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Con due possibili etimologia, la parola religione deriva da re-legare (=legare), quindi significa il complesso

degli elementi necessari per mettere in collegamento due mondi diversi uno terreno e uno non terreno;
• Religione deriva re-legare (=raccogliere) , Che indica una raccolta, una selezione di formule e atti
determinati per evocare, pregare e ringraziare le potenze che non appartengono al nostro mondo materiale.
AGNOSTICISMO
È l'atteggiamento di cui sospende il proprio giudizio di fronte a problemi posti dalla religione, perché
oltrepassano i limiti della conoscenza umana.
ATEISMO
È la posizione di coloro che negano l'esistenza di Dio.
MISTERO
Fenomeno che non si cerca a spiegare chiaramente ora razionalmente o che è tenuto nascosto. Nell'antichità
mediorientale, i misteri erano culti religiosi fondati su aleutina segrete trasmesse ai devoti attraverso riti di
iniziazione.
BIBBIA E DIVISIONE LIBRI
La parola Bibbia deriva dal greco Bibli che significa semplicemente libri. Sebbene sia un unico libro con un
solo autore divino, in realtà la Bibbia è una piccola biblioteca: una raccolta di diversi libri che sono stati
composti tramite le penne di diverse decine di autori umani, quasi tutti anonimi. Questo lavoro è avvenuto
nell'arco di più di un millennio. Fin dall'inizio della storia di Israele, quello che Dio comunicava al popolo è
stato tramandato di generazione in generazione soltanto oralmente. In seguito, alcuni uomini hanno fissato
per iscritto questa rivelazione (quando l'uomo imparò a scrivere forse):
Ciò che abbiamo udito è conosciuto i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto i nostri figli,
raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del Signore e le meraviglie che egli ha
compiuto. (Sal 73, 3-4)
Con Gesù è successo qualcosa di simile: egli non ha lasciato nulla di scritto, ma dopo la sua risurrezione
alcuni autori hanno messo per iscritto la sua storia e quello di primi apostoli.
L’ISPIRAZIONE
Gli autori umani che scrissero la Bibbia sono chiamati algiografi. L'aiuto particolare dato agli algiografi da
parte dello spirito Santo, si chiama ispirazione di Dio.
Si può dire che:
• l’autore della Bibbia è Dio stesso, perché se parola di Dio;
• Non è un untore però anche colui che l'ha scritta.
(L’untore sacro) usando la propria intelligenza, la propria lingua, la cultura del suo tempo del suo paese.
I libri della Bibbia non sono stati scritti in una sola volta, Ma in epoca e diverse, nell'arco di più di un
millennio e da autori differenti. Per comprendere che cosa ci vuole dire la Bibbia, la si deve perciò
interpretare correttamente. (I libri sono a rotolo). Per definire gli autori della Bibbia si utilizza la definizione
A.A.V.V (autori vari). La lingua era ebraico o aramaico antico. L’ebraico antico l'hanno tradotto in greco,
chiamata così la Bibbia dei 70 (perché ci sono stati i 70 uomini a tradurlo dall'ebraico al greco). La prima
Bibbia tradotta in latino al tedesco, è stata tradotta da Martin Lutero. Perché la Bibbia deve essere
interpretata da tutti, Martin Lutero, per rispetto nella parola di Dio, scrive tutti i sostantivi minuscolo. La
Bibbia è divisa in 73 libri (testamento significa alleanza):
• 46 vecchio testamento: partono dalla creazione del mondo per arrivare a prima della nascita di Gesù;
• 27 nuovo testamento (bètaro testamentario: antico testamento): dall'annunciazione della nascita di Cristo,
fino alla nascita della Chiesa cattolica.
Unitariamente nell'antico testamento, Dio era visto vendicativo, a differenza del nuovo testamento che è
buono e misericordioso.
I compilatori dei primi cinque libri dell'antico testamento dovevano aver usato fonti molto diverse tra loro. È
accertata l'esistenza di almeno quattro fonti:
• La javhista, ed è così chiamata perché Dio è chiamato JHWH. Il suo stile è narrativo e popolare;
• La elhoista;
• La deuteronomista, che è contenuto soprattutto nel libro del Deuteronomio, ho un carattere moraleggiante;
• La sacerdotale, è caratterizzata da uno stile solenne da un marcato interesse per il sacerdozio.
Libri dell'antico testamento sono 46 e sono così suddivisi:
• Il Pentateuco: sono i primi cinque libri cioè Genesi: i racconti delle origini e la storia dei patriarchi;
Esodo: la storia della liberazione del popolo ebraico dall'Egitto e dalla sua alleanza con Dio; Levitico: un
insieme di leggi religiose; Numeri: il cammino del popolo ebraico sino all'arrivo alla terra promessa;
Deuteronomio un codice di leggi civili e religiose raccolto in tre grandi discorsi di Mosè;
• I Libri storici: 16 libri che presentano momenti particolari della storia del popolo ebraico;
• I libri poetici e sapienziali, 7 libri che educano il popolo a vivere con saggezza nei confronti di Dio e dei
propri simili;
• I libri profetici, 18 libri che raccolgono gli scritti dei profeti maggiori e minori.
Il canone del nuovo testamento comprende: quattro vangeli: Matteo, Marco, Luca, Giovanni; gli atti degli
apostoli; le lettere; la vocalisti. Ricordiamo che al di fuori del canone vi sono anche i cosiddetti apocrifi dai
quali derivano molte notizie sulla vita di Gesù che ormai appartengono al nostro immaginario alcuni esempi:
la grotta di Betlemme. (La presenza dell'asino il bue, il nome dei Magi, il nome di Gesù e di Maria) ma che
la letteratura canonica tace.
Come per l'antico testamento la stesura del nuovo testamento non fu immediata, ma venne in fasi successive
in un arco di tempo di circa cinquant'anni. Fu preceduto da un periodo di trasmissione orale della parola di
Gesù. Gesù sono scrisse nulla, né chiese agli apostoli di scrivere il suo messaggio, bensì li esorto a predicare
il suo Vangelo. Gli apostoli cominciarono ad annunciare la buona notizia: è il Vangelo predicato, prima in
aramaico, poi ben presto in greco.
Via via che il tempo passava e i testimoni oculari scomparivano, divenne sempre più forte la necessità di
mettere per iscritto l'insegnamento orale degli apostoli, affinché gli elementi fondamentali della fede
cristiana non subissero, anche involontariamente, modifiche e manipolazioni.
I Vangeli di Marco, Matteo e Luca sono detti sinottici in quanto, se si confrontano tra loro mettendoli in
colonne, si possono cogliere le molteplici affinità e i frequenti parallelismi, dovuti al fatto che gli autori dei
Vangeli sinottici usarono tradizioni orali e fonti scritte comuni. Il quarto Vangelo, quello di Giovanni, è
indipendente dai sinottici e si apre con un celebre “Prologo”, che esalta Cristo come Parola, Verbo divino,
entrato però nella carne dell’umanità.
IL VANGELO DI MATTEO
Matteo, faceva parte di una comunità di cristiani provenienti dall’ebraismo e i suoi destinatari erano ebrei
convertiti al cristianesimo.
IL VANGELO DI MARCO
Marco fu discepolo e interprete di Pietro e scrisse il suo Vangelo probabilmente a Roma, per i pagani
convertiti.
IL VANGELO DI LUCA
Luca possedeva una notevole cultura greca e giudaica infatti il suo scritto è più elaborato dei precedenti sia
nel progetto sia nello stile. I destinatari del suo scritto sono tutti i cristiani provenienti dal mondo pagano.
IL VANGELO DI GIOVANNI
Il vangelo di Giovanni è composto da 21 capitoli. Giovanni è identificato dalla tradizione con l’apostolo
fratello di Giacomo. La data di redazione definitiva dello scritto viene fatto risalire alla fine del I secolo. Il
testo è molto elaborato e complesso, ricco di simboli ed è destinato ai cristiani dell’Asia Minore.
GLI ATTI DEGLI APOSTOLI
Il libro degli Atti degli Apostoli fu composto intorno all’80 d.C. L’autore descrive la nascita della Chiesa e il
suo sviluppo, guidato dallo Spirito Santo. Predicato da Pietro, da Paolo, raggiunse Roma, attraversando
l’intera area del Mediterraneo.
LE LETTERE DEGLI APOSTOLI
Si tratta di una serie di lettere indirizzate dagli apostoli ad alcune comunità cristiane. Comprendono:
• Il complesso delle lettere di Paolo: sono 13 scritti contrassegnati in modo esplicito dal nome dell’apostolo
Paolo e un quattordicesimo che è a sé stante, la lettera agli Ebrei.
• Poi ci sono le lettere cattoliche, 7 lettere attribuite agli apostoli Giacomo, Pietro, Giovanni e Giuda, e
definite “cattoliche” dalla tradizione, che le ha considerate dirette a tutta la cristianità.
L’APOCALISSE : Il testo, attribuito a Giovanni, è l’ultimo libro della Bibbia e appartiene ad un
genere letterario preciso: l’apocalittica. È indirizzato alle chiese dell’Asia Minore. Il libro è scritto
utilizzando un linguaggio letterario costellato di simboli gloriosi e terribili.

Nel mondo esistono tante religioni diverse tra loro per storia, cultura e tradizione. Gli studiosi, per meglio
inquadrarle, hanno creato uno schema:
1) Religione neutrale: E quando l'uomo non avendo ricevuto una manifestazione da parte di Dio, è portato a
cercarlo, però una sua esigenza interiore;
2) Religione rivelata: e quando Dio si manifesta all'uomo per sua iniziativa.(appartengono a questo tipo di
religione l'ebraismo, cristianesimo, l’Islamismo)
3) Religione etnica: è quella religione che, nato in un luogo, non si è diffusa nel mondo;
4) Religione universale: è quella religione che si diffonde in tutto il mondo;
5) Religione monoteista: e quella religione, con i fedeli, credono in un solo Dio;
6) Religione politeistico: e quella religione, i cui fedeli, credono in più Dei.

L’11 Febbraio del 1929, lo Stato italiano stabilì un concordato con la chiesa cattolica perché la religione
diventasse materia obbligatoria in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Da quel momento il 1o ministro
Benito Mussolini firmò questo concordato a Papa Pio VI, questi patti prendono il nome di Patti Luteranesi
perché firmati e stabiliti nella Chiesa di San Giovanni in Luterano a Roma. In essi veniva stabilito che la
disciplina era obbligatoria e poteva essere insegnata dal sacerdote. Però, nel 1984 a causa di un forte flusso
migratorio in Italia e quindi, poichè molti o tutti di questi migranti professavano una religione differente,
quindi ci fu una revisione del concordato e si decise di rendere facoltativa la disciplina, quindi gli
insegnamenti si estendevano anche ai laici.

Paolo di Tarso, nato con il nome di Saulo e noto come san Paolo per il culto tributatogli, è stato
uno scrittore e teologo cristiano.
È stato l'apostolo dei Gentili ,ovvero il principale missionario del Vangelo di Gesù tra i pagani greci
e romani. Secondo i testi biblici, Paolo era un ebreo ellenizzato, che godeva della cittadinanza
romana. Non conobbe direttamente Gesù, sebbene a lui coevo, e, come tanti connazionali,
avversava la neo-istituita Chiesa cristiana, arrivando a perseguitarla direttamente. Sempre
secondo la narrazione biblica, Paolo si convertì al cristianesimo mentre, recandosi da
Gerusalemme a Damasco per organizzare la repressione dei cristiani della città, fu
improvvisamente avvolto da una luce fortissima e udì la voce di Dio che gli diceva: "Saulo, Saulo,
perché mi perseguiti?". Reso cieco da quella luce divina, vagò per tre giorni a Damasco, dove fu
poi guarito dal capo della piccola comunità cristiana di quella città, Anania. L'episodio, noto come
"conversione di Paolo", diede l'inizio all'opera di evangelizzazione di Paolo.

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