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LA RIVISTA PER IL MONDO MAC

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€9
0
WWW.APPLICANDO.COM
dicembre

Anteprima

MacBook Air
Mac OS X Lion
Il sistema operativo
in arrivo nel 2011

leggerezza 2.0
Il Sole 24 ORE – via G.Patecchio 2 – 20141 Milano – Poste Italiane Spa – Sped. in A.P. – D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n.46) – art. 1 – Comma 1, DCB Milano

Le novità di iLife ’11


In prova i sorprendenti
iPhoto, iMovie, GarageBand ultraportatili Apple
Lo shopping hi-tech
Nuovi iPod e accessori
per il digital lifestyle

Tutorial
Gli strumenti di Illustrator CS5
Audio: i primi passi in Logic
Podcast a scuola con OS X Server
MENSILE

Photoshop e Premiere Elements 9, Cinema 4D R12, Canon P-150M, Synology DS210j € 9,00
> Facile scansione di documenti e foto a schermo intero
> Alta velocità, scansioni di qualità fino a 600 dpi
On Stage Micro III
On Stage IV

La serie On Stage, completamente rinnovata nella


forma, si abbina alla perfezione ad ogni arreda-
mento moderno, grazie al nuovo design ad
intreccio "Weave". On Stage Micro III si caratterizza
per le dimensioni compatte che non pregiudicano comun-
que le prestazioni audio, grazie a due driver Odyssey in allumi-
nio. OnStage IV garantisce livelli sonori elevati e bassi corposi, con
una diffusione sonora a 360°.

JBL è un marchio storico, un punto di riferimento per qualsiasi tipologia di applicazio-


ne audio, da quelle professionali a quelle domestiche. La nuova linea multimediale
nasce da oltre 60 anni di esperienza e d’innovazione e si riconosce per un desgin
ricecato e per la qualità costruttiva.

Go + Play Micro

Da Harman il dock altoparlante per eccellenza rinnovato in


versione micro. Un vero e proprio centro di intrattenimento
multimediale, in grado persino di inviare le foto e i video
dell’iPod ad uno schermo televisivo e di sincronizzarsi con
iTunes. Ma comunque e ovunque venga usato, ciò che lo
contraddistingue è la sua qualità sonora, che lo pone in
una categoria di alto livello.

distribuito da Attiva spa - www.attiva.com - www.macreport.eu - Tutti i nomi ed i marchi utilizzati appartengono ai rispettivi proprietari
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in copertina
Il Login questo mese non poteva non aprirsi con
l’anteprima sul prossimo Mac OS X Lion, di cui Steve Jobs ha dato
qualche succosa anticipazione durante l’evento di presentazione di
iLife ’11 e del nuovo MacBook Air, di cui parliamo estesamente in
questo stesso numero.
Prima di arrivare alla nuova generazione degli ultra-portatili Apple
passiamo però per la sezione Test, questo mese ricca di nomi
prestigiosi dell’hardware e del software. A partire da Adobe, con i suoi
pacchetti che mettono alla portata di tutti il fotoritocco e il montaggio
video, Photoshop Elements 9 e Premiere Elements 9, per non parlare
dell’ultima versione di Cinema 4D di Maxon, della sorprendente
edizione per iPhone e iPad di FileMaker e dell’interessante scanner
Canon ImageFormula P-150M, che coniuga portabilità e buone
prestazioni.
Le ultime novità di casa Apple tengono ovviamente banco nel Focus:
abbiamo provato il MacBook Air e iLife ’11. La nuova generazione di
Air, pur diventando sempre più compatta, leggera ed elegante, fa un
formidabile salto in avanti in termini di prestazioni rispetto a prima.
Nell’articolo su iLife ’11 vediamo le più importanti novità dei nuovi
iPhoto, iMovie e GarageBand.
S login
Corposa la sezione Tutorial di questo mese, che apre con un articolo
introduttivo su come intraprendere i primi passi nel software di 10 anteprima Lion
12 news
produzione musicale di Apple, Logic. Vediamo poi alcune nuove 22 storie di Apple
funzioni per il disegno vettoriale di Illustrator CS5 e come montare 26 lettere
all’avvio le condivisioni Samba. Chiude la sezione un approfondito
articolo su come usare le tecnologie di Mac OS X Server per produrre
podcast e per fornire altri utili servizi in ambito scolastico. S logout
Come di consueto finiamo con il Logout, che ospita due giochi, uno 150 Torchlight
sommario

per Mac e l’altro per iPhone, e gli appuntamenti abituali Convenzionale, minimalista, seducente e sfacciato.
dei nostri opinionisti. Si chiama Torchlight e intende placare la sete di
Diablo che vi attanaglia da troppi anni
Allegato a questo numero di Applicando è il libro “iPad per tutti”, in cui
cerchiamo di dare uno sguardo d’insieme alle ampie potenzialità del 154 Shrek: e vissero felici
e contenti HD
tablet di Apple attraverso una panoramica di App e ambiti operativi, Il gioco per iPad del cartone targato DreamWorks
dalle applicazioni di base ai giochi, passando per la produttività,
l’intrattenimento, l’informazione e altro. Al momento di chiudere il 156 listino
libro la release ufficiale del software era la 3.2; l’ultimo capitolo 158 il torsolo
presenta le principali novità di iOS 4.2 sulla base delle anticipazioni A Natale si fanno, ci si fa e si ricevono regali: un po’
si deve, un po’ si vuole e un po’ ci si lascia andare
offerte ufficialmente da Apple e sulle funzioni già introdotte con iOS 4
su iPhone e iPod touch. 160 succo di mela
Con il prossimo Mac OS X Lion, alcune innovazioni
introdotte in iPhone e poi iPad arriveranno sul Mac:
il cerchio si chiude dove tutto è partito

004 APPLICANDO 295 - 12.2010


applicando 295 - 12.2010

S focus

76

pagina
076 vivere in digitale
A poco meno di due anni dall’uscita della precedente
versione Apple ha rilasciato iLife ’11, la rinnovata
suite di applicazioni per il digital lifestyle che fa parte
del corredo software di ogni Mac

68
pagina
086 non solo musica,
con i nuovi iPod
iPod touch molto potenziato, iPod nano completamente
riprogettato, iPod shuffle colorato e ancora più semplice
da usare: novità importanti per la gamma dei
leggerezza 2.0
riproduttori multimediali – e molto più di ciò – della
Sinora il MacBook Air era il secondo Mac
Mela, amati e apprezzati dagli utenti di tutto il mondo
per chi voleva la massima portabilità,
ora ha le caratteristiche e la potenza
094 accessori per il digital lifestyle
elaborativa per sostituire (quasi) qualsiasi
Gadget hi-tech, dispositivi digitali per la casa, accessori
portatile Apple. Grazie anche all’iPad
per iPod, iPhone, iPad e Mac: idee da shopping per lo

86
stile di vita digitale

pagina
104 tips & tricks

S test S tutorial
38 Adobe Photoshop Elements 9 108 musica: i primi passi in Logic
e Premiere Elements 9 Logic è un potente software che permette di creare musica partendo da zero,
44 Maxon Cinema 4D R12 di registrare performance dal vivo o di riunire campioni precedentemente
48 Canon ImageFormula P-150M realizzati. Le funzioni che vi presentiamo in queste pagine sono disponibili
52 FileMaker Go 1.1.1 sia in Logic Express sia in Logic Pro
56 Gigaset SL400
60 Synology DS210j 120 Illustrator CS5:
64 Pioneer BCS-FS500 il disegno vettoriale si trasforma
La nuova versione di Illustrator CS5 porta con sé numerose
nuove implementazioni, tutte pensate non certo per

56
rivoluzionare il disegno vettoriale, ma per snellire, di
pagina

molto, alcune pratiche spesso complesse e poco versatili.


Vediamo alcuni dei nuovi strumenti all’opera in un esempio
concreto

130 tutte le cartelle di rete nel mio disco


Una volta apprezzate le condivisioni di rete, non se ne può più fare a meno: se è
necessario accedere sempre a dati residenti su uno o più server utilizzando il protocollo
SMB di Windows, può essere vantaggioso poter montare automaticamente le
condivisioni Samba a ogni login Internet
e costi in bolletta
È bene ricordare che molte funzio-
138 podcast e servizi per la scuola ni e applicazioni operano sfruttan-
con Mac OS X Server do la connessione Internet e ge-
nerano traffico dati. Di conseguen-
Podcast Producer è un servizio integrato in Snow Leopard Server: in questo za è opportuno, per evitare l’in-
articolo cerchiamo di spiegare bene di che cosa si tratta e di capirne l’utilità, nalzamento dei costi in bolletta,
utilizzarle con un piano tariffario
specialmente in ambito didattico di tipo flat e tenere costantemen-
te sotto controllo i consumi.

APPLICANDO 295 - 12.2010 005


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anteprima

il volto del Leone


un Magic Mouse o un Magic
Trackpad – per passare da una
applicazione “full screen” a un’altra,
alla Scrivania o alle finestre delle
applicazioni che non sfruttano questa
Steve Jobs ha presentato in di idee da iOS a Mac OS X, sulla scia di modalità di visualizzazione.
anteprima alcune caratteristiche quanto a Cupertino hanno imparato Il Launchpad è anch’esso la versione
di Mac OS X 10.7 Lion: ampio dal successo dell’iPad. Le Mac di un aspetto dell’interfaccia di
spazio all’eredità di iOS, a partire caratteristiche principali che Mac OS iOS: anche in questo caso gli elementi
innanzitutto da un nuovo Store per X 10.7 Lion erediterà da iOS sono classici dell’interfaccia scompaiono
le applicazioni– La presentazione quattro: il Mac App Store, il per dare una visualizzazione a pieno
dei nuovi MacBook Air è stata funzionamento a pieno schermo schermo. Stavolta non di una
l’occasione che Steve Jobs ha degli applicativi, Launchpad e particolare applicazione, ma di una
sfruttato per dare un’anteprima della Mission Control. Del Mac App Store successione di schermate che – come
prossima versione 10.7 di Mac OS X, parliamo diffusamente più avanti, ci la schermata Home dell’iPad –
felinamente battezzata Lion e concentriamo prima sulle altre tre mostrano le icone di tutte le
prevista in distribuzione entro la funzioni. La gestione delle applicazioni disponibili. Si passa da
prossima estate. Al momento è applicazioni a pieno schermo è la una schermata all’altra, facendo
difficile dire quali saranno tutte le replica di quanto accade sull’iPad: “swiping” con il multitouch, le varie
novità “infrastrutturali” di Lion. Apple l’applicazione attiva in quel momento applicazioni possono essere
ha mostrato sì diverse nuove funzioni prende possesso di tutto lo spazio organizzate in Cartelle che replicano
e caratteristiche, ma si tratta di sullo schermo, eliminando anche gli il funzionamento di folder di iOS.
elementi legati perlopiù all’interfaccia elementi classici dell’interfaccia di Mission Control non è di ispirazione
e alle modalità di interazione tra Mac OS X (barra dei menu, Scrivania, iOS, ma aiuta a mettere ordine nella
computer e utente. Questi elementi finestre, Dock eccetera). Il passaggio a (relativa) confusione che la gestione a
mostrano nettamente – come pieno schermo avviene premendo un pieno schermo delle applicazioni
lasciava intendere la denominazione tasto, a quel punto si può usare il creerà combinandosi con altri tre
“Back to the Mac” dell’evento di multitouch – ovviamente non sullo elementi di Mac OS X la cui
presentazione – il travaso schermo del Mac, ma su un trackpad, convivenza aveva causato più di una

D Mission Control
mostra in un colpo
solo le finestre
aperte, le
applicazioni a pieno
schermo, gli spazi di
Spaces e i widget di
Dashboard

010 APPLICANDO 295 - 12.2010


anteprima

perplessità: Exposé, Spaces e – più difficile non vedere i vantaggi di uno


Per adesso è in versione Beta, ma la sua versione de-

FaceTime anche sul Mac


marginalmente – Dashboard. In Store controllato da Apple. Anche per
finitiva sarà probabilmente una delle novità di Mac
estrema sintesi, Mission Control è una gli sviluppatori c’è più di una qualità: OS X 10.7: parliamo di FaceTime, la funzione di vi-
schermata che mostra tutto quello essere nello Store pone deochiamata via Wi-Fi che passa anch’essa dal mon-
che è attivo in un dato momento sul immediatamente in contatto con do iOS ai Mac– Per provarla basta scaricare il softwa-
Mac: tutte le finestre classiche, milioni di clienti potenziali, evita di re dal sito Apple, fornire un indirizzo di posta elet-
ordinate per applicazione; le dover gestire i pagamenti online e, se tronica e un ID Apple e avere qualche interlocutore
applicazioni a pieno schermo, una applicazione scala le classifiche con un iPhone 4 o un nuovo iPod touch. FaceTime
per Mac permette comunque anche la videocomu-
mostrate come miniature; gli spazi di dello Store, gli introiti sono garantiti.
nicazione fra due Mac. Il funzionamento di FaceTime
Spaces; i widget di Dashboard. C’è però il rovescio della medaglia.
per Mac è analogo a quello della versione iOS: subi-
Tutte le applicazioni dello Store
to dopo l’installazione il software si interfaccia con
Mac App Store dovranno essere approvate Rubrica Indirizzi per poter gestire tutti i nostri con-
Non ci sarà bisogno di aspettare Mac preventivamente da Cupertino, in un tatti. Per contattare un iPhone 4 usa il suo numero
OS X 10.7 per vedere il nuovo Mac meccanismo che nel caso dell’App telefonico, se si tratta invece di un Mac o di un iPod
App Store, che in sintesi sarà la Store ha mostrato diverse falle: App touch basta un indirizzo di
versione per il software Mac di quello rigettate senza che ne fosse davvero posta elettronica. Avviata la
che l’App Store è stato per le app iOS. chiaro il motivo, tempi di chiamata, l’interfaccia di Fa-
ceTime “scompare” e lascia
Apple lancerà il Mac App Store già a approvazione talvolta imprevedibili,
tutto lo spazio della sua fi-
fine gennaio per i Mac dotati di Snow in generale un processo che spesso è
nestra al video che provie-
Leopard, si suppone la maggioranza apparso poco coerente. Questi ne dal nostro interlocutore.
di quelli in circolazione. Non ci sono intoppi, già poco graditi a chi
dubbi sul fatto che l’App Store sia sviluppa piccole applicazioni da
stato un successo, tanto per Apple qualche euro, sono inaccettabili per sono molto utili” o hanno una
quanto per diversi sviluppatori, ne chi crea software complessi interfaccia “complessa o meno che
esistono invece diversi su quanto un investendoci molto tempo e denaro. molto buona”. Indicazioni che definire
approccio che ha funzionato per iOS La prima versione delle Mac App Store vaghe è poco, come anche quelle
possa essere efficace per il Mac. È Review Guidelines, filtrata in maniera legate ai contenuti delle applicazioni:
anche per questo che il Mac App non ufficiale su diversi siti Internet, se saranno “eccessivamente
Store approda già sui Mac attuali: non ha tranquillizzato nessuno. Se discutibili” l’applicazione sarà rifiutata.
Apple deve valutare la reazione di queste regole venissero applicate alla Tutti questi esempi portano a uno
utenti e sviluppatori prima della sua lettera, moltissimo software Mac non stesso problema: come farà una
versione integrata in Mac OS X 10.7. passerebbe il filtro di Apple. Per fare software house a essere
Il Mac App Store non sarà l’unico qualche esempio: le versioni demo/ ragionevolmente sicura che la sua
modo per acquistare applicazioni trial, le applicazioni estendibili con applicazione arriverà sullo Store,
Mac, ma a Cupertino lo si considera moduli addizionali (e i plug-in?) o che senza scoprirlo dopo mesi di
– e lo si spinge – come il migliore. Per ne scaricano altre (tipo i downloader sviluppo? Se in teoria non è un
certi versi questo è vero: basterà un autonomi), le applicazioni Java, quelle problema – i vecchi sistemi di
clic del mouse per acquistare una che aggiungono la loro icona al Dock acquisto non spariranno con Mac OS
nuova applicazione usando il proprio (ma descrivendo lo Store il sito Apple X 10.7 – in pratica molti sviluppatori
account iTunes, la gestione degli recita “E in un attimo le tue app sono temono che l’utente Mac “medio”
aggiornamenti ai software acquistati nel Dock, pronte a partire”…), le dopo qualche tempo finisca per usare
sarà quasi automatica, vedremo le applicazioni che assomigliano a sempre e comunque il Mac App Store.
applicazioni ben ordinate per prodotti Apple o che modificano Esserci diventerebbe quindi un
categoria, scopriremo software utili l’aspetto nativo di Mac OS X. A rischio obbligo, o quasi. Banalmente, perché
che altrimenti non avremmo anche le applicazioni che “duplicano Steve Jobs avrà avuto ancora una
probabilmente mai visto. Per chi il app già nell’App Store (…) in volta ragione: il nuovo Store sarà
Mac vuole usarlo senza problemi è particolare se ce ne sono molte”, “non comunque più comodo.

APPLICANDO 295 - 12.2010 011


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Adobe MAX 2010


_news
Flash a tutto campo
e digital publishing
L’ultima edizione della conferenza Flash: consente agli sviluppatori di La principale novità è proprio nello
mondiale Adobe dedicata a rilasciare applicazioni eseguibili sui sviluppo di applicazioni mobile e
designer e sviluppatori si è svolta più diversi dispositivi e piattaforme, multi-screen: nella preview release c’è
all’insegna, tra le altre cose, della dai sistemi operativi desktop il supporto per il solo Google Android,
piattaforma Flash, di AIR e del (Windows, Mac e Linux) ai telefoni e ma è stato annunciato il futuro
publishing digitale– Kevin Lynch, tablet basati su BlackBerry Tablet OS, supporto anche per iOS di Apple e
Chief Technology Officer di Adobe, ha Android e iOS, fino ad alcuni televisori. Tablet OS di BlackBerry. Sempre su
presentato al MAX di Los Angeles le Samsung sarà infatti il primo Adobe Labs sono state rilasciate le
ultime innovazioni relative alle produttore di apparecchi televisivi a beta pubbliche di Adobe Flex SDK
piattaforme tecnologiche Adobe integrare AIR 2.5 nei propri Smart TV, “Hero” e Flash Catalyst “Panini”:
(www.adobe.com). Uno dei focus mentre molti costruttori di telefonini e quest’ultimo, insieme al nuovo Flash
principali della conferenza è stato il palmari, tra cui HTC, Motorola, RIM e Builder, migliora di molto il workflow
concetto del “cross-screen”. L’ampia altri, hanno annunciato che tra la fine tra sviluppo e design, che diventerà
diffusione e diversificazione dei dell’anno e l’inizio del 2011 bi-direzionale e sempre più efficiente.
dispositivi portatili fa sorgere la inizieranno a rilasciare dispositivi con AIR 2.5 presenta molte nuove
necessità, da parte di designer, il runtime preinstallato. funzioni, tra cui il supporto per
sviluppatori, progettisti e manager, di Per realizzare applicazioni per il accelerometro, fotocamera, i gesti
ideare e realizzare applicazioni che runtime AIR si può usare Flash multi-touch, la geo-localizzazione e
non solo siano in grado di operare su Professional CS5 (la cui funzione di altro. Oltre ad AIR 2.5, Adobe ha
più piattaforme hardware e software, export per iOS ha ripreso vita, con i annunciato l’Adobe InMarket, un
ma che si adattino bene a varie nuovi termini di licenza di Apple), Flex nuovo servizio che assisterà gli
dimensioni e risoluzioni degli schermi. e Flash Builder. Di quest’ultimo è stata sviluppatori nella distribuzione delle
AIR 2.5, la nuova versione annunciata rilasciata una preview release, nome loro applicazioni sui vari store delle
al MAX, diventa ancor più un in codice “Burrito”, su Adobe Labs diverse aziende produttrici.
elemento chiave della piattaforma (http://labs.adobe.com). A proposito di Flash Professional CS5,
è disponibile mediante un update una
nuova versione del packager, che
dovrebbe arrivare anche in Flash
Builder. Per iOS, AIR al momento è in
versione 2.0.1 e non 2.5, perché
Adobe aveva interrotto lo sviluppo
quando Apple bloccò i termini di
licenza, mentre la versione Android
era andata avanti, ma verrà ripristinata
la sincronia; al momento non
supporta il display Retina, ma in
Adobe si sta lavorando al proposito.
Naturalmente non ci sarà il runtime su
iOS, dati i termini di licenza

012 APPLICANDO 295 - 12.2010


news

dell’iPhone SDK, e le applicazioni native saranno create Apple


tramite, appunto, un packager.
Un altro importante focus del MAX è stato il publishing la vita dopo Xserve
digitale sui nuovi dispositivi tablet, ovviamente iPad
incluso. La nuova Digital Publishing Suite si basa sulla
Creative Suite e su InDesign CS5 per offrire strumenti e
servizi per assistere gli editori non solo nel realizzare
pubblicazioni digitali, ma anche nel massimizzarne le
potenzialità mediante servizi di distribuzione e Alla fine del prossimo gennaio come web e file server e che il Mac
reportistica. Anche in questo caso è disponibile per ora Apple manderà definitivamente Pro supera il sistema rack come mail
un programma “prerelease” e una beta su Adobe Labs. in pensione Xserve, il server server e per le prestazioni dei dischi
Il rilascio della Digital Publishing Suite è atteso per il Mac per rack che non ha interni. Il problema è che il Mac Pro
secondo trimestre 2011 in due edizioni, Professional ed evidentemente raggiunto è carente in alcuni aspetti che
Enterprise. La prima dovrebbe prevedere una quota quote di vendita sufficienti invece sono molto importanti in una
mensile di 699 dollari più un fee per pubblicazione, che a mantenerlo commercialmente sala server aziendale: non è
scala in base al volume; la Enterprise Edition prevederà in vita– In un suo documento di possibile gestirlo in remoto anche
accordi di licenza personalizzati, pluriennali. Queste supporto, Apple (www.apple.com/ quando è spento (mancano cioè le
offerte sono “tagliate” principalmente sulle necessità dei it) ora dettaglia le alternative che, cosiddette funzioni di Lights-Out
grandi editori; Adobe sta comunque considerando anche secondo Cupertino, si trova davanti Management) e dotarlo di un
condizioni di pricing più favorevoli per piccoli editori o chi avrebbe acquistato un Xserve e alimentatore ridondante; non è
per singoli autori indipendenti. Maggiori informazioni su non può più farlo: si tratta ovviamente possibile montarlo in
www.adobe.com/digitalpublishing. prevedibilmente del Mac Pro e del un rack e, rispetto a un Xserve,
Tra le numerose novità annunciate al MAX, da segnalare Mac mini, entrambi configurati con consuma di più. Queste limitazioni,
anche la nuova LiveCycle Enterprise Suite 2.5 e LiveCycle Mac OS X 10.6 Server. Nel primo escluso il problema del consumo
Mobile ES2, il client della piattaforma enterprise di Adobe caso parliamo di un’alternativa energetico, sussistono anche nel
disponibile per iPhone e per dispositivi basati su Android, sensata in quanto a caratteristiche caso del Mac mini con Mac OS X
BlackBerry e Windows Mobile. hardware e potenza elaborativa: Server. In più vanno considerate una
Se AIR è il runtime che opera fuori dal browser, per Xserve è sempre stato un passo flessione marcata delle performance
l’esecuzione di Flash all’interno del browser c’è indietro rispetto al resto della (al massimo un mini arriva al
attualmente Flash Player 10.1, che è ottimizzato anche famiglia Mac nell’adozione delle 30-35% delle prestazioni di un
per l’esecuzione mobile. Al MAX sono state offerte nuove tecnologie, quindi il Xserve) e la sostanziale impossibilità
interessanti anteprime sulle nuove funzionalità del player passaggio a un Mac Pro significa di espandere il sistema se non
che vengono sperimentate nei laboratori Adobe e che al avere a disposizione i processori usando le porte USB o FireWire.
momento sono ancora in fase di sviluppo. Ad esempio Intel Xeon Westmere di ultima La realtà dei fatti è che Xserve non
sono state mostrate, attraverso la demo di un gioco di produzione e in generale una ha una vera alternativa in casa
corse con auto, nuove API 3D con accelerazione hardware maggiore possibilità di espansione; Apple: Mac mini e Mac Pro possono
che potenzieranno moltissimo le capacità di rendering tra l’altro, le schede PCI Express certamente essere buoni server per
3D del Flash Player. Per la demo è stato utilizzato un acquistate per Xserve possono grandi e piccole realtà, ma non sono
controller: Adobe sta infatti lavorando anche sul essere montate nel Mac Pro senza stati progettati pensando alla loro
supporto per i game controller in Flash Player. Notevole è problemi. Certo, bisogna ricorrere a integrazione in una server farm. Per
stata pure la demo del supporto per il video 4K. Grazie Mac Pro ben carrozzati: Apple usa la maggior parte degli utenti
alle API StageVideo miglioreranno anche performance e come termine di paragone un Mac potenziali non sarà un problema,
utilizzo delle risorse hardware: è stata infatti mostrata la Pro con 12 core, indicando che i due ma per alcune applicazioni
riproduzione di un video 1080p con sovrapposizione di sistemi hanno le stesse prestazioni specifiche sì.
layer proprio su uno dei nuovi MacBook Air; con le nuove
API il consumo di CPU appariva drasticamente inferiore
rispetto alla versione attuale del player Flash.

APPLICANDO 295 - 12.2010 013


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accessori

Logitech
punta
sul colore
Logitech ha presentato la nuova gamma di prodotti
incentrata quest’anno sul colore per quanto riguarda in trasmissione sia in registrazione,
i dispositivi di input e sulla sinergia con Google per che grazie alla tecnologia Logitech
l’intrattenimento domestico– Per quanto riguarda Fluid Crystal assicurano un segnale
l’utenza Mac, una novità è la linea di mouse Fantasy più limpido e pulito. In chiusura,
Collection che prevede dispositivi di vari colori, decorati per la prima volta l’anno scorso ma diverse proposte di telecomandi
con grafiche accattivanti e pensati per il pubblico più da quest’anno disponibili anche in universali e un nuovo set-top-box
giovane. Poche le novità tecnologiche, ma adesso la linea versione wireless. Per chi ha un per portare Google TV sui
è più diversificata e molti utenti potranno addobbare il Mac Pro sono disponibili anche tre televisori sprovvisti dell’hardware
proprio computer con il colore più gradito. Della stessa nuovi modelli di webcam, richiesto (al momento questo
collezione fanno parte anche le cover per i portatili, caratterizzate da un sistema di accessorio è solo per il mercato
colorate e con le stesse grafiche della serie dei mouse. aggancio al monitor incorporato e americano). Per informazioni:
Interessanti anche le nuove tastiere retroilluminate, viste possibilità di gestire il video HD sia www.logitech.com.

cinema in casa video e foto dal Mac al televisore HD e all’impianto home

nuova Apple TV theatre, così come riprodurre video da YouTube, radio


Internet e foto da MobileMe e Flickr. Il nuovo design è

e i film su iTunes attraente, compatto e minimale: un piccolo quadrato nero


di 2,29 cm di altezza e 9,91 cm di lato; Apple TV non
L’attesa si è finalmente conclusa: richiede configurazione né sincronizzazione (non c’è più
l’acquisto e il noleggio di film l’hard disk interno) e manda semplicemente in streaming i
arrivano anche su iTunes Store in Italia, così come la contenuti dal computer o da Internet; anche l’interfaccia
nuova Apple TV– I prezzi sia per il noleggio sia per utente è stata semplificata. La nuova Apple TV è inoltre già
l’acquisto variano a seconda che il film sia più o meno compatibile con AirPlay: con la versione 4.2 sarà quindi
recente. Nel caso di noleggio, si hanno a disposizione 30 possibile inviare contenuti in streaming direttamente da
giorni per iniziare a vedere il film e la visione deve un dispositivo iOS (iPhone, iPod touch, iPad). In dotazione
terminare entro 48 ore dal momento in cui è stata avviata troviamo il telecomando Apple Remote (si può utilizzare
la riproduzione. È possibile noleggiare film su iTunes e anche l’App gratuita Remote per controllare iTunes e
vederli su computer (sia Mac sia Pc), iPod touch, iPhone, Apple TV con un iPhone, iPod touch o iPad su una rete
iPad o sul televisore usando la nuova Apple TV. Wi-Fi) e connessioni HDMI, audio ottico ed Ethernet. Apple
Apple TV permette di eseguire lo streaming di musica, TV costa 119 euro; informazioni su www.apple.com/it.

014 APPLICANDO 295 - 12.2010


_login news

software Skype, purché tutti dotati di Skype 5 (Windows o Mac non

Skype: la versione 5 fa differenza). La video-conferenza è la novità


fondamentale di Skype 5, ma non c’è solo questo:

si avvicina l’interfaccia del programma è stata modificata (in stile


Apple Mail, in un certo senso) per armonizzarsi meglio a
Se siete stanchi di vedere i vostri amici con Pc Windows tutto l’ambiente Mac OS X ed è stata implementata una
che si divertono con Skype 5, mentre per Mac OS X la maggiore integrazione con Rubrica Indirizzi per “catturare”
versione consigliata è ancora la 2.8, consolatevi: i contatti che già abbiamo e portarli in Skype. È anche
l’attesa sta per finire– Adesso è disponibile la versione possibile gestire le chiamate Skype mentre si stanno
beta di Skype 5 for Mac OS X, che prende le mosse dalla usando altre applicazioni mediante una piccola barra di
controparte Windows e porta controllo flottante che resta sempre in primo piano ed è,
anche al Mac una sua fortunatamente, poco intrusiva. Resta invece peculiarità
funzione molto importante, della versione Windows la capacità di collegare Skype al
ossia la videochat nostro account Facebook, in modo da effettuare chiamate
contemporanea verso un Skype verso i nostri contatti Facebook che dispongono
massimo di dieci contatti anch’essi di Skype 5. Per informazioni: ww.skype.com.

media center

Western Digital punta


in mobilità, anche grazie al media
server integrato e alla compatibilità
DLNA. My Book Live è disponibile

sul multimediale
con capacità da 1 TB e 2 TB
(rispettivamente a 179,99 e 239,99
euro). A margine della presentazione
dei nuovi prodotti, Western Digital
ha confermato di aspettare le
Ormai gli hard disk servono soprattutto a conservare la nuova versione dei dischi di rete decisioni di Apple prima di rinnovare
file multimediali da riprodurre non con il computer, My Book World, che prendono il la linea di dischi Mac My Book Studio:
ma con il televisore o l’home theater di casa– Già da nome di My Book Live (World resta la anche se quasi tutti scommettono
tempo Western Digital (www.wdc.com/it) sta seguendo denominazione delle unità a doppio sul futuro di USB 3.0, Western Digital
questa tendenza e lo fa anche con il nuovo WD TV Live drive) e consentono di archiviare – che l’ha già adottata in alcuni suoi
Hub, in sintesi un media center dotato di hard disk contenuti digitali, condividerli e modelli per Pc Windows – preferisce
interno da 1 TB e capace di riprodurre video Full HD su un accedere a essi in streaming a casa e capire le strategie di Cupertino.
televisore collegato via HDMI (sono supportati anche i
collegamenti composito e component). Il Live Hub
dispone anche di una porta Ethernet e può quindi
collegarsi alla rete di casa, per “catturare” contenuti dai
computer e da altri dischi presenti in rete, e a Internet,
per accedere a servizi quali YouTube, Flickr e Facebook. È
anche possibile dotare il Live Hub di
un “dongle” USB per collegarlo a una
rete Wi-Fi ed espandere la sua
capacità collegandovi altri dischi USB;
il prezzo raccomandato è di 259 euro.
Connotazione multimediale anche per

016 APPLICANDO 295 - 12.2010


_login news

antivirus per chi intende personalizzare

nuovo anti-malware il comportamento del tool


Sophos.

gratuito da Sophos Sophos Anti-Virus di base


prevede una scansione
Il dibattito sulla vulnerabilità vera o presunta dei Mac automatica dei file
nei confronti dei virus è nato molto tempo fa e non si è denominata “on access
ancora chiuso– Fatto sta che negli ultimi tempi la crescita scanning”: ogni volta che il
nella diffusione dei Mac ha portato anche al moltiplicarsi sistema operativo accede a un
dei software di protezione per i computer di Cupertino. file, questo viene scansionato.
Tra quelli sviluppati più di recente c’è Sophos Anti-Virus Se si verifica che è infetto,
for Mac Home Edition, un anti-malware gratuito l’anti-malware impedisce a
sviluppato da un’azienda – Sophos, appunto – che Mac OS X di usarlo e lo pone in
tradizionalmente opera nel mondo aziendale. uno spazio di quarantena.
L’impostazione di Sophos Anti-Virus è molto semplice: Sarà poi l’utente a decidere personalizzate, in particolare modificando il
l’interfaccia è in buon stile Mac, senza particolari fronzoli o – mediante un modulo comportamento del software antivirus in
effetti speciali; le funzioni comprendono tutto quello che specifico del software Sophos, modo che non si limiti alla quarantena
serve, ma al primo impatto appaiono persino essenziali. Quarantine Manager – se automatica ma, da solo, elimini o cerchi di
L’impressione non è esatta, perché basta esplorare un po’ il cancellare il file incriminato, riparare le minacce rilevate. È poi possibile
software per vedere che c’è parecchio spazio di manovra accettarlo come falso positivo definire scansioni manuali su cartelle mirate
o cercare di “pulirlo” e anche indicare quali elementi (file o
dall’infezione. Accanto a cartelle) escludere dalla scansione “on
questa scansione in tempo access” per non rischiare di rallentare il
reale c’è la possibilità di funzionamento del Mac. Si può anche
esaminare “su richiesta” disabilitare del tutto la scansione in tempo
tutto il disco. reale, limitando l’attività di Sophos
Queste procedure standard Anti-Virus alle sole operazioni manuali.
possono essere ampiamente Maggiori info su www.sophos.it.

App iPhone/iPad

parla, ti capisco
Disponibili gratuitamente su App Store due software per il Enterprise e Mobility Sud Europa di
riconoscimento vocale per iPad e iPhone, Dragon Search e Dragon Nuance Communications. Dragon
Dictation– Entrambe le applicazioni sfruttano le raffinate tecnologie Dictation permette agli utenti di
sviluppate da Nuance Communications (www.nuance.com), leader mondiale dettare brevi note, ad esempio
per il riconoscimento vocale, per rendere ancora più immediato l’impiego dei messaggi e-mail e SMS, mentre
dispositivi mobili Apple. “Fin dall’introduzione di Dragon Dictation e Dragon Dragon Search consente di cercare
Search, avvenuta a dicembre del 2009 negli Stati Uniti, il mercato e gli utenti un’informazione qualsiasi, dettando
hanno dato segnali molto positivi. Siamo orgogliosi, quindi, di poter una o più parole e utilizzando diversi
annunciare la disponibilità anche in Italia di questa innovativa tecnologia per canali, tra i quali Google, Yahoo,
il riconoscimento vocale” è stato il commento di Agostino Bertoldi, VP Wikipedia, iTunes, YouTube e Twitter.

018 APPLICANDO 295 - 12.2010


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qualsiasi tipo di cuffie accessori

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software

è arrivato Acrobat X Pro


Adobe ha rilasciato la nuova versione del efficiente da qualsiasi luogo in cui ci si trovi.
software divenuto lo standard de facto per “Oggi più che mai, le persone hanno bisogno di
la produzione di documenti in formato comunicare e collaborare in modo affidabile e
digitale– Acrobat X offre nuove azioni guidate professionale con interlocutori all’esterno delle
atte a semplificare i processi di preparazione e loro organizzazioni” ha commentato Kevin M.
pubblicazione dei documenti che richiedono Lynch, Vice President e General Manager di
più passaggi, mentre capacità di Acrobat, Digital Enterprise Solutions Group di
personalizzazione completamente inedite nei Adobe. “Acrobat X è la risposta a questa Acrobat X Pro può essere acquistato
Portfolio PDF permettono di raggruppare esigenza, in quanto favorisce una direttamente dallo store Adobe
tipologie molteplici di file in un’unica collaborazione più fluida e la creazione di (www.adobe.it) al prezzo di 670,80
presentazione organica. Nuovi servizi per i esperienze più ricche, adatte ad ambienti euro ed è prevista la possibilità di
documenti, disponibili su Acrobat.com, offrono professionali complessi e veloci come quelli aggiornamento dalle precedenti
poi la possibilità di collaborare in maniera più attuali”. versioni al costo di 286,80 euro.

monitor

colore per specialisti


Lo SpectraView 231 è la new entry della gamma di
monitor NEC Display Solutions destinati ai
professionisti del colore– Il pannello utilizzato dallo
SpectraView ha una dimensione di 23 pollici per una
risoluzione di 1.920 x 1.080 pixel ed è basato sulla
tecnologia IPS che garantisce un elevato grado di fedeltà
dei colori, grazie anche al supporto delle LUT 3D per una
precisa riproduzione dello spazio colore. Il Controllo
dell’Uniformità Digitale (ColorComp) regola
automaticamente la distribuzione del colore per creare
immagini bilanciate e omogenee, un aspetto di
particolare importanza nelle applicazioni professionali
color critical. Lo SpectraView 231 dispone di un ingresso
DisplayPort, due DVI-D e un VGA. “Il nuovo SpectraView
231 offre un eccellente rapporto prezzo/prestazioni”
afferma Antonio Zulianello, General Manager di NEC
Display Solutions Division. “Con questo prodotto offriamo
ai professionisti del colore un prodotto a un prezzo
indubbiamente molto interessante.” Il costo del monitor
SpectraView 231 è di 1.230 euro; per ulteriori
informazioni: www.nec-display-solutions.it.

020 APPLICANDO 295 - 12.2010


_login

Cupertino entrò nel settore degli ambienti di sviluppo già molti anni prima
del lancio di Xcode: la WWDC del 1994 vide il lancio di Dylan

Dylan e la promessa mancata di Apple


Nel 1995 Apple lanciò un nuovo linguaggio di
storie di Apple

programmazione chiamato Dylan– Ideato nei primi anni


‘90, Dylan era un prodotto della sede distaccata Apple di
Cambridge, nata con l’acquisizione di Coral Software.
Ispirato al Lisp e a Scheme e pensato originariamente per il
Newton, Dylan venne poi trasformato in uno strumento di
sviluppo per i Macintosh, ma la licenza era tale che era
possibile – e auspicato da Apple – realizzarne e distribuirne
altre implementazioni, sia gratuite sia a pagamento.
Il nome Dylan era ufficialmente l’acronimo di “DYnamic
LANguage”, linguaggio dinamico, ma questa spiegazione
non mise al riparo l’azienda di Cupertino da una causa. La
intentò Bob Dylan, probabilmente infastidito dalla dicitura
“Dylan is a trademark of Apple Computer, Inc.” e Apple: anche se l’azienda ha poi A Una schermata
intenzionato a impedire l’uso del suo nome in prodotti di rimosso il materiale, una copia dell’ambiente
terzi. Il risultato fu che – dopo essere giunta a un accordo (integrale) di tutta la directory si trova di sviluppo per
extra-giudiziale con il cantautore – Apple dovette ritirare il all’indirizzo http://bit.ly/ahvlQs. il linguaggio Dylan
suo prodotto nonostante vi riponesse diverse aspettative. Un dato da evidenziare è che la Credits: Courtesy
Quanto a Infinite Loop si puntasse su Dylan, si può brochure di Dylan venne distribuita, e of Apple
constatare da una preziosa brochure datata maggio 1994 e si trova tuttora online, non come
distribuita durante la Worldwide Developers Conference documento ma come eseguibile. Nel
(WWDC). Nell’opuscolo si afferma che il linguaggio 1994 il PDF non era affermato e non
avrebbe dato una “svolta alla produttività e alla facilità di c’era uno standard dominante: per
sviluppo”. Secondo Apple, Dylan era “progettato per venire diffondere guide e documentazione
incontro alle esigenze di programmatori professionisti che varia si usavano anche soluzioni che
realizzano programmi per Macintosh e altre piattaforme”, talvolta includevano un visualizzatore.
grazie a una “combinazione unica formata da un nuovo Così fece Apple, che scelse l’utility
linguaggio dinamico a oggetti e un ambiente di sviluppo Common Ground MiniViewer.
incrementale e all’avanguardia che consente di scrivere L’eseguibile necessita di un Mac con
software più facilmente e velocemente”. sistema operativo precedente a Mac
La brochure forniva una buona presentazione generale di OS X o l’ambiente Classic. Una
Dylan, probabilmente la prima in assoluto al pubblico dei conversione in PDF è disponibile
programmatori Macintosh dell’epoca. Includeva una nell’archivio di Storie di Apple, all’URL
schermata dell’ambiente di sviluppo integrato, un elenco www.storiediapple.it/?p=122.
degli strumenti che sarebbero stati disponibili (framework, —Nicola D’Agostino e Storie di Apple
compilatore, runtime ecc.) e anche indirizzi Applelink e
Internet tramite cui entrare a far parte dei beta tester.
Insieme ad altri documenti, strumenti e release di prova, la
brochure è stata a lungo disponibile online sul sito FTP di

022 APPLICANDO 295 - 12.2010


Libera le tue idee con Office Mac 2011.
Compatibile
Con oltre un miliardo di Mac e PC che eseguono Office in tutto il mondo,
hai la certezza di poter creare, condividere e collaborare con chi vuoi, dove vuoi.

Familiare
Office Mac 2011 include Word, PowerPoint®, Excel® e ora anche Outlook®, le applicazioni
per la produttività più familiari e affidabili al mondo, utilizzate a scuola, a casa e in ufficio.

Professionale
Con Office Mac 2011 puoi creare documenti, fogli di calcolo e presentazioni di grande impatto visivo.
Si adatta al tuo stile, ti offre di più:
per questo è migliore.

Word 2011
Visualizzazione a schermo intero: maggiore spazio a disposizione per leggere e scrivere documenti.
Documenti a effetto: creazione di newsletter, brochure e altri documenti di grande impatto visivo.
Collaborazione in tempo reale: modifica di file in contemporanea con più autori.

PowerPoint® 2011
Trasmissione delle diapositive: collaborazione con altri utenti e visualizzazione delle presentazioni online.
Modifica foto: rimozione di sfondi e aggiunta di colori con pochi semplici clic.
Accesso ai file ovunque: pubblicazione, accesso, modifica e condivisione dei file ovunque ti trovi.

Excel® 2011
Analisi delle tendenze con grafici sparkline: creazione di piccoli grafici in un'unica cella per individuare
modelli nel flusso dei dati.
Automazione con Visual Basic: risparmio di tempo grazie all'automazione delle attività ripetitive.
Visualizzazione grafica dei dati: maggiore chiarezza dei dati con l'aggiunta di icone, barre dei dati e colori.

NOVITÀ! Outlook® per Mac 2011*


Pulizia della casella di posta in arrivo: compressione di lunghi thread di posta elettronica sotto un unico argomento.
Trasferimento dei dati: semplice importazione dei file PST di Outlook durante la configurazione del nuovo Mac.
Calendario nella posta elettronica: visualizzazione dei propri impegni personali nella convocazione di riunioni.

*Outlook® per Mac 2011 è disponibile solo sulla versione Home & Business

Per saperne di più vai sulla sezione italiana di www.mactopia.com


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lettere
Dubbi, perplessità, opinioni salaci, complimenti e delazioni?
Inviate una mail all’indirizzo lettere.applicando@businessmedia24.com.
Le lettere utili a tutti e i commenti più interessanti verranno
pubblicati in queste pagine —a cura di Emanuele Fiorillo

Mac d’annata:
Caro Alessandro, siamo consci del fatto che
ci sono ancora moltissimi utenti Mac della

come aggiornarli? vecchia guardia, ma il compito di Applicando


è quello di restare sempre “sul pezzo”, per cui
non ce ne volere se trascuriamo il passato:
Questione di chipset– Cari ragazzi di Applicando, leggendo le mille dopotutto, anche quando sono usciti i Mac
novità di cui parla ogni mese la vostra rivista vien da pensare che chi in tuo possesso abbiamo versato i consueti
usa ancora un vecchio Power Mac sia rimasto all’epoca dei dinosauri, fiumi di inchiostro per descriverli nei minimi
eppure vi assicuro che in giro ci sono ancora molti G3, G4 e G5 che dettagli! Ma veniamo al tuo caso: per dotare
svolgono egregiamente il loro dovere. un vecchio Power Mac di porte USB 2, la
Nella fattispecie noi possediamo due Power Mac G4 (uno a 400 MHz, scelta obbligata è proprio quella di una
l’altro è un biprocessore da 1 GHz) che nel corso degli anni abbiamo scheda PCI da montare in uno degli slot
aggiornato con nuovi dischi rigidi e con le RAM Kingston, soprattutto interni. Ne esistono a bizzeffe, da 2 a 6 porte,
perché trovare i moduli esatti per le nostre macchine è stato molto ma per essere sicuri del loro funzionamento
semplice, grazie al configuratore presente sul loro sito. Ma ora che sotto Mac OS X bisogna procurarsene una
vorremmo aggiungere qualche porta USB 2 e un paio di schede wireless, che monti un chipset NEC; questi integrati
ci siamo arenati: vorremmo usare delle card PCI, ma non riusciamo a (in particolare il D720101GJ) garantiscono
individuare dei componenti abbastanza economici, che invece infatti la massima compatibilità con la nostra
abbondano nel mondo Pc. Voi ci sapete dare qualche dritta? piattaforma, che invece viene a mancare
—Alessandro Rossoni parzialmente o del tutto con chipset di altre
marche, come VIA e ALi. Attenzione, perché
NEC non costruisce direttamente le schede
USB: dovrai rivolgerti a un produttore che ne
utilizzi l’integrato, solitamente ben visibile al
centro della scheda PCI.
Discorso analogo per le schede wireless: noi
ti consigliamo una qualsiasi chiavetta USB,
anche la più economica, a patto che questa
monti un chipset Ralink; in tal caso dovrai
scaricare i driver per Mac dalla sezione
“Support” del sito www.ralinktech.com: il
produttore li offre per tutte le versioni di Mac
OS X dalla 10.3 in su.

026 APPLICANDO 295 - 12.2010


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a casa con l’iPad


impossibilità di sostituire la batteria o con l’iPad o come feci io con le BBS, i
usarne una supplementare; assenza nostri bisogni e i nostri gusti su quelli
della porta USB; mancanza di uno slot di tutte le altre persone,
Non così utile…– Buongiorno a tutta la per schede di memoria e schermo touch generalizzando in maniera eccessiva.
redazione di Applicando. In riferimento ai che va a nozze con le ditate. E ancora, il Certo, l’iPad non serve a tutti, è
numerosi e lusinghieri articoli che state mancato supporto a Flash: di recente, evidente. Ma il fatto che non serva a
dedicando all’iPad, mi permetto di essere l’entusiasta commesso di un megastore noi non vuol dire automaticamente
un po’ scettico sull’utilità del suddetto di elettronica mi ha detto di aver visto e che non serva agli altri… In alcuni casi
dispositivo. Banalmente: se sono in casa, a provato l’iPad, decantandone la a un buon numero di “altri”, visto che
cosa mi serve? Al di là delle solite bellezza ma ammettendo che non gli l’iPad è il singolo apparecchio
giustificazioni per comprare un nuovo serviva a nulla, essendo lui costretto a elettronico venduto più rapidamente
“oggetto del desiderio tecnologico”, mi pare usare quotidianamente un servizio web di sempre.
che l’iPad sia valido limitatamente alle basato su Flash. Non mi dilungo oltre, In realtà, l’esistenza dell’iPad non
attività più comuni come leggere la posta, ma ogni tanto vi chiedo di ascoltare dovrebbe ingenerare più di tanta
consultare le notizie del giorno, prendere anche le voci fuori dal coro. Cordialità, ansia in chi già usa il computer, il
appunti (ma anche se non ho uno —Paolo Patrone telefonino o addirittura il foglio di
smartphone o un computer, un pezzo di carta per i suoi task digitali, e non solo.
carta è sufficiente). Ma, ripeto, che nuova Quando negli anni Cinquanta sono Senza contare che il desiderio di avere
utilità mi dà l’iPad, trovandomi a casa e stati creati i grandi calcolatori un apparecchio con
con un computer a disposizione? Il discorso d’azienda, Thomas J. Watson, batterie sostituibili dall’utente, presa
non cambia quando sono in movimento o presidente del consiglio di USB, schede di memoria, supporto
fuori dalla mia abitazione: a quanto ho amministrazione di IBM (allora Flash e, aggiungo per buona misura,
capito sull’iPad non posso scrivere troppo a azienda votata ai dispositivi da ufficio anche dotato di webcam, è
lungo, quindi per la stesura di documenti come le calcolatrici meccaniche, gli perfettamente assolvibile comprando
ed e-mail è senz’altro meglio un “vecchio” schedari e le macchine per un tablet di altra marca: ce ne sono di
MacBook. Mettiamo comunque che io scrivere) pronunciò la famosa frase numerosi basati su Windows XP,
desideri avere un iPad sottomano: volendo “Penso che ci sia mercato al massimo Windows Vista, Windows 7 (ciascuno
collegarmi a Internet devo prendere per per cinque computer”. Nel 1977 Ken con varie gradazioni di funzionalità),
forza la versione 3G, spendere altri soldi per Olson, presidente di Digital Android e sistemi “puri” con Linux e
un’ulteriore SIM dati anche se ho già un Equipment Corporation, all’epoca interfacce diverse da quella creata da
iPhone con la sottoscrizione per  navigare colosso dei calcolatori aziendali, Google. Ma il punto non è questo.
in Internet, e stipulare un altro sostenne invece che “non c’è alcuna Invece, sovrapporre il nostro punto di
abbonamento. Tutto questo, tralasciando ragione perché in futuro un individuo vista a quello di tutti gli altri (“iPad
le carenze strutturali del dispositivo: debba avere un computer in casa non serve a nessuno”) in maniera
propria”. Nel mio piccolo, io stesso automatica è – questa sì – una
sostenevo, quasi due decenni fa, che forzatura. Magari dettata dal
le BBS fossero molto più funzionali di dispiacere perché non riusciamo a
quella cosa, allora molto nuova, che si farci una ragione del successo di un
chiamava Internet. Intendo dire: erano apparecchio che a noi non serve, e
molto più funzionali per me. questo ci dà fastidio. Così, preferiamo
È questa la distinzione che dovremmo vivere serenamente senza le “solite
fare: l’innovazione che “distrugge” cose Apple” e ci accontentiamo di un
l’ordine costituito ha sempre l’effetto bel tablet Pc; perlomeno, non
non secondario di spiazzarci e di rischiamo di passare alla storia
sviare i nostri giudizi. affermando che, in casa o fuori, l’iPad
Il problema è che tendiamo a non serve a niente. Vive cordialità,
proiettare, come fa il nostro lettore —Antonio Dini

028 APPLICANDO 295 - 12.2010


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le catture di Snow Leopard


Modificare il nome– Buongiorno a tutta la redazione di Applicando. Da buon
Mac user, ho aggiornato il mio computer a Snow Leopard e finora ne sono
soddisfatto, a parte un fastidioso dettaglio: il metodo con cui l’OS nomina le
fotografie fatte allo schermo! L’attuale notazione (Schermata + data + ora) è
davvero scomoda, anche perché il più delle volte i nomi delle catture sono troppo
lunghi per essere visualizzati nel Finder: per distinguere uno scatto dall’altro sono
spesso costretto a cliccarci sopra. Ho cercato il modo per modificare il
comportamento del Finder, ma senza successo; più in generale, mi piacerebbe
sapere come è possibile modificare i vari attributi delle catture (formato, cartella di
salvataggio eccetera). Cosa mi consigliate?
—Carlo Motta
Caro Carlo, iniziamo dicendo che la cattura delle immagini a schermo
(effettuabile con le combinazioni da tastiera Comando+Maiuscole+3 oppure
Comando+Maiuscole+4, seguita dal trascinamento del puntatore oppure dalla Affinché le nuove impostazioni abbiano effetto bisogna
pressione della barra spaziatrice per catturare le singole finestre) non è operata eseguire un logout oppure digitare la stringa:
dal Finder, ma da SystemUIServer, un processo in background di 10.6 che attiva killall SystemUIServer
l’applicazione situata nella cartella non visibile /usr/sbin/screencapture. Le che riavvia SystemUIServer. Per quanto riguarda la
preferenze con cui gli screenshot vengono catturati sono modificabili modifica del nome, può essere utile il comando
intervenendo sul file com.apple.screencapture.plist, contenuto nella cartella defaults write com.apple.screencapture name
Preferences dentro alla Libreria dell’utente; per farlo occorre usare il Terminale, seguito da un termine a piacere come Foto, che però si
con le seguenti righe di codice che permettono, nell’ordine, di disabilitare o limita a sostituire la parola Schermata nel nome del file. Per
abilitare la presenza dell’ombra nella cattura e di modificare il formato cambiare il resto del nome c’è Automator: aprilo e crea
immagine delle catture: un’Azione cartella che cambi il nome delle immagini
defaults write com.apple.screencapture disable-shadow -bool true salvate in Scrivania, numerandole in sequenza, seguendo
defaults write com.apple.screencapture disable-shadow -bool false l’esempio in figura. Salva l’azione cartella e copiala nella
defaults write com.apple.screencapture type tif cartella ~/Libreria/Workflows/Applications/Folder Actions/.
oppure pdf, jpg, gif, tif, bmp, pict, tga. Si può anche cambiare la cartella in cui le Infine, esistono diversi software per eseguire le operazioni
immagini vengono salvate, digitando la riga di codice descritte: per rintracciarli collegati a un sito come www.
defaults write com.apple.screencapture location macupdate.com, www.versiontracker.com, http://osx.
seguita dal nuovo percorso. iusethis.com e digita “screenshot” nei campi di ricerca.

ore
on e Dopo i vari iPod, da usare con le orecchie,
e il grande successo di iPad – periferica

m
“touch” dedicata ai polpastrelli – cos’altro

i n g ci dobbiamo aspettare dal genio di Steve?


Ebbene, non sono più solo rumors quelli

t h che indicano come imminente l’annuncio di un


incredibile prodotto pensato per le nostre appendici
inferiori: è infatti già pronto il prototipo di iPed,
l’anello mancante tra un computer e il pavimento.
Killer app di questo nuovo gingillo sarà iWeight, per
rivedere le immagini di quando eravamo magri
mentre scopriamo di aver preso quei 2 o 3 chili in più.

030 APPLICANDO 295 - 12.2010


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tori delle versioni Elements dei noti software Adobe per l’ela-
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Primo sguardo senza un giudizio


RIMA

definitivo perché il prodotto info borazione delle fotografie e del video è stato quello di confe-
è in versione beta o preliminare Adobe Italia
zionare funzioni presenti nei programmi destinati ai professio-
www.adobe.it
€ 150,00 nisti della grafica e del video in una veste più adatta all’uten-
Il nuovo riferimento € 99,60 ciascuno te occasionale, che non voglia cioè affrontare i lunghi periodi
Un’ottima scelta se acquistati singolarmente
di apprendimento richiesti dalle corrispondenti versioni pro-
Soldi ben spesi ottime potenzialità, discreta fessionali o non possa permettersi l’investimento in denaro

Senza infamia e senza lode


facilità d’uso che queste comportano. Con queste nuove versioni di Photo-
shop Elements e Premiere Elements (quest’ultimo disponibi-
C’è di meglio notevole sfruttamento del-
le risorse, non è prevista la loca- le per la prima volta anche sulla piattaforma Mac), si può dire
Se non diversamente specificato,
lizzazione per il mercato italiano che l’obiettivo sia stato raggiunto con tempestività: funziona-
tutti i prezzi si intendono Iva inclusa lità che hanno fatto la loro comparsa in Photoshop e Premie-

038 APPLICANDO 295 - 12.2010


fotografia e video digitale

re Pro CS5, lanciati solo qualche mese ne di iPhoto è stata modificata radical-
fa, sono già presenti nelle varianti Ele- mente la struttura della libreria).
ments dei due software. L’altra opzione è quella di lasciare a Or-
Purtroppo, per la piattaforma Mac non Preparare quel che serve ganizer il compito di individuare tutte le
è prevista una localizzazione per il mer- I due programmi sono accompagna- cartelle contenenti foto e video, molto
cato italiano, al contrario di quella Win- ti da un’applicazione, Organizer, che utile per i più disordinati: questa ricer-
dows: all’atto dell’installazione si può prende il posto della versione di Bridge ca può essere estesa anche a dischi ri-
scegliere fra inglese, francese o tede- inclusa nelle precedenti versioni. La fun- gidi esterni e, al termine, viene presen-
sco. Tenendo conto del potenziale pub- zione principale di Organizer è quella di tato un elenco di cartelle il cui contenu-
blico a cui si rivolge l’offerta Elements, gestire una libreria contenente foto, vi- to può essere visualizzato sotto forma
questo rappresenta un grave ostacolo, deo e audio digitali da utilizzare per le di piccole miniature, in modo da poter
non tanto per l’utilizzo dei software che proprie creazioni. Organizer può esse- selezionare facilmente quel che serve.
è, nel complesso, abbastanza intuitivo, re avviato come applicazione a sé stan- I video sono lasciati nella posizione in
quanto per la difficoltà di accesso alla te, oppure richiamato da Photoshop e cui si trovano mentre per le foto si ha
ricca offerta di tutorial, anche video, di- Premiere Elements. Il materiale può es- la possibilità di scegliere se copiarle o
sponibili online, che renderebbero an- sere importato da fotocamere, video- meno all’interno della libreria.
cora meno ripida la curva d’apprendi- camere, lettori di schede di memoria Ogni elemento aggiunto alla libreria è
mento. Entrambi i programmi sono di- o, se già registrato su un hard disk an- automaticamente sottoposto a un’ana-
sponibili in versione di prova e possono che esterno, selezionando il nome del lisi che ne determina la qualità, valutan-
essere scaricati dal sito di Adobe: ognu- file o la cartella. Prevista anche la pos- do la corretta esposizione o la nitidez-
no ha una dimensione di quasi 2 GB, a sibilità di importare immagini dalla li- za, individuando eventuali volti di per-
cui si aggiungono contenuti addizio- breria di iPhoto, ma non è supportata sone presenti e, nel caso delle riprese
nali per oltre 3 GB, non proprio l’idea- la versione più recente, inclusa in iLife video, il grado di stabilità e le variazio-
le se non si dispone di un collegamen- ’11 e presentata quando Organizer era ni di inquadratura. Soprattutto nel ca-
to a larga banda. già in commercio (con l’ultima versio- so dei clip, l’analisi non è per nulla ve-

APPLICANDO 295 - 12.2010 039


_test Adobe Photoshop Elements 9 e Premiere Elements 9

loce e assorbe la quasi totalità delle ri- bile tornare alla versione originale. Tut- fetti come la sfocatura dello sfondo di
sorse, per cui può essere opportuno ri- te le regolazioni entrano a far parte di una fotografia.
mandarla a tempi successivi se si vuo- quello che è denominato un Version Anche in Photoshop Elements si può
le continuare a lavorare agevolmente set che può essere espanso in modo da contare poi sullo Spot Healing Brush
con il Mac. Questa analisi preliminare vedere le diverse varianti. Selezionan- con la tecnologia Content Aware Fill
può essere comunque molto utile per do una delle opzioni della sezioni Cre- che permette di eliminare facilmente
individuare rapidamente foto e video ate o Share si avvia il programma corri- particolari indesiderati da una foto, co-
migliori, almeno dal punto di vista del- spondente, Photoshop Elements 9 per me possono essere i graffi presenti su
la tecnica di ripresa. le foto o Premiere Elements 9 per i vi- una vecchia istantanea acquisita con
Dopo aver importato il materiale in Or- deo. Cominciamo dal primo. lo scanner o un turista di troppo nel-
ganizer, è possibile procedere alla clas- la classica foto del monumento in sti-
sificazione, assegnare i nomi ai volti e Photoshop per il resto di noi le cartolina. La stessa tecnologia per-
altre keyword, tutte operazioni piutto- Questa è forse la definizione che me- mette di riempire in modo realistico
sto noiose, ma che permettono in se- glio si adatta alla versione 9 di Photo- gli spazi bianchi che si creano quando
guito di trovare facilmente quel che si shop Elements. La maggior parte del- si combinano due o più fotografie per
sta cercando. Nel caso delle foto, Orga- le funzionalità del potente programma ottenere una panoramica. Altra novi-
nizer permette di applicare alcuni inter- di fotoritocco Adobe sono presenti e, tà è lo Style Match: presa una foto co-
venti di regolazione automatica, raccol- in molti casi, accessibili più facilmente. me riferimento è possibile fare in mo-
ti nella sezione Fix, senza dover passa- F Organizer Questo è il caso di quelle sequenze di do che l’immagine da elaborare abbia
re per Photoshop Elements, ad esem- è in grado di operazioni che vanno sotto il nome di lo stesso look; non sempre si ottengono
pio la regolazione del colore o della ni- individuare tutte le Guided Edit: tutti i passaggi da effettua- subito risultati del tutto soddisfacenti,
tidezza. La foto di partenza non viene cartelle contenenti re per interventi che potrebbero sco- ma aggiustando le regolazioni è pos-
modificata ed è quindi sempre possi- foto e video raggiare un principiante sono descrit- sibile migliorarli in modo apprezzabile.
ti dettagliatamente, purtroppo solo in Photoshop Elements 9 offre diverse fun-
lingua inglese, come abbiamo già sot- zionalità per la condivisione delle foto-
tolineato in apertura. grafie e la produzione di stampati (bi-
Ad esempio, una delle elaborazioni glietti, collage, calendari, fotolibri e co-
Guided Edit più interessanti è l’Out Of pertine per CD). Per i fotolibri è previ-
Bounds che permette di scontornare sto però un unico formato (Lettera USA)
un soggetto in modo che sembri usci- seppure con diversi temi: le possibilità
re parzialmente dalla foto. Per arrivare di personalizzazione sono comunque
a un risultato del genere, è necessario complete, compresa la definizione del
creare ben sette livelli, alcuni dei qua- layout per ogni singola pagina e l’ag-
li con maschere: anche un grafico pro- giunta di testi anche sovrapposti alle
vetto avrebbe il suo bel da fare per re- foto. La condivisione delle foto è pos-
alizzare un simile effetto. Inoltre, qual- sibile con i social network più popola-
siasi elaborazione realizzata in modali- ri, Facebook e Flickr in testa, e le foto
tà Guided Edit può essere ulteriormen- possono essere inviate come allegati a
te modificata, nel caso fosse necessa- messaggi di e-mail, utilizzando il pro-
rio correggere piccole imperfezioni. La prio client di posta elettronica.
possibilità di associare una maschera a
qualsiasi livello è proprio una delle no- La prima volta sul Mac
vità della versione 9 ed è fondamenta- Come accennato in apertura, Premiere
le per poter ottenere rapidamente ef- Elements 9 è per la prima volta dispo-
nibile per la nostra piattaforma. Al pa-
D La funzione Auto Analyzer esamina anche ri di Photoshop Elements, anche il pro-
le clip video, assegnando una serie di keyword gramma per il montaggio video desti-

040 APPLICANDO 295 - 12.2010


fotografia e video digitale

nato al vasto pubblico degli appassio- S Out of Bounds:


nati sfrutta numerose tecnologie che risultati come
sono alla base del funzionamento del questo possono
fratello maggiore, Premiere Pro. Per fa- essere ottenuti
re un paragone con l’offerta Apple, Pre- rapidamente
miere Elements 9 si colloca più o meno con Guided Edit
allo stesso livello di Final Cut Express,
con il quale condivide la possibilità di
realizzare filmati con un numero di trac-
ce video e audio limitato solo dalle ca-
pacità dell’hardware, offrendo però an-
che funzionalità simili a quelle di iMo-
vie, ad esempio grazie alla possibilità
di scegliere un tema per dare una coe-
renza stilistica ai propri filmati.
L’elenco dei formati video supportati S Lo Spot Healing
comprende tutti quelli più diffusi nel Brush permette di
settore consumer, dal DV fino all’AV- eliminare facilmente
CHD, senza escludere i formati specifi- particolari
ci delle più recenti fotocamere digita- indesiderati
li. A differenza di iMovie e Final Cut Ex-
press, il formato AVCHD è gestito in mo-
dalità nativa, senza che sia cioè necessa-
ria una transcodifica in fase di importa-
zione, permettendo quindi un notevo-
le risparmio di tempo. Il rovescio della
medaglia è che questo formato mette
a dura prova le capacità di calcolo del
processore, per cui la successiva lavo-
razione può creare qualche difficoltà, a
meno di poter contare su un Mac abba- del materiale permette di determinare mato video. In alternativa, è possibile
stanza potente. L’iMac con processore automaticamente il tipo di ripresa (sta- scegliere fra i diversi formati suppor-
Intel Core 2 Duo da 2,4 GHz utilizzato tica, panoramica orizzontale o vertica- tati, ma la finestra di selezione può di-
per le prove non si è dimostrato molto le, grado di stabilità, nitidezza, presen- sorientare gli utenti meno esperti. Se
reattivo, soprattutto quando si comin- za di volti, qualità dell’audio, e altro an- si aggiungono poi clip in formati dif-
cia a lavorare con gli effetti. In linea di cora), semplificando quindi la successi- ferenti, questi sono ridimensionati al
massima, con il video HD può essere ne- va selezione. La funzione Auto Analy- formato prescelto.
cessario effettuare il render di ogni ef- zer è in grado di individuare i cambi di In alternativa alla Timeline classica, si
fetto, se si vuole ottenere una perfetta scena in base al contenuto delle imma- può selezionare la modalità Sceneline
fluidità nella riproduzione. Il program- gini ed è quindi utilizzabile vantaggio- utile, sia per realizzare semplici mon-
ma in sé è comunque piuttosto esigen- samente anche con i video registrati da taggi con un’unica traccia video, sia per
te in termini di risorse e capita spesso di sorgenti analogiche. un primo ordinamento temporale delle
dover attendere alcuni secondi prima Da Premiere Elements è possibile acce- clip, che potrà poi essere perfezionato
di ottenere la risposta a un comando. dere direttamente alla libreria di Orga- in modalità Timeline. Per ogni clip in-
La selezione dei clip da utilizzare per la nizer ed è sufficiente trascinare un clip serito in una traccia video della timeli-
creazione del filmato può essere gesti- nella Timeline per creare un progetto ne è possibile variare dimensioni, rota-
ta efficacemente con Organizer: l’analisi con le corrette impostazioni per il for- zione, posizione e livello di trasparen-

APPLICANDO 295 - 12.2010 041


_test Adobe Photoshop Elements 9 e Premiere Elements 9

za, anche definendo un numero arbi- tri che permettono di controllare accu- sibile applicare anche effetti di anima-
trario di keyframe. Si possono così re- ratamente il risultato finale. Anche gli zione per le singole lettere che li com-
alizzare effetti come il picture in pictu- effetti possono essere animati in mo- pongono. Se si volesse qualcosa di più
re, facendo apparire in dissolvenza le do che la loro azione vari nel tempo. ricco, vale a dire titoli con elementi gra-
immagini in sovrimpressione. Non manca poi la possibilità di con- fici di vario genere, si può poi contare
Il campionario delle transizioni messo trollare la velocità di riproduzione di su una scelta molto vasta di stili diversi.
a disposizione da Premiere Elements, ogni singolo clip, rallentandola o ve- Per velocizzare tutto il lavoro di mon-
una cinquantina in tutto, è praticamen- locizzandola a seconda delle necessi- taggio dei clip, Premiere Elements met-
te completo e va dalle semplici dissol- tà. Anche per l’audio si può contare su te poi a disposizione una trentina di te-
venze fino a raffinate trasformazioni un discreto numero di effetti, utilizza- mi differenti che vanno dal classico vi-
in 3D. Anche per gli effetti applicabili bili però solo con tracce mono o stere- deo delle vacanze a quello del matri-
al video c’è solo l’imbarazzo della scel- ofoniche (per l’audio surround si può monio, passando per i videoclip musi-
ta. Gli effetti sono suddivisi in catego- controllare solo il guadagno). cali. Se poi si ha particolarmente fret-
rie omogenee, in modo da facilitarne Più che complete, poi, le funzionalità of- ta, si può fare un tentativo con la fun-
la ricerca, e per la maggior parte di es- ferte dal programma per la creazione di zione Instant Movie che, una volta se-
si è prevista tutta una serie di parame- titoli scorrevoli o statici, ai quali è pos- lezionati i clip video e la base musica-
le, crea automaticamente il montaggio.
Non sempre questa funzione produce
risultati ottimali, ma è comunque pos-
sibile rimettere mano al montaggio per
tutte le modifiche del caso.

Dal disco alla Rete


Premiere Elements è in grado di gesti-
re la creazione di semplici DVD o dischi
Blu-ray e per questa operazione si può
scegliere fra un discreto numero di te-
mi suddivisi in una dozzina di catego-
rie diverse. Il risultato può essere ma-
sterizzato direttamente su disco oppure
utilizzato per creare un cosiddetto Web
DVD, vale a dire un filmato in formato
Flash con la struttura a menu tipica dei
A La modalità DVD, visualizzabile con un browser per
Sceneline permette Internet. Anche il semplice montaggio,
di creare senza menu, può essere salvato in for-
rapidamente una mato Flash Video, oppure MPEG2, H.264
sorta di storyboard e QuickTime, in quest’ultimo caso però
solo in definizione standard, anche se il
filmato è stato realizzato con clip in al-
ta definizione. Per quel che riguarda i
dispositivi mobili, è prevista l’esporta-
S Gli effetti zione nei formati 3GP e in quelli sup-
possono essere portati da iPhone, iPod touch e Sony
facilmente PSP. Infine, il filmato può essere cari-
personalizzati e cato anche direttamente su YouTube.
animati —Mauro Baldacci

042 APPLICANDO 295 - 12.2010


„Un documento andato perso
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vello. Per Harald Shneider (CEO e co- decimale (da 32 a 64 bit) e l’introduzio- tri programmi è ora possibile risolvere
numerose novità di gran-
de rilievo; nuove dinamiche fondatore) Cinema 4D R 12 è una ve- ne di unità di misura reali. i rari casi di discordanza tra la scala in
stabili e potenti; introduzio- ra e propria “pietra miliare” nel percor- Nelle precedenti versioni di Cinema 4D, cui il modello tridimensionale veniva
ne di unità di misura reali e di
so di Maxon, rappresentando la sum- creare un oggetto di 10 cm o 10 km non creato e il risultato dell’importazione:
luci fotometriche; interfaccia
in italiano ma di “più di due decenni di esperien- aveva alcun valore in termini di dimen- il comando Scala Documento permet-
za nella programmazione”. Esaminia- sioni reali; si trattava solo di un sistema te di impostare un “indice di conversio-
la scelta di eliminare la mo, dunque, la portata di questa ver- convenzionale per misurare e propor- ne” per creare una corrispondenza tra
vendita dei singoli moduli non
è del tutto condivisibile; poche sione analizzandone le novità. zionare lo spazio interno del program- Cinema 4D e il programma esterno da
novità nell’ambito della mo- ma. Con la R12, al contrario, un ogget- cui i file vengono importati.
dellazione Un cuore tutto nuovo to possiede misure reali e la precisione Un’altra importante funzione introdot-
Sebbene invisibili a un primo sguar- nei calcoli, la conversione automatica in ta è la compatibilità con il linguaggio
do, le grandi novità di Cinema 4D R12 base all’unità di misura scelta e la coe- di programmazione Python, che si ag-
riguardano il vero e proprio “cuore” renza nel trattamento di oggetti picco- giunge così a C.O.F.F.E.E., il linguaggio
dell’applicazione: innanzitutto una lissimi e grandissimi all’interno di una interno di Cinema 4D. Forse poco inte-

S Le luci fotometriche, grazie


allo standard IES, permettono di
ricreare all’interno di Cinema 4D
la propagazione luminosa di reali
apparecchi illuminanti presenti
nel mercato

044 APPLICANDO 295 - 12.2010


Maxon Cinema 4D R12

ressante per gli utenti meno avanzati,


Python rappresenta, per gli sviluppatori
e gli utenti che si dilettano con la pro-
grammazione, un motivo più che suf-
ficiente per l’aggiornamento.
Chiudiamo la carrellata sulle novità na-
scoste “sotto il cofano” menzionando i
notevoli miglioramenti nella compati-
bilità con le librerie OpenGL: Cinema
4D R12 supporta lo standard Open-
GL 3.0 con miglioramenti nelle pre-
stazioni di visualizzazione (per i siste-
mi che lo supportano) che vanno oltre
il 50%. Anche con configurazioni “me-
die”, in termini di RAM e schede grafi-
che, la riproduzione dell’animazione è
ad esempio più veloce del 30-50% ri-
spetto a prima.
A Le nuove inserire neanche un keyframe. permette agli utenti esperti di creare
Dinamiche mozzafiato dinamiche Anche i corpi morbidi (un rompicapo espressioni matematiche personaliz-
Una delle richieste più insistenti degli introducono forze, nella precedente versione del modu- zate molto potenti.
utenti storici del programma Maxon ri- vincoli, molle, motori lo di simulazione dinamica) sono sta-
guardava il comparto delle simulazioni e corpi morbidi ti brillantemente perfezionati e sem- Un vero fotorealismo
dinamiche, ormai antiquato e farragi- direttamente plificati: qualsiasi oggetto dinamico si Notevoli avanzamenti si possono ap-
noso rispetto ai programmi più recen- all’interno di Cinema può trasformare con un paio di clic in prezzare nel comparto di rendering
ti. Maxon non è stata certo a guarda- 4D R12 un corpo morbido, in grado di defor- fotorealistico. Come anticipato, il nuo-
re: già nella precedente R11.5 era sta- marsi, gonfiarsi e stirarsi in modo asso- vo sistema basato su unità reali di mi-
ta introdotta, attraverso il modulo Mo- lutamente realistico, controllando una sura ha permesso l’introduzione delle
Graph, la Bullet physics library, un set miriade di parametri sia a livello di in- luci fotometriche, attraverso lo stan-
di istruzioni molto noto nella comunità tero corpo, sia a livello di singoli punti. dard IES (Illuminating Engineering So-
grafica che si è rivelato estremamente Il sistema messo a punto da Maxon ha ciety). Utili soprattutto per simulazio-
stabile ed efficace per introdurre rile- dell’incredibile: difficile trovare tanta ni in ambito architettonico, i file di tipo
vamento di collisioni e forze fisiche in potenza e semplicità in programmi IES contengono i dati di propagazione
3D. Ora le dinamiche dei corpi rigidi so- della medesima categoria, soprattut- spaziale di un dato apparecchio illumi-
no state estese a tutti gli oggetti di Ci- to se si considera che ogni elemento nante in base alla forma e alla dimen-
nema 4D e non solo ai cloni gestiti da perfezionato attraverso l’impiego delle sione. Sono le stesse case di produzio-
MoGraph: qualsiasi elemento può col- dinamiche può interagire con tutti gli ne di lampade che mettono a disposi-
lidere con altri o assoggettarsi a forze elementi di una scena e, grazie al po- zione tali dati, permettendo di simular-
che imprimono un movimento. tenziato modulo MoGraph, può essere li in maniera pressoché perfetta anche
Il sistema di dinamiche implementato applicato a un numero infinito di clo- in computer grafica.
consente di“connettere”tra loro più og- ni per spettacolari animazioni di mas- Cinema 4D consente di caricare tali da-
getti con molle e joint complesse, uti- sa, calcolate velocemente e senza er- ti e di analizzarne un’anteprima rende-
lizzando persino cerniere e “motori”; in rori dal motore interno di Cinema 4D. rizzata prima ancora di applicarli a una
questo modo si può dar vita con facilità Ricordiamo, poi, che molte delle fun- fonte di luce. La funzione è ben imple-
a sistemi complessi (come un’intera au- zioni dinamiche introdotte sono dispo- mentata e numerosi parametri consen-
tomobile) per realizzare animazioni re- nibili anche come “nodi” di XPresso, il tono di personalizzare l’informazione
alistiche e fisicamente accurate, senza linguaggio grafico proprietario che contenuta nel file IES; è possibile, ad

APPLICANDO 295 - 12.2010 045


_test Maxon Cinema 4D R12

xon: questa R12 ha visto sparire in un


sol colpo la filosofia “modulare” da noi
tanto apprezzata nelle precedenti ver-
sioni. Non è più possibile acquistare sin-
golarmente moduli come hair (destina-
to alla resa di fibre e filamenti) o Mocca
(per la character animation).
In Maxon hanno dato vita a una nuo-
va famiglia di configurazioni predefini-
te: Prime diventa la versione base, che
include BodyPaint 3D; Broadcast è de-
stinata alla motion graphic; Visualize al
design e all’architettura; Studio, infine,
è la configurazione più completa, con
anche hair e Mocca. Tutte queste solu-
zioni integrano librerie ricche di oggetti
e settaggi molto utili al campo di appli-
cazione cui sono destinate e certamen-
te risultano ben strutturate per garan-
tire il massimo in termini di strumenti
esempio, modificare il colore della lu- A Grazie ai nuovi inquadrare ogni scena (in caso questa e prestazioni. La scelta di Maxon, sep-
ce, l’intensità (in lumen o candele) e il shader procedurali ne contenga più di una) e i settaggi di pur non del tutto condivisibile, ci pare
tipo di ombra prodotto. Mattone e rendering più idonei, senza dover mai comunque assai coraggiosa: un ripen-
Proprio per garantire un maggiore fo- Pavimento è ora aprire il file relativo. samento di tutta la gamma, proprio in
torealismo è stato introdotto il Linear ancor più facile concomitanza con una integrale riscrit-
Workflow; si tratta di una tecnica, ormai creare texture Cambiamenti trasversali tura del programma, getta le basi per
adottata dalla maggioranza dei pro- architettoniche di Cinema 4D R12 porta con sé almeno un futuro che ci riserverà sicuramen-
grammi di rendering, che permette di natura parametrica seicento novità e migliorie: impossibi- te grandi sorprese. Fino alla fine di di-
ottenere, a parità di condizioni di luce, le commentarle in una singola recen- cembre sono previste offerte che aiu-
risultati sensibilmente migliori grazie sione. Possiamo solo rimarcare come teranno anche gli utenti più reticenti a
a una più armoniosa dispersione della ogni comparto (modellazione, anima- compiere questo salto verso il futuro.
luce, all’eliminazione delle aree sovra- zione, rendering, texturing) sia stato ri-
esposte e a una più naturale restituzio- maneggiato e migliorato. Sensazioni positive
ne dei colori all’interno di una scena tri- Ci sembra però che proprio la sezione In Maxon hanno compiuto ancora una
dimensionale. Abilitare il Workflow Li- di modellazione sia da troppo tempo volta un ottimo lavoro, riscrivendo inte-
neare in Cinema 4D R12 comporta un immutata e necessiti, per stare al pas- gralmente il programma per adeguar-
solo clic: sarà l’applicazione a creare i so col mercato, di una ventata di novi- lo ai più recenti standard del settore
parametri necessari, modificando tut- tà. In questo ambito sono stati intro- e, allo stesso tempo, per prepararlo ai
ti i valori e proponendo delle antepri- dotti “solo” alcuni innovativi Deforma- futuri sviluppi. Le nuove sorprendenti
me già ad hoc. tori, come Superficie, per deformare un Dinamiche faranno la felicità di tutti gli
Completamente rivisto, infine, il Batch oggetto in modo da adagiarlo sulla su- utenti che si dedicano all’animazione in
Render, ora ribattezzato Render Queue, perficie di un altro, o Camera, che de- computer grafica mentre l’introduzio-
vera e propria “centrale di comando” forma un elemento in base a una gri- ne delle unità reali di misura e delle lu-
dalla quale caricare più scene (purché glia orientata secondo il punto di vista ci fotometriche allinea il programma a
preventivamente salvate su hard disk) della telecamera. quanto di più elevato il mercato offra
per farle renderizzare in sequenza, po- Va poi commentata, nello specifico, oggi per la simulazione fotorealistica.
tendo scegliere la telecamera con cui una nuova scelta commerciale di Ma- —Carlo Magrì

046 APPLICANDO 295 - 12.2010


_test scanner

Questo scanner coniuga portabilità e buone prestazioni, tenendo comunque presente


che ogni buon equilibrio fra le due caratteristiche è sempre frutto di un compromesso
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Canon ImageFormula P-150M


Canon
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€ 295,00 +Iva

buona velocità di scansio-


ne, acquisizione fronte/retro
Siamo abituati ad avere a che fare con di tecnologia) e che esiste anche in una marsi nel piano di appoggio per i fogli
la dotazione di software documenti che“nascono”già in formato versione specifica per Mac: il model- da scansionare. A scomparsa, si rivela-
Mac è limitata rispetto a quel-
la Windows; peso non proprio digitale, ma soprattutto in ambito pro- lo P-150M oggetto della nostra prova. no le guide per lo scorrimento dei fo-
“portatile” fessionale c’è ancora la necessità di digi- gli e due alette per sostenerli. Il tutto è
talizzare documenti cartacei. Fortuna- Il primo impatto ancora in plastica, ma è solido. Il pun-
tamente oggi gli scanner non devono Chiuso, lo scanner Canon è un paralle- to più debole sono le guide ripiegabi-
essere necessariamente ingombran- lepipedo nero compatto che misura po- li, ma nell’uso normale dello scanner si
ti per offrire buone prestazioni, esiste co meno di 28 x 10 x 4 centimetri ed è suppone vengano aperte e chiuse con
anzi una fascia di prodotti specifica che quindi facilmente trasportabile, a pat- poca frequenza. Aprendo il corpo cen-
cerca di unire la velocità di scansione to come accennato di aggiungere alla trale dello scanner si nota che i modu-
con un ingombro contenuto. propria borsa circa 970 grammi di peso. li di scansione sono due: ciò permet-
Rientra in questa categoria anche l’Ima- Il corpo dello scanner è in plastica ma te di acquisire un documento in fron-
geFormula P-150 di Canon, una unità dà un’impressione di solidità e di buona te/retro con un’unica passata, a tutto
che può essere definita portatile (per chi ingegnerizzazione, soprattutto quan- vantaggio della velocità complessiva
si voglia portare dietro un chilogrammo do lo si apre per porlo nella sua con- di acquisizione.
figurazione operativa. Il lato superio- Lo scanner Canon, da buona periferi-
re e quello frontale sono incernierati ca portatile, funziona anche senza ali-
per aprirsi a mo’ di sportello e trasfor- mentatore: in questo caso riceve ener-
gia direttamente dal Mac mediante la
F L’interfaccia connessione USB. In alternativa si può
del software collegare il P-150M al Mac con due ca-
di acquisizione vi USB – uno per lo scambio dati, l’altro
“integrato” nel (in dotazione) specifico per l’alimenta-
P-150M è essenziale, zione – ed eventualmente usare anche
ma le funzioni un trasformatore (opzionale) per libe-
necessarie ci sono rare del tutto il Mac dal compito di for-
quasi tutte nire energia allo scanner.

048 APPLICANDO 295 - 12.2010


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_test Canon ImageFormula P-150M

La velocità di scansione varia a seconda ner) con una prima applicazione per Per qualche
di quale schema usiamo: le specifiche l’acquisizione dei documenti: Captu- funzione in più
vanno da un minimo di 10 facciate al reOn Touch Lite. La si può usare diret- In dotazione allo scanner c’è anche
minuto in fronte/retro per la scansione tamente dallo scanner, senza scaricar- CaptureOn Touch, ossia la versione
a colori a 200 dpi con un solo collega- la sul disco del Mac. completa del software di scansione
mento USB a un massimo di 30 faccia- CaptureOn Touch Lite offre tutte le fun- precaricato sulla periferica. La filosofia
te al minuto per l’acquisizione in bian- zioni fondamentali per la scansione dei di funzionamento è la stessa, cambiano
co/nero con doppia USB o alimentato- documenti e sarà probabilmente suffi- le opzioni disponibili per quanto riguar-
re separato, sempre a 200 dpi. ciente per gran parte degli utilizzatori da l’output del documento scansiona-
Il P-150M può operare a risoluzioni mi- del P-150M. Averla nello scanner per- to. Se la versione Lite si limita a salva-
nori (150 dpi), ma anche e più oppor- mette di scansionare documenti su re un PDF della scansione, la versione
tunamente a risoluzioni maggiori: 300, qualsiasi Mac, anche su quelli che non completa prevede anche la possibili-
400 e 600 dpi. I tempi di scansione, ov- hanno su disco alcun programma di ac- tà di usare formati diversi (PDF, TIFF o
viamente, in questi casi si allungano. quisizione. L’interfaccia del software è JPEG) e di passare la scansione diret-
Come scanner automatico, il P-150M essenziale ma permette di configurare tamente a una seconda applicazione,
gestisce blocchi di al massimo 20 fogli. tutti i parametri di scansione e di avvia- inserirla in un messaggio di e-mail o
re l’acquisizione dei documenti, la quale salvarla su disco.
Alla prova pratica a sua volta genera un file PDF con tutte Più interessante è la possibilità di pre-
Siamo partiti dal presupposto che si vo- le pagine scansionate. I test con Captu- configurare quelli che l’applicazione
glia usare lo scanner in modo davve- reOn Touch Lite ci hanno permesso di definisce“lavori”di scansione: in pratica
ro portatile, quindi lo abbiamo testa- valutare quanto la velocità di scansio- si possono creare più profili di scansio-
to usando solo i cavi USB in dotazione, ne sia in linea con le specifiche. In sen- ne in cui si indicano a priori i parame-
senza alimentatore separato. so stretto lo è: se consideriamo come tri di acquisizione dell’originale (risolu-
Nella modalità d’uso con un solo cavo scansione il solo passaggio vero e pro- zione, profondità colore e via dicendo)
USB bisogna seguire bene le istruzio- prio del documento fra i due sensori di e cosa fare del documento scansiona-
ni: lo scanner va impostato con l’inter- F Una caratteristica acquisizione, possiamo sostanzialmen- to. In questo senso le opzioni sono le
ruttore Auto Start su ON prima di es- importante del te confermare i dati di targa. Se invece stesse già indicate: scegliere il tipo di
sere connesso al Mac, altrimenti non software “full” consideriamo come tempo di scansione file e se trasferirlo a una seconda ap-
verrà riconosciuto. Se tutto viene fatto CaptureOn Touch quello che va dall’avvio della scansio- plicazione, inviarlo via e-mail o salvar-
correttamente, sulla Scrivania del Mac è la possibilità di ne stessa al momento in cui abbiamo lo su disco. Una volta definito un “lavo-
appare un disco USB esterno (in realtà cambiare il formato un documento PDF effettivamente di- ro”, lo si può avviare direttamente dalla
è una memoria flash interna allo scan- di acquisizione sponibile, le cose cambiano perché al- menulet che il software inserisce nel-
la scansione fisica si aggiunge il tempo la barra menu del Mac. I profili gesti-
di elaborazione del documento finale. bili da CaptureOn Touch sono dieci: al-
I risultati – per il nostro MacBook Pro cuni di uso comune sono già predefi-
con processore Core 2 Duo a 2,26 GHz niti, ma sono comunque modificabili.
e 2 GB di RAM – sono comunque più In sostanza, il Canon ImageFormula P-
che soddisfacenti per il tipo di prodot- 150M è un buon compromesso fra por-
to testato. Abbiamo ottenuto in poco tabilità e prestazioni, che svolge più
più di un minuto un documento A4 che adeguatamente il suo compito.
scansionato a 600 dpi con profondità Lo apprezzeranno soprattutto coloro
colore di 24 bit. A risoluzioni più con- che cercano ingombri ridotti, mentre
suete questo lasso di tempo si è ridot- chi ha bisogno di velocità nel funzio-
to a 15 secondi (300 dpi) e a 11,2 se- namento oppure deve gestire grandi
condi (200 dpi). Più rapide le scansio- volumi di scansioni farà meglio a sce-
ni in scala di 256 grigi: 9 secondi a 300 gliere uno scanner fisso tradizionale.
dpi, poco più di 8 a 200 dpi. —Francesco Pignatelli

050 APPLICANDO 295 - 12.2010


Accessori iPad

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supporto a tre posizioni consente di posizionare l’iPad in modalità digitazione, sia
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Dopo un’attesa neanche lunghissima, se consideriamo l’uscita dell’iPad,


è arrivata la versione di FileMaker per i dispositivi iOS: si chiama FileMaker Go
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FileMaker Go 1.1.1
FileMaker
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FileMaker Go € 15,99
FileMaker Go for iPad € 31,99

porta in modo comple-


to le funzionalità di FileMa- FileMaker, sia come prodotto, sia co- for iPad) per accedere a file di FileMa- Nel caso in cui i database siano sul no-
ker Pro su iOS me azienda, non ha bisogno di molte ker serviti da FileMaker Pro o FileMaker stro dispositivo, le eventuali modifiche
non stampa direttamente presentazioni: è uno strumento essen- Server 10 e 11, sia via Wi-Fi sia via 3G, effettuate saranno applicate solamen-
ziale per moltissime realtà, e FileMaker esattamente come faremmo con File- te alla copia locale e per condividerle
Go aggiunge ulteriori possibilità alle Maker Pro. Le modifiche che andremo con altri utenti dovremo o fornire loro
già grandi potenzialità della famiglia a effettuare su questi database saran- il file oppure sincronizzare i contenuti
di prodotti FileMaker. Si tratta, in buo- no immediatamente disponibili per tut- della nostra copia locale con una co-
na sostanza, di un thin client per solu- ti gli altri utenti connessi, e viceversa. pia su un server che tutti possano vi-
zioni sviluppate in FileMaker Pro o Ad- Inoltre, possiamo trasferire un qualsia- sualizzare. FileMaker Go non ha capa-
vanced e servite da FileMaker Pro o Ser- si file .fp7 sul nostro dispositivo e uti- cità di sincronizzazione out of the box,
ver. Le funzionalità sono praticamen- lizzarlo direttamente. Come lo trasfe- ma questa può essere costruita in mo-
te identiche per le due versioni, quella riamo? Usando la Condivisione docu- do (relativamente) semplice.
per iPhone (e iPod touch) e quella per menti di iTunes, che troviamo nel tab Una volta che siamo connessi a un Fi-
iPad, con un’unica rimarchevole diffe- Applicazioni quando colleghiamo il no- leMaker Server oppure abbiamo il da-
renza, legata alla presenza o meno del- stro iPhone o iPad al Mac via USB. Esi- tabase sul nostro iPad o iPhone, cosa
la macchina fotografica e che vedremo stono anche due altri modi per sposta- ci facciamo? Possiamo visualizzare i re-
nel dettaglio più avanti. re un file di FileMaker su un iPhone o cord, ovviamente, compresi gli ogget-
iPad: inviarlo per e-mail come allegato ti inseriti in campi contenitore, i campi
Database da asporto e aprire l’allegato direttamente in File- calcolati e i riassunti. Possiamo aggiun-
Cosa possiamo fare con FileMaker Go? Maker Go, grazie alla funzionalità Do- gere, modificare o eliminare record, con
Possiamo usare il nostro dispositivo cument Support di iOS 4 (ma presente le avvertenze descritte più sopra. Pos-
iOS (iPhone e iPod touch con iOS 4.0 o anche su iOS 3.2 per iPad). L’altro modo siamo effettuare delle ricerche tra i re-
successivo per FileMaker Go, iPad con è scaricarlo dal web aprendo un sem- cord e ordinare i risultati, navigando tra
iOS 3.2 o successivo per FileMaker Go plice link in Safari. record e formati, sfruttando le familiari
viste a scheda, elenco o tabella. Tutte le
relazioni definite sul nostro file conti-
nuano a funzionare, così come i portali.
Funzionano anche le varie funzionalità
che apprezziamo in FileMaker Pro, ad
esempio il Quick Find e i Web Viewer,
e praticamente tutti gli script. L’inter-
faccia che visualizziamo sulla versione
desktop di FileMaker rimane la stessa
su FileMaker Go, con alcune piccole dif-
ferenze. Le funzionalità che troverem-
mo nella barra menu o nella barra de-
A Con FileMaker Go gli strumenti di stato sono collegate a
diventa possibile gestire icone sul margine superiore e inferiore
il magazzino direttamente dello schermo, visto che iOS non ha la
dall’iPhone S Il File Browser su iPhone barra dei menu. Sono ovviamente sup-

052 APPLICANDO 295 - 12.2010


_test FileMaker Go 1.1.1

D Le impostazioni de possibile chiamare uno script defi-


di FileMaker Go nito da noi. Si tratta di una funzionalità
su iPad non presente in FileMaker Pro, ma che
consente agli sviluppatori di estende-
re FileMaker Go a piacimento offren-
do una serie di possibilità aggiuntive,
come ad esempio la capacità di gesti-
re codici a barre e QR Code.
Dopo l’aggiornamento a 1.1.1 rimane
sostanzialmente una limitazione, non
strettamente legata a FileMaker Go, ov-
vero l’impossibilità di stampare, che è
infatti legata alla mancanza di questa
funzionalità in iOS. La buona notizia è
che, come forse noto, la possibilità di
stampare sarà inclusa nell’aggiorna-
mento 4.2 a iOS che Apple rilascerà a
portate tutte le gesture: pinch, swipe, Aggiornamenti novembre, la cattiva notizia è che Fi-
tap, zoom, oltre al cambio di orienta- a ritmo intenso leMaker, Inc. non ha comunicato se e
mento e i vari widget nativi di iOS, ad Dalla fine di luglio, quando è stata ri- quando FileMaker Go sarà aggiornato
esempio per le liste di valori e le date. lasciata la versione 1, si sono susse- per supportare la stampa. Vista la rapi-
Cosa invece non possiamo fare? Non guiti diversi aggiornamenti minori, fi- dità e consistenza degli aggiornamen-
possiamo creare un nuovo database e no alla versione 1.1 rilasciata lo scorso ti, siamo fiduciosi che avverrà in tem-
non possiamo alterare la struttura (ta- 22 settembre, che porta una grandis- pi molto brevi.
belle, relazioni, script ecc.) di uno esi- sima quantità di miglioramenti. Come Certo, ci sono alcuni comportamenti
stente. Abbiamo quindi necessità di uti- per tutte le applicazioni per iOS, questi che ci piacerebbe vedere implementa-
lizzare FileMaker Pro o, meglio, Advan- aggiornamenti sono gratuiti. ti, ma si tratta di possibili migliorie, non
ced. Da iOS non è possibile attivare la La prima aggiunta è la possibilità di ge- difetti. Uno per tutti: FileMaker Go capi-
condivisione, né quella nativa di File- nerare PDF direttamente da FileMaker sce l’orientamento del dispositivo, ov-
Maker né alcuna forma di condivisio- Go e salvarli sul dispositivo oppure in- viamente, ma non c’è modo per far fa-
ne web. Inoltre non è possibile espor- viarli per e-mail. Sempre in tema di sal- re a FileMaker qualcosa quando l’orien-
tare i record in alcun formato e non è vataggi e invii, è possibile salvare un da- tamento cambia. Detto in un altro mo-
possibile utilizzare i plug-in di FileMa- tabase e inviarlo per e-mail: in pratica do, quando giriamo l’iPhone o l’iPad il
ker. Non funziona il correttore ortogra- ci si può scambiare database senza do- formato su cui ci troviamo si ridimen-
fico e non è possibile visualizzare i gra- ver ricorrere a una connessione o sin- siona ma non c’è modo di passare au-
fici di FileMaker 11. Quindi un enorme cronizzazione via iTunes. È poi possibi- tomaticamente a un altro formato spe-
salto in avanti rispetto, sia a FileMaker le importare record da un database lo- cifico per il nuovo orientamento in cui
Mobile (chi se lo ricorda?), sia ad altre cale o remoto usando uno script. Altre ci troviamo. In conclusione, una prima
applicazioni che consentono diversi li- migliorie sono mirate a rendere più ef- release veramente solida e ben fatta,
velli di sincronizzazione con FileMaker ficiente lavorare con foto e altri media. come non se ne vedevano da tempo.
Pro. Tutto molto bello, ma le prestazio- Su iPhone è possibile fare fotografie di- Lo scorso 3 novembre FileMaker ha ri-
ni? Queste, soprattutto dopo un’otti- rettamente da FileMaker Go e inserir- lasciato Go 1.1.2: tra le novità principa-
mizzazione anche sommaria, sono ot- le in un campo contenitore, così come li, oltre a bug fix e ottimizzazione, la lo-
time tenendo conto dell’hardware su è possibile acquisirle da Immagini. Ul- calizzazione in italiano (tra le altre lin-
cui gira il soft­ware. Risultano lente se tima, ma non meno importante, è una gue) e la possibilità di sovrascrivere file
confrontate con FileMaker Pro, ma si miglioria apportata al modo in cui Fi- sull’iPhone utilizzando script.
tratta un po’ di comparare pere e mele. leMaker Go gestisce le URL e che ren- —Vincenzo Gentile

054 APPLICANDO 295 - 12.2010


_test telefono

Telefono fisso cordless con funzionalità di sincronizzazione avanzate


tramite software disponibile per Mac OS X
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Gigaset SL400
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design gradevole; versati-


le nelle funzioni; ampie possi-
bilità di sincronizzazione e con- Nonostante l’arrivo sul mercato di mo- che ma anche per una insospettabile no in modo preciso anche nella digi-
figurazione delli di telefonia mobile sempre più ag- affinità con la nostra piattaforma, per tazione: il tastierino è retroilluminato,
la personalizzazione del- guerriti in quanto a funzionalità mul- quanto riguarda i servizi di sincroniz- fattore importante che lo rende repe-
la rubrica potrebbe essere mi- timediali e ludiche, oltre che telefoni- zazione e gestione dei file. ribile e gestibile anche al buio, men-
gliore; non viene sincronizza- che e di comunicazione in generale, la tre il display a colori è sempre visibile
to il calendario
fetta di mercato che riguarda la tele- Il cellulare da casa e con segnalazioni in più colori sele-
fonia fissa non sembra voler rimanere La prima cosa che colpisce di questo zionabili. Come modello di punta del-
indietro, anche se finora non ha cono- modello è l’estetica: con parti portanti la gamma cordless di Gigaset, l’SL400
sciuto la stessa rapida evoluzione. Sie- in metallo, fatta eccezione per la parte propone le migliori caratteristiche har-
mens, uno dei marchi leader nel setto- dell’ampio display in vetro, l’SL400 è dware come suonerie polifoniche, pos-
re, propone, di anno in anno, interes- perfettamente in grado di rivaleggia- sibilità di ignorare le chiamate anoni-
santi evoluzioni stilistiche e tecnolo- re con i blasonati modelli di cellulare me ma anche di nascondere il nume-
giche intorno alla linea di cordless Gi- a tasti di ultima generazione. L’intero ro in uscita, SMS e vibrazione, il tutto
gaset (marchio del gruppo Siemens): case appare robusto e maneggevo- configurabile tramite un semplice me-
per Applicando è perlomeno insolito le, compresi i pulsanti che rispondo- nu a icone, comandato da un tasto di
un test di questo tipo, ma il nuovo mo- navigazione a punti attivi. Manca in
dello SL400, scelto per questa prova, questo senso solamente la possibili-
risulta interessante per gli utenti Mac tà di gestire l’ordine dei contatti, che
non solo per le innegabili doti tecni- appare forzatamente per cognome.
Il modello arriva con un ricevitore se-
parato dalla base di ricarica, utile per
tutte quelle situazioni nelle quali il pas-
saggio del cavo telefonico potrebbe
essere un problema. In caso di man-
canza di corrente o di assenza di ali-
mentazione per le basette, l’apparato
non funziona (ogni base ha un proprio
alimentatore esterno). Abbiamo pro-
vato il modello a diverse distanze, an-
che in verticale, e tranne qualche spo-
radica interferenza, l’audio
è sempre stato all’al-
tezza delle aspettati-
ve, anche in modalità
vivavoce.
La batteria del telefono
si è dimostrata genero-
sa: non abbiamo provato
a raggiungere le 230 ore
di standby dichiarate, ma

056 APPLICANDO 295 - 12.2010


_test Gigaset SL400

ti da Rubrica indirizzi al telefono (tra-


sferimento o sincronizzazione), sia li-
mitare la sincronizzazione a uno spe-
cifico gruppo di contatti selezionati.
L’intero processo avviene in due fasi:
nella prima i contatti vengono estra-
polati dalla rubrica del Mac (ed even-
tualmente del telefono, se è attiva la
fusione delle due rubriche) e poi, con
un ulteriore comando, applicati fisica-
mente nei rispettivi punti.
Abituati all’automatismo di iTunes con
iPhone, questo duplice passaggio ci ha
lasciati un po’ perplessi la prima volta,
ma un esame più attento ha rivelato
l’attenzione posta dagli sviluppatori
A S Due sulla questione: la telefonia fissa è di-
schermate versa da quella mobile per via delle va-
del software rie regole che potrebbero presentarsi
di sincronizzazione con i diversi operatori, senza contare
Gigaset QuickSync: la eventuale presenza di un centralino
l’interfaccia è in con la necessità di imporre determina-
inglese ma pulita e ti prefissi per effettuare le telefonate
semplice (regole che invece non hanno senso
con i telefoni cellulari).
Questa doppia fase serve proprio a ef-
fettuare un controllo preventivo sul-
lo stato, con diversi automatismi che
permettono di inserire specifici prefis-
si, nazionali o locali, solamente al te-
lefono senza per questo intaccare la
rubrica del Mac. Anche se QuickSync
il telefono è apparso perfettamente in comoda connessione Bluetooth. Una non permette la gestione degli even-
grado di risolvere una normale attivi- volta collegato il telefono al Mac, fisi- ti di iCal (il telefono presenta però un
tà da casa o anche da ufficio per più camente o via wireless, basta scarica- proprio calendario interno), vengono
giorni senza ricarica. re l’applicazione gratuita QuickSync sincronizzati i compleanni (presenti
(non inclusa nella confezione ma re- nei contatti), con tanto di segnalazio-
Sincronizzazione laterale peribile nella sezione download del ne visiva da parte del telefono.
Nonostante tutte le caratteristiche sin sito gigaset.com) per comunicare in Il collegamento USB non consente di
qui elencate, è nell’interfacciamento modo diretto con il prodotto, sincro- vedere la memoria interna (un po’ co-
con la nostra piattaforma che il tele- nizzando contatti, immagini e suone- me succede per l’iPhone) ma eventua-
fono fa emergere le particolarità più rie (anche in MP3). li file immagine da utilizzare come sal-
interessanti: il collegamento tra il te- L’interfaccia di QuickSync risulta sem- vaschermo o suonerie possono essere
lefono e il Mac (o Pc) è possibile via plice e diretta. Una volta tracciato il te- inviate all’SL400 sia utilizzando l’inter-
USB 2.0 tramite il connettore posto lefono (localmente via USB o in moda- faccia QuickSync sia tramite il più clas-
nella parte inferiore (che provvede an- lità wireless) è possibile selezionare sia sico collegamento Bluetooth.
che alla ricarica) oppure con una più la modalità di trasferimento dei contat- —Matteo Discardi

058 APPLICANDO 295 - 12.2010


_test storage

Unità NAS (Network Attached Storage) con due alloggiamenti disco


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ne gratuite Il DS210j della taiwanese Synology è 3,5” o 2,5” (capacità massima del sin­ Synology fornisce i NAS privi di di­
un piccolo parallelepipedo bianco lat­ golo disco: 2 TB). schi, aspetto che comporta vantaggi
qualche pecca nella tra-
duzione e nell’interfaccia te, con una ricca dotazione di spie an­ DS210j si posiziona a metà nell’offer­ e svantaggi. Tra i primi la possibilità di
utente teriori (stato, LAN, disco 1 e disco 2). In­ ta di Synology per la casa e la piccola scegliere marca e modello dei dischi
sieme a queste, una porta USB, il pul­ azienda; il più piccolo modello DS110j da installare e la possibilità di rispar­
sante di copia rapida e d’accensione. è molto simile: condivide con il DS210j miare qualche euro procurandoli dal
Toccandolo con mano, si percepisce la forma esteriore, ma dispone dell’al­ rivenditore di fiducia. Altri produttori
che la qualità della plastica non è ai li­ loggiamento per un solo disco; il fratel­ obbligano all’acquisto dei loro dischi,
velli dei prodotti Apple, ma è comun­ lo maggiore DS410j (recensito su Ap- ma spesso non ne dichiarano com­
que buona. Sul retro la generosa ven­ plicando il maggio scorso) offre invece pletamente le caratteristiche o la mar­
tola da 70 mm è in compagnia di due la possibilità di inserire quattro dischi. ca. In questo modo l’utente è limitato
porte USB aggiuntive e del connetto­ In tutti i casi il software integrato è Disk­ nella scelta e vincolato nella spesa. Lo
re LAN, di tipo Gigabit. Station Manager 3.0 (DSM 3.0), che of­ svantaggio principale è che, fuori dal­
All’interno l’elettronica è ordinata e fre un’interfaccia utente web evoluta e la scatola, il DS210j non è utilizzabile:
protetta da una struttura metallica ricca di funzioni. i dischi vanno ordinati separatamen­
che può ospitare due dischi SATA II da te (anche se qualche rivenditore onli­
ne offre dei pacchetti NAS+dischi, ma
non sempre a buon prezzo) e quindi
installati nel dispositivo.
Un altro aspetto da considerare è che
Synology raccomanda di utilizzare solo
dischi certificati, ovvero che l’azienda
ha testato direttamente. Sul sito web
del produttore è presente un databa­
se di compatibilità, diviso per prodot­
to. I più temerari possono anche con­
sultare un elenco di dischi provati da­
gli utenti e che hanno condiviso pub­
blicamente la loro esperienza.
Con i prodotti Synology bisogna quindi
armarsi di cacciavite e armeggiare con
le viti fornite in dotazione, diversamen­
te da altri prodotti che consentono di
smontare e rimontare i dischi senza at­
trezzi. L’apertura del DS210j, che si ot­
tiene scorrendo una metà dello sca­
tolotto sull’altra, non comporta sfor­
zi, così come l’installazione dei dischi,
che richiedono “solo” otto viti. Una vol­
ta richiuso il NAS, per sicurezza è me­

060 APPLICANDO 295 - 12.2010


Synology DS210j

D Il pannello
di controllo del NAS
è ricco di opzioni

ware di sistema direttamente dal sito Le porte USB del dispositivo possono
del produttore, ignorando la versione essere impiegate per estendere la di­
presente sul CD, che quasi sicuramen­ sponibilità di spazio connettendo un
te sarà meno aggiornata. A ogni mo­ disco esterno, che potrà poi essere ge­
do, è comunque possibile aggiornare stito con l’interfaccia utente del firm­
il firmware successivamente alla pri­ ware; in alternativa è possibile utilizza­
A Il pannello posteriore del Synology DS210j ma installazione, attraverso una fun­ re le medesime porte per connettere
zione della console d’amministrazione. alla rete locale fino a due stampanti in
glio bloccarlo con le due viti posterio­ Una volta caricato il software di siste­ modalità LPD.
ri. La viteria (con qualche esemplare di ma e riavviato il dispositivo, operazio­ Il firmware supporta la gestione degli
scorta) è fornita con il prodotto. ne che richiede un tempo tutto som­ utenti e dei gruppi, con la possibilità
mato contenuto, è necessario aprire la di specificare quote d’occupazione di
Configurazione console d’amministrazione, puntando spazio. È possibile creare tutte le car­
Nella confezione è presente anche un con il browser al nome di rete indica­ telle di rete che servono, anche critto­
CD, con il software e i manuali in diver­ to in Assistant e, tramite Storage Ma­ grafate e assegnare i privilegi d’acces­
se lingue, tra cui l’italiano. Il CD è mul­ nager, configurare i dischi e l’opzione so per ciascun utente.
tisistema, quindi è necessario navigare RAID. Conviene poi eseguire il controllo La funzionalità Wake On Lan (WOL) per
fino alla cartella Mac OS X per accede­ di parità sui dischi, per rilevare e mar­ l’accensione automatica del dispositivo
re alle immagini disco che contengo­ care eventuali errori. È un’operazione non è disponibile (è presente nel più
no i due software per la nostra piatta­ un po’ lunga ma rende più tranquilli costoso DS210+) ma è sempre possi­
forma, Synology Assistant e Synology nella successiva fase di utilizzazione. bile impostare accensioni programma­
DownloadRedirector. Per completare te tramite uno schedulatore software.
l’installazione si utilizza Assistant, che Caratteristiche Queste sono solo le funzioni di base,
è in grado di rilevare i NAS connessi in I prodotti Synology supportano diver­ a cui si aggiungono tante altre appli­
rete e inizializzarli, assegnando tra l’al­ si standard RAID. Il livello si può impo­ cazioni, che peraltro sono espandibili
tro il loro nome di rete e la password stare da interfaccia e la sua disponibi­ grazie alla possibilità di installare pac­
d’amministratore. Uscito dalla fabbri­ lità varia in funzione del numero di di­ chetti aggiuntivi.
ca, il DS210j non ha alcun firmware in­ schi presenti nel dispositivo. Nel caso
stallato, per cui è necessario procede­ di un DS210j con due dischi installati Multimedia
re al suo caricamento utilizzando Sy­ è possibile scegliere JBOD, RAID 0 o 1. Le funzionalità multimediali di DSM 3.0
nology Assistant. L’unica accortezza Il NAS è accessibile tramite i protocol­ sono molto interessanti: oltre al server
che ci sentiamo di consigliare è quella li SMB, AFP, FTP, NFS e WebDav. È sup­ iTunes è possibile utilizzare Audio Sta­
di scaricare l’ultima versione del soft­ portato Time Machine. tion, un player MP3 via web che sup­

APPLICANDO 295 - 12.2010 061


_test Synology DS210j

D Photo Station
consente di gestire
foto e video, di
condividerli su
Internet e su un
blog; il caricamento
delle foto può
avvenire anche
attraverso
l’applicazione per
iPhone DS photo+,
che ne permette
anche la
consultazione
porta playlist, playlist intelligenti e la DMZ e dai firewall. Sicuramente, se è uti­
possibilità di utilizzare un telecomando lizzato per archiviare dati importanti e
remoto (venduto separatamente). Au­ sensibili, questo approccio ha perfetta­ si può sempre utilizzare la funzionali­
dio Station consente di leggere i bra­ mente senso. Ma l’accoppiata DS210j/ tà di blog integrata, che fornisce alcu­
ni archiviati sul disco (la cartella con­ DSM 3.0 offre funzionalità che sugge­ ne limitate opzioni di configurazione.
divisa per archiviare la musica viene riscono all’immaginazione diversi sce­ In tutti i casi le funzionalità che consen­
creata automaticamente attivando la nari d’utilizzo. tono di dialogare con l’esterno richie­
condivisione iTunes) oppure accede­ Photo Station è l’applicazione di DSM dono la configurazione di un indirizzo
re a stream di iPod, radio Internet o al­ 3.0 che consente di gestire un databa­ IP pubblico statico, caratteristica soli­
tri media center compatibili UPnP/DL­ se di fotografie e video, di condivider­ tamente non disponibile nei contratti
NA. Diciamo altri perché anche il Me­ li su Internet e addirittura di pubblica­ ADSL per il grande pubblico.
dia Server di DSM 3.0 supporta questo re un blog. Si noti comunque che non si tratta di
protocollo, che rende possibile condi­ Il caricamento delle foto può avvenire soluzioni pensate per sopportare un
videre contenuti multimediali presen­ tramite Photo Station, File Station, File carico di rete elevato e che non pos­
ti sul disco con stereo o TV abilitati (o Browser, Synology Assistant o attraver­ sono sostituire efficacemente un ho­
anche da PS3 o Xbox). so l’applicazione per iPhone DS photo+, sting professionale.
Audio Station può essere controllato disponibile gratuitamente su App Sto­
anche con un’applicazione per iPhone, re e che ne consente anche la consul­ Applicazioni evolute
DS Audio. È disponibile gratuitamente tazione. File Station e File Browser so­ Tra le applicazioni disponibili per DSM
in App Store e consente di gestire la ri­ no due applicazioni di DSM che girano 3.0 troviamo anche Download Station
produzione come se si stesse utilizzan­ all’interno del browser e permettono di 2, che consente di eseguire download
do il telecomando remoto e in modo si­ gestire i file presenti sul NAS e, grazie in background tramite protocollo Bit­
mile a quello che fa Apple Remote per a un’Applet Java, anche quelli presen­ Torrent, FTP, HTTP, eMule e NZB. L’occu­
iTunes. Inoltre, DS Audio consente di ri­ ti sul computer locale. Particolarmen­ pazione di banda è regolabile a livello
produrre in streaming il contenuto del te interessante la funzionalità di up­load orario e al termine del download è pos­
NAS su iPhone o iPod. e download, che essendo gestita a co­ sibile ricevere un messaggio di avviso
de, consente di eseguire più operazio­ da parte del sistema. Mail Station è in­
Verso l’esterno ni contemporaneamente. vece un pacchetto aggiuntivo che con­
Spesso ci si limita a pensare a un NAS Con l’applicazione Web Station è possi­ sente di trasformare il NAS in un mail
come a un dispositivo che esaurisce la bile ospitare fino a trenta siti web, sup­ server che supporta SMTP, POP3, Pop3
propria utilità all’interno dei confini de­ portati da PHP e MySQL. È possibile in­ SSL/TLS, IMAP e IMAP SSL/TLS. È pre­
limitati dalle quattro mura domestiche stallare un’applicazione PHP già pronta sente inoltre una webmail integrata.
o dell’ufficio, isolato e protetto da una o realizzarne una ad hoc. In alternativa —Massimiliano Bigatti

062 APPLICANDO 295 - 12.2010


_test audio e video

Sintoamplificatore stereo 2.1 con riproduttore integrato di DVD e dischi Blu-ray,


dotato di dock per iPod e iPhone e presa USB per chiavette o hard disk
info

Pioneer BCS-FS500
Pioneer
www.pioneer.it
€ 469,00

design elegante; controllo


remoto per iPod/iPhone
L’enorme diffusione della musica liqui- dotati di un supporto da tavolo che può ma. Questo si dimostra molto efficace
uscita video iPod solo in da ha spinto numerosi produttori di essere tolto e hanno uno sviluppo ver- nell’upscaling del video fino a 1080p
video composito
apparecchiature Hi-Fi a dotare i pro- ticale: la loro collocazione ideale è im- quando si riproduce un DVD; il massi-
pri prodotti della possibilità di colle- mediatamente a fianco dello schermo, mo della qualità video si apprezza pe-
gamento diretto con i player musicali in modo da offrire una ricca immagine rò nella riproduzione dei dischi Blu-ray
portatili per eccellenza. Pioneer è stata sonora nonostante l’assenza di diffusori e il lettore integrato supporta anche la
una delle prime a intraprendere questa posteriori; all’interno di ogni diffusore, funzione BD Live per accedere a conte-
strada e uno degli ultimi prodotti pre- trovano posto due altoparlanti midran- nuti addizionali scaricabili da Internet,
sentati è il sistema home cinema BCS- ge da 5,2 cm di diametro e un woofer per il quale è presente una presa RJ-45.
FS500 dotato di connettore dock sepa- da 2,6 cm a semicupola. La risposta in Il Pioneer BCS-FS500 è dotato di una
rato per iPod/iPhone. frequenza degli altoparlanti frontali va porta USB sul frontale alla quale pos-
La sezione audio si avvale di un poten- da 200 Hz a 20 kHz, mentre il subwoo- sono essere collegati dispositivi come
te amplificatore 2.1 da 300 W di picco fer bass-reflex con cono da 16 cm, co- chiavette o hard disk esterni, formattati
totali a cui sono col- pre la gamma di frequenze comprese in FAT16/32 o NTFS, per la riproduzione
legati due sottili dif- fra 34 e 1.000 Hz. di brani musicali, foto e video. Per i file
fusori e un subwoo- audio i formati gestiti sono abbastan-
fer. I diffusori sono Telecomando per tutto za numerosi (AAC, AC3, MP3 e WMA),
Il funzionamento del sistema può es- mentre per le foto si possono riprodur-
sere controllato tramite il telecoman- re solo file in formato JPEG o PNG. Per
do che dispone di un tasto specifico quanto riguarda il video, il campiona-
per l’attivazione dell’iPod/iPhone e che rio di formati supportati è abbastan-
ne consente il controllo a distanza, sia za ampio: AVI, DIVX (anche HD), XVID,
per la riproduzione dei brani musica- MPEG 2 e MPEG4. Il supporto per i file
li, sia per le foto e il video. Nel secon- .mkv è limitato ai codec più diffusi, ca-
do caso, però, le immagini possono es- ratteristica comune alla quasi totalità
sere visualizzate solo collegando il te- dei riproduttori multimediali. Al con-
levisore all’uscita in video composito trario di quanto avviene con il mate-
e la qualità del segnale è quella stan- riale registrato su iPod/iPhone, l’uscita
dard dell’iPod/iPhone: non si può cioè HDMI è sfruttabile per la visione di fo-
contare sull’uscita HDMI pilotata dal to e video registrati su dispositivi USB.
processore video integrato nel siste- —Mauro Baldacci

064 APPLICANDO 295 - 12.2010


_focus

Sinora il MacBook Air era il


secondo Mac per chi voleva
la massima portabilità, ora ha
le caratteristiche e la potenza
elaborativa per sostituire
(quasi) qualsiasi portatile
Apple. Grazie anche all’iPad

Chiamando “Back to the


Mac” l’evento in cui ha presentato i
nuovi MacBook Air di cui parliamo in
queste pagine, Apple ha mandato un
messaggio non del tutto atteso:
secondo Cupertino si è venuto a
creare un circolo virtuoso tra il
mondo dei Mac e quello degli
“iDispositivi” basati su iOS. Se le
prime incarnazioni di iPhone OS
partivano, con le debite differenze,
dalla stessa base di codice di Mac OS
X, ora iOS è maturato abbastanza
come piattaforma autonoma da
portare a sua volta qualcosa in dote
ai computer tradizionali. Varie
funzioni di Mac OS X 10.7 Lion
presentate in anteprima ne sono la
testimonianza più evidente, ma in
Apple amano sottolineare che anche
diverse caratteristiche dei nuovi
MacBook Air sono state ispirate dal
successo dell’iPad. Nello specifico
Apple mette in evidenza la
portabilità, la comodità della
—Francesco Pignatelli memoria Flash come tecnologia di
foto di Cristiano Maggi storage e il fatto che un iPad ritorna

068 APPLICANDO 295 - 12.2010


leggerezza 2.0

leggerezza
pronto all’uso immediatamente dallo
stato di Stop, anche se è rimasto
spento per giorni. Non saranno
probabilmente tre elementi chiave
per giustificare l’acquisto di un
MacBook Air, ma – come spieghiamo
meglio più avanti – hanno
effettivamente il loro peso.

Forma e sostanza
Al primo impatto con i due nuovi
MacBook Air l’attenzione è
inevitabilmente richiamata dal
“piccolo” con schermo da 11,6 pollici,
anche perché il modello con il
convenzionale display da 13,3 pollici
ricorda molto il predecessore. In realtà
c’è molto di nuovo in entrambi i
MacBook Air, e basta guardarli di lato
netbook sono troppe e giustificano
almeno parzialmente la grande
differenza di prezzo (almeno 999
euro contro una media di 299-349).
Le dimensioni e il peso
particolarmente ridotti (1,06
chilogrammi per il modello da 11
pollici e 1,32 per quello più grande)
sono stati raggiunti anche
eliminando in entrambi gli Air il disco
rigido interno, che è stato sostituito
da una buona dose di memoria Flash:
da 64 a 256 GB, a seconda della
versione. Apple in particolare spiega
che la memoria Flash è stata integrata
all’interno del MacBook Air in modo
più evoluto del normale: invece di
usare un classico disco allo stato
solido (SSD), che ha le stesse
2.0
blocco di alluminio. Questo era vero
già per la generazione precedente di
MacBook Air, stavolta viene però
realizzato con tecnologia unibody
anche il “coperchio” che contiene il
display. Risultato: una maggiore
solidità complessiva del notebook,
– e non solo di fronte, chiusi – per dimensioni di un disco convenzionale sempre mantenendo il peso ai
rendersene conto. Va fatta però prima da 2,5 pollici, è stato usato solo minimi di casa Apple.
di tutto una importante premessa: 11 quello che serve (i chip di memoria) Guardando lateralmente gli Air si
pollici è una dimensione da netbook, con un sensibile risparmio di spazio. notano le differenze estetiche con la
ma sarebbe sbagliato considerare il Partiamo da ciò che i due nuovi vecchia generazione. Apple ha
piccolo Air come “il netbook di Apple”. MacBook Air hanno in comune. abbandonato le linee leggermente
Le differenze costruttive tra Entrambi hanno un case unibody, arrotondate della famiglia e ha
l’ultraportatile di Cupertino e un ossia realizzato a partire da un unico adottato il design più squadrato dei

APPLICANDO 295 - 12.2010 069


_focus leggerezza 2.0

MacBook Pro. In un certo senso i lati


dei nuovi Air sembrano quelli di un
MacBook Pro, tagliati a metà lungo la
loro diagonale. La dotazione di porte
è, per banali questioni di spazio, meno
ricca di quella dei portatili
professionali, ma più variegata dei
MacBook Air precedenti. Sul lato
sinistro troviamo il connettore
MagSafe per l’alimentazione, una
porta USB, il minijack per le cuffie e un
microfono; sul lato sinistro ci sono
invece l’uscita video Mini DisplayPort,
un’altra porta USB e (solo per il
modello da 13 pollici) uno slot per
schedine di memoria SD. È stato Ergonomicamente il MacBook Air da 13 pollici
abbandonato, quindi, lo sportellino non sacrifica nulla alla portabilità. Anche la tastiera e il
che nei MacBook Air precedenti trackpad in vetro sono gli stessi degli analoghi MacBook
nascondeva le (pochissime) porte Pro, con la sola eccezione della retroilluminazione
di connettività; non se ne sentirà (assente) e del tasto di accensione/spegnimento
la mancanza. ora facente parte della tastiera
Non c’è, prevedibilmente, una unità
ottica. È sempre possibile acquistare
separatamente il SuperDrive esterno
o condividere in rete l’unità ottica
di un altro Mac (o Pc), ma Apple
ha fatto in modo che questo
non sia necessario nel caso in cui
si debba reinstallare il sistema
operativo: il classico DVD di ripristino
è stato sostituito con una piccola
chiavetta USB.
La ricerca delle dimensioni minime
possibili ha fatto altre due “vittime”:
nei nuovi Air sono state eliminate la
porta a infrarossi frontale e la spia
bianca che pulsa quando il portatile si
pone in stato di Stop.

Piccoli fuori, “grandi” dentro


Sollevato il display dei MacBook Air,
ci si trova di fronte a due normali
MacBook di ultima generazione.
Questo vuol dire che anche il modello
da 11 pollici dispone di una tastiera
standard da 79 tasti: a Cupertino non
hanno sacrificato le dimensioni dei

070 APPLICANDO 295 - 12.2010


leggerezza 2.0

caratteristiche tecniche
modello 11 pollici 13 pollici
processore Intel Core 2 Duo a 1,4 GHz Intel Core 2 Duo a 1,86 GHz
cache 3 MB di cache L2 condivisa 6 MB di cache L2 condivisa
memoria 2 GB di RAM DDR3 a 1.066 MHz
storage 64 GB di memoria flash 128 GB di memoria flash 128 GB di memoria flash 256 GB di memoria flash
grafica chip grafico integrato Nvidia GeForce 320M
display 11,6” widescreen (16:9) lucido con retroilluminazione 13,3” widescreen (16:10) lucido con retroilluminazione
a LED (risoluzione di 1.366 x 768 pixel) a LED (risoluzione di 1.440 x 900 pixel)
connessioni 2 USB 2.0, uscita video Mini DisplayPort 2 USB 2.0, uscita video Mini DisplayPort,
slot per schede di memoria SD
audio minijack per cuffie, altoparlanti interni stereo, microfono omnidirezionale, supporto per auricolari Apple con telecomando e microfono
wireless Bluetooth 2.1+EDR, Wi-Fi 802.11n
input tastiera standard da 79 tasti, trackpad multitouch
alimentatore MagSafe da 45 watt
dimensioni e peso 29,95 x 19,2 x 0,3-1,7 cm; 1,06 Kg 32,5 x 22,7 x 0,3-1,7 cm; 1,32 Kg
prezzo € 999,00 € 1.149,00 € 1.299,00 € 1.599,00

singoli tasti, ma hanno risparmiato esterni (è un problema di qualsiasi


sullo spazio fra essi e fra la tastiera e il notebook, non solo dei MacBook Air).
bordo del case. Solo i tasti della fila Gli schermi dei nuovi MacBook Air
più in alto (quella dei tasti funzione) meritano una trattazione specifica,
nel modello da 11 pollici sono più perché è anche grazie alle loro
bassi del normale. Il feeling nella caratteristiche che gli ultraportatili si
digitazione è lo stesso dei MacBook candidano adesso in maniera molto
Pro, la differenza più rilevante con la più convincente a svolgere il ruolo di
tastiera di questi ultimi è la mancanza Mac principale e non più solo di
della retroilluminazione dei tasti. secondo computer da viaggio. Per
Con questa generazione i MacBook entrambi gli Air si tratta dei consueti
Air acquistano il trackpad con display lucidi – non esiste la versione
rivestimento in vetro che equipaggia i opaca, neanche in opzione –
MacBook Pro e tutte le relative retroilluminati a LED, il punto sta,
gesture multitouch. Apple ritiene che però, nella risoluzione che Apple è
il successo dell’iPad dimostri la riuscita a dare a entrambi i pannelli.
familiarità che gli utenti possono Il MacBook Air da 11,6 pollici monta
raggiungere con i “gesti” a più un display con risoluzione nativa di
dita, motivo per cui li 1.366 x 768 pixel. In numeri grezzi, si
ritroviamo tutti nei tratta quindi di uno schermo che offre
nuovi Air. Altra più “spazio” di quello degli attuali
novità, che MacBook Pro con schermo da 13,3
non è visibile pollici, anche se di poco: 1,049 milioni
ma che è di pixel contro 1,024, giusto 25 mila
nettamente pixel in più. Constatazione immediata:
udibile, è che i nuovi MacBook il MacBook, che oggi garantisce la
Air hanno finalmente due altoparlanti massima portabilità, non impone
e non uno solo: è supportato dunque spiacevoli compromessi rispetto a
il suono stereo, anche se, per ascoltare cosa riusciamo a visualizzare sullo
davvero bene la propria musica, resta schermo. C’è, ovviamente, il rovescio
indispensabile dotarsi di altoparlanti della medaglia: per trasporre la

APPLICANDO 295 - 12.2010 071


_focus leggerezza 2.0

Avere un display da 13 pollici ma con la risoluzione di


uno da 15 contribuisce molto a trasformare l’ultraportatile
di Cupertino in un notebook adatto a qualsiasi tipo
di impiego, tranne quelli che richiedono una GPU potente.
Lo stesso vale per il MacBook Air con display da 11”

bassa dello schermo senza attivare sul chip integrato Nvidia GeForce
la sua funzione Nascondi. 320M, che usa 256 MB della memoria
Il display del MacBook Air da 13,3 di sistema, ed è quindi allo stesso
pollici pare più convincente; anche in livello degli attuali MacBook Pro da
questo caso, Apple è riuscita a 13 pollici. Tra l’altro, è la medesima
racchiudere nello schermo una “area anche la capacità di pilotare un
edificabile” sinora caratteristica di monitor esterno a risoluzione
risoluzione di un normale schermo portatili più grandi: la risoluzione massima di 2.560 x 1.600 pixel
da 13 pollici in uno da quasi 12, nativa del nuovo Air è infatti di 1.440 x (leggermente superiore a quella
Apple ha aumentato la densità dei 900 pixel, la stessa dell’attuale dell’Apple LED Cinema Display da 27
pixel portandola a circa 135 per MacBook Pro con schermo da 15 pollici) e, contemporaneamente, il
pollice, contro i 113 di un MacBook pollici. È stato mantenuto il fattore di display interno alla risoluzione nativa.
Pro. Il risultato è che tutto viene forma convenzionale di 16:10, quindi Dato che anche il processore è lo
visualizzato più in piccolo e può, in non ci sono particolari stranezze stesso (un Intel Core 2 Duo) e che la
certe occasioni, risultare necessario nell’uso delle applicazioni. Come nel frequenza operativa non è, almeno
ingrandire i caratteri dei documenti o caso del MacBook Air da 11 pollici, per l’Air da 13 pollici, molto lontana
delle pagine web per leggerli con anche lo schermo del modello da 13 da quella dei portatili “pro”, non
comodità. Un altro dettaglio di cui pollici mostra una densità di pixel per stupisce che nelle prove pratiche le
tenere conto, è l’aspect ratio del pollice superiore alla media e, quindi, performance dei nuovi Air siano
nuovo schermo: in risoluzione nativa non sempre indicata per visualizzare vicine e in qualche caso anche
è un 16:9, mentre tutti gli altri caratteri piccoli. superiori a quelle dei MacBook Pro
portatili di Apple – compreso il nuovo di fascia “entry”. Il bello, per gli
MacBook Air da 13,3 pollici – usano Prestazioni da Pro utenti potenziali dei nuovi Air, è
schermi in formato 16:10. Nell’uso di I display dei nuovi MacBook Air sono che questa constatazione può
configurazione
MacBook Air 13” alcuni software si sente la mancanza gestiti da una sezione grafica che fa essere estesa un po’ a tutte le
Intel Core 2 Duo 1,86 GHz, di spazio in verticale, specie se siamo segnare un bel passo avanti rispetto caratteristiche prestazionali
2 GB RAM, SSD 256 GB, abituati a tenere il Dock nella parte alla generazione precedente. È basata dei nuovi ultraportatili Apple.
NVIDIA GeForce 320M,
256 MB VRAM condivisa

CPU Open GL
MacBook Pro 15” i5 2,4 GHz 4.745,67 MacBook Pro 15” i5 2,4 GHz 2,22 15,72
MacBook Pro 15” i7 2,66 GHz 5.387,33 MacBook Pro 15” i7 2,66 GHz 2,55 15,82
cinebench
geekbench

iMac 27” Core 2 Duo 3,06 GHz 4.312,67 iMac 27” Core 2 Duo 3,06 GHz 1,78 25,13
iMac 27” i7 2,8 GHz 8.597,67 iMac 27” i7 2,8 GHz 5,07 32,26
MacBook Pro 15” Core 2 Duo 2,66 GHz 3.728,67 MacBook Pro 15” Core 2 Duo 2,66 GHz 1,49 12,88
MacBook 13,3” Core 2 Duo 2,4 GHz 3.377,00 MacBook 13,3” Core 2 Duo 2,4 GHz 1,38 11,44
Mac mini Core 2 Duo 2,4 GHz 3.376,33 Mac mini Core 2 Duo 2,4 GHz 1,38 11,56
iMac 27” i3 3,2 GHz 6.008,00 iMac 27” i3 3,2 GHz 2,69 27,31
Mac Pro 12-core Xeon 2,93 GHz 24.840,30 Mac Pro 12-core Xeon 2,93 GHz 15,32 32,74
MacBook Air 13” Core 2 Duo 1,86 GHz 2.981,00 MacBook Air 13”Core 2 Duo 1,86 GHz 1,09 12,89

072 APPLICANDO 295 - 12.2010


leggerezza 2.0

A parità – con i MacBook Pro – di MacBook Air con CPU da 1,86 GHz non sfigurano: il MacBook Pro da 15
scheda grafica, i nuovi MacBook Air sono praticamente raddoppiate. pollici Core i5 da 2,4 GHz è più
possono compensare i loro Anche il confronto con il MacBook potente (4.745 punti Geekbench),
processori più lenti (1,4 o 1,6 GHz da 13 pollici è significativo: ma non troppo. Questo ribadisce il
per l’11 pollici e 1,86 o 2,13 GHz per quest’ultimo, con il suo processore vantaggio dell’aver adottato storage
il 13 pollici) con la maggiore velocità da 2,4 GHz, resta avanti di pochi Flash al posto dell’hard disk, anche
dello storage Flash rispetto ai dischi punti (3.377 contro 2.981) rispetto se nei test legati alla grafica il chip
fissi convenzionali. L’indice all’Air da 13 pollici standard e GeForce 320M regge poco il
complessivo Geekbench sintetizza ovviamente ancora meno rispetto confronto con la scheda dedicata
bene questa evoluzione: il MacBook all’Air configurato con il processore GeForce GT 330M.
Air da 11 pollici standard (CPU da superiore, che però non abbiamo L’adozione dello storage Flash ha
1,4 GHz) fa segnare un valore di avuto modo di testare direttamente. altre due conseguenze interessanti.
2.250 punti, quello da 13 pollici Ci si può persino far tentare dal La prima è quello che Apple chiama
preconfigurato Apple Store (CPU da confronto con il MacBook Pro da 15 “instant on”: se lasciamo un
1,86 GHz) arriva a 2.981; le pollici, un paragone che con la MacBook Air in Stop per più di
prestazioni rispetto al precedente generazione precedente di un’ora circa, il computer entra in uno
MacBook Air sarebbe stato stato di “sonno profondo” in cui
improponibile. Anche qui i nuovi Air consuma ancora meno. In questo
modo può conservare la carica per
un massimo di 30 giorni circa e,

CPU Thread Memory Disk Quartz Open GL GUI


MacBook Pro 15” i5 2,4 GHz 190,79 479,70 311,58 50,64 214,53 192,19 314,68
MacBook Pro 15” i7 2,66 GHz 222,64 521,28 334,01 51,79 246,43 237,51 375,01
Xbench

iMac 27” Core 2 Duo 3,06 GHz 218,08 291,59 215,25 71,57 247,74 278,50 380,17
iMac 27” i7 2,8 GHz 229,31 943,82 422,41 71,37 294,56 325,68 394,03
MacBook Pro 15” Core 2 Duo 2,66 GHz 190,43 280,84 193,54 42,88 208,20 168,37 318,01
MacBook 13,3” Core 2 Duo 2,4 GHz 170,09 235,46 193,33 44,51 193,97 156,65 192,43
Mac mini Core 2 Duo 2,4 GHz 170,97 216,51 191,27 42,73 176,47 153,79 164,76
iMac 27” i3 3,2 GHz 217,36 558,10 375,69 86,47 282,93 345,95 432,39
Mac Pro 12-core Xeon 2,93 GHz 229,42 1.206,4 401,89 332,85 341,02 298,57 418,87
MacBook Air 13” Core 2 Duo 1,86 GHz 131,63 177,79 180,27 237,43 142,10 111,81 193,84

APPLICANDO 295 - 12.2010 073


_focus leggerezza 2.0

quando lo “risvegliamo”, riportarsi in Segnali di futuro imboccare decisamente questa


pochi istanti allo stato in cui In molti si aspettavano che sarebbe strada su portatili “normali” e senza
l’avevamo lasciato. Senza, cioè, quel stata la fascia alta dei MacBook Pro a grossi impatti sul cartellino del
seppur breve intervallo di tempo che indicare la strada verso i portatili prezzo. Promette bene anche
un altro MacBook richiede per Apple del prossimo futuro, invece l’evoluzione dei display: se in uno da
ripristinare il suo stato. La seconda pare proprio che siano i nuovi 11 pollici si può avere lo spazio in
conseguenza è che l’autonomia dei MacBook Air l’esempio di quello che pixel di uno da 13 – e in uno schermo
MacBook Air è aumentata, dato che accadrà. L’adozione integrale della da 13 quello di uno da 15 –
la memoria Flash consuma memoria Flash al posto dei dischi c’è la possibilità di avere portatili
comunque meno energia di un disco fissi è un classico esempio di compatti sui quali usare applicazioni
a piatti rotanti. L’Air da 11 pollici ha innovazione in stile Apple: ora dall’interfaccia anche complessa,
una autonomia dichiarata di 5 ore, sembra una evoluzione ovvia e i da Photoshop a Xcode.
che diventano 7 per il modello da 13 vantaggi dei dischi SSD sono noti da Dei nuovi MacBook Air, è difficile
pollici. tempo, ma a Cupertino sono i primi a non restare colpiti dal modello con

A Le connessioni del MacBook Air 13”:


Il nuovo MacBook Air con schermo da 11,6 pollici fiancare l’Air con l’ottimo chipset grafico integra-
una settimana con il MacBook Air 11”

sul lato sinistro MagSafe, USB 2.0, cuffia


è il più piccolo di sempre nella famiglia dei porta- to GeForce 320M. Fin dall’inizio l’Air è molto ra-
e microfono incorporato; sul lato destro tili Apple, tanto che anche il suo imballo appare pido: i tempi di avvio da spento sono fulminanti
lo slot SD Card, un’altra porta USB 2.0 sorprendentemente grande rispetto al contenu- (più o meno dieci secondi), la velocità per usci-
e Mini DisplayPort to– L’Air è subito sotto il cartone, avvolto in uno re dallo stato di “sleep” è di circa un secondo. A
strato di plastica trasparente che lo protegge. Si guadagnarci è poi l’uso di applicazioni che fac-
tratta di un computer sottilissimo, molto leggero ciano ricorso intensivo alla memoria di massa o
ed estremamente compatto, che ha proporzioni che richiedano il ricorso continuo allo swap.La
ingannevoli. Una volta alzato il coperchio, infat- soluzione trovata da Apple (la memoria di mas-
ti, lo schermo sembra più grande, grazie all’ele- sa è connessa direttamente alla scheda madre)
vata risoluzione e alla sottostante tastiera com- è pulita e fornisce da subito benefici ben tangi-
pleta. Per una settimana abbiamo sottoposto a bili nell’uso quotidiano.
vari test d’uso sul campo un nuovo Air configu- I limiti evidenziati dall’Air invece sono nella con-
rato con 128 GB di storage SSD, 2 GB di RAM e tenuta quantità di memoria RAM installabile in
processore Intel Core 2 Duo da 1,4 GHz; una CPU fabbrica (al massimo 4 GB) e nella ridotta dimen-
di vecchia generazione, che permette però di af- sione delle unità allo stato solido: i 128 GB (64 GB

074 APPLICANDO 295 - 12.2010


leggerezza 2.0

display da 13 pollici. A un prezzo stesso prezzo (1.749 euro) e pesa un risoluzione da computer “vero”, ma
(1.299 euro) molto vicino a quello chilo e mezzo in più. Volendo proprio tale elemento positivo
del MacBook Pro da 13 pollici (che sintetizzare: se prima il MacBook Air rappresenta il suo punto
costa 1.149 euro) si acquista un da 13 pollici era un costoso sfizio per potenzialmente debole: la densità
portatile un po’ più veloce, più gli amanti della portabilità disposti a dei pixel è molto elevata e potrebbe
moderno, molto più leggero e con rinunciare alle prestazioni, ora è un creare problemi a chi voglia usare il
uno schermo a risoluzione portatile completo a tutti gli effetti, piccolo Air senza collegarlo mai a un
maggiore. Spendendo 1.779 euro si tranne per chi fa grafica “pesante” o monitor esterno. Il costo, a ben
passa al processore più potente, 2,13 video editing. vedere, non è anomalo: il suo
GHz, e si raddoppia la RAM, Il MacBook Air da 11 pollici ha una cartellino del prezzo standard (999 o
raggiungendo una configurazione in portabilità straordinaria ed è un vero 1.149 euro) è allineato a quello del
grado di giocarsela anche con il Mac portatile, non un compromesso MacBook Pro da 13 pollici (1.149 o
MacBook Pro Core i5 da 15 pollici in stile netbook. In questo conta 1.449 euro), dal quale non è tanto
con CPU a 2,4 GHz, che ha quasi lo moltissimo che il display abbia una lontano in termini di prestazioni.

Dei due nuovi MacBook Air, è difficile


non restare colpiti dal modello con display
da 13 pollici: ha la potenza elaborativa
e lo “spazio pixel” adatti a competere
con computer portatili nominalmente
di fascia superiore, anche di casa Apple

nel modello base) sono rapidamente saturati netbook, uno dei computer-bonsai con tastie- ca, peso paragonabile, stessa profondità e lar-
dal materiale che si utilizza normalmente su ra e monitor lillipuziani e soprattutto privi di ghezza superiore di un paio di centimetri) ma
un computer (documenti, musica, fotografie, muscoli per compiti strutturati. non ne è un avversario. Il design è bilanciato
applicativi). Il vero difetto però è la mancanza L’Air riesce infatti ad aprire una ventina di pa- e accattivante.
di una tastiera retroilluminata (e conseguen- gine di Safari, iTunes, un paio di documenti di L’autonomia della batteria dell’Air, circa 5 ore
temente di un sensore per la regolazione au- Word e tre sessioni VNC senza manifestare se- come dichiarato da Apple, è ben inferiore a
tomatica della luminosità dello schermo). gni di spossatezza eccessiva. Riproduce video quella dell’iPad. Alla fine del 2010 la presenza
Anche il più piccolo degli Air manifesta però un ad alta definizione senza problemi. Niente da di due sole porte USB e il resto tutto wireless
carattere segnatamente diverso dalle genera- fare invece per compiti fuori scala, come mon- (niente Ethernet, niente FireWire, niente CD-
zioni che lo hanno preceduto. Più agguerrito, taggi video, utilizzo di videogiochi 3D troppo ROM, niente slot per SD Card) appare tutt’al-
dotato di sufficiente potenza ed equilibrio di potenti o altre attività che richiedono tutta la tro che scandalosa, come fu invece per il pri-
prestazioni da poter essere usato come buon potenza della CPU o processori grafici discreti. mo Air del gennaio 2008.
sostituto del computer primario a un prezzo Il nuovo superleggero di Apple, dal peso di Questo prodotto è, al termine della prova, as-
non esorbitante, il MacBook Air 11,6”dimostra 1,06 chilogrammi, scompare letteralmente solutamente consigliabile per la sua estrema
di essere in grado di svolgere un buon nume- nella borsa. È sostanzialmente identico a un portabilità e la più che discrete performance.
ro di ruoli senza dover essere paragonato a un iPad per ingombro (stesso spessore all’incir- —Antonio Dini

APPLICANDO 295 - 12.2010 075


_focus

vivere
in digitale
A poco meno di due anni
dall’uscita della precedente
versione, Apple ha rilasciato
iLife ’11, la rinnovata suite
di applicazioni per il digital
lifestyle che fa parte del
corredo software di ogni Mac

—Mauro Baldacci

Una consistente parte


dell’evento “Back to the Mac”
organizzato da Apple lo scorso mese
di ottobre è stata dedicata alla nuova
versione di iLife, la suite di
applicazioni per la gestione delle
fotografie e la creazione di filmati e
brani musicali. I componenti principali
della suite iLife ’11 sono sempre tre
(iPhoto, iMovie e GarageBand) e sono
questi gli unici segnalati sulla
confezione, ma sul DVD trovano posto
anche iDVD e iWeb. Quest’ultimo è
nella stessa versione presente in iLife
’09 mentre iDVD passa dalla versione
7.0.4 alla versione 7.1, quindi un
aggiornamento minimo che non offre
alcuna nuova funzionalità.
Evidentemente, Apple non reputa
importante continuare lo sviluppo di
queste due applicazioni: nel caso di
iDVD, questa scelta può essere
giustificata dal più volte reiterato
scetticismo di Jobs nei confronti
dell’impiego dei supporti fisici come
mezzo per la distribuzione dei
contenuti, ma proprio per questo ci si
attenderebbe una maggiore

076 APPLICANDO 295 - 12.2010


vivere in digitale

attenzione nei confronti del web. D La finestra


La suite iLife ’11 è preinstallata in ogni principale di iPhoto
nuovo Mac e l’aggiornamento dalle ’11: la disposizione
precedenti versioni ha un costo di 49 dei comandi è ora
euro per la versione singola e di 79 meglio organizzata
euro per il Family Pack. L’installazione
della suite richiede poco più di
quattro GB di spazio su disco e
almeno la versione 10.6.3 di Mac OS X.
La nuova installazione elimina
automaticamente le precedenti
versioni di iLife presenti, cosa che
potrebbe essere un problema per chi,
dopo aver provato la nuova versione,
decida di tornare alla precedente. ’11 era stata omessa l’opzione per la
Prima di avviare iPhoto è opportuno produzione di Calendari, che è stata
verificare che la versione sia almeno la però reintrodotta con la versione 9.1:
9.1 ed eventualmente scaricare la non è chiaro se si sia trattato di una
versione più recente selezionando semplice distrazione del team di
Aggiornamento software dal Finder: sviluppatori o di una scelta voluta, ma
la versione 9.0 presente sui primi DVD sta di fatto che la maggior parte delle
distribuiti può causare qualche recensioni negative riportate sul sito
problema nella fase di aggiornamento statunitense di Apple erano proprio
della libreria creata con la precedente motivate almeno in parte dall’assenza
versione di iPhoto, operazione che di questa funzionalità.
viene proposta al primo avvio del Come la versione precedente, con
programma ed è irreversibile (la iPhoto si possono gestire più librerie, A Anche la finestra Scompare la sezione Eventi e le
nuova libreria non potrà cioè essere anche se non è presente un comando Preferenze di iPhoto opzioni che vi erano contenute sono
aperta con versioni precedenti di specifico come nell’ultima versione di è stata in parte spostate in altre sezioni (la divisione
iPhoto). In ogni caso, è comunque Aperture: per selezionarne una rivista ed è presente automatica in Generale e Mostra
consigliabile fare un backup della diversa, o crearne una nuova, occorre una nuova sezione riflessi in Aspetto).
libreria di iPhoto prima ancora di tenere premuto il tasto Alt quando si Account Tornando alla finestra principale, la
procedere all’installazione di iLife ’11. avvia il programma per far comparire classica visualizzazione con lo spazio a
l’elenco delle librerie di iPhoto sinistra riservato alla libreria può
iPhoto ’11 presenti sul proprio Mac. essere sostituita dalla vista a Tutto
Le novità riguardanti l’applicazione Anche le Preferenze di iPhoto sono schermo, facendo scomparire anche
per la gestione delle fotografie sono state riorganizzate. L’opzione Modifica la barra superiore dei menu (qualsiasi
più che altro di natura estetica. foto, che permette di indicare quale riferimento all’App Immagini per iPad
La finestra principale che compare applicazione utilizzare per è puramente casuale, come si può
all’avvio ha subito numerosi l’elaborazione delle fotografie, è stata anche notare dalla grafica utilizzata
cambiamenti: tutti i comandi per la spostata dalla sezione Generale in per la visualizzazione degli album…).
produzione di stampati sono ora Avanzate mentre scompare l’opzione Con la modalità a tutto schermo si
raggiungibili con un clic sull’icona Invia e-mail con. L’impostazione della eliminano quasi completamente i
Crea e quelli per la condivisione delle posta elettronica deve essere inserita possibili elementi di disturbo e tutte
immagini sono raccolti nell’opzione nella nuova sezione Account che le funzionalità offerte da iPhoto sono
Condividi. A questo proposito, nella permette di specificare anche gli comunque raggiungibili con un clic su
prima versione distribuita di iPhoto eventuali account di Facebook e Flickr. una delle icone presenti al centro

APPLICANDO 295 - 12.2010 077


_focus vivere in digitale

della parte inferiore dello schermo qualche modo semplificata, quella dei posizione selezionata, ma può essere
(Eventi, Volti, Luoghi, Album e Luoghi è divenuta un po’ meno cambiato.
Progetti). agevole, almeno per le foto che non Qualche novità anche per quanto
A proposito di Volti, con la nuova siano già corredate delle relative riguarda la modifica delle fotografie,
opzione Cerca volti è possibile lasciare coordinate geografiche. operazione anche questa possibile in
che iPhoto individui tutte le fotografie L’opzione Cerca sulla mappa è stata modalità Tutto schermo, che però non
contenenti un viso a cui è possibile eliminata, ma è ancora possibile permette di eliminare del tutto i menu
assegnare poi il relativo nome. La stabilire il punto esatto in cui è stata come accadeva con la versione
ricerca viene effettuata su tutte le foto scattata la foto, spostando il solito precedente, visualizzando cioè
contenute nella libreria e vengono spillo sulla mappa (per velocizzare soltanto la foto su fondo nero. Gli
mostrati solo i visi delle persone, non l’operazione, conviene comunque interventi possibili sulle fotografie
la foto intera, per cui ci si ritrovano i indicare il nome di una località nelle sono ora suddivisi in tre sezioni. Nella
volti di perfetti sconosciuti, capitati vicinanze). Il problema è che, in sezione Correzioni veloci sono riuniti
per caso nell’inquadratura. Se uno dei questa fase, la mappa è comunque alcuni dei controlli che erano prima
volti trovati assomiglia a un soggetto visualizzata in un piccolo riquadro in separati (come Migliora, Raddrizza e
che è già stato identificato, al di sotto basso a destra, non è cioè possibile Ritaglia) mentre nella sezione Effetti,
compare un messaggio che chiede la lavorare con la mappa a pieno oltre a quelli già presenti, sono stati
conferma dell’identificazione. schermo. Il nome della località viene aggiunti i controlli per correggere
Se la gestione dei Volti è stata in assegnato d’ufficio in base alla rapidamente esposizione, contrasto,
bilanciamento del bianco e
D La modalità saturazione. I controlli della sezione
Tutto schermo Regola sono identici a quelli della
si rifà alla tipica versione precedente: l’unica
impostazione grafica differenza è che prima erano
delle App per iPad contenuti in una finestra posizionabile
a piacimento sullo schermo.
Per la creazione di Presentazioni,
iPhoto ’11 offre sei nuovi temi, alcuni
dei quali piuttosto elaborati, anche se
un po’ stucchevoli, come le due
Giostrine. Con il tema Mappe, le
fotografie sono disposte su una carta
geografica che mostra i luoghi in cui
sono state scattate con la relativa
S Per individuare il indicazione del nome della località:
luogo si può contare purtroppo, non è prevista alcuna
solo sulla piccola possibilità di personalizzazione del
mappa mostrata in tipo di mappa o delle indicazioni.
basso a destra Più possibilità sono previste per la
creazione di Fotolibri, Biglietti e
Calendari, accessibili selezionando
Crea dalla finestra principale. I
Fotolibri prendono il posto di quelle
che erano prima chiamate Raccolte e
sono ora presentati in una vista in tre
dimensioni, con accanto le varianti
per dimensione e colore disponibili

078 APPLICANDO 295 - 12.2010


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_focus vivere in digitale

S I comandi per la
modifica delle
fotografie sono
organizzati in tre
sezioni

D Non tutti i client di posta elettronica che


modelli per l’invio di permette di aggirare anche un’altra
messaggi di posta limitazione poco comprensibile, il
elettronica si fatto cioè che i messaggi creati
adattano alle foto direttamente da iPhoto possono
con taglio verticale essere inviati solo a un unico
destinatario ed eventualmente in
copia nascosta (CCN) al proprio
indirizzo e-mail. La copia può essere
sfruttata per inoltrare poi lo stesso
messaggio ad altri destinatari: iPhoto
non salva i messaggi inviati e
l’inserimento del testo è possibile solo
nei segnaposto previsti da ogni
per ogni modello. Le foto sono verticale sono ritagliate più o meno modello. Nel caso dei calendari, il
posizionate automaticamente, in brutalmente, rendendo necessario formato è fisso (32 x 25,4 cm con
maniera “intelligente”, rispettando l’intervento manuale. rilegaura a spirale) e l’orientamento
l’ordine cronologico, dando più risalto Lo stesso accade quando si inviano le delle pagine è sempre orizzontale:
a quelle con una classificazione immagini per posta elettronica, una maggior varietà non guasterebbe.
superiore e, nel caso siano presenti funzionalità che è ora integrata in Sempre in tema di stampati, la novità
delle persone, ritagliandole in modo iPhoto. Se si invia più di una foto, fino di questa versione di iPhoto è poi la
più o meno ottimale. a un massimo di 10 per ogni possibilità di creare Biglietti con
Tutte le pagine che compongono il messaggio, il programma crea stampa in rilievo. I temi selezionabili
fotolibro possono essere visualizzate automaticamente una composizione: sono una trentina, ma anche in questo
contemporaneamente, rendendo più si può scegliere fra otto diversi caso è favorito il taglio orizzontale
semplice lo spostamento di una foto modelli base, tutti con riquadri di delle fotografie. Per finire con iPhoto,
da una pagina all’altra e per ciascuna dimensioni fisse e di forma variabile in resta da segnalare una maggiore
pagina è possibile scegliere fra diversi base al numero delle foto, che attenzione nei confronti degli utenti
tipi di layout. L’unica “seccatura” è possono essere modificati nella di social network: è ora possibile
rappresentata dal fatto che la disposizione, ma non nel taglio. Se si caricare direttamente le foto sulla
disposizione automatica predilige volesse inviare anche una sola propria Bacheca di Facebook, inserirle
tagli orizzontali o quadrati e le immagine rispettandone esattamente in album esistenti e anche aggiornare
fotografie che hanno uno sviluppo le proporzioni, occorre usare il proprio il proprio profilo.

080 APPLICANDO 295 - 12.2010


_focus vivere in digitale

iMovie ’11 il livello può essere regolato distorsione spesso presente nelle
Con la versione del programma di facilmente, con tanto di dissolvenze riprese panoramiche orizzontali
montaggio video che faceva parte generate automaticamente. In questo effettuate con videocamere dotate di
della suite iLife ’08 era stata eliminata modo, è possibile anche eliminare sensori CMOS e che provoca
la possibilità di visualizzare la classica rumori indesiderati, anche se la durata un’inclinazione più o meno
timeline orizzontale, presente in della regolazione dell’audio non può accentuata delle linee verticali (lo
iMovie HD, scelta che era stata essere inferiore a circa un decimo di stesso effetto è visibile in soggetti
criticata da molti utenti che proprio secondo. La riduzione del rumore di che si muovono in senso orizzontale
per questo avevano preferito fondo, opzione accessibile nella rispetto alla videocamera). Come per
continuare a utilizzare la versione sezione Audio della finestra la stabilizzazione, la riduzione della
precedente. Un po’ in sordina, questa Impostazioni, è un’altra novità di distorsione dovuta all’effetto rolling
funzionalità è stata ripristinata in questa versione che mette a shutter richiede un’analisi preliminare
iMovie ’11: scambiando la posizione disposizione anche un equalizzatore a del clip, operazione che con un Mac
della Libreria progetti con quella della dieci bande con una decina di di medie prestazioni richiede almeno
Libreria eventi, le miniature dei clip impostazioni predefinite. Le un tempo paragonabile alla sua
che compongono il filmato su cui si funzionalità sonore sono completate durata. Come per la stabilizzazione,
sta lavorando sono ora presentate su dalla possibilità di assegnare effetti una volta completata l’analisi è
un’unica linea, rendendo molto più audio immediatamente riproducibili, possibile comunque variare il livello
agevole la lavorazione. come riverberi e variazione di tono o di correzione in tempo reale,
Un’altra critica nei confronti di iMovie anche suoni ovattati o con il timbro verificando quindi immediatamente
era la quasi totale assenza di caratteristico delle chiamate il risultato.
strumenti per l’elaborazione telefoniche o delle voci sintetiche. La velocità di riproduzione di un clip
dell’audio, cosa che comportava Gli effetti audio sono accessibili nella può anche essere variata con i
praticamente il ricorso a GarageBand stessa finestra Impostazioni di un clip comandi Moviola o Avanti veloce che
per qualsiasi intervento. Proprio su e qui è possibile anche variare la fanno parte della nuova sezione Clip
questo aspetto si sono concentrati gli velocità di riproduzione rallentando o che appare nella barra superiore dei
sforzi degli sviluppatori: innanzitutto, F Ritorna la accelerando il movimento e anche menu. Qui sono presenti anche
è ora possibile visualizzare la forma timeline, scomparsa invertirlo. Altra novità presente in alcuni effetti speciali, come il Replay
d’onda delle tracce audio con la versione di questa finestra è la riduzione
immediatamente al di sotto del clip e iMovie ’08 dell’effetto rolling shutter, una

A Le nuove funzionalità audio di iMovie ’11


rendono meno indispensabile il ricorso a
GarageBand

082 APPLICANDO 295 - 12.2010


vivere in digitale

D La nuova GarageBand ’11


versione di iMovie La nuova versione del programma
permette anche che mette tutti in grado di fare
il controllo musica con il Mac può avvantaggiarsi
della velocità di alcune tecnologie originariamente
di riproduzione sviluppate per Logic Studio, la suite
delle clip audio professionale Apple, prima fra
tutti Flex Time. Una delle difficoltà
maggiori per chi è alle prime armi è
di suonare esattamente a tempo
accordi e note di durata ben definita.
Con Flex Time è possibile ottenere
A Gli effetti audio facilmente un ritmo perfetto,
non sono molti, spostando avanti o indietro ogni
ma possono essere singola battuta e variandone la
riprodotti in tempo durata, senza modificare in alcun
reale modo il resto della registrazione.
Come per tutte le funzionalità di
GarageBand, l’operazione è quanto
di più semplice si possa immaginare:
una volta selezionata la traccia con
un doppio clic, è sufficiente
posizionare il cursore nella parte
superiore della regione audio dove è
istantaneo che duplica la clip manualmente e in questo ci si può A I modelli per la visualizzata la forma d’onda per poter
riproducendola al rallentatore e aiutare con una nuova funzionalità creazione semi- spostare l’inizio di ogni battuta o la
aggiungendo la relativa scritta in offerta da iMovie ’11, vale a dire automatica di un sua durata. La stessa tecnologia può
sovrimpressione. Nel corso della l’analisi automatica dei clip per trailer si ispirano alla essere utilizzata in modo creativo per
presentazione della nuova versione di rilevare l’eventuale presenza di grafica di film di provare diversi ritmi e varianti di
iMovie è stato poi dato molto risalto persone. Come per la stabilizzazione, successo accordi. Tutte le modifiche apportate
alla possibilità di creare un trailer in l’analisi di tutti i clip può richiedere all’esecuzione sono evidenziate ed è
modo semi-automatico, funzionalità parecchio tempo e gli spezzoni possibile confrontarla in qualsiasi
che sembra di dubbia utilità per i contenenti persone sono alla fine istante con l’originale.
tipici utilizzatori di un programma evidenziati con una sottile linea viola. La stessa tecnologia è applicabile al
come iMovie. I temi tra i quali si può Per completare il trailer occorre poi caso di brani eseguiti con più
scegliere sono 15 e si adattano alle inserire tutti gli altri elementi di testo, strumenti: se uno o più strumenti
più frequenti realizzazioni amatoriali: dal titolo ai componenti del cast. Solo non suonano perfettamente a
dal filmato dell’evento a quello delle a questo punto, la creazione procede tempo, è possibile selezionarne uno
vacanze, passando per i classici poi in modo completamente che faccia da riferimento e utilizzare
generi cinematografici, con una automatico. Qualche novità, infine, il comando Groove Matching per fare
grafica che ricorda quella di famosi anche per quel che riguarda la in modo che gli altri lo seguano
film e colonne sonore registrate da condivisione dei filmati. Oltre a perfettamente. Lo stesso trattamento
una vera orchestra sinfonica. YouTube e MobileMe, è ora possibile è applicabile anche ai loop Apple,
Partendo da riprese appena decenti è la pubblicazione diretta su Facebook, fondendoli con precisione con le
possibile ottenere un trailer di qualità Vimeo e CNN iReport e in formato proprie esecuzioni. Un’analisi
professionale. La selezione dei clip fino a 1080p, per quei siti che lo preliminare delle tracce è necessaria
deve comunque essere effettuata supportano. prima di poter utilizzare il Groove

APPLICANDO 295 - 12.2010 083


_focus vivere in digitale

A La funzione
Groove Matching:
un aiuto per suonare
perfettamente
a ritmo

S Nuovi pedali
e amplificatori
completano l’offerta
di GarageBand

Matching e questa operazione può A Con Flex Time è lezione comprende anche il filmato
richiedere anche diversi minuti, possibile modificare in alta definizione e il file
attesa ben ripagata dal risultato che facilmente ogni corrispondente ha una dimensione di
si ottiene, almeno se la traccia scelta singola battuta qualche centinaio di MB, non proprio
come riferimento contiene battute alla portata di quanti non possano
ben separate. In caso contrario, si contare su un collegamento a larga
può sempre intervenire banda). Per la chitarra sono presenti
manualmente con Flex Time per lezioni di base specifiche per chitarra
aggiustare il tutto. blues e rock, mentre per le tastiere ci dell’esecuzione direttamente sullo
Per i suonatori di chitarra elettrica, la si può cimentare con il genere pop o spartito musicale, dove sono
novità è costituita dall’arrivo di sette il pianoforte classico: tutte si possono evidenziati in colore tutti gli errori
nuovi amplificatori e cinque effetti scaricare gratuitamente, mentre le commessi. Ripetendo la stessa
stompbox che vanno ad aggiungersi lezioni degli artisti sono a pagamento lezione più volte, è anche possibile
a quelli già offerti con la precedente (4,95 euro). Molto utile per verificare visualizzare un grafico che mostra gli
versione, portando il totale le proprie capacità è la possibilità di eventuali miglioramenti, una
rispettivamente a dodici e quindici. registrarsi mentre si suona una gratificazione non da poco per
Il campionario è ora quindi lezione e verificare poi l’accuratezza qualsiasi provetto musicista.
sufficientemente completo e copre
praticamente tutti i generi musicali, S Registrando la
dal cool jazz al rock anni cinquanta, propria performance,
fino al metal. è possibile verificare
Novità anche per chi vuole imparare il livello di
a suonare la chitarra o il piano: 22 apprendimento
nuove lezioni si aggiungono a quelle raggiunto
già presenti in GarageBand ’09,
portando il totale a 40. Con
l’installazione del programma, viene
però caricata solo una lezione di base
per i due strumenti e tutte le altre,
comprese quelle gratuite, devono
essere scaricate in seguito (ogni

084 APPLICANDO 295 - 12.2010


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iPod touch molto


potenziato, iPod
nano completamente
riprogettato, iPod shuffle
colorato e ancora più
semplice da usare:
novità importanti per la
gamma dei riproduttori
multimediali – e molto
più di ciò – della Mela,
amati e apprezzati dagli
utenti di tutto il mondo
non solo

086 APPLICANDO 295 - 12.2010


non solo musica, con i nuovi iPod

musi ca
con i nuovi iPod
—Antonio Dini ed Emanuele Trussoni

Il ritorno dalle vacanze estive è da qualche anno librerie multimediali da archiviare, all’iPhone 4, di cui sposa filosofia e
a questa parte il momento in cui Apple è solita rinnovare grazie ai 160 GB di disco. molte delle tecnologie, ma con alcune
la propria offerta di iPod, e anche in questa occasione le Hanno dunque visto la luce la sesta differenze significative. Vediamo
attese non sono state tradite. generazione dell’iPod nano e la quarta prima queste.
La gamma del lettore di musica (e non solo) più popolare generazione sia dell’iPod shuffle sia iPod touch 4G aggiorna leggermente
al mondo è stata difatti completamente rivista, fatta dell’iPod touch. Rinnovamenti che si il design delle precedenti generazioni
eccezione per l’iPod classic, il più capiente della famiglia, possono definire “importanti” non ma non se ne discosta in maniera
rimasto immutato sia nelle caratteristiche sia nel prezzo solo per la qualità ma anche per la sostanziale. Rimane un oggetto
(247 euro). Il classic rimane la scelta per chi ha grandi quantità delle modifiche apportate: elegante e super-sottile, che non
scopriamole insieme. rivoluziona come ha fatto l’iPhone 4 lo
chassis introducendo la lavorazione
iPod touch, l’iPod con iOS tutta in alluminio. In questo senso la
Su 120 milioni di apparecchi basati sul minore precisione delle lavorazioni è
nuovo sistema operativo di Apple iOS, compensata dalla raffinatezza del
45 milioni sono iPod touch. Come design. Non è poca cosa, visto che
dire: zitto zitto quell’apparecchio che iPhone 4 nel settore dell’elettronica di
al momento del lancio era stato consumo a nostro avviso non ha
bollato come “inutile”, perché eguali per precisione di dettagli e
giudicato sostanzialmente un costoso accuratezza di esecuzione delle
iPhone senza la parte telefonica, si sta finiture.
rivelando invece il vero silenzioso e La forma dell’oggetto è importante:
generoso “mulo” che tira con forza e nella nostra prova, il design lo ha reso
costanza la baracca. estremamente gradevole al tatto e
Il nuovo modello, l’iPod touch di all’uso. In questo senso, iPod touch è
quarta generazione, è simmetrico ancora più comodo di iPhone 4,

APPLICANDO 295 - 12.2010 087


_focus

iPod touch
perché sostanzialmente più leggero e è analoga a quella di iPhone quasi in touch che fanno piacere sono
maneggevole: è letteralmente tutto e per tutto. fondamentalmente due. La prima è il
possibile infilarlo nel portafoglio, visto Non si sente, comunque, la mancanza migliorato sistema di amplificazione
lo spessore di 7,1 millimetri! Le della tecnologia IPS (In Plane del suono, cioè la piccola cassa. Molto
precedenti generazioni erano a 8,4 Switching) che consente un angolo di meglio che nei precedenti iPod touch,
millimetri. visione più ampio dello schermo. ma ancora ben lontana dai livelli di
Il punto di forza della quarta Infatti, viste le ridotte dimensioni resa degli iPhone. Intendiamoci: è
generazione è sicuramente la coppia dello schermo di questa classe di ovvio che sia così, perché iPod touch è
processore-schermo. Nel nuovo iPod dispositivi rispetto – ad esempio – a molto più sottile e non c’è
touch c’è infatti Retina display, la un iPad, IPS è praticamente irrilevante: materialmente spazio per un
tecnologia che consente di avere uno difficile immaginare tre o quattro altoparlante di riproduzione del
schermo quattro volte più definito persone riunite in gruppo e con lo suono degno di questo nome. Visti i
rispetto al passato, e la risoluzione schermo a una distanza superiore ai limiti, iPod touch fa egregiamente il
passa da 380 x 320 pixel all’incredibile 50 centimetri che si mettono a suo lavoro, anche se non lo userete
960 x 640 con una densità di 326 guardare un film su iPod touch. mai come radio da tavolo, senza
punti per pollice, anche qui, come su Dal punto di vista del processore, qualche altro accessorio audio
iPhone, superiore a quello che l’occhio siamo di fronte al solito A4, il vero collegato.
umano è in grado di distinguere. mulo di Apple. Stesse prestazioni che Fa molto piacere anche la seconda
Durante la prova avere uno schermo su iPhone 4 e iPad, con dotazione di nuova dotazione: la presenza del
così “denso” e leggibile sembrava memoria RAM (non dichiarata né microfono, che consente di usare
quasi una dotazione normale, perché confermata da Apple) che dovrebbe senza problemi Skype e altri software
essere di 256 Megabyte, come risulta che hanno bisogno di una entrata
essere per iPad e metà di quella di audio. Apple ha messo anche il
iPhone. Il risultato è notevole: non c’è giroscopio 3D in aggiunta
software che rallenti, per quanto all’accelerometro, per simmetria con
laborioso e pesante come ad esempio iPhone 4; questa ultima introduzione
il simulatore di volo X-Plane, che spinge ancora di più Apple nel
adoperiamo come personale mercato delle console portatili, in
benchmark per capire la velocità dei quanto è una caratteristica che, a
diversi apparecchi di Apple nelle oggi, viene sfruttata soprattutto in
prove. Le nuove dotazioni di iPod campo ludico, anche se in realtà non
ci sono ancora moltissimi giochi che
sfruttino appieno questa nuova
dotazione.

Foto e videocamera
La vera novità, che nella prova è
risultata molto utile nonostante gli
apparenti limiti tecnologici, è la
doppia foto-videocamera fronte-
retro. Mentre la frontale, con
risoluzione VGA, è identica a quella di
iPhone 4, la posteriore è in realtà
meno potente. Si possono girare
video da 720p ma si possono scattare
solo foto con risoluzione da 960 x 720
pixel, cioè meno di 1 Megapixel

088 APPLICANDO 295 - 12.2010


non solo musica, con i nuovi iPod

rispetto ai 5 di iPhone 4, e senza flash


LED. Non è neanche possibile finora
avere scatti in HDR, il sistema
utilizzato universalmente nella
fotografia digitale per combinare più
scatti con esposizioni diverse.
Gli scatti della fotocamera principale
di iPod touch sono comunque
generosi, nonostante la limitata
risoluzione, perché il sensore scelto
da Apple è ben illuminato; ma non
bisogna farsi comunque delle
illusioni: per la fotografia non è stato
fatto un passo analogo a quello di
iPhone 4, che ha una fotocamera
davvero notevole. Per avere buoni
scatti con iPod touch occorre trovare
situazioni di luminosità naturale ben
bilanciata e con soggetti ben fermi,
possibilmente in campo medio-
lungo.
La killer application per le immagini è Nell’uso complessivo l’iPod touch di superato le sette ore di riproduzione
però un’altra: la piccola videocamera quarta generazione si presenta come video e le quaranta per l’audio.
anteriore consente infatti di entrare un ottimo apparecchio; Apple è stata L’uso ovviamente non è stato sempre
nel mondo di FaceTime, la chat video particolarmente attenta affinché non continuo né limitato a questo. In
che dopo iPhone 4 e iPod touch ci fossero rischi di sovrapposizione modo a-scientifico si può dire che
adesso si è allargata anche al Mac con con il “principe” dei prodotti iOS, cioè restando connessi sempre al Wi-Fi,
la versione gratuita e preliminare del iPhone 4. Il touch 4G in effetti è navigando e guardando la posta,
software per la videochiamata. Il qualche gradino più in basso, a parte giocando e ascoltando musica
sistema è semplicissimo: c’è ovviamente l’assenza di funzioni durante gli spostamenti, l’iPod touch
un’applicazione dedicata, basta telefoniche: finiture più vecchio stile, di quarta generazione è gagliardo,
associare la propria identità con una fotocamera di qualità inferiore, regge per tre/quattro giorni di uso
e-mail e subito si è pronti a chattare processore sostanzialmente analogo abbastanza intenso e si candida a
in video con tutti i contatti della ma con meno memoria. Le cose essere il perfetto compagno di viaggi
propria rubrica, sia che abbiano importanti però (il processore A4, il o di pendolarismo cittadino.
iPhone 4 (e quindi associati a un nuovo schermo Retina display Il modello provato aveva 32 Gigabyte
numero di telefono) sia che utilizzino seppure senza IPS e la presenza di di memoria (ci sono anche da 18 e 64
Mac o iPod touch. videocamere per chat video e quindi GB) che sono risultati più che
Questa è una ottima soluzione che di microfono ambientale) ci sono sufficienti per un quantitativo di
nelle prove ha reso sempre molto tutte e sono unite a un’incredibile video, musica e App adeguato.
bene, anche con basso segnale Wi-Fi. leggerezza e maneggevolezza. In più, Per il resto, iPod touch rimane
Peraltro, iPod touch è una specie di nella prova le batterie hanno invariato sia nella connettività (Wi-Fi,
sensitivo, un rabdomante del wireless. mantenuto più di quanto promesso Bluetooth e sensore Nike integrati),
L’antenna ha prestazioni discrete e da Apple (cosa che sempre succede sia nelle forme e nel peso, sia nelle
consente di trovare segnale usabile con quelli di Cupertino tranne che capacità offerte: 8 GB, 32 GB o 64 GB.
anche in contesti dove iPhone 4 è nello sfortunato caso dell’iPhone 4). Un’importante novità rispetto alla
completamente “cieco”. Ossia, abbiamo abbondantemente gamma precedente è ora l’uniformità

APPLICANDO 295 - 12.2010 089


_focus non solo musica, con i nuovi iPod

iPod shuffle
di caratteristiche offerte (a parte la per via della mancanza della rotella 2 GB e 4 GB), questa ultima è invece
capienza) fra i tre modelli: nella cliccabile, abbandonata in favore dei disponibile nella sola versione meno
generazione precedente difatti il soli comandi sulle cuffie abbinati alle capiente. Fanno parte della
modello da 8 GB era ancora quello funzioni di VoiceOver. dotazione standard le cuffie con
della seconda generazione, cioè Con l’introduzione di questa quarta pulsante – indispensabile per
senza l’adozione di una CPU più generazione, Apple ha deciso di attivare il VoiceOver – e il cavo USB
performante e della dotazione di fondere il design del modello di che sfrutta lo stesso connettore delle
serie di cuffie con microfono. maggior successo, ossia il piccolo cuffie sia per la ricarica dell’iPod
Una menzione particolare sull’iPod quadratino con ghiera frontale e clip stesso sia per la sincronizzazione con
touch va fatta anche, naturalmente, di aggancio sul retro, insieme alle iTunes. Particolare molto gradito è
per il software, in quanto viene funzionalità VoiceOver, che pare che la presenza della piccola ghiera
fornita di base la versione 4 dell’iOS abbiano incontrato i favori del con i comandi frontali permette
che ha ovviamente come punto di pubblico. l’utilizzo di qualsiasi tipo di cuffia,
forza le centinaia di migliaia di App A differenza della gamma possibilità non offerta dal modello
scaricabili, tra cui il nuovo Game precedente, proposta in due tagli (da precedente che obbligava all’utilizzo
Center, fulcro della sfida videoludica delle cuffie originali se non in
che Apple ha lanciato ai concorrenti presenza di un apposito adattatore.
(o meglio, ai colossi) PSP di Sony e Riguardo ai colori disponibili, si nota
DSi di Nintendo. che il modello tutto nero sparisce e
Purtroppo tutto questo, come per viene sostituito dal colore arancione,
l’iPod nano, si accompagna a un in precedenza appannaggio della
ritocco verso l’alto del listino prezzi: sola gamma nano.
la soglia di ingresso per acquistare Un’ultima annotazione per il prezzo:
un iPod touch da 8 GB è fissata a 239 scende dai precedenti 61 euro del
euro, per salire a 309 euro per il modello shuffle 2 GB agli attuali 55
modello da 32 GB e a 409 euro per euro, comprensivi anche degli oneri
quello da 64 GB. Sparisce così sui riproduttori digitali; è dunque
l’offerta di un iPod touch sotto i 199 l’unico modello di iPod che con la
euro, ma sicuramente il prezzo più nuova gamma ha beneficiato di un
alto si accompagna a un valore più taglio di prezzo rispetto al listino
elevato rappresentato da questi precedente. Sia l’iPod nano sia il
nuovi prodotti. touch hanno infatti subito ritocchi
verso l’alto. Ma vediamo in dettaglio
iPod shuffle: le novità di iPod nano.
ritorno al passato
L’iPod shuffle è il più piccolo ed
economico della gamma e nella sua
seconda incarnazione è stato uno dei
modelli più longevi di sempre,
essendo stato in commercio per
quasi due anni. Amato soprattutto
per la sua semplicità d’uso, l’iPod
shuffle ha un po’ sofferto durante la
sua terza revisione (quella appena
uscita fuori produzione) che, seppur
forte di un design molto aggressivo,
pare non aver conquistato gli utenti

090 APPLICANDO 295 - 12.2010


_focus non solo musica, con i nuovi iPod

iPod nano:

iPod nano
precedente solo perché è stato davvero comodo, oltre che intuitivo.
toccare in “piccolo” adottato, come per il modello shuffle, Sullo schermo si trovano quattro
L’iPod nano nel corso delle diverse il gancio per poter indossare l’iPod. icone, grandi abbastanza per essere
generazioni è stato uno dei modelli Con l’iPod shuffle il nuovo nano tranquillamente sfiorate con l’indice,
più venduti e con ogni probabilità il condivide molto da vicino la forma, e che rappresentato l’accesso rapido
prodotto Apple che ha contribuito a tanto che spesso ci è capitato di alle proprie playlist, all’elenco degli
far sì che tanti utenti del mondo notare come i due potessero essere artisti, alla canzone attualmente in
Windows si avvicinassero ai prodotti scambiati tra loro, in quanto un riproduzione e alla funzione Genius.
con la Mela morsicata. Negli ultimi utente poco attento può pensare, a Facendo scorrere il dito da destra
tempi, però, lo scettro del più alto una prima occhiata, che il nuovo verso sinistra si può sfogliare la
tasso di crescita delle vendite è nano sia uno shuffle. Dimensioni e schermata home, accedendo ad altre
passato nelle mani dell’iPod touch e forma sono infatti analoghe, così funzioni, come la Radio FM, la sezione
per dare nuovo smalto alle vendite come le confezioni a forma di cubetto dedicata ai podcast o l’orologio. E,
dell’iPod nano Apple ha pensato di che sono facilmente confondibili, come si aspetterebbe chi è già utente
intervenire in maniera radicale sul anche a fronte di un’offerta simile di di iPhone o iPod touch, è possibile
prodotto, che non vedeva vere e colori. In realtà la differenza tra i due riorganizzare le icone a proprio
proprie rivoluzioni fin dalla sua prodotti è enorme e sta nella piacimento semplicemente
introduzione risalente a 5 anni fa. succitata rotella cliccabile che mantenendo premuto il dito fintanto
Dell’intera schiera di nuovi prodotti, nell’iPod nano non c’è. che queste non iniziano a tremolare,
l’iPod nano è infatti quello che gode Questa volta però Apple non ha fatto e possono poi essere spostate
delle più vistose novità, sia dal punto come per il precedente shuffle, ma nell’ordine che meglio ci aggrada.
di vista tecnico, sia da quello estetico. semplicemente – e Una volta all’interno di una qualsiasi
Partiamo innanzitutto dalle misure: sorprendentemente – ha dotato funzione, i controlli sono allo stesso
l’iPod nano di sesta generazione l’iPod nano di uno schermo multi- modo intuibili: basta scorrere le liste
misura 37,5 mm per 41 mm, con uno touch con diagonale di 1,54” e con il dito o farlo scivolare verso
spessore inferiore ai 9 millimetri e un risoluzione di 240 x 240 pixel. sinistra nella schermata relativa a una
peso che supera di pochissimo i 20 Tutte le novità del nano ruotano canzone per vedere comparire le
grammi. In confronto, il modello dunque intorno allo schermo che ha funzioni di Genius, shuffle o repeat.
precedente misurava 91 mm per 38 permesso di renderlo molto più Il display è inoltre multi-touch e si
mm con uno spessore di 6,1 mm e un piccolo e leggero, fornendolo può – facendo ruotare due dita – far
peso quasi doppio, in quanto sfiorava contestualmente di una caratteristica girare l’orientamento dello schermo
i 40 grammi. Già le misure offrono che oggi non può mancare in un in modo da adattarlo a come si
l’idea della forma: il nuovo iPod nano prodotto all’avanguardia: la decide di usare l’iPod stesso; quindi,
non è più rettangolare ma sensibilità al tocco. Se le dimensioni se vi trovaste l’iPod “sottosopra”, non
praticamente quadrato, con uno di 1,5” possono sembrare piccole, vi serve che un semplice gesto per
spessore che è superiore al modello assicuriamo che usare il nano è raddrizzarlo!

092 APPLICANDO 295 - 12.2010


non solo musica, con i nuovi iPod

A livello di funzioni è stata mantenuta


la radio FM con supporto di pausa live
fino a 15 minuti, in modo da poter
interrompere l’ascolto di una
trasmissione per poterlo riprendere in disponibili su App Store.
seguito. Ugualmente è Chiudiamo con una nota importante
integrato il per gli utenti Mac: tutti i nuovi iPod
trasmettitore Nike, che funzionano solo con l’ultima versione
in abbinamento al di iTunes, la 10, di cui abbiamo parlato
sensore apposito Tirando le somme nel numero scorso di Applicando.
consente di tenere Crediamo che questo 2010 abbia visto Siccome questa funziona solo con
traccia delle proprie l’introduzione della migliore line-up di sistemi Leopard o superiori, è
performance sportive. sempre della gamma iPod. Uno importante ricordare che chi ancora
È invece assente, shuffle “maturo” e molto aggressivo usasse Mac OS 10.4 Tiger non può
presente invece sulla generazione nel prezzo, un iPod nano che si utilizzare questi nuovi prodotti.
precedente, la piccola videocamera presenta in una forma totalmente Per chi usa un Pc, è richiesto Windows
integrata (e il microfono, niente più nuova e assolutamente convincente 7, Vista, XP Home o Professional SP3 o
memo vocali), ma, sinceramente, su per diventare un nuovo best-seller successivo e anche in questo caso
un prodotto tanto piccolo sarebbe natalizio, e l’iPod touch con iOS, vera naturalmente iTunes 10. Per tutti è
stato con ogni probabilità troppo piattaforma del futuro Apple nel richiesta una porta USB 2.0 e l’accesso
scomoda l’impugnatura per una mondo mobile, con centinaia di a Internet (con connessione a banda
ripresa efficace. Contestualmente migliaia di App per i più svariati utilizzi larga raccomandata).
sparisce anche la possibilità di
riprodurre video, mentre rimane la caratteristiche tecniche
funzione per poter sfogliare le iPod shuffle
proprie foto. controlli ghiera e pulsanti (Voice Over e riproduzione)
Parlando di batteria, le specifiche capacità 2 GB
rimangono pressoché invariate, batteria fino a 15 ore di riproduzione audio
dimensioni (L x A x P) 31,6 x 29,0 x 8,7 mm
garantendo una autonomia fino a 24
peso 12,5 grammi
ore di riproduzione continua di
prezzo 55,00 euro; disponibile in cinque colori
musica.
iPod nano
Un ultimo sguardo all’esterno fa controlli multi-touch screen e pulsanti (volume e riproduzione)
scoprire il pulsante di standby e quelli schermo 1,54” (240 x 240 pixel)
per la regolazione del volume sulla capacità 8 /16 GB
parte superiore e il classico batteria fino a 24 ore di riproduzione audio
connettore dock a 30 pin e il mini- dimensioni (L x A x P) 40,9 x 37,5 x 8,8 mm
jack standard da 3,5 mm per le cuffie peso 21,1 grammi
nel bordo inferiore. Il tutto racchiuso prezzo 169,00/199,00 euro; con radio FM e disponibile in sette colori
in un guscio di alluminio offerto in sei iPod touch
controlli multi-touch screen e pulsanti (volume e riproduzione)
colori: due tonalità di grigio (chiaro
schermo 3,5” (960 x 640 pixel)
“argento” e scuro “grafite”), blu, verde,
capacità 8/32/64 GB
arancione e rosa, con la classica
registrazione foto fino a 960 x 720 pixel
versione rossa ProductRED ordinabile registrazione video fino a 640 x 480 pixel
solo online. Capacità invariate batteria fino a 40 ore di riproduzione audio (fino a 7 ore riproduzione video)
rispetto alla serie precedente (8 GB o dimensioni (L x A x P) 111 x 58,9 x 7,2 mm
16 GB), prezzi in leggero aumento, peso 101 grammi
rispettivamente 169 euro e 199 euro. prezzo 239,00/309,00/409,00 euro

APPLICANDO 295 - 12.2010 093


_focus

Gadget hi-tech,
dispositivi digitali per la

accessori
casa, accessori per iPod,
iPhone, iPad e Mac: idee
da shopping per lo stile
di vita digitale

—a cura della redazione

per il digital
lifestyle
Di idee per regali da fare (e per l’intrattenimento digitale
farsi) in ambito tecnologico, e di disponibile su iTunes Store.
pericolose tentazioni, il mondo della Passando a qualcosa di più concreto, il
Mela è sempre pieno. Basti pensare alla mercato di accessori per Mac, iPod,
nuova linea di iPod e alla rinnovata iPad e iPhone è caratterizzato da una
gamma di MacBook Air, di cui parliamo vastità e ricchezza strabilianti. Per non
in altri articoli di questa stessa sezione. parlare dei gadget tecnologici
Per non parlare di iPhone 4 e iPad e protagonisti dei vari aspetti del digital
delle centinaia di migliaia di App per lifestyle, dalla musica alle foto, dalla
iOS disponibili su App Store. A tal comunicazione ai video. Abbiamo
proposito, per chi non lo sapesse già, è quindi sfogliato un po’ di cataloghi di
possibile acquistare e regalare anche produttori e distributori alla ricerca di
delle “carte regalo” per iTunes Store: novità interessanti. Seguiteci anche nei
con queste carte prepagate, disponibili prossimi numeri: a molti di questi
in vari tagli, chi riceve il regalo potrà prodotti dedicheremo articoli con
acquistare i diversi tipi di contenuto prove d’utilizzo.

094 APPLICANDO 295 - 12.2010


accessori per il digital lifestyle

1 Jawbone Icon con un profilo arrotondato, che lo mantengono sempre


L’auricolare che separa il parlato dal rumore ben inserito nel padiglione auricolare conformandosi
ambientale– Gli specialisti di Aliph si sono fatti da all’orecchio. Un interruttore a scorrimento consente di
tempo apprezzare con le linee di auricolari Bluetooth accendere l’auricolare, mentre il volume e i pulsanti per
Jawbone (www.jawbone.com). Ora la tecnologia di la chiamata sono collocati sulla parte superiore
riduzione del rumore ambientale, che da sempre dell’auricolare. Gli indicatori LED che permettono di
caratterizza Jawbone, migliora ulteriormente in una controllare lo stato della batteria e la connessione
linea che si presenta più piccola e dal design ancora più Bluetooth sono posizionati nel lato interno
curato. La nuova versione di NoiseAssassin presente in dell’auricolare in modo da restare fuori dalla vista
Jawbone Icon è stata ulteriormente perfezionata ed è quando il dispositivo è in uso, per non interrompere
ora in grado anche di ridurre il fastidioso effetto del l’aspetto sobrio. L’auricolare Bluetooth Bose è
vento, per un audio ancora più pulito dai rumori compatibile con le specifiche Bluetooth 2.1 o precedenti
ambientali. e può connettersi a due cellulari contemporaneamente.
Anche la qualità dello speaker è stata migliorata, inoltre La confezione comprende un astuccio protettivo e 3
è stato ridotto il consumo della batteria e il peso. inserti di varie dimensioni (piccoli, medi e grandi); sarà
Jawbone Icon è in grado di essere associato a diversi disponibile da gennaio al prezzo di 149 euro. Ulteriori
dispositivi consentendo di gestire due connessioni informazioni su www.bose.it.
simultanee, ed è disponibile in diverse finiture tutte
caratterizzate dal consueto stile inconfondibile. 3 Pioneer, micro sistema Hi-Fi
L’auricolare Jawbone Icon costa 99,90 euro ed è Il nuovo micro sistema Hi-Fi X-HM50 di Pioneer
distribuito in Italia da Attiva, www.attiva.com. coniuga un concept vintage alla connettività per le
nuove tecnologie, con anche la docking station per
2 Bose, auricolari Bluetooth iPhone e iPod– L’uscita video consente poi di
Bose ha di recente presentato il suo primo visualizzare foto e video dalla libreria di iPod o iPhone sul
auricolare Bluetooth– L’headset è dotato di un proprio televisore. Per quanto riguarda le altre
microfono che capta selettivamente la voce dell’utente caratteristiche audio, integra un lettore CD, può fungere
e attenua i rumori di sottofondo, oltre che di inserti da radio o sveglia e, grazie alle porte USB e AUX, è in
Bose StayHear realizzati in morbido silicone e disegnati grado di riprodurre file musicali archiviati su pen drive o

APPLICANDO 295 - 12.2010 095


_focus accessori per il digital lifestyle

altre memorie digitali. La potenza è di 50 watt per canale 5 Tivoli audio, la radio diventa a colori
e il sistema offre sei funzioni di equalizzazione Tivoli Audio ha selezionato le proposte della comunità
preimpostate. Il Pioneer X-HM50 è disponibile nei colori degli utenti web e con la collaborazione di designer
argento o nero; il pannello frontale misura 215 mm di internazionali ha individuato le tonalità della “Youcolor
larghezza ed è in alluminio spazzolato. Il prezzo è di 349 Collection”– I colori di queste edizioni di Songbook e iPal
euro. Informazioni su www.pioneer.it. Per chi preferisce nascono quindi dalle indicazioni del popolo della Rete. Per
una soluzione tutto in uno, Pioneer propone i sistemi il resto, rimangono le caratteristiche tipiche del marchio: il
compatti con dock iPod e iPhone XW-NAW1K-K e design vintage, affascinante e immediatamente
XW-NAV1-K: entrambi consentono anche di ascoltare la riconoscibile, e la qualità audio insospettabile vista la
radio FM e inserire CD e DVD e di collegare al televisore “taglia compatta”. iPal migliora la ricezione delle stazioni
HD via HDMI. Gli speaker Pioneer per iPod sono radio grazie alla manopola di sintonia demoltiplicata 5:1 e
disponibili anche con Attiva, www.attiva.com. del circuito AFC (Automatic Frequency Control), che
consentono di centrare immediatamente la sintonia con la
4 Edifier, musica a palla più bassa dispersione e la miglior resa possibile. Songbook
Breathe è il nuovo sistema audio di Edifier, dal design è una radio “da passeggio” che unisce stile retrò e
moderno e originale– Edifier (www.edifier.com, innovazioni tecnologiche; tra le funzioni: tuner AM/FM
distribuita da ADL, www.adl.it) è un’azienda cinese che digitale ad alta sensibilità, un display LCD blu,
ha in catalogo diversi sistemi audio con docking station retroilluminato quando serve, e un orologio digitale con
per iPod integrata. Breathe è un diffusore per iPod e funzione sveglia e sleep timer da 20 minuti. Entrambe
iPhone, e per altre sorgenti audio, grazie all’ingresso dispongono di un ingresso per una sorgente esterna come
ausiliario. Con il telecomando in dotazione è possibile iPod o altri lettori. I prodotti Tivoli Audio sono distribuiti in
controllare anche il menu di navigazione dell’iPod; esclusiva per l’Italia da Sounders, www.sounders.it.
inoltre, il volume della musica si abbassa quando si riceve
una telefonata. Edifier Breathe è dotato di amplificatore 6 Just Mobile
digitale da 100 W, modalità USB streaming per la Just Mobile è specialista nei supporti da scrivania per
connessione diretta al computer, subwoofer da 5” per i iPhone, iPad e portatili– Tra questi ultimi, Lazy Couch è
bassi e 2 tweeter coassiali per medi e alti. Il prezzo è di una coppia di piedini che servono a rialzare la parte
379,90 euro. posteriore del notebook per fargli assumere una posizione

096 APPLICANDO 295 - 12.2010


accessori per il digital lifestyle

9
7

più ergonomica per la digitazione e per favorire la 8 Il multitasking di Tucano


circolazione dell’aria attorno al case. Realizzati in alluminio Tutta la voglia di Mela sempre con sé, con
e con cuscinetti in soffice gomma sull’estremità Multitasking, la prima borsa per iPad, iPhone e
d’appoggio, i due piedini possono essere agganciati tra MacBook targata Tucano– Con il proliferare di oggetti
loro per essere trasportati più agevolmente. Il produttore portatili sulle scrivanie e nelle borse, Tucano propone una
ne indica la possibilità di utilizzo anche con iPad. Ma non di soluzione integrata presentando Multitasking, la prima
soli stand si compone il catalogo Just Mobile (www.xtand. borsa Tucano pensata espressamente per iPad, iPhone (o
net, distribuito da Attiva, www.attiva.com). iPod touch) e MacBook. Caratterizzata da dimensioni
compatte e un design nero, questa borsa slim ha un vano
7 SBS veste gli iPhone iPad imbottito e rivestito in morbido materiale antigraffio,
Da SBS una colorata collezione di custodie per iPhone un vano centrale per tastiera e accessori (o MacBook), una
3G, 3GS e 4 e una nuova specifica per iPhone 4– La tasca organizzata con comparto iPhone e una tasca
gamma Silicon è realizzata in silicone ed è composta da 4 frontale di rapido accesso. Una tracolla removibile e
modelli, dal coloratissimo verde acceso al più serio nero regolabile completa la dotazione. Due sono i modelli
notte o al semplice bianco latte. La collezione Aluminium disponibili, con prezzi a partire da 43 euro: Multitasking
è composta, come suggerisce il nome, da custodie per iPad con comparto iPhone e Multitasking Combo per
realizzate in un alluminio leggero e resistente. L’interno è iPad e MacBook 13” con tasche per iPad e per iPhone.
vellutato per protegge l’iPhone da possibili graffi. Anche Informazioni su www.tucano.com.
in questo caso sono disponibili vari modelli per diverse
colorazioni: Green, Black, Silver e Violet. La collezione 9 Cable Technologies,
Chrome è il “vestito da sera”: è costituita da tre modelli Luxury Collection for iPad
(Blu, Nero e Silver) in PVC lucido, trattato con un Un’elegante custodia in pelle realizzata a mano, che
particolare effetto cromato. A queste si aggiungono le funge anche da stand– La custodia Luxury per iPad di
nuovissime linee di custodie protettive per iPhone 4, dal Cable (distribuita da DM&S, www.dmes.it) è realizzata in
look giovane, informale e originale. Le collezioni Water pelle con finiture in velluto tono su tono; dispone inoltre
Paint e Uv Paint sono composte da 16 modelli leggeri e di una chiusura a calamita e di un bavero per prevenire
sottili, caratterizzati da decorazioni diverse. Maggiori accidentali fuoriuscite dell’iPad. Anche la confezione si
informazioni su www.sbs-power.it. presenta in maniera curata ed elegante. Dispone inoltre

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_focus accessori per il digital lifestyle

12
10

11

di una doppia regolazione posteriore, una volta aperta, Mela; e tuttavia, se c’è qualcuno che pulisce casa al posto
per poterla usare come stand e posizionare l’iPad in due nostro, abbiamo più tempo da dedicare ai nostri amati
diversi modi, ottimizzati per la scrittura o la visione di gadget hi-tech. iRobot (www.irobot.it) è un’azienda
foto e filmati. americana fondata nel 1990 da alcuni esperti di robotica
provenienti dal Massachusetts Institute of Technology e
10 Withings, il peso sull’iPhone distribuita in Italia da Nital (www.nital.it). iRobot
Ebbene sì, anche le bilance entrano in Rete: questo Roomba è dotato, tra le tante altre cose, di un Adaptive
innovativo pesa persona è dotato di connessione Wi-Fi system che ne tiene monitorato il funzionamento 67
per visualizzare i dati su computer o iPhone– Withings volte al secondo, per un’ottimale copertura dell’area da
è una bilancia che permette di tracciare sul proprio pulire; doppie spazzole controrotanti e ad altezza
computer o iPhone l’andamento del peso e dell’indice di variabile; sensore dello sporco piezoelettrico, per
massa corporea. Grazie al supporto Wi-Fi, si sale sulla riconoscere le aree più sporche che richiedono più
bilancia e si può inviare in automatico su Internet ogni passaggi; light bumper e sensori per rallentare di fronte a
dettaglio corporeo al proprio account web da creare su ostacoli e tecnologia che permette di seguire il perimetro
www.withings.com (da verificare la riservatezza…). dei muri. L’iRobot Roomba Model 531 costa 359 euro e
Il grafico progressivo dei dati può essere letto anche su viene fornito con base di ricarica, muro virtuale e altri
iPhone con l’applicazione gratuita WiScale disponibile accessori.
su App Store. Ci sono addirittura opzioni di social
networking ad esempio con Twitter. Withings costa 12 Aiino Nano Watch
149,00 euro ed è distribuita in Italia da E-Motion, L’iPod nano lo si indossa al polso– Aiino (www.aiino.
www.e-motion.it. com, distribuita da ADL, www.adl.it) è un’azienda
fondata nel 2004 da un gruppo di imprenditori italiani
11 iRobot, il robot che pulisce con la passione per il design e la tecnologia. L’idea di
iRobot Roomba è un robot aspirapolvere con doppie portare al polso la propria libreria musicale e sfruttare
spazzole e sensore dello sporco piezoelettrico– È vero, l’orologio dell’iPod nano, sembra stia avendo successo tra
non ha nulla a che vedere con Mac, iPhone e iPad, né con le aziende e gli utenti. Nano Watch di Aiino è appunto un
Mac OS X o iOS, se non per quella “i” piccola all’inizio del cinturino per iPod nano, che viene agganciato con la clip
nome che rimanda alla consuetudine dei prodotti della integrata e può trasformarsi in orologio all’occorrenza.

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13

14

È realizzato in silicone ed è disponibile nei colori nero, Y

bianco, grigio e rosa, al prezzo di 14,90 euro. Ne dovrebbe CM

uscire anche una versione “lusso”, in pelle. MY

13 Aiino Firenze, protezione per iPad


CY

con eleganza e funzionalità CMY

Della Signature Collection di Aiino fa parte la custodia


K

in pelle Firenze per iPad– Firenze è un accessorio di stile


della Signature Collection di Aiino (www.aiino.com,
distribuita da ADL, www.adl.it): realizzato in vera pelle
italiana, morbida al tatto ma anche molto resistente, ha
un interno in microfibra per avvolgere e proteggere
l’iPad. La maniglia retrattile posteriore consente una presa
sicura per il trasporto; il retro si trasforma inoltre in un
appoggio inclinato per rendere più comodo l’utilizzo di
iPad. Firenze è disponibile in tre versioni: Nero Solido,
Verde Camouflage e Grigio Lucente. Il costo è
impegnativo ma proporzionato alla classe e alla pregiata
fattura della custodia: 129,00 euro.

14 Scatti e video, con Nikon


La fotocamera COOLPIX S80 si distingue per un design
elegante e sottile, l’intuitivo controllo touch screen e
per la possibilità di realizzare video HD– La COOLPIX S8
amplia la gamma di compatte digitali Nikon (in Italia con
Nital, www.nital.it) con un modello dotato di display
OLED touch screen a elevata risoluzione (819.000 punti),
di un sensore da 14,1 Megapixel, di uno zoom NIKKOR 5x
_focus accessori per il digital lifestyle

16

15 17

(equivalente a un 35-175mm nel formato 35mm), con in 16 Una Diva da scrivania


aggiunta la possibilità di registrare filmati HD con audio La luce incontra la musica con Diva di Rotaliana,
stereo e connettività HDMI per riprodurli direttamente su lampada a LED integrata a un sistema audio per iPod e
un televisore compatibile. La S80 è semplice da utilizzare, iPhone, disegnata da Dante Donegani e Giovanni
ad esempio con la modalità Easy Auto, ed è ricca di Lauda– Questo apparecchio compatto ed elegante unisce
funzioni, come ad esempio i filtri di ritocco integrati o la in sé più funzionalità. Quando è chiuso, può essere
riduzione dell’effetto mosso. La Nikon COOLPIX S80 è utilizzato come radio FM o come altoparlante esterno
disponibile in due colori, nero e rosso. collegato al computer o ad altri riproduttori musicali
mediante l’ingresso minijack stereo presente sul corpo della
15 Avid M-Audio Axiom MKII lampada. Estraendo il dock retrattile nella base, si può
Nuovi controller MIDI/USB della serie Axiom di Avid alloggiare iPod o iPhone. Azionando un pulsante, si apre
M-Audio, per ottenere il massimo dal proprio software poi il braccio in alluminio pressofuso della lampada, che,
musicale o apparecchiatura MIDI– Che si faccia musica ruotando, si posiziona all’altezza adatta per la lettura o per
come attività principale o per passione, si usa spesso il illuminare il piano di lavoro. La sorgente LED ad alta
Mac o un expander MIDI. Questi controller, disponibili efficienza produce una luce intensa con bassi consumi. È
nelle versioni a 61, 49 e 25 tasti, sono dotati di una anche presente una porta USB per riprodurre file MP3
tastiera semi-pesata dotata di aftertouch assegnabile, 8 archiviati su memorie flash. Il telecomando a infrarossi
pad trigger in gomma per le parti percussive, 9 fader (1 su controlla tutte le funzioni e si interfaccia anche con l’iPod e
Axiom 25), 8 encoder rotativi, 9 pulsanti con indicatore a la radio. Maggiori informazioni su www.rotaliana.it.
LED, 6 pulsanti di trasporto e 6 pulsanti dedicati alle
funzioni avanzate. La modalità DirectLink consente 17 18 Storage in miniatura, da LaCie
inoltre il controllo diretto delle funzioni più comuni delle LaCie MosKeyto è una chiave USB 2.0 con capacità fino a
applicazioni DAW più diffuse, come Pro Tools, Logic, 16 GB, lunga meno di 20 mm e dal peso di 10 grammi,
Cubase, Live, Reason e GarageBand. Richiedono Mac OS X mentre LaCie Rikiki Go è un hard disk da 1 TB
10.5.8 o 10.6.1, processore Intel Core Duo e 1 GB RAM. I estremamente compatto– All’insegna dell’archiviazione
prezzi sono: Axiom 25, 286 euro, Axiom 49, 394 euro, con spazi ridotti, queste due proposte LaCie (www.lacie.
Axiom 61, 442 euro; sono distribuiti in Italia da Sound com). LaCie MosKeyto sporge di pochissimo (circa 6 mm)
Wave (www.soundwave.it). dal corpo del computer nella quale è inserita, è venduta in

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18

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una custodia nera di plastica ed è dotata di una cinghietta in Y

nylon, che si può ad esempio agganciare al portachiavi, e di un CM

cappuccio di protezione del connettore USB. LaCie Rikiki Go è MY

invece un disco portatile dal case in metallo dalle dimensioni


CY

molto compatte (75 x 109,7 x 13,4 mm). È disponibile in tagli da


CMY

500 GB, nei colori rosso, blu e grigio, e 1 TB (solo grigio). Il cavo
K
per la connessione USB 2.0 è integrato, per rendere ancora più
compatta e funzionale questa soluzione di archiviazione.

19 Da Tucano, il folder multiuso per iPad


Si chiama Schermo la nuova custodia per iPad targata
Tucano che fa anche da supporto regolabile– La custodia
Schermo presenta un esterno in materiale brush antiscivolo e
interni in silicone e morbida microfibra antigraffio. Può anche
diventare un supporto per l’iPad regolabile a tre livelli di
inclinazione: quello più basso è l’ideale per l’uso come agenda,
blocco note o rubrica telefonica, il livello intermedio è adatto
alla lettura, mentre il terzo livello è pensato per la visione di un
video o di una presentazione. Schermo per iPad Tucano è
disponibile in quattro colori (rosso, viola, silver e nero) a partire
da 43,50 euro; informazioni su www.tucano.it.

20 L’HD è semplice, con Canon


Il nuovo modello HF M32 della serie LEGRIA di Canon è una
videocamera Full HD compatta e facile da usare, con
memoria flash interna da 64 GB e supporto per schede di
memoria SDXC– L’alta definizione video è una realtà ormai
affermata già da tempo anche in ambito amatoriale e
_focus accessori per il digital lifestyle

22
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21

domestico. La videocamera LEGRIA HF M32 dispone di un secondo le normative europee ISO, sia grazie alla riduzione
sensore CMOS Full HD da 3,3 Megapixel, Advanced Zoom di emissione di CO2 dovuta alla produzione su suolo
18x, obiettivo video Canon HD e processore DIGIC DV III. italiano che riduce quindi i trasporti. L’intera linea di cover
Offre inoltre uno schermo LCD da 6,8 cm (2,7”) touch iNature, disponibile sia per iPhone 3GS sia per iPhone 4, è
screen, 64 GB di memoria flash integrata e uno slot per distribuita in esclusiva da Med Computer; informazioni su
scheda di memoria compatibile con i formati SDHC e www.medcomputer.net/inature.
SDXC, quest’ultimo in grado di raggiungere una capacità
massima di 2 TB, per ore e ore di registrazioni video Full HD. 22 Booklet PURO per iPad, di 1Idea Italia
Maggiori informazioni su www.canon.it. Custodie dallo stile semplice e maneggevole per
proteggere l’iPad– Proteggono il prezioso tablet Apple
21 iNature, la cover biodegradabile da urti e graffi, garantendo un facile accesso ai comandi
Si chiama iNature: è made in Italy e realizzata con del pannello anteriore, e permettono di posizionare l’iPad
materiale biodegradabile– Spiega il comunicato di in due modi differenti, con una marcata inclinazione
presentazione del prodotto che il materiale usato per le verticale, ideale per la lettura o la visione di video, o con
custodie iNature dopo 77 giorni di incubazione è risultato una leggera inclinazione orizzontale, che si presta
biodegradabile in compost raggiungendo un valore medio maggiormente alle attività che presuppongono scrittura
di biodegradazione superiore al 90%. Alla fine del suo ciclo di testi e un più intenso utilizzo del touch screen. Le
di vita le custodie iNature possono perciò essere riciclate booklet PURO sono disponibili in tre colori, nero, rosa e
semplicemente gettandole nei rifiuti di tipo umido. silver, al prezzo consigliato al pubblico di euro 39,90.
Durante il normale utilizzo, invece, questo particolare Maggiori informazioni su www.1ideaitalia.com.
materiale si comporta come un classico elastomero
termoplastico non degradandosi all’aria o in ambienti 23 Case Logic protegge l’iPad
umidi e acquosi. Anche il packaging, realizzato in cartone dalle intemperie
riciclato e stampato con colori a base d’acqua, è Case Logic ha presentato nuove linee di custodie per
completamente riciclabile. Le cover iNature quindi, spiega iPhone 4, MacBook da 13” e iPad– Tra queste ultime, la
sempre il produttore, contribuiscono a ridurre l’impatto custodia IPADW-101, disponibile in nero o grigio, è sottile,
ambientale del prodotto, sia grazie alla particolare trasparente e waterproof, tiene quindi al riparo l’iPad anche
composizione del materiale, che risulta biodegradabile in caso di pioggia, vento e neve; dispone inoltre di chiusura

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accessori per il digital lifestyle

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24

23
26

“hook and loop” che garantisce un trasporto in sicurezza. 25 iLuv iMM190, per svegliarsi con iPhone
La custodia IPADT-101 è invece sottile e resistente, iMM190 è uno speaker compatto con dock per iPod e
semi-rigida e avvolgente, si adatta infatti con precisione ai iPhone– Il dock può essere ruotato in modo da
contorni dell’iPad. Il rivestimento permette l’accesso a tutti posizionare l’iPhone in orizzontale o verticale, a seconda
i tasti e alle porte di connessione mentre una banda del tipo di attività da svolgere (ad esempio visualizzare
sottilissima impedisce il contatto diretto con la superficie, video, eseguire giochi o altre App e così via); può inoltre
proteggendo lo schermo dai graffi. I dettagli su www. operare con alimentazione o a batterie. iLuv iMM190
caselogic.eu. riproduce le playlist del dispositivo e ne ricarica la
batteria, può inoltre operare in abbinata con l’App
24 WD My Passport Studio sviluppata da iLuv, disponibile gratuitamente su App
Disco portatile di Western Digital con doppia Store, che svolge funzioni di orologio, sveglia e altro
interfaccia, capacità fino a 640 GB ed etichetta ancora. iLuv è distribuito in Italia da FG Distribuzione,
elettronica personalizzabile– Dimensioni compatte e www.fgdistribuzione.com.
alte prestazioni, con l’interfaccia FireWire 800 abbinata
alla USB 2.0, per questo hard disk portatile di Western 26 Geneva Model S
Digital (www.wdc.com/it). La particolarità del My È il “piccolo” dei sistemi audio all-in-one con dock per
Passport Studio è nel display monocromatico che iPod Geneva Sound System, ed è ora compatibile
visualizza l’etichetta personalizzabile, la capacità anche con iPhone 4– In un corpo unico e compatto, di
disponibile e il livello di sicurezza: è infatti possibile soli 23 centimetri, propone molte delle caratteristiche
bloccare il disco mediante password. È ottimizzato per gli dei “fratelli maggiori” come la tecnologia
utenti Mac: formattato per Mac e dotato di suite software EmbracingSound, che favorisce una diffusione
anche per Mac OS X, è da subito compatibile con Time omogenea in tutta la stanza. Disponibile in rosso, bianco
Machine. My Passport Studio è disponibile in tagli da 640 e nero, il “piccolo” di casa Geneva offre anche una radio
GB, 500 GB e 320 GB (con prezzi rispettivamente di 179, FM con funzione sveglia e orologio digitale e pratici
149 e 119 euro) ed è fornito con cavo FireWire 800, controlli touch screen. Rispetto ai modelli più grandi fa a
adattatore per FireWire da 800 a 400 e cavo USB in meno del lettore CD: al suo posto c’è un dock
dotazione, mentre la custodia da trasporto è opzionale e motorizzato a scomparsa per iPod e iPhone. Informazioni
va acquistata a parte. su http://it.genevalab.co.uk.

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_focus

tips & tricks


Trucchi, suggerimenti d’utilizzo, scorciatoie sconosciute, accrocchi,
tips, roba da utenti super esperti. Tutto questo, e molto altro ancora,
per farvi padroneggiare il Mac come mai avreste osato immaginare
e per suscitare l’invidia di amici e parenti —Luca Nalin

Aiuto
Il menu Aiuto presente in ogni applicazione non
serve soltanto per accedere al materiale di
supporto del programma attualmente in primo
piano, ha anche un’altra funzionalità
estremamente comoda: consente all’utente di
cercare all’interno dei menu– Utilizzando l’apposito
campo di ricerca è possibile inserire una parte della
voce di menu che ci interessa trovare e verranno
elencati in automatico tutti gli elementi dei menu che essere usata come risultato desiderato. Inoltre il
rispettano il criterio di ricerca; spostando il cursore strumento per velocizzare di menu “ricorda” l’ultima
del mouse sopra uno dei risultati della ricerca, viene molto la selezione di alcuni ricerca, quindi diventa
individuato l’elemento all’interno del menu e indicato comandi altrimenti scomodi ancora più veloce eseguire
a schermo con una freccia. Diventa quindi possibile da raggiungere: è sufficiente azioni ripetitive che
ricavare il percorso necessario per selezionare la voce infatti aprire il menu di aiuto richiederebbero altrimenti
che stavamo cercando. Questa funzionalità, oltre che e digitare del testo per una lunga navigazione
essere estremamente utile per trovare la posizione individuare il comando all’interno dei menu del
delle voci di menu che utilizziamo meno spesso, può relativo e fare clic sul programma.

TextEdit
Esiste però un altro metodo estremamente rapido per gestire gli elenchi puntati con
TextEdit, direttamente dalla tastiera e senza dover ricorrere a nessun menu: infatti è
possibile convertire la riga in cui si trova il cursore di inserimento del testo in una voce
All’interno di TextEdit è possibile utilizzare gli di un elenco puntato, semplicemente premendo i tasti Alt+Tabulatore. Selezionando
elenchi puntati: il metodo più semplice è inoltre un blocco di testo composto da più righe, è possibile convertirlo in automatico
ovviamente quello di utilizzare l’apposito menu in un elenco puntato, utilizzando la stessa combinazione di tasti.
presente nella barra degli strumenti, attraverso Una volta creato l’elenco puntato, se si utilizza la combinazione di tasti Alt+Tabulatore
il quale è possibile anche scegliere lo stile con si può aumentare l’indentazione della riga selezionata; se invece si vuole ridurne il
cui vengono rappresentati i “punti”– livello di indentazione è sufficiente utilizzare la combinazione Maiuscole+Tabulatore.

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tips & tricks

1 2
iTunes 10
In ogni “major release” di un software vengono sempre
introdotti numerosi cambiamenti: alcuni sono documentati 3 4
e ben evidenziati, altri invece rimangono nascosti e poco
conosciuti– iTunes 10 da questo punto di vista presenta novità
di entrambi i tipi, molte delle quali possono comunque essere
eliminate per ripristinare una situazione simile a quella pre-
aggiornamento. Ciò potrebbe essere opportuno per tutte quelle
modifiche che non sono gradite e che magari rendono la
propria esperienza d’uso semplicemente peggiore.
La prima “stranezza” che appare appena si lancia il nuovo iTunes
riguarda la disposizione dei bottoni di gestione della finestra: il
cosiddetto “semaforo” – con i bottoni rosso, giallo e verde – non
è più disposto orizzontalmente ma in verticale (figura 1). 5
Questa piccola modifica consente di risparmiare qualche pixel
in verticale, ma non è detto che la nuova disposizione possa
piacere a tutti. Per fortuna è possibile ripristinare la disposizione
canonica del semaforo seguendo una procedura semplicissima.
Chiudiamo iTunes, apriamo l’applicazione Terminale, presente
nella cartella Applicazioni/Utility, e digitiamo il seguente
comando seguito dalla pressione del tasto Invio.
defaults write com.apple.iTunes full-window -1
Al successivo avvio il semaforo sarà orientato nuovamente in
orizzontale (figura 2). Se vogliamo tornare ad avere i bottoni
disposti in verticale è sufficiente digitare il comando usato in
precedenza sostituendo al valore “-1” il valore “0”.
Nella finestra principale di iTunes è possibile attivare il visore
dell’illustrazione dell’elemento in riproduzione o dell’elemento
selezionato: si trova nella colonna di sinistra, sotto l’elenco delle
sorgenti disponibili. Nel caso il visualizzatore non fosse attivo, è
sufficiente fare clic sull’ultimo pulsante presente nell’angolo in avete mai deselezionato 6
basso a sinistra della finestra (figura 3). Facendo clic sulla barra nessuna canzone presente
che compare sopra all’illustrazione è possibile cambiare la nella vostra Libreria, potete
modalità di funzionamento del visore, mentre se si fa clic recuperare un po’ di spazio
sull’illustrazione stessa viene aperta una finestra separata di prezioso. Apriamo le
visualizzazione dell’illustrazione. In iTunes 10 questa finestra preferenze di iTunes (iTunes
integra i controlli per gestire la riproduzione della musica > Preferenze) e nel pannello
(figura 4) e rappresenta quindi una possibilità in più per Generale togliamo il segno
utilizzare iTunes tenendo nascosta la finestra principale. Basta di spunta dalla voce Mostra
lasciare in vista soltanto il visore contenente l’illustrazione della i riquadro elenco (figura 5):
canzone in riproduzione. non appena chiuderemo la
Un’altra novità introdotta nell’ultima versione di iTunes è la finestra delle preferenze
possibilità di nascondere la colonna con le checkbox che è facendo clic sul bottone OK
presente a fianco del nome del brano nella visualizzazione della vedremo sparire le checkbox
Libreria come elenco di brani o di album. Se, come me, non (figura 6).

APPLICANDO 295 - 12.2010 105


_tutorial

Logic è un potente software che permette di creare musica


partendo da zero, di registrare performance dal vivo o di riunire
campioni precedentemente realizzati. Le funzioni che vi presentiamo
in queste pagine sono disponibili sia in Logic Express sia in Logic Pro

musica: i primi passi in Logic —Giuseppe Adelardi

Logic di Apple è un softwa­ che vi presentiamo in queste pagine scelta, in quanto il programma ci chie­
re DAW (Digital Audio Workstation) che sono valide sia per la versione Express derà di selezionare un genere di trac­
rappresenta per molti uno strumento sia per la versione Pro di Logic. cia da utilizzare (figura 1).
quotidiano di lavoro e per altri, sem­ La scelta ricade tra Audio, Software In­
pre più numerosi, una naturale evolu­ Realizziamo strument ed External MIDI. La prima
zione da GarageBand, altro program­ la nostra prima canzone consente la registrazione di un segna­
ma per la produzione di musica ma di Aperto il programma, la prima scher­ le audio in ingresso, come ad esempio
tipo amatoriale, incluso nel pacchetto mata ci chiede di scegliere una tipolo­ dei sample di chitarra. L’opzione Sof­
iLife che è presente in ogni nuovo Mac. gia di progetto: facciamo clic su Emp­ tware Instrument consente di utiliz­
Questo tutorial aiuta a muovere i primi ty Project. A questo punto vedremo zare i sintetizzatori incorporati nel soft­
passi, senza eccessivi intoppi, all’inter­ apparire davanti a noi la vera interfac­ ware mentre scegliendo External MIDI
no dell’ambiente di Logic. Le funzioni cia di Logic e dovremo subito fare una è possibile registrare una sequenza MI­
DI da trasmettere poi a uno strumen­
to MIDI esterno. Scegliendo Software
Instrument e facendo clic su Create
potremo dare il via alla creazione del
progetto senza necessità di utilizzare
strumenti esterni. Useremo i sintetiz­
zatori interni al programma in quanto,
trattandosi di un tutorial di base, questi
sono indubbiamente i primi strumen­
ti con cui familiarizzare. Logic permet­
te di utilizzare la tastiera del computer
come un vero e proprio controller MI­

1 2

108 APPLICANDO 295 - 12.2010


musica: i primi passi in Logic

DI: sarà sufficiente mappare i tasti acce­


dendo al menu Logic > Preferences >
Key Commands e da lì, dopo aver fatto
clic sul tasto Learn Assignements, im­
postare i comandi desiderati.
Per utilizzare invece la tastiera per il
controllo dei sintetizzatori e dei Soft­
ware Instrument, si deve fare clic sul
tasto Maiuscole che farà apparire una
finestra che permette di avere un feed­
back visivo dei tasti che stiamo utiliz­
zando (figura 2).
Se diamo un’occhiata all’interfaccia di
Logic, possiamo notare che l’area cen­
trale è quella di lavoro, in basso si trova
la Transport Bar con i classici controlli,
a sinistra un’area destinata ad affinare 3
le caratteristiche della traccia che uti­
lizziamo (Inspector) e a destra si sarà ritmo stuzzicando la nostra creatività, ritmo desiderato. Se ciò che abbiamo
aperta la libreria Media. Non è diffici­ per aggiungere poi le melodie. riprodotto non è di nostro gradimen­
le capire come rapportarsi all’area di la­ Con la prima traccia selezionata, ispe­ to, sarà sufficiente interrompere la regi­
voro: il tempo scorre in senso orizzon­ zioniamo dunque la libreria Media alla strazione, selezionare il sample creato e
tale da sinistra verso destra mentre le ricerca di un buon kit di batteria. Baste­ premere Canc per eliminarlo, in modo
varie tracce (ogni traccia può ospitare rà fare clic su Drums & Percussion ed da avere la possibilità di sostituirlo con
un solo strumento) si dispongono in effettuare la scelta tra le molte dispo­ uno nuovo. Se vogliamo prima inseri­
senso verticale. nibili. Non appena faremo clic su un re la cassa e poi, ad esempio, un piatto,
software instrument, questo diventerà non sarà necessario interrompere la re­
Iniziamo a comporre quello selezionato nella nostra traccia, gistrazione. Sarà sufficiente lasciar scor­
Per creare una melodia di base in Lo­ che cambierà nome e ci permetterà di rere la barra del tempo in modo che ri­
gic è possibile limitarsi ad assemblare i provare subito lo strumento (figura 3). cominci il loop e, successivamente, re­
loop che ci vengono forniti direttamen­ Trovato lo strumento adatto al nostro gistrare la nuova parte. Quest’ultima
te da Apple. Tramite questi loop, utiliz­ scopo, facciamo clic sui pulsanti Loop funzione è utile soprattutto durante la
zando il semplice drag&drop per tra­ e Metronomo nella Transport Bar e creazione di parti di batteria, visto che
scinarli nell’area di lavoro dal pannello avviamo la registrazione. ci permette di creare sequenze molto
Loops, non è difficile creare una can­ Sentiremo il metronomo dare il ritmo e articolate senza difficoltà.
zone in pochi minuti. Logic permette vedremo la barra del tempo scorrere ci­ Quando avremo raggiunto il risulta­
inoltre di modificare in modo intuitivo clicamente all’interno del loop selezio­ to desiderato, basterà interrompere la
i loop in questione, allo scopo di per­ nato. Il loop, la parte più chiara all’inter­ registrazione e fare clic su Play per ri­
sonalizzarli. Tuttavia, l’utilizzo di que­ no della barra orizzontale che ci segna­ ascoltarla. Essendo selezionata la mo­
sti loop va bene per la realizzazione di la lo scorrere di secondi e battute, può dalità Loop, la riproduzione sarà ciclica.
basi o per creare colonne sonore velo­ essere ingrandito o rimpicciolito trasci­
cemente; in questo tutorial preferire­ nandone i bordi. Il BPM della traccia può Ottimizzare la registrazione
mo concentrarci sulla creazione delle essere modificato dall’apposito riqua­ Registrando una parte ritmica capita
melodie a partire da zero. dro posizionato nella Transport Bar. spesso che ci siano lievi imperfezio­
A questo punto dobbiamo decidere A questo punto facciamo clic sul tasto ni riguardanti la metrica, che ritenia­
quale strumento utilizzare. Realizzere­ Maiuscole per veder comparire la ta­ mo necessario eliminare. Esistono due
mo prima una buona base che ci dia il stiera virtuale e iniziamo a suonare il principali modi per raggiungere que­

APPLICANDO 295 - 12.2010 109


_tutorial musica: i primi passi in Logic

sto obiettivo. Il primo è di aprire il me­ tute del nostro loop saranno da ipotiz­ ne in ogni momento (e perfino disatti­
nu a tendina Quantize, posto nell’In­ zarsi divise in 32 parti, con la possibilità varla). La quantizzazione inoltre si può
spector, selezionando la precisione di di avere una quantizzazione più fede­ riferire a tutta la traccia selezionata op­
quantizzazione desiderata. Valori più le alla nostra esecuzione originale. Po­ pure a ogni singolo loop all’interno del­
piccoli corrispondono a una maggiore trete rendervi conto visivamente del­ la traccia. Dopo aver impostato questo
precisione: selezionando 1/2 dovremo le variazioni apportate aprendo la se­ valore non ci rimane che ascoltare la
immaginare ogni battuta del nostro lo­ zione Piano Roll subito al di sopra del­ parte registrata e decidere se ci piace.
op divisa in 2 parti. Tutte le note suona­ la Transport Bar (figure 4 e 5). Le tra­ Il secondo metodo per eliminare le im­
te verranno così spostate in corrispon­ sformazioni che apportiamo in que­ perfezioni è quello che sfrutta il già ci­
denza dell’inizio delle parti più vicine a sto modo non sono irreversibili e pos­ tato Piano Roll: una vera e propria gri­
esse. Selezionando invece 1/32, le bat­ siamo dunque cambiare quantizzazio­ glia che ci permette di visualizzare co­
me sono disposte le note che abbiamo
suonato. Il tempo verrà ancora rappre­
sentato in scorrimento orizzontale da si­
nistra a destra, mentre sull’asse vertica­
le potremo vedere la tastiera di un pia­
noforte in modo da avere un raffronto
realistico delle note suonate. Sarà pos­
sibile trascinarle, copiarle, trascinarne
i bordi per allungarle e anche modifi­
carne la “Velocity” accedendo al menu
View > HyperDraw > Note Velocity
(figura 6). Modificare il valore di Velo­
city trascinando i cursori corrisponden­
ti a ogni singola nota può essere mol­
to utile per dare un tocco più “umano”
alla nostra creazione.
Se possedete una tastiera o un con­
troller MIDI con tasti semi-pesati (ov­
4
vero che possono riconoscere la forza
di pressione esercitata su di essi) po­
trete notare che la Velocity si imposta
automaticamente, in quanto essa va­
ria a seconda della pressione esercita­
ta su questi tasti. Visto che nell’esempio
stiamo utilizzando la tastiera del nostro
computer, la quale non possiede tasti
semi-pesati, sarà necessario modifica­
re manualmente la Velocity, se lo desi­
deriamo. Potrete riconoscere le note a
cui avrete cambiato valore di Velocity
grazie al fatto che esse avranno un co­
lore differente nella visione Piano Roll.
Anche in questo caso è consigliato pro­
vare diverse soluzioni per capire come
preferiamo che suoni il nostro loop. Se
non vi piacciono le variazioni che ave­
5

110 APPLICANDO 295 - 12.2010


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_tutorial musica: i primi passi in Logic

te più tracce, esse suoneranno contem­


poraneamente mentre ricevono gli im­
pulsi. Riconosciamo una traccia arma­
ta per il fatto che vicino al nome della
stessa è presente una “R” illuminata di
rosso. Se la traccia di basso che ci appre­
stiamo a utilizzare per la registrazione
non presenta questa caratteristica sa­
rà sufficiente fare clic sulla “R” e disar­
mare le altre tracce. Prima di registra­
re è comunque consigliabile far parti­
re la riproduzione della sola batteria e
suonare il nostro nuovo strumento per
provare alcuni riff che potrebbero spo­
sarsi bene con essa.
Terminata la registrazione, potrete si­
stemare nuovamente la metrica tra­
6
mite la funzione Quantize o manual­
te apportato e volete tornare alla situa­ sia attivata la funzione Loop, che sia mente mediante la sezione Piano Roll.
zione precedente sarà possibile annul­ attivo il tasto Maiuscole e potremo poi Adesso, visto che ci sono più loop pre­
lare le operazioni con Comando + Z. iniziare a registrare. Questa volta non senti nell’area di lavoro, dovrete accer­
sarà necessario attivare il metronomo tarvi che il loop sul quale volete lavo­
Il giro di basso in quanto avremo già il nostro loop di rare sia selezionato, altrimenti andrete
Adesso che abbiamo sistemato ade­ batteria a darci il tempo, dovremo però a cambiare inconsapevolmente i valori
guatamente il nostro loop di batteria e assicurarci che la traccia che si occupa degli altri loop (figura 7).
siamo convinti del risultato, è necessa­ del basso sia “armata”. Una traccia “ar­
rio iniziare a comporre la melodia. Co­ mata” è una traccia che riceve i segna­ Plug-in (o effetti)
me primo passo creiamo un giro di bas­ li MIDI provenienti dalla nostra tastie­ Composti i nostri riff di basso e accom­
so. Nel margine superiore dell’area di ra o da controlli esterni. Se sono arma­ pagnamento di batteria, siamo adesso
lavoro troviamo la scritta Track: faccia­
mo clic su di essa e poi su New. A que­
sto punto si aprirà la stessa finestra che
avevamo visto all’inizio e che ci chiede
nuovamente quale tipo di traccia pre­
feriamo. Scegliamo nuovamente l’op­
zione Software Instrument.
Vedremo comparire una seconda trac­
cia subito sotto al nostro kit di batte­
ria e, a destra, vedremo riaprirsi il brow­
ser Media. In quest’ultimo, navigando
all’interno della categoria Bass, sceglia­
mo ancora una volta lo strumento che
ci aggrada maggiormente.
Scelto quest’ultimo, non dovremo far
altro che ripetere gli step già effettua­
ti per la registrazione del loop di bat­
teria. Dovremo dunque accertarci che
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112 APPLICANDO 295 - 12.2010


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_tutorial musica: i primi passi in Logic

re una finestra pop-up con i controlli


dell’effetto selezionato (figura 8). Av­
viamo quindi la riproduzione e inizia­
mo a provare l’effetto che il plug-in pro­
duce sulla traccia muovendo i cursori
all’interno della finestra pop-up. Quan­
do avremo trovato la configurazione
desiderata, non sarà necessario salva­
re il risultato ma sarà sufficiente chiu­
dere la finestra in questione per evitare
che ostruisca la nostra visuale.
Spesso i software instrument presenta­
no già degli effetti: possiamo richiamar­
li facendo doppio clic su di essi e facen­
do apparire la relativa finestra pop-up
che ci permetterà di modificarli a nostro
piacimento. Possiamo anche disattivar­
8
li, in tre modi diversi. Il primo è quello
pronti a tuffarci nella realizzazione del­ di sinistra. La colonna di sinistra si oc­ di fare clic su uno dei plug-in mentre
la melodia vera e propria. È opportuno, cupa della traccia che stiamo trattan­ teniamo premuto il tasto Alt della ta­
però, fermarsi prima ad analizzare un’ul­ do, la colonna di destra si occupa del­ stiera: vedremo così che la sua casella
teriore funzionalità di Logic: gli effetti, la traccia Out 1-2, ovvero quella fina­ passerà da blu a grigia (gli effetti atti­
o plug-in. Tramite gli effetti possiamo le che raccoglie il segnale audio di tut­ vi sono quelli evidenziati in blu). Il se­
significativamente alterare il suono di te le tracce e lo trasmette ai diffusori. condo metodo è quello di fare clic sul
uno strumento e quindi il modo stesso Dal menu a tendina che si aprirà di fron­ pulsante By-Pass posto nella finestra
in cui lo strumento si rapporta all’inte­ te a noi navighiamo in Modulation > pop-up relativa all’effetto. Il terzo meto­
ro brano. Vi sono molti plug-in inclusi Chorus > Stereo e vedremo appari­ do, infine, consiste nel fare doppio clic
nella suite Logic ed essi agiscono sul­
la componente audio. In pratica, in Lo­
Nel tutorial abbiamo trattato l’utilizzo di trac- to. Alla sinistra del nome di ogni loop vedre-
tracce in formato audio

gic, quando registriamo un loop, esso


ce puramente MIDI, Logic permette però an- mo un’icona: se essa è di colore blu e raffigura
è composto da segnali MIDI. Questi se­
che di usare tracce in formato audio– La diffe- un’onda, significa che il loop è audio, se inve-
gnali MIDI vengono processati dal soft­
renza tra una traccia MIDI e una audio è che in ce è raffigurata una nota, il loop è MIDI (figura
ware instrument che stiamo utilizzando una traccia MIDI vengono registrati dei coman- A). Selezioniamo un loop audio e trasciniamo-
(e senza il quale non sentiremmo alcun di che poi necessitano di uno strumento per es- lo nell’area di lavoro. Vediamo che è possibile
suono), che rilascia un segnale audio. ser tradotti in segnale audio ed essere quindi posizionarlo sia nelle preesistenti tracce MIDI
A questo punto, nella catena descrit­ uditi, mentre in una traccia audio viene regi- sia nello spazio dell’area di lavoro rimasto li-
ta, intervengono gli effetti, modifican­ strata direttamente un’onda audio provenien- bero. Trascinandolo nello spazio libero, verrà
do ciò che viene riprodotto dallo stru­ te, in genere, da una sorgente esterna. Infatti, crea­ta una nuova traccia chiamata “Audio 1”,
mento. Successivamente, il tutto vie­ possiamo trovare loop audio anche nel brow- nella quale il loop si posizionerà.
ne inviato alla traccia Out 1-2 che è la ser Loops integrato in Logic. Se avessimo posizionato il loop su una traccia
Per accedere alla sezione Loops navighiamo MIDI, esso sarebbe divenuto inutile, in quanto
traccia master.
in Media > Loops e selezioniamo le caratteri- lo strumento che si occupa di processare i se-
Se, ad esempio, vogliamo arricchire il
stiche che il loop deve avere: nell’esempio se- gnali MIDI non avrebbe riconosciuto il segna-
nostro giro di basso inserendo un ef­
lezioniamo la categoria Synths. Apparirà, nel- le audio in entrata e non avremmo udito nulla.
fetto Chorus, dovremo spostare il no­ la parte bassa del browser, sulla destra dello Nella nostra area di lavoro abbiamo dunque
stro cursore nell’Inspector e fare clic schermo, una lista con tutti i loop disponibili ora un loop audio che si presenta in modo dif-
su una delle caselle vuote poste sotto filtrati in base ai contenuti che abbiamo scel- ferente rispetto agli altri. Oltre, infatti, a essere
il nome dello strumento nella colonna

114 APPLICANDO 295 - 12.2010


musica: i primi passi in Logic

sulla relativa casella, mantenendo pre­


muto il pulsante del mouse al secondo
clic, in modo da aprire il menu a tendi­
na. Potremo da qui scegliere l’opzione
No Plug-In liberando definitivamente
la casella selezionata da quel plug-in.
Gli effetti possono essere applicati a
tutte le tracce presenti nell’area di la­
voro e coinvolgono l’intera traccia; non
possono riferirsi soltanto a determina­
ti loop presenti in essa.

Creiamo la melodia
e strutturiamo il brano
Abbiamo finora creato la parte di bat­
teria e il riff di basso, li abbiamo quan­
tizzati e sistemati a nostro piacimento.
9
Abbiamo aggiunto gli effetti che più ri­
tenevamo adatti a migliorare l’acustica che può essere adatto a rappresentare mo la registrazione. Terminata la regi­
nell’insieme. Non resta ora che compor­ la melodia portante della nostra canzo­ strazione, sistemiamo adeguatamen­
re la nostra melodia principale alla qua­ ne, ad esempio il pianoforte. Navighia­ te la metrica del riff realizzato, appor­
le potremo poi aggiungere altre tracce mo in Acoustic Pianos e selezioniamo tiamo eventuali modifiche alla Veloci­
di contorno come effetti sonori, ulterio­ quello che maggiormente ci piace, do­ ty delle note e aggiungiamo eventuali
ri parti di batteria, cori e qualsiasi altra podiché avviamo la riproduzione del­ effetti alla traccia in modo da darle so­
cosa ci suggerisca la nostra creatività. le altre due tracce e iniziamo a prova­ stanza e da personalizzarla secondo i
Creiamo una nuova traccia e selezionia­ re. Trovata la melodia, come abbiamo nostri gusti.
mo nel browser Media uno strumento fatto in precedenza per il basso, avvia­ A questo punto è arrivato il momento

colorato di blu, vediamo al suo interno


una rappresentazione dell’onda, piut-
tosto che delle singole note come in-
vece accade nei loop MIDI.
Registrando un segnale audio in en-
trata, otterremo un loop con lo stes-
so aspetto. Se, ad esempio, volessimo
registrare un riff di chitarra, procede-
remmo in questo modo: selezioniamo
Track > New e questa volta scegliamo
Audio per quanto riguarda la tipologia
di traccia. Assicuriamoci che la traccia
appena creata sia l’unica armata e pro-
cediamo con la registrazione. Anche
senza utilizzare schede audio esterne
(che sarebbe comunque la scelta pre-
feribile), il nostro Mac può ricevere il
segnale audio dal microfono integra-
A to (qualità molto scarsa) o dall’ingres-

APPLICANDO 295 - 12.2010 115


_tutorial musica: i primi passi in Logic

11

zione non è difficile in quanto si tratta


sostanzialmente di drag&drop.
È giusto che l’introduzione abbia av­
vio con la sola batteria per permettere
all’ascoltatore di abituare l’orecchio ai
BPM della nostra canzone oppure, nel
10
caso di musica da discoteca, per per­
di iniziare a dare una struttura al no­ In questo tutorial ci occuperemo di rea­ mettere al dj di sincronizzare la nostra
stro brano. Di solito, la struttura di una lizzare l’introduzione: memorizzati que­ canzone con quella precedente prima
canzone pop è la seguente: Introduzio­ sti step, sarà poi facile replicarli per cre­ che parta la melodia, per evitare disso­
ne, Strofa, Ritornello, Strofa, Ritornello, are le altre parti del brano fino al com­ nanze. Selezioniamo dunque i nostri tre
Ponte (vocale o strumentale), Ritornel­ pletamento dello stesso. loop e trasciniamoli fino alla diciasset­
lo. Non è necessario attenersi a questa Per produrre la struttura della nostra tesima battuta. Per avere un’area di la­
disposizione generale ma conviene per­ canzone non agiremo più sulle singo­ voro più grande possiamo chiudere il
lomeno conoscerla e prendere spunto le note o segnali MIDI ma bensì sui lo­ browser Media facendo clic sulla relati­
da quest’ultima. op che abbiamo creato; questa opera­ va icona posta in alto a destra dell’inter­

so minijack al quale potremo collega-


re le uscite dei nostri strumenti oppu-
re un microfono.
Per selezionare il canale attraverso il
quale Logic deve registrare il segnale
audio, apriamo Preferences > Audio >
Devices > Core Audio. Da qui possiamo
selezionare Built-in Microphone (mi-
crofono integrato) o Built-in Input (in-
gresso minijack integrato) come dispo-
sitivo (Device), come rappresentato in
figura B. Effettuata questa scelta, po-
tremo fare clic sul pulsante di registra-
zione ed eseguire la nostra performan-
ce. Il loop che creeremo sarà, appunto,
di colore blu. Ci sono alcune differenze
tra un loop audio e uno MIDI. Ad esem-
pio, utilizzando una traccia audio non
potremo più utilizzare né la sezione Pia- B

116 APPLICANDO 295 - 12.2010


musica: i primi passi in Logic

faccia di Logic. Possiamo inoltre ingran­


dire o rimpicciolire la visuale dell’area
di lavoro tramite i due comandi posti
nell’angolo inferiore destro dell’area di
lavoro stessa. In questo modo essa po­
trà comprendere un numero maggiore
di loop per averli tutti sotto controllo
senza bisogno di far scorrere orizzon­
talmente o verticalmente l’area di la­
voro (figura 9).
Ora, ipotizziamo che la nostra traccia
debba iniziare con due loop di batteria
ai quali si aggiungeranno due loop di
basso per poi dare inizio anche al pia­
noforte, e quindi si concluda l’introdu­
zione. Per fare ciò, selezioniamo il loop
di batteria e trasciniamolo, mantenen­
12
dolo sulla stessa traccia, mentre tenia­
mo premuto il tasto Alt della tastiera. ta di semplici operazioni di drag&drop: abbiamo terminato l’introduzione alla
Rilasciamolo all’inizio della traccia, alla si possono anche selezionare più loop nostra canzone!
battuta numero uno. In questo modo contemporaneamente e copiarli, anche È possibile ovviamente stravolgere
abbiamo copiato quel loop. Effettuia­ su tracce diverse per provare le diverse questa semplice struttura per creare
mo nuovamente lo stesso passaggio ri­ combinazioni sonore che ne risultano, combinazioni molto diverse, special­
lasciando però questa volta il loop alla purché i loop MIDI restino in tracce MI­ mente se adottiamo un numero mag­
battuta numero cinque, proprio vicino DI e i loop audio restino in tracce audio. giore di tracce. Per procedere con la
al loop che avevamo posizionato pre­ Selezioniamo adesso i due nuovi loop strofa, potremo aggiungere appunto
cedentemente. Come anticipato, si trat­ di batteria appena creati e, tramite gli nuovi strumenti oppure registrare trac­
stessi step appena compiuti, copiamoli ce differenti degli strumenti che stiamo
entrambi nelle battute che vanno da 9 già utilizzando, aggiungere sonorità di
no Roll né la funzione Quantize, che a 17. Dovremmo così avere tutta la pri­ contorno grazie ai sintetizzatori inclu­
agiscono sui comandi MIDI: infatti,
ma traccia occupata da loop fino alla si, includere interruzioni, implementa­
in questo caso, dovremo stare mol-
battuta 21. Abbiamo detto che dopo re effetti. Un trucco che si può usare
to attenti in fase di registrazione af-
due loop di batteria partiranno i due spesso è quello di copiare una traccia
finché la metrica sia precisa. In so-
stituzione della sezione Piano Roll loop di basso. Utilizziamo la tecnica ap­ tramite il comando Track > New With
possiamo però utilizzare il Sample pena appresa per posizionare due lo­ Duplicate Settings e di copiare poi i
Editor (posizionato tra Piano Roll e op di basso, sulla traccia di basso, nel­ loop desiderati da una traccia alla sua
Mixer) che permette di intervenire le battute che vanno da 9 a 17. Come omologa (figura 11). Nella nuova trac­
sull’onda del loop. Tutti i plug-in sa- ultimo step selezioniamo i tre loop ori­ cia creata potremo aggiungere parti­
ranno utilizzabili anche nelle tracce ginali, che ora sono posti tra la battuta colari effetti, modificare leggermente i
audio: persino nelle tracce MIDI essi 17 e la battuta 21, in modo da copiar­ loop e sbizzarrirci in altre modifiche in
intervengono dopo che il software
li proprio a fianco, tra la battuta 21 e la modo da avere una variazione del riff
instrument ha trasformato i segna-
battuta 25. Il risultato che dovremmo originale e poter generare un cambio
li MIDI in segnali audio. Per quanto
vedere sarà simile a quello riportato in senza la necessità di creare nuovi lo­
riguarda il comportamento dei lo-
op, ovvero il drag&drop in fase di figura 10. Disattiviamo l’opzione Loop op da zero. Quando avremo dato una
strutturazione del brano, non ci so- dalla Transport Bar e ascoltiamo ciò struttura alla nostra canzone e inseri­
no differenze tra le due tipologie. che abbiamo appena creato. to tutti gli elementi che riteniamo ne­
Se ci piace ciò che stiamo ascoltando, cessari, avremo davanti ai nostri oc­

APPLICANDO 295 - 12.2010 117


_tutorial musica: i primi passi in Logic

la casella Mixer: con un clic su di essa


apparirà un mixer che raggruppa tutte
le tracce; da qui potremo modificare i
volumi di ognuna per fare in modo che
il suono complessivo sia ben amalga­
mato e che non ci siano strumenti fuori
dal coro. Tramite queste modifiche fac­
ciamo in modo che la traccia principa­
le, chiamata Out 1-2 e posta all’estre­
ma destra, non vada a sforare il proprio
range segnando rosso (figura 13). Se
ciò accadesse, in fase di registrazione
il software provvederebbe ad abbassa­
re il volume complessivo per non ave­
re distorsioni e questo andrebbe a in­
fluire sul volume di registrazione della
traccia. Terminate queste regolazioni,
13
passiamo alla fase conclusiva, ovvero
alla registrazione del brano.
Assicuriamoci che sia disattivata la fun­
zione Loop e che non ci siano loop se­
lezionati nell’area di lavoro. Nell’angolo
superiore destro facciamo clic sull’ico­
na Bounce. Si aprirà una finestra che
ci chiede di inserire il nome della trac­
cia e alcune altre indicazioni. Sceglia­
mo il nome che più ci aggrada, la car­
tella nella quale vogliamo salvare la re­
gistrazione e la Destination, ovvero il
formato di registrazione. Potremo sce­
gliere tra AAC, PCM, MP3 e CDDA (figu­
ra 14). AAC è il classico formato Apple
(Advanced Audio Codec) che assicura
una qualità leggermente superiore a
quella degli MP3 e che però è compa­
14
tibile con un numero inferiore di piat­
chi un progetto come quello riporta­ re una tavolozza. Selezionando i loop taforme. PCM ci consentirà di registrare
to in figura 12. desiderati e facendo poi clic su un co­ in qualità AIFF, ovvero la qualità origi­
Come potete vedere, la struttura di lore, essi diventeranno di quel colore. nale della nostra creazione, senza com­
una canzone finita può essere molto pressioni. CDDA infine ci consentirà di
complicata da decifrare a una prima Ultime modifiche registrare la traccia direttamente su un
occhiata e l’utilizzo dei colori può aiu­ e produzione CD inserito nel masterizzatore. Selezio­
tare a distinguere meglio le varie ti­ Con il brano pronto, dovremo solo ef­ nate le opzioni di nostro gradimento,
pologie di loop. Per colorare i nostri fettuare le ultime piccole modifiche pri­ non ci resterà che fare clic su Bounce
loop non dobbiamo far altro che fare ma di procedere alla creazione del ma­ e attendere che la nostra canzone sia
clic sull’icona Color posta nell’angolo ster della nostra canzone. Accanto al trasformata in un file da poter condivi­
superiore destro, la quale farà appari­ comando Piano Roll potete scorgere dere con chi desideriamo.

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_tutorial

La nuova versione di Illustrator CS5 porta con sé numerose nuove funzionalità,


tutte pensate non certo per rivoluzionare il disegno vettoriale, ma per snellire,
di molto, alcune pratiche spesso complesse e poco versatili. Vediamo alcuni
dei nuovi strumenti all’opera con un esempio concreto

Illustrator CS5: il disegno


vettoriale si trasforma —Matteo Discardi

In un’ipotetica agenzia di di realizzare un logo e una prima im- ra di un fantasma come soggetto del
pubblicità, un improbabile cliente ci paginazione sui tre formati stampa in marchio (figura 1), mantenendo pe-
chiede di realizzare il marchio della sua un tempo estremamente contenuto, rò un tono abbastanza scherzoso: un
azienda, con un progetto di realizza- si scontrerà con l’esigenza di eseguire semplice tracciato con lo strumento
zione per carta intestata, buste da let- un alto numero di modifiche successi- Penna è sufficiente a definire la for-
tera e biglietti da visita. Il punto, pur- ve, fattore che rende necessario pro- ma principale, ponendolo su di un Li-
troppo molto comune, è che il cliente gettare tutto il disegno nel modo più vello a sé, nominato in modo chiaro.
ha le idee davvero poco chiare, per cui, dinamico possibile. In un nuovo Livello sottostante, cre-
sin da subito, capiamo che la necessità Abbiamo deciso di adottare la figu- iamo tre forme sferiche, parzialmente
sovrapposte: per creare la forma del-
1 le mani utilizziamo il nuovo strumen-
to Crea Forme (figura 2), che in pra-
tica è una scorciatoia dello strumento
Unifica (Elaborazione Tracciati).
Curiosamente, è proprio questo gene-
re di strumenti, dall’utilizzo in effetti
molto basilare, a fornire gli aiuti mag-
giori nella lavorazione, poiché vengo-
no chiamati in causa moltissime vol-
te. Crea forme, in particolare, permet-
te di fondere tutti i vettori con i quali
entra in contatto nel corso del trasci-
namento, fornendo una forma fina-
le unica, che mantiene le caratteristi-
che di colore e spessore delle tre for-
me distinte, se uguali tra loro, oppu-
re dell’ultima forma selezionata, se di-

120 APPLICANDO 295 - 12.2010


Illustrator CS5: il disegno vettoriale si trasforma

verse. Esiste anche una possibile scor-


ciatoia, che farà felici gli utenti di vec-
chia data: se utilizzato assieme al ta-
sto Maiuscole, lo strumento permet-
te di selezionare le forme tramite una
selezione rettangolare.
Torniamo ora alla forma del corpo, ri-
empita qui di una sfumatura radiale
tra due tinte di rosso e con una trac-
cia ingrossata (figura 3). Sarà neces-
sario inserire delle varianti all’interno
del vettore: abbiamo scelto forme sfe-
riche colorate con una sfumatura vio-
la. Di solito, sarebbe stato necessario
creare le forme e in seguito masche-
2
rarle con la forma del corpo, proces-
so che avrebbe tolto le caratteristiche
di riempimento e traccia alla Masche-
ra (comunque ripristinabili in un se-
condo tempo), ma in questo caso ab-
biamo approfittato di una nuova ca-
ratteristica, che dopo pochi utilizzi è
diventata quasi irrinunciabile in mol-
tissimi passaggi. In fondo al pannel-
lo degli Strumenti, subito sotto i tre
riempimenti, trovano posto tre nuo-
ve icone (una se il pannello è a colon-
na singola, con un menu per la scel-
ta): la prima a sinistra riporta lo stato
naturale di Illustrator, secondo il qua-
le ogni oggetto nuovo è creato sopra
3
l’oggetto selezionato oppure l’ultimo
utilizzato, mentre la seconda (centra-
le) riporta lo stato inverso, secondo il
quale gli oggetti vengono creati sot-
to l’oggetto selezionato oppure l’ul-
timo creato.
La terza icona, che è quella più inte-
ressante (e che diventa attivabile so-
lo se viene selezionata una forma che
non sia una Maschera o un Gruppo)
porta il nome di Disegna all’interno
e permette di definire una forma spe-
cifica, che una volta identificata diven-
terà una maschera per tutte le forme
successive (in pratica, si disegna den-
tro la forma indicata). 4

APPLICANDO 295 - 12.2010 121


_tutorial Illustrator CS5: il disegno vettoriale si trasforma

Nella figura 4 abbiamo agito così per


creare i cerchi direttamente all’interno
del corpo (una volta identificata una
forma come Disegna all’interno, com-
paiono delle guide ai vertici, e la for-
ma rimane identificata anche se de-
selezionata).
Completata l’opera, è necessario riat-
tivare lo stato Disegna normale per
ripristinare la normale attività (in al-
ternativa, tutte le forme create saran-
no sempre all’interno della forma pre-
cedentemente identificata, che funge
da Maschera).
5
Larghezza variabile
Finita la parte riguardante il corpo, pen-
siamo adesso agli occhi: progettiamo
di farli buffi, con un pizzico di horror in
stile cartoon, anche se, come abbiamo
indicato in precedenza, costruiremo il
tutto nel modo più dinamico possibile.
Creiamo la base dell’occhio con due
cerchi sovrapposti ai quali abbiamo ag-
giunto un piccolo effetto Ombreggia-
tura esterna, dal menu Effetti > Effet-
ti Illustrator per il cerchio più picco-
lo, e uno di Bagliore esterno con co-
lore Nero per quello esterno, come il-
lustrato in figura 5. Identificato il cer-
6 chio interno azzurro come Oggetto di
tipo Disegna all’interno, abbiamo cre-
ato un’altra serie di piccole forme vet-
toriali ellittiche di colore bianco, con un
basso valore di Opacità, che appaiono
mascherate automaticamente dentro
il cerchio azzurro (figura 6).
Un semplice tratto eseguito con lo stru-
mento Penna, con un valore di traccia
generoso, permette la creazione della
prima venatura “a vista” nell’occhio (fi-
gura 7): con le vecchie versioni di Illu-
strator sarebbe stato necessario espan-
dere la traccia per poterne variare lo
spessore, oppure affidarsi a un Pennel-
lo, la cui creazione sarebbe stata pe-
rò difficoltosa. Invece, uno degli stru-
7

122 APPLICANDO 295 - 12.2010


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_tutorial Illustrator CS5: il disegno vettoriale si trasforma

menti nuovi di Illustrator CS5 è pro-


prio Larghezza, che permette di va-
riare la larghezza di una singola trac-
cia vettoriale localmente: in figura 8
si vede lo strumento all’opera, con a
fianco il pannello Traccia che mostra,
nella parte in basso, la sagoma linea-
re della traccia finale.
L’utilizzo di Larghezza è molto sem-
plice (a patto solamente di conoscere
le regole che guidano le curve di Bé-
zier): basta cliccare in un punto qual-
siasi corrispondente al bordo della trac-
cia di un tratto vettoriale e trascinare il
8 cursore perpendicolarmente al verso
della traccia stessa per stabilirne la lar-
ghezza locale (che appare in sovraim-
pressione), la quale si adatterà in mo-
do armonico alla larghezza originale.
Non ci sono limiti apparenti ai vincoli
con i quali si determinano le varie lar-
ghezze, tanto che una singola traccia
può mostrare vari spessori consecuti-
vi. Utilizzando il tasto Opzione nel cor-
so della definizione, la larghezza vie-
ne alterata solamente da un lato della
traccia, in modo non speculare.
Una volta disegnate altre tracce che
dall’esterno portano verso la pupilla
(disegnare le tracce singolarmente dà
9 un effetto più realistico che usare va-
ri effetti, che qui apparirebbero ripeti-
tivi) come in figura 9, isoliamo la Ma-
schera così creata per editare le trac-
ce all’interno (tramite menu conte-
stuale, oppure doppio clic sull’ogget-
to). Entriamo poi nella modalità Isola-
mento e selezioniamo la traccia con la
larghezza variabile. Dal pannello Trac-
cia basta salvare il Profilo (agendo sul
pulsante in basso a forma di Floppy Di-
sk nel menu dei profili), come illustra-
to in figura 10, e poi assegnare il pro-
filo selezionato a tutte le altre tracce,
similmente a quanto si farebbe con
uno Stile grafica (figura 11).
Salviamo ora il primo occhio come Sim-
10

124 APPLICANDO 295 - 12.2010


Illustrator CS5: il disegno vettoriale si trasforma

11 12

bolo, per poterlo usare (e modificare)


successivamente in modo più sempli-
ce, trascinandolo nel pannello Simboli
e assegnandogli un nome (figura 12). A
questo punto basta trascinare l’occhio
con il tasto Opzione premuto in mo-
do da duplicarlo, per poi ruotare e di-
mensionare le istanze a piacere tramite
lo strumento Trasformazione libera.
Concentriamoci ora sulla bocca, dise-
gnando un tracciato semplice come in
figura 13. All’interno della bocca tro-
veranno posto dei denti, che qui trat-
teremo in modo un po’ particolare:
per realizzare la dentatura, il modo più
13
semplice è quello di creare un Pennel-
lo pattern, la cui radice (elemento ba- di creare oggetti ripetuti geometrica- za per questo dover esplodere il pen-
se), sarà un insieme di forme semplici mente. Ma qui ci torna in aiuto lo stru- nello originale.
come in figura 14. mento Larghezza che, oltre ad agire sui Finito il logo del fantasma, aggiungia-
Trascinato il “dente” nel pannello Pen- tracciati normali, è in grado di opera- mo una scritta laterale (nel nostro caso
nelli, e definito il nuovo pennello come re anche sui tratti Pennello, creando e abbiamo utilizzato il font Hobo Stan-
Pattern (figura 15), basterà disegnare alterando maniglie laterali al tracciato dard Medium): dato che era necessario
una semplice curva, con lo strumento originale, determinandone la larghezza vivacizzare un po’ la scritta, dopo aver-
Penna, a cui assegnare subito dopo locale. Tutti gli elementi contenuti nel la selezionata abbiamo attivato la mo-
il pennello appena creato. Sino a qui Pennello si adattano di conseguenza, dalità Disegna all’interno, che ci ha
nulla di nuovo, però in questo caso la permettendo un utilizzo di questo tipo permesso di creare una serie di cerchi
dentatura appare fin troppo regolare, di tracce del tutto nuovo e molto inte- di colore giallo liberamente all’interno
e anche con qualche accorgimento di ressante (figura 16). Anche per i den- della scritta stessa, senza per questo al-
posizione, difficilmente potremo da- ti sottostanti, una piccola alterazione ternarne la natura di testo (figura 17).
re dinamicità all’elemento, dato che la della larghezza locale del tratto breve Con questo ultimo passo abbiamo fi-
natura intrinseca del pennello è quella porta a un risultato interessante, sen- nalmente ultimato il marchio.

APPLICANDO 295 - 12.2010 125


_tutorial Illustrator CS5: il disegno vettoriale si trasforma

14

15

La forma dell’ordine
Completata la fase di progettazione del
marchio, non ci resta che definire il pro-
getto d’impaginazione. Non ci avvarre-
mo di InDesign o XPress: per tali pro-
grammi i progetti preventivi come que-
sti sono sin troppo semplici e, in ogni
caso, la creazione di pagine dal forma-
to diverso sarebbe quantomeno diffi-
coltosa. Lo strumento Tavola da dise-
gno di Illustrator provvede a tutto il ne-
cessario. Creato un nuovo documento
in formato A4, vi abbiamo incollato il
marchio dal file precedente, qui a sua
16 volta trasformato in un Simbolo per
poterlo replicare in modo più comodo.
Con lo strumento Tavola da disegno
attivo, disegniamo altre due pagine, in
modo del tutto casuale, come in figu-
ra 18: non è importante in questa fa-
se né rispettare le dimensioni né la po-
sizione, in quanto i nuovi strumenti di
Illustrator CS5 permettono di esegui-
re queste operazioni completamente
in automatico.
Con una delle nuove pagine attiva,
un doppio clic sullo strumento Tavo-
la da disegno apre la finestra di defi-
nizione, dalla quale possiamo inseri-
re le dimensioni del biglietto da visita
e della busta e, inoltre, anche il nome
17

126 APPLICANDO 295 - 12.2010


_tutorial Illustrator CS5: il disegno vettoriale si trasforma

nello Tavole disegno), tramite il quale


possiamo definire il layout delle varie
pagine, anche in formati diversi, all’in-
terno dell’area da disegno, con una de-
terminata spaziatura tra pagina e pagi-
na (figura 20).
Il progetto è ora presentabile al cliente:
non resta che aggiungere tutti gli altri
elementi tipici di questo tipo di stam-
pati, come indirizzi, numeri telefoni-
ci e siti web. L’operatività del progetto
è garantita dalla navigabilità tra le va-
rie pagine tramite un clic sulle apposi-
te icone nel pannello Tavole disegno
(un doppio clic su di una pagina, forza
18
la visualizzazione della stessa a tutta fi-
della pagina (figura 19), che appari- nestra), oppure dal menu contestuale
rà poi in modo chiaro nel pannello Ta- in basso a sinistra. Resta inoltre la pos-
vole disegno (richiamabile dal menu sibilità, garantita anche dalle vecchie
Finestra). Definiti tutti i parametri del- versioni di Illustrator, di gestire l’impa-
le pagine, non resta che disporle cor- ginato anche ignorando le pagine, sia
rettamente all’interno dell’Area da di- in fase di disegno (tramite il comando
19 segno. Questa operazione è resa sem- Nascondi tavole da disegno, dal me-
plice dal pannello Ridisponi tavole da nu Visualizza) sia in fase di stampa, at-
disegno (che è richiamabile dal menu tivando il flag Ignora tavole da dise-
Oggetto > Tavole da disegno, oppure gno nella sezione Generale dalla fine-
attivando il menu contestuale del pan- stra di Stampa (figura 21).

21

20

128 APPLICANDO 295 - 12.2010


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_tutorial

Una volta apprezzate le condivisioni di rete, non se ne può più fare a meno:
se è necessario accedere sempre a dati residenti su uno o più server
utilizzando il protocollo SMB di Windows, può essere vantaggioso
poter montare automaticamente le condivisioni Samba a ogni login

tutte le cartelle di rete


nel mio disco —Claudio Romeo

Una volta apprezzate le con- tenente la configurazione pulita e fun- mo a una condivisione di rete. Atten-
divisioni di rete, non se ne può più fa- zionante del Mac. Per non parlare, ov- zione: questo articolo è centrato sulle
re a meno: è una soluzione troppo co- viamente, della possibilità di condivi- condivisioni basate sul protocollo SMB
moda sia per archiviare grandi quanti- sione dei dati con altri computer. (Server Message Block) di Windows,
tà di dati senza mettere in crisi il siste- Accedere a una condivisione di rete perciò i comandi qui riportati valgono
ma locale, sia per garantirsi che, qua- è, soprattutto con le ultime versioni esclusivamente per questo tipo di pro-
lunque cosa succeda al computer, i da- di OS X, davvero semplice. Tuttavia, in tocollo. La teoria che sta alla base del
ti importanti siano al sicuro, compren- alcuni casi, la procedura può diventa- montaggio automatico delle condivi-
dendo magari un file di immagine con- re piuttosto irritante: se le condivisio- sioni è tuttavia applicabile anche alle
ni cui si accede sono numerose, dover condivisioni che usano altri protocolli,
1 sempre montare le unità di rete può ovviamente usando i comandi adatti.
essere noioso. Si tratta di una decina
di secondi o poco più, ma non è tan- Accesso a un server di rete
to il tempo: è proprio il dover sempre In Leopard e in Snow Leopard i server
ripetere la stessa procedura che irrita. di rete accessibili sono elencati nella
Sarebbe bello che tutte le condivisio- barra laterale del Finder. Se non com-
ni di cui si ha bisogno fossero già bel- paiono, occorre abilitare l’apposita op-
le e pronte e si potessero raggiungere zione del Finder: dopo aver impartito
direttamente dal Finder come se fos- il comando Finder > Preferenze, pas-
sero cartelle normali, sul disco locale. sare alla scheda Barra laterale e sele-
Fortunatamente, tutto questo è possi- zionare le casella Server connessi e
bile. Con il vantaggio ulteriore di mon- Computer Bonjour del gruppo Con-
tarle dove si vuole e non dove coman- divisi (figura 1). Come si può notare
da l’impostazione predefinita di OS X. nella figura 2, è possibile che i server
Prima di metterci al lavoro, vediamo di rete vengano elencati più volte: nel
però di capire che cosa succede die- caso dell’esempio, viene riportato due
tro le quinte di OS X quando accedia- volte il server Prezzemolo.

130 APPLICANDO 295 - 12.2010


tutte le cartelle di rete nel mio disco

2 clic sull’icona del server e poi aprire la


cartella della condivisione desiderata.
Facendo clic sul pulsante Connetti co-
me si può scegliere se accedere come
ospite (cioè come utente sconosciu-
to) o come utente registrato: in que-
sto secondo caso si deve inserire no-
me e password.
Quando si accede a una cartella con-
divisa, questa viene montata nel file
sys­tem. Ciò significa che appare come
cartella in qualche punto della struttu-
ra gerarchica del sistema di file del di-
sco rigido. Se almeno una condivisio-
ne tra quelle disponibili su un server è
stata montata nel file system, accanto
al nome del server elencato nella barra
laterale del Finder appare un pulsante
con il simbolo di espulsione (una sor-
ta di freccia verso l’alto).
Il comportamento predefinito di OS X
Esaminando le finestre d’informazio- pio della figura 2) sono invece indivi- impone che le condivisioni siano mon-
ne relative alle due istanze del server duati mediante il servizio di condivi- tate all’interno della cartella /Volumes.
Prezzemolo usato come esempio (le sione Windows, che si basa su SMB. I La posizione /Volumes significa che la
info vengono richiamate facendo clic server potrebbero essere elencati an- cartella Volumes si trova subito all’in-
destro sull’icona del server e sceglien- cora più volte: ad esempio, se è attivo terno della cartella principale del file
do Ottieni informazioni), si può notare anche il servizio basato su AFP (Apple system. Per chi non ha alcuna infari-
che in un caso viene visto come server Filing Protocol) per la condivisione tra natura di Unix, è difficile distinguere
Pc e nell’altro come server Mac. Questa computer Mac o il servizio NFS (Net- tra file system e disco rigido; semplifi-
differenza viene anche evidenziata dal- work File System) per la condivisione cando un po’, si può dire che il file sys­
le diverse icone: il server Mac è rappre- tra computer Linux. tem è indipendente dai dischi rigidi e
sentato da un bell’iMac, mentre il ser- Per accedere alle condivisioni resi- che questi ultimi vengono sistemati in
ver Pc è rappresentato da un vecchio denti su un server, è sufficiente fare punti precisi del file system, chiamati
e piccolo monitor a tubo catodico, che
oltretutto riporta la schermata blu del-
la morte di Windows, quella che appa-
re quando si verifica un errore irreversi-
bile di sistema. Apple sa essere ironica.
La ridondanza si spiega con il fatto che
nel server Prezzemolo è attivo il servi-
zio Bonjour, che permette ai Mac (e non
solo a essi) di riconoscere le periferiche
senza che l’utente debba impostare
nulla: il server individuato mediante il
servizio Bonjour è riportato come ser-
ver Mac. I server riportati come server
Pc (Prezzemolo e rp-server nell’esem-
3

APPLICANDO 295 - 12.2010 131


_tutorial tutte le cartelle di rete nel mio disco

tutte le condivisioni che risiedono sul


server vengono smontate.
Per accedere a queste condivisioni
montate, è possibile inserire il percorso
nella casella Vai alla cartella; ad esem-
pio, /Volumes/Famiglia. La possibilità
di accedere a condivisioni di rete come
se fossero cartelle locali ha particola-
re importanza quando si accede al fi-
le system dall’interno delle applicazio-
ni (come con comandi quali Apri, Col-
lega a, Importa ecc.). Molte applica-
zioni, specialmente quelle nate per Li-
nux e poi frutto di un porting in Mac,
4
non consentono l’accesso a server di
rete, ma solo a cartelle di rete monta-
te nel file system.

Semplifichiamoci la vita
L’opera di semplificazione si basa su
due semplici strategie: far sì che le
condivisioni siano montate automati-
camente a ogni login e che vengano
montate in una posizione del file sys­
tem immediatamente accessibile me-
5
diante l’interfaccia grafica, senza dover
mount point, cioè punti di montaggio. sono presenti tre condivisioni di rete ricorrere alla finestra Vai alla cartella.
La cartella Volumes non è immedia- che sono state montate grazie al sem- Innanzitutto, bisogna definire i mount
tamente accessibile dall’interfaccia plice fatto di aver effettuato l’accesso. point in cui montare le condivisioni. La
grafica di Mac OS. Accedendo, infat- I più attenti avranno notato che accan- soluzione più comoda e sicura è cre-
ti, alla cartella superiore del disco ri- to al server Prezzemolo compare il pul- are una cartella per ogni condivisio-
gido di avvio (solitamente chiamata sante di espulsione: se viene premuto, ne, scegliendo un punto del file sys­
Macintosh HD, ma in realtà non è al-
tro che un hard link a /, la vera directo-
ry root) non compare. Per osservare il
contenuto della cartella Volumes oc-
corre impartire il comando Vai > Vai
alla cartella, nella finestra che viene
così aperta bisogna digitare il percor-
so /Volumes e premere infine il pul-
sante Vai.
Nell’esempio della figura 3, l’interfac-
cia grafica riporta come due dischi in-
dipendenti (in realtà sono due parti-
zioni dello stesso disco), il disco rigi-
do del Mac e la partizione fatta da Bo-
ot Camp per installare Windows. In più
6

132 APPLICANDO 295 - 12.2010


_tutorial tutte le cartelle di rete nel mio disco

to nella figura 5. Si può notare che


all’inizio è stata inserita l’istruzione #!/
bin/bash, per specificare che si tratta
di uno script Bash. Inoltre, il file (che è
un documento di solo testo) va salva-
to con estensione .sh, che caratterizza
gli script della shell.
A questo punto, si può provare lo script,
agendo da Terminale. Bisogna portarsi
nella cartella in cui lo script è stato sal-
vato e impartire poi il comando ./no-
mescript.sh, dove nomescript va so-
stituito con il nome assegnato al file.
Si noti che la sintassi di Bash prevede
che si usi un punto e la barra all’inizio
del nome per indicare che si tratta di
un comando non residente nel path
di sistema ma nella cartella corrente.
Se le istruzioni contenute nello script
7 sono corrette, le condivisioni vengo-
no montate e l’interfaccia grafica pre-
tem che si possa raggiungere con co- ve essere quello abilitato nella con- senta una situazione leggermente di-
modità. Ad esempio, nella cartella Ini- divisione, che può essere diverso da versa, mostrata nella figura 6.
zio dell’utente (quella che nei sistemi quello per il login. Purtroppo non c’è modo di far eseguire
Unix è la cartella home dell’utente) si • password: va indicata la password automaticamente al sistema uno script
può creare una cartella Rete e in que- dell’utente. Anche in questo caso, va Bash. Però è possibile trasformare uno
sta creare una cartella per ogni condi- indicata la password per la condivi- script Bash in un’applicazione per OS X
visione da montare. Nel caso del no- sione, non quella per il login. e fare poi in modo che venga eseguita
stro esempio, poiché i server sono due, • server: è il nome o l’indirizzo del automaticamente a ogni login.
sono state create nella cartella Rete le server. Ad esempio, Prezzemolo o Per trasformare uno script Bash in
due sottocartelle Prezzemolo e Opu- 192.168.1.186. un’applicazione OS X bisogna usare
scolo: la prima contiene le condivisio- • condivisione: va specificato tutto il Automator, che si trova nella cartella
ni che risiedono sul server Prezzemo- percorso della condivisione sul ser- Applicazioni. Nella finestra iniziale, bi-
lo, e la seconda quelle che risiedono ver. Per esempio, Archivio o Archivio/ sogna scegliere Applicazione (questa
nel server rp-server. La figura 4 mo- Fatture.
stra la struttura delle sottocartelle cre- • mountpoint: occorre specificare tut-
ate per funzionare da mount point per to il percorso del mount point. Ad
le condivisioni. esempio, /Users/claudio/Rete/Prez-
Per montare una condivisione Win- zemolo/Archivio. Il percorso va scrit-
dows da Terminale si usa il comando to secondo la notazione Unix di Ter-
mount -t smbfs //utente:password@ minale, non secondo quanto appa-
server/condivisione /mountpoint, il re nell’interfaccia grafica.
quale deve essere personalizzato con i
parametri appropriati: Compresa la sintassi, si può redige-
• utente: occorre indicare il nome bre- re un documento di TextEdit che con-
ve dell’utente; ad esempio, claudio tenga tutti i comandi per il montag-
(e non Claudio Romeo). Il nome de- gio delle condivisioni, come mostra-
8

134 APPLICANDO 295 - 12.2010


_tutorial tutte le cartelle di rete nel mio disco

procedura è valida per Snow Leopard, Così com’è, l’applicazione non può es- su Elementi login e trascinare nella
con Leopard si può scegliere Ad hoc). sere eseguita dall’interno di Automa- finestra l’applicazione fatta con Auto-
Nella finestra principale di Automator tor. Bisogna salvarla (Archivio > Re- mator, come riportato nella figura 8.
bisogna selezionare dapprima Utility, gistra), avendo cura di memorizzarla Ora basta confermare le impostazio-
che si trova sotto Libreria. Quindi biso- come Applicazione e non come Flusso ni ed effettuare il logout: al prossimo
gna fare doppio clic su Esegui script di lavoro. Salvata l’applicazione, si può login le condivisioni verranno monta-
shell, che apre un riquadro nel flusso chiudere Automator e avviarla: se tut- te automaticamente e vi si potrà acce-
di lavoro. Ci si assicuri che dall’elenco to è in ordine, le condivisioni vengono dere rapidamente scorrendo le cartel-
Shell sia selezionato /bin/bash e che montate. Per montare le condivisioni le sul disco rigido. Ovviamente, si pos-
dall’elenco Passa a input sia selezio- automaticamente, è sufficiente inseri- sono usare tutti gli strumenti del Fin-
nato come stdin. Ora bisogna aprire lo re l’applicazione appena costruita tra der per rendere il lavoro ancora più co-
script Bash e trascinarne il testo dentro quelle che vengono avviate al login. modo, come trascinare nella barra la-
il riquadro Esegui script shell di Au- Bisogna aprire Preferenze di Sistema terale del Finder stesso la cartella del-
tomator, in modo da ottenere quanto e passare ad Account; dopo aver se- le condivisioni, in modo che sia acces-
mostrato nella figura 7. lezionato il proprio account, fare clic sibile con un semplice clic.

Probabilmente tra coloro che hanno usato Terminale per osservare il diante Terminale: l’interfaccia grafica nasconde un gran numero
per i più curiosi

contenuto della directory /Volumes c’è qualcuno che ha provato a en- di elementi che invece Terminale riporta. Il mistero si risolve esa-
trare nella directory Macintosh HD, che in effetti è un hard link alla di- minando con attenzione proprio ciò che Terminale riporta. Per
rectory /– Il contenuto della directory Macintosh HD è riportato nel- prima cosa, tutti i file i cui nomi iniziano con un punto sono na-
la figura che correda il box. Si può notare che ciò che si vede median- scosti. In Unix, è semplice rendere nascosto un file: basta porre
te l’interfaccia grafica è notevolmente diverso da ciò che si vede me- un punto all’inizio del nome; mediante Terminale, si possono vi-
sualizzare anche i file nascosti specificando il parametro -a quan-
do si impartisce il comando ls (quello che permette di elencare il
contenuto di una directory), mentre non è possibile farlo median-
te l’interfaccia grafica. In più si può notare che, dopo le consuete
triplette dei permessi tipici di Unix, a volte compaiono due stra-
ni simboli: @ e +. Questi simboli sono la testimonianza che per i
file corrispondenti sono stati definiti controlli d’accesso, median-
te la tecnologia ACL (Access Control List). L’ACL è un’impostazio-
ne di accesso distinta dai comuni permessi Unix e sovrapposta a
essi; consente un controllo molto più approfondito sugli utenti
e sui gruppi che possono visualizzare o usare i file.

136 APPLICANDO 295 - 12.2010


_tutorial

Podcast Producer è un servizio integrato in Snow Leopard Server: in questo


articolo cerchiamo di spiegare bene di che cosa si tratta e di capirne l’utilità,
specialmente in ambito didattico, cercando di unire aspetti tecnici con metodi
di fruizione, di architettura del servizio e della sua organizzazione

podcast e servizi per la scuola


con Mac OS X Server —Alberto Pian

Il prof. Enrico Monteil, dopo sofia del server Mac (www.apple.com/ ne e cerchiamo di spiegare bene di che
aver assistito all’installazione e alla con­ it/server/macosx/), ma soprattutto dei cosa si tratta e di capirne l’utilità, spe­
figurazione del server Mac OS X Snow servizi forniti da Podcast Producer, sia cialmente in ambito didattico. Data la
Leopard e di tutti gli strumenti collega­ concentrata in queste parole. Sì, è un complessità dell’argomento, ci propo­
ti (iBook, lavagne interattive guidate da sistema molto complesso nella sua ar­ niamo di renderlo accessibile anche a
Mac mini, iMac, videocamere, impian­ chitettura, che eroga un servizio dalle chi un server non l’ha mai impiegato.
ti audio/video), e dopo averlo utilizza­ prestazioni sorprendenti in modo non Intendiamo essere comprensibili, sen­
F Figura 1. Lo to, ci ha detto: “È un sistema estrema­ solo trasparente, ma con una sempli­ za però sminuire il registro tecnico e la
schema di lavoro: mente complesso nella sua struttura, cità di impiego e di fruizione nel tem­ profondità del discorso. Inoltre cerche­
dalla registrazione ma molto semplice nell’utilizzo e nella po che ne fanno un vero gioiellino di remo di unire in questo articolo aspetti
alla pubblicazione gestione!”. Si può dire che tutta la filo­ progettazione. Procediamo con ordi­ tecnici con metodi di fruizione, di archi­
tettura del servizio e della sua organiz­
zazione spicciola, contestualizzandolo
con esempi reali e vivi, tratti da espe­
rienze uniche nel loro genere.

Un servizio integrato
in Snow Leopard Server
Podcast Producer è un servizio integra­
to nel server Mac OS X. Con la versione
Snow Leopard, anche il servizio è mi­
gliorato e ora si chiama Podcast Produ­
cer 2. Il primo era stato integrato nel ser­
ver Leopard. “Servizio integrato”, signi­
fica che lo si può attivare per utilizzarlo,
oppure se ne può fare a meno, per im­
piegare il server in altri scopi più “tra­

138 APPLICANDO 295 - 12.2010


podcast e servizi per la scuola con Mac OS X Server

• effettua la compressione del prodot­


to montato (utilizzando appropria­
ti codec per la sua erogazione), op­
pure effettua contemporaneamente
diversi tipi di compressione per una
erogazione diversificata del prodot­
to rendendolo disponibile per diversi
dispositivi, dai cellulari agli iPod, dal­
lo streaming, al download ecc.;
• pubblica il prodotto o i prodotti in uno
o più luoghi contemporaneamente,
pubblici o privati, da spazi FTP ai blog
e wiki gestiti dal server, passando per
iTunes U (il servizio destinato alle uni­
versità);
• invia una comunicazione a una lista
dizionali”. È possibile, ed estremamen­ a una rete nella quale il server è inse­ A Figura 2. di indirizzi e-mail per avvisare della o
te vantaggioso, acquistare e installare rito e rintracciabile, di collegarsi al ser­ Acquisizione delle pubblicazioni e per fornire le ri­
un server Mac OS Snow Leopard anche ver, di avviare una registrazione audio, Podcast: da questa spettive URL;
per avvalersi unicamente delle funzio­ oppure video, oppure una registrazione semplice interfaccia • la pubblicazione nelle pagine blog
ni di Podcast Producer 2. Questo servi­ dello schermo del Mac e, ancora, una si gestisce tutta e wiki gestite dal server apparirà già
zio, da solo, giustifica ampiamente l’in­ registrazione che comprende più fonti l’operazione graficamente impostata con il titolo
stallazione del server, a maggior ragio­ (ad esempio lo schermo del Mac e una e la descrizione stabilita, gli eventua­
ne per la possibilità di spendere una ci­ videocamera). Conclusa la registrazio­ li tag di default previsti dal worflow e
fra modesta se si vuole utilizzare un Mac ne si digita il titolo della trasmissione il documento registrato e montato al
mini con Snow Leopard Server (www. e una eventuale descrizione, quindi si loro interno, pronto per essere man­
apple.com/it/macmini/server). In ef­ pubblica il prodotto scegliendo il tipo dato in onda.
fetti, come vedremo, diverse istituzio­ di pubblicazione da una lista di opzio­
ni formative impiegano il server Mac in ni che viene denominata “workflow”. Il server svolge tutte queste operazio­
questo modo: per disporre del servizio A questo punto i dati sono inviati au­ ni in modo trasparente, cioè senza che
di Podcast Producer. In questo caso non tomaticamente dal dispositivo al ser­ l’utente se ne accorga. Quali azioni ha
occorre avere una formazione genera­ ver per eseguire ciò che gli è stato det­
le sui server Mac per gestire il servizio to di fare quando è stata compiuta la S Figura 3.
una volta installato e configurato. Da scelta di pubblicazione, cioè quando è Con PCP remote,
questo fatto è facile dedurre che il si­ stato selezionato un workflow. Il server è possibile registrare
stema abbia un valore in se stesso, un esegue le operazioni che il determina­ e pubblicare sul
valore che, purtroppo, non è molto co­ to wokflow gli dice di fare. In partico­ server anche con
nosciuto e diffuso e che solo recente­ lare, nelle modalità definite dal work­ l’iPhone! PCP remote
mente comincia a essere noto. Di che flow scelto: svolge analoghe
valore si tratta? Che cosa fa, esattamen­ • aggiunge una sigla audio/video di operazioni di
te, questo servizio? Perché è così utile? apertura e una sigla audio/video di Acquisizione Podcast
Rispondiamo subito a queste doman­ chiusura alla registrazione;
de per accompagnare il lettore sempre • stabilisce gli effetti di transizione fra
più all’interno di un discorso per molti le diverse componenti aggiunte e la
versi affascinante. registrazione;
Il servizio Podcast Producer 2 (figura • inserisce il titolo e la descrizione, nel­
1) permette a chiunque sia collegato le modalità definite;

APPLICANDO 295 - 12.2010 139


_tutorial podcast e servizi per la scuola con Mac OS X Server

compiuto, in effetti, l’utente? Ha effet­ dati di pubblicazione! Invece, il mede­ È anche possibile impiegare altri di­
tuato la registrazione attraverso Acqui- simo utente che ha appena svolto la re­ spositivi, purché si colleghino al web
sizione Podcast (l’applicazione di col­ gistrazione/pubblicazione con Podcast e possano quindi accedere a un appo­
legamento con il server, in figura 2, che Producer, può subito effettuarne un’al­ sita pagina messa a disposizione dal
si trova nella cartella Utility, a sua volta tra mentre il server sta trattando i da­ server per l’invio dei dati.
collocata nella cartella Applicazioni); ha ti della prima e quindi può passare a Ovunque nel mondo, con un qualsia­
inserito i titoli e la descrizione e ha scel­ una terza, a una quarta, e così via. Ov­ si dispositivo fra quelli citati, è dun­
to il workflow di pubblicazione. Tutto il viamente, a seconda della configura­ que possibile registrare e pubblica­
resto lo esegue il server. zione hardware del server, questi pro­ re direttamente un prodotto monta­
cesserà e pubblicherà i dati in manie­ to e ottimizzato dal servizio Podcast
La registrazione ra più o meno veloce. Producer. Questo prodotto può esse­
e i dispositivi Torniamo ora un momento ai dispositi­ re una lezione, un servizio giornalisti­
Nella sostanza, si tratta di operazioni di vi. Abbiamo detto che basta un dispo­ co, la documentazione di un evento, la
elaborazione, montaggio, ottimizzazio­ sitivo collegato, attraverso una rete, al cui erogazione avviene quasi in diret­
ne e pubblicazione di registrazioni au­ server: di quali dispositivi stiamo par­ ta e senza bisogno di alcun tipo di in­
dio/video, svolte in automatico, sotto lando? Parliamo di computer Mac a cui tervento umano.
il diretto e completo controllo del ser­ è collegata la videocamera o i micro­
ver. Senza il server Mac, l’utente sareb­ foni, certamente, e di computer Win­ L’automazione del processo
be costretto a effettuare queste opera­ dows che possono effettuare alcune attraverso i workflow
zioni: scaricare il documento registra­ operazioni di registrazione attraverso Adesso parliamo di worflow, per capire
to, utilizzare applicazioni di montaggio un’apposita pagina web messa a dispo­ bene il tipo di processo che viene com­
audio/video, effettuare manualmente sizione dal server, ma parliamo anche piuto e le sue potenzialità. Un worflow
tutti gli aspetti del montaggio, impie­ di iPod touch, di iPhone e di iPad (per è semplicemente una lista di istruzioni
gare dei criteri di compressione e ap­ il momento solo audio), per i quali esi­ che il server esegue fedelmente. Una li­
plicarli, svolgere personalmente tutte stono apposite applicazioni che svol­ sta che, in parole povere, dice:“inserisci
le operazioni di pubblicazione dei con­ gono le funzioni di acquisizione pod­ questo testo come titolo; applica que­
tributi compressi e ottimizzati e, infine, cast e si mettono in contatto con il ser­ sto modello grafico; avvia una compres­
inviare la comunicazione reperendo i ver (figura 3). sione secondo questi parametri; pub­

a scuola con Podcast Producer da un Mac mini, da portatili MacBook inseriti


in un carrello (MobileClass), dando vita a un
progetto di podcasting audio/video centrato
Per una volta il settore scolastico non ha nul- di “toccare con mano” le potenzialità del si- sulle “emozioni”.
la da invidiare a quello aziendale, almeno in stema. In questo caso il suggerimento è di ri- “Il fine ultimo e più nobile del progetto, è fa-
ambiente Mac– Sono infatti diverse le scuo- volgersi a quelle istituzioni che hanno già ma- vorire l’accoglimento e l’aiuto dell’altro” dice
le che hanno installato (o che, al momento in turato una certa esperienza e di cui parliamo Domenico. “Vogliamo usare il podcasting per
cui scriviamo, hanno avviato le procedure per in questo box e a un rivenditore specializza- aiutare i ragazzini a sviluppare le loro compe-
farlo), un server Mac OS X con il sistema Po- to ASE Education (www.apple.com/it/buy/ tenze emotive e relazionali. Per questo è im-
dcast Producer. Questo anche grazie ad alcu- ase/education). portante la produzione di vere e proprie tra-
ni progetti ministeriali che hanno fornito dei smissioni”.
finanziamenti (come i progetti Classi 2.0 e Idea Un server di emozioni, “Per esempio – continua Germana – sviluppia-
2.0, www.scuola-digitale.it/classi2.0 e www. scuola media Paola Garelli mo dei collegamenti con la Letteratura, i sen-
istruzione.it/web/istruzione/prot2905_10). Enrico Monteil, Domenico Di Lorenzo e Ger- timenti e le emozioni che suscitano determi-
L’interesse suscitato dalle funzioni di podca- mana Golia, insieme a una decina di colle- nate opere per aiutare i ragazzi, attraverso ap-
sting del sistema server Mac si sta rapida- ghi, hanno implementato un completo siste- posite trasmissioni, a esprimere le loro”. Chie-
mente diffondendo e, come sta avvenendo ma Mac che si avvale del server, ma anche di diamo a Germana se il progetto riguarda solo
in Piemonte, determina numerose richieste numerose LIM (Lavagne interattive), guidate le materie umanistiche: “No, certo, stiamo fa-

140 APPLICANDO 295 - 12.2010


podcast e servizi per la scuola con Mac OS X Server

blica il risultato secondo queste indica­


Fra le nuove funzioni di Podcast Producer ab- feed preimpostati che ci permettono di creare

la library: un’alternativa per i più esperti


zioni”. Istruzioni, parametri e indicazio­
biamo quelle messe a disposizione dalla Libra- diversi “channel” secondo alcuni criteri defini-
ni sono ciò che rendono unico ciascun ry– La library è il grande contenitore di tutti ti. Possiamo utilizzare gli indirizzi di questi fe-
work­flow e specializzano il servizio, of­ gli episodi registrati e di tutti i feed. La library ed in una pagina web, oppure li possiamo re-
frendo infinite combinazioni. si trova sempre a questo indirizzo: gistrare in iTunes come altrettanti podcast. È
Si possono utilizzare i worflow messi feed://indirizzowebdelpodcast:8171/po- anche possibile creare nuovi feed impiegando
a disposizione da Apple. Ma i worflow dcastproducer/catalogs. specifici criteri di selezione degli episodi, ma
dove, al posto di“indirizzowebdelpodcast”na- è necessario farlo da Terminale. Le operazioni
possono (anzi: devono), essere creati
turalmente occorre inserire la URL di accesso sono indicate nel capitolo Using Feed Admini-
dall’utente (o dall’amministratore), per
al server. Nella library, ogni sezione dà l’acces- stration Commands, all’interno del manuale
rendere più funzionale il servizio. Non
so a una serie specifica di feed che seleziona- PodcastProducer_v10.6.pdf fornito da Apple.
solo la loro compilazione non comporta no i contenuti in base a criteri predeterminati. Tutta la documentazione si può reperire a
conoscenze di programmazione infor­ La library rappresenta un serbatoio di feed che questo indirizzo: http://support.apple.com/
matica, ma Apple ha svolto un gran la­ organizza i contenuti secondo diversi criteri. manuals/#serversandenterprisesoftware.
voro rendendola alla portata di chiun­ Ad esempio raccoglie gli episodi pubblicati In particolare, per interventi specifici e appro-
que sappia usare un mouse e sia capace in base al workflow utilizzato, oppure in ba- fondimenti, consigliamo la lettura dei manua-
di formulare un pensiero in successio­ se ai singoli utenti (users), alla cronologia del- li “Mac OS X Server v10.6 - Podcast Producer”
la pubblicazione e così via. Dunque, grazie al- e “Mac OS X Server v10.6 - Wiki Server Admi-
ne logica (diagramma di flusso). Nella
la library abbiamo a disposizione una serie di nistration”.
precedente versione di Podcast Produ­
cer, le cose erano assai più complicate e,
in pratica, l’utente-amministratore ine­ re il processo di montaggio e di pubbli­ che i criteri di compressione, agendo
sperto doveva affidarsi esclusivamen­ cazione del suo prodotto. Il secondo li­ direttamente all’interno di Compressor.
te alle scelte integrate nel server Leo­ vello è legato a Compressor. Compres­ Tramite Compressor, si creano apposi­
pard. Con Snow Leopard e la versione sor è un’applicazione della suite di Fi­ ti flussi di compressione che poi ven­
2 di Podcast Producer, è cambiato tut­ nal Cut Studio. Avendo a disposizione gono richiamati nel worflow al posto
to. Adesso ci sono due livelli essenziali Final Cut nel Mac dal quale si creano i di quelli stabiliti da Apple.
di intervento. Uno è quello che abbia­ worflow, non solo l’utente può costrui­ Chiariamo con un semplice esempio.
mo visto: con l’applicazione Work­flow re i propri workflow, ma (con alcune co­ Apple fornisce alcuni parametri di com­
Composer l’utente può personalizza­ noscenze di base), può modificare an­ pressione preimpostati che possono

cendo tutto un lavoro in ambito scientifico, per “Abbiamo incominciato con le favole di Fedro
esempio per sottolineare le emozioni legate al- per imparare le regole base del ‘parlare al mi-
la scoperta e alla sperimentazione scientifica”. crofono’ – spiega Cinzia –. “Il caso ha voluto che
“Abbiamo legato fra loro, in maniera interdisci- una mia ex alunna, Squassino Maria Chiara, og-
plinare, tutte le materie: anche educazione fi- gi trentenne, fa la aiuto regista a un buon livel-
sica e lingua straniera (da noi si impiega mol- lo (ultima fiction: Montalbano), mi dà una mano
to il francese)”. e importanti consigli per questo progetto. Ab-
http://podcast.paolagarelli.org biamo scoperto, fra i ragazzini, talenti che altri-
menti, nella scuola tradizionale, non sarebbero
Un server pieno di storie, mai emersi. Figurati che i ragazzi, non sempre
Scuola media Brofferio in accordo con Fedro, hanno inventato il perso-
È Cinzia Chelo (tutor e coach nel Piano Naziona- naggio del ‘bastian contrario’ che diceva la sua,
le Diffusione LIM), l’intraprendente insegnante cioè la loro. Sono davvero grandi: discussioni
di Matematica e Scienze che ha portato nella sulla morale, sulla partecipazione, sul recupe-
sua scuola un fiammante Apple Xserve Quad- ro dell’interesse scolastico… Con il podcasting
Core con Podcast Producer e tutta un’altra se- e il fatto che sia tutto automatico, non li ferma
rie di strumenti per un progetto didattico cen- più nessuno! Abbiamo anche cominciato a la-
trato sullo storytelling. vorare alla creazione di audioguide di Asti, e ci

APPLICANDO 295 - 12.2010 141


_tutorial podcast e servizi per la scuola con Mac OS X Server

potremmo avere un workflow del prof.


Rossi che pubblica allo stesso tempo
diverse varietà di una sua registrazione
nel wiki e in un archivio FTP a grande
qualità, e un secondo workflow, gestito
dall’amministratore generale dall’isti­
tuto, che pubblica tutti i contributi con
una specifica titolazione diversa dalla
prima e in formato differente. Bene: è
DA Figura 4. È possibile utilizzare i preset di compressione già presenti possibile unire entrambi i workflow per
in Compressor, oppure crearne di nuovi con lo stesso Compressor e quindi effettuare le due operazioni contem­
richiamarli all’interno del nostro workflow. A sinistra, le caratteristiche di poraneamente. Come si capisce chia­
un preset creato con Compressor per ridurre al minimo le esigenze di una ramente da questo esempio, è anche
registrazione dello schermo (tipico caso di un intervento dove vengono possibile associare specifici workflow a
mostrate immagini fisse per diverso tempo, mentre il relatore le singoli utenti, in modo tale che al mo­
commenta); a destra l’utilizzo del preset in un workflow mento di pubblicare la registrazione,
gli uni non vedano e non possano sce­
essere troppo esosi. Ad esempio de­ 4), lo si registra nel proprio Mac e quin­ gliere quelli riservati agli altri, riducen­
sideriamo un workflow che, in caso di di, quando all’interno del workflow vie­ do così la possibilità di errore e ottimiz­
registrazione da schermo, riduca il fra­ ne il momento di associare un preset zando ancor più la funzionalità di tut­
me rate a 6 fps, invece dei classici 30, di compressione, invece di quelli for­ to il servizio.
la schermata a 1.024, imposti un au­ niti da Apple, se ne sceglie uno forni­
dio mono a 22.050 Hz e un limite infe­ to da Compressor o creato da noi con Modelli di gestione
riore al flusso di dati per secondo. Vo­ lo stesso Compressor. Più facile da fa­ e di fruizione:
gliamo alleggerire un documento che re che da spiegare (figura 5). un sistema tradizionale
si annuncia troppo pesante per una La duttilità dei worflow è tale che è Il fatto che ogni utente per il quale
corretta distribuzione. Si può fare con possibile inserirne uno o più all’inter­ è stato definito un account nel ser­
Compressor: si crea un preset (figura no dello stesso worflow. Ad esempio: ver possa avere a disposizione propri

stiamo rompendo la testa per capire che tipo di for-


mat è il più adatto. Già, perché il ‘format della lezio-
ne’, come dici tu è davvero uno strumento di riflessio-
ne didattico importante”.
www.brofferio.it/classeduepuntozero/home.htm

Un server zeppo di attività, IIS Vallauri


È un’esperienza nata nel 2007 dalla passione di tre do-
centi del Vallauri, Carlo Barolo, Paolo Gallizio e Marco
Puppo, assidui ascoltatori di podcast, nel 2009 sup-
portata da un server Mac, adesso aggiornato a Snow
Leopard con Podcast Producer 2.
“Abbiamo costituito RadioAttività, il nostro podcast,
proprio come un vero channel – ci racconta Paolo –
guidato da una redazione di studenti coordinata da
un giornalista, il prof. Barolo. Spaziamo dalle espe-
rienze personali degli studenti, agli scambi culturali,
ai progetti, alle conferenze. Con il server Mac possia-

142 APPLICANDO 295 - 12.2010


podcast e servizi per la scuola con Mac OS X Server

workflow e anche crearli da sé, por­ po. Tutti gli utenti ai quali è stata da­
ta il discorso sul tipo di architettura ta facoltà di accedere ai servizi di Po­
che è possibile organizzare alla ba­ dcast Producer, potranno pubblicare
se del servizio Podcast Producer. Det­ le loro trasmissioni nel podcast “Po­
to in altri termini, la questione che si dcastScuola” e potranno utilizzare il
pone è la seguente: quali utenti e con wiki per effettuare esperienze colla­
che criteri possono essere autorizza­ borative comuni, per gestire proprie
ti a registrare e a pubblicare attraver­ pagine e sezioni con criteri di ricerca,
so il servizio, e dove potranno racco­ tag, link, immagini, documenti asso­
gliere i propri contributi? ciati e quant’altro possa essere utile.
All’interno di Snow Leopard Server, il Ciascun utente registrato potrebbe
servizio di Podcast Producer viene as­ avere in dotazione, oppure potrebbe
sociato a un utente di gruppo. Come aver prodotto egli stesso, dei work­
si intuisce dal nome, l’utente di grup­ flow che gli consentono di prende­
po è un utente al quale possono a lo­ re una serie molto ampia di decisioni.
ro volta essere associati singoli uten­ Ad esempio che una certa registrazio­
ti, preregistrati o nuovi. ne non verrà pubblicata, oppure che
Ad esempio: una istituzione scolastica verrà pubblicata solo nella library o
potrebbe aver creato il gruppo “Pod­ altrove. Poniamo ora che l’istituzione
castScuola”. A questo gruppo il server desideri aggiungere un nuovo grup­ A Figura 5. fici con i loro particolari utenti. L’isti­
consente di associare un wiki all’inter­ po, che raccolga solo le pubblicazio­ Un esempio dei tuzione in questione avrà quindi a di­
no del quale è presente un blog mul­ ni dei contributi scientifici. Attraverso passaggi grafici per sposizione diversi wiki e podcast, sepa­
timediale che assolve alle funzioni di i tool di amministrazione di Snow Leo­ la creazione di un rati fra loro. Naturalmente è perfetta­
podcast. Sul web quindi sarà presen­ pard Server, ad esempio Server Prefe- workflow con mente possibile che il prof. Rossi, uten­
te un wiki del gruppo PodcastScuola, rences, si crea un nuovo gruppo, Are­ l’applicazione te di AreaScientifica, sia anche utente
che rappresenta il canale dell’istituto, aScientifica, che avrà come utenti i do­ Podcast Composer del podcast generale PodcastScuola e
con la sua sezione podcast che corri­ centi di discipline scientifiche. Poi po­ (nella cartella che quindi possa scegliere di volta in
sponde al blog di questo wiki di grup­ tranno essere creati altri gruppi speci­ Applicazioni/Utility). volta, con grande facilità, in quale po­
Le informazioni dcast pubblicare il suo prodotto, o se
(Information) pubblicarlo in entrambi contempora­
mo registrare podcast audio/video da qualunque punto dell’Istituto. Adesso identificano il flusso neamente, in quali formati e per quali
stiamo progettando strumenti per il recupero e per la formazione a distanza, di lavoro con titolo e strumenti di fruizione (apparecchi mo­
anche al servizio dei corsi di post-diploma promossi dal Vallauri”.
descrizione; al bili, web, Apple TV ecc.).
www.vallauri.edu
Publish è stata Questo sistema che abbiamo appe­
aggiunta anche la na illustrato (figura 6) può benissi­
Un server per piccoli e grandi professori, IIS Bodoni - Paravia
È stata la prima scuola utilizzare il podcasting in Italia come strumento didat- pubblicazione sul mo essere definito come “tradiziona­
tico e non stupisce che sia stata anche la prima a utilizzare un server Mac, oggi wiki di gruppo le”. L’accesso al server viene assegna­
passato alla versione 2 di Podcast Producer. La storia è conosciuta: tutto è na- to a singoli utenti per i quali sono sta­
to con RadioTony nel settembre del 2005. Da allora sono state pubblicate ol- biliti dei “privilegi”, vale a dire l’iscrizio­
tre 600 trasmissioni: la maggior parte sono delle “Talk Lesson” tenute dagli al- ne a uno o più gruppi collegati a wiki
lievi, da soli o in gruppo. Piccoli professori che usano il podcasting. Si registra e podcast specifici, e ai quali sono as­
in tutta la scuola, ma anche fuori: da casa alcuni insegnanti producono le pro- segnati specifici workflow. Questa ar­
prie lezioni multimediali. “Il perno dell’attività – dice Duilio Camerlo – si trova chitettura è molto diffusa nelle azien­
nella biblioteca, concepita come uno spazio aperto e collaborativo. Realizzia-
de e negli uffici, dove il personale ri­
mo anche scenografie e diorami, dove si integrano strumenti informatici e at-
ceve un ID e una password specifica
tività manuali. L’automazione rende più facile questa integrazione”.
con la quale può utilizzare determina­
www.istitutobodoni.it
ti servizi del server.

APPLICANDO 295 - 12.2010 143


_tutorial podcast e servizi per la scuola con Mac OS X Server

scun documento può essere “taggato”


direttamente nella pagina web all’in­
terno della quale compare. In pratica
viene segnalato da parole chiave che
chiunque abbia diritto ad accedere al
wiki può inserire (“social tagging”). In
questo modo si possono creare delle
raccolte specifiche fondate su parole
chiave e combinazioni fra loro. Il ser­
vizio fa in modo che ciascuna di que­
ste raccolte crei automaticamente un
elenco aggiornato basato su un feed,
che può identificare specifiche aree te­
matiche, utenti e temi (figura 7).
Vi rendete conto facilmente che, in
questo modo, si possono creare infi­
A Figura 6. Sistema tradizionale. I professori Rossi e Bianchi dispongono di differenti account. Ciascuno è registrato nel niti “channel”, molto elastici e flessibi­
server con un proprio, specifico, ID al quale sono associati precisi “privilegi” (azioni che può compiere). Di volta in volta Rossi e li, partendo da un unico contenitore e
Bianchi decideranno in quali canali pubblicare le loro registrazioni, sulla base di workflow specifici. Questo sistema comporta senza impegnarsi nell’amministrazio­
la registrazione e amministrazione di ciascun account, la creazione di workflow specifici e la produzione di Channel differenti ne del server.
(podcast). La sua applicazione è da valutare secondo reali esigenze, ma è da sconsigliare in molti casi Facciamo un esempio. Il prof. Rossi in­
serisce la registrazione di un’intervista
Nuovi modelli: YouTube, rintracciabili attraverso criteri di ricer­ che ha fatto in vacanza, con il suo iPho­
Wikipedia e social tagging ca. Questi criteri di ricerca si basano su ne, all’ingegnere genetico Bianchi. Im­
Tuttavia, a parere di chi scrive, la cui quello che da un po’ di tempo a questa mediatamente pubblica il contributo
esperienza sui sistemi Podcast Producer parte viene definito social tagging, si­ nel channel di istituto (PodcastScuo­
data fin dalla sua comparsa, questa so­ stema sociale di tag: parole chiave che la) e lo “tagga” in questo modo: Rossi,
luzione, in moltissimi casi, specialmen­ identificano ciascun contenuto, defini­ Bianchi, ingegneria genetica, intervi­
te in ambito formativo, non è adatta a te da chiunque abbia accesso al siste­ sta. Qualche settimana più tardi il prof.
una diffusione del sistema e a un suo ma, autore o fruitore che sia. Verdi, che tiene un corso di Biologia, si
utilizzo ottimale. Perché? Prima di tut­ Questo modello, che rappresenta imbatte in questa intervista e aggiun­
to richiede una certa amministrazione un’evoluzione notevole del modo di ge i tag “Verdi”, “Biologia”, “aspetti ge­
del server che potrebbe complicare la collocare e fruire delle informazioni nerali”. Lo studente Gialli, che ha il di­
vita dell’istituzione o dell’azienda che lo in Rete, può essere ripreso e poten­ ritto di fruire del servizio e che prepara
impiega. Ma non è questo l’argomen­ ziato da Snow Leopard Server con al­ l’esame di “Divulgazione giornalistica”
to principale. Il motivo essenziale è che cune varianti fra le quali l’integrazione aggiunge il tag “divulgazione”, “giorna­
nella Rete e nei social network si sono di un sistema collaborativo“wiki”. Dun­ lismo”, “modello”, “scientifico”.
sviluppati nuovi modi di trattare le in­ que, perché non farne il perno della Stesso contenuto, ma diversi tag per
formazioni che via via hanno assunto raccolta e della diffusione dei contri­ diverse esigenze che non interferisco­
caratteristiche sempre più sociali. Uno buti? Una ipotesi è che, invece di crea­ no fra loro ma, allo stesso tempo, per­
dei modelli di riferimento, per fare un re una serie di gruppi specifici, si man­ mettono differenti combinazioni. Ad
esempio, può essere YouTube (e, per gli tiene un unico gruppo, comune a tut­ esempio, a un certo punto il prof. Blu,
aspetti collaborativi, Wikipedia). You­ ti, che raccoglierà tutti i contributi in­ che insegna “Comunicazione scientifi­
Tube appare all’utente come un “ca­ distintamente. Sarà l’utente che inse­ ca”, vuole formare un channel partico­
nale” (channel), che si presenta come risce il contributo e gli altri che ne frui­ lare su questo tema. Imposta la ricer­
un enorme contenitore che compren­ ranno, a“marchiarlo”con le parole chia­ ca con i seguenti criteri: “divulgazione,
de tutti i contributi inseriti, i quali sono ve. Infatti, dopo la pubblicazione, cia­ scientifica, giornalismo, intervista”. Il

144 APPLICANDO 295 - 12.2010


_tutorial podcast e servizi per la scuola con Mac OS X Server

blog presenterà una lista di contributi le”, può basarsi su un solo gruppo che ultimo. Si tratta del fatto che all’in­
marchiati da uno o più tag. Si potrà re­ verrà differenziato in sezioni e channel terno di un edificio (in realtà ovun­
stringere o allargare il campo e quando in base a un sistema di social tagging que nella Rete), sia possibile registra­
l’operazione sarà quella voluta basterà al quale si accede con un solo ID, sen­ re contemporanea­mente ciò che av­
copiare l’indirizzo del feed così creato e za neppure bisogno di avere numero­ viene (ad esempio le diverse lezioni
inserirlo in una pagina web come link. si utenti registrati. Detto in altri termi­ di una giornata), e pubblicare tutte
È nato un channel sulla divulgazione ni: viene fornito un ID comune (che sa­ queste registrazioni. Basta che in cia­
scientifica, senza bisogno di creare un rà modificato per sicurezza a intervalli scun locale adibito per la registrazio­
gruppo, di aggiungere utenti e di ef­ di tempo) e poi saranno i tag (e ovvia­ ne sia installato un Mac (mini, iMac,
fettuare operazioni di amministrazio­ mente i titoli e le descrizioni), a iden­ iBook ecc.), una videocamera collega­
ne del server (figura 8). tificare il contributo inserito, l’autore, ta al Mac e il relativo impianto audio.
Dunque Podcast Producer rende tra­ l’argomento, le caratteristiche ecc. Na­ Le videocamere possono anche esse­
sparente ed estremamente semplice turalmente è anche possibile combina­ re collocate a parete e brandeggianti
anche la raccolta di dati, la formazio­ re i due modelli fra loro. Ciò che è im­ (governabili con un telecomando). In
ne di channel e il reperimento di feed. portante è valutare bene le esigenze. caso di registrazione contemporanea
Pensate che i feed così prodotti posso­ da più locali (centro congressi, univer­
no essere registrati all’interno di iTunes Registrare a tutta birra sità ecc.), occorre stabilire alcuni cal­
come specifici podcast a tutti gli effetti. L’aspetto di Podcast Producer di cui coli per determinare, in base a nume­
Quindi, il modello alternativo di archi­ più si parla è quello che ai nostri fini ro e durata delle registrazioni, quanta
tettura, rispetto a quello “tradiziona­ interessa meno, e che trattiamo per potenza dovrà avere il server e quindi

Il Mac mini con Snow Leopard Server contiene un DVD per


installazione e Mac mini Server

l’installazione automatica e completa del server, corredato


anche di una piccola guida in lingua inglese, molto efficace
e pratica– I punti relativamente più “difficili” da configurare
riguardano l’inserimento in rete del server (indirizzo IP, mail,
ecc.) e la corretta attivazione e configurazione di Podcast Pro-
ducer. Anche se entrambe le operazioni sono in effetti “gui-
date”, la nostra esperienza personale insegna che si può sem-
pre verificare qualche caso particolare che richiede un inter-
vento professionale. È importante sapere che, se si aveva già
un server Mac con Leopard e Podcast Producer nella versio-
ne 1, l’aggiornamento del sistema non è così semplice e im-
mediato. Ad esempio possono verificarsi dei problemi di col-
legamento con i contenuti precedenti o di trasferimento de-
gli account utente, specialmente se erano gestiti con degli
alias. Perciò suggeriamo caldamente di rivolgersi ai tecnici
specializzati per l’installazione e la messa a punto del server. Nella pagina web dei servizi forniti dal server si accede a: pagine degli
Prima di tutto è bene informare il tecnico sul tipo di organiz- utenti, wiki personali e di gruppo, blog e servizio di acquisizione po-
zazione che si intende allestire. Se si hanno dei dubbi, o po- dcast. Non consigliamo di utilizzarla pubblicamente, ma è utile soprat-
ca dimestichezza in questo campo, consigliamo di rivolger- tutto per chi amministra il servizio: da qui è possibile avere una pano-
si a quegli istituti che hanno già esperienza in merito. Di al- ramica generale, passare ai vari servizi, modificare alcune impostazioni
cuni ne parliamo qui, fornendo anche i modi per contattar- via web. My Page è uno strumento di accesso (tramite ID e password),
li. Alla fine ricordatevi che il tecnico vi deve comunicare tut- per l’utente (singolo o gruppo), che mostra in un solo elenco tutti i blog
ti i dati per la gestione del server e del servizio (innanzitut- e i wiki, personali o di gruppo, di cui è membro o ai quali può accede-
to istruzioni, ID, password, istruzioni per l’uso di Workgroup re. Wikis: vengono mostrati tutti i wiki di cui l’utente è membro. Blogs:
Manager, Server Admin e Xgrid admin, di Condivisione scher- vengono mostrati tutti i blog di cui l’utente è membro. Podcast Captu-
mo o Remote access o altri sistemi per controllare il server in re: l’utente può accedere al servizio di registrazione di una trasmissio-
remoto e così via). ne audio/video e alla sua pubblicazione.

146 APPLICANDO 295 - 12.2010


_tutorial podcast e servizi per la scuola con Mac OS X Server

D Figura 7. Il prof. Rossi (come il prof. Bianchi,


Verdi ecc.) dispone di un account generico, dato
a tutti i docenti: “Didattica”, con il quale tutti i
contenuti verranno pubblicati sul channel
(podcast, wiki), dell’istituto, che diventa un
“contenitore” sul modello YouTube

Attenzione, però: il servizio di Podcast


Producer crea assuefazione. Se lo in­
stallate non ne potete più fare a meno
e poi vi verrà voglia di usare anche mol­
ti altri servizi a disposizione di Snow
Leopard server: dai calendari ai servi­
zi associati agli strumenti mobili co­
me gli iPhone, alla condivisione delle
risorse, ai backup automatici dei dati
dei singoli utenti e così via. D’altra par­
quale dovrà essere la sua architettura Si tratta comunque di un sistema mol­ te, il fatto che basta un Mac mini per
hardware. Ma occorrerà capire anche to flessibile, adattabile alle più dispa­ avere a disposizione tutta la potenza
quanta banda di rete dovrà essere a rate esigenze e che può partire anche di Snow Leopard Server e un IP asso­
disposizione per una fruizione pub­ con un solo server e una configurazio­ ciato alla macchina per pubblicarne i
blica dei contributi; si tratta di calco­ ne base per svilupparsi in seguito sen­ servizi nella Rete, sta cambiando radi­
li che i tecnici specializzati e certifica­ za alcun problema. Se si organizzano calmente la collocazione strategica dei
ti Apple sono perfettamente in grado bene i workflow in modo che la com­ server, la composizione dei suoi frui­
di fare. Avendo partecipato a un semi­ pressione audio/video non occupi ri­ tori, le caratteristiche degli ammini­
nario di formazione in tal senso, cre­ sorse inutili, anche all’interno di una stratori, il tipo di diffusione, mostran­
diamo che la migliore indicazione da normale rete è possibile avere otti­ do gli inequivocabili segni di una nuo­
dare sia quella di interpellare un riven­ mi risultati, come dimostrano alcune va, ulteriore, rivoluzione che si sta an­
ditore specializzato, per avere un’idea esperienze di qui parliamo nei box as­ nunciando nel modo di gestire e dif­
dei costi e della struttura necessaria. sociati a questo articolo. fondere i dati.

S Figura 8. Per ceare un nuovo channel da un


contenitore esistente occorre solo che i
contenuti siano stati “taggati”. Si seleziona
una parola chiave (tag), per raggruppare tutti i
contenuti che fra i tag annoverano quel
termine. In questo esempio, è stata effettuata
la ricerca attraverso il tag “letteratura”. Questa
ricerca porta a una pagina dinamica, sempre
aggiornata con i nuovi contenuti, la cui URL
diventa l’indirizzo web del nuovo contenitore
“letteratura”, che si può utilizzare come link. Il
link da impiegare come riferimento per il
podcast è invece indicato in alto a destra (RSS).
Quando si fa clic sull’icona RSS la URL cambia in
feed://..., è questo l’indirizzo da conservare per
creare diversi canali di podcast

148 APPLICANDO 295 - 12.2010


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Convenzionale, minimalista, seducente e


sfacciato. Si chiama Torchlight e intende placare
la sete di Diablo che vi attanaglia da troppi anni

Torchlight
—Pietro Cristofoli Abbiamo già scritto di Torchlight nello
speciale “Indie sott’occhio” (Applicando n. 288,
maggio 2010), ma lo rifacciamo volentieri per
due buone ragioni: la prima è che finalmente la
versione nativa per Mac è pronta, la seconda che
il suo debutto è stato un vero successo. A ridosso del
lancio della versione Mac di Steam – la piattaforma per la
distribuzione digitale di videogiochi creata da Valve –
l’esistenza di una versione nativa di Torchlight per la
info nostra piattaforma era ancora avvolta dal mistero. Sulla
Runic Games questione, Runic Games era rimasta alquanto vaga: “non
www.torchlightgame.com abbiamo tempo per svilupparla in casa”, dicevano “e
€ 15,99 (download da Steam)
abbiamo affidato il compito a uno studio esterno”. Data
presentazione ottima prevista per la pubblicazione: “da definirsi”. Poi, il sospetto
coinvolgimento ottimo che l’uscita di Torchlight avrebbe coinciso con il debutto
grafica buona
della versione Mac di Steam ha cominciato a farsi strada: la
sonoro buono
giocabilità ottima versione Windows, infatti, ha dominato per lungo tempo
durata ottima la classifica Steam dei giochi indie più venduti e questo
faceva di Torchlight un candidato perfetto per lo
requisiti di sistema
Mac OS X 10.5.8, processo- squadrone di titoli di terze parti che avrebbe dovuto
re Intel, 1 GB di RAM, sche- accompagnare il lancio del popolare store. Le voci di
da video OpenGL 2.0 con 256 corridoio erano esatte. Tutti coloro che hanno potuto
MB di VRAM
provare Steam per Mac al debutto, si saranno certamente
Intel accorti che a dominare le vendite in quei giorni erano
proprio Portal e Torchlight. Valve ci aveva visto giusto,

150 APPLICANDO 295 - 12.2010


Torchlight

insomma: nella prima Torchlight è un gioco di ruolo “action” accumulare tesori ed esplorare
settimana di attività, l’11% di con visuale isometrica che si affida al catacombe, miniere e mondi
tutte le transazioni effettuate consueto sistema di controllo sotterranei. Il tutto in diversi piani
sul suo store sono partite dalla Punta&Clicca adottato dalla maggior sottoterra, nei cosiddetti “dungeons”. E
nostra piattaforma e negli stessi parte dei giochi di questo tipo ed è come vuole la tradizione, più a fondo
giorni Runic Games ha festeggiato il supportato da un’ambientazione si scende, maggiore è il pericolo.
raggiungimento di 500.000 copie di fantasy di stampo classico e Le classi a disposizione sono tre: un
Torchlight vendute globalmente. occidentale. Le vicende narrate in guerriero abile nel combattimento
Le ragioni di tanta popolarità le Torchlight ci raccontano di un corpo a corpo (Destroyer), una
abbiamo riassunte nell’anteprima di villaggio sorto sopra una ricca vena di fanciulla specializzata nelle armi a
maggio: Torchlight è un “dungeon Ember, un minerale dalle proprietà distanza e dotata di discrete abilità
crawler” convenzionale e senza magiche utilizzato per incantare magiche (Vanquisher) e una specie di
fronzoli, capace di soddisfare le oggetti e persone ma capace, sembra, mago capace di lanciare potenti
aspettative della maggior parte dei di corrompere le menti più deboli. incantesimi offensivi e di evocare
fan rimasti orfani della saga di Diablo Il villaggio di Torchlight è il punto di creature alleate (Alchemist). Tutti
di Blizzard, realizzato con una certa partenza di molte delle missioni hanno la possibilità di portare con sé
classe e venduto a un prezzo equo. offerte al nostro personaggio. un animale da compagnia. La
Essendo l’unico avamposto popolato gestione di questo “pet” non è
Un villaggio, mille dungeon e sicuro a disposizione, il villaggio sofisticata come quella messa in
Se vi siete persi l’anteprima di maggio finisce per essere il luogo deputato al campo dalla maggior parte degli
e vi state chiedendo perché il commercio dei beni accatastati MMORPG odierni, ma la sua presenza
debutto su Mac del negozio online durante le nostre avventure, al durante l’esplorazione dei dungeon è
di Valve abbia suscitato tutto potenziamento dell’equipaggiamento comunque preziosa: è possibile
questo clamore, vi dobbiamo e al recupero delle energie dissipate in utilizzarlo come mulo da soma (gli slot
una spiegazione più combattimento. Questo, disponibili nell’inventario del
circostanziata. naturalmente, vale solo per il dieci per personaggio sono limitati e non
cento del tempo speso in-game; il possono essere aumentati), spedirlo al
restante novanta per cento dovrà villaggio soprastante per vendere le
essere speso a combattere mostri, merci in eccesso e persino utilizzarlo
in combattimento per sfoltire un po’ le
ondate di mostri che popolano il
mondo sotterraneo di Torchlight. Il
pet, infatti, può apprendere due
incantesimi ed è in grado di utilizzarli
in piena autonomia durante i
combattimenti. È anche possibile
equipaggiarlo con un set ridotto di

APPLICANDO 295 - 12.2010 151


_logout Torchlight

d’astinenza. Runic lo aveva previsto e


ha rilasciato al pubblico il suo editor
TorchED, il cui porting su Mac,
purtroppo, non è mai stato
effettuato. La creazione di “MOD” su
Mac OS X è comunque possibile, ma
richiede un paziente lavoro di editing
manuale di tutti i file coinvolti.
Fortunatamente, molti dei MOD
sviluppati dalla comunità di
appassionati funzionano senza
intoppi con la versione Mac di
Torchlight; se in un MOD dovessero
essere presenti file .dat compressi
(riconoscibili dall’estensione .adm),
tuttavia, è possibile che questo non
funzioni correttamente. L’unica
soluzione? Contattare l’autore e
attendere fiduciosi un suo
intervento.
Sul fronte tecnico c’è poco da
segnalare. Le prestazioni sono
lievemente inferiori alla controparte
Windows ma, con tutta probabilità,
nessuno ci farà caso. I requisiti
hardware sono infatti modesti e
prevedono il supporto dei soli Mac
basati su processori Intel. Il famoso
“switch” è avvenuto in tempi
oggetti incantati e non ha bisogno di hanno irritato gli utenti Mac più del abbastanza recenti e non c’è, di fatto,
attenzione, cibo o cure particolari. dovuto. Essendo in gioco il debutto un solo modello nel parco installato
Quanto allo sviluppo del contemporaneo della piattaforma Apple che non abbia potenza a
personaggio giocante, ogni classe in Steam e della versione Mac di sufficienza per far girare Torchlight
Torchlight dispone di tre distinti rami Torchlight, infatti, i bug di entrambe come si deve.
di specializzazione; non si tratta di le applicazioni si sono affastellati e Infine lo stile grafico adottato rivela,
un vero e proprio sistema multi- hanno finito per interagire tra loro in anzi ostenta, il pedigree degli autori
classe come quello visto modo diabolico. Mentre scriviamo, a (in gran parte ex dipendenti della
recentemente in Din’s Curse, ma ci ogni modo, la fruizione di Torchlight Blizzard) e senza dubbio ricorderà a
sono opzioni a sufficienza per attraverso Steam non sembra molti quello di World of Warcraft.
consentire alla maggior parte dei presentare alcun problema Difficile a questo punto non pensare
giocatori la personalizzazione del rilevante. che questo gioco sia stato sviluppato
proprio stile di gioco. La bruciante popolarità di questo sin dall’inizio con il chiaro intento di
gioco, alla fine, ha prodotto la più riempire un vuoto: quello che separa
Un porting quasi perfetto ovvia delle conseguenze: una i fan della saga di Diablo dall’uscita
Gli inevitabili bug del debutto sono montagna di fan che, avendo del terzo, atteso capitolo. E se questo
stati risolti nel giro di pochi giorni completato il gioco in tutti i modi era l’obbiettivo, beh… Torchlight è
dagli sviluppatori di Runic, ma possibili, si è presto ritrovata in crisi più di un successo. È un trionfo.

152 APPLICANDO 295 - 12.2010


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prove di equilibrio, di abilità, forza e


tempismo con svariati obiettivi e
schermi aggiuntivi sbloccabili,
alcuni dei quali giocabili tra uno
schermo e l’altro come pure le
prove di abilità. Il comparto
grafico del gioco è abbastanza
buono, e considerato l’alto
numero di elementi presenti in
alcune fasi, il ridotto numero di
poligoni utilizzati per i
personaggi è in parte
giustificato, poiché garantisce,
probabilmente, sia la fluidità del
gioco, che è impeccabile, sia la
portabilità dello stesso su altri
In crisi di mezza età, Shrek si stanca della monotonia della vita familiare e dispositivi (il titolo è disponibile anche
rimpiange i giorni in cui era ancora un orco selvaggio e temuto dal popolo per iPhone e iPod touch). Tutti i
comandi sono semplici e la dinamica
del gioco è pensata per un

Shrek: e vissero
apprendimento immediato mentre la
trama si sviluppa: l’interfaccia è anche
nella nostra lingua, mentre l’audio è in

felici e contenti HD
inglese (sottotitolato). La dinamicità
del gioco è ovviamente adatta anche
ai più piccoli, che adoreranno
impersonare il loro eroe per le strade
di Molto, molto lontano: tra l’altro, in
—Matteo Discardi Seguito ideale dell’ultimo sia con filmati, tutti realizzati con il alcuni schermi ci sarà la possibilità di
capitolo della fortunata serie motore del gioco, anche se con utilizzare anche altri personaggi, tutti
cinematografica, Shrek e vissero felici e logiche differenze dovute al diverso rigorosamente provenienti dalla
contenti (Shrek Forever After) è il gioco media. La trama si srotola attraverso versione alternativa di Molto, molto
per iPad che riprende le vicende del undici livelli, nei quali i comandi sono lontano, che, con i loro nuovi ruoli,
più simpatico degli orchi verdi e della affidati a un joypad virtuale e alcuni dovranno improvvisare delle piccole
allegra combriccola di amici come pulsanti per i colpi: divertente la scelta avventure raccogliendo, a loro volta,
Fiona, Ciuchino e altri a spasso per di non utilizzare solamente la forza denari e tesori che aiuteranno Shrek a
Molto, molto lontano. bruta di Shrek per rompere i vari ritrovare Fiona e a ritornare nella
Senza svelare troppo della trama del contenitori ma di variare a seconda propria realtà. Considerato il costo
film, il gioco parte dal punto in cui il del momento, laddove con gli scrigni contenuto e il numero di oggetti
protagonista verde sigla un patto che sarà necessario scuotere il dispositivo sparsi negli schermi, minigiochi
info lo riversa in un mondo alternativo, nel per prendere tutto il denaro rinchiuso, sbloccabili e la piena libertà di cui si
Gameloft quale molte cose cambiano e molti oppure lanciare il famoso ruggito gode nei vari livelli, il titolo è un
www.gameloft.it
degli aspetti positivi che Shrek dell’orco per spaventare i passanti o i ottimo intrattenimento per quanti
€ 3,99
apprezzerà all’inizio si riveleranno guerrieri umani (comandi, questi, che hanno apprezzato il film. Il consiglio è
requisiti di sistema delle infide trappole. La trama del appaiono solamente quando di acquistarlo dopo aver gustato il
compatibile con iPad, richiede
titolo segue fedelmente quella del necessari). Per il resto, il titolo è capitolo al cinema, per non scoprire
iOS 3.2 o successivo
film, sia grazie a dinamiche di gioco, un’avventura in terza persona con troppo della trama originale.

154 APPLICANDO 295 - 12.2010


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listino
Gli Xserve sono disponibili a catalogo fino al 31 gennaio; dopo quella data
saranno fuori produzione. Apple ha introdotto il Mac Pro Server, con licenza per
Mac OS X Server per un numero illimitato di client. I Mac mini beneficiano di una
riduzione di prezzo e la nuova Apple TV diventa disponibile anche in Italia —a cura della redazione

MacBook Air MacBook Pro MacBook Pro Mac mini iMac


modello 11”: 1,4 GHz 13”: 2,4 GHz 15”: 2,53 GHz 2,4 GHz : 320 GB 21,5”: 3,06 GHz
prezzo euro 999,00 euro 1.149,00 euro 1.949,00 euro 699,00 euro 1.199,00
processore Intel Core 2 Duo da 1,4 GHz Intel Core 2 Duo da 2,4 GHz Intel Core i5 da 2,53 GHz Intel Core 2 Duo da 2,4 GHz Intel Core i3 da 3,06 GHz
RAM (max) 2 GB (4 GB) 4 GB (8 GB) 4 GB (8 GB) 2 GB (8 GB) 4 GB (16 GB)
grafica GeForce 320M 256 MB condivisa NVIDIA 320M 256 MB condivisa NVIDIA GeForce GT330M 256 MB NVIDIA 320M 256 MB condivisa ATI Radeon HD 4670 con 256 MB
hard disk unità di memoria flash da 64 GB Serial ATA 250 GB Serial ATA 500 GB Serial ATA 320 GB Serial ATA 500 GB
unità ottica - SuperDrive 8x DL SuperDrive 8x DL SuperDrive 8x DL SuperDrive 8x DL
recensito su - - - Applicando n. 292 -

MacBook Air MacBook Pro MacBook Pro Mac mini Server iMac
modello 11”: 1,4 GHz 13”: 2,66 GHz 15”: 2,66 GHz 2,66 GHz : Dual 500 GB 21,5”: 3,2 GHz
prezzo euro 1.149,00 euro 1.449,00 euro 2.149,00 euro 1.149,00 euro 1.499,00
processore Intel Core 2 Duo da 1,4 GHz Intel Core 2 Duo da 2,66 GHz Intel Core i7 da 2,66 GHz Intel Core 2 Duo da 2,66 GHz Intel Core i3 da 3,2 GHz
RAM (max) 2 GB (4 GB) 4 GB (8 GB) 4 GB (8 GB) 4 GB (8 GB) 4 GB (16 GB)
grafica GeForce 320M 256 MB condivisa NVIDIA 320M 256 MB condivisa NVIDIA GeForce GT330M 512 MB NVIDIA 320M 256 MB condivisa ATI Radeon HD 5670 con 512 MB
hard disk unità di memoria flash da 128 GB Serial ATA 320 GB Serial ATA 500 GB 2 x Serial ATA 500 GB Serial ATA 1 TB
unità ottica - SuperDrive 8x DL SuperDrive 8x DL Snow Leopard Server preinstallato SuperDrive 8x DL
recensito su - - Applicando n. 289 - -

MacBook Air MacBook Pro MacBook Pro iMac


modello 13”: 1,86 GHz 15”: 2,4 GHz 17”: 2,53 GHz 27”: 3,2 GHz
prezzo euro 1.299,00 euro 1.749,00 euro 2.249,00 euro 1.699,00
processore Intel Core 2 Duo da 1,86 GHz Intel Core i5 da 2,4 GHz Intel Core i5 da 2,53 GHz Intel Core i3 da 3,2 GHz
RAM (max) 2 GB (4 GB) 4 GB (8 GB) 4 GB (8 GB) 4 GB (16 GB)
grafica GeForce 320M 256 MB condivisa NVIDIA GeForce GT330M 256 MB NVIDIA GeForce GT330M 512 MB ATI Radeon HD 5670 con 512 MB
hard disk unità di memoria flash da 128 GB Serial ATA 320 GB Serial ATA 500 GB Serial ATA 1 TB
unità ottica - SuperDrive 8x DL SuperDrive 8x DL SuperDrive 8x DL
recensito su - Applicando n. 289 - Applicando n.293

MacBook Air MacBook iMac


modello 13”: 1,86 GHz Per il modello 17” sono disponibili 13”: 2,4 GHz 27”: 2,8 GHz Quad-Core
anche le opzioni BTO: processore
prezzo euro 1.599,00 Core i7 a 2,66 GHz (+ euro 180,00), euro 999,00 euro 1.999,00
processore Intel Core 2 Duo da 1,86 GHz schermo antiriflesso (+ euro Intel Core 2 Duo da 2,4 GHz Intel Core i5 da 2,8 GHz
RAM (max) 2 GB (4 GB) 45,00). Per il modello 15” sono 2 GB (4 GB) 4 GB (16 GB)
grafica GeForce 320M 256 MB condivisa disponibili anche le opzioni BTO: NVIDIA 320M 256 MB condivisa ATI Radeon HD 5750 con 1 GB
display Hi-Res 1.680 x 1.050
hard disk unità di memoria flash da 256 GB lucido (+ euro 90,00) o antiriflesso Serial ATA 250 GB Serial ATA 1 TB
unità ottica - (+ euro 135,00). SuperDrive 8x DL SuperDrive 8x DL
recensito su - Applicando n. 292 -

156 APPLICANDO 295 - 12.2010


INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
iPad euro
quelledal
Le configurazioni dei Mac Pro riportate sono tratte di base; 16 GB Wi-Fi 499,00
tutti si possono
comunicato personalizzare
stampa con2010;
del 27 luglio svariate opzioni BTO.
si possono 32 GB Wi-Fi 599,00
Qui sotto, elenchiamo
personalizzare una seriecondisvariate
questi modelli componenti alternativi
opzioni BTO. 64 GB Wi-Fi 699,00
16 GB Wi-Fi + 3G 599,00
per il modello Quad-core con le relative differenze di prezzo
32 GB Wi-Fi + 3G 699,00
(grafica e hard disk sono comuni ai tre modelli). 64 GB Wi-Fi + 3G 799,00
processore
Mac Pro 1 x Xeon Westmere 6-core da 3,33 GHz + euro 1.200,00
modello Quad-Core RAM iPhone euro
prezzo euro 2.399,00 16 GB (4 x 4 GB) + euro 1.775,00 3GS 8 GB nero 539,00
processore Xeon quad-core Nehalem da 2,8 GHz grafica 4 16 GB 659,00
RAM (max) 3 GB (16 GB) 2 x ATI Radeon HD 5770 1 GB + euro 249,00 4 32 GB 779,00

grafica ATI Radeon HD 5770 1 GB ATI Radeon HD 5870 1 GB + euro 200,00
hard disk Serial ATA 1 TB hard disk (alloggiamento 1)
unità ottica SuperDrive 18x DL Unità a stato solido da 512 GB + euro 1.250,00
recensito su -
iPod euro
iPod shuffle 2 GB 55,00
Mac Pro iPod nano 8 GB 169,00
modello 8-Core iPod nano 16 GB 199,00
prezzo euro 3.399,00 iPod classic 160 GB 247,00
processore 2 x Xeon quad-core Westmere da 2,4 GHz iPod touch 8 GB 239,00
RAM (max) 6 GB (32 GB) iPod touch 32 GB 309,00
grafica ATI Radeon HD 5770 1 GB iPod touch 64 GB 409,00
hard disk Serial ATA 1 TB
unità ottica SuperDrive 18x DL
Apple Cinema Display euro
recensito su -
27” LED Cinema 1.099,00
30” Cinema HD 1.799,00
Mac Pro
modello 12-Core
prezzo euro 4.899,00
processore 2 x Xeon 6-core Westmere da 2,66 GHz
RAM (max) 6 GB (32 GB)
grafica ATI Radeon HD 5770 1 GB Accessori euro
Apple TV 119,00
hard disk Serial ATA 1 TB Se non diversamente specificato, tutti i prezzi
si intendono Iva inclusa e sono ripresi dalla Time Capsule 1 TB 269,00
unità ottica SuperDrive 18x DL Time Capsule 2 TB 449,00
sezione italiana del negozio online di Apple:
recensito su Applicando n. 294 http://store.apple.com/it. Base AirPort Express 89,00
Le caratteristiche e i prezzi qui pubblicati Base AirPort Extreme 159,00
Mac Pro sono aggiornati al 12/11/2010 e vanno Apple Keyboard 49,00
modello Server intesi come puramente orientativi; Wireless Keyboard 69,00
prezzo euro 2.899,00 pertanto non possono essere considerati Apple Mouse 49,00
processore Xeon quad-core Nehalem da 2,8 GHz impegnativi né da parte di Apple e delle Magic Mouse 69,00
sue reti di vendita, né degli altri produttori Magic Trackpad 69,00
RAM (max) 8 GB (32 GB) e distributori citati, né da parte di Applicando.
grafica ATI Radeon HD 5770 1 GB
In rosso sono evidenziati i nuovi modelli
hard disk 2 x Serial ATA 1 TB o configurazioni, o una variazione
unità ottica SuperDrive 18x DL di prezzo rispetto al mese precedente.
recensito su -

APPLICANDO 295 - 12.2010 157


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Già, perché a Natale si fanno regali, ci si fa regali, si ricevono regali:


un po’ si deve, un po’ si vuole e un po’ ci si lascia andare

caro Babbo Natale…


Apple, conscia di tutto ciò, ha come
il torsolo
come iPod anche, e per il resto… beh, togli tutto quanto è inutile o
al solito disposto i suoi iCannoncini ho l’iPad. Che è il mio attuale iPard del ridondante e rifinisci al meglio quello
sui confini della nostra Kamchatka cuore, manco Kit Carson o Tiger Jack che rimane. La lezione l’abbiamo
digitale, con una gamma pressoché con Tex. Con una manciata di imparata, e forse ora tocca trarne i
completamente rinnovata di iCosi applicazioni (a ben pensarci è un frutti non solo da acquirenti-
per tutti i gusti– Dai nuovi iPod, al pezzo che non scarico un’App per consumatori, ma anche da utenti-
nuovo iPhone (la cui scarsa l’iPhone) e qualche accorgimento (un utilizzatori.
disponibilità in zona iTalia fa sì che utilizzo sensato di Dropbox, e la scelta Insomma: la corsa che per anni è stata
non perda il suo status di oscuro di applicazioni che lo supportino al al processore più potente, sino a che
oggetto del desiderio), per non meglio) è diventato il mio ufficio da ci si è chiesti che cosa diavolo farne di
parlare dell’iPad (secondo il recente viaggio, da riunione e da divano, tanta potenza (domanda sempre più
Duracell Toy Report, iPhone 4, iPod nonché spesso anche da scrivania. Di attuale, tant’è che la stessa Apple sui
touch e iPad sono i giocattoli – no conseguenza il MacBook troneggia nuovi MacBook Air ha deciso per
comment – più richiesti dai ragazzini sul mio desk come “la” macchina per processori vecchiotti e relativamente
fra 5 e 16 anni – comment: bei tempi, gli usi più impegnativi, rari, nel mio poco performanti, tanto che alcuni li
quando il marketing non c’era!) per caso, ma possibili. E in queste hanno etichettati come netbook di
arrivare ai nuovi MacBook Air. occasioni non solo se la cava, ma è lusso – ma non ditelo a Jobs che si
Ma i folletti di Cupertino forse hanno semplicemente perfetto. incarognisce, lui che ha detto che non
esagerato. Perché sarà che il vecchio avrebbe mai fatto netbook!) da
MacBook 15” fa sempre il suo sporco queste parti si è fermata, anche nella
lavoro, che il vetusto iPhone 3G non si sua nuova modulazione, la corsa al
comporta poi così male e che l’iPad ce gadget più up-to-date. Viene voglia di
l’ho – ok, sono un ragazzo fortunato occuparsi più del proprio tempo,
– non credo proprio che mi comprerò proprio alla luce delle nuove
nulla, quest’anno. I perché sono tanti. possibilità che la tecnologia ci ha
L’iPhone 3G è perfetto proprio ora che offerto: testi, libri, musica e immagini
ha qualche annetto, un po’ di righe, digitali… è tempo di tornare a
qualche bozzo qui e là e una crepetta Dice: e il software? Anche qui, un leggere, a scattare foto, ad ascoltare e
sul retro. Non avendo mai usato po’ di serena disillusione si è fatta a usare le nuove possibilità di
custodie – solo una pellicola sullo largo, a poco a poco– Piuttosto che condivisione che i media oggi
schermo, che difatti è perfetto – deve passare a un iLife ’11 preferisco consentono.
il suo buono stato ai materiali e alle permettermi il lusso di perdere un po’ Ma… non avete l’iPad? E manco
scelte ingegneristiche di Cupertino, di tempo a buttar via schegge di l’iPhone? E quel coso che state
ma la sua perfezione attuale nasce software che giacciono da tempo usando è un Winqualcosa o, orrore,
proprio dallo stato d’animo complice inutilizzate sul mio hard disk, sempre un netbook? Ma cosa state lì fermi a
e leggero che solo ora mi consente, più carico di memoria e sempre meno fare! È Natale, su correte a farvi un
senza più alcuna riserva o attenzione di vera utilità, e a imparare a usare al regalo, o a farlo a qualcuno. Che un
particolare. Come telefono, grazie ai meglio quello che rimane. Piena iPod sia con voi. E auguri!
recenti aggiornamenti, è perfetto, filosofia Apple: prendi un oggetto, —Giorgio Gianotto

158 APPLICANDO 295 - 12.2010


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Con il prossimo Mac OS X Lion, alcune innovazioni introdotte in iPhone


e poi in iPad torneranno sul Mac: il cerchio si chiude dove tutto è partito

il Mac ha dato, il Mac adesso prende


Quando iPhone è nato, ha avuto in
succo di mela
centralizzato, è qualcosa che farà paragonabile al meccanismo di
dote dal suo padre spirituale le infuriare (ammesso che non siano gestione di un bazar anziché a una
tecnologie che fanno di iOS il più già andati a urlare per le strade) i cattedrale, è in realtà sottoposta a
moderno e potente tra i sistemi difensori del software libero, duro una durissima disciplina di verifiche
operativi per telefoni cellulari (e ma puro. L’idea criticabile è che ci sia e approvazioni. Niente entra dentro
di recente per Tablet), cioè il cuore un sistema di verifica centralizzata da il kernel di Linux o dentro l’area della
Unix di Mac OS X– Adesso, il Mac parte di Apple sulla “affidabilità” delle GNU senza che mille occhi l’abbiano
riceve in dono da iPhone e iPad le applicazioni che passano attraverso guardato.
due più grandi innovazioni il Mac App Store. Cioè una forma di
introdotte da questi apparecchi: “censura preventiva”, sulla falsariga di Non è il controllo il fattore chiave,
l’interfaccia touch centrata sulle quella che viene sovente indicata ma l’idea che siano mille occhi a
applicazioni anziché sui documenti e quando si parla di App Store su guardare dentro tutto– Nel
il negozio del software (quell’App iPhone e iPad. mercato del software commerciale,
Store che diventa Mac App Store). Peccato le cose non stiano così. Non basato su software a sorgente del
La prima innovazione è interessante e solo perché i sistemi di distribuzione codice chiuso, questa sarebbe una
sta calamitando lo sguardo di molti. centralizzata esistono già da tempo pratica inaccettabile da parte della
Anziché trasformare i display dei Mac fra i sistemi operativi. L’esempio maggior parte degli sviluppatori
in schermi touch, Steve Jobs sostiene migliore per equilibrio e for-profit. Per questo Apple si
sia meglio rendere più “intelligenti” le funzionamento è l’Apt-get della impegna a guardare il
consuete superfici dei trackpad e dei Debian, la distribuzione Linux che comportamento del software e non
Magic Mouse. All’improvviso (come deve la sua forza anche al sistema di il suo codice, per valutarne la qualità
sempre succede con Apple) tutto gestione centralizzato di pacchetti e e proteggere così gli utenti (che si
torna e si scopre che c’era un senso programmi. Ma non c’è solo quello: fidano di Apple quando scaricano da
anche in quella buffa periferica basti pensare che la costruzione del App Store e quando scaricheranno
Bluetooth presentata qualche mese sistema operativo Linux da parte dei da Mac App Store), cercando di
fa, il “Magic Trackpad”, che pareva volontari di mezzo mondo, innalzare lo standard tecnologico del
quasi inutile e che adesso si scopre software commerciale closed-source
essere un pezzo-chiave del futuro dei a quello del migliore software
nostri computer da scrivania. open-source. Senza contare che poi
Quest’estate, quando Mac OS X 10.7 si potranno sempre scaricare e
Lion arriverà sugli scaffali, vedremo installare gli applicativi anche via
cosa succederà. Internet. Ma sapete una cosa? Sono
pronto a scommettere che tra un
Ma è la seconda innovazione, anno, il prossimo Natale, pensare di
quella che arriva per gennaio, a usare un CD o scaricare un installer
essere destinata a sollevare più da un sito sembrerà a tutti noi
polemiche– Infatti, il negozio delle preistoria rispetto alla comodità di
applicazioni, cioè il modello di Mac App Store…
distribuzione del software —Antonio Dini

160 APPLICANDO 295 - 12.2010


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