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La letteratura cristiana

Essa si espressa in diverse forme che ne documentano il progressivo sviluppo:


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Apologetica, discorso di difesa dagli attacchi pagani;


Patristica, scritti dei Padri della Chiesa in diversi generi:
Trattato dottrinale per definire principi di fede e di morale;
Esegesi biblica;
Epistole per comunicare e discutere questioni di fede;
Agiografia, cio le vite dei santi, narrate a scopo di edificazione.
Poesia, sotto forma di inni liturgici;
Autobiografia, narrazione delle tappe della conversione al cristianesimo.

La letteratura cristiana ebbe inizio nel momento in cui un letterato convertito al cristianesimo decise di porre la sua
cultura e le sue capacit espressive al servizio della nuova fede. In ambito latino, questo si verific verso la fine del II
secolo, con un considerevole ritardo rispetto alla letteratura greca cristiana. Il Nuovo Testamento era scritto in greco e
lAntico Testamento, in origine, addirittura in ebraico. Quando la religione inizi a espandersi e a diffondersi anche tra
chi non conosceva il greco, fu necessaria una trasposizione in latino delle Sacre Scritture. Le antiche versioni bibliche
erano caratterizzate del letteralismo: per questo furono introdotti neologismi, prestiti greci ed ebraici, oltre ad un ampio
uso del sermo cotidianus.

Lapologetica
I pagani erano irritati dalla presenza del cristianesimo: questa sofferenza era determinata da vari fattori, come il rifiuto
del culto degli dei, dellimperatore, la tendenza a superare le distinzioni sociali, la preferenza per una vita appartata e
luso di chiamarsi fratelli e sorelle che alimentava le voci di rapporti incestuosi.
Inoltre interloquivano con scettici e masse popolari disperse dietro irrazionali dottrine. Ci degener forme di violenta
insofferenza, con i cristiani che si videro emarginati, accusati di seguire una religione illecita e denunciati per reati
contro la morale, talvolta perseguitati fino al martirio.
Nacque cos il genere apologetico, cio lo scritto di difesa con i quali i seguaci di Cristo respingevano le false accuse.
Inoltre cera anche lobiettivo di divulgare la vera dottrina per difendersi dalle eresie.
I principali rappresentanti dellapologetica latina furono Tertulliano e Minucio Felice.
Il primo fu un polemista vivace che scrisse non solo per soddisfare il suo ardente bisogno di fede, ma per convertire
(anche lui allinizio non era un cristiano). Egli il primo latino a scrivere utilizzando questa nuovo genere, mirando pi
allattacco che alla difesa, proponendo valori cristiani soggetti alle esagerazioni del suo rigorismo (lui ader alleresia
montanista che praticava un cristianesimo rigoroso a base di digiuni e astinenze in vista della fine del mondo). Non
soddisfatto fond la setta dei tertullianisti, ancora pi rigida.) Il suo pensiero contribu al primo sviluppo della teologia
cristiana di lingua latina. Lo scritto pi importante di Tertulliano Apologeticum (197). Scrisse anche opere di carattere
disciplinare e dogmatico, tra cui De spectaculis e De corona.
Minucio famoso per aver scritto Octavius, un dialogo di tipo ciceroniano in cui si contrappongono le tesi del pagano
Cecilio e quelle del cristiano Ottavio. Fu cos anticipatore della conciliazione tra la cultura classica e quella cristiana,
per questo stato definito criptocristiano.

La patristica
Dopo leditto di Milano del 313, che sancisce la vittoria del cristianesimo sul paganesimo, fiorisce una ricca letteratura
ecclesiastica, opera di dotti particolarmente versati in questioni teologiche e dottrinali, detti Padri della Chiesa
(Ambrogio, Girolamo, Agostino).
Questi sono stati impegnati a regolare i rapporti con le autorit dello stato, disciplinare sul piano organizzativo il nuovo
popolo cristiano, venuto a costruirsi in seguito alle numerosissime conversioni, che rischiavano di mescolare con eresie

e rilassamento del costume il trionfo del cristianesimo. Bisognava dunque costruire chiese idonee alla liturgia,
potenziare iniziative evangelizzatrici e tenere sotto controllo la morale del cristiano e lortodossia.
I patristi con le loro opere prendevano posizione sulle questioni pi urgenti teologiche e sui dogmi fondamentali. La
loro scrittura era influenzata comunque da una formazione retorica, arricchite da conoscenze filosofiche come il
neoplatonismo. Per questo lavorarono anche alla ricomposizione con il mondo pagano e con le sue istituzioni, sia
politiche che culturali. Conservarono, e grazie a loro abbiamo ancora oggi, le opere della cultura profana che dovevano
essere mantenute.

Ambrogio
Nato nel 339 a Treviri da una famiglia aristocratica romana, studi retorica a Roma e intraprese la carriera
amministrativa come governatore dellItalia settentrionale con sede a Milano. Nel 374 fu acclamato vescovo prima
ancora di aver ricevuto il battesimo. Si impegn nella lotta contro larianesimo e influenz profondamente loperato
dellimperatore Teodosio, che nel 392 proclam il cristianesimo religione ufficiale dellimpero. Mor nel 397. La sua
attivit letteraria fu molto variegata: ci sono opere morali, ascetiche, dottrinali, epistole, orazioni funebri e inni. Inoltre
scrisse anche opere esegetiche, tra cui spicca lHexameron, un commento al racconto della creazione contenuto nella
Genesi.
Ambrogio fu molto impegnato a rivendicare lautonomia della Chiesa dal potere politico, talvolta in maniera esasperata
che indebol ancora di pi un impero colpito da una grave crisi interna e preso di mira dagli attacchi dei barbari. Dal
punto di vista culturale ebbe il merito di diffondere il metodo esegetico, messo a punto dalla scuola di Alessandria, e di
aver divulgato i principi della filosofia neoplatonica.

Girolamo
Nato a Stridone (Dalmazia), verso il 347, studi a Roma. Durante un pellegrinaggio a Gerusalemme, si ammal ad
Antiochia e visse poi in eremitaggio dal 375 al 377 nel deserto di Calcide. Ordinato prete nel 377, torn a Roma nel
382, dove divent segretario di papa Damaso e guida spirituale di un gruppo di matrone che condussero vita monastica
e lo seguirono poi a Betlemme, dove fond un convento. Vi mor nel 419. Scrisse la Vulgata, cio una traduzione della
Bibbia dallebraico, opere esegetiche, polemiche, agiografiche e un epistolario.
Girolamo fu un asceta, oltre che un letterato. Ma proprio questi due impegni davano luogo dentro di lui a un conflitto,
cio se era veramente convertito al cristianesimo o se era ancora un ciceroniano. Cos fu un modello di monaco colto,
per superare i contrasti tra il cristianesimo e la cultura classica, diventando un modello per Agostino. E stato dunque
uno dei padri fondatori del monachesimo occidentale, un agguerrito filologo, che seppe applicare alla traduzione della
Bibbia e allesegesi criteri letterari. Nella polemica esager spesso con il sarcasmo e con linvettiva, per applicando
strumenti di retorica.

La nascita della poesia cristiana


Le prime manifestazioni poetiche furono canti liturgici di ispirazione biblica, nati per improvvisazione, espressione
della fede e della carica mistica che animava le primitive comunit cristiane.
Poi ci fu linno, ovvero un cantico in lode e gloria di Dio, filiazione diretta di quelle espressioni spontanee di fede che si
esprimevano nellimprovvisazione dei canti liturgici. La composizione era una sorta di prosa ritmica, diventando in un
secondo tempo sempre pi una poesia.
Infine troviamo un genere nuovo: linno ambrosiano. Composti durante le lotte contro le eresie ariane, il successo di
questo inno dovuto allo spirito di comunit tra i fedeli: guidati dalle parole dellinno, essi si accostavano ai misteri
della fede identificati dal messaggio del canto. La popolarit dei testi era garantita dalla semplicit del tessuto dottrinale,
il gusto degli intellettuali poteva trovare soddisfazione nel sapiente contemperamento di contenuti cristiani e eleganza
espressiva. Questinno fu da riferimento per altri poeti cristiani come Prudenzio e Paolino da Nola, contemporanei di
Ambrogio, e poi da Venanzio Fortunato (VI sec), e nel XIII secolo Tommaso da Celano, Jacopone da Todi e Tommaso
dAquino.

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