente nell’epoca
che presentava, approssimativamente, la forma
di redazione del testo.
rettangolare come possibile verificare nelle immagini
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017

-La valutazione può apparire coerente con l’unità indicate più oltre
di misura impiegata direttamente dagli Ebrei per le
misure di lunghezza che è pari al cubito generale
(0,4445 m), cubito lungo (0,518 m) o cubito corto
(0,38 m).

- La valutazione del cubito lungo ebraico di 0,518


m è molto prossima al cubito sumerico di 0,5186 m
per cui le due misure sono affini

- In alcuni testi biblici è testualmente citata la


misura del cubito babilonese posta pari a 0,52 m
(cioè una misura arrotondata del cubito sumerico e
molto prossima al cubito reale egizio, ma sembra (
un’ipotesi non del tutto attendibile)

- La misura del cubito lungo ebraico di 0,518 m è


citata nel testo di Ezechiele 40:5 (in cui espone le
misure del Tempio nella sua visione); libro che fu
composto all’incirca nello stesso periodo (tra il VI e
il V sec. a.C.)

Sulla base delle informazioni desumibili dagli studi


realizzati in passato è possibile, quindi, ipotizzare
che la fonte più attendibile per la misura del cubito (
in uso nel testo biblico sia di 0,518 m, essendo
citata nello stesso testo di Ezechiele. Sulla base di
questi dati risulta che le misure approssimate
dell’Arca sono date dalla seguente tabella
13
ANALISI DEI RAPPORTI TRA LE MISURE (cioè se non specificato dal testo) il rapporto tra la
DELL’ARCA (ESPRESSE IN m) circonferenza e il raggio del cerchio è pari a 6, cioè
essendo C = 2πr (dove r è il raggio e C la
RAPPORTO LUNGHEZZA / LARGHEZZA: 155,4 / circonferenza) risulta che
25,9 = 6
C = 30
RAPPORTO LUNGHEZZA / ALTEZZA: 155,4 /
15,54 = 10 r = 5 (metà di 10 che è il diametro)

RAPPORTO LARGHEZZA / ALTEZZA: 25,9 / 15,54 quindi 2π = 30/5 = 6


= 1,666
per cui il valore di 2π nel testo biblico, pari a 6,
Le misure dell’Arca di Noè, come risultano dal corrisponde al rapporto tra la lunghezza e la
racconto biblico della Genesi, presentano alcune larghezza dell’Arca di Noè, come esposto nel testo
particolarità che devono essere attentamente della Genesi; cioè risulta
valutate. Il rapporto tra la lunghezza e la larghezza
dell’Arca è pari a 6. Per poter comprendere RAPPORTO LUNGHEZZA / LARGHEZZA ARCA =
300 / 50 = 6

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l’importanza di questo rapporto occorre valutare
attentamente le conoscenze matematiche e
geometriche di cui potevano disporre gli autori del VALORE 2π DESUMIBILE TESTI BIBLICI = 6
testo nell’epoca in cui fu redatto il libro della Genesi.
Da questa uguaglianza si deduce che esiste una
In merito a tali conoscenze occorre precisare che
relazione di natura geometrica tra i lati dell’arca e
sappiamo con certezza che misure e rapporti di
le misure di una sfera. Questa relazione può
figure geometriche piane e solide sono presenti in
essere approssimata considerando i lati dell’Arca
diversi versetti dei libri biblici con rapporti numerici
su base rettangolare introducendo un’equivalenza
che devono essere analizzati specificamente; ad
tra una zona o calotta sferica e una figura
esempio nel 1° libro dei Re 7,23 l’autore illustra gli
rettangolare. E’ possibile esprimere tale relazione
ornamenti interni del Tempio di Salomone:
con il seguente teorema:
“[23] Fece il Mare, un bacino di metallo fuso di dieci
cubiti da un orlo all’altro, perfettamente rotondo; la “Sia dato un arco di circonferenza ruotante attorno
sua altezza era di cinque cubiti e una corda di trenta ad un diametro che non lo attraversi. In una
cubiti lo poteva cingere intorno.”. Dal testo si evince rotazione completa, un tale arco genera una zona
che il Mare di metallo fuso fatto costruire da Re oppure una calotta nel caso in cui un suo estremo
Salomone aveva una circonferenza di 30 cubiti e un si trovi sull’asse di rotazione. Se si pensa di
diametro di 10 cubiti (da un orlo all’altro n.d.a.), per materializzare una tale superficie mediante una
cui nel testo biblico si evince che per i sacerdoti lamina sottile o un velo flessibile ma inestendibile,
ebrei che compilarono i rotoli il rapporto costante tra si trova che non è possibile (come nel caso del
circonferenza e diametro del cerchio è uguale a 3, cilindro e del cono) distendere questa superficie
cioè il π è pari a 3. Questo dato è confermato anche sopra un piano, perciò non abbiamo subito l’idea di
nel 2° Libro delle Cronache 4,2: “[2] Fece il Mare, una superficie piana a cui la zona o la calotta
un bacino di metallo fuso di dieci cubiti da un orlo possa paragonarsi. Tuttavia si può dimostrare il
all’altro, perfettamente rotondo; la sua altezza era di seguente teorema di cui diamo il solo enunciato.
cinque cubiti e una corda di trenta cubiti lo poteva
cingere intorno.”. Il 1° Libro dei Re fu composto nel TEOREMA. La superficie di una zona o calotta
VI sec. a.C. mentre il Libro delle Cronache intorno al sferica è equivalente ad un rettangolo di cui uno
IV sec. a.C. e in entrambi è presente lo stesso tipo dei lati è equivalente alla circonferenza massima
di conoscenze matematiche che può essere riferito della sfera e l’altro è l’altezza della zona o calotta.
ad un periodo di circa tre secoli. Al di là della
collocazione storica del testo dei singoli libri Biblici è Siccome una superficie sferica ∑ si può concepire
importante ricordare che poiché il rapporto tra la come una calotta di altezza uguale al diametro, si
circonferenza e il diametro del cerchio viene posto ha il
pari a 3, si può dedurre che, anche in modo indiretto
14
COROLLARIO Una superficie sferica è dell’Arca di Noè esprimono l’equivalenza con la
equivalente a un rettangolo di cui un lato equivale calotta sferica di altezza pari al raggio, in cui il
alla circonferenza massima e l’altro è uguale al rapporto base/altezza sia pari a 6. Ma occorre
diametro.”2 inoltre valutare attentamente a quali misure ridotte
in scala può fare riferimento tale relazione. Infatti se
consideriamo le misure in metri dell’Arca di Noè,
calcolate con il cubito lungo ebraico (m 0,518)
otteniamo

LUNGHEZZA CUBITI 300 · 0,518 = m 155,4

LARGHEZZA CUBITO 50 · 0,518 = m 25,9

( Se ora consideriamo il rapporto

Dimostrazione del teorema con esempio 40.076.594 / 257.760 = 155,48

Supponiamo di avere una calotta sferica in cui Si ottiene che la misura approssimata della
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l’altezza sia pari a m 26 e il raggio sia pari a m 26, lunghezza dell’Arca di Noè (155,48 m circa)
calcolare la superficie della calotta sferica e del corrisponde al rapporto tra la circonferenza
rettangolo equivalente. equatoriale terrestre rapportata alla scala di
riduzione basata sulla cifra 257.760 (margine di
r = 26 m errore per difetto sulla lunghezza in scala pari a
[(155,48 / 155,4) – 1] · 100 = 0,0514%).
h = 26 m
Così pure se consideriamo il rapporto
per calcolare l’area della superficie della calotta
occorre applicare la formula 6.378.388 / 257.760 = 24,75 m
S = 2πrh Si ottiene che la misura approssimata della
larghezza dell’Arca di Noè (24,75 m) corrisponde al
da cui si ottiene che raggio equatoriale terrestre rapportato alla scala di
riduzione basata sulla cifra 257.760 (margine di
S = 2π·262 = 4.247,43 m2 superficie della calotta
errore per eccesso pari a [(25,9 / 24,75) – 1] · 100 =
sferica
4,64%)
Per calcolare l’area del rettangolo occorre
Il margine di errore più elevato relativo al raggio
ricordare che la base è data da
equatoriale terrestre è conseguenza diretta della
b = 2πr sottovalutazione dell’effettivo valore del π nelle
conoscenze esprimibili nella matematica ebraica (3
mentre l’altezza è h contro 3,14 per π e 6 contro 6,28 per 2π).

quindi l’area del rettangolo è Il dato interessante che si evince da questo tipo di
modello, tuttavia, è che le misure dell’Arca, pari a
A = b · h = 2πr · h = 2·π·26 · 26 = 4.247,43 m2 155,4 m di lunghezza per 25,9 m di larghezza
esprimono, con buono grado di approssimazione, le
L’applicazione del precedente teorema di misure della circonferenza terrestre e del raggio
equivalenza tra la calotta sferica e il rettangolo terrestre in scala 1 : 257.760 (in metri). Altrettanto
permette di ipotizzare che, approssimando il valore interessante è il fatto che la cifra numerica relativa
della costante π = 3 (anziché 3,14) come alla scala di riduzione non appare come un numero
compariva nella matematica ebraica risultante dal casuale ma assume un valore ben preciso, pari a 10
testo biblico del Genesi (ripreso da altri testi), le · 25.776, cioè 10 volte il valore corretto del ciclo
misure dei lati approssimativamente rettangolari precessionale in anni (pari al rateo di 1° ogni 71,6
15
anni tale per cui 360° · 71,6 = 25.776). L’ipotesi che meridiano ottenendo un valore
si evince da tale modello, quindi, è che vi possa approssimativamente pari a 39.375 km (contro i
essere, almeno in linea di principio, non 40.076 corretti) con un margine d’errore dell’1,78%
necessariamente in modo ubiquitario, una circa. Così pure Ipparco, vissuto nel II sec. a.C.
rappresentazione in testi biblici o parte di essi delle (200 – 120 a.C.) compiendo registrazioni e
misure approssimate della Terra e di un riferimento osservazioni astronomiche e compilando cataloghi
preciso al rateo del ciclo precessionale (rotazione stellari sulla base di precedenti osservazioni
inversa dell’asse terrestre che genera lo eseguite da altri astronomi, scoprì che le
spostamento del punto equinoziale e delle coordinate celesti degli astri subivano una modifica
costellazioni che reggono l’equinozio di primavera); che determinava un moto di precessione
una ragione plausibile della presenza di tali misure e apparente verso est che calcolò nel rateo di 1°
dei riferimenti precessionali può essere legata ogni 75 anni, con un ciclo completo di 360 · 75 =
all’idea che esista una tradizione anteriore al 27.000 anni e un spostamento annuale del punto
formarsi dei testi biblici (entrati a far parte del gamma di circa 48” d’arco (un valore molto
canone Ebraico e Cristiano), relativa alla volontà di prossimo a quello reale di 1° ogni 71,6 anni). Il
trasmettere al lettore una conoscenza cosmologica, valore del rateo di precessione fu poi corretto
nella certezza che le dinamiche celesti incidano sul dall’astronomo Tolomeo nel I sec. d.C. in 36”

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destino dell’Uomo. In tal senso tale tradizione d’arco all’anno, corrispondente a 1° ogni 100 anni
sarebbe acquisita da quanti, anche all’interno del circa (con uno scarto ben maggiore) mentre in
Cristianesimo o dell’Ebraismo, siano in grado di epoca posteriore gli astronomi arabi calcolarono
ottenere tali informazioni sulla base di presunte un valore del rateo in circa 1° ogni 70 anni
connotazioni esoteriche. Le informazioni che sono (prossimo a quello reale). Le misure espresse in
inserite in modo indiretto nel testo non possono epoca posteriore alla redazione del testo del
comunque essere ritenute casuali se si considera Genesi dimostrano l’accuratezza del valore del
che si tratta di misure astronomiche e archi rateo di precessione “indirettamente” inserito nella
temporali con margini d’errore centesimali e se si misura dell’Arca di Noè (71,6 · 360 · 10), a cui si
considera, inoltre, che tali misure derivano aggiunge l’altrettanto accurata misura della
dall’applicazione di un teorema di equivalenza tra la circonferenza equatoriale (con uno scarto dello
sfera e il rettangolo. La considerazione che ne 0,051% rispetto a 40.076,594 km). L’ipotesi che è
deriva è che gli autori del testo, indirettamente, stata qui esposta apre nuovi orizzonti interpretativi
dimostrano di essere portatori di conoscenze relativi ai testi biblici, in merito soprattutto alle
matematiche e geometriche che presentano conoscenze astronomiche, matematiche e
caratteristiche peculiari, che si prestano ad geometriche che seppero esprimere gli autori dei
interpretazioni controverse, poiché appare evidente testi biblici, come già precedentemente esposto
che gli autori “approssimano” il π al valore 3 (contro nell’analisi del numero 153 nel Vangelo di
3,14) mentre vi è un margine d’errore molto più Giovanni; tali conoscenze facevano parte di un
risicato per le presunte misure della circonferenza corpus organico che gli autori dei testi seppero
equatoriale inserita nelle misure dell’Arca che fa esprimere e che era caratterizzato da elementi
pensare ad una conoscenza approfondita di tali comuni a epoche diverse, sebbene vi siano tratti e
misure. Poiché sappiamo con certezza che il testo particolarità che emergono da un’attenta analisi dei
del Genesi fu composto all’incirca tra il VI e il V sec. testi biblici. In particolare è possibile osservare che
a.C. (sebbene preso da una tradizione orale o la presenza di eventuali codici astronomici
scritta antecedente) appare evidente che tali misure precessionali negli scritti biblici può essere
ben approssimate, della circonferenza terrestre e classificata in due tipologie:
del rateo precessionale, erano conosciute dagli
autori del testo anteriormente agli studi realizzati da - da un lato la presenza di valori numerici relativi al
Eratostene di Cirene e da Ipparco rispettivamente in rateo di precessione pari a 71,6 (per 1°) a cui
merito alla circonferenza terrestre e alla precessione possono aggiungersi multipli o sottomultipli, come
stellare; in particolare Eratostene, vissuto nel III sec. nel caso delle misure dell’Arca di Noè
a.C. (276 – 194 a.C.) compì studi di astronomia
calcolando con buona approssimazione il valore - alternativamente al codice 71,6 è possibile
della circonferenza terrestre attraverso la stima del registrare la presenza di codici “arrotondati” su
16
valori che potevano essere più facilmente trattati - il significato simbolico originario dei numeri
come temi narrativi, come il numero 72 o 70. La precessionali e il “messaggio” originario che
presenza di tali codici numerici espressi per valori sarebbe “nascosto” nei testi biblici sarebbe di
originari o multipli e sottomultipli rappresenta un difficile interpretazione e apparirebbe come un
tentativo, a posteriori, di rendere più semplice l’uso messaggio “debole” non in grado di fornire un
di cifre numeriche per scopi narrativi e indica messaggio esoterico particolare da rivolgere ai
quindi un’operazione di rifinitura posteriore della posteri; cioè appare come un significato confuso e
codificazione su dati astronomici; cioè una non del tutto attendibile. Quale sarebbe tale
modifica apportata in epoche più recenti nella messaggio?
redazione finale di testi posteriori al Genesi, in cui
l’importanza simbolica delle cifre numeriche era 1° messaggio: noi autori del testo biblico inseriamo i
ben evidente per i lettori del testo. numeri precessionali nei testi biblici perché
vogliamo “avvertire” le future generazioni che il
In tal senso spicca innanzitutto, a fronte di possibili destino dell’Umanità è legato alle dinamiche celesti;
analisi non ancora eseguite, il dato “isolato” della per cui la precessione comporta, col passare del
presenza del codice 71,6 nel Genesi per le misure tempo, dei cambiamenti epocali nella vita sulla
dell’Arca mentre in altri libri canonici e apocrifi Terra, tra cui possibili sconvolgimenti planetari,
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017

spicca in modo evidente l’impiego del numero 72 nuove ere glaciali, dovute a variazioni nell’obliquità
(le 72 piaghe o malattie di Adamo, i 72 discepoli di dell’eclittica, nella forma dell’orbita terrestre
Gesù, i 72 saggi traduttori della Bibbia in greco che (eccentricità) e nel cambiamento dell’orientamento
operarono in 72 giorni, i 72 nomi di Dio, i 72 Angeli dell’asse terrestre che inverte le stagioni ogni
ecc.). Ulteriori analisi permetteranno di valutare 13.000 anni circa. Per cui la vicenda dell’Arca di
l’impatto che tali codici astronomici possono aver Noè è legata ai cicli astronomici e gli autori ci
avuto sulla redazione dei testi biblici. avvertirebbero del fatto che nell’epoca in cui vissero
tale evento epocale essi conoscevano le misure
ELEMENTI DI CRITICITA’ DELL’IPOTESI della Terra e i segreti del Cosmo (civiltà evoluta?).
PRECESSIONALE NEI TESTI BIBLICI Se il presunto messaggio fosse questo sarebbe un
messaggio prettamente scientifico che lascia pochi
Vi sono diversi elementi critici che emergono dubbi sul destino futuro dell’Umanità
dall’ipotesi precessionale per i testi biblici e che
devono essere attentamente valutati: 2° messaggio: oppure il messaggio potrebbe essere
un invito agli uomini ad avvicinarsi ad una
- la rappresentazione del rateo di precessione pari dimensione superiore dell’Essere, in cui il piano
a 71,6 nel modello dell’Arca di Noè appare come Divino opera secondo armonie cosmiche a cui
un modello “isolato” che non ha riscontro l’Uomo deve riavvicinarsi per entrare in contatto con
immediato in altri modelli immediatamente Dio; in tale linguaggio quindi l’impiego di una
confrontabili nei vari testi biblici. Tale modello codificazione numerica apparirebbe come una sorta
acquisirebbe maggiore validità se fosse possibile di comunicazione con il mondo divino. In tal senso
individuare la sua presenza in altri dati presenti nel la Bibbia conterrebbe forti speculazioni filosofiche
testo dell’Antico Testamento legate a culti più antichi della codificazione scritta,
che potevano avere una forte connotazione astrale.
- la rappresentazione del numero precessionale
72, che appare come la versione “arrotondata” del Se tali messaggi, a cui se ne possono aggiungere
rateo 71,6, viene visto come un tema narrativo di altri non individuati in questo scritto, fossero
tipo prettamente cosmologico – precessionale realmente inseriti negli scritti biblici, che vengono
mentre alcuni studiosi forniscono interpretazioni continuamente studiati, al pari della Cabala Ebraica
alternative. L’emerito Prof. Zichichi, per esempio, per comprendere contenuti esoterici complessi, essi
in alcune sue apparizioni televisive, ha affermato stravolgerebbero il significato della Bibbia come
che il numero 72 può essere considerato come il insieme di libri caratterizzati da una profonda
prodotto di 12 (numero delle lunazioni annue) ispirazione morale, religiosa e teologica ma
moltiplicato per 6 mentre in altre ipotesi tale cifra diventerebbero un mezzo di comunicazione (anche
sarebbe legata solo ad una simbologia nefasta. di tipo scientifico) di natura intertemporale.
17
L’enigma che deriva dall’applicazione di un modello
come quello qui descritto, relativo alle misure
dell’Arca di Noè in rapporto al rateo precessionale e
alle misure del globo terrestre, generano una
profonda riflessione legata all’effettivo ruolo che tale
modello può avere nella struttura generale della
Bibbia e nei suoi significati cosmologici più reconditi.
Tale riflessione comporta la necessità di valutare
attentamente la possibile esistenza di altri modelli
simili nel testo biblico che possa confermare una
possibile presenza effettiva di un modello fondato
sulla cosmologia precessionale.

Note Bibliografiche

1. La Sacra Bibbia, Ed. CEI 1974

Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017


2. A. Palatini, V. Faggioli Elementi di geometria,
Ghisetti e Corvi Editori 1985

BIBLIOGRAFIA

- La Sacra Bibbia, Ed. Cei 1974

- A. Palatini, V. Faggioli Elementi di geometria,


Ghisetti e Corvi Editori 1985

- G. Galvagno, F. Giuntoli Dai Frammenti alla Storia.


Introduzione al Pentateuco Elledici Torino 2013

- a cura di Mons. E. R. Galbiati, La Storia della


salvezza ne l’Antico Testamento, Ed. Istituto San
Gaetano Vicenza 1969

- L. Russo La rivoluzione dimenticata VII edizione,


Milano, Feltrinelli 2013

- K. Geus, Progress in the Sciences: Astronomy and


Hipparchus, in Brill's Companion to Ancient
Geography, Leida, Brill, 2015.

18

IL PROBLEMA DI SETH
di Fabio Marino

Nel variegato pantheon egizio, merita un posto


particolare e quasi a sé il noto Seth, dio di Ombos
(Nubt), oggi presso il villaggio di Naqada.
Considerato spesso, a torto, l'antagonista per
eccellenza, rappresenta in realtà una divinità
fondamentale anche, paradossalmente, in senso
positivo: basti ricordare che nel Predinastico non
aveva affatto le connotazioni negative che assunse
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017

nel corso del Secondo Periodo Intermedio e nel


Nuovo Regno, e che almeno due faraoni (entrambi
di origine meridionale e quindi altoegizia) ne
presero il nome: Seti infatti significa "Figlio
(Protetto da) di Seth"1, mentre Ramses è
composto da Ra-M-Seth1, nel significato di "Rā
vive in armonia con Seth". Il che proprio nel Figura 1 – Basso e Alto Egitto (da B. Kemp)
periodo di maggior splendore del mito osiriaco
dimostra l'esistenza del tentativo di mantenere una Hierakonpolis è diventato la divinità più importante
tolleranza di culto fuori dal comune, tenuto conto del pantheon di Kemet, sebbene sia possibile
che Seth era di fatto il dio degli invasori Hyksos, addirittura che i Nekheniti (gli autentici “Seguaci di
(“Seth di Avaris”, viene talora definito, e Avaris fu la Horus”) non siano stati gli artefici ultimi
capitale egizia sotto la dominazione degli Hyksos), dell’unificazione e sebbene Horus venisse adorato
essendo da questi ultimi particolarmente principalmente nel Basso Egitto. Per quel che ne
apprezzato e adorato. Una caratteristica spesso so, l’unico a prospettare -e solo marginalmente-
sottovalutata di Seth è la sua origine certamente un’origine diversa dello Stato unitario è Kemp3, il
altoegizia, verosimilmente naqadiana2, il che quale ipotizza quasi di sfuggita che gli unificatori
provoca una contraddizione storica e storiografica furono proprio i bassoegizi, in netto contrasto con la
solitamente ignorata, a qualsiasi livello. visione corrente. Non credo sia un caso, però, se un
Normalmente, infatti, l’origine dello Stato faraonico altro nome con cui erano conosciuti i Seguaci di
è vista come la prevalenza dell’Alto Egitto ai danni Horus è “Anime di Pe”: Pe è la città di Buto,
del Basso Egitto (fig. 1) “capitale” del Basso Egitto e principale centro
culturale del medesimo, insieme all’odierna Maadi.
Ora, è noto che il periodo di Naqada con le sue Così scrive Kemp nel suo “Antico Egitto - Anatomia
distinzioni in Naqada I, II e III (e relative sotto- di una civiltà” (Routledge ed., 2002): “Parecchie
divisioni) ha rappresentato l’egemonia culturale e generazioni di studiosi sono state attratte dall'ipotesi
fors’anche militare che ha condotto all’unificazione secondo cui il mito egizio [in genere] maschera
dell’Egitto. Diventa dunque poco spiegabile come una fase storica della formazione dello Stato.
sia accaduto che il dio nazionale di quella cultura, Precedentemente alla I Dinastia sono stati spesso
largamente diffusa, sia stato surclassato da uno identificati due Regni, ognuno con un ‘dio
degli Horus (ne esistono almeno tre) nazionale’: il Basso Egitto con Horus, l'Alto Egitto
nell’importanza teologica egizia. Il dio di Nekhen/ sotto Seth. In un momento cruciale il Basso
Egitto sconfisse il Sud e stabilì un regno
unitario, anche se è possibile che questo sia stato
di vita breve, dato che esistono altre evidenze le
19
quali suggeriscono che fu la I Dinastia (proveniente sulla distribuzione territoriale di Horus e Seth)
da sud) ad avviare il processo di unificazione3”. esistono documenti verosimilmente risalenti
Barry Kemp dà comunque per scontata l’esistenza nell’originale al XXVI sec. a.C., i quali citano
di almeno tre Protoregni nell’area dell’Alto Egitto esplicitamente: “1) - Anime di Pe, Seguaci di Horus
(fig. 2) (Shemsu-Hor), come Sovrani del Basso Egitto; 2) -
Anime di Nekhen, Seguaci di Horus come Sovrani
dell’Alto Egitto6”. Lo stesso eminente studioso, poi,
rileva come il titolo regale completo (nswt-bity) sia
composto con il geroglifico del giunco (simbolo
dell’Alto Egitto) posto sempre prima di quello
dell’ape (simbolo del Basso Egitto), il che, a suo
giudizio, esprime in sé il concetto di predominio
del primo sul secondo 7. Dobbiamo però rilevare
che non sempre questo è vero: su una delle
colonne di Karnak, per esempio, si vede un ankh
in mezzo al nswt-bity in cui però viene prima (sia
da sinistra che da destra) il simbolo dell'ape (fig.

Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017


3).

Figura 2 – I Tre Regni dell'Alto Egitto secondo Kemp Fig. 3 – i simboli di Basso e Alto Egitto (dal sito
4 http://animamundi-sciarada.blogspot.it)
Alcuni dati sono utili per una riflessione ragionata: a
Naqada, sede del primo e più antico culto di Seth, Anche Natale Barca ipotizza che il mito
non esiste nulla più che un modesto tempio (specialmente quello osiriaco, che però sappiamo
dedicato alla divinità; contemporaneamente, cinque avere un’origine probabilmente tarda - v. “Gli
dei venti nòmi del Basso Egitto hanno come divinità errori di Orione”, terza parte) rifletta, nei suoi
tutelare Horus (e uno solo, nel Delta Orientale, conosciuti contorsionismi, fasi storiche alterne,
Seth), mentre soltanto due dei ventidue nòmi concluse con la vittoria dell’Alto Egitto sul Basso, e
dell’Egitto Meridionale (Alto Egitto) vedono Horus accenna anche alla possibilità di un'invasione8. Va
come dio principale, e altrettanti Seth. Potrebbero ricordato, infine, che la comune definizione dei
esserci un paio di spiegazioni per questi fatti: una è primi cinque secoli di storia dello Stato egizio a
che l’ipotesi di Kemp sia esatta, e il percorso partire dalla Dinastia 0 (secondo alcuni, anche
unificatore è stato in realtà inverso rispetto a quello dalla Dinastia 00) e fino al termine della II Dinastia
comunemente accreditato (non da Sud a Nord, ma è quella di “monarchia thinita”, e che Thinis, la
da Nord a Sud); un’altra è che l’attuale spiegazione prima capitale, sebbene prossima ad Abydos non
sia corretta, ma siano avvenute forti concessioni è stata finora ritrovata: lascio al Lettore le
teologiche del Sud vincitore al Nord sconfitto. considerazioni.
Gardiner5, seguendo le scoperte ormai datate di Non ci interessa, in questa sede, rievocare
Quibell, sostiene che esistevano certamente due ancora una volta il mito "compiuto" in cui Seth
regni preunitari, quello di Nekhen (Alto Egitto) e diventò l'avversario di Osiride e Horus9: si tratta di
quello di Pe (Basso Egitto); conferma che (e in storie troppo note per considerarle sconosciute, e
questo senso rafforza al contrario le considerazioni la cui sistematizzazione, avvenuta nel Nuovo
20
Regno, è troppo tarda per i nostri scopi. Ci Lo si ritrova anche sulla mazza del re Horo
occuperemo quindi degli aspetti meno divulgati di Scorpione II, sotto forma di quello che, in fondo, è il
questo Nume, che condurranno a riflessioni tema di questo articolo: il cosiddetto "animale di
diverse a quelle a cui siamo stati abituati, e ci Seth" (fig. 5).
introdurranno ad una dimensione certamente poco
approfondita del dio. A cominciare dal nome
stesso, il cui significato è assolutamente ignoto,
come la sua pronuncia10. Quest'ultima è stata
ricostruita a partire dall'occorrenza fonetica nelle
iscrizioni (anche molto antiche) del termine "swt",
probabilmente da leggere come "*Sūta"; il termine
attuale deriva dalle epigrafi copte (molto tarde) che
lo indicano come "Sēt", per l'appunto. Varianti Figura 5 – particolare della testa di mazza di
meno comuni sono "Sutekh", "Setesh" e Suty". Si Scorpione II (dinastia 0, circa 3.300 a.C
tratta di una divinità primordiale, nel senso che -
come Min, di cui abbiamo già trattato e che Questi primi esempi iconografici sono già molto
condivide con lui l'origine "clamorosamente" significativi, e vi si riconoscono i motivi fondamentali
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altoegizia- il suo culto risale certamente a un (e ad oggi irrisolti) dell'iconografia di Seth. Gli dèi
periodo autenticamente preistorico, anteriore egizi, infatti, appartengono grossolanamente a tre
anche al Predinastico, e una delle sue prime categorie, come indicato anche da Petrie11:
rappresentazioni note è una statuetta d’avorio del
Naqada I (4000-3500 a.C.). 1 - divinità teriomorfe, rappresentate come
animali (ne sono esempi Anubi, Khnum, Wepwawet
- fig. 6);

Figura 6 - il dio Anubi, rappresentato come sciacallo

Figura 4 - Statuetta in avorio raffigurante Seth


(Naqada I, ca. 3800 a.C)
21
2 - divinità antropomorfe, come Ptah o Amon antiche, in cui è generalmente ritratto come
(fig. 7); “animale di Seth” (fig. 9)

Figura 9 - una delle più antiche raffigurazioni dell’


“animale di Seth”

troviamo, specialmente successivamente,


immagini ibride (fig. 10).

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Figura 7 - il dio Ptah

3 - divinità rappresentate in parte come animali


e in parte come uomini (Thot con la testa di ibis,
Horus con la testa di falco - figura 8).
Figura 10 - Seth in parte animale, in parte uomo

A differenza di quasi tutte le altre divinità egizie,


che sono abbastanza facilmente identificabili
(come è evidente nel caso degli sciacalli/cani del
deserto Anubi e Wepwawet, o del già citato Horus-
falco), Seth sfugge a qualsiasi identificazione, e
appare, anche nell’origine e distribuzione del
culto originario, come un’anomalia. La sua
Figura 8 - il notissimo dio Horus, il dio-falco stessa origine è ancora controversa. Identificato
quasi certamente con il libico dio Ash, possiede
Bisogna notare che la forma ibrida più frequente è tutte le caratteristiche di quello che oggi
quella che associa un corpo umano e una testa chiameremmo “trickster”: qualità positive e difetti
animale. È interessante inoltre notare che gli animali imperdonabili; rappresenta il Caos e il suo stesso
che compaiono in epoca tarda, come il cavallo o il superamento; è la divinità del deserto, ma anche
gallo, e gli animali preistorici dell'ambiente egizio quella della tempesta. Così lo descrivono Tosi e
quali giraffa, elefante, ecc.., non sono entrati a far Ruo Redda13: “Una figura molto vicina alle grandi
parte del repertorio animalistico divino12. Molto divinità asiatiche dell'uragano: Teshub, Enlil, Ishkur
spesso, le divinità teriomorfe erano e Baal, è quella di Seth, che porta il titolo
indifferentemente raffigurate sia nella forma animale significativo di "Signore della tempesta". Venerato
“pura”, sia in quella “mista”: si ritrovano così infinite nell'età protostorica in tutto l'Egitto da una parte
rappresentazioni di Sobek il coccodrillo, Horus il della popolazione, forse di origine asiatica, Seth
falco, Anubi/Wepwawet lo sciacallo nelle forme che divenne più tardi il rivale di Horo, che
un po’ tutti conoscono, ibride o no. Naturalmente, rappresentava quella parte della popolazione che
Seth non fa eccezione, e accanto alle immagini più prese il potere in età storica. Seth e Horo erano
22
infatti le due divinità che simboleggiavano tutto Dinastia (NdA: durante i regni di Peribsen e di
l'Egitto, non nelle due componenti geografiche, Khasekhemwy); nelle formule per i morti più antiche
bensì nelle due componenti etniche. sembra essere onorato allo stesso modo di
Non a caso tutte le popolazioni asiatiche che in Horus” (il grassetto è mio). Seth è comunque un
seguito si insediarono in Egitto, a cominciare elemento della creazione, e tale rimane anche nel
dagli Hyksos, ebbero in Seth la loro principale Nuovo Regno. Un elemento disordinato, certo,
divinità. Il persistente sentimento di ostilità che gli perché rappresenta pure il vento bruciante che
egizi provavano nei riguardi di questo dio spazza il deserto, l'eterno attaccabrighe rivale di
"straniero" fece sì che Seth assumesse il ruolo di Horus, ma che ha sempre un posto d'onore nel
dio malvagio nella leggenda di Osiri, Seth, fratello consesso degli dei. Infatti la sua energia cieca e
di Osiri, Iside e Nephti secondo il mito, e sposo di distruttrice può essere usata per la causa del bene:
Nephti, uccise per gelosia il fratello Osiri e ne fece ad esempio, per combattere il mostro Apopis, Rā fa
a pezzi il cadavere. Per la sua malvagità era ricorso a Seth.
ritenuto il dio della negatività e del male, la
personificazione della violenza e della malafede. Il problema su chi (o cosa) fosse Seth e da
Seth era considerato il dio della tempesta, del cielo che cosa fosse rappresentato nell’iconografia viene
nuvoloso; il tuono era la sua voce quando egli affrontato un interessante lavoro di Rachel Mayoh,
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urlava nel cielo e la terra tremava, egli dava dell’Università di Swansea. Questa giovane
ordini alle nubi scure e scatenava le burrasche studentessa ha prodotto un breve saggio15, in cui
del vento del sud. Un suo epiteto era: "Signore propone alcune idee piuttosto interessanti. In primo
del cielo” … aveva gli occhi neri per il suo luogo, il frequente riferimento, in relazione a Seth,
rapporto con l'oscurità. Seth, secondo altri studiosi, alle località Tjehenu e Tjemehu (rispettivamente
era raffigurato invece con gli occhi rossi, colore odierno Deserto Occidentale e Sud-Occidentale) le
che gli egizi detestavano.“ (il grassetto è mio). consente di completare il concetto, risalente al
Seppur glissando, non posso non rilevare un paio grande classico di Te Velde16, di un Seth “dio della
di caratteri (“Signore del Cielo...dio della Confusione”, identificandolo con il libico “Ash” o
tempesta... il tuono era la sua voce...”) che non mi “Sha” (in figura 11 la divinità indossa addirittura
fanno pensare solo al mitico Thor, ma a una la Corona Bianca dell’Alto Egitto…).
divinità che proprio come dio della tempesta si
assicurò il favore esclusivo del popolo d’Israele.
Comunque, Seth era considerato anche patrono
della Libia e delle regioni occidentali in genere,
nonché delle anomalie. Nell’Antico Regno la sua
importanza restò notevolissima, e viene citato
varie volte nei Testi delle Piramidi. Scrive da parte
sua Petrie14: “Seth o Setesh era il dio degli abitanti
preistorici [dell’Egitto] prima dell’avvento di Horus.
Egli è solitamente raffigurato con la testa di un
animale favoloso, con strane orecchie verticali
e squadrate e un naso che ne allunga
fortemente il muso. Quando viene rappresentato
in forma soltanto animale ha una lunga coda in
posizione verticale eretta. Nella II Dinastia sembra
chiara la rassomiglianza con una tipologia di
canide e prevale la forma teriomorfa; ma in seguito Figura 11 - la divinità di origine libica Ash (sigillo di
la forma umana con testa di animale ha prevalso. Il Peribsen, 2.900 a.C. circa)
suo culto ha subito grandi fluttuazioni. In un primo
momento è stato il grande dio di tutto l'Egitto; Seth e Ash (specificamente Signore delle Oasi)
tuttavia i suoi adoratori furono a poco a poco sarebbero la rappresentazione della stessa
cacciati dai seguaci di Horus, come descritto in divinità, condividendo agli occhi degli Egizi
una storia semi-mitica. D’improvviso ricompare “D.O.C.” la caratteristica di essere dèi stranieri e
come divinità di grande importanza alla fine della II
23
degli stranieri. Ma di quali stranieri? Che si
trattasse, all’inizio dell’epoca Hyksos (1.550 a.C.
circa), dei Re Pastori è scontato. Tuttavia, il
riferimento frequente nella scarsa letteratura del III
millennio a.C. e nell’iconografia del IV ai Rekhyt in
relazione a Seth/Ash fa pensare chiaramente a
generici e misteriosi “Altri”, che non possono
essere né gli indigeni del Delta Orientale, né i
Libici del Tjehenu e del Tjemehu, ben conosciuti
dagli abitanti della Valle del Nilo. La Mayoh
sottolinea che, a suo avviso, gli stessi abitanti
dell’Alto Egitto fossero “stranieri”17, provenienti da
una patria diversa dall’Egitto, e perciò invisi ai veri
Fig. 13 - Ramsete III come persona-rekhyt,
autoctoni. Nemmeno si può sorvolare sul fatto
Medinet Habu, 1.200 a.C. circa
che i Rekhyt facessero parte dei Nove Archi18 (la
suddivisione delle razze primordiali secondo gli
in cui il re stesso è raffigurato come rekhyt, il che,
Egizi), e neppure sulla “strana” raffigurazione con

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naturalmente, porta a presumere che il termine
cui i Nilotici li identificavano: la pavoncella. Questo
potesse avere un significato diverso da quello
volatile (Vanellus vanellus) per un periodo di oltre
attualmente attribuito. Questa apparente
tremila anni è stato abbondantemente rappresentato
digressione è utile, se solo si tiene presente che
nell’arte e nei geroglifici egizi. La pavoncella può
l’origine di “rekhyt” e quella dell’animale di
essere facilmente identificata per il suo caratteristico
Seth sono probabilmente coeve, e ben più
becco appuntito, testa arrotondata, la coda lunga
antiche di quel che si può immaginare. Anche in
squadrata e soprattutto per la lunga cresta sulla
questo caso, bisogna chiedersi quale sia dunque
testa19 (fig. 12).
l’animale. Quando viene raffigurato integralmente,
ha -come detto- un lungo muso curvo, coda lunga
sottile con ciuffi di pelo ritti, spesso a forma di
freccia invertita. Mai identificato con certezza, è
stato interpretato di volta in volta come uno
sciacallo stilizzato, un asino, una capra, una razza
di scimmia o un fennec (la volpe del deserto); Te
Velde nel suo insuperato saggio 16 scrive:
“L’animale di Seth è stato collegato con l'asino, con
l’antilope oryx, il levriero, il minuscolo gerboa [NdA:
Fig. 12 - l’uccello rekhyt - Tempio di Amon, Karnak,
un roditore di 5cm tipico del deserto sahariano],
circa 1250 a.C.
ma anche con il grande cammello, l’okapi, il topo a
muso lungo, l’oritteropo, la giraffa oppure una sorta
Cosa in effetti intendevano simboleggiare gli Egizi
di maiale o cinghiale. A.S. Jensen ha richiamato
del Predinastico con questa raffigurazione? Chi
l'attenzione sul fatto che è stato anche considerato
erano “Gli Altri”? Che la questione del significato
come una lepre, uno sciacallo, un tapiro, il pesce-
originario del termine non possa essere liquidata
elefante a lungo muso del Nilo”. Sebbene
agevolmente è dimostrato da questo bassorilievo
l’oritteropo (fig. 14)
(fig. 13)

Fig. 14 - l’oritteropo in una stampa d’epoca


24
sia stato per lungo tempo riguardato come il apparentemente più lunghe delle posteriori (fig. 16).
candidato ideale (le sue abitudini sono
prevalentemente notturne, e ben si adattano a
incarnare un’entità maligna, anche perché
nell’oscurità i suoi occhi danno l’impressione di
essere fiammeggianti, e gli occhi rossi quale
attributo del Male sono un espediente figurativo
ancor oggi spesso usato per rendere malvagio un
personaggio) l’identificazione appare oggi difficile,
per via della coda priva dei ciuffi di peli, per il muso
tubolare ma dritto, per il corpo tozzo. Abbiamo
anche visto sopra che la giraffa non è mai entrata Fig. 16 - petroglifo dall’oasi di Dakhleh, datazione
nel mondo delle rappresentazioni egizie, e allo sconosciuta (VI-IV millennio a.C.?)
stesso modo seguendo il criterio di Traunecker20
potremmo eliminare il cammello; come potrebbero In questo caso, è suggestiva la somiglianza di primo
essere fuori concorso animali come il fennec o una acchito con l’okapi, un giraffide africano ritenuto
qualche scimmia per le specificità anatomiche estinto fino all’inizio del secolo scorso. Tuttavia,
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dell’animale. Dei candidati in lizza rimangono lo nonostante siano ben visibili nel graffito le striature
sciacallo, che però -per quanto stilizzato e zebrate dell’animale, queste sono in realtà presenti
caratterizzato- non regge il paragone con gli posteriormente nell’okapi, e non anteriormente (fig.
sciacalli accertati Anubi e Wepwawet; l’asino, la 17)
capra e assimilati non convincono per via degli
aspetti anatomici, e perché è dimostrato che gli
Egizi sapessero riprodurli perfettamente. Non
credo possibile si tratti di una lepre, perché
l’antichissima statuetta dell’Ashmoleanum Museum
(fig. 15) risalente al Naqada II (circa 3.450 a.C.)
non sembra affatto compatibile con una lepre

Fig. 15 - Seth, statuetta in arenaria rosa, Naqada


II, circa 3.450 a.C. Figura 17 - due esemplari di okapi

per molti particolari, non ultimo le zampe anteriori Non manca nemmeno una raffigurazione di Seth in
apparentemente più lunghe delle posteriori. Esiste un'altra oasi del Deserto Occidentale, posta
anche un petroglifo in pieno deserto, nell’oasi di anch'essa a notevole distanza dal Nilo (fig. 18)
Dakhleh21 (situata a circa 350 Km dalla Valle del
Nilo) in cui una mano ignota in epoca imprecisata
ha sovraimpresso a un graffito preesistente e
raffigurante un branco di giraffe quello che, a tutti
gli effetti, sembra un animale di Seth, anche in
questo caso provvisto di zampe anteriori
25
coda che delle orecchie dell’animale di Seth è
anche ormai chiaro: il cane è stato ritratto
mentre sta cacciando, piuttosto che durante il
riposo come la maggior parte dei cani o delle
divinità canine (Anubis, per esempio, che era un
cane secondo alcuni generato da Seth stesso).
Questo si sposa perfettamente proprio con il dio
Seth, il Dio onnipotente dell’azione, un cacciatore
e nemico dinamico e perpetuo del serpente Apep
[Apophis]” (fig. 19).

Figura 18 – Seth (a destra) nell'oasi di Khargha


(Deserto Occidentale)

Un’ipotesi interessante è stata formulata da Ken

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Moss nel numero di Agosto/Settembre 2009 della
rivista “Ancient Egypt”22. Leggiamo l’idea di Moss:
“Le rappresentazioni più antiche dell’animale di Seth
sono chiaramente compatibili con quelle di un cane,
ma con due caratteristiche uniche: una coda eretta Fig. 19 - un cane di razza Saluki mentre corre
e orecchie erette squadrate. Il corpo dell’animale di
Seth ha infatti sempre ricordato quello di un cane, In effetti, la spiegazione proposta da Moss e
con le zampe, e anche la testa era simile a quella di ripresa, fra gli altri, da Joan Lansberry23 appare
un cane, almeno all'inizio. È stato solo nel corso del abbastanza convincente, e la foto sopra potrebbe
tempo che la testa è diventata esageratamente chiudere la partita: la razza Saluki è probabilmente
lunga e stretta, con un muso girato verso il basso quella più antica ancora esistente; risalendo con
(NdA: il che non è del tutto esatto, si veda la fig. 14). certezza a oltre 7.000 anni fa, potrebbe davvero
Nessun animale ha mai avuto orecchie essere stata la base che ha ispirato l’animale di
naturalmente a punta squadrata, ma era proprio Seth.
questa caratteristica che ha portato alla mia Tuttavia, ci sono un paio di alternative che
scoperta fortuita del vero animale di Seth. Mentre nessuno ha considerato, e che si riflettono
ero immerso nella caccia al dio Seth, mi è capitato (sebbene gli Autori che stiamo per citare ne siano
di guardare un programma del National Geographic inconsapevoli) in alcuni testi di Ricercatori “eretici”.
intitolato ‘I Bracchi di Arabia’, e là sullo schermo ho Gert Muller è un tenace assertore delle
visto un animale di Seth vivente: un cane snello, con origini “nere” di buona parte delle Civiltà antiche. In
una coda eretta e pelosa e le orecchie erette due suoi brevi saggi24, 25 sostanzialmente afferma
quadrate. La natura delle orecchie quadrate è stata che le origini predinastiche e culturali della Civiltà
spiegata dal narratore: le orecchie dei cani erano egizia sarebbero da ricercare nella Nubia (l’odierno
state tagliate, cioè le punte delle orecchie erano Sudan) e nel Corno d’Africa. Un’idea
state tagliate dai loro proprietari. Si tratta di una assolutamente interessante, sebbene non possa
tradizione antica, ancora effettuata in Siria e altrove, essere discussa in questa sede. Quello che però è
che viene seguita nella convinzione che aiuterebbe i pertinente è l’osservazione che a) - la piena del
cani ad evitare di impigliarsi nei rami degli arbusti Nilo effettivamente dipende dalle piogge primaverili
mentre giocano. La razza è la magnifica Saluki, la sull’altopiano del lago Tana, in Etiopia; b) -
quintessenza del levriero arabo dei beduini”. Ma l’Etiopia -e in misura minore la fascia
perché le orecchie e la coda dell’animale di Seth equatoriale africana, nonché una lunga fascia
sono quasi sempre rivolte in alto? Secondo Moss, le longitudinale che arriva fino al Sudafrica- è
osservazioni attente dei Saluki rivelano che quando l’habitat principale del licaone (fig. 20),
corrono, le orecchie si alzano quasi in volo, come fa
la coda: “Il motivo della posizione eretta sia della
26
osservazione, e ancora una volta ci fornisce qualche
indizio della posizione geografica di Punt, almeno
per quanto è stato percepito… le informazioni
suggeriscono fortemente una zona generalizzata
all’interno della zona costiera orientale del moderno
Sudan, a sud

Fig. 20 - il licaone (Lycaon pictus)

un animale che indubbiamente presenta una


notevole somiglianza con il buon Seth. Con la
divinità, tra l’altro, condivide un’inconsueta ferocia,
e un aspetto “ambivalente”, potendo apparire di
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volta in volta come un bravo cagnolino, oppure uno


spietato predatore. Quando è in lotta, poi, la forma
delle sue orecchie (già molto simili a quelle del dio)
diviene quasi squadrata, e la coda è eretta, come Figura 22 – corso del Nilo Azzurro e altopiano del
in fig. 21 Tana (cortesia di S. Barcelli)

della moderna Port Sudan, Eritrea, e più a nord


dell’Etiopia, o un po’ più all'interno.' Il Nilo ha origine
dall’incontro in Sudan del Nilo Bianco con il Nilo
Azzurro. Quest’ultimo nasce sull’altopiano etiopico
dal lago Tana. La portata irregolare delle acque del
Nilo Azzurro, nella stagione delle piogge, determina
le piene annuali del Nilo (fig. 22)
È possibile che i cieli che piovvero sulla
montagna di Punt (...) siano quelli sul lago Tana”, e
più avanti aggiunge: “L’unico indizio, in tal senso,
resta quello dei cieli che piovvero sulla montagna
Fig. 21 - licaoni in lotta. Si notino le orecchie e la
di Punt, come recita l’iscrizione sulla stele trovata a
coda dell’esemplare in basso.
Tall al-Dafana, l’antica Daphnae di Psammetico I
della XXVI dinastia: una descrizione perfetta della
Il piovoso habitat di questo animale potrebbe
portata irregolare delle acque del Nilo Azzurro,
anche giustificare, evidentemente, le
che nella stagione delle piogge determina le
caratteristiche sethiane relative a piogge e
piene annuali del Nilo. Le già citate parole di Jacke
tempeste, poco consone invece a zone aride
Phillips della School of Oriental and African Studies
come il Deserto Egiziano. Quasi a conferma
in London sulla posizione geografica da assegnare
dell'importanza di un ambiente piovoso per ipotesi
a Punt in base alle informazioni contenute
di questo genere, Simone Barcelli nel suo libro di
nell’iscrizione ('…suggeriscono fortemente una zona
imminente pubblicazione (“La mitica Terra di Punt -
generalizzata all’interno della zona costiera orientale
Sulle tracce del misterioso regno che commerciava
del moderno Sudan, a sud della moderna Port
con i Faraoni”26) in una comunicazione personale
Sudan, Eritrea, e più a nord dell’Etiopia, o un po’ più
scrive: “Jacke Phillips della School of Oriental and
all'interno…'), sembrano cadere a pennello per
African Studies in London spiega che '… questa
confermare, in qualche modo, questa ipotesi” (il
connessione tra le piogge del sud e la inondazioni
grassetto è mio). Come si vede, innumerevoli sono i
fuori stagione del Nilo (anche nel nord, lontano
potenziali accenni ai “poteri di Seth”: piogge,
dalla sorgente) è stata un importante
27
montagne, cieli, tempeste, e tutti in apparente Ebbene, l’okapi citato più sopra (che a prescindere
relazione ai territori a Sud-Est della Valle del Nilo. dalle obiezioni presenta certamente parecchie
Sembra innegabile che esista una effettiva analogie con l’animale di Seth) è oggigiorno
connessione fra l'ampia zona del Corno d'Africa (ma confinato nelle foreste pluviali del Congo, ma si
non solo) e la civiltà della Valle del Nilo. ritiene che il suo ambiente naturale fosse, fino a
Vedremo fra poco che esiste anche circa 8-10.000 anni fa, ben più esteso, per via del
un’alternativa, forse ancora più stimolante, che clima più umido, e raggiungesse il confine sud-
collega Seth (e gli Egizi) all’Africa Orientale, anche occidentale attuale dell’Egitto. In pratica, gli
se gli indizi fin qui riportati (piovosità, resti ipotetici nomadi che trasferirono la propria civiltà a
archeologici, considerazioni naturalistiche e non Nabta Playa e di lì -verosimilmente- nella Valle del
ultima la possibile collocazione della favolosa Punt: Nilo conoscevano perfettamente quel parente
che se ne debba rivedere il significato?) mi della giraffa, e lo adoravano come
sembrano fortemente suggestivi, e adatti a rappresentazione di una divinità, evolutasi poi in
rivoluzionare la storia dell'Egitto. Non Seth. Una concordanza notevole, dunque, con le
dimentichiamo, infatti, quanto riportano Rohl27 e argomentazioni esplicite della Mayoh su riportate
Wilkinson28 a proposito delle scoperte di Winkler nel (gli altoegizi “stranieri”), e con quelle
Deserto Orientale. implicitamente espresse dallo scopritore stesso di

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L’antropologo Clyde Winters29, 30, invece, è Nabta, Wendorf34.
un seguace accanito delle teorie “nerocentriche” di Riassumendo, abbiamo due direttrici
Anta Diop 31, 32, 33 . Un suo saggio molto ipotetiche di sviluppo endoafricano della civiltà
interessante, seppur viziato da pregiudizi ideologici pre-egiziana, una da Sud-Ovest, l’altra da Sud-
e da scarsi -ma non inesistenti!- riscontri oggettivi, è Est; in entrambe si rinviene la presenza di
“Before Egypt: The Maa Confederation, Africa's First animali che potrebbero effettivamente aver
Civilization”. In esso, l’Autore riprende i temi già ispirato il dio evolutosi in Seth. Esiste però una
trattati in “Egyptian Language: The Mountains of the terza possibilità, se vogliamo più affascinante.
Moon, Niger-Congo Speakers and the Origin of Non intendo riferirmi ai connotati quasi clipeologici
Egypt”. Molto brevemente, Winters sostiene che le rivestiti da Seth, che pure sarebbero meritevoli di
radici dell’Egitto (predinastico e faraonico) approfondimento. Per inciso, alcuni di essi a me
dovrebbero essere ricercate in una ancora personalmente richiamano episodi di cui ho già
sfuggente “Confederazione di Maa”, il cui epicentro trattato, quali la visione di Isaia (“Isaia: un caso
(vera culla culturale e linguistica della Valle del Nilo) clipeologico?”, sul sito di ASPIS). La possibilità a
si trovava in una vasta area compresa fra il Niger e cui mi riferisco è un’altra, e si ricollega
il Ciad. Curiosamente (ma non troppo), questa direttamente alla criptozoologia: ci sono, anche
ipotesi sembra quasi essere suffragata se estinti, animali che possano somigliare
dall’esistenza di monumenti come quelli di ugualmente o di più all’animale di Seth? A mio
Nabta Playa, posti praticamente sul percorso giudizio sì: si tratta in primo luogo
Ciad-Valle del Nilo (fig. 23). dell’Homalodotherium (fig. 24) , stretto parente del
toxodonte misteriosamente raffigurato anche sul
monolito di Tiahuanaco.

Fig. 24 - ricostruzione dell’Homalodotherium


Fig. 23 - il percorso fra Ciad e Nabta Playa
28
Con il suo muso piegato verso il basso, la corta contemporanei durante l'Olocene recente. Ma c’è
proboscide, le orecchie probabilmente ritte e di più: non solo in Russia esistono pitture rupestri
squadrate, gli arti posteriori più corti degli anteriori che ritraggono certamente questo animale, ma in
(cfr. fig. 15) e la coda relativamente lunga, forse Kenya (di nuovo, lungo l’ipotetica direttrice di
con ciuffo di peli finale questo ungulato richiama sviluppo Sud-Orientale dell’Egitto), sebbene non
fortemente l'animale di Seth; non si può escludere, documentati in maniera inoppugnabile, sono ancor
poi, che possedesse un verso molto profondo, oggi frequenti avvistamenti di creature (gli “orsi
assimilabile al tuono. Sfortunatamente, questo nandi”), la cui descrizione farebbe pensare
animale e il suo parente più noto avevano la proprio ai Calicoteri, forse sopravvissuti in
pessima abitudine di essere autoctoni del piccolo numero. Infine, gli esseri umani fin dall’alba
Sudamerica, per cui la loro identificazione con della propria storia paleontologica hanno
Seth (per quanto forse la più suggestiva, a anche certamente convissuto con questi animali, visto che
per via delle notevoli dimensioni di quella specie) a Laetoli (località famosissima per le impronte degli
va esclusa. Resta però un’ulteriore possibilità, e ominidi) sono state identificate orme che, analizzate
cioè che l’animale di Seth sia stato ispirato da un nel dettaglio, sembrano ascrivibili ai calicoteri, e
altro colosso della fine del Terziario e dell’inizio Laetoli è in Tanzania, di nuovo nella direttrice
del Quaternario: i calicoteri. Non è mia abitudine sud-orientale.
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017

citare Wikipedia, ma per la descrizione di questo In conclusione, l’analisi del gran dio Seth ci
animale (fig. 25) farò un’eccezione: ha condotti davvero lontano, nello spazio e nel
tempo, ben oltre i confini di quell’Egitto che
pensiamo di conoscere e che invece continua a
stupirci. Anche perché l’epopea di Seth, come ho
accennato nella prima metà di questo lavoro, si
confonde e si sovrappone con il mistero di tre
dei Nove Archi. L’antichità remotissima in cui
potrebbe essere confinata la nascita di Seth nella
sua rappresentazione teriomorfa fa il paio, a mio
giudizio, con il problema della identificazione di
Pat, Rekhyt e Henmemet e del loro significato fra
i Nove Archi35. Dunque, pare che esista una stretta
Fig. 25 - una ricostruzione del Chalicotherium correlazione fra le pieghe del mito più antico, gli
avvenimenti accaduti ancor prima del Predinastico e
“L'aspetto di questi animali era davvero curioso: si le località che hanno fatto da sfondo al grandioso
pensi a un grande erbivoro fornito di lunghe zampe scenario della storia egizia. La soluzione del mito
anteriori, tre artigli robustissimi su ciascuna sethiano, quindi, potrebbe condurre a capire quali
zampa, una testa simile a quella di un cavallo e fossero quei tre popoli, che ruolo abbiano giocato
l'aspetto pendente di una iena”. Decisamente, nella genesi dello Stato dei Faraoni e la provenienza
sarebbe difficile descrivere meglio di così l’animale (o le provenienze?) dei civilizzatori delle Due Terre.
di Seth, visto che una delle teorie al riguardo (la Sarà necessario un attento studio con occhi bene
preferita da Petrie11, fra l’altro) è che in realtà aperti a possibilità poco esplorate, per condurci alla
quell’animale non esistesse come tale, ma definizione della nascita della grande civiltà
fosse la sintesi fantastica di una serie di egiziana, e fra Grande Verde, Archi, dèi, piramidi e
creature, come all'occhio sembra essere il percorsi geo-demografici potrebbe essere facile
calicoterio.. Svariati poi sono gli aspetti molto perdersi. Abbiamo parlato di due grandi direttrici
interessanti di questo ordine: è comparso quali fonti dello sviluppo egizio; verosimilmente ne
nell’Eocene e si è generalmente estinto durante il esiste una terza, decisiva nella creazione dello Stato
Pleistocene, e quindi in epoca davvero recente faraonico quanto e forse più delle altre due.
(quest’ultima èra termina approssimativamente Probabilmente qualche indizio può essere presente
15.000 anni fa); inoltre, le ultime specie ad in questo scritto; sicuramente sarà argomento di un
estinguersi furono quelle africane Schizoterium e prossimo lavoro. A presto, e il Lettore ricordi che
Ancylotherium, scomparse in tempi pressoché non c'è due senza tre...

29
Note

1 - Hart, G, The Routledge Dictionary of Egyptian 28 - Wilkinson, TAH, La genesi dei Faraoni,
Gods and Goddesses, Routledge Ed., 2005; Newton & Compton, 2004;
2 - Dell’Agnola, M, Mitologia e dei dell'antico Egitto, 29 - Winters, C, Before Egypt: The Maa
Edizioni Ferrari Sinibaldi, 2010; Confederation, Africa's First Civilization, ebook,
3 - Kemp, B, Ancient Egypt - Anatomy of a 2013;
civilization, Routledge Ed., 2002, pp. 31 e segg; 30 - Winters, C, Egyptian Language: The
4 - ibidem, p. 34; Mountains of the Moon, Niger-Congo Speakers
5 - Gardiner, A, La civiltà egizia, Einaudi, 1971, pp. and the Origin of Egypt, ebook, 2012;
380-383; 31 - Anta Diop, C, The African Origin of Civilization:
6 - ibidem, p. 381; Myth or Reality, 1989;
7 - ibidem, p. 381; 32 - Anta Diop, C, Antériorité des civilisations
8 - Barca, N, Sovrani predinastici egizi, Ananke, nègres, 1990;
2006, pp. 165-170; 33 - Anta Diop, C, The Peopling of Ancient Egypt &
9 - Gardiner, A, op. cit., pp. 384 e segg.; the Deciphering of the Meroitic Script, 1997;
10 - Te Velde, H, Seth, God of Confusion: A Study of 34 - Wendorf, F, Schild, R, Nabta Playa and Its

Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017


His Role in Egyptian Mythology and Religion, 1967, Role in Northeastern African Prehistory, J of
Probleme der Ägyptologie 6, pp 1-7; anthropological archaeology 17, 97–123 (1998);
11 - Flinders Petrie, WM, The religion of Ancient 35 - Marino, F, L’Atlantide degli Egizi, articolo on
Egypt, 1906, pp. 38 e segg.; line (http://www. associazioneaspis.net)
12 - Traunecker, C, Gli dèi dell’Egitto, Xenia, 1994,
p. 55; Altri testi consultati e consigliati
13 - Tosi, M, Tuo Redda, C, Divinità dell’antico
Egitto, Ananke, pp. 46-47; Shorter, AW, Gli dèi dell'Egitto, Roma, 1980;
14 - op. cit., pp. 45-46; Wilkinson, TAH, Early Dynastic Egypt;
15 - Mayoh, R, Seth as a Foreigner in Protodynastic Rice, M, Egypt's Making - The Origins of Ancient
Egypt, Swansea, 2011; Egypt (5.000-2.000 BC);
16 - op. cit.; Cimmino, F, Dizionario delle dinastie faraoniche,
17 - op. cit., pp. 14 e segg.; Bompiani;
18 - Berni, W, Chiappella, A, I Popoli del Mare, Rohl, D, Exodus. Il testamento perduto, Newton &
Pendragon, 2005; Compton;
19 - Griffin, K, A reinterpretation of the use and McKenzie, D, Egyptian Myths and Legends;
function of the rekhyt rebus in New Kingdom Rawlinson, G, Ancient Egypt;
temples, Swansea, 2012; Wallis Budge, EA, Legends of the Gods: The
20 - op. cit.; Egyptian Texts;
21 - Dakhleh Oasis Project , PETROGLYPH UNIT Flinders Petrie, W, Religion and conscience in
ROCK ART RESEARCH, 2006; Ancient Egypt;
22 - Moss, K, The Seth-animal: a Dog and its Taklit, MS, Idjennaden, B, “The pre-Egyptian gods
Master, in “Ancient Egypt”, Aug/Sep 2009, pp.43 e from the Sahara”, 2013.

segg.;
23 - Lansberry, JA, Images of Set: Changing
Impressions of a Multi-faceted God;
24 - Muller, G, Nubian Origins of Egyptian
Predynastic Civilization, ebook, 2013;
25 - Muller, G, East African Origin of the Ancient
Egyptians, ebook, 2015;
26 - Barcelli, S, La mitica Terra di Punt - Sulle tracce
del misterioso regno che commerciava con i
Faraoni, in stampa (comunicazione all’Autore);
27 - Rohl, D, La genesi aveva ragione, Piemme,
2000;
30

1997: LUCI E NON SOLO NEI CIELI


DELL’ARIZONA
di Gianluca Rampini

al racconto dei molti testimoni dei fatti che si


svolsero tra il Gila River ad est e le Superstition
Mountains a Ovest. Si tratta di una zona di oltre
duecento chilometri con Phoenix sostanzialmente
nel centro. La serie di avvistamenti del 13 marzo
comincia proprio sopra i rilievi montuosi ad est della
zona metropolitana dove verso le 19.30 furono
avvistati sei punti luminosi e subito dopo otto punti
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017

luminosi apparentemente collegati tra loro con una


Occuparsi dei casi ritenuti “classici” dalla comunità nona luce separata, che si muoveva in unisono con
ufologica è un po' come tornare dietro i banchi di le altre otto.La stessa formazione è stata poi rivista
scuola. In un periodo storico, quello attuale, sopra il Gila River, duecentodieci chilometri ad
completamente offuscato dal caos dei social ovest, poco prima delle ventidue. Pochi minuti dopo
network l'unico modo per fare qualche passo le luci nella stessa formazione furono viste sopra
avanti nella ricerca a riprendere in mano i casi più Pheonix. Infine verso le due del mattino successivo
emblematici e sviscerarli per quanto possibile. Il l'ultimo avvistamento in ordine di tempo arrivò dalla
punto è che spesso, quando si affrontano casi Rainbow Valley nuovamente verso est, dove però le
ufologici ( non solo ufologici, nda ) con il giusto luci apparvero a forma di V. Queste sono le
scetticismo ed un minimo di razionalità, si scopre coordinate generali entro le quali si sono sviluppati
alle volte che perdono molta se non tutta la loro gli eventi con molti atri avvistamenti ed interessanti
componente misteriosa. Ritengo che questo lavoro testimonianze.
di setaccio sia fondamentale per trovare quelle che
sono le vere pepite d'oro dell'ufologia. Solo fatto Paulden, Ariziona. Ore 20.16.
questo si possono azzardare teorie o avere
perlomeno un'opinione informata. Va anche detto Il primo resoconto provenne da un poliziotto che
che non bisogna confondere il setaccio con il insieme alla famiglia avvistò alcune luci muoversi
paraocchi. Non bisogna cioè escludere dalla rapidamente nel cielo vicino a Paulden, circa trenta
ricerca tutti quei casi che all'apparenza sembrano miglia a nord di Prescott. Descrisse un gruppo di
distonici e bizzarri per il timore che preesistenti luci rosso-arancio, quattro o cinque, seguite da una
teorie risultino incomplete od insufficienti. luce singola “in ritardo rispetto alle altre”. Le luci
anteriori davano, secondo il testimone, l'impressione
Fatta questa breve premessa di principio devo dire di un oggetto a forma di V, come un cuneo o un
che il celebre caso delle “Luci di Phoenix” si è ben boomerang.
prestato a questo tipo di analisi e a mio parere
mantiene la sua validità ed il suo rango di Prescott, Arizona. Ore 20.17.
“classico” dell'ufologia. Caso che va ben al di là del
celebre filmato e la cui sostanza si basa invece Diversi testimoni dichiararono di aver visto un
sulla numerosità e la qualità delle testimonianze. gruppo di quattro o cinque luci bianche brillanti
passare sopra di loro. Sembrava appartenessero ad
13 marzo 1997. Le prime testimonianze. un oggetto di forma triangolare. In un altro caso,
sempre a Prescott, un altro testimone descrisse
Va innanzitutto detto che la definizione “luci di quattro o cinque luci rosse ed una bianca sul “naso”
Phoenix” è piuttosto riduttiva rispetto agli eventi ed dell'oggetto triangolare. Nessuno dichiarò di aver
31
sentito alcun rumore. Dalla stessa zona un astrofilo Due dei testimoni più affidabili furono due piloti
osservò le luci mentre scattava fotografie d'aereo in pensione. Uno civile e l'altro militare,
astronomiche con un telescopio: “...ho osservato reduce del Vietnam ed ex U.S. Marshall. Sebbene
cinque luci giallo/bianche in formazione a V videro l'oggetto da posizioni differenti entrambi
muoversi lentamente da sud – ovest verso nord – descrissero un oggetto dalle dimensioni
est per poi svoltare a sud fino a scomparire alla “immense”, di almeno un miglio. Uno di essi
vista. La punta della V stava nella direzione del volo, affermò di aver scorto le luci della città riflettersi
sulla superficie inferiore dell'oggetto e che lo
stesso impediva di vedere le stelle.

Il medico psichiatra Bradley Evans di 47 anni e sua


moglie Kris, osservarono le luci muoversi
lentamente verso sud per circa venti minuti.
Stimarono che l'altitudine fosse di circa
cinquecento metri. Le luci erano in una formazione
a diamante. Nonostante il tettuccio abbassato della
macchina non sentirono alcun rumore.

Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017


Trig Johnson., ex pilota commerciale, che abitava
a nord di Scottdale vide le luci mentre osservava la
cometa Hale-Bopp con il figlio. “Era grande quanto
25 aerei di linea, si muoveva a circa cento nodi a
le prime tre luci erano in formazione stretta a V forse mileseicento/millesettecento metri di
mentre altre due seguivano più indietro... che poi altitudine e non emetteva alcun suono. Ho pilotato
raggiunsero le luci che le precedevano per poi 747 attraverso oceani e non ho mai visto niente di
rallentare e rimettersi a seguire da più lontano. Ho simile”.
stimato che le tre luci a V coprissero circa mezzo
grado del cielo e l'intero gruppo di cinque luci circa Max Saracen, agente immobiliare, e sua moglie,
un grado intero.” mentre percorrevano in macchina la Dever Valley
verso ovest videro un gigantesco velivolo
Altre testimonianze. triangolare. Accostarono e smontati dalla macchina
lo osservarono passare direttamente sopra le loro
Tra le nove e le nove e trenta, una famiglia a Mesa,
teste.“Fu terrificante, questo gigantesco oggetto
sobborgo orientale di Pheonix, descrisse un oggetto
che bloccava le stelle scivolando silenziosamente
solido, di forma triangolare, con luci ai vertici ed una
nel cielo. Non conosco nessun aeromobile con un
al centro. Riuscirono persino a distinguere una
motore silenzioso.”
struttura a “griglia” sulla parte inferiore. Più o meno
alla stessa ora vi furono altri avvistamenti di due Un testimone d’eccezione.
oggetti sferici che si sarebbero distaccati
dall'oggetto principale a forma di V. Più tardi le Uno dei testimoni chiave e principale attore
stesse luci si sarebbero ricongiunte muovendosi dell'intera vicenda è l'ex governatore dell'Arizona
verso Tucson. Fife Symington che per altro è anche un ex pilota
militare. Ciò che per cui viene ricordato
Un gruppo di agenti immobiliari, riuniti per un maggiormente è la conferenza stampa che
evento, hanno dichiarato di aver l'oggetto organizzò pochi giorni dopo gli eventi di cui fu
abbastanza vicino da poterne stimare una testimone. In quell'occasione si presentò alla
dimensione di circa due miglia ( le stime lasciano stampa accanto ad una persona con un costume
sempre il tempo che trovano, però rendono l'idea d'alieno. Inevitabilmente questo espediente
dell'imponenza dell'oggetto. Nda ) con dozzine di azzoppò e non poco la credibilità dell'intera
luci sui bordi e persino finestre oltre le quali ebbero vicenda ma come vedremo in seguito non era
l'impressione di scorgere delle sillhouttes umanoidi. certamente quella l'intenzione, tanto è vero che poi
ammise di essere stato lui stesso testimone
32
oculare delle “luci. Nel 2007, in occasione della analizzeremo la questione in seguito. Nda ). Forse
conferenza stampa organizzata a Whashington dal ci saranno anche stati dei flares nel cielo quella
Disclosure Project, Symington rilasciò una
dichiarazione alla CNN che chiarì la sua posizione
nei confronti della pantomima con l'alieno e
rispetto all'intera vicenda.

“Sono stato testimone di un enorme velivolo a


forma di V che volava silenziosamente sopra
Squaw Peak, una zona montana vicino a Pheonix.
Fu veramente sconvolgente…”.

“...questa grande e molto particolare ala ( leading


edge, letteralmente bordo d'attacco. Nda ) con
alcune enormi luci stava passando nel cielo
dell'Arizona. In qualità di ex pilota posso dire con
certezza che questo velivolo non assomiglia a notte, ma non erano ciò che io e altre centinaia di
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017

nessun oggetto umano che abbia mai visto. E non persone abbiamo visto”.

Da allora Symington ha scoperto che altri funzionari


di alto rango avevano osservato l'ufo o scoperto
informazioni che li hanno portati a dubitare della
spiegazione offerta dall'esercito. Questo lo ha
convinto a farsi avanti.

“Vogliamo che il Governo smetta di rilasciare storie


che perpetuino il mito che tutti gli ufo possano
essere spiegati in termini terrestri e convenzionali.
Le indagini dovrebbero essere rese pubbliche e
l'idea di un dialogo aperto non può essere più
evitato”.

La teoria dei flares

Nel maggio del 1997 il Luke AFB Public Affair Office


affermò che personale della base ( Luke Air Force
Base ) aveva investigato il caso dei supposti ufo e
l'aveva risolto. Secondo questa indagine fu un
lancio di flares da parte di un A-10 Warthog ad
alimentare gli avvistamenti e la conseguente isteria
di massa. Più o meno nello stesso periodo ufficiali
erano certo flares d'alta quota perchè non volano
della Davis-Monthan Air Force Base, vicino a
in formazione.”
Tucson, fecero sapere di avere trovato un errore nel
Aggiunse che preoccupato per il diffondersi del registro delle missioni e confermarono che i piloti di
panico organizzò una conferenza stampa in cui il un A-10 della Maryland Air National Guard,
capo del suo staff indossò il costume. Dietro le completando un'esercitazione, lanciarono dei flares
quinte degli eventi già da allora cominciò a fare vicino a Phoenix. “Uno dei nostri ragazzi ne aveva
pressione sui militari affinché ammettessero che le una decina che avanzavano” dice il Colonello Ed
luci appartenevano ad un ufo. Jones all'Arizona Republic “Così ha cominciato a
sputarli fuori uno dopo l'altro”.I test sui flares di
“Non ero affatto soddisfatto della sciocca nuova produzione e sul corretto utilizzo vengono
spiegazione dell'esercito ( che fossero flares, fatti rigorosamente all'interno di poligoni militari del
33
dipartimento della difesa, all'interno di poligoni dotati di propulsore tendono a muoversi seppur più
elettronici ed in altre aree di competenza militare. lentamente inevitabilmente verso terra. Per essere
Zone come quelle descritte si trovano ed est e ad una spiegazione valida all'intero caso in oggetto
ovest della città di Phoenix e questo fatto si dovrebbero però muoversi all'unisono, dovrebbero
accorderebbe con un'analisi di Bruce Maccabbee, essere in grado di risalire di quota, dovrebbero
esperto ottico, che ha provato a triangolare la durare molte ore e volare per centinaia di
posizione delle luci nei quattro filmati esistenti. In chilometri. Sommando invece ciò che sappiamo in
questo caso però sarebbe allora falsa o sbagliata base al filmato ( in cui le luci appaiono una alla
volta, rimangono stazionarie e non rilasciano
alcuna scia di fumo ) e a tutte le testimonianze
raccolte la spiegazione dei flares è del tutto
insufficiente. Ciò non toglie che dei flares possano
esser stati lanciati, ma sorge il sospetto che non
sia stata una casualità quanto piuttosto un
maldestro tentativo di confondere le acque.

Altre obiezioni degli scettici.

Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017


Un certo Tony Ortega avrebbe individuato un
testimone che afferma di aver osservato l'oggetto a
forma di V con il telescopio. Il testimone, Mika
Stanley, affermò che le luci in questione fossero
una formazione di aerei. Affermò che l'apparente
lentezza degli oggetti fosse dovuta all'altitudine a
cui viaggiavano. Anche in questo caso, se questa
spiegazione potrebbe esser accettabile per una
pare delle testimonianze, di certo non si adatta in
nessun modo a quanto mostra il filmato. ( Nel
filmato le luci sono stazionarie e per quanto la
prospettiva possa ingannare, fossero stati aerei in
atterraggio, il movimento si sarebbe notato.
l'affermazione del Col. Jones sul lancio dei flares Questo avrebbe anche influito sulla luminosità
sulla città di Phoenix. In generale esistono alcuni della luce di atterraggio che si riduce mediamente
corridoi riservati, le così dette “Military training del 50% a partire dai 15° di deviazione dall’asse.
routes” entro i quali i velivoli militari possono Così come ad un certo punto si sarebbero dovute
superare i limiti imposti agli aerei non militari. Anche vedere le luci verdi e rosse sulle ali degli aerei ).
queste però non passano sulla zona metropolitana. Quindi anche in questo caso la spiegazione, a mio
parere, non regge. Esiste anche una testimonianza
Vi sono vari tipi di flares militari ed hanno lo scopo di di un ex pilota, Rich Contry, che osservando la
confondere i missili in avvicinamento agli aerei. formazione a V dichiarò di aver distintamente
Alcuni confondono i sensori dei missili grazie alla individuato un gruppo di aerei, comprese le luci
loro traccia termica infrarossa che è simile a quella rosse e verdi. Per quanto abbia cercato queste
degli aerei. Altri lo fanno grazie al loro movimento. due sono le uniche testimonianze che propongono
“Alcuni hanno persino propulsori” dice Dennis Clark, una versione convenzionale degli avvistamenti.
un ingegnere delle contromisure presso la BAE Certamente vanno tenute in conto tanto quanto
Systems. I flares a scopo difensivo per raggiungere tutte le altre. Non trovo però che soddisfino in
la temperatura necessaria a confondere i sensori ad
infarossi bruciano pellet di magnesio per circa dieci
secondi. Quindi il movimento e la durata sono
specifiche fondamentali per riconoscere un flares
così come lo è la scia di fumo prodotta ed illuminata
dalla fiamma del flares stesso. Anche quelli non
34
nessun modo tutte le sfaccettature che questo Conclusioni
caso propone. Infine per chiudere la panoramica
sulla spiegazioni “convenzionali” vale la pena “Apparentemente tutti in città lo hanno filmato, tutti
citare un articolo del National Geographic in cui il dicono che fosse grande quanto un campo da
tutto si riduce ad un “bizzarro fenomeno ottico”. football”. Questo sono le parole di Frances Elima
Barwood, consigliere comunale della città di
Il filmato Phoenix, che fu poi ridicolizzata per il suo interesse
negli eventi.Risultano anche delle testimonianze di
Del filmato in se non c'è poi molto da dire oltre persone ( purtroppo non verificabili. Nda ) che
quello che ci mostra tenendo presente che nel sostengono di aver filmato l'ufo ma che il video sia
1997 sarebbe stato molto più complesso, di quanto stato confiscato loro da personaggi non identificati. Il
non lo sia ora, realizzare un falso così ben riuscito. che non può che far tornare la memoria ai famosi
Tant'è vero che le critiche a questo caso sono Men in Black.Curiosità a parte il caso rimane
sempre state rivolte all'errata interpretazione di ciò interessane anche dopo tutti questi anni e dopo
che si vide ma mai nessuno ha messo in dubbio svariati tentativi di confutazione. Le testimonianze
l'autenticità del filmato. E' più interessante sono tutte piuttosto consistenti tra loro e ve ne sono
soffermarsi su chi sia l'autrice del video e su alcuni alcune molto rilevanti, come quella del Gov.
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017

retroscena quanto meno curiosi: Lynne Kitei, Symington. Direi che proprio la sua posizione è
all'epoca degli eventi, era Chief Consultant of quella che ha dato più sostanza all'intera vicenda e
Imagine-preventory wellness presso l'Arizona che ha aggiunto credibilità a tutti gli altri testimoni.
Heart Institute of Pheonix. ( Non ho tradotto il titolo Nonostante abbia affrontato la ricerca con il filtro
perché in italiano non avrebbe molto senso. Nda ) dello scetticismo impostato al massimo devo dire
Lynne Kitei ed il marito hanno osservato e che il caso ha retto ed entra, a mio parere, nel
fotografato altre “luci misteriose” nel corso degli novero dei casi importanti di cui vale la pena essere
anni, a partire dal 1995. In un'altra occasione, informati.
diversa dal filmato del marzo 1997 ma nello stesso
anno, i coniugi fotografarono una serie di luci nel Sitografia/Bibliografia
cielo. Quando poi vennero in contatto con Bruce
Maccabbee che analizzò i vari filmati, gli fornirono ufocasebook.com
anche questa serie di fotografie. Il fisico che le
analizzò notò che vi era una differenza tra il tempo The Arizona Republic 11/05/2016
percepito dai coniugi ed il tempo registrato dalle The Arizona Republic 11/03/1998 by Steve Wilson
fotografie. L'analisi, piuttosto complessa, si basa
sulla variazione di luminosità delle luci all'orizzonte National Geographic.com. The truth behind: ufo
nel corso della serata. Maccabbee testò questa over Phoenix.
variazione in molte altre serate come riferimento e
poi le confrontò con quelle delle foto. Secondo il Skeptic.com/08-05-21/
fisico dal confronto risulterebbe che la sera in
cnn.com/Symington: i saw a ufo in the Arizona sky
questione Lynne e il marito subirono quello che
viene comunemente definito “missing time”. Di mufon.comm/phoenix-lights-1997
certo una curiosità in più in un caso di per se già
complesso. Il marito, a differenza della moglie, popularmechanics.com/spac/a4038/4304197
medico anche lui, non ha mai voluto parlare
dell'argomento volendolo solamente dimenticare. Photographic documentation of missing time; case
analysis of the experience of Dr. Lynne Kitei M.D.
By Bruce Maccebbee Ph.D.

Code of federal regulation of the United state of


America.

35

LA BIBBIA RIVELATA VOL. I


INIZIAZIONE AL LINGUAGGIO ESOTERICO DELLA SACRA SCRITTURA
di Michele Perrotta

Breve Introduzione

( ‘La Bibbia Rivelata’ di Michele Perrotta Qualsiasi dottrina è relegata alla mente, ma la
XPublishing Edizioni - Febbraio 2016 dottrina mistica, che corrisponde alla scienza delle
Prefazione di Adriano Forgione verità superiori, invita la mente a trascendere se
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-bibbia- stessa.
rivelata-vol-i-libro.php )
I testi sacri sono tali non perché qualche istituzione
La Bibbia non si preoccupa di riportare verità

Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017


religiosa lo ha deciso, essi sono sacri perché
storiche quanto verità spirituali, proprio per questi hanno un contenuto archetipico, simbolico, e
motivi, la chiave di lettura non è letterale, ma detengono in sè numeri ben precisi che indicano
simbolica. diverse verità velate tra cui, non ultima, l’Alchimia
trasformativa del sè.
In questo primo volume l'autore esamina le quattro
chiavi di lettura della Bibbia per interpretare il senso Tra questi numeri spiccano coloro che hanno la
esoterico e profondo del più famoso libro sacro di matrice numerica di 8, 12 ed i loro multipli:
tutti i tempi.
8-12-16-24-36-72.
Viene inoltre spiegato come la chiave letterale sia
ritenuta dai mistici e dai cabalisti la meno importante Tutto questo, a detta di diversi iniziati ai misteri,
rispetto alle altre più profonde nel loro significato proverrebbe da un altro piano di realtà.
teologico, simbolico, ed esoterico.
Tali verità primordiali, o archetipi, sarebbero
In questa ricerca più che l'aspetto storico viene impulsi dell’Eterno proiettati e recepiti nel nostro
esaltato l'aspetto archetipico, e con esso tutto ciò mondo da noi esseri umani sotto diversi aspetti, gli
che ha a che fare con i simboli e con i numeri della stessi che sono inequivocabilmente connessi alla
Bibbia, perchè è in essi che si nasconde la verità Luce, la fonte da cui tutto proviene.
ultima del suo significato occulto.
Secondo vari concetti spiritualisti la stessa nostra
Questa ricerca, dunque non mira solo alla anima sarebbe comparabile ad una goccia di Luce
rivisitazione della Bibbia, ma, soprattutto, alla di quell’infinito oceano che presso le filosofie
comprensione del "senso nascosto" del messaggio orientali prende il nome di Brahman, l’aspetto
divino all'interno di questi libri che formano l'Antico e impersonale di Dio e della verità assoluta.
il Nuovo Testamento. Tutto ciò rappresenterebbe il linguaggio con cui
parlerebbe il Creatore, o la sua “mente”, e che
Viene anche analizzata la conoscenza Rosa+Croce necessita del rapporto continuo con le creature.
della Bibbia e affrontato il tema della Radix Davidis.
I testi sacri risultano quindi essere a tutti gli effetti
La Bibbia fornisce istruzioni per un congiungimento le vestigia di queste verità archetipiche che noi
con un qualcosa di più profondo e al tempo stesso conosciamo attraverso il linguaggio di Dio: la
elevato che mira non solo all'arricchimento interiore, Sacra Scrittura.
ma al recupero di una condizione spirituale
originaria e alla trasformazione dell'essere umano in Coloro che hanno redatto tali libri erano a
qualcosa di superiore. conoscenza di verità iniziatiche superiori, e tali
36
verità dovevano essere custodite e al tempo umili, puri d’animo e veri discepoli dell’Amore.
stesso tramandate nei secoli attraverso la “fabula”
o “novella”: l’aspetto esteriore di una determinata Sono quattro le vie che, se unite, come le chiavi
storia che proclama un importante annuncio o interpretative della Sacra Scrittura, conducono nel
messaggio. regno dell’Altissimo: la conoscenza, la
contemplazione, la condotta, la trascendenza.
I simboli, presenti all’interno dei testi sacri e
divenuti successivamente o iconografiche nel Ergo, per percorrere questo astruso cammino, è di
mondo dell’arte, o leggende più o meno veritiere fondamentale importanza immergersi in tali verità ed
nel folclore popolare, non sono altro che la sintesi essere buoni pellegrini nel mondo, ma non per
stessa di queste verità primordiali condivise a perpetuare nel mondo, poiché, come Dio, noi non
livello inconscio da tutta l’umanità provenienti dai siamo di questo mondo.
regni superiori, le dimensioni spirituali.

« Gesù disse, “Quando vedrete uno che non è nato


I simboli non hanno un’appartenenza specifica, da una donna, prostratevi e adoratelo. Quello è il
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017

vengono “adottati” e adattati dalle diverse tradizioni vostro Padre.” Gesù disse, “Forse la gente pensa
sacre per far comprendere all’umanità, nel migliore che io sia venuto a portare la pace nel mondo.
dei modi, il medesimo messaggio se pur in modo Non sanno che sono venuto a portare il conflitto
differente. nel mondo: fuoco, ferro, guerra. Perché saranno
in cinque in una casa: ce ne saranno tre contro
Tali misteri non sono tuttavia penetrabili con la due e due contro tre, padre contro figlio e figlio
ragione, essi vengono assimilati correttamente contro padre, e saranno soli.” Gesù disse, “Vi
solo dopo un’iniziazione, ovvero attraverso una offrirò quello che nessun occhio ha visto, nessun
morte simbolica che condurrebbe l’ego orecchio ha udito, nessuna mano ha toccato,
dell’iniziando a nuova vita (rinascita spirituale) quello che non è apparso nel cuore degli uomini.”
offrendogli una visione del mondo, e di I discepoli dissero a Gesù, “Dicci, come verrà la
conseguenza della Sacra Scrittura e di tutto ciò nostra fine?” Gesù disse, “Avete dunque trovato il
che è inerente al sacro, del tutto nuova. principio, che cercate la fine? Vedete, la fine sarà
dove è il principio. Beato colui che si situa al
E’ qui che, in termini simbolici, la “Vergine” principio: perché conoscerà la fine e non
partorisce il Logos di Dio per la “salvezza” degli sperimenterà la morte.” Gesù disse, “Beato colui
uomini. E’ qui, dal “mondo delle idee” al mondo che nacque prima di nascere” ».
fisico, che gli archetipi si fanno “carne” e vengono
accolti dalle genti, se pur in modo non del tutto « (Vangelo di Tommaso 15-19 – Vangelo Gnostico)
cristallino. Questo è il senso del termine
“Concepire” (che sia esso un figlio e/o intendere o «
sviluppare idee, concetti, simboli, ragionamenti,
etc.).

Il simbolo ha di per sè una determinata funzione:


far giungere nell’immediato, alla mèta, all’origine
dell’archetipo, la mente che sa riconoscere ed
interpretare il suo messaggio. Secondo questa
legge universale, derivante da un determinato
linguaggio esoterico proprio degli iniziati, i testi
sacri sarebbero realmente l’accesso per giungere
o far ritorno nel regno di Dio onnipotente (El-
Shaddaï). Per accedere in questo luogo sacro,
dove l’entrata è situata perennemente nel cuore di SEZIONE CAPITOLI - PRIMO VOLUME (288
ogni mistico, dobbiamo inequivocabilmente essere Pagine + Illustrazioni):
37
PREFAZIONE di Adriano Forgione • LA CHIAVE “SOD” (ESOTERICA): GIOSUE’

PREFAZIONE dell'autore • IL PERIODO DEI GIUDICI

• INTRODUZIONE AL TESTO • LA CHIAVE “SOD” (ESOTERICA): SANSONE

• ESOTERISMO ED ESSOTERISMO • IL NAZIREATO

• V.I.T.R.I.O.L. • LA CHIAVE DI LETTURA ASTROLOGICA SU


CRISTO
-------- CAPITOLO UNO:
------- CAPITOLO TRE:
• STRUTTURA DELL’ANTICO TESTAMENTO
• RE DAVIDE
• CONTENUTI
• GLI EVENTI
• PANORAMA STORICO DEI PERSONAGGI PIU’
IMPORTANTI DELLA BIBBIA E LE DATE • UN RE PER ISRAELE

Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017


APPROSSIMATIVE
• S A M U E L E , P R O F E TA D E L L’ A N T I C O
• DOVEROSA PREMESSA TESTAMENTO

• LA CHIAVE LETTERALE: CRITICA AL “SIGNORE • IL VOTO DI NAZIREATO DEL PROFETA


D I O ” , I L D I O G E L O S O D E L L’ A N T I C O SAMUELE
TESTAMENTO
• LA “CASA DI DAVID” – LA STIRPE DAVIDICA DA
• MOSE’ E LA SCIENZA DEI MAGI CUI PROVERRA’ IL MESSIA SANTO • L’ORIGINE
DELLA RADIX DAVIDIS – LA STIRPE DI GIUDA E
• L’ALLEANZA TRA IL “SIGNORE DIO” E MOSE’ IL SIMBOLISMO DEL PELLICANO E DELLA
ROSA
• GIOSUE’ IL CONQUISTATORE
• GIUSEPPE D’ARIMATEA, LA RADIX DAVIDIS E
• DIFFERENZE TRA ANTICO E NUOVO I ROSA+CROCE
T E S TA M E N T O E I L S A C E R D O Z I O D I
MELCHISEDECH • LA NOSTRA IPOTESI SU CHI POTREBBE
AVER REDATTO I VANGELI
------- CAPITOLO DUE:
• IL VANGELO
• LA KABBALAH E IL MISTICISMO EBRAICO
• LE INFLUENZE ESSENE
• IL CERVELLO UMANO NELL’INSEGNAMENTO
ESOTERICO • LA CHIAVE “SOD” (ESOTERICA) DEL
VANGELO
• IL SISTEMA PARDES E I QUATTRO LIVELLI
D’INTERPRETAZIONE • IL VELO DEL VANGELO • IL CRISTO • “DOVE
VADO IO, VOI NON POTETE VENIRE”
• I SETTE SENTIERI DELLA TORAH di Abramo
Abulafia • LE PROFEZIOE DELL’ANTICO TESTAMENTO
SU GESU’ CRISTO E IL LORO COMPIMENTO
• CONCLUSIONI SULL’INTERPRETAZIONE DELLA
BIBBIA E LE COMPARAZIONI CON LA DIVINA • IL REGNO DELL’ETERNO
COMMEDIA DI DANTE ALIGHIERI

• LA CHIAVE “SOD” (ESOTERICA): MOSE’


38

‘D’ORA IN POI SARETE PESCATORI DI UOMINI’


ANALISI ETIMOLOGICA DI UN PASSO EVANGELICO
di Pier Giorgio Lepori

Introduzione

Credenti o no, praticanti o meno, agnostici, atei, per cui, date le coincidenze continue, forse è il caso
iconoclasti, ferventi, ortodossi o - peggio - fanatici, di parlare in termini di ‘simbolo’, non di mero
è assoluta verità che le parole nel titolo di questo racconto cronistorico quando si appaia la figura del
articolo, pronunciate dal Cristo e riportate nei Cristo ‘Pesce’ a quella degli Apostoli ‘Pescatori’.
Vangeli, sono precedute dalla loro stessa fama.
Ardua impresa scovare colui o colei digiuni di tale Ma perché in greco e non ad esempio in aramaico?
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017

aforisma, perlomeno nel mondo occidentale; E’ presto detto: i Vangeli analizzati - ovvero i
altrettanto arduo diventa sganciarle da fiumi di Sinottici - furono redatti o tradotti dall’aramaico e dal
prosopopea moralista che vede il cambiamento di latino in greco, pertanto è palese che l’antica lingua
vita radicale nella comparazione tra gli originari d’Europa giochi un ruolo fondamentale nel
pescatori, umili, e il luminoso futuro da Apostoli del messaggio inscritto all’interno di quelle pagine.
Verbo. Marco, Matteo, Luca... Ma non Giovanni. Sì, perché
i Sinottici non sono 4 ma 3 più Giovanni. Non solo:
Così l’hanno sempre raccontata, così la quest’ultimo è stato spesso oggetto di diatriba nel
conosciamo, specialmente chi ha frequentato considerarlo una testimonianza oppure
parrocchie e gruppi di studio, esegesi o riflessione semplicemente una tarda interpretazione naziraica
sulla Parola, esperienza del Deserto durante i ritiri dell’operato messianico. Sul nazireato però,
spirituali o confronto in fraterna agape con il rimando ad altri studi facilmente reperibili anche in
sacerdote che snocciola insegnamenti ex-cathedra rete.
chiudendo gli occhi, alzando il capo di volta in volta
al cielo oppure reclinandolo nei momenti di E qui – comunque - cambia tutto, anche perché
commozione derivanti da presunte illuminazioni Madre Chiesa considera il testo di Giovanni come
continue durante il soliloquio. un testo teologico, quindi non educativo,
pedagogico ma dottrinario. Guarda caso la frase
Noi Eterodossi amiamo ascoltare il Silenzio. E’ un clou non è neanche accennata o pennellata tra le
forte alleato in certi casi e questo è un caso righe: semplicemente non esiste. Perché?
antologico.
E i Sinottici? Esiste, si: ma per Marco e Matteo,
Nel silenzio ho compreso che il mestiere di mentre in Luca l’espressione è completamente
pescatore, realmente, è niente affatto umile: anzi... diversa. Perché?

In questo caso specifico, oltretutto, presenta Noi ascoltiamo il Silenzio. Stavolta il quesito è nato
un’eco di rimando strana tra il ‘germoglio di Jesse’ dal profondo grazie ad un’esternazione di una cara
e l’epoca astronomica in cui esso si manifesta amica. Allora entriamo nel dettaglio, senza paura né
ovvero l’Era dei Pesci, stando alla Precessione remore.
degli Equinozi e al calcolo del periodo di
appartenenza.

Considerando, inoltre, che il sostantivo ‘pesce’ in


greco è detto Ἰχθύς voglio ricordarne il significato
nell’acrostico intrinseco: 'Ιησοῦς Χριστός Θεoῦ
Υιός Σωτήρ (‘Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore’)
39
Analisi del passo - successive considerazioni di tenore riflessivo ma
soggettive e pertanto suscettibili di critiche.
Il testo sotto la lente, è la traduzione dagli antichi
codici riportata ne La Bibbia di Gerusalemme Questo procedere aiuta la comprensione e la
(Edizioni EDB 2009-2011). Questi codici sono il possibilità di farsi una propria idea slegata dalle
Sinaitico e il Vaticano, entrambi risalenti al IV sec. interpretazioni teologiche, spesso asservite ad un
d.C., corroborati da frammenti degli Evangeli diktat da nomenclatura.
riportati nel Bodmer (Biblioteca di Bodmer, Cologny
- Ginevra) ad esempio per Giovanni o Luca oppure Mi atterrò pertanto alla successione cronologica
appartenenti alla collezione Chester Beatty - convenzionale, da catechesi:
Dublino, tutti datati tra il II e il III sec. d.C. (citaz.
testo ibidem pag. 2298 e segg. ‘Introduzione ai Matteo
Vangeli Sinottici’).
Marco
Invito ad approfondire la tematica cronologica
Luca
specie tra Marco e Matteo, nella quale è difficile
capire chi dei due abbia il palmares dell’incipit ossia per i Sinottici e di seguito Giovanni.

Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017


quale fu il primo scritto, diatriba ancora presente e
importante ai fini delle successive redazioni. Il passo è il seguente:
In merito alla mia riflessione, pure, non è di Mt 4,19
secondaria importanza seppur palese l’assoluta
corrispondenza tra i due versetti in questione. Non Mc 1,17
interessa infatti se e come l’uno abbia attinto
dall’altro in questo contesto. Il parallelo riguarda Lc 5,10
l’espressione nei Sinottici e in Giovanni come
sguardo d’insieme. Saranno semmai le conclusioni Come accennato in precedenza, in Giovanni
ipotetiche cui giungerò a superare la polemica questo episodio è sconosciuto. L’unica situazione
cronologica, poiché i due agiografi citati si che somiglia ad uno ‘zoom’ sull’accaduto, è in Gv
differenziano sostanzialmente da Luca e 1,35-42 dove la narrazione sembra amplificare il
strutturalmente da Giovanni. fatto raccontato in Luca 5,10 ma non un accenno
ai ‘pescatori’. Dirò di più: in Giovanni vi è la
Non entrerò in merito alla storicità degli scrittori denominazione Κηφᾶς: il nome ‘Cefa’ – tradotto
intesi proprio come agiografi e quindi redattori tardi due parole dopo come Πέτρος – non è riportato nel
di testimonianze più antiche, anche perché - in caso Rocci: il sostantivo per ‘testa’, ‘capo’, ‘principio’ in
contrario - considerando il Vangelo di Giovanni senso lato, è κεφαλή-ῆς (nominativo e genitivo, I°
come vergato dall’Apostolo amato, conferirebbe a declinaz. femm.). Il termine Kéfha/as proviene
quest’ultimo una vita superiore ai 135 anni ca. e dall’aramaico ‫ כיפא‬che vuol dire ‘roccia’, pietra.
aldilà della mistica appartenente ad ognuno di noi, All’apparenza il racconto di Gv 1, 42 segg. fila
ASPIS valuta parametri oggettivi né più né meno dritto con Mt 16, 18 in cui si ha la rivelazione
dell’Ortodossia, aggiungendo visioni eterodosse
supportate da indagini che si spingono oltre ‘…e su questa pietra edificherò la mia Chiesa’
frontiera.
per poi aggiungere nel finale del capitolo
Come procederò? Alla maniera in cui ho affrontato
per l’ultimo libro di Biagio Russo ‘Da Uomini a Dei’ il ‘Allora ordinò ai suoi discepoli di non dire a
problema dei Giganti: nessuno che egli era il Cristo’.

- traduzione letterale e grammaticalmente corretta Vedremo dopo questa espressione e l’eventuale


del passo focalizzato dal testo greco significato più profondo.

Tornando al termine ‘testa’, il sostantivo ‘Képha/as’


non ha il minimo riscontro con l’assimilazione di
40
significato kèphala/en-kephalè italianizzato e Questo:
pertanto legato al termine, medico, ‘encefalo’:
semplicemente vuol dire ‘pietra’, ‘roccia’, tanto che Μὴ φοβοῦ· ἀπὸ τοῦ νῦν ἀνθρώπους ἔσῃ
l’Evangelista è ‘costretto’ ad assimilare li termine a ζωγρῶν (Lc 5, 10)
Πέτρος, che diviene nome di persona traslitterato
da nome di cosa, ossia ‘pietra’. Le successive ovvero:
latinizzazioni in ‘cephas’ forma contratta di κεφαλή-
ῆς e non di ‘kephalos/ou’ Κέφαλος (Cefalo, eroe ‘Non aver paura di ciò, ora tu sarai tra coloro che
mitologico o kèphalos, ‘cefalo’ nome comune di ravvivano gli uomini’.
specie ittica) hanno assimilato il termine – come
Perché ζωγρῶν l’ho voluto tradurre con ‘coloro che
fonema – a ‘testa’.
ravvivano’? secondo la Bibbia di Gerusalemme,
Quindi, se non ‘testa’, una pietra. Luca è un letterato, uno scrittore che ama utilizzare
etimi complessi o di più elevato rango semantico. Il
Una pietra in termini morali? Oppure la verbo ζωγρέω, infatti – da cui deriva il termine
concomitanza tra Gv 1, 35 e segg. nonché Gv 16, ζωγρεύς – non riporta la traduzione ‘colui che
20 e segg. ha un senso funzionale? pesca’; questo tipo di interpretazione è presente
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017

esclusivamente in Galeno: oltre il Rocci, anche il


Se decidessimo di perseguire la strada della Greek Lexicon riporta la stessa analisi (ζωγρ-εύς ,
traduzione letterale, coordinandola con la storia έως, ὁ, dub. l. (for ζῷον?) in Gal.4.497 -
narrata nei Vangeli, allora dovremmo far BpW36.799). Quindi è difficile che il genitivo plurale
riferimento al morfema arcaico κεφα secondo il in questione (ζωγρῶν) possa essere diverso
Greek Lexicon. L’Evangelista avrebbe dovuto rispetto ad una funzione di sostantivo verbale
conoscere un sostantivo molto antico e, nella plurale inerente il significato reale ‘ravvivare’,
lingua greca classica, riconosciuto come una crasi ‘prendere vivi’, ‘rendere la vita’. Dato che Luca è un
tra ‘kai’ – coniugazione – e ‘èphe’ (ἔφη), imperfetto letterato di alto livello, il fonema utilizzato è affatto
del verbo φηµί solitamente tradotto in italiano con il corretto.
passato remoto ‘e disse’.
Ma a chi si rivolgeva? In Marco e Matteo,
Oppure, siccome il termine Kèpha/as non esiste in indifferentemente, ad Andrea e Simone solo che in
greco se non come traslitterazione dall’aramaico, Matteo Simone era già detto ‘Pietro’ mentre in
esso era probabilmente un eponimo ovvero un Giovanni il Cristo lo ‘elegge’ nell’istante in cui lo
soprannome. Ma allora la storia dei pescatori? In incontra. Inoltre in Matteo e Marco il sostantivo
effetti i primi Apostoli erano tutti pescatori. utilizzato per ‘pescatori’ è quello di uso, al tempo,
corrente: ‘ἁλιεῖς’.
In Matteo e Marco il periodo in analisi recita:
In Luca, ultimo dei Sinottici secondo la cronologia
Δεῦτε ὀπίσω µου, καὶ ποιήσω ὑµᾶς ἁλιεῖς convenzionale, l’esortazione è rivolta
ἀνθρώπων (Mt 4, 19) esclusivamente a Simone di Giona detto ‘Pietro’.

Δεῦτε ὀπίσω µου, καὶ ποιήσω ὑµᾶς γενέσθαι Dunque?


ἁλιεῖς ἀνθρώπων (Mc 1, 17)
Ho degli amici che hanno compiuto il Cammino di
in sostanza: ‘seguitemi, vi farò diventare pescatori Santiago de Compostela. Chiunque di loro mi ha
di uomini’ ovvero ‘io farò di voi pescatori di uomini’ raccontato che si parte per un motivo ma, all’arrivo
dove il termine ἁλιεῖς ha come predicato il gen. in Cattedrale, se n’è maturato un altro. Il lungo
plur. di ‘uomini’, ἀνθρώπων. cammino in cui sei solo con te stesso, con te stessa,
ti suggerisce alcune risposte probabilmente
Invece Luca? Che cosa dice Luca? nascoste nel profondo e difficili da far emergere in
condizioni di normalità, di quotidianità.
41
Quel passo è indicatore di una visione sinottica In realtà, probabilmente, il Cristo continuava a
tridimensionale che coinvolge quattro Vangeli e non riferirsi all’episodio in riva al lago di Tiberiade
3 più 1. all’inizio della predicazione e in uno degli istanti
clou nel reclutamento dei seguaci di cerchia
Un ipotetico quanto incredibile discorso organico e stretta, l’apostolato.
in contemporanea tra le varie espressioni: solo che
gli agiografi lo hanno spacchettato. Pertanto la Quel termine - Κηφᾶς – vuol dire davvero ‘roccia’
sinossi non è dovuta esclusivamente al ripetersi dei e la traslitterazione forse più indicata è ‘forza’, non
termini ma anche ad altro. In questo caso, infatti, le ‘testa’.
regole sinottiche introdotte da Johann Jakob
Griesbach nel 1774 cadrebbero definitivamente. Proviamo allora a ricostruire, sulla scorta anche di
questo rafforzativo, cosa potrebbe essere
Un’ipotesi terribile, molto difficile da argomentare, accaduto quel giorno di tanti e tanti anni fa.
dovrò infatti ricorrere alla cronologia dei passi, anzi:
degli interi Vangeli perché vi si riscontrano delle Lago di Tiberiade, detto ‘Mare di Galilea’, 30 d.C. ca.
incongruenze tra i vari pezzi di un puzzle composto
sul ‘quando’ l’hanno scritto, raccontato e poco sul (Mc 1, 16)

Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017


‘come’.
‘Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e
Sinossi tridimensionale Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti
in mare; erano infatti pescatori’
Κἀγὼ δέ σοι λέγω ὅτι σὺ εἶ Πέτρος, καὶ ἐπὶ
(Gv 1, 41)
ταύτῃ τῇ πέτρᾳ οἰκοδοµήσω µου τὴν ἐκκλησίαν,
καὶ πύλαι ᾅδου οὐ κατισχύσουσιν αὐτῆς· (‘e io ti ‘Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli
dico che tu sei Pietro, e su questa pietra fonderò la disse: “Abbiamo trovato il Messia”[…]e lo
mia comunità e le porte dell’ade non prevarranno su condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui,
essa’). Gesù disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti
chiamerò Κηφᾶς, Roccia” ‘
Questa frase di Matteo (16, 18) è presente solo in
Matteo… (Lc 5, 10)
Marco e Luca raccontano l’illuminazione di Simone ‘E non temere per questo, ora tu sarai tra coloro
di Giona che esclama ‘tu sei il Cristo’ e subito si che ravvivano gli uomini’
giunge alla richiesta, quasi iniziatica, di silenzio da
parte degli Apostoli su questa sconvolgente verità, (Mt 4, 19)
episodio che accomuna anche Matteo. Ancora una
volta però, in Giovanni, non si ha traccia di questo ‘Poi disse loro: “Venite con me, vi farò pescatori di
fatto. uomini’.

Secondo la mia ipotesi, il parallelo tra Mt 16,18 e il E tutto ciò senza alieni o astronavi…

passo di Gv 1, 42 – come anticipato in precedenza
– ha contribuito a confondere i piani. La
latinizzazione e la ellenizaazione linguistiche in
tempi più recenti del significato fonetico di ‘Κηφᾶς’
in quanto ‘testa’, sono state il qui pro quo per
eccellenza, finito col ratificare l’eponimo come ‘capo
dell’ecclesia’, la ‘roccia’ divenuta ‘testa’, ‘capo’ e
quindi ‘principio’ che assurge a ‘fondamenta’, ‘prima
pietra’.

Nient’affatto. Anche perché bisognerebbe spiegare


come mai il fatto occorre esclusivamente in Matteo.
42

GUENON, LA CROCE E L’UOMO UNIVERSALE


di Domenico Rosaci

Se Nietzsche fu un personaggio «inattuale», simbolico degli antichi insegnamenti, di quella


completamente desintonizzato dalla società del cultura umana che aveva sempre parlato attraverso
suo tempo, Guénon lo fu doppiamente. Studia i simboli e che ora, agli inizi del ‘900 pareva muta. E
Matematica Superiore al College Rollin, ma entra Guénon dedicò tutta la sua vita a studiare e a
presto a far parte di quel complesso ambiente testimoniare alla sua epoca, e quindi alla nostra,
delle Comunità Esoteriche francesi, a iniziare l’esistenza di questa straordinaria eredità culturale.
dall’Ordine Martinista fondato da quel celebre
Papus che fu uno dei più famosi esoteristi della Non è un caso che proprio la parola «simbolo» sia
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sua epoca, poi entra anche nella Chiesa Gnostica una tra quelle il cui senso più sfugge ai
ed infine nella Loggia Massonica Tebah di Rito contemporanei. Si aggrovigliano su di essa i filosofi
Scozzese Antico e Accettato. e gli storici dell’arte, i teologi e gli studiosi delle
religioni. In realtà il senso originario del simbolismo
La Francia di inizio Novecento, in coincidenza con iniziò a perdersi definitivamente nel Rinascimento,
la Belle Epoque, era pervasa da una vera e propria che volle distinguere con nettezza il termine
fascinazione per le scienze occulte, per tutto ciò «simbolo» da quello di “allegoria”. Fino ad allora i
che sembrava magico, soprannaturale e due termini erano stati considerati sinonimi, come
misterioso. A ben vedere, si trattava di una ad esempio in Dante. Ma col Rinascimento,
situazione simile a quella attuale, caratterizzata da “allegoria” iniziò a designare un artificio letterario,
un cospicuo numero di persone attratte da convenzionale, con intenti moralizzatori e valenze
qualunque cosa abbia apparenza mistica, specie psicologizzanti. Niente di più lontano dal significato
se di Natura orientaleggiante. originario di “simbolo”.

Ma Guénon, e già fin da giovane e dalle sue Uniche forme espressive di valore realmente
primissime opere, aveva bollato con aperto universale, il cui significato profondo è incorporato
disprezzo le dottrine pseudo religiose di società fin dalle origini nella loro stessa struttura, i principali
alla moda come la società Teosofica di Madame simboli sono comuni a tutte le forme tradizionali. Il
Blavantsky, e condannato apertamente lo loro significato va compreso nel contesto culturale a
spiritismo e l’occultismo in genere, prendendo poi cui essi si riferiscono, alla civiltà che li ha elaborati.
presto le distanze anche da Papus e dalla Trasferirli da una civiltà ad un’altra significa
Massoneria. perderne il senso. Queste considerazioni furono tra i
principali contributi espressi da Guénon nel corpus
Si avvicinò alla dottrina induista, venne iniziato della sua opera, con particolare riferimento ai
all’esoterismo islamico, si sposò con la sua prima Simboli della Scienza Sacra e al Simbolismo della
moglie con rito cattolico, si trasferì in Egitto negli Croce.
anni ‘30 e sposò da musulmano la figlia di uno
sceicco. Secondo lo studioso francese, fondamento d'ogni
simbolismo è il presupposto metafisico che ogni
Assolutamente inattuale dunque. Ma come per essere e cosa di questo mondo corrispondano
Nietzsche, questo suo essere fuori dalle esattamente ad un loro archetipo “celeste” che ne è
convinzioni del suo tempo, gli permise di anche il principio eterno. È la legge di
comprenderlo meglio di qualunque accademico o corrispondenza universale. In virtù di essa è lecito
intellettuale di sistema. Guénon comprese che la affermare che i simboli, al di là di qualsiasi
sua epoca non comprendeva più il carattere convenzione umana, altro non significano che la
43
stessa realtà profonda degli esseri e delle cose. Ciò che opera tra Microcosmo e Macrocosmo: «Se si
era stato già messo in evidenza da Paolo di Tarso, considera più particolarmente l'uomo, non è
quando affermava che «Le invisibili perfezioni divine legittimo dire che egli stesso è un simbolo per il
dopo la creazione del mondo si rendono manifeste fatto che è "creato a immagine di Dio?”. Con
all'intelligenza attraverso le realtà create », mentre questa fondamentale corrispondenza
secondo Giovanni Scoto Eriugena, i simboli, o raggiungiamo il fine ultimo cui allude in realtà il
theophaniae, sono gli stessi esseri creati. Dante, più simbolismo tradizionale, nell’interpretazione di
sintetico di tutti, riassume efficacemente questa Guénon: la realizzazione metafisica.
legge in una sola terzina:

« ...Le cose tutte quante/Hann'ordine tra loro, e Il simbolismo è particolarmente adatto alla natura
questo è forma/Che l'universo a Dio fa simigliante ». umana, che non è puramente intellettuale ed ha
bisogno di una base sensibile per elevarsi alla
Si ricorderà, naturalmente, anche se poi nessuno comprensione della realtà più profonda. Una
sembra volerne tenere debito conto, quel passo del intelligenza pura non avrebbe bisogno di alcun
Convivio in cui Dante afferma che tutte le scritture simbolo per rappresentare conoscenza. L’uomo ha
“si possono intendere e debbonsi sponere invece bisogno di qualcosa che rappresenti i suoi
massimamente per quattro sensi”. Dante torna a pensieri. Il linguaggio naturale è la prima forma di

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parlare dei quattro sensi nell'Epistola a Can Grande simbolismo. Non vi è opposizione tra i simboli della
della Scala, ove spiega come si debba rettamente scrittura e altri tipi di simboli. La scrittura originaria
intendere la sua Commedia. Secondo la Kabbalà era ideogrammatica. Ma mentre la forma del
ebraica nella parola Pardes, Paradiso, vi è linguaggio è analitica, discorsiva, il simbolismo è
l'allusione ai quattro sensi della Torah, sintetico, intuitivo.
corrispondenti ai quattro fiumi del Paradiso stesso,
promananti dalla sorgente alla base dell'Albero della Il primo dei simbolismi che qui ci interessa,
Vita. I quattro sensi sono: Peshat (letterale), Remez riguarda il simbolo per eccellenza: Il Logos, il
(allegorico), Dirasb (anagogico) e Sod (segreto). Verbo. L’idea che esista un Uno, un tutto
Essi corrispondono ancora ai Tre Mondi: Asiah indifferenziato, è alla base delle grandi religioni.
(grossolano), Ietsi- rah (sottile), Beriah (informale). Questo Uno è prima di tutto Pensiero e Parola, che
Al di là da essi è Atsiluth, il Non-manifestato. concepiscono ed esprimono il Possibile. Il
Quadripartizione degli ordini della realtà e dei sensi Pensiero e la Parola sono creatori. Così nell’Antico
contenuti nel Corano ritroviamo nell'esoterismo Egitto, dove il Dio Pensiero-Parola, quindi il Dio
islamico, e lo stesso vale per l'Induismo: Tribhuvana Intelletto-Sapienza si chiamava Toth, e veniva
(Trimundio, composto da Bhu, Terra, Bhuvas, prima di ogni altro Dio perché era la possibilità
Atmosfera e Svar, Cielo) più Non-manifestato. stessa di conoscere Dio.

Il simbolismo si esplica generalmente con due Quindi il Logos di cui parla il Vangelo di Giovanni è
distinte variazioni. Per opposizione “verticale”, un termine per esprimere la capacità divina di
secondo la quale tutto ciò che è in Cielo è anche in pensare e trasmettere i pensieri. Il Soggetto che
Terra. Ad esempio, nei miti Egiziani, il Nilo terrestre pensa è il Dio-Uno, il suo pensiero-parola è il
è immagine di un Nilo Celeste (la Via Lattea), il Logos, altrimenti chiamato Cristo, “Unto”, ovvero
quale divide l’Universo dei vivi da quello dei Morti, in “bagnato da Dio”. Non una persona o una cosa
cui si trova Osiride-Orione. Ma anche per quindi, ma un modo per rappresentare con una
opposizione “orizzontale”, cioè quella ove i due analogia “Unzione=Espressione divina” una
termini presenti sono simmetrici ed appartengono emanazione di Dio, quella principale. In cosa si
veramente ad uno stesso piano, come incarna fisicamente il pensiero-parola di Dio? Chi
nell’immagine mitica del caduceo: Apollo, visti due rappresenta fisicamente tale capacità?
serpenti aggrovigliati in una lotta mortale, pose la Ovviamente, l’Uomo. È l’Uomo che pensa e parla,
sua verga d'oro in mezzo ad essi, che le si e quindi crea artisticamente, sul piano fisico,
attorcigliarono in senso opposto l'uno all'altro. realizzando fisicamente ciò che Dio fa sul piano
Un'opposizione, apparentemente irriducibile, viene metafisico. L’Uomo, in questa sua veste di
risolta in una effettiva complementarietà. Ma il più contenitore del logos, viene chiamato Joshua,
efficace dei simbolismi, secondo Guénon, è quello Gesù, ma anche Emmanuel, ovvero «Dio è con
44
noi», in ogni uomo. La storia di Cristo è quindi sempre sul piano dell’umanità, che è fisico e finito.
simbolo della condizione umana. Un corpo fisico L’asse verticale permette un movimento
che contiene un Logos divino, che però prende ascensionale dall’alto vero il basso. Esempi: Gobleki
coscienza della sua divinità solo attraverso un Tepe, il tempio più antico mai scoperto, con i suoi
percorso di accettazione di tale divinità. La divinità megaliti antropomorfi a forma di T, la croce ansata
è amore, l’opposto dell’Ego, e questo il Gesù dell’Ankh egiziana, la svastika indiana, simbolo della
letterario testimonia con la propria vicenda Vita. “Io sono la Via, la Verità, la Vita”, afferma
narrativa. Accettando e testimoniando tale realtà, Cristo nei Vangeli.
l’uomo Gesù muore scoprendosi Dio, cosa che
può avvenire per ogni singolo essere umano. Tutta Croce e Uomo Universale. La realizzazione
questa storia è simbolo, che aiuta a comprendere suprema dell’essere umano coincide con uno stato
la verità che vi sta dietro. di liberazione. Nietzsche lo aveva già detto,
richiamandosi al mito di Dioniso. Ma Dioniso è il Dio
Ma anche secondo l’esoterismo islamico, Dio creò che viene sacrificato, muore e risorge, come prima
il mondo per mezzo della parola, e non per mezzo di lui Osiride. Liberazione, come volontà di potenza.
della prima lettera “alif”, ma della seconda lettera La dottrina Indù chiama questa liberazione
“ba.” Perché? Perché per avere la creazione «Moksha», l’Esoterismo Islamico la chiama «Identità
Tracce d’Eternità N. 29 Nuova Serie Gennaio 2017

occorre avere una dualità. L’unità non è creazione. Suprema». Sheikh Mohammed ibn Fadlallah El-
La “ba”, in questo ruolo primordiale è quindi lo Hind, nella «Epistola sulla Manifestazione del
Spirito di Dio, el-ruh. Gli ebrei la chiamano Ruach, Profeta», scrive: “Quando l’uomo si esalta nel
«soffio», ed è esattamente la stessa cosa. L’”alif” è sublime, egli diventa Uomo Universale”.
la lettera «polare», la cui forma stessa ricorda
l’asse del mondo, e il punto diacritico della “ba” è il In quest’ottica, altro simbolo universale è quello
segreto dei segreti. Si tratta del centro della dell’Albero della Vita. Esso è piantato nel mezzo del
circonferenza. Alif: forma verticale – Ba: forma Paradiso Terrestre. È la linea verticale della Croce.
orizzontale: ecco apparire il simbolismo della E quella orizzontale? “Io sono la Vite, voi siete i
Croce. Ancora, Dio crea il mondo per mezzo del tralci.” Cristo è il movimento ascensionale che ci
Logos. ricollega all’uno-tutto, è il Logos. La linea orizzontale
è ciò che rappresenta l’esistenza umana, che è la
La croce è un simbolo che, in forme diverse, è proiezione orizzontale del Logos nel mondo
presente in ogni cultura fin da epoche materiale e temporale. Nel paradiso terrestre si
lontanissime. Esso non è quindi assolutamente nominano due alberi. Quello della vita, e quello della
appannaggio esclusivo del Cristianesimo. Il conoscenza del bene e del male. Dio proibisce
Cristianesimo ecclesiastico anzi, ha perso di vista all’uomo di mangiare dall’albero della conoscenza.
l’aspetto simbolico della croce, per ricondurla ad Perché? Perché la Conoscenza del bene e del male
un semplice fatto storico, peraltro assolutamente è “Dualità”. L’Albero della Vita, Asse del Mondo, è
indimostrato, ma in ogni caso ininfluente sul invece “Unità”. L’Uomo che inizia a distinguere, a
simbolismo della croce. Alla base di tale razionalizzare, cade attraverso la dimensione
simbolismo ci sta la fondamentale distinzione tra il verticale sul piano orizzontale. Cade a terra, e inizia
Sé e l’Io. L’Esistenza, Ex-Stare, è manifestazione a distinguere il bene dal male, e perde la vita.
dell’Essere, e trae il suo fondamento dall’Essere. Perché la vita, come diceva Nietzsche, è aldilà del
L’uomo individuale, per molte tradizioni filosofiche bene e del male. È «dentro», nel recupero degli
antiche, è solo manifestazione fisica di un Uomo Archetipi, nell’intuizione. Platone avrebbe detto che
Universale. Così è, per esempio, nell’esoterismo è nel Nous. L’Uomo che abbraccia l’Albero della
islamico. L’Uomo Universale è un archetipo, Conoscenza non potrà più accedere a quello della
un’immagine di qualcosa che nella nostra mente è Vita. Esso è protetto da quattro Kerubim, armati di
richiamata dall’uomo fisico, ma che è ben più spada fiammeggiante.
dell’uomo fisico. L’Uomo Universale è
rappresentato in tutte le civiltà attraverso la Croce. Guénon ci porta dunque a scoprire, o sarebbe più
Un asse orizzontale si interseca con uno verticale. giusto dire a rammentare, che la croce è una
L’asse orizzontale rappresenta la possibilità di rappresentazione geometrica dei piani
“espansione” dell’intelletto umano restando dell’esistenza. Fin dagli albori dell’umanità.

45

LA PROPAGAZIONE SUPERLUMINALE DEI


SEGNALI OTTICI
di Federico Tommasi

Un segnale ottico può essere immaginato come un equazioni prende la forma di un fenomeno
breve “lampo” di luce che può essere utilizzato per ondulatorio in cui compare una costante c che, una
inviare informazione. Dal punto della fisica, lo volta che fu sperimentalmente trovata uguale alla
studio della propagazione di un segnale luminoso velocità della luce nel vuoto, suggerì a Maxwell di
richiede la conoscenza dell'interazione tra la luce e teorizzare la natura elettromagnetica della luce.
il materiale che viene attraversato.
Sperimentalmente, sono stati riportati diversi metodi La propagazione della luce attraverso i più
con i quali alterare le proprietà di un materiale in diversi materiali, che a livello macroscopico può

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modo da cambiare profondamente le caratteristiche essere descritta attraverso le leggi della
dell'impulso e, in particolare, da modificarne la riflessione, rifrazione, diffrazione e diffusione,
velocità. Dopo essere state ottenute velocità molto prevede, a livello invece microscopico, la
più lente della velocità della luce del vuoto (slow conoscenza delle interazioni elettromagnetiche
light), a partire dagli anni 2000 sono state anche che avvengono tra la radiazione ottica e gli atomi
realizzate velocità superluminali (fast light). Il che compongono il materiale. All'interno di questo
raggiungimento di quest'ultimo tipo di velocità pone scenario, ogni atomo di un materiale può essere
interrogativi non banali su come questo fenomeno descritto, in prima approssimazione e con il più
possa essere conciliabile con due principi semplice dei modelli (trattazione classica), come
fondamentali della fisica: il principio di causalità e la un nucleo di carica elettrica positiva circondato da
teoria di relatività di Einstein. In questo articolo una nuvola elettronica di carica negativa.
affronteremo la branca sperimentale della fisica L'interazione con la radiazione elettromagnetica
ottica che si occupa del controllo della propagazione introduce una perturbazione di questa condizione
dei segnali luminosi, toccando anche temi che di equilibrio, generando dipoli elettrici oscillanti
riguardano la relatività e la fisica atomica. (polarizzazione del mezzo) che a loro volta
interagiscono con il campo variabile dell'onda che
li sta investendo. L'effetto netto che si innesca può
essere descritto classicamente con la
Nota: La scrittura di questo articolo è stata fatta nel “sostituzione” dell'onda incidente con una con
tentativo di trattare argomenti molto specialistici e diversa velocità e, in generale, dalla diversa
complessi della fisica con un taglio divulgativo. direzione di propagazione (Teorema di Estinzione
L'uso di formule matematiche è stato ridotto di Ewald-Oseen) [1]. Una trattazione più avanzata
all'estremo necessario. Per alcune delucidazioni per l'interazione tra radiazione e materia
sulle unità di misura e allo scopo di migliorare la chiamerebbe in causa la meccanica quantistica e
comprensione dell'articolo, fare riferimento va comunque oltre gli scopi di questo articolo.
all'Appendice 1. Per approfondimenti più avanzati
consultare le referenze elencate alla fine del testo. Quello che ci interessa ora è definire una
velocità per l'onda. La velocità di fase, che
La luce e l'interazione con i mezzi materiali prendiamo per semplicità monocromatica (con
pulsazione ω), è data dal rapporto tra c e l'indice di
Tutti i fenomeni classici di natura elettromagnetica rifrazione nr caratteristico del materiale:
sono descritti dalle equazioni di Maxwell, le quali
legano tra loro le variazioni dei campi elettrici e
magnetici in relazione alle distribuzioni di carica e di
corrente elettrica. Una delle soluzioni a queste
46
vf = c/nr caso più generale, anche quella di propagazione del
(1) segnale stesso (In internet, come ad esempio su
wikipedia [3], si possono trovare animazioni che
L'indice di rifrazione è la manifestazione possono aiutare a comprendere la differenza non
macroscopica della risposta degli atomi del mezzo banale tra velocità di fase e velocità di gruppo).
alla radiazione incidente e, nel caso di un mezzo
omogeneo, caratterizza la risposta ottica del Il fenomeno della dispersione, che abbiamo
materiale. Dato che, ordinariamente (cioè lontano introdotto nella sezione precedente, è responsabile
da risonanze di assorbimento), nr è maggiore di del fatto che le diverse componenti assumono, una
1, la velocità in materiali diversi dal vuoto è sempre volta nel mezzo dispersivo, una velocità
minore di c. Inoltre, la stretta dipendenza di nr leggermente diversa tra loro, causando quindi una
dalla frequenza (o, equivalentemente, dalla variazione nelle loro caratteristiche di interferenza.
pulsazione e dalla lunghezza d'onda – vedere Questa variazione, oltre a indurre un effetto di
Appendice 1) determina la dispersione, cioè il noto distorsione che può essere più o meno rilevante,
fenomeno per cui la luce bianca si scompone in introduce anche una variazione nella velocità di
diverse componenti dopo il passaggio attraverso gruppo dell'impulso. In analogia con la velocità di
un materiale trasparente come un prisma o una fase, si può ricavare una espressione di vg di
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goccia d'acqua. questa forma:

La propagazione di un impulso ottico vg = c/


ng (2)
Un fenomeno ondulatorio, nel suo caso più
generale, può essere considerato un qualsiasi tipo dove ng prende il nome di indice di rifrazione di
di perturbazione riconoscibile e rilevabile che si gruppo. A differenza dell'indice di rifrazione, questo
propaga attraverso un mezzo con una certa tuttavia assume una dipendenza più complessa
velocità [2]. Un segnale diviene quindi una dalla frequenza e dalle caratteristiche del materiale,
caratteristica rilevabile di questa perturbazione che essendo sensibile anche alla “rapidità” con la quale
sia localizzabile spazialmente e temporalmente. l'indice di rifrazione varia con la frequenza, cioè
Un esempio notevole di segnale è costituito da un all'andamento della curva di dispersione. In assenza
impulso di natura elettromagnetica. In questo caso, di forte distorsione e nel caso di un pacchetto
il notevole vantaggio è quello di non avere bisogno d'onda dalla banda non troppo estesa in frequenza,
di un mezzo per sostenere la propagazione e di ng “visto” dall'impulso, in prima approssimazione, è
viaggiare alla massima velocità fisicamente dato da nr e sommato al prodotto tra la pulsazione e
possibile. la derivata prima di nr rispetto ad essa, il tutto
calcolato alla pulsazione portante ωc:
Anche nel caso di un impulso ottico
percepito dall'occhio umano come monocromatico, ng
come un impulso laser, un segnale di natura = nr(ωc) + ω(dnr/d ω)| ωc (3)
elettromagnetica può essere descritto come la
somma di diverse componenti dalla diversa L'andamento dell'indice di rifrazione dipende, in un
frequenza, cioè un pacchetto d'onda, attorno ad mezzo trasparente, da risonanze di assorbimento
una portante. Fisicamente, tale requisito risulta molto lontane ed è caratterizzato da un lento
essere ineliminabile, poiché un impulso incremento con la frequenza (dispersione normale).
esattamente monocromatico dovrebbe anche In prossimità di una risonanza si osserva un
avere una durata temporale infinita. Durante la “repentino” cambiamento nella curva di dispersione
propagazione, queste componenti interagiscono e, in particolare, anche un andamento al variare
tra loro attraverso interferenza costruttiva e della frequenza che può divenire decrescente
distruttiva, con il risultato di creare un inviluppo di (dispersione anomala) in corrispondenza di una riga
modulazione, cioè l'impulso, la cui posizione di assorbimento, come si osserva nell'esempio in
cambia nel tempo e nello spazio. La velocità di figura 1.
gruppo vg è la velocità alla quale questo inviluppo
si propaga e può essere quindi considerata, nel
47
In figura 2 si trovano i profili, calcolati
numericamente, dell'indice di rifrazione e di
assorbimento/amplificazione nel caso di mezzo
assorbente e di mezzo invertito.

Quest'ultima particolarità diventa estremamente


interessante in quanto, secondo le equazioni (2) e
(3), non solo la velocità di gruppo può diventare
maggiore di c, ma può anche assumere valori
negativi. In quest'ultimo caso, apparentemente
paradossale, vedremmo emergere il picco di un

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segnale dal mezzo in un istante precedente il suo
ingresso!

Modificando la frequenza portante


dell'impulso si possono quindi sondare diversi ng e
quindi ottenere slow light (vg molto minore di c) o
fast light (vg maggiore di c). In molti testi di fisica di
base universitari, anche autorevoli, l'apparente
paradosso della fast light veniva risolto con il fatto
che il segnale viene inevitabilmente distorto e
distrutto per via del forte assorbimento, poiché la
dispersione anomala si trova proprio in
corrispondenza della risonanza, portando ad una
definizione di velocità di gruppo priva di un vero
significato fisico. Tuttavia, questa “scorciatoia
Nel 2000 [4] fu riportato su Nature il primo caso di
teorica” fallisce considerando l'utilizzo dei mezzi in
velocità superluminale di un segnale ottico (si
grado di produrre radiazione laser, cioè quindi
trattava addirittura proprio del caso di velocità
caratterizzati dalla proprietà di amplificazione
negativa). In figura 3
piuttosto che di assorbimento (vedere Appendice 1,
mezzi attivi). In caso di un mezzo con inversione di
popolazione (cioè una condizione, artificialmente
indotta, nella quale la maggioranza degli atomi sono
in uno stato eccitato), anche le caratteristiche di
dispersione “si capovolgono”, aprendo alla
possibilità di ottenere valori di ng più piccoli di 1
senza distruggere il segnale (ma, anzi,
amplificandolo).

è riportato il secondo caso [5] riportato in


letteratura scientifica di ng negativo, in cui si
osserva un anticipo di circa 27 nanosecondi
rispetto al caso della propagazione nel vuoto, per
un impulso dalla durata di circa 400. A partire dal
2010 (durante il mio lavoro di tesi e di dottorato
48
poi) ho avuto anche io la possibilità di lavorare alla Nel caso in cui la velocità del segnale fosse
realizzazione sperimentale di uno dei casi [6-8] superluminale (usig>c), potrebbero esistere delle
riportati di velocità superluminali per un segnale velocità relative v tra diversi sistemi di riferimento
ottico (vedere sezione 5 per alcuni dettagli). per i quali Δt e Δt' assumono segni diversi [10].
Praticamente, in un Universo in cui la
Questa realtà sperimentale coinvolge il comunicazione superluminale fosse possibile,
problema sul come coniugare questi tipi di velocità dovrebbero esistere anche sistemi di riferimento per
con il principio di causalità e la relatività speciale e i quali la sequenza temporale di eventi connessi da
un serio approccio analitico nella comprensione una relazione di causa ed effetto risulta invertita. Si
delle fonti risulta necessario per affrontare la creerebbe quindi una sorta di “paradosso del
questione nel modo corretto. In realtà, il problema nonno”, come nel racconto di Schachner [11] nel
era già stato previsto e affrontato a partire dalla quale un viaggiatore del tempo tentava di uccidere il
prima metà del XX° secolo, con i lavori di nonno prima che quest'ultimo potesse conoscere la
Sommerfeld e Brillouin [9]. Comunque, il problema nonna.
è tutt'altro che banale ed è sempre in continuo
studio, soprattutto considerando alcuni casi Quindi, come può essere conciliabile la
particolari. Nella prossima sezione, vedremo realizzazione sperimentale di velocità di gruppo
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come l'ipotetica realizzazione di un segnale che superluminali con il limite insormontabile dato dalla
possa inviare realmente informazione ad una velocità della luce nel vuoto c? La soluzione a
velocità maggiore di c introdurrebbe dei veri e questo apparente paradosso si nasconde nella non
propri paradossi nell'impianto fisico moderno alla banale distinzione che sussiste tra il valore della
base della descrizione della realtà. Si ricordi, ad velocità che una certa grandezza può assumere e
esempio, il clamore che suscitò la notizia, poi quella dell'informazione che essa può trasportare.
rivelatasi frutto di un errore sperimentale, dei
neutrini superluminali. La causalità relativistica dei segnali
superluminali
Causalità e Relatività
La prima cosa da notare è che la generazione dei
La più intuitiva definizione di causalità può essere segnali superluminali è inevitabilmente legata al
riassunta con la frase “l'effetto non può anticipare vincolo di causalità che c'è tra l'impulso ottico e il
la causa”. Consideriamo di essere in un sistema di materiale che, opportunamente preparato, induce il
riferimento inerziale e di osservare un evento, nella cambiamento nella velocità di gruppo. In parole
posizione spaziale x e al tempo t, che causa un povere, per poter rispondere allo stimolo
altro evento di coordinate spazio-temporali elettromagnetico e modificare quindi le
(x+Δx,t+Δt), dove il simbolo Δ rappresenta un caratteristiche della radiazione incidente, gli atomi
incremento positivo, tramite un segnale che si del mezzo devono essere perturbati dalla radiazione
muove ad una velocità usig. Pensiamo quindi di stessa. La polarizzazione del mezzo è infatti un
osservare questo fenomeno in un altro sistema di effetto indotto da una causa (l'onda elettromagnetica
riferimento inerziale, che si muove con una incidente) che introduce un effetto, a sua volta, sulla
velocità relativa v<c rispetto al precedente. Per radiazione stessa.
motivazioni relativistiche (Trasformazione di
Lorentz), l'intervallo di tempo che intercorre tra i Come può quindi accadere che si possa
due eventi di causa ed effetto si trasforma da Δt a osservare il valore di picco di un impulso uscire dal
Δt’: mezzo in un istante precedente il suo ingresso,
come nei casi di velocità di gruppo negative, senza
violare la causalità? Immaginiamo di creare un
segnale ottico, ad esempio premendo un tasto che
attiva la creazione di un impulso laser. Quello che
succede, osservando questa creazione nel tempo, è
che, istantaneamente, alla pressione del tasto
comincia la sua propagazione il fronte dell'impulso
[12]. Questo è immediatamente seguito a sua volta
49
da due debolissime componenti del pacchetto
d'onda (legate alle frequenze più lontane dalla
risonanza), i precursori ottici. Solo
successivamente, l'impulso cresce quindi in
intensità fino ad arrivare al valore di picco, per poi
quindi diminuire nuovamente. Quindi, anche nel
caso del vuoto, il tempo intercorrente tra la
pressione del tasto e quello della rilevazione del
segnale nel rilevatore risulta sempre maggiore del
tempo richiesto da un fotone a velocità c per coprire
tale distanza. Infatti il ricevitore, per poter rilevare il
segnale (ricezione dell'informazione), deve
“aspettare” che il segnale raggiunga un livello di
intensità rilevabile.

Supponiamo ora di interporre tra il risulta in anticipo rispetto al caso del vuoto, ma
generatore e il ricevitore un mezzo in grado di sempre in ritardo rispetto al fronte.

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indurre una velocità di gruppo superluminale. Gli
In conclusione, tutta l'informazione
atomi di questo mezzo quindi cominceranno a
codificata nel segnale risulta già presente nelle
“rispondere” al segnale solo una volta che il fronte
primissime componenti che seguono il fronte
dell'impulso li ha attraversati. Quindi, tutte le
dell'impulso, nel caso in cui fossimo in grado di
modificazioni sull'impulso che questa risposta
rilevarle (i precursori degli impulsi possono essere
indurrà coinvolgeranno solo la parte principale (e più
comunque osservati sperimentalmente [13-15]). Il
facilmente rilevabile) dell'impulso e che investe il
picco dell'impulso non trasporta quindi nuova
mezzo solo in un tempo successivo. Quindi, quello
informazione. In caso di velocità superluminale, il
che si può ottenere è che il valore di picco
picco dell'impulso anticipa il picco nel caso del
dell'impulso superluminare sia in anticipo nel tempo
vuoto, ma in ogni caso questo avanzamento nel
di propagazione rispetto al caso del vuoto. Tuttavia,
tempo di propagazione non può arrivare a
per motivi di causalità, nessuna modifica può essere
superare il fronte. Quindi anche nel caso di
indotta prima del passaggio del fronte e quindi, in
velocità di gruppo superluminali, il limite superiore
nessun caso, questo anticipo superluminale può
per la velocità con la quale una parte del segnale
essere tale da anticipare il fronte. Dal canto suo,
(e quindi l'informazione) può essere rilevabile è
quest'ultimo si propaga in ogni mezzo sempre a
dato da quella del fronte e quindi da c. La velocità
velocità c, in quanto nessuna risposta del mezzo
dell'informazione resta in ogni caso quindi uguale
può essere tanto veloce da perturbarlo. Infatti è lui
alla velocità della luce del vuoto [5,16] e, nel caso
stesso la causa che induce la risposta successiva,
più generale, minore per ragioni di rilevabilità. Nei
dato che nessun mezzo può avere una risposta
casi di velocità di gruppo superluminali, il meglio
esattamente istantanea.
che si può fare è “recuperare” un ritardo che è
La figura 4 cerca di chiarire ulteriormente presente tra l'inizio della propagazione del fronte e
questo fenomeno tutt'altro che banale. Nella figura quello della parte principale dell'impulso [7,8]. I
a) si vede un segnale la cui propagazione ancora vincoli imposti dalla causalità e dalla relatività
non ha raggiunto il rilevatore. speciale per l'invio dell'informazione risultano
quindi sempre rispettati.
Nelle figure b), c) e d) si osserva l'istante in cui il
fronte arriva al rilevatore in tre casi diversi: Un altro modo efficiente per visualizzare la
propagazione dell'informazione riguardante un
in b) il mezzo interposto è il vuoto, in c) un mezzo evento è attraverso un diagramma spazio-tempo
che induce slow light e in d) un mezzo che induce (figura 5),
una velocità di gruppo superluminale. In ogni caso, il
tempo di arrivo del fronte è insensibile al tipo di
mezzo interposto. Nel caso d) il picco dell'impulso
50
vincoli già discussi) per la ricostruzione dello stato
quantistico della particella. I tachioni invece sono
particelle, dalla massa immaginaria e dalla velocità
superiore a c, la cui esistenza, allo stato attuale, non
è stata confermata sperimentalmente, così come la
loro dinamica di eventuale interazione con la
materia ordinaria e il relativo soddisfacimento dei
vincoli di causalità. Gli esperimenti di Nimtz
dimostrarono il raggiungimento di velocità di gruppo
superluminali utilizzando le onde evanescenti tra
guide d'onda nella regione spettrale delle microonde
(photonic tunneling) [17]. In particolare, in uno di
questi esperimenti fu codificata la sinfonia numero
40 di Mozart e fu riportata una velocità del segnale
trasmesso di 4.7 volte c. Come sostenuto dallo
stesso Nimtz [18], il processo non viola la causalità
per conseguenze che discendono dal fatto che il
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segnale deve essere fisicamente limitato in banda


dove nell'asse delle ordinate si trova la coordinata
spettrale e avere durata finita. La causalità
temporale e in ascisse quella spaziale. L'evento è
relativistica viene salvaguardata sempre, perché
costituito dalla produzione dell'impulso, cioè la
l'avanzamento temporale avviene senza la
pressione di un tasto al tempo 0 in una certa
necessità di trasmissione di informazione relativa al
posizione spaziale. Il bordo del cono di luce
comportamento successivo del campo incidente
definisce la velocità del fronte dell'impulso, che
[19]. In questo, come in altri casi, è la definizione di
connette punti nello spazio-tempo alla velocità
“segnale” stesso ad essere parzialmente un
della luce nel vuoto c. Il fronte parte
problema di pura semantica, in quanto quello che
istantaneamente con l'evento. Quest'ultimo può
conta è se il segnale trasporti nuova informazione in
essere rivelato da un osservatore posto nel punto
modo superluminale o meno. Sotto questo punto, la
dello spazio-tempo A, mentre ciò è impossibile per
causalità relativistica risulta essere sempre
uno posto in B. La linea scura invece rappresenta
soddisfatta. Comunque, come giusto che sia, la
la propagazione nello spazio-tempo del picco
Scienza va avanti sulla questione, senza nessun
dell'impulso che, come abbiamo prima detto, inizia
dogma e pregiudizio e dando sempre alla Natura
la sua propagazione con un certo ritardo t'
l'ultima parola.
dall'evento. La presenza, per una certa estensione
spaziale, di un materiale in grado di indurre una vg La discussione riguardante i vari metodi che
superluminale (area tratteggiata) induce un hanno permesso di realizzare slow e fast light nel
anticipo nella propagazione del picco, fino ad un caso dei segnali ottici- come le trasparenza
valore limite costituito dal bordo del cono (dato che elettromagneticamente indotta (EIT), lo scattering di
è il passaggio del fronte ad indurre la risposta del Brillouin, i metamateriali, ecc.. - va oltre lo scopo
mezzo). Se la causalità relativistica potesse essere dell'articolo e chiama in causa fenomeni fisici molto
violata, potrebbe esistere un canale di complessi. Per approfondimenti su tutti gli argomenti
trasmissione superluminale, con il quale un trattati ed ulteriori esempi si può consultare l'estesa
osservatore A potrebbe comunicare ad un letteratura sull'argomento e in particolare le
osservatore posto in C l'esistenza futura referenze [10], [20] e [21].
dell'evento. Quindi a sua volta C potrebbe
impedire l'evento e quindi introdurre un paradosso Un esempio sperimentale
spazio-temporale, impossibile in natura.
In questa sezione viene riportata una descrizione
Altri fenomeni, come l'entanglement non semplificata del metodo sperimentale che ha
possono essere sfruttati per comunicazioni permesso di raggiungere le velocità di gruppo
superluminali, in quanto necessitano dell'utilizzo di superluminare (fast light) riportate negli articoli [6-8]
anche un canale classico (e quindi soggetto ai e utilizzato anche per esperimenti in regime di slow
51
light [22,23] (modificando la frequenza del laser di
pompa per eccitare altri livelli atomici).
La figura 7 mostra invece il diagramma
Il mezzo attivo è costituito da vapore di
sodio a bassissima pressione. Dato che la
meccanica quantistica impone che i livelli energetici
siano quantizzati, per eccitare le varie transizioni
occorre utilizzare impulsi laser accordati a
determinate frequenze. In figura 6

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semplificato degli elementi principali dell'apparato
sperimentale (in realtà ulteriori componenti ottici ed
elettronici sono necessari). L'impulso laser di
pompa (in rosso in figura), responsabile
dell'eccitazione nel mezzo all'interno della cella
(CE), è prodotto tramite un sistema laser a
coloranti (DYE), che ha la caratteristica di poter
essere finemente accordato in frequenza. A sua
volta, questo sistema laser sfrutta un altro impulso
laser (in verde), prodotto da un Nd:YAG (un laser a
stato solido), come fonte di energia ad elevata
potenza per indurre una inversione di popolazione
nel colorante. L'impulso di sonda è invece prodotto
da un diodo laser di estrema qualità (in arancione
nel disegno - in realtà invisibile all'occhio umano
avendo una lunghezza d'onda nel vuoto di circa
è presente il diagramma dei livelli atomici coinvolti e 820 nm, cioè nel vicino infrarosso). Variando la
le relative transizioni, oltre alla foto della cella che corrente e la temperatura del diodo è possibile
contiene il vapore di sodio. Un laser di pompa in variare la lunghezza d'onda di emissione con la
regime impulsato eccita il doppietto 2D di livelli precisione del pm. Attraverso una fibra ottica (F), il
atomici, tramite un fenomeno non lineare chiamato fascio laser arriva ad un modulatore elettro-ottico
transizione a due fotoni (transizione A) dal livello (EOM), comandato da un generatore di impulsi
fondamentale 2S1/2. In questo modo un altro elettrici di alcuni ns (non riportato in figura).
impulso (la sonda), opportunamente accordato in Attraverso un processo di tipo interferometrico
frequenza nel vicino infrarosso, trova un mezzo (Mach-Zehnder) che avviene all'interno del
amplificante dovuto a due risonanze (transizioni B e modulatore, il fascio laser(inizialmente in continua)
C). Il mezzo risulta invertito in quanto la popolazione viene trasformato in un impulso.
di atomi del livello 2P3/2 è assente. Con il tempo, la
popolazione nei livelli 2D decadrà spontaneamente Questo impulso di sonda viene così inviato
nel livello 2P3/2 e poi di nuovo verso il livello nella cella alcuni ns dopo il passaggio dell'impulso
fondamentale 2S1/2 (transizione D). di pompa, che ha precedentemente eccitato il
mezzo. Un sistema elettronico molto preciso riesce
a sincronizzare tutti questi processi di generazione
degli impulsi. Uno specchio dicroico (DM), cioè
trasparente per la luce rossa e riflettente per quella
52
infrarossa, permette di allineare i percorsi dei due del materiale. La frequenza dell'onda rimane invece
fasci ottici. Una volta all'interno del mezzo, sempre costante, essendo legata all'energia del
l'impulso di sonda subisce una variazione nella singolo fotone: E=hf, dove h è la costante di Planck.
velocità di gruppo e quindi il suo profilo temporale
viene acquisito da un veloce fotodiodo (PD) e Mezzi Attivi e Lasers: come previsto da Einstein
quindi misurato da un oscilloscopio digitale (OS) attraverso un ragionamento di tipo termodinamico,
dalla notevole banda passante. Tutti i profili oltre al processo di emissione spontanea -
vengono quindi analizzati via software, emissione di un fotone in una direzione casuale da
caratterizzando quindi il fenomeno al variare di parte di un atomo eccitato - deve esserci anche il
alcuni parametri sperimentali. processo di emissione stimolata, dove l'emissione
viene stimolata da un altro fotone, producendo una
In figura 8 (immagine adattata dalla sorta di “clone” dello stesso e quindi l'amplificazione
referenza [6]) è riportato il profilo sperimentale di un segnale ottico. La condizione per la quale
dell'impulso di sonda nel caso di propagazione nel quest'ultimo processo possa prevalere sul quello
spontaneo prevede è che la popolazione degli atomi
eccitati sia superiore di quella nello stato
fondamentale (inversione di popolazione). Questa
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condizione “innaturale” è alla base dell'invenzione


del laser negli anni '60. Per raggiungere emissione
laser serve anche un sistema di pompaggio, che
induce una inversione di popolazione, e una cavità
ottica (composta da specchi), all'interno della quale
la radiazione trova una direzione privilegiata di
amplificazione. L'energia di soglia per l'innesco di un
laser si ottiene quando l'energia immessa (e quindi
l'inversione di popolazione) è tale da fare in modo
vuoto (linea continua rossa) e in regime fast light che l'amplificazione superi i fattori di perdita. La
(linea continua verde). Le linee tratteggiate sono le semi-trasparenza di uno specchio della cavità ottica
relative alle simulazioni numeriche basate sul permette di prelevare il fascio laser verso l'esterno.
modello teorico, la cui complessità va oltre gli Il sistema di pompaggio può essere di diverso tipo e
scopi di questo articolo (si vedano le referenze può essere anche costituito da un altro fascio laser.
[6,7] e [21]). Nel caso fast light, l'impulso, dalla
Riferimenti
durata di alcuni nanosecondi, anticipa di circa 400
picosecondi il caso del vuoto. [1] M. Born, E. Wolf, Principles of Optics, 7th Ed.
Cambridge University Press (1999)
Appendice 1
[2] G.B. Whitham, Linear and Nonlinear Waves,
Unità di misura: sia per le unità di misura spaziali
Wiley-Interscience (1974)
che temporali, nel testo compaiono suffissi del tipo
“n” e “p”, che rispettivamente indicano il [3] https://en.wikipedia.org/wiki/Group_velocity
“nano” (10-9, un miliardesimo) e il “pico” (10-12, un
millesimo di miliardesimo). Quindi, ad esempio, 1 [4] L.J. Wang, A. Kuzmich, A. Dogariu, “Gain-
ns (1 nanosecondo) è la miliardesima parte del assisted suprluminal light propagation”, Nature 406,
secondo. 277 (2000)
Lunghezza d'onda, frequenza e pulsazione: la [5] M.D. Stenner, D.J. Gauthier, M.A. Neifeld, “The
lunghezza d'onda λo per un'onda elettromagnetica speed of information in a fast-light optical
nel vuoto è data dal rapporto tra la velocità c e la medium”, Nature 425, 695 (2003)
frequenza dell'onda f: λo=c/f. La relazione tra la
frequenza f e la pulsazione ω è: ω=2πf. In mezzi [6] E. Ignesti, F. Tommasi, R. Buffa, L. Fini, E. Sali,
diversi dal vuoto la lunghezza d'onda si modifica, S. Cavalieri, “Optical control of superluminal
diventando λ'= λo/n, dove n è l'indice di rifrazione
53
propagation of ns laser pulse”, Phisical Review A 86, Medium with a Slow Group Velocity”,
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54

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