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I personaggi possono essere piatti o a tutto tondo.

⚫ I personaggi piatti hanno una caratterizzazione ridotta, sono statici e


compiono azioni prevedibili. Come il Grillo parlante nella storia di pinocchio di
Carlo Collodi. Il Grillo si presenta in ogni situazione di pericolo ed utilizza
sentenze ripetute nel corso del racconto.
⚫ I personaggi a tutto tondo hanno invece una caratterizzazione complessa,
sono dinamici e compiono azioni imprevedibili. Come il personaggio Zeno di
Italo Svevo. Questo brano narra di come Zeno iniziò a fumare e come ogni
giorno tentava di smettere con scarsi risultati. Ci racconta dei modi in cui è
cambiato a causa del fumo, dei suoi dubbi e dei suoi buoni propositi traditi.

I personaggi si inquadrano in un sistema definito gerarchia. In base ad essa si


distinguono:

○personaggi principali: è il motore della vicenda


○personaggi secondari: Partecipano marginalmente allo sviluppo degli eventi
○le comparse: appaiono casualmente e non contribuiscono agli sviluppi della
vicenda.

Inoltre possiamo suddividere i personaggi per il ruolo che ricoprono:

⚫protagonista (o eroe) ricopre un ruolo generalmente positivo


⚫ antagonista: ostacola il protagonista
⚫L'oggetto del desiderio può essere una cosa, persona o concetto astratto
⚫ aiutanti: colui che collabora con il protagonista
⚫oppositori: colui che collabora con l'antagonista

VLADIMIR PROPP riportò uno schema sulla struttura del testo veritiero per
quasi tutte le narrazioni soprattutto quelle fantasy. Come per esempio la
famosa saga di Harry Potter dove Harry è il protagonista, Ron e Hermione i
suoi aiutanti, Voldemort è l'antagonista e i Mangiamorte sono i suoi oppositori.

I personaggi entrano in scena tramite due modalità di presentazione: diretta e


indiretta.

Diretta: quando vengono fornite subito informazioni sul personaggio. Il


personaggio può essere presentato

⚫ da chi racconta la storia: come nel brano di Honoré de Balzac "il Colonnello
Chabert". Il personaggio è descritto in 3 persona. Narra di un vecchio soldato
da aspetto così speto da sembrare demente
⚫ presentato da un altro personaggio della storia: come nel brano di Umberto
Eco, che narra di frate Guglielmo, un uomo allegro ed energetico che riusciva
a muovere il corpo come un fanciullo
⚫ si può presentare da sé: come nel brano di Muriel Barbery, narra di
un'anziana portinaia che ritiene di rappresentare ogni stereotipo delle
portinaie.

Indiretta: quando tocca al lettore costruire il carattere del personaggio tramite


azioni, pensieri, rapporti con persone. Un esempio è il brano di Emanuela
Canepa che narra di una madre che stira ossessivamente le lenzuola senza
lasciare una piega. Da l'azione si deduce il carattere del personaggio.

Legata alla presentazione dei personaggi è la loro caratterizzazione cioè


l'insieme di dati e informazioni. Essa può accadere tramite la descrizione:

•Aspetto fisico come nel brano di Primo Levi dove descrive l'aspetto di un
ragazzo alto, magro e serio
• Tratti comportamentali come nel brano di Alexander Puskin. Narra di un
colonnello con un carattere dominante e litigioso
• Condizione socio-economica come nel brano di Alberto Moravia, descrive la
condizione economica di una bella ragazza che lavora per dar una mano alla
mamma. La mamma però vede la bellezza della figlia come la sua unica
ricchezza.
• Contesto culturale come nel brano di Jhon Iviring, narra di Jenny una
giovane fanciulla mandata in Wellesly dai genitori e dai fratelli con l'unico
scopo di trovare marito. Lei però si ribella a questa scelta ritenendola una
perdita di tempo.

Un posto pulito, illuminato bene è un'opera di Ernest Hemingway. Lui nacque


da una famiglia benestante nel 1898, divenne un cronista per alcuni giornali e
nel 1917 si arruolò sul fronte italiano. Nel 1953 vinse anche un premio Nobel
per il suo libro "il vecchio e il mare" morì nel
1961. L'opera narra di un anziano che si sedeva ogni sera fin tarda notte in un
caffè ubriacandosi, C'erano due camerieri uno più giovane e uno più vecchio.
Il più giovane era sempre impaziente perché lui voleva tornare a casa presto
da sua moglie. Mentre per il cameriere più anziano che oltre al lavoro non
aveva niente era solo un piacere. Il cameriere più giovane disse al vecchio
che il brandy era finito così il vecchio si alzò e andò via. I due camerieri
ebbero una discussione, da essa si deduce la voglia di vivere e la fiducia nella
vita che aveva il cameriere più giovane cosa che ormai il vecchio non aveva
più. Il testo si conclude con il cameriere più vecchio che invece che andare a
casa si rifugia in un bar e nell' attesa del suo drink recita una preghiera sulle
note del "Padre Nostro". La preghiera parlava del niente, qualcosa che
conosceva molto bene e come bastava solo una luce ed un posto pulito a
colmarlo.
L'opera fu scritta da Lev Tolstoj, nacque nel 1828 in Russia. Studiò legge ma
non concluse gli studi per dedicarsi alla scrittura. Nel 1877 scrisse Anna
Karenina che denuncia una società ipocrita verso la passione sentimentale.
Dopo una crisi morale si dedicò ad opere di carattere religioso. Morì nel 1910,
Il brano narra della famiglia Oblonskje, una famiglia infelice tra i suoi membri,
dove il marito spesso si ritrovava a dormire nel suo ufficio dopo i litigi con la
moglie.. Un giorno quando il marito tornò a casa trovò sua moglie in camera
con in mano un biglietto, che rivelava a lei il suo tradimento. Lui invece di
cercare di spiegarsi, scusarsi o negare sorrise. Un sorriso che lui non si
perdona perché per lui è stata la causa della fine della loro relazione e non il
tradimento.

L'interazione dei personaggi avviene attraverso la parola e il pensiero:

•La parola cioè nel modo in cui dialogano tra loro, chi narra ha a disposizione
due diverse modalità: discorso diretto e indiretto

1. DISCORSO DIRETTO dove le parole vengono riferite tramite un dialogo. Il


discorso diretto può essere legato o libero.

▪︎Discorso diretto legato: si ha quando i discorsi sono introdotti da verbi


dichiarativi o interrogativi e indicatori grafici come virgolette. Come nel
brano di Elio Vittorini dove nel breve dialogo è caratterizzato da verbi
dichiarativi che aiutano il lettore a identificare chi sta parlando.
▪︎Discorso diretto libero quando non sono presenti verbi dichiarativi,
interrogativi e indicatori grafici. Come nel romanzo di Collodi, il dialogo tra
Pinocchio e Lucignolo ai quale sono appena spuntate le orecchie d'asino, il
brano è scorrevole e il ritmo è più immediato.

2. DISCORSO INDIRETTO dove non sono riportate le battute dei personaggi.


Anch'esso si suddivide in legato e libero.

▪︎Discorso indiretto legato: quando introdotto da verbi dichiarativi o interrogativi


seguiti dalle congiunzioni "che" "di". Come nel racconto di Buzzati dove narra
attraverso un discorso indiretto legato delle voci che girano su una creatura
misteriosa.
▪︎Discorso indiretto libero: non si utilizzano verbi dichiarati o congiunzioni,
Come nella novella di Verga "Rosso Malpelo"
•Il pensiero cioè tramite le riflessioni dei personaggi. Esistono tre tecniche per
la rappresentazione di un pensiero:
1. SOLILOQUIO simile al discorso diretto simile ma il personaggio si rivolge a
sé. Come nel romanzo di Pirandello "Mattia Pascal" dove il personaggio parla
con sé dei problemi che affliggono la sua città come stesse parlando con un
pubblico.
2. MONOLOGO INTERIORE simile al discorso indiretto libero utilizzato da
Arthur Schnitzler, il lettore è invitato a conoscere i pensieri del protagonista,
un giovane irrequieto che si chiede quando sarà finito il concerto.
3. FLUSSO DI COSCIENZA è una successione del tutto casuale di pensieri,
le frasi non sono strutturate e la punteggiatura è ridotta. Tecnica utilizzata da
James Joyce quando narra dei pensieri di Molly Bloom durante la sua
proposta di matrimonio.

La donna della domenica è il primo e più noto romanzo della coppia Fruttero e
Lucentini. I due si conobbero a Parigi, si ritrovarono poi insieme a lavorare
presso la stessa casa editrice. Molte delle loro opere ebbero trasposizioni
cinematografiche e televisive. Il brano narra di un dialogo tra i due genitori del
giovane Massimo Campi. La mamma sentiva mancanza dei momenti trascorsi
con il figlio. Mentre il padre capi che il figlio ormai era diventato un adulto e
cerca di convincere la moglie nel fare lo stesso.

Quando si analizza un testo narrativo è importante la distinzione tra l'autore e


il narratore. L'autore è la persona fisica che scrive l'opera e il narratore è la
persona inventata dall'autore. Può succedere che:

• Il narratore abbia caratteristiche molto diverse dall'autore come nel brano di


Melville, il narratore è Ismaele e questo si deduce nel momento in cui il
narratore enuncia il suo nome.
•Il narratore condivido caratteristiche con l'autore come nel brano di Marcel
Proust dove il narratore è Marcel i due hanno lo stesso nome ma non si tratta
di un'autobiografia perché le vicende narrate non sono state vissute
dall'autore.
• La narrazione avvenga in 3 persona ed il narratore è implicito (non viene
nominato) in questo caso la distinzione è più complessa per esempio il
narratore Anna Karenina e l'autore Tolstoj

L'autore crea un mondo immaginario detto patto narrativo, per farlo funzionare
esso:

• Sospende l'incredulità: cioè considera


vero il mondo della narrazione come nella saga di Harry Potter dove si crede
vero il binario nove tre quarti.
• Riempie gli spazi vuoti: si richiede al lettore di interpretare e di completare il
testo come nel brano di Dave dove la battuta del personaggio fornisce le
informazioni necessarie per dedurre che Max non si ritrovi nel posto in cui
avviene la conversazione.

Il narratore è colui che racconta la storia ed esso può essere interno ed


esterno.

• Il narratore è interno quando coincide con un personaggio presente nella


storia e narra in 1 persona. Il narratore può essere il protagonista della storia
come nel brano di Richard Ford dove il protagonista Frank narra della sua
vita. O può essere un personaggio secondario come nel romanzo di Sherlock
Holmes in cui il narratore è il suo amico dottor Watson.
• Il narratore è esterno quando narro in 3 persona. La voce del narratore
esterno ha diversi gradi di partecipazione, si distingue in:
NARRATORE PALESE fa sentire in modo esplicito la propria voce, come nel
romanzo di Feder dove il narratore interviene nelle scelte di Alesa su
diventare monaca.
NARRATORE NASCOSTO lascia parlare i fatti, come nel brano di Emile in cui
Teresa e il suo amante hanno ucciso suo marito, i due inondati dai sensi di
colpa litigano di continuo. Il narratore non commenta i fatti della vicenda.

Può succedere che in una narrazione ci siano diversi gradi della narrazione, in
cui i narratori si possono moltiplicare. Può accadere che:
•Il racconto di un personaggio all'interno della narrazione: in cui un
personaggio racconta la storia in prima persona. Il passaggio tra il narratore
principale e il secondario è marcato dalla punteggiatura. Come nel brano di
Dumas: il racconto si apre da una chiacchierata tra amici, ad un certo punto si
cede la parola ad un amico che voleva raccontare una storia accaduta in
passato, diventa così il narratore di secondo grado.
•Racconto proveniente da altre fonti: il narratore racconta di aver trovato un
documento da cui parte il racconto della storia principale. L'esempio più noto
sono i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.
• Uno o più racconti di più narratori inseriti all'interno di una cornice narrativa
come Decameron di Giovanni Boccaccio, in cui la cornice è costruita da un
narratore di primo grado che narra della storia di dieci
ragazzi in fuga da Firenze dopo lo scoppio della peste nel 1348. I giovani
sono narratori di secondo grado.

Ci si riferisce al punto di vista come al modo in cui si prende in considerazione


qualcosa. attraverso gli occhi cioè il modo con cui il narratore cerca di far
osservare un evento o il pensiero di qualcuno.
Occorre fare attenzione nel non confondere il punto di vista con il narratore.
Quando il punto di vista è quello di un personaggio che racconta allora
coincide con il narratore interno. Quando invece il punto di vista è quello di un
personaggio che non racconta coincide con un narratore esterno. Mentre
quando il punto di vista non coincide con un personaggio si tratta di un
narratore esterno. Utilizziamo lo stesso concetto anche per raccontare il
pensiero di un personaggio. Il pensiero è molto importante anche per il
narratore, poiché esso arricchisce la narrazione attraverso il punto di vista
percettivo cioè ciò che viene captato dai sensi. E a questo si può aggiungere il
punto di vista concettuale, grazie a quest'ultimo riconosciamo i pensieri, le
valutazioni e le emozioni dei personaggi.

L'amica geniale è il primo romanzo del ciclo di Elena Ferrante. Elena Ferrante
nacque a Napoli nel 1943. Di lei non si sa molto infatti non si è mai mostrata in
pubblico ne ha mai rilasciato un'intervista dal vivo. Nel 2011 rilasciò il suo
primo volume del ciclo L'amica geniale. Nel 2018 L'amica geniale viene
sceneggiato per una serie televisiva. L'amica geniale è divisa in due parti
"infanzia" e "adolescenza". Narra dell'amicizia tra Lila e Lenù in un quartiere di
Napoli, dove la povertà e l'ignoranza dominano. Lenù è la voce narrante del
racconto che nonostante il carattere problematico di Lila voleva diventare sua
amica. Le due fanno tante avventure insieme come quella in cui all'insaputa
dei genitori esplorarono la loro città oltre alle loro solite strade tra casa e
scuola. Lilà però dovette lasciare gli studi per problemi economici. Le due
rimangono buone amiche e diventano donne affrontando insieme le loro
paure.

Per analizzare in modo più approfondito il "punto di vista" gli studiosi utilizzano
il termine "focalizzazione". Come nella fotografia in cui scegliamo noi chi
mettere a fuoco e che cosa lasciare nello sfondo, così fa un autore in un testo.
Un testo narrativo può contenere varie focalizzazioni, Gli studiosi hanno
distinto tre tipi di focalizzazione: focalizzazione zero, focalizzazione esterna e
focalizzazione esterna.

1. Focalizzazione zero: il narratore osserva le vicende dall'alto, è un narratore


esterno e sa più di quanto ne sappiano i personaggi per questo è definito
narratore onnisciente. Egli può:

a. Narrare fatti che accadono contemporaneamente a più personaggi in luoghi


e tempi diversi.
b. Riferire quello che i personaggi conoscono e non conoscono.
c. Intervenire con commenti personali e giudizi come un narratore palese.
Il narratore dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni è un esempio di
narratore onnisciente. Ci narra infatti tre avvenimenti accaduti in luoghi e
tempi diversi. Da un lato ci mostra Don Rodrigo che viene portato a lazzaretto,
dall'altro ci riassume la fine di Griso e per concludere torna da Renzo che si
ritrova in un luogo diverso. Il narratore inoltre interviene in vari modi all'interno
della narrazione con commenti e giudizi.

2. Focalizzazione interna: quando i fatti sono presentati da un personaggio


della vicenda, il narratore può essere sia interno che esterno e narra solo ciò
che conosce il personaggio. Egli:

a. Non può anticipare i fatti, può solo raccontare eventi già accaduti
b. Osserva i fatti da dentro la storia, non può raccontare fatti che il
personaggio non ha vissuto.

Facciamo due esempi in cui la focalizzazione è sempre interna ma abbiamo


un narratore interno ed esterno.
Il narratore del romanzo di Albert Camus è un narratore interno, parla in 1
persona ed è il suo punto di vista. Narra di come non sa esattamente il giorno
in cui la mamma è morta poiché non era presente.
Nel racconto di Roald Dahl il narratore è esterno, parla in 3 persona e il punto
di vista è di George, un bambino che non ama la campagna e soprattutto odia
badare a sua nonna.

La focalizzazione interna può essere:

•Fissa: quando gli eventi accadono secondo il punto di vista di un unico


personaggio come i racconti appena citati
•Variabile: quando il punto di vista appartiene a più personaggi. Come nel
brano di Gustave Flaubert, il narratore Madame è esterno e narra attraverso
due punti di vista: quello di Charles e quello di Emma.
•Multipla: in cui lo stesso caso è osservato da più punti di vista. Come nel
romanzo di Lev Tolstoj in cui la protagonista Anna ha un amante e il marito
l'ha scoperto. La stessa situazione è osservata da tre personaggi.

3. Focalizzazione esterna: narratore è estraneo alla vicenda ed è sempre


nascosto detto anche narratore impersonale. Egli:

a. Si limita alla narrazione dei fatti così come sono avvenuti.


b. Introduce i personaggi attraverso le loro azioni e non con descrizioni.
c. Non spiega, non interpreta e non dà giudizi.
Come nel brano di Ernest Hemingway, il dialogo tra i personaggi non è
accompagnato da interventi, il narratore è nascosto ed utilizza un preciso
ordine cronologico.
Middlemarch è un romanzo di George Eliot, George Eliot è un pseudonimo
per Mary Evans. Evans, lei fu una scrittrice e una direttrice di riviste in un
periodo e luogo in cui la parola della donna contava poco. Si oppose e
criticava le sue colleghe scrittrici ritenendo le loro opere banali e ridicole. Per
questo motivo si differenzia da loro utilizzando un nome falso. Middlemarch
originariamente fu divulgato su riviste in seguito poi fu stampato in un unico
volume. Esso è un tentativo nel ritrarre la cultura della media borghesia
inglese alla fine del 800. Middlemarch narra dei matrimoni infelici di due
personaggi: Dorothea Brooke che ospita a pranzo Casaubon, un ecclesiastico
che affascina Dorothea per la sua intelligenza. La sorella invece è infastidita
dalla sua presenza a causa del suo aspetto, mentre è interessata al giovane
James che invece era intenzionato a chiedere la mano a Dorothea. Dorothea
sposa Casaubon ingannata dalla sua apparente intellettualità. Il secondo
personaggio è il dottor Tertius che sposò Rosamond figlia del sindaco, ma
ben presto si rivela una donna egocentrica e invadente.

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