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La stesura del Paradiso avvenne negli ultimi sei anni della vita del poeta:
iniziata nel 1315 fu portata a termine nel 1321, pochi mesi o settimane prima
della morte.
La composizione fu elaborata durante gli ultimi tre anni di permanenza a
Verona (1351-1318) e i tre anni trascorsi da Dante a Ravenna.
Il forte legame del Paradiso a Verona è suggellato dall'Epistola XIII con cui
Dante dedica la Cantica a Cangrande, signore di Verona, e si rivolge a lui
per spiegarne i motivi, le intenzioni e i significati fondamentali.
particolare dalla poesia di Cavalcanti, che spesso nei suoi versi dichiara la sua
incapacità a descrivere pienamente la bellezza della donna-angelo.
Commento [6]:
La poesia del Paradiso come dell'intero poema, è una poesia ispirata da Dio,
poiché Dante si considera l'autore umano di un'opera cui è stato
Commento [7]:
chiamato in virtù di un eccezionale privilegio e alla quale, secondo le sue
parole, ha posto mano.
Commento [8]:
Dante è cosciente dell'assoluta novità tematica e stilistica della Cantica
Commento [9]:
e afferma più volte con orgoglio questo primato poetico che rivendica
per se stesso, in quanto poeta che solca con la nave del suo ingegno un mare
che non è mai stato percorso da nessun altro.
La struttura
Commento [10]:
La struttura del Paradiso dantesco è costruita sulla cosmologia geocentrica
di derivazione aristotelica, il cosiddetto sistema tolemaico, con le Commento [11]:
Commento [14]:
Al centro dell'universo è la terra; intorno a essa e alla sua atmosfera,
Commento [15]:
limitata dalla sfera del fuoco, ruotano nove sfere concentriche, i nove
Commento [16]:
cieli del Paradiso dantesco.
Commento [17]:
I primi sette di questi cieli prendono il nome dal pianeta che ha la sua
Commento [18]:
orbita apparente intorno alla terra all'interno di ognuno di essi, e sono
Commento [19]:
nell'ordine, da quella più vicina alla terra a quella più esterna, la sfera
Commento [20]:
della Luna, di Mercurio, di Venere, del Sole, di Marte, di Giove e di Commento [21]:
Saturno. Commento [22]:
Commento [23]:
L'ottavo cielo è quello detto delle Stelle Fisse, in cui ruotano tutti gli altri
Commento [24]:
astri in posizioni reciproche sempre uguali fra loro.
Commento [25]:
Il nono cielo, la sfera più estesa, è il Primo Mobile o Cristallino, invisibile
Commento [26]:
dalla terra e privo di astri, che imprime il moto a tutti gli altri cieli
Commento [27]:
sottostanti.
Esternamente a queste nove sfere Dante pone l'Empireo, un decimo cielo Commento [28]:
eterno e infinito di pura luce e amore, cielo spirituale piuttosto che Commento [29]:
fisico, "luogo" perfettissimo in cui ha sede Dio nella sua vera e propria
essenza.
Commento [30]:
Tra i nove cieli fisici vi è una evidente gerarchia di perfezione, partendo
Commento [31]:
da quello inferiore, della Luna, che è il più vicino alla terra e quindi il Commento [32]:
più lontano da Dio, il più piccolo e quello con il moto più lento, per salire
progressivamente fino al Primo Mobile, il cielo più vicino a Dio, più
ampio e con il moto più veloce.
Commento [33]:
Dante, ascendendo di cielo in cielo, nelle prime sette sfere incontrerà le anime
dei beati secondo una scala di maggior perfezione e beatitudine, Commento [34]:
-nel cielo di Saturno (governato dai Troni) gli spiriti contemplativi. Commento [41]:
Commento [43]:
-Proseguendo nell'ascesa, Dante giungerà al cielo ottavo delle Stelle Fisse
governato dai Cherubini, dove assisterà al trionfo di Cristo e di Maria
celebrato dalle schiere degli angeli e dei beati trionfanti, quindi gli appaiono le
anime di San Pietro, San Giacomo e San Giovanni che lo esaminano sulla
fede, sulla speranza e sulla carità;
Commento [44]:
-nel cielo nono, il Primo Mobile, governato dai Serafini, vedrà le nove
gerarchie angeliche, ruotanti come cerchi luminosi intorno a un punto
infinitamente piccolo e luminoso, in cui è la luce di Dio. Beatrice poi
fornisce a Dante spiegazioni dottrinali circa la natura degli angeli.
-Infine il viaggio raggiunge la sua ultima e vera meta con la salita al
decimo cielo, l'Empireo, sede di Dio, degli angeli e dei beati: qui Dante Commento [45]:
Commento [46]:
vedrà la "rosa", cioè l'anfiteatro spirituale in cui hanno il loro seggio
eterno tutti i beati, con al centro il lago di luce della Grazia divina.
Beatrice conduce Dante al centro della rosa e gli spiega che i seggi vuoti sono
ormai pochi, tra cui quello già destinato all'imperatore Arrigo VII di
Lussemburgo, su cui è posta la corona imperiale. A questo punto Beatrice
riprende il suo seggio all'interno della rosa, accanto a Rachele, mentre il suo
Commento [47]:
posto come guida di Dante è rilevato da San Bernardo di Chiaravalle.
Questi invita Dante a contemplare la gloria di Maria, quindi fornisce al Commento [48]:
Temi e argomenti
1) LA LUCE
IL Paradiso viene rappresentato da Dante attraverso le forme della luce e del
colore.
La natura contemporaneamente materiale e immateriale della luce la Commento [52]:
Commento [53]:
indica come l'unico elemento naturale atto a rendere la compresenza di realtà
fisica e metafisica propria del mondo beato e completa l'immagine del Commento [54]:
Commento [55]:
viaggio dal buio del peccato (l'Inferno) alla luminosità della Grazia
divina (il Paradiso).
Alle diverse combinazioni di luci e colori, cui solo secondariamente si
aggiungono elementi musicali, è affidata la descrizione dei paesaggi celesti,
dei beati e della loro diversa condizione di beatitudine, degli scenari in cui si
realizzano grandiosi e splendenti raffigurazioni simboliche (come la croce
del cielo di Marte, o l'aquila del cielo di Giove e la scala d'oro del cielo di
Saturno...).
La luce trova poi la sua più importante valenza sul piano metafisico: per
Dante come per tanta cultura medievale (in particolare la scuola mistica, di cui
fu maestri San Bernardo, che guida Dante alla visione di Dio), la luce è
Commento [56]:
primaria raffigurazione di Dio e delle verità divine, fino
all'identificazione stessa del concetto di Dio con il concetto di luce. Commento [57]:
Essa è la forma che genera l'amore divino che genera la creazione, è lo
splendore diffuso della sua essenza che penetra in ogni luogo dell'universo;
anche la discesa della virtù divina dall'Empireo ai cieli inferiori fino alla
terra si manifesta come discesa di luce e la creazione diretta o indiretta di Commento [58]:
tutte le realtà, avvenga per raggio diretto o riflesso, deriva comunque da Dio
come emanazione luminosa.
Commento [59]:
L'Empireo, unico vero Paradiso, sede di Dio e di tutte le supreme Verità, è un
Commento [60]:
cielo spirituale costituito unicamente da carità e luce.
Commento [61]:
Tutte le più alte realtà del Paradiso sono effigiate in termini di luce: i
cerchi angelici, il lago della Grazia divina, la Trinità...
Commento [62]:
La felicità perfetta dei beati consiste in visioni ed emanazioni di luce.
Commento [63]:
Nell'esordio stesso della cantica, subito si impone l'identificazione tra la
Commento [64]:
gloria di Dio e la luce che si diffonde nell'universo.
Commento [65]:
Commento [66]:
L'importanza della luce si collega anche a quella della vista: per salvarsi è
Commento [67]:
necessario conoscere e ciò si può fare attraverso la visione fisica e Commento [68]:
Sono molto presenti vere e proprie lezioni di teologia con cui Beatrice e i Commento [70]:
aspetti della conoscenza, della scienza e della teologia medievale. Commento [73]:
Il linguaggio del Paradiso si adegua a questi scopi: è ricco di latinismi ed Commento [74]:
Commento [75]:
espressioni tecniche, è uno stile elevato. Commento [76]:
Commento [77]:
3)ASTRONOMIA E ASTROLOGIA
Nella Commedia Astronomia e Astrologia coincidono e in esse l'aspetto più Commento [78]:
Commento [79]:
significativo è la teoria delle influenze celesti: la virtù divina, in cui si
Commento [80]:
raccoglie l'essenza della vita e dell'amore di tutto l'universo, ed è causa e
Commento [81]:
creazione di tutto ciò che esiste, si comunica sotto forma di luce, al cielo
Commento [82]:
più vicino a Dio, cioè il Primo Mobile; da qui poi tramite il movimento
Commento [83]:
rotatorio, tale virtù discende differenziandosi nelle tante diverse virtù o Commento [84]:
inclinazioni e distribuendosi nei vari cieli, da cui poi essi giungono con Commento [85]:
decrescente forza e perfezione, fin sulla terra, determinando la forma Commento [86]:
e la natura specifica delle singole creature. I cieli e le loro influenze Commento [87]:
agiscono dunque nel mondo sublunare come cause seconde della creazione, Commento [88]:
distribuiscono la virtù di Dio alle creature.
Commento [89]:
Il moto dei cieli non è naturalmente un fatto puramente meccanico così come
Commento [90]:
il distribuirsi delle virtù nelle varie sfere, ma ad esso presiedono le singole
gerarchie o intelligenze celesti ognuna predisposta per uno specifico cielo: Commento [91]:
gli Angeli al cielo della Luna, gli Arcangeli a quello di Mercurio, i Principati a
quello di Venere...
Commento [92]:
Così ogni pianeta e ogni costellazione avrà una specifica influenza (Giove la
giustizia, Marte l'ardore, il Sole la prudenza...) che giungendo sulla terra Commento [93]:
4)LA POLITICA
Commento [98]:
Nel Paradiso vivono però ancora con forza il sentimento è la passione
politica. Commento [99]:
ogni singolo uomo dipende dalla sua condotta morale sulla terra e Commento [101]:
questa è legata indissolubilmente alla struttura sociale in cui vive: da Commento [102]:
Commento [103]:
qui l'importanza enorme dei sommi poteri, Impero e Chiesa, che
Commento [104]:
dovrebbero creare le condizioni per una vita giusta e ordinata ed
Commento [105]:
essere di guida e modello per tutti gli uomini, e invece, travolti da
Commento [106]:
interessi terreni e di partito, conducono tutta la cristianità sulla strada
Commento [107]:
del peccato.
Commento [108]:
Il pensiero politico espresso nel Paradiso è la dottrina dell'Impero, che
troviamo concentrata soprattutto nel canto VI nelle parole Commento [109]:
Numerose parti del Paradiso sono poi occupate dalle invettive e dalle Commento [120]:
Significativa è anche l'altissima lode ad Arrigo VII, al quale è già riservato un Commento [123]:
Commento [124]:
seggio fra i beati, ultimo omaggio di Dante al suo sogno politico di un
Sacro Impero Cristiano.
5)BEATRICE
Nel Paradiso un posto a parte occupa la figura di BEATRICE e il suo rapporto
con Dante.
Sul piano narrativo Beatrice prende il posto di Virgilio al fianco di Dante: lo Commento [125]:
La scrittura
Dante segue la regola retorica della convenientia, in base alla quale in ogni Commento [138]:
Commento [139]:
opera ci deve essere conformità tra l'argomento trattato e lo stile con cui
Commento [140]:
lo si tratta.
Commento [141]:
La scrittura del Paradiso si alza di livello e di nobiltà rispetto alle Commento [142]:
cantiche precedenti, dal momento che affronta il più alto argomento Commento [143]: