1primo problema che queste poesie pongono ai Ioro Iete che esse si coIlocano come figure e similitudini straVI\f anti I neI contesto di un'esperienza mistica. Questa espeI nza e indicata dall'autore con Ie paroIe _notte oscura e teoIlIp,iamstca. Pi volte, nelle sue opere, san uan spiega cne
I isa queste espressioni vogliano significare. La contempla~ ne attraverso Ia quale- si Iegge in SMC - l'intelletto ha
11\ pi alta conoscenza di Dio, si chiama teologia mistica, cio
upienza segreta di Dio, perch essa e nascosta all'intelletto
I' isso che Ia riceve. Per questo san Dionigi Ia chiama raggio
til tenebra e di essa il profeta Baruch dice: nessuno conosce
I sue strade n saprebbe concepirle. E certo che l'intelli/{ nza, se vuole unirsi a Dio, deve accecarsi in tutti i sentieri
he potrebbe percorrere. Aristote1e dice che come gli occhi
ti ,1pipistrello fanno rispetto aI sole, che li immerge nelle ten bre, cos Ia nostra intelligenza fa rispetto a ci che vi e di
pi luminoso in Dio, che, per noi, e tenebra assoIuta. Egli
dice anche che quanto pi Ie cose divine sono alte e chiare,
tanto pi per noi sono sconosciute e oscure 2.
Nel resoconto di san luan cioe uella conoscenza s erimentale ..QiDio ~>, in cui consister~bq,e,$econd<U:Q inione
comune 10 stato mistico, non soltanto non, slE.!'~senta ~
un'illuminazione, ma non e nemmeno, in senso ro rio un
. i
.conoscere. Ci gCcui in esso sr1a 1~p~rkI)z non e a rot;:priazone o babjtus, 1l!,aspossessam~~to~li~nazione'
non ~f.-. at
fulgore.jna ofiuscamen!QjJlon u!!,vanzare in chiarit e ric- vJ..M.1f}-
chezza, I!!!Luno s rofondar~ un iI)cagliarg in cecit e buio- <.-.. C-L..!r~
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1111'
GIORGIO AGAMBEN
VI
LA NOTTE
OSCURA
DI ]UAN DE LA CRUZ
VII
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La metafora centrale della oesia di san Tuan quella deiIa notte oscura, allude appunto a questo cal'attere o aco
C negativo dell'esperienza mstica.
I A propsito
di questa frase di Bachofen e sul simbolo in generale,
81vedano le acute osservazioni di F. JESI, in Simbolo e silenzio (ora raccoito in Letteratura e mito, Torino 1968).
2 Bataille,
nella sua Somme atholo~,
in cui cerca di spingere
tino a imite estremo I'esperienza
e negativo, accenna pi volte ai suo
li bito verso san Iuan, che non e sernplicernente terminologico (Ia nudit
souueraine e Ia suma desnude: di san Juan, il non-savoir e il no saber).
Lu differenza che egli pane fra Ia sua exprience intrieure e quelIa deHa
mstica (e della poesia) e che Ia negativit mistica e ancora legara, in
(,LlIalchemodo, a un'appropriazione
(cos come Ia poesia, secando Bamille, cerca in fondo di sostituire 10 spossessamento alIe cose possedute),
mentre egli persegue una negativit assoIuta, senza catarsi n Aujbelrung, riconosciuta come tale e senza impiego . ln un certo senso
Oi tre volumi che com on ono Ia sua Somma BataiJIe non ta c e or11' alie u time conse
enze 1 meto o eI a notte oscura [ 'ai suivi
lU mthode de desschement [usqu'au bout I>, egli scrive o proposito di
~nn Iuan), recidendo ogni rapporto con una teologia positiva e con Ia
n zione stessa di Dio (e Ie tiens l'apprhension de Dieu, ft-il sans
Orme et sans mode, comme un arrt dans !e mouvement qui nous porte
l'apprhension plus obscure de I'inconnu ), Cos nel tentativo di ac(' clere a uesto assoluto ottenebramento, egli fu condotto a inc u ere
nella sua esperrenza interiore anc e 'opacit dei male (in particolare,
I' iccesso sessuale) che san Juan menziona esplicitamente come potenza
offuscatrice (SMC, I, 8) ma non considera come possibile gradus delI' .sperlenza mistica. ln uesta ros ettiva san uan uo essece consi1e"ato come uno dei nmi sco ntori
i ue a otenza e ne ativo che
I fie
iu i ue seco i o o oveva orce aI centro eI a sua Ia etto, ceie randone << otere ma ico e <<laseriet e Ia azienza e seI nnndo cos ai pensiero una via di cui stiamo ora percorrendo le ultime
I)i oscure ro a ini.
GIORGIO AGAMBEN
VIU
V~Ail di teologia
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V
LA NOTTE
OSCURA
DI JUAN DE LA CRUZ
IX
di offuscamento e di negazione e non come strumenti di edificazione: Le tre virt. teologali producono tutte il vuoto
nelle potenze dell'anima: Ia fede causa vuoto e oscurit nell'intelletto; Ia speranza, nella memoria, il vuoto di ogni possesso; Ia carit, nella vo.lont, vuoto e nudit di ogni affetto
e godimento (SMC, Il, 6).psponendosi all'azione di ueste virt nulliflcanti ciascuna delle Dotenze deIrnima realizza cos auello SDosse:ssamento integrale dalle sue propriet (Ie apprensioni per l'intelletto; i ricordi per Ia memoria; le passioni o affezioni per Ia volont) in cui consiste
l'esperienza della notte oscura 1.
Merita, a questo punto, una particolare attenzione Ia trat- ~
tazione che san juan dedica alla notte della memoria, in
quanto sar cos possibile porre il problema, che non mi pare ~.
sia mai stato affroritato, dei rapporti fra l'esperienza mistica~,..~
di san Juan e Ia letteratura mnemotecnica che era parte inte- ~
grante della psicologia del suo tempo '.
San Juan non poteva certo ignorare quella ars memoratiua di cui si erano fatti portavoce proprio due grandi ordini
re1igiosi: il domenicano e il francescano. I capitoli (SMC,
lII, 11-15) in cui egli guida Ia memoria nella notte oscura
fuori dei suoi limiti e dei suoi cardini naturali, e1evandola
1 Uno schema permetter:
sto progressivo denudamento
sto in SMC:
notte
dei
notte
sensi
notte
notte
notte
NOTTE
OSCURA
GIORGIO AGAMBEN
J4A NOTTE
OSCURA
DI JUAN DE LA CRUZ
XI
GIORGIO AGAMBEN
XII
J.A NOTTE
OSCURA
DI ]UAN DE LA CRUZ
XIII
srmrra.
AGAMBEN