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DOMANDE LETTERATURA INGLESE

-Perché l’empirismo nasce in Inghilterra? Perché era in corso un cambiamento del quadro inglese storico
culturale- per risollevare le sorti della Gran Bretagna bisognava scoprire nuovi mondi, ma non si potevano
mandare in giro i borghesi che erano plebei e analfabeti, bisognava prima istruirli; l’intellettuale, poiché il
borghese doveva servirsi anche della scienza, utilizzava il metodo dell’uccello: prima di dare del cibo ai
propri figli, lo mastica -dunque si creò un metodo in grado di soddisfare le nuove esigenze scientifiche del
paese (botanica, astronomia ecc.)

-Qual’è la nuova idea di pensiero a partire dalla seconda metà del 600? La nuova idea di pensiero che
inizia a diffondersi alla metà del 600 è fondata sul fatto che alla base della conoscenza non vi sia la ragione
ma l'esperienza, la ragione è limitata.

-Da cosa è caratterizzata la borghesia inglese? La middle class inizia a farsi strada nel 18 secolo. incarna
ideali protestanti, una religiosità puritana e un forte senso di importanza della famiglia. è una classe però
che non conosce le buone maniere o come comportarsi in alcune situazioni. per questo viene istruita
tramite romanzi e riviste, che dispensano questo tipo di conoscenze.

-Da cosa è caratterizzato l'illuminismo o età della ragione in inghilterra? L’illuminismo è un movimento
storico-culturale caratterizzato dal culto della ragione. È un movimento ideologico che informò di sé tutto il
Settecento, inteso a portare i lumi della ragione in ogni campo dell'attività umana, allo scopo di rinnovare
non soltanto gli studi e le varie discipline, ma la vita sociale intera, la cultura e le istituzioni sociali nella sua
stessa patria d'origine, l'Inghilterra, con la concezione di un nuovo diritto dello Stato, che segnò l'ascesa
della borghesia e la sua affermazione, non solo politica ma anche economica. Illuminismo è anche detto
“secolo dei lumi”; caratterizzato dalla fiducia nella ragione, (tramite la quale gli uomini possono accedere
alla conoscenza), dalla critica delle autorità tradizionali (religiose e politiche), dall’invito a pensare e
giudicare da sé, e da un ottimismo che concepisce il movimento della storia come il progresso della
conoscenza, della felicità e della virtù. Quest’espressione deriva dal termine “luce”. Lumière in francese: la
conoscenza è comparata alla visione.

-Qual'era la funzione dei quotidiani del 18° secolo? in questo periodo il giornalismo inziò ad ottenere una
certa importanza, soprattutto grazie a Steele e Addison, creatori dei 2 giornali principali (the Tatler e The
Spectator). Entrambi erano interessati nell'istruire il popolo su fatti di attualità, buone maniere, moda,
letteratura, musica ecc..; sia la borghesia che la vecchia aristocrazia li leggevano, ma la middle class ne
traeva beneficio in quanto era un modo per imparare come comportarsi in situazioni pratiche e quotidiane.
inoltre i giornali contenevano saggi su temi come amicizia , relazioni tra uomo e donna, onore, e l'ingiusto
trattamento verso le donne. quest'ultime erano assidue lettrici dei giornali, e i loro problemi erano molto
discussi.

Perché questa “rivoluzione scientifica” si è diffusa maggiormente in

Inghilterra piuttosto che in Italia? Perché gli intellettuali/scienziati italiani che avevano idee e pensieri
innovativi che andavano contro la Chiesa venivano mandati subito al rogo mentre in Inghilterra questo non
accadeva.

Perché Robinson Crusoe è il simbolo del capitalismo? Robinson è l'homo oeconomicus poiché nella prima
parte del romanzo appare come un mercante interessato al guadagno facile ed immediato; anche Karl Marx
nel suo "capitale" vede in Robinson la dimostrazione della teoria del valore - lavoro. Si veda l’esempio in cui
Robinson, pur di pensare al proprio benessere, non mantiene la promessa fatta a Xury e lo vende ad un
capitano spagnolo. Robinson, uomo irrequieto ed intraprendente del ceto medio dopo aver visto quanto
denaro si potesse fare con una piantagione in Brasile, utilizza le sue capacità di contabile ed artigiano per
rendere l'isola abitabile quasi fosse un'altra Inghilterra. È presente un'allegoria economica: civiltà dell'isola
creata da Robinson = società dalla quale egli proviene.

-È presente l'imperialismo in Robinson? Robinson Crusoe viene considerato un'allegoria dell'imperialismo


inglese in quanto tenta di dimostrare la superiorità del bianco e cristiano Crusoe rispetto al selvaggio dalla
carnagione scura Friday, che deve essere civilizzato e convertito al cristianesimo (come anche a Xury).
Robinson crede di avere il diritto di considerarsi il padrone dell'isola nonostante Friday vi abiti prima di lui.
La sua logica infatti, segue la stessa logica del governo britannico il quale si assicura il diritto di conquistare
e controllare l'Africa.

-Cos'è la bildung borghese? È la formazione borghese, ovvero l'uomo che ha sviluppato in sé sensibilità e
ragione (uomo ideale).

- Che rapporto aveva Robinson con la religione? L’opera di Defoe è vista come un trattato puritano sulla
redenzione dell’uomo dal peccato. I puritani avevano una visione della religione molto semplice: l’uomo
doveva salvare se stesso dal peccato originale, riconquistando il paradiso attraverso il suo lavoro.
Abbandonato sulla sua isola deserta, Robinson si domanda perché Dio lo abbia trattato in quel modo.
Mentre cerca un po’ di tabacco in un baule scampato al naufragio, scopre una Bibbia. L’apre a caso e
l’occhio gli cade sul versetto del Salmo 50 che dice: “Invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi
glorificherai”. Colpito da quella promessa, implora Gesù e viene visitato dalla grazia. Due modelli biblici
illustrano la sua conversione: Giona, che viene vomitato sulla spiaggia, e il figlio prodigo, il quale fugge dalla
casa paterna alla quale però finisce per fare ritorno. Accanto alla Bibbia, Robinson trova 0’po’ìcarta e
matita. Ciò gli permette di intraprendere un processo di rilettura per comprendere dov’è Dio nella sua
prova. Traccia due colonne, una per il male e una per il bene. A sinistra scrive: “Sono gettato su un’isola
orribile e deserta, senza alcuna speranza di liberazione”. A destra, continua: “Ma sono vivo; non sono
annegato come tutti i miei compagni di viaggio”. Presto riempie la pagina e ogni volta che scrive qualcosa di
doloroso, nell’altra colonna scrive un elemento positivo. Questo costante esercizio trasforma il suo modo di
vedere la situazione e lo porta a confidare nella provvidenza di un Dio che è al suo fianco nella prova.

RUDYARD KIPLING

-Qual’è la tematica centrale della produzione di Kipling? Kipling mette a fuoco il rapporto tra l’individuo
non ancora civilizzato e l’individuo già plasmato dalla civiltà. La sua produzione è fortemente influenzata
dalla sua esperienza indiana. Kipling è sempre stato un sostenitore della pax britannica, cioè una
convivenza pacifica tra il popolo anglosassone e i popoli cosiddetti inferiori colonizzati dai britanni. Tra
l’altro in Kipling è fortemente presente il senso di appartenenza alla cultura asiatica. Un altro conflitto
rappresentato è quello tra religioni asiatiche e razionalismo europeo.

-Quali sono le tematiche di The mark of the Beast? E come è collegato all’india? The mark of the beast ha
come tema centrale le religioni magiche, il contrasto tra la natura e il divino, tra il bene e il male, come un
confronto tra Dio e la natura. È strettamente collegata al fenomeno della colonizzazione inglese in India in
quanto Fleete viene trasformato in una bestia, la bestia per gli inglesi era l’indiano. Inoltre c’è un contrasto
tra superstitio e ratio. Tra l’altro un altro tema ricorrente nei racconti di Kipling è il conflitto tra religioni
asiatiche e razionalismo europeo e qui è rappresentato perfettamente.
-In quale altro testo Kipling preannuncia l’indipendenza Indiana? In “the strange ride of Morrowbie Jukes”
Kipling mette l’uomo indigeno al pari dell’uomo inglese rendendolo autonomo e in grado di “farsi valere”.
Nel momento in cui Kipling salva il cane che stava per essere giustiziato e, grazie anche all’aiuto della natura
(trappola formicaleone) la figura dell’indiano si ribella al colonizzatore. I protagonisti sono Morrowbie,
Gunga Dass e Dunnoo.

-Qual è il legame tra Kipling e l’India? Kipling nasce a Bombay da genitori inglesi e, in qualche modo, da
colonizzatore sente anche dei sensi di colpa per aver violato le leggi della terra invasa; questa tematica ad
esempio la troviamo nel Fantasma Rickshaw, dove un soldato inglese ha una relazione con la moglie di un
suo collega, cosa strettamente vietata ad un funzionario dell’ordine vittoriano.

-Di cosa parla The mark of the Beast? Parla di un uomo britannico, Fleete, che dopo aver oltraggiato la
statua del Dio-scimmia Hanuman, viene trasformato in una bestia da un sacerdote il quale gli ha impresso
un morso nel petto. Con lui c’erano Strickland e il narratore. Quando Fleete diventa posseduto dalla bestia i
suoi amici chiamano il dottore Dumoise il quale, stando razionalismo europeo, afferma che Fleete è affetto
da idrofobia, molto comune in India (infezione del cervello che può essere trasmessa dagli animali). Infine il
poliziotto Strickland convince un sacerdote a ritirare l’incantesimo.

-Di cosa parla il Fantasma Rickshaw? Parla di un funzionario inglese, Jack Pansay che intrattiene una
relazione clandestina con la moglie di un suo collega, Agnes Wessington. Jack dice ad Agnes di voler
interrompere la loro relazione, successivamente Agnes muore e Jack inizia ad essere perseguitato dal suo
fantasma. Nonostante si tratti di due inglesi, il fantasma della donna va in giro su un risciò portato a spalla
da quattro indiani; questa è la metafora del mondo indiano che è stato violentato e oltraggiato dagli inglesi.

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