Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Nell’insegnamento di Cirillo, insisteva sulla unicità della natura divina del Verbo. I successore di Cirillo,
Dioscoro di Alessandria e il monaco Eutiche di Costantinopoli, sostenevano una dottrina cristologica :
500 vescovi da tutto l’oriente. L’occidente fu rappresentato da una piccola delegazione. Si rifiuta la
teoria monofisita. Come il dogma “In Cristo ci sono due nature, non confuse, non trasformate, no
divise no separate, bensì congiunte in una sola persona o ipostasi.
Il canone 28 riaffermò i privilegi della sede di Costantinopoli “la nuova Roma”.
2. L’eredità di Calcedonia
Nel concilio si era creata tensione tra i teologi orientali e occidentali (Chiesa di Roma e l’oriente). Il
pensiero orientale era inclinato alla unità, dopo Calcedonia. Accentuò la fusione Religione e
politica. Mentre l’occidente faceva suo quel fondamentale duofisismo, l’oriente tendeva invece al
“monofisismo politico”. Ci furono delle separazioni e formazione di diversi chiese in oriente, dei
vescovi e delle diocesi del patriarcato di Antiochia ne rifiutò le decisione dogmatica.
Queste diocesi si costituirono autonoma “Chiesa di Oriente, con centro patriarcale a Seucia-
Ctesifonte”, assumendo l’affermazione : l’esistenza di “una sola natura incarnata nel Verbo di Dio”
– la Chiesa siro-ortodossa nell’ambiento del patriarcato di Antiochia / la Chiesa copta ortodossa
nell’ambito del patriarcato di Alessandria.