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Domande letteratura anglo americana

Gruppo A

1) La percezione dei nativi è cambiata molteplici volte nel corso della storia americana. Fin dal principio, ovvero
dalla scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo del 1492, i nativi sono stati raffigurati come esseri
ingenui e soprattutto assoggettabili perché giudicati inferiori. All’interno del “Diario di Colombo” i nativi
vengono descritti come barbari, apparentemente senza credo e quindi facilmente convertibili al
cristianesimo ma anche amichevoli ed ospitali. Difatti, Colombo afferma nel suo diario che appena arrivati
sulle terre americane, i nativi li hanno accolti con benevolenza, donando loro oggetti di grande valore tra cui
perle e cotone mentre gli americani in cambio, gli avevano date cose di poco valore ; questo, proprio ad
evidenziare l’ingenuità e la facilità con cui potevano essere raggirati e soggiogati i nativi. Colombo evidenzia
soprattutto la fisicità dei nativi, i quali essendo robusti e forti rappresentavano la figura perfetta per la
manodopera, tanto che l’esploratore li affianca ad aggettivi utilizzati per animali, ad esempio quando parla
della coda di cavallo che portavano per legare i capelli, non si riferisce ad essa come “pony tail” bensì come
“horse’s tail”. A confermare tutte queste asserzioni si aggiungono Thomas Harriot e John White, il primo
attraverso un libro chiamato “A briefe and true report of the new found land of Virginia”, in cui descrive in
maniera utopica l’intera concezione dell’America al fine di promuovere i viaggi e la colonizzazione. Inoltre,
Thomas Harriot afferma nella propria opera come i nativi avessero compreso presto e facilmente di essere
inferiori rispetto ai colonizzatori e quindi gli erano riconoscenti. John White invece, esploratore e
colonizzatore inglese ci raffigura attraverso delle illustrazioni, i nativi che aveva incontrato durante i suoi
viaggi, mostrandoli spensierati completamente al di fuori degli usi, costumi e tradizioni appartenenti
all’Europa. Rappresenta ad esempio un nativo anziano, robusto e con un arco che non veniva utilizzato come
arma bensì come bastone su cui appoggiarsi, andando a confermare che i nativi fossero inoffensivi e non
conoscessero l’uso delle armi e della violenza, tanto che toccando una spada si erano tagliati. Ci mostra
anche un nativo mentre balle ed una donna nuda, la quale cerca di coprirsi come se avesse già compreso il
pensiero ed i costumi occidentali. Infine, John Smith attraverso la storia di Pocahontas, bambina nativa la
quale lo salva dall’uccisione da parte della sua stessa tribù, diventi la vittima della colonizzazione perché
costretta ad omologarsi a tutti gli usi e costumi europei al fine di essere accettata. Difatti, dopo essersi
spostata in Virginia con John Rolfe, colonizzatore, viaggia e si stabilisce in Europa in cui è costretta a
cambiare fede, nome e abiti pur di non essere esclusa.
2) Anne Bradstreet è considerata la prima scrittrice e poetessa americana, rappresenta una figura essenziale
per segnare un punto di svolta in campo letterario, attuando una vera e propria innovazione dividendo il
concetto di religione da quello della letteratura. Oltre a questo, attua una rivoluzione sociale riguardante la
concezione della donna all’interno della società, rifiutandosi di accettare il ruolo che le veniva imposto. La
sua opera più importante è indubbiamente “The Tenth Muse, Lately Srung up in America” pubblicata nel
1650 e caratterizzata da un tono ironico e critico, evidenziando anche l’astuzia, l’umorismo e l’intelligenza
dell’autrice stessa. Si evince a partire dal titolo la satira che caratterizza anche il prologo studiato, difatti
Bradstreet afferma di essere la decima delle nove muse della mitologia greca, dunque una divinità. Dal
principio del prologo, ovvero la prima strofa, notiamo che la scrittrice indossa la maschera di donna ingenua,
la quale solo apparentemente non è in grado di poter comprendere né parlare di argomenti importanti, né in
grado di scrivere in modo raffinato e quindi di dover per forza rimanere semplice sia nella scrittura che nella
tecnica, lasciando agli uomini il ruolo di scrittore di grande valore e talento, capace di grandi cose.
Comprendiamo che la sua ingenuità è solo una maschera, un ruolo fittizio che si affibbia in quanto all’interno
del prologo cita numerosi scrittori e personaggi rilevanti come Guillame de Bartos(scrittore ugonotto
francese)all’interno della seconda strofa, o anche citando l’Orlando Furioso e il personaggio tipico dei
drammi Shakespeariani ovvero il “fool”, colui che appare pazzo agli occhi della società e si permette di dire
sempre la verità in quanto nessuno gli crederebbe perché considerato pazzo. La scrittrice si paragona al
“fool” Shakespeariano, lascia infatti credere a tutti di essere solamente una donna sciocca, poco acculturata
e con un’intelligenza inferiore all’uomo, continuando comunque attraverso i propri testi a dire la verità. Cita
inoltre Demostene, filosofo greco balbuziente, il quale nonostante il proprio problema era riuscito a
raggiungere una posizione di grande prestigio, ammettendo che lei donna con il proprio cervello,
considerato dalla società meno capace ed inferiore, non aveva cura possibile per poter migliorare a
differenza del filosofo. Infine, con le proprie parole rifiuta di assoggettarsi ad una società che pone le donne
in una posizione di inferiorità, relegate a svolgere lavori all’interno della propria casa senza avere
l’opportunità di crescere tanto quanto gli uomini. Si appella a tutte le male lingue che criticano le sue opere
e trova nel simbolo dell’ago la propria rivalsa contro tutti coloro che credevano che fosse più adatto un ago
rispetto ad una penna nella sua mano, rovesciando il significato dell’ago non più considerato come simbolo
di inferiorità bensì come un’arma. Infine, all’interno dell’ultima strofa ammette di non aspirare a molto, di
non volare in alto proprio come gli uomini, definiti uccelli preda. Invece di chiedere la corona di “bays”,
ovvero alloro da cucina, come gli uomini, le chiede una corona di timo e prezzemolo, spezie utilizzate in
cucina. Con questa affermazione pone uomini e donne sullo stesso livello poiché non si riferisce alla corona
d’alloro “laurel” poetica bensì ad una fatta dall’alloro utilizzato in cucina.
Anche a livello tecnico possiamo notale il talento e la cultura dietro Anne Bradstreet, dall’uso del blank
verse, di metafore e polisemia, tra cui quella della “mean pen” la quale assume il duplice significato sia di
penna che scrive che di penna che vola.

Gruppo B

1) I puritani sono un movimento sorto a seguito dello scisma fra la chiesa di Roma e la corona inglese nel 1543.
Difatti, il re Henry VIII aveva deciso di dividersi dalla Chiesa cristiana soprattutto per rientrare di tutte le tasse
che doveva alla chiesa, per poter investire gli stessi soldi in spedizioni, oppure nel commercio. Fonda quindi
la chiesa anglicana di cui è a capo e inizia a perseguitare coloro contro il suo operato, ovvero i puritani, i quali
desideravano una chiesa senza tutte le strutture gerarchiche, e basata sulla semplicità e purezza. I puritani si
rifugiano inizialmente nello Yorkshire, in cui fondano la Scrooby Community, un movimento separatista che
non credeva nella possibilità di riformare la chiesa anglicana e quindi costretta a separarsene
completamente. Costretti a scappare anche dallo Yorkshire, si rifugiano in Olanda, principalmente a Leida ed
Amsterdam. L’Olanda era infatti un luogo di grande tolleranza e lì assimilano oltretutto alcuni concetti del
calvinismo, tra cui quella della grazia, secondo cui la grazia viene data da Dio a pochi eletti/predestinati, i
quali comprendono di averla attraverso il successo economico. I puritani però, perdendo i diritti come
cittadini inglesi e non assumendo alcuna valenza come cittadini olandesi perché accolti solo come ospiti e
non cittadini, in assenza di diritti e tutele, sono costretti a fuggire nuovamente. Decidono quindi di fare un
patto con re Giacomo I, proponendogli di finanziare per loro un viaggio verso l’America per la formazione di
colonie in suo nome in cambio della libertà di culto. Con l’arrivo dei puritani in America, cambia anche la
concezione che si aveva dei nativi, non più visti come ingenui ed inoffensivi, ma percepiti dai puritani come
demoni da eliminare dalle terre americane, come se la loro fosse stata una missione affidatagli da Dio. È
questo il primo passaggio di trasformazione da perseguitati a persecutori. I puritani continuano ad attuare
un regime politico rigido, poco permissivo, basato sull’ignoranza del popolo, al quale dovevano rimanere
ignote tutte le verità e anche sul terrore, principalmente instaurato dai predicatori attraverso le loro
prediche, studiate ad arte per avere un “plain style” ma anche citazione ed aforismi antichi e importanti così
da dimostrare quanto il predicatore fosse elevata come figura e dovesse abbassarsi al livello del popolo. Tra
le vittime di questo regime quasi “dittatoriale” possiamo sicuramente citare Anne Hutchinson e Mary Dyer,
le quali si sono rifiutate di sottostare al regime di John Winthrop, uomo che perfeziona ed irrigidisce la
struttura politica dei puritani. Anne Hutchinson era una donna inglese particolarmente intelligente e
acculturata, la quale aveva compreso quanto i predicatori strumentalizzassero la bibbia e la religione a loro
favore, diffonde la dottrina della luce interiore, da lei stessa testimoniata, e crea dei gruppi di lettura ed
insegnamento dei salmi. A causa di questo suo movimento e della diffusione delle sue teorie di
corresponsabilità di Adamo ed Eva al peccato originale e di difesa dei nativi perché sempre creature di Dio ed
ingiustamente espropriate dalla propria terra e sfruttate, Anne Hutchinson viene prima di tutto screditata e
poi allontanata dalla comunità perché accusata di eresia antinomiana. Mary Dyer invece, amica di Anne
Hutchinson, dopo essere stata anche lei allontanata dalla comunità, decide di viaggiare in Europa insieme al
marito e in Inghilterra si avvicina a George Fox, capo spirituale della Society of Friends, ovvero i quaccheri,
movimento religioso più aperto e libero rispetto al puritanesimo. Difatti, i quaccheri non avevano
predicatori, ponevano le donne e gli uomini sullo stesso livello, e non credevano nella grazia ed eucarestia.
Mary Dyer, dunque, si converte a questo movimento e decide di diffonderlo proprio nella congregazione di
John Winthrop, viene esiliata ma ogni volta torna nella congregazione per mandare un nuovo messaggio di
fede, in cui Dio è amorevole e accoglie gli uomini. Viene infine uccisa da John Winthrop. Le persecuzioni dei
puritani continuano inoltre con i processi alle streghe di Salem, dovuti a causa di motivazioni economiche,
fisiche e psicologiche. Difatti, a Salem si assiste ad una vera e propria isteria collettiva alla ricerca di streghe e
demoni, a causa di allucinazioni dovute alla segale cornuta, a causa di una faida fra Salem Town, la quale
voleva un’espansione a livello commerciale e territoriale, e Salem Village, la quale era più attaccata alle
tradizioni e conservatrice e contro il progetto di Salem Town. Vengono quindi istituiti dei processi di tutte le
persone accusate di stregoneria ingiustamente e la giuria doveva decidere se queste persone fossero
colpevoli o meno. Questi processi hanno causato la morte di centinaia di persone ingiustamente accusate,
proprio per questo ministro ed autore puritano facente parte della giuria dei processi a Salem disse che
sarebbero state meglio avere 100 streghe libere che un innocente mandato a morte.

Gruppo D

1) Ralph Emerson è stato un poeta, saggista e filosofo trascendentalista americano. Con il proprio pensiero
rivoluziona la società americana, spingendola in una spirale positiva dopo il blocco dall’indipendenza, la
quale aveva chiuso gli americani un limbo di paura e tensione, in assenza di un senso di direzione. Anche lui
come Benjamin Franklin pone l’uomo al centro, lo responsabilizza e lo sprona a puntare su sé stesso. Oltre a
rivoluzionare il concetto di uomo, sovverte anche il concetto di religione e natura che si aveva al tempo,
conciliando i tre elementi in un’unica filosofia. Dopo essere stato soggetto di una profonda crisi spirituale, a
seguito della morte prematura della moglie, dubbioso riguardo la propria carriera di predicatore
dell’unitarianismo, ovvero la dottrina che nega la Trinità e crede in Dio come figura unica, Emerson
comprende che dopo qualsiasi momento di oscurità esiste una nuova alba e gli consegue quindi un
momento di luce, di rinascita spirituale. Questo soprattutto perché Emerson credeva che l’uomo avesse
all’interno di sé una scintilla divina ed il compito dell’uomo era quella di svilupparla all’intero di sé stesso.
Dunque, afferma che Dio è all’interno di tutti gli uomini, all’interno della natura, del cosmo e Cristo è colui
che meglio è riuscito a sviluppare la scintilla divina. Anche a livello sociale, questo pensiero ha un impatto
fortissimo, donando speranza all’uomo e facendogli capire che è lui stesso l’artefice del proprio destino, che
non nasce più come peccatore costretto a sacrificare la propria vita per espiare i peccati, bensì nasce come
essere divino, libero e quindi anche con uno spirito imprenditoriale maggiore, andando quindi ad impattare
la società a livello economico e commerciale. Emerson con questa sua filosofia, sostiene anche l’uguaglianza
fra tutti gli esseri, indipendentemente dalla propria fede religiosa.
2) Walt Whitman è stato un poeta e giornalista americano, il quale ha portato all’estremo il concetto di
trascendentalismo. Dopo aver provato da bambino qualsiasi lavoro al fine di aiutare la propria famiglia a
livello economico, inizia a fare il giornalista per svariate testate giornalistiche e scrive articoli molto critici
riguardo i problemi dello stato, esponendosi completamente. Decide di lasciare la carriera di giornalista
quando, dopo l’approvazione del Fuggitive Slave Act, ovvero una legge che obbligava chiunque trovasse degli
schiavi fuggitivi a riportarli al proprio padrone, nel caso in cui un americano avesse deciso di dare rifugio allo
schiavo e poi aiutarlo a fuggire e fosse scoperto, avrebbe dovuto pagare una multa alta oppure sarebbe
andato in prigione. Questa legge avrebbe reso molto più difficile la fuga per gli schiavi ed essendo Whitman
un abolizionista, decise di scrivere molti articoli a riguardo, criticando la legge e difendendo gli schiavi.
Sfortunatamente, le testate giornalistiche si rifiutavano di pubblicare i suoi articoli e per pubblicarli, li
censuravano, ma volendo sempre rimanere onesto, Whitman si rifiuta e decide di concludere la propria
carriera di giornalista. Dopo questo, inizia la sua carriera di poeta, ispirato dalle parole di Emerson in cui
affermava la mancanza di un poeta nazionale americano, decide di diventare lui stesso poeta nazionale
americano. La sua raccolta più importante è “Leaves of Grass”, una raccolta organica, che vive insieme a
Whitman e cambia con lui nel corso del tempo. Difatti, l’autore ha pubblicato sei versioni della raccolta, tra
cui l’ultima ovvero la Death bed edition, ognuna differenziata nell’ordine o nell’aggiunta delle poesie. Il titolo
in sé spiega quasi l’intera opera, focalizzata sull’uguaglianza tra gli uomini; infatti, “Leaves of Grass” si
riferisce alle foglie d’erba uguali indipendentemente dal territorio in cui crescono, proprio come gli uomini e
le donne, uguali indipendente dal genere o dallo strato sociale di provenienza. Whitman, inoltre, con la sua
opera vuole spronare l’uomo a muoversi, a prendere in mano la propria vita, inseguire la strada che sogna.
Ad esempio, all’interno di “A Song of Myself” incentra tutto sull’uomo, sé stesso, il quale non si appoggia più
a cose esterne alla vita bensì a sé stesso, si responsabilizza ed inizia a vivere veramente inseguendo le
proprie passioni. Lo scrittore celebra il qui ed ora, le proprie radici e quelle di tutti gli uomini, non intese
come radici che tengono l’uomo bloccato fra le convenzioni sociali ma delle radici che danno sostegno
all’uomo per iniziare poi la propria vita. Infine, afferma anche che non è mai troppo tardi per l’uomo iniziare
a vivere veramente, con consapevolezza e lontano dalle scuole ed il credo religioso, da non dimenticare ma
da cui non dipendere se volenterosi di vivere con consapevolezza e al fine di sviluppare un proprio pensiero
critico e creativo. Anche all’interno di “Song of the Open Road”, l’autore consiglia all’uomo di vedere la
propria vita come se fosse una grandissima strada aperta e pronta a dirigerlo in qualsiasi direzione lui voglia.
Senza preoccuparsi del giudizio altrui, le convenzioni sociali, ma con la consapevolezza di essere libero, in
salute e di avere un mondo intero a propria disposizione. Quindi Walt Whitman si pone continuamente in
modo provocatorio, atteggiandosi anche come uomo e donna del popolo, non solo scrivendo di loro, ma
indossando i loro abiti, posando come loro, mettendo la foto del proprio volto al posto della firma, per
evidenziare che si esponeva completamente.
3) Thoreau è stato uno scrittore americano in grado di mettere in atto gli insegnamenti di Emerson, suo grande
amico. È proprio grazie ad Emerson che Thoreau inizia a scrivere, infatti essendo molto solitario, malato e
timido, Emerson gli aveva consigliato di scrivere per collegarsi almeno attraverso la propria scrittura alle altre
persone. Inizia a scrivere principalmente per sé stesso, all’interno dei propri diari, sfoghi personali,
frustrazioni, problemi e passioni. Inizia poi a collaborare con la rivista trascendentalista “The Dial” sempre
grazie all’aiuto di Emerson, il quale poi gli consiglia di inseguire i propri sogni e realizzare i propri progetti e
quindi lo mette in contatto con un editore. Gli viene richiesto di scrivere un libro diviso in due volumi da
quattrocento pagine l’uno, scrive dunque “A Week on the Concord and Marrymack Rivers”, libro pubblicato
a spese dell’autore e che non vende nessuna copia. Infatti, la trama del libro non era particolarmente
interessante e consisteva in un resoconto di un viaggio di due settimane fatto insieme al fratello su due
fiumi. Per aumentare il volume del libro e soddisfare le richieste dell’editore, Thoreau aggiunge al suo libro i
racconti magico mitologici dei nativi. Dopo il poco successo del primo libro, Thoreau pensa di lasciare la
carriera di scrittore e decide anche di allontanarsi dalla società civile. Infatti, per due anni, fra il 1745 ed il
1747 va a vivere sulle rive del lago Walden, nella proprietà di Emerson ma comunque lontano dalle forzature
sociali. Lo scrittore decide di raccontare la sua esperienza all’interno di un libro chiamato “Walden, or life in
the Woods” in cui si paragona ad un gallo il cui dovere è quello di svegliare le menti addormentate,
riflettendo su quanto ormai lo stile di vita dell’uomo non seguisse più dei ritmi naturali bensì seguisse un
ritmo esterno al proprio corpo e forzato. Thoreau incoraggia i propri lettori ad iniziare a vivere nel qui e ora
“now and here”, ovvero nel presente, non nel passato perché non esiste più, né tantomeno nel futuro
perché incerto. Quindi Thoreau con questa sua opera vuole spronare gli americani a vivere pienamente ed
accettare tutto ciò che la vita offre. Questa sua esperienza sulle rive del lago, assume anche all’interno del
libro una valenza simbolica, infatti Thoreau fa iniziare il proprio soggiorno il 4 luglio, lo stesso giorno
dell’Indipendenza americana proprio a simboleggiare la propria indipendenza e lo fa terminare durante la
primavera, ovvero il periodo della Pasqua e della resurrezione.
Scrive inoltre dei testi politici, infatti sappiamo che pur essendo molto timido, Thoreau non si rifiutava mai di
difendere una giusta causa e le ingiustizie nei confronti dei più fragili, ad esempio scrive un pamphlet “On
the duty of the civil disobedience” in cui Thoreau fa riferimento anche alla dichiarazione di indipendenza in
cui vengono sostenuti il diritto ed il dovere del cittadino di ribellarsi contro il proprio stato in caso stesse
andando contro gli interessi e di principi fondamentali del cittadino. In questo caso, Thoreau si scaglia contro
la guerra portata avanti dagli Stati Uniti contro il Messico per appropriarsi dei suoi territori, e si rifiuta infatti
di pagare le tasse per sostenere la guerra. Inoltre, scrive anche “A plea for Captain John Brown”, con lo
scopo di difendere e salvare il capitano John Brown, un abolizionista, il quale credeva nella giusta
uguaglianza fra tutte le etnie. John Brown voleva aiutare gli schiavi a ribellarsi, dando loro armi e
escogitando un piano di ribellione ma questi non lo avevano seguito. Il capitano viene accusato di aver
creato una sommossa anche se non era successo nulla. Il capitano viene comunque giustiziato.
4) Melville è stato uno scrittore appartenente al periodo del Rinascimento americano. Indubbiamente,
possiamo notare come le esperienze della propria vita abbiano influenzato la sua scrittura e le proprie opere,
soprattutto le esperienze lavorative in mare. Infatti, le opere che lo hanno portato alla fama: “Typee” e
“Omoo” prendono il nome delle tribù indigene in cui ha vissuto quando, dalla baleniera in cui lavorava, è
arrivato sulle isole Marquesas nella Polinesia francese. Queste due opere hanno grande successo grazie agli
scenari esotici; infatti, Melville aveva passato molto tempo non solo nelle isole della Polinesia francese ma
anche a Tahiti e nelle Hawaii, imparando di nuove culture, usi e tradizioni. Nelle due opere, Melville parla di
popolazioni differenti, di avventura, di tematiche profonde e passionali appositamente censurate perché la
letteratura era ancora molto ancorata al concetto di religione. Inoltre, è importante la tematica di duplice
fuga, infatti Melville inizialmente scappa dalla civiltà, dalle convenzioni sociali, dalle città affollate rispetto
alle isole immerse nella natura. Però questa fuga dalla società muta presto in fuga dalla non società, dalle
popolazioni indigene e dalla natura per tornare nella propria città. L’edizione americana viene inoltre
censurata poiché Melville fa una forte critica a tutti coloro che decidono di approdare in paesi con fedi
differenti con l’unico scopo di convertire e diffondere la fede andando a ledere l’identità delle popolazioni,
ad esempio il caso dei missionari ma anche dello stesso Cristoforo Colombo. Dopo le due opere, Melville
cerca di cambiare la propria reputazione di scrittore e cambia genere, scrivendo uno psicodramma
romantico di nome “Mardy” il quale è un insuccesso per l’autore. Inizia così ad avvicinarsi ad un nuovo
genere, riprendendo le proprie esperienze lavorative sulle baleniere e focalizzandosi sul concetto di bene e
male, denunciando anche le ingiustizie che avvenivano giornalmente sulle baleniere, in cui venivano fatti
favoritismi ed esistevano delle figure “anziane” che prendevano il comando e instauravano un “regime”
violento e terroristico nei confronti dei nuovi. Denuncia il tutto, ad esempio, in “The White Jacket”, in cui la
giacca bianca a cui si fa riferimento nel titolo, non simboleggia purezza o supremazia bensì ciò che mette
sempre il protagonista in situazioni scomode. Troviamo una continuità nella tematica del bene e del male
anche all’interno di “Moby Dick”, in cui il capitano di una nave va alla caccia di una balena bianca insieme a
tutto il suo equipaggio poiché questa gli aveva mangiato una gamba in una spedizione precedente. Durante
la spedizione, il capitano riesce a trovare la balena, la arpiona ma questa per sfuggire causa il naufragio della
nave, causando la morte di tutti eccetto di un personaggio, il quale rappresenta il narratore. Nel testo è
difficile percepire la linea fra bene e male poiché sottile, ad esempio la balena è appositamente bianca
perché indossa il colore della purezza, della bontà e il giusto, ma allo stesso tempo lo scrittore vuole spingere
i lettori a crearsi una propria idea di bene e male, e se questi possano esistere contemporaneamente. Si
pone proprio su questo il concetto di realismo di Melville, nel rappresentare in tutto ciò che accade e in tutti
i personaggi il bene ed il male che coesistono poiché non esiste nulla di completamente buono o cattivo.

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