La novella è un genere letterario che si sovrappone agli exempla, non ha più solo lo scopo di
insegnare ma anche quello di divertire. È un genere letterario antico e formalmente vario e
comprende l’aneddoto, il bozzetto e il racconto articolato.
La novella presenta queste caratteristiche: è breve, lineare e compiuta e si svolge in una sola unità
di luogo e tempo. Il genere letterario della novella ha trovato spazio nelle letterature orientali
soprattutto in quella indiana per poi diffondersi nel mondo islamico, che ci ha lasciato Le Mille e
una notte.
Nel mondo latino, sotto l’Impero di Nerone, vi sono due novelle degli scrittori Petronio Arbitro nel
suo Satyricon (La Matrona di Efeso) e Apuleio nel suo Asino d'oro (la favola di Amore e Psiche).
La Matrona di Efeso è un breve racconto narrato durante una cena da Eumolpo. La novella tratta il
tema dell’incostanza femminile e della generale presunta inferiorità delle donne.
La novella è uno dei prodotti più originali della letteratura italiana tardo-medievale e si basa
sull'exemplum, che è una vicenda reale o fantastica che non si propone scopi artistici, ma vuole
per lo più persuadere.
Il Novellino è opera scritta da un anonimo fiorentino all'inizio del sec. XIII , comprende novelle
brevi, aneddoti, bozzetti di vita ed è un’importante testimonianza di come si pensasse al tempo su
come stendere una novella e i personaggi seguono modelli di mentalità borghese.
1. Una moralità sempre più sfaccettata, problematica sostituisce quella assoluta, definitiva,
propria degli exempla;
2. L'autonomia dell'agire umano, ampliamento dello spazio occupato dalla fortuna e dal caso
si sostituiscono agli interventi provvidenziali e della virtù premiata;
3. La novella cioè guarda alla vita come ad un itinerario complesso;
4. La narrazione è più attenta a cogliere la realtà;
5. Le finalità si indirizzano verso:
- morale laica;
- norme di comportamento ideale;
- indagine del senso dell'agire umano.
Secondo l'immaginazione boccaccesca sette fanciulle e tre giovani si incontrano a Santa Maria
Novella e decidono di sfuggire al contagio riparandosi in una villa di campagna sui colli nei pressi di
Firenze. Ogni giorno, tranne il venerdì e il sabato i dieci giovani si incontrano su un prato per
raccontare novelle, una per ciascuno, e ognuno è nominato, a turno, Re della giornata.
Il tema delle novelle è libero nella prima e nona giornata, ma nelle altre viene sviluppato un
argomento obbligato e ogni giornata si chiude con danze e una canzone. La cornice è funzionale
all'esigenza di fornire un affresco ben caratterizzato dell'ideale di vita e di realtà. La novella di
Boccaccio diventa espressione di chi cerca di trovare armonia nella propria vita.
In Boccaccio la realtà prende il posto del mito e dell'allegoria e quindi troviamo una fitta trama di
realismo comico e tragico, in cui predominano l'amore, l'avventura e la riflessione morale.
Il Decameron rappresenta i valori della civiltà borghese, della società mercantile nel suo pieno
sviluppo ma nella quale già si può intravedere la crisi.
Durante il 1500 il classicismo individua in Boccaccio il prototipo della narrativa. La novella del
Cinquecento è boccaccesca poiché boccacceschi sono i temi, boccacceschi i personaggi, ma quella
che era stata licenza in Boccaccio ora diventa oscenità.
Si considera che grande sia stata l'influenza esercitata dalle sue novelle anche sull'opera di William
Shakespeare che dai racconti di Bandello trasse alcune commedie, oltre che la celebre vicenda
di Romeo e Giulietta. La lunga novella La sfortunata morte di dui infelicissimi amanti che l’uno di
veleno e l’alto di dolore morirono, con vari accidenti di Bandello arriva, attraverso una traduzione
inglese, a William Shakespeare, che la immortala nella tragedia Romeo e Giulietta.
Nel Seicento, età del Barocco, la novella perde di centralità, a favore del romanzo. La novella
rifiorisce e si arricchisce di colori nel repertorio del napoletano Gian Battista Basile, con il
suo Cunto de li cunti (o Pentamerone)
Proibite nel corso dell'Ottocento le dieci novelle dell'abate Casti illustrano l'immaginario
libertino settecentesco. Le donne sono le protagoniste delle Novelle castiane, diffusissime fra il
pubblico femminile e lette tanto ad alta voce nei salotti.
- da quella realistico-satirica
- a quella naturalistica- sociale
- e quella tra il fantastico e l'allucinato
La descrizione prevale sulla narrazione, lo scrittore scompare, non esprime i suoi sentimenti, in
nome di una verità oggettiva che si presume derivare direttamente dalle cose.
Il Verismo trova la sua massima espressione nell'opera di Giovanni Verga e per rappresentare il
mondo reale si attiene ad alcuni principi:
- l'autore non deve più intervenire con giudizi e riflessioni, deve semplicemente
documentare la realtà con la maggiore obiettività possibile
- i personaggi non sono descritti dall'esterno, ma si "presentano da sé"
- l'ambiente non viene reso attraverso una descrizione, ma tramite scene corali
- il linguaggio si adegua e vi sono molte le voci dialettali
IL NOVECENTO: PIRANDELLO
Nel Novecento il termine racconto soppianta quello di novella. I grandi autori si cimentano con
questo genere letterario che diviene:
Luigi Pirandello supera le forme del Verismo, egli non si ferma a fotografare il reale, ma lo
scompone e pone l'attenzione sulla condizione esistenziale dell'uomo. Il personaggio confessa la
presa di coscienza del disequilibrio della realtà: da una parte vi è la vita, dall'altra la forma.
Così ciascun uomo realizza per sé una maschera ma lo porta in effetti a crisi di identità e a sentirsi
estraneo a se stesso e Pirandello dimostra la lacerazione dell’ io.
LA NOVELLA E IL RACCONTO
La novella e il racconto mirano principalmente all’intrattenimento del lettore, ma possono
sviluppare anche tematiche «alte» e designano entrambi un testo narrativo breve, in prosa,
relativo a una vicenda in sé conclusa. Anche in esse possiamo individuare la fabula e l’intreccio, un
tipo di narratore o un punto di vista. Le caratteristiche principali sono:
Tema/temi
Motivi ricorrenti
Rapporti intratestuali: con altri testi, letterari e non) dello stesso periodo o di altri periodi,
dell’autore o di altri autori (intertestualità)
Scopo:
Modello narrativo
In ogni testo narrativo sono presenti: Situazione di equilibrio iniziale, Esordio, Avventure e
peripezie, Climax e spannung, Scioglimento .
Narrative
Dialogiche
Dinamiche
Descrittive
Statiche
Riflessive
Fabula e intreccio
L’intreccio: il narratore decide di raccontare gli eventi. L’intreccio può variare per la presenza di
analessi o flashback (ritorni al passato) e prolessi (anticipazione di eventi futuri).
Narratore
Interno o Esterno
Focalizzazione o punto di vista
Narratore onnisciente (o focalizzazione zero): il narratore conosce gli eventi meglio dei personaggi
e da dei giudizi.
Narratore “ignorante” (o focalizzazione esterna): il narratore conosce gli eventi meno dei
personaggi.
Spazio Caratteristiche (da notare anche se la descrizione dello spazio è dettagliata o generica)
Tecniche espressive
Figure retoriche:
Situazionale (figura storico-culturale dell’autore: biografia, ideologia, poetica; confronto con altri
testi dello stesso autore)
Linguistico-letterario(confronto del testo con codici, convenzioni e istituti letterari della stessa
epoca o di epoche precedenti)