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Illuminismo scozzese

Contesto storico
Con la morte di Elisabetta I, il trono inglese passò sotto le mani di Giacomo VI di Scozia (1603), il quale riunì nella sua
persona sia la corona inglese che quella scozzese. La fusione dei due regni fu, per il momento, puramente formale in
quanto le istituzioni rimasero intatte e separate anche durante i troni dei successivi monarchi. Con la cacciata di
Giacomo II e la nomina di Guglielmo d’Orange avvenne, nel 1707, l’unione definitiva di Inghilterra e Scozia. In
quest’ultima furono rivoluzionate tutte le strutture politiche, istituzionali, sociali e culturali. La Scozia si trovava in un
periodo di profonda crisi caratterizzato da una situazione di estrema povertà e da uno scenario politico diviso in fazioni
in continua lotta tra loro. Le tecniche e le attrezzature agricole rimanevano arretrate e vi erano pochi sbocchi
commerciali. Il sistema universitario era in cattive condizioni economiche, oltre ad essere dominato dal fanatismo
religioso. Nel ‘600, perciò, la Scozia era un paese profondamente chiuso e arretrato dai punti di vista culturali e
commerciali. Nel 1707, la corona annesse di fatto la Scozia senza l’annessione di quest’ultima: venne eliminato il
parlamento, furono creati nuovi dipartimenti amministrativi e furono ammessi diversi rappresentanti scozzesi
direttamente nelle camere inglesi, la cui nomina ed elezioni erano controllati dal governo centrale. In breve tempo, la
Scozia attraversò una crescita sorprendente: miglioramenti nel campo dell’agricoltura, incentivi all’industria, apertura
dei mercati e introduzione delle tecniche inglesi. La Scozia si avviava così verso il progresso.

Società scozzese
I pilastri della società scozzese erano tre:

 Religione: cattolica dominata dal presbiterianesimo (divenuto ufficiale con Guglielmo D’Orange). I
presbiteriani scozzesi aderirono rigidamente alla dottrina calvinisto, adottando, tuttavia, (Toleration Act e
Patronage Act) delle embrionali misure di tolleranza data la presenza di numerosi cattolici.
 Sistema legale: civil law (diritto romano e canonico). I giuristi ricoprivano un ruolo di elevato prestigio
all’interno della società.
 Scuola e università: dal 1696 le parrocchie istituirono scuole nei comuni rurali, mentre nelle città il compito fu
affidato al consiglio comunale. I bambini scolarizzati, soprattutto nella classe media, crebbero. Le università
furono il vero motore del progresso scozzese. Prima arretrate e monopolizzate dalla Chiesa, con Guglielmo
esse furono riformate ed iniziarono ad acquisire elevato prestigio scientifico internazionale.

Edimburgo e Glasgow
 Edimburgo: poté contare su più centri di aggregazione e comunicazione come società, circoli e biblioteche.
Sede amministrativa, ecclesiastica, commerciale e culturale dell’illuminismo scozzese. Apertura verso nuovi
mercati e introduzione di nuove idee liberali. Ospitò i deputati britannici e avviò una vera e propria
competizione con Londra
 Glasgow: sede del principale porto europeo del commercio del tabacco americano. Essa fu attraversata da un
incredibile incremento demografico. Aumentarono vertiginosamente club e società, le quali introdussero le
nuove ideologie continentali che si diffusero e si radicarono grazie alla rinnovata efficienza delle università.

L’illuminismo scozzese si sviluppo dalla fine del Seicento fino all’inizio dell’Ottocento in questo periodo di fioritura
contraddistinto dalla presenza di numerosi intellettuali di spicco, autori di opere destinate a divenire pietre miliari di
diverse discipline (Hume, Smith, Ferguson, Reid, Robertson, Millar). Il rapidissimo progresso economico e culturale
favorì la circolazione di nuove idee, una visione positiva del progresso in tutti i suoi aspetti, e una certa libertà di parole
e confronti per gli intellettuali all’interno delle università. La caratteristica principale di tale movimento fu il suo
carattere multidisciplinare e la volontà di comprendere a pieno l’essere umano, la sua natura, il suo agire in
connessione con gli altri individui e l’ambiente circostante, oltre che la sua capacità di incidere sul progresso suo e della
società tutta. Si tentò di applicare il metodo scientifico newtoniano alla filosofia, osservando i fenomeni umani e
sociali al fine di comprendere l’uomo e il suo rapporto con il mondo che lo circonda. Oltre che alla razionalità,
l’illuminismo scozzese riconobbe l’importanza cruciale dei sentimenti nella natura comportamentale umana.

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