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DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO

QUANDO
iniziò nel I secolo d.C. a seguito della predicazione di Gesù di Nazaret e dei discepoli che lo avevano conosciuto,
come gli apostoli, gli evangelisti Marco e Luca. Paolo di Tarso svolse un'azione fondamentale per la fondazione
di comunità cristiane, o "chiese", dopo la sua conversione.

DOVE
Si diffuse da Gerusalemme finché nel 380 d.C. arrivò all’Impero Romani, subendo nel mentre scismi e
persecuzioni, attacchi esterni ed interni, che non minarono la sua espansione. Oggi è mondiale.

ATTRAVERSO COSA LO SAPPIAMO


Atti degli Apostoli: libro del Nuovo Testamento scritto da San Luca. Luca illustra la difficoltà a reperire
documentazione per una ricostruzione.
Il libro riporta due parti
• La prima 1-13 che parla della diffusione del cristianesimo con storie che in qualche modo Luca riceve da
diverse fonti.
• Dal capitolo tredicesimo in poi Luca che accompagna Paolo nei suoi viaggi e vi è precisione pertanto si
pensa a delle testimonianze dirette “Erano un cuor solo e un’anima sola”Atti degli Apostoli, Luca
riferendosi alla comunità di Gerusalemme e non a tutti i cristiani.

ELEMENTI DA ANALIZZARE PER CAPIRE IL FENOMENO:

1. elemento : termine “cristiano”


Atti 11, 25-26: “Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani”. Non erano
stati loro a darsi questo nome, ma non si capisce il senso se positivo o dispregiativo.

2. elemento Giudaismo variegato e disperso.


Dispersione che aiuterà all’evangelizzazione, spesso venivano rifiutati subito, ma visto che c’era
tanta tolleranza li ascoltavano con una certa accoglienza. Come fecero con Paolo.

-Tendenze ellenistiche dentro il giudaismo. I Giudei avevano assimilato il pensare e modi di essere
propri dei greci, nel Vangelo viene descritto il modo di sedersi al tavolo nell’ultima cena.
Conflitto con i cristiani che affermano che il messia che giudei aspettano sia Gesù, poi ucciso dagli
stessi giudei.
Conseguenza: un rifiuto da parte di alcuni cristiani, Paolo in testa, della legge giudaica.
I Cristiani non erano riconosciuti dai Giudei “voi non seguite la legge avete perfino un altro giorno
di riposo!”

3. elemento: La religiosità romana e la tolleranza nei confronti dei giudei.


Il monoteista dialoga con difficoltà con il romano politeista; i Romani pensavano “Io credo questo
tu che cosa credi? Visto che io ho tante divinità aggiungo anche la tua”. Il Cristiano o il Giudeo
risponde “no perché le tue divinità non esistono non sono vere divinità! La mia sì, è l’unico che
esista”.
4 elemento EVANGELIZZAZIONE

-Mandato di Gesù.
“Andate ed evangelizzate!”
“Guarite”
“Battezzate nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”.

Luca parlò anche dei “ministri della parola”. In greco si traduce “quelli che remano portando la
parola in barca”. È metafora fu tradotto in “ministri della parola”.
Ministri perché l’amministrano, fanno arrivare la parola, e la parola tocca i cuori.
È evangelizzazione attraverso il testo. Una religione che cresceva come il cristianesimo
era malvista dai romani

-Metodo di Paolo per evangelizzare


Andava nelle grandi città. Dove c'era sempre presenza cristiana, si informa su quali sono le
credenze del posto,e si preparava una predicazione adatta, ma questa predicazione adatta non
funziona e capisce che Non deve prepararsi tanto perché lo Spirito Santo ti usa, ti strumentalizza e
quindi non serve preparare un discorso.
Gesù l'aveva detto infatti: “non preoccupatevi di ciò che direte!”
Inoltre Egli prima di fare questi discorsi ai Pagani va sempre alla sinagoga, per provocarli.
In realtà non vuole evangelizzare i Giudei. “Voi non vi siete considerati degni della salvezza, quindi
vado dai pagani!”Vuole convertire i Pagani.
Era orgoglioso Paolo litigò con Barnaba “a causa di Marco che voleva tornare a casa, e si dividono
senza più riunirsi. Ma il Signore ti cambia, e per non farlo cadere nella superbia il Signore gli ha
mandato una malattia capisce che è una prova per superare la sua superbia.

5 Elemento di Precarietà

tutta la storia del Cristianesimo e contornata da difficoltà interne ed esterne.

• Esterne : non accettata dai romani, la terminologia Ecclesìa surante le assemblee, destava
sospetto perché usata a livello politico.
I Romani credevano che i cristiani avessero riti strani come : mangiare carne umana.

• Interne: relativamente ai cibi proibiti che i cristiani legati al giudaismo volevano rispettare
Paolo la risolve con il criterio di non creare scandalo. Io sono libero di mangiare quello lo
voglio però se il mio comportamento crea scandalo allora mi devo limitare. Non per la legge
ma per rispetto dell'altro per amore dell'altro.

6 elemento la cultura.

un ceto intellettuale farà più fatica a capire a cambiare religione, a convertirsi al cristianesimo
poiché considerano i cristiani gente molto rozza. La lingua che usano è rozza.
Girolamo sa usare la sua lingua infatti le sue lettere contengono una sintassi quasi perfetta. Lo
stesso Girolamo raccolta di un sogno dove lui muore e nel giudizio Gesù dice “tu sei
più ciceroniano che cristiano” e lo condanna. Lui si sveglia spaventato e dice basta, sono troppo
letterato e poco cristiano. Quindi quando traduce la volgata di proposito toglie la sintassi complicata
è una versione pensata per il popolo e poi perché vuole rispecchiare la mancanza di sintassi presente
già nel testo greco.
ASPETTI DEL CRISTIANESIMO

-Vita comune
mangiare insieme e pregare insieme. Serve una regola, e deve essere scritta affinché diventi un
punto di riferimento, così farai correzione fraterna. Luca Atti degli Apostoli
questo era lo spirito di base che vivifica la vita comunitaria.
Dice il vangelo che ad ognuno viene dato ciò che e necessario, a secondo del bisogno di ognuno.

-Proselitismo
Tertulliano ed altri padri apologisti rispondevano che non facevano nessun tipo di proselitismo
attivo ma che loro vedendo i cristiani e conoscendoli si innamoravano del loro modo di vivere.

-Escatologismo
visto che Gesù aveva detto che la fine era vicina, i cristiani vivevano con questa tensione forte,
molto presente nei testi. Sta per finire la storia, il signore tornerà.
L'aveva detto lui stesso non passerà questa generazione. Quindi come capire quei testi escatologici
di Gesù?

La prima antinomia .Universalismo e assenza di distinzione tra i membri.

Questa cosa era incomprensibile per i romani. La lettera a Filemone di San Paolo parla di uno
schiavo Onesimo con il quale Paolo si trova in viaggio. Quando lo rimanda dal suo padrone gli
dice: “durante il viaggio questo schiavo è diventato cristiano quindi ti ho rubato uno schiavo e te
lo rimando come fratello” e poi dice, se qualcosa ti devo per questo tuo schiavo mettilo nel mio
conto e tu mi devi però la salvezza”.
Chiama fratello uno schiavo. Manca una distinzione di classe sociale all’interno dei gruppi
cristiani erano tutti uguali non nel modo comunista ma nel fatto che non c'erano distinzioni di
schiavitù o libertà, di situazione economica o politica.
Ciò creava molti sospetti ma era lo stesso tempo affascinante.
Il giudaismo è chiuso, perché è un popolo eletto (particolarismo) a confronto con l’universalismo
voluto da Gesù stesso (“Andate e predicate a tutti quanti” disse Gesù).
L’evangelizzazione nel Medioevo si farà sempre con le mogli dei re. Convertendo una moglie al
cristianesimo l’evangelizzazione era fatta, perché poi la seguiva il re.

Il testo di Diogneto. Ribadisce che esteriormente il cristiano non si riconosce, ogni terra
straniera è patria per loro, e ogni patria è terra straniera.
L'attenzione dei romani verso il cristiano e loro comportamento di fronte alla morte,
incomprensibile. Hanno un valore che è maggiore della vita, hanno il loro Dio.
Quello che dice l’autore della lettera a Diogneto è che non sanno dire il motivo del loro odio,
perché se lo dovete dire, dovete riconoscere che in fin dei conti è invidia. (lettura 2 parte del testo
Lettera Diogneto )

La seconda antinomia è l’elemento carismatico e quello giuridico.

Chi parla di momento carismatico, istituzionale o giuridico vuole fare una distinzione di tipo
dialettico, non solo un’antinomia.
La fedeltà di Dio, si può comprendere soprattutto comparandola all’infedeltà dell’uomo quindi
bisogna anche vedere la finalità di questi testi, ricordiamo che tutto A. T. è la storia di un Popolo
che però non ne esce bene.
La miticizzazione della chiesa primitiva è un grande errore. La chiesa primitiva ha conflitti,
difficoltà, quindi è certamente un momento carismatico grazie alla freschezza di ciò che ha detto
Gesù, che rimane un punto di riferimento costante. Ora che tutta la comunità è diventata cristiana si
potrebbe pensare, ma la domanda è “poteva essere altrimenti?”.
Gesù quando disse “Se la tua mano ti scandalizza tagliala” aveva ragione? Lui si adatta a chi
ascolta e usa una terminologia molto semitica, non ci sono molte misure nella forma mentale del
semita quindi ecco perché la mano va tagliata. È una forma letteraria, la mano non va veramente
tagliata ma è un modo per dire che le cose devono essere o bianche o nere, non può esserci il grigio.
La chiesa primitiva non era perfetta quindi possiamo guardare indietro a questa chiesa per vedere
cosa ne abbiamo perso ma non con nostalgia.

La terza antinomia: la Chiesa piccolo gregge di eletti, o popolo immenso di santi e di


peccatori? Come sfuggire al rigorismo senza sfuggire nel lassismo?

Gesù stesso rispose a questa domanda.


Ribadisce che sono pochi gli eletti, ma è difficile capire se Gesù si riferisce ai cristiani vivi e attivi
in un’azione di evangelizzazione o a quelli che finalmente si salvano (quando ad esempio disse
“Ampia è la porta”). Ovviamente c’è chi risponderà alla chiamata in un modo e chi in un altro, ma
chi risponde nella maniera scorretta non va punito (Parabola della Zizzania).

La 4 antinomia le scomuniche
La chiesa però non accettava tutti alcuni venivano cacciati, lo farà con alcuni casi, ad esempio con
le scomuniche, ma la parrocchia dovrebbe accogliere tutti, non è un movimento. La parrocchia
rappresenta la chiesa e non può fare un’eccezione .
In questo senso escatologico della Chiesa primitiva ad un certo punto diventerà molto severa
moralmente.
In genere un gruppo che si sente perseguitato diventa fondamentalista ed è facile che diventi severo
dal punto di vista morale.
Ci sarà quindi il problema dei lapsi: coloro che sacrificheranno le idee e chiederanno la
riammissione alla chiesa perché sapevano benissimo di esser stati scomunicati come apostati. Ciò
determinerà una grande discussione nella chiesa .
Gesù accoglie,

LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO

DA COSA E’ STATA INFLUENZATA?

1.CONTAMINAZIONE FILOSOFICA
perché il cristianesimo non poteva fuggire la contaminazione dei sistemi filosofici e dei modi di
pensare del tempo

2. EDUCAZIONE RICEVUTA
perché il cristiano è uomo e quindi dipende da come è stato educato.

Il prologo del Vangelo di Giovanni è una dichiarazione di principio filosofica. Perché lì si usano
delle parole tipicamente filosofiche tipiche della filosofia del tempo, come en archq in principio.
Tutti i filosofi avevano cercato risposte a questo, quindi se Giovanni inizia il proprio Vangelo
dicendo nel principio en archq, dopo dice che questo principio è il logos dunque un greco che
sentiva quelle parole Archq e logos iniziava a pensare. Erano parole cariche di significati filosofici e
non è un caso che San Giovanni li usi, anzi, non è neanche un caso che lo metta all’inizio della
Genesi ‘nel principio, en archq, il signore ha fatto il cielo la terra.
Qui Giovanni corregge la Genesi e dice no, in principio era il Logos, prima ancora della creazione.
È anche un messaggio per i giudei perché loro sanno che la Genesi inizia così e per i greci che
lo ascoltano perché sta parlando la loro lingua, la loro terminologia.

Nel testo di a Diogneto ancora di più perché solo ha studiato la filosofia platonica ma
l'ha fatta sua. Infatti pensava il corpo è un male e lo dobbiamo punire (maltrattata nei cibi e nelle
bevande l'anima si fa migliore) la mortificazione del corpo. Incomprensibile per noi oggi.

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