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I.I.S. G.Brotzu
A.S. 2011/2012
Il Cristianesimo e la Filosofia
1. Lavvento della filosofia cristiana 2. Caratteri e novit del messaggio cristiano 2.1. La nuova parola 2.2. Le lettere paoline 2.3. Il quarto vangelo 3. I caratteri della patristica 4. Gli apologisti cristiani e gli gnostici 4.1. Giustino: lelaborazione filosofica della fede 4.2. Lo gnosticismo 4.3. Tertulliano: la condanna della filosofia
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Le lettere paoline
Le lettere di Paolo di Tarso, scritte a varie comunit cristiane, servirono per dare ammonimenti, consigli e prescrizione rituali, ma anche come punti di riferimento per le dispute teologiche e per le interpretazioni filosofiche degli scritti evangelici. Esse trattano: - Della tesi della conoscibilit naturale di Dio: egli conoscibile attraverso le sue opere, quindi non conoscerlo una vera e propria colpa; - Della dottrina del peccato originale e laffermazione della possibilit per luomo di riscattarsi da tale condizione mediante la fede di cristo; - Del concetto della grazia come azione salvifica di Dio attraverso Cristo; - Del contrasto tra la vita secondo la carne la vita secondo lo spirito; - Dellidentificazione del regno di Dio con la Chiesa, infatti essa il corpo di Dio. Inoltre nelle lettere paoline domina il concetto di vocazione, attraverso cui opera la grazia divina in ciascun individuo, offrendoli quindi uninnata capacit nello svolgere qualcosa. Infatti, in ogni individuo vi una diversa vocazione e, perch vi sia armonia tra i membri della comunit necessaria l agape, ovvero larmonia, intesa meglio col termine latino caritas.
Il quarto vangelo
Nei vangeli sinottici (di Matteo, di Marco, di Luca) la predicazione di Cristo legata alla sua persona e al suo comportamento. Il vangelo di Giovanni invece, costituisce il primo tentativo di intendere filosoficamente la figura di Cristo e il principio del suo insegnamento. Nel vangelo, infatti, Cristo inteso come Lgos e funziona da mediatore tra Dio e il mondo. Inoltre riconosce che Cristo figlio di Dio e gli attribuisce il ruolo di salvatore di tutti gli uomini. Ritiene inoltre che luomo debba affrontare una rinascita spirituale, che si presenter durante la sua vita carnale.
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Cos andarono a unirsi filosofia e religione. Per nei primi secoli d.C., la religione cristiana fu soggetto di ricerca di molti filosofi che cercarono di interpretarla attraverso la filosofia greca o attraverso la religione cercarono di interpretare la filosofia. Questo periodo di elaborazione dottrinale venne chiamato patristica, infatti i padri della Chiesa sono coloro che hanno contribuito allelaborazione dottrinale del cristianesimo. Let della patristica, per la Chiesa greca si termina nel 754 circa, mentre per la Chiesa latina si finisce nel 735. Essa pu essere divisa principalmente in tre periodi: - Il primo, che arriva al 200 circa, dedicato alla difesa del cristianesimo; - Il secondo, che va dal 200 al 450 circa, dedicato alla formulazione dottrinale delle credenze cristiane; - Il terzo, dal 450 fino alla fine della patristica, dedicato alla rielaborazione e sistemazione delle dottrine gi formulate.
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Giustino scrisse tre opere: il Dialogo con Trifone giudeo e due Apologie. La prima diretta allimperatore Antonino Pio e si riferisce a un dialogo tra Giustino e Trifone, dove vuole dimostrare che la predicazione di Cristo completa linsegnamento del Vecchio Testamento. La seconda, invece, un supplemento della prima ed stata redatta in occasione della condanna di due cristiani, solo perch si professarono tali. Giustino afferma che il cristianesimo era ci che tutti i precedenti filosofi stavano cercando, infatti, loro arrivarono a intravedere la verit, ma non la videro completamente. Giustino dice che in loro vi erano quindi dei semi di verit, che non erano pienamente intesi. Egli utilizza la dottrina delle ragioni seminali per dimostrare che il cristianesimo la massima espressione della filosofia greca.
Lo gnosticismo.
Nel II secolo d.C. vi la propagazione di numerose sette, che come punto dincontro tra di loro hanno la conoscenza (in greco gnsis, da cui deriva il termine gnosticismo) come via per raggiungere la salvezza religiosa. Per le origini dello gnosticismo, non sono del tutto chiare, per stato rintracciato nelle filosofie greche e nei pensieri orientali favorevoli alla concezione dualistica, secondo la quale nelluniverso vi sono due opposti principi. Gli gnostici cercarono di assimilare e strumentalizzare la dottrina cristiana, questo spiega come mai il mondo degli gnostici popolato da entit astratte, come ad esempio gli <<eoni>>, posti in una gerarchia al cui vertice vi Dio e che nel suo insieme costituisce il pleroma; il demiurgo e la materia. Inoltre essi ritengono che la fede sia soltanto una scelta provvisoria, preparatoria alla conoscenza intellettiva, necessaria per raggiungere la salvezza divina. Tertulliano: la condanna della filosofia A differenza degli apologisti orientali, i quali ritenevano che la dottrina cristiana fosse lunica vera filosofia, quelli occidentali, cercarono di intendere il cristianesimo attraverso la sapienza pagana; questo carattere presente nel maggior esponente dellapologetica latina: Tertulliano. Tertulliano nacque da genitori pagani, si convert al cristianesimo e, in seguito, fu ordinato sacerdote. Egli polemizz contro la sua nuova fede e in seguito fond una sua setta: i tertullianisti.
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Lattivit letteraria di Tertulliano vastissima, ma esclusivamente polemica. Egli tratta principalmente la filosofia, ritenuta fonte di eresia e rintracciabile nel pensiero greco. Inoltre lo scrittore ritiene che bisogni cercare la dottrina di Cristo finch non la si trovata, ovvero finch non si giunti a credere in essa.
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