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EMILE ZOLA

Percorso cronologico delle opere: l’uscita delle opere sul mercato librario, non è scolastico

Autore che si colloca in Epoca Repubblica, dopo il 1870 (sconfitta di Sedan)

Verlaine prosegue la sua carriera da Poeta Maledetto, si è reso critico letterario di se stesso e della sua
generazione. Verlaine prosegue la musicalità della parola. Nel 1887 è ricoverato in ospedale per ulcere e
altre malattie. Viene riconosciuto come il poeta della semplicità, che è riuscito a trasformare la poesia
francese in musica, tuttavia la sua poesia non viene venduta e vive in forti difficoltà economiche.

1888: è stata ritrovata una lettera dell’8 agosto indirizzata a Paul Verlaine, abitava in un quartiere latino
nella zona del Pantheon, il poeta maledetto non lascia una traccia di riconoscimento dove lui ha vissuto.

Lui riceve una lettera da Emile zola, scritta da Medan. Zola era un grande romanziere con diritti d’autori
strepitosi. Lui vive a Medan, dove c’è il castello di Brignon che era il castello di un mecenate, zola aveva una
casa vicino al castello e veniva considerato un mecenate. Scrive un atto di mecenatismo, Zola apre la lettera
con MIO CARO FRATELLO, la sottoscrizione non era ancora stata aperta, Zola voleva aiutare Verlaine poiché
viveva in difficile situazioni economiche, questo aiuto la chima Poigne de Main(stretta di mano amichevole),
un romanziere che guadagna dei soldi per un romanziere che non ne guadagna. Questa lettera era stata
pubblicata subito nelle corrispondenze di Zola, ma solo in un momento successivo.

Zola era impegnato per tutti, era impegnato anche nel Naturalismo. Emile Zola è il capofila del Naturalismo
trasportare un impegno sociale in letteratura, è difensore di Drefyus, accetta di mettersi a fianco del
colonello Pica nel momento in cui stava per essere accusato di andare contro lo Stato Maggiore
dell’esercito. Drefyus era ebreo, ed era stato accusato di aver prodotto uno spaccio di spionaggio ai
Tedeschi, tuttavia lui era solo una vittima dell’antisemitismo. Drefyus era imprigionato all’isola del Diavolo.
Pica scopre che lo spaccio era un falso, la scrittura non era quella di Drefyus, il vero responsabile era Walsin
Esterhazy.

Zola è impegnato per la sua generazione ma è anche impegnato dal punto di vista letterario, cioè voleva
trasportare la letteratura ad un livello di impegno sociale. Scrive J’accuse per un innocente che è
imprigionato ingiustamente nell’isola del Diavolo, articolo di giornale comparso sull’Horrore il 13 gennaio
del 1898, la conclusione dell’articolo di J’accuse è un’anafora poetica e il titolo ha una valenza di
suggestione dell’immaginario altissima.

NATURALISMO
Rivoluzione letteraria che opera in Emile Zola. Emile Zola è il fondatore del Naturalismo. Zola ha scritto che
il suo è un romanzo naturalista, i suoi romanzi sono contenuti in serie, i suoi romanzi erano scritti per il
popolo, un romanzo che parla del popolo e presenta la fatica dei ceti sociali bassi per raggiungere i ceti
superiori. Emile Zola si è mescolato alla natura umana del suo tempo, che siano i minatori, i preti, gli
alcolizzati, le lavandaie per sentirne l’odore.

Zola vive tra il 1840 e il 1902, muore di esalazioni della stufa nella sua casa di campagna.

EPOCA: Epoca di Terza Repubblica, la Comune era fallita e si era fondata la terza repubblica, non ci saranno
più episodi napoleonici, Terza Repubblica con dei presidenti all’inizio di grande spessore Thierre e Mac
Mohn, a Fore, lui inizialmente era un antinapoleonico poi acquista una maschera e diventa vittima del
grande potere dello stato dell’esercito. L’anno in cui venne scritto J’accuse vi era Fore come presidente.

ZOLA: Massimo rappresentate e fondatore, maestro e mecenate


Zola è maestro perché fonda una scuola ma era anche Mecenate perché faceva delle riunioni nella sua casa
di Medan si chiamavano le riunioni che si chiamavano Giovedì sera, Dove si riunivano i giovani intellettuali
che abbracciavano il credo naturalista ovvero si studiava in modo sperimentale l’ambiente che causava il
degrado delle persone, c’è un degrado soprattutto nelle classi sociali più basse della popolazione che non è
frutto di volontà e studiando riesce a fare un romanzo su ciò che determina il degrado e cosi la sua opera
diventa un opera di denuncia.

A Zola serve che al suo racconto che ha un intrigo viene associato uno studio quasi scientifico del
comportamento, in realtà quando si parla di comportamento nel suo stato interiore si parla di
temperamento, il temperamento è legato a qualcosa di fisiologico, sempre dal punto di vista dello studio
delle pulsioni interiori che cancella lo sforzo della volontà.

Il naturalismo ha come studio le pulsioni interne che sono determinati da fattori che sono l’ereditarietà,
l’ambiente che ci circonda, si nasce all’interno di un gruppo sociale che è inserito in un ambiente che
determina la visione del mondo. Mondo che Zola sceglie è il mondo del secondo impero. L’autore sceglie di
studiare il degrado fisiologico, individuale di personaggi romanzeschi collocati all’interno di gruppi sociali
che non riescono a uscire dal loro ambiente e la cui visione del mondo è determinata dallo scorrere della
vita dentro ad un ambiente limitato.

Il suo oggetto di narrazione è il secondo impero, è fisso, non cambia più, vede come il secondo impero sia
deleterio, abbia distrutto dei gruppi di individui. Aveva bisogno che Napoleone fosse uscito di scena per
pubblicare le sue opere, ha bisogno che il suo ciclo romanzesco esca e una volta che la Terza Repubblica
può fondare un mondo nuovo fa uscire le sue opere. L’opera di Zola e è lo studio deterministico di una
devastazione sociale in termine di denuncia. A partire dalla denuncia in letteratura, Zola parte con il suo
lavoro che è il lavoro di una saga, la cui prima tappa esce nel 1870: La Fortune de Rugon , era pronto già da
molti anni ma lo pubblica nel 1870, nella cui prefazione lui dice che aveva bisogno che Napoleone uscisse
di scena per poter pubblicare l’opera. Scorrendo le opere possiamo capire quanto lui abbia guadagnato e
inoltre anche il mondo della denuncia in letteratura.

Assemoir: ambiente operaio e la devastazione dell’alcolismo, apice della celebrità di Zola

LA BETE HUMAINE: Si racconta l’ambiente delle ferrovie, ferrovie che devono devastare le campagne, la
velocità deve passare davanti a tutti, il progresso deve passare davanti a tutto, lui è contro la devastazione
del progresso

ASSEMOIR: storia di Gervese, nei sobborghi parigini degli anni 1855, ambiente operaio in un contesto di
povertà . la protagonista era una lavandaia riesce ad aprire un negozio di lavandaia e la sua vita di sposa di
un operaio alcolista degrada fino alla morte.

Zola era originario di Aix en Provence, ha sempre lavorato

Therese Raquine è il primo romanzo di Zola, aveva 27 anni, era un romanzo che è stato accusato di
letteratura putrida, all’epoca era uscita una recensione di un importante critico Louis Bulevard dell’opera
perché mostra che l’assenza di morale della protagonista e del suo amante, li avesse condotti all’omicidio
perché avevano fatto annegare il marito giu dalla barca, mascherano l’omicidio in un incidente . Lo stato di
assassini dal fatto che la loro vita non era una vita soddisfacente per uscire da una vita che li opprimeva,
alla fine entrambi di suicidi.

Letteratura putrida: il critico non è riuscito a capire che zola voleva andare a fondo di un intimità legata agli
umori, a come uno è composto dentro che non riesce ad innalzarsi.

I suoi romanzi hanno bisogno che Napoleone III esca di scena per uscire. Tutti i romanzi erano abbozzati lui
aspettava solo che napoleone uscisse di scena.
Fa un accordo editoriale con Chapointiè, non vuole andare incontro a censure o processi. Diventa celebre
con l’Assemoir

Negli anni 90 Zola intraprende un nuovo ciclo di contento socialista in letteratura Les trios ville, polemizza
su certi aspetti esteriori della religione poi si impegna a favore di Drefyus all’uscita di J’accuse è
condannato. Va in Inghilterra , torna in Francia e intraprende un terzo ciclo di romanzi: i Quattro vangeli in
cui celebra il progresso della scienza e tecnica che siano profondamente umano. La repubblica era ormai
fondata, apertura del progresso umanitario che Zola non riesce a coltivare perché poi muore.

LES ROUGONS MACQUART: progetto narrativo e romanzesco, è un progetto sperimentale, raccontando una
storia vuole sperimentale il degrado dei personaggi romanzeschi sotto l’influenza dell’ambiente. Nella
prefazione spiega che vuole prendere una famiglia, in cui vi sono legami di parentela, perché ha bisogno di
collegare il suo studio e il legame di parentela gli permette di prendere degli invidi che nascono in un
determinato ambiente e vengono progressivamente degradati, per metterli insieme e mostrare il grande
degrado che si svolge nel secondo impero sceglie lo stratagemma della parentela.

Nella prefazione del primo romanzo spiega che il suo vuole essere un progetto fisiologico, vuole essere
ragionevole frutto di un successo individuale a causa dello schiacciamento della società e dell’ambiente che
lo circonda.

La scelta di mettere sotto la lente d’ingrandimento la famiglia, gli permette di identificare la legge
dell’ereditarietà diventa che diventa un filo che collega un gruppo di individui schiacciati da qualcosa di
esteriore che non riescono ad imporsi in ragione di una loro volontà nella società, l’individuo che non riesce
ad imporsi come eroe che salva il mondo o se stesso, che persegue un obiettivo e non riesce a raggiungere
un risultato lo mettiamo in letteratura? I suoi romanzi non hanno come protagonisti degli eroi, si cancella
l’uomo metafisico Baudelaire che parte insieme alla morte. L’uomo metafisico a lui non interessa a lui
interessa fare denuncia nell’immaginario. Nella sua opera fa un opera di denuncia della sparizione
dell’uomo come valore assoluto, l’uomo è schiacciato da tanti pesi, schiacciato dall’ereditarietà, progetto
non più solo letterario ma anche scientifico e fisiologico compare un uomo che è determinato da… , non è
più un eroe. L’uomo è determinato dalla triade naturalistica dall’ereditarietà, dall’ambiente che lo cirocnda
fino dalla nascita, dalla situazione sociale. Quello che viene determinato causa un insieme di pulsioni, le
pulsioni vengono fuori indipendentemente dalla volontà.

Lo studio delle pulsioni di un individuo schiacciato da questi tre elementi, crea il suo grande progetto
romanzesco. Del grande progetto lui indaga tutti gli ambienti come l’ambiente della piccola borghesia,
borghese, delle donne, della mondanità, del commercio…

Germinald: denuncia dello sciopero dei minatori nelle miniere del Nord della Francia

1887: Assemior: Ambiente operaio, l’argomento è l’alcolismo che è determinato da… . Gervaise e Coupò
nascono in un determinato ambiente familiare e sociale, fanno degli sforzi per proseguire nello scorrere
della vita , il momento della determinazione di vita operaio è un successo dentro quella situazione sociale
che si stanno creando ma la vita nei sobborghi parigini crea un incidente in cui Coupò non può più lavorare
e lo porta all’alcolismo, la moglie Gerveise allora lavora più del dovuto e si incastra in un ambiente di debiti,
anche lei si da all’alcolismo. Si arriva al degrado più totale L’alcolismo è un elemento del degrado

I primi sei capitoli escono nel quotidiano Le Bien public dal 13 aprile 1876 e nel 1877 esce in volume e
l’editore è Charpentier. Editore e romanziere nella stessa lunghezza d’onda a livello di politica culturale

ASSEMOIR: Viene definito come il primo romanzo naturalista, sul popolo dove scompare la figura dell’eroe
che non si impone sugli avvenimenti ma sono gli avvenimenti che si impongono sui personaggi, c’è il
dramma dell’alcolismo che è progressivo in quanto non viene subito presentato, il dramma è raccontato in
termini di denuncia per testimoniare che il secondo impero è stato un periodo devastante e che la lotta
degli individui è una lotta drammatica perché il singolo è in caduta libera lungo un percorso di decadenza.
La decadenza del singolo è la decadenza nei sobborghi parigini, empestè (aggettivo astratto, attribuisce ai
sobborghi una malattia che è la malattia della peste che però non c’era)

Condizione di determinati individui inevitabile, i sobborghi non sono più case ma assumono un ruolo sono
grandi casoni malati che contagiano chi c’è dentro, la decadenza è inevitabile in ragione del bagaglio di
sofferenza portato dalla carica ereditaria, in ragione dell’ambiente operaio nei sobborghi parigini sotto il
Secondo Impero, e in ragione della situazione di indigenza da cui il singolo, pur lottando, non riesce a uscire

Con questi tre elementi Zola fa opera di verità (letteratura dell’impegno), Zola vuole dimostrare che il
mondo attorno a loro schiaccia gli individui.

L’ASSEMMOIR

È annunciato dal frontespizio dei singoli romanzi, c’è un accordo e strategia editoriale con Chapointè, lui
aveva capito che sarebbe stato una saga. Definito il primo romanzo sul popolo, è un romanzo di denuncia,
tutto il ciclo dei Rougon Maquarts rappresenta la sconfitta e scomparsa dell’eroe perché la lotta dell’eroe
non esiste più, l’eroe esiste quando la sua lotta ha un senso, all’interno del progetto di denuncia la
denuncia del singolo non ha senso perché cade lungo un percorso di decadenza. La decadenza è inevitabile
in ragione della povertà, dell’ereditarietà. Lui non presenta un quadro che voglia sprofondare il lettore,
quello che lui vuole fare è un opera di denuncia, come se volesse svegliare la società. Scrive J’accuse è una
lettera al presidente Fore, desiderio di risveglio alla società e ai grandi dell’epoca politica. La sua è un opera
di verità, l’Assemoir utilizza dei luoghi realmente esistiti. Ci sono diversi appunti presi da Zola nel campo che
voleva descrivere, ci sono una mole di documenti che testimonia che Zola si documentava sui luoghi.

Lui descrive la Parigi di quelli che erano i sobborghi, l’Assemoir era un luogo dove ci si ritrovava per bere, lui
da elementi tecnici anche attraverso i disegni, L’Assemoir si trovava fra il boulevard de la Chapelle e la rue
des Poissoniers.

Indipendentemente dal luogo, quello che conta è l’ambientazione del romanzo, è un grande conominio
emblema della vita operaia nella rue de la Goutte d’or, tutta la trama dello spazio è ambientata qui, è uno
spazio che diventa come una sorta di micorcosmo, ha un grande cortile interno con una grande porta
d’arcata che arriva fino al secondo piano. Tutta la trama è dentro questo palazzone,questo condominio
diventa determinante per la vita dei personaggi, nella trama del romanzo rinchiude lui la storia è come se
raccogliesse l’ereditarietà e chiude la vita dei perosnaggi senza via di scambo. Un luogo che determina tutta
la trama del romanzo (strategia aristotelica nella targedia), questa unità di luogo ci fa pensare ad un
impossibilità di uscire.

Nessuno vuole imperosnanrsi nei protagonisti dei suoi romanzi perché sono nudi e crudi, il condominio non
ha nulla di bello, questo è un posto che imprigiona i protagonisti, esiste una crisi iniziata dopo l’incidente di
Copo che costringe Gervaise a lasciare il negozio di lavandaia, si trasferisce in una camera del sesto piano
poi pero non riuscira piu a pagare l’affitto e sis spostera in una camera interrata dove morirà. I personaggi si
spostano però sempre dentro al condominio. La vita si sposta sempre dentro il condominio, quindi diventa
un microcosmo, Zola ha voluto creare un perimetro fisso che ha disegnato e è riconoscibile nella Parigi degli
anni 50 e Zola fornisce i suoi schizzi.

Oggi la rue de la Goutte d’or è diventata la Rue des Islettes, l’opera di verità è un opera che ancora oggi
possiamo ricostruire. L’immoblie è definito dai personaggi quasi come una caserma, Zola spiega che erano 5
piani che davano sulla strada. Ogni piano ha una finestra e le peroisne , al pinao terra ci sono delle attività
commerciali.

Gervais evave sposato Lantiè, lui si ritrova sola con due bambini, con la lavanderia e un nuovo marito Cupo.
I perosnaggi poco a poco si rendono conto che li c’è la miseria e cercheranno poi di scappare.

Capitolo 5: Incidente di Cupo racconta una verità, cade dal tetto mentra sta lavorando, non ha gambe solide
perche ha bevuto, Studia l’effetto del liquore sulle gambe, lo ha descritto in modo cosi reale che hanno
potuto essere illustrate in immagini. Opera di denuncia raccontato un pera talmente vera anche se è troppo
tragica, misera, puzzolente

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