Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1. IL PROGRAMMA DELL’ILLUMINISMO.
Illuminismo: movimento culturale sviluppato nel XVIII sec. Nei maggiori centri europei.
È una svolta intellettuale: destinata a caratterizzare la storia moderna occidentale.
Vi è l’esaltazione: dei poteri della ragione umana.
Illuminismo: impegno ad avvalersi della ragione umana in modo libero e pubblico ai fini di un
miglioramento effettivo del vivere.
Gli illuministi dicono: che l’uomo in passato non ha usato l’intelletto, rimanendo in una sorta di
minorità da cui deve uscire.
Usare la ragione significa: assumere un atteggiamento problematizzante nei confronti dell’esistenza
e far prevalere su ciò il diritto di analisi e critica.
C’era una battaglia contro: i pregiudizi, i dogmi, la superstizione, le tradizioni, l’autorità, la
religione….
Sottoporre tutto: al giudizio della ragione.
La ragione: organo di verità e strumento di progresso.
I lumi: rischiarano le tenebre.
Il Filosofo: è l’intellettuale in genere, non è più il sapiente, ma un uomo in mezzo agli altri uomini,
che lotta per rendere più abitabile il mondo e si sente utile alla civiltà.
Il suo scopo: è di riformare la realtà e giovare al prossimo per diminuire le sofferenze degli
individui e raggiungere la maggiore felicità per il genere umano.
5. L’IDEA DI PROGRESSO.
La politica dell’illuminismo: è fondata sulla dottrina della ragione come insieme di strumenti
concettuali e operativi e il conseguente impegno di tradurre il pensiero in azione
Teso a legare: la speculazione filosofica al raggiungimento di obiettivi pratici, di portata sociale.
Infatti l’uomo:nel corso del tempo, ha subito un processo di alienazione e smarrimento, perciò si
vuole restituire all’uomo tutto ciò che ha perso.
Lo sdegno etico verso il passato: si traduce in un impegno riformatore verso il presente.
Alla pratica di offesa e difesa: come tecnica di dominio, gli illuministi contrappongono l’idea di una
politica a servizio dei suoi diritti naturali di base.
Il concetto dei diritti naturali:affonda le sue radici nella filosofia greca e nel pensiero medioevale.
Ciò che caratterizza: la proclamazione dei diritti dell’uomo nei confronti delle dottrine precedenti è:
- Da un lato: una particolare interpretazione di tali diritti.
- Dall’altro: la loro utilizzazione ai fini della critica, accompagnata dal correlativo sforzo di
renderli opranti nella realtà.
Con gli illuministi: la persuasione circa i diritti dell’uomo cessa di essere astratta e impotente
proclamazione di principio, per diventare un’idea - forza calata nella dimensione effettiva della
storia e capace di smuovere le energie sociali degli individui.
Fra tutti i diritti c’è: quello che dice che tutti gli uomini si riuniscono per essere felici. A tutti questi
la natura ha fatto una legge della felicità, e tutto ciò che non è felicità è estraneo.
La Felicità: è intesa come quella situazione in cui gli uomini soddisfano i loro bisogni propri
materiali.
Le guerre e le contese degli stati d’animo: sono dei mali di cui l’umanità deve liberarsi, la pace è la
meta ultima della storia.
Gli illuministi vedono nella fraternità: la condizione propria di un’umanità vivente sotto la guida
della ragione e della scienza.
Anche il benessere: fa parte della felicità, perciò vi è la lotta contro la miseria.
Gli illuministi incoraggiano:le industrie e i commerci e si fanno cultori delle scienze economiche e
sociali, che ottengono il rinascimento nell’ambito dell’enciclopedia del sapere.
L’ideale di pubblica felicità: costituisce l’idea madre della filosofia politica illuminista.
Quest’idea generale: rappresenta una delle forze politiche rivoluzionarie del 700 e nei 2 secoli
successivi.
I diritti civili: sono difesi dagli illuministi e sono: l’eguaglianza, la libertà e la tolleranza.
L’eguaglianza degli uomini: rappresenta le idee più importanti dell’illuminismo.
Che giudica:gli individui uguali per natura in quanto accomunati dalla ragione.
L’esaltazione di quest’uguaglianza: si è espressa nella rivendicazione politico giuridica della
rivendicazione di tutti i cittadini di fronte alla legge condotta dalla borghesia contro i privilegi della
nobiltà.
Però tra i grandi autori francesi: vi è l’esplicita accettazione – giustificazione della struttura
stratificata e gerarchica della società.
Considerata: come inevitabile portatrice di disuguaglianze di funzioni, potere e ricchezze, da ciò poi
scaturiranno le più radicali rivendicazioni di uguaglianza politica ed economica.
L’illuminismo è il punto di partenza: di ogni moderna filosofia dell’uguaglianza.
3. CONSEGUENZE.
L’incapacità di utilizzare la ragione ha fatto sì che nel corso della storia, la vita
umana fosse dominata da forze irrazionali. Le cose da combattere sono l’autorità, la
violenza, la fede, la superstizione e la tradizione.