Watt è stato messo in discussione, uno degli argomenti usati è stato il
ridimensionare sulla novità del novel che aveva agitato per giustificare il ruolo fondamentale svolto da quest’ultimo. Dunque i critici sottolineano che c’è continuità tra i generi precedenti e il novel. Il novel del 700 è in parte legato ad alcuni generi alti (della letteratura precedente), dall’altra parte è legato dai generi della “letteratura bassa” (biografie dei criminali/letteratura popolare). PAVEL > IL ROMANZO PRIMA DEL NOVEL: Pavel, ha scritto molti libri importanti. “Il romanzo alla ricerca di se stesso” > il romanzo è il primo genere ad interrogarsi sulla genesi dell’individuo e sull’istaurazione di un ordine comune; e a porre con ineguagliata acutezza una questione assiologica decisiva: se l’ideale orale faccia parte o no dell’ordine del mondo. Il romanzo perlopiù attraverso gli individui può ricostruire situazioni complesse, all’interno dei quali esiste un ordine che in seguito diventa disordine, e un nuovo ordine. Questione assiologica > assiologia è l’insieme dei valori morali, questione decisiva riguardo ai valori morali che vengono rappresentati in quel testo (famiglia, la patria, la castità, l’amicizia ecc.). Dunque parliamo dei valori appartenenti ai personaggi o al narratore, poiché non sempre coincidono. La letteratura deve raccontarci l’ideale o l’imperfezione morale (personaggi che possono commettere errori > XES: il romanzo cavalleresco o Moll Flanders). Dall’altra parte, Pamela appartiene all’ordine del mondo o è un esempio, la sua idealità si pone come modello ma non per questo rappresenta un modello da incarnare. L’ideale morale vs. l’imperfezione morale. Pavel > individua alcune caratteristiche della letteratura che lui definisce premoderna (“earlymodern” fine 600/inizio 700). In questa letteratura non c’è frattura tra individuo e mondo, ma si mettono in scena eroi con principi che difendono la norma morale in un mondo consegnato al disordine. (XES: romanzo ellenistico o cavalleresco). Oppure la letteratura può mettere in scena eroi invincibili oppure una letteratura che rappresenta l’imperfezione umana (il racconto picaresco, Boccaccio), un quadro abbastanza indulgente. Pavel, a proposito di questa opposizione, prova che nella letteratura premoderna c’è un dialogo/ confronto tra queste due modalità, mentre nel romanzo del 700/800 si cerca una sintesi tra questi punti capace di congiungere “la visione idealizzante all’osservazione dell’imperfezione umana”> Middle March: ci sono personaggi idealizzabili, e anche nei personaggi buoni possiamo scoprire dei chiaro/scuri. Nel ‘700 il personaggio non sa se seguire la legge morale o essere responsabile delle sue azioni. XES> Moll Flanders: vuole convincerci che sia stata costretta a commettere i suoi crimini dal diavolo, soprattutto quando desidera di uccidere la bambina, in questo caso si rappresenta non padrona delle proprie azioni. > Pamela: è padrona delle proprie azioni, ma le è difficile seguire i valori religiosi trasmessi dalla sua famiglia (epoca puritana) Nell’800 il personaggio sa che l’uomo si definisce lontano dal rapporto alla norma morale quanto all’ambiente in cui vive (>Middle March: i personaggi sono frutto dell’ambiente in cui vivono). Si mette in evidenza quanto l’ambiente incide sulla personalità dei personaggi, l’ambiente è oggetto di descrizioni dettagliate. Pavel > il romanzo ellenistico, viene riscoperto nella metà del 500, di solito racconta la storia di una coppia che ha gli Dei dalla loro parte. Ovviamente, affrontano pericoli ai quali riescono a opporsi grazie alla loro resistenza morale, dunque solo l’amore riuscirà a fargli superare le difficoltà, “protezione della provvidenza” (I promessi sposi). ROMANZO ELLENISTICO: presenta eroi belli, casti, fedeli, ma soprattutto INFLESSIBILI, cioè hanno il loro amore, profano e divino, che li rende inflessibili dinanzi alle difficoltà che si trovano ad affrontare. Però non c’è evoluzione psicologica > gli eroi restano impassibili difronte alla mutevolezza delle cose (Pamela) e dalla sofferenza che è vissuta come il volto più autentico del mondo. Provvidenza e inflessibilità convergono, i personaggi guardano il mondo con una sub specie di divinatatis, e ciò permette loro di affrontare le contingenze del mondo.
ROMANZO CAVALLERESCO: ancora in voga tra il ‘500 e il ‘600. La provvidenza,
passa in secondo piano perché sono le regole della cavalleria ad essere più importanti. Il cavaliere affronta il mondo affidandosi alle norme a cui aderisce. Il cavaliere combatte le ingiustizie, e rispetto agli amanti del romanzo ellenistico, è più lontano dalla divinità e solidale verso i membri della società che deve salvare ma soprattutto meno interessato alla propria salvezza individuale e spirituale. Dunque è disposto a mettere in pericolo la propria vita in nome dei propri valori. La norma che i cavalieri cercano di salvaguardare è in perpetuo pericolo, e i pericoli che affrontano sono chiamate AVVENTURE. L’amore che si trova nel romanzo cavalleresco, è un amore umano (la dama garantisce la forza del guerriero procurandogli un riferimento ideale a cui legare le proprie aspirazioni, e allo stesso tempo, offrendosi segretamente all’amante, sancisce l’indipendenza della donna nei confronti di una qualunque autorità esterna. Le regole della cavalleria vengono assunte dell’amor cortese e stabiliscono un’idealità della storia.
ROMANZO PICARESCO: è un genere che nasce in Spagna nel ‘500 (Lazarillo De
Tormes). Prevede come protagonisti dei “picari”, personaggi individualisti, i quali sono in una continua ricerca di espedienti per sopravvivere in una società che li respinge in quanto poveri e outlaw (reietti), ai margini della società. Necessariamente infrangono le regole della società e della morale, poiché devono rubare o commettere reati per sopravvivere. Pavel individua due tipi di picaro: PICARO AMORALE> il picaro della tradizione, colui che non ha nessuna consapevolezza del fatto che le azioni che commette sono contro le leggi di Dio. È amorale non per scelta, ma perché non conosce le leggi di dio e degli uomini. All’interno del romanzo picaresco con il picaro morale non c’è gravità nei reati commessi (Ciò che ci spinge a leggere questo tipo di romanzo è vedere se il picaro riesce a cavarsela). PICARO MORALE> [Moll Flanders, perché si trova all’interno di una struttura che ricorda il romanzo picaresco. Poiché all’inizio, narra di entrare in una comunità portata dagli zingari con un falso nome e senza ricordi. L’unica cosa che ricorda è che è stata nel carcere di New Gate, quindi è a tutti gli effetti un outlaw. L’espediente della bambina portata dagli zingari appartiene più al romance che al novel. È una bambina priva di famiglia, nonostante riceve un educazione, prende la decisione di diventare una signora (indicando una prostituta), e di non lavorare. Esistevano all’epoca di MF, di ladre che vestivano da uomini. Morto il marito, decide che deve trovare un altro da farsi mantenere, dunque uscita dalla scena borghese, inizia a commettere una serie di piccoli reati (dalla truffa, fino a crimini per il quale può essere condannata a morte), tutto questo lo fa conoscendo la legge morale (differenza con il Lazarillo de Tormes). Anche la Moll sessantenne, sottolinea che avrebbe potuto pentirsi ma è ostacolata dalla vanità di essere la criminale più grande dell’Inghilterra del tempo (dunque la vanità rappresenta il peccato). Quando rinuncia alla sua virtù con leggerezza, perché non conosce le regole della società essendo senza famiglia (al contrario di Pamela). È dunque inevitabile che i personaggi appartenenti a questa narrazione conoscono la legge morale, utilizzando delle scuse costretti dalle circostanze. Il tema della necessità lo ritroviamo in entrambi i picari. La CIRCUMSTANCE, è tra le parole chiave di MF.]
IL ROMANZO SI FA SPAZIO: tra il XV e il XVI, la parola novel subisce uno
spostamento semantico, prima indicava una novità, e passa ad indicare una narrazione nuova e inedita. A favorire l’ascesa del novel, secondo le critiche è il passaggio dalla oralità alla scrittura (dalla lettura a voce alta alla lettura silenziosa). Attraverso i libri, ognuno poteva avere la propria copia dell’opera e praticare una lettura silenziosa. La grande diffusione del novel era connessa alla meccanizzazione della scrittura derivata dalla stampa, che riduceva la necessità della lettura ad alta voce. Dalla metà del ‘700, il pubblico comprende lettori di ogni tipo: uomini e donne, membri della gentry, professionisti e mercanti e lavoratori della città. Nel mercato editoriale, ci sono questi generi di opere: trattati scientifici, diari di viaggio, raccolte di battute, pubblicità, storie d’amore, periodici, romanzi, poesie. Lo scopo era l’informazione, l’intrattenimento. La lettura era diventata uno sviluppo per l’individuo. Dopo il 1770, nasce una classe di scrittori, che si considera professionista, che si distingue dagli stampatori. Un‘altra novità, è che questo pubblico entra a far parte di una cultura pubblica, in cui generi diversi e classe diverse partecipano. Ciò è possibile anche come effetto della diffusa alfabetizzazione, a metà del XVIII secolo, il 40% delle donne e il 60% degli uomini. Il pubblico più influente era quello femminile, più esattamente, le middle-classe fermale readers, a cui sono dedicati romanzi specifici. Cambia anche l’autori (i tipi di autori): cioè gli autori non sono per forza degli scrittori professionisti ma anche stampatori come Defoe e Richardson che non hanno una formazione classica. I nuovi scrittori stabiliscono nuovi generi, sia in poesia che in prosa, il novel viene definita una cronaca di autorealizzazione individuale nel mondo sociale, registra in quanto tale l’esperienza delle nuove classi nel momento in cui loro stanno guadagnando un maggiore potere sociale. Questo è il forte legame che unisce middle class e novel; perché il novel da una parte racconta i valori della middle class, dall’altra parte il novel serve a dare alla middle-class ciò che non aveva ancora. Riesce a dare una legittimità culturale (opera di propaganda, che rompe il monopolio dell’arte da parte dell’aristocrazia). Il novel regala prestigio sociale, diventa il genere dominante della storia contemporanea. I libri sono ancora costosi nel ‘700, sole le famiglie benestanti potevano avere una biblioteca in casa, però c’erano le biblioteche pubbliche, che avevano diverse formule di accesso. Le biblioteche che facevano scegliere al lettore quale libro acquistare, mentre nelle single ladies libraries, erano gestite dai librai stessi che rilevavano biblioteche messe all’asta e successivamente si specializzano nel novel. Vennero accusate di corrompere le donne con storie trasgressive cerano due modi per aggirare questo problema: la narrativa poteva essere legittimata con eventi sovrannaturali (quindi poter raccontare anche comportamenti immorali), oppure con l’aggiunta di elementi religiosi. Lo spectator era il giornale più influente del tempo> condanna morale contro la fiction (pubblico prevalentemente femminile).