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costo sociale che va pagato e non si può rifiutare, il costo sociale della non coscienza sulla
diversità sarà molto alta, i costi della diversità religiosa i livelli di ignoranza sono molto alti e
avranno ripercussioni sociale molto alti. Se io disprezzo ad ex. una bambina col velo, semino
dell’ignoranza che crescerà in proporzioni molto alti e questo causerà:
1.Perché siamo cattivi
2.Perché siamo ignoranti
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valori della cittadinanza. L’insegnate è messo in contrapposizione ad una morale civica,
quasi a significare che le due sono in antitesi, invece in alcuni casi ha portato il risultati opposti.
2. Inserire un corso improntate sulle scienze delle religioni: Inserendo anche l‘antropologia,
sociologia, ecc..pensano che questa sia l’unica soluzione, momento laico e religioso all’interno
della scuola, possono trovare il giusto bilanciamento.
L’insegnamento della religione a scuola riesca ad ottenere il risultato di istillare negli studenti e
studentesse la capacità di leggere i fenomeno religiosi, ma anche di rispondere alla pluralità di
culture che sono all’interno della loro società. Come inserire le esperienze di fede nella visione
della convivenza democratica, è un nodo ancora difficile da sciogliere.
Propongono gli specialisti di affiancare un learning about religion (apprendimento riguardo le
religioni - un apprendimento laico) e un learning into religion e un learning from religion -> idea
di un insegnamento riguardo le religioni, dalle religioni pur mantenendo la laicità dall’insegnamento
stesso. Imparare dalle religioni e imparare co un’esperienza interna le religioni, non sia
necessariamente legato ad una prospettiva non laica dell’insegnamento religioso a scuola.
In questa modalità di insegnamento, le discipline in gioco sono diverse: la storia viene affiancata
dall’ermeneutica (insegnare a leggere i testi ed interpretarli), dalla conoscenza dei simboli, storia
dell’arte, diritto, sociologia, materie che sono attraversate o attraversano le religioni.
Come trasportarlo nel contesto pratico a scuola, rimane una problematica ancora presente, alla
difficoltà a bilanciare nel raccontare le religioni con l’approccio laico. Nella sfera di questo
insegnamento, entrano anche le vicende famigliare e personali , la difficoltà nel promuovere
questo genere si insegnamento sta anche nella difficoltà di coinvolgere le famiglie in un percorso
educativo.
Gli obiettivi che rimangono a delineare questo genere di iniziativa sono 3:
1.Necessità di promuovere l’alfabetizzazione culturale ed interculturale: non è soltanto una
questione di ordine lessicale, ma anche di saper utilizzare in modo critico i vocaboli, mettendo in
dialogo con le nozioni che si imparano. Non è soltanto la capacità di assegnare nomi a cose, gesti
e simboli, ma riconoscere dal loro contesto di origine d interpretarle nel senso affidato a loro dalle
persone religiose. ( tipo la croce, non solo è che una cosa viene usato ma anche il significato
datole)
2.La capacità di far acquisire lo studente un codice per sapersi orientare nella lettura dei
segni e i valori esistenziali offerti dalle tradizioni religiose e dal loro sistema etico.
3. L’insegnamento delle religioni dovrebbe aiutare a conoscere l’incidenza dei fatti religioni che
hanno avuto nelle vita, nei fatti, nella storia dell’umanità, ma anche porsi criticamente di fronte al
problema religioso da sé considerato. Non solo comprendere, quindi, i valori che le tradizioni
religiose propongono e i valori etici che di strutturano attorno ad ad esse, ma in che modo questi
valori e sistemi etici incidono nella vita e storia dell’umanità intera e porsi a loro in modo critico
(alfabetizzazione multipla).
situazione attuale:
Legge del 18 luglio 2003: introduce novità nella normativa di arruolamento degli insegnati di
religione_> se fino ad allora la nomina era di natura ecclesiastica (vescovo o diocesi) in realtà la
legge del 2003 modifica la questione. Innanzitutto stabilisce ai docenti di religione di ruolo si
attivano le norme in vigore anche per gli altri docenti (come per gli altri docenti, rimangono di ruolo
con contratto indeterminato). Introduce un cambiamento sia nella percezione dell’insegnamento di
religione nel sistema scolastico, ma anche le competenze che ci si aspetta dal professore che
introduce nei suoi programmi.
Inoltre questa legge ha per oggetto le norme per l’accesso al ruolo, elenca i requisiti professionali
che sono richiesti a color che accedono al ruolo di insegnamento di religione.
-C’è un concorso
-L’insegnamento religioso può essere impartito da insegnamento in possesso di requisiti di
idoneità, riconosciuta dall’ordinamento diocesano e da esso non revocata.
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