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Così con dura fatica e con difficoltà, con molta / difficoltà e fatica si muoveva.
(John Milton, Paradiso Perduto, libro II, vv. 1021-22, traduzione di Roberto Sanesi, Einaudi, Torino
1992)
Qui, naturalmente, la traduzione non ha molta utilità in quanto Orwell sta sottolineando il livello fonico
piuttosto che quello semantico.
similitudini stupefacenti e brani molto elaborati in cui avrei usato le
parole anche per il gusto del loro suono. In effetti il primo romanzo
che portai a termine, Giorni in Birmania, scritto a trent’anni ma
progettato molto prima, rientra grossomodo in questa categoria.
Se fornisco tutte queste informazioni di base è perché ritengo che
non si possano giudicare le motivazioni di uno scrittore se non si sa
qualcosa dei suoi anni di formazione. Le sue tematiche (almeno in
tempi tumultuosi e rivoluzionari come i nostri) saranno determinate
dall’epoca in cui vive; ma ancor prima che cominci a scrivere, avrà
già acquisito un assetto emotivo che non potrà mai abbandonare
completamente. Non c’è dubbio che sia suo compito disciplinare il
proprio temperamento evitando di fissarsi a uno stadio immaturo o
in uno stato d’animo deviato: ma se riuscirà a sottrarsi del tutto alle
prime influenze cui è stato soggetto avrà già distrutto il suo impulso
di scrivere. A prescindere dalla necessità di sbarcare il lunario, penso
che quattro siano le grandi motivazioni che inducono a scrivere, o
perlomeno a scrivere in prosa. Sono presenti in grado diverso nei
singoli scrittori, ma anche in uno stesso scrittore le proporzioni
varieranno a seconda dell’atmosfera in cui si trova a vivere. Eccole:
2
Vissuto tra il 1704 e il 1759, Aram fu uno storico della lingua inglese. Accusato di aver ucciso un amico,
per quindici anni vagò in lungo e in largo per l’Inghilterra, finché fu catturato e condannato a morte. La
sua vicenda fu argomento di varie opere letterarie. Peter Davidson suggerisce come fonte di questa
immagine Il sogno di Eugene Aram di Thomas Hood (1799-1845), poeta caro a Orwell. Nell’ultima
stanza del Sogno si presenta l’immagine di «Due uomini dal volto severo» e di «Eugene Aran che
cammina in mezzo a loro, / Con le manette ai polsi. [...]» (CW X, p. 525, nota 1.)
3
Prodotta in Inghilterra negli anni Trenta dalla Austin Motor Company, la Austin Seven fu un modello
di utilitaria che influenzò moltissimo il design automobilistico in Gran Bretagna e nel resto d’Europa.
4
Da sempre sensibile alla bruttezza del linguaggio pubblicitario (si veda il suo romanzo giovanile
Fiorirà l’aspidistra), Orwell cita qui indirettamente lo slogan dell’allibratore Douglas Stuart «Duggie
non è mai in debito».
Sognai di vivere in marmoree sale,
Per scoprire, al risveglio, che era vero;
Non sono nato per tempi come questi;
Però lo è Smith? Lo è Jones? E lo sei tu?