Per rivoluzione industriale si intende un processo di evoluzione economica che da un sistema
agricolo artigianale-commerciale porta ad un sistema industriale moderno caratterizzato dall'uso generalizzato di macchine azionate da energia meccanica e dall'utilizzo di nuove fonti energetiche inanimate (come ad esempio i combustibili fossili). La rivoluzione industriale, sin dalla sua nascita ha rappresentato uno dei maggiori rivolgimenti della storia universale. Ha separato in maniera profonda la società industriale da quelle precedenti e ha dotato l’uomo di un enorme potere di manipolazione delle risorse materiali e della capacità di produrre una quantità di beni senza precedenti. Nel corso della storia, possiamo distinguere tre differenti rivoluzioni industriali, le quali si sono sviluppate in periodi e luoghi differenti. La prima rivoluzione industriale si sviluppò in Inghilterra a partire dal 1750, quando subì quel processo irreversibile e radicale, che mutò per sempre l’economia e la vita dei cittadini inglesi e successivamente dell’intero continente. Tale rivoluzione si sviluppò principalmente in Inghilterra per diverse ragioni: ● La flotta navale della Gran Bretagna era la più forte ed esperta del mediterraneo e riuscì a sostenere l’improvvisa richiesta d’esportazioni. ● La colonizzazione di zone dell’America settentrionale aveva permesso di importare tabacco e cotone, quest’ultimo utilizzato nell’industria tessile. ● Gli scambi commerciali internazionali trasformarono la Gran Bretagna nella nazione più ricca d’Europa. ● La prosperità inglese era espressa anche culturalmente; nello stato in cui regnava la monarchia costituzionale erano straordinariamente presenti libertà e tolleranza. Il processo di rivoluzione fu amplificato dall’applicazione delle scoperte scientifiche nel sistema produttivo. MACCHINA A VAPORE Furono costruite macchine utensili per il settore tessile, le quali consentirono la meccanizzazione della filatura. Fu perfezionata la tecnica per lo sfruttamento del vapore come forza motrice. La nuova tecnologia, che utilizzava il carbone, sostanza di cui il sottosuolo inglese è molto ricco; fu decisiva per lo sviluppo dell’industria siderurgica. Successivamente la macchina a vapore fu utilizzata per costruire i primi mezzi di locomozione. Con la realizzazione di strade ferrate si poterono trasportare merci e uomini. Ben presto il treno sarebbe diventato il mezzo terrestre più veloce a disposizione dell’uomo, in grado di risolvere il problema delle inadeguate strutture di trasporto. RIVOLUZIONE AGRICOLA Nel corso del ’700 le strutture produttive dell’agricoltura inglese ebbero cambiamenti tanto profondi da generare una vera rivoluzione agricola. Il possesso delle terre passò dalle mani di piccoli agricoltori a grossi proprietari terrieri. L’agricoltura era diventata imprenditoriale, il piccolo contadino diventò bracciante alle dipendenze di un fittavolo. Nuove tecniche di coltivazione migliorarono il prodotto agricolo: la rotazione agraria; metodologia che consiste nel coltivare ciclicamente un terreno per non impoverirne la fertilità, le scoperte chimiche consentirono raccolti più abbondanti ed inoltre l’introduzione di macchine per la trebbiatura alleggerì il lavoro dei braccianti. RIVOLUZIONE DEMOGRAFICA L’aumento del lavoro, della ricchezza e di maggiori risorse alimentari portò ad un imponente aumento demografico ed al cambiamento della società. Molte famiglie lasciarono le campagne per recarsi nelle città dove le imprese artigiane furono sostituite con le fabbriche. Ci furono dei progressi nella medicina e delle condizioni igienico-sanitarie che ridussero il tasso di mortalità. NASCITA DELLE PRIME FABBRICHE In questo periodo nacquero le prime fabbriche, il che portò inevitabilmente ad un aumento della produzione in serie e del lavoro minorile. In Inghilterra dopo il 1800 i lavoratori impiegati nelle manifatture e nelle fabbriche erano circa 3.000.000 tra i quali molte donne e bambini, spesso costretti a turni di lavoro massacranti. NASCITA DEL CAPITALISMO Infine, venne creato un mercato più vasto con la conseguente circolazione del denaro che diede un impulso al sistema bancario. In questo nuovo panorama economico, si configura una nuova figura di imprenditore caratterizzata dalla possibilità a investire e rischiare il proprio capitale nella produzione di merci. Il denaro viene ora investito nei fattori della produzione, come ad esempio le materie prime e i nuovi macchinari, con lo scopo di ricavare profitto dalla vendita delle merci. Questo viene poi a sua volta, investito in un ciclo continuo di guadagno-investimento. CONSEGUENZE PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Le condizioni di lavoro degli operai erano durissime, i turni in fabbrica erano uguali per tutti ed erano di 16-17 ore al giorno; tutta la vita dell’operaio era assorbita dalla fabbrica dove il ritmo lavorativo era imposto dalla macchina. Perciò, in questo periodo storico nella liberale Gran Bretagna e successivamente in altri stati europei, si costituirono organizzazioni operaie, che s’imposero all’attenzione dell’opinione pubblica e delle classi dirigenti per migliorare le condizioni sociali della loro categoria. La questione operaia preoccupò anche per l’addensarsi di numerose masse proletarie nelle periferie delle città. In queste zone urbane dilagava l’alcolismo e la prostituzione, aumentavano le nascite illegittime e salivano gli indici di criminalità. Le condizioni dell’ambiente di lavoro erano precarie: gli stanzoni erano poco illuminati e poco areati, il rumore e le polveri accompagnavano il ritmo incessante delle macchine. Le donne e i bambini venivano sfruttati in misura anche maggiore degli adulti, infatti la piccola taglia dei fanciulli e l’agilità delle loro dita erano il migliore ausilio per le macchine e la loro debolezza era una garanzia di docilità. La sorte di questi bambini fu particolarmente penosa perché erano sottoposti ad una schiavitù disumana senza ricevere nemmeno alcun tipo di istruzione. Infatti sapevano eseguire soltanto l’operazione alle macchine cui erano stati incatenati. La sicurezza nelle fabbriche era scarsa e gli infortuni erano molto frequenti, spesso si verificavano anche incidenti mortali.