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VOICU
Roma
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S. VOICU
Ma il nome di Adamo stato oggetto anche di altri tipi di speculazioni che si fondano sulla forma greca . Si tratta, da un lato,
di una gematria, che assume i valori numerici delle lettere greche che
compongono la parola, il cui totale 46; dallaltro, di un acrostico
formato a partire dalle iniziali dei quattro punti cardinali in greco
(, , e ).
Se il ricorso alla gematria abbastanza frequente, nella tradizione
giudeocristiana, ma anche in quella pitagorica, per spiegare la natura di
un nome4, non si pu dire altrettanto delluso dellacrostico, di cui non
si conoscono altri esempi applicati a personaggi biblici5.
Nel 2007 chi scrive ha tentato di ricostruire la storia e la diffusione
dellacrostico, passando in rassegna le fonti note6. Queste erano, ma
limitatamente alla pi antica tradizione latina, anche le uniche che trasmettevano la gematria. Trattandosi di un tema tutto sommato marginale, abbastanza sorprendente che, a meno di un decennio dallarticolo originale, un aggiornamento non appaia superfluo, per laccumulazione di documentazione vecchia (non reperita al momento opportuno)
e nuova.
Prima per di presentare queste testimonianze pu essere opportuno
riassumere le principali articolazioni del lavoro del 2007.
Lacrostico di Adamo: 1) attestato per la prima volta dagli Oracula
Sibyllina (iisecolo a.C.), nello stesso ambiente in cui probabilmente
sorto: il giudaismo ellenistico alessandrino; 2) verso la met del
iiisecolo d.C. lacrostico si ritrova nellAfrica romana, associato alla
gematria; 3) questo ramo della tradizione latina stato ripreso da
2. Vale a dire incarnata.
3. Questo il senso etimologico di . Tuttavia, nella tradizione patristica il termine diventa sinonimo di mortale.
4. In questo senso ci si pu accontentare di rinviare allApocalisse giovannea. La bibliografia sulla gematria sembra piuttosto scarsa e non molto attendibile. Comunque, si veda F. Dornseiff, Das Alphabet in Mystik und Magie,
2.Aufl. (,7), Leipzig Berlin 1925 [= Leipzig 1979]. Altra bibliografia
viene menzionata da Paola Marone, Lacrostico e la ghematria nella
letteratura cristiana antica e medievale, Rivista Biblica 63 (2013), p.225-246,
qui p. 229, nota 41.
5. Tranne forse il caso, non del tutto comparabile, di =
, sul quale si vedano i lavori di Franz Joseph Dlger,
in particolare Das Fisch-Symbol in Frhchristlicher Zeit. als Krzung
der Namen Jesu , 2. verm. Aufl., Mnster in West. 1928 (, 1).
6.S.J. Voicu,
Adamo, acrostico del mondo
, Apocrypha 18 (2007),
p.205-229.
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7. Si veda A.Vaillant, Le Livre des secrets dHnoch. Texte slave et traduction franaise, 2ed. (Textes publis par lInstitut dtudes slaves, 4), Paris
1976 [= 1952], p. XXI-XX. Si corregga Voicu, Adamo, p.224, dove la
recensione lunga stata attribuita allarea moldava, che invece soltanto lambito geografico-culturale in cui stato trascritto il manoscritto che la tramanda.
8.Vedi R.H. Charles, The Apocrypha and Pseudepigrapha of The Old
Testament in English, I. Apocrypha; II. Pseudepigrapha, Oxford 1913, II,
p. 431-469, qui p. 449.
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Lorigine giudaicoellenistica
Lacrostico, che poggia sulla forma greca e si ricollega ai
nomi greci dei quattro punti cardinali, deve essere sorto per forza in un
ambiente grecofono in cui circolavano tradizioni giudaiche. Larea principale in cui si diffuso il giudaismo ellenistico stata Alessandria22
17.Johannes Magliano-Tromp, Adamic Traditions in 2Enoch and in the
Books of Adam and Eve, New Perspectives on 2Enoch: No Longer Slavonic
Only. Edited by Andrei A.Orlov and Gabriele Boccaccini; associate editor:
Jason M.Zurawski (Studia Judaeoslavica, 4), Leiden 2012, p. 283-304, qui
p. 286-289. A p. 288 si corregga laffermazione secondo la quale il De plasmatione Adam risalirebbe al ixsecolo.
18.D.Cerbelaud, Le nom dAdam et les points cardinaux: recherches sur
un thme patristique, Vigiliae christianae 38 (1984), p. 285-301, qui p. 292293.
19. De pascha computus 15: G.Hartel, S.Thasci Caecili Cypriani opera
omnia. III (Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum, 3, 3), Vindobonae
1871, p.263.
20.D.Cerbelaud, Thmes de la polmique chrtienne contre le judasme
au iiie sicle: le De montibus Sina et Sion, Revue des sciences philosophiques
et thologiques 91 (2007), p. 711-729, qui p. 721.
21. Marone, Lacrostico ADAM e la ghematria, p.230.
22. Senza per dimenticare che la diaspora giudaica si diffusa in altre
zone del mondo mediterraneo, come la Siria oppure Roma. Le pi antiche
testimonianze dellacrostico in ambito grecofono non sono di molto aiuto: se
Zosimo (anche se il passo fosse interpolato) sembra puntare verso lEgitto e
la misteriosofia, Severiano di Gabala favorirebbe un entroterra siriaco. Questa
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La gematria in greco
La gematria la somma dei valori numerici greci delle quattro
lettere che compongono il nome , cio = 1, = 2, = 1,
= 40, per un totale di 46. Linterpretazione fornita dal trattato pseudociprianeo De duobus montibus Sina et Sion27 riferisce questa cifra ai
quarantasei anni richiesti dalla costruzione del Secondo Tempio secondo
il Vangelo di Giovanni (2,19-21). Poich per il passo evangelico non
sembra dipendere da fonti giudaiche28, probabile che lintervallo temporale sia di origine cristiana. Comunque lassociazione tra la gematria
e lacrostico evidentemente secondaria e occasionale, provocata dalla
comunanza dellargomento piuttosto che da quella dellambito di produzione.
seconda localizzazione verrebbe confortata dalla circolazione (non chiarissima, a
dire il vero) dellacrostico nel giudaismo rabbinico. Tuttavia, vista la diffusione
carsica del tema, forse meglio sospendere il giudizio sulla sua origine.
23.Ovviamente, trattandosi di un testo poetico, il presunto errore nella
sequenza dei punti cardinali, segnalato da Bunta, Too Vast to Fit in the
World, p.263, non sussiste, ma va addebitato a ragioni metriche.
24. Sulluso degli acrostici in ambiente giudaico (compresi i riferimenti ad
Adamo), si veda anche P.Farinella, Lesaltazione della croce tra scrittura e
gematria, Sapienza della Croce 19 (2003), p.327-350, su www.paolofarinella.
eu/linked/ l_esaltazione%20croce-%20tra%20scrittura%20e%20gematr%ECa.pdf
(consultato settembre 2014).
25.Vedi Orlov, Without Measure and Without Analogy, p. 243-244,
il quale menziona Gen. Rabbah, 8, 1, Pirke de Rabbi Eliezer 11 e altri passi
analoghi. Si veda anche Bunta, Too Vast to Fit in the World, p.266-267.
26. Per un diverso parere sulle fonti bibliche dellacrostico si veda D.Cerbelaud, Le nom dAdam; Id., Thmes de la polmique chrtienne, p.721.
27. Cap.4: C.Burini, Pseudo Cipriano, I due monti Sinai e Sion. De duobus montibus (Biblioteca patristica, 25), Firenze 1994, p.152-157.
28.O, almeno, non risulta dalla raccolta di H.L.Strack P.Billerbeck,
Kommentar zum Neuen Testament aus Talmud und Midrasch. II. Das Evangelium nach Markus, Lukas und Johannes und die Apostelgeschichte erlutert aus
Talmud und Midrasch, Mnchen 1924, p.411-412, ad loc.
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29. Anzi, addirittura stato ipotizzato, un po affrettatamente, che la gematria potesse essere stata creata da un autore latino che conosceva il greco. Vedi
D. Cerbelaud, Thmes de la polmique chrtienne, p. 722 (Le PseudoCyprien est-il linventeur de cette spculation gmatrique? Cest possible).
Cerbelaud colloca la composizione dellopuscolo nella prima meta del iii secolo:
vrai dire, il ny a mon sens aucune raison de situer son crit plus tard
que les annes220 (p.726). Per una datazione pi precisa (e pi convincente)
poco dopo il 250, vedi Patricio de Navascus, De montibus Sina et Sion:
judos, magos y mrtires entre apocalptica y donatismo, Vetera Christianorum 37 (2000), p. 271-315, qui p. 312-313; lacrostico vi viene menzionato a
p.284-285.
30. Il trattato (o almeno la recensione giunta fino a noi in greco) posteriore
alla diffusione delle opere dello Pseudodionigi, vale a dire ai primi decenni del
visecolo. Lo Pseudodionigi viene menzionato esplicitamente al capitolo23; si
veda
(p. 158, linn. 14-15). Poich lintero trattato gira esplicitament
attorno a un passo dellApocalisse giovannea (vedi Apc 1, 8 e paralleli), la sua
origine egizia sembra ragionevolmente sicura.
31.Questo tema, da non confondersi con la pi tardiva spiegazione latina
della composizione delluomo a partire da otto elementi, esplicito (e mutilo)
in ununica fonte greca: Zosimo, Sulla lettera omega; vedi Voicu, Adamo,
p.210-212. Tuttavia, nel Trattato sui misteri la formulazione ambigua, poich non consente di discriminare se il termine significa elemento
oppure, pi semplicemente, lettera.
32.Cordula Bandt, Der Traktat Vom Mysterium der Buchstaben. Kritischer Text mit Einfhrung, bersetzung und Anmerkungen (Texte und Untersuchungen zur Geschichte der altchristlichen Literatur, 162), Berlin New York
2007, p.202-204 (capitolo42; si veda anche il capitolo 17: p.144). Il greco
appare problematico nella parte iniziale. Nondimeno, il senso generale non pu
discostarsi molto da quello della testimonianza, che verr presentata in seguito,
dellEtymologicum Gudianum.
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Rispetto alle formulazioni del Trattato sui misteri delle lettere egizie
e dello pseudociprianeo De duobus montibus Sina et Sion, quella del
De pascha computus, che lunica in cui la gematria non viene associata allacrostico, oltre a essere quella pi antica, sembra quella che
pi si avvicina al tenore della perduta speculazione primitiva.
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La natura di una terza testimonianza greca pi evanescente. Piuttosto che essere affermata esplicitamente, si lascia indovinare dalle linee
iniziali di un trattatello di natura medica sui quattro umori ippocratei.
La comparazione con la versione latina di un opuscolo analogo41 rende
36. Laur. Plut. 9. 28, f. 121v: Margherita Losacco, Il libro del Cristiano:
indagini sul Laur. Plut. 9.28, testimonio della Topografia cristiana di Cosma
Indicopleuste, Segno e Testo 10 (2012), p. 305-342, qui p. 331. Larticolo
stato anche tradotto in inglese; vedi Ead., Codicological and palaeographic
description, The Christian Topography of Kosmas Indikopleustes (Firenze,
Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 9.28): the Map of Universe Redrawn in
the Sixth Century; with a Contribution on the Slavic Recensions. Edited by Jeffrey
C. Anderson..., Roma 2013 (Folia Picta, 3), p. 1-17, qui p. 13.
37. Losacco, Il libro del Cristiano, p. 332; Ead., Codicological and
palaeographic, p.14.
38.Vedi Losacco, Il libro del Cristiano, p. 332-333, nota 77; Ead.,
Codicological and palaeographic, p.14, nota76.
39. Ed. Aloysius de Stefani, Etymologicum Gudianum quod vocatur; recensuit et apparatum criticum indicesque adiecit..., Lipsiae 1909-20, I, p. 20.
40. Si noti il riferimento esplicito alle lettere / elementi e alle estremit del
mondo, presente nel gi citato Trattato sui misteri delle lettere egizie.
41. Cf. Jacques Jouanna, La thorie des quatre humeurs et des quatre tempraments dans la tradition latine (Vindicien. Pseudo-Soranos) et une source
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grecque retrouve, Revue des tudes grecques 118 (2005), p. 138-167, qui
p.140-142.
42. Jacques Jouanna, Anonyme, Sur les quatre elments (Laur. plut. 75.19,
fol.26v-27r): publication dun nouveau tmoignage sur la chronobiologie quotidienne des quatre humeurs, Galenos 3 (2009), p. 75-89, qui 77.
43. Sulla data dellopuscolo, si veda larticolo di Max Frster, Das lteste
mittellateinische Gesprchbchlein, Romanische Forschungen 27 (1910),
p. 342-348, il quale, traendola dal manoscritto Slestat, Bibliothque Humaniste
1093, trascritto attorno allanno 700, presenta una nota secondo la quale lopu
scolo sarebbe stato prodotto quod Langobardi in Italia praesiderunt V dcclxx et
ii anni, tempore Iustiniano imperatore (p.348), vale a dire verso la met del
vi secolo. Tra laltro, Frster pubblica anche lacrostico (vedi p. 344).
44.E.A. Lowe, Codices Latini antiquiores: A palaeographical guide to
Latin manuscripts prior to the ninth century. X. Austria, Belgium, Czechoslovakia, Denmark, Egypt, and Holland, Oxford 1963, no1563.
45.Alban Dold Leo Eizenhfer, Das Prager Sakramentar [Cod. O. 83
(fol.1-120) der Bibliothek des Metropolitankapitels]. II. Prolegomena und Text
ausgabe. Mit zwei Anhngen: I. Die dem Sakramentar vorangehenden Texte
ber die Creatio mundi etc. II. Die auf das Sakramentar folgenden Messperikopen (Texte und Arbeiten. Abt.1, Beitrge zur Ergrndung des lteren lateinischen christlichen Schrifttums und Gottesdienstes, 38-42), Beuron in Hohenzollern 1949, p.186* e apparato di p.187*.
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