Sei sulla pagina 1di 14

LUIGI

PIRANDELLO
IL CONTESTO STORICO
• La prima metà del secolo XX è sicuramente uno dei momenti più oscuri e drammatici della storia del
mondo.Dal punto di vista culturale, l'età che va dall'inizio del secolo alla fine della Seconda guerra mondiale,
è caratterizzata da correnti di pensiero e di tendenze speculative che sembrano riflettere le tensioni che
agitano il panorama politico e sociale.
• In linea con i contrasti e le tensioni che contraddistinguono la situazione politica e sociale, la letteratura del
primo novecento è animata da un profondo senso di insoddisfazione e di ribellione nei confronti del vecchio
mondo; ribellione che si esprime in una volontà di protesta più o meno rumorosa o, al contrario, al
ripiegamento degli artisti su se stessi e a una vera e propria fuga nel privato.
• Anche la letteratura italiana della prima parte del Novecento è caratterizzata da un senso di irrequietezza
che, se da una parte esprime l'insoddisfazione verso i modi espressivi tradizionali, dall'altra è anche una
chiara spia del disagio degli intellettuali di fronte a scelte sociali e politiche sempre meno gratificanti.
Parallelamente agli intellettuali che esprimono la loro delusione storica riconoscendosi nei gruppi delle
avanguardie, nei movimenti di scuola o nelle riviste, ci sono intellettuali che vivono quella stessa esperienza
isolatamente, ai margini della grande cultura e in questo isolamento perseguono la loro ricerca ideologica ed
espressiva. Uno di questi è Pirandello che godette di una larga fama internazionale superando come
intellettuale e come artista l'ambito strettamente italiano e collocandosi in una dimensione europea. Egli
rivolse il suo interesse all'uomo moderno e al suo difficile rapporto con la società industriale consapevole
della crisi dei valori che erano stati propri della società borghese ottocentesca
IL ROMANZO
PSICOLOGICO
Il romanzo di genere psicologico nasce tra l’Ottocento e il Novecento. Un
periodo caratterizzato dal susseguirsi di guerre che fecero chiudere
l’uomo nella propria interiorità e che fece avvertire una forte esigenza di
realismo.il romanzo psicologico, mediante cui la letteratura viene ancora
oggi considerata un modo per auto analizzarsi e riflettere
profondamente su sé stessi

caratteristiche: Tutta l’attenzione è infatti focalizzata sull’evoluzione


mentale dei personaggi e sulle loro emozioni. Il resto della scena non
esiste, e ci si discosta totalmente dal realismo delle epoche precedenti, in
cui ogni evento e ogni persona erano raccontati minuziosamente. Con il
romanzo psicologico, si prediligono i processi psichici dei personaggi, i
loro stati d’animo e le loro riflessioni consce o inconsce.
LUIGI PIRANDELLO biografia.
• 1867:Pirandello nasce a Girgenti (adesso Agrigento) Sicilia, da una famiglia di ricchi proprietari.
• 1891-1894:Pirandello si laurea a Bonn, dopo aver studiato prima a Palermo, poi a Roma. Si
stabilisce a Roma e si sposa con Maria Antonietta Portulano.
• 1903:La famiglia di Pirandello subisce un grave dissesto finanziario in seguito all’allagamento di
una miniera che possedeva. La notizia provocò un crollo nervoso della moglie, già ossessionata da
una gelosia patologica. La convivenza con la moglie costituì per Pirandello un tormento continuo
che, secondo molti, può essere visto come l’inizio della sua visione del matrimonio come
‘trappola’ che imprigiona e soffoca l’uomo. 
• 1904:Pirandello pubblica il suo più celebre romanzo"IL FU MATTIA PASCAL"
• 1915:Pirandello comincia a dedicarsi al teatro, per il quale scriverà per il resto della vita. Il
successo internazionale arriverà nel 1921 con ‘Sei personaggi in cerca d’autore’. 
• 1934: vince il premio Nobel per la letteratura. 
IL PENSIERO
LA MASCHERA

LA TRAPPOLA

L'UMORISMO
PENSIERO

• il tema fondamentale di tutte le sue opere è l'identità. Secondo Pirandello la


vita è un flusso, e gli esseri umani durante questo flusso cambiano,
assumendo nuove forme. C'è un momento della nostra vita in cui, secondo
Pirandello, ci accorgiamo che non siamo più quelli di prima. Diveniamo
quindi  ''Uno Nessuno Centomila''
Siamo nessuno perché nessuno conosce come siamo e come ci sentiamo
veramente. Ma siamo anche centomila,  come le identità che ci vengono
attribuite da chi ci sta intorno. Ci chiediamo quindi chi siamo realmente, ciò
che percepiscono gli altri non siamo noi, ecco che diventiamo tutti dei
nessuno.
LA MASCHERA 
•  Nella realtà quotidiana gli individui non si mostrano mai per quello
che sono, ma assumono una maschera che li rende personaggi e non
li rivela come persone. La maschera non è altro che una mistificazione
pirandelliana, simbolo alienante, indice della spersonalizzazione e
della frantumazione dell'io in identità molteplici, è una forma di
adattamento in relazione al contesto e alla situazione sociale in cui si
produce un determinato evento. queste maschere ci si appiccicano
addosso al punto da cancellare il nostro io autentico, che si perde con
la nostra identità, creando intorno a noi una prigione di falsità da cui
si esce solo in due modi: con la follia o tramite la morte.
• È il modo in cui Pirandello analizza la
vicenda e i personaggi stessi. Pirandello
differenza il comico all'umorismo:
• Comico: definito come "avvertimento del
contrario". Avvertiamo in esso qualcosa
contrario alla realtà a cui siamo abituati,
la prima reazione sarà quella di ridere.
• Umorismo:  definito come “sentimento
del contrario”, spiegando che in esso
implica la comprensione di sentimento e
riflessione. Pertanto, l’umorismo implica
un processo di riflessione critica che
consente di analizzare e di comprendere
ciò che si nasconde dietro un fatto o un
atteggiamento a prima vista comico. 

UMORISMO
SAGGIO DELL’UMORISMO

• Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca,
e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto
che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una vecchia rispettabile signora
dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa
impressione comica. Il comico è appunto un avvertimento del contrario. Ma se ora
interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova
forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa
soltanto perché pietosamente s’inganna che, parata così, nascondendo così le rughe e la
canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io
non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi
ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo
avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è
tutta qui la differenza tra il comico e l’umoristico.
LE OPERE
• Novelle per un anno: costituisce una
raccolta di racconti scritti e pubblicati in
epoche diverse, che forniscono
l'argomento in molte delle sue opere
teatrali.
• Il fu Mattia Pascal:in cui temi principali
sono la famiglia, l'inettitudine, la
maschera e la crisi d'identità.
• OPERE TEATRALI:
• Il berretto a sonagli, così è (se vi pare),
Pensaci Giacomino, sei personaggi in
cerca di autore, Enrico IV.
UNO NESSUNO CENTOMILA

• La storia raccontata nel romanzo Uno,


nessuno e centomila inizia con un evento
fortuito e apparentemente
insignificante. Vitangelo Moscarda, il
protagonista, scopre dalla moglie di avere
il naso storto, un dettaglio di sé stesso
che egli non aveva mai notato. Questa
piccola coincidenza innesca un vortice di
ragionamenti che lo portano, attraverso
vari esperimenti, alla consapevolezza di
non essere per gli altri come egli è per sé
stesso. 

Potrebbero piacerti anche