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24/10/12 Marche - Wikipedia

Coordinate: 43°37′01″N 13°31′E (http://toolserver.org/~geohack/geohack.php?pagename=Marche&language=it&params=43_37_01_N_13_31__E_type:adm1st&title=Marche) (Mappa)

Marche
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Le Marche sono una regione dell'Italia centrale di 1.569.303 Marche


abitanti[2] con capoluogo Ancona. Confinano con l'Emilia- regione
Romagna (provincia di Rimini), la Repubblica di San Marino, la
Toscana (provincia di Arezzo), l'Umbria (provincia di Perugia),
l'Abruzzo (provincia di Teramo), il Lazio (provincia di Rieti) e il
Mar Adriatico.

Indice (dettagli)
1 Geografia Dati amministrativi
1.1 Clima Stato Italia
2 Storia Capoluogo Ancona
2.1 Variazioni territoriali Presidente Gian Mario Spacca (PD) dal 04/04/2005
3 Popolazione Territorio
3.1 Evoluzione demografica Coordinate 43°37′01″N 13°31′E (http://toolserver.org/~geohack/geohack.php?
3.2 Città più popolose del capoluogo pagename=Marche&language=it&params=43_37_01_N_13_31__E_type:adm1st&title=Marche)
3.3 Cittadini stranieri Altitudine 343[1] m s.l.m.
3.4 Dialetti
4 Politica Superficie 9 366 km²
4.1 Suddivisione amministrativa Abitanti 1 569 303[2] (31 marzo 2012)
4.2 Istituzioni Densità 167,55 ab./km²
4.2.1 Presidente Province Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino
4.2.2 Giunta regionale Comuni 239
4.2.3 Consiglio regionale Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Toscana, Umbria
4.3 Stemma e gonfalone confinanti
4.4 Onorificenze
Altre informazioni
5 Economia
Fuso UTC+1
6 Trasporti
6.1 Aeroporti civili orario
6.2 Porti ISO 3166- IT-57
6.3 Strade principali 2
6.4 Linee ferroviarie Codice 11
6.5 Nodi logistici ISTAT
7 Turismo Nome marchigiani
7.1 Città d'arte abitanti
7.2 Città murate PIL (PPA) 32.321,8 mln €
7.3 Castelli e fortezze PIL (PPA) 25.640 €[3]
7.4 Santuari ed abbazie procapite
7.5 Teatri Localizzazione
7.6 Località balneari
7.7 Montagna
7.8 Piste ciclabili
7.9 ZPS - Zone di Protezione
Speciale
8 Vini
9 Sport
10 Galleria fotografica
11 Note
12 Voci correlate
13 Altri progetti
14 Collegamenti esterni

Geografia
Le Marche si
collocano sul
versante del
medio Adriatico
e occupano circa
9.365,86 km²[4]
di territorio
italiano che si
estende tra il
fiume Conca a
nord e il Tronto a
sud; a ovest la
regione è limitata
dall'Appennino.
Le Marche per zone altimetriche. Essa presenta
una forma
caratteristica di
pentagono irregolare e si sviluppa perlopiù longitudinalmente da
nord-ovest a sud-est.Una zona montuosa è formata
dall'Appennino Umbro-Marchigiano.

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Le Marche sono una delle regioni più collinari d'Italia: le colline
comprendono il 69% del territorio (6.462,90 km²). Il 31%
(2.902,96 km²) è invece montuoso. Le pianure, non rilevabili Mappa della regione con le sue province
percentualmente, sono limitate ad una stretta fascia costiera e Sito istituzionale (http://www.regione.marche.it/)
alla parte delle valli più vicine alla foce dei fiumi.[5][6]

Per approfondire, vedi la voce Zone altimetriche d'Italia.

L'Appennino che attraversa le Marche è chiamato umbro-marchigiano, e comprende quattro pieghe, o catene, incurvate e parallele, con la
convessità diretta verso la costa. La prima catena è quella che fa da confine con l'Umbria; in essa si trova il Monte Catria (m 1701). La seconda
catena è quella del San Vicino e comprende il monte omonimo e la quinta maestosa dei Monti Sibillini, con il massimo rilievo regionale, il Monte
Vettore (m 2478). In queste prime due pieghe si trovano importanti complessi carsici, tra cui le notissime grotte di Frasassi. La terza piega è
quella su cui sorge Cingoli, non a caso chiamato "il balcone delle Marche". L'ultima piega arriva a lambire il mare: è quella costituita da Monte
Conero o Monte d'Ancona, che dà origine ad un promontorio posto a metà della costa marchigiana.

A nord del passo di Bocca Trabaria[7] c'è un limitato, ma importante settore appartenente all'Appennino tosco-romagnolo.
Campagna marchigiana
Il gruppo montuoso più elevato della regione è la pittoresca catena dei Sibillini, a cavallo delle province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata, in
cui il già ricordato Monte Vettore (2478 m), che divide con l'Umbria, padroneggia. Altri monti importanti della regione sono: Monte Nerone (1526 m), Monte Catria (1702 m),
Monte San Vicino (1479 m), Monte Rotondo (2103 m), Monte Fema (1575 m), Monte Priora (2334 m), Monte Bove (2143 m), Monte Sibilla (2175 m), Monte Vallelunga
(2221 m), Monte Porche (2335 m).

Il litorale, lungo 173 km,[8] ha un andamento rettilineo, con lunghe spiagge sabbiose o ghiaiose. La costa bassa è interrotta però dal Monte San Bartolo, nei pressi di Pesaro e dal
promontorio del Conero, che dà origine ad alte e spettacolari falesie calcaree e rappresenta il punto più alto della costa. Questo monte protegge a nord il Golfo di Ancona, nella cui
parte più interna è situato il porto di Ancona. Guardando la carta regionale risulta evidente che il promontorio del Conero divide la costa marchigiana in due tratti con andamento
diverso: quello settentrionale è orientato da nord-ovest a sud-est, il meridionale da nord-nord-ovest a sud-sud-est. Un'altra breve zona di costa alta è nei pressi di Grottammare; il
colle dell'Ardizio, invece, a sud di Pesaro, pur essendo vicinissimo al mare, non lo tocca. Secondo il Ministero della Salute, il 98,2% della costa è balneabile.[9]

I fiumi, dal carattere torrentizio, hanno un tipico andamento parallelo e formano quella struttura di valli che spesso è chiamata "a pettine". Caratteristica dei fiumi marchigiani è il fatto
che essi nascono quasi tutti nella catena appenninica che fa da confine con l'Umbria e che dunque per giungere al mare devono attraversare la catena del San Vicino con
pittoresche gole come quella del Furlo, di Frasassi, della Rossa, di Pioraco, di Arquata. Il fiume più lungo è il Metauro. Il centro di alcune città è attraversato dal corso di fiumi. Nei
pressi della foce del fiume Foglia sorge Pesaro; il fiume Misa, prima di giungere al mare, attraversa Senigallia; il centro di Ascoli Piceno è circondato da due corsi d'acqua: il Tronto
e il Castellano, che ivi confluiscono. Alcune foci di fiumi sono state utilizzate per ricavare dei porti canale (Pesaro, Fano e Senigallia).

I confini amministrativi coincidono in genere con quelli geografici, ma esistono alcune eccezioni.

In provincia di Pesaro e Urbino le Marche si estendono a nord del confine naturale del bacino del Foglia. Questa rilevante eccezione è però meno vistosa che in passato, in
seguito allo scorporo di sette comuni dell'Alta Valmarecchia (annessi all'Emilia-Romagna nel 2009).
Nella stessa provincia è situata l'enclave di Monte Ruperto del comune di Città di Castello.
Alla provincia di Macerata appartengono i comuni dell'Alta Valnerina, nel bacino del Tevere e dunque del versante tirrenico (Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Visso).
Pur situata sul versante Adriatico, non appartiene alla provincia di Ascoli Piceno la conca altotruentina di Amatrice e Accumoli.

Il territorio è soggetto a terremoti: infatti, il 97,3% della regione, pari a 230 comuni,[10] è stato classificato a rischio medio o alto.

Panorama delle Marche da Cingoli. Sullo sfondo il Mar Adriatico ed il Monte Conero

Clima

Per approfondire, vedi le voci Stazione meteorologica di Ancona Falconara e Stazione meteorologica di Frontone.

Nella zona litoranea il clima è subcontinentale a nord di Ancona con sbalzi di temperatura da stagione a stagione: estati calde, ma rinfrescate dalla benevole brezza marina, inverni
freddi (a Pesaro la temperatura media di gennaio è di 3,8 °C) con regolari piogge di stagione. A sud di Ancona la subcontinentalità si attenua per lasciare posto a un clima
sublitoraneo che assume caratteri più spiccatamente mediterranei nella Riviera delle Palme (a Grottammare la temperatura media di gennaio è di 7,6 °C).[11] Nelle zone montuose
vi sono estati fresche e inverni rigidi con ampia possibilità di neve; l'inverno risulta altresì rigido nelle zone collinari interne dove si possono verificare basse temperature. Le Marche
sono una delle regioni più colpite durante la nevicata del 2012.

Storia
Per approfondire, vedi le voci Storia delle Marche e Variazioni amministrative e territoriali delle Marche.

Le Marche, intese come attuale delimitazione amministrativa regionale, vissero un periodo di relativa unità culturale nell'età del ferro, quando furono abitate per la quasi totale
interezza dai Piceni, con gli importanti centri di Novilara (nei pressi di Pesaro), Ancona, Belmonte Piceno, Ascoli Piceno. Nel IV secolo avanti Cristo, l'area settentrionale, fino al
fiume Esino, venne invasa dai Galli Senoni, mentre i Greci di Siracusa fondarono la colonia di Ancona. La Regione visse allora un periodo di dualità culturale ma anche sociale ed
economica, ancor oggi rintracciabile nelle lingue locali.

Dopo la battaglia del Sentino, nel 295 a.C., i Galli vennero sconfitti da una coalizione tra Romani e Piceni. Quando gli alleati romani divennero troppo invadenti, con la fondazione
di colonie in territorio piceno, i Piceni si ribellarono, vennero sconfitti e dopo entrarono nello stato romano. Due importanti strade collegavano le Marche a Roma: la Flaminia (che
arrivava a Fano) e la Salaria (che arrivava a Porto d'Ascoli). Inoltre durante il periodo imperiale, Ancona venne scelta da Traiano come porto di Roma verso Oriente, come
testimonia anche l'iscrizione dell'arco di Traiano di Ancona, nella quale il capoluogo marchigiano è chiamato accessum Italiae, cioè "ingresso d'Italia".
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testimonia anche l'iscrizione dell'arco di Traiano di Ancona, nella quale il capoluogo marchigiano è chiamato accessum Italiae, cioè "ingresso d'Italia".

Come tutti i territori delle attuali regioni italiane, anche quello marchigiano ebbe nel periodo romano diverse variazioni amministrative. Sotto l'impero di Augusto il sud della regione
faceva parte della Regio V - Picenum mentre la parte nord, detta ager gallicus, era compresa nella Regio VI - Umbria et ager gallicus, che comprendeva anche i territori orientali
dell'attuale Umbria. Con la riorganizzazione amministrativa di Diocleziano tutto il territorio delle attuali Marche era riunito nella Flaminia et Picenum (che comprendeva anche la
Romagna). Questa provincia venne suddivisa sotto l'impero di Teodosio I in due circoscrizioni: le Marche settentrionali, dette Picenum Annonarium, formarono con la Romagna
la Flaminia et Picenum Annonarium, mentre il sud della regione costituì il Picenum Suburbicarium[12]. Alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, le Marche, dopo aver
fatto parte del regno di Odoacre, come il resto d'Italia, entrarono nell'orbita dell'Impero Romano d'Oriente, mentre il vecchio nome, "Piceno", si perde. Nell'alto Medioevo il
territorio regionale meridionale, acquista il nome di Marca di Ancona, nata dall'unificazione di varie marche, ossia "territori di confine" del Sacro Romano Impero, mentre il nord
resta legato al Ducato di Urbino.

In seguito alla invasione dei longobardi il territorio regionale si ritrovò spezzato, da una parte le città costiere del nord della regione fino ad Ancona, rimaste sotto la giurisdizione
dell'Impero Romano d'Oriente, il sud delle regione ed una buona fetta dell'interno fu conquistato dai longobardi. La presenza dei longobardi ha lasciato notevoli vestigia, come ad
esempio la necropoli a Castel Trosino sulla via Salaria.

In epoca comunale fiorirono i comuni di Pesaro, Fano, Ancona, Jesi, Fermo e Ascoli Piceno. In particolare Ancona ebbe momenti di splendore artistico e culturale grazie ai suoi
rapporti marittimi con l'Oriente; è infatti una delle repubbliche marinare il cui stemma non compare nella bandiera della marina militare. Nel Rinascimento celebre in tutta Europa è il
ducato di Urbino, che fu un vero e proprio faro dell'arte e della cultura italiana. Altre città importanti economicamente e culturalmente nel periodo delle signorie sono state quella di
Camerino, Fano, Pesaro, Senigallia, Fabriano, San Severino. Ancona, invece, alla pari con le altre città marinare italiane, mantenne il suo regime repubblicano.

Tra la metà del Cinquecento e i primi decenni del Seicento le città marchigiane entrarono nello Stato della Chiesa, che, come tutti gli stati regionali italiani, annullò le entità politiche
più piccole. Seguì un periodo di recessione, condiviso da gran parte d'Italia, rischiarato solo dal pontificato di Clemente XII che nel Settecento tracciò la strada oggi detta Vallesina
e diede respiro all'economia regionale dichiarando Ancona porto franco.

Con l'arrivo delle truppe francesi le Marche si diedero ordinamento repubblicano costituendosi in Repubblica Anconitana, poi assorbita dalla Repubblica Romana. Durante il
periodo risorgimentale le Marche parteciparono alle lotte per l'unificazione con i moti di Macerata e con l'eroica resistenza di Ancona durante l'assedio austriaco del 1849, in
contemporanea con Roma e Venezia. La battaglia finale dell'unificazione italiana si combatté nelle Marche: fu la celebre battaglia di Castelfidardo, che permise l'unione dei territori
conquistati da Garibaldi al sud con quelli redenti da Vittorio Emanuele II al nord. Con l'annessione all'Italia, la regione venne denominata Marche, al plurale, in quanto la pluralità è
la caratteristica che la contraddistingue.

Nella storia più recente si ricorda la settimana rossa, la rivolta dei Bersaglieri, e la partecipazione alla Resistenza, partecipazione massiccia e popolare tra le più forti d'Italia.

Variazioni territoriali

Fino al 2009 la regione includeva il territorio dell'alta valle del fiume Marecchia, già parte del Ducato di Urbino e la cui appartenenza alla delegazione di Urbino e Pesaro fu
confermata da Pio VII con motu proprio il 6 luglio 1816. Nel 2009 esso venne però distaccato dalle Marche e aggregato all'Emilia-Romagna. Le Marche proposero ricorso alla
Corte costituzionale, ritenendo che il parlamento avesse indebitamente ignorato il parere negativo della regione; nel luglio 2010 la Corte si pronunciò sul ricorso giudicandolo
infondato.[13][14]

Popolazione
Tasso di attività: 51,7%
Occupati per tipo di attività:
agricoltura 2%
industria 39,3%
altre 58,7%
Tasso di disoccupazione: 6,6%

Fonte: [15]

Evoluzione demografica

Abitanti censiti (migliaia)

Nel 2006[16] i nati sono stati 13.757 (9,0‰), i morti 15.809 (10,3‰) con un incremento naturale di -2.052 unità rispetto al 2005 (-1,3‰). Le famiglie contano in media 2,5
componenti. Il 31 dicembre 2007 su una popolazione di 1.520.636 abitanti e una densità di 157 abitanti per km² si contavano 81.890 stranieri (5,4%). Nel 2010, la popolazione
straniera è aumentata notevolmente superando le 155000 persone e raggiungendo il 10% del totale.[17]

Città più popolose

Comuni della regione con più di 15.000 abitanti, al 30 aprile 2012, secondo la stima dell'ISTAT.

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Pos. Comune Provincia Abitanti


1 Ancona Ancona 102954

2 Pesaro Pesaro e Urbino 95004

3 Fano Pesaro e Urbino 64404

4 Ascoli Piceno Ascoli Piceno 50709


5 San Benedetto del Tronto Ascoli Piceno 48032

6 Senigallia Ancona 45442

7 Macerata Macerata 42976

8 Civitanova Marche Macerata 41028

9 Jesi Ancona 40491

10 Fermo Fermo 38045

11 Osimo Ancona 34330


Gonfalone della regione
12 Fabriano Ancona 32094

13 Falconara Marittima Ancona 27721

14 Porto Sant'Elpidio Fermo 26036

15 Recanati Macerata 21744

16 Tolentino Macerata 20780

17 Castelfidardo Ancona 19022

18 Sant'Elpidio a Mare Fermo 17397

19 Porto San Giorgio Fermo 16349

20 Potenza Picena Macerata 16245

21 Grottammare Ascoli Piceno 15818

22 Urbino Pesaro e Urbino 15569

23 Corridonia Macerata 15536

24 Chiaravalle Ancona 15056

Cittadini stranieri

Nella seguente tabella sono riportati gli stranieri residenti in regione al 31 dicembre di ogni anno.[18]

Nazionalità 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Albania 10939 13352 15316 16952 18183 19701 21531 22246


Romania 2748 4728 6158 7494 8504 15400 19602 21679
Marocco 8120 9354 10416 11034 11635 12597 14070 14642
Repubblica di Macedonia 5472 7014 7547 8320 9409 9730 10409 10789
Cina 1762 2582 3710 4678 5499 6288 7279 8171
Tunisia 3081 3424 3872 4098 4361 4625 5067 5133
Ucraina 665 2245 2917 3179 3456 3851 4394 4778
Polonia 1097 1843 2412 2950 3616 4503 4946 5098
Pakistan 1287 1671 1999 2226 2366 2651 3010 3573
Moldavia 272 1058 1328 1629 1868 2599 3286 4001
Senegal 1096 1464 1648 1707 1830 1923 2172 2406
Serbia e Montenegro 1315 952 1252 1360 1076 1360 - -
Serbia - - - - - - 1275 994
Totale 54660 70557 81890 91325 99285 115299 131033 140457

Dialetti

Per approfondire, vedi la voce Dialetti marchigiani.

Anche per ciò che riguarda i dialetti, le Marche confermano la loro caratteristica più saliente: la pluralità. Infatti le quattro aree dialettali di questa regione appartengono a tre diversi
gruppi dialettali italiani:

i dialetti gallico-marchigiani, appartenenti al gruppo gallo-italico, parlati nella Provincia di Pesaro-Urbino e nell'area di Senigallia;

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i dialetti marchigiani centrali della zona anconitana, appartenenti al gruppo dei dialetti italiani mediani;
i dialetti marchigiani centrali della zona di Macerata, Camerino e Fermo, anch'essi appartenenti al gruppo dei dialetti italiani mediani;
i dialetti marchigiani meridionali, appartenenti al gruppo dei dialetti italiani meridionali, parlati nella Provincia di Ascoli Piceno.

Tre degli otto grandi gruppi dialettali italiani sono così rappresentati nelle Marche: uno diffuso soprattutto in Italia settentrionale, uno in Italia centrale, uno in Italia meridionale.

Politica
Suddivisione amministrativa

La regione Marche è suddivisa in 5 province e 239 comuni.

Stemma Provincia Comuni

Provincia di Ancona 49

Provincia di Ascoli Piceno 33

Provincia di Fermo 40

Provincia di Macerata 57
Sede e uffici della Regione Marche
ad Ancona

Provincia di Pesaro e Urbino 60

Istituzioni

Sono organi della Regione il Consiglio regionale, la Giunta e il suo Presidente. Tutti gli organi della regione sono ad Ancona.

Presidente

Per approfondire, vedi la voce Presidenti delle Marche.

Il Presidente della Giunta regionale è eletto a suffragio universale e diretto in concomitanza con l'elezione del Consiglio regionale e fa parte dell'organo consiliare. Nella prima seduta
del nuovo Consiglio regionale il Presidente della giunta espone il programma del governo regionale e presenta gli assessori, tra i quali indica il Vicepresidente chiamato a sostituirlo
in caso di assenza o impedimento temporaneo. Il Presidente della giunta regionale può sostituire il Vicepresidente e gli assessori previa comunicazione al Consiglio regionale.

Il Presidente della giunta regionale ha le seguenti funzioni:

Rappresenta la Regione.
Nomina e revoca gli assessori, fra i quali il Vicepresidente, attribuisce le deleghe agli assessori e può revocarle.
Può conferire incarichi particolari a singoli consiglieri regionali.
Dirige la politica della Giunta e ne è responsabile.
Promulga le leggi, emana i regolamenti, indice i referendum previsti dallo Statuto
Sovrintende all'azione amministrativa regionale.
Partecipa ai lavori della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza unificata, tenuto conto degli indirizzi generali del Consiglio.
Promuove, su deliberazione della Giunta, la questione di legittimità costituzionale e i conflitti di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale e ne dà immediata comunicazione
al Consiglio.

Giunta regionale

La Giunta regionale è l'organo esecutivo della Regione ed è composta dal Presidente e da non più di dieci assessori, compreso il Vicepresidente. La Giunta opera collegialmente, in
armonia con le direttive impartite dal Presidente della Giunta. La Giunta adotta, su proposta del suo Presidente, un regolamento interno che ne disciplina il funzionamento. Le
deliberazioni della Giunta non sono valide se non è presente la maggioranza dei suoi componenti e se non sono assunte a maggioranza dei presenti. Le sedute della Giunta non sono
pubbliche, salvo diversa decisione della Giunta stessa. La Giunta Regionale pubblica periodicamente il Notiziario della Giunta Regionale Marche[19], che può essere sia letto
direttamente on line in versione digitale, che in versione cartacea facendone richiesta gratuita dal suddetto sito. Data la varietà e la facilità di fruizione dei servizi offerti, il sito è
visitato periodicamente dai marchigiani residenti all'estero, in particolare da quelli che si trovano negli Stati Uniti e in Argentina. Il Notiziario, sia in versione cartacea che in digitale,
e la newsletter permettono infatti loro di restare in contatto con la Regione Marche e con ciò che vi avviene.

Consiglio regionale

Il Consiglio regionale è l'organo legislativo e della rappresentanza democratica della Regione ed è eletto a suffragio
universale e diretto; esso svolge la funzione di indirizzo e di controllo politico del governo regionale.

Il Consiglio della regione Marche è formato da quarantadue consiglieri regionali. Il Consiglio elegge il proprio presidente e
l'ufficio di presidenza. Il Consiglio approva a maggioranza assoluta dei componenti il proprio regolamento di organizzazione
e funzionamento interno ed il regolamento interno di amministrazione e contabilità.

Il Consiglio organizza i suoi lavori in commissioni permanenti per l'esame, in sede referente, delle proposte di legge regionale
e di altre deliberazioni consiliari e per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo sull'amministrazione regionale, nelle
materie di rispettiva competenza. Il Consiglio può inoltre istituire Commissioni speciali e di inchiesta. Composizione del Consiglio Regionale delle Marche
(2010):
Attualmente, come si vede dal grafico, la maggioranza del Consiglio Regionale è di centrosinistra, con una coalizione tra ██ Fds + SEL → 2 seggi
Partito Democratico, Italia dei Valori e Unione di Centro, con l'appoggio di alcune liste civiche. ██ Centrosinistra (PD + IdV + Udc) → 25 seggi
██ Centrodestra (Pdl + LN) → 15 seggi
Stemma e gonfalone

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Con legge regionale n. 13 del 15 marzo 1980[20] e pubblicata sul bollettino regionale n. 28 del 22 marzo 1980, vengono definiti lo
stemma ed il gonfalone della regione.

« Lo stemma della regione Marche è costituito dal disegno stilizzato di un picchio che si sovrappone in parte alla lettera maiuscola
m, di colore nero, in campo bianco delimitato da una striscia verde in forma di scudo. »
(Art. 1)

« Il gonfalone della regione è di colore bianco con la scritta "Regione Marche" in colore verde e reca al centro lo stemma di cui
all'articolo precedente. il gonfalone si completa con il nastro tricolore (verde, bianco, rosso) annodato al di sotto del puntale. »
(Art. 2)

Nel 1980 la Regione ha adottato come stemma l'immagine di un picchio verde, in quanto simbolo e totem dei Piceni, cioè della prima
civiltà che caratterizzò tutta la regione nell'Età del Ferro.[21]
Stemma della Protezione Civile Regione
Marche
Onorificenze

Conferita il 11/10/2010:

Medaglia al merito di I classe della Protezione Civile


«Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per
il superamento dell'emergenza.»
— D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi del ai sensi dell'art.5, comma 5, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 dicembre 2008.

Economia
L'economia marchigiana è costituita maggiormente da una fiorente piccola-media industria ad alta specializzazione distribuita equamente in tutto il suo territorio, ma concentrata
soprattutto nel litorale e nelle valli. Tra i settori di spicco possiamo trovare: l'industria pellettiera e delle poltrone di Tolentino, l'industria delle calzature, in numerosi centri delle
province di Fermo e Macerata, l'industria mobiliera e meccanica pesarese, quelle meccaniche, di stampi e vitivinicole dei Castelli di Jesi, patria del vino Verdicchio; la grande
industria navale di Fano, Ancona e San Benedetto del Tronto; l'industria di elettrodomestici e della carta di Fabriano e poi quella turistica, ogni anno sempre più florida grazie ai
tanti centri balneari e artistici, i quali attirano tanti turisti dall'Italia e dall'Europa. È importante anche la pesca: le Marche sono la terza marineria italiana per catture, dietro Sicilia e
Puglia, regioni che peraltro hanno uno sviluppo costiero notevolmente maggiore. In rapporto quindi allo sviluppo costiero sono la prima regione italiana. Ogni anno questo settore
fornisce più di 30.000 tonnellate di pesce per un valore di circa 115 milioni di euro.

Di seguito la tabella che riporta il PIL ed il PIL procapite[22] prodotto nelle Marche dal 2000 al 2008:

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008


Prodotto Interno Lordo
30.527,8 32.291,3 33.912,9 34.794,0 36.170,9 36.994,1 38.542,6 40.929,7 41.612,2
(Milioni di Euro)
PIL ai prezzi di mercato per abitante
20.898,0 22.002,8 22.946,7 23.278,2 23.925,7 24.277,5 25.150,1 26.166 26.652
(Euro)

Di seguito la tabella che riporta il PIL[22], prodotto nelle Marche ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività
economiche:

% settore su PIL
Macro-attività economica PIL prodotto % settore su PIL italiano
regionale
Agricoltura, silvicoltura, pesca € 598,0 1,55% 1,84%
Industria in senso stretto € 8.967,9 23,27% 18,30%
Costruzioni € 2.006,3 5,21% 5,41%
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni € 7.166,9 18,59% 20,54%
Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed
€ 8.711,1 22,60% 24,17%
imprenditoriali
Altre attività di servizi € 6.753,5 17,52% 18,97%
Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni € 4.338,9 11,26%% 10,76%
PIL Marche ai prezzi di mercato € 38.542,6

Trasporti
Aeroporti civili

Aeroporto di Ancona-Falconara
Aeroporto di Fano

Porti

Porto di Ancona
Porto di San Benedetto del Tronto
Porto di Pesaro
Porto di Senigallia
Porto di Porto San Giorgio
Porto di Fano
Porto di Civitanova Marche
Porto di Numana
Porto di Recanati il Porto di Ancona.

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Strade principali

Autostrada A14, Bologna - Taranto


Distanze stradali (minime)[23]
Strada europea E55, tratto dell'autostrada A 14 in km Ancona Ascoli Piceno Fermo Macerata Pesaro Urbino
Strada europea E78 - Galleria della Guinza Ancona - 119 63 50 62 90
SS 3 Flaminia
Ascoli Piceno 119 - 60 87 177 192
SS 4 Salaria
SS 16 Adriatica Fermo 63 60 - 39 120 148
SS 73 bis di Bocca Trabaria - Galleria della Guinza Macerata 50 87 39 - 102 116
SS 76 della Val d'Esino
SS 76 dir Aeroporto Raffaello Sanzio Pesaro 62 177 120 102 - 35
SS 77 della Val di Chienti - Traforo del Cornello
Urbino 90 192 148 116 35 -
SS 78 Picena
SS 81 Piceno Aprutina
SS 360 Arceviese
SS 681 Asse Attrezzato del Porto di Ancona
Raccordo autostradale 11, superstrada Ascoli-Mare

Linee ferroviarie

Adriatica;
Bologna–Ancona;
Ancona–Foligno–Orte–Roma;
Fano–Urbino (dismessa);
Porto San Giorgio–Amandola (dismessa);
Pergola–Fabriano;
Civitanova–Fabriano;
Ascoli–San Benedetto.

Nodi logistici

Interporto di Jesi

Turismo
Lo slogan scelto dalla regione Marche per la promozione turistica è Le Marche: l'Italia in una regione, tratto dal libro di Guido Piovene
Viaggio in Italia (1957)[24]. Nel 2007 è stato commissionato al musicista ascolano Giovanni Allevi l'Inno delle Marche.[25] Nel gennaio
2010 è stato prodotto uno spot televisivo e cinematografico della regione dal titolo Marche: le scoprirai all'Infinito, in cui Dustin Hoffman
legge L'infinito del poeta recanatese Giacomo Leopardi.[26]

Le Marche non hanno una grandissima vocazione turistica, ma i dati indicano un aumento costante anno dopo anno. Nel 2007 si sono
registrati più di 2 milioni di arrivi (1.820.473 italiani e 349.898 stranieri[27]) e 12 milioni e mezzo di presenze[28].

I settori turistico sono rappresentati da: "Mare", quello trainante, confermato da 16 Bandiere Blu; "Cultura e Città d'Arte", le Marche sono la
regione con la più alta presenza di Teatri; "Natura", con 12 Aree protette (fra cui 2 Parchi nazionali e 4 regionali); "Gastronomia-
Agriturismo"; "Terme".

Città d'arte

Notevole è il patrimonio artistico regionale, con opere che vanno dal Romanico al Gotico cistercense, dalla pittura trecentesca a quella il Polittico di Sant'Emidio di Carlo
rinascimentale di Raffaello, Carlo Crivelli e Lorenzo Lotto. Le città della regione sono ricche di luoghi con atmosfere medievali o Crivelli nel Duomo di Ascoli
settecentesche, oppure hanno il carattere di città "ideali" del Rinascimento, capitali di piccole repubbliche. Nei centri urbani, spesso ancora Piceno.
cinti da mura, si alternano antichi luoghi commerciali e di potere, piazze toccate da antiche vie romane, palazzi di antiche famiglie nobili o
luoghi dello spirito e sedi ecclesiastiche.

La città di Urbino con la sua architettura rinascimentale è patrimonio dell'umanità ed insieme ad Ascoli Piceno con il suo centro
storico interamente costruito in travertino, sono tra le mete più visitate.

Ancona
Ascoli Piceno
Camerino
Fabriano
Fermo
Jesi
il Palazzo Ducale di Urbino.
Macerata
Pesaro
Recanati
Urbino

Città murate

Arcevia
Belforte del Chienti
Camerino
Corinaldo
Corridonia
Gradara Piazza del Popolo di Ascoli Piceno.
Jesi

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Loreto
Macerata
Montegranaro
Montecarotto
Montefortino
Morro d'Alba
Osimo
Serra San Quirico
San Ginesio

Castelli e fortezze le quattrocentesche Mura di Jesi.

Rocca di Acquaviva Picena


Cittadella di Ancona
Rocca di Arquata del Tronto
Castel Trosino di Ascoli Piceno
Forte Malatesta di Ascoli Piceno
Fortezza Pia di Ascoli Piceno
Rocca Torrione, Cagli
Castello Pallotta di Caldarola
Rocca di Aiello Camerino
Rocca Varano, Camerino
Castello di Gradara
il Castello di Gradara.
Castello di Loro Piceno (detto impropriamente castello Brunforte)
Rocca roveresca di Mondavio
Palazzo Brancaleoni Piobbico
Rocca di Offagna
Rocca Costanza Pesaro
Ubaldinesca, Sassocorvaro
Rocca roveresca, Senigallia
Castello della Rancia, Tolentino
Rocca di Urbisaglia

Santuari ed abbazie
la Rocca di Sassocorvaro.
Abbazia dei Santi Ruffino e Vitale, Amandola
Abbazia di Santa Maria in Castagnola, Chiaravalle
Abbazia di San Claudio, Corridonia
Abbazia di San Vittore alle Chiuse, Genga
Santuario della Santa Casa, Loreto
Santuario di Campocavallo, Osimo
Abbazia di Santa Maria delle Moie, Maiolati Spontini
Basilica Imperiale di Santa Croce, Casette d'Ete
Basilica di Santa Maria a Piè di Chienti, Montecosaro
Santuario Madonna dell'Ambro, Montefortino
Abbazia di Rambona, Pollenza
Abbazia di Portonovo la cistercense Abbazia di Santa Maria in
Santuario di San Liberato, San Ginesio Castagnola a Chiaravalle.
Monastero di Fonte Avellana, Serra Sant'Abbondio
Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, Tolentino
Basilica di San Nicola, Tolentino
Santuario di Macereto, Visso

Teatri

Teatro delle Muse, Ancona


Teatro Ventidio Basso, Ascoli Piceno
Teatro dei Filarmonici, Ascoli Piceno
Teatro comunale, Cagli
Teatro Gentile da Fabriano, Fabriano
Teatro dell'Aquila, Fermo
Teatro Pergolesi, Jesi
Sferisterio, Macerata
Teatro Piermarini, Matelica
Teatro Apollo, Mondavio
Teatro comunale, Montecarotto il Teatro delle Muse di Ancona.
Teatro la nuova Fenice, Osimo
Teatro Flora, Penna San Giovanni
Teatro Rossini, Pesaro
Teatro comunale, Porto San Giorgio
Teatro Sanzio, Urbino
Teatro della Fortuna, Fano
Teatro Mugellini, Potenza Picena
Teatro Vaccaj, Tolentino
Teatro la Fenice, Amandola
Teatro Persiani, Recanati
Teatro Bramante, Urbania

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Località balneari

Civitanova Marche
Cupramarittima
Falconara Marittima
Fano
Gabicce Mare
Grottammare
Marotta
Pesaro
Porto d'Ascoli il Teatro comunale di Cagli.
Porto Potenza Picena
Porto Recanati
Porto San Giorgio
Porto Sant'Elpidio
Riviera del Conero (Portonovo, Sirolo e Numana)
San Benedetto del Tronto
Senigallia

Montagna

Grotte di Frasassi
Monti Sibillini
Monte Vettore
Monte Catria
Monte Nerone
Monte Conero
Monti della Laga
Monte Fema
Gola del Furlo la Riviera del Conero.
Gola della Rossa e Frasassi
Sasso Simone e Simoncello

Piste ciclabili

Corridoio Verde Adriatico

ZPS - Zone di Protezione Speciale

Questi sono, per quanto concerne la Regione Marche, i siti delle Zone di Protezione Speciale.
Le località - definite Zone di Protezione Speciale, e spesso indicate con l'acronimo ZPS - sono state proposte sulla base del
Decreto 25/3/2005 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 168 dell'21 luglio 2005 - predisposto dal
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ai sensi della direttiva 79/409/CEE i Monti Sibillini visti da Fermo.
(http://www2.minambiente.it/Sito/settori_azione/scn/legislazione/decreti/docs/dm_25_03_05_2.doc) .

Provincia di Ancona ▼ mostra

Provincia di Ascoli Piceno ▼ mostra

Provincia di Fermo ▼ mostra

Provincia di Macerata ▼ mostra

Provincia di Pesaro e Urbino ▼ mostra

Dettagli sui siti (http://wwwbioitaly.casaccia.enea.it/query/lista_siti.asp?reg=Marche)

Vini
Per approfondire, vedi la voce Vini delle Marche.

Sport
Per approfondire, vedi la voce Sport nelle Marche.

Galleria fotografica

Ancona Pesaro Macerata Ascoli Piceno Urbino Fermo

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Loreto Gradara Jesi Senigallia Fabriano Tolentino

Note
1. ^ db-city.com (http://it.db-city.com/Italia/Marche)
2. ^ a b Dato ISTAT aggiornato al 31 marzo 2012 (http://demo.istat.it/bilmens2012gen/query1.php?lingua=ita&Pro=84&allrp=2&periodo=3&submit=Tavola) . URL consultato in data 23
settembre 2012.
3. ^ id=7&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=58&cHash=85588a4fd38ccb3c061c32a042fc0b94 PIL pro capite a parità di potere d'acquisto, dati Istat relativi al 2009
(http://statistica.regione.marche.it/)
4. ^ Dopo lo scorporo dei sette comuni dell'Alta Valmarecchia ceduti alla regione Emilia-Romagna nel 2009.
5. ^ Dei comuni dell'Alta Valmarecchia distaccati nel 2009 Casteldelci e Pennabilli sono considerati montani, gli altri collinari.
6. ^ Zone altimetriche ISTAT della provincia di Pesaro e Urbino (http://www.google.it/url?
sa=t&source=web&ct=res&cd=1&url=http%3A%2F%2Fwww.sistar.marche.it%2Fhtml%2Fstatistiche%2Ftavole_statistiche%2FTavole%2520di%2520decodifica%2Fzone%2520altimetriche.x
NSrTdD5WG_Aae-szuDQ&rct=j&usg=AFQjCNHFO7npbXnd9F9o-Bj3WccdOARNFA)
7. ^ Sono tante le fonti che considerano la Bocca Trabaria il limite tra Appennino Umbro-marchigiano e Tosco-emiliano, ad esempio: Viaggio in Italia - anno II n°37 - Appennino Umbro-
Marchigiano, (Gruppo Editoriale Fabbri); Questo Nostro Mondo - L'Italia (Istituto Geografico De Agostini - Novara)
8. ^ Franco Bertini (a cura di). Storia delle Marche. Bologna, Poligrafici editoriale, 1995. pagg. 12-13
9. ^ Costa marchigiana? Tra le più balneabili. (http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ancona/2009/08/04/214317-costa_marchigiana_balneabili.shtml) , Il Resto del Carlino, 4 agosto
2009. URL consultato in data 5 agosto 2009.
10. ^ Classificazione sismica 2003 dei comuni italiani (http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/Classificazione2006_perRegione.pdf)
11. ^ I.S.T.A.T., Statistiche Meteorologiche, Roma, 1967-1977 (11 anni rilevati). Dati estratti dagli 11 annuari meteorologici relativi agli anni 1967-1977 e successivamente rielaborati
12. ^ Luca Antonelli, I Piceni: corpus delle fonti, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2003. ISBN 88-8265-242-4; Ulrico Agnati, Per la storia romana della provincia di Pesaro e Urbino, ed.
L'Erma di Bretschneider
13. ^ La Valmarecchia rimane in Romagna (http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/cronaca/2010/07/10/355107-valmarecchia_rimane_emilia_romagna.shtml)
14. ^ Si veda http://www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/politica/2010/05/28/337922-secessione_pesaro.shtml
15. ^ Atlante Geografico d'Italia, Touring Club Italiano, pp. 159.
16. ^ Fonte dal sito: demo.istat.it (http://demo.istat.it/bil2006/index.html)
17. ^ La nostra regione parla straniero: gli immigrati sono il 10%. (http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/2010/10/26/405470-nostra_regione.shtml) , Il Resto del Carlino, 26
ottobre 2010. URL consultato in data 27 ottobre 2010.
18. ^ demo.istat.it (http://demo.istat.it)
19. ^ Regione Marche (http://giornale.regione.marche.it/)
20. ^ Adozione dello stemma e delle insegne della regione Marche ai sensi dell'art. 2 dello Statuto.
21. ^ http://www.consiglio.marche.it, al glossario, sotto la voce "stemma"
22. ^ a b Dati Istat - Tavole regionali (http://www.istat.it/dati/dataset/20071004_00)
23. ^ Itinerari ViaMichelin (http://www.viamichelin.it) (più brevi)
24. ^ L'Italia in una regione (http://visit.regione.marche.it/it/Le%20Marche/L'Italia%20in%20una%20regione/tabid/605/Default.aspx)
25. ^ L'Inno delle Marche (http://visit.regione.marche.it/it/LeMarche/InnodelleMarche/tabid/178/Default.aspx)
26. ^ Elsa Muschella. Dustin e le Marche, flop su Leopardi. (http://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_30/muschella-dustin-marche_e9836774-f536-11de-8621-00144f02aabe.shtml)
. Corriere della Sera, 30 dicembre 2009. URL consultato in data 12 gennaio 2010.
27. ^ Dati Istat 2007 (http://www.istat.it/dati/catalogo/20100409_00/NoiItalia2010.pdf)
28. ^ http://statistica.regione.marche.it/Home/Datieprodotti/Argomenti/Turismo/Pubblicazioni/tabid/170/Default.aspx%7CDato fornito dal Sistema Statistico Regionale

Voci correlate
Marchigiani
Dialetti marchigiani

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Collegamenti esterni
Marche (http://www.dmoz.org/World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Marche/) su Open Directory Project (Segnala (http://www.dmoz.org/public/suggest?
cat=World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Marche/) su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Marche")
Sito ufficiale (http://www.regione.marche.it/)
Notiziario della Giunta regionale Marche (http://giornale.regione.marche.it/)

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