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stupore.
Per questo motivo non si pu affermare che le opere berniniane siano
frutto di una semplice imitazione.
Inoltre B. ricorre al passato per analizzare il soggetto e arrivare a
comprendere il vero potenziato, quindi l'IDEA, egli passa da un vero
naturale ad un vero potenziato, ovvero caricato di un'idea, a differenza
dei classicisti che passano da un vero naturale ad un vero
CLASSICIZZATO, privo di un'idea interpretativa.
I classicisti uscivano dal vero naturale applicando canoni, valori e regole
classiche in modo rigoroso, mentre Bernini sfrutta il passato come guida
per la creazione.
La poetica del buon occhio.
Fondamentale per il processo creativo di Bernini la poetica del BUON
OCCHIO, decisiva per la creazione secondo B.
Per poetica del buon occhio si intende riuscire a captare, individuare la
RELATIVITA' dell'oggetto nello spazio in cui inserito. Avere un buon
occhio affinch si possa giudicare ed invdividuare i contrapposti, in
quanto le cose che ci circondano non appaiono per come sono ma
vengono influenzate dal contensto in cui si trovano.
La distanza di B. dal classicismo si nota anche in questo: ribalta
l'oggettivit attribuita dai classicisti agli ordini architettonici, alle
proporzioni, ai canoni.
La poetica del Genius Loci
Un'altro aspetto fondamentale nelle opere del Bernini la valorizzazione
del carattere del luogo in cui l'opera si va ad inserire.
Per poetica del GENIUS LOCI si intende la capacit di sfruttare come
strumento di caratterizzazione del nuovo (cio dell'opera) le qualit del
luogo entro cui si cala la nuova opera. E' quindi la capacit dell'artista di
cogliere nel sito le sue qualit positive e valorizzarle attraverso il nuovo,
cio l'opera.
Bernini d quindi molta importanza ai luoghi, essi concorrono alla
realizzazione del nuovo. Questo aspetto lo si pu riscontrare anche nelle
sue architetture, infatti