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Augias: ad un certo punto i testi dei vangeli sn stati fissati nella forma che conosciamo, si può precisare storicamente
ql momento?
Filoramo: si. Dicendo vangeli pensiamo ai canonici, quindi i 3 sinottici (cioè i coerenti tra loro) + qll di Giovanni che è in
parte spiritualmente diverso. Il vescovo Ireneo di Lione nel 180 scrive un trattato impo contro le eresie (contro gli
gnostici). Proprio qst trattato diventa la base che stabilisce l’identità della Grande Chiesa. Proprio Ireneo da alla chiesa
la coscienza della sua unità, universalità (cattolica vuol dire universale) e la dimensione istituzionale. Quindi
l’autorità della chiesa si fonda sui 4 vangeli canonici (quindi qnd scrive Ireneo i vangeli sn già fissati nella loro forma
definitiva.
Augias: xkè grande chiesa?
Filoramo: la prima volta che si usa qst termine lo troviamo negli scritti di un filosofo pagano ( Celso) che nn
conosciamo direttamente ma attraverso la confutazione di Origene (dopo molti anni). Celso aveva scritto l’Alethes
logos (discorso veritiero) e Origene scrive il Contra Celsum che è la nostra fonte. L’originale manca xkè la chiesa
tendeva ad occultare i testi eretici e pagani, come Celso e Porfirio. I loro testi si recuperano attraverso frammenti o il
testo di un oppositore che x necessità doveva citarlo.
X difendere l’unità della Chiesa, Ireneo dice che i vangeli sono come i 4 punti cardinali e usa anche la simbologia degli
animali ripresa dall’Apocalisse: uomo, leone, bove e aquila. Questi simboli raffigurano Matteo come un uomo alato
(quindi un angelo), Marco come un leone, Luca come un bove e Giovanni come un aquila. Sicurante nn era una bella
cosa per Luca essere raffigurato da un bove ma c’è una ragione: x qnt riguarda l’aquila e Giovanni gli antichi
pensavano che l’aquila potesse guardare il sole senza rimanerne accecata e infatti il Vangelo di Giovanni è l’unico che
tenta di fissare il suo sguardo nel mistero divino. Invece Matteo fu simboleggiato dall’angelo xkè il suo vangelo
comincia con l’elenco degli uomini antenati di Gesù messia. Marco dal leone xkè il suo vangelo comincia con la
predicazione di Giovanni Battista nel deserto in cui c’erano anche le bestie selvatiche. E in fine Luca dal bove xkè il suo
vangelo comincia con la visione di Zaccaria nel Tempio dove si sacrificavano buoi e pecore.
6. Gesù si svela
Leggere testo (pag 49).--> (il cuore del messaggio di Gesù è semplice. Era un predicatore itinerante e parlava agli umili
con la sua umanità. Usava un linguaggio semplice xkè voleva che chiunque potesse capire qst messaggio. Nn è un
filosofo né un teologo e infatti viene ignorato da questi o al massimo viene citato negli avvenimenti come fa Giuseppe
Flavio o Tacito. Non era molto acculturato, forse a malapena scriveva, ma conosceva la sua religione e le scritture
sacre e pensava fosse necessario estenderne i confini e superare la legge in nome di un principio supremo: fare agli
altri ciò che desideriamo che gli altri facciano a noi stessi. Aveva una cultura limitata (nn conosceva la filosofia
ellenistica, né il greco o il latino) ma sapeva che gli uomini dovevano cambiare x fare del mondo un posto meno cattivo
e si impegnò così tanto in qst proposito da lasciare da parte gli altri aspetti della sua vita (personali, familiari…).
Sicuramente viveva le sue giornate in uno stato di tensione che si potevano manifestare anche in modo sgradevole
perché il Gesù buono è solo una parte della sua immagine in quanto, predicava amore, ma sapeva che l’amore dagli
uomini bisognava estorcerlo perché raramente si manifesta solo negli uomini. I suoi stessi “fratelli” un giorno dissero
che era “fuori di sé” e non poteva essere altrimenti, data la grandezza dell’obiettivo preposto che porta sicuramente a
squilibri, una tensione nn lontana dalla follia. Ma certe volte la follia è necessaria per poter attuare un grande
cambiamento e migliorare il mondo.
Ad un uomo a cui chiese di seguirlo, gli negò prima la possibilità di seppellire suo padre. X chi lo seguiva tutto veniva
dopo, anche l’onorare il padre e la madre (quindi seppellire il padre). E quando Giuda lo tradisce, e quindi viene
arrestato dalle guardie del Tempio, i discepoli scappano spaventati e quindi lo deluderanno non reggendo la prova.
Perfino il + integro dei suoi seguaci, Pietro, lo rinnegherà. Leggendo i vangeli come un romanzo possiamo pensare a
qnt volte abbiamo letto di un leader che mette in gioco tutto (la vita) e poi si rende conto di essere stato lasciato solo.
Alla sua morte ha lasciato poco, ma sicuramente è rimasto il suo messaggio e l’immagine d qst predicatore che usava
parole forti x accendere gli animi degli ascoltatori e faceva miracoli. Ma cominciamo la storia dall’inizio.)
Augias: Gesù passa la prima infanzia in una famiglia poco acculturata (madre casalinga e analfabeta e padre piccolo
artigiano). Infatti dal punto d vista storico è improbabile l’episodio proposto dai vangeli qnd da adolescente va alla
sinagoga e parla delle scritture con i rabbini. Infatti x comprendere l’episodio dobbiamo abbandonare il punto di vista
umano e spostarci su un livello teologico quindi in una dimensione fantastica dove tutto è possibile.
Filoramo: qst è avvenuto qnd Gesù aveva circa 12 ed era vicino al “Bar Mitzvah”, momento in cui bambino diventa
responsabile d sé stesso.
Augias: un rito simile lo abbiamo nel cristianesimo cresima ( che significa unzione e ha la stessa radice della parola
Cristo l’unto del signore)
Filoramo: con l’etimologia delle parole possiamo capire meglio l’origine del rito. Ricordiamo che nella bibbia era il rito
che consacrava i re e gli alti sacerdoti d’Israele e rimase così per secoli, con lo scopo di dare l’idea che il sacerdote,
attraverso l’olio, trasmette al sovrano lo spirito divino. Quindi abbiamo l’alleanza tra trono ed altare e il monarca ha
bisogno di qst rito per essere legittimato e per rendere evidente che il suo potere deriva dalla volontà di Dio.
Tornando all’episodio di Gesù 12enne, lo storico considera qst episodio in qst modo: prima di tutto dovremmo
pensare che Gesù sapesse leggere e che abbia frequentato una qlk scuola religiosa x imparare la Torah ma qst è
improbabile xkè viveva in un piccolo villaggio. Nn l’ha potuta imparare manco a casa xkè i suoi erano persone semplici.
Quindi l’unica possibilità era che fosse entrato in contratto con un mondo altro di cui i vangeli nn parlano (cosa
differente x il Battista xkè suo padre era sacerdote).
Se pensiamo che nn sia un abbellimento narrativo, possiamo esaminare la questione da un altro punto di vista e
vedere che Giuseppe è presentato come discendente di Davide, quindi di lignaggio regale. Alcuni pensano che magari
nn era un falegname ma un piccolo imprenditore infatti la sua professione viene indicata con la parola tekton che
può essere interpretata in modi diversi e x qst nn si esclude una seria formazione religiosa da piccolo di Gesù. Diciamo
che nn possiamo escludere niente anche il fatto che poteva essere un bambino con doti nn comuni.
Augias: sicuramente forzando i testi, essendo fonti incerte, possiamo interpretare gli eventi e i personaggi a nostro
piacimento. Un altro episodio della famiglia di Gesù ci fa vedere la relazione con la famiglia e il comportamento in
casa. Riprendendo il racconto di Luca: Giuseppe e Maria, essendo ebrei, andavano a Gerusalemme x la festa di Pasqua,
andavano i 3 con altri gruppi del paese in pellegrinaggio e al ritorno Gesù nn era cn loro ma i genitori pensavano che
fosse con altri gruppi e fu solo dopo giorni che capirono che nn c’era. Quindi si preoccupano e tornano a cercarlo a
Gerusalemme x 3 giorni fino a qnd lo trovano nel Tempio che ascoltava e interrogava i rabbini cn domande così
competenti da lasciare stupefatti i rabbini. La madre si precipita e lo rimprovera, ma lui risponde che doveva occuparsi
delle questioni del Padre. Poi torna con loro a Nazareth. È un altro racconto quasi cinematografico che ha degli aspetti
enigmatici: Maria dice che lei e suo padre lo stavano cercando ma lui risponde di fronte al padre adottivo che deve
occuparsi delle cose di suo padre e sembra un equivoco da commedia. Xkè Maria nn capisce se proprio lei dovrebbe
sapere gli straordinari natali de Gesù? Luca come faceva a sapere che qst fatti Maria li custodiva nel suo cuore? La
conosceva?
Filoramo: qui già il bambino è + grande. E qst episodio apre la questione dei rapporti con la madre, che chiama
DONNA. In ogni vangelo cambia la presa di distanza tra Gesù e la famiglia. Il personaggio rompe con i vincoli
tradizionali e getta le basi per altri tipi di legami. In quanto allo scambio di “padri” rimanda all’essenza di Gesù. Qst
episodio chiude il vangelo dell’infanzia di Luca e fa da ponte con l’inizio della vita pubblica del capitolo 3 (inizia con la
predicazione del Battista). Quindi un episodio chiave dove emerge x la 1 volta in Gesù la sua consapevolezza del
rapporto con il padre (il vero, x lui).
Augias: infatti Gesù nn si riferisce o cita mai Giuseppe, che è pur sempre l’uomo che l’ha cresciuto. La madre viene
trattata in modo freddo, ma il padre ignorato completamente.
Filoramo: parlare dei silenzi, d ciò che viene ignorato, è sempre problematico. X es. Marco lo ignora completamente
probabilmente xkè, nella prospettiva teologica, l’unico padre importante è qll celeste. Xò nel vangelo di Matteo,
Giuseppe svolge un ruolo impo nei racconti dell’infanzia di Gesù poi, qnd inizia la sua missione, scompare dalla scena.
Qst probabilmente xkè Gesù insegna a rompere i rapporti con la famiglia (soprattutto con il finto padre Giuseppe).
Qst fa parte della radicalità del suo annuncio.
Dal punto di vista umano, il racconto del tempio è costruito su un contrasto xkè i genitori (compiono il pellegrinaggio
previsto dalla Legge) obbediscono alla Legge giudaica, mentre Gesù obbedisce alla volontà del padre. Qst contrasto lo
spiega nel suo vangelo Luca xkè ha come sfondo l’idea che Dio poco a poco svela agli uomini il piano salvifico affidato a
Gesù. Quindi lui in qst episodio inizia a svelare la sua vera natura. Infatti nn è un caso che la scena si svolge nel Tempio
dove insegnano i rabbini e che un bimbo di 12 anni (Gesù) parla con molta saggezza qst serve x confutare gli ebrei
che dicevano che i seguaci di Gesù seguivano un capo ignorante e pericoloso. In qnt all’età, anche altri profeti si sono
rivelati a 12 anni.
X qnt riguarda la Legge, Gesù nn si può dire che nn segue il comandamento della Legge che impone di onorare il padre
e la madre. Tanti ragazzi agiscono pensando d sapere + dei loro genitori anche se (risposta alla domanda) ci si
aspettava un comportam diverso da parte di Maria dato che fu l’arcangelo Gabriele ad annunciarle la natura del
figlio.--> possiamo prenderlo con un aspetto umano e cioè che la Maria di Luca ha bisogno di tempo x maturare l’idea
di un figlio allo stesso tempo grandioso e terribile xkè, come qualsiasi madre umana, è disposta a tutto pur di non
perdere il figlio e fa finta che sia un bambino normale che nn la abbandonerà x seguire un destino di morte.
X qnt riguarda l’ultima domanda (Luca conosce Maria?), Filoramo dice che pensa che nn sia possibile xkè qnd Luca
scrive il vangelo, Maria, se ancora in vita, sarebbe stata una vecchietta centenaria, cosa nn plausibile. È plausibile
invece che qlcn abbia parlato con Maria e su qst testimonianze Luca costruisca il racconto ma sn ipotesi.
Augias: l’episodio del tempio si lega ad un episodio d qnd Gesù è + grande Le nozze di Cana, dove Gesù chiama di
nuovo “donna” sua madre qnd lei gli dice che nn c’è + vino. Dal punto di vista narrativo è improprio che un ragazzo si
rivolga così alla madre, è un espediente dell’autore? Possiamo accettare qst termine sl se ipotizziamo che già all’epoca
Gesù sentisse dentro qst grande vocazione divina e x qst violasse i legami e gli affetti e le norme della cortesia.
Filoramo: possiamo leggere la scena su due piani, distinti e complementari. Però dobbiamo tenere presente che nel
capitolo precedente di Giovanni, lui ha collocato due fatti impo nella vita terrena dell’Inviato: l’incontro con il Battista
e la scelta dei primi discepoli. Sul piano del racconto Maria probabilmente va alle nozze con un suo parente e dopo
arriva Gesù con i discepoli. Che regalo di nozze ha fatto? È un fatto impo xkè si sposava un parente e la tradizione
richiedeva un regalo di un certo tipo. Gesù e i discepoli erano poveri quindi se leggiamo su qst sfondo la frase di Maria
sul vino, nn c’è nessuna valenza teologica ma lei sta semplicemente chiedendo al figlio di ovviare a qst mancanza x nn
fare brutta figura. E qui anche il termine “donna” acquisisce un significato diverso Gesù è già un uomo e un profeta
e qst espressione è usuale nel mondo ebraico e quindi nn è scortese (la usa anche mentre è morente).
Augias: però Giovanni nn parla dell’annunciazione quindi, se prendiamo in considerazione sl qst episodio, Maria nn sa
bene qual è la natura del figlio, anche se gli chiede di fare un miracolo. contraddizioni che rendono difficile la
lettura dei personaggi. Cmq anche qui c’è Maria ma nn c’è Giuseppe ignorato.
Filoramo: in quanto alla consapevolezza di Maria, se stiamo al racconto di Giova, nn possiamo rispondere xkè nn c’è
stata l’annunciazione e vediamo solo che insiste x un miracolo. E così si rivela anche la natura di qst Inviato celeste. Ma
il racconto nn perde la natura umana di Gesù xkè è un inviato in carne ed ossa e si comporta in modo obbediente nei
confronti della madre. Ma cmq qst legami familiari nn sono x lui qll veri, quindi lui nn rifiuta Maria, ma il suo ruolo
familiare.
7. Si comincia a parlare di Maria
Augias: Il cap comincia con un racconto di Marco un giorno Gesù sta predicando in una casa con dei seguaci e la
casa è affollata quindi nn si può entrare facilmente. Ad un certo punto gli dicono che fuori ci sono sua madre e i suoi
fratelli che lo aspettano lui risponde “chi sono?” indica le persone nella stanza e dice che sono le persone a fare la
volontà di Dio ad essere i suoi fratelli, sorella e madre.
Filoramo: leggiamo il racconto in modo diverso—> i suoi famigliari lo stanno cercando perché pensano che sia
impazzito (ma in realtà è posseduto). scaccia i demoni con il capo dei demoni. Quindi la risposta va letta tenendo in
considerazione qst lotta cosmica. Le persone che lo stanno cercando (gli scribi) xkè pensano che sia un inviato di
Satana commettono un grave peccato xkè vanno contro lo spirito santo che Gesù possiede. Filoramo parla di
radicalismo x andare alla radice della fede che impone una scelta: Gesù è un agente di Satana o un inviato di Dio? I
parenti rimangono fuori perché nn basta essere familiari x rispondere in modo giusto alla questione, mentre i discepoli
ed altri sono dentro e sentono la predicazione. Inoltre Gesù ha già chiesto una prova ai suoi discepoli che hanno
abbandonato TUTTO e TUTTI senza chiedersi chi sfamerà le loro famiglie.
Augias: Gesù infatti mette in moto un meccanismo psicologico tipico dei leader spirituali o politici che chiedono di
essere seguiti (i meccanismi che smuovono le folle sono sempre gli stessi). X qnt riguarda Maria, come mai la sua
figura nei vangeli è così sfuggente?
Filoramo: vangelo + antico Marco parte dal momento del battesimo di Gesù (quindi è già adulto) e dal successivo
annuncio dell’inizio del regno. In qst vangelo nn si parla d Maria come madre d Gesù ma la sua figura è totalmente
ignorata. Se ne parla negli altri 2, soprattutto in Luca. Gli evangelisti hanno interpretato la sua figura in maniera
diversa. La vediamo nel vangelo d Luca con la narrazione della nascita d Gesù e ci da questa idea di vergine e madre.
Augias: riguardo alla diversa interpretazione della figura di Maria forse hanno attinto a diverse tradizioni e avevano
diversi scopi nella loro narrazione. Sicuramente Maria era una giovane tipica della Palestina del tempo che andavano
promesse in sposa dopo la pubertà xkè la vita era corta e si approfittava il + possibile dell’età riproduttiva della donna.
Filoramo: era la tipica situazione della donna in Palestina ma nn solo, in tutto il mondo greco-romano. Le donne erano
escluse dalla vita politica e pubblica e il loro compito era qll di procreare e badare alla famiglia. Infatti ricordiamo che
Abramo aveva lasciato il comandamento che le donne dovevano generare tanti figli. A Roma la situazione nn è molto
diversa ma si potevano rifiutare oppure uccidere i figli nn desiderati (soprattutto le bambine inferiori e inutili). Maria
aveva sicuramente una situazione uguale alle altre donne nella società antica e palestinese.
Augias: sicuramente il diritto romano inoltre sottolineava la diversità tra uomo e donna xkè le donne nn avevano
capacità giuridica, non potevano testimoniare né ricevere eredità. Avevano le capacità dimezzate rispetto agli uomini,
e sicuramente in Palestina sarà stato pure peggio.
Filoramo: dal punto di vista giuridico matrimonio e ripudio. le donne si sposavano presto x fare tanti figli in
quanto potevano morire durante il parto e nn avevano voce in capitolo né sulla data delle nozze né sulla scelta del
marito. Tutte le decisioni spettavano alla famiglia e questo fino a nn troppo tempo fa anche in Europa. Sicuramente
qst successe anche a Maria.
Augias: vediamo la figura di Maria da un punto di vista diverso. Come faceva Luca a riportare nel suo vangelo il dialogo
tra Maria e Gesù in forma diretta? Solo Maria poteva riferirle (se è realmente esistito il dialogo).
Filoramo: il vangelo di Luca comincia con un piccolo prologo dove dice che scrive un testo con le testimonianze che è
riuscito a raccogliere. Il vangelo di Luca è qll che più si avvicina ad un testo di storia xkè lui si sforza di costruire un
racconto attraverso degli eventi che ha appreso grazie alla tradizione orale. Ha ascoltato o gli sono stati riferiti alcuni
episodi e lui ha operato una selezione e ha costruito una versione dei fatti. Possiamo immaginare che tra qst storie che
passavano di bocca in bocca tra le prime comunità d seguaci ci fossero anche le parole di Maria.
Augias: è probabile, ma qst azzera ogni possibilità di ispirazione divina. Infatti certe volte nn si capisce come
l’evangelista possa riferire fatti in forma diretta. Inoltre Luca è una figura importante perché lo si indica come medico e
pittore e infatti si dice che ha fatto un ritratto di Maria, ma per poterlo fare deve averla conosciuta. E se l’ha
conosciuta qll parole potrebbero venire da una confidenza che lei ha fatto a lui.
Filoramo: l’ipotesi è improbabile dal punto di vista cronologico Luca possiamo immaginare che abbia vissuto 80
anni ma Maria è nata almeno 10 o 20 anni prima dell’anno 0, quindi improbabile che si siano conosciuti perché lei
sarebbe stata quasi centenaria (molto improbabile all’epoca). Improbabile non impossibile. La posizione di Luca e
l’origine del testo a lui attribuito si interpretano meglio risalendo al metodo storico allora vigente: gli storici antichi
inserivano nelle loro ricostruzioni discorsi e dialoghi dei protagonisti inventati da loro stessi, però secondo un certo
grado di plausibilità.
Augias: un altro episodio inverosimile dal punto si vista umano è qll della croce. Se Gesù sceso sulla terra è vero Dio e
vero uomo, sulla croce sta morendo l’uomo xkè Dio nn può morire. Quindi il corpo sulla croce è qll d un uomo e
nessun uomo dopo le torture e dopo ore appeso su un patibolo, esausto x il dissanguamento, potrebbe pronunciare le
parole che riporta Giovanni: Gesù vede sua madre e il discepolo che lui amava e disse “donna ecco tuo figlio” e al
discepolo “ecco tua madre” e il discepolo la accoglie cn sé. Donna è usato in modo tenero.
Filoramo: in base a delle testimonianze raccolte sui morti in croce, a volte a qst venivano date droghe o vino per
mantenerli coscienti. Si potrebbe pensare che su qst sfondo, inoltre, Gesù fosse preoccupato x il destino della madre
dopo la sua morte. Inoltre è un vangelo carico di teologia: si ripete la scena di Cana: xò a Cana la rivelazione nn era
avvenuta, ora si. Per Giovan, cn la morte di Gesù inizia la vita del cristiano. Senza entrare in certe letture x cui in qst
scena si vede la divinizzazione della vergine, o qll che vedono in Maria il simbolo della futura chiesa. Maria è ora la
madre del discepolo prediletto (Giovanni) cioè del cristiano. La scena della passione e le parole immaginate da Giova
aprono a una fase successiva nella vita di Maria.
Augias: possiamo quindi vedere in qst scena il preannuncio d qll che sarà l’esistenza umana e teologica di Maria dopo
l’agonia di suo figlio. La sua glorificazione avviene attraverso il culto che è dedicato alla giovane e alla donna che ne fa
uno dei personaggi + impo del cristianesimo, in alcuni paesi pure + impo dello stesso protagonista.
8. L’enigma di Maria
Leggere testo a pagina 69
C’è differenza tra la figura di Maria che appare fugacemente nei vangeli e la Maria che col tempo diventa Madonna e
quindi titolare di un culto importante soprattutto nei paesi cattolici mediterranei e latini. Madonna è la contrazione di
Mea Domina, Mia Signora, femminile di Mio Signore titolo nobilitante e attributo divino. Nello sviluppo della
dottrina cristiana si ci rese conto che c’era una gerarchia tutta al maschile: Dio (uomo anziano, struttura robusta, barba
bianca); Figlio (belle proporzioni, nobile volto); Spirito Santo (colomba bianca entità sfumata nn si sapeva come
raffigurarlo). Mancava la figura femminile (trascurata dai vangeli) e poco a poco si costruisce (nei secoli) la figura della
Madonna dando anche alla religione cristiana una figura femminile. Attraverso qst figura si può introdurre dolcezza
che serve a consolare, soprattutto tenendo in consideraz che nel culto sn molte le donne. Xkè c’è stato il bisogno di
costruire un culto su Maria partendo dalla povertà dei vangeli?
Filoramo: La risposta ha due possibili cause: esogena ed endogena. La prima è un’osservaz di tipo comparativo. Tutte
le religioni hanno delle divinità femminili con un ruolo impo o + d 1. Così era nella religione greca (pantheon greco),
ma anche nell’impero romano. Il culto di Maria è stato influenzato da qst credenze diffuse dato che la religione
cristiana ne era priva. L’ebraismo (da cui il cristian si origina) nemmeno ha divinità femminili, xò ha risolto in un altro
modo: costruendo nella sua storia molte figure di eroine.
Causa endogena: i padri xò, dal 2 sec., hanno sottolineato l’eccezionalità del ruolo di Maria, vergine e madre. Ireneo
introduce un paragone tra Maria ed Eva (teoria della ricapitolazione) come Eva è la madre del peccato, così Maria
ricapitola la storia della salvezza precedente calpestando la testa al serpente e contribuendo a inaugurare col Figlio la
nuova epoca salvifica. Inoltre è stata presa ad esempio per la verginità per cui le è garantita la santità, poi ci sn state
anche le prime apparizioni mariane e tutto ciò ha portato alla nascita del culto mariano che ha rafforzato il culto dei
santi (nasce nel corso del 4sec).
A questo si aggiunge il concilio di Nicea che, x difendere la divinità del Cristo, usa un termine nn biblico ma gnostico
(eretico) lo definisce consustanziale al padre. Ma se Cristo è fatto dalla stessa sostanz del padre è anche lui
pienamente Dio, quindi Maria può essere solo una ragazza ebrea?
Augias: le teologie sn ben costruite ma come in ogni filosofia, se viene ben analizzata, si possono trovare lacune
logiche. La cosa bizzarra è che Costantino presiedette qst Concilio per trovare qst soluzione senza essere nemmeno
battezzato.
Filoramo: L’importante furono i risultati. Costantino aveva passato la vita combattendo e nn aveva tempo x studiare la
teologia (anche se può essere che qlk teologo dopo la sua “conversione” gli abbia spiegato qlcs). Qnd sconfisse il
nemico, Licinio e divenne imperatore unico, aveva il problema di trovare un Dio unico come lui un unico impero,
unico imperatore, unico Dio. Una buona scelta sembrava il Dio cristiano che aveva protetto i cristiani durante le
persecuz. Ma c’erano tante versioni diverse, quale scegliere? Quindi il concilio doveva superare i problemi dottrinali e
qnd il concilio fu chiuso, l’imperatore s incaricò d divulgare le decisioni, esiliando coloro che erano contrari, come Ario.
Infatti, con qst concilio Ario e i suoi seguaci vennero sconfitti e così si cominciò a costruire il dogma cristiano e
involontariamente forse, si favorì il culto di Maria xkè decidendo che Padre e Figlio erano consustanziali, c furono
conseguenze x gli altri personaggi, tra cui Maria. in qst contesto nn può essere considerata solo una ragazza ebrea.
Quindi coloro che difendono il dogma devono ammettere una componente divina anche in lei ke ha generato cristo.
Noi siamo abituati a qst culto perché siamo al punto finale d qst vicenda, ma all’inizio ci furono tanti problemi e
contrasti e molti di opposero a qst divinizzazione di Maria. Non volevano darle un pieno livello divino, anche se
pensavano fosse giusto distinguerla dagli altri personaggi.
Però, con il culto dei santi si affermavano uomini o donne con qlk virtù ke avevano superato la condizione umana, ma
x Maria il termine Santa nn basta e si usa santissima.--> si doveva costruire una gerarchia nella mediazione tra Dio
trinitario e l’uomo comune. X costruire qst status le vie sn state molte, tra cui l’idea che lei nn meritasse la stessa
morte degli altri umani. Infatti qlcn pensa che nn sia mai morta e che sia passata dalla veglia a una condizione di
incoscienza che salva dal corrompimento della carne. Qst fu trasformato nel dogma dell’assunzione in cielo da papa
pio 12, ma la credenza popolare risale all’antichità. Qst perché la trinità sembra troppo lontana all’uomo comune e
quindi c’era bisogno x la chiesa d dotarsi di entità protettrici che risultassero + vicine e capibili x ki deve venerare.
Augias: nel concilio di Efeso (431) Maria viene riconosciuta come madre di Dio. Ma qst porta ad un problema: deve
essere riconosciuta come madre di Gesù, Figlio ma anche di Dio xkè cmq sono la stessa cosa?
Filoramo: NO dogma trinitario: sostanza divina articolata in 3 xsn distinte. Maria non è la madre di Dio anche xké
Gesù è generato, ma lui è ingenerato x qst è Dio Padre. Quindi Maria nn può essere madre di un Padre ingenerato, è
madre del figlio nella sa dimensione umana che però fa parte della dimensione divina. La dimensione divina si
trasmette, grazie al figlio, anche alla madre.
Uno statuto particolare x la madonna possiamo collocarlo nel medioevo in occidente, qnd si assiste a una esplosione
di apparizioni mariane oppure nell’800 dopo la rivoluz francese (sempre apparizioni) xkè la Chiesa era in lotta con ogni
forma di modernità e le apparizioni confermavano un aiuto celeste ai fedeli perseguitati.
Augias: quindi abbiamo motivi politici x il culto portava consolazione ai fedeli, ma all’inizio i motivi x cui si fondò il
culto di Maria era altri, quali?
Filoramo: una religione dura nel tempo non solo per le sue dottrine, ma soprattutto x le pratiche e i riti che ne
garantiscono la continuità. Le pratiche son mantenute in vita dalla pietà popolare. E nella pietà religiosa l’esigenza dei
fedeli + umili è + forte xkè nasce da domande, sofferenza, bisogno di conforto, rassicurazione ecc. x es. gli apocrifi
cercano di colmare il vuoto dei vangeli e costruiscono testi romanzeschi con caratteristiche ellenistiche e danno
modelli di verginità cm qll di Maria. Nn sono belle favole xkè contengono a loro modo concezioni teologiche impo.
Augias: com’è nata Maria?
Filoramo: secondo il protovangelo di Giacomo, nasce, così come il battista e Gesù, in modo miracoloso. I genitori
(Gioacchino e Anna) sono anziani e sterili. Oggi aiuta la medicina ma a quei tempi occorreva un aiuto divino.
Gioacchino era umiliato x nn poter avere figli quindi va nel deserto x 40 giorni. Anna nel giorno del signore si veste cn
abiti nuziali e prega il signore. Un angelo appare e le dice che la supplica sarà esaudita. Anche Gioacchino viene
avvertito da un angelo. Nasce Maria passa l’adolescenza in un tempio miracolosamente nutrita da un angelo, fino a
12 anni qnd si sposa. È una prova che i testi sacri sono un ramo della letteratura fantastica? È quindi nella pietà
popolare che il personaggio cresce fino ad acquisire le dimensioni attuali.
Augias: io nell’importanza d Maria ci vedo la dolcezza materna e inoltre è l’unica che ancora continua ad apparire tra
le divinità o semi divinità ai fedeli. O continua a versare lacrime. Inoltre la spagna ha pressato affinché si affermasse
l’immacolata concezione paese del mediterraneo la madre ha un ruolo impo nella famiglia.
Filoramo: qst paesi sono cattolici, al nord sono protestanti e quindi credono solo in cristo e rifiutano il culto di Maria.
qst nn significa che la figura della madre nelle loro famiglie nn sia impo.
Augias: trasferendo dal cielo alla terra la composizione familiare abbiamo: il padre severo incline alla punizione, la
madre affettuosa incline al perdono quindi vediamo una trasposizione di qualsiasi famiglia.
Filoramo: Da un certo punto di vista la chiesa è la sposa di Cristo. Pensiamo a Paolo: se cristo è il capo, la chiesa è la
sua sposa. I Padri si sn preoccupati di sviluppare il rapporto tra Maria e la Chiesa entrambe spose e madri. X
Agostino, Maria è inclusa nella Chiesa cm membro santo e cm modello di vita; come Maria partorisce cristo, la chiesa
genera spiritualmente i fedeli con i sacramenti. C’è una predisposizione teologica a privilegiare l’importanza della
dimensione femminile.
Augias: xò il corpus sacerdotale della chiesa è solo composto da uomini. Comunque, che ruolo hanno avuto i dogmi
mariani nel definire la figura e il culto mariani? Soprattutto qll di “madre di Dio”.
Filoramo: sulla natura di Dio ci sn state tante discussioni e divisioni. è uno dei problemi + impo del cristianesimo,
più impo (secondo Filor) del problema trinitario. X comprendere cm si è arrivati al dogma dato dal concilio di Nicea e
qll di Calcedonia, dobbiamo prendere in consideraz 2 modi di intendere la realtà umana del Cristo incarnato: da un
lato, il modello influenzato dal platonismo (mette al primo posto la realtà divina, superiore) dei teologi della tradizione
alessandrina. privilegiano la dimensione divina a scapito d qll umana e la loro teologia è basata sulla dicotomia
logos/carne: il Verbo (Figlio eterno del padre) si unisce direttamente alla carne umana e diventano una cosa sola. Così
si lascia poco spazio all’anima, alla volontà e all’intelletto dell’uomo Gesù il soggetto in lui è il Logos divinounico
centro di riflessione.
Dall’altro lato abbiamo la scuola di Antiochia ke cercava di recuperare la dimensione umana di Cristo con la
conseguente perdita del valore salvifico dell’incarnazione. Qst modello era basato sulla dicotomia logos/anthropos
(uomo) insisteva sulla completezza dell’uomo Gesù e quindi il Logos divino incontaminato si unisce a lui
nell’incarnazione senza sostituirsi a nessuna delle sue facoltà umane- Quindi cristo è dato dall’unione dell’uomo
completo di corpo, anima, intelletto con il Logos.
Augias: torniamo a Maria come madre di Dio, a qst seguirono altri dogmi Costantinopoli (381) i vescovi fondano il
dogma della sua perpetua verginità. Cn qst 4 dogmi si eleva Maria al di sopra degli altri santi, quasi dandole la divinità.
Era una donna nata dalla carne e morta ma nn ne sappiamo niente xkè dopo la pentecoste nn si parla più di lei, x
esempio Paolo (possiamo considerarlo il 1 evangelista) nn ne parla.
Filoramo: paolo nn ha conosciuto Gesù in vita ma ha visto solo il Cristo nelle sue visioni e quindi nn ha conosciuto sua
madre, anche se conosce la tradizione. Il personaggio nn viene trascurato, è che gli evangelisti hanno posizioni diverse.
Marco è negativo ricordiamo il radicalismo di Gesù verso i suoi parenti (comprende anche la madre). Luca le
attribuisce invece un ruolo + significativo e la esalta con un testo poetico (Magnificat) e ne disegna un quadro positivo.
Augias: eppure è un eccezione xkè negli altri vangeli si tende a parlare di lei in contrasto con il figlio.
Filoramo: qst xkè i vangeli sono una rilettura di Gesù visto come figlio di Dio e visto che molte parole sn contro la
famiglia, la figura di Maria viene nascosta x nn farla entrare in contraddizione cn le espressioni del figlio. Infatti la
stessa costruzione dei dogmi nn è fondata sulle scritture, ma frutto di successive costruzioni teologiche.
Augias: anche per il dogma dell’immacolata concezione ci fu una lotta tra i padri della chiesa xkè si trattava di togliere
il peccato originale anche a Maria xkè da lei nasce il figlio divino.
Filoramo: qst è un esito storico e fu Agostino a costruirlo. Prima di lui la dottrina del peccato originale nn c’era
(qualche spunto nella lettera ai romani di paolo).
I padri della filosofia antica (x es Paltone) avevano come meta la possibilità di ritornare a contemplare un mondo
ideale da cui l’anima ad un certo punto si era allontanata finendo prigioniera del corpo, in attesa di essere liberata
grazie alla verità logos. Nell’ebraismo xò l’uomo solo con la sua ragione nn può arrivare alla verità xkè Tra Dio il
creatore e l’uomo rimane un abisso.. x qst, visto le la verità è solo di Dio, nn può essere rivelata e l’uomo può arrivarvi
solo accettando qst verità e quindi passivamente.