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Storia della Chiesa Antica

UNA SCIENZA TEOLOGICA

La storia della Chiesa è una scienza teologica che studia come la Chiesa è progredita attraverso i
secoli e indica l’intervento di Dio attraverso i secoli. Studia la costituzione e organizzazione, la
liturgia, la disciplina, i costumi e la cultura, l’arte e la letteratura, la dottrina e la scienza della
Chiesa e delle piccole comunità dei credenti, prima in Gerusalemme e dopo nel mondo. La storia
della Chiesa ha un metodo proprio che la fa una scienza al servizio della teologia.

Come scienza teologica la storia della Chiesa ha due realtà, la prima è una realtà invisibile: è la
realtà spirituale della Chiesa, che indica la presenza dello Spirito Santo nella Chiesa, la chiesa
della fede. Quest’aspetto non può essere visto o verificato soltanto può essere creduto. La
seconda realtà e quella visibile: questa è la chiesa storica, presente in suoi membri coinvolta
anche nella debolezza e insuccessi di loro. Questa è la Chiesa che può essere verificata e in
grado di studio. Per noi cristiani lo studio della Chiesa deve avere una visione di fede, perche
anche tutti gli sballi che sono nella Chiesa non possiamo giudicarla e condannarla, ma crediamo in
lei come madre.

IMPORTANZA DELLA STORIA DELLA CHIESA

Una prima importanza è di avere uno studio sistematizzato della Chiesa, pero comprendere le
diverse tappe della Chiesa, tutta la sua complessità e allo stesso tempo per comprendere così i
diversi dogmi. I diversi dogmi sono legati a un particolare momento e in un determinato contesto e
questi sono i risultati di discussioni lunghe.

Un altro elemento e la liturgia. Nella storia della Chiesa se può prezzare come la liturgia è
cambiata nel trascorso dei secoli, i fattori storici che l’hanno favorita e come ha successo. Ad
esempio dopo il terzo secolo il latino diventa la lingua ufficiale della Chiesa di occidente per lo
spostamento del potere nella Chiesa a Roma. La diffusione del rito romano in tempo di
colonizzazione, ecc.

La storia della Chiesa aiuta nel dialogo ecumenico, perché con lo studio della storia vennero più
chiari i diversi momenti di separazione e quelli hanno stato gli elementi che l’hanno favorita. Con
questo studio se può scoprire più facilmente gli elementi che uniscono le diverse chiese i di entrare
in un dialogo più informato e intelligente. La storia della Chiesa rende il dialogo più efficace tra i
non cristiani perché ci permette di capire la sua mentalità. La chiesa ha creduto, per secoli, nel
principio di fuori della Chiesa non c’è salvezza, e per questo ha agito impietosamente verso le altre
religioni al punto di che altri cristiani odiavano gli aderenti ad altre religione per credere di essere
parte di una religione superiore. In questo contesto la chiesa ha fatto diversi eventi contra altra
religione e nelle diverse epoche contra i propri cristiani che hanno voluto un cambio.

Giovani Paolo II nel 2000 nei preparativi del giubileo ha chiesto perdono per i peccati commessi
per la Chiesa:
- Nel servizio della verità (bruciando gli eretici, condanna a Galileo)
- Contra l’unità dei cristiani (le guerre di 30 anni contra i protestanti)
- Contra il popolo d’Israele (campo di concentramento, ecc.)
- I peccati contro l’amore, la pace, i diritti delle persone, il rispetto per la cultura e la religione in
tempo della colonizzazione, ecc.
- I peccati contro la dignità della donna e l’unità del genero umano
- I peccati relativi ai diritti fondamentali delle persone.

Altro aspetto importante della storia della Chiesa è che essa sta in continuo cambio, quindi sempre
se deve guardare indietro per capire il processo di cambio che fa la Chiesa, anche per non perdere
di vista la Tradizione della Chiesa e fare una rottura totale con il passato (anche per non
commettere gli stessi sbagli). Abbiamo bisogno di conoscere la storia del passato per capire le
autentiche tradizioni della Chiesa e avere questo senso di continuità nella storia e cosi fare una
riforma migliore.

La Chiesa aveva paura che se i fedeli sapessero di alcuni difetti ed errori della Chiesa, avrebbero
perso il loro senso di sentire con la Chiesa e dopo avrebbero ritenuto che nessuna dottrina o legge
morale è permanente e tutto nella Chiesa si modifica. Ciò che stiamo facendo oggi potrebbe
essere non più obbligatorio domani perché tutto è relativo. Ma ora la c’è più apertura per parlare
dei fatti anche di vedere la realtà.

IL METODO DELLA STORIA DELLA CHIESA

Avere un metodo significa che è verificabile e per tanto diventa una scienza. Il metodo della storia
della Chiesa è diviso in tre parti:
- Ricerca delle fonti: tutto ciò che aiuta a gettare luce sul passato (letterale e materiale)
- Verifica delle fonti: per accertare la loro validità, si sono false tutto l’argomento è falso.
- Narrazione/interpretazione: che porta alla conclusione scientifica.

Un esempio di una verifica de una fonte falsa è la donazione di Costantino dove l’imperatore dona
alla Chiesa e al vescovo di Roma la giurisdizione civile sulla città di Roma, la superiorità del potere
papale su quello imperiale, il primato del vescovo di Roma e la sovranità del pontefice su tutti i
sacerdoti e su tutte le chiese. Il filologo italiano Lorenzo Valla dimostrò in modo inequivocabile che
questo documento è falso. Come se può fare?
- Prova esterna: si basa sul materiale utilizzato per scrivere, questo rivela i diversi tipi di
materiali e il suo uso secondo l’epoca.
- Prova interna: lo stile del documento e della scrittura che cambia di volta in volta secondo il
periodo, anche l’uso del vocabolario.

La narrazione dovrebbe esser basata sulla convergenza dei fonti. Per considerare anche che i
documenti più antichi siano più importanti che quelle recenti perche possano dare una visione
differente, l’obiettivo della narrazione (perche ogni successo storico ha il suo), nessuno fa storia
solo per conoscere la verità, sino per difendere un punto della storia secondo il suo obiettivo, con
documenti basilari e facendo la propria interpretazione (la storia è scritta per vincitori?)

LE FONTI PER LA STORIA DELLA CHIESA NELL’ANTICHITA

Le fonti possono essere: iscrizioni, graffiti, documenti, monumenti, monete, gli atti dei martiri,
passioni dei martiri, le liste episcopali, cronache, storia nazionale, atti dei sinodi, ecc. (cfr. I testi di
Archeologia Cristiana di Filacchione)
- Gli Atti dei Martiri: scritti dei processi dei martiri davanti al tribunale romano (fonte non
cristiana).
- Le passioni dei martiri: molto simili agli atti ma sono scritti dai cristiani, e tendono a essere più
esagerate.
- Gli elenchi Episcopali: lista dei nomi dei vescovi che governavano le diverse diocesi.
- Gli atti dei concili: registrazione dei concili: nomi dei partecipanti, le questioni, le decisioni, ecc.
- La storia nazionale: gli atti nei diversi luoghi dell’impero, la storia di ogni tribù: la Francia,
Spagna, Germania, ecc.) a partire del IV secolo.
- Gli scritti dei Padri della Chiesa: vediamo l’evoluzione dei dogmi, la struttura interna,
l’amministrazione e le pratiche liturgiche della Chiesa.

Dentro degli storici più importante della Chiesa sono:


- Eusebio di Cesarea: ha scritto la storia della Chiesa dall’inizio fino all’anno 324, è la prima
autorevole storia scritta della Chiesa. Di questa se pensa un margine di errore, perché se
pensa che forse Eusebio ha voluto risaltare la figura di Costantino come eroe della Chiesa, ma
Eusebio è considerato il padre della storia della Chiesa.
- Socrate Scolastico: ha scritto la storia della Chiesa nel periodo 302-439.
- Sozomeno: periodo dal 324-425
- Evagrio Pontico: periodo 431-594.
Divisione della storia
 Periodo antico (dall’inizio alla 700) – suddiviso
o Passaggio di una realtà orientale (Alessandria, Antiochia, Costantinopoli) per occidentale
o Tutti i Concili ecumenici in Oriente
o In 632 l’islam iniziò a diffondersi in tutta la regione orientale dell’imperio Romano, tutti sedi
patriarcali sono cadute sotto la conquista musulmana – fino sua caduta nel 1453)
o Carlo Martello (732) fermò vittoria dei musulmani – Europa libera dai musulmani
o Periodo Pre-Constantino (dall’inizio fino 313)
 Nascita e la diffusione della Chiesa – Gersualemme – attività apostolica di S. Paolo
 Opposizione : Religiosa (ebreo e greco-romano), culturale (greco-romano) e di
potenza (Imperio romano)
 Edito di Milano (313) affermando la libertà di coscienza e di culto a tutti.
o Periodo Post-Constatinto (313-700)
 Affermazione della fede cristiana (l’edito di Tessalonica) in 27-02-380 dagli
imperatore Graziano, Teodosio e valentio. Credo Niceno – Cristianesimo come
religione ufficiale dell’impero, proibendo l’arianesimo e anche culti pagani.
 Controversie cristologica e trinitarie – concili ecumenici.
 Influsso delle due scuole di catechesi : Alessandria e di Antiochia.
 Il Medioevo ( c. 700-1517)
 Il Periodo Moderno (1517-1965)

Capitolo 1 – Pre –Costantino


Il Giudaismo e l’ellenismo facilitarono la diffusione del cristianesimo nel mondo romano
 L’ebraismo introduce il monoteismo nell’impero – Legge di Moisè (Moralità)
 L’ellenismo usavano dei termini filosofici greci per spiegare le dottrine cristiane.
2. L’impero Romano
 Favorì il cristianesimo in 2 modi:
o Per la sua unità politica
 Il tempo di Cesare Augusto ha avuto massima espansione (Pax Romana) – l’unità
politica e rete di strade . San Paolo ha fato uso di questi servizi offerti dall’impero
per i suoi viaggi
o Per la sua unità culturale
 Basata nella cultura ellenistica. Tutti le gente istruita parlava greco, cultura aperta a
altri religione.
 Atteggiamento tollerante dei Romani
o I romani non perseguitavano le minoranze religiose.
o Il culto dell’imperatore era un fenomeno orientale e non diffusa tra i Romani.
3. Palestina (conquistata da Pompeo nel 63 a.C)
 Gli ebrei erano divisi in 2 gruppi rivale
o Maccabei (Asmonei) – erano gli ebrei tradizionali – ortodossi.
o Idumei – sono stati forzatamente convertiti da Maccabei nel 120 a.C.
 Erano alleati dei Romani e avevano un grande influsso politico.
 Durante la conquista della Palestina i romani vennero aiutati dagli Idumei
o L’imperio diede privilegi agli ebrei a causa della natura speciale – ricevettero
l’autorizzazione ad avere un re affidando l’amministrazione al Sinedrio (costituito da:
nobiltà ebraica, sacerdoti e farisei)
 Rivolta di 40 aC.
o Erode il Grande Tetrarca, era il figlio di Antipatro (Idumeo). L’opposizione politici vi erano
gli Asmonei.
o Nel 40 gli Asmonei fecero una rivolta contro Erode. – Erode fuggi a Roma – I romani lo
dichiararono “Rei dei Giudei” – ristrutturò il Tempio di Gerusalemme, costruì la città e
fortezze.
 La prima rivolta Ebraica (66 d.C) contra i Romani
 La seconda rivolta Ebraica (132-135)

Capitolo 2 – Le comunità cristiane

 Punto di partita – Cristo risorte annunciato dagli Apostoli, a partire di Pietro. (Prima comunità
Gerusalemme (Ebraica) e Antiochia (ebraica) Ciascuna era diversa l’una dall’atra.
 La comunità di Gerusalamme
o Composta dei ebrei con un background fortemente ellenistico, animata per Pietro e
Giacomo
o Comunità giudaica – intollerante verso le altre culture. -> tutti cristiane dovevano essere
prima circoncisi e poi battezzati.
o Subì persecuzione da parte ei leader ebrei a causa del suo successo iniziale. La prima vera
nel 36 dC – morte di Stefano (Gruppo ellenisti).
o La comunità dispersa verso Siria ed altre parte della Palestina. I dispersi predicarono il
Vangelo creando nuove comunità dei credenti. (Lidia, Antiochia)
o Erode Agrippa iniziò una persecuzione nel 42 – desiderava di compiacere gli ebrei e
guadagnarsi la loro approvazione. Egli decapitò Giacomo il Maggiore. Questa persecuzione
si concluse con la morte di Agrippa nell’anno 44 dC.
o Nel 62 d.C. inizia nuova persecuzione dal sacerdote Hanan.
 Porta a morte Giacomo minore, venne effettuata dai capi ebrei per fermare la
crescita della comunità cristiana. Gli ebrei erano considerato una minaccia per il
giudaismo.
o Declino della Comunità Giudaica
 Dopo il 70, la comunità di Gerusalemme si spostò a Pella, per motivo della
resistenza ad unirsi agli ebrei. Questo spostamento segnò la rottura totale del
cristianesimo con i Giudei. La comunità rimane isolata dalle altre comunità per un
altro secolo e poi si sparse dalla storia. Caratteristici : volevano mettere in pratica la
legge mosaica
 Circa del 85 la liturgia della sinagoga fu incluso un anatema formale verso i cristiani
 Più tarde molti caddero in eresia come l’Adozionismo – Ebioniti (corrente di
giudeo-cristiani dei primi secoli). Negavano la divinità di Gesù che ritenevano figlio
adottivo di dio.
 La comunità di Antiochia
o Capitale della provincia di Sira. Fondata per membri della comunità di Gerusalemme
fuggitivi da Gerusalemme dopo la morte di Stefano. È il centro di lavoro missionari tra i
pagani (essi venivano battezzati senza esser circoncisi e senza l’osservanza della legge
mosaica).
o Più tarde Banaba riuscì a convincere Paolo per unirsi a lui dopo la conversione. È da qui che
Paolo partì per suoi viaggi missionari, e che per prima volta furono chiamati Cristiani.
o E ad Antiochia che porta la questione della circoncisione al primo Concilio di Gerusalemme
nell’anno 50 d.C.

 La comunità Paoline
o La figura di Paolo
 Paolo era ebreo, studiato in Gamaliele, uno dei rabbini più noti del tempo. La sua
cittadinanza e la familiarità con la cultura ellenistica contribuirono per l’efficacia di
sua predicazione.
 Paolo è considerato Padre della teologia cristiana, per mezzo le sue lettere cercava
di spiegare razionalmente l’esperienza e la fede cristiana. Offrì al cristianesimo il
carattere universale, liberando dalla sinagoga. Fece proclamare la giustificazione
per mezzo della fede in Cristo e per questo è possibile la salvezza per tutti greci,
giudei, pagani.
o Il suo metodo di Evangelizzazione
 Predicava principalmente nella città. Organizzava le nuove comunità con dei capi,
poi riprendeva i viaggi lasciando le comunità. Scriveva lettere di esortazione,
spiegazione. Quando poteva le visitava. Dal 44-62 sono state organizzate in tutte le
principali città lungo le coste del Mediterraneo (Efeso, Corinto, Filippi, Tessalonica
o La questione della circoncisione
 Dopo il 1°. Viaggio, tornando ad Antiochia, trovò che i giudaizzanti erano venuti da
Gerusalemme e avevano turbato la comunità gli impongo la circoncisione
o Il Concilio di Gerusalemme (50 dC)
 I cristiani avrebbero dovuto astenersi dal mangiare cibo offerto agli idoli
 Non mangiare animali soffocati (sangue dentro della carne lo torna impuro)
 Astenersi della fornicazione
 Fu chiesto di essere tollerante sia giudei o pagani
 Aiuta ai poveri di Gerusalemme (legami di carità tra i 2 gruppi)
o Arresto e Morte di Paolo
o Nel 58 arrivato a Gerusalemme dopo il suo 3°. Viaggio venne arrestato.
 Sottomesso al processo davanti al Sinedrio. Paolo fa appello a Cesare.
 In seguito visitò Spagna
 Paolo nuovamente arrestato a Roma dove fu decapitato nel 67. Durante la
persecuzione di Nerone. Decapitato, più tarde suo corpo venne sepolto a Basilica S.
Paolo fuori le Mura.
 San Pietro a Roma
o Preminente nel Collegio Apostolico. Dopo della fuga miracolosa dalla prigione, è andato a
Antiochia, Gerusalemme (al concilio), l’Asia Minore (scrisse la sua 1° lettera), nella Galazia,
in Cappadocia, a Corinto. Venne ucciso durante la persecuzione da Nerone e poi sepolto 67
o La Chiesa di Alessandria era una delle più importante. Vescovo Clemente,

Capitolo 3 La Chiesa nel periodo sub-apostolico


Introduzione
 Periodo dopo gli apostoli, tra la fine del primo fino al inizio del secondo. Caratterizzava : la speranza
venne di Cristo. I cristiani si impegnarono a scrivere la loro esperienza di fede.
 I cristiani avevano diversi nomi: i santi, gli eletti, la Chiesa di Dio, la nuova Israele. I fattori vincolanti:
l’eucaristia e il battesimo.
Caratteristiche
 Dopo la morte degli apostoli la loro autorità è stata trasmessa ai leder delle comunità: gli anziani
(presbiteri e vescovi) e i diaconi.
 Celebravano l’eucaristia e vari incontri spirituali.
 Comunione Universale : Ignazio di Antiochia fa riferimento la comunità universale usando il
termine “Chiesa Catolica”.
 Il primato romano :Nella lettera di Clemente di Roma dimostra che il Vescovo di Roma – resp.
Morale. La ortodossia Romana. Nel 150 -160 l’autorità episcopale venne fondata praticamente
nell’impero.
Diffusione del cristianesimo
 Promessa di uguaglianza. Tra schiavi le donne. Il buon esempi dei cristiani:
o L’esempio della vita quotidiana : sostengono degli insegnanti dei funzionari, delle vedove,
orfani, malati e disabili.
o L’esempio dei martiri : che manifestarono il desiderio di morire per Cristo.
o La verità intrinseca del cristianesimo : hanno data risposte alle negatività delle vita come il
dolore, la sofferenze, la morte. Cristo ha offerto una risposta alla morte.
 Il numero dei crstiani
o Entro l’anno 300 dC. Imp. Romano ci furono circa sette-dieci millioni, predominio urbano.

Capitolo 4 le Persecuzioni

 Aspetti delle persecuzioni : fino all’anno 250 (Edito di Decio)


o Non erano continue di 2 forme: a) locali (fino a 250) e generali (250-313) – l’imperio
o Non tutti considerati martiri.
o Non tutti desideravano morire per la loro fede.
 Le cause
o I propri cristiani : Non erano tolleranti verso le atri religioni. Rifiutavano di onorare i dei
romani che erano simbolo di unità e di prosperità dell’impero. (Erano considerati nemici del
impero”
o Era su una base politica che religiosa. Si rifiutavano di partecipare alle feste e celebrazione
organizzata in onore all’imperatore, i cristiani giustificavano che tale celebrazioni avevano
connotazioni pagane e immorale.
o I Padre della Chiesa come Tertulliano e Origine, insegnavano che i cristiani non devono
entrare nell’esercito. Avevano una visione relativa dell’autorità dell’imperatore.
o I cristiani avevano gradualmente smesso di osservare le legge mosaica.
o Il mistero collegato alle celebrazioni eucaristiche – i cristiani uccidevano i bambini per dopo
mangiare la carne e bere il sangue.
o L’opposizione anche a causa di calamità natuali
 Numero di persecuzioni
o Onorio scrive che ci sono 10 persecuzioni.
o Atanasio e nel libro dell’Apocalisse diceva c’erano 7.
 Numero delle vitime
o Sant’Agostino sarebbero migliaia di martiri per ogni giorno.
o Origine scrive nel contesto dove i pagani ridicolizzavano i cristiani (non molti sono stati
usccisi) – avrebbe cercato di screditare le pretese dei suoi avversai.
 Neroniana (64-68) - Il primo a perseguitare i cristiani
o Le cause : Nerone colloca fuoco che devastò Roma - Tra 18 e il 19 di luglio del 64. Incolpò i
cristini.
o Metodo : Crocifissione, fiaccole ardenti, torture. I cristiani erano visi come criminali .
 Base giuridica per la persecuzioni
o Fino a Decio non vi era alcuna legge esplicita contro i cristiani.
o Dai tempi di Nerone i cristiani venivano processati solo perché erano cristiani
o Lettera di Plinio (111 -112) a Traiano
 Il gruppo che erano cristiani dovevano rinunciare alla loro religione. Il gruppo che
ha dimostrato un determinazione ardente di continuare ad essere cristiano. Doveva
essere preso
o Riposta : affermò che il nome cristiano stesso era sufficiente per incorrere alle punizioni.
o Assenza di Base giuridica
 Non c’erano leggi nell’impero contro i cristiani. Il governatore non c’era la
conoscenza dell’esistenza d’una legge contro i cristiani.
 Tertulliano dichiarò “…perché li perseguitate?”

Capitolo 5 – La persecuzione generale di Decio e di Valeriano


 Decio : era la prima persecuzione sulla base di una legge.
o In questo periodo i cristiani non potevano venerare Gesù crocifisso e risorto. Moti
lasciarono la Chiesa.
o 3 gruppi : quelli che “tradivano” la fede “ilapsi” i sacrificati, i purificati (incensamento) e i
libellatici (coloro che avevano ottenuto i certificati per mezzi segreti)
o Origine e i vescovi di Gerusalemme e Antiochia morirono in prigione.
o La persecuzione si concluse con l9mprovvisa morte di Decio nell’anno 251 – ucciso dai
barbari
o Dopo la persecuzione i lapsi volevano tornare alla Chiesa. La chiesa sviluppo per sé una
teologia attorno al sacramento del Battesimo affermando la necessità di solo una volta.
 Valerio (258) per finanziare no per la fede
o Egli divenne imperatore nel 254, li in principio era gentile con i cristiani. Più tarde nella
guerra con i persiani voleva soldi per finanziare la guerra. Confisca le proprietà dei cristiani
o Obiettivo : fu principalmente rivolta al clero e ai cristiani ricchi.
 Periodo di relativa pace
o Gallieno (260-8) successore di Valeriano. Emesse un decreto a favore dei cristiani (restaurò
luoghi di culto, beni ecclesiastici. È stato un periodo di relativa pace che durò più di 40 anni
o Eusebio di Cesarea considerò questo un periodo di gloria e libertà (evangelizzare i barbari e
i Greci).

Capitolo 6 – La persecuzione di Diocleziano (284 -311)

 Riorganizzazione dell’Impero
o Nel 286 decide riorganizzarlo. Divise l’impero in 2 parti: a) orientale (Diocleziano) b)
occidentale (Massimiano). Massimiano diviso l’impero in 4 parti.
o Questo sistema non era basato sul principio della successione ereditaria, ma su
cooptazione.
o Il crollo del sistema
 Nel 305, Diocleziano e Massimiano abdicarono al trono.
 Nel 306, l’esercito di Costantino proclamarono come Cesare.
 Nel 311 Galerio morì, e in Occidente ci fu una battaglia tra Massenzio e Costantino
 Nel 313 Docleziano morì
o Costantino l’imperatore Unico
 Nel 313 Costantino e Licinio accordo di pace, aleanza conro Massimino i Oriente.
Massimino si suicidò .
 Licinio dichiarò guerra a Costantino. Licinio venne imprigionato è ucciso nel 324.
 Costantino si trovò ad essere l’unico imperatore.
 La persecuzione (303-311)
o Nel 303, passò un edito su istigazione di Galerio (situazione politica)
 Tutte le chiese devono essere distrutte.
 Le sacre scritture, libri liturgici, di preghiera, dovevano essere consegnati per esser
bruciati
 Riunioni per il culto divino – proibiti
o L’edito venne messo con intensità variabile : In Oriente è RIGOROSA (perché c’erano più
cristiani). In Occidenti non rigida d’un atteggiamento verso il sincretismo religioso.
o Intensificazione della persecuzione
 Dopo il passaggio del decreto c’era un incendio nel palazzo di Diocleziano. Fa
passare altri 3 editti. Arrestando (sacerdoti, vescovi e diaconi). Santi: Agnese, Felice,
Papa Marcellino…
o Cessazione delle persecuzione con la dimissioni di Diocleziano nel 305. Pure nel occidente il
306 Massenzio diede la libertà di culto ai cristiani. Dopo Costantino. Nel Oriente
continuarono in modo molto inteso fino al 311.
o Galerio si ammalò diede la colpa al fatto che sia gli dei romani o dei cristiani erano
arrabbiati con lui. Così passò un edito a favore dei cristiani (liberi praticare la religione
o Massimo Daza, continuò la persecuzione, basandosi sulla clausola dal edito di Galeriano.
Costantino e Licinio scrissero a Daza chiedendogli di fermare la persecuzione. Il fine solo è
riuscito pochi mesi dopo l’Editto di Milano, quando Licinio lo uccise ad Adrianopoli.

Capitolo 8 – Il Periodo Post-Costantino

 La battaglia di Ponte Milvio (312) contro Massezio


o 306 proclamato imperatore. Con la vittoria Costantino divenne il padrone di tutto l’impero
romano occidentale.
o Attribuì su vittoria a Dio del cristianesimo. Ha fatto un arco di vittoria posto di rilievo nella
città. Subito scrive a Massimo Daza per fermare la persecuzione dei cristiani.
 Edito di Milano (313) – Libertà religiosa per i cristiani
o Costantino e Licinio si incontrarono a Milano per promulgare l’Edito di Milano
 Le Misure Favorevoli di Costantino
o L’edito dichiara la libertà religiosa
o Dichiarò la Domenica, un giorno di riposo
o Proibì mutilazioni e vietò la crocifissione come rispetto a Cristo
o Proibì il concubinato. Diede forza di decisione giudiziarie dei vescovi.
o Passò leggi contro gli eretici e scismici.
o Costruzione Palazzo Laterano Oggi conosciuto come Basilica di San Giovanni – Basilica San
Pietro, in Terra Santa (Chiesa del Santo Sepolcro e la Chiesa della Natività). Ecc-
 Costantino l’imperatore Unico (324)
o La vittoria divenne l’imperatore unico. Cominciarono celebrare le feste cristiane.
Paragonavano Costantino ad Abramo e Mosè.
 Costantino e il paganesimo
o Lui considerava sua vittoria contra i paganesimo. Voleva cambiare la capitale daRoma ad un
luogo nuovo. Destrusse i luoghi dediti a l culto pagano e costruì la nuova città
Costantinopoli. È stata capitale dell’imperio d’Oriente fino all’anno 1453, dove cadrebbe ai
turchi.
 Inizio dell’Alleanza Chiesa-Stato
o I vescovi erano i veri leader della comunità ecclesiali. I cristiani godevano la protezione
dello stato. Le conversioni di massa : l’uso della forza da parte della chiesa, status ufficiale
data al clero.
o Quelle che non erano conformi il modi della Chiesa venivano dichiarati nemici dello Stato.
L’inizio di perseguizioni.
 Il battesimo e la morte di Costantino (337) – ricevuto poco prima della morte (pratica comune ..).
Capitolo 9 – La Chiesa dei Sette Concili
I concili erano convocati dagli imperatori e svolti in Oriente, perché è dove uscirono tutte le eresie
cristologiche e trinitarie, attraverso le loro riflessione sul mistero di Cristo, dove cercavano sempre di dare
un contenuto intellettuale all’esperienza cristiana. In queste processo molti hanno caduto in eresia. Per
risolvere questi problemi il papa con l’appoggio dell’imperatore, preoccupato soltanto della pace e l’armoni
dell’impero, convocava un concilio ecumenico (di tutta la Chiesa) per affrontare le eresie. Il concilio è
l’espressione di tutta la Chiesa, presieduto dal papa che stabilisce la tematica, i giorni e chiude i lavori.
Nella storia della Chiesa ci sono stati 21 concili ecumenici. I primi otto concili ecumenici sono stati
convocati, aperti, diretti e convalidati non dal papa di Roma bensì dall'imperatore. I primi quattro di questi
concili erano considerati così importanti perché in essi si studiò, si discusse, e si presero decisioni che
definirono i dogmi fondamentali riguardo la Trinità e alla Cristologia. Me non tutti accettavano le decisione
del concilio, questo provocava una nuova riflessione contraria a quelli dette che arrivava a un altro concilio.
Se crea un circolo di tesi, antitesi e sintesi che diventava un’altra tesi con un’antitesi, ecc.

PRIMO CONCILIO: NICEA (325)


CAUSE
- Il Melizianismo: Melezio (Melizio) 320, vescovo della chiesa di Licopoli (Alessandria), da fronte ai Lapsi,
ha presso un atteggiamento di molto rigor contra loro, punirli con severità o escluderli della chiesa. Ha
litigato col vescovo di Alessandria: Pietro, e nella sua assenza Melezio ha occupato la Chiesa di
Alessandria iniziando cosi il sisma.
- Arianesimo: 318, Ario. Considerava che il Figlio era stato creato dal Padre, e che era un tempo nel
quale il Figlio non esisteva, facendo cosi che il Padre era più grande del Figlio, una scala nella divinità e
un certo subordinazionismo. Ario scrive la Thalia (banchetto) dove espone la sua dottrina e allo stesso
tempo compone canzoni con la sua teologia.

Costantino preoccupato per l’unità della Chiesa (forse) convoca il concilio per portare la pace all’impero
anche per dimostrare l’unità con i vescovi. Nel concilio erano 300 vescovi, quasi tutti di oriente e se pensa
che 5 erano della chiesa di occidente, il papa Silverio I non si è presentato ma inviò a i suoi rappresentati. A
Nicea erano rappresentate tutte le correnti teologiche allora sostenute relativamente alla dottrina
trinitaria. Erano gruppi ariani e contrari, tra quelli il vescovo Alessandro di Alessandria il quale fin dall’inizio
aveva denunciato l’arianesimo come un drammatico pericolo per la Chiesa.
ALLEANZE
C’erano anche diversi corrente teologiche, e quelli di pensiero diversi di Ario hanno fatto alleanza. Il
monarchianismo (gradi nella divinità dove il Figlio e lo Spirito e in gradi inferiore al Padre), che deriva del
monoteismo giudaico, un tipo di subordinazionismo. Se manifesta anche il modalismo: il Padre, il Figlio e lo
Spirito sono modi di apparire dell’unico Dio. Questa teologia era d’accordo con il patripassianismo che
pensava che nella croce ha sofferto il Padre, perche tutti due sono forma di presentarsi dall’unico Dio.
L’ANDAMENTO DEL CONCILIO
A Nicea si integra una confessione di fede preesistente, introducendo alcune proposizioni o formule che le
conferivano un carattere più chiaramente e marcatamente antiariano:
- Omooùsios: Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre. Il Figlio non
era meno divino del Padre.
- Consostanziale: Padre e Figlio erano una cosa sola in un’unica divinità. (una sostanza in tre persone –
Tertuliano)
Queste idee sono prese nel credo che esprimono il pensiero di Nicea. L’imperatore esiliò Ario e i due
vescovi suoi stretti seguaci.
SENTENZE GIURIDICA E DISCIPLINARE
- Per il scisma di Melezio: il vescovo (Melezio) può rimanere nella città di Licopoli ma senza poter
esercitare l’autorità, non poteva andare ad altre città per ordinare i suoi seguaci, le ordinazioni
effettuate da Melezio erano considerate non valide.
- La pasqua se celebra la domenica dopo il plenilunio di primavera.
- Riconosce al vescovo di Aelia Capitolina (Gerusalemme) un primato di onore.
- Se proibisce ai preti la coabitazione con donne, ma quelli sposati non si obbliga la continenza.
- La riconciliazione dei lapsi.
- La domenica e il giorno di Pentecoste non si deve pregare in ginocchio.
Il concilio di Nicea è veramente ecumenico e prende decisione in materia di fede. Il modo con cui si arriva
alla sentenza è significativo per la storia dei dogmi: tra gli errori la chiesa cerca di fissare singoli precetti di
fede.

SECONDO CONCILIO ECUMENICO: COSTANTINOPOLI 381

Le decisione del concilio di Nicea se presentò fragile. Gli ariani ed altri rifiutarono la dottrina di Omooùsios,
la Chiesa di oriente è in crisi ma la chiesa di occidente se mantiene fedele al concilio. Ario, Eusebio di
Nicomedia e gli altri seguaci a suo tempo esiliati furono riabilitati dall'imperatore dopo che ebbero
sottoscritto formule di fede piuttosto vaghe. I vescovi niceni furono sistematicamente deposti. Atanasio, dal
328 vescovo di Alessandria, si oppose a questa politica anti-nicena e fu esiliato cinque volte. Le diverse
tendenze teologiche del tempo erano: omousiani: Figlio consostanziale (omoousios) al Padre; ii) anomei:
Figlio diverso (anomoios) dal Padre; iii) omeusiani: Figlio simile (omoios) al Padre; iv) Semiariani: simile in
essenza.
Costantino morì, dopo lui il suo Figlio Costantino II è ucciso. Gli succedettero per l'occidente Costante,
niceno, e per l'oriente Costanzo II, ariano. Costante muore e Costanzo diventa l’unico imperatore, chi
costringe ai vescovi a sottoscrivere formule ariane sotto pena di esilio o carcere. Il papa resiste alle
pressioni e alle minacce di Costanzo che voleva l’arianesimo sia la confessione di fede dell’impero. Dopo la
sua morte c’erano governi pro e contra Ario.
Nel 381 si riunirono a Costantinopoli nel palazzo imperiale 150 vescovi orientali, tra cui Gregorio di
Nazianzo, i fratelli di Basilio, Gregorio di Nissa e Pietro di Sebaste, Melezio di Antiochia e Cirillo di
Gerusalemme. Il 9 luglio 381 il concilio terminò i suoi lavori. Il credo di Nicea veniva assunto ed integrato
con importanti precisazioni circa la divinità dello Spirito Santo. Prendeva così forma il Simbolo niceno-
costantinopolitano. Basilio, in particolare, era riuscito ad elaborare la formula: Dio è una sostanza
(omoousios), ma in tre persone (ipostasi) distinte. Aveva anche chiarito definitivamente la natura divina
dello Spirito Santo contro quanti la mettevano in dubbio o la negavano apertamente, i pneumatomachi e
macedoniani.

TERZO CONCILIO: EFESO 431


Dopo il Concilio di Costantinopoli sorsero nuovi conflitti a proposito della definizione del rapporto tra
natura umana e natura divina in Gesù Cristo. Apollinare di Laodicea: il logos non ha assunto un’anima
umana ragionale, ma aveva l’anima divina. A questa idea rispose Gregorio di Nazianzo dove afferma che
Gesù ha assunto tutta l’umanità e cosi sia salva. Nestorio separava l’umanità di Cristo e la sua divinità, e in
base a questo Maria avrebbe potuto essere chiamata soltanto "Madre dell'uomo Gesù” o al massimo
"Madre di Cristo", ma certamente non "Madre di Dio" (Theotokos).
Il vescovo di Alessandria Cirillo colse l'occasione per lanciare un attacco contro Nestorio. Le sue lettere
ebbero notevole risonanza e gli procurarono non pochi seguaci fra i monaci egiziani, a Roma e presso la
corte imperiale. Un sinodo romano nel 430 condannò Nestorio.
IL CONCILIO
L'imperatore Teodosio II (408-450) convocò il concilio a Efeso insime al papa Celestino I. Venne invitato
anche Agostino ma è morto prima. Sia i preparativi sia l'andamento dei lavori furono agitati da turbolenze.
Cirillo ricorse in qualche caso addirittura alla forza, si sentì l'autentico signore del concilio, voleva sopra tutti
vincere quel concilio. Ci furono tentativi di corruzione indegni di un vescovo del quale il vecchio e saggio
Tillemont ebbe a scrivere. “S.Cirillo è santo, ma non si può dire che tutte le sue azioni siano sante”.
Il concilio è stato molto agitato, Cirillo a deposto sia Nestorio come Giuvanni di Antiochia e i suoi seguaci.
L'imperatore fece arrestare sia Cirillo che Nestorio e Mennone, vescovo di Efeso. L’11 luglio i vescovi
approvarono la deposizione di Nestorio.
L'imperatore sostenne alla fine il partito maggioritario alessandrino (quello di Cirilo) e chiuse il concilio
nell'ottobre del 431. Alla fine aveva vinto il partito di Cirillo, dal momento che l'imperatore tratteneva in
carcere il solo Nestorio. L'unico risultato del concilio fu la condanna di Nestorio e la conferma del titolo
'madre di Dio': non venne formulato nessun testo e nessun simbolo.
Sarà sempre motivo di rammarico il fatto che ad Efeso non si sia arrivati ad una discussione oggettiva,
concreta e serena tra Nestorio e i suoi amici da un lato e Cirillo dall'altro. Forse Nestorio avrebbe
riconosciuto il termino de theotokos e Cirillo avrebbe visto che Nestorio si era impegnato seriamente nella
comprensione dell’unità sostanziale delle due nature in Cristo.
Nestorio era esiliato nel 435 nell’oasi di El Kharga, presso Tebe in Egytto dove morì intorno al 451. Si dice
che prima di morire perdonò tutti quelli che “lo perseguitavano”! Quando in seguito Nestorio, durante il
suo esilio, venne a conoscenza dell'Epistula ad Flavianum di papa Leone (449), dichiarò subito in una lettera
alla popolazione di Costantinopoli che egli era pienamente d'accordo con la cristologia di Leone e di
Flaviano.

Il Quarto concilio ecumenico – Cacedonia 451


Nell’insegnamento di Cirillo, insisteva sulla unicità della natura divina del Verbo. I successore di Cirillo,
Dioscoro di Alessandria e il monaco Eutiche di Costantinopoli, sostenevano una dottrina cristologica :

“monofisismo” = l’unica natura (divina) – Cristo assorbe completamente la natura umana.


Nell 448 Eusebio di Dorileo accusò Eutiche davanti al sinodo permanente di Costantinopoli, sostenendo che
egli rifiutava la dottrina delle due natura di Cristo. Fu colpito dall’anatema.
Nel 449 L’imperatore Teodosio II (401-450) decise di risolvere la questione con il concilio che si era riunito a
Efeso. I monofisiti guidati dal Dioscoro si videro accusati di “nestorianesimo”, ma le irregolarità e le
violenza in questo sinodo lo fecero passare alla storia come “latrocinio” di Efeso (esclusione dal numero dei
concili ecumenici riconosciuto dalla trad. ecclesiastica).

1. Il concilio di Cacedonia del 451

 500 vescovi da tutto l’oriente. L’occidente fu rappresentato da una piccola delegazione. Si rifiuta la
teoria monofisita. Come il dogma “In Cristo ci sono due nature, non confuse, non trasformate, no
divise no separate, bensì congiunte in una sola persona o ipostasi.
 Il canone 28 riaffermò i privilegi della sede di Costantinopoli “la nuova Roma”.

2. L’eredità di Calcedonia

 Nel concilio si era creata tensione tra i teologi orientali e occidentali (Chiesa di Roma e l’oriente). Il
pensiero orientale era inclinato alla unità, dopo Calcedonia. Accentuò la fusione Religione e
politica. Mentre l’occidente faceva suo quel fondamentale duofisismo, l’oriente tendeva invece al
“monofisismo politico”. Ci furono delle separazioni e formazione di diversi chiese in oriente, dei
vescovi e delle diocesi del patriarcato di Antiochia ne rifiutò le decisione dogmatica.
 Queste diocesi si costituirono autonoma “Chiesa di Oriente, con centro patriarcale a Seucia-
Ctesifonte”, assumendo l’affermazione : l’esistenza di “una sola natura incarnata nel Verbo di Dio”
– la Chiesa siro-ortodossa nell’ambiento del patriarcato di Antiochia / la Chiesa copta ortodossa
nell’ambito del patriarcato di Alessandria.

Il Quinto concilio ecumenico – Costantinopoli II - 553


Un secolo dopo Cacedonia i monofisiti erano ancora numerosi e conservavano molti agganci politici alla
corte di Costantinopoli, tra di loro Giustiniano, Imperatrice Teodora.
Giustiniano, promulgò nel 543-544 un editto con cui si prefisse di ricucire i rapporti coi monofisiti. Nel 546
Papa Vigilio fu prelevato da Roma e condotto forzosamente nella capitale bizantina, per controfirmare al
decreto. Vigilio rifiutò di firmarlo. L’11 aprile 548 il pontifice condanna i tre capitoli. Vigilio convoca il
concilio ecumenico.
Giustino aveva convocato un numero di vescovi da tutti i 5 patriarcati. Il concilio si riunì 5 maggio 553 nella
basilica di Santa Sofia, la cattedrale di Costantinopoli. Il patriarca di Costantinopoli, Eutichio, presidente del
sinodo.
L’approvazione dei canoni conciliari di condanna del nestorianesimo.
Teodoro di Mopsuestia (maestro di Nestorio – già condannato dal concilio di Efeso del 431), Teodoro aveva
scritto :
 contro questo sinodo e contro i 12 anatematismi di Cirillo in difesa di Nestorio.
 la lettera di iba, dove si afferma che dalla vergine Maria è nato un puro uomo (eresia condannata al
concilio di Costantinopoli).
 Che il concilio di Efeso aveva condannato Nestorio senza il dovuto esame
 Chiamò empi e contrari alla retta fede i dodici capitoli pronunciati ad Efeso da Cirillo contro
Nestorio
 Il secondo Concilio di Costantinopoli proclamava infine la
“ verginità perpetua di Maria” 14-05-553 per papa Vigilio
 Rigetta 60 proposizioni di Teodoro di Mopsuestia, si concluse con 14 anatematismi.

VI Concilio Costantinopoli III (680-81)


Convocato e presieduto dall’imperatore Costantino IV, per trattare sulla questione dogmatica della figura di
Cristo e le sue volontà (umana e divina). Condanna ufficialmente al Papa Onorio I che sosteneva il
monotelismo (una volontà in Cristo) in linea con quanto il Concilio de Calcedonia aveva definito nel 451. I
padri conciliari affermarono :« Predichiamo che in lui [Cristo] vi sono due volontà naturali e due
operazioni naturali, indivisibilmente, immutabilmente, inseparabilmente e senza confusione, secondo
l'insegnamento dei santi padri. I due voleri naturali non sono, come dicono gli empi eretici, in contrasto
fra loro, tutt'altro. Ma il volere umano è subordinato, non si oppone né resiste, si sottopone, invece, al
volere divino e onnipotente»

VII Concilio Niceno II (787)


Il contesto, il giudaismo evitava la rappresentazione del sacro e del divino e lo stesso fece il cristianesimo
primitivo paleocristiano, che invece faceva ricorso ai simboli (pesce, ancora, agnello, ecc.). Con il IV secolo
sotto l'impulso dello spirito greco, i cristiani cominciarono a decorare i luoghi di culto, e il passo successivo
fu inevitabilmente la rappresentazione del sacro. Le immagini finirono per non avere solo una funzione
decorativa, ma stavano al centro della vita liturgica e cominciò a svilupparsi un vero e proprio culto.
Leone III (717-741) cerco di eliminare la venerazione delle icone facendo eliminare le icone stesse, ma
questo suscito una lotta tra iconoclastici (movimento di distruzione delle immagini) e iconoduli (favorevoli
al culto delle immagini).
Costantino V (740-775) successore di Leone III , continuò la politica iconoclasta e condannò il culto delle
immagini, perché esso non era solo idolatria, ma vera e propria eresia. Nessuno degli altri patriarcati della
cristianità (Roma, Alessandria, Gerusalemme, Antiochia) accettò queste decisioni.
Il concilio viene convocato dall’imperatrice Irene, nella chiesa dei Santi Apostoli a Costantinopoli, per
trattare sulla questione del rifiuto delle immagini o iconoclastia, che subiva la Chiesa orientale ed in
particolare la Chiesa imperiale di Costantinopoli per almeno un secolo.

All’inizio del concilio fu letta la lettera del Papa Adriano I, che esponeva il punto di vista occidentale a
proposito delle immagini sacre. Questa lettera venne applaudita dai padri conciliari. Ma, la presenzia
dell’esercito, che appoggiava ai vescovi iconoclastici, costrinse l’assemblea a sciogliersi e per maggiore
sicurezza Irene trasferì il concilio a Nicea.

Tra i padri conciliari non vi era unanimità di giudizio e neanche sullo stesso significato delle parole
venerazione e culto. Gli oppositori al culto delle immagini potevano partecipare al concilio solo se si
ritrattavano e conservavano silenzio.

A Nicea si tennero sette sedute, mentre l’ultima ebbe luogo a Costantinopoli, nel palazzo imperiale, dove gli
imperatori firmarono solennemente gli atti e le decisioni conciliari, di accettare il culto delle immagini.

Il concilio decise anche alcuni canoni di riforma. Tra essi i più significativi sono:
 l’elezione dei vescovi deve essere libera da ogni ingerenza laica
 ai vescovi è fatto divieto di raccogliere oro o denaro
 viene imposto l’obbligo annuale di indire sinodi provinciali per discutere di problemi comuni
 è vietato accogliere nella chiesa quegli Ebrei che non si convertono sinceramente: è meglio che
siano sinceri ebrei che falsi cristiani
 un sacerdote non può lasciare la sua parrocchia senza una decisione del vescovo, non può reggere
due parrocchie contemporaneamente, deve vestire in modo decoroso ma non raffinato o ricco
 viene decisa una netta separazione tra monaci e monache (divieto di visita, di costruire monasteri
doppi, di lasciare il proprio monastero per un altro).

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