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Le leggi fascistissime:
Ci fu una breve crisi nella seconda met del 1924 seguita al rapimento e
l'uccisione di Matteotti, l'Italia era diventata un paese totalitario dove governava
un unico partito. Si faceva uso continuo delle violenze squadriste accompagnate
da misure repressive degli avversari politici, furono chiusi circoli e associazioni
politiche antifasciste e furono arrestati dei socialisti. Alfredo Rocco cre le leggi
fascistissime finalizzate a rafforzare il governo e ad abolire la distinzione dei
poteri. La carica di presidente del Consiglio dei ministri fu trasformata in quella
di segretario di stato responsabile del proprio indirizzo di governo solo di
fronte al re e non pi al Parlamento. I prefetti potevano a loro discrezione
sciogliere associazioni, enti, istituti, partiti, gruppi e organizzazioni politiche. Fu
eliminato il consiglio comunale e il sindaco e prese il loro posti il podest (di
nomina governativa) che esercitava le funzioni del sindaco, della giunta e del
consiglio comunale.
Un ulteriore stretta autoritaria:
A Bologna ci fu un attentato non riuscito contro Mussolini e questo port a
misure pi estreme come: l'annullamento dei passaporti, la sospensione di tutte le
associazioni compresi i partiti e pubblicazioni non fasciste. Veniva cos revocata
definitivamente ogni libert di opinione di stampa.
La fascistizzazione della stampa:
Le cosiddette veline erano comunicazioni telegrafate dall'ufficio stampa della
presidenza del Consiglio ai prefetti e trasmesse da questi alle redazioni dei
giornali e indicavano quali notizie andavano pubblicate. Fu poi dichiarato
decaduto il mandato dei 122 deputati non fascisti, fu ripristinata la pena di
morte e istituito un Tribunale speciale per la difesa dello stato. Si fece largo uso
di un altro strumento quale il confino, un provvedimento amministrativo
comminato dalla polizia per cui si era costretti ad abitare in una localit
prestabilita diverso da quella residenza per un certo periodo di tempo. Il confino
poteva essere imposto anche senza processo e quindi non si aveva la possibilit di
difendersi.
La nuova riforma elettorale e il Gran consiglio del fascismo:
Con la riforma elettorale del 1928 la quale prevedeva una lista unica nazionale
di candidati scelti dal Gran consiglio del fascismo.
Il plebiscito del 1929 e lo svuotamento dei poteri del Parlamento:
Le elezioni del 1929 furono svolte con due schede, quella del "si" tricolore,
quella del "no" bianca, cos il voto perse la sua segretezza poich era ovvio chi
votava per il "no". Vincono i "si" e vincendo Mussolini toglie potere alla camera
che avr il solo compito di "collaborare" con il governo e addirittura dopo viene
soppressa. Nasce la camera dei fasci e delle corporazioni.
IL FASCISMO FRA CONSENSO E OPPOSIZIONE
I Patti lateranensi:
Mussolini per consolidare il suo potere cerca un accordo con la chiese che si
ottiene nel 1929 con i patti lateranensi. Laccordo tra Mussolini e papa Pio XI,
prevede che religione cattolica religione di stato, il pontefice pu avere uno
stato (citt del vaticano) lo stato concorda con il papa e lo stato deve versare
alla chiesa una somma come risarcimento della perdita dei proventi precedenti,
il pontefice riconosce Roma come capitale.
Le tensioni fra regime e Chiesa:
Nonostante i patti i contrasti c'erano ancora. Mussolini eman un provvedimento
che chiuse tutti i circoli della giovent cattolica tra i quali l'Azione cattolica, pi
tardi permise a quest'ultima di continuare la propria attivit per solo a scopo
religioso ed escludendo i non fascisti.
LA POLITICA ESTERA
LE LEGGI RAZIALI
Fascismo e antisemitismo:
L'Italia avvi una politica razzista e antisemita analoga Hitler, emanando una
serie di provvedimenti persecutori nei confronti degli ebrei, questi provvedimenti
poi si trasformano in leggi.
Dal Manifesto de difesa della razza alle leggi razziali del 1938:
Avvicinandosi abbraccia le leggi razziali, escono i primi provvedimenti tra cui il
manifesto di difesa della razza firmato da scienziati iscritti al partito fascista, le
leggi razziali prevedono esclusione degli ebrei da scuole pubbliche, divieto
matrimonio misto, divieto agli ebrei di avere aziende, divieto di prestare servizio
militare, divieto di lavorare presso amministrazioni statali e parastatali, divieto
di svolgere il lavoro di notaio e giornalista e qualsiasi incarico pubblico. Molti
ebrei con queste limitazioni emigrano negli stati uniti e diventano anche fisici
molto importanti Emilio Segr ed Enrico Fermi.