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PONTIFICIA UNIVERSIT GREGORIANA

FACOLT DI TEOLOGIA
ANNO III - CICLO I


















































Corso TP1025
I primordi della salvezza
Prof. Mario Farrugia, sj





sintesi molto schematica da appunti e libro
fatta da uno studente






















































Anno Accademico 1996-97
TP1025 De primordiis salutis humanae: protologia christiana - Prof. Mario Farrugia - A.A. 96-97 - Sintesi delle lezioni - Pag. 1
Antefatto: alla ricerca di uno spazio intelligibile
Quattro situazioni e quattro provocazioni:
1. La scelta: dimensione solamente individualistica e incomunicabile?
2. Scienza, Teologia ed Ermeneutica biblica: quali rapporti?
3. La cosificazione e il fango gettati sulla parola Dio: come utilizzarla? Teologia apofatica?
4. La variet nel dibattito teologico
Cinque considerazioni
- Esiste una possibilit di uscire da un livello meramente soggettivo? Quale discorso etico?
- Le sfide di primo e secondo mondo (e del terzo, ormai):
a. societ
b. scienza
c. linformatica e il mondo dei mass-media
d. il futuro
- La necessit di nuovi miti
spiegazione dellorigine
motivo di identit (e codice di comportamento)
senso dellattuale (in vista di unapocalisse)
- Le risposte da parte della fede: il denominatore comune del nostro fare teologia sta nellAntropologia: la
comprensione delluomo e della natura alla luce della fede
Protologia: dallagere allesse
Escatologia: giustizia e progetto divino da ristabilire
- Il Magistero: la chiamata alla solidariet
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Introduzione: luomo costruttore di senso
1. La fine dei grandi racconti, dei miti: lassenza di un denominatore comune (Lyotard)
2. In una societ cristiana, la domanda fondamentale poteva essere: come posso vivere da immagine e somi-
glianza di Dio qual io sono? Oggi non siamo pi nemmeno sicuri di questa nostra immagine e somiglianza:
come e dove fondare lidea? Nel Dio che si comunicato in Ges Cristo sta persino la possibilit della diffe-
renza uomo-Dio... (Balthasar)
A. Chi il ricercatore del senso?
1. Antropologia teologica generale
Lultimo responsabile della teologia colui che la fa. Non c teologia oggettiva che non trovi riscontri
nelluomo o nella situazione o in un gruppo responsabile per quel dato di teologia.
a) Le domande (di Kant sullesistenza in senso cosmico)
1. Cosa posso conoscere? Metafisica
2. Cosa devo fare? Etica
3. Cosa oso sperare Religione
4. Cos luomo? Antropologia
Lultima questione, la pi alta, comprende le precedenti. La domanda e la risposta decisive sono quelle
sulluomo.
b) Il soggetto della ricerca: luomo costruttore di senso
Luomo il soggetto e il filtro della domanda stessa. E luomo che domanda a se stesso: cos luomo?
Al di l di tutto, rester sempre luomo (il singolo!) il portatore della domanda.
Luomo anche colui che ponendo la domanda, accoglie la risposta nelle sue categorie e secondo le sue possibi-
lit: in questo senso il costruttore del senso.
c) Loggetto della ricerca
1. Il senso teologico, il senso della vita
2. Io: ci che affermo delluomo, affermo di me stesso
d) Il fine del ricercatore (e della ricerca) di senso
1. Kant: la speranza sta alla felicit (e alla legge morale), come il sapere e la legge naturale alla conoscenza teo-
retica
2. Tommy: la beatitudine, da cui dipende la natura dei mezzi che permettono di raggiungere il fine
3. Esopo: luomo che risponde sempre alla domanda, anche se in tre modi possibili: trovando una risposta, in-
traprendendo o praticando una ricerca, rifiutando la ricerca.
e) Il metodo della ricerca
Tre possibili modi di capire luomo
1. la biologia: il paragone con gli altri animali
2. la psicologia o la sociologia: i contrasti interni alluomo e le differenze
3. la storia: il confronto passato-presente-futuro
Antropologia teologica
* I presupposti filosofici de
la definizione delluomo
il modello epistemologico
le categorie intellettuali e tradizionali
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* Il livello di ricerca: il singolo alla luce della propria fede
* La comprensione dellinsegnamento: fondamentale per la costruzione della comunione di fede
* Lunica norma di distinzione: Cristo (non uomo/donna, giudeo/greco, schiavo/libero...)
Antropologia teologica cristiana: la centralit dellIncarnazione
- Il mistero di Cristo unitario (il razzismo lo dimentica!) e irreversibile (non partiamo mai da zero)
- La Parola di Dio fatta carne: il mistero di Dio gi nelluomo, luomo non totalmente extra
- Cristo vero uomo: ogni affermazione sulluomo vale anche per Cristo
2. Il soggetto della ricerca teologica allopera (sintesi di quanto sopra)
Elementi fondamentali della ricerca
1. Io sono il Soggetto che ricerca
2. La mia ricerca avviene in Date Circostanze (oggi e nella mia storia e tradizione)
Le principali variabili di cui tener conto e le categorie interpretative fondamentali
1. Lunicit del soggetto io I. Autocomprensione
2. Le conoscenze in possesso del soggetto
3. Le circostanze personali II. Situazione di vita
4. La realt che sta di fronte e nella quale il soggetto si trova
5. La precomprensione di tale realt III. Formazione del singolo
3. LAntropologia Teologica nellinsieme della teologia
DV 24: la teologia presuppone tre realt
1. Parola di Dio
2. Tradizione
3. Il consolidamento e il Ringiovanirsi di una fede che scruta sempre
Ognuna di queste realt potrebbe essere smembrata in una miriade di singoli per i quali vale la griglia di va-
riabili e categorie del punto 2
DV 8: Soggetto e Oggetto della tradizione teologica
1. Il soggetto della fede la chiesa come comunit credente
2. La chiesa trasmette il Deposito della fede e la percezione e comprensione di esso
DV 24: la Verit
1. Tutta la Verit in Cristo
2. Cristo la Verit; la Verit nella sua pienezza in Dio. Non potremo mai possedere la Verit piena
3. La Verit si cerca scrutando i segni dei tempi: la necessit dellumilt (humilitas, da humus, terra: la dispo-
sizione a abbandonare ogni certezza, restando sempre con i piedi per terra).
Excursus: lermeneutica e la ricerca di senso
1. Secolo XIX: lermeneuta pu cogliere del testo pi di quanto pensasse lautore stesso
2. Strutturalismo francese: il significato sta nella struttura (forma) del testo
3. Idealismo tedesco: il tutto trova il suo senso nel sistema che il soggetto produce
Barth: il senso viene unicamente dallalto, dalla Parola di Dio (sola fide)
Bultmann: i soggetti interagiscono nella storia; il testo si sviluppa e cresce; il senso stesso progredisce an-
che attraverso il progredire della Parola (metodo storico-critico)
Heidegger: per capire il soggetto debbo andare alloggetto, capire qualcosa, ritornare con quanto ho capito
e riandare di nuovo alloggetto fin quando posso approfondire (il circolo ermeneutico)
Gadamer: il circolo ermeneutico, nellottica della tradizione della ricerca del senso diventa progresso sto-
rico nella costruzione del senso
4. Il compito del teologo oggi:
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a. riscoprire la Parola di Dio * tradizione
b. ricostruirne il significato * esegesi/ermeneutica
c. allinterno della storia personale e globale * situazione/tradizione
* GS 4: alcuni commenti
limportanza del linguaggio per capire e comunicare
il senso della vita alla luce del doppio elemento: presente e futuro
attese, aspirazioni, indole una triade paragonabile alla matrice delle prime tre domande kantiane: cosa
sperare, cosa conoscere, cosa fare
Conclusione
IO e non luomo in senso generale
SONO RESPONSABILE liniziativa di Dio, ma la relazione che si instaura dialogica
DELLA MIA TEOLOGIA intesa come ricerca della Verit = Dio = Cristo via verit vita
CHE RICEVO in una tradizione/storia/vita concreta (circolo ermeneutico)
COME DONO DI DIO iniziativa di Dio, la prima cosa ringraziare e lodare
E CHE COSTRUISCO ponendo la domanda e accettando la ricerca
CON HUMILITAS la verit non si pu possedere - restare attaccati alla terra
Commenti allo schema di p.17 alla luce delle tre categorie fondamentali (p.14)
- Dio e luomo (il teologo, il cercatore di Dio) sono i punti fondamentali del rapporto
Dio sorgente (Creazione-risposta di fede) e orizzonte (Escaton-risposta di speranza) dellessere uomo
luomo sempre alla luce delle tre categorie (formazione, autocomprensione, situazione)
- Sia a livello di Scrittura che di Tradizione valgono le tre categorie fondamentali, da tener presenti nel tentati-
vo delluomo di far emergere il loro senso, il Dio che in essi si rivela.
- Per la Tradizione, le tre categorie valgono ulteriormente per ogni soggetto del Magistero, dei Padri e della
storia della Teologia
- Il religioso ossequio, laccettazione e la comprensione della Parola nel Sensus Fidei della comunit in ricerca,
la situazione di vita del teologo cristiano: il ruolo della chiesa, luogo dellazione di Dio prolungata nella sto-
ria
- La chiesa che cammina nella storia dellumanit, ma che chiamata fuori per cercare il pieno senso del
cammino dellumanit nella storia
B. Come si costruisce il senso? Una griglia comune
1. La Sociologia (Berger): la religione come tentativo di risposta al tutto
1.11. Tre stadi della costruzione del senso
1. Esteriorizzazione
Il soggetto agisce/fa qualche cosa: il soggetto supera se stesso allesterno di s
La societ diventa cos un prodotto umano
2. Oggettivizzazione
Il soggetto vede quello che ha fatto/ha agito: il soggetto pone distanza fra s e lazione
La societ diventa una realt sui generis
3. Interiorizzazione
Il Soggetto giudica/vuole ci che ha fatto: il soggetto decide e si appropria di un senso.
Luomo un prodotto della societ: la societ forma la coscienza individuale. Lesempio delle codificazioni: aiu-
tare i singoli ad aver chiaro ci che stato interiorizzato.
Il fenomeno opposto la deviazione: la societ giudica deviato chi non sta osservando linteriorizzazione e codi-
ficazione della societ.
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+ codificazione comune (il linguaggio)
Limportanza del linguaggio nella ripetizione di modi di dare senso (nella societ nei modi di agire) premiando i
buoni e sanzionando i cattivi, coloro cio che non interiorizzano il senso.
1.12. Il ruolo della religione
Il temerario tentativo di concepire lintero universo come umanamente significativo
(Esistono pi modi di dare senso. Il soggetto pu scegliere).
- La legittimazione religiosa mette in relazione la realt umanamente definita con la realt ultima, universale e
sacra (ma chi decide la modalit della legittimazione?). La religione cio d un contenuto di sacralit e di in-
toccabilit a ci che stato capito e interiorizzato (i tab)
- La stessa attivit umana che genera la societ genera pure la religione, con continua dialettica fra i due pro-
dotti.... Nessuna fonda laltra, ma esistono senza significato oggettivo; io, con esse costruisco il senso della
mia vita
- La religione gioca la sua credibilit fondamentale sul modo con cui affronta (e supera) lostacolo della morte
(il modo cristiano una persona...)
2. La Psicologia (Erikson)
Potremmo scegliere molte griglie: prendiamo ad esempio quella offerta da Erikson.
I diversi modi di dare senso al mondo circostante. Le diverse reazioni che lindividuo mette in atto di fronte agli
stimoli che il mondo gli invia; i diversi modi di dare (o non dare) senso alla propria vita nelle varie tappe (8) del-
la crescita.
Cfr. dispense pag.19-20 per i dettagli.
Cfr. note sulla Psicologia a p.23, specie punti 3. e 4.
3. Alla ricerca dellesperienza-limite (Maslow)
[Confesso di non averci capito molto, n sullesperienza limite, n sul suo utilizzo come categoria interpretativa
fondamentale]
Alcune note sullesperienza-limite
Attribuire senso ad una cosa, significa porsi di fronte al limite e allo stesso tempo oltrepassarlo: dicendo cosa
dico qualcosa di limitato, attribuendogli un senso vado oltre i limiti della cosa.
Sono momenti di una comprensione unica, globale sul senso della vita.
- Possono essere positive o negative
- Accadono senza essere provocate e aumentano consapevolezza, limpidezza e sensibilit
- Il problema dellinadeguatezza del linguaggio
- ...
Applicato alla religione
La religione non aumenta le cose sconosciute, ma esprime, formalizza ed attua il desiderio umano di liberazione
e di esistenza autentica. La religione il luogo dove si cerca di comprendere i limiti.
Seguono 25 aspetti religiosi dellesperienza limite.
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+ Antropologia
* Nasce nel dopo-Rinascimento
* Al posto di Humanitas
* Ive0i ocoutov: ci che comune al genere umano
C. Modello in teologia: alcuni modelli storici
1. Modello in teologia
- Non serve per descrivere la realt (il suo perch)
- Non serve per costruire ipotesi attorno a questa realt
Costituisce i nessi di termini e di relazioni nella lettura di questa realt
2. I limiti del modello
1. privilegia una direzione nel cammino della comprensione
2. pu essere operativo o irrilevante per la prassi
3. descrive la realt seguendo piste gi battute
3. I presupposti dellutilizzo di un modello
1. Un preciso modo di operare razionalmente, secondo schemi fondamentali
2. Alcuni ambiti di significato nellutilizzo della terminologia
3. Linterazione e la contrapposizione con altri modelli complementari o opposti
4. Alcune osservazioni sugli esempi di modelli storici
1. Nessun modello ermeticamente chiuso
2. Ogni modello uno schema di carattere generale
3. Spesso si possono trovare nella stessa epoca pi modelli allopera
4. Le domande di un modello non sono da porsi negli stessi termini nel contesto di un altro modello
5. Oggi si possono ritrovare ancora modelli antichi operanti
D. Rivoluzione da apportare al trattato teologico? I parametri
1. Problematica tradizionale: il prima e il dopo Vaticano II
1.1. Le differenze fondamentali
1. Il contesto apologetico-filosofico del Pesch e la categoria fondamentale della storia (salvifica) del Flick-
Alszeghy.
2. Lutilizzo delle Scritture: prove addotte dal Pesch, motivo portante dal F.-A.
3. Lattenzione sulluomo: alla fine nel Pesch, ovunque nel F.-A.
1.2. I punti in comunione
1. La trattazione finale del Peccato originale (pi o meno negli stessi modi)
2. Uno strano utilizzo della teologia dellimmagine: superficiale nel Pesch, etichetta della teologia
delluomo nel F.-A. senza collegamenti alloriginaria patristica
3. La contrapposizione con il dato scientifico
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2. Presentazione tradizionale nella predicazione (dellEthos)
- Ethos = il senso che do alla mia esistenza, non solo i valori etici in senso stretto
2.1. Ethos liberale (protestante)
Il potere assoluto delluomo che lo ha ricevuto dalle mani di Dio a cui alla fine dovr rendere conto.
E il Dio (orologiaio) di Newton.
2.2. Ethos cattolico
La chiave di tutto la redenzione apportata dal Cristo. Tutto inteso in termini di peccato-colpa-redenzione (il
rendere conto regolare nella confessione). Dio non precede, ma attende lazione delluomo. La Creazione porta
gi in s la Redenzione.
E il Dio della Genesi che nel momento dellinizio salva dal Caos.
2.3. Ethos scientifico
Assoluta indipendenza da categorie di fede disturbanti.
Ogni Ethos un nonsenso
2.4. Il banco di prova della fede e della teologia la scienza
1. La fede totalmente irrilevante nella cultura generale, ristretta al semplice culto.
2. La teologia della creazione, specificando il contenuto della relazione Dio-uomo al di fuori di categorie salvi-
fiche, pu dare senso al tutto anche quando la teologia sia messa in discussione dalla scienza.
3. Resistenze da superare in teologia
1. Il fondamentalismo (scritturistico o tradizionale) teologico
2. Il ritrarsi della teologia ad un ambito ristretto di fede
3. La teologia come risposte a domande gi confezionate
4. La scienza come adattamento del dato teologico
5. La chiarezza da esigere sulla diversa concezione (teologica e scientifica) della storia
6. La chiarezza da esigere sulla diversa concezione del tempo (ciclico e lineare)
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I. Teologia della Creazione
A. La Creazione, la chiave del Tutto
1. La perdita di Dio frantuma la realt (Havel)
2. Il Dio Creatore Personale offre le coordinate di lettura unitaria della realt (Gisel)
1. La teologia della Creazione biblica: che genere di storia?
Due interpretazioni sulle origini della teologia
1. E punto di arrivo di una riflessione molto lunga a partire delle categorie dellEsodo (von Rad)
2. E lassunzione di una categoria (purificata) di comune conoscenza (Westermann)
La chiave di lettura del Magistero
Non si pu negare n affermare in blocco la storicit: viene riferito con un linguaggio semplice e figurato le veri-
t fondamentali presupposte dalleconomia della salvezza. E genere storico a cui va applicata ermeneutica
(PCB 1948, Pio XII, PCB 1993...)
Gibert: storia e metastoria
1. In unanalisi dellesistente, io pongo linizio, il terminus a quo della storia.
2. Decidendo un momento iniziale, decido in vista di unideologia tutte le interpretazioni del prima e del dopo,
do uninterpretazione ideologica della mia esistenza.
3. Il mito ricostruire una storia inaccessibile alla memoria.
La Creazione un momento assoluto senza testimoni, ma non per questo da considerare non reale.
La Genesi comincia con due miti, in cui uno relativizza laltro: nessuna interpretazione ideologica pu avere
la pretesa di esaurire la creazione!
2. La creazione: come?
a. Mitologie contemporanee allAT
Nulla: concetto dalla Grecia
Caos della Bibbia (Gn 1)
1. Confusione, uniformit, distinzione dallo Spirito, passivit, stasi.
2. Realt da cui fuoriescono le cose
3. (uovo in Egitto, acque in Mesopotamia, il Dio del luogo altrove...)
Luomo
1. Marduk, Mami, Enki: Dio decaduto nelluomo: deve servire
2. Atum-Kheprer: il Dio sole che abbraccia luomo
b. Modelli dalla scienza
* Modelli di universo
1. Espansione limitata
2. Espansione illimitata
3. Espansione pulsante
4. Universo stazionario
* Newton: il Dio orologiaio
Il Dio infinito possibilit desistenza del finito.
La presenza di costanti misurabili (la forza di gravit)
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* Einstein: la relativit del tutto ad e=mc
2
Spazio e tempo concetti relativi e non assoluti
Il pericolo di un panteismo che gi fu di Spinoza.
* Lemaitre: il Big Bang
Il Creatore come parte del sistema (inizio e fine almeno): universo in espansione e in contrazione
Luomo come punto pi alto o come punto infinitesimale della materia?
* Hawking: Dio non necessario: i buchi neri e il Big Crunch
Luniverso pulsante
Tempo reale e tempo immaginario
* Bohr: i Quanta: Dio non centra
Descrizione del movimento interno alla materia, non spiegazione!
* Prigogine: Dio accompagna la storia
La probabilit e la prevedibilit
3. Lorologio cosmico
4. Un Dio parte di un sistema? Il dialogo tra sordi: teologia e scienza
Metodologia
Teologia parte dallatto di fede; la scienza parte dal dubbio metodologico cartesiano
Oggetto
Teologia: discorso di fede su Dio e sul mondo; scienza: comprensione razionale del fenomeno
Problematica
Teologia non pu mettersi a discutere sul come delluniverso
Limiti
1. Parte dal dato di fede, fondato nella Rivelazione.
2. Non punta al come della creazione, ma al perch.
3. Deve tenere conto delle ipotesi scientifiche
4. Deve rispettare la libert del singolo
Domande alla scienza (vedi dispensa)
5. La Creazione nella Scrittura
Antico Testamento
a. Testi fondamentali anche nella loro diversit
Per la tradizione jahvista, esemplare Gn 2. Per la tradizione sacerdotale, Gn 1.
b. Modelli dellazione di Dio
- Lutero di una donna (Pro 8)
- Il vasaio (Gn 2)
- Colui che forma cose preesistenti (Gn 1)
- La parola (bar)
- Figure di mediazione (la Sapienza), derivate da culture limitrofe
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c. Il contenuto della fede
* Su Dio
1. Creazione dal nulla lonnipotenza pi piena
2. Creazione per la Parola la libert perfetta
3. La dipendenza della creazione la maternit/paternit eterna
4. Non si pu fuggire dal creatore lonnipresenza/onniscienza divina
* Sulluomo
1. Il dialogo inizia con la Parola creatrice di Dio, inizia gi nella nostra esistenza
2. Tutto buono: tutto viene da Dio
3. Tutto finalizzato alluomo: luomo al centro anche nella sua possibilit di trascendersi
4. La struttura relazionale e comunicativa delluomo: la parola e la sessualit
5. La relazione uomo-donna mai nel dominio (Adam dorme)
6. Lunit delluomo (creato da Dio non nelle sue parti, ma come un tutto)
Nuovo Testamento
Nessuna novit contenutistica
Nuovo elemento ermeneutico fondamentale: Cristo
1. Su Dio: il Dio Creatore il Padre di Ges.
2. Sulluomo: Ges luomo per antonomasia
3. Sulla Creazione: la risurrezione di Ges lo mostra e lo fa il primogenito della nuova creazione
4. Il creato vecchio rimane e rimane buono
6. La Creazione nella Tradizione
a. Prime professioni di fede
Hovtokoto: lonnipotenza
Padre (dopo NT)
b. Prime riflessioni teologiche
Secoli I-II
Luomo creatura di Dio e Dio creatore onnipotente (lo gnosticismo e il bisogno di mediatori per salvare la
trascendenza divina)
Secolo III
La modalit della creazione: il problema dellanima. Le due proposte: il traducianesimo di Tertulliano e la pree-
sistenza di Origene.
Secolo IV
- Il creazionismo: Dio concorre con la creatura nella creazione di un nuovo uomo, infondendo lanima.
- Linfusione dellanima: descrizione e non distinzione temporale.
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c. Tommy
Le sue scelte fondamentali: il primato dellindividuo concreto
* Il primato dellesistere (an sit) sullessenza (quod sit)
* Il primato della forma sulla materia (necessaria alla forma per entizzarsi)
* Primato dellatto sulla sostanza (la quidditas)
* Primato del singolo sulla specie
La creazione come relazionalit
* Dio come orizzonte dellessere (orizzonte dellanalogia): Dio possiede lessere come essenza
* Lessere proprio a Dio, predicato alle cose che lo partecipano in ogni istante della loro esistenza
* Latto creatore: tipico di Dio, a lui proprio e continuo: Dio ci che pone lessere nellente, ma che continua ad
esserne la possibilit di esistenza
* Linfusione dellanima nelluomo: non mediata e continuamente sostenuta
d. Dopo Tommy
1. Nominalismo: il quod sit prevale sullan sit; la relazione creato-creatore vale solo allinizio
2. Lutero: la chiave cristologica
3. Calvino: intima connessione fra creazione continua e provvidenza
4. La Manualistica: il primato dellessenza
5. Le scienze positive (da Cartesio ad Hegel): cfr. dispensa
7. Il Magistero
a. Sulla creazione in genere
1. Il mondo stato creato da Dio vs gnosticismo
2. Il mondo distinto da Dio, creato in libert, non dalleternit vs panteismo
3. Il mondo creato fondamentalmente buono vs manicheismo
4. Il mondo creato guidato dalla provvidenza di Dio (vs luteranesimo?)
b. Sullinfusione dellanima
non spiegazione scientifica o descrizione temporale di un fenomeno
affermazione teologica di fede: tra me e Dio sta una relazione diretta
c. Scienza e fede nella creazione (GvP II)
1. Loggetto della fede la ricerca della verit
2. Il punto centrale: la scoperta in ogni momento della storia del Dio Creatore
3. Il metodo: discernimento filosofico contro ogni forma ideologica
4. Punto di traguardo: la comprensione delluomo e la questione di Dio (correlate)
5. La teologia della creazione: afferma il Dio creatore e il senso delluomo in quanto creatura
8. Rifocalizzare la questione: Creazione in Cristo
a. Sinottici
1. Si parla dellinizio della creazione (Mc 10,6), ma potrebbe essere sia come origine, sia come divenire reso
possibile ogni volta
2. Non esiste il concetto greco di provvidenza, ma il creato fondamentalmente buono (Mc 7,14ss) e il Padre
vigila su tutte le creature (Mt 6)
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b. Paolo
* 1 Cor 8,5-6: dallordine pratico allatto di fede
Il contesto: la polemica sugli idolotiti e la definizione della fede
Dio Padre: principio (ck) e traguardo (ci)
Ges Cristo: il mediatore unico (oio)
* Col 1,15-20: la visione cristologica del tutto
+ Divisione esegetica discussa (2 o 3 parti; se 3 parti, creazione-preesistenza-salvezza)
+ Occasione della lettera: dubbi sullunicit e universalit della mediazione di Cristo
+ Difficolt di terminologia
- Limmagine archetipo (antropologica e cosmica)
- La totale conformit del cosmo a Cristo
- Lattribuzione delle preposizioni (altrove) del Padre a Cristo!
- Coincidenza Logos - Sophia - Cristo in chiave soteriologica (risurrezione universale) ed escatologica
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* Altri testi
+ Eb 1, 1-3: lirradiazione e limpronta del Cristo nella storia
+ Ef 1, 3-14: il fine (la ricapitolazione in Cristo), il mezzo (la Chiesa di Cristo), il centro (Cristo)
9. Riflessione conclusiva
1. Creazione = Relazione
a. relazione fondante al di l di ogni riconoscimento, dallinizio per sempre
b. relazionalit cosmica e universale: pari dignit
c. Dio sorgente del tutto unitario che io sono: le distinzioni nella mia persona devono ricor-
darmelo, non farmelo dimenticare
d. la possibilit di una direzione e di una distanza di libert
2. Creazione = eterno e contingente
a. Dio dona se stesso al di fuori di S, ma senza perdere nulla
b. La pericoresi divina la donazione eterna e infinita: in essa il senso della vita umana
c. La libert perfetta rimane salvaguardata: Dio dona, non abbisogna di donare
d. Lesperienza del limite e della contingenza: richiama ad un oltre, ad un per sempre
3. Creazione = disporre di senso
a. Spazio e tempo: la possibilit di una direzione
b. lunit del senso data dalla presenza di Dio
c. Dio dona la vita e la possibilit di viverla pienamente
4. Creazione = possibilit di superamento del nonsenso
a. Il superamento della morte nella perfetta comunione
b. Il peccato come morte etica non mai la realt finale, a meno che non neghi per sempre
la relazione economica creatore-creatura
... In breve (cfr. dispensa per alcuni testi esemplari)
Segue sintesi personale di uno studente del corso:
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Genesi 1-11: nella fede cattolica biblica, Dio ha creato il mondo
- sono le verit salvifiche delluomo
- sono storia? la storia riflessione umana = sono storia di salvezza
- latto (razionale) di fede punta al perch della creazione, mentre lanalisi della scienza pun-
ta al come
- la creazione e la redenzione stano su di un unico piano, quello di Cristo Salvatore, Immagi-
ne di Dio
Il contenuto della fede
- solo Dio crea (bara): creatio et concursus (ex nihilo)
- la creazione relazione di comunione continua e immediata
- la creatura creata nella sua integralit (tutto buono)
- linfusione dellanima esprime la relazione immediata non temporale con Dio
- il senso ricapitolato in Cristo, Dio-uomo
B. Scienza e Teologia della Creazione
1. Lo scienziato non si perde nei giochi metafisici: non va oltre le impressioni sensoriali (Pearson)
2. La filosofia come scudo contro le presupposizioni ideologiche (GvP II)
1. Jacques Monod: la scienza (levoluzione) come unica posizione razionale sensata
a. Le frontiere
1. Le teorie scientifiche (sullevoluzione) richiedono pi fede della stessa Bibbia
2. Levoluzione: chiara come processo, ma ha due frontiere assolutamente invalicabili: linizio e la fine.
3. Lipotesi del brodo primordiale e le difficolt nel sostenerla
4. Gli inizi dellanalogia del cervello con la cibernetica
5. Riconoscere la materialit dellanima (per es. coincidente con le cellule cerebrali) non significa negarla,
anzi...
b. Il Regno e le tenebre
1. La duplice evoluzione: fisica e culturale (il linguaggio interpersonale); ogni uomo un fossile dal quale
possibile risalire al passato.
2. I miti erano la soddisfazione del bisogno umano di senso e di identit; questo bisogno ormai inutile, colmato
dallevoluzione che ci spiega la nostra storia
3. I miti sono storie inverosimili: il cristianesimo la peggiore
4. Teologia e scienza non sono compatibili se non strumentalmente luna allaltra
5. La scelta delluomo sta fra il Regno (della scienza) e le tenebre (dellanimismo e della fede)
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2. Giovanni Paolo II su Teologia e Scienza
a. Alla pontificia accademia delle scienze (1981): un nuovo caso Galileo?
* Lambito del dato biblico: il giusto (= rivelato) rapporto uomo - Dio
* La superiorit del dato di fede su quello della scienza
* Il dato non spiega descrittivamente, ma indica un senso
* Linizio delluniverso: problema scientifico e/o teologico?
b. Al direttore della Specola Vaticana (1988): il coraggio dellapertura
* Occorre stimolare il dialogo e la ricerca comune, in un metodo di apertura critica
* Occorre rispettare lautonomia e la specificit di entrambe, nella fede di una futura proficua
collaborazione
* Il punto di contatto sta nellantropologa
* Evitiamo i riduzionismi e apriamo la teologia alle nuove sfide
c. SullOsservatore Romano (1996): un ritorno al passato?
I problemi sembrano ancora gli stessi; non si cita mai il documento del 1988, ma si riprende spesso Pio XII;
sembra essere affidato unicamente alla teologia il compito di risolvere il problema...
3. Bara e Creatio ex nihilo: lOnnipotenza e la perfetta Libert di Dio
0. Ex nihilo: punto di arrivo, non di partenza
Non si tratta di una definizione fondabile biblicamente: piuttosto lultimo momento di un cammino di compren-
sione sulla creazione che la teologia biblica ha conosciuto; ad un certo punto, tutto ci che era stato pensato in
precedenza viene riletto alla luce di questo enunciato successivo e fondante.
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1. Nella Bibbia
a. Bara: lazione tipica di Dio
b. Bara: creazione dal non esistente (2 Mac 7): incomprensibile per lintelletto umano
c. Dio precede linizio del tempo (Gv 17)
d. Creazione relazione immediata creatura-creatore (Eb 4,13)
2. Nella Tradizione
a. Vs lo Gnosticismo (Ireneo)
* Dio crea senza intermediari rimanendo Dio
* Dio crea dal nulla, perci tutto buono, anche la materia
b. Anselmo: dal nulla, nel senso di totale indipendenza del creatore
c. Scholem:
* De nihilo: nulla prima della Parola di Dio
* Non dice nulla dellazione o delloggetto: dice la libert del soggetto creatore
3. Tommy: ex nihilo valvola di sicurezza per le tre affermazioni fondamentali
Due negazioni necessarie:
1. Nessuna successione temporale
2. Nessuna casualit materiale
a. Dio lunica sorgente del tutto
1. Tutto buono
2. Dio principio e traguardo: relazione
3. Le creature sono distinte da Dio: sono in Lui intelligibili e trovano in Lui il senso
4. Alla relazionalit creaturale, nulla si sottrae: non dobbiamo temere nulla
5. La Creazione atto solo di Dio e proprio di Dio
b. La Creazione rimane incomprensibile alluomo: lo supera
1. Tutte le definizioni descrittive sono da intendersi analogicamente, e mai esaustivamente
2. Ouk ov e Mq ov (Bulgakov): il nulla relativo, creato con la creazione per far posto
c. Dio crea liberamente
1. Nessuna costrizione, n interna, n esterna
2. La libert di Dio un tema da affrontare ancora analogicamente: non libero arbitrio e basta.
3. Sia per b. che per c., sottolineiamo che non si tratta di spiegazioni, ma di tentativi di un discorso prevalente-
mente apofatico
4. Magistero: la conferma di queste posizioni (Lat IV, V I, HG...)
4. Unaltra chiave teologica: Creazione = Kcvooi di Dio
a. Una lettura della mistica ebraica
- Linguaggio del tutto particolare, ancora una volta apofatico
- Il nulla della creazione Dio nel suo aspetto pi nascosto
- Creazione come emanazione: non siamo Dio, ma siamo creati da ci che non pu non essere Dio...
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b. Una lettura in chiave dogmatica
* Moltmann: la chenosi di Dio
- Il Nulla assoluto non esiste; due momenti della chenosi
1. Dio si autorestringe per lasciare spazio alla creazione (mistica ebraica)
2. Dio non sparisce, ma sottost alla creazione (la teologia crucis luterana)
* Jungel: lautolimitazione e lautoespressione intratrinitari nellamore
* Pannenberg: critica alle posizioni mistiche assunte e forzate in dogmatica: e lUno?
5. Provvidenza - Concursus
a. Nella Bibbia
1. AT: Sap 6,7: Il Signore ha creato il piccolo e il grande e si cura ugualmente di tutti
2. NT: Il Cristo segno del disegno di Dio
b. I tre sensi di Provvidenza
1. Sicurezza (di essere nelle mani di Dio)
2. Conservazione (nelle mani di Dio)
3. Azione congiunta Dio - Creazione (che sta nelle sue mani)
c. Le osservazioni del Vaticano I
1. Lunico reale terminus ad quem della provvidenza colui che ha la possibilit di riconoscerla e riceverla:
luomo (eventualmente anche di comunicarla e parteciparla intorno a s.
2. Luomo non pu mai sentirsi in bala del fato
3. Lapice della provvidenza lapice della relazione uomo-Dio: il Cristo
4. La consapevolezza allinterno della fede: la lode e il ringraziamento
6. Creazione ed Evoluzione
a. Status Quaestionis
1. 1859: Lorigine della specie di Darwin
2. La legge della sopravvivenza del pi forte esclude un creatore
3. Lastrofisica conferma levoluzione del mondo inanime
4. Lanalisi dello spazio profondo sembra confermare il Big Bang
5. Resta per unipotesi scientifica
b. Problematiche, i presupposti spesso scontati
1. Lottimismo darwiniano oscurato dal realismo della teoria sullentropia di Einstein
2. Il Big Bang spiega in gran parte il come, ma non dice nulla sul perch, sul senso
3. Levoluzione sa dove va: e la nostra libert?
4. Come far entrare nella definizione di evoluzione la nostra libert, il nostro essere persona?
c. Magistero
1. Mivart (1857): la prima reazione a Darwin non fu completamente negativa
2. Colonia (1860): Dio ha creato immediatamente i nostri progenitori
3. AllIndice (1890) i libri sullevoluzionismo
4. PCB (1909): sui sei giorni della Genesi: condanna indiretta, ma radicale
5. Pio XI tace; Pio XII (1950) lascia spazio aperto alla ricerca
6. Paolo VI: le condizioni per una dottrina cattolica dellevoluzione:
la concezione antropologica: anima creata da Dio
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la concezione soteriologica: occorre salvaguardare la realt del peccato originale
7. Gv P II: Occorre assumere la categoria della creazione come creatio continua (evoluzione?)
8. Nel IX/96, levoluzione ormai pi di una mera ipotesi; occorre evitarne letture riduzionistiche (materialiste
o spiritualiste); fede ed evoluzione non sono ancora conciliate, ma lo saranno
d. Conclusioni
* La Creazione resta un atto della libert divina
* Allinterno di questo universo, luomo resta il radicalmente nuovo
Cfr. Il Principio Antropico della conoscenza: possibile un universo intelligibile, senza lintelligente?
* Luomo, per tutta la sua esistenza, capace di dialogare con Dio
* Lindividuo sempre un unit unica (vs la reincarnazione)
* Occorre vigilare sul dualismo sempre in agguato: luomo ente spirituale-materiale
* Rahner: la teoria del concursus
* Oggi: evoluzione ormai teoria, ma da spiegare teologicamente
7. Poligenismo o monogenismo
a. La scienza: ieri il primo, oggi il secondo
b. Il problema teologico: come salvaguardare il peccato originale?
c. La Scrittura e luscita di scena dalla problematica attuale
8. Creazione e tempo: il fluire di singoli istanti
a. Il soggetto del tempo
1. Se le scienze si fondano sulle costanti di spazio e tempo, cosa serve parlare di un soggetto?
2. Nel determinismo il tempo ununit che si manifesta progressivamente
3. Nella fisica quantistica e nei sistemi aperti il tempo non fa che essere soggetto di se stesso, ponendosi
4. Le scienze del sospetto, ponendo al centro luomo, si trovano in difficolt a definire il tempo
- psicologia: la maturazione della psiche del singolo
- filosofia: linstabilit dellessere detta divenire
- teologia: dipende dalla concezione di Dio
Dio Creatore: il tempo una sua creatura
Dio Salvatore: il tempo lo spazio del suo agire
Dio Trascendente: il tempo lo spazio della lontananza
Dio Amore: il tempo lanalogia con leternit, lo spazio dellincontro
b. I momenti del fluire: la sua quantificabilit (questione scientifica pi che teologica?)
1. NellAT: il presente si comprende alla luce del passato; nel passato e nel presente si pu intuire il futuro. Dio
Colui che era, che e che sar.
2. Nel NT: Ges nuovo punto di riferimento: prefigurato, realizzato e atteso
3. Origene (Platone): tempo assenza di principio: Dio
4. Agostino: il tempo nellinteriorit delluomo
5. Riforma: il tempo la misura della lontananza delluomo da Dio
6. Controriforma: il tempo lambito per meritare la salvezza
7. Esistenzialismo: la possibilit del senso o del nonsenso
8. Cibernetica: la possibilit di annullare il tempo
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9. Vaticano II: la possibilit delluomo di plasmare il suo mondo e costruire il proprio futuro
c. Quale comprensione del tempo?
* Tommy: non si pu parlare delleternit, non si pu parlare dellinizio
* Dio crea il tempo, gli d inizio, crea con il tempo
* Cristo il centro del tempo: lirrevocabilit del tempo
Appendice I: Creazionismo: un problema di ermeneutica biblica
a. Problematica
- Salvaguardare il dato biblico cercando una sintesi di fede e scienza
- Affrontare teologicamente il dato dellevoluzione (?) del creato
1. Creazionismo teista: i 6 giorni come stadi della creazione
2. I Testimoni di Geova: diversi momenti della creazione con grandi momenti di attesa
3. Creazionismo fondamentalista (battisti): un mondo giovane (di circa 6000 anni)
b. Giustificazione teologica
1. Il dato biblico resta normativo alla luce della Bibbia stessa
2. Gn 1-11 storico: da esso dipende la necessit e la realt della redenzione
3. La caduta degli angeli e la creazione di una coppia (?)
4. La giustificazione della presenza del peccato
5. La lotta cosmica dei cristiani contro il Male
c. Giustificazione scientifica
1. Dio crea tutto subito e in una volta sola
2. Le variazioni genetiche sono solo allinterno di una specie
3. La formazione geologica risale a dei cataclismi
Nasce in Amercia soprattutto come ideologia politica
d. Difficolt davanti al creazionismo
1. Lesegesi andata oltre il 1909
2. Il Dio tappabuchi non una idea estremamente soddisfacente
3. Levoluzione non nega lesistenza di Dio, n evento di chiara origine diabolica
4. Non si pu utilizzare la protologia per giustificare la struttura di una societ
5. Se si riesce a spiegare perfettamente la creazione, dove sta la trascendenza di Dio?
Appendice II: Per una teologia dellambiente
a. Magistero: solo da Paolo Vi in avanti
Tre direzioni:
a. constatazione della distruzione dellambiente
b. invito alle coscienze ad una conversione etica
c. manca un approccio completo al problema spinoso della sovrappopolazione mondiale
b. Riflessioni
* Socio-politiche
1. La distruzione ovvia nonostante le falsit del consumismo e della sua propaganda buonista
2. La necessit dei piccoli focolai di guerra per lequilibrio mondiale
3. La dissoluzione degli ambienti politici umani
4. Il divario Nord-Sud
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* Teologiche
1. Il dominio delluomo (anche biblicamente) un incarico di responsabilit!
2. Occorre un grande dialogo della teologia con i problemi ambientali
3. Occorre un magistero pi vicino al concreo (i problemi di mafia, per esempio, in Italia)
* Le sfide pastorali
1. Luomo come inquilino della creazione
2. Lattenzione nella formazione di spiritualit ecologiche
3. Le denunce della teologia femminista e il New Age
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II. Teologia dellumanit
C. Luomo, cos? Corpo e Anima
- Il platonismo medioevale (la persona singola come realt libera da qualsiasi costrizione esterna: essere uomo
come volont potenzialmente divina) pi il volontarismo teologico cristiano, frutto del nominalismo, hanno
creato unantropologia esplosiva: il soggetto colui che si autogiustifica, tutto ci che io voglio.
1. Concezioni di dominio pubblico
1. La descrizione fenomenica di una interiorit e di una esteriorit delluomo
2. Lanimale razionale
3. Il rischio sempre presente di soluzioni riduttive, che privilegino una facolt sulle altre
corpo materialismo e fisicismo
mente razionalismo
volont eticismo
anima spiritualismo
4. La res extensa e la res cogitans di Descartes
occorre comunque Dio come criterio unificante
un Dio che pu per indurre luomo in errore: lunica certezza lego cogito
5. Il dualismo sempre presente
nella filosofia moderna (Malebranche, Leibniz, lIdealismo...)
nel pensare comune (Io ho un corpo e unanima: tre realt?)
2. Concezione classica
a. Il monismo degli Eleatici
b. Il dualismo (Platone e Aristotele): spiegazione pi elaborata di fronte alla morte
3. Il problema si ripresenta in termini e parametri nuovi
a. Il dibattito in filosofia
1. Cos la mente? Pu spiegare la condotta, le facolt e le propriet delluomo?
2. Qual il rapporto della mente con il cervello? Coincidono? Pu il materiale e lorganico esaurire la spie-
gazione?
* Il Fisicalismo (Feigl)
1. Tentativo di spiegare un io cosciente previo al comportamento
2. Identificazione totale mente (Mind) e cervello (Brain)
Siamo nel monismo materialista
* LEmergentismo (Bunge)
1. Il Fisicalismo non spiegherebbe levoluzione (perch cervelli pi grandi non fanno uomini?)
2. Lapparato cerebrale sta al di sopra della biosfera
Siamo nel monismo spiritualista
* Il Dualismo Interazionista (Popper)
+ Tre mondi
1. Le entit fisiche (compreso il cervello)
2. Le esperienze soggettive (i fenomeni mentali)
3. I prodotti mentali (la cultura)
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Il mondo 3 agisce sul mondo 1 tramite 2. Mind duqnue unentit immateriale che esiste solamente incarnata.
Siamo di nuovo nel dualismo
4. Eccles cerca nella neurofisiologia il fondamento alle intuizioni di Popper
b. Il mondo della cibernetica (esempio di Fisicalismo)
1. Il cammino delle scienze verso le intelligenze artificiali
2. Cervello : Mente = Hardware : Software
4. Terminologia biblica
a. Eo
* Mondo classico: la parte fisica, distruttibile, sede delle sensazioni
* AT (basar)
1. Linterezza del corpo umano (anche pronome indefinito di persona)
2. Alcuni particolari in particolare: pelle, organi sessuali...
3. Elemento comune tra uomo e animale
4. Lesteriorit delluomo, limpotenza, la fragilit
* NT
+ Sinottici: luomo contrapposto a Dio (la sua limitatezza)
+ Atti: senza contrapposizione a u_q
+ Paolo: la contrapposizione a Dio (lesistenza fisica, la sfera opposta a quella pneumatica, il peccato...)
+ Giovanni: uso molto raro
b. Eeo
* Mondo classico: il cadavere, il copro come oggetto (per es. giuridico)
* AT (LXX): luomo sofferente, come oggetto, come entit numerica
* NT
+ Sinottici: diversi utilizzi
- il cadavere
- il corpo soggetto a malattie e guarigioni
- lio soggetto di azioni
+ Paolo: la totalit delluomo
c. +u_q
* Mondo classico: la forza vitale (immortale e immateriale, poi = Nou)
* AT (nefesh): il respiro
+ la totalit delluomo vista dallaspetto non materiale
+ il movimento delluomo, la cui autenticit comunicata dalla Ruah
* NT: la vita delluomo, lio indistruttibile
Paolo usa raramente questo vocabolo
In Gv e GC lorientamento fondamentale delluomo verso Dio
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d. Hvcuo
* Mondo classico: il vento, la voce, lalito vitale, lanima
* AT (Ruah): il principio vitale delluomo, di Dio
* NT: il nuovo io del credente dono dello Spirito (Paolo)
5. Il composto in Agostino
6. Il composto nellAlto Medioevo
7. Triplice divisione dellUomo: i Padri e lAscetica nelloriente cristiano
8. Il Magistero
9. Implicanze teologiche
D. la Persona: una dignit unica e irripetibile
E.. Immagine e somiglianza di Dio
1. Antefatti
2. Gn 1,26-28
3. Lera patristica: dallImmagine al Prototipo
4. Il Medio Evo
5. Conclusioni
6. La teologia dellImmagine nellOriente cristiano
F. Il Paradiso Terrestre: una storia diversa?
G. Il Peccato dOrigine
1. La prima caduta in Gn 3
2. Schema generale della lettera ai Romani
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3. Rm 5,12-21
4. Riproponendo il problema
5. Il peccato originale nella Patristica
6. Il peccato originale nel Magistero
7. Il peccato originale nel nostro oggi

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