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Matteo Piras I.I.S. “G.Brotzu” A.S.

2010/2011

Matteo Piras

Aprile 2011

I.I.S. “G. Brotzu”

Lutero e le origini della riforma.


i

Motivazioni e conseguenze della riforma, la teologia luterana.

Dieta di Worms 1521.

Argomenti:

 Cause della riforma luterana


 Le 95 tesi
 La condanna papale delle tesi
 Le ripercussioni dovute alle tesi
 La vita di Lutero e la nascita delle sue idee
 La questione della fede
 La dottrina dei sacramenti
 Le due assemblee della Dieta

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Matteo Piras I.I.S. “G.Brotzu” A.S. 2010/2011

Indice:
1. Lutero e l'indulgenza tedesca del 1517
o La dottrina delle indulgenze
o Le 95 tesi di Martin Lutero
o La condanna papale delle tesi luterane
o Le ripercussioni politiche della protesta di Lutero
o La corruzione della chiesa e i papi del Rinascimento
2. La teologia luterana
o La formazione religiosa di Lutero
o La fede e la promessa di Dio
o Lutero ed Erasmo da Rotterdam
o La dottrina luterana dei sacramenti
o Il sacerdozio universale e il libero esame delle scritture
o La fede, le opere e i veri sacramenti
o L'appello ai principi tedeschi

- Bibliografia

- Filmografia

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La crisi religiosa e la riforma protestante


1. Lutero e l'indulgenza tedesca del 1517
- La dottrina delle indulgenze.
L'evento che segnò la nascita dell'Europa moderna fu la Riforma luterana. Essa
fece venire alla luce tutte quelle tensioni e polemiche che avevano coinvolto la
chiesa sin dall'epoca medievale. La goccia che fece traboccare il vaso fu
l'indulgenza tedesca del 1517. Essa affermava che Gesù e i santi crearono un
tesoro di indulgenze a cui il papa e il clero potevano far accedere i peccatori
diminuendo le loro pene. Da questa dottrina nacquero delle credenze popolari, cui
la chiesa era solita tollerare. Alla fine del XV secolo la teoria e la pratica delle
indulgenze divenne una cosa consolidata, e questo mostrò la più grande crisi
vissuta dalla chiesa cristiana.All'inizio del 1515 Alberto di Hoenzollern, che
possedeva già due vescovadi, chiese al papa Leone X il più importante vescovado
di Germania, quello di Magonza. Poiché non era possibile possedere più di due
vescovadi, il papa chiese al vescovo il pagamento di 10 mila monete d'oro in
cambio dell'autorizzazione. Alberto chiese così un prestito al banchiere di Augusta
Jacob Fugger e per restituirle concordò col papa un bando delle indulgenze della
durata di due anni. Metà degli introiti sarebbe andata al banchiere e l'altra parte al
papa per la costruzione della basilica di San Pietro.

- Le 95 tesi di Martin Lutero


Nel 1517 i frati domenicani incaricati di diffondere le
indulgenze, arrivarono in Sassonia. La propaganda divenne
qualcosa di veramente scandaloso. Così il monaco agostiniano
Martin Lutero, si affrettò a mettere in guardia i suoi
parrocchiani disapprovando tali pratiche. Scrisse così,
nell'ottobre del 1517, 95 brevi tesi in latino. Molti furono
coloro che andarono incontro a polemiche verso la chiesa, ma
furono subito messi a tacere. Le tesi di Lutero ebbero però
rapida diffusione anche grazie alla diffusione della stampa,
subito vennero tradotte e ne vennero prodotti degli opuscoli
che in breve tempo fecero il giro della Germania. Le tesi
dicevano esplicitamente che il papa non aveva il potere di
cancellare le colpe; che coloro i quali credevano in tali
pratiche erano dannati in eterno e che il papa non doveva
procurasi il denaro con questi mezzi.
Opuscolo sulle 95 tesi.

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- La condanna papale delle tesi luterane


Mentre la polemica tra Lutero e i protettori delle indulgenze diventava rovente, le
tesi furono inviate a Roma. Nell'estate del 1518, la corte pontificia emise una
condanna alle tesi di Lutero, invitandolo ad andare a Roma per discolparsi, ma il
monaco trovò appoggio e protezione dal principe di Sassonia, Federico il Savio.
La questione di Lutero ad un certo punto venne messa in secondo piano a causa
della morte di Massimiliano d'Asburgo, che per diversi mesi tenne occupate le
corti dei principi e quella papale. Il 28 giugno l'assemblea decise di dare il trono a
Carlo D'Asburgo, nipote del re defunto. Il 15 giugno 1520 la curia romana elaborò
una nuova condanna. Ancora una volta intervenne il principe protettore di Lutero,
che chiese di poterlo ascoltare nella prima assemblea della Dieta1 del 1521.

- Le ripercussioni politiche della protesta di Lutero.


Quando Lutero fu ascoltato dalla Dieta, le sue idee si inserirono nei processi di
trasformazione politica e culturale. Particolarmente presero piede in Germania, la
quale, divisa in piccoli staterelli, era un paese politicamente arretrato rispetto alle
altre monarchie europee. Anche i principi tedeschi appoggiarono le idee di Lutero,
in quanto il papa poneva una grossa pressione finanziaria in ogni staterello. Oltre
dai principi, Lutero trovò appoggio dai Ritter2, i quali erano stati messi in crisi
dall'evoluzione dei sistemi militari e dall'ammodernamento del sistema politico. I
Ritter stavano ormai andando in rovina, quindi avrebbero potuto incolpare la
chiesa di tutti i mali della Germania per impossessarsi così dei beni ecclesiastici.

1
Dieta: riunione del popolo per le decisioni più importanti, come ad esempio la scelta del sovrano.
2
Ritter: classe sociale tedesca formata dalla piccola nobiltà di cavalieri.

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- La corruzione della chiesa e i papi del Rinascimento.

Ciò che favorì più di tutto la diffusione delle idee fu un qualcosa che appariva
evidente già dal XIV secolo: la corruzione della chiesa; essa era un apparato
statale e il papa un principe. Dopo il concilio di Basilea, i papi erano uomini di
cultura e protettori delle arti, mentre dopo il Rinascimento cambiò tutto.A questo
punto si pensò ad una riforma della chiesa non contro, ma assieme ai papi
cercando quindi di risolvere tutti i problemi. Molte persone vi tentarono, ma
fallirono: un caso tipico è quello di Erasmo da Rotterdam.

2. La teologia luterana.

- La formazione religiosa di Lutero.


Le tesi luterane non erano solo un
abuso rimproverato alla chiesa
romana, ma erano le concezioni di
Lutero sul peccato e sulla natura
umana. Le dottrine di Lutero
riuscirono a dar vita ad un grande
movimento di massa grazie alla loro
diffusione ed anche alla condanna
papale. Lutero nacque a Eisleben, in
Sassonia, il 10 novembre 1483. Nel
1501 si iscrisse all'università di
Erfurt, città nella quale, nel 1505,
entrò nell'ordine degli agostiniani
mostrando una religiosità molto
sentita e drammatica. Nel 1507
divenne sacerdote e celebrò la sua
prima messa, in seguito fu trasferito a
Wittenberg. Lutero raccontava i suoi
turbamenti, le sue paure, tanto che si
confessava continuamente. Nel 1520
si convince che ogni uomo è
peccatore qualsiasi cosa faccia, ed è
impossibile salvarsi da soli, infatti tutti i comandamenti sono impossibili da
adempiersi.

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- La fede e la promessa di Dio.


Nel 1510, Lutero partì a Roma per una missione per conto del suo ordine, dove
però non vi trovò conforto. Nel 1513 iniziò l'insegnamento universitario, qui inzia
a elaborare la teoria della “giustificazione3”, commentando ai suoi studenti le
lettere di San Paolo e ai romani, dove legge la frase “Il giusto vivrà nella fede”. Il
senso del cristianesimo cambiò totalmente ai suoi occhi, capì che erano inutili le
opere buone per raggiungere la salvezza, in quanto la malvagità umana è radicale.
Infatti nel 1521 dice che i comandamenti erano stati preordinati per far capire
all'uomo l'impotenza di se stesso. Infine ritiene che l'uomo può credere a Dio, ma
non può avere fede in quanto è solo un dono di Dio.

- Lutero ed Erasmo da Rotterdam.

Nel corso del


1520, Lutero
pubblicò
quattro tesi sui
problemi della
riforma
ecclesiastica.
Nella prima
(De papato
romano)
afferma che il
papa non può
essere
superiore alle
Sacre scritture
e che essere
cristiani è
qualcosa di
interiore e non
bisogna dipendere da un cristiano quale è il papa.

Queste tesi andarono incontro a quelle dell'umanista


Erasmo da Rotterdam, il quale, nel 1516, pubblicò
un'edizione a stampa del nuovo testamento, che
3
Giustificazione: teoria luterana che si basa sul fatto che la fede è qualcosa di divino, poiché la malvagità umana è
qualcosa di radicale, l’uomo non riuscirà mai a trovare la salvezza facendo opere buone.

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includeva il testo originale greco e la traduzione in


latino; egli riteneva che non si poteva essere cristiani
senza un contatto diretto con la parola di Dio, e non vi
era il bisogno dell'aiuto dei teologi con i loro commenti
e nemmeno la mediazione dell'opera tramite mente
altrui.

Fra Erasmo e Lutero vi erano però delle differenze sostanziali, perchè Erasmo non
riteneva che l'uomo fosse corrotto sin dalla nascita a causa del peccato originale e
che vi fosse la negazione del libero arbitrio.

- La dottrina luterana dei sacramenti.


Lutero ritiene che tutti i sacramenti siano inutili, in quanto li intende come riti
magici volti a salvare il peccatore. Pensa quindi che siano riducibili ad uno solo:
L'accettazione attraverso la fede delle promesse di Dio. Conserva quindi quei
sacramenti dove siamo noi ad accogliere ciò che Dio ci offre e abolire quelli dove
si crede di compiere un opera buona che viene accettata da Dio. Abolisce così
estrema unzione, cresima e matrimonio, quest'ultimo poiché risulta qualcosa legato
alla vita civile e non riguarda la fede.

- Il sacerdozio universale e il libero esame delle scritture.


Lutero critica anche l'ordinazione dei sacerdoti ritenendo che sono solo dei
funzionari della comunità e dei fedeli e non devono essere distinti dalle persone
laiche. Secondo Lutero quindi, il sacerdozio universale4 e il libero esame delle
scritture5 sono connessi tra loro. Egli esalta in maniera particolare la vita laboriosa
quindi abolisce gli ordini monastici e qualsiasi tipo di voto (come il
pellegrinaggio) poiché l'uomo deve sposarsi, avere figli, lavorare, produrre e
adempiere al proprio ufficio, così abolisce il divieto di matrimonio per i sacerdoti.

- La fede, le opere e i veri sacramenti.

Secondo Lutero i veri sacramenti sono: - l'eucaristia, in quanto non mette in


dubbio la presenza reale del corpo e del sangue di Cristo del pane e nel vino.
4
Sacerdozio universale: la chiesa ritiene che i sacerdoti possono intromettersi tra il singolo e la parola divina,
Lutero invece ritiene che “mediante il battesimo siamo tutti sacerdoti”, quindi che non vi è differenza tra laici e
sacerdoti.
5
Libero esame delle scritture: ogni persona può interpretare come meglio crede la parola di Dio, senza la
mediazione di teologi o filosofi.

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Cambia dunque anche il significato della messa: essa è la fede nella promessa e lo
stimolo per il suo mantenimento. - Il battesimo, il quale è simbolo di morte e
resurrezione. - La confessione, che serve per dare conforto al penitente. Nello
scritto “Della libertà del Cristiano”, Lutero mostra che le opere buone non
salvano, ma vanno compiute gratuitamente per amore verso il prossimo.

- L'appello ai principi tedeschi.

Nell'opuscolo “Alla nobiltà di nazione tedesca”, Lutero attacca il papa appellando


i principi tedeschi, mostrando la situazione e chiedendo di intervenire negli
ordinamenti terreni della chiesa abolendo monasteri e conventi, requisendo le
ricchezze del clero e abolendo i divieti posti da esso.Lo scritto di Lutero divenne
un invito per i principi a partecipare alla ormai prossima assemblea della Dieta,
dicendo alle autorità politiche di prepararsi per l'imminente lotta contro la chiesa
romana e i suoi ordinamenti corrotti.

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Filmografia:

Film storici che vedono come protagonista Martin Lutero

Bibliografia (fonte: Wikipedia):

-Lucien Febvre, Martin Lutero, Bari, 1969.


-Roland H. Bainton,Martin Lutero, Torino, 1960.

- E. H. Erikson,Il giovane Lutero. Studio storico-psicoanalitico, Roma, 1967.

- A. Giardina - G. Sabatucci - V. Vidotto.Il Manuale dal 1350 al 1650, Roma-Bari, 2002.

- AA. VV.,Il consenso cattolico-luterano sulla dottrina della giustificazione, a cura di Fulvio Ferrario e
Paolo Ricca, Torino,Claudiana,1999.

- Fulvio Ferrario, William Jourdan,Per grazia soltanto. L'annuncio della giustificazione, Torino, 2005.

- Vittorio Subilia,La giustificazione per fede, Brescia, 1976.

- Giorgio Tourn,I protestanti. Una rivoluzione, Torino, Claudiana, 1993.

- André Gounelle,I grandi princìpi del protestantesimo., Torino, Claudiana, 2000.

- Delio Cantimori,Martin Lutero, discorsi a tavola, trad. di L. Perini, Torino, 1969.

- Thomas Kaufmann,Lutero, trad. di M. Cupellaro, Bologna, 2007.

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