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Scolastica e Tommaso

Con il termine scholasticus, si indicava linsegnante delle arti liberali, cio: del
trivio (grammatica, logica, retorica), e quadrivio (aritmetica, astronomia, musica); e
di teologia. La scolastica aveva lobbiettivo di insegnare la filosofia Cristiana agli
uomini. Abbiamo due tipi dinsegnamento:
*Il Lectio, commento di un testo
*Il Disputatio, lesame di un problema
Da qui, poi, vengono elaborate le varie opere letterarie i commentari, raccolti nei
quodlibeta.
Abbiamo quattro periodi della scolastica:
*La pre-scolastica, dove ammessa lidentit di ragione e fede
*Lalta scolastica, nel quale inizia ad emergere il problema tra ragione e fede
*fioritura della scolastica, qui ragione e fede vengono considerate come
conducenti agli stessi risultati
*Il dissolvimento della scolastica, si afferma leterogeneit tra la ragione e la
fede
Tommaso nacque a Cassino. Entr nellordine dei domenicani che lo inviarono a Parigi.
Qui incontro Alberto, il quale divento suo maestro. Dopo aver scritto lopuscolo contro i
maestri parigini, che contrastavano gli ordini mendicanti, divenne professore
nellUniversit parigina. Dopo un periodo a Roma, ritorn a Parigi dove gli fu
conseganta la cattedra di teologia. Ritorn in Italia, e insegno all Universit di Napoli.
Durante un viaggio si ammalo, e mori.
Secondo Tommaso la ragione subordinata alla fede. Ma essa pu venir d aiuto per:
*dimostrare i preamboli della fede
*mediante similitudini pu chiarire le verit della fede
*confutare le obiezioni mosse contro la fede
Per Tommaso le principali cose che lintelletto concepisce sono:
* lente (ci che ) si divide in reale, ci presente nella realt, e logico, ci espresso
tramite proposizioni affermative.
* lessenza (che cos?) chiamata anche natura tutto ci espresso nella definizione
(forma, materia)
Dallessenza si distingue lessere, o atto dessere, come si pu anche tradurre
lesistenza. Questi stanno in un rapporto di atto e potenza (concetto Aristotelico).
Con il termine partecipazione si indica latto con cui le creature, grazie a Dio,
prendono parte allessere, e con analogia ci si riferisce alla somiglianza, ma
non la proporzione tra lessere di Dio e quello delle creature.
I trascendentali sono quei caratteri, che trascendendo le categorie,
qualificano lessere in quanto tale. Si dividono in:
* unum (luno), ogni ente indiviso in s e distinto da qualsiasi altro
* verum (il vero), ogni ente corrisponde allintelletto divino che lo ha creato
* bonum (il bene), ogni ente corrisponde a una ben precisa volont divina

Tommaso ci d cinque vie che dimostrano lesistenza di Dio:


*Cosmologica, tutto ci che si muove e mosso da qual cosaltro
*Causale, Dio la prima causa prima di tutte
*Rapporto tra possibile e necessario, ente necessario
*Gradi di perfezione, grado massimo di perfezione Dio
*Finalit delle cose, intelligenza ordinatrice delle cose naturale in vista di un fine
Con il principio della conoscenza si indica quel processo con il quale noi estraiamo la
forma dalla materia, cio la capacit di parlare di un oggetto anche se questo non
presente, per loggetto deve essere sempre legato allessere. Per Tommaso ci che
differenzia gli individui la materia signata (che possiede proprie dimensioni). La
conoscenza avviene, tramite lintelletto agente, o attivo il quale opera
questastrazione della materia.
Tommaso interviene sulla disputa dellanima affermando che luomo costituito da
anima e corpo. Lanima (secondo Aristotele) latto del corpo, tuttavia lanima
possiede un suo essere proprio che riceve direttamente da Dio. Secondo
Tommaso, lanima ha le capacit di:
*conoscere tutti i corpi
*attingere le realt immateriali e i concetti universali
*configurarsi come autocoscienza
Lanima pur essendo naturalmente destinata a fungere da forma del corpo, lanima
possiede, secondo Tommaso, un suo essere proprio, che non riceve n dal corpo, n
dalla sua unione con il corpo, ma direttamente da Dio. La natura autonoma e
incorporea dellanima intellettiva provata dalla sua capacit di operare
indipendentemente dal corpo. Lanima anche immortale perch, in quanto forma,
non pu separarsi da se stessa e corrompersi.
Alla base delletica tomistica sta la convenzione che lagire segue lessere. Poich
luomo creatura di Dio esso incline ad operare in un senso creaturale. Infatti,
argomenta Tommaso Che il fine ultimo delluomo la felicit. In Tommaso quindi
troviamo una formazione onto-teologica, cio un sistema morale che pone lessere
come norma dellagire e fa di Dio il fine ultimo dellumano operare.
Poi Tommaso ci parla della provvidenza che il governo divino del mondo, che come
la prescienza divina, non esclude, ma implica, nel suo ordine, la libert umana. La
libert intesa da Tommaso, come quella situazione di immunit delluomo da
costrizioni esterne o interne che si concretizza nel cosiddetto libero arbitrio; essa
implica sia la volont, sia la ragione
La prescienza latto con cui Dio vede i futuri contingenti, cio le azioni dovute alla
volont e alla libert delluomo.
Per volont Tommaso intende la facolt con cui luomo tende al bene conosciuto
dallintelletto.
La sinderesi Tommaso indica la disposizione naturale a intendere i principi pratici dai
quali dipendono le azioni buone. Derivante da ci la coscienza che consiste
nellapplicare i principi generali dellagire a unazione particolare.

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