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circoncisione, regole alimentare, lavarsi le mani, ecc)… A Paolo e Barnaba hanno la convinzione

che l’ascolto dell’annuncio di Gesù trova presso i pagani sia un segno di Dio, quello che viene dal
successo della predicazione verso i pagani sia una cosa che va interpretata del messaggio di
Gesù, quelli non debbano diventare ebrei, ma possono diventare cristiani senza circoncisione e
senza osservanza alimentare.
Riunione a Gerusalemme vediamo uno scontro fra Paolo e Giacomo il fratello del Signore, era uno
dei 12 e viene chiamato così nel nuovo Testamento->espunto di compromesso: niente
circoncisione (per i pagani) ma non possono mangiare gli animali sgozzati, per gli ebrei mangiare
un animale dissanguato è molto difficile.
Questa cosa che nasce con Paolo è il cristianesimo-> una comunità che viene dalla predicazione
di Gesù, dalla comunità dei discepoli di Gesù, dai racconti di e su Gesù che noi troviamo nel
nuovo Testamento e che, abbastanza presto (50 - 60 d.c), ha già preso una fisionomia che
diventerà imprevedibile, perché la parte pagana dei cristiani diventerà quella maggioritaria,
diventerà cosi grande che la parte giudeo-cristiana scomparirà, infatti oggi troviamo piccole
correnti (giudei-messianici ebrei, che come cristiani, praticano le osservanze di entrambe). E’ un
cristianesimo legato ad ambiente non più legati all’ebraismo, ha perso coscienza dei suoi legami
con questa->lo vediamo da un antisemitismo cristiano. Nel racconto del Vangelo Gesù diceva
delle beatitudini, ma diceva anche delle anti-beatitudini (Guai a voi..) ad ex. ai farisei di essere
ipocriti (di essere degli attori, dei finti) ha un significato quando ce la diciamo fra noi ebrei dentro
un contesto di ebrei, ma se lo diciamo fra noi pagani all’ebraismo non più dentro la comunità
diventa un disprezzo verso gli ebrei e ci riporta a rileggere il racconto della passione, in maniera
interessante: saranno più rilevanti i gruppi di ebrei ostili all’ebreo Gesù, l’accusa sarà quella dopo,
due secoli dopo, è stato ucciso dagli ebrei e portano quindi in sé la colpa (quindi ci si dimentica
che sono il diritto romano ha ucciso in realtà Gesù), la distruzione del tempio d Gerusalemme nel
70 d.c. dai romani, l’ebraismo era già disseminato in EU (diaspora in greco), l’ebraismo non avrà
un culto, una città. La Pasqua dal 70 d.c non verrà più celebrato dopo il sacrificio, i cristiani che
vengono dal paganesimo, leggano un castigo sugli ebrei per aver ucciso Gesù.
Ci interessa vedere un meccanismo che è diverso da quello visto nel cuore teologico della fede
ebraica.
L’ebraismo si costituisce in polemica con le religioni accanto, l’ebraismo di allora assorbe da
queste religioni delle figure/modelli (il diluvio è un mito mesopotamico che la tradizione di Israele
assorbe in un altro racconto) ma non c’è un problema distaccarsi da lì dentro. Quando la
tradizione di Israele incontra la religione babilonese, la prima ha già il suo racconto, quando
invece cristiani polemizzano con l’ebraismo, i cristiani si sono completamente dimenticati che
Gesù era ebreo, non hanno più la coscienza di appartenere a tale tradizione, ma si sentono
appartenere a qualcos’altro-> supersessionismo: idea che si dice che Israele è il popolo di Dio,
non IO sono il popolo di Dio, ci si sostituisce tutto, idea per cui le promesse di Israele vengono
sostituite dalle promesse della chiesa, così come la sua identità. (si baserà l’antisemitismo, dove
vediamo che l’ebraismo non serve più ai cristiani)
Antisemitismo->viene visto come un minorenni, senza diritto e diceva la chiesa come e cosa fare
a loro.
Nel 1254 a Parigi viene praticato il rogo del Talmud: le coppie scritte del Talmud viene bruciato
perché dicono che gli ebrei devono osservare la Torah, non il Talmud, lo deicide il Papa come
devono essere ebrei.
L’angelo Gabriele->rivelazione coranica non appartiene alle altre due religioni presenti dove il
profeta viveva, ma non fanno l’autonomia dialettica della fede di Israele, non più l’uscita
dall’ebraismo rappresentato dal cristianesimo, ma fanno un‘interpretazione nuova dell’ebraismo e
del cristianesimo. La rivelazione della Torah era buona ma gli ebrei l’hanno corrotta, anche quella
del Vangelo era buona, ma i cristiani l’hanno corrotta, allora Dio dà una rivelazione ultima e diretta
che corregga le altre due religioni, gli ebrei e cristiani vanno rispettati perché popoli del libro e
hanno avuto dignità perché hanno ricevuto una rivelazione da Dio, ma c’è una via più diretta per
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raggiungere Dio che è quella dell’Islam, è più chiara e razionale delle altre ed è la via che tutti
devono seguire se vogliono ottenere la salvezza, ci si sottomette a Dio e amen.

Lezione 6 maggio 2019


Quando parliamo di grandi esperienze religiose abbiamo a che fare con grandi processi che
hanno due aspetti: uno riguarda il nucleo storico originario e l’altro la loro evoluzione nel tempo.

Una cosa più importante e vera non esiste, entrambe hanno due funzioni diverse; l’esperienza
originaria che è quella che costituisce un nucleo che genera significati, narrazioni, attese, riti,
culti, pratiche, leggi, norme e poi lo sviluppo storico di quella comunità di fede. C’è una
dimensione che riguarda quel tipo di verità di carattere storico-filologico che sono oggettivi e
inoppugnabili; nella genesi Dio viene chiamato Elohim in altri Yaweh. Ci sono stati gruppi che
chiamano il Dio dell’alleanza in un modo altri in un altro questi entrarono in rapporto, la
costruzione del testo scritto dopo l’esilio a Babilonia è quello che mette insieme tutte queste cose.

Gesù uguale, voleva fondare una religione? No. Gesù è un predicatore della grande tradizione
profetico messianica di Israele, con un autocoscienza messianica molto forte che lo porta ad un
certo tipo di predicazione, si crea una comunità di discepoli abbastanza anomala attorno a lui,
nella predicazione di Gesù c’è la predicazione di un messia sofferente e non trionfante, che con
la sua sofferenza produce una redenzione del popolo di Israele. In questo annuncio della
sofferenza e della vittoria finale del Messia c’è un annuncio di resurrezione; il Nuovo testamento
nasce come racconto di questi aneddoti. Lungo racconto della passione, uccisione di Gesù,
sepoltura, tomba vuota. La questione che la comunità cristiana che inizia a raccontare la storia di
Gesù si pone dall’inizio; la tomba vuoto, l’uomo in bianche veste apparso a Maria di Magdala,
apparso a Simone. Per la comunità che racconta quella cosa lì quello è Gesù ed è il racconto
della resurrezione. Se Gesù non aveva lo scopo di fondare una religione, ma si propone come
redentore, come Messia dentro la tradizione di Israele. Per la comunità cristiana primitiva c’è
questa opzione perché iniziano a convertirsi al cristianesimo persone che non sono ebree; vanno
circoncisi? Possono praticare la torah? Devono lavarsi le mani? Possono mescolare latte e carne?
La scelta che viene fatta è quella di ammettere i non ebrei nella comunità cristiana senza
circoncisione; si decide di fare battezzati non circoncisi che rappresentano una variante della
comunità cristiana perché inizialmente i non ebrei sono una percentuale impercettibile. Questo
numero molto piccolo si sposta, tende a diventare sempre più grande e a mandare in una
condizione di minoranza quella che è la parte cristiana che viene dall’ebraismo. La parte
circoncisa ha una figura di riferimento molto chiara che è Giacomo il fratello del Signore, ucciso a
Gerusalemme. La parte non circoncisa ha un punto di riferimento molto chiaro che è Saulo, Paolo
di Tarso. C’è un punto di equilibrio rappresentato da uno dei dodici che è quello che media tra i
due gruppi che è Pietro. Nel mentre di questa predicazione si vengono a formare dei testi scritti
che prima non c’erano, che sono generi letterari nuovi: i Vangeli. I Vangeli mettono insieme,
nascita, vita e morte di Gesù. Questi racconti vengono scritti in greco, molti pensano che ci siano
pezzettini di racconto in aramaico. Gli studiosi sono convinti che esista una cosa, chiamata Q (è
un immaginario racconto di parole e di gesti), che era un racconto di frasi celebri di Gesù e di
gesti celebri di Gesù. Quattro di questi vangeli (hanno delle fonti), diventeranno i vangeli canonici
(Marco, Matteo, Luca, Giovanni); ci sono altri vangeli. Noi troviamo in questi Vangeli racconti che
sono segnati da varianti, per esempio nel Vangeli Matteo ci sono una serie di beatitudini che
Gesù dice (beati quelli che..). Nel Vangelo di Matteo le beatitudini hanno una forma (beati i……).
Nel Vangelo di Luca le beatitudini sono strutturate in un modo leggermente diverso perché sono
al plurale (beati voi….). Probabilmente Q conteneva una serie di detti e le varie predicazioni dei
diversi evangelisti sono frutto di una rilettura soggettiva di ognuno.

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C’è tutta una disciplina chiamata esegesi che tende a studiare, con un approccio storico-critico,
le ragioni delle varianti.

Una parabola è un raccontino in cui troviamo un significato (punta della parabola – morale). In Q
è probabile che ci fosse il racconto della parabola del seminatore come raccontata nel Vangelo.
Nel Vangelo viene raccontata con una interpretazione di tipo allegorico, dando un significato alle
cose. Nella formazione del testo il testo ha a che fare con il racconto di quella che è la vita di
Gesù ma non ha carattere storico; serve a formare la comunità cristiana. Si costruisce un testo
che ha un riferimento preciso nel fatto che ci tramanda quattro Vangeli come canonici; la
tradizione della grande Chiesa sceglie di ritenere ispirati e rivelati quattro Vangeli. È un racconto
che mette insieme più narrazioni evangeliche nella loro complessità e disarmonia.

La scelta dei quattro Vangeli canonici avviene molto lentamente per consenso; piano piano le
chiese prediligono determinati vangeli e ne lasciano indietro altri. Le Chiese iniziano ad usare e
tramandare le lettere di Paolo. Nuovo testamento: quattro vangelo + lettere di Paolo e altre lettere
sotto altri nomi (Pietro, Giacomo il fratello del Signore, lettera agli ebrei). Libro di Giovanni di
Patmos che viene identificato come lo stesso Giovanni del Vangelo anche se non è detto sia lui;
scrive un libro di carattere profetico, apocalittico, allude a realtà di cui si vuole dare
un’interpretazione. Piano piano si forma questo corpus e comunità cristiane che hanno sempre
meno a che fare con la tradizione ebraica; comunità che hanno in comune il processo di
formazione del nuovo testamento che si compie verso la fine del II secolo (175 d.c 195 d.c), non
c’è un’istanza di un testo che non debba essere interpretato. La cosa che resta più dell’ebraismo
nelle comunità cristiane è quello che non esiste un testo assoluto ma il testo va interpretato.
L’ermeneutica è una cosa inclusa nel testo, è presupposta dal testo (non c’è un racconto solo,
singolo di Gesù). Nella tradizione dei manoscritti del Vangelo non c’è la preoccupazione di
ricopiarlo in maniera pignola. Il Vangelo ha l’esigenza che venga rispettata la storia di Gesù, il
racconto della vita di Gesù. 

Nella formazione del Vangelo canonico c’è un punto che è molto importante: c’è uno studioso
italiano che ha fatto un librone che si chiama “Parole dimenticate di Gesù”, ha fatto un esercizio
molto interessante. Ha preso tutti i i Vangeli canonici e quelli apocrifi e ha tirato fuori da questi
Vangeli tutte le parole messe in bocca a Gesù; ha smontato il testo, resta il racconto di quello che
Gesù dice (Vangelo di Gesù). C’è armonia tra le parole che Gesù dice nei vangeli? No. In alcuni
casi corrispondono perfettamente, altre meno. Ha messo dentro tutta la tradizione apocrifa. La
cosa interessante è che in tutti questi detti di Gesù c’è una sola cosa che non c’è mai che dice
che questa trasmissione così fluida del racconto su Gesù in realtà ci trasmette una cosa
importantissima di Gesù: non c’è mai una parola di Gesù di violenza religiosa. Il racconto ha mille
accentuazioni, modificazioni ma che alla fine consegna di Gesù questo rifiuto della violenza
religiosa.

Quando il testamento inizia a prendere quella forma, il cristianesimo sarà ancora una religione
che non rientra nello schema normativo delle religioni del diritto romano che è un diritto imperiale
(identità multiregiosa e multicutlurale) che pratica la religione (in latino è la stessa parola che vuol
dire rilegare). La religione romana è una religione che in età imperiale non è solo politeista, ma è
una religione politeista in cui si saldano il culti pubblico del potere imperiale e alcuni culti raccolti,
tramandati e trasmessi che fanno parte del patrimonio filosofico, etico e mitico della tradizione
classica. Nella religione romana c’è un punto essenziale che è quello che l’imperatore gode di
uno statuto divino: si chiama Divo, è un dio nel senso che aveva la capacità di influenzare e
determinare un certo numero di comportamenti nel quale era previsto il rispetto religioso per la
sua persona. All’imperatore si offrono dei sacrifici; si fanno atti di culto. Alcune fedi erano esentate
dal culto all’imperatore perché dichiarate come religione licita, cioè lecite anche se non
praticavano il culto all’imperatore. Gli ebrei erano esonarati dal culto all’imperatore; essi ovunque
si trovassero non erano tenuto al culto all’imperatore però in compenso gli erano preclusi certi
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mestieri (soldato ad esempio). Il problema che hanno i cristiani quando iniziano ad essere una
comunità un po' meno invisibile, tra II e III secolo, è che non hanno uno status giuridico. Non sono
più ebrei. Quindi questi cristiani non sono più in grado di sfuggire alle persecuzioni religiose
(martiri). Le persecuzioni ci fanno conoscere progressivamente una struttura di Chiesa di cui
anche gli altri capiscono il funzionamento. Noi finora il racconto più antico che abbiamo non
cristiano sui cristiano è un racconto di Plinio dove ci sono questi che cantano gli inni a Cristo.
Piano piano iniziamo ad imparare che nel II secolo nel mondo cristiano ci sono strutture, non è
una comunità informe, ma ci sono alcune funzioni che hanno nomi non ebraici e non sacrali:
hanno dei sovrintendenti, che in greco si dice episcopos (vescovi), hanno degli anziani che in
greco si dice presbiteros (sacerdote), hanno inservienti che in greco si dice diaconoi (diaconi).
Questa è quella che si chiama struttura tripartita che è una struttura dell’asia minore e della grecia
che si diffonde in tutta la grande Chiesa.

Tra III e IV secolo un imperatore, Costantino dichiara la fede cristiana religione licita, fa cessare le
persecuzioni contro i cristiani, diventa lui cristiano e si a battezzare. Durante il suo impero decide
di fare una riunione dei Vescovi della grande Chiesa per risolvere questioni di carattere dottrinale.
Quando Costantino diventa imperatore ci sono alcune cose su cui non c’è consenso tra le chiese;
una in particolare che è quella che riguarda la dottrina trinitaria. Le chiese cristiane battezzano
con una formula che viene dagli inizi della trasmissione della vita cristiana: la gente viene
battezzata nel nome. Il battesimo nel nome è perfettamente dentro la tradizione dell’ebraismo
(perché non si può dire il nome di Dio). Il battesimo cristiano è un rito molto ebraico, è un lavacro
molto importante perché è unico e ha un rito di una semplicità enorme.

La fede trinitaria quando esce dal contesto ebraico prende una nuova coloritura; non si pensa più
al nome, al padre e allo spirito in senso ebraico. Inizia quindi una discussione tra i cristiani sul
modo in cui bisogna intendere il rapporto e l’ordine delle cose tra padre e figlio. C’è un grande
predicatore egiziano, chiamato Ario, che ha una concezione molto chiara di quella che è la fede
trinitaria, che è una concezione verticale e discendente. I seguaci di Ario chiamati Ariani, la
teologia ariana è una teologia molto classica ed è di carattere subordinazionista. Gesù è il figlio di
Dio ma in una posizione nettamente subordinata al padre. Dio è il solo Dio padre; Gesù è figlio di
Dio perché associato ad esso per la sua obbedienza, vocazione messianica, dal costituire la
parola di Dio incarnata ma è, come lo spirito e la parola, espressione di Dio che non mette in
discussione Dio stesso. Altra tradizione di Fede è quella turca secondo cui la dimensione trinitaria
è di perfetta uguaglianza tra dio il padre, il figlio e lo spirito santo. La distinzione della grande
chiesa tra ariani e non è abbastanza profonda che in realtà non produce un grande effetto;
Costantino che vuole chiudere la discussione nel 325 decide di fare una grande riunione di
vescovi (Sinodo – concilio) di tutta la casa imperiale (ecumene): concilio ecumenico. Fino a quel
momento solo concili locali (piccoli) che sollevavano questioni locali.

Scrivono norme ->canoni, ossia regole che valgono per tutte le Chiese. Scrivono un genere
letterario nuovo che è un simbolo di Fede; scrivono le cose che loro credono.

Lezione 13 maggio 2019


Dal pov musicale simile al canto di un salvo ebraico in sinagoga o di una lettura in chiesa latina o
greca.
Abramitiche->in tutte e 3 racconti delle 3 fedi c’è all’inizio la figura di Abramo (cristianesimo,
ebraismo e islamico). Quella cristiana e ebraico coincide (torah e primo testamento coincide)
anche nel corano si affida per la qualità della fede. In ciascuna tradizione la fede è una categoria
specifica:
ebraico, latino, greco, la fede è un atto di fiducia, non è idea, virtù, pensiero, convinzione.Tradotto
in inglese è belief ma non è così.

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Le 3 fedi abramaitche hanno una grammatica interna della fede abbastanza diverse, dipende dal
modo in cui viene costruito che sta alla base del racconto (gesti, parole, fatti, miti che generanno
culti, pratiche, emozioni).
Il racconto genetico della torah è il racconto della liberazione dell’Egitto, genera un testo questo
racconto dove l’ermeneutica del testo è scritta nel testo, nasce con una pretesa di interpretazione
intrinseca nel testo.
Il racconto evangelico, racconto della lunga passione di passioni e gesti e quello corto sulla
tomba, il testo sta dentro nell’interpretazione del testo (perché la tomba è vuota? chi è che appare
ai discepoli? Gesù).
Gramatica interna quello del corano, non ha un racconto della liberazione e non ha una figura
messianica come quella di Gesù, ha dentro un racconto di rivelazione che cade in un punto
preciso del tempo e dello spazio, della penisola arabica in un preciso momento, in questo
racconto c’è una figura che riceve questa rivelazione. La cornice narrativa della rivelazione è
diverso rispetto a quelli trovati nella bibbia ebraica e nel racconto evangelico.
Il racconto della rivelazione è differente perché la figura del ricevente ha uno status che non è
messianico e nemmeno, nel momento della rivelazione, uno status di guida.
Nel racconto ebraico Mosè è il ricevente della Torah in quanto costituito capo e il condottiero
della rivelazione.
Il vangelo di Gesù e il vangelo su Gesù si basa su una pretesa che enuncia in modo circospetto
che i suoi discepoli riconosco è la pretesa messianica.
Il corano non ha nessuno di queste caratteristiche ( non ha ne capo ne messia) ma rivelato a uno
come tanti (ma non come tutti) a una persona fisica, il quale viene identificato come uno dei
profeti. Il Corano viene rivelato all’interno della presenza di comunità giù presenti (culti senza un
libro i culti del deserto, e anche ebraica, cristiana). Riceve una rivelazione come profeta e una
seria di persone vengono rivelati come profeti (Abramo, Gesù, Davide) c’è una tradizione
profetica, il profeta si pone ricevendo una rivelazione che lo indica come ultimo. La figura di Mosè
è la figura del primo (capo di Israele). Anche Gesù è un primo (Paolo dice che Gesù è il primo dei
risorti). Lo qualifica ad essere l’ultimo della profezia, non parla a Dio. Gesù parla con Dio. Mosè
ha parlato con Dio. Il profeta non parla con Dio, riceve delle rivelazioni in sequenza dall’arcangelo
Gabriele e questa rivelazione, lui la impara a memoria.
Il corano, a differenza della Bibbia ebraica e il racconto su Gesù, non sconta l’esistenza del buco
fra gli eventi e racconto degli eventi, nessuno dei Vangeli che diventano canonici a caso, la sua
forza sta che il racconto del vangelo su Gesù corrisponde al vangelo di Gesù.
Dl pov della torah, questa l’ha scritta Mosè-> c’è scritto non fare la prossimo quello che ecc..
I salmi sono di Davide
Il profeta non sa scrivere e la rivelazione che riceva non è che viene affidata ad un analfabeta per
un motiva casuale. Viene scelto con tutto quello che il profeta rappresenta inclusa per diventare
un testo liberato. Lo scopo del corano è quello di essere una cosa recitata e nella recitazione
contiene quello che serve a una vita che si colloca alla fine al di là delle rivelazione, il corano
presenta di essere l’ultimo, non c’è un’altra rivelazione dopo di lui. Il corano conosce la Bibbia
ebraica e cristiana, impone rispetto agli ebrei e cristiani, non devono essere convertiti a forza
perché popoli del libro, ma quella rivelazione data precedenti è andata male perché loro lo hanno
corrotta, è venuta fuori l’auto - comprensione delle rivelazione islamica.
Rivelazione ebraica: Legalistica, osservanza troppo esteriore.
Rivelazione cristiana costituisce una religiosità che manca di razionalità, ha fervore e entusiasmo
che la rende irragionevole.
Il corano si presenta come la via stratta, corta e dritta a Dio che è la rivelazione coranica.
Contiene una serie di cose che il profeta impara a memoria e che recita. La cantilena della
preghiera ebraica ha una ragione comunitaria, nella cantilena si muovono, non c’è un’intonazione,
quando il rabbino legge un testo prende lo Yad (coso per non toccare il testo) cantilena a voce
alta.
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Cantilena coranica è necessaria per motivi di amplificazione (come ebraica) ma il corano ha
un’altra cantilenazione ovvero quella personale, recitando le sure del corano piano le imparo a
memoria non per una questione di virtuosismo ermeneutico-giuridico, rivelazione cornice “il
ciascuno è per te” cambia posizione del singolo rispetto alla comunità.
Attorno al profeta si crea una comunità di credenti che accettano il racconto delle rivelazione e
rinunciano a provare una venerazione che non mette in discussione la venerazione, accetta tutto
ciò che il profeta fa. La rivelazione non è strutturalmente comunitaria ma profondissimamente
individuale, ha una dimensione del soggetto diverso dagli altri. Dalle persone che accettano
quella rivelazione nasce una comunità che ha dei doveri (vediamo molto spesso “Popolo mio”), la
rivelazione individuale della via diretta dà al profeta quella dell’uguaglianza fra i credenti,
nell’Islam sunnita non ci sono delle autorità (qualche autorità esiste, tipo autorità dei califfi).
Perché? La rivelazione del corano ha un punto preciso: l’unicità di Dio. Allah non è il suo nome
proprie è la parola che vuol dire “dio” espropria la parola Dio a tutto il resto, la parola Dio è quella
più disponibile. La traduzione lascia la parola è per lasciare il punto della tradizione islamica
riconoscendo la sua unicità, quindi non tradurre la parola Dio e lasciare Allah
Nell’ebraismo l’unicità di dio è a carattere relazionale (è il Dio unico per me)
Dio unicità cristiana è quello di una rivelazione che suppone quel tipo di unicità di rapporto che a
Israele con il dio “io ci sono “ è universale, riguardata tutti alla fine dei tempi (il giorno del
signore). Il cristianesimo è per tutti, è una fede che nasce all’interno di un gruppo di ebrei e
diventa pagani, pagani di cultura greca, poi latina, poi barbarica (per essere ebrei dovevi essere
figlio di..).
L’unicità di dio del profeta Maometto è diversa, perché non è di tipo generico, non mediata da
una funzione messianica (come fa Gesù), è tagliente, netta, forte, non permette nessuna forma di
compromissione. L’uguaglianza fra i credenti è una certificazione di Dio, nessuno può pretendere
di essere a un passo avanti agli altri.
La prima storia dell’Islam, di questa rivelazione, venga insegnata a memoria, trasmissione orale di
alcuni questi pezzi (sure) in cui ci sono delle cose che il profeta ha imparato dall’arcangelo
Gabriele e dove troviamo l’unicità di Dio. Contenuti che hanno delle implicite istanza polemiche
con la presenza di altre comunità presenti.
Un dei modi più semplici di pregare dicendo i 99 nomi di dio (quando dico eterno, perdonatore,
ecc..) indicano dei nomi che girano attorno a questa unicità di Dio, si tratta di una lotta di
idolatria.
Nell’islam il vino è vietato, nella preghiera islamica ci sono dei movimento codificati (nel
cristianesimo preghi in piedi), ci si lava prima di pregare come fanno gli ebrei.
Il testo corano liberato rimane per un certo periodo orale, poi comincia ad essere scritto e porta
nella scrittura quella che era la sua caratteristica linguista fondamentale, l’arabo del corano viene
osservato con una cura meticolosa, nella fase di scrittura lo si fa conservando la sua originalità
linguistica.
Uno delle cose che insegna il profeta, questa rivelazione che lui ha ricevuto, non può essere
cambiata, forte distanza dalla tradizione evangelica, la trasmissione del testo non ha problemi di
autenticità, sia Gesù che il profeta non sanno scrivere, però nella tradizione cristiana non c’è
quasi mai pretesa a risalire a quel modo in cui Gesù ha detto in un determinato momento, il
corano ha una pretesa nella correttezza delle parole. il passaggio dall’orale allo scritto avviene
dopo la morte del profeta e attraverso costruzione di un testo (corano) che è un esempio
singolare di trasmissione del testo, molti hanno scritto dei pezzi di corano, scritti su diversi oggetti
o carte (come pergamene o ossa del bacino dei cammelli) e viene messo tutto insieme. Tutto
quello che viene scritto prima della rivelazione coranica viene distrutto per evitare concorrenza.
Studiosa italiana trova fogli ad un mercatino di El Cairo presi nell’800, è una sura del corano
messo per iscritto quando il profeta era vivo. Grafia araba non classica, il testo con le parole
stesse correttamente e con precisione (tale e uguale)
treccani.it-> storia del corano, come si forma la fede coranica.
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idea che se faccio una vignetta sulla sentitissima trinità->libertà di pensiero, ma se lo faccio con
un trenino gay lo faccio per offendere, faccio della satira che offende, ma se io sono la
maggioranza e colpisco una minoranza faccio un’altra cosa, essere consapevoli dei livelli di
delicatezza.

Lezione 20 maggio 2019

A livello storico (collocarlo a livello di tempo e spazio), una differenza sostanziale è la cultura di
riferimento in cui si colloca e viene influenzato, le manifestazioni delle religioni cambiano nel
tempo e nello spazio. Collocarle temporalmente nello spazio ci aiuta a combattere stereotipi e
pregiudizi.
Stereotipi: insieme coerente e abbastanza rigido di credenze che un individuo o un gruppo
condivide rispetto ad un altro gruppo sociale, questa è un’opinione fissa. La tendenza di pensare
sfavorevolmente si basa sulla convenzione che questo gruppo possiede de tratti negativi,
solitamente lo stereotipi è nei confronti dell’aspetto degli individui e del comportamento. (sono il
nucleo cognitivo di pregiudizio, può essere di genere)
Pregiudizio: abbiamo un’idea fissa su un gruppo, agiamo di conseguenza e conferma di uno
stereotipo. Il pregiudizio è una valutazione (pre-giudizio) atteggiamento non giustificato o non
corretto, basato su opinioni, stereotipi in cui non c’è una conoscenza reale dell’altro, ma si ha un
uno pretesa di conoscenza perché lo stereotipo è già consolidato. Possono verificarsi di
conseguenza specifici atti di discriminazione.->negazione di un diritto, gruppo dominante crea un
pregiudizio, lo agisce nei confronti dell’altro gruppo, mettendo in atto una descrizione (negazione
dei diritti dell’altro gruppo, che può arrivare al privamento della vita).

Il termine Shoa si imposto a livello internazionale nel dibattito pubblico e storico per questo
documentario di Lantzman di 9 ore sui campi di sterminio, fino ad allora si faceva riferimento con
la parola Olocausto. Dopo il 1985 Shoa si impone, Olocausto è un errore.
Shoa - 1935 - 45 ebrei uccisi da nazisti obiettivo creare mondo più puro e pulito, alla base c’è
un’ideologia razzista e antisemita che affonda le sue radici ben prima ma che ad inizio secolo
prende un’eccezione marcatamente razzista, passiamo dall’anti-giudaismo (pregiudizio negli
ebrei a quanto tali) all’antisemitismo (pregiudizio razzista perché vedono gli ebrei come una razza
e, in quanto tale, da sterminare).
Ariano: costruzione eu centro-settentrionale si fosse spostato in India dando origine al ceppo
delle lingue indio-eurpee e poi tornato in EU, origine mancamento EU, origine del vero e puro
popolo eu. Nel nazismo prende la sua espressione marcatamente violenta e attecchisce su tanti
stati eu, pregiudizio razziale che assume una connotazione religiosa.
Passiamo da descrizione anti-giudaiche, stereotipi degli ebrei perché tirchi (usurai).
I cristiani non potevano prestare denaro per il tasso di interesse, la divisione del mercato, gli ebrei
erano gli unici che potevano svolgere questo lavoro. Assumano questo ruolo nella società, anche
perché a loro veniva vietato la coltivazione nel terreno.
Costituzione dello stereotipo e ghettezzazione dell’ebreo (non si mischi con il resto della
popolazione).
Durante il Terzo Reich, gran parte dei ghetti viene devastata, c’è la deportazione nei campo di
concentramento e sterminio (6 milioni).
Genocidio bosniaco: gli scontro nella ex-jug. iniziano nel 1992 quando Bosnia diciara dipendenza
dalla Jugoslavia tramite referendum .

Lezione 28 maggio 2019

Dimensione del conflitto che riguarda i fenomeni di suprematismo (bianco molto speso ha delle
componenti religiose e spesso di cattolicesimo tradizionalista e la convinzione che sia
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manifestata all’interno di gruppi ma molto significative, costituiscono un gruppo di persone
convinte di avere una missione da adempiere).
Primo motteggio: riguarda l’autocoscienza del suprematismo come fenomeno globale (ricordare
la strage di Christ Church-> è i Nuova Zelanda con una minoranza islamica molto integrata, c’è
stata un signore di cui il primo ministero neozelandese non ha deciso di dire il suo nome in
pubblico, è entrato in mosche e ha ucciso 55 persone. Si erano inciso dei nomi dei suoi eroi, tra
cui Luca Traini (eventi di Macerata, dopo un delitto consumatosi a Macerata, una ragazza
tossicodipendente è stata abusata e squartata da uno spacciatore nigeriano e Traini è andato a
sparare a persone di colore per fare pulizia etnica). Il signore di Christ Church ha inciso i nomi dei
suoi miti per la volontà di identificare il suprematismo come a carattere globlale ( vari nomi è
come si e fosse tutti legati da una sorte di fratellanza).
Movimento di gruppi nazisti e neo-nazisti in giro per EU e negli Stati Unti (questi sono legati al
movimento dei KKK gruppo fondamentalista del Sud degli stati unitici, atteggiamento razzista nei
confronti dei neri, è stato un grande promulgore antisemita e anticattolicesimo).
C’è un certo sfoggio di croci per il richiamo tradizionale nazista (sangue e terra) è un richiamo
che fa parte una certa interpretazione del cristianesimo che si lega a questi due elementi.

Dal pov tomatico: saluto romano costituisce per se stesso un atto fascista (la corte costituzionale
alla fine ha deciso che il saluto romano costituisce un gesto criminale, non per forza legato
all’ideologia).
Manifestazione Forza Nuova a Roma per la morte di Desiree, la quale è andata a recuperare
droga ed è stata abusata a morte (gestione dello spaccio a Roma è regolata da Forza Nuova).
immagine della donna vittima della violenza non viene difesa dall’ uguaglianza, ama da ausiliaria
(non viene più attaccata perché si toglie di diritto ma viene protetta dalla forza).
Passa dalla parola all’azione, quindi se dico che voglio proporre violenza non sto ancora
commettendo un reato.
Il razzismo espresso ha dei richiami fascisti molto forti (saluto romano salutando dicendo
“presente”). Il fascismo viene evocato come una difesa, uno strumento di difesa dell’identità
nazionale. Il meccanismo di oblio di questa evocazione del fascismo, non si salta l’astio anti-
democratico, forma di disprezzo dal pov propagandistico.
I lead per partito non si sonno mai fatti chiamare capo (perché fanno riferimento ad una sfumatura
del fascismo). MA vediamo negli ultimi anni un rovesciamento, i 5 stelle hanno nominato un “Capo
del Governo”, il leader della Padania del nord si fa chiamare “capitano” (traduzione letterale di
dux), c’è questa richiamo alla verticalità del potere.

Terzo video: Steve Bannon, giornalista, fondatore del video Brave Barth (?) ha usati i dati per far
arrivare le loro info agli elettori, procurando dei cambiamenti di opinione, di preciso di cosa aver
paura, ha avuto un ruolo importante nelle elezioni di Trump, i suoi messaggi infatti sono molto
estremi e hanno avuto molto successo e ancora tuttora riscuotono un successo molto forte.
Bannon è stata consigliere e poi si è trasferito in EU, il suo estremo suprematismo era eccessivo
per Trump, è stato allontanato (dice che papa Francesco debbea essere attaccato da quelli di
destra, collegarsi con gli antisemiti ed esprimersi su questo).

19 aprile (venerdì santo), vecchio detto medievale. accusa ebrei di omicidio rituale, rapiscono un
bambino, lo dissanguano e fanno un pane pasquale blasfemo per i cristiani, i bambini cristiani
devono stare attenti agli ebrei il venerdì santo. In Polonia il sindaco ha reintrodotto una festa
rituale che fa riferimento a questa festa del venerdì santo(credo).
-> diversità religiosa è una piccola goccia sulla posizione delle diversità (in senso generale)
come quello sessuale

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