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Lezione 1-2

Problemi di periodizzazione e problemi di metodo

Categoria storiografica di età moderna fondata nel XVII secolo da Cristoph Keller che nel 1969 scrive una
sintesi della storia universale in tre volumi: Historia antiqua; Historia Medi Aevi e Historia Nova, sive
moderna. Periodizzazione di valore religiosa, la storia moderna era infatti legata alla rigenerazione
spirituale dell’Europa in seguito al Protestantesimo.

Prima di Keller, c’erano stati due momenti da cui era stata fatta cominciare la storia moderna. Prima degli
anni 40’ si faceva coincidere la nascita della storia moderna con la morte di Enrico VII di Lussemburgo.
Invece, dopo gli anni 40’ si preferisce far iniziare la storia moderna o nel 1492 o nel 1453 (Impero Romano
d’Oriente cade). 476 caduta IR d’occidente, con la deposizione di Romolo Augustolo, si dà inizio al
medioevo e con la caduta del IR d’oriente c’è il passaggio a un nuovo periodo storico.

1492 importante sia per l’America ma nella penisola iberica è importante perché si conclude la reconquista
della penisola sconfiggendo l’ultimo califfato, di Cordoba e Granada, rimasto sul territorio ispanico.

Contro i mori e contro gli indios gli spagnoli hanno lo stesso atteggiamento, di lotta contro gli infedeli, il
nemico da epurare.

In Germania inizia nel 1517, riforma protestante. Per i tedeschi è questo l’evento che ha cambiato la
mentalità, la cultura europea. Le date sono sempre soggette a interpretazioni, non neutre, ma ben fondate.

Questo per quanto riguarda l’inizio. Ma la fine?

Per i francesi 1789, per ovvi motivi. In Italia, abbiamo fatto coincidere la fine con la rivoluzione francese
anche noi. Negli ultimi anni si è preferito cambiare al 1848, Congresso di Vienna. Così si comprende l’età
napoleonica nel contesto della storia moderna, 1815. Altri preferiscono il 1918, Trattati di Versailles. E
come data di inizio della crisi dell’antico regime nel 1848, Arno J. Mayer, sostiene che economicamente in
Europa fino all’inizio del XX secolo, prevalesse la grande proprietà terriera, mentre la piccola manifattura è
più diffusa della grande industria. Sottolineando come le strutture economiche erano poco variate al tempo
del congresso di Vienna e il vero punto di svolta per l’economia e la società avvenne nel 1918.

Storici italiani usano il 1861, unificazione nazionale; ma oltre a questo nel mondo non è successo granché.
Altri usano il 1870, guerra franco – prussiana: ultima guerra di antico regime, una sola battaglia, Sedanne
che coinvolge poche migliaia di uomini. Dopo questa la prossima guerra in Europa fu la WWI, tritacarne in
cui moriranno decine di milioni di esseri umani, grande differenza tra le due.

Non c’è un’identità terminologica tra storia italiana e anglo sassone, differenza tra storia moderna e
modern history, loro intendono la storia contemporanea.

Gli storici impiegano la categoria di antico regime per identificare questo periodo. Durante la rivoluzione
francese, mentre terminava. Creazione di un nuovo regime.

Opera importante, Pierre Goubert, L’Ancien Regime (1973). Presenta un articolato della società francese
sottolineando il ruolo della proprietà nobiliare ed ecclesiastica mentre lo stato è un apparato di potere
inteso al mantenimento di una struttura sociale fondata sull’ineguaglianza.

IL METODO

Quali sono le fonti del lavoro di uno storico?

I documenti, non sempre. Per scrivere un manuale cosa si utilizza? Gli altri manuali.
Per scrivere una monografia, argomento specifico, ci si misura con i documenti

DOCUMENTO: è la testimonianza scritta di un fatto giuridicamente rilevante, compilata con osservanza di


determinate forme, destinate a procurarle fede.

Senso allargato: un oggetto che ci fornisce un insegnamento (documento – docere – insegnare).

Possiamo dividere il lavoro in tre fasi:

 Raccolta delle fonti


 Esame critico
 Interpretazione e utilizzazione

Fase I: Un primo problema è l’assenza della documentazione; o la distruzione degli stessi, o accidentali o
intenzionali, in eventi bellici per annullare l’identità di un popolo si distrugge la sua storia, la sua cultura. Un
episodio tra i tanti, Napoli, durante la guerra, a causa dei bombardamenti anglo americani spostarono i
documenti in una villa fuori città e i tedeschi in ritirata decisero di bruciare 35.000 documenti di età
angioina. Catastrofi naturali, terremoto di Lisbona 1775, distrugge la città, distrugge l’archivio e quindi tutti
i documenti riguardo le esplorazioni dal nord africa fino al capo di buona speranza.

Fase II: esame critico comprende quattro passaggi interdipendenti: a) interpretazione letterale,
decifrazione; b) interpretazione contenutistica; c) determinazione dell’autenticità; d) specificazione del loro
grado di autenticità. Che problemi possono sorgere? a) ovviamente la scrittura è un primo ostacolo, la
lingua, le date, i calendari. c) vari casi che si possono incontrare: fonte falsa contenuto falso, fonte falsa
contenuto vero, fonte vera contenuto falso, fonte vera contenuto vero. Es. falso – falso: Donazione di
Costantino, I Diari di Mussolini. Falso – Vero, abbastanza raro questo caso, mentre il contrario, Vero – Falso,
decisamente più casi, pensando solo ai casi di omissione nei documenti ufficiali, che fosse per le tasse o altri
motivi. Vero – Vero, quasi in minoranza.

L’alternativa Vero – Falso è una riduzione semplicistica della realtà, tra il completamente vero e il
completamente falso c’è una gamma vastissima di gradi intermedi.

Fase III: ricostruzione storica è il processo più complicato, bisogna trovare uno schema coerente al quale far
aderire tutte le fonti e i documenti che si trovano. Lo storico di valore è quello che pur fornendo una
ricostruzione semplificata riesce a trasmettere che la storia è di gran lunga più complessa di quanto
racconti.

Lezione 3

Le scoperte geografiche

Adam Smith, economista: “The discovery of America and that of a passage to the east indies by the cape of
good hope are the two greatest and most important events recorded in the history of mankind”

Mette sullo stesso piano la scoperta delle Americhe e il passaggio al capo di buona speranza, noi
sottovalutiamo la seconda ma la seconda ha effettivamente emarginato il mediterraneo, prima c’erano vie
di terra per poi arrivare ai porti del medio oriente dove le navi italiane trasportavano i beni, ma con la
circumnavigazione, non ferma i traffici italiani ma inizia il suo lento declino fino alla sua rinascita quando
costruirono il Canale di Suez.

1348 segna cesura nella storia europea, epidemia di peste nera che ha cancellato tra 1/4 e 1/3 della
popolazione europea, circa 25 milioni. Ci metterà decenni e decenni a riprendersi, fino a metà 400
stagnazione della popolazione europea, pochi individui. La ripresa avrà un’influenza sulla domanda dei beni
richiesti, sull’intensificazione dei traffici commerciali, premesse sulle scoperte geografiche, necessità di
trovare nuove risorse.

Spagna e Portogallo, protagoniste delle scoperte, presentano aspetti comuni a livello di dinamica sociale, al
di là di una posizione geografica proiettata verso l’atlantico, che naturalmente favorisce il loro
protagonismo. Entrambi i regni sono infatti caratterizzati da una scarsa coesione interna.

Spagna è divisa tra Castilla e Aragona, regni autonomi indipendenti, molto diversi tra loro. Guerre civili, 6 in
totale in entrambi i regni, appianate momentaneamente con l’unione in matrimonio tra Isabella di Castilla e
Ferdinando di Aragona, non uniti politicamente.

Portogallo, molto turbolenti, nel 400’ vari tentativi di congiure verso il re e il regno. Uno strumento per
cercare compattezza è anche cercare un obbiettivo esterno, nuovi territori.

Ceto sociale inquieto, in entrambi gli stati, gli idalghi, “figlio di qualcuno”, fanno vanto della loro nobiltà ma
in realtà hanno mezzi e risorse limitate e quindi cercano sfogo nella guerra civile e poi nelle scoperte,
saranno loro poi a diventare i conquistadores. I due più famosi: Fransisco Pisarro, conquistò il Perù, ed
Ernan Cortez, Messico, sono entrambi due idalgos.

C’erano similitudini tra le due nazioni ma anche differenze:

luoghi che hanno conquistato, spagna: Messico, Perù e parte dell’America latina, tutte civiltà molto evolute,
anche di più degli europei (maya, inca, aztechi); portoghesi prendono il brasile, abitato da aborigeni. Quindi
la conquista fu molto più semplice per loro.

Differenze cartografiche, i portoghesi erano un popolo con esperienza vasta di colonizzazione di nuovi
territori, già nel 1415 avevano conquistato Seuta, ora spagna. 1419 Madeira, 1427 le isole Azzorre. Quindi
avevano sviluppato tecniche di navigazione, conoscenze cartografiche approfondite riguardo l’atlantico. Gli
spagnoli erano neofiti. Questo si riflette che colombi dapprima chiese ai portoghesi i fondi per il viaggio ma
loro gli negarono qualsiasi finanziamento perché si erano accorti dell’errore di colombo, aveva sottostimato
la grandezza della terra e credeva che ci fossero solo 4500 km di distanza tra spagna e Giappone, ma in
realtà la distanza è di 19000 km, 4-5 volte di più. Per fortuna trovò un continente in mezzo.

Non si può non tener conto anche dei miglioramenti nella cantieristica navale, nel 1430 fu inventata la
caravella, un tre alberi di ridotte dimensioni con due vantaggi fondamentali: maneggevolezza, grazie alla
combinazione di vele quadrate per la spinta e vele latine per la manovra; e la velocità, che sarà superata
solo dagli enormi velieri del XIX secolo (clippers).

Vele quadrate (albero maestra e mezzana), vele latine (compresso e albero di trinchetto), la prima serve per
spingere, la seconda per le manovre. Prima di allora le navi avevano o una o l’altra vela, i portoghesi furono
i primi a unirle nella stessa imbarcazione.

Inoltre un’altra scoperta importantissima fu il timone unico di poppa, simile alla pinna dei pesci; prima
c’erano due timoni a circa metà barca.

Evoluzione delle tecniche cartografiche, prima mappamondi O/T, cerchio con una T al centro, per
identificare i tre continenti, asia, Europa e africa, al centro Gerusalemme. A partire del 400’ si sviluppano i
“portolani”. Due luoghi del mediterraneo diventano principali officine dei portolani, Maiorca e la catalogna.

Strumenti di bordo, bussola e astrolabio. Fecero passare la navigazione da cabotaggio, viaggiare seguendo
la costa, a pileggio, attraversare mare aperto grazie alla navigazione stimata, allontanarsi dalla costa; si può
fare se si sa dove si deve andare. Astrolabio consente di stimare l’altezza sulla stella polare e determinare la
posizione, con un limite, quando è nuvoloso. Allora si è sviluppata la bussola, per determinare sempre più o
meno, il nord. Queste due tecnologie sono basilari per le scoperte geografiche.
Il possesso delle terre del nuovo mondo fu regolato dal trattato di Tordesillas (1494) con la benedizione di
Papa Alessandro III Borgia, iberico, dividendo il globo con il meridiano poi chiamato La Raya, distante 370
leghe da Capo Verde. Le terre a occidente saranno possesso della spagna a oriente, invece, del portogallo.
Poco dopo, tuttavia, il trattato subì una variazione notevole. Nel 1500, Pedro Alvarez de Cavral, esploratore
portoghese mentre si dirigeva verso il capo di buona speranza, seconda spedizione dopo Vasco da Gama,
Pedro arrivò a Capo Verde, tappa intermedia della spedizione, e lì, pensando di compiere una rotta più
breve, prese una rotta che lo portò a occidente, e dopo una navigazione di circa un mese, arrivò
casualmente in Brasile. Scoperta incredibile, nessuno sospettava che il sub continente americano avesse
una gobba che arrivasse prima della Raya, il portogallo allora rivendicò il possesso di queste terre e nessuno
poté contestargliele, così il brasile si espanse ed è per questo che ad oggi il brasile è l’unico paese
sudamericano che parla portoghese.

Il trattato non specificava il possesso delle Isole Molucche, importantissime per le spezie, una delle fonti più
redditizie nel mercato europeo. Ad es. il pepe, la cannella, la noce moscata, i chiodi di garofano,
principalmente. Importanza economica enorme, richiestissime in Europa, permettevano guadagni
spaventosi. Per vari motivi: utilizzo farmacologico, usate in medicina; utilizzate in cucina e nella
conservazione dei cibi; oppure in una tesi moderna, forse più accreditata, si crede che avessero
un’importanza più per il vanto e lo sfarzo che per l’utilizzo materiale dei prodotti, veri e propri status
symbol.

Lezione 4-5

Il problema, le Molucche dove cadevano? Nella parte portoghese, ma questo lo sappiamo noi, loro non lo
potevano sapere. La questione è rimasta in dubbio fino al trattato di Saragozza 1529, dove trovarono un
accordo: il portogallo avrebbe versato alla spagna 350 000 ducati, somma spaventosa per il tempo, e la
spagna lasciava al portogallo il controllo delle Molucche.

L’assetto delle colonie strutturato a Tordesillas viene stravolto, causa il brasile. Va detto che i portoghesi si
spinsero ben più ad ovest della raya.

Lo Scambio Colombiano – flussi di merci e malattie (microbi che hanno portato a stragi, collasso
demografico delle popolazioni che non erano assuefatte a certe malattie), tornando all’aspetto economico
vediamo le specie che si sono scambiate innescando l’economia globale di cui vediamo gli effetti oggi.
Come il pomodoro non esisteva in Europa e il cavallo nelle Americhe fino al 1500.

Vediamo i prodotti più importanti ed influenti: il primo prodotto che ha cambiato il paesaggio dell’Italia e
dell’Europa è il MAIS o GRANOTURCO, importato e ha trovato un habitat nei limiti della latitudine tra l’Italia
centrale e il corso della Loira (perché granoturco? Perché l’aggettivo turco non identificava un’area
geografica ma si utilizzava per tutti i prodotti di paesi lontani ed esotici, es. tacchino in inglese, turkey è
turco); è stato molto importante nella storia dell’Europa perché è una pianta che si adatta a vari tipi di
terreno a varie altitudini con l’unico limite di richiedere molta acqua, ragione perché non si è adattato ai
climi aridi d’Europa. Pianta ad alta resa: rapporto tra semente e raccolto, ha permesso di sfamare più
persone MA non presenta vitamina pp, o acido nicotinico, e la carenza di questo elemento produce alla
lunga una malattia, la “pellagra”, malattia cronica con andamento stagionale, iniziava con eritemi sulla
pelle, poi c’erano disordini intestinali, seguiti alla demenza e spesso si arrivava alla morte. Malattia
endemica del centro nord d’Italia.

Secondo prodotto che ha cambiato i consumi, la PATATA. Mentre il mais si è affermato velocemente,
l’affermarsi della patata è stata lenta, perché proveniva da sottoterra e quindi non si pensava fosse buona
per l’uomo, e in secondo luogo non era menzionata nelle sacre scritture. Solo dal 1700 grazie al chimico
francese Antoine Augustin Parmentier, il quale, convinto delle qualità nutritive dell’alimento lo promosse
con tutti i mezzi la diffusione nel corso delle carestie che colpirono il suo paese. Anche la patata ha aiutato
l’Europa nella lotta contro la fame. Un paese ne ha accolto la coltivazione con grande entusiasmo, l’Irlanda.
L’alimentazione del paese si è basata sulla patata e ha consentito un grande incremento demografico, alla
metà del 1800 la piccola isola contava 8.5 milioni, forse 9 milioni o qualcuno afferma 10. Ma ancora una
volta il monofagismo portò a una delle più gravi catastrofi demografiche d’Europa. Nel 1845-48 le patate
svilupparono un fungo “peronospora” che riduceva la patata ad un elemento non commestibile, per 4
raccolti ebbero questa malattia. Risultato, 1 milione circa morì per fame, 1 milione morì per malattie
collegate alla fame (dissenteria, vaiolo, tifo, non che ci fosse un collegamento diretto fra le due ma se si
riceve meno nutrimento il corpo diventa più vulnerabile), 1 milione è emigrato. Gli effetti di questa crisi
alimentare hanno reso l’Irlanda l’unico posto ad avere oggi una popolazione inferiore a quella che c’era nel
1800, oggi sono circa la metà.

Terzo prodotto, lo ZUCCHERO (di canna), non di barbabietola che non si conosceva, canna da zucchero
richiede climi caldissimi. In Europa l’hanno coltivata solo in alcune isole, Sicilia, Cipro, Isole Azzorre. Già
Cristoforo Colombo intuì il potenziale delle isole Caraibiche con il loro clima caldissimo, nel suo secondo
viaggio portò delle canne da poter piantare, e così vide che poteva funzionare. Lo zucchero iniziava a essere
richiestissimo in Europa, però attenzione, comporta dal punto di vista sociale una conseguenza precisa: LA
SCHIAVITÙ, c’è un intreccio preciso tra coltivazione e schiavi. Infatti, il processo di estrazione richiedeva
un’attività ininterrotta. Lavoravano anche 70-80 ore alla settimana, man mano che si sviluppa la
coltivazione aumentano gli schiavi, a metà 600 in Brasile ci sono 200.000 schiavi. Dove trovare queste
persone? Inizialmente la risorsa principale furono gli Indios, ma, a causa delle malattie europee e delle
stragi dei conquistadores, gli indigeni amerindi presto non furono più abbastanza numerosi per sopperire al
crescente numero necessario per far funzionare le nuove gigantesche piantagioni. C’era bisogno di una
nuova fonte di schiavi, l’AFRICA. Per questo la scoperta dell’America è un momento cardine della storia
moderna e contemporanea: dalla necessità di manodopera per sfruttare i territori incontaminati del nuovo
continente, si creò un traffico che perdurò secoli, influenzò demograficamente e socialmente due
continenti e ha ripercussioni pesanti ancora oggi. Tornando alle cause del prelievo, sono chiari i nessi tra
lavorazione della canna da zucchero e coltivazione del cotone e importazione forzata di schiavi.

Il dibattito sul numero di schiavi deportati è tuttora vivace. Philip Curtin nel 1969 propose il numero di circa
11 milioni imbarcati in Africa e circa 9,5 milioni arrivati in America tra 1492 e 1870. Altre indagini invece
sostengono cifre tra 12 e 17 milioni di individui. In qualunque caso, quale sia il numero preciso, non cambia
che si sia trattato di uno dei più grandi spostamenti forzati di esseri umani nella storia: fu una vera
DEPORTAZIONE DI MASSA.

TRIANGULAR TRADE:

EUR  AFR, rum, prodotti tessili e armi.

AFR  AMR, schiavi

AMR  EUR, zucchero, tabacco e cotone

(forma schematizzata e semplificata)

Da un punto di vista legale, la tratta degli schiavi fu legale fino al 1815, una clausola del Congresso di Vienna
abolì il commercio degli schiavi. Spagna e Portogallo non firmarono la clausola, ma in realtà nessuno
abbandonò il commercio e anzi, secondo le stime nel solo 800 si svolse il 33% del traffico complessivo.
Inoltre, invece che bloccare la tratta, l’illegalità del commercio portò a un decisivo peggioramento delle
sistemazioni degli schiavi nelle navi negriere e anche a gravissimi casi, documentati, dove piuttosto di
incombere nelle sanzioni degli inglesi (controllori della tratta) i trafficanti gettavano gli schiavi nel mare.
(Amistad, Spielberg)

La nostra conoscenza sulle navi schiaviste è stata incrementata dal ritrovamento nel 1972 della Henrietta
Marie, affondata vicino alla florida di lunghezza tra i 18 e 25 metri con stipati 160 africani più 18 membri
dell’equipaggio. Le nazioni europee più coinvolte nel traffico furono dapprima i portoghesi, poi dal 1713-14,
Trattato di Utrecht e Rastad, gli inglesi entrarono nel lucroso commercio e da allora furono i protagonisti
della tratta. Oltre a loro nessuno era immune, anche i piccoli stati italiani, chi più chi meno ma tutti hanno
partecipato.

La campagna antischiavista nacque nel contesto illuminista. Le immagini furono un elemento importante
della campagna, nel 1878 la London Abolition Society diffuse un’immagine di un uomo nero in catene, che
divenne poi fermacapelli o anche collana da indossare per i simpatizzanti del movimento.

LA RIFORMA PROTESTANTE

Frattura traumatica, la chiesa si frantuma. Non per nulla alcuni la considerano l’inizio dell’età moderna.
Lutero ha iniziato l’insubordinazione al vescovo di Roma, fondando il primo movimento. Frattura che non si
è più chiusa.

Le cause vanno cercate nella crisi istituzionale attraversata dalla Chiesa nella fine del 400, corruzione
dell’ordine, dispiegamento del papato come potenza politica. Come nella sede della Chiesa, i problemi
interessavano anche le curie locali e gli ordini religiosi (clero regolare). E proprio dal clero regolare arriva
Martin Lutero, agostiniano, “Eremiti di Sant Agostino”, nato in Sassonia nel 1483 nel 1505 diventa magister
presso l’Università di Erfurt e nello stesso anno decide di entrare in convento. Secondo la tradizione il
cambiamento di rotta fu causato da uno spavento che provò durante un temporale estivo, quando, mentre
tornava a casa un fulmine gli cadde a pochi metri di distanza e pronunciò: “Sant Anna proteggimi tu, mi farò
frate”. Riflettiamo sulle incoerenze che riscontriamo nel Lutero post-riforma, innanzitutto il culto dei santi
verrà da lui screditato e ritenuto superstizioso, poi afferma di prendere i voti, i quali al termine della sua
maturazione teologica proclamerà infondati e illegittimi, e per apoteosi l’illegittimità dell’esistenza del clero
stesso. Lutero trasse spunto per la rottura dalle INDULGENZE.

Lezione 6 12/10/2022

Niente di eretico nelle tesi di Lutero, c’era una protesta vibrate forte contro la chiesa di allora, es. tesi 50,
86. Critiche legittime verso l’esosità del fiscalismo della chiesa, niente però, di eretico.

Cosa ha scritto e come ha costruito la sua linea di pensiero, la riformulazione del pensiero.

Un 100 di volumi non redatti, quantità immensa. Non esiste un libro dove ha dato cura del suo pensiero
teologico; Giovanni Calvino, più seguito in Europa rispetto il luteranesimo, ha scritto un libro, summa del
suo pensiero, coerente organizzata, dove ha esposto completamente il suo pensiero teologico, un’opera del
genere non esiste per Lutero. Quindi, di cerca il suo pensiero dentro questi fogli in mezzo a temi vari.

Pensiero che si presenta di difficile interpretazione, presenti anche contraddizioni.

Giovanni Cocleo, controversista di Lutero. Lutherus septiceps, opera per controbattere alle tesi, alla
protesta di Lutero, ci sono tanti Lutero quanti i suoi libri.

1520/21 scrive tre libri principali: de captivitate babylonica Ecclesiae babilonie (prigionia della cattività
babilonese) …, alla nobiltà cristiana di nazione tedesca, de libertate hominis cristiani.
Principi cardine sono 5: due “sola” principali: Sola fide, sola scrittura.

“Solo per mezzo della fede”, per la teologia cattolica, la salvezza dell’anima è sinergia tra grazia di dio e
disponibilità del fedele nel convertirsi, di accettare la salvezza attraverso azioni benefiche nella vita. Nel
luteranesimo, “monergismo”, solo dio salva l’uomo, le azioni dell’uomo sono intrinsecamente corrotte
anche se sono per il bene. L’uomo deve compiere un atto di fede nella reincarnazione e nella salvezza, è il
solo metodo.

“sola scrittura”, principio formale, cattolica ha come base dottrinale l’interpretazione di san Tommaso
d’acquino come base dogmatica. Per Lutero c’è solo una scrittura, non ci si affida all’interpretazione della
chiesa ma solo alla sacra scrittura.

Cosa deriva da questi due principi: Lutero si è dedicato alla traduzione in tedesco della bibbia, ha fatto una
traduzione del secondo testamento che ha la stessa importanza della divina commedia nella tradizione
linguistica tedesca, stile brillante, proprietà lessicale ammirevole. Non era attento molto alla fedeltà
all’originale, voleva fare un testo scorrevole e leggibile. La lingua del libro deve essere conforme a una
casalinga, ai bambini e al popolano. Ha anche snaturato alcune parti, es. Lettere di San Paolo ai romani,
cerca di enfatizzare i testi che confermano i suoi principi mentre sminuisce quelli che lo contraddicevano.
Aveva messo al centro la lettera ai romani, salvezza; poi vangelo di Giovanni e poi gli altri.

Epistole di san giacomo, sminuite; Vangelo di Luca, parabola di lazzaro, condizione ultraterrena dipende
dalle sue azioni, allora Lutero definisce vangelo inutile.

Va detto che Lutero non accettava tutte le scritture, libri deuterocanonici, li considera apocrifi, non inspirati,
non li inserisce nella sua bibbia.

Dal principio:

rifiuto della dottrina del purgatorio, secondo i cristiani ci sono tre regni nell’aldilà, paradiso, inferno e
purgatorio, i primi regni perpetui e il terzo solo temporaneo. Lutero afferma che il purgatorio non esiste,
perché unici passi in cui si parli del purgatorio, secondo libro dei maccabei, libro che ha rifiutato. Quindi
cambia la geografia dell’aldilà

la teoria del sacerdozio universale, cambia condizione ecclesiologica, fedeli si suddividono in due categorie,
laici e sacerdoti, divisione netta e fondata sul principio che tra i dodici apostoli e gli altri fedeli c’era una
differenza abissale. E così è tra sacerdote e fedele. Non per Lutero, non devono esistere i sacerdoti,
esistono i pastori, legge la parola di dio e la commenta, non è un gradino sopra i fedeli.

Riduzione sacramenti a due (o tre), secondo Lutero gli unici sacramenti fondati da Gesù sono battesimo e
eucarestia, per la confessione ha una posizione ambigua, prima dice di sì e poi lo nega, in de babilone
captivitate …. Il matrimonio e i sacri ordini non esistono. Per l’eucarestia varia leggermente dai termini
cattolici, per loro quando un sacerdote consacra le particole c’è un cambio di sostanza, transustanziazione,
per Lutero, consustanziazione. Per i cattolici quando un fedele riceve un sacramento, questo agisce e
rimane, per Lutero varia dalla predisposizione interna di chi lo riceve.

L’abolizione del culto della vergine e dei santi, c’è un solo tramite tra dio e gli uomini, Gesù, unico oggetto
di culto, i santi sono idolatrie, nelle chiese protestanti non ci sono statue.

L’abolizione della regola del celibato ecclesiastico, lui per primo getto la veste e si sposò.

Ebbe fortuna dagli inizi grazie anche alla stampa, alla propaganda, es. La vera e la falsa chieda (1545). Lucas
Cranach il vecchio
Lezione 25/10/2022

Oppure Lucas Cranach il giovane “La Redenzione”, a sinistra vediamo Gesù risorto che schiaccia uno
scheletro (morte) e mostro (chiesa cattolica). A destra ci sono tre personaggi, Giovanni battista indica Gesù
e agnello mistico, poi autoritratto Lucas Cranach con uno zampillo di sangue che dalla sua testa arriva a
Gesù e poi Lutero stesso mentre indica “una sola scrittura” sulla bibbia nelle sue mani.

Anonimo, Riunione di calvinisti a Lione, 1564, non c’è un altare perché non c’è un sacrificio, dall’alto viene
la benedizione, dall’alto verso il basso, non viceversa c’è solo l’ambone da dove il pastore guida il sermone.
Spina dorsale della riforma: la stampa, la “pubblicità” di questi artisti.

2 eventi da nominare
 La Guerra dei cavalieri, ceto un tempo importante, ricco ma a seguito dell’invenzione dell’arma da
fuoco è marginalizzato, prima nell’esercito e di conseguenza nelle ricchezze, feudi, i capitali
diventano il commercio lo scambio non più la terra, il feudo. Per questi motivi i cavalieri cercano di
riprendere un po’ di questo potere, accolgono la riforma protestante e carcano di conquistare le
ricchezze degli ecclesiasti.
Franz von Sickingen, provò a rubare le ricchezze di un arcivescovo ma fallì e poi perse la battaglia
della spedizione punitiva

 Ben più importante fu la Guerra dei contadini, rivendicazioni nei dodici articoli, rivendicazioni
ecclesiologiche, sociali ed economiche: diritto di eleggere i parroci, pagamento delle decime in
natura, e utilizzo per il sostentamento dei parroci, soppressione della servitù, rivendicazione dei
diritti di caccia e pesca nelle terre comuni.
Movimento di difesa delle vecchie abitudini risalenti al mondo feudale e che stavano pian piano
scomparendo.
Lutero pubblica “Contro le bande brigantesche e assassine dei contadini”, perché assume questa
posizione così netta? Lutero legittima ed esorta la violenza contro i contadini. L’esercito contadino
fu battuto in una battaglia, furono sterminati. Le ragioni di Lutero possono risalire al fatto forse che
non volesse far diventare la riforma la battaglia dei contadini, lui voleva contagiare i ricchi, i potenti,
i nobili, voleva farla diventare la loro battaglia, semplicemente perché erano più solidi, più radicati,
più stabili e con questa mossa la classe dirigente lo apprezzò.

La riforma contagiò velocemente la Germania, ma non quella meridionale, ancora abbastanza cattolici. Le
forze protestanti crearono la lega di Smalcalda, unisce tutti i principi protestanti, spina nel fianco
dell’imperatore Carlo V che voleva unire la Germania sotto di lui e il cattolicesimo.

Una volta compreso il fatto che il suo piano non potesse mai completare, nel 1555 si arrivò alla
“Pacificazione di Augusta”, i principi più importanti furono:

 “cuius regio, eius religio”, i cittadini devono seguire la fede del loro principe, o se ne vanno.
 Il secondo punto fu “reservatum ecclesiasticum”, se un principe diventava protestante, tutti i beni
della Chiesa venivano sequestrati e poi venduti, questo fenomeno si definì come
“Secolarizzazione”. La Chiesa di Roma protestò e arrivarono a questo accordo, le secolarizzazioni
fino al 1552 furono mantenute e quelle successive furono restituite.
LA RIFORMA CALVINISTA

Fu più popolare della riforma Protestante in Europa.

Giovanni Calvino, era un laico, aveva seguito studi di giurisprudenza e questo fu importantissimo per capire
la sistematicità del suo pensiero e quindi la differenza tra lui e Lutero.

Calvino scrive nel 1536 “Institutio religionis christianae”, il suo testo teologico nel quale rivela
un’impressionante profondità di pensiero, che fu tuttavia frutto esclusivo di una formazione autodidatta,
una forma così perfetta che o si accetta o si rifiuta, no vie di mezzo.

L’IDEA CENTRALE È LA PROVVIDENZA DI DIO

Ogni essere vivente, aspetto del creato, ha il suo ruolo, il suo scopo, nulla al caso. La provvidenza di Dio ha
fatto sì che alcuni esseri sono predestinati alla gloria, alla salvezza e altri invece alla dannazione.

Predestinazione di deve intendere come “l’eterno ordine di dio”, ogni uomo viene creato con un destino già
scritto. Con Lutero condivide che le buone opere siano INUTILI (per la salvezza) ma sono comunque
riconosciute, ben accettate e ricompensate da Dio.

Ginevra fu il fulcro della forma Calvinista, una specie di città – chiesa permeata da questo riformatore, città
di 13000 abitanti divenne uno stile di città calvinista.

Calvino istituì 4 cariche, PASTORI, amministrativi; DOTTORI, insegnamento; DIACONI, assistenza poveri e
ammalati e ANZIANI, controllo della disciplina. I 12 anziani formavano il “CONCISTORO” da cui
controllavano la disciplina della città e della dottrina. La Ginevra di Calvino si deve pensare come la Firenze
di Savonarola, austera, tetra. Tutti gli oggetti come specchi, gli oggetti di lusso, furono distrutti.

Le opere di calvino arrivarono negli stati limitrofi, illegalmente.

Calvino riconosce 2 sacramenti, come Lutero: l’eucarestia e il battesimo; ma differenze rispetto Lutero,
Calvino riteneva il battesimo valido anche per i bambini e anzi lo riteneva fondamentale per accedere alla
salvezza, lo paragona alla circoncisione ebraica, segno di appartenenza; e l’eucarestia a differenza di Lutero
non credeva né nella transustanziazione né nella consustanziazione del pane e del vino, ma che fosse solo
un gesto commemorativo, per ricordare cosa fosse l’ultima cena, non per riprodurla.

LA RIFORMA IN INGHILTERRA

I cattolici in Europa sono: Italia, spagna, Irlanda, portogallo, Austria, polonia, Ungheria (polonia e Ungheria
all’inizio in blocco calvinisti e poi riconvertiti dagli ordini, gesuiti e altri) e Germania meridionale. I
protestanti tutti gli altri territori

La riforma in Inghilterra avvenne per volontà e con la partecipazione cosciente del sovrano e dell’intero
corpo politico, a cominciare dal parlamento. La riforma inglese fu anzitutto la trasformazione del vertice
della Chiesa che dall’ATTO di SUPREMAZIA del 1534, capo politico è il capo religioso, cesaropapismo.

Sblocco della secolare contesa fra potere temporale e potere spirituale, a lungo contrapposti, molto
drammatici nella metà del 200 tra Enrico II e Thomas Becket, santo e martire.

Premesse:

- diffuso anti clericalismo, sentimenti di ostilità verso la chiesa cattolica, a causa della loro ricchezza,
accumulo delle cariche; non implicava disaccordo con la chiesa di Roma;
- la Chiesa cattolica era minacciata dal lollardismo, sviluppato nel trecento dall’accademico John
Wycliff, aveva anticipato quasi tutte le dottrine protestanti eccetto la giustificazione per sola fede,
ma era diffuso tra artigiani, poca gente, ed era considerato pericolosamente rivoluzionario. Più
influente fu il protestantesimo, aveva preso piede tra gli intellettuali, la classe dirigente.
- Anche qui fu importante una traduzione della bibbia, William Tyndale, importante anche per la
letteratura inglese, come Lutero.

LA NASCITA DELLA RIFORMA INGLESE

ENRICO VIII, aveva un problema, aveva sposato Caterina d’Aragona da cui non aveva avuto eredi maschi,
così importante che fu definito “the king’s great matter”. Avevano 4 figli, femmine di cui 1 sola
sopravvissuta. Arrivata alla soglia dei 40 anni Enrico pensò di separarsi da Caterina. Innanzitutto bisogna
spiegare il matrimonio. Lei era in realtà vedova di suo fratello Arthur, morto poco dopo il matrimonio e
quindi lei fu data in sposa a lui, e già questo era un atto illecito, secondo la bibbia non puoi sposare la
cognata anche se vedova. Per questo si era munito di una dispensa papale per sposarsi.

Dato che non gli aveva dato eredi pensò che le sue nozze fossero maledette, quindi aprì tutti i canali
diplomatici per arrivare all’annullamento della dispensa da parte del papa, non divorziare, separarsi.

Il papa concedeva tranquillamente queste facoltà in queste circostanze. Ma Caterina era la nipote di Carlo
V, monarca più importante d’Europa e quindi non poteva portare uno sfregio del genere. E poi Carlo V
aveva assediato Roma, lanzichenecchi, e aveva costretto il papa a rifugiarsi a castel Sant Angelo e quindi
non poteva concedere il permesso a Enrico.

Prima dell’act of Supremacy, ci furono passaggi intermedi che piano piano bloccarono le facoltà della
Chiesa in Inghilterra. E così nel 1532 ENRICO V sposò ANNA BOLENA, in SEGRETO

Nel 1533 Oxford e Cambridge dichiararono nulle le nozze di enrico V. così Caterina fu spodestata del suo
ruolo e a Westminster Enrico VIII sposò Anna Bolena.

Il passo seguente fu spezzare i legami clero inglese e Roma. 3 novembre 1534, act of Supremacy. Si dichiara
che il re saranno accettati come i soli capi supremi della chiesa inglese chiamata chiesa anglicana. Valida
ancora oggi.

Per gli aspetti dottrinali, la frattura con Roma non produsse all’inizio differenze dottrinali, definito “uno
scisma senza eresia”, puramente politica. Lo stesso Enrico VIII era appassionato di teologia, e avevano
scritto un trattato nel 1521 “assertio sptem sacramentorum”, dove rifiutava le tesi luterana che gli valse il
titolo Fidei Defensor da papa Leone X.

Chiesa anglicana almeno inizialmente si presenta come la fotocopia della chiesa cattolica, ci furono brevi ed
effimere momenti di adesione alla riforma.

Tra il 1536-37 lo scontento prese forma nel Piligrimage of grace, un insieme di rivolte nel nord
dell’Inghilterra. Alla luce del numero dei coinvolti e della sua potenzialità il pellegrinaggio di grazi può
reputarsi la maggior minaccia interna che Enrico affrontò. Nord, zone più tradizionaliste, volevano rimanere
sotto il papa. E benché fossero armati non ci furono mai scontri, battaglie contro l’esercito regolare, ma il
solo fatto che le avessero era destabilizzante, anche il nome era importante, scritto dagli stessi ideatori,
(non posteriore), lo chiamano Pellegrinaggio. A capo del pellegrinaggio fu eletto Robert Aske, avvocato di
Londra che coniò il nome. Fece reinsediare i monaci e le monache scacciate dai conventi, e altro. Cosa fece
Enrico, finse di accogliete parte delle rivendicazioni dei ribelli, calmò le acque e dopo tutto questo arrestò e
fece giustiziare 216 tra i capi del movimento
Lezione 26/10/2022

Uno degli effetti di lungo periodo della riforma fu la dissoluzione dei monasteri e la confisca delle loro terre.
Certo ci sono motivazioni religiose ma principalmente per impadronirsi dei loro bene e delle loro ricchezze.
Negli anni 30’ le entrate della corona erano negative, e l’appropriazione di questi beni fu un atto chiave per
il potere del regno inglese.

Nel 1536, ci fu un censimento delle proprietà della Chiesa. Accertava una rendita di 270.000 sterline l’anno;
la corona aveva malapena 100.000 sterline l’anno, circa 3 volte più ricca. Come fare? Il parlamento diede un
incarico a Thomas Cranmer, e ai suoi commissari, di visitare tutti i monasteri e annotare la vita esente dalla
disciplina regolare, lo scarso rispetto della disciplina, così che Enrico VIII avesse un motivo valido per disfarsi
di questi monasteri.

Dissolution of lessen of monastery act, dissoluzione dei monasteri più piccoli, tutti i monasteri che non
arrivavano alle 200 sterline annue venivano soppressi e tutti i loro beni venivano annessi alla corona. 243
case religiose in quell’anno. Negli anni successivi l’atto fu esteso anche ai monasteri più grandi. Come
pretesto, denunciavano i monasteri di aiutare i ribelli (pelegrims). I beni sequestrati, i monasteri distrutti e i
restanti beni servivano come pensione ai monaci e alle monache.

Nel 1540 800 conventi maschili e femminili avevano cessato di esistere, la corona ha incamerato tantissimi
beni, che successivamente vedremo come li spenderanno. I terreni vennero anche messi in vendita, favorì il
ceto emergente che voleva acquisire terreni e con loro una base di consenso molto forte. Usò i fondi per
finanziare le sue campagne militari.

Cosa ha significato la loro scomparsa?

- Sicuramente un indebolimento della Chiesa, sotto tutti i punti di vista;


- Sotto l’aspetto edilizio, sono un centinaio di chiese sopravvissero, e trasformate in chiese
parrocchiali, altri convertiti in granai, stalle e magazzini. Poiché il piombo serviva per utensili, molti
edifici furono bruciati per ricavare questo metallo. Arredi, pietre, reliquie, affreschi, o venduti o
persi o distrutti.
- L’abbazia di Glastonbury era una delle più antiche e maestose del regno, avevano trovato uno dei
più antichi resti del culto di Maria. L’ultimo abate fu ucciso brutalmente. Inoltre, secondo la
tradizione, qui approdo Giuseppe di Arimatea che portò il famoso Santo Graal.
- Alcune furono preservate grazie alla loro bellezza, Cattedrale di Gloucester.
- Più importante fu la perdita delle biblioteche monastiche, persi tantissimi codici antichi. Biblioteca
di York passò da 366 a 3.
- I conventi avevano anche la funzione di luoghi di cura e ricovero per i poveri e i bisognosi, tutta
questa rete assistenziale fu distrutta in pochi anni, impoverimento delle classi povere.

Nel 1547 Enrico VIII, muore e gli succede l’unico erede maschio Edward VI.

Dal 1547 a 1553, sale a 9 anni e muore a 15, era stato educato nella fede protestante, nel suo breve regno
provocò profondi cambiamenti, lui rese la chiesa anglicana riconoscibilmente protestante. Nei primi anni
del regno il vero re fu il duca di Somerset, che arricchito illecitamente, fu poi processato e ucciso nel 1549 e
il suo posto fu preso dal duca di Northumberland, seguì le stesse direttive del precedente. Sotto le riforme
del primo duca regnante nel 1549 l’Arcivescovo di Canterbury, Cranmer pubblicò il primo libro della
preghiera comune anglicana; un vero e proprio manuale liturgico, che porta conseguenze pesanti in molti
ambiti:

- Scritto in inglese, tutti potevano leggerlo;


- Epistole e vangeli erano letti ai fedeli direttamente in Inglese;
- Ai laici venne concesso di avere anche il vino durante la comunione;
- Ci si riferisce alla messa come tale ma come “santa comunione”, comunemente chiamata messa;

1549 – 51 Treason Act, attacco contro i residui del cattolicesimo, abolito il celibato al clero.

1553 Edoardo muore

A succedere è Mary Tudor, figlia di Enrico e Caterina, 1553 – 1558. Controcorrente, prova a tornare alle
condizioni antecedenti al padre, cresciuta nel cattolicesimo. Nel 1553 abroga il Treason Act, ripristinata la
messa in latino e il celibato del clero, gli altari reintrodotti nelle chiese, i preti sposati furono dichiarati
decaduti e si consacrarono nuovi vescovi. Il Supreme Head della chiesa fu abolito e ristabilito al papa,
arcivescovo di Canterbury, rinchiuso e giustiziato, Cranmer, imprigionato e ritrattò le sue credenze
anglicane ma una volta messo sul patibolo ritrattò la sua ritrattazione.

Mary the Bloody, nel suo regno perseguitò gli eretici e i protestanti, messi al rogo e giustiziati. La sorella,
che regnerà dopo di lei, non si risparmiò sulla repressione dei cattolici, e pareggiò il numero di morti della
sorella ma non fu dannata come Mary.

Arcivescovo Canterbury

Lezione 8/11/2022

CONTRORIFORMA

1776 Johan Stefan Putter, giurista tedesco. Conia questo termine con connotazione NEGATIVA, un recupero
violento e coercitivo di una parte di poteri che il protestantesimo aveva conquistato

Hubert Jedin: parliamo di Controriforma o Riforma Cattolica?

o Maturata autonomamente
dalla riforma protestante

Concilio di Trento 1542 – Papa Paolo III Farnese:

 città del sacro romano impero – situata in Italia  ponte tra Chiesa di Roma e Mondo Tedesco
 teologi tedeschi data la supremazia papale si rifiutarono di intervenire  dialogo impossibile
 intervennero solo prelati italiani (alcuni SPA, 1 ING, 1 GER, 1 FRA)

per definire il tema, 2 esigenze

- Riforme disciplinari (Carlo V per evitare questioni teologiche spinse)


- Chiarificazione dottrinale, riaffermare i principi della fede cattolica davanti nuove eresie

Prima del concilio ordini che volevano una riforma per aiutare le fasce più deboli ed emarginate:

 1528 Cappuccini, predicare e curare appestati


 1532 Somaschi aiuto agli orfani
 1533 Barnabiti, insegnamento
 Camilliani assistenza sanitaria
 1540 COMPAGNIA DI GESÙ, lessico militare il massimo rappresentante è il “Generale”  hanno un
IV voto: OBBEDIENZA SPECIALE AL PONTEFICE
Fondati da Ignazio di Loyola, militare ferito, si convertì e frequentò la scuola di teologia di Parigi
Gli esercizi spirituali, manuale di preghiera
- Diviso in settimane per argomento: meditazione delle 2 bandiere (Cristo e Lucifero). Vita spirituale
come GUERRA
- Esenti dalle 4 preghiere corali giornaliere  apostolato attivo

ISTRUZIONE:

- collegi in tutta Europa


- codice educativo
- figlio delle classi medio – alte  latino

MISSIONI

- Italia
- Partibus infidelibus missione in terra straniera, infedele. Es. Matteo Ricci a Pechino o Roberto de
Nobili in India

Concilio di Trento avvenne in 3 Fasi:

I 1545 – 1548

II 1551 – 1552

III 1562 – 1563

Quando la situazione politica si complicava si fermava il concilio

1548 epidemia di peste a Trento, il papa sposta a Bologna, poi Carlo V vuole ritornare a TN, ma il papa si
rifiutò perché Carlo era il responsabile dell’uccisione di Pierluigi Fornese (figlio papa)

1555 papa Carafa considera il concilio un’intromissione nell’autorità papale

PROFILO DEL DOGMA

Lutero Concilio
 sola scrittura e sola fide  sacra scrittura +
interpretazione e traduzione
apostolica
 Il peccato originale tolto dal
battesimo

La redenzione dell’umanità avviene solo col sacrificio di Cristo ma

Predestinato L’uomo deve cooperare con le opere

MONERGISMO SINERGISMO

Sacramenti 7, transustanziazione, messa come


sacrificio, venerazione madonna e santi, reliquie,
purgatorio
PROFILO DELLA DISCIPLINA

 Obbligo per i vescovi di vivere nelle proprie diocesi e vietato cumulo benefici ecclesiastici
 Problema dell’ignoranza del clero, istituzione del SEMINARIO in ogni diocesi (al tempo molto
povere quindi sarà un processo lento) la maggior parte furono costruite nel 700’ grazie a donazioni
laiche
 Vescovi dovevano convocare:
 sìnodi diocesani ogni anno
 concili provinciali ogni 3 anni

+ visita pastorale annuale della diocesi di cose e personale


+ obbligo delle relationes ad limina, ogni 3 anni stendere relazione sull’andamento della diocesi

Poi dei provvedimenti direttamente contro la riforma:

 Nuovo vigore al tribunale dell’inquisizione, reprimere – congregazione del sant’uffizio


 Paolo IV Carafa  bolla “cum nimis absurdum”  ghetto ebraico a Roma, riconoscimento, prestito
e lucro
o Censura sulla stampa
o 1559 indice libri proibiti autori (Lutero, calvino), singole opere (Decameron, De monarchia),
opere anonime
1564 indice tridentino
1571 congregazione dell’indice

Lezione 9/11/2022

Monachesimo femminile

Nella lezione di ieri abbiamo visto alcuni dei problemi dei monaci del tempo: la scarsa disciplina e
dell’ignoranza del clero maschile. Questa atmosfera di lassismo si estendeva anche al mondo dei monasteri,
delle monache. Questa condizione è imposta dal fatto che un monastero non è una monade, era una cellula
di un più ampio organismo sociale e come tale doveva avere relazioni con il tessuto sociale circostante:
semplicemente, se dovevano essere visitate da un medico, se dovevano riparare un muro. E questi
avvenimenti rompevano ripetutamente la clausura passiva.

Clausura Passiva – Attiva, per le donne era entrambe, passiva ovvero nessuno poteva entrare e attiva, loro
non potevano uscire.

In molti monasteri non si osservavano più da tempo le regole di “vita comune”.

Cosa conduceva una donna ad entrare in monastero

- alcune genuinamente entravano per vera vocazione, minoranza;


- maggior parte per una strategia precisa delle famiglie, così non dovevano pagare la dote della figlia
in matrimonio e anche per escluderle dal testamento; c’era una dote da versare al monastero ma
era minore;
Solitamente i monasteri erano svincolati dai vescovi e si affidavano al controllo degli ordini religiosi
mendicanti. E per questo motivo i monasteri sono stati attraversati da tutti quei fermenti di vita spirituale
che hanno interessato il mondo maschile.

Nel 4 -500 si era prodotto il fenomeno delle “Sante Vive” donne di intensa vita spirituale e di carisma, a cui
erano attribuite doti profetiche. E per questo motivo erano contese dalle varie corti e dai monasteri.

Con l’arrivo della controriforma vengono varati provvedimenti. Nella 25° sessione del Concilio di Trento
richiamò in vigore la decretale “Periculoso et detestabile” di Bonifacio VIII, che imponeva la clausura a tutti i
monasteri che erano nati come tali benché dopo l’avessero abbandonata.

Nel 1565 la congregazione del concilio estende la clausura a tutti i monasteri femminili.

Nel 1566 “Circa Pastoralis officii” e 1568 “Lubricum vitae genus” papa Pio V Ghislieri estende l’obbligo a
tutti i monasteri femminili anche quelli “aperti”. E sulla stessa onda si mosse papa Gregorio XIII
Buoncompagni con “Deo sacris virginibus” 1572.

Si impose che la libertà che c’era tra monasteri e paesi venisse troncato immediatamente. Dovevano
tornare ad una clausura rigida. Questo non fu accolto bene dalle monache che in alcuni casi riuscirono a
rinviarne l’attuazione e altri in cui si ribellarono, scapparono o si suicidarono.

I provvedimenti consistevano in:

- monastero lontano da monasteri maschili e abitazioni, da piazze e mercati;


- l’altezza delle mura e le dimensioni della ruota (dove passavano gli oggetti);
- colloqui avvenivano solo attraverso doppie grate, a debita distanza;
- eliminazione di balconi, ballatoi e loggiati;
- le tribune nelle chiese monastiche erano separate da grate e tende nere;
- spersonalizzazione, rottura legami esterni, ritorno alla vita comune, dormitori, refettori (preghiera
comune). Distinte eventualmente solo sulla base del grado.

I gradi delle suore:

 Converse, erano le servitrici. Servizio della comunità senza l’obbligo di recitare l’ufficio divino.
Provenivano da ceti umili ed erano analfabete. Dovevano versare una dote, minore delle coriste.
 Educandato, struttura annessa (ma distinta) ad ogni monastero dove entravano ragazze tra 9 – 25
anni. Diventavano Educande, vita monacale, avevano un abito distinto, ricevevano un’istruzione e
rimanevano in educandato per n anni. Non è detto che diventassero monache, potevano poi
sposarsi se si presentava l’occasione. Se invece decidevano (lei e la famiglia) di monacarsi
entravano in Noviziato
 Novizie, emetteva i voti semplici, entrava in noviziato, 1 anno di durata (periodo di PROBAZIONE),
finito l’anno emetteva i voti SOLENNI di povertà castità obbedienza e rigida clausura e diventava
CORISTA o PROFESSA, monaca vera e propria. Poteva poi eleggere le cariche del monastero.

3 tipologie: converse, educande, novizie, corista o professa.

Lezione 15/11/2022

Verso l’assolutismo, Macchiavelli e Bodin

Macchiavelli 1469 – 1527, vive nel contesto rinascimentale fiorentino, segnato a partire dal 1434
dall’egemonia della famiglia de’ Medici, Cosimo e Lorenzo, non erano una famiglia nobile ma potentissima.
Dopo Lorenzo 1495 si instaura una repubblica teocratica guidata da Fra Girolamo Savonarola, 1498 muore,
ma permane la repubblica. Macchiavelli è segretario della seconda cancelleria del comune per 13 anni. La
titolarità gli permette di svolgere missioni diplomatiche all’estero, parla coi potenti.

1512 sullo sfondo delle guerre tra Francia e Spagna per l’egemonia della penisola, le truppe fiorentine
vengono battute dagli spagnoli, cade la repubblica e risalgono i Medici. Macchiavelli viene emarginato,
incarcerato e poi liberato. Così si dedica alla riflessione politica, IL PRINCIPE (1513).

1527 caduta dei Medici, ma nel frattempo lui si era riavvicinato a loro. Così con la fine del regime mediceo
gli amministratori repubblicani guardano anch’essi con sospetto a Macchiavelli sospettato di essere questa
volta filo – mediceo.

Muore nel giugno 1527

PENSIERO POLITICO

Ricostruzione del pensiero politico è difficile. Perché dalle sue opere principali, “I discorsi sopra la prima
deca di Tito Livio” e “Il Principe” si traggono due pensieri diversi e quasi contrastanti. Il principe celebra la
monarchia assoluta, ma nei discorsi evidenzia simpatie repubblicane.

Differenza strutturale, Il Principe abbastanza breve, scritto di getto, elaborazione che prescinde da
elaborazioni precedenti. Mentre I discorsi nascono come un vero e proprio commento di una grande opera
latina dal quale poi Macchiavelli elaborerà la sua teoria, il suo pensiero. La deca ha funzione di pretesto.
Qualora fosse stato obbligato a scegliere tra i due tipi di governo sicuramente avrebbe scelto la repubblica.
Tuttavia, osservando la situazione della penisola italiana, resa il luogo di scontro tra Francia e Spagna per il
dominio della stessa Macchiavelli pensa che sia necessario un principe, con il pugno di ferro capace di
rendere agli stati italiani l’autonomia e la pace. Una volta raggiunto questa situazione lascerebbe spazio alla
repubblica.
È considerato il fondatore della moderna scienza politica, distingue il campo politico dall’etica. Teoria del
medioevo era subordinata all’etica. Negli Specula principis, già dal rinascimento, esaltavano la figura del
principe quale incarnazione di tutte le virtù, coraggio, lealtà, magnanimità, disinteresse.

Macchiavelli si rifà alla trattatistica ma stravolge questa figura. Queste virtù vanno bene ma all’occorrenza
deve essere spergiuro, spietato, crudele.
Le concezioni politiche di Macchiavelli si fondano su una antropologia negativa. Interesse materiale, e per
questo propone come politico ideale il centauro, mezzo uomo mezzo bestia.
Che caratteristiche ferine deve possedere? Volpe e leone, scaltrezza e violenza.
Virtù del politico ha dei limiti, ovvero la fortuna, combinarsi di forze casuali, accidentali. Il principe può
contrastarla sono con la sua prudenza.

Il principe assomiglia ad una trattazione geometrica, scientifica, razionale. Ma negli ultimi capitoli assume
strutture quasi poetiche, patriottiche.

Destino dell’opera: il dedicatario era Lorenzo de medici, nipote del magnifico che non la degnò di
attenzioni. Nel 1531 fu stampata e dal 1550 iniziò un acceso dibattito. Vi furono condanne sia da cattolici sia
da protestanti, includo nell’indice dei libri proibiti.

Fine

JEAN BODIN
Cornice storica, Francia in maggioranza resta cattolica ma con una FORTE minoranza di protestanti, si
diffonde soprattutto il Calvinismo più che il luteranesimo. Si diffuse soprattutto nel sud ovest con tendenze
autonome. Poco nel nord. Prende soprattutto le classi commerciali, imprenditoriali. I calvinisti francesi
erano chiamati “ugonotti”, dal tedesco “confederati” (confederazione elvetica).

Dal 1562 la contrapposizione tra le due confessioni assume i caratteri di scontro armato e proprio in quel
momento la Francia si trova a perdere il proprio re. Nella Francia di quegli anni ci fu una eclissi del potere
regio. Nel 1559 re Enrico II morì in una giostra e suo figlio Francesco II, adolescente, morì l’anno seguente.
Primo in linea di successione era fratello del re, Carlo, 10 anni.

Così il consiglio della corona deliberò che il potere andasse provvisoriamente nelle mani di Caterina de
Medici (moglie di Enrico) con il titolo di “Gouvernante de France”. Titolo che mantenne fino al 1563,
maggiore età di carlo. TUTTAVIA rimase il deus ex machina della politica francese, vera e propria sovrana
fino alla morte 1589.

Caterina non era ben voluta al potere:

1. in Francia le donne non potevano essere regine;


2. era straniera, italiana;
3. era una “de Medici”, non veniva da famiglia nobile, usurai, prestatori di denaro;

e in generale, Caterina, era vista come una figura controversa. (circondata da personaggi strani, primo
di tutti Nostradamus)

Alla Caterina storica va riconosciuto il ruolo di mediazione. Chiedendo a entrambe le parti di mettere da
parte la violenza e provare a incontrarsi nell’ambito dottrinale per trovare punti di incontro. E notando
l’appannamento del potere regio, concepì e attuò il “Grand Tour de France”. Nel quale Caterina mostro ai
sudditi la nobiltà e tutto lo sfarzo della corte e le permise di vedere con i propri occhi il paese su cui
regnava.

Ciò rafforzo il potere centrale del re, la lealtà dei sudditi e degli amministratori locali.

Tuttavia, nonostante i tentativi di pacificazione, l’ostilità fra le fazioni aumentò e divenne sempre più
violenta fino ai primi massacri.

Si parla di 8 guerre di religione 1564 – 1598 (Editto di Nantes)

Notte di S. Bartolomeo (23 – 24 Agosto 1572) gli ugonotti riuniti a Parigi per festeggiare le nozze tra
Margherita di Valois e Enrico di Borbone furono sterminati, si cominciò con i nobili a corte, poi alle persone
accusate di eresia in città e poi si estese alle provincie. Si stima che 10 000 persone morirono quella notte.
Va riconosciuta grande capacità riorganizzativa degli ugonotti che perdendo i capi storici non crollarono.

Nel quadro politico si inserì il partito dei politici, coloro che temevano una guerra civile più della divisione
religiosa e che quindi spingevano per una pace.

E grazie a loro nel 1598 si arrivò all’Editto di NANTES, Enrico IV molto concreto si converte lui stesso al
cattolicesimo, sia per poter ascendere al trono sia come esempio.

 Re sanciva la pace religiosa


 Cattolicesimo mantenuto come religione di Stato
 I protestanti dovevano pagare la decima ecclesiastica, rispettare le feste e le restrizioni sul
matrimonio
 Gli Ugonotti avevano il diritto di praticare la loro fede, non a Parigi e alcuni altri posti
 Potevano mantenere il controllo militare di circa 100 piazzeforti (città fortificate)
Editto è importante perché fino ad allora la presenza di più confessioni religiose era vista come elemento di
divisione, ma in quel periodo si vede la cruda realtà e non si può ignorare la presenza dei calvinisti (forse
fino 1 000 000)  affermazione ufficiale di BICONFESSIONALISMO in Europa

Un esponente politico francese è Jean Bodin, si riallacciava ai politici. Politicamente fu una figura di secondo
piano, a differenza di Macchiavelli. Era deputato del terzo stato. Fu però il più importante teorico dei
Politici, scrivendone il manifesto: “Six livres de la Republique”.

I temi sono tantissimi: famiglia, schiavitù, cittadino, suddito, straniero, trattati e alleanze, feudatario,
sovrano, sovranità e i suoi attributi, tipi di Repubblica, Senato, gli ufficiali, commissari, magistrati, …

Emerge un concetto centrale

LA SOVRANITÀ: è la forza coesiva della comunità politica, senza la quale essa si sfascerebbe. È il potere
PERPETUO e ASSOLUTO

Perpetuo: perché i sovrani lo esercitano a vita succedendosi senza interruzione;

Assoluto: perché sono sciolti dall’autorità delle leggi. Non è vincolato dalle leggi precedenti né dalle
proprie.

Il principale attributo della sovranità è la facoltà di fare e abrogare leggi, senza il consenso dei sudditi. Tutti
gli altri attributi della sovranità sono compresi in quello.

Se chiedesse consenso ai superiori, sarebbe suddito; se chiedesse ai pari dovrebbe condividere il potere; se
chiedesse ai sudditi, senato, o altri non sarebbe un sovrano.

Motivi per cui Bodin predilige la monarchia:

- È il regime più conforme alla natura;


- Soltanto nella monarchia la sovranità trova un organo degno di lei e una garanzia di durata;
- La monarchia assicura maggiori garanzie grazie alla “scelta delle competenze”, ovvero si posiziona
una persona ad un ruolo solo in base alle sue capacità.

La monarchia preferita non è TIRANNICA perché al di sopra del sovrano ci sono le LEGGI DI NATURA, riflesso
della ragione divina

Principali sono: rispetto per la LIBERTÀ naturale dei sudditi e per la loro PROPRIETÀ. Monarchia assoluta ma
non arbitraria, per Bodin deve esserci un consiglio Senato o Parlamento come consultazione periodica.
Inoltre bisogna istituire collegi, corporazioni, associazioni intermediarie.

Lezione 16/11/2022

L’Inghilterra Elisabettiana

Concreto esempio di come la politica europea si avvicini all’assolutismo. Inghilterra eravamo rimasti a Mary
Tudor, regna 1553 – 1558, prova il ritorno al cattolicesimo, a Roma. Restaura il culto cattolico, la messa, il
celibato per i sacerdoti eccetto per un aspetto: l’inglobamento dei beni della Chiesa inglese e la legittima
loro vendita, quindi non era possibile recuperare questi beni.

POLITICA INTERNA

Quando sale Elizabeth, tutto cambia. Educata nella religione protestante, altra inversione rispetto la sorella.
Nei primi anni attua “La sistemazione Elisabettiana” (Elizabeth settlement), 2 provvedimenti:
- Act of Supremacy, riedizione del 1534 del padre, con una piccola differenza: supreme head, diventa
SUPREME GOVERNOR, amministratore non capo (lascia pensare sia ancora il papa)
- Act of Uniformity, ogni ministro deve utilizzare solamente il prayer book del 1552.

1563 furono approvati i 39 articoli – Base dottrinale della Chiesa Anglicana. Ancora una volta un
compromesso tra cattolici e calviniste e puritane

- Rifiutano il purgatorio, utilizzo dell’inglese, messa NON come sacrificio.


- Organizzazione della Chiesa, due Arcidiocesi:
- Canterbury, centro meridione;
- York, meno ampia e meno popolata.
- Suddivise poi in enti più piccoli, diocesi, arcidiaconati e parrocchie, simile a Chiesa cattolica.

Nel paese ci fu un declino dei sentimenti religiosi in generale, profilo fragile della Chiesa, personale si riduce
all’annuncio della parola. Anche le donazioni diminuiscono sensibilmente.

L’atteggiamento di Elisabetta verso i cattolici fu un progressivo irrigidimento, da una relativa tolleranza ad


una vera e propria persecuzione. Nel 1563 fu reso alto tradimento il rifiuto di prestare il giuramento di
supremazia. Nel 1570 papa Pio V scomunicò Elisabetta ma questo creò un clima favorevole al diffondersi di
sentimenti anticattolici che sconfinavano in vera e propria intolleranza.

1581 Atto che denunciava per alto tradimento chiunque convertiva qualcun altro al cattolicesimo. Per chi
trovato colpevole, ammenda monetaria di 133 sterline e 1 anno di carcere. Non utilizzato a tappeto ma
cercando elementi più pericolosi, selettivo.

Religione dell’élite, gesuita Edmund Camption, provò a tornare in patria per predicare e riattivare la fiamma
cattolica inglese ma fu ucciso.

Nuovo atto che rendeva colpevole chiunque fosse diventato prete dopo il 1559. 159 uomini furono uccisi
sul patibolo.

Tutti i cattolici maggiorenni non potevano allontanarsi più di 5 miglia dalla loro casa, altrimenti condannati
a morte.

POLOTICA ESTERA

Coinvolta in più fronti.

Scozia governata indipendentemente dagli Stuart, dinastia molto cattolica (Maria Stuarda). Qui la riforma
era penetrata grazie a John Knox, conversione di massa al Calvinismo.

Nel 1599, rivolta dei nobili contro la dinastia regnante e contro Roma.

Nel caso Elizabeth fosse morta la prima a succedere sarebbe stata Mary Stuart. Si adoperò per annullare le
conquiste dei protestanti scozzesi e rafforzò l’alleanza con la Francia.

2^ rivolta dei nobili la costrinsero a fuggire in Inghilterra dove visse in un carcere dorato e dove provò a
spodestare la cugina.

Relazioni con la Francia, durante il regno di Elizabeth è interessata dalle guerre di religione contro gli
Ugonotti, che aiutò finanziariamente. Durante il regno ci fu la perdita di un avamposto inglese su territorio
Francese, ultimo caso di dominio inglese sul territorio Francese.
Inglese era potenza marginale in Europa, la Spagna era la prima potenza ma grazie ad alcuni pirati inglesi
(Francis Drake, John Hawkins) punzecchiarono, disturbarono i trasporti degli spagnoli dall’America, argento
e le navi.

Quasi legalizzato dalla corona, infatti si definiva “CORSARO”, pirata è un ladro violento, corsaro agisce per
conto di un sovrano, “lettera di Corsa”, per danneggiare un nemico.

Francis Drake, grande navigatore, seconda circumnavigazione del globo.

Ostilità tra Inghilterra e Spagna portò alla Guerra degli 8 anni, mai dichiarata. Fino a 1604. A cosa era
dovuta l’ostilità? Sicuramente per motivi economici, politici ma anche punto di vista ideologico. Spagna
cattolici.

Ciò che fece precipitare la situa, la decapitazione di Mary Stuart 1587, fu visto come uno sfregio ai cattolici
e nel 1588 inviò flotta di 130 navi, Grande Armata.

Lezione 22/11/2022

1587 decapitazione Maria Stuart, coinvolta in un complotto di rovesciamento di Elisabetta dal trono. Filippo
di Spagna ritese l’incriminazione pretestuosa e rompendo gli indugi invia una flotta di 130 navi, 30 000
uomini, maggior flotta mai messa in campo nell’età moderna: “Gran Armada”.

Quali erano gli scopi di Filippo?

- OBBIETTIVI MASSIMI: conquistare l’isola, spodestare Elisabetta, ristabilire cattolicesimo


OBBIETTIVI MINIMI: fine guerra di Corsa, concessione libertà di culto cattolici, cessazione sostegno
inglese ai ribelli delle Fiandre;
- Rotta per raggiungere l’Inghilterra ma prima fermarsi nelle Fiandre, territorio spagnolo, dove c’era
un grande esercito spagnolo a presidiare. Una volta caricati i soldati, risalire il Tamigi e spodestare
Elisabetta.

Le flotte non si sono mai contrapposte, un inseguimento degli inglesi verso gli spagnoli, intervallato da
scontri minimi, leggeri. Gli inglesi non hanno fronteggiato la flotta, disturbo, fastidio. L’episodio più grave
per gli spagnoli è l’episodio di Brulotes, “Brulotti” (navi incendiarie) gli inglesi le hanno lasciate andare verso
gli spagnoli, disturbati, ma non feriti. Alla fine, di fronte alle Fiandre hanno perso 8 navi.

Ma ha perso un obbiettivo, soldati delle fiandre, e si rendono conto che con i soldati che hanno a bordo è
irrealistico sbarcare in Inghilterra e conquistarla. L’unica cosa da fare è tornare in Spagna. Dovevano
circumnavigare le isole britanniche, non potevano andare controvento e ripercorrere lo stretto.

La decisione forzata di circumnavigare le isole si rivelò fatale. Non avevano un porto amico dove rifornirsi.
Tra malattie, tempeste e navi inglesi, furono sconfitti. Quando tornarono in Spagna avevano meno della
metà delle navi e un terzo degli uomini.

Gli inglesi pensarono che fosse giunto il momento di attaccare fatalmente la Spagna, contro – armata o
“english armada” sotto il comando di Francis Drake:

OBBIETTIVI:
- Sterminio navi della “grande armada” rimaste a Lisbona;
- Sollevamento rivolte a Lisbona contro Filippo, riposizionamento al trono della dinastia spodestata
da Filippo;
- Posizionare alle isole Azzorre testa di ponte per intercettare navi dalle Americhe.
Clima di esaltazione indusse gli inglesi a percepire il piano con superficialità. Flotta da 120 navi e 10 000
fanti.

Prima tappa, La Coruna in Galizia. Inglesi sbarcarono ma non riuscirono a espugnare la città. Dopo varie
perdite fecero rotta per Lisbona, credevano in una sollevazione popolare in loro favore ma ciò non avvenne.
Allora si diressero verso le isole Azzorre ma lungo il tragitto si accorsero di aver subito danni ed epidemie
correvano sulle navi, così tornarono in patria. Persero 40 navi e circa metà degli uomini.

Due flotte equivalenti, due fiaschi equivalenti.

Tornando ad Elizabeth

Guerra dei Nove Anni, Irlanda, era un possesso inglese, non controllavano tutta l’isola ma solo Dublino.
Avevano eretto un recinto, “The Bail”. Al di fuori era completa ostilità. Nel 1594 l’Ulster si ribellò al dominio
inglese e si propagò a macchia d’olio nel resto dell’isola. Allora Elizabeth incarico Robert Devereux, una
volta in loco non obbedì agli ordini e cercò di creare un dominio personale. Pertanto fu destituito e tornato
a Londra cercò di creare una rivolta anti Elisabetta, quindi incarcerato e giustiziato.

Elisabetta muore 1603

Momento dell’arte:

Ritratto postumo, regina è stanca, vecchia, debole. Viene sollevata dal potere, con il tempo e la morte a
fianco.

Armada Portrait, simile a un’icona più che ad un’opera. Dietro ci sono la disfatta dell’Armada, un
mappamondo (dominio incontrastato dei mari), e la dignità regale (corona)

Ditchley Portrait, di Marcus Gheeraerts il Giovane, vera e propria divinizzazione della regina. Domina la
natura, allontana le tempeste, porta bel tempo e controlla il globo.

Pelican portrait di Nicholas Hiliardm, chiamato così a causa del pendente della regina. Questo animale,
secondo i bestiari, si feriva per nutrire i figli, col tempo diventa figura di Gesù, sacrificio disinteressato, e la
regina viene affiancata a questi significati.

Phoenix portrait, sostituisce il pellicano al pendente. Immortalità si sostituisce al sacrificio, ancora più
stretto il paragone con Cristo.

Sieve portrait, di Quentin Metsys il Giovane, la colonna accanto alla regina racconta la vicenda di Didone ed
Enea, il quale sacrifica l’amore con la regina per una ragione più grande. Tiene in mano un setaccio,
simboleggia la capacità di discernere il bene dal male, e allude alla leggenda di Tuccia, la vestale romana
che per dimostrare la sua purezza portò un setaccio pieno d’acqua senza versarne una goccia.

Rainbow Portrait, Marcus Gheeraerts, Iride rappresenta la pace, messaggera della divinità. Il mantello che
porta ha svariati occhi, orecchie e bocche (servizi segreti proteggono la regina).

Anche in forma letteraria: Fairy Queen, Edmund Spencer

Fine Elizabeth inizio Giacomo, James Stuart

El rey prudente. La Spagna di Filippo II


Per effetto di distintive abdicazioni Carlo V lasciava al figlio una compagine territoriale vastissima. Più
grande impero dal tempo dei mongoli

- Regno di Castiglia ed Aragona;


- Portogallo;
- Fiandre;
- Franca contea, confini orientali Francia;
- Domini italiani, Regno di Napoli, di Sicilia, di Sardegna, Ducato di Milano, Stato dei Presidi (5
fortezze strategiche, importantissime) potere diretto o quasi;
- Genova, era indipendente ma era il regno di Spagna era tributario dei banchieri genovesi;
- Marito di Maria la Cattolica, aggiunge come sovrano consorte l’Inghilterra;
- America Centro – Meridionale;
- Come del portogallo, le sue Colonie, Brasile, Coste Africane, Isole Filippine e Indonesia;

Non costituiva però una compagine coesa, compatta, era simile a una Federazione, Confederazione, ogni
Stato aveva margine di autonomia. Filippo è rimasto quasi sempre in Castiglia o a Lisbona, una volta
conquistata.

Centralizzazione dei processi decisionali, tutto e tutte le decisioni le prendeva lui in persona. E questa
tendenza creò seri problemi nella gestione. Semplicemente le distanze, prima di arrivare a destinazione un
ordine ci impiegava tanto tempo. E molte volte era un ordine anacronistico, inadatto.

Il criterio principale su cui si basò Filippo, costruire corte sulle capacità del Re (funzionò solo con lui), dalla
corona dipendevano consigli collegiali, competenti talora per aree geografiche talora per materie.

REY

CONSEJOS: TERRITORIALES – MINISTERIALES – ASESORES

TERR.  CASTILLA, INDIAD, ARAGON, ITALIA, PORTUGAL, FLANDES

MIN.  ESTADO, GUERRA

ASES.  HACIENDA, CRUZADAS, ORDENES MILITARES, INQUISICION

Si rifiutava di delegare la minima faccenda a chiunque

POLITICA INTERNA

Dopo la prima parte della vita che trascorre nei Paesi Bassi. Stabilisce la Capitale a Madrid, rispetto a Toledo
perché più vicina a dove il re aveva deciso di erigere l’Escorial, Edificio, Palazzo reale, Mausoleo e Convento.

Dall’alto ha forma di graticola, simbolo di S. Lorenzo per ricordare la vittoria decisiva in Italia che permise il
monopolio Spagnolo sulla penisola, battaglia di San Quintino.

L’unico stato su cui aveva potestà tributaria indiscussa e diretta era la Castilla, non su alcun altro Stato.

Altro elemento destabilizzante erano i muriscos, arabi mussulmani in Spagna, in teoria convertiti. Quando
divenne re c’erano circa 400 000 muriscos. Filippo puntava ad una completa assimilazione, perché credeva
che la base per una solidità politica fosse la stessa religione dei sudditi.

L’ideologia di Filippo penetrò nel popolo con la credenza del “sangue impuro”. Ciò compensava il fatto che i
muriscos erano una minoranza importantissima economicamente e lavorativamente. Con un intervento
decisivo decide che
1. si debbano convertire decisivamente;
2. distruggere i luoghi di culto;
3. rinuncia alla lingua e alla cultura;
4. distruzione di testi e documenti.

Ma con queste imposizioni scoppia una rivolta nel regno di Granada che assunse le forme di Guerriglia,
sostenuti dagli Arabi, Mussulmani. Solo dopo 2 anni la rivolta fu sedata e per scongiurare il ripetersi di una
cosa simile sparpaglia 80 000 moriscos in giro per la penisola iberica per rompere i loro vincoli comunitari e
liquidare la loro indipendenza economica. 1609 furono espulsi in blocco.

Carlo V aveva lasciato un debito di milioni di ducati, questo e altre instabilità e costi di gestione, costrinse
Filippo a dichiarare fallimento 3 volte, così lui non poteva risarcire i banchieri che ogni volta gravavano gli
impegni al debitore.

Filippo fu messo in difficoltà anche dai governi, consigli locali che non mandavano tasse e risorse nelle casse
dello Stato. Sarebbe stato diverso se avesse investito in attività economiche invece che in guerra.

Scoperte miniere in America, miniera d’argento gigantesca ma tutte le ricchezze del nuovo mondo
finanziavano le spese militari improduttive, inutili. Senza contare che l’importo di metalli preziosi aumentò
l’inflazione.

Lezione 23/11/2022

POLITICA ESTERA

Punto centrale: DIFESA RELIGIONE CATTOLICA.

Principali minacce, Mediterraneo, turchi ottomani e in Europa dagli eretici, Protestanti, Calvinisti, Anglicani.

MEDITERRANEO, Ottomani in fase espansiva fermati solo a Vienna. Nel 1558 si impadronirono delle Baleari,
per contrastarli, nel 1560 Filippo creò la “LEGA SANTA”, costituita da Spagna, Venezia, Genova, Stato
Pontificio e Cavalieri di Malta. Nel 1560 si impadroniscono di Gerba (Tunisia), allora Olimano il Magnifico
inviò una flotta di 120 navi e riprese Gerba. Provano a prendere Malta, ma non riuscirono, grazie anche al
sostegno di Filippo.

Lo scontro continua e nel 1570 inizia la Guerra di Cipro, all’epoca in possesso a Venezia.

Nel 1571 arrivano ad uno scontro finale, Battaglia di Lepanto, flotta affidata a don Giovanni d’Austria,
inflisse una pesantissima sconfitta ai Turchi. Nel 1585 firmarono una pace.

Furono avvantaggiati i cristiani anche grazie all’uso delle Galeazze. Inizio del ridimensionamento
dell’impero ottomano, fino al 700 quando poi si ruppe.

1571 Filippo ha un figlio, Ferdinando. I due eventi furono congiunti nel quadro di Tiziano “L’offerta di
Filippo II”.

PORTOGALLO, 1580 – 1640 Spagna e Portogallo uniti. Nel 1578 Sebastiano I morì in Marocco senza lasciare
eredi diretti, così si aprì una crisi, tra Filippo II e Don Antonio de Crato. 1580 – 82 Filippo stabilì a Lisbona la
sua corte.

FRANCIA, spalleggia i cattolici, usa la Franca Contea come base militare e logistica per i cattolici francesi, e
anche grazie alle pressioni degli spagnoli Enrico Borbone si convertì al cattolicesimo per diventare Enrico IV.
E quindi queste azioni portare all’editto di Nantes.
INGHILTERRA, riportare come abbiamo detto ieri. All’inizio cercò rapporti amichevoli, si propose a
Elisabetta anche.

PAESI BASSI, parte di eredità di Carlo V, ma al contrario del padre che era visto come “amico”, Filippo era
estraneo. Inoltre Filippo era fortemente cattolico, loro fortemente protestanti, calvinisti. Si arriva a guerra
aperta, nelle Fiandre c’è un esercito fisso spagnolo. Repressione di Filippo, grazie anche ai governatori
inviati, duca d’Alba, Don Louis de Rechesens e il più importante Alessandro Farnese, tra i migliori strateghi
del 500’, riconquista Anversa, e astuto in campo diplomatico, sapeva che parte dell’Olanda era ormai persa,
non si illudeva. 6 Gennaio 1579, formarono Confederazione di ARRAS, cattolici meridionali e per
opposizione 23 Gennaio protestanti l’UNIONE DI UTRECHT.

Filippo III, 1609, riconosce l’indipendenza. Sancita nella pace di Vestfalia 1648 (conclusione Guerra dei 30
anni). Dalla divisione del tempo di Filippo II, nascono Belgio e Paesi Bassi.

Il giudizio sull’operato di Filippo cambia in base a studioso e studioso, in base alla confessione, luogo di
provenienza e altro. Infatti ci sono una credenza che lo ritrae come un uomo giusto, devoto e fedele e altri
come un dispotico, fanatico. Nel teatro è vissuto grazie a Schiller, Alfieri (Teatro) e Verdi (Melodramma).
Ritraggono un re oscuro e tormentato, afflitto e benché immerso nella regalità ha un cuore disperato.

Lezione 29/11/2022

Germania

Sacro romano impero della nazione tedesca, terra divisa in molti stati, circa 1000 unità politiche
semiautonome, alcuni molto piccoli.

C’erano però alcuni territori abbastanza estesi:

Gli Asburgo d’Austria a est comprendevano l’Austria, Stiria, Carinzia, Cargnola, Tirolo

Assia, Svevia, Brandeburgo, Palatinato, Sassonia, Baviera e altri, tuttavia indeboliti da alcune norme interne,
alcuni avevano legge di successione che prevedeva la suddivisione dei territori tra tutti i figli e non solo i
primogeniti del re; altro motivo era la divisione geografica, alcuni stati avevano territori lontani sotto la loro
giurisdizione; e non per ultimo la divisione religiosa, la Svevia, Grande all’incirca come la Svizzera, era
spaccata a metà tra cattolici e protestanti

1555, Pace di Augusta, Cuius regio eius religio e Reservatum ecclesiasticum, il secondo non sempre
rispettato, Arcivescovo di Colonia si convertì e si sposò senza voler lasciare il proprio ruolo. E ricordiamo
che dopo la biforcazione si aggiunsero anche i Calvinisti a inasprire le relazioni.

Scoppiarono alcuni tumulti, Donovert, protestanti bastonarono alcuni cattolici e profanarono le loro
reliquie. Si fermarono solo grazie al duca di Baviera che annesse la città. Da questi eventi ci fu un tentativo
dei cattolici di riprendere alcuni territori, polarizzando gli schieramenti. Si formarono due fronti:

Unione Evangelica e la Lega Cattolica. Cercarono appoggi internazionali.

Alcuni imperatori prima dello scontro:

- Mattia d’Asburgo 1612 – 1619, transizione tra Rodolfo, padre, e Ferdinando, il cugino. Rodolfo,
atteggiamento di relativa tolleranza, emette Littera Maiestatis con cui concede libertà di culto.
- 1619 sale Ferdinando, vuole ridare compattezza religiosa all’impero. Già dal 1617 è re di Boemia e
dal 1618 re di Ungheria.
Guerra scoppia sotto Mattia ma nasce come ostilità contro Ferdinando. Casus belli, il 23 maggio
1618 due messi imperiali furono catturati uccisi e scaraventati dal palazzo.
- Da Praga la rivolta si espande in tutta la Germania e da un conflitto statale diventa internazionale
con le varie potenze europee che spalleggiarono i due fronti.
Dalla Spagna arrivano 25000 uomini e da Massimiliano di Baviera altri 50000.
- 1620 Battaglia della Montagna Bianca, vittoria schiacciante dei cattolici, e segna annessione della
Boemia ai domini ereditari degli Asburgo.
Si conclude la PRIMA FASE DEL CONFLITTO

Perché non si conclude qui? Massimiliano voleva il titolo di grande elettore del Palatinato.

Parentesi, Bolla d’oro del 1356 stabiliva l’elettorato dell’imperatore. Il documento demandava l’elezione
imperiale a 7 grandi elettori, 4 laici e 3 ecclesiastici. Arcivescovo di Magonza, Treviri, Colonia, e Re di
Boemia, duca di Sassonia, il margravio del Brandeburgo ed il conte del Palatinato.

Massimiliano chiedeva il posto del conte, e Ferdinando glielo concesse ma questo suo atto sconvolse il
mondo germanico e tutta l’Europa, così si formò un’alleanza anti imperiale, si unirono Francia e Danimarca,
FASE DANESE, capo fu Cristiano IV di Danimarca.

Un capitano di ventura, Von Wallenstein, tedesco guidò un’armata contro gli invasori e li sconfisse e non si
fermò lì invadendo la Danimarca. Firmarono la Pace di Lubecca, perdendo ogni pretesa sul territorio
tedesco.

Ferdinando stabilì che le terre ecclesiastiche prime del 1552 tornino alla Chieda, questo e anche il costo
civile di mantenimento dell’armata di Wallenstein erano motivi di malcontento nei confronti
dell’imperatore. Anche per questo motivo la Germania durante questa guerra visse uno dei momenti più
bui. Grande fonte è incisione di Jacques Callot alle Grandi miserie della guerra (invasione francese).

FASE SVEDESE

Gustavo Adolfo, re di Svezia, avverte una minaccia sul controllo del Baltico e degli interessi svedesi, quindi
aiutato dalla Francia sbarca in Germania, grandi serie di vittorie in Sassonia, Brandeburgo, arrivando fino
alla Baviera e per bloccarlo prima che arrivasse a Vienna gli Asburgo chiamarono Wallenstein e nella
battaglia decisiva di “Lutzen” che non fu determinante ma Gustavo Adolfo morì nella battaglia.

Col tempo era sempre più evidente che Wallenstein intendeva condurre una politica del tutto personale
senza alcuna preoccupazione per le sorti degli Asburgo, quindi fu prima destituito e poi fatto assassinare
1634.

Per compensare la mancanza del capitano la Spagna inviò rinforzi dalla Lombardia e nella battaglia di
Nordlingen ci fu una vera vittoria decisiva dell’Impero, non come Lutzen

FINE TERZA FASE

Impero non aveva una grande solidità economica, invece la Francia era rimasta produttiva e anzi aveva
tratto profitti dalla Guerra e alla lunga fu lei che trasse più vantaggi; la Spagna era grandissima ma non così
potente, non aveva struttura imprenditoriale estesa e intraprendente come la Francia, e aveva avuto anche
problemi interni:

- indice demografico cadde sensibilmente;


- la Catalogna, i catalani, da sempre indipendentisti, fecero strage di funzionari Castigliani e
proclamarono la Repubblica 1640 – 1652;
- Portogallo, 1641, si sottrae al dominio Spagnolo e proclama l’indipendenza, dinastia dei Braganza;

QUARTA FASE
Battaglia di Rocroi, 1643, francesi comandati dal principe di Condé, inflissero una dura sconfitta agli
spagnoli, rompendo la fama di invincibilità dei Tercios spagnoli. Poi ci furono altre vittorie in Germania da
parte dei francesi e degli svedesi. Costringendo l’imperatore alla Pace/i di Westfalia 1648, Munster e
Osnabruck:

- Francia si impadronì dell’Alsazia, e altri territori confinanti;


- Svezia riceve l’Estonia, rafforza il suo dominio sul Baltico
- principati tedeschi ricevono l’autonomia e gli Asburgo e l’impero rimangono solo poteri nominali, il
desiderio di unione politica religiosa è spezzato
- Spagna non accetta le paci di Westfalia e continua a combattere per 11 anni 1659, stremata firma la
pace dei Pirenei. Cede zone di confine, alcuni possedimenti nelle fiandre e l’Artois.

Pace di Westfalia pone le basi per l’ascesa Francese al dominio dell’Europa.

I grandi sconfitti, Asburgo (e la Chiesa), non guadagnarono potere sull’impero, come prima della guerra, ma
consolidarono il controllo sui territori ereditari, Tirolo, Carinzia, Boemia, Austria, Stiria, Cargnolo.

Problema religioso risolto ripristinando le clausole della pacificazione di Augusta a cui si aggiunse il
riconoscimento del calvinismo e delle secolarizzazioni avvenute fino al 1624

Costi della guerra,

15 - 20 % della popolazione tedesca muore a cause dirette e indirette della guerra, fame, carestie,
epidemie.

Quasi tutte le città subirono gravi danni economici, eccetto alcune città portuali.

LA GUERRA CIVILE INGLESE E IL PENSIERO DI THOMAS HOBBES

Elisabetta muore nel 1603

Succede Giacomo I, figlio di Maria Stuart, già re di Scozia, unisce regno di Inghilterra (e di conseguenza
l’Irlanda). Formalmente distinti ma uniti in una persona.

Erano due Stati molto differenti, Inghilterra tra le più progredite nell’agricoltura con una classe
imprenditoriale vivacissima. Scozia era poverissima, pastorizia. Era fucina per i mercenari europei. Irlanda
anche lei poverissima. Tutte e tre con confessioni differenti, calvinisti, anglicani e cattolici.

1604 pace con la Spagna, provvedimento che già non piace agli inglesi che temevano accostamento al
cattolicesimo e un minor profitto dagli atti di pirateria.

Fase di crisi economica, vende i titoli nobiliari, ma così inflazionandosi perdono di valore.

Giacomo da quando era re di Scozia aveva composto un trattato “The true law of free monarchies”,
favorevole al potere assoluto e sovrano avesse diritto di esercitare potere assoluto donato da Dio.

Si circonda di figure ambigue come il Duca di Buckingham

Lezione 30/11/2022

Guerra civile inglese


Regno di Giacomo I Stuart. Uno dei problemi era quello religioso, Cattolici e Progressisti filo – protestanti ai
poli e al centro cercando un ruolo di mediazione i religiosi Anglicani filo – episcopali.

I cattolici cercano di interrompere il processo di emarginazione progressiva che li riguardava ricorrendo


anche a violenze, la più nota fu la Gun – Powder Plot, vera e propria congiura nel 1605, volevano far saltare
in aria il parlamento.

Una volta scoperta e scongiurata la trama ci fu una forte repressione non solo verso i responsabili cattolici
ma in generale verso ogni forma di dissidenza religiosa. Giacomo voleva consolidare l’orientamento
episcopalista della chiesa Anglicana. Fu talmente severo che indusse i cattolici a rendere segreto il loro
culto e i presbiteriani (protestanti) a scappare dall’isola.

Mayflower, Piligrim Fathers  Nuovo Mondo, Massachusetts

Giacomo muore e successe il figlio, Carlo I Stuart.

Si scontra con il parlamento. Carlo credeva nel Sovrano Assoluto (come il padre) e che il parlamento avesse
solo un controllo formale. Ma l’Inghilterra di quel tempo stava vivendo un grande e profondo mutamento
del ceto medio che stava diventando una borghesia imprenditoriale molto dinamica che spaziava dalle
campagne al commercio. Ma entrambi i tipi richiedevano istituzioni più libere.

Quindi da un lato un sovrano che voleva avere potere assoluto e dall’altra un ceto che voleva sottoporre il
sovrano ad un controllo ed avere voce in capitolo delle decisioni. Posizioni antitetiche  scontro

Lo scontro prende forma nel 1628 come atto, Petition of Rights, “Richiesta di diritti”  chiedono che il re
non ricorra ad arresti arbitrari, a mezzi coercitivi e magistratura straordinaria per sbarazzarsi dei nemici
politici. Carlo approvò la legge senza volerla veramente applicare, infatti:

Nel 1629 chiuse il parlamento e non lo convocò per 11 anni, 1640. House of Lords, aristocratici,
conservatori, cattolici. House of Commons, elettiva, forze di borghesia, il vero rivale del re.

Come ha fatto a governare senza parlamento. C’era nell’uso istituzionale inglese norme plurisecolari che si
seguivano, una delle quali: “No taxation without rapresentation”. Come ha fatto allora, senza neanche
poter imporre tasse?

Non ha introdotto tasse nuove, ha espanso l’area di utilizzo di tasse già presenti e quindi approvate. Es,
esisteva la “ship money”, tassa che pagavano solo le contee marittime per allestire la flotta da guerra dato
che ne avrebbero poi beneficiato per la costruzione. Carlo estende il pagamento anche alle contee interne;
poi dato che c’erano focolai di opposizione nella magistratura ordinaria, la esautorò e creò corti a lui fedeli:
“Star Chamber”, “The Conucil of the North”, “The Court of High Commition”  magistrature straordinarie
sostitutive all’ordinaria che praticavano forme più favorevoli alla corona.

Aveva poi un concilio con i fidatissimi, Privy Council, i più importanti, il Conte di Strafford e l’arcivescovo di
Canterbury, William Laud, che perseguitò i cattolici tanto quanto i presbiteriani.

Nel paese si profilarono presto ribellioni. Una molto accesa nel 1638 in Scozia. L’arcivescovo cercò di
imporre il Common Prayer Book, (la Scozia era calvinista) allora questo tentativo di estendersi si scontrò
con una ferocissima resistenza. Si costituì una lega armata, il National Covenant. Per combatterla Carlo
necessitava di un esercito e quindi di tasse per armarlo e mantenerlo e quindi dovette riunire il parlamento.

1640 richiama il parlamento, prima sessione chiedono di applicare i diritti del Petition of Rights del 1629 e
per tutta risposta dopo due mesi Carlo richiuse le camere. “Short Parliament”. Tuttavia Carlo necessitava di
fondi per la guerra e riconvoca il parlamento che rimase fino al 1653, “Long Parliament”.
Il parlamento non si concentrò sulla rivolta scozzese ma cercò di smantellare le iniziative legali del periodo
assolutistico. E in particolare, sia il Conte di Strafford sia William Laud vennero sottoposti alla procedura di
impeachment  messa in stato di accusa di membri dell’esecutivo di fronte al parlamento che si costituisce
in alta corte di giustizia. Condannati a morte all’inizio del 1641. Successivamente abrogarono la Camera
Stellata, il Consiglio del Nord e la Corte di Alta Commissione. A questo punto Carlo I cercò il colpo di mano.
Nel Gennaio 1642 seguito da 400 soldati raggiunse la Camera dei Comuni con l’intenzione di far arrestare i
maggiori leader dell’opposizione. Ma i leader, preavvisati, si erano già messi in salvo e avevano dato inizio
alla Guerra Civile.

Anche questione sociale, aristocratici erano con il re, i borghesi con il parlamento. A cosa fu dovuta la
vittoria del parlamento? Si, si chiamava Oliver Cromwell. Deputato dei Comuni che prese il comando delle
truppe parlamentari. Cromwell diede vita al “New Model Army”. Differente dagli eserciti tradizionali,
partecipazione volontaria, retribuita, forte senso di responsabilità e di impegno. E la mancanza di nobili tra
gli ufficiali contribuì all’ascesa di individui veramente meritevoli di coprire ruoli di comando.

Forze parlamentari = “Round Heads” per i capelli corti che portavano a differenza dei nobili. Probabilmente
fu il primo esercito in Europa ad indossare un’uniforme, colore rosso. Oltre l’uniforme è rivoluzionario per il
metodo di promozione ai ruoli di comando.

1645 esercito regio sbaragliato a Naseby. Carlo chiede asilo agli scozzesi, lo restituiscono al parlamento e lo
fanno decapitare. Nel 1649 viene abolita la Camera dei Lord e proclamata la repubblica, Commonwealth.

Questa è la parte veramente rivoluzionaria, ucciso un re, abolita la camera dei lord e instaurata la
repubblica con un Lord Protettore, Oliver Cromwell. Anche lui riscontra alcuni problemi di Carlo, il
parlamento gli è favorevole solo a tratti, e ci sono ancora ribellioni nei territori della repubblica. Cromwell
con poca disinvoltura si sbarazza dei parlamentari non favorevoli e reprime nel sangue tutte le rivolte.
Molto efferata fu la repressione della rivolta in Irlanda:

- Drogheda. Nell’assedio morirono 3500 tra soldati e civili;


- Il massacro di Wexford, nella città erano in atto le trattative per la resa, i soldati irruppero e
uccisero 2000 tra soldati e civili.
- Chiede cattoliche furono profanate

Anche in Scozia:
- Dandy, fu saccheggiata con la stessa violenza mostrata in Irlanda.

E da allora la Scozia è sotto il dominio inglese, e una linea di fortificazioni dividevano le Highlands dal resto
del paese.

Per quanto riguarda la politica, benché fosse denominato Commonwealth, Repubblica, non fu di fatto una
repubblica ma più una dittatura teocratico militare, che si può assimilare a quella di Girolamo Savonarola a
Firenze.

1657 il parlamento offrì a Cromwell la corona di re, ponendolo difronte ad un dilemma dal momento che
egli fu l’artefice del rovesciamento. Tuttavia respinse accettando solo di essere solennemente insignito del
titolo di Lord Protector nell’Abbazia di Westminster. Monarca a tutti gli effetti fuorché nel nome, tanto che
la carica era ereditaria verso suo figlio Richard Cromwell.

Lezione 6/12/2022

1651 mentre l’Inghilterra era soggetta al potere di Cromwell, Thomas Hobbes pubblica a Londra il
“Leviathan, or the matter, form and power of a Common wealth, ecclesiastical and civil”.

Innanzitutto chi è il Leviatano? È un mostro biblico definito come “non c’è potenza sulla terra che possa
essergli paragonata”. È il simbolo del male in senso fisico, la forza delle catastrofi naturali. Ceca, distruttrice.

I simboli si ripresentano nella parte bassa della copertina. (i fulmini a destra simboleggiano la scomunica; le
lanche simboleggiano le riunioni dei vescovi).

CONTENUTO

Antropologia negativa, come Macchiavelli. Quindi se gli egoismi si potessero esprimere apertamente
saremmo in una situazione di conflitto continuo. BELLUM OMNIUM CONTRA OMNES. Se lasciati liberi i
desideri di supremazia contro gli altri controllano gli uomini. HOMO HOMINI LUPUS (Plauto, adottata di
Hobbes). Quindi per evitare questa situazione gli uomini stipulano un patto. Attenzione, non è tra
consociati, non è bilaterale. Gli uomini rinunciano ai loro poteri per donarli ad un terzo: non è una
controparte dell’accordo  unilateralmente rinunciano al loro potere.
Nuova concezione di contrattualistica, rifiuta il dualismo anteriore. Con un solo atto gli uomini naturali si
costituiscono in società politica e si sottomettono ad un padrone. Non fanno patti con lui ma tra loro,
rinunciando a diritti e libertà.

Il contenuto del contratto: ognuno devolve al sovrano il proprio DIRITTO NATURALE ASSOLUTO, sopra ogni
cosa. Rinunciano alla libertà di giudizio su bene e male, giusto e ingiusto. DEVONO considerare BUONO ciò
che il sovrano ordina e CATTIVO ciò che proibisce. Non c’è ricorso alla legittimità del potere del sovrano.

Hobbes riconosce la sovranità nel potere di fare le leggi e rifiuta ogni forma di separazione dei poteri. I
frammenti di potere distruggono l’un l’altro. Sovrano è unico possessore dei poteri e SVINCOLATO dalle
leggi stesse. PRINCEPS LEGIBUS SOLUTUS. In questo contesto gli uomini non hanno neanche diritto di
proprietà, perché limiterebbe i poteri del sovrano. Inoltre non preesiste al patto degli uomini, il più forte
possiede, non c’è diritto di proprietà.

Tuttavia, il sovrano ha alcuni doveri:

- Deve assicurare la sicurezza;


- Le leggi devono assicurare una certa libertà, deve guidare i sudditi non bloccarli;
- Uguaglianza davanti alle leggi;
- Assistenza materiale a chi non può lavorare;

Rapporti con la chiesa

Hobbes pensa che non devono esserci differenze tra governo temporale e spirituale e che si identifichino
nella stessa persona. Così che la religiosità non intralci il potere civile del sovrano.

Il gigante nella copertina è fatto da altre persone, perché c’è una completa identificazione tra suddito e
sovrano, non può esserci un’insurrezione.

POPOLAZIONE MODERNA IN ETÀ MODERNA

LE FONTI:
sono molto poche e imprecise, Svezia è stato il primo stato a creare un servizio di statistica demografica,
1748, a seguire Norvegia 1797, Francia 1798 e Prussia 1805.

Attorno all’anno 1000 l’Europa contava circa 30 – 35 milioni di abitanti. Giunsero a circa 80 milioni nella
prima metà del 300’. Nel 1348 – 49 ci fu un’epidemia di peste che eliminò circa 25 M di persone. La ripresa
fu molto lenta. Riprese nel 400’ – 500’ che pesarono anche sulle scoperte geografiche come abbiamo visto.

Nel 600 ci fu una nuova stagnazione, dovuta ancora alle epidemie, Italia, 28 – 30, 56. Londra 65’. Germania,
Guerra dei trent’anni.
Nel 700’ grande ripresa. Fine 700’ si stima 115 M di abitanti.

Nel corso dell’età moderna la popolazione non ha avuto oscillazioni molto particolari, da 80 a 115,
andamento tutto sommato stabile, senza incrementi vertiginosi.
Perché c’erano fattori che limitavano la natalità e viceversa incrementavano la mortalità, distinguibili in
mortalità ordinaria e catastrofica.
Fattori Limitanti:
 c’era un elevato numero di persone che non si sposava, non solo nel clero ma anche nel ceto
nobiliare, per non suddividere il patrimonio;
 esistevano già pratiche anticoncezionali, es. il prolungamento dell’allattamento;
 il matrimonio tardivo, dal 400’ al 700’ in EUROPA, l’età del matrimonio si mantiene attorno ai 25
anni. Ma così facendo si “sprecano” 10 anni circa di maturità sessuale dalla pubertà in cui
sarebbero state possibili 5/6 gravidanze. (SOLO IN EUROPA NON AFRICA O ASIA); il motivo più
attendibile può essere per la scarsità di cibo disponibile e aggiungere bocche da sfamare sarebbe
stato un grave peso.

Fattori accrescenti di mortalità:


ORDINARIA:
o mortalità infantile e adolescenziale, da 0 – 1 anno e 1 - 10 anni. Si calcola che, in tutta l’Europa
moderna, su 1000 nati da 150 a 350 morivano prima di raggiungere 1 anno d’età e altri 100 – 200
prima dei 10 anni. Posto di maggior rilievo nella mortalità ordinaria
CATASTROFICA
o la guerra, meno grave delle tre, sicuramente ci sono stati casi estremi come quella dei 30 anni, ma
eccezione; e comunque anche in quel caso i danni non erano direttamente collegati alla guerra,
nelle battaglie, al contrario di oggi. I danni erano indiretti, causati comunque dal conflitto;
o la carestia, incubo onnipresente, legato al clima. 1 ogni 11 anni era di carestia. Danni diretti: la
gente moriva di fame; indiretti: si posticipavano matrimoni, cali delle nascite, aumento di sterilità
causato dalla malnutrizione. Fino al 700’, 1764 “Anno della fame”;
o la malattia, influenza, febbre, tifoide, tifo. Ancora nel 1817 epidemia di tifo, parte meridionale
d’Europa. Ma anche altre malattie non ancora indentificate, come la Sweating Sickness. Tuttavia la
peggiore e più temuta, restò la peste.
Le reali cause erano ignote, si pensava agli astri, agli untori ma in realtà il vero responsabile era la
PULCE, parassita del RATTO e occasionalmente dell’uomo.
Scoperto solo nel 1894, Yersin  Yersinia pestis.
1348 – 49 PRIMA ONDATA  25 milioni di morti

Da allora si è insediato in Europa e con epidemie stagionali ha continuato a uccidere.

Grandi epidemie dal 1600 furono:


In Italia  1628 / 30 e 1656 due grandi ondate
Peste di Marsiglia nel 1720
Peste di Messina 1740

Da allora ha continuato a scemare, in Europa.

Batteri – Fleming, crea casualmente la penicillina, primo antibiotico. E da questo fatto le malattie,
infezioni causate da batteri diventano molto meno letali, uccidono meno persone.

Le cause della scomparsa della peste non sono chiare, alcune tra le tante ricordate sono:
1) diffusione di prevenzione (controlli, quarantene)
2) sostituzione di case di legno con quelle in mattoni
3) comparsa di una nuova specie di ratti, meno attaccabili dalle pulci

incertezze più numerose delle certezze


TERAPIE
Al tempo era diffusa la medicina ippocratica che postulava la presenza nel corpo umano di 4 umori. Così
come ci sono 4 grandi organi del corpo, cuore, cervello, fegato e milza.
Allo stesso modo credevano ci fossero 4 liquidi generati da questi organi, che poi andassero a distinguere 4
umori diversi.
Nello specifico il cuore produce SANGUE, il cervello FLEMMA, fegato la BILE GIALLA e la milza la BILE NERA.
L’organismo era condizionato da una omeostasi dei liquidi, in equilibrio loro e il corpo sta bene.
MA
qualora ci fossero squilibri (DISCRASIA) bisognava curarli, gli si somministravano i seguenti medicinali:
- Diaforetici
- Emetici, vomito
- Purghe
- Salassi, cavar sangue, più usato
Per completare i salassi si ricorreva a diversi metodi. Il più comune era la flebotomia o venisezione
(utilizzata la lancetta, o usate anche le sanguisughe), provocare uno svenimento per insufficienza era
considerato beneficio.
Quanto alla FARMACOPEA, sovrano era la TERIACA, oltre 50 ingredienti, base era tritato di carne di vipera.

Terapie alternative potevano essere: profumi in ambienti, inalazione sostanze odorose, interventi chirurgici
sui bubboni. Molto raccomandato era il rimedio preventivo, espresso nei tre verbi, CITO, LONGE, TARDE
(fuggi presto, va’ lontano, torna più tardi che puoi).

Lezione 7/12/2022

LE SETTE PROVINCIE UNITE NEL 600’

Rembrandt, “La ronda di notte”

Johan Huizinga, “La civiltà olandese nel Seicento” (1941), sorprendente come un territorio così esimio fosse
così prospero. Tuttavia, nel 700’ vede ridimensionate le sue prospettive internazionali, per riutilizzare
Huizinga, “sembra si sia appisolato in un pomeriggio d’Estate”
Come è stato possibile?

Iniziamo a descrivere la Repubblica

La Repubblica consisteva di sette provincie:


- Olanda
- Zelanda
- Utrecht
- Gheldria
- Overijssel
- Frisia
- Groninga
- alle quali si aggiungevano il paese di Drenthe, e i territori della generalità.

Unite solo di nome, perché di fatto erano differenti nell’accezione della lingua (diversi dialetti), nelle leggi,
nei pesi e nelle misure e perfino nei calendari.
La situazione religiosa era differenziata, gli storici pensano che a metà del 1600 ci fosse almeno ½ della
popolazione cattolica, poi diminuendo nel 1700 al 35%, ma comunque erano presenti.

Anche sotto il punto di vista demografico – territoriale è un’unione eterogenea: in particolare, in Olanda e
in generale nel Nord ci fu un importante aumento demografico anche quando la tendenza in Europa era
ferma. Sia dovuto a vere e proprie nascite ma anche effetto di immigrazione.
L’aumento demografico fu causa suprema di una intensa urbanizzazione. Ad ovest, più della meta delle
persone abitavano in centri urbani.
Dilemma, territorio esiguo, popolazione in crescita. Come si fa a procurare il nutrimento necessario, come è
possibile?
Creano spazio coltivabile, POLDER.

È importante ricordare che era caduto il potere feudale, le città avevano il potere. Quindi i contadini non
avevano più quegli odiosi pagamenti da fare al signore.
Tuttavia, non vuol dire che la nobiltà fosse scomparsa. Infatti, all’apice c’era la NOBILTÀ.

Un ruolo particolare era ricoperto dalla casa “D’Orange”. I cui membri erano quasi sempre nominati
“STATOLDER” (massima carica dello stato – Presidente della repubblica-).

I PATRIZI erano ricchi proprietari terrieri che in qualche caso hanno anche sorpassato la nobiltà. Borghesi,
stile di vita abbastanza sobrio, interessi nella cultura.

Su quasi 2 milioni di abitanti, 8000 – 9000 patrizi, 0.5%.

Leggermente sottostante c’era la BORGHESIA. Gruppo vario, un più cospicuo.


E poi i CONTADINI. Tasso leggermente minore rispetto l’Europa grazie alla progressione tecnologica.

Lezione 13/12/2022

Anche grazie allo sviluppo navale, Fluyt, nuova imbarcazione economica ma capiente, riescono a
raggiungere una risorsa fondamentale  LA CARNE DI BALENA
La caccia alle balene fu una risorsa importantissima nel 600’, si ricavavano carne, grasso, olio, la lingua, la
pelle e i fanoni (“denti”, lamine nella bocca dei cetacei); tutti in grandissime quantità.

Con la scoperta nel 1596 delle ISOLE SBALBARD, gli olandesi gettano le basi fino a creare villaggi e una vera
e propria catena industriale per lavorare i prodotti delle balene; si popolavano all’inizio della stagione per
poi svuotarsi quando finiva.

Un altro elemento caratteristico dell’economia olandese è la volontà di contenere i prezzi di produzione, in


che modo? Risparmiavano sui mezzi di trasporto, navi pienissime; producevano panni molto colorati ma di
qualità inferiore rispetto ad altri.

Un ruolo propulsivo fu svolto dalle Compagnie Commerciali. La prima fondata fu la Compagnia Unificata
delle Indie Orientali (1602), acronimo olandese di VOC. Fusione di diverse compagnie anteriori.

Quasi stato nello stato, organizzatissimo, 12.000 soldati quasi autonomo. Che poteva diventare utile
nell’utilizzo offensivo. Conquista dell’Indonesia, fondazione di Batavia 1619, conquista di Malacca 1641.
Prima compagnia transnazionale. Fu una compagnia senza iniziare un vero e proprio colonialismo eccezione
per la Colonia del Capo, Sud Africa.
Esisteva una controparte occidentale, WIC. Cercarono di impiantarsi nell’America del Nord e nelle Antille,
fondando New Amsterdam. Ma non raggiunse mai lo sviluppo della sua gemella orientale. Perse alcuni
possedimenti dalla seconda guerra Anglo – Olandese; cessò la sua attività nel 1674.

Amsterdam diventa piazza finanziaria di primissimo ordine, sostituisce quella che era stata Anversa nel
500’. In particolare Banco di Cambio. Ha affari anche nei prestiti di capitale liquido, sia privati ma anche per
monarchie straniere. In generale sostituisce quello che un tempo erano state Genova ed Anversa.

Abbiamo parlato di commercio e finanza ma l’agricoltura è anch’essa interessata? Certamente sì. Proprio
grazie al fatto che gli olandesi riuscirono a rendere la loro agricoltura irrigua (acqua è il fertilizzante) che
mise le basi per lo sviluppo.

Loro importavano il grano, base della sussistenza. E quindi potevano utilizzare il poco spazio coltivabile con
prodotti non edibili ma di nicchia, ricercati e soprattutto costosi, i FIORI olandesi, i TULIPANI. Diventa uno
status symbol. Così forte che si creò una vera e propria bolla speculativa sul tulipano.

Le istituzioni politico – amministrative

Abbiamo già detto che era una repubblica di 7 provincie, ognuna di esse autonoma e concepita come
diarchia. Cioè 2 autorità erano presenti in ogni provincia: il Pensionario e lo Statolder affiancati da
un’assemblea, Stati provinciali. Poi sopra di loro c’era una specie di autorità federale, formata da
un’assemblea di Stati Generali, un Gran Pensionario e lo Statolder Generale. Dato che l’Olanda era la
provincia più importante era la norma che lo Statolder di questa provincia fosse lo Statolder Generale, e
normalmente apparteneva alla famiglia D’Orange.

Non mancavano diversità, conflittualità. Infatti il Gran Pensionario rappresentava la classe mercantile
imprenditoriale; mentre lo Statolder la nobiltà. C’erano conflitti anche di altra natura: chi voleva esaltare il
potere delle singole province e chi al contrario favoriva il potere federale. Punto di svolta nel 1747. Viene
stabilito che si nomina un solo Statolder per tutta la repubblica, aboliti i provinciali e che la carica diventa
ereditaria. Da allora le Provincie Unite diventano molto simili a monarchia costituzionale.

Elemento che favorì l’ascesa di questo stato fu non per ultimo la tolleranza religiosa verso tutti, tranne i
cattolici. (stessa religione della nemica Spagna). Qui erano ben accetti ebrei, i protestanti luterani, calvinisti.
La tollerata si deve probabilmente ad una questione di circostanza, data la fragilità e la piccolezza del loro
stato non potevano fare altro che garantire la libertà ad ognuno.

E di questo beneficiò la classe intellettuale, godette di una libertà d’espressione senza pari in Europa.
Cartesio fondava un sapere basato sulle scienze matematiche; mentre Grozio elaborava le basi per la teoria
del mare aperto e acque territoriali, ancora oggi fondamento della vigente.

LE ROI SOLEIL. LA FRANCIA DI LUIGI XIV

Alla morte del cardinale Giulio Mazzarino, che aveva retto la Francia dal 1642 al 1661, Luigi XIV decise di
porre fine al regime ministeriale e di assumere personalmente la responsabilità e la direzione della politica
interna ed estera.

Eliminò dal consiglio della corona i membri della sua famiglia, la madre Anna d’Austria; i principi di sangue e
i maggiori esponenti dell’aristocrazia. E si circondò invece di borghesi. Ad esempio il suo ministro delle
finanze, Jean – Baptiste Colbert, potentissimo artefice della politica economica, era di origini molto
modeste. Cerca di svuotare le cariche di effettivo potere dagli aristocratici e di rinchiuderli nella gabbia
dorata di Versailles.
Versailles, sede del potere della Francia, il re vi visse con la sua corte dal 1682, avevano sede tutti i ministeri
e principali organi di governo, escluso il parlamento lasciato a Parigi.

Per quanto concerne l’organizzazione del potere, il re diede vita a ristretti organi consultivi denominati
CONSIGLI DEL RE. Era inoltre affiancato da un cancelliere, che presiedeva le corti di giustizia, un controllore
generale e quattro segretari di stato, responsabili della GUERRA, della CASA DEL RE e della MARINA.

Una caratteristica tipica di questo modello, che fu poi ripresa in altri stati europei, ovvero: la figura degli
INTENDENTI, il loro compito era quello di esercitare il diretto controllo del poter centrale su tutte le
provincie. Già presenti con Richelieu e Mazzarino.

In Europa si afferma un altro modello di governo, quello inglese, che divide il territorio in contee con a capo
di ognuna uno sceriffo, quindi un controllo autonomo locale, opposto rispetto quello centralistico francese.

Nel contesto della riorganizzazione legislativa si colloca la pubblicazione di distinti codici di leggi. Nel 1667
fu promulgata la Grande Ordonnance de Procédure Civile, processuale, conosciuta anche come Code Luois,
fu il primo codice di procedura civile valido e uniforme per tutta la Francia che giocò un ruolo rilevante nella
storia legale del paese e fu la base del codice Napoleonico.

Tre anni dopo 1670 seguì l’Ordonnance Criminelle, penale.

Poi nel 1675 emanò il Code Noir. Regola la vita dello schiavo, considerati cose.

Anche la politica culturale fu improntata ad uno spirito di accentramento e ad una volontà di controllo
analoghi a quelli degli altri campi. Danno lustro alla monarchia, il re si circonda di loro, di artisti di ogni tipo.

Politica economica, Jean – Baptiste Colbert, risanamento economia su due direttrici: riorganizzare il
farraginoso sistema fiscale; cercò di potenziare la ricchezza del paese, sviluppo agricolo, manifatturiero e
intensificazione del commercio. 1695 Capitation e 1710 Dicieme, tasse.

Colbertismo = mercantilismo, mira ad aumentare la quantità di ricchezza interna.

Migliora le vie di comunicazione del paese, sia stradali ma soprattutto fluviali, un grande progetto fu la
Jonction de deux mers, collegare atlantico e mediterraneo.

Lezione 14/12/2022

Luigi vuole dare alla Francia una posizione di preminenza, attraverso economia ed espansionismo. Per farlo
necessita di un esercito moderno, dinamico ben addestrato. Ministro Louvois, aumenta gli stipendi,
costruisce caserme e regolare vettovagliamento per evitare i saccheggi. Nuovo sistema di reclutamento,
danno un uniforme, della baionetta. Arrivò a 200.000 soldati. Capace di reggere l’urto di alleanze che
comprendevano tutti gli altri stati europei.

La Francia, come il resto d’Europa, si munisce di fortificazioni. La rete fu designata da Sebastien de Vauban,
geniale ingegnere militare, consentendo una difesa elastica e dinamica.

Intraprende una serie di guerre dal 1661 al 1715, per tutto l’arco del regno.

4 MAGGIORI GUERRE:

1) GUERRA DI DEVOLUZIONE, si aprì quando morì Filippo IV nel 1665. Aveva lasciato i possedimenti al
figlio Carlo II ignorando i diritti della figlia Maria Teresa d’Asburgo, moglie di Luigi XIV. Allora Luigi
pretende dei territori per la moglie, ovvero per la corona di Francia.
Il conflitto non durò tanto grazie alla superiorità dell’esercito, infatti nel 1668 si concluse con la
vittoria francese. Alla conclusione la Francia si aggiudicò dodici città fiamminghe tra cui alcune
molto ricche e fiorenti come Charleroi e Lilla.

Ora lo stato più minacciato da questo espansionismo a nord – est della Francia erano i Paesi Bassi; così ne
nacque
2) GUERRA D’OLANDA, ben più ardue e insidiosa della prima. Luigi, dopo aver comprato la neutralità
della Svezia e dell’Inghilterra invase la Gheldria, provincia più orientale. Benché si dava l’esito di
questa guerra per scontato vista la differenza territoriale e di forza tra i due stati, gli olandesi
dimostrarono una grande tenacia e resistenza.
Il primo passo della loro difesa fu far allagare volontariamente i polders, annullando il lavoro di
decenni pur di fermare o quantomeno rallentare l’avanzata francese.
E il secondo passo fu sul piano diplomatico, infatti cercarono di coinvolgere le corti esterne alla
guerra, quali Inghilterra, Svezia, ecc. per isolare la Francia.
La drammaticità del conflitto per gli olandesi si può capire considerando il linciaggio del Gran
Pensionario del tempo, Johan de Witt, che sembrava disposto a scendere a trattative con i francesi
e per questo fu massacrato.
Dopo alcuni scontri si giunse alla pace di Nimega nel 1678. Si stabilisce la cessione della Franca
Contea dalla Spagna alla Francia, e la conferma dello statu quo tra quest’ultima e l’Olanda; risultato
che sanzionava il fallimento del disegno imperialistico di Luigi XIV, costretto a concedere
l’abrogazione delle tariffe doganali di Colbert.

Dalla pace seguirono 10 anni di “pace”, infatti Luigi continuò con annessioni, nei limiti della pace, per
accrescere il proprio potere. Forse la più importante fu quella di Strasburgo, capitale dell’Alsazia. Gli altri
paesi rimasero sorpresi da ciò, sia per la ricchezza e la forte dinamicità della città sia, soprattutto, per
l’infondatezza e la pretestuosità delle motivazioni.

Tuttavia in questi anni cominciò il lento ma costante declino del prestigio francese. Alle origini troviamo 3
avvenimenti:
1- 11 settembre 1683, il secondo assedio di Vienna da parte dei Turchi fallisce. Essendo in pericolo
non solo l’Europa ma tutta la cristianità, prima dello scontro tutte le potenze occidentali avevano
inviato rinforzi, armi, vettovagliamenti a Vienna, tranne Luigi e partendo dal fatto che si fregiasse di
re cristianissimi la sua immagine ne soffrì.
2- Nel 1688 e i 5 anni successivi avviene in Inghilterra la Glorious Revolution, trasforma l’Inghilterra da
monarchia assoluta a monarchia costituzionale. Politicamente ed economicamente all’avanguardia,
dinamico e prestigioso.
3- Come ricordiamo nel 1598 Enrico IV di Navarra emana editto di Nantes, libertà di culto per gli
ugonotti. Per riconquistare consensi interni rispetto ai sudditi cattolici, perché poco prima era
entrato in un conflitto giurisdizionale con la Chiesa Cattolica molto intenso. Luigi nel 1685, per
riabilitarsi agli occhi del mondo cattolico, emana l’editto di Fontainebleau e revoca l’editto di
Nantes. Da allora il protestantesimo non ebbe più esistenza legale. Allora su 1.000.000 di ugonotti
circa 500.000 lasciarono il paese, molti si stabilirono in Svizzera, patria del calvinismo, molti nel
Ducato di Brandeburgo, Berlino. Perdita di 500.000 di abitanti fu altamente nociva per la Francia.
Sia sul piano demografico ma anche per quanto riguarda l’economia, infatti gli ugonotti erano
molto attivi imprenditorialmente parlando. Erano i maggiori interlocutori di Colbert riguardo il
progetto di rilancio. Non solo migrano ma creano dei focolai anti francesi.
Editto sarà seguito da persecuzioni dei Valdesi, acquartieramenti di truppe nelle case di chi non si
convertiva, rapimenti di bambini e battesimi coatti.
Da un aspetto estero la revoca dell’editto di Nantes raffreddò i rapporti già tesi tra la Francia e le
nazioni protestanti e si riscontrò ciò nella formazione di una lega antifrancese, la Lega di Augusta. A
cui aderirono Austria, Spagna, Olanda, Svezia e Inghilterra (dopo 1688)
Quindi nacque
3) GUERRA DELLA LEGA DI AUGUSTA, dimensioni planetarie, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Colonie
Americane. E nonostante i molteplici fronti e la tenacia delle truppe, l’esercito francese riuscì a
tenere testa agli avversari.
La guerra si concluse più che altro per problemi interni alla Francia, una carestia, ribellioni interne e
altri fattori portarono il sovrano a firmare il Trattato di Rijswijk, con il quale Luigi rinunciò a tutti i
territori occupati unilateralmente dalla Francia dopo la pace di Nimega a eccezione di Strasburgo
che da allora rimase francese.

4) GUERRA DI SUCCESSIONE SPAGNOLA, 1700 – 1715, Casus Belli, Carlo II muore senza eredi,
fermento in Europa, ogni stato vuole una successione favorevole. Carlo aveva fatto testamento e
aveva espressamente stabilito che gli succedesse un candidato imparentato con il re di Francia ma
che avrebbe DOVUTO MANTENERE SEPARATE LE DUE CORONE. Così da non inimicarsi né la Francia
né le altre potenze.
Luigi ne sembrò disinteressato e anzi, occupò i presidi spagnoli nei Paesi Bassi, inviò i propri
consiglieri a Madrid e iniziò a inviare mercanti francesi nelle colonie spagnole. “non ci saranno più i
Pirenei”.
Nasce coalizione anti francese, ne consegue una guerra, combattuta in Germania, Spagna, Italia.
Si concluse con la terribile Battaglia di Malplaquet 1709, la più sanguinosa del secolo.
Pace di Utrecht e Rastatt nel 1713 e 1714.
Vincitrice indiscussa fu l’Inghilterra, ottenne 2 clausole che furono la premessa per la sua egemonia
sui mari di mezzo mondo:
1 Vascello di Permissione = autorizzazione legale di inviare un vascello all’anno nelle colonie ispano
– americane, scusa di facciata per entrare massicciamente in questo mercato.
2 Asiento de Negros = posizione di rilievo nel traffico di schiavi dall’Africa verso tutto il continente
Americano, scalzano i portoghesi.

La corona di Spagna va a Filippo V, designato da Carlo II sul letto di morte. Gradito dalla Francia ma
impegnato a tenere separati i regni. Ospedale, ora adibito a museo, Hopital des Invalides.

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