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Sommario
13 Il Salvagente
Cesare Cases: Giacobini e lingue tagliate
16 L'Inedito
"Mr. Noon " di D.H. Lawrence (a cura di Franco Marenco)
24 Libri di Testo
Insegnare la storia (a cura di Lidia De Bedericis)
46 Libri economici
(a cura di Guido Castelnuovo)
V
47 Lettere
Masolino d'Amico, Aldo Busi
R E C E N S O R E AUTORE TITOLO
• H
•
31 Giuseppe Starace P a u l Davies Dio e la nuova Fisica
32 Roberta De Monticelli Michael D u m m e t Filosofia del linguaggio
34 Piergiorgio Battaggia D. S. M. Ili-Manuale diagnostico e statistico
delle malattie mentali
Agostino Pirelia Peter R. Breggin Flettroshok, i guasti sul cervello
38 Francesco Ciafaloni Luciano B e r g o n z i n i Il volto statistico dell'Italia 1861-1981
Franco Ferraresi Rosario M i n n a Breve storia della mafia
39 Giovanni Malagodi Giorgio Rodano Il credito all' economia. R. Mattioli
alla Banca Commerciale
41 Marco Bouchard C . Balducci e U . Carabelli Il sindacato
R. B o r t o n e e P . C u r z i o La contrattazione collettiva
D . G a r o f a l o e P. G e n o v i v a Lo sciopero
42 Gianfranco Pasquino G r u p p o d i Milano Verso una nuova costituzione
44 Gianni R o n d o l i n o AA.W. La pelle e l'anima. Intorno alla Nouvelle Vague
Enrico Fubini C. D a h l h a u s La concezione wagneriana del dramma musicale
45 Paola Agosti G. Freund Il mondo e il mio obiettivo
R. Simili (a cura di) La spiegazione storica A.T. 41 G. Gaia (a cura di) I lavoratori stranieri in Italia B.P.
30 F. Angioni Un soldato italiano in Libano M.P.
44 V. Pudovkin La settima arte S.C.
F. Isman Angioni - Noi a Beirut M.P.
M.P. 46 E. Detti IIfumetto tra cultura e scuola S.D.C.
B. Vespa (a cura di) Italia-Libano
D. Battaglia L'ispettore Coke S.D.C.
31 B. Commoner Se scoppia la bomba A.C.
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N.2 Pag-
IDEI LIBRI DEL MESEI
STEFANO BENNI
I meravigliosi animali di
STRAN AL ANDIA
disegni di Pirro Cuniberti
L'autore di Terra! alla scoperta
dell'isola dove t u t t o è così s t r a n o che
più n i e n t e s e m b r a s t r a n o .
ANGELA CARTER
LA PASSIONE
DELLA NUOVA EVA
Dalla scrittrice più eccentrica e
visionaria dei nostri t e m p i , un r o m a n z o
erotico apocalittico, u n a m e t a f o r a
aggressiva, r a f f i n a t a e i n q u i e t a n t e delle
m e t a m o r f o s i subite dalla "politica del
sesso".
I narratori
La memoria
ÉLT\
p r i m a versione integrale in Occidente. romanzi.
di Bloomsbury, di due guerre e due
dopoguerra.
Le arti
GIULIO CARLO ARGAN PAUL KLEE AUGUSTO GARAU
L'ETÀ DI BEETHOVEN
CLASSICO ANTICLASSICO TEORIA DELLA FORMA LE ARMONIE DEL COLORE
a cura di Gerald Abraham
I m m i n e n t e in libreria il volume V i l i E DELLA FIGURAZIONE Prefazione di Rudolf Arnheim
Negli scritti di oltre u n c i n q u a n t e n n i o ,
dell'edizione italiana della prestigiosa u n solo p a n o r a m a , originale e a cura di Jiirg Spiller U n libro illustrato c h e i n n o v a le teorie
New Oxford History of Music. articolato, dell'arte del R i n a s c i m e n t o in L a n u o v a edizione di u n ' o p e r a classiche e insieme fornisce s t r u m e n t i
Italia e in E u r o p a , m a a n c h e u n f o n d a m e n t a l e , con oltre 1200 operativi nuovi a chi p r o g e t t a col
DONALD JAY GROUT a f f a s c i n a n t e percorso nell'intelligenza illustrazioni, i cui testi h a n n o p e r l'arte colore.
STORIA DELLA MUSICA critica di u n maestro. Illustrato. m o d e r n a la stessa i m p o r t a n z a c h e
IN OCCIDENTE h a n n o , per l'arte del R i n a s c i m e n t o , gli
scritti sulla p i t t u r a di L e o n a r d o .
Il p a n o r a m a complessivo più esauriente
in u n solo volume. Illustrato.
I saggi
GEORGES DEVEREUX MICHEL FOUCAULT
MELVIN KONNER
DONNA E MITO L'USO DEI PIACERI
L'ALA IMPIGLIATA
I condizionamenti biologici U n a ricerca sulle i m m a g i n i della d o n n a L ' u l t i m a opera dell'ultimo m a i t r e à
p e n s e r . D u e edizioni in u n mese.
dello spirito umano e sullo sfondo m i t i c o dei r a p p o r t i t r a i
Dall'etologia alla genetica, d a l l ' a n a t o m i a sessi che r i n n o v a l'approccio
cerebrale alla sociobiologia, u n a psicoanalitico classico ai f e n o m e n i MAURICE BLANCHOT
magistrale s i n t e s i della s t r a o r d i n a r i a culturali. LA COMUNITÀ
esplosione di conoscenze che h a n n o INCONFESSABILE
a m p l i a t o la c o m p r e n s i o n e dell'umano, OMOSESSUALITÀ
D a Georges Bataille a M a r g u e r i t e
dei suoi limiti e delle sue possibilità. I r a p p o r t i cruciali t r a l'omosessualità e Duras, u n a riflessione di i n t e n s i t à senza
la sensibilità e c u l t u r a c o n t e m p o r a n e a p r e c e d e n t e sull'esigenza di assoluto
FRITJOF CAPRA e s a m i n a t i con intelligente o b i e t t i v i t à d a nella l e t t e r a t u r a , nella politica e
IL PUNTO DI SVOLTA scrittori di n o t o r i e t à internazionale, nell'amore.
Scienza, società e cultura emergente come George S t e i n e r , Michel Foucault,
J o h n Boswell, M a r t i n Green, P h i l i p
I n A m e r i c a e in G e r m a n i a la B i b b i a di Rieff e altri. P r e f a z i o n e di Guido
YOGA E MATERNITÀ
verdi ed ecologisti. " D a u n fisico teorico Almansi. di Gabriella Cella e Fiorenza Zanchi
c h e h a e s a m i n a t o ciò c h e sta a c c a d e n d o U n m a n u a l e illustrato c h e fonde la
nel n o s t r o m o n d o , u n c o n t r i b u t o m e d i c i n a occidentale e la s t r a o r d i n a r i a
significativo alla n o s t r a sopravvivenza lezione del sapere orientale.
c o m e specie" ( R . D . Laing).
Il Libro del Mese
La storia antica avvicinata da Momigliano
ARNALDO MOMIGLIANO, Sui pretazioni che dei fatti, e della tradi- dell'indagine sul passato natural- Momigliano in un libro giustamente
fondamenti della storia antica, zione storiografica antica, sono state mente non è legata nel Momigliano famoso (Saggezza straniera, 1975),
Einaudi, Torino 1984, p p . 505, date dalla ricerca moderna. Seguire a nessuna affermazione di pretese dove sono bene indicati i limiti di
Lit. 30.000. la "storia del problema" non è un esemplarità di valori, e va ben oltre varia natura dell'ellenizzazione,
compito di curiosità erudita, signifi- ogni aspetto professionalistico. Essa connessi proprio alla volontaria,
ca ritrovare in un continuo scambio deriva propriamente, anche per una
L'opera
mancata capacità del mondo greco
e interrelazione di livelli cronologici ribadita dichiarazione dello storico, di appropriarsi le manifestazioni
e culturali le infinite e varie connes- che è ad un tempo orgogliosa ma an- culturali e letterarie degli altri. Sem-
sioni e sollecitazioni dalle quali si che e s e m p l a r m e n t e modesta, bra chiaro che questa è un'ulteriore
di Emilio Gabba
Vien fatto di notare con qualche
meraviglia che soltanto ora si sia
pensato, in Italia, di raccogliere in
un volume organico e di rendete fa-
cilmente accessibili ai lettori non
596 titoli per capire il passato testimonianza della mentalità esclu-
sivistica greca da confrontare con la
specialisti alcuni dei più significativi concezione particolaristica che anche
saggi che Arnaldo Momigliano ha Di Momigliano è uscito recentemente an- storiografica "A Hundred Years after Ran-
che il Settimo contributo alla storia degli stu- ke "); Essays in Ancient and M o d e m Historio- della libertà ebbero i greci: fattore
dedicato alla teoria e alla metodolo- condizionante dello stesso cosmopo-
gia della storia (antica). Saggi che, di classici e del m o n d o antico, ultimo di una graphy, Oxford, Blackwell, e Wesleyan Univ.
litismo ellenistico che, con Filippo
del testo, erano singolarmente ben serie pubblicata dalle Edizioni di Storia e Let- Press, 1977 (qui lavori su Droysen, Pustel de di Macedonia e Alessandro il Gran-
noti agli studiosi e che come tali ave- teratura (la casa editrice romana di Giuseppe Coulanges, Croce); La storiografia greca, To- de, era pur nato sul dissolvimento di
vano già esercitato una decisiva in- De Luca) : sono finora dieci tomi in cui egli ha rino, Einaudi, 1982. quella stessa libertà greca delle po-
fluenza sulla ricerca. Agili raccolte avviato, a partire dal 1955, un'opera di sele- Era le monografie vanno ricordate almeno leis. Anche queste sono tematiche
di suoi studi di storiografia antica e zione e sistemazione per nuclei tematici di L'opera dell'Imperatore Claudio, Firenze, da sempre centrali nella riflessione
modena erano a disposizione di let- una sterminata quantità di articoli altrimenti di Momigliano ed esse, come è stato
Vallecchi, 1932; Filippo il Macedone, saggio
tori anglosassoni e francesi. In Italia giustamente notato, si connettono
sparsi nelle sedi più disparate. Un 'utile bi- sulla storia greca del IV secolo A . C . , Firenze,
lo stesso editore di questo volume inevitabilmente a problemi di "de-
aveva pubblicato di Momigliano al- bliografìa 1928-luglio 1978, divisa in due ap- Le Monnier, 1934. Il Sommario di storia delle
pendici alla fine del Quarto e del Sesto con- cadenza". E problemi di questo ge-
tre opere che, per quanto singolar- civiltà antiche, I: L'Oriente e la Grecia e II:
nere Arnaldo Momigliano ha studia-
mente significative, non indicavano tributo, annovera 596 titoli, ivi comprese tra- Roma, Firenze, La Nuova Italia, 1934 (rist. to a fondo, per quanto riguarda
tuttavia in modo adeguato la ric- duzioni e ristampe, ma tolte le voci di storia 1946 e 1958 ecc.) è esempio di come si possa l'impeto romano, nelle manifesta-
chezza della sua riflessione metodo- greca e romana scritte per l'Enciclopedia Ita- fare un manuale di alto livello; e su questa li- zioni della cultura tardo-antica e nei
logica sulla storia. D'altro canto, la lia e l'Encyclopaedia Britannica. Si va da ana- nea sarà da menzionare anche /'Introduzione ripensamenti della storiografia mo-
monumentale serie dei suoi contri- lisi puntuali di fonti a più vasti saggi di storia bibliografica alla storia greca fino a Socrate, derna (si pensi al saggio famoso del
buti alla storia degli studi classici (e antica (temi privilegiati il rapporto fra civiltà 1936, ripubblicato in questo volu-
Firenze, La Nuova Italia, 1975.
del mondo antico), giunta oramai a giudaica e mondo orientale da un lato, mon- me, intorno alla formazione della
sette volumi, in dieci tomi, si confi- Da due serie di conferenze che Momiglia-
do greco e romano dall'altro; le origini e la moderna storiografia sull'impero ro-
gura decisamente come la raccolta no ha dedicato in università inglesi e america-
storia arcaica di Roma, ma anche l'età impe- mano, e ai suoi molti lavori su Gib-
complessiva dell'intera produzione ne a tematiche specifiche (ma continuamente bon).
scientifica di Momigliano. Vorrei far riale e soprattutto tardo-imperiale, nei suoi ricorrenti come leitmotiv della sua riflessione)
contatti col cristianesimo), alle più varie e nu- Il nostro ragionamento potrebbe
notare che l'osservazione sul "ritar- sono nati due libri, entrambi tradotti da Ei- continuare molto a lungo, tanto va-
do" con cui questa raccolta di saggi merose recensioni, che entrano sempre nel vi- naudi: Lo sviluppo della biografia greca, To- ste sono le problematiche che Momi-
appare non è, come potrebbe sem- vo di una discussione metodologica, agli stu- rino 1974, Saggezza straniera. L'Ellenismo e gliano ha considerato. Ma vai la pe-
brare, banale, proprio perché Arnal- di di storia della storiografia classica e moder- le altre culture, Torino 1980. na di proporre una riflessione con-
do Momigliano è sicuramente lo sto- na. Momigliano ha infine curato (con un 'in- clusiva. Questa ricchezza di proble-
rico italiano contemporaneo con il
Di questi ultimi si avevano già alcune troduzione e un proprio contributo) la pub- mi nasce, come si è detto, da una in-
quale ogni cultore di studi storici, di
scelte, rispetto alle quali quella Sui fonda- blicazione di un volume collettivo su II con- terna esigenza di chiarificazione, ma
qualsiasi parrocchia e ambito crono-
è anche suggerita dall'avvicinamen-
logico, si trova di continuo a dover menti della storia antica aggiunge ma neces- flitto tra paganesimo e cristianesimo nel seco-
to critico diretto ad infiniti testi e
fare i conti, e soprattutto per proble- sariamente toglie qualcosa: Studies in Histo- lo IV, Torino, Einaudi, 1968 (The Conflict documenti; essa è altresì stimolata
mi di metodo. riography, London, Weidenfeld and Nicol- between Paganism and Christianity in the dalla necessità di penetrare, per il
Arnaldo Momigliano non riflette son, 1966, e New York, Harper Torchbooks, Fourth Century, Oxford, Clarendon Press, proprio lavoro, complessi intrecci
in astratto sulla storia e sulla meto- 1966 (che comprende fra l'altro importanti 1963). culturali. Si spiega, forse, così
dologia della storia. Individuato con articoli su Creuzer, Grote, Rostovzev, e una perché quello che è senza dubbio
acuta sensibilità il problema storico, breve ma penetrante valutazione dell' attività uno dei maggiori ripensamenti teo-
Momigliano parte molto concreta- (m.m.s.)
rici e metodologici sulla storia sia
mente dall'analisi dei fatti; ed è pro- opera di uno storico dell'antichità,
prio dall'indagine storiografica, tesa tradizionalmente abituato alla se-
ad individuare e a capire i modi se- rietà della ricerca filologica per l'ac-
condo i quali i fatti sono presentati certamento critico del materiale sul
dalla tradizione antica, che egli per- quale si trova a lavorare, ma che ri-
viene alla ricerca storica intesa come tiene parte integrante del proprio
"sintesi di ricostruzione e interpreta- orizzonte umano e culturale ogni
zione del passato". Appunto il pas- manifestazione dello spirito umano.
saggio fra i due inscindibili momen-
ti della ricerca storiografica e della ri- nutre la stessa indagine storica. In dall esigenza fondamentale, morale
costruzione storica è rappresentato
dalla contemporanea riflessione teo-
rica e metodologica, che è condotta
termini più generali, la riflessione
sui modi con i quali, nel tempo, è
stato affrontato lo studio del passato
e storica, di riconoscere le fonti e i
debiti della propria formazione cul-
turale: esigenza che non va disgiun-
Il metodo
secondo un ripensamento autonomo
dello storicismo crociano. Ognuno
e il riconsiderare, nelle sue varie fasi,
le ragioni storiche e le origini cultu-
ta dall'incessante volontà di rinno-
vare e di arricchire le proprie cono-
di Maria Michela Sassi
dei saggi di questo volume è esem- rali del nostro studio sono momenti scenze anche con l'attento studio di
plare proprio per la concreta eviden- inseparabili interni alla ricerca sto- nuove metodologie (senza alcuna "Quando mia figlia era molto pic-
za, nel dipanarsi stesso del lavoro riografica e storica. La loro legitti- supina adesione ad esse), ma che è cola si divertiva a entrare nel mio
critico, di questa convergenza fra mità (e meglio si direbbe indispen- soprattutto strettamente consociata studio e a chiedermi con finta gra-
problemi storici e metodo storico: la sabilità) sta nella consapevolezza, ad una altrettanto consapevole valo- vità: "Signore papà che cosa hai con-
superiore capacità di cogliere l'es- che é fortissima nel Momigliano, di rizzazione del significato sociale di cluso?". La sua domanda mi è torna-
senziale, la nitidezza del dettato che quanto le grandi civiltà del passato, questo suo lavoro. ta in mente molte volte più tardi, e
è pari alla chiarezza del pensiero, ebraica greca romana, "abbiano si- Si spiegano così la centralità e l'as- mi ritorna nella mente anche oggi.
evitano ogni rischio di confusione e gnificato per la formazione e lo svi- soluta vitalità che nella pluridecen- Concludere non è facile, in qualsiasi
di ambiguità. La riflessione storica e luppo del patrimonio culturale e in- nale attività del Momigliano ha, per lingua. E io per natura preferisco
metodologica nasce, dunque, da tellettuale che, più o meno consape- esempio, il problema storico della proporre problemi".
problemi concreti; lo storico dà, volmente, grava su di noi, e quanto comprensione e valutazione dell'el- Con queste parole Arnaldo Mo-
chiaramente, una posizione di pre- ancora esse rappresentino per la no- lenismo, l'età dell'incontro, nel migliano si apprestava qualche anno
minenza alla ricerca sulla storiografi- stra conoscenza storica e per la nostra mondo greco, di differenti civiltà, e fa a tirare le fila di un colloquio del-
ca antica, andando ben oltre le ana- coscienza civile, oggi. Dall'inciden- specialmente di quelle greca e giu- la Fondation Hardt sugli studi classi-
lisi del suo maestro Gaetano De za dell'antico sul moderno, e daica, tale da creare quella interdi- ci fra XIX e XX secolo: l'esordio di
Sanctis, tese piuttosto a precisare la dall'interazione fra moderno e anti- pendenza culturale che al principio quell 'Epilogo senza conclusione,
composizione delle opere storiche co, può scaturire una migliore com- dell'era cristiana ha caratterizzato la pure non compreso nella raccolta di
antiche; ma poi nello svolgimento prensione delle civiltà antiche, tanto civiltà dell'impeto romano, quasi saggi sullo studio della storia antica
della ricerca storiografica di Momi- quanto una nuova proposizione di preparando il trapasso, appunto,
gliano si inserisce, del tutto natural- quesiti storici". verso il cristianesimo. Questo incon-
mente, anche l'indagine sulle inter- Questa consapevolezza del valore tro di civiltà è stato esaminato da
N 2 riNDlCF pag 6
• D E I LIBRI D E L U E S E B
o
maestro di equilibrato umanesimo;
peccato piuttosto che manchi il bel greci latini ed ebraici) è stata prelu- di insiemi conclusi, e al secondo la
lavoro sui critici inglesi di Niebuhr dio all'incontro col cristianesimo, e considerazione diacronica degli
pubblicata da Einaudi, può intanto uscito nel '52 nella "Rivista Storica alla nascita della civiltà europea. eventi. Ben vengano dunque a Mo-
valete a individuarne un primo mo- Italiana", così limpido nella defini- Non troppo diverso dai fieri Greci migliano i nuovi antiquari, sociologi
mento di unità. L'instancabile di- zione di carattere e limiti dell'intui- del suo bel libro su Saggezza stranie- e antropologi e anche strutturalisti,
scussione e riformulazione di pro- zione storica. ra, Momigliano ha in fondo una cu- purché non disattenti a scorgere die-
blemi e metodi, che percorrono una È chiarissima l'equivalenza realiz- riosità distaccata per le culture orien- tro i fatti le 'idee' (in senso hum-
scrittura vivacissima e irta di para- zata fra storia della storiografia e ri- tali, considerate soprattutto in boldtiano) del divenire storico; e si
dossi, a tenere sulle spine e se possi- cerca storica empirica: dettata la pri- quanto giovino a una maggiore au- ricorra pure — ma occasionalmente
bile sconcertare il lettore, sono del ma dalla necessità di riesaminare ori- tocoscienza (e non sembra per esem- e previo accertamento dei fatti — al-
resto caratteristiche di tutta l'opera gine e significato di concreti proble- pio nascondere la sua preferenza per le categorie interpretative del marxi-
di Momigliano. Ma naturalmente la mi di ricostruzione, saggiando la va- lo "sguardo da lontano" di Gibbon smo o della psicanalisi.
preferenza dichiarata per i problemi lidità delle intuizioni dei predeces- più che per l'adesione entusiastica di Grato al suo amico Carlo Antoni
piuttosto che per le soluzioni na-
sconde — sotto una buona dose di co è anzitutto — o ha sempre cercato
Understatement — un programma di essere — uno "scopritore della ve-
di verità: che lasciandone il possesso
nella mano destra di Dio — per dirla
con Lessing — preferisce riservarsene
una ricerca indefinita, che più ge-
Le regole del gioco rità", che ha a che fare con fatti e
documenti, e va giudicato dall'uso
che ne fa: precisazione non
démodée, se anche Carlo Ginzburg
nuinamente esprima tensione ed er- l'ha recentemente ripresa nella sua
rori di un processo conoscitivo. postfazione alla microstoria del Ri-
Lo storico e libero di scegliere il suo pro- testi e di dedurne conseguenze che i testi non
Non per nulla il volume einaudia- torno di Martin Guerre di N. Zemon
no si titola Sui fondamenti della sto- blema, è libero di scegliere la sua ipotesi di ammettono.
Davis.
ria antica: e giustamente si apre con lavoro, è libero di scegliere la forma di esposi- Ma e ugualmente pericoloso illudersi che
Anche ammessa (come ammette
quel fondamentale saggio su Storia zione in cui racconterà i suoi risultati. E libero quanto non e documentato non è mai esistito White) l'esistenza del caos nel reale,
antica e antiquaria in cui Momiglia- perfino di illudersi che egli racconta non per e che quanto e normale in un certo tempo e esso "rende l'uso della documenta-
no ha raccolto nel 1950 alcuni fra i capire, ma per il piacere di raccontare: per in un certo spazio sia anche comune in altri zione ancora più indispensabile, se
migliori frutti della sua riflessione su raccontare dovrà pur aver capito qualcosa. Lo luoghi e tempi. Chi usa termini come tra- si vuole conoscere il caos". Al fondo
nascita e sviluppo della storiografia storico è anche liberissimo di decìdere quali scendenza, capitalismo, superstizione, impe- di questa lucida e tesissima volontà
moderna del mondo antico, seguiti documenti gli sono necessari: se trascurerà di reagire a ogni sintomo di diso-
rialismo, eresia, schiavitù, libertà senza do-
nel graduale distacco dall'identifica- rientamento vi sono anche l'origine
qualche documento essenziale, i suoi colleghi mandarsi che cosa significhino per un certo
zione classica fra storia (politica e ebraica e la storia personale e fami-
militare) e narrazione di eventi con- glielo ricorderanno presto, e non benevol- tempo e luogo (e se in certi tempi e luoghi
liare di Momigliano. "Quale rivela-
temporanei, che lasciava la memoria mente. siano legittimi) è già per ciò un cattivo stori- zione avrebbe potuto essere più ter-
del passato alle statiche classificazio- Lo storico è soprattutto libero di portare co. Lo storico competente è quello che sa mi- rificante di quella della nostra epo-
ni di Antiquitates. La fine del XVIII in una ricerca storica tutta la ricchezza dei surare la portata delle sue fonti, ma lo storico ca?" si chiedeva già Virginia Woolf,
secolo (con l'opera di Gibbon, cui suoi convincimenti e delle sue esperienze. Se grande è quello che interpreta rigorosamente accompagnando Orlando da u n se-
Momigliano ha dedicato altri articoli le sue fonti per risolvere interessanti problemi colo all'altro fino alla soglia del no-
è un ebreo, un cristiano o un musulmano cre-
inclusi nella raccolta) è il momento stro: ma "se noi sopravviviamo
dente, naturalmente porterà la sua fede nella non mai posti prima.
in cui i tesori dell'erudizione vengo- all'uno, è solo perché il passato ci fa
no elevati a oggetto di attenzione ricerca. Se è un seguace di Marx, Max Weber, ( p p . 458-486)
argine da una parte, e il futuro
'filosofica', con più dinamica e ra- Jung, Braudel, naturalmente adotterà il me-
dall'altra".
gionata sistemazione. Ma quest'ope- todo del suo maestro. Giudaismo, cristianesi-
razione è resa possibile da una di- mo, Islam, Marx, Weber, Jung, Braudel,
costa &nolan
stinzione fra fonti originali (resti ar- quando si entra nel campo della ricerca stori-
cheologici, epigrafi, monete, in ge- ca, insegnano a porre specifiche domande alle
nerale documenti contemporanei ai fonti, ma non determinano la risposta delle
fatti) e fonti derivate (cronache e fonti. L'arbitrio dello storico cessa quando
narrazioni storiche posteriori), che
egli si trova a interpretare un documento.
molto deve proprio ai procedimenti T e s t i della cultura italiana
elaborati dagli antiquari per racco- Ogni documento è quello che e: va trattato
diretta da Edoardo Sanguinei
gliete le testimonianze, vagliarne tenendo conto delle sue caratteristiche. Una
l'autenticità, distinguere i fatti dalla semplice casa non diventa un santuario
loro interpretazione. perché lo storico e religioso. Ed Erodoto non Torquato Accetto
diventa un documento di lotta di classe Della dissimulazione o n e s t a
Questa prospettiva spiega bene
come lungo il XIX secolo (e ancor perché lo studia uno storico marxista. Esiste presentazione di G. Manganelli
oggi nel lavoro di un Momigliano o un necessario rispetto per ciò che i documenti
•
di un Finley) lo studio dell'antichità dicono e suggeriscono e per ciò che si può le- Giovanni Faldella
abbia potuto giocare il ruolo di ter- gittimamente inferire dalla combinazione di A Vienna
reno esemplare per l'esercizio del vari documenti: esso e basato sulle regole or- presentazione di Enrico Filippini
metodo storico, precisamente — e dinarie (e falsificabili) di ragionamento e di
paradossalmente — per il costante esperienza [...].
controllo critico richiesto da una do- Giovanni Faldella
cumentazione eccezionalmente la- Due delle più serie tentazioni per uno A Parigi
cunosa, e però continuamente arric- storico sono di interpretare frettolosamente i presentazione di Sebastiano Vassalli
chita da nuovi ritrovamenti casuali o
meno, e si pensi solo ai bronzi di
Riace o alle tavolette di Ebla — o Carlo Gozzi
messa in altra luce dall'applicazione Il r a g i o n a m e n t o i n g e n u o
di nuove metodologie. sori col nostro accresciuto bagaglio Herder). Ma non è naturalmente di aver chiarito la diversità di storici- presentazione di Elio Pagliarani
di metodi e nozioni. Confrontarsi isolamento classicistico quello di chi, smo tedesco e italiano, Momigliano
Individuando nella combinazione ha sempre cercato di saldare l'esi-
di antiquaria e storia — o erudizione con Droysen significa allora ricercare nella Prospettiva 1967 della storia L e p r o p r i e t à degli animali
Genesi storica e funzione attuale del greca, esortava a "decolonizzare" genza di tessere — e ritessete — ti-
e filosofia — il nodo cruciale da cui pologie empiriche con l'adesione a Bestiario moralizzato di Gubbio
si dipartono i fili della storiografia concetto di ellenismo (1935), e ritro- questo territorio dal monopolio di
quella parte della cultura tedesca (di una concezione della storia (di Libellus de natura animalium
moderna, Momigliano non è solo varne la natura di trapasso fra mon-
cui si sa il coinvolgimento più o me- ascendenza crociana) come progresso presentazione di Giorgio Celli
riuscito a leggerne gli antecedenti e do greco classico e mondo cristiano;
e ripercorrere La formazione della no consapevole con l'ideologia nazi- adinfinitum dell'uomo nell'esplica-
tutta l'evoluzione successiva in ter- zione della sua libertà. Se le sue cri-
mini di sopravvento dell'uno o moderna storiografia sull'Impero ro- sta), che aveva imposto un ideale Giammaria Ortes
mano (1936), nel suo processo di lai- atemporale di "genio greco". Tor- tiche più energiche si sono sempre
dell'altro polo: ma ha anche fissato polarizzate sulle estrapolazioni e ge- C a l c o l o s o p r a la v e r i t à
le coordinate tematiche entro le cizzazione rispetto alla storia sacra, nando recentemente sulla questione
a lui cara della separazione fra storia neralizzazioni dimentiche dei fatti è d e l l ' i s t o r i a e altri scritti
quali la sua stessa riflessione teorica mette in luce problemi risolubili so-
lo tornando (mutatis mutandis, e biografia, Momigliano l'ha defini- perché "gli storici... non sono stati presentazioni di
continua a muoversi, con la coerenza creati da Dio per cercare le cause": la I. Calvino e G. Dossena
di cui questo libro dà probabilmente poiché interessa certo "lo sviluppo e ta "eredità greca, non una legge di
non il ripetersi delle idee") a un natura. A quelli che, come me, tro- comprensione del passato è essa stes-
la più chiara dimostrazione (l'im- sa carica di significato morale.
pressione non cambia per chi riesca a punto di vista unitario dei reciproci vano questa distinzione tanto utile Leon Battista Alberti
orientarsi — ma più difficoltosa- rapporti fra Chiesa e Stato imperia- quanto fastidiosa posso offrire come Tale è anche il senso del richiamo
unica consolazione che essa infasti- Apologhi ed elogi
mente — nel labirinto dei sette le; o, ancora, la rilettura di Niebuhr al metodo antiquario che si è ulte- presentazione di Luigi Malerba
Contributi in cui egli viene ordinan- (1957) o della Scienza Nuova di Vico diva i suo inventori greci e i loro di- riormente e anche provocatoriamen-
do da anni una copiosissima produ- (1966) per vedere quanto abbiano retti discepoli romani" ("The Times te accentuato nei saggi più recenti,
zione). capito di Roma arcaica è un invito a Literary Supplement", 12-10-84). nella polemica con la tendenza a Pontormo
riesaminare le fonti, ma arricchiti Anche l'opposizione antiquaria- identificare attività storiografica e Il l i b r o m i o
Onnipresente è il motivo del reci- dal senno — e dagli errori — del retorica avviata dalla Metahistory
proco controllo fra accertamento dei storia è un problema e al tempo stes- presentazione di Enrico Baj
poi. so una valida categoria esplorativa, (1973) di Hayden White. Il ricono-
fatti e interpretazione filosofica, ec- scimento di una dimensione lettera-
cettuata forse solo la recensione alla C'è in tutto questo il senso fortis- tanto più efficace in quanto suscetti-
bile di un'interpretazione estrema- ria (e di una tendenza alla manipo- Edizioni Costa & Nolan Genova
History of Classical Scholarship di simo di una "nostra" tradizione in-
mente (a volte egocentricamente) lazione ideologica) della storiografia Via Peschiera 2 1 tel. (010) 8 7 3 8 8 8 / 9
Rudolf Pfeiffer, che è comunque tellettuale, erede di quella "cultura
malleabile che al primo termine ri- non può far dimenticare che lo stori- D i s t r i b u z i o n e Messaggerie Libri
inequivoco omaggio a un grande triangolare" la cui formazione elle-
r N.2 pag- 71
LEspresso
N I L'INDICE pag. 9
• I D E I LIBRI DEL M E S E | |
0
cercato di non far scomparire del
Poetica la letteratura, come la voce si oppo-
ne in quanto elemento vitale e pri-
mordiale al mortuario.
Age, sarà un caso?) dove si possono
seguire i suoi itinerari intelligente-
mente poco ortodossi, dagli anni di
esemplificazioni interne. Zumthor
domina si direbbe con la stessa ai-
sance poesia orale africana e giappo-
Non sembri irriverente prestare a Parigi all'appropriazione della se- nese, produzione medievale europea
dell'oralità
tutto. Era un'impresa quasi dispera-
Paul Zumthor queste pulsioni, di miologia al corpo a corpo con alcuni e extraeuropea, tradizione del jazz e
ta perché si trattava di volgere in ta-
cui si carica, spesso esplicitamente dei prodotti più ostici della cultura teatro orientale, folklore urbano
liano dall'inglese anche quando
quest'ultimo era traduzione da una — e con qualche ironia ben coscien- europea: i testi poetici dei grands contemporaneo e tradizioni popolari
delle cinque o sei lingue dalle cui
di Maiiantonia Liborio te — il discorso del suo testo. Si de- rhétoriqueurs (La masque et la lu- del passato. Una scorsa alla biblio-
letterature Steiner trae i suoi esem- vono a Paul Zumthor alcune delle ri- mière, 1978), al fascino per la voce. grafia provoca un leggero capogiro e
pi. I traduttori italiani danno quasi flessioni più ricche sui meccanismi La riflessione di Zumthor sull'ora- un benefico senso di dépaysement
sempre una loro versione, in nota, P. ZUMTHOR, La presenza della della cultura e delle culture. Medie- lità si apre su una domanda che se- che è garanzia di aperture disciplina-
dell'originale; ma se Steiner, per voce. Introduzione alla poesia vista di grande valore — la sua im- gna i contorni di un territorio vastis- ri (questo testo sarà indispensabile
confrontare due o più versioni del orale, Il Mulino, Bologna 1984, portanza per gli studi romanzi è ri- simo, certo, ma per niente vago: esi- non solo per i medievisti o per gli
testo citato, le riporta, i curatori ita- a cura di C. Di Girolamo (origi- conosciuta in ambito internazionale ste una poeticità specifica dell'ora- studiosi di folklore, ma anche per i
liano hanno pensato di dover ritra- nale francese Introduction à la — e tecnico della letteratura, assai lità? La presenza della voce è il tratto teorici della letteratura e per chiun-
durre, sempre in nota, anche i testi noto per l'interesse metodologico distintivo che traccia, semplificato que voglia riflettere sulle espressione
poesie orale, Seuil, Paris 1983),
dei traduttori. Ad esempio, da La del suo rapporto con i testi, Zum- emblematicamente, la possibile ri- contemporanee dell'oralità, mass
p p . 393, Lit. 25.000. thor ha intrattenuto e intrattiene sposta affermativa.
Fontaine, una favola che comincia media inclusi) oltre che di una pas-
Certain renard gascon, d'autres di- sione, direi quasi un'ingordigia, di
sent normand, è, in nota, Una volpe conoscenza che ha sempre caratteriz-
guascone, altri dicono normanna. zato la ricerca di Zumthor.
Steiner confronta poi il francese con E un suggerimento per ulteriori
la versione che ne fece Marianne riflessioni sul fatto poetico il rifiuto
Moore: A fox of Gascon, thoug so- giustamente sottolineato da Zum-
me say of Norman discent; cioè, e in thor dell'illusione mimetica nella
un'altra nota a piè di pagina: Una performance, che non conduce a
volpe di lignaggio guascone, sebbe- un'arte che parla di sé, autosuffi-
ne altri dicano normanno. E fin qui, ciente, ma piuttosto a un'arte che
quale che sia l'esito di tali versioni in "ha luogo" e mette in gioco regole
nota, va tutto bene; quel che non va assai più complesse di quelle a cui ci
è che più volte questo medesimo cri- ha abituato la scrittura. E un sugge-
terio non viene seguito. E il caso del rimento metodologico la scelta, sen-
sonetto 87 di Shakespeare (p. 374) tita come necessaria, anche se artifi-
del quale si dà in nota la versione ciale, di affrontare separatamente,
italiana di A. Rossi; ma, mentre la per poi ricostruire l'unità in un se-
sottile analisi dello Steiner si esercita condo momento, lo studio delle ma-
su due versioni in conflitto fra loro croforme (per esempio il capitolo
(quella di Stefan George e quella di sull'epopea) e delle microforme, ri-
Karl Kraus) di queste ultime non conoscibili sia a livello della conse-
viene proposta alcuna titraduzione. quenzialità lessico-semantica (stile)
E così accade anche (sebbene i cura- che a livello degli effetti di senso (te-
tori se ne giustifichino) con le cita- mi).
zioni delle versioni hòlderliniane da
Sofocle e Pindaro (dei quali passi si •
danno solo versioni dal greco). Ma
quando a tradurre, ad esempio da
Ovidio, è lo stesso Steiner? Sarebbe
stato opportuno che i curatori (o gli (Giorgio Bonelli, Il gigante Ugo, 1977)
editori), insomma avessero redatto
una nota sui criteri seguiti.
Guinness dei primati, Mondadori 1983, cita-
La bibliografia cronologica, che Nico Orengo to in apertura. Frammenti della vita del gi-
comincia con Dei diversi modi di gante si mischiano a frammenti di altre vite:
tradurre di F. Schleiermacher (1813) Figura gigante ilfratello Antonio, gigante, un doppio anco-
e si chiude con La poetica della tra- ra più attonito, presto legato al suo stesso de-
duzione di H. Meschonnic (1973), Serra e Riva Editori, Torino 1984, INTERSEZIONI
stino, la gente del Padiglione delle Meravi-
va naturalmente integrata e condot- pp. 119, Lit. 12.000 glie, e re e scienziati dagli interessi ambigui,
ta fino ai nostri giorni. In Italia mi
sembra non ci sia ancora una atten- e letterati e avventurieri, la Parigi notturna Mary Douglas
dibile storia della traduzione (se non Attraverso l'Europa e poi l'America dove "travolti dalle corse de La Goule e le Baron Isherwood
per i cosidetti Volgarizzamenti, di dell'inizio del secolo, dalle ripide montagne canzonacce di Jehan Rictus, apaches e mar- Il mondo delle cose
cui da maestro ha scritto G. Folena). della Val Stura calpestate dalle cacce reali ai chesine, demicastores e principi disordinava- Oggetti, valori, consumo
A parte alcuni rilevanti studi teorici boschi di Barcellonette, alla Parigi Belle Epo- no il mondo, agitandolo come mosto in un ti- Il linguaggio cifrato degli oggetti,
e di metodo, che tuttavia, allonta- que a Coney Island, l'autore percorre con no, mescolando energie fino all'alba, quando le motivazioni e i significati
nandosi nel tempo, avrebbero biso- Hermes ristabiliva confini fra gli indirizzi del- del comportamento di consumo
partecipazione affettuosa e un po' trasognata
gno di essere adeguatamente ripen- le boites e quelli dei Boulevard". Di sogno in nell'analisi di un'antropologa
sati e verificati (Croce, Devoto, Ter- le tappe della vita di Ugo Battista, di Vina- e di un economista
racini, Contini, Della Volpe) si han- dio, trasformato per ragioni di spettacolo in sogno, attraverso paesi e città e continenti, fi-
no, soptatutto negli anni recenti, ri- Baptiste Hugo, gigante da circo. Francia no all'America che restituirà del gigante solo
cerche di critici e storici della lingua 1879-1916 — Altezza dichiarata cm. 269 — un laconico certificato di morte. Paul Veyne
sulle traduzioni cosidette d'autore Altezza effettiva cm. 230 —, come recita il (a.v.) I greci hanno creduto
(penso a P.V. Mengaldo su Montale ai loro miti?
e Soimi) secondo una tradizione che II paradosso della verità
ingloba la versioni d'autore nella come produzione della
'monografia', reale o potenziale, mentalità collettiva
destinata ad ogni singolo scrittore o Nasce da un pessimismo profon- con la scrittura e con la letteratura Il suo testo si struttura in quattro
poeta. C'è, voglio dire, una ben do, ma anche da un desiderio appas- rapporti in proprio, non mediati da grandi blocchi di discorso, ognuno
comprensibile resistenza a lavorare sionato di speranza il pellegrinaggio testi scritti da altri. dei quali seleziona domande e accu- Michio Morishima
in vista di capitoli di storia della cul- di Paul Zumthor nei territori Grande viaggiatore, intellettuale mula materiali esemplificatori sui Cultura e tecnologia
tura piuttosto che di critica letteraria dell'oralità. Durato — ci dice l'au- sradicato, l'origine svizzera e l'inse- cardini che reggono la costruzione
e a ricostruire attraverso le traduzio- nel «successo»
tore — sette o otto anni, il pellegri- gnamento in Olanda, Francia, Ca- del testo: il problema in generale
ni in italiano, ad esempio, di classici naggio, da intendersi in senso tem- nada, Stati Uniti, Italia lo hanno dell'oralità poetica, l'analisi delle
giapponese
moderni e contemporanei, non solo porale oltre che spaziale, si racconta vaccinato contro ogni forma di pro- Le armi formidabili
forme, il concetto di performance
la loro fortuna fra noi ma gli specifi- della tradizione e la sofisticata
in un'opera, la prima che si propon- vincialismo e lo hanno messo in con- (nella bella traduzione di Di Girola- tecnologia occidentale,
ci convogli linguistici che li hanno ga di affrontare, in un'ottica non tatto con mondi dove, paradossal- mo "esecuzione", ma avrei lasciato il l'unione irripetibile di antico
inseriti nella biblioteca memoriale parcellizzata dalle barriere discipli- mente, più la tecnologia era avanza- termine originale, ormai di casa an- e moderno nello sviluppo
dei nostri lettori e scrittori. Penso nari, il problema globale di una ta, più i fenomeni dell'oralità erano che da noi, e più ricco nel suo valore del capitalismo giapponese
che quella resistenza potrebbe essere poetica dell'oralità. visibili e, di fatto, visti. Se si dovese semantico del nostro "esecuzione",
superata se si moltiplicassero ricer- La traduzione italiana rispetta il infatti fare una storia degli studi che che rimanda inesorabilmente a qual-
che dichiaratamente storiche e socio- titolo originario dell'autore, modifi- hanno portato alla ribalta i problemi che cosa che esiste prima nella sua Herbert A. Simon
logiche sull'intero processo della tra- cato da Seuil per la concorrenza del dell'oralità, in ambiti precisi, per completezza e che viene "eseguito",
duzioné, anche di quella che non si La ragione
recente testo di Walter Ong, The esempio la critica omerica per Party presupposto non vero per molta
vuole letteraria. Dopo questo peri- e Lord, o in ambiti più generali co- poesia orale e non implicito nel ter-
nelle vicende umane
Presence of the Word\ tradotto
plo, e grazie a questi apporti, la in- anch'esso in italiano. La scelta di ri- me nei sempre citati ma poco medi- mine performance), i moli e le fun- Il ruolo, i limiti, le imperfette
dagine tradizionale sulle traduzioni procedure della razionalità
pristinare il titolo originario è una tati testi di McLuhan e ora di Ong, ci zioni. umana nelle scelte individuali
d'autore, linguistica e critica, avreb- scelta intelligente. Infatti i due pun- si tende conto che è dal continente
be acquistato elementi e strumenti Questa solidissima struttura, ba- e nel comportamento sociale
ti focali da cui Zumthor guarda alla americano che questa problematica sata sul presupposto dell'atto di
ermeneutici preziosi. Utile intanto poesia orale e che finiscono col costi- ha preso le mosse. L'autobiografia
mi sembra (uscito presso la Libreria poesia orale come atto di comunica-
tuire un metodo sono proprio la pre- intellettuale di Paul Zumthor si leg- zione attiva e complessa, che mette
Sapere di Napoli) un Saggio di bi- senza e la voce, che si oppongono a ge tra le righe in un libro tradotto
bliografìa sui problemi storici, teori- in gioco più codici e conosce infinite
assenza, astrattezza, quella della anche in italiano sempre presso II variabili, frena la possibile dispersio-
ci pratici della traduzione di N. Bia-
monte.
grande accusata — la scrittura — e
alla sua emanazione istituzionale —
Mulino, Leggere il medio evo, 1981
(titolo originario Parler du Moyen
ne di una lettura distratta nei molte-
plici rivoli delle distinzioni e delle
il Mulino
IN 2 riNDICF p
• • D E I LIBRI O E L M E S E I I
Uno scrittore americano, David Ritchie, racconta nel volume "Il dop-
pio cervello" il futuro della nuova alleanza tra informatica e biologia,
che consentirà al cervello umano di memorizzare un'intera biblioteca.
Fino ad allora, il vecchio libro resta insostituibile. E a chi a un libro è
abituato a chiedere molto, le EDIZIONI DI COMUNITÀ hanno
qualcosa da proporre. Oltre al volume di Ritchie, la splendida strenna
sui capolavori della Wiener Werkstàtte. Un saggio di Hugh Honour sul
romanticismo nell'arte. Un vasto panorama storico-critico del Seicen-
to napoletano a cura di Roberto Pane. Un dialogo sulla scienza tra Pri-
mo Levi e Tullio Regge. I saggi di Piero Camporesi sulle rappresenta-
zioni del sangue nelle società preindustriali e di Luciano Gallino su
mente, comportamento e intelligenza artificiale. E un catalogo che
non invecchia, con autori come Aron, Bobbio, Fromm, Max Weber.
EDIZIONI DI COMUNITÀ
Il Salvagente
Giacobini e lingue tagliate
di Cesare Cases
LORENZO RENZI, La politica lin- commentatore lo interpreta nel sen- dopo il Termidoro rimase fedele alle in appendice) ad uso di quelle popo- (citato da Renzi) definiva "la Con-
guistica della Rivoluzione fran- so della proibizione della lingua del sue idee e respinse le profferte di lazioni la relazione di Grégoire in venzione in un singolo uomo", sa-
cese. Studio sulle origini e la na- Mezzogiorno, ma questa negli anni Napoleone. Stendhal lo chiamò "il cui si preannuncia il loro sterminio rebbe mai venuto in mente di ribat-
tura del Giacobinismo linguisti- intercorsi aveva avuto un forte re- più onesto degli uomini". Nel 1790 linguistico! tezzare i suoi possedimenti italiani
gresso e il commentatore non faceva Grégoire invia a diversi corrispon- Se infatti Grégoire e la Conven- chiamando Gorgonzola Gorguntzel
co, Liguori editore, Napoli 1981,
altro che sanzionarlo. Dispiace per i denti in tutta la Francia un questio- zione non pensavano affatto a eserci- o Casalpusterlengo Pusterlingsheim
p p . 201, Lit. 10.500. suoi fans — anche Renzi ha simpatia nario sull'uso dei dialetti. Renzi ha tare la violenza e si limitavano a vo- (anche se qui dopo tutto si poteva ri-
salire ai longobardi). Personalmente
Il libro, uscito in un momento in non capisco perché nel Sudtirolo
cui ferveva la polemica sulle "lingue non si sia fatto come in Val d'Aosta,
tagliate", che trattava in modo solo dove dopo la guerra i Valdigna e i
apparentemente indiretto, propo- miracolo nel tempo record di 10 minuti e in-
nendo soluzioni più equilibrate,
Mario Battaglini (a cura di) cappando cosi, a restaurazione avvenuta,
Cortemaggiore inventati dal fasci-
smo hanno semplicemente ripreso i
avrebbe dovuto suscitare qualche Libertà, uguaglianza, nell'inevitabile repressione: privazione del ti- loro nomi di Morgex e Courmayeur.
scalpore. Ebbe invece il destino di tolo di Capitano, sequestro dei beni, affian- Dire che i toponimi tedeschi sareb-
molti libri che escono di proposito religione. Documenti del camelo, come patrono, da parte del sanfedi- bero storpiati dalle bocche italiane è
dalla specializzazione: i competenti giacobinismo cattolico sta Sant'Antonio. un pretesto inconsistente; non si ve-
li snobbano e per gli incompetenti de davvero perché Sterzing o Seis
Il volume documenta il fenomeno attra-
sono pur sempre troppo specialistici, Edizioni Lavoro, Roma 1982, verso sei testi esemplari del giacobinismo cat-
siano più difficili da pronunciare di
sicché non hanno il coraggio di par- Morgex o Arnaz.
larne. Qui lo stesso autore veniva in- pp. 97, Lit. 70.000 tolico italiano, pubblicati tutti tra il 1796 e il
Come mai il giacobinismo lingui-
contro a tali remore dichiarando 1799• Il discorso Sulla libertà dei culti e sulle stico nel corso dell'Ottocento ha
all'inizio che il libro era "l'opera di Un demonio veglia, in culla, un neonato opinioni religiose, pronunciato dal "cittadi- perso la sua carica democratica ed è
qualcuno che per scriverlo si è dovu- avvolto in fasce tricolori mentre una folgore no " Giuseppe Valeriani, ex sacerdote, fonda- diventato uno strumento del nazio-
to informare su certi argomenti par- piomba dal cielo irato: "Ecco la democrazia tore del "Gran Circolo Costituzionale" di Bo- nalismo di destra? E si può in gene-
tendo da zero o quasi: cioè l'opera logna, teorizza la derivazione cristiana del rale, in questi casi, parlare di giaco-
nascente — recita la scritta — col cornuto pa-
d'un incompetente". In realtà l'au- concetto di Democrazia, "perfettissimo accor- binismo? Il Vecchio rimprovera a
tore la competenza se l'era procurata dre suo presente ". Altrove, sotto il titolo "Le
do" tra le virtù evangeliche dell'"amore" e Renzi di avere collegato tra loro due
dappertutto, nonostante la varietà patriotte in viaggio per casa del diavolo ", un
della "fratellanza". Il Catechismo nazionale problemi che andavano considerati
dei temi trattati, che determina una gran carro fiammeggiante, trainato da orren- distintamente: quello del giacobini-
struttura talora poco perspicua, con di demoni verdognoli, trasporta un carico di del popolo di Stefano Postoia, articolato per
smo propriamente detto e della sua
ripetizioni e ricorsi, parentesi, di- donne abbigliate in foggia francese verso fasce d'età (Infanzia, Pubertà e Gioventù) offensiva antidialettale e quello del-
gressioni e appendici. Ma i libri che l'abisso, mentre il sarcastico commento can- s'impegna, per parte sua, a proclamare l'in- le minoranze linguistiche. E proba-
filano lisci come l'olio passano nel ta: "Vezzosette giacobine, dov'è il brio dov'è violabilità del "Giuramento di fedeltà alla bile che abbia ragione da un punto
cervello senza lasciar tracce. Tutt'al l'amor?". Sono alcuni esempi tratti dalla cu- Repubblica" e l'unità dell'intero genere di vista metodologico, quantunque,
più la dichiarazione d'incompetenza umano assoggettato, in forma egualitaria, al- come abbiamo visto, il secondo pro-
riosa iconografìa di questo raffinato volume
dell'autore può servire a ribadire la medesima legge naturale. Il terzo saggio, blema non sia stato ignorato dai gia-
quella del recensore, il quale perciò delle Edizioni Lavoro dedicato ai rapporti del
mondo cattolico italiano con il giacobinismo. di un certo Giovan Battista Pacchiarotti da cobini. Inoltre, attraverso questa
si guarderà bene dal prendere posi- forzatura, Renzi ruole arrivare alla
Tra i tanti paradossi della rivoluzione, vi è an- Codavilla, cattolico integralista, propone la
zione sulle critiche mosse al Renzi da questione, che gli sta a cuore, delle
Sebastiano Vecchio nel suo pregevo- che questo: che mentre, nel periodo dell'oc- fondazione dì una Repubblica avente di mira
odierne rivendicazioni minoritarie, e
le volume 11 circuito semiotico e la cupazione francese alla fine del XIX secolo, la "in singoiar maniera la tutela de' deboli, l'as-
definisce — perfino in forma tabel-
politica. Linguaggio, nazione e po- produzione satirica popolare sifa — come di- sistenza de' poveri, il sostegno degli impo- lare — un fenomeno generale di in-
polo nella Rivoluzione francese (Ga- mostrano gli esempi citati — acidamente an- tenti" e guidata dal "Vicario di Cristo, il vero versione dei motivi della destra e
latea, Acireale 1982), cui si riman- tifrancese e controrivoluzionaria, sanfedista e unico interprete del Divin Legislatore ". Con- della sinistra linguistica: centralismo
dano gli interessati a integrazione di reazionaria, una parte (per la verità assai pic- cludono il volume un breve opuscolo del "cit- linguistico e lotta ai dialetti sono di-
quello del Renzi. tadino parroco di N.N. " su Libertà Virtù ventati appannaggio della prima,
cola) del clero e del mondo cattolico colto si
Di minoranze linguistiche è diffi- radicalizza in senso filo-giacobino. Accade Eguaglianza sostenute dall'etica e dalla cri- mentre la seconda rivendica l'am-
cile parlare prima della Rivoluzione stiana morale e una vivace Controversia tra biente immediato, la comunità e il
così che nascano e si diffondano speciali pre-
francese, in quanto allora ognuno San Gennaro e Sant'Antonio in versi. Certo, suo linguaggio "naturale" contro
ghiere a favore delle nuove autorità rivoluzio- l'egemonia statale e la dittatura del
parlava e scriveva la lingua che vole- il materiale qui presentato non è da prender
narie, e che un vescovo, Monsignor Troisi, re- capitalismo. La Vandea è andata a
va. E la politica linguistica dei giaco- troppo sul serio sul piano storico per accredi-
bini che privilegia la lingua "nazio- diga addirittura una Missa prò Republica; o sinistra. Ma il processo di tale inver-
che intellettuali cattolici si mettano d'im- tare una reale, consistente anima giacobina sione rimane poco chiaro, esso an-
nale" declassando ogni altra espres-
sione linguistica. Si dirà che l'opera- provviso a coniugare il Vangelo o San Paolo interna all'ambiente cattolico italiano; né, drebbe cercato nella dialettica inter-
zione del taglio delle lingue, secon- con la Dichiarazione dei diritti dell'uomo. come maliziosamente si potrebbe insinuare na di una borghesia che contiene in
do i suoi teorici (da noi soprattutto il Accade anche, e il fatto è noto, che lo stesso data la collocazione editoriale del volume, sé fin da principio gli elementi della
Salvi), era già cominciata prima, e San Gennaro manifesti le sue inclinazioni per ritrovare ascendenze lontane all'attuale negazione della propria funzione ri-
più precisamente nel 1229, quando giacobine, compiendo nel 1799 il consueto sinistra cattolica. (m.r.) voluzionaria. Nel libro di Chabod
Simon de Montfort con la crociata sull'Idea di nazione, spesso citato da
contro gli Albigesi distrusse in nome Renzi, questa era considerata, sulla
del re di Francia la fiorente civiltà scorta del pensiero crociano, come
occitanica e la sua lingua. Senonché un prodotto del preromanticismo e
Renzi, che qui non ha bisogno di ri- del romanticismo: dei giacobini non
cerche proprie ma si limita a utiliz- per i cantautori occitanici —, ma studiato questo questionario, le ri- ler introdurre l'insegnamento obbli- si parlava. Qui è l'inverso: sembra
zare studi solidissimi ignorati dagli questo regresso non era dovuto a sposte relative, uno scritto di autori- gatorio del francese, è certo che le che dai giacobini si passi diretta-
accusatori della "glottofagia", mo- violenze di sorta, bensì alla sensazio- flessione di Grégoire e la sua relazio- loro idee si prestavano a fondare una mente alla situazione attuale, oppo-
stra che questa è una leggenda e non ne di parlare un linguaggio "basso" ne alla Convenzione (1794). Una politica di repressione e di coloniz- sta, con un salto che appare irrazio-
può non esser tale a priori, in quan- rispetto a quello "alto" della corte, profonda fiducia egualitaria anima zazione linguistica. Renzi dà l'esem- nale. Ma Renzi cerca una mediazio-
to parte da un presupposto moderno della burocrazia e delle classi elevate tutto questo materiale: i francesi de- pio per noi scottante della politica ne: dei giacobini accetta la necessità
— la volontà di intervenire attiva- in generale, e al desiderio di ade- vono parlare tutti la stessa lingua fascista in Sudtirolo, con il divieto di una politica linguistica che favori-
mente sull'uso della lingua — che si guarsi a quest'ultimo. perché siano veramente eguali e dell'uso del tedesco nei tribunali, sca tendenze già in atto e ripudia il
ha appunto solo a partire dai giaco- egualmente in grado di partecipare negli atti ufficiali, nelle scuole e nei tentativo di ammazzare di dialetti (e
Bisogna quindi giungere ai giaco- naturalmente le lingue minoritarie);
bini e che era inconcepibile nel me- bini per vedere teorizzata una vio- alla cosa pubblica. L'ostacolo è la giornali e con l'introduzione di to-
dioevo. Simon de Montfort avrà am- presenza dei dialetti, considerati lin- ponimi italiani e ladini, quasi sem- della nuova sinistra linguistica ap-
lenza linguistica almeno potenziale. prezza lo sforzo di salvare e poten-
mazzato migliaia di eretici o presun- Con essi chi non parla la "lingua guaggi "imperfetti", di seconda pre fuori uso o tradotti o inventati,
ti tali, ma non ha imposto a nessuno qualità, forse coloriti ma incapaci di al posto di quelli tedeschi: a questo ziare ciò che si mostra vitale, non
della nazione" è sospetto di mettersi tutto l'esistente in quanto tale,
con la spada alla gola di parlare fran- al di fuori di questa, di essere un ne- rendere idee astratte e soprattutto lavoro si applicò con pazienza da
cese, in una specie di Vespri siciliani atti a fomentare la divisione e la dif- certosino, riscrivendo la carta geo- poiché "se constatiamo la sparizione
mico della patria e della rivoluzione. di una lingua non abbiamo ancora la
alla rovescia. L'arretramento dell'oc- Il dialetto diventa l'organo della ficoltà d'intendersi in seno al popo- grafica, lo studioso trentino Tolo-
citanico avviene nel corso di lunghi lo. Nel questionario si parla mei. L'attuale situazione tendente prova che sia stata assassinata. Può
Vandea. L'ideologo di questa conce- essere anche morta nel letto". Inuti-
secoli. Si considera determinante zione politico-linguistica è un perso- dell'"importanza religiosa e politica al bilinguismo ha eliminato la mag-
l'editto di Villers Cotteret, emanato di distruggere interamente il dialet- gior pane di queste assurdità. Nei le quindi cercare la violenza là dove
naggio straordinario, l ' a b a t e non c'è (o ce n'è poca) a rischio che
da Francesco I nel 1539, perché ren- Grégoire (1750-1831), un prete "co- to". La voce dell'eccellente abate toponomi però anche il bilinguismo
de obbligatorio l'uso della "lingua suona minacciosa, né egli era più te- sembra insensato, salvo nei casi (tipo ciò serva a chiudere gli occhi sulla
stituzionale" rimasto religiosissimo violenza macroscopica che ci circon-
materna francese" nei documenti in cui l'universalismo rivoluzionario nero con le lingue minoritarie (tede- Merano, Bolzano, Bressanone ecc.)
ufficiali. Ma il provvedimento era in sco in Alsazia, italiano a Nizza e in in cui esso ha veramente una tradi- da. Indicazioni che non bastano a
s'innesta su quello cristiano e il cui definire la difficile e forse impossibi-
realtà diretto contro il latino, non nome si ritrova nella fondazione teo- Savoia) che in Francia secondo lui zione. L'operato di Tolomei è stato
contro l'occitanico, ed è probabile apparivano in forma "degenerata", sentito dalla popolazione tedesca co- le conciliazione di particolare e uni-
rica dei grandi atti di emancipazione versale, ma aiutano a fare quel che
che l'espressione "lingua materna della Convenzione (quella degli ma evidentemente imprescindibile, me un trauma, frequentemente trat-
francese" comprendesse anche que- perché la Convenzione fa tradurre in tato anche in opere letterarie. Nem- solo si può fare: adoperarsi contro le
ebrei e dei negri). prevaricazioni dell'uno e dell'altro.
st'ultimo. Solo verso il 1600 un italiano (Renzi riporta la traduzione meno a Giuseppe II, che J.P. Taylor
Rispettato anche dagli avversari,
rlNDICF
• I D E I LIBRI DEL M E S E I I
Lumi
Il romanzo nero, con il suo arma- sta e baro perché fa apparire l'evento ha il compito di esorcizzare.
duti. I suoi generi sono i generi im- del vocabolario non castigato". uomini la ammirano e la contendo-
0 "No, gentile lettrice, non inter-
petuosi della predica, della profezia,
dell'inquietudine biblica, dell'uto-
pia apocalittica, e naturalmente
(118)
Povero solitario Lawrence. Un ra-
gazzo provinciale, figlio di un mina-
no nella danza; geloso oltre ogni di-
re, eppure capace di isolare questa
gelosia in capsule di finissimo ba-
rompere, non aprirò la porta di Jo- dell'invettiva sardonica, i generi che tore, nel paese dove le differenze di tbos. Uno incapace di perdonare il
hanna, non finché Mr. Noon non gli strati sociali inferiori avevano classe sono differenze di razza (cfr. mondo, eppure sempre superba-
l'aprirà lui stesso. Mi hanno già col- praticato per tre secoli, e che nessun Orwell), e più che mai lo erano di mente fondato nelle sue ragioni di
to sul fatto prima d'ora. La porta te mughetto in vaso blu gli avrebbe espressione letteraria (si tenga pre- uomo.
l'ho già aperta, e al tuo primo strillo fatto abbandonare. sente che il Mr., mister, del titolo ri-
si è precipitato dentro il detective Per tutta la vita Lawrence sentì calca un modo molto popolare di
privato che tenevi nascosto nell'om- questo distacco dalla società domi- chiamare il prossimo: non Gilbert
bra. Ora, gentile lettrice, di porte se nante Noon, ma Mr. Noon). Un ragazzo
vuoi ti apri la tua. Io sono occupato "Prego scusare la povertà della pa- come esce inavvertitamente da que- J O H N FOWLES, Matusa, Garzan-
nella mia apostrofe a Giove Tonan- rola let-down (piantare in asso), ste pagine non riviste, non limate, ti, Milano 1984, p p . 229, ed.
te, Zeus dio del fulmine, l'onnipo- gentile lettrice. Son cose che capita- non riscritte, sempre zitto, mai pro- orig. 1982, trad. dall'inglese di
tente Padre della passione e del puro no a chi è di origini umili: queste tagonista, dominato nel rapporto
desiderio. Così non interrompere. Marco Papi, Lit. 18.000.
abominevoli espressioni-con-trattino con Frieda, eppure felice. Apparta-
Sono io che scrivo questo libro, o sei alzano la piatta testa dalle ortiche to, cupo in un cantone quando altri In un improbabile Central Hospi-
tu? Lasciamelo dire, anche se, genti-
le lettrice, tu fossi una meravigliosa,
gorgheggiante, soffice ochetta bec- tal, microcosmo allucinato in cui si
codolce di un critico, gentilissimo, alternano personaggi reali e fittizi
sono io che scrivo questo libro, e non Sia invocato il grande spirito dell'Eleva- (con qualche Uusione alla mitologia
mi farò estromettere dai tuoi gor- zione. O Elevazione, Elevazione, che ci tra- classica), Miles Green viene sottopo-
gheggi". (137) sporti al di là di noi stessi, quanto più grossi sto ad un'altrettanto improbabile
siamo di quanto non fosse per noi preordina- terapia da una medichessa diverten-
Quel che Lawrence aveva tentato te e inquietante. Colpito da amne-
attraverso la sua sperimentazione, to quando volteggiamo col tuo vento nelle
sia, il protagonista affronta le cure a
mai ferma e mai conclusa, era di sottane, su verso il cielo. 0 potente veloce sfondo sessuale (ma cariche di riferi-
percorrere e analizzare i sentimenti e soffio di vento, o Elevazione universale, por- menti letterari) ora con riluttanza,
gli stati d'animo nelle loro pieghe taci al di sopra del nostro personale livello di ora con rescente abbandono, ora con
più profonde e rivelatrici, giù giù fi- guardia, abbatti ogni nostro limite. Soffiaci divertito distacco. Il gioco (la corni-
no alle minime sfumature della sen- allo zenit delle ruote celesti, finché la povera ce, la struttura stessa del romanzo) al
sibilità; e aveva impiegato a questo terra non sia più che un granello di sabbia cui interno Fowles mette in scena i
scopo uno strumentario stilistico nell'occhio, e noi talmente dionnipotente- dueprotagonisti è costruito sullo slit-
complesso in superficie ma elemen- tamento continuo tra narrazione e
mente elevati che non ci sia cosa al mondo né
tare nel fondo, combinando una co- riflessione sulla sua possibilità, tra
struzione letteraria "alta", molto nel regno a venire che non la si possa guarda-
vicenda narrata o descritta e messa in
tradizionale e assertiva, con tutte le re dall'alto. Cara ventosa Elevazione, rigonfia
questione dello stile che la esprime.
risorse di una lingua "bassa", dome- le nostre sottane e i nostri pantaloni come di- Il sesso, centrale, in questo romanzo
stica, piena di metaforismo collo- rigibili Zeppelin, finché non volteggiamo in ma, diversamente da ciò che accade
quiale; tutto il contrario dell'arguzia sella alle ruote celesti, e non guardiamo con altri crittori, mai fastidioso, di-
umile e sottotono con cui un Forster dall'alto i nostri simili. O santa Elevazione, fa viene l'impazzita metafoa della
usa la frase fatta, o dei sapientissimi che possiamo guardare dall'alto i nostri simi- , scrittura, della sua forza e del suo
effetti di straniamento che la Woolf li: con amore, s'intendeì Fa che possiamo fallimento. ,
ricava dai suoi colloquialismi, non guardare dall'alto i nostri simili, come i pie- (f-r.)
senza momenti un po' claustrofobi-
tosi, lacrimosi dèi guardano dall'alto la pate-
ci. Lawrence offre sempre più imme-
diatezza, anche se non necessaria- tica umanità, con tanta pietà e benevolenza.
mente più aria. E questa immedia- Oh beatitudine di cavalcare l'aria con il vento
tezza era la sua vera identità di scrit- santificato dell'Elevazione che ci gonfia i
ANGELA CARTER, La passione
tura, che lo portava a non correggere pantaloni come tanti palloni, su su fino ai
della nuova Eva, Feltrinelli, Mi-
mai, a mai rivedere, e sempre a ri- fondelli, sospesi nel più alto dei cieli a dereta-
scrivere tutto daccapo, non una ma lano 1984, pp. 192, ed. orig.
no in su, oh allora, allora, oh allora apriamo
tre, quattro, fino a sette volte come 1977, trad. dall'inglese di Bar-
le braccia verso l'umanità laggiù in basso, rac-
avvenne per "L'arcobaleno". Nel bara Lanari, Lit. 15.000.
cogliamo l'umanità come un paniere di boz-
momento di reagire alle critiche, di
zoli da seta al nostro benefico seno, e giriamo
difendersi e contrattaccare come si Romanzo volutamente trasgressi-
sente costretto a fare in Mr. Noon, e giriamo su noi stessi e facciamo la ruota,
vo, infarcito di sesso, di sado-maso-
ciò che gli viene alle labbra è una pe- pieni di caritatevoli sentimenti. Certo i nostri
chismo e di perversioni varie, molto
rorazione col viso acceso, non l'ele- fondelli sono forti, altrimenti addio. Noi non attento all'immaginario post-mo-
gante fair play che ha fatto della nar- risediamo come la gente comune, con le pez- derno, ammiccante e blandamente
rativa inglese la sede privilegiata ze sul culo. Noi siamo soffioni d'elevazione, provocatorio, il libro di Angela Car-
dell'umorismo, del disimpegno, che sbruffano la caritatevole manna di Pluto- ter tenta di rivisitare il mito dell'er-
delle urbane, perfide maniere. Se si ne sulla terra. (p mafrodita attraverso le vicende di
prendono i Wilde, i Beerbohm, i Evandro, un professore inglese che
W a u g h come r a p p r e s e n t a n t i sbarca in America ("lo scannatoio")
dell'umorismo inglese, bisogna dire (Traduzioni di Franco Marenco) in cerca di non si sa che cosa. Tra
che non c'è nessuno meno inglese di squallide avventure erotiche e rifles-
Lawrence. sioni pseudo-esistenziali, sullo sfon-
Eppure, non c'è nessuno più in- do di un paesaggio urbano degrada-
glese di Lawrence, perché Lawrence to e violento, Evandro diviene pro-
appartiene a un'altra tradizione, che gressivamente donna, fisicamente e
coltiva un'altra forma di comicità, psichicamente, fino ad incontrare
per niente urbana e tutta, se voglia- -r Tris tessa,1 diva hollywoodiana in pre-
mo, rustica e plebea. Egli non ap- cario equilibrio tra finzione e realtà.
partenne mai a quel mondo "supe- Echeggiando qua e là Miller, Bu-
riore" che lo adottò con ammirazio- kowki, Burroughs, il romanzo di
re,'C'rif- Angela Carter vorrebbe affrontare in
ne e gli offerse amicizia — i Russell,
gli Huxley, gli Eliot — perché vede- chiave letteraria i temi e gli esiti del-
va in lui una profonda diversità, da la rivoluzione sessuale: dimostra in-
idealizzare in primitivismo, in no- vece di esserne l'ennesima vittima.
stalgia del corpo e dell'integrità per-
(f-r-)
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Come un orsacchiotto
anni. In Seipiccoli soldatini, la con- relativa alla descrizione dell'impolli-
fezione si presenta con un castello nazione, il testo entra nei particolari
turrito che continua in ogni pagina, spiegando quali strumenti vengono
i soldatini sono mobili, inizialmente Negli ultimi dieci anni anche in Italia so- nasce successivamente la capacità dell'uso au- usati dal fiore per invitare gli insetti,
vanno staccati da un cartoncino che no nate delle strutture pubbliche per bambi- come vi sia una relazione fra struttu-
li contiene e poi vanno fatti spostare tonomo dell'uno o dell'altro. Per un bambi-
ni, parallele a quelle per adulti che guardano ra del fiore per invitare gli insetti,
lungo le varie parti del castello a se- no di città la conoscenza di una foglia palma-
alla prevenzione delle malattie, alla salute del come vi sia una relazione fra struttu-
conda delle consegne scritte a pie di ta sarà sicuramente agevolata da una buona ra del fiore e apparato boccale
pagina. Accanto al cannone ci vuole corpo, al gioco e allo sport, ma poco o nulla è immagine fotografica piuttosto che da cento dell'animale, come cresca, nel corso
un solo soldatino, che verrà ospitato stato fatto per attivare un autonomo rapporto parole sull'argomento; d'altra parte dovrà dell'evoluzione, una progressiva
in una solida tasca dietro la culatta, dei bambini con la lettura, la musica, il cine- leggere molti termini se vorrà poterla descri- specializzazione degli apparati di
due devono salire sugli spalti, tre ma, il teatro. In particolare non esistono bi- vere senza portarsi appresso la fotografia. entrambi. Nelle ultime pagine di te-
sull'attenti sugli scalini. Si impara blioteche per bambini; ci sono, è vero, molte Easta un colpo d'occhio per valutare la ve- sto l'esemplificazione attraverso una
contemporaneamente a infilare il librerie che consentono al piccolo utente di accurata tavola scientifica evidenzia
ste tipografica e i materiali usati per le pagine
cartoncino nella sua fessura, a conta- osservare, scegliere e qualche volta anche toc- - e la copertina; non dimentichiamoci appunto l'aspetto delle modificazio-
te, a mettere in relazione immagine che
care la merce ma, nella maggior parte dei casi ni morfologiche presentando lo
e parola. Qual è il mio cucciolo uti- mentre l'adulto non ha bisogno di rileggere i schema del fiore, la sua sezione e
lizza lo stesso accorgimento prece- i genitori per primi sembrano imbarazzati testi, immediatamente classificati nella stipa-
che i loro figli indugino su pagine e copertine l'apparato boccale del rispettivo in-
dente, aiuta a discriminare le forme, ta ma pur sempre spaziosa biblioteca cerebra- setto. L'uso di materiali poveri,
a riconoscere le somiglianze perché incerti nella scelta. Un normale lettore adulto le, al bambino serve tornare più e più volte su compensato da una grafica che con-
richiede al bambino di cogliere l'ab- che si reca quotidianamente in edicola e al- uno stesso racconto, su un importante signifi- centra l'attenzione sui punti essen-
binamento animale adulto-rispetti- meno una volta al mese in libreria, potrebbe cato; questo perché vuole giustamente essere ziali, consente l'acquisto del libro a
vo cucciolo. È facile distinguere il considerare che anche il proprio piccolo può ben sicuro di come risolvere i suoi problemi, e un prezzo particolarmente accessibi-
cucciolo del cane da quello della ricavare lo stesso tipo di piacere, tanto più che le.
il libro, a differenza della televisione, gli per-
mucca ma è più complicato notare la le edizioni per bambini non costano di più di mette di rivedere tutte le volte che vuole ì
differenza esistente fra il piccolo del- quelle per adulti.
la gallina e quello dell'anatra. noccioli delle questioni della sua esistenza.
Quando e tempo dì regali o quando il Una solida rilegatura, poca colla e molto filo,
In Cosa manca? ogni riquadro del
soffietto ospita un oggetto ben co- bambino è troppo piccolo è inevitabile che sia una copertina che conservi rigidamente il
chi si cura di lui a compiere la scelta; in tal ca- proprio contenuto, una pagina spessa, una DAVID ATTENBOUROUGH, I l p i a -
nosciuto: un telefono, una scarpa, neta vivente, Istituto Geografico
una gabbia vuota ecc... A ogni og- so è bene prendere in considerazione alcuni dimensione maneggevole anche se accoccolati
getto manca un elemento importan- requisiti che facciano del libro un materiale nel letto, possono accompagnare il bambino De Agostini, Novara 1984, pp.
te: al telefono la cornetta, alla scarpa utile ma anche piacevole e duraturo. Innanzi più maldestro nel suo lungo e laborioso pro- 320, Lit. 29.000.
le stringhe, alla gabbia il pappagal- tutto il linguaggio: in pochi minuti, soffer- cesso di crescita. (e b ) Uno dei motivi che hanno contri-
lo. Si tratta di riconoscere l'elemen- mandosi su alcune pagine, è possibile render- buito alla fortuna di questo volume,
to mancante; i bambini possono ve- si conto se le frasi comunicano o no, se i ter- in Italia e all'estero, sta nella sua
rificare l'esattezza della loro osserva- mini difficili sono resi in un contesto esplica- pubblicazione in concomitanza con
zione sollevando l'oggetto e sco- la messa in onda dell'analoga serie
tivo o esemplificativo, se il tono dell'autore televisiva. A sottolineare il pregio di
prendo nella parte retrostante la fi-
gura completa. La stessa tecnica vie- avvicina il lettore facendogli vivere l'esperien- entrambe sta il fatto che l'uno non è
ne usata per Dove sono i cuccio- za del contenuto della scrittura come propria. la riduzione dell'altro; il libro quin-
li?:dietro a ogni animale adulto sta Un altro elemento di rilievo è l'immagi- di, restando fedele alla sua natura, si
nascosto il suo piccolo; il gioco sta ne, tutti i libri per bambini sono illustrati, sviluppa senza dipendere in alcun
nell'imparare ad usare l'esatta no- non tanto per alimentare la competizione con modo dall'immagine, pur facendo-
menclatura guardando le immagini. l'amata-odiata televisione, quanto per soste- ne largo uso nel corso del testo.
L'unico limite dei quattro cartonati nere la faticosa immersione nella pagina cifra- L'autore, laureato in zoologia
sta nel non aver usato lo stesso tipo all'università di Cambridge, raccon-
ta, per avvicinare il linguaggio simbolico per ta le forme di vita esistenti sul piane-
di carattere nel corso del testo, alter-
nando lo stampato maiuscolo a immagini al più astratto codice scritto. È ta, legandole, attraverso la minuzio-
quello minuscolo; sarebbe meglio, dall'originaria interdipendenza dei codici che sa descrizione dei singoli ambienti,
trattandosi di bambini così piccoli ai reciproci problemi di adattamen-
usare solo lo stampato maiuscolo, to. Partendo dal fiume Kali Ganda-
più essenziale e quindi più facil- ki, alle pendici dell'Annapurna, il
mente riconoscibile. viaggio percorre i continenti, spiega
la loro deriva, analizza la complessa
MITSUMASA A N N O , B r i c à b r a c , me storico e geografico fra oggetti e fuori allenamento. Di fronte a ogni
persone simili che tagli il racconto questione della sopravvivenza senza
Emme edizioni, Milano 1984, gruppo di indovinelli sta un'imma- mai indulgere in moralismi o false
Lit. 16.000. trasversalmente. Un archivio di im- gine che racchiude le soluzioni in
magini disordinate, di estrema pre- umanizzazioni. Pur trattandosi di
una atmosfera un po' surreale creata un testo di valore scientifico, riesce a
cisione grafica, da far muovere a dal legame di casualità che lega gli
Il libro multiuso per molte età, proprio piacere. mantenersi vicino al lettore, anche
proveniente dal Giappone, propone elementi fra di loro. La fedeltà nella giovane, mettendo in luce il legame
M . FAGLIA E S . FATUS, La b e l l a riproduzione delle immagini, l'uso
una passeggiata in una città trasfor- indissolubile che unisce i vari orga-
addormentata, Patatrac, Firenze del colore e l'accuratezza nella de- nismi fra di loro, il gioco fra la vita e
mata in un grande mercato, in com-
1984, Lit. 10.000. pagnia di una donna, un uomo e un scrizione dei particolari potrebbero la morte, l'acuta ingegnosità nello
cane che trascinano un carretto in- indurre il lettore adulto a comprare sfruttamento delle risorse. È una sto-
Si tratta sempre della vecchia e gombro di masserizie. La parte figu- il libro tutto per sé. ria di grandi e lenti mutamenti;
bella favola dei fratelli Grimm che rata è nettamente distinta da quella l'elemento di rottura rappresentato
nulla toglie alla edizione originale scritta: introduce il viaggio una bre- M. BEISNER, Centouno indovi- dall'uomo sta nell'aver introdotto
sul versante del contenuto pur ope- ve prefazione che invita a risponde- nelli, Emme edizioni, Milano trasformazioni talmente rapide da
rando una grossa revisione linguisti- re ad interrogativi da individuare nel 1984, Lit. 14.000. non consentire agli altri organismi di
ca, rivolta'non solo all'attualizzazio- corso della storia; chiudono il per- adeguarvisi. Le illustrazioni, a tutta
ne ma soprattutto alla narrazione di- corso per immagini una ventina di Insetti e fiori, La Nuova Italia, pagina, accompagnano, a pagine al-
"Ci sono quattro sorelle/che sem-
retta. Il testo non è rilegato, le pagi- domande, una per ogni doppia pa- brano gemelle./Vestite alla stessa Scandicci 1984, pp. 32, Lit. terne, il corso del libro esemplifican-
ne in cartoncino molto rigido sono gina del libro, che dovrebbero invi- maniera/s'inseguono dall'alba alla 8.000. done il contenuto; la terminologia
estraibili e contengono su una fac- tate il bambino ad affinare la sua ca- seta./Sempre in tondo le vedi gira- scientifica invece di appesantire il te-
ciata l'immagine, sull'altra il rispet- Inserito nella serie Percorsi ecolo-
pacità di osservazione. Se il libro vie- re/e rincorrersi, così per giocare. / Ma sto viene accorpata in un glossario,
tivo brano. L'accortezza nell'uso dei gici, il libro analizza il rapporto che
ne finalizzato, previa lettura, alla ri- anche se vanno sempre più forte,/le consentendo così di risalire al genere
caratteri semplifica la lettura; ogni intercorre fra gli animali e le piante,
cerca dell'oggetto, potranno usarlo distanze fra loro non sono più cot- o alla specie di appartenenza di cia-
tessera può inoltre comporre un osservando in particolare lo scambio
bambini di età superiore ai cinque te". Ecco l'esempio di uno dei cen- scun organismo. Il volume può esse-
puzzle gigante che sottolinea visiva- vantaggioso e biunivoco che lega in-
anni. Se invece il percorso figurato touno indovinelli tradotti e reinven- re letto a partire dai dieci anni ma
mente tutto il complesso del percor- setti e fiori. Utile come strumento di
viene usato per verbalizzare l'imma- tati da Giulia Niccolai. Per risolverli può essere sfogliato anche dai più
so narrativo. Il libro si presta a diver- consultazione scolastica, il piccolo
gine, per arricchire il linguaggio os- è necessario aver acquisito dei buoni piccoli.
ale può essere ancor meglio
N. 2 pag. 20 I
ra raccolta. Come in uno scavo nel un'iscrizione di età moderna figura nero incastonate nell'edificio come
terreno non sono tanto le singole di- su un'altra urna, un'ara cineraria era preziosità, ma disposte significativa-
N 2 riNDlCP
• • D E I LIBRI D E L M E S E B B
Pag.21
RENATO D E Fusco,Il Quattro- PAOLA BAROCCHI, Studi vasaria- Vasari più consapevole dell'«accesso» Silvia F e r r e t t i
cento in Italia, "Storia universale n i , Einaudi, Torino, 1984, pp. tecnico alle opere d'arte, più curioso
dell'arte", UTET, Torino, 1984, 179, Lit. 25.000. ed attento alla loto connessione con Il demone
RENATO DE FUSCO, L ' a r c h i t e t t u -
ra del Q u a t t r o c e n t o , "Storia
pp. 327, Lit. 54.000. un più ampio sistema di relazioni: della memoria
l'Antibiografia del secondo Vasari
dell'arte in Italia", UTET, Tori- L'Autore recupera in questa sede Gli esiti della lunghissima fedeltà ne registra le opinioni sui problemi S i m b o l o e t e m p o storico
no 1984, pp. 234, Lit. 48.000. una traccia metodologica che ha in- dell'Autrice ad uno dei problemi dell'intaglio, della stampa, del col- in Warburg, Cassirer,
trodotto tra i primi in Italia, e che ha centrali della storiografia artistica lezionismo privato e d'artista. Cala- Panofsky
avuto una certa fortuna nella storio- italiana compaiono ora raccolti in to nella sua prospettiva culturale, il
Frutto di una scelta volontaria- grafia degli anni '60, legata alla pos- questo volume, accanto a due im- Le differenze di pensiero e di
Vasari acquisterà così quella fisiono-
mente pregiudiziale, questa opera sibilità di adattare le riflessioni dello portanti inediti. Costituisce il risul- intento storiografico di tre fra
mia concreta che solo una grande le-
intende distinguere nell'esperienza stmtturalismo alla comprensione dei tato decisivo di questi contributi le maggiori figure del Nove-
zione metodologica poteva restituir-
architettonica del secolo x modi per fatti architettonici. Il volume si arti- l'aver saputo tracciate la via per leg- cento. I concetti di simbolo e
gli-
cola in due sezioni: nella prima si gere la letteratura vasariana in un di tempo storico nell'imposta-
ridurne l'immagine in termini codi- (r.p.)
tenta, attraverso una sistemazione quadro storiografico pertinente, li- zione dei problemi di storia
ficabili. Dal recupero di elementi
"tipologica", di dare una coerente berandola dai termini di una valuta- della cultura.
lessicali dall'antico, in area toscana,
deriva la messa in evidenza di veri e definizione linguistica dei fatti arti- zione troppo spesso condizionata da
propri fattori lineari nei valori di
struttura delle architetture, ad esem-
stici nell'arco di un secolo; la secon-
da è il risultato di una ricognizione
forti pregiudiziali estetiche o da
un'utilizzazione sostanzialmente MARIETTI
L'INDICF pg -
• • D E I LIBRI DEL MESEBI
Finora, sostiene Kirk, gli studiosi Le metamorfosi dell'allegoria Intorno al V secolo a.C. il liocorno Caillois, saggista di difficile collo- Il matrimonio arcaico come rifles-
della grecità avevano abbandonato dell'eroe: attraverso centinaia di mi- (o unicorno) fa la sua prima appari- cazione disciplinare (sociologo, an- so o di un ordine tipico della società
ad altri la discussione teorica su na- ti, favole, leggende di tutto il mon- zione in Occidente, grazie a Ctesia, tropologo, letterato, mineralologo) indoeuropea: attraverso indagini
tura e significato dei miti: agli an- do, Campbell (etnologo e mitologo un medico greco che aveva vissuto a influenzato dalle tematiche nietz- comparative, la nota tesi di Dumézil
tropologi, agli psicologi e agli storici di fama internazionale, già autore lungo in Persia. Da allora l'animale scheane filtrate dalla lettura di Ba- delle «tre funzioni» (magico-religio-
delle religioni. Ora l'autore, grecista per la Feltrinelli di Le maschere di fantastico, dotato di poteri magici taille, dopo il sacro, il gioco, il so- se, economiche e militari) proprie
di fama, decide di riprendere il con- della società di matrice indoeuro-
trollo della materia analizzando e pea, viene estesa anche all'istituto
criticando in primo luogo quelle che matrimoniale. Lo studio prende
definisce — a causa della loro univo- l'avvio dall'analisi delle forme ma-
cità — le «cinque teorie monoliti-
che»: la teoria che legge il mito come
allegoria dei fenomeni naturali (M.
Tra conoscenza e fantasia trimoniali presenti nella Roma pre-
serviana: confarreatio (dotata di ca-
rattere sacro) coemptio (per acquisto
Mueller); la teoria eziologica, che lo di Marco Revelli simbolico della donna) usus (rapi-
indica come tentativo primitivo di mento, ratto). Esse rispecchiano, ne-
descrivere rapporti di causa/effetto, gli evidenti richiami trifunzionali,
Il mito ritorna. Torna a tirare editorial- "disincantato ") o forma primordiale di cono-
e quindi come «pseudoscienza» (A. gli stessi riti matrimoniali dell'India
Lang); la teoria funzionalista à la mente. Torna ad affascinare esteticamente. scenza ("proto-scienza")? In questo labirinto
Brahmanica. E del resto le varie for-
Malinowski, che attribuisce al mito Torna anche, per molti versi, a sedurre politi- alcuni autori, come Geoffrey Kirk, ci accom- me di acquisizione della manus di
la funzione operativa di legittimare camente. In un tempo in cui il mondo sem- pagnano offrendoci il rassicurante filo origine indoeuropea, sono presenti
istituzioni sociali; la teoria di Mircea bra rinchiudersi nella sua pietrificata immo- d'Arianna di una razionale conoscenza storica simbolicamente anche nella mitolo-
Eliade che vede in esso una sorta di bilità, impassibile e impermeabile agli sforzi e di un difficile lavoro filologico. Altri prefe- gia epica: Dall'eroe indiano Bhisma,
«nostalgia delle origini» e un tentati- di trasformazione collettiva, diviene forte la riscono l'incontro terrifico col Minotauro, la al panellenico Eracle, a Siguror-Sig-
vo di restaurare la primordiale crea- tentazione di affidare al fantastico, all'irrea- ' ricerca sistematica dell'eccezionale, sia esso il frido, il ciclo matrimoniale sembra
tività; infine la teoria che tratta il prodotto fantastico di una natura non ancora rivelare infatti, nella sua triplice for-
mito come estrema derivazione da le, all' extra-storico il compito di tracciare una
pienamente classificata dalle scienze (il mito mula, una sconcertante continuità
rituali originari. Neppure le teorie qualche via di fuga. In tempi simili, il desti-
dell'unicorno, indagato da Schepard) o l'ar- rispetto al quadro originario.
pericologiche (Freud, Jung, Cassirs, no della ragione non appare particolarmente
felice, come dimostra la recente fortuna della chetipo di una figura umana inquietante co- (a.t.)
ma anche Lévi-Strauss) qui ben de-
scritte, si salvano dalla critica analiti- mitologizzazione della storia in chiave narra- me l'eroe di Campbell, Altri infine, come
ca di Kirk. Il quale ritiene che il mi- tivistica à la Paul Veyne. Dumézil, rifiutano la separazione epistemo-
to, in quanto forma di «narrazione Ma cosa è il mito ? Disvelamento di verità logica tra mito e realtà presente, mostrandoci
tradizionale» propria di società illet- la continuità anche nelle istituzioni più con-
originarie appannate dal successivo trionfo
terate, destinata a comunicare infor- suete come il matrimonio, o — all'opposto
mazioni e istruzione e distinta dal del logos (secondo le più radicali letture rea- ARTURO GRAF, M i t i , l e g g e n d e e
zionarie), o semplice narrazione arcaica, "rac- —, come Caillois, individuando nella convi-
«racconto popolare» solo per la sua superstizioni del Medio Evo,
conto popolare " di società non ancora lettera- venza permanente con il fantastico de radici
natura più aristocratica e profonda, Mondadori, Milano 1984, pp.
sia troppo diversificato al suo inter- te? Messaggio nostalgico da un altro tempo e della trasgressione e della rottura dell' ordine. 396, ed. orig. 1892-1893, Lit.
no, ed eterogeneo, per essere piega- da un altro spazio (da un mondo non ancora • 10.000.
to a una qualche concettualizzazio-
ne universalistica. /„ . i
Da Le Goff al Nome della Rosa,
da Duby all'incredibile e affascinan-
te Baltrusaitis, il Medioevo è diven-
tato negli ultimi anni, se non prossi-
mo venturo, quanto meno salda-
mente presente nella cultura con-
PAUL VEYNE, I g r e c i h a n n o c r e - temporanea, rovesciando le inter-
d u t o ai loro miti? Il Mulino, Bo- pretazioni tradizionali che vi vede-
logna 1984, ed. orig. 1984, trad. vano un'epoca di declino e di eclissi
della ragione, la (storicisticamente)
dal francese di Caterina Nassalli
necessaria tenebra tra gli splendori
Rocca di Corneliano, pp. 182, passati e quelli a venire. E dunque
Lit. 12.000. interessante rileggere oggi ciò che
Graf, studioso e letterato anomalo
In questo lungo monologo dai to- del nostro secondo Ottocento, scrisse
ni vagamente nietzscheani Veyne a proposito dei "secoli bui".
prende spunto dai greci e dai loro Strutturato in saggi (in parte già
miti per parlare, in realtà, di storia e apparsi su riviste), il libro affronta
di verità. Dei temi, cioè, già trattati alcuni nodi cruciali di ciò che oggi
nel suo Come si scrive storia, e ripro- definiremmo l'immaginario medie-
WBBBBm
-
posti in questo pamphlet violente- HH 1 — SBHH SkB vale: il paradiso terrestre, Re Artù
mente antirealista e antirazionalista. (che ritroviamo addirittura sull'Et-
I greci — afferma — credettero ai lo- na), il destino, la dannazione eter-
ro miti e, insieme, non vi credettero, Dio) ridisegna l'itinerario trasfigura- (primo fra tutti quello di annullare gno, gli istinti, il mito e la guerra, na. Il metodo di lavoro di Graf, oggi
esattamente come il lettore di oggi to e simbolico dell'eroe mitologico. l'effetto dei veleni), percorrerà tutta approda al «fantastico». Il tema di superato, si incentra sulla collazio-
crede e, insieme, non crede a un Una parabola che riproduce in for- intera la storia della cultura e della fondo è comunque sempre lo stesso: ne, filologicamente scrupolosa, delle
buon testo di letteratura. La quale, me macroscopiche — questa la tesi scienza: da Aristotele a Petrarca, da le forze telluriche, pulsionali e pas- diverse versioni e varianti di una leg-
appunto, non sarebbe null'altro che di Campbell — le tappe stereotipe Plinio a Lorenzo il Magnifico (che sionali che, al di sotto della superfi- genda o di un mito (di cui peraltro
un particolare «programma di ve- dei "riti di passaggio" (il richiamo a possedeva un corno di sei metti e cie razionalizzata della coscienza e mancano le definizioni teoriche),
rità», uno tra gli altri, né più vero né Van Gennep è dunque automatico): mezzo) l'unicorno è l'oggetto di della società premono erompendo in così come ci sono state tramandate
meno reale. Il mito, dunque, per separazione dal mondo/iniziazio- trattati, miniature, poesie, capitelli. periodiche trasgressioni dell'ordine dalla letteratura: manca, come si ve-
Veyne, è «una grande performance ne/ritorno. L'eroe è per Campbell il Nel corso del Medioevo divenne individuale e sociale. Il fantastico è, de, il riferimento extra-testuale,
letteraria»; un «racconto anonimo» simbolo di quella divina immagine l'immagine del redentore, fu segna- in quest'ottica, «rottura dell'ordine all'iconografia o alla tradizione ora-
su un tempo e uno spazio posti oltre creatrice e redentrice che è celata lato quasi ovunque (anche in Cina e riconosciuto, irruzione dell'inam- le, così come manca la capacità (e
l'orizzonte della temporalità e della dentro di noi e attende soltanto di nel deserto), comparve in infiniti missibile all'interno dell'inalterabile forse la curiosità) di rintracciare, al
spazialità quotidiana; una forma di essere riconosciuta. Popolato da una stemmi nobiliari come immagine di legalità quotidiana»; ed è ricercato, di là delle singole versioni o dei di-
pensiero scientifico e di informazio- folla colorita di fate, mostri, divi- purezza e di forza. Il sogno dell'uni- con il linguaggio immaginifico versi luoghi geografici, le costanti e
ne propria di un tempo in cui la nità, geni, il libro è suddiviso per corno, ripercorso da Shepard con do- d e l l ' a n a l o g i a e la «ricchezza gli archetipi. La ricchezza del libro
quota di mondo conosciuto e disve- partizioni che seguono le tappe vizia di documentazione ma anche dell'ambiguo», all'interno di un ric- sta invece nella mole di materiale
lato era ancora limitata e, soprattut- dell'avventura eroica. Più deboli e con la giusta dose di incanto e di mi- co materiale iconografico (dalle stre- analizzato, e il suo fascino è quello
to, in cui non esisteva ancora 1 'auc- datati, rispetto all'impianto com- stero (un po' alla Guénon), si tra- ghe di Duldung Grien ai cavalli di di ogni opera pionieristica.
toritas di «professionisti» del sapete: plessivo del volume (già pubblicato, sforma nei secoli restando fedele a sé Dùrer, dalle varie Tentazioni di S.
gli storici, i filosofi, i fisici. In questo lo si ricordi, in italiano nel 1958), gli stesso, immagine delicata della lon- Antonio al Purgatorio di Bellini fino (f-r-)
senso, poiché tra immaginario e agganci con la realtà contempora- tananza e dell'invisibile, della natu- all'iconografia alchemica) da cui è
realtà non esiste confine essendo la nea, la lettura della permanente vi- ra misteriosa e della felicità a venire. stato sistematicamente escluso il
verità ciò che di epoca in epoca viene talità dell'allegoria eroica in un «fantastico istituzionalizzato» per
immaginato dagli uomini, il mito mondo segnato dalla fine dell'ideo- (f-r.) privilegiate il «fantastico insidioso»,
non differirebbe dalla storia che per logia mitica. che trapela, non previsto e ambiguo,
un elemento: il suo riconoscere l'esi- a sanzionare l'irruzione dell'inquie-
stenza del meraviglioso. tante.
(m.r.) (a.t.) (m.r.)
IN. 2 pag. 231
Libri di Testo
Insegnare storia
La discussione
filosofie unitarie del processo storico con il saper fare (competenze episte- gnante di storia? Considerato che, segnare storia con i modelli, che in-
sono profondamente incrinate. mologiche, metodologiche e didatti- come emerge dalla rilevazione di M. vita a organizzare lo studio della ma-
Ridate un senso all'insegnamento che) applicato ai contenuti specifici Ferro (Comment on raconte l'histoi- teria sulla base di correlazioni sem-
di Santina Mobilia della storia oggi — questa l'idea che
attraversa l'insieme degli scritti —
della disciplina. La realizzazione di
questo programma implica un'ade-
re aux enfants è travers le monde en
tier, Paris 1981), il modello di edu-
plici e coerenti fra i dati e le variabili
fondamentali in gioco dentro l'og-
vuol dire recuperarne gli "obiettivi guata trasparenza e consapevolezza, cazione tuttora largamente preva- getto storico in esame, "griglie d'os-
AA.W., Storia e storiografia. interni" o, come dice Guarracino, per l'insegnante, degli apparati con- lente a livello mondiale, almeno nei servazione" che possano essete messe
Questioni di metodo e di didat- "portare gli studenti nella bottega cettuali e dei presupposti epistemo- primi cicli scolastici, si rivolge in movimento come modelli esplica-
tica, Q u a d e r n o n. 24, Cooperati- dello storico e non limitarsi a osser- logici sottesi alla ricerca storica e in all'"emotività" infantile, tende cioè tivi efficaci ad abituare lo studente
va CIDI, Milano 1983, p p . 17Ò, vare i prodotti esposti in vetrina". questa direzione operano i contribu- a suscitare, evocando imprese e vi- alla concettualizzazione e al ragiona-
Lit. 5.000. mento problematico
Lavorare per modelli permette di
Questa pubblicazione (nata dalla passare da una trasmissione implici-
collaborazione fra il Centro di Ini- ta a una trasmissione esplicita delle
ziativa Democratica degli Insegnanti
La teoria della storiografia oggi regole del discorso, di rendere mani-
e la Sezione Didattica dell'Istituto festi i meccanismi esplicativi latenti
per la storia della resistenza e del a cura di P. Rossi, (Saggi di A. C. Danto, nello schema narrativo, e inoltre di
smontare i paradigmi di spiegazione
movimento operaio) raccoglie una
serie di relazioni tenute in un semi-
H. White, W.J. Mommsen, F. Furet, e le metafore linguistiche (causali,
nario per docenti di scuola media su- R. Koselleck, J. Topolski, W.H. Dray, generiche, funzionali) che lo intes-
sono. Altro vantaggio del procedere
periore, ma i problemi sollevati in- J. Rusen, W. Kiittler, K.G. Faber, per modelli è quello di rompere
vestono l'insegnamento della mate-
ria a qualunque livello. Il quaderno Ch. Meier, A.I. Gurévic, M.L. Salvadori, P. Wincb), un'inveterata impostazione della
si articola in quattro sezioni: la pri- materia che si riduce alla lettura-
memorizzazione-riassunto rendendo
ma, più teorica, è dedicata alle Nuo- Il Saggiatore, Milano 1983, pp. 268, Lit. 20.000. estremamente aleatori, per chi valu-
ve tendenze della storiografìa con-
temporanea, mentre le parti seguen- ta come per chi apprende, gli ele-
ti entrano più immediatamente nel- Il volume trae origine dal convegno di ciali con l'intento di definire lo status della menti di verifica dei risultati rag-
la dimensione didattica e si concen- studio, coordinato da P. Rossi e M. Salvadori, storiografia all'interno delle scienze sociali giunti, degli interventi correttivi ne-
trano sui temi dell'Organizzazione tenutosi a Torino presso il Goethe-lnstitut (Wolfgang J. Mommsen), oppure di ripensa- cessari o dei progressi effettivi, che
didattica della proposta formativa, nel 1982. La diversità di approcci metodolo- non siano di qualità puramente ver-
re le vicende delle Annales per comprendere,
della Spiegazione storica e spiega- bale, mentre un itinerario program-
gici dei vari contributi è segno di un duplice oggi, l'opposizione tra la storia-racconto e la mato per unità didattiche in cui lo
zione didattica e di Progettazione ampliamento di orizzonti: quello tematico in storia-problema (Francois Furet), oppure di
canicolare e unità didattiche. Il tut- svolgersi dei contenuti sia scandito
sede storiografica, in quanto tutto è storia; individuare l'insieme dei criteri che fondano da un ordine, non solo cronologico,
to è corredato da un'aggiornata bi- quello teorico in sede epistemologica, in la legittimità della storiografia come scienza
bliografia essenziale sui temi tratta- ma di operazioni mentali consente
ti.
quanto gli strumenti stessi dell'analisi appar- (Jerzy Topolski). Nella scuola il volume può criteri più definiti di misurazione. A
tengono a una pluralità di contesti disciplina- essere utile soprattutto a far riconoscere l'im- questo problema si collegano gli in-
L'insieme del discorso ha innanzi- terventi sulla progettazione currico-
ri. Si passa così dall'approccio filosofico di portanza del raccordo tra la pratica didattica e
tutto il pregio di fuoriuscire dalle lare, svolti da M. Gusso. Vale la pe-
secche in cui finiva per inaridirsi, nel Arthur C. Danto e William H. Dray, a un ap- ipresupposti teorici e metodologici.
proccio di carattere storico, sia che si tratti di na di ricordare come l'ipotesi del
panorama italiano degli anni '70, il curricolo quale percorso unitario di
dibattito sulla storia nella scuola e le presentare il dibattito tra storia e scienze so- (g.d.c.) lavoro didattico nasca nel mondo
relative pratiche di aggiornamento,
mmmmìsm anglosassone per introdurre elemen-
m
polarizzati nell'alternativa fra storia ti di uniformità in un sistema scola-
generale (uso del manuale) e storia- stico privo di programmi rigidi,
ricerca (riproduzione in micro del la- mentre nell'impianto napoleonico
voro dello storico).
Partire — come si fa nella premes-
sa introduttiva alla sezione didattica
*m della scuola italiana essa assume una
valenza opposta e liberalizzante: "I
curricoli... — dice Gusso — dovreb-
— dalla domanda elementare "Che bero essere flessibili e decentrati,
senso ha insegnare storia?" non ap- VNV mantenere margini di opzionalità,
pare banale se si considera che que- favorire forme individualizzate di
sta materia sembra oggi soffrire, più apprendimento e rendere trasparen-
di altre, di una carenza di legittima- ti e verificabili gli obiettivi adeguan-
zione e di finalità formative (perfino doli ai processi cognitivi e alle moti-
in Francia, culla della nouvelle hi- vazioni degli studenti... ".
stoire e dei best-sellers storiografici, Pt
il nodo delle difficoltà scolastiche L'opposizione del curricolo (che
della storia è stato pochi anni fa gor- può coprire l'arco di un anno come
dianamente reciso cancellandola dai di un ciclo di studi o dell'intera loro
programmi delle elementari, dove è durata verticale se la materia è pre-
relegata, facoltativamente, fra le sentata dalle elementari alla matu-
"activités d'éveil", anche se oggi si rità) ai programmi "rigidi, accentra-
ridiscute seriamente la questione). ti, prescrittivi" riguarda tutte le ma-
Ciò dipende da ragioni culturali e terie, ma certo la storia in modo par-
istituzionali in pane interne alla ticolarmente acuto, affetta com'è da
scuola, in parte inerenti agli sviluppi ti dell'intera prima sezione del qua- un'esasperante ciclicità ripetitiva dei
Ciò non significa pretesa di im- cende esemplari, impressioni e at-
stessi della disciplina sul piano scien- contenuti che porta gli studenti a ri-
parzialità, negazione degli orienta- derno (saggi di Mazza, Vegetti, Ve- teggiamenti che orientino la forma-
tifico. Con poche ore settimanali di percorrere per ben tre volte l'intero
menti di valore, ma significa che, gezzi. Giani, Delille), dedicati a una zione del futuro cittadino, un pro-
lezione (due o tre al massimo), sem- cammino dalla preistoria ai giorni
"invece di subordinare gli obiettivi rassegna delle teorie e pratiche del getto che miri invece a superare que-
pre abbinata a un'altra materia di nostri (salvo il fatto che il novecento,
interni a quelli estemi, come di nor- fare storia a partire dalla crisi del st'impostazione, esaltando l'aspetto
maggior peso (italiano, filosofia, la- con tutte le migliori intenzioni, rie-
ma si è fatto nella storia della scuola, modello positivistico filologico- "cognitivo" dell'apprendimento
tino), raramente presente nella rosa sce a entrare poco nelle ore di lezio-
con intenzioni più o meno lodevoli, descrittivo fino all'incontro con le storico, trova validi riferimenti nella
di materie della maturità (mai, negli ne) e che la rincorsa ali'histoire tota-
invece di (in altre parole) pensare in scienze sociali che se da un lato è ricerca psico-pedagogica recente.
ultimi quindici anni, in tutta l'istru- le nelle aule scolastiche, se diventa
termini di mezzi e fini (quale storia parso realizzare, come dice Vegetti, Sulla strada aperta dalla teoria ormai
zione tecnica), la storia svolge nella una sintesi affrettata e permanente
e come va insegnata perché essa sia l'aspirazione weberiana verso una classica di Piaget, attraverso le in-
scuola italiana, specie negli studi se- di tutte le più varie tendenze storio-
educativa?), dobbiamo abituarci a "scienza sociale storica", dall'altro fluenze soprattutto di Vygotsky e
condari, con un apparente paradosso grafiche (demografia, storia sociale
pensare in termini di causa ed effet- ha enormemente complicato il qua- Bruner, si è passati da un'ottica
rispetto allo storicismo imperante, ed economica, politica e istituziona-
to: la conoscenza storica è quella che dro dello statuto epistemico della di- statico-descrittiva delle fasi del pen-
un ruolo ancillare, di servizio di sce- le, delle mentalità, della cultura ma-
è, ma che ce ne pare dell 'homo hi- sciplina alla ricerca di una propria siero storico infantile a un'indagine
na rispetto all'insieme delle materie teriale ecc.) rischia "di generare so-
storicus?". nuova identità scientifica rispetto ai più volta a coglierne le potenzialità
umanistiche che si snodano tutte gni di globalità impossibile e di far
Il saggio di Guarracino chiarisce territori confinanti della sociologia, dinamiche per dimostrare "come un
lungo un asse storico. Se questo mo- dimenticate che la pretesa di coglie-
utilmente alcuni crocevia prelimina- dell'economia, dell'antropologia certo approccio didattico su materia-
lo ha potuto essere sostenuto con re con un'unica foto una totalità in
ri alla costruzione di un profilo di ecc., da cui attinge strumenti, meto- le storico si presti a sviluppare talune
una certa disinvoltura finché la ma- movimento produce soltanto una fo-
formazione storica finalizzata, oltre di, paradigmi e da cui riceve profon- componenti significative di pensie-
teria riusciva a scorrere rettilinea to sfocata". L'alternativa del currico-
che alla trasmissione di contenuti ro", quali le operazioni legate al
lungo i binari delle sequenze di stimoli all'esplorazione di nuovi lo impone invece una selezione ra-
(eventi, processi o problemi, in una "decentramento" dal primato
politico-evenemenziali, giustifican- campi (tra i richiami più ovvi quelli gionata degli argomenti e della loro
parola i risultati della storiografia), dell'io infantile, alla "consapevolez-
dosi in base a finalità esterne (eti- alla scuola delle "Annales", alla sto- sequenzialità, in base a criteri sia di
all'acquisizione di "abilità", come la za del carattere probabilistico delle
che, politiche o religiose), a valori da riografia marxista, alla Social Histo- contenuto sia di obiettivi formativi,
capacità di compiere operazioni cognizioni" o alla coordinazione di
trasmettere (di libertà, democrazia, l)- e sottolinea l'esigenza di una strate-
mentali conformi ai procedimenti costrutti temporali e di contesti spa-
civiltà, di appartenenza a una nazio- Interessanti sollecitazioni rispetto gia delle abilità da apprendere, che
dello storico: in sintesi, un progetto ziali.
ne o a una classe), esso appare assai all'approccio psico-pedagogico ven- è forse l'aspetto di cui l'istituzione
meno convincente oggi, quando le didattico che integri il sapere disci- gono dal saggio di A. Calvani: Quali Di più immediata utilizzazione scolastica italiana è più carente.
plinare (competenze storiografiche) riferimenti psicologici per l'inse- didattica la proposta di A. Bmsa: In-
Libri di Testo
Gli strumenti che si misurano appunto con il pro-
blema di una ridefinizione dello sta-
tuto disciplinare, con una ridiscus-
li del mestiere di storico, dei suoi
ambiti sociali e culturali, delle sedi
di trasmissione delle conoscenze.
rà "disordinante" sul piano degli as-
setti disciplinari come su quello del-
Sansoni Editore
le sicurezze individuali: proprio in
di Anna Bravo sione di concetti e paradigmi che nei La III sezione (Ponti e tecniche, a questo senso, per l'ampiezza
volumi precedenti era rimasta in un cura di G. De Luna) ripercorre la dell'informazione e per lo stimolo
certo senso in sospeso. Le Questioni G i o v a n n i Fallani
gamma degli strumenti a disposizio- alla coscienza metodologica e all'au- VITA E OPERE
G . D E LUNA, P . ORTOLEVA, M . di metodo comprendono 4 sezioni, ne dello storico, mostrandone, al di tocoscienza, mi sembra preziosa la
in una successione che parte dai fon- DI FRA GIOVANNI
REVELLI, N . TRANFAGLIAÙZ cura là dei differenti criteri di classifica- sua finalizzazione didattica.
damenti filosofici e ideologici del la- ANGELICO
di), Gli strumenti della ricerca, zione, la natura dinamica, pluridi- Chi insegna storia si trova oggi a
voi. X de II m o n d o contempora- voro storico, si allarga alle sue possi- mensionale, caratterizzabile più che fare i conti con un proliferare di pro-
bili definizioni e ai suoi ambiti so- per il riferimento a una disciplina, blemi che vanno dalla difficoltà di
neo, La Nuova Italia, Firenze
ciali, per poi calarsi al suo interno, ai per la congruenza a un problema. È seguire una produzione incessante e CLASSICI 1TAUAN1
1981-1983, 3 tomi, p p . 1579, problemi di metodo e teorici della l'espressione, sul piano metodologi- spesso efffimera, all'incertezza sulle
Lit. 27.000 ogni tomo. ricerca. Giacomo Casanova
co, di una concezione dell'interdi- mediazioni più utili a far crescere
ROMANZI ITALIANI
Si conclude con questo decimo Il duello - Lettere della
volume 11 mondo contemporaneo, nobildonna Silvia Belegno -
un'opera collettiva ormai nota e Di aneddoti viniziani -
molto usata, che si è data fin
dall'inizio come tratto di fondo lo
sforzo di assumere la problematicità
Un libro di lavoro N é amori né donne ovvero
La Stalla ripulita
a cura di Paolo Archi
prefazione di Luca Toschi
del sapere storico e dei suoi rapporti di Marisa Berna
con il sistema delle scienze sociali. Franco Sacchetti
Accomunati dal carattere di bilancio IL TRECENTONOVELLE
propositivo e da una dichiarata ac- Carlo Cartiglia, La storia in classe, Loe- storiografia, presentando le caratteristiche di a cura di Antonio Lanza
centuazione didattica, i tre tomi scher, Torino 1984, voi. Ipp. 128, lit. 7.000; tre grandi correnti, lo storicismo, il marxismo
(dedicato il primo ai Percorsi di let- voi. IIpp. 172 lit. 8.500; pp. 200, lit. 8.500. eie "Annales". Gabriele C a t e n i
tura, il secondo e il terzo alle Que- Le proposte di lavoro che accompagnano e Fabio Fiaschi
stioni dì metodo ) esprimono modi concludono le schede di ciascun fascicolo ri- LE URNE DI VOLTERRA
e tagli di riflessioni diversi. guardano pertanto l'analisi delle fonti scritte, e l'artigianato artistico
Rivolto originariamente agli studenti del- degli Etruschi
I Percorsi sono proposte di itinera- la scuola media dell'obbligo, lo schedario di di documenti iconografici e di dati quantita-
ri attraverso i saggi dei volumi prece- Carlo Cartiglia può essere utilizzato, e di fat- tivi (popolazione, produzione, commercio,
denti, guide ragionate che presenta- to lo e stato, anche in altri ordini di scuola. trasporti, ecc.), l'uso e la costruzione di tabel-
no sedici grandi temi della storia
L'opera si articola in una serie di 38 fascicoli, le e grafici, esercitazioni relative alla compe- OPERE COMPLETE
contemporanea (Colonialismo, Cri- DI ROBERTO LONGHI
si, Economia internazionale, Guer- ciascuno dei quali costituisce un 'unità didat- tenza linguistica e l'analisi comparata di testi
ra, Imperialismo, Industrializzazio- tica autonoma su uno specifico argomento, storiografici (spesso ridotti e sintetizzati). Roberto Longhi
ne, Lavoro, Movimenti religiosi, suddivisi in tre blocchi che seguono la parti- Gli esercizi proposti a conclusione di cia- SCRITTI SULL'OTTO
Partiti, Questione agraria, Questio- zione cronologica dei programmi ministeriali scuna scheda sono a risposta chiusa (dicoto- E NOVECENTO
ne nazionale, Rivoluzione, Sindaca- della disciplina. mia vero-falso, corrispondenza biunivoca tra
ti, Sistema politico internazionale, Un primo blocco di schede è dedicato alla partì del testo analizzato e risposte indicate),
Stato, Sviluppo e sottosviluppo). preistoria e alle civiltà mediterranee (Egitto, a scelta multipla (individuazione di una o più
Ogni pista comprende l'indicazione G i u l i a n o Briganti
Mesopotamia, Creta, Micene, Grecia, Roma, risposte esatte tra diverse proposte), o aperta LA MANIERA
di tutte le voci relative al tema pre-
senti nell'opera, ed è risolta visiva- fino agli arabi) e si conclude con l'unità rela- (richiesta di proposte elaborate autonoma- ITALIANA
mente nella figura dell'albero ge- tiva all'Europa continentale nell'alto medioe- mente dallo studente). Si può osservare che
nealogico, dove al tronco corrispon- vo. Un secondo blocco copre il periodo che va tali esercizi sono forse più utili come proposte
dono i saggi di tipo definitorio, ai dall'XI secolo al 1815. Qui l'attenzione si in- di discussione che come strumenti di verifica
rigida: infatti, pur avendo essi carattere di ve- Maria Teresa Benedetti
rami quelli inerenti a specificità geo- centra, per il basso medioevo, sulle strutture
grafiche e cronologiche e al relativo sociali, economiche ed istituzionali (la società rifica oggettiva, non sono indicati criteri di DANTE
dibattito. A questa parte, più legata GABRIEL ROSSETTI
feudale, la città medievale, le repubbliche valutazione.
ai lemmari e agli indici degli altri marinare, la formazione degli stati nazionali, Nel suo insieme l'opera vuol essere, come
volumi, segue un contributo discor- le caratteristiche della società europea nel Sei-
sivo, una lettura e interpretazione sottolinea Maria Corda Costa nella presenta-
cento e nel Settecento), e poi sulla storia delle zione, un work book, un libro di lavoro, da Silvio Calzolari
del tema che ne propone segmenti IL D I O INCATENATO
significativi, anch'essi corredati da idee (la rivoluzione scientifica, la riforma pro- affiancare ad altri testi più o meno tradizio-
testante, i movimenti culturali del Seicento e H O N C H Ò SHINSEN DEN
rinvii alle voci pertinenti. Infine gli nali (dal manuale alle monografie alle raccol-
DI OE N O MASAFUSA
Orientamenti per la ricerca, presen- del Settecento, con particolare riferimento al- te di documenti) che svolgono una funzione Storie di Santi e Immortali
tati sia in forma di esemplificazione le teorie dello stato). A mano a mano che risi prevalentemente referenziale, per avviarsi in- taoisti nel Giappone dell'epoca
di percorsi documentari e bibliogra- avvicina al mondo contemporaneo si dà mag- vece su una strada che veda anche nel campo Heian (794-1185)
fici, sia come bilanci critici del di- giore spazio alla storia politica, per esempio storico la possibilità di un 'educazione attiva. prefazioni di Fosco Maraini
battito. Chiude il volume un'ap- alla rivoluzione americana e francese e all'età Il "saper fare " proposto nello schedano non
e di Franco Cardini
pendice quantitativa, che con carti- napoleonica, con un taglio che prosegue nel consiste in un saper fare ricerca, ipotizzando
ne, diagrammi e tavole di dati de-
terzo blocco di schede, il più ampio, dedicato un piccolo storico all'opera, ma in un "saper
scrive quadri e linee di tendenza di
fenomeni rilevanti per la compren- al periodo dal 1815 a oggi. Un ultimo fascico- studiare", acquisendo la consapevolezza di NUOVI SAGGI
sione dei temi. lo, infine, tenia un approccio di storia della operare in un ambito specifico di studio.
Sergio R o m a g n o l i
Mi sembra che grazie a questa MANZONI
struttura — in cui si evita sia la pura E I SUOI COLLEGHI
riaggregazione di indici, sia la giu-
stapposizione di saggi concepiti ex-
novo — l'obiettivo di guidare il let- Nella prima sezione (Presupposti sciplinarietà che va oltre la moltipli- nei giovani un interesse non pura-
tore a un rapporto per grandi temi e tendenze della storiografia con- cazione delle tecniche e l'assemblag- Carlo Ferdinando Russo
mente "revivalistico" per il passato:
coll'insieme dei volumi sia raggiun- temporanea, curata da N. Tranfa- gio di risultati conoscitivi diversi, è facile che ne derivi un senso di sra- ARISTOFANE
to; e che ne venga facilitato un uti- glia) dall'analisi dei rapporti tra teo- per farsi impegno ad accogliere le dicamento, un'impressione di ina- AUTORE DI TEATRO
lizzo a vari livelli: quello general- rie della società e paradigmi storio- conseguenze, e i rischi, di un effetti- deguatezza personale di inerzia del-
mente orientativo dell'albero, quel- grafici nel XIX secolo e nei primi de- vo rimescolamento di confini. Ap- la disciplina. Il susseguirsi nelle sedi
lo specifico dei saggi, delle biblio- cenni del XX si passa al declino dei punto questa area di problemi viene più svariate di proposte che, anche
grafie ragionate, delle indicazioni sistemi totalizzanti in questi ultimi affrontata nella quarta sezione, (La Percy Lubbock
al di là delle intenzioni di chi le IL MESTIERE DELLA
sulle fonti inedite. A chi si avvicina cinquanta anni, e alle reazioni fe- ricerca interdisciplinare: metodi e ri- avanza, tendono ad apparire risolu-
per la prima volta alla ricerca, come conde che esso innesca, in Francia sultati, a cura di M. Revelli) dove è NARRATIVA
tive (siano esse, nella loro eteroge-
a chi abbia la responsabilità di pro- con le prime "Annales", in Inghil- centrale l'analisi del rapporto che la a cura di Enrico Chierici
neità, la storia quantitativa, la ri-
muovere un seminario, un lavoro di terra con la "Economie History Re- storia può instaurare con metodolo- scossa della narrazione, l'approccio
gruppo, di organizzare un corso, si view". gie e apparati concettuali delle micro, le nuove fonti, etc.) non gio-
offre un insieme di strumenti tanto Il declino dei grandi sistemi è a scienze sociali, sulla spinta di va certo allo sforzo di date una strut-
più utile quanto ancora sono rare al- G e o r g e Steiner
sua volta la premessa per un dibatti- oggetti-argomento capaci di metter- tura ai propri dubbi, di scoprire i
tre forme di ausilio didattico. Pecca- ne in discussione i rispettivi statuti D O P O BABELE
to che mette in discussione le radici nessi sottesi alle proprie domande.
to che il rapporto vincolante con i disciplinari. Dopo alcuni saggi di bi- Aspetti del linguaggio e della
e le forme della conoscenza storica, E precisamente questa, invece, la traduzione
volumi precedenti abbia lasciato la natura stessa della disciplina a lancio storico e teorico, esempi mol- direzione in cui si muovono le Que-
fuori — lo sottolineano, d'altra par- partire dalla sua dimensione fon- to significativi descrivono la qualità stioni di metodo: nella riflessione su
te, gli stessi curatori neWIntroduzio- dante, il tempo: è la materia della delle domande che l'oggetto può percorsi, rapporti, genealogie che al-
ne — aree importanti come quella seconda sezione (Il lavoro degli stori- porre: domande (e penso alla storia trove sono lasciate implicite, molti Luisa C a n o v i
della cultura materiale, sulla quale ci: fondamenti e pratiche, curata da delle donne, al mito della razza) che disorientamenti possono trovare Giovanni Ravesi
oggi convergono non solo interessi, P. Ortoleva), che alla riflessione travalicano non solo le discipline, coordinate storiche e teoriche utili D a r i o Uri
ma fraintendimenti tipici della diffi- sull'oggetto del lavoro (statuto ma i contesti storici e tematici. per uscire da quella vaghezza che
coltà a formulare oggetti e metodi IL LIBRO
scientifico, rapporto spiegazione- Sono, come è evidente, questioni rende il dubbio frustrante anziché DEI ROMPICAPO
del fare storia. narrazione, uso dell'argomentazio- di grande rilievo, tutt'altro che risol- stimolante. Il tono non dogmatico Topologia a tre dimensioni
Entrano invece nel cuore di queste ne, tempo e storia) fa seguire te, e il merito dell'opera è anche di dei discorsi.
difficoltà il secondo e il terzo tomo, un'analisi delle caratteristiche attua- affrontarne senza reticenze la porta-
Con trentanni bellico sembra evidente anche nelle
aggiunte successive e colpisce, senza
dubbio, lo sforzo compiuto dagli
scolastiche, le qualità uniche che
hanno tradizionalmente caratteriz-
zato il sud, si perdano presto e la re-
ce hanno in un certo qual modo
temperato, grazie ad un sobrio ri-
spetto per la tradizione e la conti-
autori per dare un senso agli eventi gione si trasformi in una zona qua- nuità, l'impetuoso ottimismo libe-
di ritardo del ventennio tra il 1950 e gli inizi
degli anni '70. Ma letti oggi, i loro
accenni alla questione dei diritti ci-
lunque della omogeneizzata società
americana. Forse questa trasforma-
zione sarà per il meglio, ma come in
rale, l'esuberante spirito della fron-
tiera, il materialismo predatorio di
altre parti del paese".
di Gianfranco Corsini vili, alla cosiddetta "rivoluzione" tutti i cambiamenti di valore qualco- Questa nostalgica esaltazione del
culturale, al femminismo e così via, sa si perderà per sempre". E la con- "conservatorismo romantico" del
sembrano soltanto una pallida om- clusione non sorprende se Yankee sud si accompagna, tra l'altro, anche
R O D W . H O R T O N , HERBERT W . avrebbero "il merito di aver posto bra delle realtà, se non addirittura and Cavalier di Taylor viene indicato a un elitismo culturale che sembra
EDWARDS, I fondamenti della l'accento su quelle che sembrano es- una parodia. Basti come esempio come un testo "revisionista" e se contraddire le stesse premesse del
letteratura americana, traduzio- sere state le forze dominanti della vi- questa conclusione sulla storia dei questo è "il merito di cui può van- manuale quando gli autori, per sin-
ta americana", e di conseguenza che sud: "E possibile che con la crescita tarsi" il sud secondi i due autori: tetizzare in tre righe cosa sia stata la
ne di Marcella Cardini e Stefania
"il genio americano ha costantemen- dell'industrialismo, il declino di Jim "Può affermare che il suo prorom- rivoluzione dei diritti civili scrivono:
Romoli, Editori Riuniti, R o m a pente idealismo, contrariamente a
te prestato ascolto a due voci: quella Crow, lo sviluppo di una opposizio- "Non è esagerato affermare che, no-
1984, p p . 406, Lit. 28.000. dell'idealismo e quella dell'oppor- ne politica più tangibile ed il mi- quello liberale, è stato essenzial- nostante l'intervento di leggi federa-
tunità". Il binomio idealismo-op- glioramento continuo delle strutture mente conservatore e i suoi portavo- li e le decisioni della Corte suprema
Nel 1952 i professori Rod W. il terreno dei recenti progressi, nel
Horton e Herbert W. Edwards han- superamento di questi problemi [la
no pubblicato per la casa editrice discriminazione razziale N.d.r.] sia
Prentice Hall un manuale scolastico stato preparato nel sud dai suoi scrit-
dal titolo Backgrounds of American I DETTI MEMORABILI DI HORTON & EDWARDS tori e intellettuali a partire dagli an-
Literature (letteralmente: "Il retro- ni venti".
terra della letteratura americana"). Ma non è una questione di conte-
Dedicato alle facoltà umanistiche in nuti che si può fare dinanzi a un te-
espansione, dove lo studio della let- Dewey era un riformatore, e di quelli sin- Due dadaisti scrissero un dramma in cui sto di questo genere bensì una que-
teratura era in pieno sviluppo all'in- ceri e personalmente ferventi. I riformatori, stione di opportunità editoriale, ol-
un ombrello, una macchina da cucire e un ac-
domani del secondo conflitto mon- tuttavia, generalmente commettono Terrore tre che culturale. La situazione degli
diale, e probabilmente inteso come cappatoio erano i protagonisti, ed un certo
di credere che la gente sia come loro, o alme- Louis Aragon... studi americani in Italia, dal punto
correttivo alle tendenze del New di vista dei libri disponibili in italia-
no che essa desiderile loro stesse cose dalla vi-
Criticism che in quel periodo sem- * * *
no per gli studenti, è disastrosa. Si
bravano dominare nel mondo acca- ta.
legge ancora la vecchia storia della
demico, il manuale di Honon e Ed- * * *
Il lettore non iniziato alla critica letteraria letteratura dell'inglese Marcus Cun-
wards partiva dal presupposto che ha sempre supposto che lo scopo dell'arte liffe, scritta per i Penguin Books più
"lo studio delle opere letterarie non Il marxismo può forse essere meglio com- consista nel rendere partecipi della esperienza di vent'anni fa e nobilitata dal mar-
può limitarsi alla analisi convenzio- preso se lo si considera come un 'estensione umana comune, e in questo senso la lettera- chio di Einaudi. La grande storia di
nale della trama, della caratterizza- nel campo della politica e della sociologia dei tura americana non lo ha in genere mai delu- Spiller & Co. è da tempo al Remain-
zione dei personaggi, dello stile, principi scientifici e metodologici del darwi- der's in una traduzione nella quale
so.
delle immagini poetiche e della me- nismo. literary criticism (critica letteraria)
trica"; di conseguenza voleva fornire veniva reso con "criticismo lettera-
soprattutto agli studenti dei primi rio"; nessuno degli studi ormai clas-
corsi, "in forma sintetica e relativa- Nella letteratura e nella critica letteraria
sici (dallo stesso Taylor a R.W.B. Le-
mente semplice, il materiale storico Il XIX secolo fu caratterizzato da una pro- una nuova generazione dì scrittrici sta dimo- wis, Nash Smith, Leo Marx ecc.) è
e culturale necessario per una mi- gressiva perdita dì fede religiosa tra gli intel- strando una introspezione psicologica e un mai stato tradotto anche se figurano
gliore comprensione dei principali lettuali di tutte le nazioni. In questo clima di disciplinato rigore d'analisi che sinora si rite- in quasi tutti i programmi, per
scrittori americani". Il loro secondo neva potesse avere soltanto l'uomo, più quanto difficilmente accessibili da
vuoto si affermò la fede laica del marxismo,
e più discutibile presupposto era che obiettivo e culturalmente più sofisticato. noi in inglese, senza contare lo stato
"un approccio soltanto letterario ri- diventando il punto d'incontro per tutti i li-
berali umanitari di ogni sfumatura di rosa. delle biblioteche di facoltà, come at-
sulta particolarmente angusto per la testa anche la documentazione for-
letteratura americana perché il mo- * * *
nita dai benemerito Centro di studi
dello della crescita di questa nazio- Si è ora davanti ad una scelta chiara: o americani di Roma. Si fanno i con-
ne, così rapido nel suo mutare, ha fi- continuare ad inseguire con fiducia il sogno vegni più stravaganti, ampiamente
I comunisti hanno costantemente tentato
nora impedito il costituirsi di una americano, o accettare come inevitabile una finanziati, ma non si forniscono agli
tradizione letteraria ben definita". di infiltrarsi nelle organizzazioni dei lavorato-
ri e di costituire organizzazioni e istituzioni qualche forma del futuro mondo nuovo di studenti i materiali per le loro tesi, e
Cosicché questo libro era destina- Huxley. la bibliografia rivista dalle curatrici
benefiche e innocenti, che hanno completa-
to ai corsi di letteratura americana alla fine di questo volume è un am-
mente tratto in inganno una gran parte di li- masso di vecchi titoli, integrato da
"come supplemento" alle storie e al-
le antologie tradizionalmente utiliz- berali benpensanti trasformandoli in promo- pubblicazioni italiane scritte in pre-
zate, e avrebbe dovuto fornire "un tori di tali iniziative. valenza per i concorsi, senza che vi
panorama non dettagliato delle cor- compaia nemmeno una voce delle
renti intellettuali che hanno avuto tante che hanno arricchito la storio-
un peso significativo sul pensiero grafia e-gli Amerian studies negli
letterario e popolare, senza servirsi Il naturalismo presenta come sintomi la Stati Uniti nell'ultimo ventennio.
del materiale usato in modo più ap- perdita della dignità individuale in un mon- Su questi "fondamenti" è impro-
propriato nei testi abituali e durante babile che la conoscenza della cultu-
do divenuto più piccolo, più meccanizzato,
le lezioni". Il manuale, insomma, ra americana faccia un passo avanti.
anche per lo spirito paleo-populista più collettivista; esso priva l'umanità della
Al contrario ne compie molti all'in-
che lo pervade, sembrava una specie maggior parte di quelle certezze spirituali che
v«/ dietro.
di sottoprodotto del famoso Main un tempo fungevano da baluardo nei mo-
Currents of American Thought di menti avversi.
Vernon Louis Parrington. Ripulito
nel 1967, e ulteriormente aggiorna-
to nel 1974, il libro di Horton e Ed- •
wards compare adesso, trent'anni
dopo, in Italia come contributo alla portunità ricorre incessantemente
"Nuova biblioteca di cultura" degli per tutto il volume dove anche i
Editori Riuniti con il titolo altiso- peggiori conflitti si stemperano
nante I fondamenti della letteratura nell'ecumenico riconoscimento della
Rosenberg L Sellier Editori in Torino
americana. Dal momento che si trat- innata bontà dell'esperimento.
ta, come esplicitamente dicono i Via via che si procede nella lettura
suoi autori, di un testo di supporto del manuale, dove capitoli pura-
ad altri necessari per lo studio del te- mente storici (come quello sul Sud,
ma trattato, è presumibile che esso ad esempio) si alternano ad altri di
trovi udienza in qualcuno dei cin- tipo più letterario (come quello sul
quanta e più corsi di letteratura naturalismo — visto dagli autori
americana che si tengono ogni anno
in una trentina di facoltà. Ma con
quasi come un bubbone nel corpo sulla storia delle donne Fabio Levi
sano del genio ottimista), o addirit- dieci anni di miti ed esperienze
quali risultati? tura di tipo filosofico (come quelli memoria, n. 9
l'idea del buon padre
Se pensiamo alle origini, alla na- sul pragmatismo e l'esistenziali- il lento declino di un'industria familiare
tura, alla destinazione ed all'età di smo), si ha l'impressione che l'Ame-
questo manuale sarebbe ingeneroso rica qui descritta non sia mai esistita tradizione e innovazione Benedetto Meloni
mettere in risalto la sua arcaica strut- in realtà, o nel migliore dei casi sia
tura o sottolineare i suoi intriseci li- ormai scomparsa da tempo, e per
rivista di estetica, n. 14/15 famiglie di pastori
miti. L'idea stessa della eccezionalità sempre. Certamente non è questa continuità e mutamento in una comunità
del caso americano è stata ormai og- una lettura che si addice all'indoma- della Sardegna Centrale 1950-1970
il voto americano(20)
getto di così diffuse contestazioni ni delle recenti elezioni presidenziali
che ben pochi oggi sarebbero dispo- dalle quali è emersa una nazione di la questione ecologicao?)
Bianca Guidetti Serra
sti ad accettare come premessa ad cui tutti mettono in risalto le radicali gli anni di Reaganos)
una storia intellettuale dell'America trasformazioni avvenute negli ultimi il bersaglio centroamericanoo7) le schedature Fiat
le tesi di Frederick Jckson Turner o decenni. Che il manuale rifletta la cronaca di un processo ed altre cronache
dossier di le monde diplomatique prefazione di Stefano Rodotà
di Charles A. Beard conciliate dai visione del passato e del presente ca-
nostri autori nel senso che esse ratteristica del primo decennio post-
N.2 Pag. 27 |
CAMPUS
"Italia pasticciona" macina bene, se ma eminentemente romantico, tone non se la sente di consigliare ai attraversa gli scritti di Michaux
dopo la lettura di questo volumetto quello del dandy. Il dandy nella sua suoi lettori di fare i pescatori, né di dal 1927 al 1983, composta dal-
viene il sospetto che se Ottone diri- versione di formalismo eroico e di frequentarli. l'autore per i lettori italiani. Per
gesse oggi II Corriere, forse non met- orgoglio che induce anche al sacrifi- via Urbano Rattazzi, 4 chi non conosce Michaux una
guida perfetta alla sua opera; per
terebbe più Pasolini in prima pagi- cio, il "dilettante" in senso proprio,
na. La lettura di queste duecento pa- quello cioè che subordina la finalità
tel. 530.236 chi lo conosce, un libro nuovo,
gine di richiami a fatti e notazioni della vittoria, alla tensione assoluta 10123 Torino ricco di sottili rivelazioni.
•
h .2 HNDICF «
• DEI LIBRI DELMESE^TAI
EDIZIONI
I sentimenti in via Solferino
grandi che dagli anni '30 ai '60 han-
no salito lo scalone di marmo o var-
cato la porta carraia della via laterale
STUDI RELIGIOSI
da cui si andava direttamente in re-
dazione o in tipografia. Grandi che André Neher
di Federico Bugno rispondono ai nomi di Malaparte,
Emmanuel, Borelli, Vergani, Lan- L'Essenza
franchi, Montanelli, Battoli, Monta-
le, Simoni, Borsa. Giovani che si del profetismo
GAETANO AFELTRA, Corriere pri- ratosi di un mito e la passione di un la bravura dei correttori, l'austerità chiamano Levi, Ronchey, Cervi. E in Introduzione di Renzo Fabris
mo amore. Storia e mito di un uomo che è riuscito a viverlo perso- di'manica larga dell'amministrazio- mezzo c'è il racconto, quasi fatto a Le figure e i momenti centrali
grande giornale, B o m p i a n i , Mi- nalmente". E questo mito si svolge ne. E poi i ritratti, appunto: preciso braccio, così come lo stesso Afeltra della vocazione profetica in
lano 1984, Lit. 24.000. per circa 450 pagine: l'autore ci de- fino all'indelicatezza quello di Ma- chiedeva ai "suoi" giornalisti, di Israele: il profetismo biblico
scrive il gran tavolo, rifatto pari pari rio Missiroli, devoto e quasi amoroso quel periodo di grande speranza che fra tradizione e vita, essenza
su quello che c'era al "Times" di quello di Dino Buzzati di cui vengo- fu, per l'Italia e Milano, quello tra la ed esistenza, città degli uomi-
Riferisce una testimonianza di Londra, intorno al quale stavano i
quelle che si usano dire "fede de- no riportate pagine memorabili, caduta del fascismo e l'avvento della ni e città di Dio.
redattori, alla luce soffusa di lampa- scrupoloso, professionale quello di repubblica.
gna" che Gaetano Afeltra, trovan- de verdi, la velocità degli stenografi.
dosi in un ceno periodo della sua vi- Mottola e così, via via, per tutti quei Non mancano naturalmente nel Émile Poulat
ta a ricevere uno stipendio per diri- Chiesa
gere un giornale che tuttavia non si
decideva mai a uscire (e che, in ef-
contro borghesia
fetti, non uscì mai; era il famoso Introduzione al divenire
"Oggi" del "vecchio" Angelo Rizzo- del cattolicesimo
li), ogni giorno, con estrema pun- contemporaneo
tualità, e avendo presente gli orari Prefazione di Maurilio Guasco
dei treni, preparasse il menabò del
giornale proprio come se dovesse Le trasformazioni del cattoli-
davvero uscire; e che il mattino dopo cesimo che si autoconsidera
confrontasse il "suo" quotidiano con immutabile in un libro che
quelli regolarmente in edicola: con sfata il luogo comune dell'al-
la concorrenza, insomma. E tanto leanza tra chiesa e borghesia,
era il lavoro e tanta la passione che fornendo nel contempo una
Afeltra metteva in questo servizio lucida lezione di metodo.
quotidiano che, al termine della
Angelo Turchini
giornata, spesso inghiottiva una pil-
lola con un bicchiere d'acqua. E al La Fabbrica
nostro testimone che gli chiedeva di
che pillole avesse bisogno egli rispo- di un Santo
se, quasi con soavità: "È un calman- Il processo
te". di canonizzazione
E questo, crediamo, un episodio di Carlo Borromeo
illuminante della personalità di e la Controriforma
Gaetano Afeltra e che, probabil- Prefazione di Paolo Prodi
mente, spiega, più di ogni altra con-
siderazione, perché egli abbia scritto Quali furono le forze religio-
un libro sul "Cotriere della sera" e se, sociali e politiche che so-
perché proprio questo libro. Chi co- stennero l'esaltazione di Car-
nosce bene il mondo del giornalismo lo Borromeo? Come è stata
sa che, nella sua quasi totalità, con interpretata e presentata la
eccezioni che vengono sempre ricor- sua figura?
date, esso è formato da "cattivi" La complessa costruzione
scrittori, con ciò intendendo che si dell'immagine del Santo nella
tratta di professionisti, anche bravis- poesia, nell'arte, nella lettera-
simi, epperò pigri, che aspettano tura e nella predicazione.
l'ultimo momento per infilare il fo-
glio bianco nella macchina da scrive- GRANDI OPERE
re, che hanno bisogno, per trovare
l'attacco, l'ispirazione, di sentire Dizionario storico
caldo sul colio il fiato del redattore
capo o addirittura del proto. Chi ha
del Movimento
avuto la ventura di dover preparare cattolico in Italia
dei numeri zero di una qualsiasi rivi- Le figure rappresentative
sta (e la cosa è avvenuta, ne siamo si-
voi. m/1 A-L, pagine 512
curi, anche per questa rivista) sa be- voi. III/2 M-Z, pagine 528
ne con quale difficoltà si riesca a
mettere insieme gli articoli dei vari Direzione scientifica:
redattori e collaboratori. Già scrivere Francesco Traniello,
è difficile, scrivere poi per una cosa Giorgio Campanini
che non vedrà mai la luce, a meno di Comitato scientifico:
essere degli asceti della professione, Nicola Antonetti, Pietro Borzo-
è difficilissimo. Non così per Afel- mati, Severino Dianich, Maurilio
tra, per il quale già fare un finto Guasco, Francesco Malgeri, Maria
Mariotti, Franco Molinari, Nicola
giornale significava impegnarsi con Raponi, Silvio Tramontin, Danilo
tutte le sue forze, essere teso come Veneruso, Sergio Zaninelli
un tamburo. Figurarsi quando il
giornale "è vero" e si chiama "Cor- libro descrizioni che oggi sembrano Per il terzo volume hanno collabo-
fuori tono. L'insistenza sull'ufficia- rato 19 coordinatori regionali con
riere". 250 autori.
lità rappresentata dal "Corriere" (al
Di lui si deve dire, poi, che uni- punto che una notizia bucata, come L'impresa del Dizionario, tesa
versalmente conosciuto come grande si dice in gergo, era una non noti- a fornire una panoramica com-
facitore di giornali (e 1'"Informazio- zia); un certo clima di autorevolezza plessiva sul ruolo, le finalità, le
ne", gran bel giornale per chi lo ri- all'interno e di rispetto dell'autorità strutture e i personaggi del Mo-
corda, ne fu, forse, la massima testi- costituita all'esterno contro cui s'in- vimento cattolico in Italia, si
monianza), non si ricordano, alme- frangeva ogni velleità d'innovazione conclude con l'uscita del terzo
no da parte di chi è oggi intorno ai o di fronda; un'atmosfera di frenesia volume, suddiviso in due tomi,
quaranta, articoli memorabili. Gran ovattata, di fair play selfcontrollato dedicato alle figure rappresen-
giornalista, veniva più facilmente che è più il risultato di una visione tative dei cattolici che hanno
accomunato a un Giulio De Bene- mitizzata che non il prodotto di una operato a livello locale in ambi-
detti, "ciuffettino", per anni diret- reale redazione. to politico, economico-ammini-
tore della "Stampa", più che a un strativo, sodale-sindacale, as-
E tuttavia, al di là della mitizza-
Vergani o a Montanelli. Per cui sor- sociativo, culturale e propagan-
zione, questo di Afeltra è un libro
presa maggiore, e tanto più gradita, distico. Per molti degli oltre
molto importante: vi si riscoprono i
è ritrovare in questo libro, oltre a 1.200 personaggi biografati si
valori di una professione oggi troppo
doti indubbie di memorialista, an- tratta del primo reperimento
spesso ridotta (o malridotta) a porta-
che il ritrattista elegante, a volte sor- organico di fonti e di elementi
voce di interessi lottizzati. Chi fa gli
nione e intrigato da ciò che scrive, bio-bibliografici, frutto di un
esami di idoneità professionale do-
capace di offrirci arguti medaglioni faticoso lavoro di raccolta, or-
vrebbe portarlo come libro di testo,
dei grandi colleghi con i quali ha di- ganizzazione, selezione e revi-
obbligatorio, accanto al codice della
viso le stanze di via Solferino. sione del materiale.
stampa e alle altre pandette (questo
Corriere primo amore è proprio almeno finché durerà questa buffa
tutto quello che il titolo promette. rappresentazione che sono gli esami
Come lo stesso Afeltra anticipa è
"l'emozione di un ragazzo innamo-
peri giornalisti). MARIETTI
30
n 2 r INDICP
• • D E I LIBRI D E L MESEBH
delle armi
po' illuminista sulla possibilità di bi di polvere bloccherebbero i raggi
evitare il peggio, ma il loro stesso del sole e la temperatura scendereb-
Tre minuti a mezzanotte. Quin- sciuti, sui precedenti e i paralleli realismo impedisce una rottura radi- be intorno ai venti gradi sottozero
dici scienziati americani spiega- della situazione attuale, sia sul terre- cale con la logica di una sicurezza
no il rischio nucleare. A cura di no delle opzioni strategiche, sia su fondata sulla deterrenza nucleare.
nelle zone continentali dell'emisfero
nord, per i mesi (e forse per gli anni)
di Angelo Chiattella
M . D E MARIA e G . MAGNOLINI. quello della retorica dei governi (il- Questa è la radice anche della su- successivi ad una guerra nucleare.
Prefazione di F. Calogero, Edito- lustrata da Herbert York): ad esem- perficialità con cui il problema WILLIAM H . MCNEILL, Caccia al
pio, le ricorrenti denunce di Wa- Di descrizioni e di ammonimenti
ri R i u n i t i / P o l i t i c a e società, Ro- dell'Europa (una palla al piede di di questo tipo Tre minuti a mezza- potere. Tecnologia, armi, realtà
shington dei gap più diversi nei con- Washington) viene visto da quasi sociale dall'anno Mille, trad.
m a 1984, p p . 310, Lit. 18.000. fronti dell'Urss e della periodica ne- notte è fitto. E opportuno quindi
tutti i saggi scritti da americani in sfogliarlo, se possibile, con quel po- dall'inglese di R. Petrillo e L.
cessità di grandi sforzi militari, tec- cui prevale sempre la polarizzazione
Non è un giallo, Tre minuti a co di distacco che permette di non Rodighiero, Feltrinelli, Milano
nologici ed economici per rimontare del complotto Usa-Urss. L'articolo
mezzanotte, né una horror story, an- il "distacco" e tornare all'equili- sprofondare nell'orrore e nella rasse- 1984, p p . 386, Lit. 38.000.
dell'inglese David Holloway su "Le g n a t a disperazione. Gli scienziati
che se le lancette sono quelle brio". armi nucleari in Europa" compensa stessi tentano a volte di sottolinear-
dell'"orologio del giorno del giudi- Già noto ai lettori italiani per
zio universale". L'apocalisse temuta un'altra opera di particolare interes-
(ma inventata e realizzabile intera- se quale Piagne and People (La peste
mente dall'uomo) è la guerra nu- nella storia. Epidemie, morbi e con-
cleare; le lancette che si avvicinano
alla mezzanotte — sono avanzate di
un minuto all'inizio dell'84 — vo-
I nostri ragazzi tagio dall'antichità all'età contem-
poranea, 1981), lo storico statuni-
tense affronta in questo libro una
gliono esprimere concretamente il Franco Angioni, U n soldato italiano in "vere " operazioni militari tuttavia non sono questione apparentemente assai di-
rischio provocato dalla corsa al riar- Libano, Rizzoli, Milano, pp. 134, Lit mancate, come sottolineano testi e fotografie. versa e lontana dalla precedente. In
mo atomico di Stati Uniti e Unione 14.000. realtà, come egli afferma nella pre-
Ma andiamo con ordine. U n soldato italiano
Sovietica. fazione, mentre in Piagne and Peo-
in Libano, di Eranco Angioni, scritto in prima
La trovata è del "Bulletin of the Fabio lsman, A n g i o n i - N o i a Beirut, ple la ricerca riguardava l'interazio-
persona, con un fitto testo e un inserto di fo- ne tra popolazioni umane e micro-
Atomic Scientists", una prestigiosa Adnkronos Libri, Roma 1984, pp. 128, Lit tografie, vuole essere / ' i n s i d e story della mis- parassiti, l'indagine si rivolge ora al
rivista americana, fondata nel 1945 16.000.
da alcuni fisici attivi nei programmi sione in Libano, come l'ha vissuta il protago- macroparassitismo sociale, a quei
nucleari Usa, che da q u a r a n t a n n i nista. Il ritmo dell'avventura, i dettagli delle gruppi di uomini che "...specializ-
mostra accanto alla testata quel terri- Italia-Libano, u n a storia di pace, a cura di operazioni realizzate, riescono spesso a trasci- zatisi nella violenza, sono in grado
bile orologio. Ammonire non è tut- Bruno Vespa, fotografie dì Uliano Lucas, nare il lettore nel vortice dell'azione, ma sono di procacciarsi da vivere senza pro-
tavia l'unica funzione del "Bullet- Edizioni fotogramma, Roma 1984, pp. 136, appesantiti dal frequente rispuntare del ger- durre in proprio gli alimenti e gli al-
tin" e degli scienziati americani che Lit. 18.000. go burocatico da rapporto ai superiori. C'è tri beni da loro consumati...".
lo animano; l'obiettivo è informare poi grande attenzione alla situazione politica Anche se forse non ci troviamo,
l'opinione pubblica e i "non addetti C'è il libro che si può leggere come un ro- libanese — ed italiana — per dare lo spessore come ha affermato un entusiasta re-
ai lavori" sui problemi delle armi manzo, quello da sfogliare come un album censore statunitense, di fronte alla
del saggio alla ricostruzione degli avvenimen-
nucleari fornendo documentazioni, formulazione di una nuova teoria
fotografico, il dossier giornalistico con schede ti, sottolineando uno degli aspetti migliori
analisi e giudizi indipendenti. So- della guerra, il risultato del lavoro di
prattutto in questi ultimi anni di e cartine. Sono alcuni dei più recenti prodotti della personalità di Angioni. McNeill appare estremamente sti-
rinnovata corsa al riarmo nucleare, il di un nuovo filone editoriale, quello sui "no- molante ed innovativo. Da esso
Le stesse attenzioni, in mezzo a mille
"Bulletin" ha così rappresentato un stri ragazzi" a Beirut, tutti caratterizzati da aneddoti sul "personaggio"e sulla sua vita emerge infatti u n modello originale
importante e autorevole punto di ri- un marchio preciso, quello del generale Fran- privata, si ritrovano in A n g i o n i - N o i a Beirut, e in gran parte convincente sui pro-
ferimento nel dibattito politico, nel- co Angioni, comandante della "forza di pa- cessi sociali, politici ed economici
di Fabio lsman, giornalista del Messaggero,
la comunità degli scienziati e anche ce " italiana in Libano. che hanno governato lo sviluppo
per i nuovi movimenti per la pace. che ricostruisce nel dialogo con il generale la
Autore, co-autore, o intervistato, Angioni della tecnologia e dell'organizzazio-
spedizione in Libano. ne militare in questi ultimi dieci se-
Raccogliere quattordici articoli è sempre la star, che balza agli occhi delle co- Tutta di fotografie, di'Uliano Lucas, è coli.
pubblicati recentemente dal Bulle- pertine colorate, dove i tricolori si mescolano
tin e presentarli al pubblico italiano, Italia-Libano. U n a storia di pace, curata da A parte infatti un bel capitolo ini-
con il grigioverde delle divise e delle tute mi- Bruno Vespa, giornalista del T g l , che ha rac- ziale dedicato al predominio cultu-
con un utile glossario e un'appendi-
metiche. Ma perché stupirsi, poi? Non c 'era- colto i ritagli di giornale (soprattuto Repub- rale cinese nei primi secoli di questo
ce di dati sulle armi nucleari, è stata
no già stati i settimanali patinati a lanciare millennio, l'analisi di McNeill risul-
quindi una fatica assai apprezzabile
anche per l'assenza di una simile do- • l'immagine dell'Italia che funziona,
sercito non più da operetta, del m a d e in Italy
dell'e-
blica, Corriere della Sera e II T e m p o ) che rac-
contano la vicenda dei "nostri ragazzi". An- ta interamente incentrata sull'Euro-
pa. Dall'introduzione quindi
cumentazione — come sottolinea la che dalla ricostruzione fotografica viene lo
prefazione di Francesco Calogero — esportato in Libano, dal volto efficiente e vo- nell'area mediterranea della balestra
stesso messaggio: vedete come siamo efficien-
nella produzione editoriale naziona- litivo del generale (ex colonnello) Angiomi come primo fattore di crisi della ca-
ti, organizzati, disciplinati e, tutto sommato, valleria pesante feudale, si passa
le. La natura divulgativa dei saggi Il salto dai giornali ai libri è tuttavia im- anche affascinanti? Restaurare il fascino della
raccolti fornisce inoltre con un lin- all'affermazione, tra il 1300 ed il
portante perché consolida quest'immagine divisa, legittimare l'esercito e i suoi interventi 1600, di quello che l'autore defini-
guaggio chiaro e comprensibile a
nella memoria collettiva, racconta la "vera" armati all'estero è il messaggio, neanche tan- sce il "complesso militare-commer-
tutti, un quadro completo dei pro-
blemi del riarmo nucleare, dalla versione dei fatti e mai come questa volta si to nascosto, di questo nuovo filone editoriale. ciale", con al centro la compagnia di
bomba di Hiroshima all'installazio- può dire che la storia viene scritta dai vincito- Il quale accompagna — non lo si dimentichi ventura considerata come momento
ne dei missili Cruise a Comiso. ri, o meglio dal vincitore in persona. Tanto — nuovi aumenti delle spese militari, nuove del massimo intreccio tra comporta-
più vincitore perché la guerra non c 'era: il Li- strategie aggressive in Europa e nel Mediter- menti mercantili e comportamenti
Gli articoli, opera di scienziati ed militari. La nascita, nel corso del
esperti americani e inglesi, seguono bano — ce lo ricordano titoli, sottotitoli e fra- raneo, nuove tappe della corsa al riarmo.
XVI e del XVII secolo, dei primi
quasi tutti il filo della ricostruzione si ricorrenti — è stata una "missione dì pace ". Sempre in carta patinata, naturalmente.
eserciti nazionali permanenti, il cui
storica. I saggi affrontano gli aspetti Una missione in cui rischi, emozioni e (m.p.) reclutamento, controllo, equipag-
tecnici, militari e strategici dello svi- giamento ed approvvigionamento
luppo delle armi nucleari e dei ten- imposero ai paesi europei profondi
tativi di limitarlo, dalla messa al mutamenti politici ed istituzionali,
bando degli esperimenti nucleari, segna la fine di questa prima fase e
alle trattative tra le superpotenze, fi- Il mito dell'equilibrio tra gli arse- tuttavia questo squilibrio di prospet- l'inizio di un periodo di transizione,
no alla discussione (di particolare in- lo: "sia i futuri arsenali che i piani di
nali nucleari è un'altra delle vittime tiva con un'attenta analisi degli ar- produzione sono, in ultima analisi, destinato a risolversi con la rivolu-
teresse) sulla "rinuncia al primo dell'analisi di questi saggi. L'insen- zione francese e con la rivoluzione
mamenti presenti in Europa, delle nelle mani di noi cittadini, 'we, the
uso" di armi atomiche. I contributi satezza del concetto di parità in una industriale inglese. In questi due
strategie dei due blocchi e delle dot- people ': da noi quindi dipenderà se
della prima parte guidano il lettore situazione di overkill, dove ogni su- eventi, McNeill individua le premes-
trine Nato che regolano i rapporti otterremo ciò che vogliamo, oppure
dagli sviluppi della tecnologia belli- perpotenza può distruggere l'altra se alla creazione dell'attuale impe-
ca durante la seconda guerra mon- tra le due metà dell'alleanza. ciò che ci meritiamo". CosìJ. Carson
decine di volte, viene argomentata Cercare quali alternative esistano, Mark conclude il suo articolo su "Ri- rante "complesso militare-industria-
diale fino all'attuale fronteggiarsi in diversi articoli, a partire tuttavia, le"; le sue prime forme concrete
delle superpotenze, passando per le per l'Europa oltre che per le super- cerca, sviluppo e produzione delle
come spiega un editoriale del "Bul- potenze, ad un concetto di sicurezza armi nucleari". Con Ronald Reagan emergono nella Gran Bretagna e
esplosioni della bomba atomica e letin" richiamato da Calogero, nella Germania della seconda metà
della bomba all'idrogeno, per la co- e a strategie fondate sul riarmo nu- appena insediato per altri quattro
dall'idea che "l'unico effettivo fon- cleare, è insomma un lavoro ancora anni alla Casa Bianca, con nuovi dell'Ottocento.
struzione dei "sistemi d'arma" nu- damento di sicurezza che sia possibi-
cleari (missili, aerei, sottomarini), da fare, ma forse questo non è nem- programmi di riarmo nucleare e di Una sola osservazione — accanto
le in questo frangente storico" sia la armi spaziali e con i bottoni della
capaci di portare a destinazione que- meno compito degli scienziati del al disappunto per una traduzione
"mutua deterrenza fondata sulla guerra atomica da schiacciare a por-
sti ordigni e per la definizione delle "Bulletin". I loro saggi forniscono non sempre molto attenta — : la sin-
consapevolezza che l'intrapresa di tata di mano, c'è da temere che per
strategie militari che delle armi nu- gli strumenti per la critica del rischio golare mancanza di considerazione,
una guerra nucleare equivale al sui- il "popolo americano" — ma anche
cleari stabiliscono modalità d'uso e nucleare esistente e, nell'ultima par- da parte di McNeill, d ' u n aspetto
cidio nazionale". per tutti noi — il rischio di ottenere
obiettivi. te del libro, un'accurata descrizione bellico fondamentale quale la guer-
Spunta qui un aspetto (e una de- di che succede "dentro il fungo", "ciò che ci meritiamo" si sia avvici-
riglia, con il suo ricorso a tecnologie
Queste ricostruzioni — assai esau- bolezza) comune all'impostazione "quando cade la bomba" e "dopo", nato ancora di più.
rienti sul versante delle politiche nu- e a forme d'organizzazione spesso
dei saggi raccolti in Tre minuti a in un mondo sconvolto da migliaia
cleari americane, un po' meno, ne- alternative, la cui incidenza sulla di-
mezzanotte: in un certo senso il fat- di esplosioni nucleari, con milioni di
cessariamente, sul versante sovietico namica sociale e sul grado di milita-
to di restare all'interno della logica morti e feriti incurabili, con una na-
— hanno il merito di ricordare sem- che conduce al riamo nucleare. Gli rizzazione delle società, non solo
tura e un'economia sconvolte, una contemporanee, certo non si può ri-
pre le dimensioni del riarmo atomi- articoli che denunciano i rischi di civiltà distrutta. E anche congelata
co, il salto di qualità militare, strate- olocausto accettano infatti lo stesso tenere trascurabile.
dall'"inverno nucleare" che, secon-
gico e politico, rappresentato dalle terreno, lo stesso linguaggio e gli do gli studi più recenti, presentati
armi nucleari. Per di più, forniscono stessi concetti degli scienziati (e dei un anno fa ad un convegno a Wa-
utili riferimenti, spesso poco cono- generali) che preparano la guerra
shington da scienziati americani e
IN. 2 Pag 31 •
La scienza
alla ricerca di Dio
dì Giuseppe Starace
PAUL DAVIES, Dio e la nuova Fi- se', Davies sottolinea come una visio- si giunge all'esame di un settore del-
sica, M o n d a d o r i , Saggi, Milano ne distica, cioè unitaria e sintetica la fisica, quello quantistico, in cui il
1984, trad. di Marco e D i d a Pag- dei fenomeni vitali e mentali possa ruolo dell'osservatore e della sua
fornire importanti chiavi di spiega- consapevolezza diviene determinan-
gi, p p . 337, Lit. 16.300. zione e interpretazione dei fenome- te e carico di implicazioni ancora
ni stessi, superando in tal modo tutt'altro che chiarite. La nascita.e lo
Il titolo del libro di Paul Davies un'inadeguata visione riduzionisti- sviluppo delle teorie quantistiche
crea un doppio senso di disagio: da ca, pur senza ricorrere ad interventi hanno introdotto nello studio dei fe-
un lato l'associazione così drastica trascendenti i fenomeni stessi. Una nomeni fisici un aspetto di intrinse-
tra due mondi tradizionalmente se-
parati, quello religioso e quello
scientifico, dall'altro l'uso di un ag- no condotto la Fisica a una serie di
gettivo, "nuovo", riferito alla Fisica, successi e di schemi interpretativi,
Einaudi
gliere a un mucchio di sabbia perché agostiniana e tomista, lucidamente
smetta d'esser tale? Certo se ne togli riproposta in tempi più vicini a Fre-
uno ti resta un mucchio. Ma se è ge dal realista Bolzano, da molti ri-
davvero così del mucchio non ti libe- tenuto fra i suoi ispiratori. Oppure è
ri più...]. Incline come di conse- possibile interpretarla come metafo-
ra dell'insieme delle proposizioni
guenza mi sentivo, sul momento, a
un moderato scetticismo intorno
Sebastiano Vassalli Biblioteca di storia dell'arte esprimibili in un linguaggio, insie-
all'intelligibilità di così vaste do-
mande, lo pregai di specificare me-
La notte della cometa Memorie dell'antico me che può ritenersi caratterizzato
(«esistente») una volta che lo sia, per
glio che cosa intendeva. Con il sorri- Come cancellare la vicenda di un uomo e d'un nell'arte italiana via puramente sintattica, il linguag-
gio, cioè l'insieme di enunciati in es-
so paziente che si riserva ai princi- poeta dalla memoria collettiva: un romanzo-verità
pianti, quasi a scusarli del loro ine- su Dino Campana e la sua leggenda I. L'uso dei classici so generabili?
ducato esigere ragione dei principi («Supercoralli», pp. 239, L. 18 000). Nella seconda ipotesi il regno dei
A cura di Salvatore Settis.
primi, rispose che intendeva: anti- Storici, storici dell'arte e archeologi ricostruiscono pensieri sarà solo una suggestiva im-
dummettiana — o dummettiana.
Fui così bruscamente introdotta alla Andrej Amal'rik in un dialago a più voci la premessa dell'antico
e della sua memoria nell'arte italiana,
magine del tipo di semantica asso-
ciata a quel linguaggio. E, se que-
dalla conservazione più raffinata alle distruzioni
grande disputa che già da molti anni
contrapponeva gli appassionati di-
Rasputin più clamorose, allo studio e all'assimilazione
st'ultima può adeguatamente rap-
presentare, nelle categorie delle sue
Il «monaco nero» da parte degli artisti (pp. xxvu-477, L. 70 000).
fensori del pensiero di Michael espressioni e nella sua sintassi, la
Dummet ai (molti) suoi oppositori: e la corte dell'ultimo zar struttura logica degli enunciati ordi-
a Oxford almeno ma anche, ormai,
in alcune importanti università La vita d'una delle figure più enigmatiche Lu Gwei-Djen nari, quel platonismo non sarà che il
nucleo metafìsico di un preciso pro-
e leggendarie della storia russa,
d'Europa e d'America. Del resto,
comunque fosse destinato a modifi- raccontata con vivace piglio narrativo Joseph Needham gramma: quello di una particolare
teoria del significato, appunto, o del
da un grande storico (« Saggi », pp. xi-267,
carsi il rapporto di forza fra le due
parti [si videro numerosi passaggi di
L. 26 000). Aghi celesti pensiero in quanto è linguisticamen-
te esprimibile. Ma un pensatore che
fronte in quel periodo.il più clamo- Per capire la storia e le civiltà cinesi avesse a questo modo indicato la via
roso parve ai cultori di notizie dal
nuovo mondo quello dell'ex-realista
Luigi Malerba da un'angolazione diversa e avvicinare, anche da un
punto di vista scientifico, le più antiche
per tradurre sistematicamente le
questioni fondamentali della meta-
Hilary Putnam], «dummettiano» era
incontrovertibilmente il terreno stes-
Storiette tascabili tecniche terapeutiche (« Saggi », pp. xxvn-322,
L. 63 000).
fisica nei termini di concetti più o
meno adeguati a render ragione del-
so della disputa: lo spazio destinato Una nuova raccolta che prosegue il successo la nostra effettiva pratica linguistica,
agli oppositori pareva ricavato dalla delle «Storiette». Illustrazioni di Adriano avrebbe indubbiamente operato una
bipartizione di una sola mente. Co- Zannino («Libri per ragazzi »,pp. 118,L. 16000). svolta epocale in filosofia. Le metafi-
me essi riconoscevano volentieri, al- siche in conflitto verrebbero incor-
meno a Oxford: definendosi, per porate entro semantiche alternative,
Ricordo di Eduardo De Filippo
bocca di due fra i più giovani e bril- confrontabili e reciprocamente intel-
lanti fra loro, J. Me Dowell e il com-
pianto Gareth Evans, non «realisti»
L'erede di Shylock ligibili ai loro sostenitori, e la deci-
sione fra queste alternative, virtual-
tout court, ma «anti-anti-realisti». Soggetto di Eduardo. mente sottratta all'arbitrio specula-
Definizione che, nonostante l'appa- Versione in tre atti di Luciana Luppi. tivo, dipenderebbe dalla loro capa-
renza bizantina, equivaleva ad adot- L'ultima commedia della Scuola di Drammaturgia cità di esplicare la comprensione im-
tare, del pensiero di Dummett, pre- diretta da De Filippo plicita che abbiamo della nostra lin-
cisamente l'essenziale: la logica. («Collezione di teatro», pp. 73, L. 3000). gua. Di questa capacità esplicativa
Una logica non classica appunto, in ogni uomo dotato di favella sarebbe
cui una doppia negazione non dice virtualmente giudice.
affatto la stessa cosa che una sempli-
ce affermazione. In cui non è detto Il Frege di Dummett è questo
che sia vera solo perché non è falsa. pensatore. Comunque si valuti la
Una logica dunque in cui non vale la sua esegesi, l'epoca che sarebbe se-
legge del terzo escluso: come quella guita ad una tale svolta, ben lungi
umana, cioè non soggette a una pos- losofi e dal senso comune? correzioni e i chiarimenti che l'auto- dall'essere un'utopia razionalistica,
elaborata dal genio matematico sibile verifica: quelle che riguardano Il senso comune non è che l'intel- re ha apportato al testo originario (e è di fatto la storia degli ultimi
olandese L.J.E Brouwer, che riteneva il futuro e molte di quelle che ri- ligenza del bene comune a tutti gli in cui si condensano le risposte, re- trent'anni — nell'area culturale an-
questo principio equivalente a una guardano il passato, ad esempio; uomini, il linguaggio. La pratica lin- centemente raccolte in un altro pon- glo-americana almeno. L'epoca che
presunzione di onnipotenza della
quelle che concernono l'intima na- guistica è anche, in parte, una prati- deroso volume, alle obiezioni rivol- da Carnap a Quine, da Davidson a
mente umana — in matematica al-
tura dei nostri simili, le qualità e ca riflessiva: ne siamo o no consape- tegli dai dotti e dai filosofi di due Dummett stesso a Kripke, dai crea-
meno, dove gli pareva non sussistes-
virtù che le circostanze non permet- voli, le nozioni e i principi logici continenti). Sfrondata dei capitoli tori delle semantiche «intensionali»
se ragione alcuna per distinguere la
tono loro di manifestare; quelle non hanno altra fonte che questa non essenziali alla comprensione agli eredi più o meno legittimi
verità di una proposizione dall'esi-
stenza di una dimostrazione (co- sull'esito di corsi alternativi che le comprensione riflessiva di ciò che dell'argomento centrale e perspicua- dell'intuizionismo, ha visto com-
struttiva) di essa. nostre azioni o gli eventi potrebbero facciamo quando usiamo le parole, e mente riarticolata nella sua struttu- piersi la riduzione pressocché inte-
prendere; quelle corrispondenti ad altro fondamento che la loro ade- ra, quest'opera può dirsi rinata nella grale dell'ontologia alla semantica
asserti intorno a totalità infinite di guatezza descrittiva ed esplicativa ri- nostra lingua (che Dummett conosce logica. Il tempo in cui è parso ovvio,
Così nell'apparente cavillo acca- oggetti, ed es. matematici, dove non spetto a queste pratiche. Ma, per e ama) dalla collaborazione fra l'au- per concludere con un'altra memo-
demico di quell'«anti-anti» — o for- esistano procedure di decisione; e quanto possano solidificarsi nelle tore e il curatore italiano, Carlo Pen- rabile battuta, che essere non è altro
se in quella battuta di spirito britan- così via. Se ci ripugna postulare tanti forme abituali di ragionamento, co, già suo allievo ad Oxford. Al cu- che essere il riferimento di un nome,
nico — si condensava il nucleo origi- regni dell'essere, perfettamente de- queste nozioni e questi principi pos- ratore va il merito non soltanto di o di un pronome. A questo tempo,
nario stesso del pensiero di Dum- terminati fin nel loro minimo detta- sono essere effettivamente inade- una traduzione mirabilmente chiara al suo spoglio paesaggio mentale, a
mett: il dubbio critico che aveva glio — o tante cose in sé che solo dio guati a rendere esplicita quella che è e scorrevole, ma anche di una serie ciò che vi si illumina — ed anche a
ispirato al giovane filosofo, verso la conosce, dal futuro del mondo al de- la nostra implicita comprensione di concise e lucidissime introduzioni ciò che vi rimane in ombra — il libro
fine degli anni '50 un libro sulla leg- stino di ciascun uomo all'universo dell'uso delle parole. Questa scoper- alle varie parti in cui il testo è suddi- di Dummett è la più lucida e com-
ge del terzo escluso. Un libro che dei numeri e delle strutture astratte ta fu resa possibile dal fondatore viso, ricche di utili riferimenti ad al- pleta introduzione.
non fu mai pubblicato, non per ra- — dobbiamo rinunciare alla genera- della logica moderna, Gottlob Fre- tri lavori di Dummett.
gioni stilistiche, come modestamen- lità del terzo escluso. Ma una volta ge, che per primo tentò di giustifica- Chi i n t r a p r e n d a la l e t t u r a
te scrive il suo autore, ma perché da fatto questo, non è facile maneggia- re la fede nei principi classici del ra- dell'opera di Frege si imbatterà pri-
allora egli non fece che riscriverlo, re senza imbarazzo il concetto di gionamento sulla base di una teoria ma o poi in una delle rarissime im-
sotto forma di saggi e libri le cui pa-
realtà — se per realtà s'intende il generale e uniforme del significato. magini che ravvivano la prosa pura
gine — migliaia ormai — accompa-
modo in cui le cose stanno, indipen- Secondo la quale comprendere un di questo pensatore: quella — tanto
gnano il lettore per gli innumerevoli
dentemente dalla nostra capacità di enunciato è afferrarne le condizioni più ardua e memorabile — del re-
N. 2 pag. 33?
ni-, può dunque essere utile accedere linguaggio. A partire da Kant, che modale ai problemi connessi con
Filosofia ad un'opera storico-filosofica consi-
derata capitale, e scritta da quel
grande medievista che fu Gilson.
rappresenta la cesura più significati-
va all'interno del pensiero moderno,
il concetto di oggettività del mondo
identità e descrizioni, non dando
"un catalogo di risultati, ma un'in-
troduzione a metodi" di ricerca e di-
L'impianto monumentale di questa è venuto sempre più incrinandosi, mostrazione.
PATRICK BOYDE, L'uomo nel co- Introduzione (arricchita da un'utile
smo. Filosofia della natura e per lasciare spazio ad una concezio- (a-a.)
bibliografia curata dal traduttore del ne che intende sottolineare l'impre-
poesia in Dante, Il Mulino, Bo- libro) consente al lettore paziente di scindibilità del soggetto nella defini-
logna 1984, pp. 483, ed. orig. afferrare le coordinate fondamentali zione dell'oggetto. La lettura che
1981, trad. dall'inglese di Elisa-
betta Graziosi, Lit. 30.000.
del pensiero agostiniano e quei rife-
rimenti biografici o storico-sociali
che possono aiutarne la comprensio-
Guileaud propone degli ultimi due
secoli, soffermandosi in particolare
EMMANUEL LÉVINAS, Nomi pro-
promark
su Kant, sul neopositivismo e su
ne. Ruotante intorno al problema Heidegger, fino agli esiti primono- pri, Marietti, Casale Monferrato
Boyde, dantista di rilievo interna-
intricato del rapporto tra ragione, vecenteschi della teoria della relati- 1984, pp. 200, ed. orig. 1976,
zionale, ha preparato con questo
volontà e fede nella speculazione vità e della meccanica quantistica, si trad. dal francese dì Francesco
lungo saggio una sorta di mappa
agostiniana, il libro stupisce per la muove sostanzialmente all'interno
dettagliata della Commedia, in cui i Paolo Ciglia, Lit. 22.000.
singoli elementi (poetici, Filosofici,
forza divulgativa che lo anima e per dell'orizzonte kantiano. INIZIATIVE
la ricchezza di riferimenti che lo in-
religiosi, mitici, intra- ed extrate- (f-r.) La fortuna di Lévinas in Italia, tar- PROMOZIONALI
stuali) concorrono a delineare il pae-
saggio multiforme e affascinante sul ESPOSITIVE E
cui sfondo si dipana il poema. La ca-
pacità divulgativa di Boyde, unita D I MARKETING
alla sua sterminata erudizione, fan- Karl Rosenkranz analizzando il brutto come ciò che deriva da
una limitazione o da una mancanza, di libertà
no di questo libro un'opera fonda- I N ITALIA E
mentale: incentrato sulla cosmologia Estetica del Brutto (rovesciando cioè la definizione che Hegel
dantesca (che deriva dalla Scolastica aveva dato del bello). L'elencazione degli ALL'ESTERO
ma che si trasforma continuamente Il Mulino, Bologna 1984, esempi (dal feuilleton al dagherrotipo alla ca-
in immagini e ih trovate drammati- ed. orig. 1853, trad. dal tedesco ricatura) è di volta in volta pedante o diver-
che nel suo farsi scrittura e poema), tente, ma manca sovente dì quell'acutezza
esso ripercorre le tappe della Com- di Sandro Barbera teorica che avrebbe potuto fare del libro uno Per il 1985
media fino al culmine degli ultimi pp. 346, Lit. 20.000 studio ante litteram delle avanguardie e la PROMARK S.p.A. h a in
canti del Paradiso, nei quali il ma- dell'arte come manifestazione del disagio so- p r o g r a m m a a z i o n i di
crocosmo angelico e divino sembra promozione a sostegno
ciale e spirituale della tarda modernità. Il
ricomprendere al proprio interno Vi sono libri dal titolo accattivante la cui della p a r t e c i p a z i o n e delle
l'intera struttura del poema. Il libro brutto, colto come aspetto della patologia so-
lettura provoca poi delusione: così e con ciale (anche se non sempre in modo esplici- a z i e n d e p i e m o n t e s i alle
raggiunge lo scopo prefissatosi: ren-
/'Estetica del Brutto, ancor più promettente to), è per Rosenkranz l'elemento intemporale seguenti rassegne
dere comprensibile, dopo molti se-
se si pensa che è stata scritta da un allievo di che sempre si oppone dialetticamente al bel- n a z i o n a l i ed e s t e r e :
coli, la rete di riferimenti (filosofici
in senso ampio) al cui interno si col- Hegel (e autore di una sua fondamentale bio- lo: ma il modello da perseguire è comunque ITALIA:
loca la Commedia. grafia). In realtà Rosenkranz si propone dì ancora quello della classicità.
colmare una lacuna ^ / / ' E s t e t i c a hegeliana, Mipel (Milano)
f.r. (f.r.)
Rias (Milano)
C o m i s p e l (Milano)
Intel (Milano)
Subtec (Milano)
0
ateoretico» per ciò che concerne ste critiche e a queste iniziative si e manifesta-
l'eziologia ed i processi fisiopatolo- mule di compromesso. Chi è orien-
ta in modo molto evidente, anche se non è tato a valorizzare l'analisi dei fattori
gici, eccettuate le condizioni in cui
la causa è sicuramente accertata e in- socioculturali e ambientali non può
clusa nella definizione stessa del di- che essere insoddisfatto del riduttivo
sturbo (si tratta essenzialmente di ricorso al concetto di stress e,implici-
disturbi mentali conseguenti a lesio- tamente, ad astrazioni quali indivi-
stato ottenuto con un lavoro di anni, delle controversie legate alle diverse tervento. L'aumentata richiesta di duo o paziente «medio». Lo stress è
ni cerebrali o a fattori tossici). La ra- imponente per lo sforzo organizzati- impostazioni teoriche. In questo
gione addotta per questa scelta con- intervento psichiatrico, con conse- invocato, a mo' di via finale comu-
vo e per la massa di dati raccolti, ela- modo è stato largamente conseguito guente psichiatrizzazione di una ne,per rendere conto dell'impatto di
siste anzitutto nella mancanza, per borati ed infine convalidati in estese lo scopo dichiarato di raccogliere il
la maggior parte dei più diffusi di- sempre più vasta gamma di situazio- una miriade di eventi che vanno da
«prove sul campo». maggior consenso possibile attorno ni, trova puntuale riscontro, nel «modesti debiti» alla disoccupazio-
sturbi mentali, di sicure cognizioni Questa impostazione ha compor- al problema della diagnosi, non solo
eziologiche, nella scarsa specificità DSM III, in una più estesa ed accu- ne, da una lite con i vicini ad una
tato rinunce anche pesanti per tra gli psichiatri di ogni indirizzo ma rata d e f i n i z i o n e d i a g n o s t i c a esperienza di campo di concentra-
delle terapie, nella presenza di indi- anche fra operatori appartenenti a
un'opera che si colloca pur sempre nell'area dei disturbi della persona- mento. Se si ammette che una anali-
rizzi (biologico, fenomenologico- categorie non mediche ma cointeres-
nel solco della tradizione della psi- lità, dei «disturbi psicosessuali», del si più approfondita dei fattori sociali
esistenziale, psicodinamico, com- sati a livello di trattamento o di ri-
chiatria descrittiva. Scompaiono, a «controllo degli impulsi», dell'adat- possa essere stata scansata in quanto
portamentistico, sociologico-cultu- cerca, come psicologi e sociologi.
livello di categorie diagnostiche, tamento. E prevista una codificazio- diffìcilmente ateoretica, va osservato
rale, ecc.) implicanti divergenze
profonde a livello teorico e metodo- concetti come nevrosi e psicosi endo- Rientra in questa logica anche ne anche delle situazioni che pur che anche nel concetto di stress vi so-
logico. Rispecchia inoltre la situazio- gene, a favore dell'uso generalizzato qualche scelta opportunistica, come non rientrando in una diagnosi di no implicazioni teoriche. Prose-
ne della psichiatria, che conosce una del più asettico termine di disturbo. la rinuncia ad includere una dichia- disturbo mentale, possono richiede- guendo lungo questa linea critica si
diffusione sempre più capillare nella Viene citato quasi di sfuggita il con- razione esplicita, comunque super- re (vien da chiedersi a che titolo) «at- può anche osservare come non venga
società ed è nello stesso tempo sotto- cetto di autismo, finora fondamen- flua dato il carattere generale tenzione e trattamento» o comun- dato peso all'eventuale istituziona-
posta a critiche anche radicali dei tale nella trattazione delle schizofre- dell'opera, sulla natura medica dei que cadere sotto l'osservazione dello lizzazione nella valutazione delle
suoi presupposti teorici, dei suoi nie. Non si può sfuggire di fronte ad disturbi mentali, come era nelle pri- psichiatra. Esigenze statistiche a par- condizioni di cronicità o subcroni-
strumenti terapeutici e delle sue alcuni capitoli, come appunto quel- me intenzioni. Ad ampliare l'area te, non si può comunque fare a me- cità relative ai disturbi schizofrenici,
espressioni istituzionali. Esplicito lo dedicato ai disturbi schizofrenici, del consenso contribuisce l'adozione no di restare colpiti, scorrendo il nonostante che gli studi sull'istitu-
proposito degli estensori del DSM ad una sensazione di impoverimen- del sistema multiassiale. Agli psi- puntiglioso elenco di tali evenienze zionalizzazione abbiano avuto uno
III è la ricerca del massimo consenso, to, per il voluto distacco da ogni ri- chiatri ad indirizzo psicodinamico dal constatare che comprendono dei maggiori esponenti proprio negli
evitando il più possibile termini e ferimento e da ogni presa di posizio- viene offerta la possibilità di racco- non solo ogni comportamento de- USA con Goffman (Asylums).
formulazioni legati storicamente a ne rispetto a punti di vista che sono gliere in una diagnosi (asse II) le os- viarne, ma praticamente ogni possi- Sempre a proposito della schizo-
costruzioni teoriche controverse. stati al centro di dibattiti di impor- servazioni sulla presenza di disturbi bile difficoltà o momento critico
Dovendo rinunciare ad una garanzia tanza cruciale nella storia della ricer- della personalità. La possibilità di delia vita (difficoltà negli studi, nel
di validità, che richiederebbe una ca psichiatrica. La definizione scru- inserire nell'insieme della diagnosi il lavoro,problemi coniugali, fra geni-
polosa dei criteri diagnostici, d'altra risultato delle valutazioni circa l'in- tori e figli, interpersonali).
N.2 pag. 35I
IL QUATTROCENTO
che rischia di essere snaturata da una dei cambiamenti nel frattempo av- mento in cui già si parla di «riforma
troppo meccanica sovrapposizione di venuti nelle istituzioni psichiatriche. della riforma». Ci si deve attendere,
IN ITALIA
procedure mediche o comunque di quindi, che questo tipo di sfida, ol-
Questo discorso è di particolare
schemi troppo rigidamente codifica- tre a ricevere una risposta adeguata
attualità in Italia dove, nell'ambito
ti- Di conseguenza, gli sforzi fatti sul piano della critica teorica e meto-
delle trasformazioni culturali degli
per trovare una compatibilità, a li- dologica, promuova un lavoro di
vello del DSM III, col modello de- ultimi vent'anni, la critica dei mo-
elaborazione teorica dell'accumulo
di Renato De Fusco
scrittivo, così come i tentativi di for- delli della psichiatria tradizionale, di nuove conoscenze capace di defi-
nire strumenti di indagine diagno- avvalendosi di strumenti di analisi nirsi in contenuti validi sul piano
stica di immediata fruibilità in cam- del sociale e delle esperienze di lotta operativo e trasmissibili sul piano
po psichiatrico, corrono il rischio di antiistituzionale, ha saputo concre- formativo, senza arenarsi su posizio- = Pagine IV-328 con 401 illustrazioni in nero e a colori. =
connotarsi come una sudditanza alla tarsi in trasformazioni profonde ni di sterile rifiuto ideologico.
psichiatria, nascondendo dietro una dell'assistenza psichiatrica, con una
riforma che prevede il superamento • UTET
.
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fatta prigioniera dal nemico nella gendo oggi, in Europa. Per in- nel M e d i o e v o ? Un c o n t r i b u t o in un romanzo dalle molteplici
Francia occupata dai tedeschi. formare, ma anche per far ri- determinante per sfatare i soliti sfumature psicologiche.
flettere. luoghi comuni.
L. 9300 L. 20000 L. 14000 L. 1 5 . 0 0 0
Lupara e finanza
felici; in genere (salvo forse quelle corrisponde nei termini previsti e
sugli aspetti istituzionali della pub- necessari alle richieste nel settore
blica istmzione) assai meno felici di dell'attività edilizia") a un istituto
quelle degli altri paesi industriali. di ricerca che fornisca dati certi fina-
Gli italiani colti, letterati, ignora-
di Franco Ferraresi lizzati a rispondere a problemi defi-
no o disprezzano le statistiche. Tutti niti, in un quadro di trasparenza
sanno che esistono "le piccole bugie, ("tutte le operazioni economiche e
le grandi bugie e le statistiche", ma finanziarie devono essere offerte
pochissimi sanno perché, e come, si R. Minna, Breve storia della mafia, Editori all'analisi degli uffici pubblici e al
contemporanea, della nuova mafia. A sua
potrebbe fare per evitare che così sia. controllo democratico della società,
Riuniti, Roma 1984, pp. 184, Lit. 10.000. volta nella prima fase si distingue un periodo
L'uso giornalistico e politico delle per essere, tra l'altro punto di riferi-
iniziale, che va fino al 1920 circa, caratteriz- mento certo della dialettica tra le di-
statistiche è particolarmente disin- zato dalla natura prevalentemente rurale-
volto. Le discrepanze tra le cifre cita- verse parti sociali"). Si potrebbe
feudale del fenomeno e della sua posizione "giungere a previsioni col metodo
te dai vari ministeri o dalle contrap- Il 30 ottobre 1963, rispondendo ai com-
poste parti sociali sono particolar- subalterna rispetto alla classe dominante (no- statistico detto delle 'estrapolazio-
missari dell' antimafia che gli chiedevano di
mente enormi perché la mancanza bili, e, successivamente, professionisti bor- ni'"... "soltanto in un quadro relati-
illustrare le caratteristiche dei nuovi mafiosi, vamente immobile nel quale il futu-
di un rigoroso ambiente specialisti- ghesi), che se ne serviva perle proprie lotte di
il presidente degli industriali di Palermo di- ro non sarebbe altro che una conti-
co, con accesso ai dati e coinvolgi- potere, in cambio garantendo l'impunità ai
chiarava: "Glielo spiego in modo semplicissi- nuazione del presente e non già un
mento nella loro elaborazione, e di crimini mafiosi. A fine secolo emerge la fero-
una pubblica opinione informata e mo. lo domando, per esempio, a uno degli evento nuovo e indeterminabile".
cia implacabile contro il lavoro organizzato:
reattiva consente le peggiori mani- onorevoli: mi dica quello che lei aveva prima Se, come ha fatto notare un gran-
cadono di lupara i primi sindacalisti, mentre
polazioni e lascia impunite le più as- del 1946. Oggi lei ha dei miliardi. Desidero campieri e guardie mafiose sono in prima fila de fisico un paio di decenni fa, estra-
surde e infondate deduzioni da dati sapere da dove sono venuti. Questo bisogne- a sparare contro le manifestazioni socialiste, polando l'andamento del peso delle
imprecisi. rebbe sapere, qualunque sia la persona che ha pubblicazioni di fisica durante gli
come a Grammichele, dove nel 1905 vengono
Nondimeno le statistiche, sul co- cambiato il suo stato (.. .perché oggi) si tratta ultimi anni si arriva non ricordo più
uccisi 18 contadini e 200 sono feriti. se alla massa della luna o a quella
sto del lavoro, sulla violenza, sui bi- di posizioni di miliardi ".
lanci dello stato, sui profìtti delle Il periodo fascista (1920-1943) si caratte- della terra, non se ne deduce che bi-
Questa deposizione racchiude alcuni dei
aziende, sugli scioperi, sui tassi ban- rizza per le ambiguità del Regime verso la sogna perciò mettere in orbita enor-
problemi cruciali di tutta la questione mafio- mi scaffali di dimensioni cosmiche,
cari, sugli andamenti demografici mafia. Da un lato sta il mitico prefetto Mori,
sa: il rapporto della mafia con la politica, e, ma che le pubblicazioni di fisica
entrano di prepotenza nella discus- capace di mettere in stato d'assedio intere
più in generale, con la classe dirigente; l'im- hanno avuto negli anni '50 uno svi-
sione politica e le più varie indagini province, e di compiere centinaia dì arresti
per campione, i più improvvisati possibilità dì limitare le indagini di mafia ai luppo eccezionale. Se, estrapolando
spettacolari, cui la stampa inneggia come la
sondaggi di opinione, sono addirit- fatti di sangue ed ai manovali del crimine; so- la popolazione attuale del delta del
fine della mafia. Dall'altro stanno capi ma- Nilo, si arriva, poniamo a un centi-
tura una delle basi istituzionali dei prattutto la volontà degli organi statuali di
fiosi come A. Cucco, fascista della prima ora, naio di milioni a metà del Duemila,
rotocalchi. estendere le indagini oltre i limiti detti, e la sindaco di Palermo, contro il quale Mori si non vuol dire che bisogna acquistare
Le statistiche, escluse da buona disponibilità dì strumenti adeguati, sia sul batte invano: alla fine sarà questi a soccombe- molto cemento per le case future e
parte dell'accademia da più di mez- piano tecnico dalle macchine da scrivere alle re. "Promosso " senatore, Mori deve lasciare la ricoprire di cemento anche il fiume,
zo secolo di dominio della cultura banche dati — sia soprattutto sul piano della ma che, se l'aumento del reddito o il
carica di prefetto mentre Cucco diventa vice-
idealistica, entrano ora di prepoten- legislazione e della professionalità degli in- mutamento dei costumi non l'arre-
za negli scritti dei giovani sociologi segretario del partito. La mafia, però, non ha
quirenti. partito: quando il fascismo vacilla, essa sì al- stano, ci sarà un enorme sconquasso
ed economisti. Ma ci entrano clamo- sociale. Può sembrare che, parados-
rosamente male, in genere. Gli arti- Si tratta di problemi ormai tristemente lea con gli alleati (grazie anche ai buoni uffici
noti, per addentrarsi nei quali il volume di salmente, la futurologia funzioni so-
coli si affollano di tabelle, di cui non dei suoi rappresentanti oltreoceano, uomini lo quando gli indicatori sono costan-
si precisano le norme e metodi di ri- Minna costituisce un 'utile guida. Organizza- come Lucky Luciano), e facilita lo sbarco in ti e non succede nulla, ma non è ve-
levazione, gli ambiti di validità e di to in maniera storica, esso distingue nella vi- Sicilia, garantendosi prebende e favori per il ro. Se un indicatore imbizzarrito se-
confrontabilità, in cui tutto viene cenda della mafia tre fasi: una prima, domi- periodo successivo all'armistìzio. (O forse un gnala un problema, senza essere una
correlato con tutto: tanto il calcola- nata dalla vecchia mafia, che 'va dalle origini previsione, un indicatore costante
tore risparmia la fatica e non ci si ri-
0
fino al 1950 circa; una seconda, di transizio- semplicemente non segnala nulla,
mette nulla a includere una colonna non garantisce il futuro.
ne, fra il 1950 ed il 1970; e infine quella,
di coefficienti di più. In pratica coe-
sistono e si rafforzano a vicenda l'al- ••HgHgwggBMi
tezzoso disprezzo della quantità di
alcuni, la fiducia superstiziosa (o •
semplicemente la cinica strumenta-
lizzazione) di altri, e la passiva accet- fatti divisa in tre parti: il passato l'inurbamento, e una caduta della stiche giudiziarie. La storia dello sca-
tazione di tutti: perché poi alla fine i (dall'unità d'Italia al 1951); il pre- natalità, malgrado la propaganda tenarsi della violenza nelle megalo-
mezzi di comunicazione sono quelli sente (dal 1951 al 1981); il futuro del regime a favore delle famiglie poli industriali è uno dei massimi
che sono; uno non si può inventare (che naturalmente ha solo qualche numerose. La gente fa i figli quando abusi della statistica di questi anni,
indici, campionature e dati, giornali indicazione di tendenza e molte vuole, non quando glielo dice lo sta- perché il numero dei morti ammaz-
e riviste che non esistono e finisce considerazioni e polemiche contro to e, anzi, il rapporto causale è in- zati per centomila abitanti alla fine
per servirsi, magari con molta rab- l'abuso della estrapolazione e delle verso: la caduta della natalità spa- del secolo era circa decuplo di quello
futurologie). venta il duce, perché il numero è po- attuale e il numero dei carcerati per
bia, di quello che c'è.
I dati più diffusamente usati per tenza, e provoca la campagna, che reati di violenza era assai maggiore
Frrata Corrige
Perciò chi abbia il dente avvelena- tracciare il quadro sociale, il muta- probabilmente cambia poco e in dell'attuale in alcune province del
to per "l'uso e l'abuso della statisti- mento dei vari aspetti per abbozzare ogni caso non inveite la tendenza. vecchio regno delle due Sicilie subi- Nel n. 1, la recensione di
ca" (e io certo faccio parte del nume- una periodizzazione, sono, ovvia- Le natalità al 40 per mille, come in to dopo l'unità. Un paragrafo a que-
ro, come forse si è capito) accoglierà mente e coerentemente con la spe-
Paolo Pattini, apparsa a pag.
alcuni paesi del terzo mondo oggi, sto proposito non avrebbe guastato.
con gioia e sollievo il libretto di Lu- cializzazione dell'autore, quelli de- sono proprio finite.
37, avrebbe dovuto essere in-
Giova sottolineare di nuovo,
ciano Bergonzini 11 volto statistico mografici oltre a quelli sul mercato Il periodo tra il 1951 e il 1981 (il però, che il merito del libro non è, e
titolata Popper indeterminista
dell'Italia. Si tratta, infatti, di un la- del lavoro, sull'istruzione, sui con- presente) è, invece, un periodo di (e non viceversa).
voro diretto al lettore curioso non non potrebbe essere, la completez-
sumi, sull'emigrazione: meno fre- tumultuoso mutamento, come tutti Ce ne scusiamo con i lettori e
professionista (è uno degli esemplari za, il ritratto a tutto tondo, la rico-
quentemente quelli sul reddito. sanno. E qui l'interesse è nei parti-
meglio riusciti tra quelli che conosco struzione storica fatta per magia con l'autore.
Quali sono le tendenze delineate? colari, nei dettagli dei quozienti di usando quattro numeri. Il merito
dei Libri di base degli Editori Riuni- Tra il 1861 e il 1911 si ha una sostan- Inoltre, a pag. 41 sono saltate
natalità e mortalità, nelle sorprese del libro è proprio quello di sottoli-
ti) che riesce a riunire in una tratta-
zione leggibile, a tratti polemica,
ziale stagnazione sociale, dal punto che riserva il numero degli iscritti neare la natura di indicatori delle le righe corrispondenti all'an-
di vista del numero degli addetti all'università (che scende durante i statistiche, e i pregi e i limiti degli tologia recensita da Claudia
persino divertente, le informazioni all'agricoltura, della distribuzione
fondamentali sulle caratteristiche so- primi anni '50 prima di esplodere indicatori. Ci vogliono indicatori di- Peirone.
tra grandi e piccoli centri, della mor- tra la fine degli anni '60 e gli anni versi per i diversi problemi; ci posso-
ciali dell'Italia dall'unità ad oggi, talità e della natalità; aspetti che Eccole: ARMELLINI, COLOMBO, IL
con considerazioni precise sui limiti '70), nelle differenze tra maschi e no volere elementi non quantitativi
dei dati, con la critica ai concetti e ai
lentamente mutano, ma assai meno femmine, negli spostamenti tra set- e non statistici per completare il piacere di leggere, Zanichelli,
che nel resto d'Europa. Dal punto di tori produttivi, nell'andamento Bologna 1983, pp. 1301, lit.
metodi usati e con le proposte di quadro; gli indicatori possono cam-
vista dell'alfabetizzazione, invece, dell'urbanizzazione, nella diffusio- biare di natura al cambiare della so- 17.600.
N. 2 riNDlCF 39
• • D E I LIBRI DEL M E S E I B I
di piazza
tioli e, quindi, la Comit favorirono e ne vichiana, anche in essi c'era "un l'aspetto formale, ma sotto quello
quello che fece maggiore impressio- difesero strenuamente, perché fresco
ne, sia per le qualità positive e nega- motivo di vero". L'Italia aveva biso- sostanziale.
era il ricordo del vulnus subito e ur- gno, accanto alle banche commer- Queste e molte altre cose, in gran
tive di chi fino allora l'aveva guida- gente il compito di rifare del guscio ciali, di merchant banks, di istituti pane più o meno connesse con le
della Scala
ta, sia per le qualità di Mattioli che semivuoto dell'istituto risanato una
per primo propose le linee del salva- di credito mobiliare. prime, il lettore trova nell'opera di
banca nuova, veramente attiva e de- Ho raccontato altrove come Mat- Rodano e ad essa, quindi, lo riman-
taggio e della ricostmzione e poi le gna della sua antica reputazione.
applicò; sia per la "autofagia" della tioli vi andava pensando, assieme a do, per quanto concerne, ad esem-
di Giovanni Malagodi banca, divenuta proprietaria esclusi-
Ciononostante il problema del Giorgio Di Veroli, direttore centrale pio, il problema dello aumento di
credito finanziario, non risolto se finanziario della Comit, ed a me, si- capitale della Comit, a lungo recla-
va di se stessa; sia per il volume delle non in parte dalla fondazione e
GIORGIO R O D A N O , Il credito partecipazioni e dei crediti più o no dal 1933-34, e come poi, passata mato da Mattioli e contrastato da
dall'attività dell'IMI, rimaneva. Gli la tempesta della guerra, da quella Roma, o quello del mercato nei suoi
all'economia. Raffaele Mattioli meno congelati o decotti in gioco. errori del passato erano stati errori di
Ma difficoltà analoghe ci furono al intuizione nacquero da un lato Me- rapporti con la programmazione.
alla Banca Commerciale Italiana, insufficiente visione di insieme e di
Credito Italiano, per quanto su scala diobanca e da un altro lato una pras- Qui.vorrei ancora, prima di con-
Ricciardi, Napoli 1983, p p . 381 insufficiente cautela nella gestione e si prudente, ma decisa, che ammet-
Lit. 45.000. minore, e guai analoghi avevano già cludere, attrarre l'attenzione del let-
delle banche e delle aziende finan- teva fra i crediti commerciali della tore su due aspetti dell'attività di
La prima parte del volume di Mattioli che il Rodano illumina am-
Giorgio Rodano illustra la crisi e la piamente, Il primo è la tendenza
ricostmzione della Comit, fra il crescente "a vedere la situazione della
0
1931 e il 1939. La seconda pane overdose, stanno non solo file di spacciatori e Comit e ad illustrarla nelle ben note
espone, invece, la ripresa della Co- killers mafiosi, ma i protettori politici di que- annuali Relazioni all'Assemblea in
mit fra il 1945, cioè alla fine della funzione della situazione generale
partito lo ha, quello anti-lavoratori: fra il sti, i magistrati deboli, i professionisti com-
seconda guerra mondiale, e il 1972, dell'economia, e non di rado della
1945 ed il 1948 la mafia assassina 31 capi di piacenti. Per moltissimo tempo, infatti, le società italiana. Sicché il libro del
anno del ritiro definitivo di Raffaele reazioni dello stato contro la mafia sono state
Mattioli dalla direzione dell'istituto. organizzazioni sindacali "rosse"; i sindacalisti Rodano diviene una vera e propria
e le persone che si opponevano al dominio poche e inefficaci, soprattutto per la parzia- storia della nostra economia vista at-
I criteri con cui il Rodano ha lavorato
sui documenti ampiamente disponi- mafioso sul mercato del lavoro assassinati fra lità o la limitatezza degli interventi. Negli ul- traverso l'osservatorio di piazza della
bili presso la Comit stessa sono da il 1943 ed il I960 sono 158). timi anni, dopo alcuni degli assassini più cla- Scala. Che non era, e non è, il meno
lui esposti in una breve Premessa, in La fase successiva (1950-1970) è quella morosi e che maggiormente hanno colpito efficiente del genere essendo libero
modo così lucido e completo da ren- l'opinione pubblica (ad esempio quelli di da preconcetti ideologici, o da ob-
della transizione, quando la scena politica si blighi più o meno stringenti di col-
dere inutile ogni commento. Dirò caratterizza per la scomparsa del vecchio Santi Mattare Ila, di Pio la Torre, del generale
anzi — a questo punto — che tutta Dalla Chiesa) lo stato sembra finalmente es- laborazione a governi impietosa-
"guanto giallo " (un notabile che faceva anche mente alieni da quella programma-
l'opera è fmtto di una digestione dei sersi mosso, e si comincia a disporre di una
fatti così limpida, mossa da tanta politica), e per l'emergere dei politici di pro- zione elementare e basilare che Mat-
fessione (che fanno solo politica) tipicamente strumentazione d'intervento di qualche e f f i - tioli chiamava, in na ormai celebre
comprensione e da tanto affetto, da cacia, soprattutto grazie alla legge La Torre:
risultare esemplare. legati alla DC: i Gioia, i Lima, i Ciancimino. lettera del '47 a Togliatti, "fare i
Ciò si collega anche con l'espansione dell'in- ma il ritardo è enorme, la strada da compiere conti". Il secondo aspetto è la capa-
Chi legge il libro, può dire di ave-
tervento pubblico tramite la regione autono- lunghissima. cità di Mattioli di coniugare cono-
re conosciuto la storia della Comit
degli anni '30 all'inizio degli anni ma, di cui la mafia, in combutta con i nuovi Il volume di Minna non si basa su indagi- scenza della storia, dottrina econo-
'70 (con la parentesi della seconda politici, è lesta ad approfittare : in un periodo ni originali (fra l'altro non ha potuto tener mica, esperienza di banchiere e
guerra) in modo insieme dettaglia- schietto buon senso paesano
in cui al massimo un terzo degli impiegati conto delle vicende più recenti, legate alle ri-
to, documentato e perspicuo. Io che nell'esame di singoli grossi argo-
statali era assunto fuori concorso, alla regione velazioni di Tommaso Buscetta, né del qua- menti. Citerò un caso, che molto
qui scrivo, ho avuto dal Rodano la Sicilia erano il 95%, di cui il 73,5%, prove- dro dell'organizzazione mafiosa che se ne ri-
possibilità di leggere l'opera ancora giustamente il Rodano ha messo in
nienti da zone mafiose. Questo per non par- cava: non mi sembra peraltro che si notino di- luce attraverso la inclusione nel suo
dattiloscritta, mentre ero impegnato
lare della situazione al comune di Palermo, screpanze significative), ma utilizza materia- libro (pagg. 296-304) del testo inte-
nella redaizone di un Profilo di Raf-
faele Mattioli, pubblicato da Franco della distruzione edilizia della città, con gli li, giudiziari e di ricerca, già disponibili. In grale di una "minuta" scritta da
Angeli Editore e poi, in edizione incredibili profitti dei costruttori mafiosi o le- quanto tale non pretende di offrire rivelazio- Mattioli al principio degli anni '60,
fuori commercio, dalla casa editrice gati alla mafia. ni o ricostruzioni teoriche nuove, ma soprat- pubblicata nel 1967, ma rimasta
Riccardo Ricciardi, di cui Mattioli fu tutto di mettere in ordine conoscenze esisten- praticamente ignota.
L'ultima fase è quella della nuova mafia.
per lunghi anni socio principale e ti, e presentarle in un quadro espositivo facil- Mattioli la scrisse come presidente
Droga e sequestri di persone sono i principali di una commissione della Federazio-
spiritus rector. oggetti di attività di un 'organizzazione rami- mente accessibile. Si tratta quindi di un libro
Lo scopo del mio breve scritto era utile e consigliabile. ne delle Associazioni Bancarie dei
ficatasi ormai in tutto il paese, e che dispone paesi del MEC, che doveva occuparsi
assai diverso da quello del Rodano.
Si trattava, per me, di illustrare, so- di immense risorse economiche e strumentali; degli aiuti ai paesi così detti sottosvi-
prattutto in base ad esperienze e ri- dalle grosse automobili ai motoscafi d'altura, luppati. Raccomando al lettore di
cordi personali della mia collabora- alle flotte di Tir, buoni a trasportare droga, leggersi con attenzione anche questa
zione con Mattioli, gli aspetti più sa- sequestrati, latitanti; dalle banche compia- Appendice che è tutta di penna di
lienti della sua attività come uomo centi per il riciclaggio del denaro sporco, alle Mattioli. Per conto mio, ne rilevo tre
di cultura e come banchiere. Ciò, imprese edili che costruiscono villette con aspetti. Il primo: l'impianto storico
ed umano del problema. Il secondo,
n
naturalmente, sullo sfondo della vi- stanze sotterranee da adibire a carceri e na- v
ta italiana ed internazionale l'invito ai paesi sviluppati a comin-
scondigli, alle cliniche private per curare con i ciare a 'fare i conti' in casa propria.
dell'epoca. L'esposizione del Roda- discrezione i "soldati" feriti. Oltre alla ferocia
no mi fu, quindi, utilissima, dando- Il terzo, la necessità di pensare in
dei nuovi mafiosi (nel 1981 a Palermo sono termini ecumenici, considerando sia
mi un supporto di fatti e di giudizi
che mi sarebbe altrimenti mancato. commessi 122 omicidi) è la complessità e ten- il probabile sviluppo dei paesi
E come a me, sarebbe fino ad ora tacolarità del fenomeno che va sottolineata: all'avanguardia, sia la possibilità di
mancato agli studiosi, e anche ai po- dietro a ogni tossicodipendente morto per integrare essi e i sottosviluppati in
• aS^ una Weltwirschaft equilibrata ed ag-
litici desiderosi di comprendere co-
me sia nato, non solo l'attuale istitu- gressiva".
to Comit — pur sempre uno dei Il risultato della minuta, osservò
maggiori in Italia, e anzi in Europa più tardi Mattioli, fu che la commis-
in precedenza causato la crisi del ziate. Ma c'era stato anche un grosso Comit, un 10% di crediti mobiliari. sione non venne costituita, e non se
— ma il sistema bancario italiano.
Banco di Roma e quella della Banca coefficiente di disgrazia, dalla croni- Una prassi, fra l'altro, sostenuta da ne fece più parola. Eppure, fra i tan-
I motivi per i quali si passò, fra il Italiana di Sconto. La necessità, par- ca insufficienza di capitale di rischio una giusta osservazione di dottrina ti libri e saggi sull'argomento, que-
1932 e il 1936-38, da un sistema di- ticolarmente ampia e acuta nel caso sul mercato italiano — mentre il bancaria: essere, cioè, la liquidità, sto mi pare ancora oggi uno deimi-
sordinato e come abbandonato a se della Comit, di passare allo Stato paese cresceva e aveva sempre più bi- non solo la caratteristica di una parte gliori. E ancora una volta mi consolo
stesso, ad una legge bancaria ancora (Sofindit e poi IRI) le attività finan- sogno di industrie avanzate, di dei bilanci aziendali (quella per di certe mie "previsioni troppo pre-
in vigore, risultano evidenti da una ziarie, buone o pessime che fossero, un'agricoltura moderna, di una l'appunto finanziabile dalle banche coci", pensando all'insuccesso di
lettura attenta. Fra il primo dopo- condusse di per sé alla rigida com- struttura commerciale a livello mon- ordinarie), ma intrinseca all'azienda questa impostazione di un grande
guerra e i primi anni '30, le maggio- mercializzazione del sistema, dap- diale — sino alla crisi mondiale, che tutta intiera e tale, quindi, da soddi-
Economia
che di ristrutturazione da perseguire periodo, un piano di ristrutturazio- unitarietà tematica. In particolare,
Partendo da un giudizio fortemente in Italia. L'ipotesi di fondo è che og- ne dell'industria siderurgica italiana essa è attraversata da alcune idee-
critico sulla legge, è attualmente gi debba essere definito, a livello finalizzato all'integrazione nel con- guida fondamentali, presenti tanto
aperto un dibattito sugli strumenti Cee, un piano unitario che realizzi testo europeo. (a e ) nelle elaborazioni degli economisti
G I O R G I O LUNGHINI E ALTRI, La di politica industriale: si vedano gli una divisione del lavoro infra- classici (Smith-Ricardo), quanto in
scienza impropria. Metodi e usi inverventi su "Economia e politica comunitaria. Infatti la situazione di quelle dei neoclassici. Tra queste,
della teoria economica, numero industriale" e "Politica ed econo- difficoltà della siderurgia europea è Porta mette soprattutto l'accento su
monografico della rivista "Meta- mia". Il libro della Fornengo offre fatta risalire ad una politica dei vari quella di allocazione di risorse eco-
morfosi", 8 Franco Angeli Edito- un esame puntuale delle vicende stati tendente a difendere le proprie
PIER LUIGI PORTA, Scuola classi- nomiche, di cui deduce (discutibil-
inerenti la discussione e l'applicazio- "compagnie di bandiera" invece di
re, Milano 1984, pp. 315, Lit. ca e teoria economica, Giuffrè, mente) il ruolo preminente a partire
ne della legge 675. La tesi è che, no- puntare alla costituzione di un mer-
24.000. dal fatto che la scienza economica ha
nostante un'ampia convergenza sul- cato unificato. La frammentazione Milano, 1984, pp. 145, Lit.
posto lo studio della formazione del
Questo numero dei 'quaderni di la necessità di una organica politica produttiva ha portato ad una batta- 11.000. prezzo al centro dei propri interessi.
ricerca e dibattito nella sinistra' di- industriale di ristrutturazione del si- glia sui prezzi che si è riflessa sui La tesi fondamentale sostenuta Una volta individuato tale nucleo
retti da Franco Volpi è interamente stema produttivo, la legge approvata conti economici delle imprese deter- nel libro di Porta, collaboratore unitario, l'autore cerca poi di dare
dedicato alla scienza economica, pri- ha una definizione generica di minando anche un ritardo nell'am- all'edizione italiana delle opere di conto delle diverse prospettive di
vilegiando per lo più un taglio epi- obiettivi e tenta di soddisfate diverse modernamento degli impianti. Ricardo, è che la storia dell'analisi analisi che storicamente hanno preso
stemologico, critico della teoria do- e contrastanti esigenze. Significativo L'autore propone quindi, nel medio economica mostra una sostanziale corpo sui diversi aspetti della teoria
minante e di indagine problematica del valore, della produzione, della
delle diverse eresie. Nel saggio ini- distribuzione e della domanda. Egli
ziale Lunghini riprende le concezio- è portato così ad affrontare una serie
ni di Marx e Keynes sull'equilibrio di nodi cruciali della storia del pen-
come un caso e del capitalismo come Hyman P. Mynsky siero economico, misurandosi criti-
economia monetaria. Anna Carabel- camente soprattutto con le varie in-
li fornisce una delle poche indagini, Potrebbe ripetersi? Instabilità e finanza terpretazioni della teoria classica.
acuta e stimolante, sul metodo di
Keynes. Vercelli effettua una rasse- dopo la crisi del '29
(t.d.t.)
gna della filosofia della scienza nel
novecento e del recente dibattito introduzione di Agusto Graziani
sulla metodologia economica, con- Einaudi, Torino 1984, ed. orig. 1982
cludendo per l'opportunità di un
approccio pluralistico. La Turchetto trad. dall'inglese di Franco Picollo, pp. 394, Lit. 28.000.
individua nella "crisi dei fondamen- FERDINANDO GROSSI, Sistemi
ti" a cavallo del secolo al tempo stes- Gli anni recenti sono stati caratterizzati ria, dovuta al necessario passaggio da posizio-
dalla risorgenza di approcci teorici e di politi- produttivi e organizzazioni so-
so l'obsolescenza del paradigma ni 'coperte ', a posizioni 'speculative ' e 'ultra-
newtoniano e la detronizzazione ca economica di stampo conservatore. In par- ciali. Esplorazioni di economia
speculative ' nel corso del ciclo, che si deve la
della teoria economica dalla posizio- ticolare, hanno avuto crescente successo dap- antropologica. Franco Angeli
grande crisi degli anni '30. Ed è all'interven-
ne di scienza sociale principe. Chio- prima i monetarismi di Friedman e Lucas, ed Editore, Milano, 1984, pp. 349,
to della banca centrale come prestatore di ul-
di critica la concezione di Garegnani adesso anche quella forma di determinismo Lit. 27.000.
tima istanza ed al sostegno dei profitti me-
dell'equilibrio. Da segnalare anche i
tecnologico che va sotto il nome di teoria del- diante spesa pubblica che si deve il non ripe-
saggi di Volpi e Preve sull'homo oe- Economista insoddisfatto dai pa-
conomicus e di Valeria Termini su le "onde lunghe ". Rispetto alle posizioni key- tersi di una deflazione da debiti, al costo del-
la staglazione. Mynsky fornisce così una vali- radigmi correnti all'interno della
sequenze e tempo nel ragionamento nesiane, di sostegno all'intervento dello stato
propria disciplina, ed in primo luo-
economico. nell'economia (invece attaccato dalle ntiove da alternativa teorica di matrice keynesiana
go non convinto da una partizione
teorie), questi indirizzi hanno alcuni punti agli approcci sopra richiamati. Nella nitida del sapere secondo discipline an-
forti in elementi spesso trascurati: nel caso dei introduzione, Graziani fornisce una prima ziché secondo campi d'indagine:
(r.b.)
monetarismi, l'accento sul ruolo delle varia- valutazione delle tesi di Minsky e le inquadra così potrebbe essere definito l'auto-
bili monetarie; nel caso delle onde lunghe, i nella recente attenzione della teoria moneta- re. Muovendo di qui, egli tenta di
mutamenti discontinui nello sviluppo capita- ria di Keynes, non solo sul terreno della mo- ricostruire un sistema teorico unita-
listico. Il valore di questo libro di Minsky sta neta come riserva di valore, ma anche alla rio, che contempli al suo interno
moneta come mezzo di finanziamento della una spiegazione sia della produzio-
ALBERTO MORTARA, (a c u r a d i ) , proprio nell'argomentare la tesi di una insta-
produzione. ne della ricchezza che dei modi so-
I protagonisti dell'intervento bilità strutturale endogena del capitalismo. ciali e istituzionali di gestirla. Con-
pubblico in Italia, Franco Angeli Più precisamente, è alla instabilità finanzia- (r.b.) cetto-chiave è quello di "ampiezza
editore, Milano 1984, pp. 745, del sistema produttivo", al cui inter-
Lit. 60.000. no operano nuclei produttivi colle-
gati da flussi materiali che possono
svolgersi secondo modi diversi e al-
Nel marzo 1974 la rivista del Ci- ternativi. A Polanyi è fatta risalire la
riec "Economia pubblica" iniziava la spiegazione del rapporto istituzioni-
pubblicazione di una serie di saggi sistema produttivo, mentre nei con-
biografici dedicati ai "protagonisti ...353'.M ! i
lei.--." fronti delle teorie evoluzionistiche e
dell'intervento pubblico", il cui sco- nei confronti di Marx si riconosce un
po era quello di colmare una carenza debito per la teorizzazione delle
di indagini relative alla storia JLU contraddizioni che si verificano tra
dell'imprenditorialità italiana pub- -, H R » AflJ questi due momenti, allorché il si-
blica. Il presente volume raccoglie stema tende ad ampliarsi. Un dub-
adesso organicamente, secondo una bio suscitato dalla lettura è se il con-
sequenza storica, i frutti di quella cetto quantitativo di "ampiezza" sia
iniziativa. Particolare rilievo assume sufficiente per rifondare unitaria-
la figura di Beneduce (tratteggiata
da Franco Bonelli), a cui si deve KP^-41 mente la teoria economica.
"l'impostazione dalla quale scaturì
l'esperienza imprenditoriale dell Tri (mg.)
degli anni trenta", cruciale per la
trasformazione dell'intervento stata-
le nell'economia che segnerà. Un è che si sia arrivati a dei piani di set-
folto gruppo di saggi (da quello di tore in un numero troppo ampio
Laura Scalpelli su Francesco Giorda-
ni, successore di Beneduce all'Iri, a
quello di Toniolo su Sinigaglia, o di
(11), e contenenti analisi descrittive
piuttosto che indicazioni sulle poli-
tiche di intervento. Se si aggiunge il
EIJ
Malagodi su Mattioli, a tanti altri), ritardo nelle erogazioni, partono so-
illumina sul gruppo di imprenditori lo nell'80, si spiega come la ristrut- EDIZIONI LAVORO
a questo mensile
ni industriali". Questo concetto,
di Giuliana Nobili
espresso dal curatore della collana, è p. XXXVII-684, L. 35.000
ampiamente svolto dagli autori alla
luce dei compiti del sindacato di tu- LA RAPPRESENTANZA
telare, autonomamente, interessi
non individuali ma collettivi. Ed è
appunto "l'interesse collettivo a co-
e regalatelo per tutto il 1985 POLITICA
Antologia
di Domenico Fisichella
stituire l'elemento essenziale di p. 364, L. 20.000
quell'attività che caratterizza il sin-
dacato dei lavoratori rispetto a quel-
con 35.000 lire un anno di letture, Roberto Ardrey
L'IMPERATIVO
lo dei datori di lavoro e a tutte le al-
tre associazioni non riconosciute: la più di mille libri nelle vostre case TERRITORIALE
A cura di
stipulazione del contratto collettivo
in quanto corrispondente all'eserci-
zio di quella autonomia, detta ap-
pagamento mediante: Giuseppe Alessandro
D'Ambrosio
p. VI-434, L. 28.000
punto collettiva".
La seconda parte — più imponen- vaglia postale intestato a «L'INDICE» QUESTIONI
te — guarda il sindacato dal suo in- DI PSICOLOGIA
terno: in fondo, l'organizzazione
sindacale non è altro, giuridicamen-
via Giolitti 40, 10123 Torino oppure: POLITICA
A cura di
Assunto Quadrio Aristarchi
te, che un'associazione non ricono-
sciuta (come un partito e qualsiasi assegno non trasferibile intestato a: «L'INDICE» p. VIII-480, L. 30.000
altro soggetto collettivo cui lo stato Lorenzo Ornaghi
non abbia attribuito personalità giu- STATO
ridica, astenendosi, così, da controlli E CORPORAZIONE
ed ingerenze interne). Il sindacato Storia di una dottrina
mantiene una sua specificità, ma Rimane il contratto collettivo di l'opera l'esposizione della disciplina nella crisi del sistema
nelle vicende della formazione sin- GIORGIO G A I A , (a cura di)l lavo-
diritto comune che, a rigore, vincola interpretativa e dei rimedi penali politico contemporaneo
dacale si applicano regole valevoli i soli iscritti al sindacato e che oggi è all'inosservanza del contratto collet-
ratori sttanieri in Italia. Proble-
p. XII-324, L. 18.000
per tutti gli enti simili. E quali rego- la vera forma di regolamentazione tivo. mi giuridici dell'assunzione, Il
le esattamente? L'interrogativo, spi- Mulino, Bologna 1984, pp. 282, Johannes Hasebroek
collettiva dei rapporti di lavoro. Lo sciopero è il tema più intricato,
noso, offre più soluzioni non riduci- Lit. 20.000. IL PENSIERO
Questo contratto viene formalmente ma sicuramente il più appassionante
bili a dispute accademiche, soprat- esaminato nella sua classica biparti- per l'affermazione costituzionale di IMPERIALISTICO
tutto nel particolare episodio un vero e proprio diritto al suo eser- Frutto di una ricerca dell'univer- NELL'ANTICHITÀ
zione, parte normativa e parte ob-
dell'espulsione di un associato. cizio e per la complementare assenza sità di Firenze, il libro propone una Tre ricerche su Stato,
di una regolamentazione legislativa. ricognizione critica della normativa società e commercio
Le osservazioni diventano meno nazionale ed internazionale che re- nel mondo greco
tecniche e più coinvolgenti quando Ne derivano i non pochi casi di scio-
gola accesso e presenza dei lavoratori Introduzione di
lo sguardo viene portato nelle strut- pero sospesi al limite tra il lecito e Marta Sordi
l'illecito (civile) quando non tra il stranieri nel mercato nazionale del
ture sindacali dell'azienda, perché lavoro. Lo stato del problema è defi- Traduzione di
qui si realizza nuovamente l'intrec- penalmente rilevante e l'irrilevante. Cinzia Bearzot
Le conseguenze maggiori di queste nito dalla carenza e frammentarietà
cio con l'attività di contrattazione. Il normativa. Rilevando scarsa incisi- p. VIII-646, L. 40.000
contratto collettivo è considerato incertezze sono state l'elaborazione
giurisprudenziale di limiti interni ed vità delle proposte governative di re- IL CONCETTO
principalmente nel suo valore nor- golarizzazione, gli autori rendono
mativo proprio perché suo aspetto esterni all'esercizio dello stesso dirit- DI « INTERESSE »
to di sciopero e le molteplici posizio- esplicita la necessità di creare mecca- Antologia a cura
essenziale e nodo ancor oggi irrisolto nismi capaci di contrastare la discri-
è la sua efficacia nei confronti di tut- ni (tutte qui esaminate) degli stu- di Lorenzo Ornaghi
diosi sulla questione. minazione dello straniero (che rivela p. VIII-592, L. 36.000
ti i lavoratori (iscritti o no al sindaca- una sostanziale regressione del dirit-
to) di una determinata categoria. Nonostante il chiaro scopo di for- to del lavoro) sviluppando la parità
Per raggiungere questo effetto (erga nite in primo luogo uno strumento di condizioni tra lavoratori stranieri
omnes) la storia sindacale e legislati- tecnico-giuridico, il pregio dei lavori e nazionali. Viene inoltre sostenuta
GIUFFRE EDITORE-MILANO
va ha ammesso più formule, tutte sta nell'esatta valorizzazione del di- la necessità di agire selettivamente
oggi inoperanti: il fascismo impone- ritto sindacale, il quale si compone sull'accesso.
va un contratto stipulato dal sinda- solo in parte di una matrice giuridi-
VIA STATUTO2 • TEL.(02) 652.341/2/3
cato unico, vera e propria associazio- co-formale e vive soprattutto per la (b.p.)
IN. 2 pag. 42I
costituzionale
partiti hanno cercato di individuare La leva della riforma, grazie alla ziamento. Il Gmppo di Milano, se-
quella pezza che caratterizzasse la quale si può sollevare una nuova ar- gnatamente Franco Pizzetti, nel pur
loro specificità (i comunisti il mono- chitettura del sistema politico-costi- pregevole studio in argomento, sem-
cameralismo, i democristiani il siste- tuzionale, pertanto consiste nella ri- bra alquanto più timido (e poco sen-
di Gianfranco Pasquino ma elettorale con premio di maggio- forma dei partiti. Forse perché costi- sibile alle note provocazioni di Mi-
ranza, i missini la forma di governo tuzionalisti eminenti piuttosto che glio sull'autonomia della Regione
Dopo la limpida ed esauriente revisione della Costituzione, la sua presidenziale con una Camera delle scienziati della politica, gli autori Padania). Dall'altro, nell'amplia-
presentazione dei contenuti dell'o- proposta restituisce ancora il potere Corporazioni, i partiti minori qual- non riescono a venire a capo con suc- mento e nel potenziamento dell'in-
pera del Gruppo di Milano, Verso ai partiti o in via diretta oppure in siasi correttivo che rafforzasse il go- cesso del problema dei partiti, della tervento diretto del cittadino-eletto-
una nuova costituzione, effettuata via indiretta (anche gli "esperti" de- verno e null'altro). Un po' troppo loro natura, del loro molo, dello re in tutta una serie di tematiche so-
da Massimo Severo Giannini nel pri- signati dall'Assemblea Nazionale poco, comunque, e ad ogni buon spazio che, ancora per un po' inevi- ciali, politiche, economiche attraver-
mo numero de "L'Indice", è forse avranno una chiara "osservanza" conto nessun disegno organico e coe- tabilmente, essi occuperanno nel si- so il referendum (di tre tipi: abroga-
opportuno soffermarsi più specifica- partitica, essendo la lottizzazione il rente. Il fatto è che la Costituzione stema politico italiano (e nei sistemi tivo, propositivo, deliberativo, e a
mente su quegli aspetti che siano al criterio di selezione più probabile e dei professori che Miglio vorrebbe si politici democratici che intendono tutti i livelli del sistema politico-am-
tempo stesso più delicati, più con- ministrativo). Queste più che pezze
troversi e meno suscettibili di solu- potrebbero sperabilmente risultare
zioni. Alla luce dell'esperienza pra- in strumenti per mettere in moto
tica della Commissione Bozzi, il pri- quel processo di alleggerimento del
mo, ineludibile aspetto della rifor- peso dei partiti sull'intero sistema
ma della costituzione riguarda il che è la condizione preliminare e
processo stesso e le modalità di rifor- l'obiettivo intermedio di qualsivo-
ma. Se ne occupa Miglio stesso nel glia proposta di riforma della Costi-
capitolo intitolato "La revisione del- tuzione.
la costituzione". "Il problema da ri- Ma il punto forte della ricerca del
solvere", scrive Miglio, "è eminente- Gruppo di Milano, che Serio Ga-
mente tecnico, e consiste nel trovare leotti deiinea con grande maestria
i meccanismi i quali consentano, ap- (non priva di qualche astrattezza,
punto, non solo alle frazioni della non essendovi modelli simili e ri-
classe politica (maggioranze e mino- chiedendo modifiche iniziali tutte
ranze) ma anche a gruppi di 'gover- appese ad un filo) è "il rimodella-
nati' (la così detta 'Società') di pro- mento della forma di governo in
porre progetti di modifiche costitu- 'governo di legislatura'". Attenti al-
zionali, filtrandoli attraverso un ri- le sorti dei partiti piccoli, gli studiosi
goroso esame specialistico, e portan- del Gruppo di Milano sembrano sot-
doli al giudizio finale del 'sovrano' tovalutare il potenziale dirompente
(il 'popolo')". nei confronti proprio dei partiti pic-
A questo fine Miglio propone la coli della loro proposta (così come
formazione di un "Comitato per lo della riduzione a trecento del nume-
sviluppo della Costituzione "... ro dei parlamentari e del sistema
"composto da persone competenti elettorale maggioritario con ballot-
in materia di istituzioni, o in virtù di taggio alla francese, mentre il siste-
qualificazione professionale, o per ma attualmente utilizzato nella Re-
esperienza di ufficio. La prima cate- pubblica Federale Tedesca, senza
goria dovrebbe essere costituita da clausola di esclusione, ma per l'ele-
esperti di chiara fama in materie zione di soli trecento parlamentari,
giutidico-costituzionali o politologi- garantirebbe esiti proporzionali ma
che; la seconda sarebbe formata da taglierebbe pur sempre le gambe ai
tutti gli ex Presidenti della Repub- partiti piccoli).
blica, da tutti gli ex Primi Ministri, Allora, forse, è giunto il momen-
da tutti gli ex Presidenti della Corte to di dire che qualsiasi riforma inci-
Costituzionale". Gli esperti sarebbe- siva della Costituzione, compreso il
ro designati, in numero di sei per un Governo di Legislatura prospettato
periodo di cinque anni e con possi- dal Gruppo di Milano e compreso il
bilità di più mandati, dall'Assem- presidenzialismo proposto alla Co-
blea Nazionale alla maggioranza di stituente da Piero Calamandrei e ri-
due terzi. Solo cinque degli ex alti lanciato da Massimo Severo Gianni-
magistrati avrebbero diritto di voto ni, ha incontrato e incontrerà l'op-
sulle proposte di revisione costitu- posizione ferma dei partiti piccoli
zionale. (in Italia come altrove, e fra essi van-
Le lunghe citazioni sono state ne- no inclusi i socialisti). Infatti, nella
cessarie per fornite al lettore un'idea peculiare configurazione del sistema
della complessità delle proposte, più partitico italiano e nella distribuzio-
evidente in Miglio che negli altri au- ne e redistribuzione del potere che si
tori del Gruppo di Milano, che deri- è verificata al suo interno, i partiti
va da un lato dal problema stesso piccoli, sempre al governo o comun-
che deve essere affrontato, dall'altro que nell'area governativa, hanno
dal tentativo di ridurre il peso dei goduto di invidiabili, solide, costan-
partiti e dei "partitami" (espressione ti rendite di posizione. E non hanno
di Miglio) all'interno del sistema po- nessuna intenzione di metterle in
litico. In particolare, il problema si gioco per una riforma che comporte-
presenta nei termini classici, più vol- rebbe rischi sicuri molto maggiori
te evocati nel corso del dibattito sui non la "chiara fama"). Neppure, scontra con la Costituzione dei "par- restare tali offrendo i canali di parte- delle opportunità possibili. Che poi
limitati risultati presumibilmente quindi, l'ambizioso, certamente or- titami", ma nessuna delle due rag- cipazione meglio istituzionalizzati). contro le rendite di posizione dei
conseguiti dalla Commissione Boz- ganico e coerente, come ha scritto giunge mai la Costituzione che, un Nell'economia di un lavoro che, partiti piccoli si scontrino la tituban-
zi: come potranno i partiti, che han- Giannini, disegno di Miglio e dei po' enfaticamente, potrebbe essere commenti esclusi, giunge a 860 pa- za dei comunisti che temono di ta-
no occupato le istituzioni, riformarle suoi collaboratori riesce a fornire una chiamata del "popolo". E la critica gine, il capitolo sui partiti non va ol- gliarsi i ponti che conducono ad
senza intaccare il loro stesso potere? soluzione al problema preliminare. ha ragioni profonde, potendo essere tre le 12 pagine e mezza: spropor- un'alternativa parlamentare (se solo
Perché dovrebbero ridurre il loro po- Paradossalmente, l'unica soluzio- fatta risalire fino al libro di Lelio zionato in base a qualsiasi criterio; socialisti, repubblicani e, perché
tere? E allora che tipo di avvenimen- ne potrebbe derivare o da un accor- Basso, Il principe senza scettro (Fel- ma, soprattutto, inadeguato a cen- no?, socialdemocratici decidessero
ti, di pressioni, di motivazioni può do di tipo neo-contrattualistico fra i trinelli, 1958). trare la problematica specifica del un cambio di alleanze...) e dei de-
costringere i partiti a riformare la partiti e i "partitami" che giungesse- caso italiano, di un sistema che non mocristiani che aborrono proprio
Costituzione per riformare se stessi Se si vuole, dunque, uscire dalla
ro, alfine, alla consapevolezza che logica delle pezze, giustamente ri- sarebbe probabilmente democratico questo esito, non solo possibile, ma
oppure a riformare se stessi per con- con il degrado del sistema tutti han- se non fossero stati creati i grandi già praticato in molte giunte locali e
sentire le riforme alla Costituzione? fiutata dal Gruppo di Milano, e si
no da perdere in misura imprevedi- vuole approdare ad una visione ar- partiti di massa e che rischia di vede- che quindi sono persino disponibili
E, naturalmente, l'impasse è stata bile e che quindi disegnassero rifor- re un progressivo restringimento a cedere seggi in cambio di una rico-
presto raggiunta: nessuna riforma chitettonica della riforma costituzio-
me con il massimo grado di incertez- nale, allora il punto di partenza de- della sua vita democratica se non nosciuta centralità e del valore stra-
dei partiti, cioè nessun controllo di- za per i partiti stessi e il massimo viene contenuto il molo dei partiti e tegico dell'alleanza pentapartitica,
fetto sul loro funzionamento, e nes- ve essere costituito non dall'analisi
grado di opportunità per i cittadini, dei meccanismi formali, ma di quel- non vengono accuratamente ridefi- questo è in gran parte, ma in nessun
suna riforma del sistema elettorale, oppure dalla volontà e dalla capacità niti gli spazi di autonomia della so- modo esclusivamente, la conseguen-
cioè nulla che abbia un'incidenza si- li sostanziali. E allora il problema
di uno o più partiti di fare della ri- reale apparirà non tanto quello che cietà civile e delle istituzioni. za del veto che i partiti minori, so-
gnificativa sul rapporto elettori-par- forma della costituzione non solo cialisti compresi, esercitano. E nes-
titi-istituzioni. Miglio sottolinea dell'"incapacità Con ogni probabilità la via da se-
uno slogan, ma l'oggetto di un am- delle maggioranze ad esercitare le suna costruzione di nuova costitu-
guire, se questi spazi sono davvero zione, ambiziosa, originale, organi-
Ma, nonostante le sue critiche cor- pio sforzo di mobilitazione politica, proprie prerogative", non quello un modo, forse il migliore per modi-
rosive e talvolta malposte ai "parti- di conflitto intenso e alto grazie al della debolezza, precarietà, scarsa ca, coerente e così via, riuscirà ad
ficate i pesi relativi di partiti, società avere la meglio su queste considera-
tanti", Miglio non riesce a fare molti quale candidarsi al governo. Nel produttività dei governi che, nella e istituzioni, consiste da un lato
passi avanti nel tentativo di ridurne momento in cui il PSI ha abbando- misura in cui sono fenomeni reali, zioni "partigiane", di sopravvivenza
nell'ampliamento delle autonomie e di potere. A meno che democri-
il potere visibile consegnandolo al nato la visione di Grande Riforma rimandano a cause molto diverse fra locali, nel loro distacco dal centro (e
vero "sovrano": il "popolo". Anzi, che lo avrebbe caratterizzato come di loro, ma al mutare del molo e dei stiani e comunisti siano davvero di-
quindi nella prospettazione di un sposti a giocare senza rete...
persino nel momento cruciale della "impreditore politico" ed ha accet- compiti dei partiti e all'incapacità semi-federalismo tanto più plausibi-
I B H H H H H H H H H H H H H H H H I N. 2 pag. 4 3 1
DEI LIBRI DEL MESEL
La Sfinge
LOESCHER Università / Scienze sociali
Collana di psicoanalisi diretta Manuali e Monografie
da Glauco Cartoni
GINO FAUSTI NI
Discussioni con Wilfred R.
Bion L'obiettivo occupazione
Los Angeles / New York / Sao Paulo Eleonora Bairati - Anna Finocchi nell'esperienza italiana
a cura di Francesca Bion Perché il «lavoro per tutti», di cui
arte in Italia
In questo volume, i testi di tre ci- si parla da anni come di un obiet-
cli di discussioni che Bion tenne tivo prioritario, resta negli slo-
con gruppi di psichiatri, psicote- gan, anziché farsi realtà? Per ca-
rapeuti e psicologi, rispettiva- pirlo, si ricostruiscono i fatti de-
mente nel 1976 (le Four Discus- gli ultimi decenni, e si fissano le
sions al Veteran Administration coordinate della situazione at-
Hospital di Los Angeles), nel
1977 (a New York), nel 1978 (a Sao Lineamenti di storia e materiali di studio tuale, che pone II problema in ter-
mini nuovi.
Paulo). Dal dialogo, serrato e vi-
vace, emergono l'originalità del
pensiero di Bion, e anche il suo
umorismo, la sua spontaneità, il NORA FEDERICI
calore della sua presenza. Procreazione, famiglia,
GRINBERG, PSICOANALISI. lavoro della donna
ASPETTI TEORICI E CLINICI • L'evoluzione della famiglia e dei
GRINBERG, TEORIA DELL'IDEN- modelli procreativi, la parallela
TIFICAZIONE • MONEY-KYRLE, trasformazione dello status della
PSICOANALISI E POLITICA • donna, il prezzo dell'emancipa-
BION, IL CAMBIAMENTO CATA- zione: il doppio lavoro, in casa e
STROFICO • LANGER, MATER- fuori, non alleviato da un'adegua-
NITÀ E SESSO • MORPURGO, LA ta parificazione nei ruoli familia-
PSICOANALISI TRA SCIENZA E ri. Un'indagine fondata su stati-
FILOSOFIA • MELTZER, LA stiche (europee e soprattutto ita-
COMPRENSIONE DELLA BEL- liane).
LEZZA
MICHAEL H. LESSNOFF
Scienze dell'educazione La struttura della scienza
Collana diretta da Maria Corda
Costa
sociale
Un quadro delle principali que-
stioni filosofiche inerenti alle
C.E.R.l. scienze sociali: filo conduttore, il
Scommessa sull'infanzia confronto tra scienze fisiche e
Analisi dei servizi educativi e sociali scienze sociali.
Il rapporto del C.E.R.l. (Centro per Lessnoff non accetta né respinge
la ricerca e l'innovazione educati- in blocco il «modello delle scien-
va) sui problemi delle politiche ze fisiche»: analizza invece gli
educative per la fase prescolare elementi del modello in relazione
dell'infanzia: dal sostanziale falli- alla natura della vita sociale.
mento dei progetti di decondizio-
namento sociale e di educazione
compensativa all'affermarsi di
un approccio «ecologico», capa- ALDO PREDETTI
ce di individuare i vari fattori am- Introduzione alla statistica
UNA GUIDA ALL'ESPERIENZA DIRETTA
bientali che pesantemente condi-
zionano l'efficacia dei servizi per PER ENTRARE IN CONTATTO economica
l'infanzia. L'informazione statistica ma-
CON IL PATRIMONIO ARTISTICO,
croeconomica, e i modi di acco-
LÈ THÀNH KHÒI, L'EDUCAZIO- ATTRAVERSO METODI starsi all'uso finalizzato dell'in-
NE COMPARATA • HAWKINS, E PROBLEMI ATTUALI
formazione stessa: gli elementi
SCIENZA ED ETICA DELL'UGUA- di base di una disciplina vastissi-
GLIANZA • PHILLIPS, APPREN- Corso in tre volumi ma, indispensabili sia per misu-
DIMENTO E PENSIERO NELLE rarsi responsabilmente con la
DISCIPLINE STORICHE E GEO- complessa realtà economica, sia
GRAFICHE • HUNTER-HARMAN, per condurre ricerche empiriche.
ANALFABETISMO DEGLI ADUL-
TI NEGLI STATI UNITI « Volumi eccellenti e ben informati, nel senso che anch 'io da tempo ritengo il migliore: uno
strumento di preparazione istituzionale da preferire a tutti gli altri ora disponibili da noi».
F e r d i n a n d o Bologna Manuali: GIUSTI, INTRODUZIO-
NE ALLA STATISTICA • GOR
Documenti delia storia «Un manuale di nuovo tipo: non rigido, non gerarchizzante. L'insegnante trova qui per la DON, INTRODUZIONE ALLA MA-
Collana diretta da Massimo L. prima volta la possibilità di legare lo studio dell'arte a un'esperienza visiva diretta dei docu- CROECONOMIA • LIVI BACCI,
Salvadori menti, senza con questo fare una storia di tutti i luoghi, ma imparando piuttosto c o m e s i stu- INTRODUZIONE ALLA DEMO-
dia la storia dell'arte e quello che si ha da studiare nella storia dell'arte; non finendo ma invi- GRAFIA
RENATO BORDONE tando ad allargare, non gerarchizzando ma ricordandosi di dire "questo sì questo no" Monografie: BERNARDI, I SISTE-
quand'è necessario dirlo; e in qualche misura ricordando sempre che tutte le discipline sane, MI DELLE CLASSI D'ETÀ • DEL-
La società urbana tutte le esperienze sane di conoscenza sono cose da verificare, da non dare per scontate». LA PERGOLA, LA TRASFORMA-
nell'Italia comunale Gianni R o m a n o ZIONE DEMOGRAFICA DELLA
DIASPORA EBRAICA • EPSTEIN,
(secoli XI-XIV) L'IDENTITÀ ETNICA • MORUZZI,
Il popolamento, l'accentramento «Con taglio nuovo ed efficace, un esemplare corso di storia dell'arte, dalle origini ai giorni LA TERRA «PADRE» • RICCI,
delle funzioni cittadine, l'urbani- nostri». Francesco Vincitorio FABBISOGNO E DISPONIBILITÀ
stica, le strutture politiche e so- DI ABITAZIONI IN ITALIA • SER-
ciali, attraverso documenti pub- «Un manuale molto aggiornato sulle proposte metodologiche più costruttive e più attuali, VICE, L'ORGANIZZAZIONE SO-
blici e privati, statuti, cronache: il anche per le conseguenze che possono avere sul piano della tutela e della conservazione». CIALE PRIMITIVA • YANO-
quadro vivo di una «civiltà» che Marisa Dalai WITCH, L'INEGUAGLIANZA
non si esaurì con la perdita della ECONOMICA E SOCIALE IN
libertà politica, ma incise profon- «Seguendo i "lineamenti di storia" di questi tre volumi, gli oggetti dell'arte assumono uno UNIONE SOVIETICA • SCAR-
damente nella storia italiana suc- DUELLI, GLI AZTECHI E IL SA-
cessiva. spessore antropologico di "storia delle cose", divenendo documenti privilegiati d'illustra-
CRIFICIO UMANO • NIOLA, LA
zione del fenomeno artistico nella sua globalità di fatto sociale e storico, senza nulla perdere
PARABOLA DEL POTERE: IL BIG
CALCHI NOVATI, LA DECOLO- della propria specificità». M a t t e o Panzeri MAN DELLA MELANESIA •
NIZZAZIONE • LOMBARDINI, RI- MELUCCI-DIANI, NAZIONI SEN-
VOLTE CONTADINE IN EUROPA ZA STATO. I M O V I M E N T I
(SECOLI XVI-XVIII) • TORRE, ETNICO-N AZIONALI IN OCCI-
STATO E SOCIETÀ NELL'AN- DENTE
CIEN RÉGIME
L'onda lunga della teorizzazione di tendenza, per una
nuova ricognizione analitica dei ca-
ratteri del linguaggio filmico e delle
ma la validità d'una proposta erme-
neutica che, da trent'anni a questa
parte, è stata ampliata, discussa,
che non è difficile rintracciare, auto-
re per autore, nell'analisi dell'opera
cinematografica realizzata a partire
sue potenzialità espressive. contraddetta, ma è rimasta in buona dalla fine degli anni '50, quando
Nouvelle Vague Ma anche le altre due parti
dell'antologia offrono spunti inte-
ressanti; anzi, per certi aspetti, sono
sostanza la sorgente più feconda, cui
hanno attinto i migliori critici delle
ultime generazioni.
questi giovani critici divennero regi-
sti. D'altronde lo scopo del libro, ri-
levato anche dal sottotitolo Intorno
di Gianni Rondolino proprio queste che più direttamente Naturalmente il saggio introdutti- alla Nouvelle Vague, è proprio quel-
si legano al dibattito critico contem- vo della Grignaffìni e i testi qui rac- lo di contribuire alla ricostruzione
A A . W . , La pelle e l'anima. In- tempo in rapporto alla semplice idea poraneo. Infatti gli scritti su Renoir, colti suggeriscono una lettura par- storico-critica d'un momento parti-
torno alla Nouvelle Vague, a cu- di movimento, intesa come base su Rossellini, su Bresson, dovuti a zialmente unidirezionale, nel senso colarmente significativo della storia
estetica del linguaggio filmico, Bazin, Rohmer, Rivette, Godard, che dovrebbe essere finalizzata a una del cinema francese; e in questa di-
ra di Giovanna Grignaffìni, La
sull'intrecciarsi di finzione e realtà, mantengono la loro vitalità proprio migliore comprensione del fenome- rezione esso si ricollega, da un lato,
Casa Usher, Firenze, 1984, di produzione e riproduzione, perché il discorso su quegli autori, no Nouvelle Vague, sia sul versante alle precedenti raccolte di scritti di
pagg. LVI-203, Lit. 25.000. all'interno di una concenzione del nonostante il moltissimo che è stato della teorizzazione di un cinema al- Bazin, Godard, Truffaut tradotti in
cinema che ne mette in rilievo le pe- scritto in proposito, non è ancora ternativo al sistema produttivo vi- italiano, dall'altro ai libri di Giorgio
Scrisse una volta André Bazin: «I culiarità estetiche. esaurito. E se oggi la rivalutazione gente allora, sia su quello della for- De Vincenti, di Giandomenico Curi
film di Renoir sono fatti con la pelle A questo scopo, e sulla traccia del- del Renoir americano o del Rosselli- mazione d'una poetica personale e al catalogo della Retrospettiva
delle cose»; ed Eric Rohmer, a pro- Nouvelle Vague (Torino, ottobre
posito di Rossellini, annotò che, in 1984) curato da Roberto Turigliatto,
Europa '51, era come se egli «si pro- di prossima pubblicazione.
ponesse di provare l'esistenza
dell'anima stessa». Partendo da que-
ste due citazioni illuminanti, Gio- Wagner controluce Tuttavia, per la ricchezza delle
proposte teoriche e critiche contenu-
te nei testi, La pelle e l'anima va ol-
vanna Grignaffìni ha intitolato La
pelle e l'anima questa sua ricca anto- di Enrico Fubini tre le stesse intenzioni della curatri-
ce. Esso si pone come stimolo conti-
logia di testi che si propone di riper-
Cari Dahlhaus, La concezione wagneriana del sione (il dramma) diveniva il mezzo " — si di- nuo alla riflessione, come repertorio
correre il cammino teorico e critico
d r a m m a musicale, Discanto editore, Fiesole di suggerimenti e indicazioni che
attraverso il quale un folto gruppo mostra, nell'analisi di Dahlhaus, del tutto in-
non vanno lasciati cadere, ben al di
di giovani critici cinematografici 1984, trad. dal tedesco di Maria Cristina sufficiente e parziale. E vero che "solo il là dell'ambito originario della Nou-
francesi, quali Claude Chabrol, Donnini Macciò, pp. 188, Lit. 12.000. dramma può determinare la musica", come velle Vague. In questo senso, nono-
Jean-Luc Godard, Jacques Rivette, afferma Wagner in molti suoi scritti, insisten- stante la frammentarietà dei contri-
Eric Rohmer e Francois Truffaut, Ancora sulla scia delle celebrazioni wa- do su questo concetto con grande enfasi, ma buti o Toccasionalità degli interven-
sulle orme delle precedenti formula-
gneriane giunge molto opportuna la tradu- d'altro lato Wagner esprime spesso idee che ti, il libro ha una sua unità e può
zioni teoriche di Alexandre Astruc e
zione italiana di questo breve ma densissimo possono sembrare antitetiche: "alla massima davvero essere considerato un agile
di André Bazin, hanno intrapreso la
saggio di Dahlhaus, scritto nel 1971, frutto di estetica secondo cui il teatro, l'azione visibile prontuario di teoria e di critica cine-
loro carriera di cineasti dando origi-
lunghi e accurati studi da parte dello studioso scenica e gestuale, è la realtà estetica del matografica.
ne a quel movimento artistico e pro-
duttivo, nato ufficialmente venticin- tedesco, che dirige dal 1968 la nuova edizio- dramma, viene contrapposta con eguale vigo-
que anni fa, che va sotto il nome di ne degli Opera O m n i a di Wagner. Si avverte re l'idea di un ripiegamento verso l'interno
Nouvelle Vague. subito infatti, anche solo scorrendo il volu- fondato sulla musica" (p. 133). Questo può
L'antologia si suddivide in quat- metto, la grande familiarità non solo con tut- sembrare una contraddizione profonda
tro parti, nell'ordine Al di là del ci- ti gli scritti teorici di Wagner — e sono tanti nell'ambito dell'estetica wagneriana ma, co-
nema, la realtà, Al di qua del cine- — ma anche con gli spartiti delle opere e con me osserva Dahlhaus, "le contraddizioni pos- VSEVOLOD PUDOVKIN, La setti-
ma, l'autore, Europa, anno zero, l'ormai sterminata letteratura critica. sono essere risolte se si presuppone in Wagner ma arte, Editori Riuniti, Roma
Una storia americana, all'interno 1984, pp. 267 ed. orig.
Il punto focale di questo studio è la rico- l'esistenza di due concetti di musica il cui av-
delle quali sono raccolti e opportu- 1926-1952, trad. di Umberto
namente raggruppati numerosi scrit- struzione della concezione wagneriana del vicendarsi rende confuse le enunciazioni, e
precisamente uno empirico, tecnico-composi- Barbaro, Lit. 12.000.
ti che consentono di riesaminare le dramma musicale. La ricerca è condotta per-
questioni fondamentali e i problemi tanto su un doppio binario: da una parte tivo, e uno estetico-metafisico " (p. 134).
centrali d'una teoria del cinema e l'analisi minuta, precisa, documentata di tut- Presentando La settima arte di
Nella prospettiva filosofica schopenhaue-
d'una pratica critica che hanno in- Vsevolod Pudovkin, a ventitré anni
ti i principali scritti teorici di Wagner, dai riana che rimane sempre centrale nel pensiero
dubbiamente segnato una svolta dalla prima edizione pubblicata in
primi saggi del 1848- '50 sino agli ultimi lavo- di Wagner la musica è "origine " e "grembo Italia, Ansano Giannarelli indica
nella cultura cinematografica degli
ri dopo il '70, con letture comparative per en- materno " del dramma, non tanto sul piano con precisione il senso di questa ri-
anni '40 e '50. Basti pensare al vasto
campo di ricerche sui rapporti fra ci- trare nelle più segrete e spesso contraddittorie tecnico compositivo quanto su quello metafi- proposta tanto più indispensabile
nema e realtà, a tutto il discorso teo- pieghe del pensiero del musicista, dall'altra il sico. Questa duplicità di prospettiva si può ri- dato il velo di silenzio pressoché to-
rico sulla riproduzione fotografica, a riscontro continuo sulle opere musicali delle levare anche a proposito di altri problemi co- tale calato, dalla fine degli anni ses-
quell'idea di cinema come «finestra aspirazioni, intenzioni e propositi espressi ne- me la forma e la melodia infinita, la dialettica santa, sull'opera e teorica e cinema-
aperta sul mondo» che ha fornito gli scritti. Da questo duplice orizzonte d'in- tra forma chiusa e forma aperta, ecc.. In tografica del maestro russo.
spunti per una serie di inteventi dagine emerge un panorama assai ricco e va- La parabola della fortuna italiana
realtà "l'idea di dramma intorno alla quale
spesso fuorviami o troppo semplici- riegato del modo di concepire e realizzare il di Pudovkin è particolarmente signi-
ruotava il pensiero di Wagner sifonda [...] su ficativa: negli ultimi cinquant'anni,
sticamente risolutivi. Ma si pensi an- dramma musicale nel suo divenire storico dal- di una costruzione storico-filosofica di cui
che alla teoria del «cinema d'autore» da quando nel nostro paese si è co-
le prime opere sino al Parsifal. non si può negare il carattere dialettico ". minciato a studiare la sua opera, si è
e alle interpretazioni, anch'esse
spesso fuorviami o semplicistiche, Lo studio di Dahlhaus è incentrato su un Dahlhaus infatti, attraverso un 'acutissima passati da un periodo in cui i suoi
cui ha dato origine. Per tacere delle concetto che si rivela riassuntivo di tutta la analisi dei testi, vuole dimostrare come non vi scritti sono stati nutrimento indi-
illuminanti, e a volte provocatorie, problematica wagneriana: la funzione della sia mai contraddizione ma delicato equili- spensabile per cineasti e studiosi di
analisi critiche cui furono sottopo- musica all'interno del dramma e il suo rap- brio, o contrapposizione dialettica di conce- cinema, a una fase opposta in cui
ste, in primo luogo, le opere di Re- zioni diverse che a volte si sovrappongono e a Pudovkin scompare, mentre con-
porto con la parola e con l'azione scenica stes-
noir, di Rossellini, di Bresson — volte si intrecciano: "il dramma musicale è al- temporaneamente si assiste alla
sa. Qui si aprono tutte le sottili ambiguità, le fiammata d'interesse per Ejzenstejn
considerati, soprattutto i primi due, contraddizioni non sempre del tutto risolvibi- lo stesso tempo e inscindibilmente restaura-
i veri maestri della Nouvelle Vague teorico.
li, l'intricato tessuto del pensiero estetico, fi- zione e utopia: ritorno alla tragedia antica,
—; e poi i film hollywoodiani, e non Diviene dunque importante e do-
losofico e musicale di Wagner e in fondo nella quale Wagner vedeva il paradigma di veroso rompere questo ingiusto si-
soltanto quelli di Howard Hawks o
di Alfred Hitchcock, che questi gio- dell'intero romanticismo. Lo slogan che si un'unità originaria di parola, suono, gesto e lenzio e riaccostarsi al pensiero di
vani critici riconobbero, tra i primi, trova in Oper u n d D r a m a — "l'errore nel ge- "opera d'arte dell'avvenire", in cui tuttavia Pudovkin, attraverso la riproposizio-
come due dei massimi autori del ci- nere artistico dell'opera consisteva nel fatto ne di alcuni fra i suoi principali testi
nema americano. che un mezzo dell'espressione (la musica) di- teorici, dai saggi sul regista e il ma-
Giustamente la Grignaffìni, veniva lo scopo, mentre lo scopo dell'espres- teriale cinematografico, agli scritti
nell'ampia introduzione all'antolo- sulla sceneggiatura, il montaggio, il
gia, una quarantina di fitte pagine, lavoro dell'attore.
si preoccupa di ricostmire attenta- (s.c.)
mente la genesi del pensiero teorico
e critico di Bazin e di liberarlo da le indicazioni critiche della Grignaf- ni di Viaggio in Italia e del periodo
quelle semplificazioni cui si è fatto fìni, risultano di grande interesse post-neorealista è un fatto ormai ac-
cenno. Un pensiero estremamente non soltanto gli scritti di Bazin rac- cettato e su cui la critica pare acquie-
ricco e problematico che, partendo colti nelle prime due parti dell'anto- tata, le indicazioni che si possono
da una posizione ideologica che pos- logia, ma anche quelli di Rohmer, trarre da queste recensioni, o da
siamo definire spiritualista, seppe dal prolisso ma ricco di spunti di ri- questi ampi saggi, consentono di ri-
calarsi nella dimensione realistica flessione e di approfondimento La mettere in discussione questo o
del cinema come mezzo di riprodu- celluloide e il marmo all'acuto e sti- quell'aspetto della poetica di questi
zine e di rivelazione del reale, inda- molante La <summa» di André Ba- autori, ovvero di riprendete e appro-
gandone puntualmente caratteri e zin. Sono testi, come altri qui anto- fondire l'analisi di questo o quel
limiti. Tanto che, ancora oggi, non logizzati, che possono apparire data- particolare artistico. In altre parole
poche delle intuizioni di Bazin risul- ti, e in parte lo sono, ma che, in — e ciò vale anche per i saggi conte-
tano di grande utilità, soprattutto realtà, riaprono capitoli teorici che si nuti nella quarta parte dell'antolo-
dopo la grande scorpacciata di testi pensava fossero definitivamente gia, dedicati al cinema americano
semiologici che abbiamo dovuto fare chiusi, e servono come base di par- (Hawks, Ray, Hitchcock) — la lettu-
in questi ultimi anni. Sicché è possi- tenza, al di là della loro collocazione ra, o la rilettura, di questi scritti si
bile riprendere e approfondire il di- storica e del loro primo significato colloca molto bene nella situazione
scorso sull'antologia dell'immagine nell'ambito della rivista «Cahiers du attuale della critica cinematografica,
cinematografica, sul concetto di cinema» come proposta innovatrice e invero alquanto stagnante, e confer-
N. 2 pag. 45
0
sciare Francofone per Parigi. Porta lasciato un segno profondo nella cultura con-
entusiasta, il giorno dopo, osserva la
con sé una macchina fotografica e, temporanea). Per questo ci sembra che propria immagine sui provini che
nascosto addosso, un rullino dove il pensiero non trascura la storia che si estende un 'analisi dell'opera musicale, drammaturgi- Gisèle le ha portato. Un po' meno
sono impresse le immagini dei corpi dall'antichità al presente " (p. 14). ca e teorica di Wagner non possa e non debba entusiasta è il ministro dell'Informa-
tumefatti dei compagni picchiati a prescindere da tutte le implicazioni storiche zione che ordina alla Freund di con-
Questo studio di Dahlhaus, che può esse-
sangue dai nazisti. "Erano le sei del in senso lato o in altre parole da ciò che è sta- segnargli tutti i negativi. Ma Gisèle
mattino quando arrivammo alla Ga- re utilmente accostato all'altro saggio, I
d r a m m i musicali di Richard Wagner, pubbli- to Wagner per la storia d'Europa da un secolo lascia il paese in tempo, causando
re du Nord. Non immaginavo che i un incidente diplomatico, quando il
cato pure di recente in traduzione italiana, e a questa parte. Nell'analisi di Dahlhaus in-
miei compagni erano stati arrestati e servizio viene pubblicato su "Life"
che non sarei mai più tornata nel ad altri numerosi scritti wagneriani dello stu- fatti vengono tagliati fuori molti problemi
che sono centrali per una comprensione più — per un lungo periodo interdetto
paese in cui ero nata". dioso tedesco, si pone su di una linea di estre- in Aregentina.
A Parigi alloggia in una stanza ma sobrietà critica. Dopo l'orgia ideologica in ravvicinata delle concezioni wagneriane del
Ristabilitasi nuovamente a Parigi,
d'albergo del quartiere latino ed è in cui Wagner troppo spesso diventava un prete- dramma: il nuovo rapporto instaurato con il riprende il suo lavoro di ritrattista: la
quell'ambiente che fa i suoi primi sto per argomentazioni politico-filoso fiche, pubblico, il teatro di Bayreuth come luogo in scena artistica e letteraria è ora do-
tentativi come fotografa. Trasforma un campo di battaglia per fazioni avverse, cui si realizza pienamente, anche dal punto minata da Picasso, Matisse, Bon-
il bagno in una camera oscura, ap- Dahlhaus si propone di ricondurre il grande di vista ideologico, l'idea wagneriana, il con- nard, Braque, Chagall, Camus, Sar-
poggiando le vasche sul lavabo e tenuto dei testi poetici oltre la loro struttura tre. Gisèle li fotograferà tutti e, a
musicista alla sua dimensione propriamente
l'ingranditore sul bidè, sotto gli oc- formale, il rapporto con la filosofia e la cultu- proposito dell'ultimo, annota che
chi diffidenti del padrone che si ad- musicale e drammaturgica.
ra ottecentesca oltre che con l'estetica in senso "dimostra verso l'obiettivo una
dolcirà soltanto quando Gisèle farà Questa voluta neutralità e distacco esibito grande indulgenza. Sa di non essete
un ritratto alla figlia. stretto. L'attualità di Wagner, che la s'inten-
da Dahlhaus di fronte al personaggio Wa- bello e se ne infischia. Quando si è
Si iscrive alla Sorbona per seguire da in senso positivo o negativo, emerge forse
gner, così ingombrante, così compromesso con lui, si resta affascinati dalla sua
dei corsi di sociologia e sceglie come pienamente solo da un 'approccio non esclusi-
con le ideologie più diverse, così carico di im- intelligenza e dal fascino della sua
argomento per la sua tesi di laurea la vamente filosofico, tendente a relegarlo tra i voce". Meno facile il contatto con Si-
plicazioni extramusicali, rappresentano un
storia della fotografìa nel XIX seco- grandi del passato. Collocato in una rete di mone de Beauvoir, che tanto teme i
tentativo di porre una distanza che lo recupe-
lo. Studia alla Bibliothèque Natio- relazioni più dense con il mondo in cui si è fotografi; eppure è proprio a Gisèle
ri in una presunta oggettività musicale. In un
naie, dove incontra Walter Benja- formato e che lui stesso ha contribuito a for- che l'autrice de I Mandarini si affida
min, col quale ogni tanto, a fine altro scritto Dahlhaus ebbe a scrivere a questo
mare, apparirà in tutta la sua evidenza quale per essere ritratta quando nel '54
giornata, fa una partita a scacchi nel proposito: ..dopo il crollo della fallace, fa-
peso abbia avuto nel destino della musica del vince il premio Goncourt. A questo
caffè dell'angolo. Si appassiona alla tale apoteosi wagneriana promossa dalla ti- proposito la Freund scrive "per me il
novecento e il motivo per cui ancora oggi il
letteratura, partecipe di uno straor- rannide fascista, affiora gradatamente la sen- ritratto è prima di tutto un incontro
caso Wagner sollecita tante discussioni e pre-
dinario clima culturale che vede coe- sazione che l'opera di Wagner — sotto il pro- e non il risultato di una fucilata".
sistere in Francia, all'inizio degli an- se di posizioni.
filo artistico tutt'ora ben proiettata nell'at- Gisèle è contraria alla tecnica attuale
ni 30, più generazioni di scrittori. tualità — in quanto evento intellettuale e po- del fotogiotnalismo che fa del sog-
Stabilisce i primi contatti con l'am- litico appartenga ormai alla storia, mero og- getto una vittima e del fotografo un
biente letterario tramite Jean Paul- ottuso cacciatore di immagini che
getto offerto all'esame distaccato della co-
han, direttore della "Nouvelle Re- spera nella quantità di strappare la
vue Frangaise" ed eminenza grigia scienza storica. Ci si accosta a Wagner con so-
qualità.
della cultura francese. Conosce così brietà, senza che ciò vada a detrimento
Si resta affascinati dalle osserva-
André Malraux, Paul Valéry, Henri dell'entusiasmo musicale ". Affiora in queste
zioni che Gisèle fissa via via nel li-
Michaux. Un giorno assiste per caso righe chiaramente una polemica diretta in bro, riflettendo sulla sua esperienza
al ritrovamento del corpo di una due diverse direzioni: verso tutta quella lette- cinquantennale di ritrattista, dotata
donna annegata nella Senna. Gisèle ratura critica wagneriana che ha preso a mo- di un sottile spirito di introspezione
si sente in colpa, ma scatta egual- dello l'ormai celebre saggio adorniano su unito a straordinarie capacità artisti-
mente una foto che venderà ad un Wagner e verso la letteratura per altro verso che; eppure lei modestamente pre-
quotidiano, con l'aiuto di un amico, apologetica, sul modello della biografia di ferisce paragonarsi nella gerarchia
per 10 franchi. E l'esordio come fo- degli artisti ad un buon traduttore,
Curt von Westernhagen.
tografa professionista. "Era un avve- che, per essere tale, "deve lui stesso
nimento eccezionale, una prospetti- Se non si può non concordare con Dahl- saper scrivere". E Gisèle, donna col-
va inaspettata mi si apriva davanti". haus nel rifiuto di ogni critica faziosa, di de- ta, dai molteplici interessi, dimostra
Ma non seguirà la strada della crona- stra o di sinistra che sia, nei confronti di un anche in queste sue memorie un in-
ca. Nel marzo del '35 conosce musicista così carico di storia e di passioni, consueto talento di scrittrice. Emer-
Adrienne Monnier proprietaria della tuttavia proprio la carica emotiva che ancor gono costanti nel testo un'attenzio-
libreria "Maison des Amis des Li- ne minuziosa e il rispetto per il volto
oggi circonda il grande di Bay reuth ci appare
vres" che le presenta l'americana umano, "il viso è la sola parte del
Sylvia Beach, proprietaria della Sha- un segno della sua vitalità e soprattutto della
sua modernità (dove per modernità si vuole corpo ad essete esposta tutta nuda al
kespeare and Co, punto di ritrovo primo venuto...". Nel proprio volto
degli autori di lingua inglese. intendere che si tratta di un musicista che ha
molti, i più rifiutano di riconoscersi,
L'incontro con queste due donne le persone hanno "orrore di guardar-
sarà determinante nel destino di si allo specchio", tuttavia Gisèle ne
Gisèle, che grazie a loto, da intuisce il motivo profondo: "non è
quell'anno in poi, fotograferà i più tanto la mancanza di bellezza fisica
noti personaggi della cultura france- Gisèle conosce A. Gide e T.S. Eliot ri eredità di una nonna spagnola. nente americano non avevo che un che tormenta la maggior parte delle
se ed anglosassone. La prima ordina- ("lo sguardo di Eliot era dolce, lo Tramite la scrittrice argentina Victo- mezzo: diventate fotoreporter". In- persone, ma le ferite profonde che la
zione importante è un ritratto a Mal- trovavo molto più umano di Gide ria Ocampo, entra in contatto con traprende così un avventuroso viag- sofferenza e le delusioni hanno inci-
raux, oggi conosciuto in tutto il che mi sembrava privo di bontà"). Virginia Woolf — "fragile, lumino- gio nella Terra del Fuoco, a bordo di so sul loro viso". Per chi, come me,
mondo. L'autore de La condizione Quando poco dopo scopre il negati- sa, era l'incarnazione stessa della sua una nave da carico cilena, attraver- si è trovata a dover ritratte in un solo
umana vi appare giovane, bello, con vo a colori, decide di realizzate con prosa" — che dopo essersi fatta ri- sando lo stretto di Magellano in anno sessanta scrittrici, non c'è nien-
i capelli scompigliati e la sigaretta questa nuova tecnica una collezione trarre le dedica un libro di sua non- tempesta. Dopo la Terra del Fuoco te di più vero.
tra le labbra. Nello stesso anno si tie- di ritratti di scrittori e artisti na, Julia Cameron, prima signora andrà in Cile come assistente del re-
ne a Parigi il Congresso per la Li- dell'epoca, fotografati nel loro am- nella storia della fotografia. gista J. Remy e poi in Perù, Bolivia,
bertà della Cultura che vede riuniti i biente abituale, dove il soggetto "in La dichiarazione della guerra la Brasile ed infine in Ecuador dove
più importanti scrittori viventi: tra mezzo ai suoi oggetti personali (...) sorprende in Inghilterra. Riesce a realizzerà il suo primo reportage per
gli altri Henry Barbusse, Aldous si sente in un universo familiare". tornare a Parigi solo dopo qualche l'Agenzia Magnum che nel '47 è sta-
Huxley, Bertold Brecht, Heinrich Nascono in questo modo ì celebri mese e vi fotograferà ancora Breton, ta fondata da Robert Capa ed Henri
Mann e Boris Pasternak, all'epoca ritratti di Paul Valéry che guarda in- Aragon, Eluard, Max Ernst, Arp, Pi- Cartier Bresson. Gisèle sarà la prima
sconosciuto, ma per Gisèle, che non tenerito la nipotina, Matisse cabia. Alla vigilia dell'attivo delle donna fotoreporter a farne parte. Lo
mancherà di fotografarlo, giovane e dall'aria un po' severa, in vestaglia e truppe tedesche nella capitale fran- scrittore A. Reyes la invita qualche
sorridente "come le sue parole". papalina, Colette, già molto vecchia cese cerca rifugio in un paese della settimana in Messico per un ciclo di
Nel '36 terminati gli studi che afferma "Per me la vita è solo ri- Dordogne, ma viene a sapere che confetenze. Vi rimartà due anni at-
(Adrienne Monnier pubblica la sua cordare", Léon Paul Fargue che vuol una clausola dell'armistizio esige la traversando questo immenso paese
N.2 pag. 46I
Lettere
Caro Migone, potevo assolutamente adoperarlo, in Caro Migone, anche una messa in discussione, sen- etc. Per questa occorrono articoli di
Avrei qualcosa da rispondere a Lo- quanto è proprio Swift a evitarlo ac- Ho appena finito di leggere (il che za perder tempo, della produzione fondo e bravissimi letterati ben ver-
dovico Terzi; ma non senza aver pre- curatamente! Come Terzi certo sa, vuol dite sfogliare e passare gli occhi di cultura di sinistra in un ambito di sati nella sociologia della letteratura
messo che se il mio tentativo di tra- all'epoca il re indiscusso della poesia qui e là) L'Indice. Al primo numero produzione capitalistica del libro, e della scrittura, così bravi e al di so-
durre metricamente i Versi sulla inglese era Alexander Pope, del qua- manca davvero poco a essere perfet- argomento già affrontato molto bril- pta di tutto da non temete affatto di
morte del dr. Swift non gli piace, il le l'endecasillabo rimato o distico to: manca lo charme, quel frizzio lantemente poco tempo fa da II Ma- fare dei pettegolezzi se sono soste-
verdetto è definitivo. La mia stima eroico era l'inimitabile cavallo di che ti spinge a divorare l'inchiostro e nifesto. Io vorrei panoramiche sugli nuti dall'incoscienza di un sapere
per Terzi traduttore è fra l'altro atte- battaglia. Quando ciò fu chiaro a veleni annessi. Di Foucault sappia- scrittori (soprattutto pseudo) italia- perfetto, arbitrario e senza debiti di
stata dall' inclusione di un suo eccel- tutti — Pope esordì, giovane prodi- mo davvero molto in molti e mi ni, vorrei conoscere 1 'enjambement gioco in corso (ma qualcosa così, a
lente prodotto nel Meridiano di cui gio, una decina d'anni dopo il futu- sembra disgraziato che si dedichi il scrittore-industria, scrittore-carriera parte me, esiste in Italia?).
sono responsabile, E detto fra noi, ro Decano — Swift abbandonò que- primo numero a un autore straniero, sociale, scrittore-politica, scrittore- Poiché io sono stato chiamato in
non mi risulta che quei Versi sulla sto metro (e implicitamente, la Poe- di cattivo auspicio. Inoltre, per partiti, scrittore-clans, scrittore-mass causa sin dal sorgere della rivista tiro
morte del dr. Swift abbiano troppo sia) lasciando via libera all'amico e quanto possa apparire stravolto, una media, scrittore-Padri della Patria le somme e dico:
colpito i lettori; certo, nessun altro a) ripristina, se puoi, la rubrica
recensore li ha notati, con la sola e "l'autore risponde";
probabilmente generosa eccezione b) elimina i disegni, metti figure
del mio amico Almansi. Quindi, in carne e ossa, che tanto sono sem-
parce sepulto. pre non altro che ideogrammi uma-
Trovo semmai che Terzi esagera nai;
un po' a dare tanto risalto a questo c) dà la parola a qualche uomo di
L'INDICE
mio piccolo esperimento. Si tratta lettete, poni domande scritte e così
dopotutto solo di 20 pagine (per di non avrai mai guai;
più, col testo originale a fronte, cosa d) dà il resoconto mondano-
che Terzi non rileva) in un libro di • • D E I LIBRI DEL U E S E ^ I crudele di qualche avvenimento cul-
1.635. E trovo che Terzi prende a turale, metti alla berlina questa de-
cannonate un windsurf già per con- Comitato di redazione ferenza così provinciale e italiana
to suo in lotta contro il libeccio, Piergiorgio Battaggia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Eliana Bouchard (segretaria di verso la cultura, sempre così scissa
quando oppone a dodici zoppicanti redazione), Loris Campetti (redattore capo), Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Gianfranco Corsini, dai colti e dai coltivabili e dai cultori
versicoli rimati miei, altrettanti ele- Lidia De Eedericis, Eranco Ferraresi, Delia Frigessi, Claudio Gorlier, Filippo Maone (direttore (che cazzo di categoria è mai la cul-
ganti e maestosi versi liberi suoi. Le responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco, Gian Giacomo Migone (direttore), Cesare Piandola, tura? che nuovo dio è mai diventa-
sue 80 parole hanno certo modo di Tullio Regge, Marco Revelli, Fabrizio Rondo/ino, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Lore Terracini, Gian to?);
sviscerare ogni senso delle 78 di Luigi Vaccarino e) non illuderti: il prezzo del
Swift, mentre a me le pastoie del "contenuto" la rende accessibile solo
metro non ne hanno consentite che agli specialisti e gli specialisti sono
62. sempre due persone; non credere
Altri sono i punti che vorrei con- Disegni mai a quello che a parole ti dicono
testare a Terzi. Il primo riguarda Tullio Pericoli che desidererebbero trovare; voglio-
l'affermazione che traducendo poe- no tutt'altro: vogliono Novella 2000
sia bisogna abbandonare la metrica e Progetto grafico formato supplemento letterario del
badar solo alla sostanza, ossia al "te- Agenzia Pirella Gòttsche Times, e hanno ragione. Tu, in pat-
sto". Andando avanti per questa Art director te, daglielo e dimostra che ancora
strada si sosterrà che per valorizzare Enrico Radaelli una volta, non è altro che una que-
ancora meglio la sostanza, ossia il stione di stile.
"testo", si potrebbe cominciate ad- Ricerca iconografica Etc. Insomma, io vorrei una rivi-
dirittura a aspungere tutto quanto Alessio Crea sta mercuriale: la schedatura di ope-
sia secondario al messaggio; a elimi- Pubblicità re (che, del resto, lo specialista cono-
nare concetti collaterali, parole su- Emanuela Merli sce già; figurati che io, che non sono
perflue; e per questa via, arrivare al specialista in niente tranne che in
digest. A me sembra più prudente e Sede di Roma me stesso, avevo persino già avuto
ovvio dichiarate semplicemente che Via Romei 27, 00136 Roma, telefono 06-3595570 per le mani un libro inglese ivi re-
la poesia non si può tradurre in poe- censito) non basta...
Redazione E probabile che la strada sbagliata
sia; anzi, che la poesia non si può
tradurre, e basta. Ciò premesso, Via Giolitti 40, 10123 Torino, telefono 011-835809 che avevi imboccato fosse proprio
anch'io ho tradotto molta poesia in- quella giusta; cercane qualche svin-
Editrice colo, sei ancora in tempo. E poi ren-
glese come fa Terzi nel suo esempio, "L'Indice - Coop. ar.l. "
seppure senza la sua classe: metten- diti conto di una cosa: così com'è, e
do insieme cioè una specie di vers li- Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17 ottobre 1984 se così continua, nessuno riuscirà
bre e dando l'originale a fronte. E mai a dimenticarsi che è stampata a
Abbonamento annuale Torino e forse questa, alla lunga,
così ho voluto che fosse (Terzi non lo
dice) per i 18 importanti componi- Lit. 33.000 (10 numeri) mediante vaglia postale intestato a "L'Indice", Via Giolitti 40, 10123 Torino. sarà la sua tabe mortale.
menti di Swift che ho incluso nel Molto caramente
Distribuzione in edicola Aldo Busi
Meridiano in questione, nelle versio-
ni di Attilio Brilli. SO.D1.P. di Angelo Patuzzi, Via Zuretti 25, 20125 Milano.
Ma vogliamo per questo rinuncia-
re, sempre e comunque, a tentare Preparazione
episodicamente di dare una qualche Photosistem, Via A. Cruto8/16, 00146 Roma
sia pur vaghissima idea del ritmo e
della rima che pur l'originale adope- Stampa
rava? Tradurre in inglese la Divina SO.GRA.RO, Via I. Pettinengo 39, 00159Roma.
Commedia in terzine da capo a fon-
do è impossibile data la penuria di riservando a sé il campo della prosa critica alla sua teoria generale della
rime in quella lingua, pure qualcu- — un po' come secoli dopo avrebbe sessualità (da me già attaccata persi-
no, limitando l'esperimento a qual- fatto Walter Scott all'arrivo per By- no nella mia tesi dcll'81, tesi di lau-
che canto, ha ottenuto risultati non ron. E come poeta si atteggiò a dilet- rea) può essere fatta soltanto da un
spregevoli certo utili a mo' di intro- tante, prediligendo ritmi "facili", omosessuale. Capisco che i poeti con
duzione per gli studenti. Io avevo orecchiabili, popolari, non intellet- gli occhi verdi possano venir com-
intenzioni a un dipresso analoghe tuali, dall'andamento, temo pro- presi solo da lettori con occhi verdi e
quando mi misi in testa di comple- prio, scherzoso, non solenne; certo, non trovo niente di strano né di ec-
tare e limare l'esperimento già ini- non raffinato ed elaborato come cessivamente razzista in ciò...
ziato, molti anni fa, dal mio maestro quello del suo grande amico. Insomma, ho la bocca amarogno-
Mario M. Rossi, e mi dispiace solo di la, temo che non possa superare i tre
avere infastidito Terzi con la dichia-
Insomma, la lezione di Terzi non
mi convince, nel senso che ritengo numeri, è mi dispiacerebbe molto, JEAN STAROBINSKI
razione di essermici "divertito". In teoricamente possibile, qualche vol- perché io ho un bisogno vitale di RITRATTO DELL'ARTISTA
una rivista così e non so cosa farei
realtà avevo sperato di divertirmi,
ma poi è stata una gran fatica,
ta — e specialmente quando non si
per festeggiarne un successo duratu-
DA SALTIMBANCO
tratta di lirica, ma di poesia di con-
ahimé non ricompensata da gran ro. "Saggi", 165 pp., L. 20 0 0 0
versazione, o di narrazione — tenta-
soddisfazioni. Ma tant'è, si è sempre re di ricreare il metro dell'originale; Recentemente, in una conversa-
attirati dalle cose che non si fanno checché la tradizione esistente con le zione telefonica con un tuo collabo- LOU ANDREAS SALOMÉ
fare. sue "regole non scritte", abbia deci- ratore, parlavo di Rinascita e dei pas-
Di una cosa però non mi pento, e so. Al gusto di Terzi invece non pos- si giganteschi che ha fatto questo IL M I O RINGRAZIAMENTO A FREUD
cioè del metto che ho scelto (o me- so che inchinarmi. Ahimé! He was settimanale perché finalmente ha "Il m o v i m e n t o psicoanalitico", 153 pp., L. 19 000
glio, accettato da Rossi). Terzi dice not amused. Non mi resta che tace- capito che l'unico modo per essere
che avrei dovuto optare per "l'ende- re, arrossendo. in linea è essere imprevedibili: lo ve-
casillabo (più duttile) o il dodecasil- Grazie comunque all'Indice per do un po' come una felice sisntesi di
labo (più ritmato)". Col dodecasilla- l'attenzione. E auguri. marxismo freschissimo e la teoria
bo avrei perso qualunque impres- dell'obliquità della poesia in
sione di rapidità e di concisione Pound, dicci poco. Ebbene, mi
dell'originale. E l'endecasillabo non Masolino D'Amico aspettavo qualcosa così da L'Indice e
Sii
DEI LIBRI DEL M E S E I
UNO MOLTO
NUOVA
Uno come che amano il, comfort. Per ultimo, come tocco fi-
noi ogni tanto nale, si è fatta apporre le sue iniziali: SX.
sente crescere E da oggi potrete incontrarla nelle occasioni
dentro di sé la più eleganti, dj|e serate più mondane. O anche
necessità di semplicemente in giro, dove porta un tocco di
emergere. classe nella vita di tutti i giorni. Nuova Fiat Uno SX.
Sente il biso- Uno molto speciale. Disponibile nelle versioni a
gno di pre- 3 o 5 porte, con il\motore da 1301 cc. e 70 CV,
stazioni che lo soddisfino in pieno nei suoi ardori per una velocità di oltre 165 km/h.
di scatto e di velocità. Anche la Uno ha deciso di Paraurti con spoiler e proiettori fendinebbia incorporati.
uscire alla grande. Ha scelto il suo motore più Fari alogeni. Codoiini sui passaruota raccordati alla
minigonna sottoporta. Pneumatici di sezione ribassata.
potente, per passare la soglia dei 165 km/h. Cambio a 5 marce. Rivestimento degli interni - sedili, pan-
Ha scelto il vestito più chic, dotato di tanti parti- nelli porte e padiglione - in tessuti esclusivi coordinati.
colari raffinati ed esclusivi. Si è scatenata all'in- Sedili avvolgenti. Appoggiatesta forati per migliorare la
visibilità. Lunotto termico e tergiiavalunotto. Un tocco
terno, lasciandosi andare ad arredamenti di di classe per il posto di guida: contagiri, orologio digitate
gran lusso. Ha scelto di essere a 3 o 5 porte, e foretto di lettura orientabile. Tra gli optional più esclusi-
per accontentare i giovani sportivi e le famiglie vi: tetto apribile trasparente, trip-master, check-panel.