LE GRANDI SCUOLE ESEGETICHE DELL’ANTICHITA’
Alessandria: Filone d’Alessandria (20 a.C.) : era considerato il “Platone Ebreo”, dà una lettura filosofica della Torah, in quanto
Secoli II e III grande influsso gnostico
sui cristiani ad Alessandria.
Combinazione di paganesimo e
speculazione cristiana noto come
gnosticismo.
Nasce la scuola catechetica
(didaskaleion) grazie ad Origene per
cogliere il senso spirituale nascosto
delle scritture.
Era colonia Giudaica dopo la Diaspora
qui nasce la LXX traduzione della
Bibbia dall’ebraico al greco.
ELEMENTI :
• INTERPRETAZIONE
ALLEGORICA
• Influenzata dal platonismo.
• Oblio dell’anima umana di Cristo,
enfatizza il ruolo del Verbo
(cristologia dall’alto)
• uso della filosofia come strumento
di comprensione
ispirata da Dio. La lettura letterale del testo era difficile per come era descritta la divinità. Filone invece presenta la Bibbia
come un insegnamento filosofico, sotto forma di narrazione storica, attraverso l’allegoria. Libro della Sapienza di
Salomone, forse il libro più recente dell'Antico Testamento. San Girolamo (nel 405) e san Bonaventura (nel 1482)
attribuirono il libro a Filone.
Clemente Alessandrino: (150) convertito al cristianesimo, successore di Panteno, voleva dare il messaggio cristiano alle
persone colte. Ragione e Filosofia secondo lui determinavano le conversioni, ma serve la Rivelazione delle Sacre
Scritture. Per i cristiani la ragione è opera dello Spirito Santo. Punti fondamentali:
• Cristo=Logos la rivelazione che si è manifestato nell’Antico Testamento, Incarnato, per farci conoscere il Padre.
• cammino spirituale pratica il distacco delle passioni, la purificazione del cuore, la pratica delle virtù e della carità.
La vera sapienza non può recepirla l’uomo carnale (1Cor 2,14).
• cristiano = uomo spirituale, cioè con il vero gnostico.
Le tre note che lo contraddistinguono sono:
➔ contemplazione (di Cristo nelle Scritture),
➔ adempimento dei precetti (meditazione storica, verifica della contemplazione)
➔ istruzione dei buoni (la sapienza rende padri della fede) (Stromati II,10,46).
La conseguenza è l’Apatheia che per Clemente è libertà di chi attraverso l’amore già vive con l’amato.
Il contesto della teologia di Clemente è sempre ecclesiale.
Origene: desiderava il martirio. Il padre era un presbitero senza il consenso del proprio vescovo, sospeso, imprigionato e
torturato. Origene fu oggetto di aspre polemiche (controversie origeniste).
Si preoccupò dell’esattezza del testo biblico
Esapla , traduzione Antico Testamento dall’ebraico al greco. Per lui la scrittura si interpreta con la Scrittura stessa (De
principiis) in quanto ispirata da Dio. TRIPARTIZIONE Senso biblico è dunque: letterale, spirituale e morale.
Scrittura= carne (lettera) - anima (senso morale) - spirito (senso spirituale), quindi i lettori sono: semplici (si fermano
alla lettera) progrediti (ricevono un insegnamento morale) perfetti (percepiscono realtà divine) come illustrato nel De
principiis .
La lettura porta l’anima alla perfezione: abbandonato il peccato si conosce il Logos. Attraverso la Lectio Divina, ma
deve essere spirituale affinchè diventi Vangelo.
L’esegesi è medicina dell’anima per libera dal peccato e arrivare alla perfezione.
De principiis è la sua maggiore opera teologia, vede Dio come ad una realtà inconoscibile. Fonte della teologia è la
Sacra Scrittura. Vanno fissate regole per risolvere problemi gravi riguardo le divergenze di opinioni riguardanti la Trinità
e non solo. L’oggetto della fede:
• contenuto della predicazione apostolica (credo battesimale) e
• l’oggetto della scienza teologica (cause profonde connesse con gli articoli di fede).
Origine ne i Principi muove critiche verso i giudei e gli eretici spiegando loro come interpretare le sacre scritture
 Antiochia:
non fu un'istituzione, ma di un metodo di
esegesi e di elaborazione teologica
qui il Vangelo fu annunciato ai pagani
i discepoli ricevettero il nome di cristiani (Atti
degli Apostoli).
Fu il punto di partenza di Paolo per i suoi
viaggi missionari.
Era una delle città più importanti dell’impero
nel IV sec. E la cristianizzazione raggiunse il
culmine.
Nel 337 ci fu un grande scisma tra fedeli al
concilio di Nicea ed anti ariani non del tutto
fedeli al concilio (sostenuti da Basilio).
C’erano poi ariani ed apollinaristi, ciò
determina crisi
Ad Antiochia operarono Diodoro (vescovo di
Tarso), Teodoro (vescovo di Mopsuestia) e
Giovanni Crisostomo.
ELEMENTI:
Cirillo: omousiano (consustanzialità), quindi sostenitore del Concilio di Nicea. Fu vescovo di
Gerusalemme per due volte. Le 24 Catechesi tutte pronunciate al Santo Sepolcro sono molto
importanti, soprattutto le ultime 5 (mistagogiche) che trattano dei misteri sacramentali.
Ammette la trasformazione di Pane e Vino in Corpo e Sangue di Cristo.
Diodoro di Tarso: fu maestro di Giovanni Crisostomo e Teodoro di Mopsuestia, fu strenuo
difensore dell’ortodossia Nicena. 60 scritti ma quasi nessuno giunto fino a noi.
Giovanni Crisostomo: a 18 anni chiede di essere battezzato e inizia a seguire corsi presso
Diodoro. Riteneva che il monachesimo non fosse la sola via per raggiungere la perfezione; la vita
sacerdotale al servizio dei credenti e in mezzo alle mille tentazioni del mondo era per lui il miglior
modo di servire Dio. Si ispirava a Paolo.
La sua eloquenza, le sue doti nell'omiletica gli valsero l'epiteto Crisostomo letteralmente «bocca
d'oro». Notato tanto che divenne Vescovo di Costantinopoli nel 398. Morirà poi in esilio. Teologo
della vita cristiana a 360 ° dalla famiglia al sociale.
La sua è una predicazione basata sulla Scrittura cercava il risveglio dei cuori, l’importanza morale,
l’amore puro, di un sentimento sincero. È Teologia della predicazione, perché è voce di Cristo.
Vedeva l’eucarestia un tema fondamentale.

• METODO STORICO LETTERARIO

• studio di Aristotele
• L’esegesi antiochena scientifica
• Natura umana di Cristo è Cristologia
dal basso Cristo = uomo completo
dotato di anima intellettiva e come
uomo unito al Verbo