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Lezione 11/10/2018

Watt è stato messo in discussione, uno degli argomenti usati è stato il


ridimensionare sulla novità del novel che aveva agitato per giustificare il ruolo
fondamentale svolto da quest’ultimo. Dunque i critici sottolineano che c’è
continuità tra i generi precedenti e il novel. Il novel del 700 è in parte legato ad
alcuni generi alti (della letteratura precedente), dall’altra parte è legato dai generi
della “letteratura bassa” (biografie dei criminali/letteratura popolare).
PAVEL > IL ROMANZO PRIMA DEL NOVEL: Pavel, ha scritto molti libri
importanti. “Il romanzo alla ricerca di se stesso” > il romanzo è il primo genere ad
interrogarsi sulla genesi dell’individuo e sull’istaurazione di un ordine comune; e a
porre con ineguagliata acutezza una questione assiologica decisiva: se l’ideale
orale faccia parte o no dell’ordine del mondo.
Il romanzo perlopiù attraverso gli individui può ricostruire situazioni complesse,
all’interno dei quali esiste un ordine che in seguito diventa disordine, e un nuovo
ordine.
Questione assiologica > assiologia è l’insieme dei valori morali, questione decisiva
riguardo ai valori morali che vengono rappresentati in quel testo (famiglia, la
patria, la castità, l’amicizia ecc.). Dunque parliamo dei valori appartenenti ai
personaggi o al narratore, poiché non sempre coincidono. La letteratura deve
raccontarci l’ideale o l’imperfezione morale (personaggi che possono commettere
errori > XES: il romanzo cavalleresco o Moll Flanders). Dall’altra parte, Pamela
appartiene all’ordine del mondo o è un esempio, la sua idealità si pone come
modello ma non per questo rappresenta un modello da incarnare.
L’ideale morale vs. l’imperfezione morale.
Pavel > individua alcune caratteristiche della letteratura che lui definisce
premoderna (“earlymodern” fine 600/inizio 700). In questa letteratura non c’è
frattura tra individuo e mondo, ma si mettono in scena eroi con principi che
difendono la norma morale in un mondo consegnato al disordine. (XES: romanzo
ellenistico o cavalleresco). Oppure la letteratura può mettere in scena eroi
invincibili oppure una letteratura che rappresenta l’imperfezione umana (il
racconto picaresco, Boccaccio), un quadro abbastanza indulgente.
Pavel, a proposito di questa opposizione, prova che nella letteratura premoderna
c’è un dialogo/ confronto tra queste due modalità, mentre nel romanzo del
700/800 si cerca una sintesi tra questi punti capace di congiungere “la visione
idealizzante all’osservazione dell’imperfezione umana”> Middle March: ci sono
personaggi idealizzabili, e anche nei personaggi buoni possiamo scoprire dei
chiaro/scuri. Nel ‘700 il personaggio non sa se seguire la legge morale o essere
responsabile delle sue azioni. XES> Moll Flanders: vuole convincerci che sia stata
costretta a commettere i suoi crimini dal diavolo, soprattutto quando desidera di
uccidere la bambina, in questo caso si rappresenta non padrona delle proprie
azioni.
> Pamela: è padrona delle proprie azioni, ma le è difficile seguire i valori religiosi
trasmessi dalla sua famiglia (epoca puritana)
Nell’800 il personaggio sa che l’uomo si definisce lontano dal rapporto alla norma
morale quanto all’ambiente in cui vive (>Middle March: i personaggi sono frutto
dell’ambiente in cui vivono). Si mette in evidenza quanto l’ambiente incide sulla
personalità dei personaggi, l’ambiente è oggetto di descrizioni dettagliate. Pavel
> il romanzo ellenistico, viene riscoperto nella metà del 500, di solito racconta la
storia di una coppia che ha gli Dei dalla loro parte. Ovviamente, affrontano
pericoli ai quali riescono a opporsi grazie alla loro resistenza morale, dunque solo
l’amore riuscirà a fargli superare le difficoltà, “protezione della provvidenza” (I
promessi sposi).
 ROMANZO ELLENISTICO: presenta eroi belli, casti, fedeli, ma soprattutto
INFLESSIBILI, cioè hanno il loro amore, profano e divino, che li rende inflessibili
dinanzi alle difficoltà che si trovano ad affrontare. Però non c’è evoluzione
psicologica > gli eroi restano impassibili difronte alla mutevolezza delle cose
(Pamela) e dalla sofferenza che è vissuta come il volto più autentico del mondo.
Provvidenza e inflessibilità convergono, i personaggi guardano il mondo con
una sub specie di divinatatis, e ciò permette loro di affrontare le contingenze
del mondo.

 ROMANZO CAVALLERESCO: ancora in voga tra il ‘500 e il ‘600. La provvidenza,


passa in secondo piano perché sono le regole della cavalleria ad essere più
importanti. Il cavaliere affronta il mondo affidandosi alle norme a cui aderisce. Il
cavaliere combatte le ingiustizie, e rispetto agli amanti del romanzo ellenistico, è
più lontano dalla divinità e solidale verso i membri della società che deve salvare
ma soprattutto meno interessato alla propria salvezza individuale e spirituale.
Dunque è disposto a mettere in pericolo la propria vita in nome dei propri valori.
La norma che i cavalieri cercano di salvaguardare è in perpetuo pericolo, e i
pericoli che affrontano sono chiamate AVVENTURE. L’amore che si trova nel
romanzo cavalleresco, è un amore umano (la dama garantisce la forza del
guerriero procurandogli un riferimento ideale a cui legare le proprie aspirazioni,
e allo stesso tempo, offrendosi segretamente all’amante, sancisce l’indipendenza
della donna nei confronti di una qualunque autorità esterna. Le regole della
cavalleria vengono assunte dell’amor cortese e stabiliscono un’idealità della
storia.

 ROMANZO PICARESCO: è un genere che nasce in Spagna nel ‘500 (Lazarillo De


Tormes). Prevede come protagonisti dei “picari”, personaggi individualisti, i quali
sono in una continua ricerca di espedienti per sopravvivere in una società che li
respinge in quanto poveri e outlaw (reietti), ai margini della società.
Necessariamente infrangono le regole della società e della morale, poiché
devono rubare o commettere reati per sopravvivere. Pavel individua due tipi di
picaro:
PICARO AMORALE> il picaro della tradizione, colui che non ha nessuna
consapevolezza del fatto che le azioni che commette sono contro le leggi di Dio.
È amorale non per scelta, ma perché non conosce le leggi di dio e degli uomini.
All’interno del romanzo picaresco con il picaro morale non c’è gravità nei reati
commessi (Ciò che ci spinge a leggere questo tipo di romanzo è vedere se il
picaro riesce a cavarsela).
PICARO MORALE> [Moll Flanders, perché si trova all’interno di una struttura che
ricorda il romanzo picaresco. Poiché all’inizio, narra di entrare in una comunità
portata dagli zingari con un falso nome e senza ricordi. L’unica cosa che ricorda è
che è stata nel carcere di New Gate, quindi è a tutti gli effetti un outlaw.
L’espediente della bambina portata dagli zingari appartiene più al romance che al
novel. È una bambina priva di famiglia, nonostante riceve un educazione, prende
la decisione di diventare una signora (indicando una prostituta), e di non lavorare.
Esistevano all’epoca di MF, di ladre che vestivano da uomini. Morto il marito,
decide che deve trovare un altro da farsi mantenere, dunque uscita dalla scena
borghese, inizia a commettere una serie di piccoli reati (dalla truffa, fino a crimini
per il quale può essere condannata a morte), tutto questo lo fa conoscendo la
legge morale (differenza con il Lazarillo de Tormes). Anche la Moll sessantenne,
sottolinea che avrebbe potuto pentirsi ma è ostacolata dalla vanità di essere la
criminale più grande dell’Inghilterra del tempo (dunque la vanità rappresenta il
peccato). Quando rinuncia alla sua virtù con leggerezza, perché non conosce le
regole della società essendo senza famiglia (al contrario di Pamela). È dunque
inevitabile che i personaggi appartenenti a questa narrazione conoscono la legge
morale, utilizzando delle scuse costretti dalle circostanze. Il tema della necessità lo
ritroviamo in entrambi i picari. La CIRCUMSTANCE, è tra le parole chiave di MF.]

IL ROMANZO SI FA SPAZIO: tra il XV e il XVI, la parola novel subisce uno


spostamento semantico, prima indicava una novità, e passa ad indicare una
narrazione nuova e inedita. A favorire l’ascesa del novel, secondo le critiche è il
passaggio dalla oralità alla scrittura (dalla lettura a voce alta alla lettura silenziosa).
Attraverso i libri, ognuno poteva avere la propria copia dell’opera e praticare una
lettura silenziosa. La grande diffusione del novel era connessa alla
meccanizzazione della scrittura derivata dalla stampa, che riduceva la necessità
della lettura ad alta voce. Dalla metà del ‘700, il pubblico comprende lettori di
ogni tipo: uomini e donne, membri della gentry, professionisti e mercanti e
lavoratori della città. Nel mercato editoriale, ci sono questi generi di opere: trattati
scientifici, diari di viaggio, raccolte di battute, pubblicità, storie d’amore, periodici,
romanzi, poesie. Lo scopo era l’informazione, l’intrattenimento. La lettura era
diventata uno sviluppo per l’individuo. Dopo il 1770, nasce una classe di scrittori,
che si considera professionista, che si distingue dagli stampatori. Un‘altra novità, è
che questo pubblico entra a far parte di una cultura pubblica, in cui generi diversi
e classe diverse partecipano. Ciò è possibile anche come effetto della diffusa
alfabetizzazione, a metà del XVIII secolo, il 40% delle donne e il 60% degli uomini.
Il pubblico più influente era quello femminile, più esattamente, le middle-classe
fermale readers, a cui sono dedicati romanzi specifici. Cambia anche l’autori (i tipi
di autori): cioè gli autori non sono per forza degli scrittori professionisti ma anche
stampatori come Defoe e Richardson che non hanno una formazione classica. I
nuovi scrittori stabiliscono nuovi generi, sia in poesia che in prosa, il novel viene
definita una cronaca di autorealizzazione individuale nel mondo sociale, registra
in quanto tale l’esperienza delle nuove classi nel momento in cui loro stanno
guadagnando un maggiore potere sociale. Questo è il forte legame che unisce
middle class e novel; perché il novel da una parte racconta i valori della middle
class, dall’altra parte il novel serve a dare alla middle-class ciò che non aveva
ancora. Riesce a dare una legittimità culturale (opera di propaganda, che rompe il
monopolio dell’arte da parte dell’aristocrazia). Il novel regala prestigio sociale,
diventa il genere dominante della storia contemporanea. I libri sono ancora
costosi nel ‘700, sole le famiglie benestanti potevano avere una biblioteca in casa,
però c’erano le biblioteche pubbliche, che avevano diverse formule di accesso. Le
biblioteche che facevano scegliere al lettore quale libro acquistare, mentre nelle
single ladies libraries, erano gestite dai librai stessi che rilevavano biblioteche
messe all’asta e successivamente si specializzano nel novel. Vennero accusate di
corrompere le donne con storie trasgressive cerano due modi per aggirare questo
problema: la narrativa poteva essere legittimata con eventi sovrannaturali (quindi
poter raccontare anche comportamenti immorali), oppure con l’aggiunta di
elementi religiosi. Lo spectator era il giornale più influente del tempo> condanna
morale contro la fiction (pubblico prevalentemente femminile).

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