28 La seconda
Capitolo
354
rivoluzione
industriale
Percorso breve
Tra 1850 e 1870 si verificarono decisivi cambiamenti nel
sistema di produzione industriale, collegati a importanti
innovazioni tecniche e scientifiche. Essi furono a tal punto
incisivi che gli studiosi parlano di una seconda rivoluzione
industriale, dopo quella che nel XVIII secolo aveva riguardato il settore tessile. La nuova rivoluzione ebbe come settore di punta lindustria siderurgica, impegnata soprattutto
a produrre binari, vagoni, locomotive. Ferrovie e navi a vapore consentirono di ridurre le distanze e di estendere il movimento mercantile su scala mondiale: gli storici la chiamano
rivoluzione dei trasporti. Anche le comunicazioni assunsero una dimensione globale, grazie a invenzioni come il
telegrafo (Morse), il telefono (ideato dallitaliano Meucci,
perfezionato e brevettato dallamericano Bell), il telegrafo
senza fili e la radio (Marconi). Contemporaneamente si svilupparono le agenzie di stampa e di informazione.
Nuove fonti denergia, al posto del carbone, sostennero la seconda rivoluzione industriale: lelettricit e il petrolio, che a poco a poco sostituirono il vapore come forza
motrice delle macchine. Si cominci a produrre lelettricit utilizzando la forza dellacqua, in centrali idroelettriche che sfruttavano una nuova invenzione, la dinamo (che
consente di trasformare il movimento in elettricit) combinata con una turbina. Decisiva per lo sviluppo industriale fu la scoperta di un modo per trasmettere a distanza
lenergia elettrica, grazie al cosiddetto filo trifase: cos
lindustria pot decollare anche in regioni prive di risorse energetiche locali. Laltra nuova fonte di energia fu il
petrolio, che si cominci a trivellare dal terreno con un
sistema messo a punto dallamericano Drake.
Nella seconda met dellOttocento si afferm anche
lindustria chimica, che trov particolare applicazione in
agricoltura dopo che Justus von Liebig intu limportanza
di certe sostanze per la rigenerazione del terreno. Si afferm in tal modo una nuova agricoltura (a cui concorse
anche limpiego di nuove macchine) che si rivel estremamente produttiva e aument in modo esponenziale
la disponibilit di cibo, sia pur ponendo, in prospettiva,
nuovi problemi sul piano ambientale.
355
Manifesto pubblicitario
per le spedizioni ferroviarie
di prodotti deperibili, fine XIX sec.
Come suggerisce questo manifesto
pubblicitario francese che reclamizza luso delle ferrovie per il trasporto merci, la rapidit dei nuovi
mezzi di trasporto permise lesportazione anche di prodotti facilmente deperibili, come la frutta o i fiori.
Il primato siderurgico Si era dunque verificata una vera rivoluzione nei trasporti e
questo aveva provocato un importante cambiamento: lindustria siderurgica aveva
soppiantato lindustria tessile, prevalente nella prima met del secolo [ 16.3], come
settore di punta del sistema produttivo industriale.
Sviluppo della rete ferroviaria
in Europa, 1850-70
356
Let dellacciaio Inizialmente lacciaio era prodotto solo in piccole quantit, poich le
operazioni necessarie per ottenerlo erano assai complesse e dispendiose, ma le cose
cambiarono quando, nel 1856, linglese Henry Bessemer (1813-1898) invent un apparecchio chiamato convertitore, che consentiva di bruciare le impurit della ghisa
direttamente negli altiforni, soffiandovi dentro dellaria quando era ancora in stato di
fusione: in tal modo lacciaio si pot ricavare pi facilmente e a minor costo. A iniziare
da allora, lacciaio a poco a poco sostitu la ghisa: gi nel 1870 se ne producevano in
Europa 500.000 tonnellate; trentanni pi tardi, 28 milioni.
Nacque in questo periodo (1884), a Terni, la prima acciaieria italiana.
Amb
u
Amb
urgo
Glasgow
Pietroburgo
Liverpool
Mosca
Manchester
Berlino
Londra
AMERICA DEL NORD
357
Parigi
Chicago
New York
Vienna Trebisond
20 giorni
San Francisco
Napoli
12 giorni
Istanbul
Filadelfia
45 giorni
Comunicazioni
Glasgow
Pietroburgo
Tampico
Liverpool
postali
Alessandria
Mosca
Manchester
Berlino
Londra
AMERICA DEL NORD
e telegrafiche 13 giorni
29
giorni
Parigi
Chicago
New York
Vienna Trebisonda
Pechino
negli anni 1852-75
20 giorni
San Francisco
Napoli
Tokyo
12 giorni
B
St. Thomas
Istanbul
Filadelfia
45 giorni
15 giorni
3
Shanghai 57 giorni
CINA
(
Tampico
Fernando
Poo
Alessandria
(via Capo di Buona
Calcutta
13 giorni OCEANO
26
giorni
Speranza)
29 giorni
INDIA 44 giorni
PACIFICO
(via Mediterraneo)
Bombay
St. Thomas
OCEANO
15 giorni
33 giorni
ATLANTICO
Fernando Poo
26 giorni
OCEANO
PACIFICO
(via Mediterraneo)
OCEANO
ATLANTICO
Valparaso
48 giorni
Buenos
Aires
42 giorni
Montevideo
42 giorni
Singapore
Valparaso
45
48giorni
giorni
OCEANO
INDIANO
Buenos
Aires
42 giorni
Montevideo
42 giorni
AUSTRALIA
Sydney
73 giorni
NUOVA
ZELANDA
358
La lampadina
di Thomas Alva Edison
Il telegrafo senza fili Di straordinaria importanza furono poi, sul finire dellOttocento
e nei primi decenni del Novecento, gli studi del fisico italiano Guglielmo Marconi
(1874-1937), che invent un tipo di telegrafo senza fili che trasmetteva e riceveva utilizzando le onde radio o elettromagnetiche, dette anche hertziane dal nome dello studioso, il fisico tedesco Heinrich Rudolf Hertz (1857-1894), che per primo ne dimostr
lesistenza. Il primo esperimento di questo tipo risale al 1895; nel 1901 Marconi riusc a
trasmettere segnali attraverso lAtlantico.
Linvenzione permise, fra laltro, di scambiare messaggi fra le navi in mare e la terraferma, facilitando eventuali operazioni di soccorso, come accadde la prima volta nel
1909 a una nave inglese speronata nellAtlantico da unaltra imbarcazione.
La radio Solo pi tardi, utilizzando apposite valvole, Marconi mise a punto lapparecchio radio, un sistema di comunicazione destinato a grande fortuna nel XX secolo.
Mediante questa tecnologia si pot utilizzare per i messaggi a distanza non pi solo lalfabeto cifrato di Morse, ma anche come col telefono la lingua parlata di tutti i giorni.
359
360
361
362
Nel campo dellagricoltura biologica giocano un ruolo importante alcuni insetti, come la
coccinella sectepuntata (ossia la coccinella comune), voracissimi predatori di acari, afidi e
cocciniglie.
Sintesi
Esercizi
Comprendere e ordinare
1. Colloca sulla linea del tempo gli eventi elencati in ordine sparso.
1836
1840
1843
1844
1856
1859
1866
1871
1876
1882
1884
363
34 Il nuovo
Capitolo
442
colonialismo
Percorso breve
Lespansione coloniale degli europei, iniziata con i viaggi
del XV-XVI secolo, trov nuovo impulso nellOttocento in
seguito allo sviluppo del sistema industriale, che richiedeva materie prime per la produzione e nuovi mercati in
cui vendere i prodotti. Soprattutto la crisi di sovrapproduzione del 1873-96 spinse in questa direzione. LAfrica,
fino ad allora sconosciuta, fu esplorata sistematicamente e a poco a poco conquistata da inglesi, francesi, tedeschi, belgi, spagnoli, portoghesi, italiani (che occuparono
lEritrea). Nel 1884 il trattato di Berlino stabil precise regole per loccupazione e la spartizione del continente fra
le varie potenze.
LAsia del Sud-est fu colonizzata da inglesi e francesi;
interi arcipelaghi del Pacifico furono occupati da inglesi,
tedeschi e statunitensi. LIndia divent una colonia inglese, posta nel 1858 sotto il diretto controllo del governo.
Nella parte continentale dellAsia si afferm lespansionismo russo. Anche la Cina, che formalmente mantenne
la sua indipendenza, dovette aprirsi alla penetrazione e
al controllo economico degli europei. Perfino le terre polari furono raggiunte, mentre Australia e Nuova Zelanda
furono colonizzate dagli inglesi.
Particolare fu il caso del Giappone, che da possibile colonia si trasform esso stesso in potenza coloniale,
dopo lavvio nel 1868 della grande trasformazione voluta dallimperatore Meiji, che avvi un rapido processo di
industrializzazione controllato dallo Stato. Le tendenze
espansionistiche del Giappone portarono alloccupazione della Manciuria, una
regione cinese gi occupata dai russi. NellAmerica Latina, nonostante i
movimenti di liberazione
che nella prima met del
secolo avevano reso indipendenti tutti i paesi, si
afferm la crescente influenza economica e politica degli Stati Uniti.
443
Il primato britannico Non a caso il paese che pi di ogni altro si afferm in questa gara
di dominio universale fu la Gran Bretagna, culla della rivoluzione industriale: essa divent il centro di un vasto impero, esteso in ogni parte della Terra. Alla Gran Bretagna si
affiancarono come concorrenti le maggiori potenze industriali europee ed extra-europee:
la Francia, il Belgio, la Germania, gli Stati Uniti, il Giappone. Anche paesi di pi limitato
sviluppo industriale, come lItalia, timidamente tentarono di inserirsi nella gara.
Crisi economica e politica coloniale Soprattutto la crisi del 1873-96, determinata
da un eccesso della produzione industriale [ 29.4], ag da stimolo per loccupazione di
territori stranieri e la creazione di nuove colonie. Nellepoca in cui ci troviamo e
nella crisi che attraversano tutte le industrie europee afferm in quel periodo lo statista francese Jules Ferry (1832-1893) la fondazione di una colonia la creazione di uno
sbocco. Si infatti constatato che il legame fra la madrepatria e le colonie sufficiente
perch il predominio economico accompagni e sostenga il predominio politico. Dunque, concludeva, Ferry, la politica coloniale figlia della politica industriale.
Proprio la politica coloniale consent alle potenze europee
di superare la crisi e di avviare una nuova fase di crescita
della produzione: fra il 1900 e il 1914 il commercio internazionale dei prodotti industriali raddoppi, e le esportazioni
europee a poco a poco superarono le importazioni.
Lesplorazione dellAfrica Fu in tale prospettiva che nellOttocento fu compiuta, per la prima volta, una vera esplorazione del continente africano. Gli europei penetrarono in quel
mondo, fino ad allora ignoto se non nelle zone costiere del
Mediterraneo, e lo percorsero in ogni direzione, da nord a
sud, da est a ovest, seguendo i lunghi fiumi, attraversando
le savane, le foreste, i deserti, entrando a contatto con nuovi
gruppi umani, con piante e animali mai visti.
Viaggi e scoperte Tra il 1818 e il 1826 furono organizzate, a
partire da Tripoli, le prime spedizioni attraverso il deserto del Sahara, da parte di viaggiatori inglesi, francesi e di
altri paesi. Tra gli altri si ricordano i tedeschi Heinrich Barth
(1821-1865) e Gerhard Rholfs (1831-1896), che scoprirono la
lontana oasi di Cufra e raggiunsero lAtlantico nella regione della Guinea; gli inglesi Richard Burton (1821-1890), John
Speke (1827-1864) e James Grant (1827-1892), che per primi
riuscirono a trovare le sorgenti del Nilo (1858-62) e a spiegare il millenario mistero delle sue piene annuali, a cui lEgitto
doveva la sua fertilit e la sua stessa esistenza. Lo scozzese
David Livingstone (1813-1873) si spinse in una delle zone
pi difficili e meno note dellAfrica: la regione dei grandi
laghi equatoriali (Niassa, Tanganica, fiume Zambesi, cascate Vittoria). Dal 1849 al 1873, egli percorse a piedi quei territori
444
La spedizione di un esploratore
francese nellalto Congo, 1892
Questa incisione dal Petit Journal
mostra un esploratore francese mentre guida una spedizione nellalto
Congo.
Una questione di civilt? Dopo gli esploratori, e assieme a loro, giunsero in Africa
i missionari, i soldati, i mercanti. Lo scopo scientifico delle spedizioni si intrecci con
gli interessi politici ed economici e si ammant di motivazioni ideali: portare la vera
civilt e la vera religione a quei popoli selvaggi e primitivi.
In pochi decenni gli europei presero possesso dellintero continente. I francesi, che gi possedevano lAlgeria, il Senegal e la Costa dAvorio, nel 1881 occuparono
la Tunisia. Gli inglesi, che da tempo possedevano colonie nel Golfo di Guinea (Costa
dOro, Sierra Leone, Gambia), nel 1882 occuparono lEgitto. Nello stesso 1882, il re del
Belgio Leopoldo II (1865-1909) si impadron del Congo, dove, qualche anno prima, erano state scoperte le grandi risorse minerarie della regione del Katanga.
1. I re, i capi e il popolo dellAssinia [...] desiderano costituirsi in un protettorato potente, ponendosi sotto la sovranit
di Sua Maest Luigi Filippo, re dei francesi, a cui essi concedono il possesso completo di tutto il territorio, con il diritto
di alzarvi la propria bandiera e di farvi ogni costruzione che
egli riterr opportuna.
2. Il re e i capi continueranno a godere di fronte agli indigeni del loro diritto di sovranit, ma, in virt del presente
trattato, nessuna nazione1 avr diritto di fare nel paese di Assinia alcun insediamento di qualsiasi genere.
7. In cambio di queste concessioni, i francesi accorderanno protezione al re e ai capi dellAssinia, a cui Sua Maest
si impegna a donare, il giorno della ratifica del trattato, 100
pezze di stoffe assortite, 100 barili di polvere da sparo, 100 fucili da un colpo, 2 sacchi di tabacco, 6 recipienti di acquavite
da 220 litri, 5 cappelli, 1 specchio, 1 organetto di Barberia2, 4
casse di liquori, 3 fili di corallo o di perle miste.
1 Oltre alla Francia.
2 Uno strumento musicale.
Lesplorazione e loccupazione dellAfrica da parte degli europei furono per molto spesso accompagnate da episodi di violenza
contro gli indigeni, come chiaramente dimostra una pagina del diario dellesploratore Henry Stanley.
opo due ore di dura fatica arrivammo allisola di Bumbireh1. Mentre ci avvicinavamo [...] guidai il battello, che
procedeva in testa, verso una piccola cala, come se intendessi sbarcarvi. Ma anzich sbarcare, aggirammo la cala ed
entrammo in una baia sul lato occidentale. Ci che volevo,
con questa manovra, era ingannare gli indigeni, attirandoli nel punto dove fingevo di sbarcare, per poi accerchiarli e
impiombarli con una scarica dopo laltra. Avevo progettato
di attaccarli in un luogo aperto e sgombro, in un punto dove
il sole mi fosse stato favorevole, dato che nei Tropici, mentre
declina, esso ha un potente effetto abbagliante e accecante.
1 In Tanzania.
Timbuktu
GA
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SE
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Bamako (Fr.)
Capitolo 34 Il nuovo colonialismo
Espansione inglese e francese In base a questo criterio, soprattutto la Francia e lInghilterra procedettero a insediarsi sulla maggior parte delle coste e delle regioni interne del continente africano. Lespansione francese segu una direttiva orizzontale,
da ovest a est: a iniziare dal Senegal furono raggiunti il Niger, il lago Ciad e numerosi
altri territori, fino allisola di Madagascar. Lespansione inglese segu invece una
direttiva verticale, a iniziare da nord (Egitto) e da sud (Colonia del Capo). In questultimo territorio gli inglesi si erano insediati agli inizi del secolo, cacciando i cosiddetti
boeri, discendenti dei primi coloni olandesi che nel XVII secolo avevano assoggettato
e ridotto in schiavit la popolazione indigena. Indi occuparono la Rhodesia, il Kenia,
lUganda, il Sudan.
LIBERIA
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Possedimenti coloniali
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(Sp.)
Possedimenti coloniali
britannici
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Impero ottomano
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(Port.)
ATLANTICO
445
Il dominio imperialista,
fine XIX sec.
In questa vignetta disegnato un
rappresentante dellesercito coloniale inglese che schiaccia un militare
egiziano. Il disegno, critico nei confronti della politica colonialista inglese, ritrae la vera essenza della politica imperialista europea (schiacciare
le popolazioni autoctone e sottometterle alle proprie volont).
446
Altre occupazioni europee Intanto, anche la Germania occupava territori africani: nel
1884 assoggett diverse regioni che andarono a formare i due nuclei della cosiddetta
Africa tedesca: occidentale (sullOceano Atlantico) e orientale (sullOceano Indiano). I
portoghesi occuparono lAngola e il Mozambico, gli spagnoli la regione occidentale
del Sahara. LItalia non volle essere da meno e nel 1885 occup un territorio sul Mar
Rosso, lEritrea; quindi si impadron della Somalia e pi tardi della Libia.
447
448
Kabul
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Terri
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CEYLON
oi1 dobbiamo disporre di mercati per le nostre manifatture in continuo sviluppo, dobbiamo trovare nuovi
sbocchi per gli investimenti dei nostri capitali e per il continuo aumento della popolazione. [] Un numero sempre
pi elevato di nostri connazionali si dedica alla produzione di
manufatti e al commercio nelle citt: essi pertanto dipendono
dai rifornimenti alimentari e dalle materie prime provenienti
da paesi stranieri.
Per comprare e pagare tutte queste cose, noi dobbiamo
vendere le nostre merci allestero. Durante i primi tre quarti
del secolo siamo stati in condizione di farlo senza difficolt
attraverso una naturale espansione commerciale con i paesi
del continente. Negli ultimi trentanni, per, la nostra supremazia nella produzione e nel commercio dei manufatti stata
fortemente scossa: altri Stati, in particolare la Germania, gli
Stati Uniti e il Belgio, si sono fatti avanti a rapidissimi passi e
la loro concorrenza sta rendendo sempre pi difficile disporre di liberi mercati per le nostre manifatture.
1 Gli inglesi.
Le intrusioni di questi paesi persino nei nostri possedimenti ci impongono con la massima urgenza ladozione di
energiche misure che ci assicurino nuovi mercati. Tali nuovi
mercati devono trovarsi in paesi finora arretrati, dove vivono
popolazioni numerose con possibilit di aumento e di sviluppo dei bisogni economici, che i nostri mercanti e i nostri
manifatturieri siano in grado di soddisfare. pertanto necessario usare la diplomazia e le armi della Gran Bretagna allo
scopo di costringere coloro che possiedono i nuovi mercati
a trattare con noi; e lesperienza insegna che il mezzo pi sicuro per assicurarsi e per sviluppare tali mercati quello di
stabilire protettorati oppure occupare territori.
Per quanto costoso e rischioso possa essere questo processo di espansione imperiale, esso indispensabile alla continuit della nostra esistenza e del nostro progresso. Limperialismo va visto non come una scelta, ma come una necessit.
J. Atkinson Hobson, 1902
Memo
Protettorato
Con questo termine, coniato nel
XIX secolo, si indica uno Stato che, pur conservando lindipendenza, posto sotto la protezione di uno Stato pi forte,
che si impegna a rappresentarne e tutelarne gli interessi
in ambito internazionale. Nella
maggior parte dei casi questa
protezione si traduce in una
forma di controllo che di fatto
mette un paese alle dipendenze di un altro, pur non essendone, formalmente, una colonia.
Manzhouli
34.4 MANCIURIA
La guerra delloppio
e la penetrazione europea in Cina
yu
Shenyang
COREA
(dal 1637 al 1895
alla Cina)
Port Arthur
(nel 1905 ai giapponesi)
Weihaiwei
(nel 1898
agli inglesi)
Jinan
Qingdao
(nel 1897 ai tedeschi)
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ORIENTALE
Nanchino
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TAIWAN
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(nel 1842 agli inglesi)
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Arc
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ipel
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La
guerra
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che gli inglesi facevano coltivare in India e venHankoudevano in Cina, fu proibito dal governo cinese sia
per gli effetti deleteri che la droga produceva sugli uomini,Fuzhou
sia perch ilDanshui
grande volume di acquisti
ngqing
faceva uscire dal paese una considerevole quanXiamen In applicazione
TAIWAN
tit di denaro.
del decreto goverOCEANO
nativo che proibiva
Shantoudi vendere oppio,
PA iCfunzionari
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distrussero
un grosso carico (ventimila
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inglesi)
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stato
introdotto clandestinamente
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nel
porto
di
Canton
dalla Compagnia britannica
NA
delle Indie. Londra approfitt dellincidente per
Qiongzhou
inviare una spedizione militare che, superiore
di mezzi e di armi, costrinse il governo cinese a
cedere alla Gran Bretagna il territorio di
Hong-Kong e ad aprire al commercio europeo altri quattro porti, tra cui Shangai (trattato
di Nanchino, 1842). Da quel momento inizi la
M
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Vladivostok
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dell
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Shanghai
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Il commercio
Ningbo
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Huang He
Vladivostok
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Harbin
Un paese antico e chiuso La Cina, paese di millenaria civilt, nellOttocento conservava i suoi antichi ordinamenti: un imperatore considerato di origine divina stava a capo
dello Stato,
in cui dominavano alcune grandi famiglie di funzionari, i mandarini; le
Shenyang
province erano amministrate
COREAda governatori
G I A P P O Ncon
E ampi poteri; leggi precise limitavano
1637
al 1895
i rapporti con le civilt(dal
non
asiatiche;
i commeralla Cina)
Pechino
ci degli stranieri
Port Arthurpotevano essere esercitati
IMPERO
(nel 1905
giapponesi)
Tianjin
solamente
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di Canton, sotto la diRUSSO
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retta sorveglianza
dellamministrazione lo(nel 1898
Manzhouli
agli inglesi)
cale e con la mediazione
dei mercanti del posto. I
MANCIURIA
Jinan
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primi che(nel
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violenza,
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1897 ai tedeschi)
in Cina furono gli inglesi,
M A R Edopo
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noto come guerra delloppio (1839).
OCEANO
PA C I F I C O
INDOCINA
Qiongzhou
SIAM
449
450
Le ribellioni contro gli stranieri Lingresso delle merci e dei capitali europei nella vita
economica della Cina alter gli equilibri tradizionali e cre una forte tensione nel paese,
suscitando movimenti contro le ingerenze straniere. In particolare nelle regioni centrali
scoppiarono varie rivolte contadine, guidate da una stravagante figura di profeta rivoluzionario, Hung Hsiu-chuan (1814-1864), che predicava il rinnovamento religioso e
sociale del popolo cinese. I Tai-ping (cos furono detti i rivoltosi) tentarono di costituire
un loro Stato, autonomo dal governo centrale e ostile alla penetrazione straniera, ma la
rivolta fu presto domata, con linteressato appoggio delle truppe europee.
La rivolta dei boxers Allo stesso modo fu soffocata dalle potenze europee la rivolta
dei boxers, nome con cui si indicavano gli affiliati a una societ clandestina di carattere
fortemente nazionalista e xenofobo. La rivolta, scoppiata a Pechino nel 1900, fu lultimo
atto di una serie di proteste e di manifestazioni di insofferenza seguite alla disastrosa
guerra che la Cina aveva combattuto qualche anno prima (1894-95) contro il Giappone.
Un feudalesimo industrializzato: questa loriginale interpretazione che lo storico francese Fernand Braudel, nel volume
Il mondo attuale, ha dato del Giappone moderno, intendendo dire che la rivoluzione
industriale avvenne in quel paese senza
sovvertire le strutture sociali tradizionali.
Fu il ceto feudale a guidare lindustrializzazione in Giappone, sotto la guida dellimperatore e in una modalit gerarchica
che riproponeva rapporti gi sperimentati
nellambito feudale. I nuovi signori della
finanza e degli affari furono lequivalente
dei nobili feudatari; gli operai lavorarono
per loro con spirito non diverso da quello
con cui i contadini avevano lavorato le loro
terre, disposti a ubbidire e ad acconten-
Il rinnovamento Meiji Linizio della grande trasformazione fu annunciato ufficialmente e solennemente nel 1868 dallimperatore Meiji (1867-1912), che dichiar di voler rinnovare il paese ricercando la saggezza in ogni parte del mondo per svecchiare
le antiche usanze del Giappone. Migliaia di giovani furono mandati in Inghilterra,
in Germania, in Francia, negli Stati Uniti a imparare le tecnologie dellOccidente per
riportarle nel loro paese; tecnici stranieri furono invitati in Giappone; scuole tecniche e
professionali furono aperte ovunque. Otto anni dopo si contavano gi cento fabbriche
mosse da macchine a vapore. Nel 1872 entr in funzione la prima linea ferroviaria, da
Tokyo a Yokohama.
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Tokyo
Tsushima
Nanchino
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P A C I F I CO
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FORMOSA
(TAIWAN)
451
452
Il colonialismo europeo, che impose i propri modelli culturali ai popoli dellAfrica e dellAsia, produsse anche degli effetti di ritorno, ossia influenze delle culture afro-asiatiche sulla cultura europea. Per esempio il pittore Paul Gauguin
(1848-1903) si stabil nella colonia francese di Tahiti e trov in questi luoghi la sua principale fonte
di ispirazione.
E
T I N
SSeattle
Porland
NE
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La conquista del Pacifico Anche gli Stati Uniti parteciparono, come nuova potenza
A L
MONGOLIA
MANCIURIA
industriale, allespansione coloniale di fine Ottocento. Gi nel 1867 avevano annesso
Pechino successivi linteresse
le isole Midway e acquistato lAlaska dalla Russia. Nei decenni
COREAle
Tokyo
si concentr sullarea del Pacifico, dove furono occupate e annesse
isole Hawaii OCEANO
O
(1898) e le isole Samoa, spartite con la Germania (1899).C
PP
PACIFICO
I N
G IA
Nel frattempo gli Stati Uniti cominciarono a rivendicare perA s il diritto di controllaisole MIDWAY
re gli equilibri economici e politici dellintero continente
Hongamericano.
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(1867)
453
San Francisc
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5000 km
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(1898)
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(1899)
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(1867)
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Hong Kong FORMOSA
G IA
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PP
SSeattle
Porland
PACIFICO
San Francisco
isole MIDWAY
(1867)
Manila 2200
km GUAM (1898)
FILIPPINE
(1898)
BORNEO
CELEBES
OCEANO
NUO
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5000 km
m
0k
San
S Diego
35
HAWAII
(1898)
0
40
km
00
72
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km
isole SAMOA
TUTUILA
(1899)
(1900)
AUSTRALIA
NUOVA
ZELANDA
NICARAGUA
(1911)
PORTORICO
(1898)
CUBA
(1898) HAITI
(1915)
PANAMA
(1903)
San
S Diego
454
Sintesi
Il nuovo colonialismo
Esercizi
Comprendere e ordinare
1. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.
a. La crisi del 1873-96 fren la nascita di nuove colonie.
1 Sviluppo e crisi.
Capitolo
I governi
della Sinistra
Percorso breve
Tra il 1870 e il 1880 si avvi anche
in Italia la rivoluzione industriale,
nei campi della produzione tessile, meccanica, siderurgica, chimica, elettrica. Alla trasformazione
economica del paese si affianc
un mutamento politico: la Destra,
che fino a quel momento aveva
governato il paese, nel 1876 perse
la maggioranza a favore della Sinistra. Fino al 1887 capo del governo
fu Agostino Depretis. Le principali
misure del nuovo governo furono
la legge sullistruzione elementare obbligatoria e gratuita (legge
Coppino, 1877), lallargamento del
diritto di voto e labolizione dellimposta sul macinato.
Sul piano economico il nuovo
governo abbandon il liberismo
della Destra e attu una politica protezionista (imposizione di dazi sulle merci straniere) analoga a quella che
molti paesi praticarono durante la crisi di sovrapproduzione industriale del 1876-93. Questo aiut il decollo
dellindustria italiana nel Nord del paese, ma danneggi
le regioni agricole, soprattutto nel Sud. Una grande inchiesta sulle condizioni di vita dei contadini, coordinata
dal senatore Stefano Jacini, raccolse dati importanti sul
piano conoscitivo ma non avvi alcun processo di riforma. La massiccia emigrazione dalle campagne, in direzione di altri paesi europei o dellAmerica, fu il risultato
pi sconvolgente dello stato di malessere dei contadini
italiani. Violente proteste scoppiarono in quegli anni nelle
campagne.
Crescevano intanto le masse operaie, parallelamente allo sviluppo dellindustria. Le prime organizzazioni
Romagnolo di nascita, fiorentino dadozione, Pellegrino Artusi (1820-1911) pubblic nel 1891 un libro di ricette, La scienza
in cucina e larte di mangiar bene, che nei
decenni successivi e fino ai giorni nostri
sarebbe diventato uno dei pi clamorosi
best-seller delleditoria italiana. Il segreto
di questo successo sta nel fatto che, per
la prima volta, uno scrittore di qualit si
dedicava a raccogliere le molteplici tradizioni gastronomiche del paese, amalgamandole in un ricettario nazionale che si
rivolgeva al pubblico della media e piccola borghesia, il ceto sociale che costituiva lossatura del nuovo Stato. Numerose
ricette di origine locale, opportunamente
riviste e adattate al gusto medio delle
borghesie cittadine, furono allora per la
prima volta proposte come elementi costitutivi di una cucina italiana. Il linguaggio
stesso estremamente differenziato nelle
varie regioni, riguardo al nome dei prodotti, delle vivande, delle preparazioni, delle
tecniche e degli strumenti di cucina fu
sottoposto a unattenta opera di revisione
e di normalizzazione.
In questo modo, come not lo storico e
filologo Piero Camporesi (1926-1997), Artusi riusc a dare una cucina nazionale,
quasi una patria comune, a un paese che
a tavola era profondamente spaccato in
due: da una parte le lites che imitavano
la cucina francese, dallaltra il popolo che,
chiuso nelle proprie abitudini, parlava una
La scuola aperta a tutti. Listruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se
privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i
gradi pi alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio,
assegni alle famiglie e altre provvidenze, che
devono essere attribuite per concorso.
La legge naturalmente non negava limportanza delle scuole private o delleducazione in famiglia per listruzione dei
ragazzi. Si preoccupava per che tutti,
indipendentemente dalle loro condizioni
economiche, potessero accedervi. Questa
fu limportanza storica della legge Coppino, che nel primo articolo stabiliva:
I fanciulli e le fanciulle, che abbiano compiuta let di sei anni e ai quali i genitori o quelli
che ne tengono il luogo non procaccino la
necessaria istruzione o per mezzo di scuole private o con linsegnamento in famiglia,
dovranno essere inviati alla scuola elementare del Comune.
Leggere e scrivere una cosa che pochissimi sapevano fare, nellItalia di fine
Ottocento diventava un obbligo per tutti,
ma non meno importante era lobbligo
morale di apprendere i doveri delluomo
e del cittadino.
Linchiesta agraria Linchiesta sulle condizioni di vita dei contadini italiani, promessa da Depretis in preparazione di una riforma agraria, fu affidata nel 1877 al parlamentare lombardo Stefano Jacini (1826-1891), che la concluse nel 1884. Svolta in
modo estremamente accurato, con ricerche, interviste e indagini sul campo, essa mise
in luce lo stato di profonda crisi sociale, oltre che economica, in cui versava lagricoltura
della nazione: la scarsa produttivit, la denutrizione dei contadini, la pellagra nel Nord,
la malaria nel Sud, le case-tugurio, lanalfabetismo, i bambini costretti al lavoro in tenera et. Ma a questa indagine, ancora oggi fondamentale per ricostruire la vita delle
campagne italiane in quei decenni, non fece seguito alcuna riforma.
Italia agricola non un paese favorito dai doni spontanei della natura, quindi ogni sistema di coltivazione che
pi o meno si avvicini allagricoltura primitiva e semplice
destinato a soccombere o a trascinare una misera vita con
nessuna speranza di creare la prosperit. Quella forma, depauperando continuamente il terreno da secoli, e avendolo
ormai esaurito, come mai possibile che ci metta in grado di
lottare collagricoltura che si esercita in altri continenti dove
tanta terra feracissima disponibile? [] inutile farsi illusioni, lagricoltura semplice ha fatto il suo tempo in Italia []
[Dunque necessario rinnovare lagricoltura, concentrandosi in quattro direzioni fondamentali:]
la prima, nella possibilit di aumentare la superficie
produttiva dItalia per mezzo del rimboschimento e delle bonifiche dei terreni acquitrinosi; impresa dispendiosa, lunga e
difficile, ma di esito certo, quando il Governo di una grande
nazione ci si mette davvero;
la seconda, nella possibilit di applicare alla coltivazione delle terre strumenti pi adatti, concimi su pi larga scala,
e avvicendamenti di foraggi, ci che gi si fa, ma che vorremmo fosse fatto in misura molto maggiore;
la terza, nella possibilit di aumentare le piante arboree utili e gli ortaggi, utilizzando cos il nostro sole, il quale
acconsente al clima italiano, e vieta ai climi dei nostri vicini,
molte speciali produzioni ricercatissime oltre Alpi;
e cos pure di estendere fin che sia possibile lirrigazione, la quale, combinandosi con una intensit di calorico che,
in Italia, fra le maggiori dEuropa, riesce qui a suscitare
dalle terre, anche mediocri, prodotti affatto straordinari e tali
da lasciar dietro a s, a grande distanza, altri paesi fra i pi
fiorenti per agricoltura.
dallInchiesta parlamentare Jacini
Le paludi Pontine
Il paesaggio ritratto da
questa fotografia di fine
Ottocento rispecchia quella realt ancora molto arretrata indagata dallinchiesta Jacini. Nelle paludi Pontine del Lazio (bonificate solo molti decenni
pi tardi) dividevano la vita
con gli uomini i bufali, in
un ambiente infestato dalla malaria.
10
Fioriscono le industrie, soffre lagricoltura Le industrie italiane, sostenute dai massicci appoggi economici e dalla politica del governo, ebbero in quel periodo un grande
sviluppo: sorsero cos alcuni dei maggiori complessi industriali, come le acciaierie Terni
in Umbria, gli stabilimenti chimici Pirelli a Milano, lElba e la Montecatini per lestrazione dei minerali di ferro nellisola dElba, le officine metalmeccaniche Breda a Milano.
Ma la politica protezionistica danneggi leconomia delle regioni agricole:
le tariffe doganali, infatti come illustr in Parlamento il deputato salentino Antonio De
Viti De Marco (1858-1943) , ostacolavano lesportazione dei prodotti della terra. Anche
per questo in tante regioni dItalia, soprattutto nel Mezzogiorno, si accrebbe la povert
dei contadini.
contro questa tariffa che noi dobbiamo insorgere, contro la prepotenza politica degli industriali italiani, che
con quella legge hanno costruito i loro privilegi.
ovvio che il traffico internazionale fatto di scambi di
merci con merci: tanto pi i forestieri compreranno le nostre
derrate agricole, quanto pi noi compreremo i loro manufatti industriali. Dunque il nostro interesse sta nella riduzione
della tariffa doganale.
La tariffa del 1887 obbliga di fatto il Mezzogiorno agricolo
a comperare dal nord gli articoli del suo consumo. una forma attenuata dellantico regime coloniale, per uscire dal quale
11
Alla fine dellOttocento la vita degli emigranti e alcuni momenti tipici della loro esperienza, come
lattesa della partenza o il viaggio
di trasferimento, furono un soggetto frequente nella fotografia e
nellarte figurativa italiana.
25
25
20
20
15
15
10
10
5
0
1876-80
1911-13
Nord-ovest
Nord-est
Centro
Sud
Isole
La distribuzione dellemigrazione
fra le aree dItalia
Questo grafico, relativo alla media
degli espatri annui per mille abitanti, mostra come, soprattutto
nel primo decennio del Novecento,
la parte meridionale e quella nordorientale dellItalia abbiano avuto il
maggior numero di emigranti.
12
Foto di gruppo
del Partito socialista italiano, 1908
Nella fotografia, in seconda fila,
secondo e terza da sinistra, sono
riconoscibili Filippo Turati e Anna
Kuliscioff.
Le associazioni assistenziali cattoliche I cattolici, impediti dal divieto papale a partecipare direttamente alla vita politica (imposto da Pio IX al tempo della presa di Roma da
parte dellesercito piemontese, vol. 2, 32.6), svilupparono la loro attivit in campo
assistenziale, organizzando, in favore dei ceti popolari, societ di soccorso, cooperative, piccole banche di credito rurale. Queste forme di intervento riguardarono soprattutto le campagne, in particolare quelle del Veneto, della Lombardia, del Piemonte, della
Sicilia. Negli ambienti cittadini, invece, prevalsero le idee e le organizzazioni socialiste.
Lenciclica Rerum Novarum La nuova realt sociale nata dalla rivoluzione industriale
fu oggetto di riflessione da parte del pontefice Leone XIII (1878-1903), succeduto nel
1878 a Pio IX. Nel 1891, con lenciclica Rerum Novarum il pontefice prese posizione di
fronte alla questione sociale, condannando lo sfruttamento delluomo sulluomo e affermando la necessit di rispettare la vita e i diritti degli operai. Peraltro, lenciclica respingeva nettamente i princpi della lotta di classe e dellabolizione della propriet privata,
sostenuti dallideologia socialista; a essi era contrapposto il principio dellaccordo tra
le classi e delluso sociale della propriet, che non andava abolita ma doveva servire
alla realizzazione del bene comune. Quanto alle organizzazioni socialiste, il pontefice
raccomandava al governo di combatterle energicamente.
La Rerum Novarum ebbe una straordinaria risonanza nel paese e diede un impulso
determinante allo sviluppo dei movimenti associativi cattolici, che intensificarono la loro attivit nel costituire sempre pi numerose societ operaie e casse rurali. In
Sicilia si rivel fondamentale in questopera limpegno di un sacerdote, Luigi Sturzo,
futuro fondatore del primo partito popolare cattolico, il Partito popolare italiano [ 3.4].
La Parola
enciclica
Si chiama enciclica una lettera pastorale indirizzata dal
pontefice ai vescovi del mondo
intero, e attraverso di loro alle
comunit ecclesiali. Lenciclica
non ha un carattere dottrinale,
ma contiene riflessioni, giudizi,
indicazioni su problemi di particolare attualit. I pontefici se
ne servirono a iniziare dal XVIII
secolo, ma soprattutto dalla
fine del XIX e pi sistematicamente nel XX, con la crescita
dellalfabetizzazione e il diffondersi dei mezzi di comunicazione di massa. Le encicliche,
come tutti i documenti papali dotati di speciale solennit,
prendono nome dalle parole
iniziali del testo.
13
14
Sintesi
vata una riforma elettorale che allarg il numero degli elettori. Il problema
dellagricoltura fu affrontato dallinchiesta Jacini, promossa dal governo,
che mise a nudo la crisi sociale ed economica dellagricoltura italiana. Ma una
riforma non fu mai realizzata.
Una politica per proteggere lindustria
In politica economica, Depretis scelse
una linea protezionistica che, accompagnata da sovvenzioni statali alle
industrie, permise lindustrializzazione
del paese e la nascita dei primi grandi complessi industriali, ma danneggi leconomia delle regioni agricole,
in quanto ne ostacol le esportazioni.
Questo port alla crescita della povert contadina, soprattutto nelle regioni
dellItalia meridionale.
Lemigrazione. Gli scioperi nelle campagne La crisi di fine Ottocento colp
anche lItalia, con effetti gravi sulla vita
della popolazione, specialmente rurale.
In alcune regioni (Marche, Veneto, Italia meridionale) le famiglie emigrarono fuori dItalia per cercare fortuna,
verso lEuropa centrale o verso gli Stati
Uniti e lAmerica Latina. Il fenomeno
inizi negli ultimi due decenni del XIX
secolo e continu nel secolo successivo,
con cifre enormi (200.000 emigranti
allanno tra 1886 e 1890). In altri casi
le difficolt nelle campagne portaro-
Esercizi
Comprendere e ordinare
1. Colloca sulla linea del tempo gli eventi elencati in ordine sparso.
1876
1.
2.
3.
4.
5.
6.
1877
1881
1882
1884
1885
1886
1887
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
1888
1889
1891
1892
1895
2 Il rovesciamento
Capitolo
19
delle alleanze
e la politica coloniale
Percorso breve
LItalia, che nei decenni dellunificazione aveva considerato lAustria come il principale nemico e
aveva cercato lappoggio di Francia e Gran Bretagna, nel 1882
rovesci le alleanze e si avvicin
alla Germania e la sua alleata,
la stessa Austria. Linversione di
tendenza fu provocata dalla personale ammirazione del re per
Bismarck e il militarismo prussiano, e inoltre dallostilit verso la Francia, che nel 1881 aveva occupato la Tunisia, paese su
cui il governo italiano aveva progettato di lanciare, come le maggiori potenze europee, la propria
espansione coloniale.
Il progetto pertanto cambi obiettivo, rivolgendosi
verso lEritrea dove nel 1882 fu posta una base, da cui tre
anni dopo inizi la penetrazione verso linterno, nellEtiopia o Abissinia. Le perplessit che molti italiani nutrivano
per questa operazione si moltiplicarono dopo la sconfitta
di Dogali (1887) per opera delle truppe abissine. Nello
stesso anno mor Depretis. Gli successe Francesco Crispi, che govern fino al 1896 in maniera autoritaria, reprimendo duramente le proteste di braccianti e operai,
poi sciogliendo il Partito socialista e centinaia di organizzazioni dei lavoratori. Azioni positive del suo governo
furono lautonomia data ai Comuni con lelezione diretta
del sindaco (prima nominato dal governo) e, nel 1889, il
nuovo Codice penale firmato dal ministro Zanardelli, il
primo in Europa ad abolire la pena di morte. Lespansione coloniale italiana frattanto proseguiva, non solo in
Eritrea ma anche in Somalia. Una nuova grave sconfitta,
20
21
no, verso lEtiopia (o Abissinia), un paese di origine molto antica, che aveva costituito
un suo primo regno nel III secolo a.C.; era un territorio vastissimo e impervio, in gran
parte privo di vie di comunicazione, con un ordinamento di tipo feudale su cui governava un re detto negus.
Opposizioni allimpresa coloniale In questo territorio furono mandati i soldati italiani, privi di adeguata preparazione e senza lappoggio delle armi e dei mezzi logistici
che sarebbero stati necessari. Contro questa avventura, sostenuta soprattutto dal re,
si levarono non poche voci di disapprovazione: uomini di Stato come Quintino Sella e
Marco Minghetti ammonirono i governanti a non lanciare il paese in iniziative di puro
prestigio; anche Garibaldi, da Caprera, espresse la sua avversione contro le imprese
coloniali, dichiarando che i latifondi e le paludi dItalia sono i primi ad aver bisogno di
una colonizzazione.
La battaglia di Dogali Lesercito italiano si diresse verso la zona di Saati, un altopiano
malagevole, su cui fu creata una piccola base fortificata. Ci provoc la reazione del
sovrano, il negus Giovanni IV (1871-89), che invi i suoi uomini a contrastare lavanzata
degli italiani. Il 24 gennaio 1887, una colonna di rinforzi comandata dal colonnello De
Cristoforis fu assalita dagli abissini nei pressi di Dogali e interamente distrutta. Il fatto
produsse una grande impressione in Italia.
22
Menelik II
La colonia dEritrea e la battaglia di Adua In politica estera Crispi fu un tenace sostenitore dellespansione coloniale e prosegu con decisione lavventura iniziata da
Depretis. Fra il 1887 e il 1890 riusc a ottenere il possesso dellEritrea, mediante accordi politici (trattato di Uccialli, 1889) con il nuovo negus dEtiopia Menelik II (18891913). Anche in Somalia furono stabiliti due protettorati italiani sui sultanati di Obbia
e Migiurtini, nucleo della futura colonia (1889). Ma nel 1896, quando Crispi tent di
consolidare il dominio italiano in Etiopia, il corpo di spedizione inviato in quelle terre
fu sconfitto nella battaglia di Adua, sia per linsufficienza numerica delle forze impiegate, sia per lincertezza dei comandi e lintempestivit politica dello stesso Crispi. Fra
morti, feriti e prigionieri furono perduti 5000 uomini.
Crispi dovette lasciare il governo, sotto le accuse di tutta la nazione.
Unintesa con Menelik accord agli italiani il permesso di restare in Eritrea e in Somalia.
23
Barricate in corso Garibaldi
[Civico Museo di Milano, Milano]
Il 6 maggio 1898, a Milano, esplose una sommossa che fu duramente repressa dallesercito inviato dal governo. Il dipinto ritrae
gli eventi che culminarono con
leccidio ordinato dal generale
Bava Beccaris.
Lassassinio del re Quegli anni critici finirono nel sangue. Il 29 luglio 1900 il re Umberto I fu assassinato a colpi di rivoltella da Gaetano Bresci (1869-1901), un anarchico
esule in America, tornato in Italia con lo scopo preciso di vendicare i morti della repressione di Milano. A Umberto I successe il figlio, Vittorio Emanuele III, destinato a un
lungo regno (1900-46) ma anche alle difficili prove del fascismo e di due guerre mondiali.
no un interessante flash sui consumi alimentari dellepoca, in particolare sullimportanza del pane nella dieta popolare. Ci
informano inoltre sulla gravit delle imposte sul consumo, che scaricavano sui ceti
popolari gran parte del carico fiscale.
col governo e coi municipi? Le folle furono guidate dallintuito, che non le ingann: le imposte dirette e indirette di
ogni genere che governo e municipi fanno gravare su di un
quintale di pane, rappresentano il 42,85 del suo prezzo totale.
[...]
La protesta dello stomaco per un momento rid allItalia
una unit di sentimenti, che le mancava da anni parecchi; la
protesta dello stomaco assegna al nostro paese un posto speciale, perch vide riprodurre fenomeni che non si credevano
pi possibili nella civile Europa occidentale in questo scorcio
di secolo. Infatti solo da noi si ebbero i tumulti per carestia,
per fame, per cause che agirono egualmente presso gli Stati
del vecchio continente, ma senza produrre gli effetti dolorosi, che rimangono propri ed esclusivi dellItalia.
N. Colajanni, LItalia nel 1898. Tumulti e reazione,
Milano 1951
24
Sintesi
autoritario. Sul piano interno si caratterizz per una politica anticlericale, inasprendo i gi tesi rapporti con
la Chiesa, e per la repressione delle
organizzazioni operaie e popolari,
inviando lesercito contro la rivolta dei
fasci siciliani e sciogliendo partiti e
organizzazioni operaie. Furono poi approvate importanti riforme interne:
la carica di sindaco nelle maggiori citt
divenne elettiva ed entr in vigore un
nuovo Codice penale che prevedeva
labolizione della pena di morte. In politica estera, continuarono i progetti
di espansione coloniale, che risult
fallimentare. Il possesso dellEritrea fu
consolidato con il trattato di Uccialli e in
Somalia furono creati dei protettorati,
ma lespansione verso lEtiopia si risolse
nuovamente in un fallimento: nel 1896 a
Adua un corpo militare italiano fu sconfitto, il governo fu messo sotto accusa e
Crispi si dimise.
Il governo Crispi Dopo la morte di Depretis, nel 1887 sal al governo Francesco Crispi, un ex garibaldino divenuto
monarchico e fautore di un governo
Esercizi
Comprendere e ordinare
1. Colloca sulla linea del tempo gli eventi elencati in ordine sparso.
1878
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
1881
1882
1885
1887
1889
1890
occupazione di Massaua
battaglia di Adua
fine del governo Saracco
lItalia prende possesso dellEritrea
inizio del regno di Umberto I
Triplice Alleanza
rivolta dei fasci siciliani
1893
8.
9.
10.
11.
12.
13.
1894
1896
1898
1900
1901
trattato di Uccialli
battaglia di Dogali
tumulti per il prezzo del pane a Milano
occupazione francese della Tunisia
assassinio di Umberto I
Crispi scioglie il Partito socialista