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La storia della Chiesa è una scienza teologica che studia come la Chiesa è progredita attraverso i
secoli e indica l’intervento di Dio attraverso i secoli. Studia la costituzione e organizzazione, la
liturgia, la disciplina, i costumi e la cultura, l’arte e la letteratura, la dottrina e la scienza della
Chiesa e delle piccole comunità dei credenti, prima in Gerusalemme e dopo nel mondo. La storia
della Chiesa ha un metodo proprio che la fa una scienza al servizio della teologia.
Come scienza teologica la storia della Chiesa ha due realtà, la prima è una realtà invisibile: è la
realtà spirituale della Chiesa, che indica la presenza dello Spirito Santo nella Chiesa, la chiesa
della fede. Quest’aspetto non può essere visto o verificato soltanto può essere creduto. La
seconda realtà e quella visibile: questa è la chiesa storica, presente in suoi membri coinvolta
anche nella debolezza e insuccessi di loro. Questa è la Chiesa che può essere verificata e in
grado di studio. Per noi cristiani lo studio della Chiesa deve avere una visione di fede, perche
anche tutti gli sballi che sono nella Chiesa non possiamo giudicarla e condannarla, ma crediamo in
lei come madre.
Una prima importanza è di avere uno studio sistematizzato della Chiesa, pero comprendere le
diverse tappe della Chiesa, tutta la sua complessità e allo stesso tempo per comprendere così i
diversi dogmi. I diversi dogmi sono legati a un particolare momento e in un determinato contesto e
questi sono i risultati di discussioni lunghe.
Un altro elemento e la liturgia. Nella storia della Chiesa se può prezzare come la liturgia è
cambiata nel trascorso dei secoli, i fattori storici che l’hanno favorita e come ha successo. Ad
esempio dopo il terzo secolo il latino diventa la lingua ufficiale della Chiesa di occidente per lo
spostamento del potere nella Chiesa a Roma. La diffusione del rito romano in tempo di
colonizzazione, ecc.
La storia della Chiesa aiuta nel dialogo ecumenico, perché con lo studio della storia vennero più
chiari i diversi momenti di separazione e quelli hanno stato gli elementi che l’hanno favorita. Con
questo studio se può scoprire più facilmente gli elementi che uniscono le diverse chiese i di entrare
in un dialogo più informato e intelligente. La storia della Chiesa rende il dialogo più efficace tra i
non cristiani perché ci permette di capire la sua mentalità. La chiesa ha creduto, per secoli, nel
principio di fuori della Chiesa non c’è salvezza, e per questo ha agito impietosamente verso le altre
religioni al punto di che altri cristiani odiavano gli aderenti ad altre religione per credere di essere
parte di una religione superiore. In questo contesto la chiesa ha fatto diversi eventi contra altra
religione e nelle diverse epoche contra i propri cristiani che hanno voluto un cambio.
Giovani Paolo II nel 2000 nei preparativi del giubileo ha chiesto perdono per i peccati commessi
per la Chiesa:
- Nel servizio della verità (bruciando gli eretici, condanna a Galileo)
- Contra l’unità dei cristiani (le guerre di 30 anni contra i protestanti)
- Contra il popolo d’Israele (campo di concentramento, ecc.)
- I peccati contro l’amore, la pace, i diritti delle persone, il rispetto per la cultura e la religione in
tempo della colonizzazione, ecc.
- I peccati contro la dignità della donna e l’unità del genero umano
- I peccati relativi ai diritti fondamentali delle persone.
Altro aspetto importante della storia della Chiesa è che essa sta in continuo cambio, quindi sempre
se deve guardare indietro per capire il processo di cambio che fa la Chiesa, anche per non perdere
di vista la Tradizione della Chiesa e fare una rottura totale con il passato (anche per non
commettere gli stessi sbagli). Abbiamo bisogno di conoscere la storia del passato per capire le
autentiche tradizioni della Chiesa e avere questo senso di continuità nella storia e cosi fare una
riforma migliore.
La Chiesa aveva paura che se i fedeli sapessero di alcuni difetti ed errori della Chiesa, avrebbero
perso il loro senso di sentire con la Chiesa e dopo avrebbero ritenuto che nessuna dottrina o legge
morale è permanente e tutto nella Chiesa si modifica. Ciò che stiamo facendo oggi potrebbe
essere non più obbligatorio domani perché tutto è relativo. Ma ora la c’è più apertura per parlare
dei fatti anche di vedere la realtà.
Avere un metodo significa che è verificabile e per tanto diventa una scienza. Il metodo della storia
della Chiesa è diviso in tre parti:
- Ricerca delle fonti: tutto ciò che aiuta a gettare luce sul passato (letterale e materiale)
- Verifica delle fonti: per accertare la loro validità, si sono false tutto l’argomento è falso.
- Narrazione/interpretazione: che porta alla conclusione scientifica.
Un esempio di una verifica de una fonte falsa è la donazione di Costantino dove l’imperatore dona
alla Chiesa e al vescovo di Roma la giurisdizione civile sulla città di Roma, la superiorità del potere
papale su quello imperiale, il primato del vescovo di Roma e la sovranità del pontefice su tutti i
sacerdoti e su tutte le chiese. Il filologo italiano Lorenzo Valla dimostrò in modo inequivocabile che
questo documento è falso. Come se può fare?
- Prova esterna: si basa sul materiale utilizzato per scrivere, questo rivela i diversi tipi di
materiali e il suo uso secondo l’epoca.
- Prova interna: lo stile del documento e della scrittura che cambia di volta in volta secondo il
periodo, anche l’uso del vocabolario.
La narrazione dovrebbe esser basata sulla convergenza dei fonti. Per considerare anche che i
documenti più antichi siano più importanti che quelle recenti perche possano dare una visione
differente, l’obiettivo della narrazione (perche ogni successo storico ha il suo), nessuno fa storia
solo per conoscere la verità, sino per difendere un punto della storia secondo il suo obiettivo, con
documenti basilari e facendo la propria interpretazione (la storia è scritta per vincitori?)
Le fonti possono essere: iscrizioni, graffiti, documenti, monumenti, monete, gli atti dei martiri,
passioni dei martiri, le liste episcopali, cronache, storia nazionale, atti dei sinodi, ecc. (cfr. I testi di
Archeologia Cristiana di Filacchione)
- Gli Atti dei Martiri: scritti dei processi dei martiri davanti al tribunale romano (fonte non
cristiana).
- Le passioni dei martiri: molto simili agli atti ma sono scritti dai cristiani, e tendono a essere più
esagerate.
- Gli elenchi Episcopali: lista dei nomi dei vescovi che governavano le diverse diocesi.
- Gli atti dei concili: registrazione dei concili: nomi dei partecipanti, le questioni, le decisioni, ecc.
- La storia nazionale: gli atti nei diversi luoghi dell’impero, la storia di ogni tribù: la Francia,
Spagna, Germania, ecc.) a partire del IV secolo.
- Gli scritti dei Padri della Chiesa: vediamo l’evoluzione dei dogmi, la struttura interna,
l’amministrazione e le pratiche liturgiche della Chiesa.
Punto di partita – Cristo risorte annunciato dagli Apostoli, a partire di Pietro. (Prima comunità
Gerusalemme (Ebraica) e Antiochia (ebraica) Ciascuna era diversa l’una dall’atra.
La comunità di Gerusalamme
o Composta dei ebrei con un background fortemente ellenistico, animata per Pietro e
Giacomo
o Comunità giudaica – intollerante verso le altre culture. -> tutti cristiane dovevano essere
prima circoncisi e poi battezzati.
o Subì persecuzione da parte ei leader ebrei a causa del suo successo iniziale. La prima vera
nel 36 dC – morte di Stefano (Gruppo ellenisti).
o La comunità dispersa verso Siria ed altre parte della Palestina. I dispersi predicarono il
Vangelo creando nuove comunità dei credenti. (Lidia, Antiochia)
o Erode Agrippa iniziò una persecuzione nel 42 – desiderava di compiacere gli ebrei e
guadagnarsi la loro approvazione. Egli decapitò Giacomo il Maggiore. Questa persecuzione
si concluse con la morte di Agrippa nell’anno 44 dC.
o Nel 62 d.C. inizia nuova persecuzione dal sacerdote Hanan.
Porta a morte Giacomo minore, venne effettuata dai capi ebrei per fermare la
crescita della comunità cristiana. Gli ebrei erano considerato una minaccia per il
giudaismo.
o Declino della Comunità Giudaica
Dopo il 70, la comunità di Gerusalemme si spostò a Pella, per motivo della
resistenza ad unirsi agli ebrei. Questo spostamento segnò la rottura totale del
cristianesimo con i Giudei. La comunità rimane isolata dalle altre comunità per un
altro secolo e poi si sparse dalla storia. Caratteristici : volevano mettere in pratica la
legge mosaica
Circa del 85 la liturgia della sinagoga fu incluso un anatema formale verso i cristiani
Più tarde molti caddero in eresia come l’Adozionismo – Ebioniti (corrente di
giudeo-cristiani dei primi secoli). Negavano la divinità di Gesù che ritenevano figlio
adottivo di dio.
La comunità di Antiochia
o Capitale della provincia di Sira. Fondata per membri della comunità di Gerusalemme
fuggitivi da Gerusalemme dopo la morte di Stefano. È il centro di lavoro missionari tra i
pagani (essi venivano battezzati senza esser circoncisi e senza l’osservanza della legge
mosaica).
o Più tarde Banaba riuscì a convincere Paolo per unirsi a lui dopo la conversione. È da qui che
Paolo partì per suoi viaggi missionari, e che per prima volta furono chiamati Cristiani.
o E ad Antiochia che porta la questione della circoncisione al primo Concilio di Gerusalemme
nell’anno 50 d.C.
La comunità Paoline
o La figura di Paolo
Paolo era ebreo, studiato in Gamaliele, uno dei rabbini più noti del tempo. La sua
cittadinanza e la familiarità con la cultura ellenistica contribuirono per l’efficacia di
sua predicazione.
Paolo è considerato Padre della teologia cristiana, per mezzo le sue lettere cercava
di spiegare razionalmente l’esperienza e la fede cristiana. Offrì al cristianesimo il
carattere universale, liberando dalla sinagoga. Fece proclamare la giustificazione
per mezzo della fede in Cristo e per questo è possibile la salvezza per tutti greci,
giudei, pagani.
o Il suo metodo di Evangelizzazione
Predicava principalmente nella città. Organizzava le nuove comunità con dei capi,
poi riprendeva i viaggi lasciando le comunità. Scriveva lettere di esortazione,
spiegazione. Quando poteva le visitava. Dal 44-62 sono state organizzate in tutte le
principali città lungo le coste del Mediterraneo (Efeso, Corinto, Filippi, Tessalonica
o La questione della circoncisione
Dopo il 1°. Viaggio, tornando ad Antiochia, trovò che i giudaizzanti erano venuti da
Gerusalemme e avevano turbato la comunità gli impongo la circoncisione
o Il Concilio di Gerusalemme (50 dC)
I cristiani avrebbero dovuto astenersi dal mangiare cibo offerto agli idoli
Non mangiare animali soffocati (sangue dentro della carne lo torna impuro)
Astenersi della fornicazione
Fu chiesto di essere tollerante sia giudei o pagani
Aiuta ai poveri di Gerusalemme (legami di carità tra i 2 gruppi)
o Arresto e Morte di Paolo
o Nel 58 arrivato a Gerusalemme dopo il suo 3°. Viaggio venne arrestato.
Sottomesso al processo davanti al Sinedrio. Paolo fa appello a Cesare.
In seguito visitò Spagna
Paolo nuovamente arrestato a Roma dove fu decapitato nel 67. Durante la
persecuzione di Nerone. Decapitato, più tarde suo corpo venne sepolto a Basilica S.
Paolo fuori le Mura.
San Pietro a Roma
o Preminente nel Collegio Apostolico. Dopo della fuga miracolosa dalla prigione, è andato a
Antiochia, Gerusalemme (al concilio), l’Asia Minore (scrisse la sua 1° lettera), nella Galazia,
in Cappadocia, a Corinto. Venne ucciso durante la persecuzione da Nerone e poi sepolto 67
o La Chiesa di Alessandria era una delle più importante. Vescovo Clemente,
Capitolo 4 le Persecuzioni
Riorganizzazione dell’Impero
o Nel 286 decide riorganizzarlo. Divise l’impero in 2 parti: a) orientale (Diocleziano) b)
occidentale (Massimiano). Massimiano diviso l’impero in 4 parti.
o Questo sistema non era basato sul principio della successione ereditaria, ma su
cooptazione.
o Il crollo del sistema
Nel 305, Diocleziano e Massimiano abdicarono al trono.
Nel 306, l’esercito di Costantino proclamarono come Cesare.
Nel 311 Galerio morì, e in Occidente ci fu una battaglia tra Massenzio e Costantino
Nel 313 Docleziano morì
o Costantino l’imperatore Unico
Nel 313 Costantino e Licinio accordo di pace, aleanza conro Massimino i Oriente.
Massimino si suicidò .
Licinio dichiarò guerra a Costantino. Licinio venne imprigionato è ucciso nel 324.
Costantino si trovò ad essere l’unico imperatore.
La persecuzione (303-311)
o Nel 303, passò un edito su istigazione di Galerio (situazione politica)
Tutte le chiese devono essere distrutte.
Le sacre scritture, libri liturgici, di preghiera, dovevano essere consegnati per esser
bruciati
Riunioni per il culto divino – proibiti
o L’edito venne messo con intensità variabile : In Oriente è RIGOROSA (perché c’erano più
cristiani). In Occidenti non rigida d’un atteggiamento verso il sincretismo religioso.
o Intensificazione della persecuzione
Dopo il passaggio del decreto c’era un incendio nel palazzo di Diocleziano. Fa
passare altri 3 editti. Arrestando (sacerdoti, vescovi e diaconi). Santi: Agnese, Felice,
Papa Marcellino…
o Cessazione delle persecuzione con la dimissioni di Diocleziano nel 305. Pure nel occidente il
306 Massenzio diede la libertà di culto ai cristiani. Dopo Costantino. Nel Oriente
continuarono in modo molto inteso fino al 311.
o Galerio si ammalò diede la colpa al fatto che sia gli dei romani o dei cristiani erano
arrabbiati con lui. Così passò un edito a favore dei cristiani (liberi praticare la religione
o Massimo Daza, continuò la persecuzione, basandosi sulla clausola dal edito di Galeriano.
Costantino e Licinio scrissero a Daza chiedendogli di fermare la persecuzione. Il fine solo è
riuscito pochi mesi dopo l’Editto di Milano, quando Licinio lo uccise ad Adrianopoli.
Costantino preoccupato per l’unità della Chiesa (forse) convoca il concilio per portare la pace all’impero
anche per dimostrare l’unità con i vescovi. Nel concilio erano 300 vescovi, quasi tutti di oriente e se pensa
che 5 erano della chiesa di occidente, il papa Silverio I non si è presentato ma inviò a i suoi rappresentati. A
Nicea erano rappresentate tutte le correnti teologiche allora sostenute relativamente alla dottrina
trinitaria. Erano gruppi ariani e contrari, tra quelli il vescovo Alessandro di Alessandria il quale fin dall’inizio
aveva denunciato l’arianesimo come un drammatico pericolo per la Chiesa.
ALLEANZE
C’erano anche diversi corrente teologiche, e quelli di pensiero diversi di Ario hanno fatto alleanza. Il
monarchianismo (gradi nella divinità dove il Figlio e lo Spirito e in gradi inferiore al Padre), che deriva del
monoteismo giudaico, un tipo di subordinazionismo. Se manifesta anche il modalismo: il Padre, il Figlio e lo
Spirito sono modi di apparire dell’unico Dio. Questa teologia era d’accordo con il patripassianismo che
pensava che nella croce ha sofferto il Padre, perche tutti due sono forma di presentarsi dall’unico Dio.
L’ANDAMENTO DEL CONCILIO
A Nicea si integra una confessione di fede preesistente, introducendo alcune proposizioni o formule che le
conferivano un carattere più chiaramente e marcatamente antiariano:
- Omooùsios: Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre. Il Figlio non
era meno divino del Padre.
- Consostanziale: Padre e Figlio erano una cosa sola in un’unica divinità. (una sostanza in tre persone –
Tertuliano)
Queste idee sono prese nel credo che esprimono il pensiero di Nicea. L’imperatore esiliò Ario e i due
vescovi suoi stretti seguaci.
SENTENZE GIURIDICA E DISCIPLINARE
- Per il scisma di Melezio: il vescovo (Melezio) può rimanere nella città di Licopoli ma senza poter
esercitare l’autorità, non poteva andare ad altre città per ordinare i suoi seguaci, le ordinazioni
effettuate da Melezio erano considerate non valide.
- La pasqua se celebra la domenica dopo il plenilunio di primavera.
- Riconosce al vescovo di Aelia Capitolina (Gerusalemme) un primato di onore.
- Se proibisce ai preti la coabitazione con donne, ma quelli sposati non si obbliga la continenza.
- La riconciliazione dei lapsi.
- La domenica e il giorno di Pentecoste non si deve pregare in ginocchio.
Il concilio di Nicea è veramente ecumenico e prende decisione in materia di fede. Il modo con cui si arriva
alla sentenza è significativo per la storia dei dogmi: tra gli errori la chiesa cerca di fissare singoli precetti di
fede.
Le decisione del concilio di Nicea se presentò fragile. Gli ariani ed altri rifiutarono la dottrina di Omooùsios,
la Chiesa di oriente è in crisi ma la chiesa di occidente se mantiene fedele al concilio. Ario, Eusebio di
Nicomedia e gli altri seguaci a suo tempo esiliati furono riabilitati dall'imperatore dopo che ebbero
sottoscritto formule di fede piuttosto vaghe. I vescovi niceni furono sistematicamente deposti. Atanasio, dal
328 vescovo di Alessandria, si oppose a questa politica anti-nicena e fu esiliato cinque volte. Le diverse
tendenze teologiche del tempo erano: omousiani: Figlio consostanziale (omoousios) al Padre; ii) anomei:
Figlio diverso (anomoios) dal Padre; iii) omeusiani: Figlio simile (omoios) al Padre; iv) Semiariani: simile in
essenza.
Costantino morì, dopo lui il suo Figlio Costantino II è ucciso. Gli succedettero per l'occidente Costante,
niceno, e per l'oriente Costanzo II, ariano. Costante muore e Costanzo diventa l’unico imperatore, chi
costringe ai vescovi a sottoscrivere formule ariane sotto pena di esilio o carcere. Il papa resiste alle
pressioni e alle minacce di Costanzo che voleva l’arianesimo sia la confessione di fede dell’impero. Dopo la
sua morte c’erano governi pro e contra Ario.
Nel 381 si riunirono a Costantinopoli nel palazzo imperiale 150 vescovi orientali, tra cui Gregorio di
Nazianzo, i fratelli di Basilio, Gregorio di Nissa e Pietro di Sebaste, Melezio di Antiochia e Cirillo di
Gerusalemme. Il 9 luglio 381 il concilio terminò i suoi lavori. Il credo di Nicea veniva assunto ed integrato
con importanti precisazioni circa la divinità dello Spirito Santo. Prendeva così forma il Simbolo niceno-
costantinopolitano. Basilio, in particolare, era riuscito ad elaborare la formula: Dio è una sostanza
(omoousios), ma in tre persone (ipostasi) distinte. Aveva anche chiarito definitivamente la natura divina
dello Spirito Santo contro quanti la mettevano in dubbio o la negavano apertamente, i pneumatomachi e
macedoniani.
500 vescovi da tutto l’oriente. L’occidente fu rappresentato da una piccola delegazione. Si rifiuta la
teoria monofisita. Come il dogma “In Cristo ci sono due nature, non confuse, non trasformate, no
divise no separate, bensì congiunte in una sola persona o ipostasi.
Il canone 28 riaffermò i privilegi della sede di Costantinopoli “la nuova Roma”.
2. L’eredità di Calcedonia
Nel concilio si era creata tensione tra i teologi orientali e occidentali (Chiesa di Roma e l’oriente). Il
pensiero orientale era inclinato alla unità, dopo Calcedonia. Accentuò la fusione Religione e
politica. Mentre l’occidente faceva suo quel fondamentale duofisismo, l’oriente tendeva invece al
“monofisismo politico”. Ci furono delle separazioni e formazione di diversi chiese in oriente, dei
vescovi e delle diocesi del patriarcato di Antiochia ne rifiutò le decisione dogmatica.
Queste diocesi si costituirono autonoma “Chiesa di Oriente, con centro patriarcale a Seucia-
Ctesifonte”, assumendo l’affermazione : l’esistenza di “una sola natura incarnata nel Verbo di Dio”
– la Chiesa siro-ortodossa nell’ambiento del patriarcato di Antiochia / la Chiesa copta ortodossa
nell’ambito del patriarcato di Alessandria.
All’inizio del concilio fu letta la lettera del Papa Adriano I, che esponeva il punto di vista occidentale a
proposito delle immagini sacre. Questa lettera venne applaudita dai padri conciliari. Ma, la presenzia
dell’esercito, che appoggiava ai vescovi iconoclastici, costrinse l’assemblea a sciogliersi e per maggiore
sicurezza Irene trasferì il concilio a Nicea.
Tra i padri conciliari non vi era unanimità di giudizio e neanche sullo stesso significato delle parole
venerazione e culto. Gli oppositori al culto delle immagini potevano partecipare al concilio solo se si
ritrattavano e conservavano silenzio.
A Nicea si tennero sette sedute, mentre l’ultima ebbe luogo a Costantinopoli, nel palazzo imperiale, dove gli
imperatori firmarono solennemente gli atti e le decisioni conciliari, di accettare il culto delle immagini.
Il concilio decise anche alcuni canoni di riforma. Tra essi i più significativi sono:
l’elezione dei vescovi deve essere libera da ogni ingerenza laica
ai vescovi è fatto divieto di raccogliere oro o denaro
viene imposto l’obbligo annuale di indire sinodi provinciali per discutere di problemi comuni
è vietato accogliere nella chiesa quegli Ebrei che non si convertono sinceramente: è meglio che
siano sinceri ebrei che falsi cristiani
un sacerdote non può lasciare la sua parrocchia senza una decisione del vescovo, non può reggere
due parrocchie contemporaneamente, deve vestire in modo decoroso ma non raffinato o ricco
viene decisa una netta separazione tra monaci e monache (divieto di visita, di costruire monasteri
doppi, di lasciare il proprio monastero per un altro).