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TERMINOLOGIA
Con il vocabolo sacramentum si traduce il vocabolo greco mystèrion: ha a che fare con il culto, è un’esperienza
che si sottrae al pensiero discorsivo e che non è formulabile in parole; il termine indica una realtà e una
partecipazione a tale realtà che superano il linguaggio e il discorso razionale.
Il mistero di Dio è Gesù Cristo, questo mistero diventa presente nella comunità in cui Gesù Cristo è predicato.
MENTALITÀ SACRAMENTALE
= convinzione che la storia di Dio con gli uomini si verifica in eventi, azioni e incontri storicamente afferrabili,
che diventano segni della vicinanza divina: in essi Dio si “mostra” agli uomini e si avvicina loro trasformandoli.
Concetto di rivelazione come autocomunicazione: Dio si dona e mostra in questo modo chi è.
SVILUPPO STORICO-DOGMATICO
Tappe del pensiero teologico sui sacramenti sono costituite dal pensiero:
dei Padri della Chiesa (II-V sec.),
di S.Agostino (354-439),
della Scolastica (XII-XIII sec.),
della Riforma
del Concilio di Trento (1545-1563),
fino al Concilio Vaticano II (1962-1965).
CHIESA ANTICA: Dal II secolo in poi nella teologia occidentale i termini mystèrion e sacramentum tendono a
fondersi. Mysterion inizialmente (secondo la concezione paolina) era un unico mistero, ora si parla di misteri
al plurale e con essi vengono intese anche le azioni liturgiche. Il Sacramentum è sia l’azione consacrante sia il
mezzo consacrante. Le traduzioni in Italia preferiscono il termine mstèrion, quelle effettuate in Africa, invece,
prediligono il termine sacramentum.
Sacramenti d’Israele: circoncisione, sacrifici, festa della Pasqua, unzione dei sacerdoti e dei re, cerimonia
della nuova alleanza…
Il pensiero dei padri greci è che la Chiesa si muove all’interno di simboli. Uomo e mondo vengono
interpretati in modo che una realtà è simbolo dell’altra più alta; la realtà superiore esprime se stessa in
quella inferiore.
I padri greci interpretano i riti battesimali come “immagini” e “imitazioni” della passione, morte e
resurrezione di Cristo(spogliazione prima dell’immersione = spogliazione di Cristo prima di essere crocifisso).
Agostino dà un grande influsso alla teologia occidentale dei sacramenti partendo dalla distinzione tra “res”
(cosa) e “signum” (segno).
Cosa=realtà che non esistono per indicare qualcosa ma unicamente per se stesse
Segni=rimandano sempre a qualcos’altro. I segni naturali lasciano involontariamente riconoscere una cosa
(fumo indice di fuoco); i segni dati sono posti intenzionalmente per far conoscere qualcosa (parola).
I sacramenti sono segni dati, sono detti segni sacri (signa sacra) perché indicano una realtà sacra. Attraverso
le cose visibili il credente è orientato alle realtà invisibili.
Oriente: pensiero più direttamente biblico e simbolico-reale
Occidente: pensiero che dà precedenza alla parola, al concetto e alla distinzione dei vari elementi.
Al tempo della prescolastica circolano idee differenti riguardo al numero dei sacramenti. Con la scolastica
nascono i primi trattati sui sacramenti e, verso la metà del sec. XII, la fissazione del numero settenario.
Ugo di S.Vittore: nel sacramento non c’è solo il simbolo, ma anche l’efficacia. Il sacramento rappresenta una
grazia invisibile e spirituale.
Pietro Lombardo: il sacramento è ciò che è segno della grazia di Dio in modo tale da portarne l’immagine ed
esserne la causa.
Bonaventura: respinge l’idea di un’efficacia causale del sacramento perché la grazia sarebbe infusa solo da
Dio e Dio non avrebbe legato la sua potenza ai sacramenti.
Tommaso d’Aquino: i sacramenti non sono cause ma soltanto condizioni della grazia. Egli sostiene l’idea della
causalità strumentale, i sacramenti sono strumenti nelle mani di Dio. I segni corporei e materiali
corrispondono alla costituzione corporea dell’uomo.
L’efficacia dei sacramenti dipende dall’azione di Dio e viene espressa “ex opere operato” (in virtù del rito
celebrato) e non solo “ex opere operantis” (in virtù di colui che amministra o riceve il sacramento).
Per somministrare i sacramenti sono necessari: un ministro (che opera secondo l’intenzione della Chiesa), la
Parola e la Materia (la parola dà forma alla materia, la materia dà concretezza alla parola)
Materia sacramenti e forma sacramenti non sono singole parti separabili ma costitutivi di un tutto che si
determinano a vicenda e caratterizzano l’azione simbolica sacramentale come un evento complessivo e
unitario.
Tommaso d’Aquino propone i sette sacramenti (battesimo, confermazione, eucaristia, penitenza, estrema
unzione, ordine e matrimonio) che contengono la grazia e la danno a chi li riceve degnamente.
Con il concilio di Firenze si è giunti alla conclusione che i sacramenti constano di tre elementi: cose come
materia, parole come forma, persona del ministro che conferisce il sacramento con l’intenzione di fare
quello che fa la Chiesa.
La riforma protestante:
sostengono l’importanza di attenersi alla testimonianza della Scrittura:sono scettici nei confronti del
termine sacramento che non compare nella Bibbia.
- riducono i sacramenti a tre: battesimo, eucarestia, penitenza
- ritengono che il semplice atto del rito non produca la grazia senza fede e partecipazione del cuore.
Lutero: adopera volutamente il termine “sacramento” per tutta la vita in più significati; se voglio parlare
secondo il linguaggio della Scrittura esistono un unico sacramento e tre segni sacramentali.
H.Zwingli: i sacramenti sono semplici segni di riconoscimento (cerimonie di ingresso e assunzione di impegni)
che non producono grazia ma la testimoniano soltanto.
G.Calvino: il sacramento è una testimonianza della grazia di Dio nei nostri riguardi, confermata da segni
esteriori, unita alla dichiarazione da parte nostra dell’onore che gli dobbiamo.
Il Concilio di Trento (1545-1563) ribadisce il numero settenario dei sacramenti e difende la formula “ex
opere operato”.
Odo Casel: teologia dei misteri, partecipando in maniera teatrale all’evento simbolico si partecipa alla vita
divina. La liturgia è una rappresentazione drammatica, un evento che coinvolge e trasforma i singoli spettatori.
Otto Semmelroth: la Chiesa non amministra solo i sacramenti ma è essa stessa un sacramento, u segno efficace
della grazia di Dio. Nasce il concetto analogico di sacramento: Cristo (sacramento originario), Chiesa
(sacramento fondamentale), sacramenti (atti fondamentali della Chiesa).
RIFLESSIONE SISTEMATICA
I Sacramenti sono atti che esprimono la vita della Chiesa. Sono celebrazioni della comunità, annunciano Gesù
Cristo e vengono rappresentati in forma comunicativa. Essi:
sono reaIi (segno realizzante) e simbolici (rappresentativi)
devono essere considerati partendo da Dio; la grazia di Dio si attualizza efficacemente nei sacramenti,
creando la sua espressione nello spazio e nel tempo.
la loro forza deriva dall’azione redentrice di Dio in Cristo.
sono costituiti dalla Parola che crea la realtà: sono una rappresentazione drammatica che trasforma
i partecipanti.
BATTESIMO
- primo e fondamentale sacramento nel processo di iniziazione cristiana;
- è la base essenziale per ricevere gli altri sacramenti;
- inserisce il credente nella comunità ecclesiale (nel popolo di Dio) in cui è chiamato a vigere e
testimoniare la propria fede. Vive di esperienza battesimale e dello spirito dato nel battesimo: il battesimo
deriva dalla fede (dei genitori) e genera la fede nel battezzato
- è segno della salvezza escatologica (alla fine dei tempi)
- è accompagnato dal dono dello Spirito Santo che fa nuove tutte le cose, le rigenera e le ricostituisce nella vita
stessa di Dio.
Significati antichi dell’acqua: - potenza caotica pericolosa per la vita (es. diluvio universale)
- fonte di vita (passaggio del mar Rosso che permette a Israele di
conoscere la sua liberazione)
- purifica e vivifica (Ezechiele: “lavami e sarò + bianco della neve)
Battesimo di Giovanni: segno di conversione in vista della venuta del Signore “Io vi ho battezzati
con l’acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”
Battesimo di Gesù ad opera di Giovanni: Gesù è solidale con la comunità. Con il battesimo si sviluppa la
comunità dei fedeli (riportato in tutti quattro i Vangeli)
Il sacramento: i battezzandi non si battezzano da soli (come avviene in Israele) ma sono battezzati. Il battesimo
non è quindi solo un’azione di coloro che si accostano ad esso ma soprattutto un evento che viene loro
comunicato.
Il battesimo è preceduto dall’evento della Pentecoste e dalla predicazione del vangelo.
Il battesimo presuppone la fede; la fede del battezzato vive dell’esperienza battesimale e dello Spirito di Dio
donato nel battesimo.
Il battesimo viene amministrato per la remissione dei peccati. Con il battesimo nasce e si sviluppa la comunità,
decisiva non è la grandezza numerica ma la solidarietà fra battezzati.
-efficiente: (Mc16,16) “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non
crederà sarà dannato”
5) Durante l’epoca della Riforma:
- Lutero: afferma che la fede è necessaria per dare validità al battesimo
- Zwingli: afferma che il battesimo testimonia solo l’impegno del credente,ha solo valore distintivo
- Calvino: afferma che il battesimo è segno con cui manifestiamo la nostra fede
6) Concilio di Trento: battesimo legato alla storia del peccato originale; è fondamentale per la
salvezza dell’uomo
7) Concilio Vaticano II: introduce la questione del battesimo dei bambini, in quanto secondo il
nuovo rito le domande sono rivolte ai genitori
- Barth: afferma che il battesimo dei bambini è valido, ma non ha senso perché è attraverso il battesimo che noi
manifestiamo la nostra fede
- Schlink: afferma che il battesimo dei bambini è valido perché è la realizzazione del principio “solo grazia”,
secondo cui l’uomo viene accolto nel regno di Dio senza la sua cooperazione
Battesimo dei bambini: si prega sul bambino, si agisce su di lui, lo si chiama per nome ma non lo si introduce
nel dialogo poiché il dialogo avviene tra sacerdote e genitori (in passato padrino o madrina facevano le veci del
piccolo). A differenza del battesimo degli adulti, quello dei bambini non è un segno della conversione e della
risposta della fede al vangelo consapevolmente posto al battezzando.
La legittimità del battesimo dei bambini ha 4 aspetti fondamentali:
Biblico-storico: siamo a conoscenza di racconti sul battesimo di adulti ma non di quello di bambini
Dogmatico: il battesimo può essere concepito come il dischiudersi di uno spazio di fede
Etico: il battesimo dei bambini non deve e non può essere visto come una manipolazione disonesta
Pedagogico-religioso: i bambini dipendono e dipenderanno sempre anche se avranno scelte autonome
durante l’adolescenza.
EUCARISTIA
- è l’evento liturgico (la messa)
- è segno della comunione con DiO: fa riferimento all’assemblea che si raduna nel nome di Gesù
- la comunione è con Cristo ed è segno di riconciliazione con lui
- 3 aspetti inseparabili nel sacramento dell’eucarestia:
La professione di fede
L’amore incarnato nell’impegno concreto
La celebrazione corporea del sacramento
- il banchetto: in Israele ha significato di comunione, accoglienza, ospitalità; per Gesù diventa il segno con cui
Dio chiama a raccolta tutti gli uomini e li invita a rientrare nella casa del Padre, cioè a
partecipare alla comunione di vita con Dio.
Ordine episcopale: atto collegiale compiuto da più vescovi per governare la Chiesa locale
Ordinazione del presbitero: col compito di annunciare a tutti il vangelo e di celebrare la
comunione, formando un’autentica comunità cristiana
Ordinazione del diacono: con la facoltà di - amministrare alcuni sacramenti (battesimo,
matrimonio e unzione degli infermi)
- impartire benedizioni di persone, luoghi e
oggetti, benedizioni eucaristiche
- lettura del Vangelo nelle celebrazioni e concelebrazioni
eucaristiche, presiedute da un presbitero o da un vescovo
MATRIMONIO
- Unità tra amore di Dio e amore del prossimo
- Totale comunione di vita
- Oggi non è più l’unico luogo di relazioni intime socialmente accettato, ci si chiede quindi quale sia il senso del
rito ufficiale del Matrimonio (la sacramentalità del matrimonio sta nel fatto che l’amore tra gli uomini
rappresenta e realizza l’amore di Dio per gli uomini e quello di Cristo per la sua Chiesa).
- comporta un destino comune
- è un progetto per tutta la vita
- è il donarsi liberamente ed accettare il dono dell’altro
- è la massima vicinanza, la massima libertà e autonomia.