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IPAZIA, (370-415 d.C.), lIncomparabile


2
, fu Scienziata
pagana
3
di grande fama e ultima Guida della scuola
Filosofica Neoplatonica di Alessandria.
Il suo astro brill in un'epoca solcata da profonde
ingiustizie e differenze sociali ed anche se ebbe la
possibilit di superare i pregiudizi di unepoca che riteneva
il sapere appannaggio esclusivo degli Uomini di condizione
Libera
4
, rimase, purtroppo, vittima del fanatismo religioso.
In quel tempo, infatti, si stava diffondendo nellimpero una
nuova religione e con il permesso del neoconvertito
Imperatore Teodosio
5
, i vescovi ed i fedeli di questo culto,
disconoscendo le parole di quello stesso Cristo di cui si
dicevano intermediari, repressero, anche con la violenza,
ogni forma di pensiero filosofico e religioso diverso dal
loro.
Ipazia fu allieva di suo padre Theone
6
, illustre studioso
7
della comunit scientifica che dirigeva il Museo
8
di
Alessandria dEgitto. Si form, non solo nelle scienze
matematiche, ma anche in quelle filosofiche, pubblicando
opere e dedicandosi allinsegnamento.
1
Questo non il ritratto di Ipazia, ma una affascinante immagine possibile di come potrebbe essere e come in molti la
immaginano. Il quadro tratto, infatti da una collezione di Antichi ritratti Egiziani di Fayum, di epoca imperiale: Doxiadis,
Euphrosyne. The Mysterious Fayum Portraits: Faces from Ancient Egypt (Harry N. Abrams, Inc., New York, 1995)
Doxiadis, Euphrosyne. The Mysterious Fayum Portraits: Faces from Ancient Egypt (Harry N. Abrams, Inc., New York, 1995)
2
Ipazia, in greco : , da (= suprema carica, consolato) che deriva a sua volta da j = supremo, sommo, il
pi alto, il pi eccelso, incomparabile.
3
In questo caso il termine usato per indicare che Spazia, come tutte le persone di quel tempo, seguiva la spiritualit del
mondo antico, prima dellavvento del Cristianesimo, che impose anche a quelli che non lo desideravo, di abbandonare le
proprie credenze.
4
Nel misogino mondo Greco Classico di matrice Aristotelica la Donna era considerata un essere umano inferiore ( purtroppo
accade ancora oggi in molte altre culture). Cfr. linsensata motivazione dell imbecillitatis mentis per Infirmitas Sexus (= fragilit
di spirito a causa della debolezza del suo sesso- ) in: Georges Duby e Michelle Perrot, Storia delle Donne: lAntichit, saggi a
cura di Pauline Scmitt Pantel, Roma Bari, Economica Laterza, 1994, pp.103 176.
5 LImperatore Costantino, nellincontro a Milano, del 313, con Licino (erede di Galerio, Augusto doriente 311 324 ) , insieme
ad altre questioni legate allimpero discusse e conferm la libert di culto per tutte le religioni, compresa quella Cristiana. Si
apr, allora, un periodo di imperatori cristianizzati, con preferenza fino a Valente (364 378), per la concezione Ariana (Cristo
un essere umano eletto da Dio), anche se bollata di eresia nel 1 concilio ecumenico di Nicea del 325. Questi Imperatori
proclamarono sempre pi persecuzioni contro persone, idee e libri, oscillando tra un vacuo rispetto di facciata per il
paganesimo della tradizione romana ed una credenza incerta in un cristianesimo capeggiato da vescovi sempre pi persuasivi.
Poco tempo dopo, Costante, il figlio di Costantino, decret l'abolizione dei sacrifici pagani ed ordin la chiusura dei templi. I
suoi successori mostrarono una politica pi tollerante, ma ci furono delle possibilit di rinascita pagana, solo sotto limperatore
Giuliano detto lApostata, che cerc di tornare al paganesimo (361 363 d.C.). Speranze, subito infrante dal suo successore
Teodosio (382 d.C. ) che scomunicato per il massacro di Tessalonica, riconobbe al Vescovo di Roma (Damasio I) la funzione di
custode della vera Fede, scatenando con un editto contro i pagani, (391 d.C.) il culmine delle persecuzioni verso qualsiasi
forma di religione, spiritualismo e magia che non fosse quella Cristiana. Con Teodosio, lImperatore rinunci, quindi, non solo al
sogno dei suoi predecessori di essere contemporaneamente un re sacerdote, ma cedendo al Vescovo di Roma la cogestione
del potere perse anche limpero, che alla sua morte si spezz definitivamente in un impero di Oriente ed uno di Occidente,
ognuno con un suo Imperatore ed un suo Rappresentante della Vera Fede. Vedi: Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo,
saggi a cura di Arnoldo Momigliano, Torino, Giulio Einaudi Editore, 1968.
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Ipazia fu figlia ed insieme allieva di Teoen, come afferma la Suda (ed. Adler, IV. 644.14)
7
Ad Alessandria dEgitto, la dinastia dei Tolomei, permise lo sviluppo di un liberalismo che port i ceti cittadini (commercianti,
uomini di affari, in prevalenza greci), a desiderare per se stessi ed i loro figli, una adeguata preparazione culturale. I Sovrani
favorirono, quindi, la fondazione della famosa Biblioteca di Alessandria, con annesso Museo , dotato di giardino zoologico, orto
Dalla Vita di Isidoro, di Damascio, sappiamo che insegn ad Alessandria
9
, dove espose la filosofia
neoplatonica
10
secondo la dottrina di Giamblico
11
, ma tenne, anche, lezioni di matematica, filosofia,
astronomia e meccanica.
Ipazia nacque ad Alessandria dove fu allevata ed istruita. Poich aveva pi intelligenza
del padre, non fu soddisfatta dalla sua conoscenza delle scienze matematiche e volle
dedicarsi anche allo studio della filosofia. La donna era solita indossare il mantello del
filosofo ed andare nel centro della citt. Commentava pubblicamente Platone,
Aristotele, o i lavori di qualche altro filosofo per tutti coloro che desiderassero
ascoltarla. Oltre alla sua esperienza nell'insegnare riusc a elevarsi al vertice della
virt civica
12

Delle opere di Ipazia, purtroppo, non ci arrivato niente, ma dalla Suda, sappiamo che tra le sue
opere vi erano annoverati: tredici volumi di commento all' Arithmetica di Diofanto
13
, un trattato, in otto
volumi, sulle Coniche di Apollonio di Perga
14
e l'importante Canone astronomico
15
, raccolta di tavole
sui corpi celesti. Continu, anche, lopera del padre
16
, il quale per niente geloso della bravura della
figlia, mostr al mondo ed ai posteri tutto laffetto e lorgoglio che provava per Lei intitolando una sua
botanico, laboratori, raccolte di minerali, mezzi per le loro ricerche scientifiche e permisero la nascita di scuole pubbliche e
private, frequentate non solo da ragazzi, ma anche da ragazze. Vedi: M. Rostovez , Storia Economica e Sociale del mondo
ellenisitico, Firenze, La Nuova Italia, 1966.
8
Teone , quello del Museo, cos citato nella Suda: lenciclopedia bizantina 205 (ed Adler, II.702). Vedi: Il conflitto tra
paganesimo e cristianesimo, op. cit. , saggio VI, Sinesio di Cirene e il neoplatonismo alessandrino, di Henri Irne Marrou,
della Sorbona di Parigi, p.147.
9
Sinesio, Epistole, CXXXVI ( Damascio , Vita Isidori )
10
Nicola Abbagnano , Storia della Filosofia, Vol I, Torino, Utet, 1969, p. 251 | Sinesio preferiva, invece, quella di Porfirio. Vedi:
Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo, op. cit. , saggio VI, Sinesio di Cirene , p.153 154.
11
Giamblico di Calcide, (245 325 circa d.C. ), allievo di Porfirio, comp i suoi studi ad Alessandria dEgitto e ritorn poi nella
sua patria. Insigne filosofo, dette inizio al cosiddetto Neoplatonismo Siriaco. Rivitalizz la filosofia pitagorica e platonica in
risposta al crescente influsso del cristianesimo sul piano religioso e culturale. Fu grande ammiratore di Pitagora, di cui scrisse,
anche lui, una biografia: La vita pitagorica, in cui al capitolo VI esplicit la missione di Pitagora: rivelare la conoscenza e la
perfezione divine agli esseri umani. Pitagora, probabilmente, era diventato, ormai il personaggio pi rappresentativo del
pensiero filosofico-religioso del mondo antico e quindi pi adatto ad essere contrapposto come alternativa al Messia dei
Cristiani. Fu Autore di numerosi libri, tra cui il famoso:Sui Misteri degli Egiziani, ovvero De mysteriis Aegyptorum , il cui vero
titolo sarebbe Risposta del Maestro Abammone alla lettera indirizzata da Porfirio ad Anebo e soluzione delle difficolt che vi si
trovano. Giamblico moltiplic le emanazioni plotiniane suddividendole in tante divinit, alle quali faceva corrispondere gli di
della religione popolare. Insistette sul valore della Teurgia , diversa dalla "falsa magia o goetia", fatta di volgari sortilegi e
sullimpossibilit di persuadere la divinit. A proposito di rituali magico - propiziatori, Giamblico parl esplicitamente del rifiuto di
Pitagora di sacrifici cruenti. Quando lImperatore Giuliano (361 363 d.C.) cerc di restaurare il Paganesimo, (dopo che
Costante, il figlio di Costantino lo aveva proibito in favore del Cristianesimo), si ispir al Neoplatonismo di Giamblico.
12
Vita di Ipazia in: Damascio, Vita di Isidoro, riprodotta nel Suda - Damascio (480-550) fu filosofo neoplatonico e ultimo
direttore della Accademia di Atene, soppressa dall'imperatore Giustiniano nel 529. [Continua]. Oltre alla sua esperienza
nell'insegnare riusc a elevarsi al vertice della virt civica. Fu giusta e casta e rimase sempre vergine. Lei era cos bella e
ben fatta che uno dei suoi studenti si innamor di lei, non fu capace di controllarsi e le mostr apertamente la sua
infatuazione. Alcuni narrano che Ipazia lo guar dalla sua afflizione con l'aiuto della musica. Ma la storia della musica
inventata. In realt lei raggrupp stracci che erano stati macchiati durante il suo periodo e li mostr a lui come un segno
della sua sporca discesa e disse, "Questo ci che tu ami, giovanotto, e non bello!". Alla brutta vista fu cos colpito dalla
vergogna e dallo stupore che esperiment un cambiamento del cuore ed divent un uomo migliore. Tale era Ipazia, cos
articolata ed eloquente nel parlare come prudente e civile nei suoi atti. La citt intera l'am e l'ador in modo straordinario,
ma i potenti della citt l'invidiarono, cosa che spesso accaduta anche ad Atene. Anche se la filosofia stessa perita, il suo
nome sembra ancora magnifico e venerabile agli uomini che esercitano il potere nello stato. Cos accadde che un giorno
Cirillo, vescovo della setta di opposizione [il cristianesimo], pass presso la casa di Ipazia, e vide una grande folla di
persone e di cavalli di fronte alla sua porta. Alcuni stavano arrivando, alcuni partendo, ed altri sostavano. Quando lui
chiese perch c'era l una tale folla ed il motivo di tutto il clamore, gli fu detto dai seguaci della donna che era la casa di
Ipazia il filosofo e che lei stava per salutarli. Quando Cirillo seppe questo fu cos colpito dalla invidia che cominci
immediatamente a progettare il suo assassinio e la forma pi atroce di assassinio che potesse immaginare. Quando Ipazia
usc dalla sua casa, secondo il suo costume, una folla di uomini spietati e feroci che non temono n la punizione divina n la
vendetta umana la attacc e la tagli a pezzi, commettendo cos un atto oltraggioso e disonorevole contro il loro paese
d'origine. L'Imperatore si adir, e l'avrebbe vendicata se non fosse stato subornato da Aedesius. Cos l'Imperatore ritir la
punizione sopra la sua testa e la sua famiglia tramite i suoi discendenti pag il prezzo. La memoria di questi eventi ancora
vivida fra gli alessandrini.
13
Considerato il padre dell' algebra.
14
Apollonio di Perga, studioso del III sec. che introdusse gli epicicli e i deferenti per spiegare le orbite dei pianeti.
15
Di quest' ultima opera ci parlano Filostorgio ed ancora il lessico della Suda, Y, 166 (ed. Adler IV 644 3-5).
16
Teone fu anche commentatore di Arato, Euclide e Tolomeo ed i suoi testi sono importanti perch fanno riferimento ad opere
che con la fuga dei filosofi (oggi diremmo la fuga dei cervelli) , presero la via dell' Oriente per secoli, tornando in Occidente in
traduzione araba dopo secoli e secoli di rimozione.
opera: Commento di Teone di Alessandria al terzo libro del Sistema matematico di Tolomeo
17
.
Edizione controllata dalla filosofa Ipazia, mia figlia. Tra i vari interessi di Ipazia, vi furono, anche, la
meccanica e la tecnologia, che le permisero di costruire, come altri facevano in quel tempo: un
astrolabio piatto, uno strumento che serve per misurare il livello dell'acqua, un apparato per distillarla
ed un aerometro
18
per determinare la densit di un liquido.
Non fu apprezzata solo come scienziata, ma anche, come Filosofa
19
, come scrive Socrate Scolastico
nella sua Historia Ecclesiastica:
Ad Alessandria c'era una donna chiamata Ipazia, figlia del filosofo Teone, che ottenne
tali successi nella letteratura e nella scienza da superare di gran lunga tutti i filosofi del
suo tempo. Provenendo dalla scuola di Platone e di Plotino, lei spieg i principi della
filosofia ai suoi uditori, molti dei quali venivano da lontano per ascoltare le sue
lezioni
20
Il suo allievo pi illustre, fu Sinesio di Cirene, il quale, pur considerandola sua Maestra e Benefattrice,
pi tardi accett di essere ordinato Vescovo di Tolemaide
21
:
Io ti scrivo questa mia epistola dal letto in cui giaccio, ma spero che tu la abbia in
buona salute, o madre, sorella, maestra, benefattrice, alla quale vorrei tributare ogni
tipo d'onore con parole ed opere!
22
La fama di Ipazia, come Matematica e detentrice della cattedra di Filosofia Neoplatonica di
Alessandria, non sfugg alla rivalit tra i sostenitori della scuola Neoplatonica di Atene e quella di
Alessandria. Damasio, come Sinesio, affermava, infatti, la superiorit di Ipazia su Isidoro, allievo di
Proclo
23
:
Vi era tra loro una grande differenza ; non solo per ci che distingue un uomo da una
donna, ma ancor pi per ci che distingue un semplice geometra da un vero filosofo
24
.
La sua notoriet penetr fin negli ambienti politici, dove frequent il prefetto romano Oreste, che era
ostile alla politica di intolleranza religiosa
25
che il Vescovo di Alessandria, Cirillo
26
, portava avanti
contro i pagani, gli ebrei e gli eretici
27
.
17
Il Commentario all'Almagesto di Tolomeo che viene considerato uno dei migliori lavori di astronomia della scuola
alessandrina.
18
Sembra che la pi antica descrizione dell'areometro si trovi in una lettera che Siensio di Criene scrisse ad Ipazia. Sinesio,
Epistole, XV. In passato l'invenzione dell'areometro stata attribuita ad Archimede (287-212 a.C.) o alla stessa Ipazia.
19
A quellepoca era ancora normale che i cristiani seguissero le lezioni dei filosofi pagani. Come Sinesio avrebbero fatto per
esempio, anche Enea di Gaza con Ierocle discepolo diretto di Plutarco e Giovanni Filopono, frequentatore di Ammonio legato a
discepoli della scuola Ateniese di Plutarco, Vedi: Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo, op. cit. , p. P. 154 e p. 163 fig. 12.
20
Prima parte del frammento di Vita di Ipazia (VII.15) in Socrate Scolastico, Historia Ecclesiastica .
Socrate Scolastico (380-450), di religione cristiana, di professione faceva lavvocato.
21
Sinesio di Cirene Nato intorno al 370, fu educato secondo il modello classico e studi alla scuola neoplatonica della filosofa e
matematica Ipazia. In seguito accett di essere battezzato ed eletto vescovo, nonostante la sua formazione neoplatonico
pagana e fosse sposato. Vedi: Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo, op. cit. , saggio VI, Sinesio di Cirene , p.139 164.
22
Sinesio di Cirene, Epistole, XVI.
23
Proclo studi ad Alessandria , ma fu poi allievo di Plutarco e Siriano, al quale successe nella direzione della scuola di Atene,
che egli tenne sino alla morte nel 485 d.C. . Vedi, Nicola Abbagnano, Storia della filosofia, Vol I, op. cit. pp. 252 -254.
24
Damasio, Vita Isidori, ed Westermann, 164.
25
Secondo una testimonianza di Lattanzio, il Filosofo Neoplatonico Porfirio nel 302-303 d.C. partecip con ogni probabilit al
Consilium Principis, tenutosi a Nicomedia, in cui si riunirono tutti gli uomini di cultura pagani per affrontare la questione dei
cristiani, prima della grande persecuzione, voluta da Diocleziano e Galerio. Un secolo e mezzo dopo, nel 448 d.C. , gli
imperatori Teodosio II e Valentiniano III emisero, un decreto speciale con l'ordine di bruciare tutti gli scritti filosofici ed in modo
specifico, proprio quelli di Porfirio: Decretiamo che tutte le opere che Porfirio, spinto dalla propria follia, o chiunque altro,
abbia scritto contro la santa religione cristiana, presso chiunque trovate, siano date alle fiamme, perch non vogliamo che
quegli scritti che provocano l'ira di Dio o che offendono le anime, raggiungano le orecchie dei sudditi. Teodosio II e
Valentiano III, il giorno 16 febbraio 448 (Codice di Giustiniano, I, 1). Vedi: Il conflitto tra paganesimo e cristianesimo, op. cit.
26
Ordinato nel 412 d.C.
27
Cio Cristiani che seguivano liberamente una loro interpretazione sulla natura e sulle parole di Cristo e non una imposta da
una fazione di potere vescovile.
Facendo conto sulla padronanza di s e sulla facilit di modi che aveva acquisito in
conseguenza dello sviluppo della sua mente, non raramente apparve in pubblico davanti ai
magistrati. N lei si sent confusa nell'andare ad una riunione di uomini. Tutti gli uomini,
tenendo conto della sua dignit straordinaria e della sua virt, l'ammiravano di pi. Fu
vittima della gelosia politica che a quel tempo prevaleva. Ipazia aveva avuto frequenti
incontri con Oreste
28

Cirillo non potendo attaccare direttamente il prefetto ed essendo ostile ai filosofi che proteggevano il
diritto al loro libero pensiero filosofico e religioso, accus Ipazia di influenzare magicamente e
negativamente Oreste, cosicch ci che non avevano potuto i pregiudizi sul suo sesso, lo poterono i
fanatici religiosi che, aizzati, contro di lei, dal vescovo cristiano
29
, la assassinarono ed uccisero
brutalmente nel 415 d.C. .
Questo fatto fu interpretato calunniosamente dal popolino cristiano che pens fosse lei
ad impedire ad Oreste di riconciliarsi con il vescovo. Alcuni di loro, perci, spinti da uno
zelo fiero e bigotto, sotto la guida di un lettore chiamato Pietro, le tesero un'imboscata
mentre ritornava a casa. La trassero fuori dalla sua carrozza e la portarono nella chiesa
chiamata Caesareum, dove la spogliarono completamente e poi l'assassinarono con delle
tegole. Dopo avere fatto il suo corpo a pezzi, portarono i lembi strappati in un luogo
chiamato Cinaron, e l li bruciarono. Questo affare non port il minimo obbrobrio a
Cirillo, e neanche alla chiesa di Alessandria. E certamente nulla pu essere pi lontano
dallo spirito del cristianesimo che permettere massacri, violenze, ed azioni di quel genere.
Questo accadde nel mese di marzo durante la quaresima, nel quarto anno dell'episcopato
di Cirillo, sotto il decimo consolato di Onorio ed il sesto di Teodosio
30
.
Anche se, infatti, Cirillo non fu lesecutore materiale della morte della Filosofa, fu, senza ombra di
dubbio, il responsabile morale del suo omicidio
31
. Tutto lastio, la confusione, lintolleranza, lignoranza
e loscurantismo, che serpeggiavano a quel tempo ad Alessandria e che esplosero alla fine del V
secolo d.C. in violente persecuzioni religiose, si possono ancora percepire sulla pelle, leggendo
questo passo dalla Cronaca di Giovanni, del Vescovo di Nikiu:
In quei giorni apparve in Alessandria un filosofo femmina, una pagana chiamata Ipazia,
che si dedic completamente alla magia, agli astrolabi e agli strumenti di musica e che
ingann molte persone con stratagemmi satanici. Il governatore della citt l'onor
esageratamente perch lei l'aveva sedotto con le sue arti magiche. Il governatore cess di
frequentare la chiesa come era stato suo costume. Ad eccezione di una volta in circostanze
pericolose. E non solo fece questo, ma attrasse molti credenti a lei, ed egli stesso ricevette
gli increduli in casa sua. Un giorno in cui stavano facendo allegramente uno spettacolo
teatrale con ballerini, il governatore della citt pubblic un editto riguardante gli
spettacoli pubblici nella citt di Alessandria. Tutti gli abitanti della citt erano riuniti nel
teatro. Cirillo, che era stato nominato patriarca dopo Teofilo, era ansioso di comprendere
esattamente il contenuto dell'editto. C'era un uomo chiamato Hierax, un cristiano che
possedeva comprensione ed intelligenza e che era solito dileggiare i pagani. Era un
seguace affezionato all'illustre padre il patriarca ed obbediente ai suoi consigli. Egli era
anche molto versato nella fede cristiana. Ora questo uomo si era recato al teatro per
conoscere la natura dell'editto. Ma quando gli ebrei lo videro nel teatro gridarono e
dissero: 'Questo uomo non venuto con buone intenzioni, ma solamente per provocare un
baccano'. Il prefetto Oreste fu scontento dei figli della santa chiesa, e Hierax fu afferrato
e sottoposto pubblicamente a punizione nel teatro, sebbene fosse completamente senza
colpa. Cirillo si irrit con il governatore della citt per questo fatto, ed anche perch
28
Seconda parte di: Vita di Ipazia (VII.15) in Socrate Scolastico, Historia Ecclesiastica.
29
E veramente difficile definire Cristiano, qualcuno che dice di esserlo, ma non si comporta come Cristo aveva insegnato.
30
Terza ed Ultima parte di: Vita di Ipazia (VII.15) in Socrate Scolastico, Historia Ecclesiastica.
31
Vale la pena ricordare che con la morte e la fuga degli ultimi filosofi alla volta della Persia, ebbe, inizio leclissi del Mondo
Antico. Ipazia, infatti, fu uccisa nel 415 d.C. , e con essa si spense la Scuola Filosofica di Alessandria, mentre nel 529 d.C. fu
chiusa, sempre a nome della Chiesa, anche, la scuola filosofiche di Atene, per ordine dellimperatore Giustiniano.
aveva messo a morte Ammonio, un illustre monaco del convento di Pernodj, ed anche altri
monaci. Quando il magistrato principale della citt venne informato, rivolse la parola agli
ebrei come segue: 'Cessate le ostilit contro i cristiani'. Ma essi rifiutarono di dare ascolto
a quello che avevano sentito; si vantarono dell'appoggio del prefetto che era dalla loro
parte, e cos aggiunsero oltraggio a oltraggio e progettarono un massacro in modo infido.
Di notte posero in tutte le strade della citt alcuni uomini, mentre altri gridavano e
dicevano: 'La chiesa dell'apostolico Athanasius in fiamme: corrano al soccorso tutti i
cristiani'. Ed i cristiani al sentire queste grida vennero fuori del tutto ignari della slealt
degli ebrei. Quando i cristiani vennero avanti, gli ebrei sorsero e perfidamente
massacrarono i cristiani e versarono il sangue di molti, sebbene fossero senza alcuna
colpa. Al mattino, quando i cristiani sopravvissuti sentirono del malvagio atto compiuto
dagli ebrei contro di loro, si recarono dal patriarca. Ed i cristiani si chiamarono a
raccolta tutti insieme. Marciarono in collera verso le sinagoghe degli ebrei e ne presero
possesso, le purificarono e le convertirono in chiese. Una di esse venne dedicata a S.
Giorgio. Espulsero gli assassini ebrei dalla citt. Saccheggiarono tutte le loro propriet e
li derubarono completamente. Il prefetto Oreste non fu in grado di portare loro alcun
aiuto. Poi una moltitudine di credenti in Dio si radun sotto la guida di Pietro il
magistrato, un credente in Ges Cristo perfetto sotto tutti gli aspetti, e si misero alla
ricerca della donna pagana che aveva ingannato le persone della citt ed il prefetto con i
suoi incantesimi. Quando trovarono il luogo dove era, si diressero verso di lei e la
trovarono seduta su un'alta sedia. Avendola fatta scendere, la trascinarono e la portarono
nella grande chiesa chiamata Caesarion. Questo accadde nei giorni del digiuno. Poi le
lacerarono i vestiti e la trascinarono attraverso le strade della citt finch lei mor. E la
portarono in un luogo chiamato Cinaron, e bruciarono il suo corpo. E tutte le persone
circondarono il patriarca Cirillo e lo chiamarono 'il nuovo Teofilo' perch aveva distrutto
gli ultimi resti dell'idolatria nella citt
32
.
L'episodio della drammatica morte della Filosofa, ha colpito scrittori di
diverse epoche
33
: il pi recente stato Charles Pguy (1873-1814),
che l'ha immortalata come l'ultima e pura erede del pensiero greco
34
.
Anche io preferisco cancellare il ricordo di questo inammissibile atto
di intolleranza, chiudendo questa breve monografia, con i versi a lei
dedicati dellepigrammista Pallada
35
ed accettando la teoria, che
vuole la sua immagine posta nel ruolo che le spetta di diritto tra i
filosofi dellaffresco della Scuola di Atene
36
di Raffaello
37
.
Quando ti vedo mi prostro, davanti a te e alle tue parole,
vedendo la casa astrale della Vergine,
infatti verso il cielo rivolto ogni tuo atto
Ipazia sacra, bellezza delle parole,
astro incontaminato della sapiente cultura.
32
Vita di Ipazia - Vescovo cristiano di Nikiu , Cronaca di Giovanni, (LXXXIV.87-88)
33
Citiamo solo gli autori a lei favorevoli: il francese Voltaire, che parla di lei nelle sottolineandone l'avvenenza e l'ingiusta
condanna per eccesso di fanatismo, litaliano Vincenzo Monti: "La voce alzate, o secoli caduti,/ Gridi l'Africa all'Asia e
l'innocente/ Ombra d'Ipazia il grido orrendo aiuti", l'irlandese John Toland che scrisse nel 1720, un saggio il cui titolo parla da
solo: Ipazia, ovvero "la storia di una Dama assai bella, assai virtuosa, assai istruita e perfetta sotto ogni riguardo, che venne
fatta a pezzi dal Clero di Alessandria per compiacere l'Orgoglio, l'Emulazione e la Crudelt del loro Vescovo, comunemente ma
immeritatamente denominato San Cirillo".
34
La chiusura della scuola filosofiche di Atene, avvenne nel 529 d. C. per ordine dellimperatore Giustiniano, a nome della
Chiesa, decretando la fine dellera antica.
35
Pallada di Alessandria V. d.C. Epigrammista presente nellAntologia Palatina.
36
Ipazia, come studente della scuola di Atene, sarebbe stata ritratta da Raffaello, con le sembianze di Francesco Maria della
Rovere, nipote di Papa Giulio II, il quale in quel tempo aveva commissionato a Raffaello un affresco per la sua biblioteca
privata, Stanza della Segnatura http://www.newbanner.com/AboutPic/athena/raphael/nbi_hypa.html
37
RAFFAELLO SANZIO (1483-1520), Scuola di Atene (1509-1510)
Bibliografia per approfondire:
Gemma Beretta, Ipazia d'Alessandria, Editori Riuniti
Q. Bigoni "Ipazia alessandrina" in Atti Istituto Veneto K. Prachter "Filosofia dei greci"
G. Quiriconi, Notizia storico-critica su Ipazia e Sinesio, Milano 1978.
A. Agabiti, Ipazia, Ragusa 1979.
G. Bigoni, Ipazia alessandrina. Studio storico, Venezia 1887.
Augusto Franchetti (a cura di), Roma al femminile, ed. Laterza
Sinesio di Cirene, Epistolario
Sinesio di Cirene, Il Regno
Finito di scrivere il 6 Novembre 2004 alle ore : 03.00, da Ape Industriosa (nelvento@arborea.net - www.arborea.net )

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