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INTRODUZIONE 1. IL CRISTIANESIMO PRENDE CONTATTO CON LA CULTURA. Nel secolo II il movimento cristiano, pur formando sempre una minoranza nella societ antica, cresce e diventa pi forte. Pian piano si profila e acquista una propria identit, con una propria collezione di testi sacri (il NT precanonico, accanto allAT), una propria liturgia e una organizzazione sempre pi forte. 2. SI SOLLEVANO LE CRITICHE Provoca degli atteggiamenti ostili (anticorpi) grosso modo da parte di quattro gruppi:
Gudaismo
1. C la crescente tensione con il giudaismo che, dopo il fallimento della seconda ribellione (degli anni 132-135 sotto Bar Kochba) e la dispersione del popolo ebraico, si chiude in se stesso. Dopo il 132 c separazione definitiva e distanza sempre pi grande tra sinagoga e cristiani.
Filosofia
2. C il disprezzo da parte delle persone colte e dei dotti che sono formati alla filosofia antica. Si convertono anche gli intellettuali e il cristianesimo alza il livello, diventa pi colto.
Dobbiamo tener presente qui che la filosofia non soltanto un sistema di pensiero intellettuale, ma comprende molto di pi. E anzitutto un modo di vivere, spesso fortemente ispirato anche a livello religioso. I dotti , che hanno frequentato tutto il programma delleducazione classica che culmina nella filosofia, disprezzano il movimento cristiano che ai loro occhi non una filosofia come tante altri correnti religiosi dellepoca. Gli ostacoli per prendere sul serio il cristianesimo sono: a) la fede nellIncarnazione del Logos divino, cio lo scandalo del sommo Dio che si sarebbe fatto uomo abbassandosi fino al punto di subire la morte alla croce; b) la povera qualit letteraria della Bibbia secondo i criteri classici, anzitutto dei libri dellAT che provengono dalla cultura semitica; c) gli antropomorfismi, cio lapparente attribuzione di qualit umane al sommo Dio.
Opinione pubblica
4. C anche la crescente ostilit da parte del grande pubblico che sta fuori. I cristiani, come gruppo speciale, acquistano una reputazione negativa. Non partecipano alle feste o agli spettacoli del teatro e si astengono da tanti eventi pubblici. Invece hanno le proprie riunioni, considerate segrete e esclusive, poich vi si ha accesso solo dopo uniniziazione
dalle condizioni assai radicali. Cos nascono i pettegolezzi e le calunnie dellopinione pubblica, con accuse come quella di cannibalismo, omicidio di bambini e incesto rituale (cfr. testo de Octavius). 3. RISPOSTA (DIFESA=APOLOGIA) In tutto questo contesto di ostilit da parte del mondo esterno, nasce una cultura di difesa del cristianesimo. C un gruppo di autori, verso la seconda met del II secolo, che vengono denominati apologisti. Il termine apo-logia (ajpologiva) significa una parola, o un discorso guridico, in difesa (per prendere le distanze da certe accuse). Gli apologisti sono i primi autori cristiani che si indirizzano, nel loro scritti, al mondo non-cristiano. La loro difesa si potrebbe riassumere in tre punti fondamentali:
Onorabilit morale
1. La negazione di essere un pericolo per lo stato, con laffermazione che la pratica di vita morale da parte dei cristiani piuttosto un sostegno della societ, pi che una minaccia.
Lidea di Dio
2. La critica della religione pagana, anzitutto per quanto riguardo il cattivo modo di vivere degli di della mitologia greca (che sono entrati anche nella religione romana).
Giustino il Martire
convert al cristianesimo, abbracciando questa religione come la vera e somma filosofia. Per la societ tardo-antica Giustino rimase un filosofo (portava il mantello dei filosofi). Si stabil a Roma e fond una scuola, come facevano tanti altri maestri. Scrisse molte opere ma ce ne sono rimaste solo tre: la Prima Apologia, la Seconda Apologia e il Discorso con Trifonio (un giudeo). Nel 165 Giustino fu decapitato, insieme ad alcuni compagni, per la sua testimonianza della fede cristiana, denunciato dal filosofo Crescente (tra il 163 e il 167). Atti dei Martiri.
Scritti
I APOLOGIA (153):
indirizzata ad Antonio Pio (138-161) pu essere distinta in due parti: la prima intende discolpare i cristiani dalle accuse ingiuste loro rivolte dai pagani; 4-12: condanna latteggiamento ufficiale verso i cristiani (nome; ateismo); la seconda, pi positiva, espone il contenuto dottrinale del Cristianesimo, la condotta dei suoi seguaci, il suo culto. 13-67 descrive la liturgia cristiana; 68: espone le quattro regole della procedura giudiziaria equa 1. procedura regolare di fronte alla corte 2. provare loffesa alle leggi romane 3. pena adeguata alla natura del reato 4 le accuse false vanno punite
II APOLOGIA
Rivolta contro il senato romano per lingiustizia (forse appendice della prima): dimostra la superiorit del Cristianesimo su ogni dottrina umana. Occasione: decapitazione di tre cristiani sulla base del semplice nome