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STORIA CONTEMPORANEA

LEZIONE 1:
COSA INTENDIAMO PER STORIA E STORIA CONTEMPORANEA?
- Pensare di studiare la storia per evitare gli errori del passato è una mera utopia perché la storia
non è qualcosa di automatico che si riproduce all’infinito.
- L’obiettivo della storia è ripensare a com’erano, al tempo, determinate cose che noi ad oggi
diamo per scontate. Per esempio, se questa lezione fosse stata fatta trent’anni fa ci sarebbe
stata una percentuale minore di maschi in aula perché molti sarebbero stati bloccati dalla leva
militare obbligatoria. Al tempo stesso oggi le donne possono votare e governare ma fino ad una
trentina di anni fa questo era impensabile proprio perché potevano votare solo i maschi che
oggi sono presenti a lezione ma che trent’anni fa probabilmente non ci sarebbero stati perché
impegnati a prepararsi all’eventualità di dover dare la propria vita per la difesa della patria.
Infatti, oggi il diritto allo studio ed il diritto al voto sono due cose scontate ma fino a poco più di
trent’anni fa non lo erano affatto: molte più donne rispetto ai maschi avevano la possibilità fisica
di studiare e contemporaneamente solo i maschi che erano pronti a dare la propria vita per la
patria potevano votare e governare.
- La storia non è uguale per tutti: i fatti sono avvenuti una volta sola, i fatti accaduti sono
oggettivi, però la percezione di ciascuno è diversa e ciò porta a resoconti diversi (motivo per cui
ci sono più manuali storici).
- La contemporaneità fino a qualche decennio fa non esisteva ed al massimo si arrivava alla
storia del risorgimento perché c’era il pregiudizio che la storia contemporanea, essendo troppo
vicina al presente, non poteva essere analizzata. Ad oggi però si creda sia possibile fare storia
anche riguardo alla più vicina guerra in Ucraina perché la storia non è più vista come un
semplice racconto di fatti ma è porsi alcune domande, fare delle analogie e provare a
rintracciare delle cause.
- La storia contemporanea, in Inghilterra, prende il periodo dal secondo dopoguerra ad oggi
(1945-oggi). In Italia la storia contemporanea va dalla Rivoluzione francese ad oggi (1815-oggi).
- Decidere quando inizia la storia contemporanea è qualcosa di anacronistico: noi, sulla base di
alcuni eventi che riteniamo fondamentali, torniamo indietro fino al momento in cui riteniamo che
quelle cose abbiano iniziato ad esserci, fino al momento in cui riteniamo che siano stati gettati i
primi semi che hanno dato alla luce quei determinati eventi.
- Noi partiremo dal 1870 perché è in questo periodo che nasce gran parte dell’Europa come la
vediamo oggi.
- Tuttavia vi sono degli antecedenti importanti: il più importante tra tutti riguarda il gruppo di
sommosse avvenute tra il 1848 ed il 1849 che hanno fatto si ce l’Europa cadesse nelle mani del
popolo.

RIVOLTE DEL 1848


Non serve imparare data per data a
memoria tutte le tabelle (es. quella della
legislazione razziale in germania ma
basta sapere i fatti avvenuti.

- È uno dei più grandi soppiantamenti di natura politica che, in verità, non ha prodotto alcun che
perché molte delle costituzioni richieste e delle altre conquiste di quegli anni poi, negli anni a
venire, scomparirono quasi silenziosamente.
- Nel 1848 molta della popolazione europea ha fame, sono anni di cattivi raccolti ed una
produzione agricola scarsa, al tempo, comportava la morte. Milioni di persone muoiono di fame
in Irlanda perché un germe delle patate stava piegando la produzione di cibo del Paese e ciò
creò un cambio demografico, di usi e di costumi veramente rilevante.

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Da questo si può capire che la causa della rivoluzione del 1848 è la condizione precaria della
vita e della salute di moltissime persone a causa della fame.
- Un tratto particolare della rivoluzione del 1848 è l’invenzione della barricata: la creazione di
mura e blocchi lungo le strade avvalendosi di ciò che si poteva trovare in giro, con l’intento di
fermare l’avanzata delle truppe governative che arrivavano per calmare le sommosse.
- È un fenomeno che riguarda tutta l’Europa: Italia, Francia, Germania, Austria, Ungheria …
- Le rivendicazioni sono di carattere costituzionale ed anche però nazionale. Vogliono quindi una
Costituzione ed una Nazione (stop imperi).
- Proprio per unificare tutti coloro che si sentono italiani o tutti coloro che si sentono ungheresi,
spuntano le prime bandiere (es. Re d’Italia Carlo Alberto fa issare il tricolore con il sigillo dei
Savoia). -> idea di una Nazione che esiste a fianco di una casa regnante: lo Stato si identifica
col sovrano e la famiglia che lo governa.
- La rivoluzione del 1848 assume caratteristiche diverse da Paese a Paese:
A) ha forte carattere nazionale in Ungheria;
B) in parte ce l’ha in Italia;
C) in Germania pone le basi per la costituzione;
D) in Francia da l’addio al secondo impero.

- Spesso le costituzioni erano una sorta di “contentino” concesso dall’alto dalle famiglie che
governavano quel luogo (in Italia infatti c’erano più costituzioni perché una era, per esempio,
concessa dai Borboni, una dai Savoia, una dal Papa ecc.). Le costituzioni al tempo andavano e
venivano: era abbastanza comune che un sovrano dinnanzi alle rivolte concedesse una
costituzione. Tali documenti però, in molti casi, non sono costituzioni rigide ma sono
costituzioni che possono essere modificare con semplicità.
- La costituzione ovviamente garantiva dei diritti ma, essendo scritta dal sovrano in carica, esso
si riguardava bene dal concedere diritti che limitassero il suo potere.
- Le prime rivolte nascono a Palermo ed il Re Ferdinando I dei Borbone la prima cosa che fa
quando vede la gente in piazza non è mandare l’esercito, ma concedere una costituzione.
Le notizie viaggiano e scoppia la vampata in tutta Europa.
- In Francia c’è una monarchia ma nonostante ciò esistono delle limitate libertà tra cui quella di
associazione. Allora la gente organizza una serie di enormi banchetti in strada dove mangiare e
bere per fare propaganda politica e radunare la gente nelle strade così da protestare tutti
assieme a gran voce contro il governo. La rivoluzione in Francia nasce perché uno di questi
banchetti viene vietato dalla polizia ed inizia la protesta con centinaia di migliaia di persone che
scendono in piazza cogliendo impreparato il re Luigi Filippo che dopo soli due giorni abdica
lasciando il trono scoperto e nelle mani degli organizzatori di questi banchetti in strada, che
creano la repubblica.

ESEMPI DI UTILIZZO DELLA STORIA


- Mussolini nel discorso della proclamazione dell’Impero Italiano a Piazza Venezia ha tirato in
ballo l’Impero Romano. Questa è una caratteristica di tutta l’epoca fascista in quanto questo
attaccamento all’Sacro Romano Impero lo si vedrà in testamenti, documenti, modi di parlare,
modalità di organizzazione, per esempio, dell’esercito, architetture, discorsi ecc. perché
l’intento primario di Mussolini era quello, per l’appunto, di ricreare l’Impero Romano.
- Nello stesso modo Putin nel 2022, nel discorso in cui giustifica e motiva l’inizio della guerra in
Ucraina, si avvale di parecchia storia: afferma sostanzialmente che l’Ucraina e la Russia sono
due Stati a se stanti, però in per diversi motivi storici la comunità è la stessa.
- Entrambi vanno indietro nel passato alla ricerca degli elementi necessari a giustificare quello
che vogliono fare nel presente.

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LEZIONE 2:
IL 1848 ED I PROCESSI DI UNIFICAZIONE
- Il vero scombussolamento dovuto a queste rivolte avverrà con i due processi di unificazione
dell’Italia e della Germania. Questi compattano in due stati unici delle realtà che prima erano
scomposte (basti pensare che in Italia c’era il gran ducato delle due Sicilie, il lombardo-veneto,
gli stati della chiesa ecc.) limitandone le libertà che avevano prima.

- La rivoluzione in Austria -> Austria era visto come uno stato solidissimo ed efficiente dal punto
ed Italia di vista militare, uno dei più antichi stati ma che già in quel periodo
era multietnico/multinazionale (nell’impero si ci sono molte
popolazioni: tedeschi, ungheresi, italiani, cechi, slovacchi ed altre
popolazioni slave).
-> quando la rivoluzione arriva a Vienna (capitale), scoppia a causa di
vite complicate e la richiesta di una costituzione. Nasce tramite
modalità ricorrente: mobilitazione delle masse con folla in piazza.
-> poi si diffonde sia a Milano che a Venezia e qui desta
preoccupazione perché il lombardo-veneto all’epoca era un
territorio fondamentale per la finanza di tutto l’impero austriaco: era
il più ricco e quello che pagava più tasse.
-> l’imperatore, Ferdinando I, con la folla sotto casa, promette una
costituzione e licenzia Metternich come a voler dire “il vecchio
sistema è finito, le cose cambiano”.
-> ciò nonostante le rivolte non si fermano ma si spostano con maggior
intensità a Milano (cinque giornate di Milano: la popolazione
milanese prende il controllo della città, erigono barricate ed
attaccano i palazzi del potere) ed a Venezia. A questo punto il
comandante austriaco del Lombardo Veneto, Joseph Radenski,
scappa da Milano e si rifugia nel Quadrilatero (quattro fortezze nelle
quali si rifugia l’esercito austriaco).
-> una cosa simile accade anche a Venezia, dove la rivoluzione ha a
capo Daniele Manin che, riprendendo il mito della Repubblica di
Venezia (la Serenissima), da il via alla rivolta.
-> le principali città dell’impero (Vienna, Budapest, Milano, Venezia)
sono ufficialmente sotto controllo dei rivoltosi, il governo imperiale è
precario e vengono fatte delle concessioni per guadagnare tempo
anziché tirare fuori le armi.
-> nel frattempo Ferdinando I riprende un po’ in mano la situazione e,
tramite lo strumento migliore che ha a disposizione, ferma la rivolta.
Infatti si avvale dell’esercito avanzando contro Praga in direzione di
Budapest dove il leader dei rivoltosi è Kossuth.
-> rispetto agli altri paesi quindi, in Austria si decide di intervenire
militarmente contro i rivoltosi, i quali però si sono anche loro
organizzati in eserciti.
L’esercito imperiale però sfrutta le divisioni e la molteplicità di popoli
all’interno dell’impero a proprio favore: l’esercito imperiale che
combatte contro gli ungheresi è formato in gran parte da croati, i
quali non sono per nulla contenti ed amici degli ungheresi.
L’imperatore quindi sfrutta delle animosità di carattere nazionale
interne all’impero per riprendere in mano la situazione.
-> nel frattempo il re di Sardegna Carlo Alberto decide di sfruttare
questo indebolimento dell’Austria a suo favore e dichiara guerra a
quest’ultima col fine di annettere il lombardo veneto al Piemonte
ergendosi a Re d’Italia e sfruttando così il carattere nazionale e la
volontà degli italiani di essere italiani e non sotto l’impero austriaco
(guerra per unificare l’Italia).
-> i consiglieri di Ferdinando I gli consigliano di abdicare. Lo fa e sale al
trono suo nipote, Francesco Giuseppe e l’impero riprende in mano
la situazione.
-> nel territorio italiano Radenski, dopo le cinque giornate di Milano, si
era nascosto nel Quadrilatero per una ritirata strategica perché sa
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che per riprendere Milano militarmente avrebbe dovuto mettere in
serio pericolo il proprio esercito quindi decide di ritirarsi ed
attendere che i milanesi si calmassero.
-> ne approfitta Carlo Alberto (come abbiamo detto) ma subisce due
sconfitte nette da parte dell’esercito di Radenski (governatore
austriaco del lombardo veneto) che è meglio organizzato.
-> a Roma il papa Pio IX, che aveva benedetto la guerra di Carlo
Alberto per la riunificazione dell’Italia, cambia idea e capisce che la
rivoluzione può essere molto pericolosa anche per lui.
-> la rivoluzione infatti arriva anche a Roma dove il ministro dello Stato
Pontificio (che sta appena sotto al papa) viene linciato dalla folla ed
il papa, spaventato, si ritira a Gaeta.
-> questa retromarcia del papa che prima supporta la rivolta e poi
cambia idea viene vista come un tradimento dai molti volontari che
avevano partecipato alle due battaglie di Carlo Alberto. Si inizia
quindi a sviluppare un profondo anti-clericesimo.
-> il papa, scappato a Gaeta, lascia incustodita Roma dove quindi
viene proclamata la Repubblica guidata da un triumvirato il cui capo
è Giuseppe Mazzini.
-> papa chiede aiuto alle grandi potenze europee per liberare Roma ed
arrivano i francesi.

- Quando nel 1848 scoppia la rivoluzione, una delle prime cose che fa Carlo Alberto è concedere
una costituzione per placare gli animi (come fecero più o meno tutti i sovrani). Nasce quindi lo
Statuto Albertino che rimarrà in vigore fino al 1945. Eccone alcuni passi:

ESTRATTO DI STATUTO DESCRIZIONE / COMMENTO

Con lealtà di Re e con affetto di Padre Noi veniamo oggi a Gran leccata di culo ai sudditi come a voler dire “sappiamo
compiere quanto avevamo annunziato ai Nostri amatissimi quello che sta accadendo e ciò nonostante non interveniamo
sudditi col Nostro proclama dell'8 dell'ultimo scorso febbraio, con le armi, bensì crediamo in voi.
con cui abbiamo voluto dimostrare, in mezzo agli eventi
straordinari che circondavano il paese, come la Nostra
confidenza in loro crescesse colla gravità delle circostanze, […]

[…] e come prendendo unicamente consiglio dagli impulsi del Quando parla di Nazione, Carlo Alberto non parla della sua
Nostro cuore fosse ferma Nostra intenzione di conformare le loro Sardegna, ma ha in mente la nazione italiana. Non c’è ancora ma
sorti alla ragione dei tempi, agli interessi ed alla dignità della la vuole costruire con lo statuto e con l’esercito.
Nazione.

Art. 1. - La Religione Cattolica, Apostolica e Romana è la sola Mette avanti le mani dicendo che la religione principale è quella
Religione dello Stato. Gli altri culti ora esistenti sono tollerati cattolica (per pararsi il culo dal papa) ma che ciò nonostante si
conformemente alle leggi. tollerano tutte.

Art. 3. - Il potere legislativo sarà collettivamente esercitato dal Re Il re dice di avere una parte del potere legislativo
e da due Camere: il Senato, e quella dei Deputati.

Art. 5. - Al Re solo appartiene il potere esecutivo. Egli è il Capo Sottolinea come SOLO al re appartenga il potere esecutivo,
Supremo dello Stato: comanda tutte le forze di terra e di mare; nonostante l’esistenza delle camere che comunque lui ha la
dichiara la guerra: fa i trattati di pace, d'alleanza, di commercio possibilità di sciogliere.
ed altri, dandone notizia alle Camere tosto che l'interesse e la
sicurezza dello Stato il permettano, ed unendovi le
comunicazioni opportune. I trattati che importassero un onere
alle finanze, o variazione di territorio dello Stato, non avranno
effetto se non dopo ottenuto l'assenso delle Camere.

Art. 24. - Tutti i regnicoli, qualunque sia il loro titolo o grado, Con questo articolo esclude più di metà della popolazione:
sono eguali dinanzi alla legge. Tutti godono egualmente i diritti donne e persone che non hanno titolo di studio valido.
civili e politici, e sono ammissibili alle cariche civili, e militari,
salve le eccezioni determinate dalle Leggi.

Art. 32. - E' riconosciuto il diritto di adunarsi pacificamente e È il diritto di associazione in qualche club privato nelle case
senz'armi, uniformandosi alle leggi che possono regolarne private, però per fare una riunione in pubblico c’è bisogno del
l'esercizio nell'interesse della cosa pubblica. Questa permesso della polizia.
disposizione non è applicabile alle adunanze in luoghi pubblici,
od aperti al pubblico, i quali rimangono intieramente soggetti alle
leggi di polizia.

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RIASSUMENDO…

In Francia Popolo scende in piazza, Re scappa, Re


abdica, viene proclamata la Repubblica,
nasce un nuovo Stato.

In Austria Grosse difficoltà dell’Impero, mosse


tattiche dell’imperatore, repressione
militare, ripresa della situazione.

In Italia Varie insurrezioni ma fail di Carlo Alberto


che voleva approfittare della debolezza
austriaca per annettere la Lombardia ed il
Veneto all’Italia.

- La rivoluzione in Germania -> il re di Prussia è Federico Guglielmo IV che difronte alle rivolte
crea una costituzione tramite un’assemblea costituente per far si
che venisse eletta a suffragio universale (un classico…).
-> nel frattempo scoppiano rivolte in tutti gli staterelli che formavano
la Germania e quindi ci si mobilita per creare una maxi-
assemblea costituente che in qualche modo includesse tutti gli
stati (attraverso i rispettivi duca e sovrani) e non solo la Prussia
(Assemblea Nazionale di Francoforte).
-> in Polonia, che faceva parte dell’impero tedesco ma che non
venne inclusa (come anche tutti gli altri stati dell’impero ma che
erano sostanzialmente al di fuori dei confini tedeschi - razzismo),
scoppiano sommosse e rivolte per l’indipendenza, ma vengono
fermate con l’esercito.
-> appena ripreso il controllo della situazione Federico Guglielmo IV
si rimangia le promesse dette per quanto riguarda la creazione di
una costituzione eletta tramite un’assemblea costituente e
concede una costituzione in cui però ci sono dei fortissimi poteri
dati al sovrano.
-> l’Assemblea Nazionale di Francoforte resta in piedi ed offre la
corona di imperatore tedesco al re di Prussia. Così facendo si
crea l’opzione piccolo tedesca = l’assemblea decide che se ci sarà mai una
Germania unita, sarà una Germania che non comprenderà i tedeschi che vivono sotto
l’impero austriaco. Così facendo l’Austria verrebbe esclusa dal neo-stato e questo
sarebbe comandato dalla più grande potenza tedesca: la Prussia.
-> colpo di scena: il re di Prussia rinuncia dicendo di non volere la
corona perché qualcuno lo incorona, ma che lo diventerebbe solo
se fosse lui a volerlo diventare.
-> ciliegina sulla torta: nel 1849 Federico Guglielmo IV scioglie anche
l’Assemblea Nazionale di Francoforte. Morale della favola: il ’48 in
Germania si risolve con un’affermazione chiara e netta della
Prussia e diventa chiaro che se ci sarà un’unificazione questa
sarà ottenuta attraverso le armi -> il re di Prussia non vuole
esserlo con una sorta di legitimizzazione dal basso, ma perché lui
conquista ed assume il controllo del territorio.

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LEZIONE 3:
PROCESSI DI UNIFICAZIONE NAZIONALE ITALIANO E TEDESCO
(POST 1848)
- Il ’48 sembra una sorta di buco nell’acqua, però in qualche modo in realtà le onde prodotte dal
sasso che cade nello stagno piano piano si propagano e diventano sempre più alte:
inizialmente sembrava che non fosse cambiato niente a livello di riconfigurazione di territori, ma
nel giro di una ventina di anni tutta l’Europa cambiò radicalmente.

- In Francia -> c’era stata la rivola, il re Luigi Filippo se ne andò, fu stata creata un’assemblea
costituente che aveva definito una costituzione in cui si eleggeva la camera ed il
presidente della repubblica col suffragio universale. Nel dicembre del ’48 si
tengono queste elezioni presidenziali e viene eletto il nipote di Napoleone
Bonaparte: Luigi Bonaparte.
-> Appena salito al potere, una delle primissime cose che fa è inviare un contingente
francese a Roma per liberarla dalla Repubblica Romana di Mazzini (insorta dopo
che il Papa decidette di lasciare Roma ed andare a Gaeta a seguito delle rivolte) e
permettere al Papa di tornare a casa sua.
-> Tra maggio e giugno del 1850 il presidente Luigi Bonaparte restringe il suffragio
universale utilizzando la base censitaria e limita la libertà di stampa.
-> Nel 1851 convoca un plebiscito (= non è un’elezione, bensì una sorta di
referendum: si chiede al popolo se vogliono un determinato cambiamento, ma
questa scelta è limitata da un si/no, limitando la libertà di scelta pur mantenendo
un certo tono democratico) e diventa imperatore dei francesi, provando a
ripristinare il sogno imperiale che aveva il suo predecessore, col nome di
Napoleone III. Scioglie la camera e crea una nuova costituzione che gli permette
di ottenere enormi poteri.
-> Napoleone III introduce un nuovo stile di fare politica rinominato Bonapartismo e
che consiste nel combinare un sistema autoritario, in cui le libertà di scelta sono
limitate, con il plebiscito, che permetteva comunque al popolo di quantomeno
credere di far sentire la propria voce in capitolo.
-> È importante tenere sullo sfondo anche la questione francese.

- Quello in foto è Camillo Benso conte di Cavour, figura fondamentale nel processo di
unificazione italiana durante la seconda guerra d’indipendenza.
- Siamo nel 1860 quando Cavour scrisse una lettera in cui affermava che con un parlamento e
governo onesto si sarebbero potute ottenere tante più cose positive che non con un regime
assoluto. Un inno alla democrazia da parte di un uomo che è un conservatore e che quindi ha in
mente un parlamento pieno zeppo di persone come lui: di piccoli/medi proprietari terrieri, di
funzionari dello stato, di gente dell’élite e della medio-alta borghesia.
Soprattutto lui non ha in mente alcuno stato repubblicano: lo stato dev’essere monarchico e
parlamentare.
- Cavour è uno dei grandi artefici di un’interpretazione parlamentare e liberale dello Statuto
Albertino. Lo Statuto dice che il governo è nominato dal re ed è espressione del re, che questo
al mattino si alza e decide che persona x è il presidente del consiglio ed il parlamento non può
contestarlo; Cavour riesce a tradurre questo e fare si che sia il parlamento a votare la fiducia al
presidente del consiglio ed il re sancisce ciò che è stato deciso dal parlamento.
- Cavour avvia una politica economica liberista, ovvero favorevole al libero scambio, favorendo lo
scambio internazionale di merci senza l’intervento dello stato.

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- Garibaldi e Vittorio Emanuele II, altri due protagonisti nell’Italia post 1848.
- Cavour, come abbiamo detto, avvia una politica economica liberista fatta di costruzione di
infrastrutture come la rete ferroviaria ed un incremento della produzione dell’agricoltura con la
pianura padana che in quel periodo divenne la massima produttrice europea di grano.
- Il governo, tramite le leggi siccardi porta avanti un confronto molto duro con la chiesa. La
classe dirigente piemontese, e poi italiana, è una classe dirigente anti-clericale.
- Cavour è anche molto abile in politica estera: nel 1854 un piccolo contingente di truppe
piemontesi partecipa ad una guerra a fianco dell’impero zarista contro l’impero ottomano. La
guerra di Crimea è importante per il Piemonte perché è il momento in cui il regno di Piemonte si
afferma sulla scena internazionale e, quando Cavour siede sul tavolo della pace con i
rappresentanti delle altre grandi potenze europee, inizia a mettere la pulce nelle orecchie che il
Piemonte vuole portare avanti il progetto di unificazione italiana.
- 1858 -> accordi di propier -> Cavour ottiene l’alleanza di Napoleone III e della Francia.
- Garibaldi prova ad unificare l’Italia ma i suoi moti di Mantova, Milano e Genova non portano a
molto e capisce che per fare ciò necessita di uno stato ed un esercito alle spalle: capisce che
ha bisogno dell’alleanza del Piemonte di Vittorio Emanuele II e Cavour, seppur lui sia
democratico convinto e Cavour e Vittorio Emanuele II monarchici.

- Unità d’Italia avviene in tre fasi:


1) guerra contro Austria e spedizione dei mille di Garibaldi contro il Regno delle Due Sicilie:
- dal 1859 al 1861.
- Piemonte è alleato con la Francia.
- Austria dichiara guerra al regno di Piemonte, le truppe francesi accorrono a seguito
dell’alleanza, il Piemonte vince in due battaglie (Solferino e San Martino) però sono due
battaglie estremamente sanguinose.
- Napoleone III senza dire niente a Vittorio Emanuele II firma in gran segreto l’armistizio di
Villafranca e si allea con l’Austria. Piemontesi e volontari si sentono traditi da Napoleone III
come si sentirono traditi dal Papa Pio IX quella volta. La notizia fa il giro d’Italia tramite i
vari volontari che aiutarono i piemontesi nelle due battaglie e fa nascere un senso di
patriottismo in tutti gli staterelli nel suolo italiano e molti volontari e personaggi di classi
sociali elevate iniziano a remare a favore dell’unificazione. Scoppiano insurrezioni negli
staterelli dell’Italia centrale a favore della causa italiana, vengono allontanati i sovrani, si
formano dei governi provvisori con l’obiettivo di annettere gli stati al Piemonte.
- Garibaldi parte con mille volontari diretto in una missione suicida: si vuole scontrare
contro il regno delle due Sicilie con due o tre barchette con mille volontari. Sembra una
guerra persa in partenza eppure, pompati dal grande senso di patriottismo nato dopo il
tradimento di Napoleone e grazie anche ad uno scontento generale dei sudditi dei
Borbone, Garibaldi ottenne una serie di importanti vittorie riuscendo a conquistare, a
partire dalla Sicilia, tutto il mezzogiorno, lungo il rientro verso il Piemonte.
Lungo il rientro Garibaldi incontra Vittorio Emanuele II che, contemporaneamente alla sua
risalita, stava scendendo verso sud assieme ad un esercito di volontari dei vari staterelli
italiani ed a metà strada si incontrarono e Garibaldi cedette tutto ciò che aveva
conquistato a Vittorio Emanuele II completando il primo pezzo dell’unità d’Italia.
- Nel 1861 venne proclamato, dal Parlamento Piemontese, il Regno d’Italia.
2) guerra tra Austria e Prussia per l’annessione del Veneto nel 1866:
- dopo la proclamazione del Regno d’Italia, l’unione non è ancora terminata perché c’è il
Veneto che è fuori e c’è ancora la cosiddetta questione romana.
- nel 1866 ci fu la seconda fase della guerra d’indipendenza della Prussia, guidata da
Bismarck. In questa fase la Prussia si allea con Italia e Francia per mettere fuori dai giochi
dell’unificazione tedesca l’Austria e nella battaglia di Sadowa l’Austria viene sconfitta,
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perde il Veneto il quale viene annesso all’Italia.

3) breccia di Porta Pia con i bersaglieri che entrano a Roma.


- L’unione non è ancora terminata perché c’è ancora la cosiddetta questione romana.
- Il Papa, spaventato, scomunica chiunque abbia contribuito alla creazione del Regno
d’Italia ma però gli viene restituito il gesto perché nel 1865 viene introdotto il matrimonio
civile, l’anno successivo inizia un processo di incameramento dei beni ecclesiastici anche
in territori annessi da poco (esattamente come l’incameramento dei beni in Piemonte che
fece Cavour) e attraverso le leggi delle guarentigie si cerca di venire incontro ad un certo
accomodamento con la chiesa.
- La questione romana però si risolverà solo nel 1870 quando Vittorio Emanuele II manda i
bersaglieri a Roma ed avvenne la Breccia di Porta Pia con spostamento della capitale a
Roma. Dopodiché, nel 1871, attraverso la legge delle guarentigie si cerca di stipulare un
contratto di convivenza tra stato e chiesa su suolo italiano.

- Ci sono aspri dibattiti sulla forma da dare al nuovo Stato. C’è chi, per esempio, vuole il
federalismo (come ora in America) ma alla fine prevale un sistema accentrato in cui i comuni e
le provincie hanno poteri molto limitati. Viene istituito il prefetto, ovvero un funzionario dello
stato che rappresenta il governo nella provincia. Tutte le questioni di ordine pubblico, sanità
ecc. sono di prerogativa del prefetto, che viene nominato dal governo.
Vengono create 59 provincie ed a supervisionare l’ordine pubblico in ogni provincia c’è un
prefetto.
Le leggi che prima erano solo piemontesi vengono estese a tutto il Regno d’Italia.
- Nel sud italia però è in atto una vera e propria guerra civile: il fenomeno del brigantaggio.
Il brigantaggio è dovuto a persone che non si rassegnano alla creazione del regno ed abitanti
che vivono in condizioni molto precarie. È un fenomeno estremamente complesso ed a cui il
nuovo stato reagisce col pugno di ferro attraverso l’invio dell’esercito, attraverso il ricorso alla
guardia nazionale (milizia volontaria), attraverso la creazione di tribunali molto severi che
processano i briganti ed attraverso numerose leggi, tra cui la legge Pica che restringe di molto
le libertà statutarie, dello Statuto Albertino.

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LEZIONE 4:
L’UNIFICAZIONE TEDESCA (capitolo 3)
• L’unificazione italiana da una smossa all’intero quadro europeo: crea un vero e proprio effetto
domino con una serie di conseguenze importanti anche per altri Paesi come la Francia e la
Germania.
• L’unificazione tedesca è un vero e proprio terremoto: cadono stati ed imperi e dal momento in
cui la Germania diventa uno stato, nel 1871, la carta geografica sarà la stessa fino alla WWI.

• In Prussia, prima del 1871, c’è un sistema politico e sociale che si basa sull’alleanza del re con i
junker. Bismarck è lo junker più famoso che ci sia.
• Junker = padroni assoluti nelle terre di loro proprietà, i contadini che lavorano le terre sono al
servizio degli junker.
= grandi proprietari terrieri che hanno il totale controllo sulle terre a loro riconosciute e
che controllano i braccianti, che sono cittadini che lavorano per il junker, il quale fa da
capo, li controlla e gli da da lavorare.
= bracciante -> uomo che lavora la terra, lavora e viene pagato a giornata. Non
lavoravano molti giorni perché non erano chiamati ogni giornata.
-> una gran parte dei sistemi agricoli europei di quel periodo si basano
ancora sui braccianti, una massa di lavoratori disposti a ricevere pochi
soldi ed a lavorare a giornata. Lavorano nei periodi di maggior
coltivazione
-> il nome “bracciante” deriva dal fatto che essi sono proprietari solo delle
loro braccia.
-> quando bracciante riceve una scheda elettorale, deve andare dal suo
padrone e chiedergli cosa deve votare. Inoltre, a rimarcare la vita molto
dura dei contadini, c’è una legge che vietava gli scioperi agrari. In
questo periodo in Germania (1870-1880) le campagne sono
conservatrici e le città sono più aperte democratiche liberali, tant’è che
nelle fabbriche si potevano ergere scioperi.
• Tutto il sistema politico della Prussia di questo decennio si basa su questa alleanza tra junker e
governo che prende le forme anche di un’assoluta centralità dell’esercito nella vita politica ed
istituzionale. Solitamente sono gli stati a possedere un esercito per difendersi; in Germania
invece in quel tempo era l’esercito a possedere lo stato. L’unico strumento in grado di impedire
ai militari di fare ciò che vogliono è il parlamento perché il parlamento passa le leggi di bilancio
dell’esercito: se il parlamento non concede i soldi, l’esercito non poteva agire.

• Bismarck -> colui che guida il processo di unificazione tedesca.


-> è uno junker ed è, al tempo, il primo ministro (= cancelliere) del governo prussiano
nel periodo in cui la Prussia è il più grande stato dell’impero tedesco. È un genio
della diplomazia e della politica ed ha una visione chiarissima di come dev’essere
portata avanti l’unificazione tedesca.
-> secondo lui l’unificazione va portata avanti dall’esercito, che deve fare delle guerre
attraverso cui ottenere l’unificazione di tutti gli stati tedeschi, i quali non tutti erano
d’accordo sulla supremazia della Prussia. Quindi la guerra serve per annettere i
territori esteri confinanti e per convincere gli stati tedeschi, contrari all’unificazione,
ad essere unificati sotto la Prussia.
-> Bismarck è convinto che questo si possa ottenere attraverso un esercito moderno
e potente, tant’è che incentiva armamenti moderni (= nuovi fucili e nuovi cannoni)
ed incentiva la produzione industriale (soprattutto industria pesante, che è
funzionale allo sforzo bellico).
Alleanza tra segale ed acciaio = la segale rappresenta la classe degli junker e
l’acciaio rappresenta una nuova classe
imprenditoriale che sta emergendo: quella dei
produttori delle industrie pesanti che stanno
nascendo ora sul suolo tedesco.
-> per fare questa guerra Bismarck rafforza l’esercito con tre strumenti principali:
1) coscrizione obbligatoria = nell’esercito di Bismarck tutti i maschi appena
compiono 21 anni devono entrare nell’esercito.
9
2) modernizzazione degli armamenti
3) costruzione di un’importante rete ferroviaria = attraverso la costruzione di una
grande rete ferroviaria, Bismark
riesce a risolvere il problema della
mobilitazione degli eserciti: per
essere efficiente, un esercito deve
essere veloce.
-> secondo lui la guerra deve avvenire in tre tappe:
1) riconquista di alcuni ducati danesi = fase di riscaldamento per testare il grado di
efficienza del suo esercito. Si allea con gli
austriaci per annettere due ducati danesi,
che diventano parte della Prussia.
= Bismarck così facendo si fa buona l’Austria,
con l’intento di fregarla poco dopo.
2) eliminazione dell’intromissione dell’Austria = seconda fase, che avviene due anni
dopo. Nel 1866 Bismarck si allea
con Italia e Francia, col fine di
pararsi le spalle. Assicurandosi
queste alleanze dichiara guerra
all’Austria, che viene sconfitta nel
1866. Sconfiggendo l’Austria
Bismarck ottiene: l’esclusione
dell’Austria dall’unificazione
tedesca, la sua supremazia sulla
base dell’esercito e la benevolenza
della Francia e dell’Italia.
= Austria a Sadowa perde e di
conseguenza perde anche il Veneto,
che era importantissimo per
l’economia dell’impero austriaco. A
questo punto ci fu un grande
ripensamento: l’imperatore
Francesco Giuseppe vuole evitare a
tutti i costi di riprovare le grane di 20
anni prima: non vuole perdere il
controllo del proprio Stato, non
vuole che ci sia qualcosa di simile
alle rivoluzioni del 1848. Di
conseguenza, nel 1867, avviene la
divisione in due dell’impero (impero
austro-ungarico). L’impero viene
diviso in due stati autonomi, Austria
ed Ungheria, con un parlamento
ciascuno, un governo, leggi proprie,
lingua propria, ognuno con il proprio
esercito. Sono due stati
completamente divisi ma governati
dallo stesso sovrano, Francesco
Giuseppe (esiste un governo
austriaco, un governo ungherese ed
un governo imperiale che governa
su entrambi).
1871 impero Austroungarico.
3) eliminazione della Francia di Napoleone III = Napoleone III si accorge che la
Prussia ha un esercito molto temibile.
Bismarck tarocca un telegramma e lo
diffonde. All’interno di questo
telegramma si evince che
l’imperatore tedesco non vuole avere
a che fare con i francesi, cercando
10
così di provocare il governo francese.
I francesi si indignano e la Francia
dichiara guerra alla Prussia (trappola
di Bismarck riuscita).
Bismarck da ai francesi quello che
vogliono e manda il suo esercito a
combattere ed in 6 settimane
sconfigge la Francia nella battaglia di
Sedan del 1870.
= La sconfitta di Sedan ha due
conseguenze fondamentali:
1) Proclamazione della Repubblica in
Francia: Napoleone III viene fatto
prigioniero dai prussiani ed in
Francia crolla l’impero di
Napoleone III e viene proclamata
la Repubblica (terza repubblica).
2) Bismarck non si accontenta di
sconfiggere le truppe francesi, ma
vuole proprio umiliare la Francia e
quindi ordina alle sue truppe di
marciare per Parigi, ma
effettivamente lo fanno a Versailles
nel salone degli specchi dove
proclamano Guglielmo I Re di
Prussia e imperatore di Germania.

• Impero tedesco -> nell’impero tedesco ora ogni stato ha il proprio parlamento e governo ma c’è
un parlamento e un governo anche imperiale che governa su tutti gli Stati. La
Costituzione tedesca è simile a quella precedente: il governo è retto dal
cancelliere che viene scelto dall’imperatore sulla base di sue considerazioni
personali.
-> questi sono stati federali in cui c’è un’autonomia dei vecchi stati tedeschi
però solo il cancelliere può avere l’ultima parola sulle cose di primaria
importanza. Questo sistema elegge un parlamento a suffragio universale
(sistema autoritario basato sul suffragio universale).
-> crolla il sistema degli junker.
-> questo sistema viene chiamato dagli storici autoritarismo democratico
perché è uno Stato in cui il governo fa quello che vuole, però il parlamento è
eletto a suffragio universale.

• III^ Repubblica in Francia -> il 4 settembre del 1870 viene proclamata la Repubblica, viene
firmato un armistizio (= trattato che conclude un conflitto. È diverso
dal trattato di pace che porta con se delle clausole).
-> al governo della neo Repubblica viene chiamato un ex ministro di
Napoleone III: Adolf Tiers.
-> Bismarck non si accontenta dall’Alsazia e della Lorena ma vuole
umiliare la Francia e vuole che non sia mai più una minaccia per la
Germania. Offre quindi un trattato di pace durissimo che prevede la
perdita dell’Alsazia e della Lorena e la marcia dell’esercito su Parigi.
Tiers, che ha come obbiettivo quello di far finire le ostilità e di voltar
pagina il prima possibile, è favorevole ad ingoiare il boccone
amaro; ma una parte importante della popolazione (soprattutto
nelle città) non era d’accordo: ad accettare il trattato di pace.
-> nel marzo del 1871 c’è un’insurrezione a Parigi contro i tedeschi e
contro il governo di Tiers. A guidare l’insurrezione è la Comune
(consiglio comunale di Parigi). Questa insurrezione suscita
l’entusiasmo di grandi uomini politici e rivoluzionari di tutta Europa.
-> Il punto di riferimento della sinistra dell’epoca era Marx. La Comune
si connota come un’organizzazione fortemente radicale, di sinistra
11
e che minaccia di sovvertire l’ordine sociale, le tradizionali
gerarchie sociali.
-> L’esercito del governo francese di Tiers reprime ne “la settimana di
sangue” la Comune, (evento importante perché sarà importante per
i livelli di legittimità della nuova terza Repubblica francese).

Prima Repubblica -> quella della rivoluzione francese.


Seconda Repubblica -> quella del ’48 di Napoleone
Bonaparte.
Terza Repubblica -> 1871-1940.

-> era uno Stato che per circa 5 anni resta senza Costituzione, ha solo
delle leggi costituzionali che entrano in vigore solo nel 1875 e
prevedevano che ci fosse un presidente della Repubblica eletto dal
parlamento. Dopo quello che era successo con Napoleone
(presidente eletto dal popolo e che si autoincorona imperatore,
hanno pensato fosse meglio evitare e metterci di mezzo il
parlamento). Come tutte le repubbliche parlamentari il ruolo più
importante è quello del presidente del consiglio, mentre il
presidente della Repubblica ha ruoli di garanzia sul funzionamento
dello Stato.
-> questa Repubblica nasce dalle stragi delle Comuni, ma è anche una
Repubblica che nasce con un’importante minoranza monarchica:
molti non sono contenti che lo stato sia una Repubblica, sognano
un ritorno di Luigi Filippo (cacciato nel 1848), e questa minoranza si
farà sentire svariate volte negli anni.

E IL REGNO UNITO?
• In tutto ciò la Gran Bretagna non ha avuto un ruolo importante.
• Si credono importanti rispetto a tutto il resto d’Europa. Uno dei caratteri che li rende speciali è il
fatto che hanno un sistema politico di cui sono molto orgogliosi e che fa di loro una monarchia
costituzionale a tutto tondo.
• In Gran Bretagna un ruolo fondamentale ce l’ha il parlamento che è formato da una camera dei
comuni ed una camera dei Lords.

12
• È una politica che controlla il voto:

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13
LEZIONE 5:
POLITICA DI MASSA (capitolo 1, 2, 7)
• La gran Bretagna rimane esclusa dall’ondata rivoluzionaria del ’48 ed ha un ruolo di secondo
piano per i processi di unificazione nazionale italiana e tedesca. Queste unificazioni hanno
portato a trasformazioni importanti a livello politico e geopolitico anche in altre potenze europee:
portano alla nascita della III^ Repubblica francese ed alla trasformazione dell’Impero
austroungarico.
• La Gran Bretagna fa da culla alla prima rivoluzione industriale (macchine a vapore e carbone). A
partire dagli anni ’70 del 1800, c’è stata la seconda rivoluzione industriale (elettricità). La prima
rivoluzione aveva trasformato l’industria leggera, la seconda rivoluzione è una rivoluzione
dell’industria pesante perché riguarda l’acciaio, i metalli, la produzione di macchinari per
produrre altri macchinari o beni. Una rivoluzione basata sull’elettricità permette la produzione in
larga scala di prodotti chimici e dunque di prodotti farmaceutici. Con la chimica c’è anche un
boom dei fertilizzanti e dunque dell’agricoltura in Europa.
• Con la seconda rivoluzione industriale la produzione viene industrializzata e la vita delle persone
cambia radicalmente: con l’elettricità aumentano le possibilità di ore di lavoro, e viene
incrementato il benessere generale delle persone perché da qui in avanti si riuscirà a godersi al
meglio il tempo libero.
• In questo periodo si ristrutturano anche i sistemi dei trasporti soprattutto dei treni, che iniziano a
diffondersi in tutta Europa, permettendo alle merci di spostarsi con maggior velocità.

Le trasformazioni dei sistemi di trasporto, la creazione di fertilizzanti, i


sistemi di stoccaggio moderni ecc. sarà una delle concause delle rivolte
che affiggeranno l’Italia tra 1897 ed il 1898 (moti di Milano) perché il
grano statunitense riuscirà a raggiungere l’Europa, rendendo il grano
italiano ed europeo troppo costoso.

• Per produrre in massa questi nuovi beni, in alcuni Paesi tra cui negli USA, vengono inventati
nuovi sistemi di produzione come per esempio il sistema taylorista (sistema basato sulla catena
di montaggio) -> Ford applica questo sistema per produrre molte più macchine a costo meno
elevato. Un operaio non fa il prodotto dall’inizio alla fine, ma ogni operaio fa
una cosa tutto il giorno.

• Dietro a questo immenso sviluppo industriale, c’è stata anche una riforma economica -> per la
prima volta vengono create banche mondiali e nazionali. In molti casi per finanziare lo sviluppo
industriale è necessario avere denaro a disposizione, e per questo nascono le banche miste
(banca che raccoglie e fa da deposito dei suoi clienti che versano i soldi in banca ed investe i
soldi in programmi, investimenti di natura soprattutto industriale) = per finanziare le industrie si
raccoglie il denaro dei risparmiatori. Anziché puntare su pochi investitori si punta su molti e
piccoli risparmiatori (sarà una delle cause del crollo della borsa nel ’29).
• Le trasformazioni del sistema produttivo portano ad una diminuzione dei prezzi (se prima per
creare un’automobile gli operai dovevano lavorare una settimana e di conseguenza l’auto
costava 10, ora con i nuovi sistemi di produzione, potendo produrre un’auto in tre giorni, ella
costerà 2).
• Vengono creati dei dazi protettivi, delle tasse per prevenire la concorrenza di merci che vengono
dall’estero.

14
• Queste trasformazioni epocali e l’abbassamento dei prezzi portano ad alcune conseguenze:
- Cresce il ruolo dello Stato in economia -> lo Stato interviene con politiche economiche,
aiuta determinati settori con tasse meno
pesanti, introduce politiche di natura
protezionista.
-> In Europa, soprattutto in Italia e Germania, il
protezionismo è importante per far decollare
l’industria locale, proteggere l’occupazione ed
evitare la concorrenza di beni proveniente
dall’estero.
- Crisi agraria -> accanto al progresso ed alle trasformazioni industriali, a partire dagli anni
’80 fino ai primissimi anni del 1900, c’è una crisi agraria che colpisce
soprattutto l’Europa poiché si pensava si fosse tornati indietro con la
produzione, invece ci fu stato solo un rallentamento della produzione.
-> la crisi agraria è dovuta anche ad una produzione del grano a basso costo
negli Usa ed in Russia. Entrambi questi Stati hanno in comune un’enorme
disponibilità di terreno, ed un modo di produrre molto redditizio: in Usa si
produce in maniera intensiva (in un ettaro punto a produrre il più possibile
attraverso macchinari, fertilizzanti, tecniche moderne), in Russia c’è una
produzione di natura estensiva (a me non interessa che un ettaro produca
il più possibile, tanto ho diecimila ettari a disposizione).
-> l’Europa viene letteralmente inondata di grano americano ed in parte
russo, i contadini europei si trovano senza lavoro e di conseguenza molti
si spostano nelle città per andare a lavorare nelle industrie, creando così
un esodo.

1810

1910

-> l’industrializzazione e le nuove tecnologie porta a dei cambiamenti di


natura sociale molto importanti, tra cui la fine in quasi tutta Europa dei
vincoli feudali (es. contadino che doveva chiedere il permesso al capo per
andare a votare e doveva chiedere cosa votare) e porta ad una mobilità
legittima dei contadini verso le città, facendo si che le campagne si
spopolino perché i contadini senza lavoro nei campi cercano una nuova
vita nelle fabbriche emergenti.

IL MOVIMENTO SOCIALISTA IN EUROPA


• Nel 1848 Marx scrive il manifesto del partito comunista nel quale uno dei concetti principali è la
divisione in classi della società: le classi principali sono la borghesia ed il proletariato.
- La borghesia è eterogenea ed è formata da imprenditori, uomini di stato, professionisti (quali
medici, ingegneri, commercianti, impiegati pubblici ecc.). Non sempre questi settori hanno
obbiettivi, strategie e punti di riferimento politici uguali ma tuttavia sentono di appartenere ad
un’unica classe sociale fondata su alcuni valori condivisi: l’importanza e l’onore della famiglia
e la forte etica del lavoro. La borghesia si distingue dalla vecchia nobiltà perché crede che la
ricchezza sia ottenuta con il lavoro e non per via ereditaria.
- Anche il proletariato (= classe operaia) è molto eterogenea al suo interno. È formata da operai
sfruttati e pagati molto poco, emarginati perché vivono nei quartieri operai in condizioni
igieniche pessime. Sono dipendenti, dipendono dai datori di lavoro o dallo Stato ed hanno un
lavoro salariato.

15
• Marx ed Engels, con il manifesto del partito comunista del 1848, danno un’interpretazione
storica e sociale della società europea che secondo loro è divisa in due classi principali:
borghesia e proletariato. La borghesia secondo loro è la classe dominante ed il proletariato è
basato sul lavoro salariato e dipendente.

• Secondo Marx dunque, data questa piramide del sistema capitalista, è necessaria la cosiddetta
lotta di classe -> il proletariato inizia una guerra, o meglio lotta di classe per ottenere i propri
diritti, così da ribaltare la società.
-> ciò non è mai avvenuto, ma Marx dice che quello che raccontava non lo
raccontava perché, come gli altri filosofi si è svegliato al mattino con in mente
qualcosa, ma perché studiando ed analizzando la storia del passato e del
presente riesce a prevedere che fine farà la società capitalista.
• Nel 1864 nasce la Prima Internazionale -> associazione internazionale dei lavoratori.
-> è un’occasione per pensare a come mettere in atto le
idee di Marx a livello nazionale ed europeo.
-> iniziano ad esserci le prime divisioni tra i riformisti (che
credono che la lotta di classe attraverso scioperi e
proteste, porti a delle riforme graduali del sistema
borghese-capitalistico) ed i rivoluzionari (che credono
che il crollo del sistema capitalistico si possa ottenere
tramite una rivoluzione, quindi tramite una presa
velocissima del potere).
-> alla fine non ci fu mai un accordo su che tipo di
rivoluzione mettere in atto.
• In Germania in questo periodo fa da nido al più grande e radicato partito socialista europeo, il
Partito Socialista dei Lavoratori di Germania. Le leggi antisocialiste emanate da Bismarck nei
primi anni ’90 mettono fuori legge il partito dei lavoratori tedeschi, che è costretto nel 1891 a
cambiare nome in SPD: Partito Socialdemocratico Tedesco.

1891
GERMANIA SPD -> Partito Socialdemocratico
Tedesco

1905
SFIO -> Sezione Francese
FRANCIA
dell’Internazionale Operaia

1889
AUSTRIA Partito socialdemocratico
austriaco

1892
ITALIA
PSI -> Partito Socialista Italiano

1898
RUSSIA Partito Operaio socialdemocratico
Russo

16
• Caratteristiche di un partito socialista -> è un partito fatto a piramide: c’è una direzione
nazionale (es. Partito Socialista Italiano) e le sedi locali
(es. Partito Socialista Patavino).
-> presenta uno statuto, ovvero un insieme di leggi che
regolamentano la vita del partito.
-> ogni anno avviene un congresso nazionale in cui si
definisce la linea politica del partito.
-> è un partito con uno schema gerarchico (militanti,
funzionari e deputati).
-> si basano sull’autofinanziamento (per essere iscritti al
partito bisogna pagare una tessera).
-> hanno giornali e riviste nazionali e locali.
-> svolgono molte azioni ricreative come ritrovi per bere
qualcosa o giocare a carte, per fare gruppo e fare
comunità.
-> presentano molti rituali e simboli che ricordano, per
esempio, i vari eccidi e stragi avvenute nella storia.
-> accanto ai partiti si consolidano dei grandi sindacati, i
quali sono autonomi dal partito ma avranno un
rapporto col partito stesso. I sindacati organizzano i
lavoratori.
-> lo sciopero (= astensione dal lavoro) è lo strumento di
lotta principale.

COME GOVERNARE LE MASSE


• Lo sviluppo dei partiti socialisti e dei sindacati è un enorme fattore di democratizzazione degli
Stati e delle società europee. Questo lo si vede andando ad analizzare le date in cui è stato
concesso il suffragio universale nei vari Paesi.
• Il suffragio universale è il primo stratagemma attuato dagli Stati per governare e “tenere sotto
controllo” tutte quelle persone che in così poco tempo si sono andate a concentrare nelle grandi
città.
• Suffragio universale nei vari Paesi:
- Francia -> 1871
- Germania -> 1871
- Spagna -> 1892
- Austria -> 1907
- Italia -> 1912-1913
• Quando si parla di suffragio universale si intende esclusivamente quello maschile; per il
suffragio universale femminile c’è ancora molta strada da fare.
• La seconda grande tecnica per tenere buone le masse sono le politiche repressive e le politiche
di massa -> molti Stati europei usano la politica della carota e del bastone: da un lato si
introducono misure d’aiuto, dall’altro si cerca di reprimere qualsiasi forma di
protesta.
-> es. in Germania ci furono le leggi antisocialiste emanate da Bismarck e che
bandivano i partiti socialisti (= bastone), ma al tempo stesso vennero emanate le
assicurazioni obbligatorie per malattie ed infortuni, che garantivano ai lavoratori di
non venire licenziati qualora si fossero ammalati o infortunati (= carota).

• La terza tecnica è la laicizzazione dello Stato -> (separazione sempre più netta tra la politica di
uno Stato e la chiesa.
-> a questa forte ondata anticattolica, i cattolici
reagiscono in due modi:
- avviando una politica sociale;
- alimentando le prime associazioni cattoliche.

17
POLITICHE DI NAZIONALIZZAZIONE
• La maggior parte degli europei non sanno leggere e scrivere, però ci sono profonde differenze
tra gli Stati:

• Questo ha delle ricadute importanti sulla partecipazione politica, sulla consapevolezza politica
ma anche sullo sviluppo economico del Paese.
• Per ovviare a questo problema vengono messi in atto processi di uniformazione linguistica (così
da avere un’unica lingua sul proprio territorio e far si che le persone non si avvalgano dei dialetti
per parlare, altrimenti un veneto ed un siciliano non si capirebbero mai tra di loro) e si cerca di
avere un sistema scolastico unico su tutto il territorio.
• L’allargamento dell’alfabetizzazione elementare ha un ruolo importante nei processi di
nazionalizzazione delle masse (= a partire dall’800 sempre più Stati della popolazione europea
iniziano a capire ed immaginare che cos’è il concetto di “Nazione”, iniziano a sentirsi parte del
proprio Paese).
• La Francia è anche noto come lo Stato educatore perché è il Paese che investì di più
sull’istruzione elementare, utilizzandola come strumento per trasformare i contadini in francesi
doc. In Francia: - costruirono nuove scuole;
- introdussero nei programmi tecniche e strumenti tecnologici;
- investirono nella formazione di maestri;
- si insegna a scuola l’igiene;
- introdussero le scienze nei programmi scolastici;
- si educava anche attraverso pratiche paramilitari , per sperimentare un modo
per trasformare i bambini in soldati in miniatura con la funzione di insegnare
valori fondamentali come la disciplina, l’ubbidienza e l’amore per la patria ed
insegnare alcuni rudimenti come tenere il fucile e sparare, prima che i ragazzi
facessero il servizio militare.

Nel 1892, per prepararsi ad una rivincita contro la Germania che nel
1870 batté la Francia occupando l’Alsazia e la Lorena, viene
rafforzato l’esercito attraverso la militarizzazione dei bambini
mediante l’iniziativa dei battaglioni scolastici -> dei doposcuola
inseriti nel programma scolastico in cui si insegna a marciare,
suonare i tamburi ed in alcuni casi ad usare le armi prima che
venisse imposta loro la leva militare.

• Quindi, il secondo grande strumento per nazionalizzare uno Stato è la formazione di un’esercito.
Il modello più diffuso in Europa è il modello prussiano (= coscrizione breve ma reclutamento
ampio. Tutti i maschi vanno a fare il servizio militare per un breve periodo di tempo che si aggira
intorno ai tre anni). Inoltre, durante il servizio militare, per coloro che magari abitavano lontano
dai luoghi dove veniva erogata l’educazione elementare, veniva data una seconda opportunità
tramite le scuole di reggimento, dove alcuni maestri-militari ti insegnavano i rudimenti per essere
un cittadino educato, saper leggere e scrivere.

18
• Un altro strumento di nazionalizzazione dello Stato prende forma sulla base delle feste nazionali
e della creazione di monumenti celebrativi -> es. il 14 luglio in Francia, il Vittoriano in Italia
(monumento a celebrazione di Vittorio Emanuele).

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LEZIONE 6:
UNO SGUARDO GLOBALE - America (cap 4-5)
• Costituzione americana -> America vince la guerra d’indipendenza contro la Gran Bretagna e nel
1787 scritta la Costituzione degli Stati Uniti d’America, che entra in
vigore due anni dopo. Tuttora gli Stati Uniti hanno ancora la
Costituzione del 1787 (vengono solo aggiunti emendamenti man
mano).
-> assetto federale = presidente viene eletto a suffragio universale
maschile con un’elezione indiretta. Il presidente
rappresenta il potere esecutivo, accanto a lui c’è il
potere legislativo formato dal congresso (eletto con
suffragio universale rispecchiando la grandezza
degli Stati - Stati più popolosi eleggono più
rappresentanti che andranno al congresso) e poi
c’è un senato in cui siedono due rappresentati per
ogni Stato.
= elezioni non sono diretta ma sono mediate
(= indirette) -> ogni Stato, tramite il voto, eleggono
un gran numero di elettori, i quali a
loro volta votano il Presidente.
-> la corte suprema, che ha potere giudiziario, è formata da giudici eletti
a vita, questo perché si pensava che così facendo sarebbero stati
meno corruttibili. I giudici vengono nominati dal presidente in carica
e, se muore un giudice o decide di smettere di ricoprire
quell’incarico, spetta al Presidente nominarne un altro che sia del suo
stesso orientamento politico.
-> USA vengono formati nell’arco di un secolo: inizialmente le colonie
erano 13, poi col tempo divennero sempre di più fino ad arrivare agli
attuali 50 con l’annessione di Louisiana, Florida, Oregon, Alaska ed
Hawaii.

-> uno dei miti fondanti degli Stati Uniti è il mito della frontiera
-> nel 1869 vengono collegate per la prima volta le ferrovie da est ad
ovest. Questo portò ad un disboscamento ed una trasformazione
ecologica del territorio ad ovest con uno sviluppo degli allevamenti e
della coltivazione: mais e grano al centro ed al nord, cotone al sud.
-> la schiavitù nel sud del Paese avveniva con l’acquisto di uomini
provenienti dall’Africa attraverso uno scambio internazionale
attraverso i negrieri che si occupavano della compravendita di esseri
umani. Gli schiavi erano considerati al pari degli animali, non avevano
diritti ed erano sotto padrone.
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LEZIONE 7:
UNO SGUARDO GLOBALE -America pt.2 (cap 4-5)
• Guerra di secessione -> ci sono grandi differenze nelle politiche tra i vari Stati:
- nord = industriale, protezionista e contro la schiavitù;
- sud = schiavista e contrario al protezionismo (perché devono
esportare il cotone in Europa per vivere).
-> queste differenze iniziano a venire al pettine nel 1854, quando il
Congresso rende possibile introdurre schiavitù nei nuovi stati che
stanno nascendo man mano che ci si sposta con l’avanzata verso
ovest. Da qui nascono i vari dibattiti riguardo all’abolizione o meno
della schiavitù tra i democratici che vogliono conservarla ed i
repubblicani che vogliono abolirla.
-> nel 1860 ci sono le elezioni presidenziali, vinte dal repubblicano
Abramo Lincoln e seppur lui decida di non mettere bocca in queste
questioni, coloro che erano anti-protezionismo e pro-schiavismo
vedono in lui una sciagura e, nel 1861, scoppia la guerra di secessione.
-> guerra porta ad una divisione in due fronti degli Stati Uniti: gli stati del
sud che decidono di staccarsi e gli stati del nord.
-> gli stati del nord erano industrializzati, quindi avevano maggiore
possibilità di creare armi e maggiore mobilità di uomini rispetto agli
stati del sud.
-> i morti furono tanti (x > 640000) e nonostante le maggiori possibilità,
morirono più uomini del del nord rispetto che del sud ma ciò
nonostante nell’arco di cinque anni di guerra, l’unione del nord riuscì a
sconfiggere il sud obbligando quest’ultimi a liberare gli afroamericani.
Gli afroamericani che contribuivano all’economia del sud lavorando nei
campi di cotone erano milioni di persone, molte delle quali, dopo la
guerra, si spostarono al nord per trovare lavoro nelle città più
industrializzate.
-> questa fu, secondo gli storici, la prima guerra contemporanea: fu la
prima volta che si produssero armi in grande quantità e che ci fu una
forte mobilitazione di persone in poco tempo. Si nota un cambiamento
nel modo di fare la guerra perché cambia l’economia e cambia
l’industria.
-> nel 1863 Lincoln proclama l’emancipazione degli afroamericani e negli
anni seguenti furono aggiunti due emendamenti alla Costituzione:

-> nel 1866 nasce il KKK (Ku Klux Klan, partito clandestino nato col fine di
col fine di contrastare il tredicesimo emendamento).
dal 1866 ad oggi ci saranno sempre dei periodi in cui una parte di
comunità cerca di gli afroamericani.

21
ASIA
• Le due gradi potenze asiatiche, Giappone e Cina, vennero spazzate via con la prima guerra
dell’oppio degli anni ’40-’50 dell’Ottocento e di conseguenza decisero di attuare una politica
isolazionista.
• Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna aprono il commercio anche a Nazioni come Giappone e Cina,
creando così un dominio indiretto che ha a che fare solo con l’economia: sono i mercanti ed i
mercati che entrano in Giappone ed in Cina ed obbligano a commerciare con l’occidente a
scopo di lucro.
• Per l’India invece il discorso è diverso: intorno alla metà dell’Ottocento diventa un dominio
diretto della Gran Bretagna.
• Nel 1857 ci fu un grande cambiamento: prima l’India era considerata una sorta di protettorato (=
forma di tutela politica e militare esercitata da uno stato su un altro). Con il ’57 i soldati della
marina britannica sono costretti ad entrare nel territorio indiano perché avvennero delle rivolte
interne -> seconda guerra dell’oppio.
• Le cose cambiano circa vent’anni dopo, nel 1876, quando man mano, passo dopo passo,
questi Paesi si ribellano, ottengono maggiori libertà e viene creato l’Impero cinese.

• Per quanto riguarda il Giappone invece, dalla metà dell’800 avrà un collegamento sempre molto
forte con la Germania, a partire dall’inizio dell’occidentalizzazione del Giappone: gli alti
funzionari giapponesi, che da sempre sono isolazionisti, cominciano a capire a seguito della
seconda guerra dell’oppio, che la tecnologia militare è molto retrograda e maturano l’idea di
essere costretti ad occidentalizzarsi per stare al passo con i stati occidentali (la tecnologia
occidentale non si può battere con le spade dei samurai).

• Il collegamento Giappone-Germania è dovuto al fatto che, per eliminare il gap economico che
c’era tra Giappone e occidente, vennero assunti molti funzionari europei e specialmente
tedeschi nelle istituzioni giapponesi.

22
EUROPA
• Per l’Europa è un periodo di pace, è la Belle Epoque: nasce la cultura, l’arte, l’opera, la moda
(prima fase di globalizzazione). La Gran Bretagna è la prima potenza, la Francia ha possedimenti
importanti e la Spagna è una potenza in declino:

• Avviene una vera e propria spartizione del mondo per diversi motivi:
- interessi economici;
diretta = controllo diretto da parte del governo della madrepatria attraverso una
invasione militare di una colonia.
- espansione
indiretta = realtà economiche della madrepatria nelle colonie, che dirigono i
mercati nelle colonie facendo arricchire la madrepatria ma lasciando
il controllo del Paese alla colonia.
- interessi politici e strategici.

• Ciò crea diverse conseguenze: - nuovi stati coloniali;


- occidentalizzazione ed unificazione economica del mondo;
- economia della dipendenza;
- cresce rivalità tra nazioni europee -> motivo per cui sfocia la
WW1.
• La conseguenza maggiore che avviene con la spartizione del mondo è la rivalità anglo-francese,
che però non è mai sfociata in una vera e propria guerra armata, era più una guerra a chi aveva
più colonie.

• In Italia, a partire dagli anni ’80, iniziò un periodo coloniale che vede la conquista del Corno
d’Africa -> Eritrea, Etiopia e Somalia.
->

-> la conquista avvenne sotto il governo Crispi.

23
• Questo periodo di colonizzazione nasce come conseguenza di un ideologia coloniale che ha
come punti forti la propria missione civilizzatrice (= non si conquistava per volontà di potenza o
violenza gratuita, ma perché l’Europa aveva la reale presunzione di essere migliore) e sfocia con
una diversa ideologia caratterizzata dal forte bisogno di classificare e gerarchizzare le razze del
mondo e dal divieto di mescolarle.
• Tutte queste differenze percepite tra l’Europa ed il resto del mondo sfocerà poi in una serie di
massacri coloniali in Algeria, in Congo, in Sudan tra il 1830 ed il 1920.

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LEZIONE 8:
UNA BELLE EPOQUE?
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1789-1848 1848-1870 1870-1914

ETÀ DELLA RIVOLUZIONE ETÀ DEL CAPITALE ETÀ DEGLI IMPERI

Periodo in cui si sente la necessità di Con la creazione di nuove ideologie Periodo della Belle Epoque. Chiamato
eliminare il vecchio mondo, l’ancient politiche, come quella di Marx, nasce l’età così perché, a seguito di una serie di
regime, legato al potere della monarchia e del capitale che porta con se la creazione progressi ed invenzioni ,si modificò lo stile
della chiesa, attraverso la creazione di una di una nuova borghesia: la classe di vita delle classi borghesi.
nuova classe sociale: la borghesia imprenditoriale.
(rivoluzione industriale, rivoluzione Questa classe andrà poi in conflitto con la
americana e rivoluzione francese sono classe operaia.
anche chiamate rivoluzioni borghesi).

• La Belle Epoque è un periodo di grande ripresa economica, in cui c’è un considerevole aumento
dell’industria pesante (settore trainante di questo periodo).
• Il sistema politico di questo periodo è ancora abbastanza retrogrado in tutta Europa perché a
capo delle nazioni ci sono ancora le monarchie. Il monarca ha, come sempre, potere esecutivo
ma le leggi vengono create ed approvate dal governo e dal parlamento, formati dalla borghesia.
• Da un lato è un periodo di pace in Europa, basti pensare ai quadri impressionistici del tempo
che raffiguravano una vita spensierata. In effetti c’era questo clima felice dettato all’inizio del
nuovo secolo, dall’aumento dei consumi, dall’invenzione della luce elettrica, dall’espansione
delle reti di trasporto, dall’evoluzione tecnologica e medica e dal boom della cultura e dell’arte.

• In questo periodo nasce una nuova politica -> in questo periodo cominciano ad essere
promulgate delle leggi a favore del proletariato, in
particolare per quanto riguarda il suffragio
universale. In Italia il suffragio universale maschile
si otterrà durante il governo Giolitti del
1912-1913.
-> un altro esempio di nuova politica viene dalla
Germania che, nel 1890, abolisce le leggi
anti-socialiste.
-> ciò sfocia in una maggior conflittualità sociale
dovuta al fatto che la classe operaia comincia ad
essere sempre più importante. Ci si rende conto
che senza la classe operaia l’industria si ferma e
la Belle Epoque finisce.
Inoltre vengono create nuove culture politiche più
“dalla parte del lavoratore” e nuove
organizzazioni come i sindacati.

• Settimana tragica (1909) -> Settimana Tragica è il nome che è stato dato a una serie di
sanguinose contestazioni contro l'esercito da parte delle classi
operaie di Barcellona e di altre città catalane, supportate da
anarchici, comunisti e repubblicani, durante l'ultima settimana del
luglio 1909.
Fu causata dal richiamo, da parte del primo ministro Maura, di
truppe di riserva che sarebbero state utilizzate come rinforzi quando
la Spagna ricominciò la sua attività coloniale in Marocco.
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Puntualmente la leva militare era esclusivamente riservata alla classe
operaia, non si chiamavano i giovani borghesi.
A causa di questo l'organizzazione Solidariedad Obrera, guidata
da anarchici e socialisti, organizzò uno sciopero generale un lunedì
contro il richiamo dei riservisti da parte di Maura.
Il martedì gli operai presero il controllo di Barcellona, fermando i treni
delle truppe e deviando i tram. Molti dei rivoltosi eranoantimilitaristi,
anticolonialisti e anticlericali.
Dopo gli incidenti nel centro di Barcellona, le forze di sicurezza
spararono ai dimostranti sulle Ramblas. Vennero così formate
barricate nelle strade e fu proclamata la legge marziale. Le truppe
barcellonesi si rifiutarono di sparare ai loro compatrioti così il
governo mandò a sedare la rivolta truppe provenienti da
Valencia, Saragozza e Pamplona, causando così decine di morti e
ponendo fine alla rivolta.

IMPERO OTTOMANO IN EUROPA


• I Balcani sono ancora controllati in parte dal vecchio Impero Ottomano. Questo terreno è molto
vulnerabile perché tale Impero non ha possibilità di evolversi economicamente e
tecnologicamente perché estremamente legato alle leggi del corano, le quali impediscono
categoricamente lo sviluppo e la progressione tecnologica. Di conseguenza, per le potenze
europee, è un gioco da ragazzi la conquista di queste terre.
• Nel 1878, nella Conferenza di Berlino, le potenze europee decidono di spartirsi delle zone di
influenza nei Balcani.
• Con questa mossa l’Impero Ottomano inizia a disgregarsi in piccoli staterelli
(es. Cecoslovacchia -> Repubblica Ceca e Slovacchia) che negli anni diventano protettorati
delle grandi potenze europee. Per esempio la Bosnia fu per anni un protettorato dell’Impero
austriaco.
• Questi staterelli poi, attraverso le guerre balcaniche del 1912-1913 tra di loro come per esempio
tra Serbia e Bulgaria, iniziano a rubarsi pezzi di terra di confine ma senza arrivare mai a nulla di
fatto.
• Gli staterelli dell’ex Impero Ottomano rimarranno protettorati europei fino a dopo la prima guerra
mondiale, quando finalmente si discuterà sulla questione balcanica.

LA QUESTIONE IRLANDESE
• Da sempre l’Irlanda viene considerato dalla Gran Bretagna un paese di secondo piano, quasi
una colonia che spesso viene maltrattata.
• Con l’istituzione dell’Home Rule (= serie di leggi tendenti a rafforzare l’applicazione delle leggi
coloniali britanniche nei confronti delle politiche sotto il dominio britannico come per esempio il
Canada, la Nuova Zelanda, il Sud Africa ed anche l’Irlanda) che coinvolge tutto l’impero
britannico e che sostanzialmente fortifica la legge britannica anche in Irlanda.
• Nel 1911 viene promulgato dal parlamento inglese il Parlament Act che rafforza il potere della
camera dei comuni (= come per noi la camera dei deputati), a scapito di quella dei lords (=
come per noi la camera del senato).
• L’Irlanda, a cui già non andava a genio la Gran Bretagna dai tempi del Common Law, in seguito
a questo inasprimento delle leggi, inizia a crearsi dei gruppi paramilitari (Ulster Volunteer Forces
e Irish Volunteer). Tutto questo porta alla nascita, nel 1916, dell’IRA, il terrorismo irlandese a
favore dell’autonomia.

LA POLITICA MONDIALE ALLA VIGILIA DELLA WW1


• Tutti questi problemi sopracitati, tutte queste tensioni all’interno degli Stati ed internazionali
creano una serie di attriti che non vengono mai risolti fino allo scoppio della Prima Guerra
Mondiale.

• Finì definitivamente la politica dell’equilibrio che contraddistingueva la Belle Epoque.


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LEZIONE 9:
L’ITALIA GIOLITTIANA (cap 9)
• La crisi di fine secolo -> dopo l’unità d’Italia inizia il periodo della destra storica, fino al 1876. Dal
punto di vista politico ha a che vedere con l’accentramento del potere
piemontese in tutta la penisola (esclusi: Lazio, sotto controllo del papa;
Veneto, che era ancora in conquista)
-> nel 1876 si cambia politica e si passa alla sinistra storica, che segna un
periodo che arriva fino al 1896 con Crispi (ex garibaldino che cercherà
di reprimere sempre movimenti di stampo socialista ed i fasci siciliani ->
contadini insorgono nel tentativo di riscattare le classi meno abbienti,
specie quelle del sud, che erano molto meno sviluppate, emarginate e
legate troppo ad un economia agraria di cui non avevano il pieno
controllo).
-> la disfatta di Adua, sconfitta vergognosa del 1896 in cui l’Italia perde
contro un esercito molto meno sviluppato come quello etiope, segna la
fine del governo Crispi.
-> la tensione esplose nel 1898 a causa di un aumento del prezzo del pane
e provocò una serie di agitazioni popolari che dal sud Italia risalirono
lungo tutta la penisola e che vennero respinte in maniera durissima dal
governo di Antonio Di Rudiní. La repressione culminò a Milano nelle
giornate tra il 6 e il 9 maggio, quando le truppe del generale fecero uso
dell’artiglieria contro la folla inerme. In questa occasione la folla stava
protestando contro i governi di transizione insorti dopo la fine del
governo Crispi e diretti da generali militari che in realtà non sapevano
fare politica. Questo evento dimostra le grandi lacune dei governi di
transizione insorti dopo Crispi.
-> oltre al governo, alla fine dell’Ottocento viene contestato anche un altro
grande pilastro: la monarchia. A Monza, durante un corteo avvenuto a
luglio del 1900, esce una persona dalla folla che spara con una revolver
al re Umberto I, uccidendolo all’istante. Chi è questa persona? È un
anarchico.

• La svolta liberale -> con il nuovo governo iniziò una fase favorita dall’andamento positivo
dell’economia e dal re Vittorio Emanuele III.
-> il Re affidò il governo nelle mani del leader della sinistra liberale Giuseppe
Zanardelli, che affidò il Ministero dell’Interno a Giovanni Giolitti, che
sosteneva l’idea di uno Stato liberale a favore dello sviluppo delle
organizzazioni operaie e contro la repressione indiscriminata.
-> le riforme furono varie: limitazione del lavoro minorile e femminile, istituzione
di un Consiglio superiore del lavoro, municipalizzazione dei servizi pubblici
ecc. e basate su una linea di neutralità nelle vertenze.
-> in questo periodo si svilupparono le organizzazioni sindacali, tra cui Camere
del Lavoro, Federazioni di mestiere e la Federazione italiana dei lavoratori
della terra. Vi fu di conseguenza una brusca impennata degli scioperi che
provocò una spinta al rialzo dei salari, resa possibile anche dal generale
sviluppo economico del Paese.

• Decollo dell’industria e -> Negli ultimi anni dell’800, l’Italia conobbe il suo primo autentico
questione meridionale decollo industriale, reso possibile dalla costruzione di una rete
ferroviaria che aveva favorito lo sviluppo del commercio.
-> i settori che fecero registrare i maggiori progressi furono la siderurgia,
l’industria cotoniera nel tessile, l’industria dello zucchero nel settore
agroalimentare, l’industria della gomma nel settore chimico (Pirelli),
l’industria automobilistica nel settore meccanico (Fiat) e l’industria
elettrica.
-> l’aumento generalizzato delle retribuzioni consentì a vasti strati della
popolazione di destinare una quota dei bilanci familiari alla casa, ai
trasporti, all’istruzione, alle attività ricreative e all’acquisto di beni di
consumo durevoli. La diffusione dell’acqua corrente nelle case e il

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miglioramento delle reti fognarie permise un calo della mortalità da
malattie infettive.
-> il divario che separava l’Italia dagli Stati più ricchi e industrializzati era
tuttavia ancora ampio, l’analfabetismo era ancora molto elevato
(37%), la quota di popolazione attiva impiegata nelle campagne era
intorno al 55%, quota troppo alta per le capacità produttive
dell’agricoltura italiana, che causò un incremento dell’emigrazione
verso l’estero (circa 8 milioni di emigrati tra il 1900 e il 1914).
-> il divario tra Nord e Sud si andò accentuando per mezzo del
progresso economico non distribuito uniformemente. La società
meridionale presentava analfabetismo diffuso, disgregazione sociale,
assenza di una classe dirigente moderna, subordinazione della
piccola e media borghesia agli interessi della grande proprietà
terriera.
Per denunciare questa situazione di squilibrio, nacque un movimento
di opinione definito “meridionalismo”, composto da esponenti di
diversi orientamenti politici, con l’idea condivisa della necessità di
risolvere la questione meridionale per permettere all’Italia di
procedere sulla via dello sviluppo economico e civile.

• Giolitti e le riforme -> nel 1904, il governo condusse le prime importanti “leggi speciali” per il
Mezzogiorno, volte a incoraggiare la modernizzazione dell’agricoltura e lo
sviluppo industriale; nel 1904-5 Giolitti elaborò il progetto della
statalizzazione delle ferrovie, contrastato dai socialisti. Giolitti decise
quindi di dimettersi e lasciò il governo (tattica di abbandonare il potere nei
momenti difficili per riprenderlo in condizioni più favorevoli).
-> nel 1906 Giolitti tornò alla guida del governo e vi restò per tre anni e
mezzo, realizzando la conversione della rendita (riduzione del tasso
d’interesse versato dallo Stato ai possessori di titoli del debito pubblico)
per ridurre gli oneri gravanti sul bilancio statale.
-> nel 1909 Giolitti attuò una nuova ritirata strategica, salì un nuovo governo
che avviò una importante riforma scolastica, la Legge Daneo-Credaro che
avocava allo Stato l’onere dell’istruzione elementare.
-> nel 1911 Giolitti tornò al governo e propose l’estensione del diritto di voto
a tutti i cittadini maschi che avessero compiuto trent’anni e a tutti i
maggiorenni che sapessero leggere e scrivere o avessero prestato servizio
militare.

• Guerra in Libia -> nel 1902 si divisero le sfere d’influenza in Africa settentrionale: l’Italia ottenne il
riconoscimento delle sue aspirazioni sulla Libia, mentre la Francia si
concentrava sul Marocco. Questa situazione creò motivi di contrasto in seno
alla Triplice Alleanza.
-> nel 1911, il governo italiano inviò sulle coste libiche un contingente di 35 mila
uomini, scontrandosi contro la reazione dell’Impero turco. L’Italia estese il
teatro di guerra nel Mare Egeo e, nel 1912, i Turchi sconfitti acconsentirono a
firmare la Pace di Losanna. La conquista italiana della Libia, dal punto di vista
economico, si rivelò un pessimo affare a causa dei costi eccessivi della guerra
e dalla scarsità di ricchezze naturali.
-> gli oppositori decisi a questa azione furono i socialisti, una parte dei
repubblicani e dei radicali e intellettuali indipendenti, ma la maggioranza
dell’opinione pubblica borghese si schierò a favore dell’impresa coloniale.
-> la guerra di Libia scosse gli equilibri del sistema giolittiano e favorì il
rafforzamento delle ali estreme, principalmente della destra liberale, dei
clerico-conservatori e dei nazionalisti da una parte, e dei socialisti dall’altra.

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• Fine governo Giolitti -> nel 1914 Giolitti rassegnò le dimissioni, indicando al re come suo
successore Antonio Salandra.
-> il dibattito tendeva sempre più ad una polarizzazione, nello scontro tra
una destra conservatrice, rafforzata dall’apporto di clerico-moderati e
nazionalisti, e una sinistra in cui le correnti rivoluzionarie prendevano il
sopravvento. Questo clima fu visibile nella “settimana rossa” del giugno
1914. La protesta assunse, nelle Marche e in Romagna, un carattere
apertamente insurrezionale, ma si esaurì in pochi giorni, con il risultato
di rafforzare le tendenze conservatrici in seno alla classe dirigente e di
accentuare le fratture all’interno del movimento operaio.
-> la Grande Guerra avrebbe reso irreversibile la crisi del giolittismo,
mettendo in luce l’inadeguatezza di quella strategia politica, fondata
sulla mediazione parlamentare, a fronteggiare le tensioni della nascente
società di massa.
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LEZIONE 10:
IL MONDO ALLA VIGILIA DELLA GUERRA MONDIALE (cap 10)
• Il mondo negli anni che precedono gli anni della WW1 è un mondo in subbuglio, un mondo in
cui ci sono numerose guerre e con dei numeri esorbitanti visto lo sviluppo tecnologico
dell’ultimo periodo.
• Un primo elemento è quello dell’imperialismo e delle rivalità coloniali tra le potenze europee.
Come abbiamo visto il continente africano è un terreno di conquista per le principali potenze
europee, tant’è che a parte l’Impero d’Etiopia, non esistono stati africani indipendenti: l’Africa è
possesso di stati o sovrani europei.
• Questo imperialismo scatenerà diverse guerre tra le
potenze europee per i territori colonizzati. Basti
pensare al Sud Africa che, a causa della vasta
quantità di oro e diamanti che presenta il suolo di
quel luogo, sarà causa della seconda guerra anglo-
boera.
• Nel 1882 la flotta inglese del Mediterraneo reprime
una rivolta guidata da un funzionario egiziano ed
interviene massicciamente in Egitto che fino ad
allora era proprietà dell’Impero Ottomano, e questo
fa si che l’Egitto diventi protettorato britannico.
Questo è importante perché ci passa il Canale di
Suez, fondamentale per arrivare all’India, che era al
tempo la colonia più importante dell’Impero
britannico. Assicurandosi l’Egitto gli inglesi si
assicurano una porta sicura verso l’India e la tutela
di numerosi interessi finanziari.

• Nel 1889 ci fu l’incidente di Fashoda -> ovviamente l’Africa era si spartita tra le varie potenze
europee, però ciò non vuol dire che ci abitassero
massicci numeri di coloni bianchi ma anzi, se tutto
andava bene c’erano su un intero territorio forse
qualche centinaia di coloni (spesso funzionari, tecnici o
militari) che governavano e controllavano che tutto
andasse bene. Le linee di confine non sono tracciate,
non c’è nessuna guardia doganale e la spartizione era
molto teorica: spesso le linee di confine sono tracciate
su mappe “fai da te” che ogni stato produceva e che
spesso non combaciavano ma ogni stato aveva la
propria rappresentazione dei confini.
-> quindi nella stragrande maggioranza di queste colonie
non esiste forma di controllo sul territorio: lo stato che
prima arriva dice “questo è mio” e nessun altro certifica
a livello internazionale che le cose stiano effettivamente
così.
-> casualmente si incontrano due contingenti, uno
francese ed uno britannico e questo evento è visto
come uno dei massimi momenti di tensione tra questi
due maxi colonialisti.
-> il contingente francese, che stava andando di la per
conquistare un altra fetta di territorio, si è trovato
difronte un contingente inglese che era già la per
reprimere delle rivolte in Sudan e si scontrarono
diplomaticamente.

• Come fanno così poche persone a comandare su migliaia ci centinaia di persone del posto?
Attraverso due modi: - supremazia tecnologia delle armi;
- imposizione di schiavitù e regimi di terrore.

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• Mediante queste due tecniche si poteva sfruttare la terra conquistata estraendone i beni
necessari ad arricchire la potenza che comanda, senza poi creare nessun vantaggio alla colonia,
ma solo ed esclusivamente allo stato padrone.
• Un esempio plateale di questa strategia è il Congo belga perché per una fase della sua storia
non è possedimento di uno stato europeo, ma è come se fosse un appezzamento di terreno di
proprietà privata del Re del Belgio. Il Re del Belgio, tale Leopoldo, possiede una colonia
africana; è sua personale, non del Belgio. Il che vuol dire che qualora fosse cambiata la dinastia
in Belgio, lui se la sarebbe tenuta la colonia.
• Nel Belgio vigeva il lavoro coatto obbligatorio (= tutta la popolazione maschile è obbligata a
lavorare in modo non retribuito per lo Stato) e questo venne trasferito anche alle colonie del
Congo in cui i neri dovevano lavorare in modo non retribuito per i colonizzatori belgi. Se si
fossero rifiutati di farlo, avrebbero subito delle punizioni come la mutilazione.

• Seconda guerra Anglo-Boera -> i territori in rosa sono territori sotto la giurisdizione inglese. In
realtà non sono completamente britannici perché gran parte di
questi territori sono stati conquistati da un signore che si
chiama Sir. Cecil Rhodes, che conquista questi territori per
soddisfazione personale. Il governo britannico subaffitta
-> alla fine dell’Ottocento, nelle Repubbliche sudafricane (gli stati
della parte in giallo a destra nella cartina) si scoprono enormi
giacimenti di oro e di diamanti e di conseguenza molti lavoratori
inglesi delle colonie di fianco andranno a lavorare in questi
territori anche chiamati Repubbliche Boere e nel giro di pochi
anni questi lavoratori immigrati diventano la maggioranza della
popolazione delle colonie Boere.
-> ciò nonostante le colonie Boere tratteranno queste persone
sempre solo ed esclusivamente come lavoratori immigrati, non
concedendo i diritti che avevano gli abitanti di quelle zone.
-> questo porterà ad una serie di tensioni, a tentativi di sovvertire
le Repubbliche Boere, fino ad arrivare al 1899 quando il
presidente del Transvaal, un boero, dichiara guerra alle colonie
ed all’impero britannico.
-> inizialmente la guerra è uno scontro tradizionale tra le due parti.
In una seconda fase questo scontro sfocia in una becera
guerriglia in cui però sembra andare tutto bene per i boeri.
Questi che erano visti come dei semplici contadini risulteranno
essere degli abili combattenti e riusciranno a vincere ben tre
battaglie di fila. Ciò nonostante gli inglesi si riprendono e fanno
arrivare decine e decine di migliaia di militari dall’Inghilterra,
creano degli avamposti per controllare il territorio e radunano
tutta la popolazione femminile ed i bambini boeri in campi di
concentramento con l’obiettivo di abbassare il morale e far
desistere dal combattimento gli uomini boeri.
-> in quest’occasione venne inventato il filo spinato.
-> nel 1902 gli inglesi prendono il controllo delle due Repubbliche
Boere.
-> nuovo modo di fare la guerra: non si fa più solo tra soldati, ma si
coinvolgono i civili.

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• Spostandosi da tutt’altra parte del mondo possiamo vedere che a crollare a fine Ottocento è
uno dei più antichi imperi europei: l’Impero spagnolo.
Guerra Ispano-Americana -> ormai la Spagna aveva pochissime colonie: qualcosina in Africa,
Cuba e le Filippine.
-> nel 1885 scoppia una rivolta indipendentista a Cuba contro il
dominio spagnolo, a cui gli spagnoli rispondono con la
deportazione di donne e bambini dai villaggi per placare coloro
che erano insorti contro il dominio coloniale.
-> quello che succede a Cuba in quel periodo inizia ad essere visto
dagli americani come qualcosa che li riguarda in prima persona
perché Cuba è un territorio che confina con gli Stati Uniti.
Quest’idea è una teoria elaborata dal presidente americano
dell’epoca William McKinley, che avanza un piano espansionistico
degli USA agli stati confinanti.
-> come scoppia la guerra? Nel 1888 la nave da guerra americana
Maine scoppia per cause sconosciute in un porto a cuba e questo
evento viene usato come pretesto dagli americani per entrare a
Cuba che da anni è sottosopra a causa delle innumerevoli rivolte
anti-spagnoli -> Stati Uniti sfrutta la rivolta anti-spagnola e la
promuove così da sconfiggere la Spagna.
-> questa guerra porta ad una riconfigurazione dei possedimenti
coloniali americani, che iniziano a diventare, gli USA, una potenza
coloniale: Cuba ottiene l’indipendenza, ma sotto il controllo
americano e gli Stati Uniti ottengono Filippine, Portorico e Guam.

• Un’altra grande potenza che caratterizzerà questa fase è il Giappone. La restaurazione Meiji
(= fu il radicale cambiamento nella struttura sociale e politica del Giappone che riconsegnò il
potere all'imperatore dopo secoli di dominio degli shōgun) prende anche le forme di un
programma di espansione coloniale verso la Cina e con l’intento di annettere la Corea.
• Nel 1894 il Giappone scende in guerra contro l’Impero cinese, stravince
perché la Cina era un impero allo sfacelo e ciò permette al Giappone di
annettere l’isola di Taiwan e di controllare la Corea.
• Inizia un effetto a catena perché tra le clausole di pace dopo tale guerra,
ci sono delle salatissime riparazioni di guerra che la Cina dovrebbe
pagare al Giappone perché quest’ultimi hanno vinto la guerra. I cinesi non
hanno questi soldi e quindi se li fanno prestare dalle grandi potenze
occidentali: francesi, inglesi, russi ecc. barattandoli con il controllo su
alcuni grandi porti della Cina orientale.
• Conseguenze: 1) rivolta dei Boxer -> si sviluppa un movimento popolare contro gli occidentali,
ci sono atti di terrorismo con attacchi a basi occidentali nei
porti commerciali.
2) repressione delle rivolte contro gli occidentali;
3) guerra Russo-Giapponese.

la Russia ha degli interessi importantissimi nell’area perché nella città di


Vladivostok c’è l’unico porto sull’Oceano Pacifico nelle mani dei russi che
non ghiaccia tutto l’anno e quindi è l’unico porto operativo anche in inverno
per i russi sul Pacifico. Il problema è che ad un tiro di schioppo da questo
porto ci sono giapponesi in Corea e di conseguenza gli interessi russi nella
zona possono essere facilmente minacciati.

Guerra Russo-Giapponese -> guerra particolarmente importante perché è la


prima grande guerra moderna tra una grande
potenza al tempo europea ed una potenza
extraeuropea.
-> la guerra nasce nel 1905 e viene vinta dai
Giapponesi (prima grande vittoria di una
potenza non occidentale su una potenza
europea).
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-> il Giappone annette la Corea definitivamente
ed esercita un protettorato sulla Manciuria
(parte in blu nella mappa).

• I russi si sono presi una mazzata militare enorme, in tutta Europa alcuni sono increduli ed altri li
prendono in giro. Ma non è finita qui perché dopo la guerra, in Russia c’è un altra gatta da
pelare.
• Rivoluzione russa -> 1905, la prima rivoluzione del ventesimo secolo.
-> ha cause più remote e cause più vicine tra cui la guerra con il Giappone
che inevitabilmente, come ogni guerra, porta prezzi alti e difficoltà interne
enormi. Tra le cause più remote abbiamo l’industrializzazione forzata
dovuta al fatto che in Russia non c’era il denaro necessario, alla fine
dell’Ottocento, per stare dietro all’industrializzazione europea e che porta
alla richiesta di soldi in prestito a banche europee. Inoltre questa
industrializzazione forzata è possibile anche grazie a salari bassissimi
all’interno del Paese.
-> in questo periodo lo Zar è Nicola II.
-> nel 1905, nel pieno della guerra contro il Giappone, avviene la domenica di
sangue (= una serie di sommosse in Russia per chiedere cibo e che
vengono represse col sangue).
-> in questo periodo quindi la Russia è alle prese con una guerra contro un
nemico esterno ed una guerra interna contro il popolo che insorge.
-> se l’esercito sta combattendo contro i giapponesi, ci sono pochi uomini
all’interno del paese per fermare le rivolte. Infatti il governo non è in grado
di riportare l’ordine e nascono degli organi di auto-governo, i soviet, che
sono dei consigli di membri di una determinata città che fanno delle
riunioni per amministrare alcuni aspetti della vita pubblica proprio perché il
governo è incapace di dare delle risposte.
-> dopo mesi di anarchia la situazione viene risolta: finisce la guerra contro i
giapponesi e ciò permette allo Zar di spostare l’esercito alla situazione
interna, il governo riprende in mano la situazione, i soviet si sciolgono e
l’unica cosa che rimane in mano a coloro che sono insorti è una promessa
dello Zar di convocare la Duma (= parlamento russo).
-> nel 1905 viene eletta a suffragio universale una prima Duma, poi una
seconda due anni dopo ma entrambe vengono viste dallo Zar come troppo
avanzate e decide di scioglierle e di reinstaurare un regime assolutistico.
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LEZIONE 11:
LE ORIGINI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE (cap 10)
• La WW1 scoppia nell’estate del 1914 e si concluderà nell’autunno del 1918. Viene anche
chiamata “Grande Guerra” per il numero spropositato di morti e feriti e per le conseguenze che
ha portato politicamente ed economicamente nell’intero mondo. La Prima Guerra Mondiale fa
da spartiacque tra il vecchio mondo ed il nuovo mondo perché ha cambiato radicalmente il
volto dell’Europa e del mondo. Certi storici però non fanno la divisione tra WW1 e WW2, bensì
credono che il periodo che va dall’inizio della prima e la fine della seconda sia un unico periodo
di guerra denominato anche “seconda guerra dei trent’anni”.
• Ma quali sono le origini della Prima Guerra Mondiale? È stata colpa del militarismo tedesco? Dei
grandi imperi? Dell’espansionismo britannico? Della Russia che si sentiva inferiore?
Nel trattato di Versailles c’è scritto nero su bianco che la colpa è stata della Germania. Ma negli
anni a venire si è teorizzato molto su questo fino ad arrivare addirittura a spostare la colpa su
altri Paesi.
• Ciò che importa però non è tanto la colpa, che bene o male verrà scaricata a destra ed a manca
per anni. Bensì bisogna osservare che l’Europa ed il mondo nel decennio precedente alla WW1
sono attraversati da piccole piaghe e guerre che in qualche modo sembrano anticipare la
Guerra Mondiale perché molte di queste
ALLEANZE sonoALLA
EUROPEE intrecciate tra diWW1
VIGILIA DELLA loro e che, come effetto domino,
destabilizzano un ordine che governava il mondo ormai da secoli fino a sfociare ad una guerra
mondiale. Alleanza politico-militare che si rivelerà
importantissima allo scoppio della guerra
perché è un’alleanza di tipo difensivo e
• Tra le grandi potenze europee, quello ritenuto più scarso a causaquindi dei numerosi territori apersi
due stati intervenivano supporto
duranteTRIPLICE ALLEANZA
le guerre che precedono laGermania,
WW1 èAustria-Ungheria e Italia
l’Impero Ottomano. del terzo solo qualora quest’ultimo fosse
attaccato. Non intervenivano invece nel
• Tra il 1875 ed il 1876
caso scoppiano in gran
in cui fosse lo stato parte
alleato a dei
territori dell’impero ottomano
dichiarare guerraunaad unserie
altro. di rivolte
contro l’impero e contro i mussulmani. Queste
TRIPLICE INTESA Accordo antitedesco
Regno Unito, Francia e Russia
rivolte vengono represse e soffocate col sangue
dall’esercito turco e contemporaneamente, nei
mari di fronte alla capitale Costantinopoli,
arrivano contingenti russi che volevano a tutti i
costi avere un’uscita sicura dal Mar Nero.
• Le rivolte nei Balcani ed i russi alle porte della
capitale portano il governo turco a fare dei passi
indietro: - viene concesso l’auto-governo alla
Bulgaria;
- viene convocata una conferenza
internazionale a Berlino nel 1878 dalla
quale: 1) la Bulgaria viene dichiarata
autonoma;
2) vengono creati dei nuovi
stati (Serbia, Montenegro e
Romania);
3) la Bosnia viene dichiarata
protettorato dell’Austria-
Ungheria.
• Dopo la conferenza di Berlino tutto l’impero ottomano entra in un periodo di crisi e di profonda
riconfigurazione. Il sultano dell’epoca era Abdul-Hamid II, e davanti alla crisi pesante del suo
impero (gli resta solo la parte di cartina in giallo), reagisce in due modi: attua politiche ancora più
autoritarie e fa appello all’Islam, alla religione, per tenere insieme quel podo territorio rimanente.
• A questo suo modo di gestire la crisi però trova un’opposizione interna molto vivace che prende
il nome di Giovani Turchi, un gruppo di intellettuali ed ufficiali dell’esercito che hanno idee
politiche opposte a quelle del sultano. I Giovani Turchi vogliono la costituzione, maggiori diritti
per le donne, maggiori libertà ed abbracciano l’idea di una politica laica.
• Le cose cominciano a mettersi male quando dei contingenti militari macedoni, i contingenti
militari più preparati dell’impero ottomano, nel 1908 si sollevano e si rivoltano contro il sultano
chiedendo una costituzione. Queste sollevazioni portano ad una indipendenza completa della
Bulgaria (che prima era solo autonoma) ed all’annessione della Bosnia all’Austria-Ungheria.

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• Questi fatti fanno incavolare da matti i serbi (che erano spalleggiati dai russi) perché tutta l’area
della Bosnia era ritenuta d’influenza serba ed annettendo la Bosnia gli austriaci mettono lo
zampino negli affari serbi.
• Ormai quindi l’impero ottomano è visto come un cadavere e come si suol fare, dev’essere
spolpato dei suoi pezzi più preziosi.
I primi ad approfittarne sono gli italiani che avviano la guerra di Libia del 1911 (= nella
spartizione dell’Africa, l'Italia, temendo che la Francia potesse ulteriormente espandersi
dall'Algeria verso il Marocco creando un vasto impero coloniale sulle sponde del Mediterraneo,
invase la Libia ottomana).
Dopodiché seguirà la prima guerra balcanica in cui Bulgaria, Serbia, Montenegro e Grecia
creeranno un’alleanza volta a vincere contro l’impero ottomano e conquistare la Macedonia (=
ultimo pezzo di impero disponibile). L’anno successivo scoppierà la seconda guerra balcanica in
cui la Bulgaria, scontenta delle spartizioni della prima guerra balcanica, vuole allargare i propri
domini facendo insorgere contro di se tutti gli ex alleati.
• L’impero ottomano dopo le due guerre balcaniche verrà spolpato perdendo i Balcani e tutti i
suoi territori.

- la Serbia, come detto prima, sarà sotto


l’ala protettrice della Russia.

• Le guerre che precedono la Prima Guerra Mondiale (guerra italo-turca in Libia, guerre
balcaniche, guerra russo-giapponese, guerra anglo-boera) sono importanti perché:
1) vengono introdotte delle nuove armi molto più avanzate e devastanti;
2) sbloccano una nuova tecnica di guerra che si basa sulla difesa (è molto più facile vincere
difendendosi che non attaccando);
3) iniziano ad essere sviluppate nuove tattiche militari che prevedono l’utilizzo di unità terrestri e
navali in coordinazione;
4) viene introdotta l’aviazione per ricognizione;
5) i civili non vengono più lasciati in pace ma vengono visti come dei nemici alla pari dei soldati
rivali;
6) viene creato il paramilitarismo (= gruppi armati che non sono dell’esercito regolare di uno
stato e che compiono azioni simili a quelle dell’esercito).

• Crisi serba ed inizio guerra -> L’impero ottomano quindi abbiamo detto che perde tutti i suoi
territori europei e nascono dei nuovi stati: Bulgaria, Romania,
Grecia e Serbia. Tra questi stati il più attivo è la Serbia (che può
permettersi di fare la voce grossa perché dietro di se sa di avere
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l’impero russo a coprirgli le spalle).
-> Ricordiamo che nel 1908, approfittando delle sommosse dei
Giovani Turchi l’Austria si annette la Bosnia e diventa un vicino
scomodo della Serbia.
-> la Serbia vuole provare a portare tutte le minoranze serbe che
vivono fuori dai confini del paese, all’interno di esso e quindi inizia
il panslavismo (= politica estera volta ad inglobare tutte le
minoranze serbe che non abitano in Serbia).
-> per ovviare a questo problema, nell’impero austro-ungarico
iniziava a girare la proposta di dividere l’impero non più in due, ma
in tre (un terzo tedesco, un terzo ungherese, un terzo slavo) così
da dare un po’ di autonomia agli slavi per far si che questi non
volessero abbracciare l’idea del panslavismo.
-> uno dei fautori di questa proposta è l’erede al trono austriaco
Francesco Ferdinando.
Per questo i serbi vedono in lui l’ostacolo maggiore al
panslavismo perché qualora gli salvi bosniaci avessero ottenuto
l’indipendenza, non avrebbero di certo aderito alla politica estera
della Serbia e di conseguenza i serbi non avrebbero potuto
inglobarsi la Bosnia.
-> il 28 giugno 1914 Francesco Ferdinando si trova a Sarajevo (città
più importante della neo annessa Bosnia) e li viene assassinato da
un ultra-nazionalista serbo che, mandato dai servizi segreti serbi,
ha il compito di sparargli per bloccare il progetto della tripartizione
dell’impero austro-ungarico.
-> il giorno seguente l’impero austriaco manda un Ultimatum alla
Serbia in cui viene accusata la Serbia di aver ucciso l’erede al
trono austriaco. In questo ultimatum, che era impossibile da
accettare per tutte le varie clausole e garanzie che venivano
richieste, l’Austria diceva di voler dirigere il processo
dell’assassino e di volere delle ammissioni di colpa da parte della
Serbia e dei suoi servizi segreti. Ovviamente questo ultimatum
viene rifiutato.
-> il 28 luglio 1914 l’Austria dichiara guerra alla Serbia.
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LEZIONE 12:
LA PRIMA GUERRA MONDIALE pt.1 (cap 10)
• Per capire lo scoppio della Prima Guerra Mondiale dobbiamo fare attenzione a come si
succedono i fatti, a come l’azione di un governo poi inneschi delle reazioni da parte di altri, i
quali a loro volta ne innescano altre e via dicendo. Tutto questo senza che nessuno sappia bene
a cosa porteranno le proprie azioni, come se i dirigenti dei Paesi interessati fossero sonnambuli
che non si accorgono di quello che fanno.
• Nel giro di una quindicina di giorni tutta l’Europa entra in guerra:
- Il 28 luglio l’Austria dichiara guerra alla Serbia.
- Due giorni dopo la Russia (che era alle spalle della Serbia) inizia a mobilitare le proprie truppe
in difesa della Serbia.
- Il giorno dopo la Francia, che è alleata della Russia nella Triplice Intesa, richiama i suoi uomini
alle armi.
- Il giorno dopo, 1 agosto, la Germania che si trova accerchiata, entra in guerra contro la Serbia
a fianco dell’Austria. Contemporaneamente la Germania persegue anche obiettivi propri,
ovvero decide di invadere la Francia attaccando il neutrale Belgio (che non ha acconsentito a
lasciar passare le truppe tedesche).
- Francia e Russia dichiarano la mobilitazione generale (Triplice Intesa) e la Germania dichiara
guerra anche alla Russia.
- Il 4 agosto la Gran Bretagna (Triplice intesa) dichiara guerra alla Germania.
- Due giorni dopo l’Austria dichiara guerra alla Russia.
- Il 12 agosto Francia e Regno Unito dichiarano guerra all’Austria-Ungheria.
- Undici giorni dopo il Giappone dichiara guerra alla Germania (a sostegno del Regno Unito e
contro gli interessi coloniali tedeschi in Cina e nel Pacifico, aree di espansione giapponese).
- A novembre l’Impero ottomano scende in guerra al fianco di Germania e Austria-Ungheria.

28 luglio Austria ⚔ Serbia

30 luglio Russia " Serbia -> mobilita truppe

31 luglio Francia " Russia -> mobilita truppe (triplice intesa)

1 agosto Germania ⚔ Serbia, Francia e Belgio

3 agosto Germania ⚔ Russia -> (triplice alleanza)

4 agosto Gran Bretagna ⚔ Russia -> (triplice intesa)

6 agosto Austria ⚔ Russia

12 agosto Francia e Gran Bretagna ⚔ Austria -> (triplice intesa)

Giappone ⚔ Germania -> a sostegno della GB e contro


23 agosto gli interessi coloniali dei
tedeschi in Cina e pacifico)

Novembre 1914 Impero ottomano " Germania e Austria

• L’Italia non entra in guerra perché il trattato della triplice alleanza era di tipo difensivo ed in
quest’occasione sono state l’Austria e la Germania a dichiarare guerra, non sono state
attaccate.

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• Le aree principali dove si combatte sono: - fronte occidentale = confine tra Germania e Francia.
- fronte orientale = confine tra Germania, Austria e
Russia.
- fronte balcanico = confine tra Austria e Serbia.
- fronte meridionale = confine tra Austria ed Italia.

• Il piano Schlieffen -> la Germania vuole giocare d’anticipo perché sa di avere un esercito
fortissimo e degli armamenti all’avanguardia ma sa anche di essere
accerchiata (russi da una parte, francesi ed inglesi dall’altra) e sa che sul
lungo periodo, quando l’impero zarista sarebbe riuscito a far arrivare al
fronte tutti gli uomini disponibili, a quel punto sarebbero stati guai perché
la potenza numerica della Russia sarebbe stata un gran problema da
contrastare.
-> il piano militare tedesco è far fuori prima il nemico che attualmente era il
più forte, la Francia. Finché hanno truppe fresche devono cogliere di
sorpresa la Francia e metterla fuori dai giochi, per poi approfittare della
lentezza della mobilitazione russa per far fuori anche la Gran Bretagna e
spostare l’esercito rimanente contro i russi.
-> il piano prevedeva di chiedere gentilmente al Belgio di
passare con le truppe all’interno del loro territorio perché
passare attraverso il confine tra Francia e Germania sarebbe
stato troppo complicato perché lungo quel confine c’è una
fitta foresta e corsi d’acqua, come il Reno, troppo complicati
da attraversare in massa.
-> il Belgio però è uno stato neutrale quindi, nel momento in cui
i tedeschi decidono di passare attraverso il territorio belga,
infrangono la neutralità di uno stato.
-> arrivati in Belgio l’esercito tedesco incontra il piccolissimo
esercito volontario belga formato da civili e che non
combina molto perché è impreparato, ma fa capire ai
tedeschi che hanno contro di loro un intero paese, non solo
il suo esercito. Di conseguenza i tedeschi, per non saper ne
leggere ne scrivere, inizia una serie di uccisioni e di brutalità
contro i civili belgi.
-> (questo è un elemento fondamentale di rottura ulteriore di quel divario che c’era tra civili e
militari e di cui abbiamo già parlato durante le guerre balcaniche ed anglo-boera).

38
• L’annuncio della guerra -> tra il luglio e l’agosto del 1914 tutti gli stati entrati in guerra sono
convinti di fare una guerra difensiva. Tutti sono convinti di essere
difensivi e di fare una guerra per la propria sopravvivenza e per
“difendersi da attacchi altrui”: Austria dichiara guerra alla Serbia per
difendersi dopo l’attentato, Germania dichiara guerra a Russia e
Francia per prevenzione perché quest’ultime stanno mobilitando le
truppe contro di essa, la Francia è convinta di difendere i propri ideali
contro una Germania che li ha minacciati ecc.
-> questo credo ha un ruolo fondamentale nel convincere il popolo a
combattere.
-> questo porta alle cosiddette unioni sacre della nazione (= si
abbandonano ideali personali per abbracciare la guerra ed aiutare il
proprio paese a difendersi).
-> le voci minoritarie che criticano la guerra vengono etichettate come
nemici dello stato e come nemici della nazione. Sono dei traditori e
vogliono che la guerra sia persa. Venivano così emarginati.
-> le società europee accantonano l’odio interno per unirsi in funzione
dello sforzo bellico.
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LEZIONE 13:
LA PRIMA GUERRA MONDIALE pt.2 (cap 10)
• Dopo tutti i pretesti che abbiamo analizzato le lezioni precedenti, era auspicabile una guerra di
movimento basata su spostamenti veloci di truppe al di la ed al di qua dei confini, ma
soprattutto le grandi potenze si aspettavano una guerra breve che sarebbe dovuta durare al
massimo qualche mese. In realtà la guerra durerà anni e non sarà quasi mai una guerra di
movimento, ma bensì una guerra fatta e combattuta nelle trincee, una guerra di logoramento.
• L’unico fronte in cui la guerra sembra prendere una piega più mobile è il cosiddetto fronte
orientale -> gli eserciti tedesco ed austro-ungarico si muovono con una certa facilità e velocità
dentro al territorio russo perché i russi, prima di riuscire a mettere numerosi uomini
al confine, faranno passare mesi e mesi.
• Sugli altri fronti, sul fronte occidentale soprattutto, è una guerra di logoramento a tutti gli effetti:
una guerra basata sulla difesa, giocata nelle trincee. Visto che è pericoloso stare allo scoperto,
per sopravvivere gli eserciti iniziano a scavare trincee lunghe decine di kilometri in attesa del
passo falso degli avversari.
• Esclusi i soldati che muoiono per malattie,
malnutrizione, ferite non curate, si calcola che
almeno il 70% di tutti i soldati morti, cadano a
causa di proiettili di artiglieria. Questo vuol dire
che si è sempre circondati da un alone di
insicurezza, non si saprà mai quando si morirà
perché difronte ad un bombardamento di
artiglieria, neanche la trincea serve a molto.
• Nuove tecnologie -> un’altra arma molto utilizzata durante la WW1 sono i gas, utilizzati per la
prima volta sul fronte occidentale per provocare problemi respiratori e
problemi alla pelle di coloro che stavano rinchiusi nelle trincee ad
attendere il nemico. Una risposta a questa nuova tecnologia furono le
maschere anti-gas.
-> venne utilizzata per la prima volta la mitragliatrice ed anche gli aerei per
attività di bombardamento o esplorazione.
-> i tedeschi poi diedero inizio alla guerra sottomarina mediante sommergibili.
• Alcuni numeri -> la guerra dura oltre quattro anni, partecipano oltre 70mln di uomini, ci furono
più di 12mln di morti e circa 30mln di feriti, tra cui 8mln gravi.
• Il fatto che vi partecipino molte potenze coloniali fa si che la guerra sia veramente una guerra
mondiale. Ci sono contingenti indiani, nordafricani ecc. che partecipano alla guerra, a fianco dei
rispettivi coloni.

• La cartina non solo mostra come la guerra sia effettivamente mondiale, ma mostra anche che la
stragrande maggioranza dei paesi era alleata alla triplice intesa. La cosa stupefacente è che gli
imperi centrali, quelli della triplice alleanza, sono riusciti a tener botta per ben quattro anni. Solo

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nel 1917 con l’entrata in guerra degli Stati Uniti l’ago della bilancia ha iniziato a pendere più
verso gli stati dell’intesa.

• L’Italia in guerra -> l’Italia è alleata dell’Austria e della Germania con la triplice alleanza. Scoppia
la guerra, i primi ad attaccare sono i tedeschi e l’Italia, da trattato, non è
obbligata a scendere in campo. Quando nel 1914 ormai tutta Europa si è
dichiarata guerra, l’Italia continua ad essere neutrale e a non muovere
un dito.
-> al governo c’è un conservatore di nome Salandra che, nel giugno del 1914
(prima della guerra), si trova a dover risolvere un problema interno: la
settimana rossa. Questa rivolta nasce come rivolta anti-militarista in
solidarietà ad un soldato che si era rifiutato di partire per la Libia.
-> allo scoppio della guerra dunque, con questa rivolta anti-militarista nel
territorio italiano, Salandra non è molto convinto che sia un bene entrare in
guerra.
-> dall’agosto del 1914 fino al maggio del 1915 c’è quindi il periodo della
neutralità italiana. Questo periodo è caratterizzato da moltissimi dibattiti
interni sul da farsi. Coloro che sono contrari alla guerra e che si dichiarano
neutralisti sono i contadini e gli operai (quelli che sostanzialmente la guerra
avrebbero dovuto farla) , i liberali (perché secondo Giolitti entrare in guerra
sarebbe stato uno shock dal quale l’Italia, il Regno e gli italiani, non
sarebbero usciti bene) ed i socialisti (in nome della pace tra i popoli).
Coloro che erano a favore della guerra, i cosiddetti interventisti, sono la
piccola e la media borghesia, gli intellettuali, il governo, i nazionalisti, i
democratici irredentisti (convinti che entrando in guerra si otterrebbero le
cosiddette terre irredenti: Trento e Trieste) ed i sindacalisti rivoluzionari
(convinti che la guerra fosse uno strumento di unione dell’Italia e capace di
farla diventare un grande paese).
-> i sindacalisti rivoluzionari la pensano esattamente come Giolitti: pensano che
la guerra abbatterebbe il Regno d’Italia. Però Giolitti voleva preservarlo, i
sindacalisti rivoluzionari dicono che entrare in guerra sarebbe un bene
proprio perché sperano che con l’entrata in guerra crolli la monarchia e sia
possibile fare la rivoluzione.
-> ad oggi ancora non si sa se il governo si sia fatto influenzare dalle numerose
propagande interventiste. Fatto sta che nel maggio del 1915 viene firmato in
segreto il Patto di Londra -> patto che dice che l’Italia entra in guerra a
fianco di Francia, Russia e Gran Bretagna
contro Austria e Germania ed in cambio
avrebbe ottenuto le terre irredenti, alcuni territori
della Dalmazia ed alcune colonie rubate ai
tedeschi.
-> il 24 maggio 1915 l’Italia entra in guerra nonostante la stragrande
maggioranza della popolazione sia contro l’intervento.

• Con l’entrata in guerra dell’Italia ormai si parla di una guerra totale:


Obiettivo non è ottenere un territorio avversario, ma è
OBIETTIVI TOTALI l’eliminazione totale dei propri nemici. L’idea è di
combattere fino all’ultimo uomo.

La massima de “il fine giustifica i mezzi” è applicata al


100%. Ci sono tutta una serie di comportamenti che
METODI TOTALI non esitano a violare i diritti internazionali ed i limiti
morali da essi fissati (es. caso del Belgio / caso dei civili
non al sicuro).

Utilizzo di tutte le risorse umane e materiali a


disposizione e controllo totale della vita nazionale,
MOBILITAZIONE TOTALE
subordinando l’intera vita pubblica e privata agli
obiettivi bellici.

41
• Lo stato assume funzioni nuove in tutti i paesi in guerra ed assume il ruolo centrale
dell’economia: è lo stato che decide cosa produrre e come, commissiona lavori, costruisce
fabbriche, requisisce beni, interviene nelle dispute sindacali, stabilisce salari ed orari di lavoro,
istituisce una disciplina militare nelle fabbriche e tutto per perseguire al meglio gli obiettivi bellici
e creare maggiore produzione bellica.
• La guerra non viene fatta solo tra soldati, ma come abbiamo già detto vengono presi in causa
anche i civili. I militari occupano città, fanno rappresaglie che portano ad internamenti di civili,
trasferimenti forzati, genocidi ecc. per non avere civili tra i piedi.
L’episodio più brutale di questa guerra nei confronti dei civili è il genocidio degli Armeni. Gli
armeni sono una popolazione dell’impero ottomano ed erano ritenuti una popolazione difficile
da integrare dentro al sistema ottomano perché cristiani e non musulmani. Vengono percepiti
come una sorta di nemico interno all’impero ed a partire dal 1915 inizia un trasferimento forzato
della popolazione. Inizialmente giustificato con l’intento di allontanare quella minaccia interna
verso zone periferiche, ma poi prenderà più una piega sanguinolenta in quanto gli armeni man
mano che venivano trasferiti, venivano anche eliminati.
• Un altro elemento fondamentale della guerra è quello della mobilitazione totale. Inizialmente
molti uomini erano entusiasti di partecipare alla guerra, tant’è che entrano nell’esercito come
volontari. In Gran Bretagna sono oltre 2,5mln i volontari tra agosto 1914 e 1916.
• La propaganda di guerra aveva un ruolo centrale ed in tutti i paesi europei veniva fatta mettendo
in cattiva luce il nemico. Il nemico veniva disegnato come brutale, veniva
denigrato e degradato perché diventa sempre più importante avere
l’appoggio del cosiddetto fronte interno (civili).
Inoltre c’è una sintesi tra la propaganda nazionalista e la propaganda
cristiana: “quella che si sta combattendo è una guerra santa, una
crociata”. Il linguaggio cristiano è un linguaggio molto conosciuto dalle
masse, di conseguenza inizia l’utilizzo dell’analogia tra il sacrificio in
guerra ed il martirio cristiano. I soldati che muoiono in guerra sono dei
martiri, delle persone che si sacrificano per una causa più alta, la vittoria
della nazione contro i barbari avversari.
Un esempio di propaganda per il fronte interno è
quello che si vede con questa vignetta in cui si chiede
di mangiare meno pane. Viene passato come
l’ingrediente segreto per vincere la guerra, ma la
verità è che si chiedeva ai civili un sacrificio
quotidiano di mangiare meno pane perché la
manodopera interna scarseggiava a causa del
continuo reclutamento per la guerra e di conseguenza
i campi non venivano più coltivati.
Proprio per questo motivo le donne diventano il
motore della forza lavoro interna agli stati ed iniziano
ad emanciparsi perché andranno a sostituire gli
uomini nelle fabbriche e nei campi.
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LEZIONE 14:
LA GUERRA E LE SUE CONSEGUENZE (cap 10)
• Fasi della guerra:
ANNO EVENTO PARTICOLARI

Invasione tedesca del Belgio bloccata dai


francesi a novembre.

1914 Bloccata offensiva russa ad est (Battaglia Prima battaglia di movimento della WW1.
di Tannenberg).

Guerra di trincea ad ovest in autunno.

1915 Occupazione tedesca della Polonia.

Spedizione punitiva degli austriaci per


punire gli italiani che sono passati
dall’altra parte. Gli italiani perdono molti
Strafexexpedition sul fronte italiano.
uomini ma riescono a fermare gli austriaci
pur perdendo la città di Asiago che viene
completamente rasa al suolo.

Battaglie importantissime fronte


occidentale. Verdun viene pensata dagli
1916
strateghi francesi ed inglesi come
un’enorme tritacarne: attirare nella
Verdun e Somme.
fortezza di Verdun gli attacchi tedeschi ed
ucciderne tantissimi.
Somme battaglia dove morirono tantissimi
giovani inglesi.

Guerra sottomarina tedesca e blocco


inglese dei porti tedeschi.

USA portano un enorme aiuto economico


Ingresso in guerra degli USA.
e finanziario ai paesi dell’intesa

Marzo - prima rivoluzione in Russia.


Motivo per cui la Russia abbandonerà la
guerra e permetterà agli austriaci di
Ottobre - seconda rivoluzione in Russia e
1917 concentrare le forze sul fronte occidentale.
pace di Brest-Litovsk con la Germania.

Ottobre - Caporetto. Battaglia decisiva per l’Italia.

Offensiva tedesca sul fronte francese e sul


fronte italiano. 1)
2) è la conseguenza di 1)
Controffensiva alleata in Francia. 2)

Fronte meridionale è il primo a cadere ma


Ottobre - Vittorio Veneto gli italiani riescono a vincere a Vittorio
Veneto contro gli austriaci.
1918
Kaiser abdica e la Germania esce dalla
Novembre - ribellione a Berlino.
guerra.

Novembre - fine guerra.

• Per tutto il ’14-’15-’16 la guerra è una guerra di trincea, gli avanzamenti sul fronte sono minimi e
ciò che si conquista viene perso poco dopo. È uno stallo totale, una reciproca carneficina senza
che nessuno ottenga risultati significativi.
• Dal 1917 le cose cambiano, è l’anno della svolta: entrano in guerra gli Stati Uniti (le grandi
potenze dell’intesa hanno un aiuto economico e finanziario enorme dagli Stati Uniti) e scoppiano
le rivoluzioni in Russia che porteranno alla cessazione delle attività militari dell’esercito russo ed
alla firma del trattato di pace tra Germania ed Austria da un lato e Russia dall’altro (= trattato di
Brest-Litovsk). Gli equilibri cambiano perché l’intesa non dovrà più dispiegare forze sul fronte
russo ma potranno concentrare tutte le proprie truppe sul fronte occidentale.
• Il 1917 è anche un anno caratterizzato da una generale stanchezza degli eserciti e della
popolazione civile. Nell’impero Austro-Ungarico si sta morendo di fame, non c’è più cibo e si
muore di stenti quindi l’imperatore Carlo I prova a promuovere una “pace separata” per porre
43
fine alla guerra, ma la sua idea non viene accettata dall’Intesa. Nello stesso anno il papa
Benedetto XV, parlando pubblicamente per la prima volta della guerra in atto la definisce un
inutile strage. Questo fa arrabbiare tutti coloro facenti parte della guerra perché è vero che il
papa ha il compito di promuovere la pace, ma definire inutili i morti ed i sacrifici compiuti viene
vista come un’offesa. Questi due eventi genera un mix di determinazione tra le potenze in gioco
che va ben oltre alle enormi difficoltà, facendo si che gli eserciti siano disposti a dare il tutto e
per tutto: o si vince o si viene invasi dal nemico, metterci una pietra sopra è ormai impossibile e
ciò porta la guerra a diventare un gioco a somma zero (= le perdite subite vengono viste come
delle perdite da infliggere all’avversario: bisogna guadagnare tanto quanto si è perso) in cui
nessuno sembra disposto a fare un passo indietro.

• Caporetto ->

evento importantissimo per l’Italia l’esercito italiano.

-> alcuni contingenti che non erano più necessari sul fronte orientale si sposteranno
sul fronte meridionale (quello italiano).
-> tentata offensiva contro quello che veniva ritenuto l’anello debole delle potenze
dell’Intesa.
-> a fine ottobre le truppe tedesche ed austriache sfondano le linee italiane a
Caporetto, le truppe italiane sono impreparate e vengono sbaragliate dalla tattica
nemica che consisteva nell’avanzare il più possibile fregandosene delle retrovie.
-> collasso totale del fronte meridionale: 300mila prigionieri, 10 milioni di kilometri
quadrati territorio perso, esercito quasi dimezzato e quello che rimane di
quest’ultimo scappa dal nemico anziché fargli fronte.
-> è grazie alle conquiste fatte con l’ingresso nel fronte meridionale che, tramite la
razzia, l’impero riuscirà a tener botta ancora un altro anno ed a superare la
carestia.
-> fronte sul Piave = dopo aver lasciato che il nemico si prendesse mezzo Veneto,
l’esercito riesce a riorganizzarsi e viene creato un nuovo fronte.
-> il generale Luigi Cadorna viene sostituito dal generale Armando Diaz, che ha un
approccio completamente diverso da quello di Cadorna. Capisce che i militari non
andavano trattati come carne da macello ed introduce una serie di misure per
migliorare la vita dei soldati.
-> la caduta di Caporetto per l’Italia è un enorme shock, ma anche un punto di svolta
perché il fronte viene significativamente ridotto (quindi diventa più facile
difenderlo), la guerra passa da offensiva a difensiva e migliorano le condizioni di
vita dei soldati e del paese. Il modo di fare la guerra di Cadorna viene
completamente stravolto e finalmente il governo riprende il controllo degli affari
militari (in precedenza Cadorna faceva tutto e lo faceva fregandosene dei propri
uomini).
-> si arriverà in Ottobre alla vittoria a Vittorio Veneto, guerra in cui l’Italia sconfigge gli
austriaci portandoli fuori dalla guerra ponendo il primo tassello per la fine della
guerra.

• Conseguenze della WW1 dal punto di vista sociale ed economico:


- La guerra pone fine ad una pace che ormai durava da quasi mezzo secolo in Europa e
rappresenta uno shock per tutti.
- Emerge una nuova super potenza, gli Stati Uniti, che pone fine alla centralità politica ed
economica dell’Europa.
- Primo intervento dello stato in economia: con la guerra cade il tabù che lo stato non debba
intromettersi nelle vicende economiche e da li in poi gli stati avranno sempre voce in capitolo
nello stabilire le grandi linee della produzione economica del paese.
- Processo di capitalismo monopolistico: le piccole e le medie fabbriche spariscono

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completamente a favore di grandi fabbriche che accentrano la produzione.
- Innovazione tecnologica militare e civile.
- Generalizzazione produzione di massa della catena di montaggio: dalle automobili alle pentole
non si fanno più artigianalmente ma in massa, in fabbrica.
- Enorme impatto sociale: si consolidano delle coscienze collettive (= la consapevolezza che i
lavoratori rappresentano dei gruppi sociali con dei diritti fa si che questa classe sociale richieda più sforzi a stati e
governi per migliorare la loro condizione di vita) e ciò porta in tantissimi paesi europei ad forte un
disagio sociale (= scioperi, manifestazioni, proteste…).

• Russia tra rivoluzione e riforme -> la Russia è il paese più arretrato d’Europa perché:
1) è uno stato autoritario e tutto il potere è nelle mani dello
Zar;
2) si sviluppano delle correnti politiche importanti: il
panslavismo (aspirazione di riunire tutti i popoli slavi) ed il
populismo (idea della centralità del popolo russo);
3) la riforma del 1861 che aboliva la schiavitù della gleba non
ha portato a molto perché anche nei primi anni del
Novecento rimangono grandi latifondi di proprietà nobile.
-> la rivoluzione che scoppia in Russia non se l’aspettava
nessuno proprio perché lo stato era molto arretrato, ma
scoppia proprio lì perché l’impero zarista conduce la guerra in
modo pessimo con 1,5mln di morti e ciò porta ad un
peggioramento vita per le classi popolari. Per questi motivi a
febbraio scoppiano proteste a Pietrogrado (capitale russa)
contro la guerra e la carestia.
-> Nel marzo del 1917 lo zar abdica e viene dichiarata una
Repubblica con dei governi provvisori che saranno
fortemente convinti di voler portare avanti la guerra facendo
così permanere le condizioni difficilissime che già c’erano nel
paese.
-> delle organizzazioni create dal basso, i soviet (= assemblee di
operai, contadini e soldati), ne approfittano e si pongono
come portatori della democrazia giusta.
-> Lenin, colui che ha dato inizio alle rivoluzioni in Russia, scrive
un testo intitolato “Le Tesi di aprile” che ribalta la dottrina
marxista: per i marxisti la rivoluzione doveva scoppiare nei
paesi più avanzati, per Lenin la rivoluzione scoppierà in Russia
proprio perché è il paese più arretrato; non sono le società
borghesi quelle che scoppieranno, ma le società non
democratiche (e quindi più deboli) verranno soppiantate e
quindi secondo Lenin la rivoluzione va fatta in Russia.
-> Lenin identifica nei soviet gli attori principali della rivoluzione.
Lo slogan di Lenin è quello della fine della guerra
(contrariamente a quello che dicevano i governi provvisori) per
poter fare la rivoluzione interna e porre fine alle ingiustizie
sociali.
-> la seconda fase della rivoluzione avviene ad ottobre quando le
forze politiche in Russia sono: - social-rivoluzionari;
- menscevichi;
- bolscevichi (comunisti di Lenin).
-> nel ottobre del 1917 i bolscevichi assaltano il Palazzo
d’Inverno (palazzo del governo) e costituiscono un nuovo
governo: il Consiglio dei commissari del popolo.
-> al comando del popolo va quindi un governo che è contro alla
guerra così da potersi concentrare al meglio sulla rivoluzione
interna. Di conseguenza nel marzo del 1918 viene firmato il
Trattato di Brest-Litovsk con il quale la Russia si ritira dalla
grande guerra.

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• La Russia comunista -> ovviamente non tutti in Russia sono soddisfatti del governo bolscevica,
specie le forze di destra e le potenze dell’intesa che, uscita la Russia
dalla scena, si ritrovano i tedeschi e gli austriaci particolarmente vivaci
e pimpanti.
-> dal 1917 al 1920 tutta la Russia è attraversata da una guerra civile tra i
bolscevichi (esercito dell’armata rossa) ed i bianchi, un mix di anti-
bolscevichi: simpatizzanti dello zar, menscevichi, social-rivoluzionari
e truppe francesi, inglesi ed italiane che sbarcano a nord ad Arcangelo
nella speranza di riportare la Russia in guerra e perché terrorizzati che
la rivoluzione russa possa espandersi in tutta Europa.

• Nel 1918 finisce la guerra mondiale e con la fine della guerra finiscono quattro imperi:

• I trattati di pace sono stati:

il più importante è il trattato di


Versailles perché in questo venne
scritto nero su bianco che la colpa
della WW1 fu della Germania.

• I pro ed i contro della guerra:

nascono Finlandia, Polonia, Cecoslovacchia,


Estonia, Lettonia e Lituania.

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46
LEZIONE 15:
IL DOPOGUERRA (cap 11-12)
• Qualcuno potrebbe pensare che, una volta firmati gli armistizi (= trattato in cui si decide di placare le
ostilità. Diverso da trattato di pace in cui si sanciscono tutte le clausole con cui due stati fanno la pace), porti il
mondo in una condizione migliore rispetto ad anni di tragedie e miliardi di morti. In realtà anche
il dopoguerra è un periodo estremamente complesso e difficile, ci saranno problemi enormi nel
periodo post-ostilità. Un esempio classico è quello rappresentato dalla Germania in cui le
difficoltà di porre fine realmente alla WW1 ed alle sue conseguenze spianeranno la strada
all’ascesa del nazismo.
• Europa nel 1914 vs. Europa nel 1919:

• Gli anni immediatamente dopo la fine della guerra sono anni di profondo radicamento della
democrazia in Europa. Tutti quegli stati e staterelli sono stati che si danno delle costituzioni
democratiche ed in cui l’idea di avere un parlamento non viene mai messa in questione quando
cala il dilemma sul da farsi con le modalità di gestione dello stato.
• Molti di questi sistemi democratici si basano su un sistema elettorale proporzionale (= un partito
che ottiene il 10% dei voti, ottiene il 10% dei posti in parlamento, un partito ottiene il 40% dei voti, ottiene il 40% dei
posti in parlamento ecc.) in modo che al parlamento vadano i rappresentanti sulla base del favore
che hanno nel paese. Questo porta ad un enorme moltiplicazione dei partiti e, nonostante le
speranze, questi sistemi democratici sono caratterizzati da una forte instabilità politica: i governi
si formano e si disfano con grande velocità in tutta Europa e questo porta molto spesso ad un
rafforzamento del potere esecutivo sul parlamento. L’instabilità delle democrazie porta, dal
1920, a far si che molte di queste nuove democrazie virino verso soluzioni più autoritarie e
dittatoriali.
• Nell’Europa del dopoguerra, soprattutto quella centrale ed orientale, gli amici della democrazia
dopo una prima fase, diventano sempre meno.

47
• Il nuovo ordine mondiale:
-> una di quelle che vengono considerate le cause
della prima guerra mondiale è la cosiddetta
diplomazia segreta (motivo per cui venivano sanciti
accordi in segreto tra stati), si cerca di superarla
cercando di creare un nuovo ordine mondiale.
-> nel nuovo ordine mondiale i rapporti tra stati
sarebbero dovuti esser pubblici, alla luce del
sole e con l’obiettivo di mantenere la pace.
-> aspirazione del presidente degli Stati Uniti:
creare una società che raccolga la maggior parte
degli stati del mondo e che coordini e gestisca i
rapporti internazionali.
-> questa società nasce nel 1920 e prende il nome
di società delle nazioni (il predecessore dell’attuale
ONU).
-> la più grande contraddizione, che poi sarà il motivo per cui la società delle nazioni sarà un flop,
è che gli Stati Uniti non ci sono mai entrati seppur l’abbiano proposta loro perché il senato non
accetta la proposta del presidente di entrare a far parte della società.
-> mandati = territori amministrati da stati facenti parte della società delle nazioni che hanno il
compito di traghettarli verso l’indipendenza. È una sorta di tutela nei confronti di quei paesi ex-
coloniali col fine di farli diventare indipendenti.
-> il presidente americano ambiva anche alla cosiddetta autodeterminazione dei popoli (= ogni
popolo aveva il diritto di decidere in quale stato stare. Gli stati non dovrebbero avere dei confini decisi a tavolino, ma
dovrebbero essere disegnati in base alla nazionalità che il popolo decide di avere). Questa però rimane solo
un’ambizione che non si avvererà mai, tant’è che verranno a crearsi nei vari stati una serie di
minoranze per le quali i vari stati adotteranno soluzioni differenti: in alcuni casi si assiste alla
creazione di stati federali (come nel caso dell’Unione Sovietica), in altri paesi si assisterà al
riconoscimento di queste minoranze linguistiche ed etniche che avranno dei diritti riconosciuti,
in altri casi si assisterà a dei veri e propri episodi di pulizia etnica.

• Paramilitarismo -> nei territori dell’Europa orientale si assiste ad un nuovo fenomeno che
emerge, il paramilitarismo.
-> i gruppi paramilitari imitano o affiancano l’esercito regolare e nascono
soprattutto in quei paesi che la guerra l’hanno persa perché in questi paesi si
assiste ad un crollo delle istituzioni statali, esercito incluso, e di conseguenza
i paramilitari fungono da sostituto dell’esercito e delle forze di polizia.
-> motivi: - in alcuni paesi la guerra finisce ma non finisce (rimangono problemi
interni, sommosse e dissidi tra vicini);
- alcuni giovanissimi vogliono emulare i propri famigliari più grandi che
al tempo hanno potuto fare la guerra.
-> sono gruppi di volontari che si contraddistinguono per essere gruppi molto
violenti e che non fanno distinzione tra civili e militari (anche loro non sono
effettivamente militari ma civili armati).

48
• Abbiamo detto che nonostante la pace di Versailles, le tensioni internazionali rimangono. Il
trattato aveva sancito due cose difficili da digerire:
1) che la colpa del conflitto era della Germania;
2) siccome la Germania ha perso ed è stata la principale causa, ora deve pagare.
Questi due punti del trattato di Versailles innescano profonde tensioni internazionali:

TENSIONI CONSEGUENZE SOLUZIONI

Tutti gli stati europei sono indebitati con - Peggioramento salari, aumento dei
gli Stati Uniti che durante la guerra hanno prezzi, minor lavoro; - Distensione franco-tedesca;
fatto finanziamenti, o con qualcun altro a - Occupazione della Ruhr (= Nel 1923 la - Patto di Locarno (1925): riconoscimento
causa dei danni inflitti durante il conflitto. Germania sospende il pagamento delle frontiere di “Versailles”;
riparazioni perché dicono non farcela. I - Piano Dawes-Young (1924, 1929):
Grande inflazione nei paesi europei che francesi ed i belgi occupano la Ruhr, la 1) Rivalutazione e stabilizzazione del
per finanziare la guerra hanno stampato regione tedesca più ricca di miniere ed marco;
denaro a profusione. industrie metallurgiche, il cuore 2) Dilazione pagamento riparazioni;
produttivo tedesco); 3) Prestiti Usa a Germania;
Riconversione delle fabbriche (il che - Politica inflazionistica in Germania (per 4) Pagamento interessi europei a
genera meno posti di lavoro) ripagare i debiti il governo stampa più prestiti americani;
denaro di quanto il mercato non possa 5) Ripresa europea 1925-1929.
Piccola intesa (Francia + paesi Europa accettare, impoverendo così la moneta
orientale) stessa perché più ne viene prodotta,
meno varrà).

• Il consolidamento della Russia comunista -> nel frattempo, nell’altra maxi potenza emergente,
nel 1921 finisce la guerra civile che durava ormai
da anni producendo milioni di morti. Il paese che
ne emerge è devastato e perciò viene introdotta la
NEP (= nuova politica economica) che supera il
comunismo di guerra (basato sull’idea di nazionalizzare le
industrie e la produzione agricola) perché ci si accorge
che in questa fase il controllo dello stato significa
minor produzione industriale ed agricola. Così
facendo finiscono le requisizioni delle terre da parte
dello stato, vengono riattivati i commerci ed i
Kulaki (= piccoli proprietari terrieri) tornano ad
arricchirsi.
-> la Russia sovietica inizia a rialzarsi dalla caduta
dovuta alla rivoluzione ed alla guerra civile. Allo
stesso tempo, in questa prima fase, c’è l’idea di
esportare il comunismo e la rivoluzione sovietica
anche altrove. Per tale scopo nel 1919 nasce il
Comintern, un organismo che si propone di
coordinare gli sforzi e la politica di tutti i partiti
comunisti del mondo. Questo significa che i
comunisti italiani come quelli francesi ecc. sono
parte di una rete molto fitta di contatti che fa capo
al Comintern ed alla Russia sovietica.
-> nel 1922 nasce l’URSS (Unione delle Repubbliche
Socialiste Sovietiche).
-> nel 1924 viene creata una nuova costituzione e
muore Lenin (teorico ed ideatore della rivoluzione del 1917)
e viene sostituito da Stalin che governerà per 30
anni.

49
IL DOPOGUERRA IN ITALIA #
• La storia italiana, come quella di qualsiasi altro paese nello specifico, va sempre inserita nel
contesto globale tenendo quindi conto di tutto ciò che accade anche fuori dai territori di quel
determinato paese e che inevitabilmente andrà ad influenzare le scelte interne di quel
particolare stato.
• L’Italia è il primo paese a firmare l’armistizio ed il dopoguerra italiano è caratterizzato da enormi
cambiamenti sociali e politici.
• Un elemento di svolta è dettato dalle elezioni politiche del 1919 in cui il parlamento venne votato
tramite sistema elettorale proporzionale. In queste elezioni hanno un successo enorme i primi
due partiti di massa della storia italiana: il partito socialista italiano ed il partito popolare italiano
(partito dei cattolici), che hanno in comune una cosa ovvero l’opposizione alla guerra. La
maggioranza degli italiani dunque vota per due partiti che si erano fieramente opposti alla
guerra e quindi, coloro che la guerra l’avevano fatta ed esaltata (e dunque non avevano votato questi
due partiti) iniziarono a preoccuparsi che la rivoluzione avvenuta in Russia si stesse spostando in
Italia. Tra questi c’è Gabriele D’Annunzio che aveva fatto la guerra in prima
persona e che è una figura politica importante dell’epoca e decisa a far
fruttare il più possibile le conseguenze della vittoria italiana. Tra queste
conseguenze secondo D’Annunzio c’è un problema fondamentale:
liberare ed annettere all’Italia tutti quei territori che secondo lui sono
italiani ma che ancora non sono sotto l’Italia come la città di Fiume che è
una città che però non era inclusa nelle annessioni che dovrebbero
spettare all’Italia come bottino di guerra perché non faceva parte del
cosiddetto Patto di Londra (documento segreto che Salandra e Sonnino prima della guerra).
Nel settembre del 1919, non rispettando l’ideale del principio di autodeterminazione dei popoli,
parte su alcuni camion con qualche centinaio di uomini e vanno a conquistare Fiume, che è
occupata da una forza di occupazione internazionale. D’Annunzio viene fermato da un generale
che gli dice che non può occupare Fiume ma alla fine lo convince a farlo passare. La crisi di
Fiume è l’esempio lampante della sedizione militare: sia coloro che hanno seguito D’Annunzio
nella sua pazzia, sia il generale che lo ha fatto passare non rispettano gli ordini del governo
civile di Roma.
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LEZIONE 16:
IL PERIODO TRA LE DUE GUERRE (cap 12-14)
• Unione sovietica, fascismo e nazionalsocialismo tedesco sono i tre grandi totalitarismi del XX
secolo.
• Si chiamano totalitarismi perché alla base implicano il fatto che tra vita privata del singolo
individuo e vita pubblica non dovrebbero esserci distinzioni. Concretamente vuol dire che non
esistono due piani separati tra quello che lo stato chiede agli individui ed il modo in cui
dovrebbero comportarsi gli individui.
• Il termine “totalitarismo” nasce in relazione al fascismo italiano come critica ad esso che veniva
definito “regime totalitario”, ovvero un regime che assume su di se la totalità della cosa pubblica
e la totalità della vita privata degli individui. Dopodiché Mussolini, furbo com’è trasforma questa
critica in un merito dicendo essere effettivamente un chiaro obiettivo del regime fascista: il
regime fascista vuole diventare tutt’uno col popolo italiano (da qui l’idea di creare un uomo
nuovo fascista).

• Fascismo italiano
- Alcune cose da tenere in considerazione sono che è si il prodotto della prima guerra mondiale
e del dopoguerra, ma si poteva evitare perché alla base del regime ci sono state anche molte
scelte individuali che vedremo.
- Le radici del fascismo le si devono collegare per forza di cose a Gabriele D’Annunzio che, per
ciò che ha fatto a Fiume, è un vero e proprio mito per patrioti, nazionalisti, interventisti e
moltissimi fascisti. La figura di Mussolini si affermerà più tardi. Ciò che ha dimostrato
D’Annunzio con la sua marcia su Fiume è che non è con trattati e discussioni politiche che si
riesce ad ottenere ciò che si vuole, ma è mediante la violenza che si ottengono i migliori
risultati (D’Annunzio e le sue imprese sono viste bene dai nazionalisti ecc., tant’è che anche il fascismo avrà alla
base la violenza).
- L’Italia del dopoguerra è un paese che in alcune sue aree, dove si è combattuta la guerra
(nordest) è letteralmente distrutto. Le sfide che si trova davanti lo stato all’indomani della
guerra sono enormi ed i soldi per affrontarle sono pochi. Inoltre le aspettative dei cittadini
sono altissime: ci avete chiesto sacrifici in termini di ore lavorate e sudore e fatto combattere?
Bene allora noi non ci accontentiamo più di vivere nell’Italia che c’era prima della guerra, non
dev’essere stato tutto vano (da qui il mito della terra ai contadini secondo cui i soldati che tornano dalla
guerra vogliono essere ricompensati con pezzi di terreno, vogliono avere di che vivere in condizioni dignitose).
- Si crea quindi un enorme cortocircuito a causa del divario tra le condizioni reali delle
condizioni di vita e le enormi aspettative della gente che le cose cambino in meglio.
- Il partito socialista italiano, che vinse le elezioni del 1919, gioca un ruolo fondamentale nel
portare avanti le proteste dei cittadini per condizioni di vita migliore: spingono verso una
rivoluzione come quella russa per creare in Italia uno stato sovietico e comunista. Ci sono poi
correnti più moderate dentro al partito socialista che non dicono di voler la rivoluzione, ma di
volere un semplice miglioramento delle condizioni di vita. Queste due correnti baruffano dalla
mattina alla sera spaccando in due il massimo partito presente in Italia. Le spaccature
all’interno del PSI porteranno poi, nel gennaio 1921, al Congresso di Livorno in cui nasce il
Partito Comunista d’Italia.
- In Italia in questo periodo avvengono molti scioperi agrari per ottenere i cosiddetti patti
agricoli che gli permetterebbero di ottenere delle condizioni di vita migliori. L’altro strumento di
protesta è l’occupazione delle fabbriche (= operai si chiudono nelle fabbriche, lavorano anche quando
queste sono chiuse e gestiscono le fabbriche da soli così da smuovere gli animi degli imprenditori di quelle
fabbriche).
- Il governo di Giolitti risponde a tutto con la neutralità
dicendo che prima o poi i protestanti si sarebbero
stancati e tutto sarebbe tornato alla normalità e da un
punto di vista pratico ha ragione perché le proteste dopo
qualche settimana si placano perché nessuno in Italia
vuole realmente fare la rivoluzione. Quello che però
Giolitti non capisce è che gli imprenditori sono
veramente terrorizzati da quello che gli operai ed i
contadini stanno facendo e ciò spinge gli imprenditori a
pensare “okay, le proteste si sono placate, ma io non ho
intenzione di ripassarci attraverso di nuovo”.
- Gli imprenditori dunque sono impauriti e malcontenti (del
51
governo che permette ai lavoratori di fare quel che vogliono e dei sindacati e dei partiti che incitano i lavoratori a
protestare) ed è attraverso questo malcontento che inizia ad annidarsi il fascismo, un
movimento che va contro i sindacati ed i partiti di sinistra ed anti statale e democratico.
- Il fascismo prende il nome dai fasci italiani di combattimento creati nel marzo del 1919.
Fascio, nell’Italia dell’epoca, è sinonimo di associazione quindi quando Mussolini fonda i fasci
di combattimento, crea una semplice associazione di persone riunite per combattere.
Dopodiché il nome verrà utilizzato come nome del partito.
- I fasci di combattimento nascono nel marzo 1919 e sono uno tra i tanti gruppi ultranazionalisti
e rivoluzionari che nascono in Italia in questo periodo. All’inizio i fascisti hanno un programma
molto vario e rivoluzionario (voto alle donne, senato elettivo, terra e proprietà delle aziende agli
operai). Tra tutti i gruppetti nazionalisti nati in questo periodo, i fasci si caratterizzano per due
cose: 1) hanno un padre fondatore già noto per altri meriti in Italia, Mussolini;
2) il nome “fasci di combattimento” è un nome originale rispetto a tutti gli altri in utilizzo.
- Nell’inverno del 1919 ci sono le elezioni politiche ma i fasci non se li fila nessuno, vince il PSI
(già visto). Il programma del partito quindi viene buttato via e Mussolini vira verso posizioni
antisocialiste ed antisindacali.
- Nell’autunno del 1920 nasce lo squadrismo fascista. Gli imprenditori, proprietari terrieri ed
agrari prestano soldi, camion, danno supporto logistico agli squadristi affinché fermassero,
con la violenza, i vari moti di protesta di quegli anni appoggiando così una guerra civile che
conterà circa 3000 morti tra socialisti e 670 fascisti.
Più nello specifico, squadrismo = nome collettivo con cui si identificano le squadre d’azione
fasciste, il movimento paramilitare fascista.
= le famose “camicie nere”.
= non hanno nulla a che vedere con quei gruppi paramilitari
fortemente organizzati ed armati che operano in altre parti
d’Europa.
= nonostante le poche armi a disposizione, fanno della
violenza il loro elemento centrale.
= in foto c’è la Disperata di Firenze, la squadra d’azione più
nota, più violenta, più efficiente tra le file dello squadrismo.
= le squadre d’azione sono composte da volontari (non c’è nulla
di legittimazione statale). Da circa il 50% è composto da persone
che hanno fatto la guerra e che ritenevano la vittoria
dell’Italia una “vittoria mutilata”, il restante 50% erano
giovani che al tempo erano troppo piccoli per partecipare
alla guerra e che dentro lo squadrismo vogliono anch’essi
vivere le emozioni e le gesta eroiche che dei loro fratelli e
padri.
= i loro obiettivi erano: 1) distruggere la rete associativa,
politica e sindacale delle sinistre
tramite rapimenti, incendi,
distruzione ecc.;
2) sovvertire le regole del gioco
democratico -> anche se i fascisti
non vincono le elezioni, usano la
violenza per sovvertire i risultati
elettorali (es. eccidio del palazzo D’Accursio).
- Nel 1921 ci furono le elezioni per la camera in cui Giolitti propose i blocchi nazionali (= inclusione
dentro alle liste dei liberali anche candidati fascisti, per placarli) che portarono all’elezione di più di trenta
candidati fascisti in parlamento e così facendo, nel novembre dello stesso hanno ha la forza
politica per trasformare i suoi fasci in un vero e proprio partito: il Partito Nazionale Fascista
(PNF).
- A fine ottobre 1922 viene fatta la marcia su Roma, una manifestazione che stranamente
produce pochissima violenza. Con la marcia, Mussolini si propone di ottenere il potere
politico. Mussolini e compagnia sono convinti che lo stato sia al collasso e debole e perciò è
venuto il tempo di riscuotere i successi che il fascismo aveva ottenuto a livello locale in gran
parte dell’Italia centrale e settentrionale negli anni precedenti.
- Con il termine “marcia su Roma” non si intende l’avanzata in senso letterale e stretto sulla
capitale, bensì l’occupazione sistematica di tutte le provincie italiane dell’Italia centrale e
settentrionale. Tra il 27-28-29 ottobre 1922 gli squadroni fascisti di tutta Italia occupano tutte

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le provincie: entrano nelle questure, entrano nelle prefetture, entrano nei comandi militari e
dicono “adesso comandiamo noi!”. È solo in un secondo momento, quando l’occupazione
delle provincie è andata in porto, che avviene la marcia su Roma vera e propria.
- Gli squadroni fascisti non erano ne molto organizzati, ne molto armati dunque alcuni storici
dicono che se solo avesse voluto, l’esercito avrebbe potuto contrastare l’avanzata verso
Roma e le occupazioni precedenti delle provincie ma tutto questo non avviene perché il Re
Vittorio Emanuele III decide di non firmare lo stato d’assedio (= provvedimento proposto dal governo
per passare tutti i poteri ai militari dando di fatto l’ordine ai militari di reprimere il fascismo). Il Re non firma
probabilmente perché non si fidava dell’esercito e pensò che all’ordine di sparare ai fascisti
molti non avrebbero obbedito.
- Non firmando lo stato d’assedio il Re può fare solo una cosa, nominare Mussolini Presidente
del consiglio. Lo fa ed il 30 ottobre Benito Mussolini diventa Presidente del consiglio ed ha
dunque l’incarico di formare il nuovo governo.
- Crea il governo ed ottiene la fiducia con 306 voti favorevoli.
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LEZIONE 17:
I TOTALITARISMI pt.1
• Cosa accade nel periodo successivo alla nomina di Benito Mussolini come presidente del
consiglio?
- Innanzitutto il governo formato da Mussolini è un governo
di coalizione, non è formato da soli fascisti.
- Una delle primissime riforme che viene fatta è, nel febbraio
1923, trasformare le squadre fasciste in milizia volontaria di
sicurezza nazionale (= corpo di polizia militare che nell’idea di
Mussolini avrebbe dovuto riunire tutti i componenti degli squadroni
fascisti, così da far si che diventassero una vera e propria forza
dell’ordine stipendiata dallo stato).
- Un’altra riforma è quella della scuola, la Riforma Gentile.
Questa prevede la separazione delle carriere scolastiche tra
i figli della buona società italiana che possono accedere alle
scuole più formative come il liceo classico ed avere quindi poi accesso garantito all’università,
e coloro che vengono da contesti familiari più complessi che devono intraprendere una carriera
di avviamento professionale.
- Un’altra importante riforma è quella della legge elettorale: viene mantenuta la legge
proporzionale e viene attribuito un enorme premio di maggioranza (= il partito con più voti ottiene i 2/3
dei seggi alla camera).
- Nelle elezioni del 1924, grazie ad una serie di soprusi e di violenze verso gli avversari al nord ed
all’appoggio dei nazionalisti in centro e sud Italia, il Partito Nazionale Fascista ottiene il 67%
della camera. Ciò fa capire la vicinanza dei cittadini al fascismo di quel tempo. Quindi il PNF
passa da avere solo 34 deputati alla camera, ad avere il 67% della camera.
- Violenze ed intimidazioni vengono denunciate nel discorso del 30 maggio 1924 da Giacomo
Matteotti, leader di uno dei tanti partiti socialisti italiani che si sono creati dopo la divisione
interna al PSI -> “[...] Contestiamo in questo luogo e in tronco la validità delle elezioni della maggioranza. [...]
L'elezione secondo noi è essenzialmente non valida, e aggiungiamo che non è valida in tutte le
circoscrizioni. [...] Per vostra stessa conferma (dei parlamentari fascisti) dunque nessun elettore
italiano si è trovato libero di decidere con la sua volontà... [...] Vi è una milizia armata, composta
di cittadini di un solo Partito, la quale ha il compito dichiarato di sostenere un determinato
Governo con la forza, anche se ad esso il consenso mancasse.”
- Una quindicina di giorni dopo aver pronunciato questo discorso Matteotti viene rapito ed
ucciso. Dopo il ritrovamento del corpo avvenuto mesi dopo si aprirà una forte crisi politica: da
un lato diventa chiaro che non tanto Benito ma uomini vicini a Mussolini, fanno cose brutte.
Contemporaneamente alle accuse dell’opposizione che accusa il governo di essere colpevole
della morte di Matteotti, c’è una crisi all’interno del fascismo perché Mussolini sembra
preoccupato dalla cosa mentre l’ala più radicale vuole cogliere la crisi come l’occasione buona
per sbarazzarsi di parlamento, democrazia e dei partiti avversari.
- Mussolini per riprendere in mano la situazione, il 3 gennaio 1925 pronuncia un discorso che ora
analizzeremo:
-> Benito si assume la responsabilità dell’omicidio
e della crisi che si è susseguita.
-> rivendica i meriti e le conseguenze storiche di
questi due eventi.
-> nelle 48h successive a questo discorso
Mussolini da ordine al ministro dell’interno di
chiudere tutte le sedi dei partiti avversari, tutte
le associazioni legate ai partiti avversari e di fare
una serie di retate ed arresti nei confronti dei
principali esponenti dei partiti avversari.
-> da questo momento nasce il regime dittatoriale
fascista.
- IL REGIME -> Leggi fascistissime = create tra il 1925-1926, erano una serie di leggi che portano
all’inasprimento delle misure di polizia e la creazione del
confino di polizia (ed altre condanne per gli oppositori politici), alla
soppressione delle principali libertà politiche e sindacali,
allo scioglimento di tutti i partiti che non siano il PNF.

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- IL REGIME -> poi tramite una serie di norme emanate in seguito il parlamento viene privato del
potere legislativo.
-> attraverso due norme, la Costituzionalizzazione del Gran Consiglio e la legge
elettorale (1928), si crea una sorta di identificazione tra partito e stato che
sembrano quasi essere una cosa unica.
-> nel 1929 c’è un importantissimo accordo con la Chiesa Cattolica, di nome
Concordato, che sancisce la nascita della Città del Vaticano, il valore civile del
matrimonio religioso (= quando una coppia si sposava in chiesa aveva automaticamente valore
civile) ed il fatto che la religione cattolica diventi insegnamento nelle scuole e
religione di stato.
-> i fondamenti dell’ideologia fascista sono: nazionalismo, espansionismo,
corporativismo (= tentativo di trovare una politica sociale ed economica che sia a metà strada
tra il liberalismo ed il comunismo) ed organicismo (= convinzione che la società non sia formata
da tanti individui ognuno libero di fare ciò che vuole nel rispetto delle leggi, ma che tutti gli individui
devono cooperare tra di loro perché sono tutti parti dello stesso organismo, seppur con compiti
diversi).
-> limiti regime: - il partito stesso perché ha molti problemi al suo interno (corruzione,
baruffe tra esponenti ecc.);
- gli altri poteri: la monarchia, l’esercito e la chiesa perché limitano il
potere del partito fascista;
- il divario che c’era tra l’ideologia fascista e l’effettiva realtà.

Quello del fascismo è un periodo in cui avviene una forte militarizzazione del
popolo. Tanto gli operai in fabbrica, quanto i bambini nelle scuole ricevono
un’istruzione militare.

- Come abbiamo già detto, una componente importante del fascismo è l’idea di creare un vero e
proprio impero (espansionismo). Nel 1911 l’Italia aveva conquistato la Libia ma viene persa
durante la WW1 perché vengono ritirate le truppe per concentrarle sul fronte meridionale. Già il
governo precedente a quello fascista prova a riconquistare quelle terre, ma la conquista
maggiore avviene sotto il fascismo. La Libia viene riconquistata mediante i gas
lanciati soprattutto dagli aerei e l’uso di campi di concentramento per i civili del
luogo così da “minacciare” la resistenza utilizzando gli affetti. Nell’ottobre del
1935 inizia la guerra per la conquista l’Etiopia, ma questa ha un piccolo
problema: è membro della società delle nazioni (quel prototipo dell’ONU che nasce
dopo la WW1). Tramite l’uso degli stessi metodi brutali che utilizzarono per
riconquistare la Libia, l’Etiopia venne conquistata ma il regime fascista,
attaccando l’Etiopia, automaticamente esce dalla società delle nazioni e riceve
una serie di sanzioni per aver infranto l’ordine internazionale.
Ciò nonostante nel 1936 viene proclamato l’impero italiano e nasce l’Africa
Orientale Italiana e istituita una severa politica di segregazione razziale (= gli
etiopi non diventano sudditi italiani e soprattutto ci sono delle norme che proibiscono i contatti di
natura sociale e sessuale tra italiani e popolazione etiope).

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- L’introduzione delle leggi razziali da parte del fascismo nel 1938 è una delle pagine più infami
della storia italiana. Tale introduzione ha molto a che fare con la conquista coloniale e la politica
di segregazione razziale in Africa. L’introduzione delle leggi razziali in
Italia avviene molto più velocemente rispetto che in Germania ed è
sostanzialmente in frutto di dinamiche interne al paese ed al
fascismo. Le leggi razziali prevedono in sostanza l’allontanamento
dalla società civile e sociale della popolazione ebraica: vengono
espulsi studenti e docenti ebrei dalle scuole, vengono vietati
matrimoni misti, vengono limitati gli impieghi pubblici a cui gli ebrei
possono partecipare ed in alcuni casi avveniva pure la requisizione di beni.
Gli ebrei in Italia quantomeno non venivano rinchiusi in campi di concentramento, venivano
“solo” esclusi dalla vita civile del paese e discriminati.
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LEZIONE 18:
I TOTALITARISMI pt.2
• La Germania $
- La Germania del post guerra è a pezzi perché ha perso la guerra ed inoltre deve pagare
salate sanzioni ai paesi danneggiati. Quella che accade in Germania in questo periodo è una
vera e propria rivoluzione. Pochi giorni prima del fine della guerra l’imperatore abdica e
salgono al potere i socialdemocratici (passando da una delle meno democratiche monarchie d’Europa ad
una repubblica presidenziale). Nasce quindi la Repubblica di Weimar nell’agosto del 1919, quando
viene varata la costituzione di questa nuova repubblica parlamentare che prevede l’elezione
diretta del presidente della repubblica. Con questa nuova repubblica viene comunque
mantenuta la struttura federale (gli staterelli che costituivano la germania mantenevano alcuni diritti come
quello di mantenere il proprio governo e di eleggere i propri rappresentanti alla camera del parlamento della
repubblica). Fin dalla sua nascita però, la repubblica di Weimar è accerchiata da forze politiche
anti-sistemiche che la vogliono mettere in discussione.
- Nei primi anni di questa repubblica si rafforzano queste forze anti-sistema formate da partiti
di estrema destra ed estrema sinistra e ciò porta ad un’instabilità politica ed economica fino
al 1923. L’instabilità della repubblica si accentua quando le forze anti-sistemiche di estrema
destra accusano i massimi esponenti della repubblica di essere i principali colpevoli
dell’uscita dalla guerra e la sconfitta nella guerra nel novembre del 1918, tradendo l’esercito e
facendo crollare il Reich. Questo prenderà le forme di numerosi tentativi di colpi di stato ed
omicidi politici, che costringeranno la repubblica ad istituire dei corpi paramilitari, Freikorps,
per sedare i colpi di stato.
Questi corpi paramilitari hanno un ruolo fondamentale nella repubblica di Weimar perché da
dopo la guerra, la Germania ha un esercito microscopico e quindi devono ricorrere a questi
gruppi di volontari.
- Fasi principali repubblica di Weimar:
FASE CARATTERISTICHE

Inflazione, disoccupazione, omicidi politici, colpi di


1) Fase del caos (Novembre 1918 - 1923) stato, povertà, Freikorps, repubbliche sovietiche che
nascono ovunque …

Riavvicinamento alle altre potenze europee, economia


comincia a ripartire, saldate le sanzioni (anche grazie
agli Stati Uniti che prestano soldi alla Germania così
2) Fase dell’epoca d’oro (1923 - 1929)
che possano pagare gli altri stati europei che a loro
volta ripagano gli Stati Uniti per gli aiuti durante la
guerra).

Nel ’29 con il crollo della borsa di Wall Street, avviene


una crisi di disoccupazione in Germania. Un motivo per
3) Fase della disoccupazione (1929 - 1933) cui avviene l’ascesa del nazismo è che questo partito
si propone per cercare di risolvere questa crisi della
disoccupazione.

- A differenza del dei fascisti in Italia, che in parlamento erano in una trentina circa, in Germania
in varie elezioni il Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori
tedeschi (NSDAP) ottiene una presa di potere innescata
dalla crisi del ’29 che fa si che Hitler ottenga la nomina a
principale esponente e partito della destra tedesca
nell’arco di tre/ quattro anni. Le ragioni del successo del
NSDAP sono molteplici: - nazionalismo aggressivo;
- razzismo (nazisti danno agli ebrei la
colpa della perdita della guerra, la
colpa di aver indebolito la Ger, la colpa
della crisi economica e di
disoccupazione);
- uso della violenza;
- risentimento contro Versailles;
- Successo tra i giovani, rivolta
generazionale (giovani non trovano
lavoro, sono cresciuti col mito della
57
guerra, incolpano i vecchi e la società
tradizionale del fatto che non trovano
lavoro e per la caduta della Ger e
quindi si arruolano);
- Gruppo dirigente giovane;
- Consenso delle classi medie;
- Finanziamento dei grandi
imprenditori (vedono pericolo nella
crisi del ’29 e che ritengono che solo la
ripresa della potenza tedesca possa
risolvere il problema della crisi e per far
si che la Ger si risollevi, bisogna uscire
dai vincoli di Versailles e denunciare il
trattato di pace).
- La differenza tra nazismo e fascismo, per quanto riguarda la violenza, è che nel fascismo la
violenza avviene prima delle elezioni politiche ed è volta ad ottenere consenso e reprimere il
dissenso. In Italia poi, dopo la presa del potere del fascismo, la violenza cala perché non più
necessaria. Quello che succede in Germania è esattamente il contrario: pochissima violenza
prima delle elezioni, ma grande dopo il successo elettorale dei nazisti. La violenza
dell’apparato militare nazista sarà poi funzionale e determinante per creare lo stato nazista
così come lo conosciamo oggi.
- Come avviene cronologicamente parlando la conquista del potere di Hitler?
Hitler viene nominato cancelliere. Il cancelliere è il presidente del
consiglio dei ministri. Fin da subito
inizia un processo di radicalizzazione
del nazismo e di presa di controllo
30 gennaio 1933
delle istituzioni tedesche. Alcuni
speravano che dando potere ad
Hitler si sarebbe tranquillizzato, ma
accade esattamente l’opposto.

Incendio del Reichstag. Viene incolpato un comunista ed è


l’occasione per un’ulteriore stretta
repressiva e per convocare nuove
27 febbraio 1933
elezioni.

Marzo 1933 Elezioni politiche (NSDAP 44,6%).

Il parlamento da i pieni poteri ad


23 marzo 1933 Hitler ottiene pieni poteri.
Hitler di riportare l’ordine nel paese.

Hitler cumula carica del presidente Muore il presidente del Reich ed


2 agosto 1934 dei Reich a quella di carica di Hitler diventa automaticamente capo
cancelliere. del governo e capo dello stato.

- La costruzione del regime avviene sulla base di una forte repressione delle opposizioni e
formazione di regime a partito unico (vengono messe fuori legge tutte le opposizioni, facendo rimanere in
vita solo il NSDAP). Per la prima volta dopo decenni lo stato tedesco non è più
uno stato federale.
- Accanto all’esercito ed alle forze di polizia assumono un ruolo crescente nel perseguitare i
nemici interni due formazioni paramilitari: SA e SS.

- Negli anni della costruzione del regime viene potenziato l’esercito attraverso la coscrizione
obbligatoria. Siccome ciò andava contro alle sanzioni del trattato di Versailles che impedivano
alla Germania di svilupparsi militarmente, per potenziare l’esercito Hitler deve rinnegare il
trattato, quindi esce dalla società delle Nazioni e “strappa” idealmente in trattato di Versailles.
58
- L’esercito viene potenziato per diversi motivi: rilanciare l’economia (produrre armi genera soldi),
diminuire la disoccupazione (l’esercito genera posti di lavoro) e dare inizio ad una nuova politica di
potenza ed espansione territoriale per riannettere alla Germania tutti quei tedeschi che non
abitavano in Germania.
- Un ruolo importante nella costruzione del regime è dato dalle chiese: le chiese luterane
appoggiano il nazismo perché viene visto come un baluardo di ordine e di buon
funzionamento dello stato. Viene anche poi firmato un concordato con la chiesa cattolica
(come quello del 1929 del fascismo).
- Con l’uscita dalla società delle nazioni e dal trattato di Versailles viene fermata quell’enorme
emorragia di denaro dovuta alle sanzioni ed alle riparazioni di guerra e con questi soldi Hitler
può far ripartire l’economia tedesca e risolvere il problema della disoccupazione. Oltre
all’esercito si investe anche sui lavori pubblici che porta ad un aumento della produzione
industriale e dei profitti delle grandi imprese, al abbattimento della disoccupazione ed il
raggiunto del pieno impiego ed ad un aumento dei salari.
- Espansione economica finalizzata alla guerra ed alle conquiste territoriali: Hitler vuole
conquistare l’Europa orientale, la Russia, per trasformare popolazioni slave, razzialmente
inferiori, in schiavi ed utilizzare le risorse russe come fonti di approvvigionamento per sfamare
il popolo tedesco.
- Da qui nasce la comunità nazionale tedesca era:
⊛ definita da un punto di vista razziale (i tedeschi sono ariani, non sei ariano, non puoi essere tedesco e
sei inferiore);

⊛ caratterizzata da una politica natalista (volta a favorire le nascite tedesche) ed antinatalista (volta
ad arginare ed eliminare la nascita di bambini che non siano razzialmente puri);
⊛ caratterizzata da enti formate appositamente per creare un sistema associativo totalitario
(giovani -> gioventù hitleriana; lavoratori -> fronte tedesco del lavoro; ricreativo ->Kraft durch Freunde);
⊛ basata su un welfare state razziale (= l’accesso al welfare avveniva su base razziale: gli ebrei, gli slavi
ecc. non hanno accesso al welfare).
- Alcune considerazioni che abbiamo fatto per l’Italia avvengono anche per quanto riguarda la
Germania. Ecco come si sviluppa, durante il nazismo, la legislazione razziale:
Ebrei non possono entrare nelle amministrazioni
1933
pubbliche.

1935 Legge che distingue i cittadini razzialmente puri ed altre


forme di cittadinanza.

Leggi di Norimberga che hanno una fortissima base


razziale.

Espulsione dei funzionari pubblici.

1936 Impedite le attività professionali.

1937 Limiti alla proprietà privata.

1938 Censimento proprietà ebraiche e loro confisca negli anni


successivi.

Notte dei cristalli.

Espulsione dei bambini ebrei dalle scuole.


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59
LEZIONE 19:
I TOTALITARISMI pt.3 (cap 14 e 17)
• L’URSS %
- L’Unione sovietica è l’altro grande totalitarismo del XX secolo.
- I totalitarismi sono, in linea di massima, stati in cui lo stato ed il partito
sostanzialmente tendono a coincidere. Sono stati nei quali alla base
dell’ideologia ci sono livelli di violenza (contro gli oppositori politici, contro i propri cittadini)
estremi.
- Dopo la guerra civile, nel 1922 nasce l’Unione delle Repubbliche Socialiste
Sovietiche che adotta due anni dopo una costituzione federale che permette alle
varie repubbliche di mantenere, almeno inizialmente, una certa indipendenza.
- La vecchia struttura da cui era nata la costituzione, i soviet, spariscono completamente negli
anni. Inizialmente ogni repubblica si auto-organizzava e gestiva attraverso i propri soviet, poi
col tempo viene centralizzato il potere trasformando la vecchia struttura in un nuovo stato
gerarchico in cui i rappresentanti del partito comunista (e quindi dello stato) controllano ogni
aspetto della vita economica, sociale, produttiva e politica.
- Nel 1924 Lenin, l’artefice della rivoluzione, muore ed alla guida dell’Unione sovietica gli
succede Stalin.
- Stalin è convinto che l’Unione sovietica debba affrontare enormi sfide per diventare una
potenza mondiale e quindi vuole mantenere il sistema dell’URSS all’interno del territorio russo
(prima pensiamo a noi, rafforziamo il socialismo nell’Unione sovietica e poi pensiamo ad esportarla). Questa
idea si contrappone alle idee di altre menti all’interno del partito, che invece sono favorevoli
ad un’esportazione della rivoluzione sovietica anche in altre nazioni.
- Queste tensioni poi si spostano anche sul piano economico, infatti viene
abbandonata la NEP per abbracciare, nel 1927 la collettivizzazione forzata della
produzione agricola: vengono create delle grandi imprese agricole collettive che
prendono il nome di Kolkhoz, Sovchoz, viene abolita la proprietà privata ed i
campi sono coltivati in modo collettivo.
- Nel manifesto qui sopra si vedono i contadini della collettivizzazione che cacciano i piccoli e
medi proprietari privati, detti kulaki. Quella che intraprende Stalin a partire dal 1927 è quindi
una guerra ai piccoli ed ai medi proprietari terrieri che, secondo Stalin, rappresentano la
borghesia interna allo stato.
- Ai kulaki non solo viene fregata la terra, ma vengono anche deportati nei campi di lavoro
siberiani, i cosiddetti gulag, dove muoiono per strada oppure nei campi di lavoro.
- In realtà questa collettivizzazione poi avrà delle ricadute sulla produttività: ci vorranno anni ed
anni perché questa idea risulti produttiva ed in molti casi, come in Ucraina, il
processo di collettivizzazione è particolarmente difficoltoso perché i kulaki si
ribellano perché lo stato non fa niente per alleviare le condizioni di vita dei
contadini che devono produrre sia per sopravvivere che per dare allo stato ma
siccome la produzione è scarsa, tutto ciò che viene prodotto viene poi confiscato dallo stato
e ciò sfocia in carestie devastanti che producono milioni di morti (siccome si ribellavano alle
confische, i kulaki venivano lasciati morire di fame perché ritenuti nemici della collettivizzazione).
- Per quanto riguarda l’industria invece, nel 1928 hanno inizio i famosi piani quinquennali che
saranno due (1928-1933 e 1933-1938). Questi piani permettono allo stato di stabilire
cosa bisogna produrre e quanto produrre: stabiliscono che ogni settore industriale
in cinque anni avrebbe dovuto creare tot quantità di beni (es. bisogna produrre x
quantità di bottoni, y quantità di acciaio, z quantità di trattori). Questo porta alla crescita
impressionante dell’industria e delle città industriali ed un esodo dalla campagna
alla città di risorse e uomini. Al tempo stesso però porta anche ad un ulteriore
abbassamento delle condizioni di vita delle persone.
- Questo sistema permetterà all’URSS di diventare, nell’arco di pochi anni, una della maggiori
potenze industriali del tempo.
- Stalin però ha un grosso problema psicologico: è letteralmente ossessionato dai suoi
presunti nemici, kulaki ed avversari politici che siano. I maggiori nemici di Stalin sono i kulaki,
alcuni gruppi etnici e la chiesa ortodossa. È veramente spaventato dai suoi veri o ipotetici
avversari, tant’è che instaurerà una politica della paura e del sospetto con la quale eliminerà
con la violenza i suoi avversari, permettendo alla sua dittatura di avanzare.
- Stalin crea una polizia politica (GPU) apposta per eliminare i suoi nemici e tra il 1934 ed il
1938 è il periodo che viene descritto come il periodo delle grandi purghe staliniane. Una
60
purga è in sostanza l’inquisizione e l’eliminazione di oppositori o dissidenti all’interno del
partito comunista e dell’esercito e questo periodo porterà ad oltre 20mln di persone
condannate ed oltre 10mln di morti.
- Un fenomeno interessante è il culto della personalità di Stalin: Stalin
riesce nel periodo prima della guerra e poi a maggior ragione durante
la WW2 a combinare il socialismo con il nazionalismo creando un
forte attaccamento alla Russia ed alla sua storia, ma anche ai suoi
eroi (Ivan il terribile, Aleksandr Nevskii) ed alle tradizioni russe nonostante
quello dell’URSS è un totalitarismo.
- Stalin in questo contesto ha una grande abilità nel presentarsi come il padre della patria e
come tale dice di avere cura dei propri figli e, se necessario, usa la mano pesante contro i figli
per farli obbedire ma anche in qualche modo protegge e tutela i figli più obbedienti.

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61
LEZIONE 20:
LA SECONDA GUERRA MONDIALE (cap 17)
• Un po’ di contesto -> inizia nel settembre del 1939 con l’invasione tedesca della Polonia e si
conclude nel settembre del 1945 con la resa dell’Impero giapponese in
seguito allo sgancio delle due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki.
Dura quindi sei anni e coinvolge 58 paesi in tutto il mondo. Ci furono circa
50-60mln di morti, soprattutto civili (di questi: 20mln URSS, 15mln Cina, 7mln
Germania). È un conflitto fortemente ideologico, è una lotta tra il bene ed il
male ed ognuno è convinto di essere dalla parte del bene. Coinvolge le
potenze dell’asse (fasciste) contro l’alleanza tra le democrazie liberali
(Inghilterra, Stati Uniti e Francia) ed il comunismo dell’URSS.
-> durante la WW2 avverrà l’olocausto, uno sterminio studiato
scientificamente della popolazione ebraica e di altri gruppi sociali che
vengono fatti oggetto di politiche di sterminio della Germania nazista.
-> segna l’inizio dell’era atomica: a partire dallo sgancio di quelle bombe in
Giappone, molti paesi sono detentori di un potenziale distruttivo che può
portare alla fine della civiltà.
• Gli antecedenti:
VERSO LA GUERRA

Alleanza tra i due regimi fascisti che erano


1936 Alleanza Germania - Italia
usciti dalla società delle nazioni.

1937 Alleanza estesa al Giappone.

Annessione alla Germania dell’Austria. Inizio espansione tedesca.

Conferenza che sancisce l’apice della “politica


del lascia fare” in cui GB e Fra si accordano
sul permettere a Hitler di realizzare i suoi
28-30 settembre -> Conferenza di obiettivi espansionistici nella speranza che si
Monaco. accontentasse e si calmasse.
1938
In questa conferenza Hitler garantisce di non
voler espandersi oltre i Sudeti e di non voler
fare la guerra d’Europa.

Nel confine tra Cecoslovacchia e Germania. I


Annessione della Germania del territorio
Sudeti sono importanti perché sono abitati
Sudeti.
soprattutto da popolazioni di lingua tedesca.

Marzo -> Occupazione Cecoslovacchia Truppe tedesche occupano militarmente uno


(Protettorato di Boemia e stato sovrano rompendo le promesse della
Moravia – Stato autonomo di Conferenza di Monaco.
Slovacchia).

Aprile -> Occupazione italiana


dell’Albania.

Firma del patto militare tra Germania ed Italia.


Maggio -> Patto d’acciaio Italia e
Vengono rinforzati i legami tra queste due
Germania.
nazioni, che prima erano solo politici.

Patto segreto che prevede la spartizione della


Polonia tra Germania e Russia.
Quello che vuole Hitler con questo patto è la
1939
possibilità di conquistare una parte di Polonia
(ritenuti inferiori perché slavi) con la garanzia
Agosto -> Patto Molotov-Ribbentrop. che l’URSS non si incavoli.
Quello che non capisce Stalin è che ciò che
vuole Hitler non è la Polonia, bensì questa
sarebbe un primo tassello per permettere
all’esercito tedesco di avanzare e conquistare
la Russia.

La crisi del corridoio di Danzica.

1 settembre -> Attacco alla Polonia.

3 settembre -> Entrata in guerra di Francia


e Gran Bretagna.
62
• L’Italia, ha dei patti molto forti con la
Germania ma ancora una volta, con la
scusa che la guerra è stata iniziata dalla
Germania, l’Italia non entra in guerra fin
da subito e ne resta fuori, si dichiara
“non belligerante” fino al giugno 1940.
• L’invasione tedesca della Polonia fu
molto facile grazie alla tattica della
“guerra lampo” ed in brevissimo tempo
riuscirono ad ottenere il territorio
stipulato dal patto con la Russia.
• Solo con l’Operazione Barbarossa, che
prevedeva l’invasione tedesca della
Russia nel giugno 1941, la guerra inizia a
farsi più bollente.

• Il fronte principale della guerra, dove si scontrano le super potenze è piatto: inizialmente la
guerra è una “guerra non guerra”, c’è uno stallo tra i due blocchi di alleanze almeno fino al 1940.
PRIMA FASE (1939 - 1942)

Occupate dall’esercito tedesco per


avere il controllo della parte
settentrionale dell’oceano atlantico,
per controllare l’accesso al baltico e
per demolire la linea Marginot creata
dai francesi dopo la WW1.
Entrati in Francia, grazie ad una guerra
lampo ed a dei mezzi di guerra molto
avanzati, hanno messo ko una delle
Conquista di Norvegia, Danimarca,
1940 maxi potenze avversarie.
Olanda, Belgio e Francia.
Dopo la conquista della Francia da
parte della Ger nel 1940, l’Italia entra
ufficialmente in guerra andando ad
insediarsi in una Francia già sconfitta
solo per razziare un po’ di facile
bottino. Nonostante l’esercito italiano
entri in un paese già ko, prende diverse
mazzate specialmente sul fronte
alpino.

L’unico paese a confrontarsi con quella


Germania che sembrava a tutti gli
effetti una macchina da guerra è la GB,
guidata da Churchill.
La Ger è intenzionata ad estendere il
Reich anche in GB e lo fa, inizialmente,
facendosi strada con una campagna
aerea che prenderà il nome di
Campagna aerea contro la Gran “Battaglia d’Inghilterra”. La GB si
1940 - 1941
Bretagna. difende con altrettanti aerei usati per
abbattere quelli tedeschi e questa cosa
va avanti per mesi e sostanzialmente è
uno dei simboli di una guerra molto
moderna che si gioca moltissimo con i
mezzi militari tecnologici del tempo.
Alla fine l’aviazione tedesca si dimostra
più debole di quella inglese e
l’invasione della GB non avverrà mai.

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Inizia la “guerra parallela” di Mussolini
che voleva in qualche modo fare una
guerra nella guerra con fini diversi da
quelli tedeschi (conquista dei Balcani e
della Grecia, conquista dell’Egitto a
partire dalla Libia già conquistata nel
1911) e modalità diverse da quelle
Guerra nei Balcani. Occupazione
tedesche.
tedesca e italiana di Jugoslavia e
Gli italiani però la guerra da soli non
Grecia.
sono in grado di farla perché sono
senza mezzi e logistica, quindi avranno
sempre bisogno del sostegno della
Ger. Da qui ha inizio diffidenza tra Ita e
Ger perché i primi non riescono a stare
al passo con i secondi e spesso
intralciano la loro avanzata.

Detta anche “Operazione Barbarossa”.


I tedeschi con un esercito mai visto
prima inizialmente avanzano quasi fino
Giugno 1941 Attacco all’URSS.
a Mosca e poi, com’era successo a
Napoleone, arriva l’inverno ed i russi
cominciano a “giocare in casa”.

Con l’arrivo dell’inverno i tedeschi


I tedeschi alle porte di Mosca e sono costretti a fermarsi poco prima di
Inverno ’41 - ‘42
Leningrado. arrivare alla capitale ed a formare un
assedio a Leningrado.

Primavera ‘42 Offensiva in Caucaso. -

Seconda città dove i tedeschi


Agosto 1942 Stalingrado.
formeranno un assedio.

• L’occupazione tedesca avveniva tramite:


- occupazione diretta = in questi paesi i tedeschi comandavano direttamente attraverso dei
governatori che avevano potere assoluto nei territori di loro
competenza.
= in questi territori i tedeschi fanno quello che vogliono e sono territori
usati direttamente per alimentare la macchina bellica tedesca
(deportazione dei lavoratori, lavoratori costretti ai lavori forzati e spoliazione di risorse,
materie prime e macchinari presenti in quei territori).
= in questi paesi si sperimenta per la prima volta la politica razziale,
considerando la popolazione del posto razzialmente inferiore ed utile
solo al mantenimento della Germania. In un discorso tenuto nel marzo
del 1943, Koch (responsabile dell’amministrazione tedesca in Ucraina) affermò:
«Io trarrò da questa terra tutto ciò che potrò. Non sono venuto qui per
distribuire benedizioni, ma per aiutare il Führer. La popolazione deve
lavorare, lavorare, lavorare [...]. Noi siamo un popolo di signori e
dobbiamo considerare che il più infimo dei lavoratori tedeschi è
razzialmente e biologicamente mille volte più prezioso della
popolazione locale».
- regimi collaborazionisti = regimi che hanno dei governi propri (Francia, Norvegia e Croazia), che
non vengono considerati razzialmente inferiori e da cui vengono
estratte tutte quelle materie prime e quei materiali necessari
all’alimentazione della macchina bellica tedesca, ma in cui non si
registrano episodi di violenze e schiavitù dettati dalla politica
razziale utilizzata nelle occupazioni dirette dell’Europa orientale.
- alleati = questi paesi (Italia, Ungheria, Romania, Bulgaria) partecipano allo sforzo bellico e
mantengono la loro sovranità.

64
• Nel 1939, dopo l’occupazione tedesca di quella parte di Polonia a loro promessa dal patto
Molotov-Ribbentrop, inizia la concentrazione degli ebrei nei ghetti. La soluzione finale
inizialmente non era contemplata nei piani di Hitler, ma dopo che ha inizio la
sconfitta contro l’URSS, la soluzione finale inizia a prendere corpo. Gli ebrei, durante
l’avanzata delle truppe tedesche in Russia, vengono sistematicamente rastrellati ed
uccisi da truppe speciali poiché vengono additati come nemico pericoloso dietro
alle linee. Lo sterminio avviene soprattutto in Ucraina sostanzialmente con
fucilazioni e mitragliamenti nei confronti della popolazione ebraica.
Da qui poi il trend prende piede ed inizia l’eliminazione degli ebrei non solo nelle
zone di guerra ed inizia a brulicare tra i funzionari tedeschi l’idea che sia
psicologicamente distruttivo, per le truppe speciali, uccidere centinaia di persone
sostanzialmente sparandogli addosso. Ci sono molti militari che, dopo aver compiuto questo
gesto, vengono presi da crisi di panico, si bloccano, vomitano ecc. dunque da qui nasce l’idea
di concentrare gli ebrei di tutta Europa nei campi di concentramento ed arrivare ad un vero e
proprio “sterminio industriale” della popolazione ebraica che produrrà oltre 6mln di morti.

• Gli USA e la guerra nel Pacifico (’41-’42) -> la guerra inizia a mettersi male per i tedeschi a
partire dall’inverno del 1941-1942. Contemporaneamente alla fallita
invasione tedesca in Russia, accade anche un altro evento che porta
la guerra ad una dimensione mondiale: il 7 dicembre 1941 diversi aerei
giapponesi (alleati grazie al patto tripartito con Ita e Ger) bombardano
la base americana nelle Hawaii di Pearl Harbor. Fino a questo punto gli
USA erano neutrali nella guerra, seppur mandassero aiuti militari alla
GB ed all’URSS (si sapeva da che parte erano schierati ma ancora non erano
entrati ufficialmente in guerra). Con questo evento l’USA entra ufficialmente
in guerra contro la Germania e l’Italia ed il Giappone entra in guerra a
fianco della Germania perché con gli USA nel Pacifico avevano le
spalle al muro.
In questo attacco, che è un enorme successo, non vengono colpite le portaerei americane (che
erano altrove) e questo permetterà agli USA, nel giro di qualche mese, di reagire all’attacco
giapponese.

• Attorno al 1942 avvengono alcuni eventi di particolare rilevanza e che permetteranno la


cosiddetta svolta. Fallisce miseramente la campagna italiana e tedesca in Nord-Africa: i due
paesi cercarono di raggiungere l’Egitto ma vengono sconfitti in due battaglie dopo le quali gli
inglesi riusciranno a marciare verso Tripoli avvicinandosi alla Tunisia. Contemporaneamente da
est si assiste ad uno sbarco di truppe anglo-americane in Marocco e gli italiani ed i tedeschi
sono costretti a ritirarsi concedendo una vittoria geopolitica importantissima agli avversari
perché lasciando quelle terre danno loro un trampolino di lancio per invadere, nel luglio del
1943, l’anello debole dell’asse (Italia).
Contemporaneamente, nell’inverno del ’42-’43, cade Stalingrado nel senso che i tedeschi
all’interno della città si arrendono ai sovietici che da questo momento iniziano una
controffensiva contro la Germania.
Contemporaneamente anche gli americani attuano una controffensiva contro i giapponesi
conquistando isoletta dopo isoletta fino ad arrivare alle isole principali che formano il Giappone.
(non serve ricordarle, serve solo per capire meglio)

Iwo Jima ed Okinawa sono importanti per due


motivi: 1) sono battaglie in cui i giapponesi non
mollano un centimetro di terreno e
diventa chiaro che man mano che ci
si avvicina al Giappone, più i
giapponesi difenderanno fino alla
morte i propri territori;
2) fa capire che per conquistare il
Giappone, gli USA avrebbero dovuto
sostenere morti rilevanti perché i
giapponesi preferivano morire piuttosto
che cadere nelle mani degli americani.

65
• Se già le cose dopo l’inverno del ’41-’42 non andavano bene per l’asse, iniziano ad andare
malissimo specialmente per l’Italia a partire dalla fine del giugno 1943. In questo periodo dalla
Tunisia gli anglo-americani sbarcano in Sicilia ed inizia una lunga ritirata delle forze italiane e
tedesche verso il nord Italia.
L’Italia in quel periodo brulica di truppe alleate perché i tedeschi iniziarono a non fidarsi più
dell’alleato e pensavano che avrebbe potuto tagliare la corda da un momento all’altro. Si arriva
così, nel 25 luglio 1943, al momento in cui il Gran Consiglio del Fascismo sfiducia Mussolini,
viene arrestato e Badoglio viene fatto capo del governo al posto suo. Contemporaneamente gli
alleati anglo-americani stanno risalendo pian piano la penisola e le cose si mettono male al
punto che il 3 settembre viene reso pubblico l’armistizio tra Italia ed Alleati. Quindi da un
momento all’altro gli italiani diventano nemici dei tedeschi che non hanno nessuna intenzione di
abbandonare un territorio così utile e centrale come l’Italia e di lasciare che gli italiani taglino la
corda. Questo divide l’Italia in due: Badoglio ed il Re fuggono al Sud, ma in tutto il territorio non
ancora liberato dagli anglo-americani le truppe italiane si trovano da un momento all’altro a tu
per tu con il nemico tedesco. A sud si crea un governo monarchico filo-alleato, al nord un
governo fascista alleato con i tedeschi che può aver vita grazie alla liberazione dal carcere di
Benito Mussolini il 12 settembre e che una volta libero crea un governo fantoccio, la Repubblica
Sociale Italiana, al nord.
Dal 1943 inizia nel nord Italia la resistenza, grazie alla costituzione di bande
irregolari di banditi (che sono le bande partigiane) formate da civili che
combattono contro l’occupazione nazista e fascista. Dal settembre del ’43
alla primavera del ’44 la resistenza è molto debole, poi le cose iniziano a
cambiare per due motivi: 1) col bel tempo è più facile fare la guerra;
2) svolta di Salerno (Stalin autorizza il principale
esponente del partito comunista italiano a cooperare con i
partigiani per scacciare la forza fascista e nazista dal nord
Italia).
È vero quel che si dice sui partigiani che in realtà non sarebbero riusciti a fare niente da soli e
senza il contributo degli anglo-americani, però è anche vero che hanno dato un enorme aiuto
all’avanzata di quest’ultimi lungo la penisola perché mentre loro salivano da sud, le bande
irregolari tenevano occupati e distraevano le truppe nazi-fasciste a nord.
Nel giugno 1944 avviene la liberazione di Roma e viene fatto Bonomi capo del governo al posto
di Badoglio e viene sostituito Vittorio Emanuele III dal figlio Umberto II.
Nell’Italia del nord, nel 1944-1945 verrà fatta una vera e propria guerra ai civili portata avanti
soprattutto dalle truppe tedesche e che conterà tra i 10 ed i 15 mila morti.

FASI FINALI GUERRA

In tale conferenza,
caratterizzata da una
sostanziale concordanza di
idee e progetti tra Stalin e
Roosevelt in parziale
contrapposizione con i piani di
Churchill, i Tre Grandi si
Incontro di Teheran (Roosvelt, accordarono sull'appoggio ai
1943 NOVEMBRE-DICEMBRE
Churchill, Stalin) partigiani, sulla data e sulle
modalità esecutive dello
sbarco in Normandia e sulla
necessità di dividere, dopo la
guerra, il territorio della
Germania in più stati per
prevenire il riformarsi della sua
potenza militare.

Gli alleati sbarcano in


Normandia e da questo
momento gli anglo-americani
iniziano una controffensiva in
1944 6 GIUGNO Sbarco in Normandia direzione Berlino. I tedeschi
sono impotenti perché si
trovano accerchiati dagli
alleati e pushati da USA da un
lato e da Russia dall’altro.

66
Incontro in cui ci si spartisce le
FEBBRAIO Incontro di Yalta zone di influenza tra anglo-
americani e russi.

Crollo dell’esercito tedesco su


FEBBRAIO-APRILE -
tutti i fronti. Suicidio Hitler

7 MAGGIO Resa della Germania -


1945
Avanzata americana nel
PRIMAVERA-ESTATE -
Pacifico

Diventa chiaro che la guerra


6 e 9 AGOSTO Bombe atomiche sul Giappone non può andare avanti e porta
il mondo all’era atomica.

2 SETTEMBRE Armistizio USA-Giappone -

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67
LEZIONE 21:
LA GUERRA FREDDA (1945 - 1991)
• Questa seconda parte del corso inizia con la fine della WW2 e si conclude in un triennio che
comprende l’89, il ’90 ed il ’91 perché in questo triennio avvengono degli eventi che portano alla
conclusione dell’URSS (fine dittatura comunista in Russia ed in tutta l’Eu orientale):
- 9 novembre 1989 -> caduta muro di Berlino;
- 1991 -> fine dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.

• La storia contemporanea è divisa in quattro fasi:


1789-1848 1848-1875 1870-1914 1914-1991

ETÀ DELLA RIVOLUZIONE ETÀ DEL CAPITALE ETÀ DEGLI IMPERI ETÀ DEGLI ESTREMI

Periodo in cui si sente la Con la creazione di nuove Periodo della Belle Epoque. Anche detto “breve
necessità di eliminare il ideologie politiche, come Chiamato così perché, a novecento” è caratterizzato da
vecchio mondo, l’ancient quella di Marx, nasce l’età del seguito di una serie di due fasi: la prima fase, quella
regime, legato al potere della capitale che porta con se la progressi ed invenzioni ,si che va dall’inizio della WW1
monarchia e della chiesa, creazione di una nuova modificò lo stile di vita delle alla fine della WW2
attraverso la creazione di una borghesia: la classe classi borghesi. È un periodo (1914-1945), è anche nota
nuova classe sociale: la imprenditoriale. caratterizzato dallo sviluppo come “seconda guerra dei
borghesia (rivoluzione Questa classe andrà poi in scientifico, tecnologico ed trent’anni” o “guerra civile
industriale, rivoluzione conflitto con la classe operaia. economico proiettato verso europea”.
americana e rivoluzione l’imperialismo ed il La seconda fase è il periodo
francese sono anche chiamate colonialismo della guerra fredda, che si
rivoluzioni borghesi). divide in due: età dell’oro ed
età del disordine.

• Per studiare un periodo storico bisogna aver chiari i termini utilizzati. Dunque:
1º termine -> Politica del contenimento = La seconda guerra mondiale si conclude in Europa
nel 1945 ma nel resto del mondo non si conclude nel
maggio di quell’anno, altrimenti non si
spiegherebbero le due bombe atomiche sul Giappone
nell’agosto del ’45. In tutto il resto del mondo la WW2
si conclude nel settembre del ’45.
Nei sei mesi che separano la fine della WW2
dall’inizio della guerra fredda (febbraio 1946) accadono
due eventi quasi contemporaneamente e che
sanciscono l’inizio del periodo della guerra fredda:
- da Mosca un funzionario statunitense invia un
telegramma al segretario di stato riguardo al nuovo
tipo di politica che gli USA d’ora in poi dovranno
adottare per contenere l’altra grande vincitrice del
secondo conflitto mondiale, l’URSS.
- durante un congresso del Partito Sovietico, Stalin
apertamente dichiara che con la fine della WW2 si
dovranno creare dei confini astratti tra Europa
orientale (vicina culturalmente all’URSS) ed Europa
occidentale (vicina culturalmente agli USA). Quindi il
periodo della guerra fredda nasce dal fatto che gli
Stati Uniti e l’URSS si identificano parallelamente
l’uno nell’altro come un nemico da contenere.

2º termine -> Cortina di ferro = Nei mesi a seguire, Winston Churchill reitera il termine “nemico
da contenere” creando il nuovo concetto della “Cortina di ferro”
che si estenderebbe dalla Polonia fino a Trieste (città occupata dai
partigiani jugoslavi comandati da Tito). Quindi il Friuli-Venezia Giulia da
allora divenne il confine meridionale di quel muro invisibile che
scende lungo il continente europeo e che divide i due blocchi di
Europa.
= Berlino è un caso straordinario perché a differenza di tutte le
altre città oltrepassate dal confine ideologico della Cortina di
ferro, verrà suddivisa prima idealmente e poi fisicamente (solo nel
1961 durante il periodo della crisi missilistica) in una parte occidentale

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(divisa in tre aree tra USA, GB e FRA) ed in una parte orientale (sotto il
comando sovietico).

3º termine -> Guerra fredda = si chiama così perché si contrappone alla cosiddetta guerra
calda che era stata la WW2. Questo nuovo termine viene
presentato per la prima volta circa un anno dopo il discorso di
Churchill sulla Cortina di ferro da un giornalista americano per
descrivere un’ostilità che non sembrava più risolvibile attraverso
una guerra frontale tra le due superpotenze, dato il pericolo per la
sopravvivenza dell’umanità rappresentato da un eventuale ricorso
al nucleare.

• Una volta introdotti questi concetti, importanti per introdurre ciò che succederà nei prossimi
anni, bisogna pensare che l’idea di un nuovo ordine mondiale diviso in due parti nette (sovietica ed
occidentale) non è che cominci con la fine della WW2 ma le potenze alleate cominciano a farsi
un’idea di cosa potrebbe essere il futuro comincia ad essere pensato già a partire dalla
Conferenza di Tehran del 1943. In questa conferenza si trattano quattro punti principali:
1) supporto della resistenza partigiana in Jugoslavia;
2) sbarco in Normandia;
3) progetto di creazione dell’ONU, un’alleanza mondiale che comprende
anche stati non occidentali come URSS e Cina;
4) ricostituzione dello stato polacco, che era stato suddiviso tra Germania
nazista ed URSS in seguito al patto Ribbentrop-Molotov.
• Nell’estate del 1944, circa otto mesi dopo la Conferenza di Tehran, si svolge la Conferenza di
Bretton Woods in cui, oltre a pensare ad una nuova politica post nazismo, si pensa anche ad un
nuovo tipo di economia. Gli accordi di Bretton Woods: - erano basati sulla convertibilità del
dollaro in oro. Infatti fu sancito un cambio fisso tra dollaro ed
oro (1$ = 1 oncia di oro fino) e tale conversione non era possibile
con le altre valute poiché erano ritenute solo oscillazioni (es.
un dollaro equivaleva 625 lire italiane, con oscillazioni da 620 a
635) e quindi non sarebbe stato altrettanto facile scambiare il
denaro con l’oro perché, tra il dollaro e le altre valute, non
c’era un rapporto fisso come c’era invece tra il dollaro e l’oro.
- supremazia finanziaria del dollaro sulle economie nazionali
occidentali
- oltre a questo, proprio per vigilare sulla stabilità monetaria, si
crea anche il Fondo Monetario Internazionale (FMI) per la
regolamentazione dei tassi di cambio delle varie valute: il
dollaro diventa la valuta di riferimento nella finanza e tutte le
valute internazionali si basano sul tasso di cambio del dollaro.
- Infine viene creata la Banca Internazionale per la ricostruzione
dei paesi sconfitti nella WW2: oltre all’economia statunitense
si pensa anche alla ricostruzione, attraverso una serie di
prestiti, dei paesi occidentali che hanno intenzione di entrare
nel blocco americano (Ita, Fra, GB, Ger occidentale …).

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• Dopo la conferenza di Bretton Woods, nel febbraio del 1945, avviene la Conferenza di Yalta in
cui di nuovo i tre rappresentanti delle potenze alleate (Stalin, Roosvelt e Churchill) riprendono
alcuni punti della Conferenza di Tehran e si accordano sulla continuazione del progetto
dell’ONU. Nella stessa conferenza poi le tre potenze si accordano sulla bocciatura del Piano
Morgenthau che prevedeva la completa de-industrializzazione (e di conseguenza la distruzione
economica e produttiva tedesca) della Germania nazista per farne un grande prato verde dedicato al
pascolo. A questa proposta viene preferita la suddivisione della Germania in quattro sfere di
influenza: area britannica, area francese, area americana ed area sovietica.

BERLINO

• L’ultima importante conferenza è la Conferenza di Postdam:


1) si definiscono i confini nazionali di Germania, Polonia, Cecoslovacchia ed Ungheria che
inevitabilmente passano al blocco sovietico perché l’armata rossa, con la controffensiva della
WW2 nei confronti dei tedeschi che con una guerra lampo erano arrivati fino a Stalingrado,
era arrivata fino a Berlino conquistando tutta l’Europa orientale e fu deciso che tutta la
popolazione tedesca presente nei territori divenuti polacchi, cechi ed in ungheresi dovesse
essere espulsa e assorbita in Germania.
2) Ultimatum degli USA al Giappone sulla resa incondizionata ed eventualità riguardo all’utilizzo
bomba atomica.
• L’uomo, a partire dallo sgancio delle due bombe atomiche nel 1945 si sostituisce a Dio come
potenza perché il potere ricadrà tutto nelle mani di quegli uomini che hanno la possibilità di
decidere le sorti dei molti e che tengono tutti sotto scacco con la bomba atomica che
inevitabilmente, se sganciata, porrebbe fine all’umanità. Ed in tutto ciò la popolazione inizia a
credere che Dio non abbia voce in capitolo perché non è più lui a decidere il destino delle
persone, bensì i potenti.
• Nasce l’ONU tra l’estate e l’autunno del 1945 a San Francisco in California. L’Organizzazione
delle Nazioni Unite comprendeva anche stati che poi diventeranno avversari
dell’occidente, stati del terzo mondo e tutte le potenze vincitrici della WW2. Tra i
51 paesi che aderiranno abbiamo per esempio: Usa, GB, Irlanda del Nord,
URSS, Cina, Australia, Belgio, Canada, Costa Rica, Cuba, Cecoslovacchia,
Repubblica domenicana, El Salvador, Grecia ecc.
• Conclusa la WW2 e stabiliti bene i confini tra i due blocchi europei si comincia a pensare ad una
ricostruzione dei paesi che si erano contrapposti agli alleati (Ita, Ger ecc.) attraverso un
programma di aiuti economici che nel giro di cinque anni andranno a
ricostruire i paesi sia fisicamente che politicamente ed
economicamente. Tale provvedimento viene direttamente dalla
dottrina Truman, dal presidente che nel marzo 1947 annuncia una
nuova strategia politica estera finalizzata alla protezione di alcuni
paesi mediterranei (Grecia, Turchia, Italia) ed Europei non ancora occupati
militarmente dall’Armata Rossa. Il piano in questione si chiama European
Recovery Program o anche noto piano Marshall e consiste appunto in un programma di aiuti
economici (12 miliardi di dollari) agli stati europei tra cui Gran Bretagna (3,3 miliardi), Francia (2,3
miliardi), Germania occidentale (1,4 miliardi) ed Italia (1,2 miliardi). Questo non è un “dono” da
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parte degli USA ai paesi sconfitti, bensì una clausola che permetteva agli americani di avere la
quasi certezza che chi iniziava ad ottenere i fondi, man mano sarebbe entrato a far parte del
blocco dell’Europa occidentale. Chi non riceve i soldi non è amico -> bipolarismo
• Dai soldi si passa alle armi attraverso la costituzione delle due alleanze militari:

Aprile 1949: nascita del North Maggio 1955: nascita del


Atlantic Treaty Organization a Patto di Varsavia e alleanza
scopo di difesa dal blocco militare dei paesi socialisti in
sovietico (Benelux, Francia, Europa orientale (no
Italia, Danimarca, Norvegia, Jugoslavia di Tito).
Portogallo, Islanda, Canada).

• Il bipolarismo nasce per i seguenti motivi:


Divisione della Germania in aree d’influenza in
1943 - 1945 base agli accordi delle conferenze di Teheran,
Yalta e Potsdam

1944 Accordi di Bretton Woods

1945 Nascita ONU

1947 Dottrina Truman e Piano Marshall

Assassinio ministro degli esteri cecoslovacco


Jan Masaryk (fa capire che ormai a carte
1948
schierate non si può più scherzare e passare
da un blocco all’altro)

Ponte aereo su Berlino Ovest (creato in


seguito al blocco imposto da Stalin alle linee
1948 - 1949 ferroviarie che permettevano al blocco
occidentale di rifornire la propria parte di
Berlino)

1949 Nascita NATO

1955 Nascita del patto di Varsavia


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LEZIONE 22:
TAPPE NASCITA UE, RESISTENZA E RICOSTRUZIONE IN ITALIA
• Tappe nascita Unione Europea:
Nasce il GATT (Great Viene liberato il commercio
1947 Agreement on Tariffs and mondiale.
Trades)

Nasce il UEP (Unione Con questo c’è una ripresa


1950
Europea dei Pagamenti) del commercio europeo.

Trattati di Parigi e nascita L’Unione Europea


CECA (Comunità Europea del inizialmente non ha il fine di
1951
Carbone e dell’Acciaio) unire politicamente gli stati,
ma economicamente.

1957 Trattati di Roma e nascita È la prima “Unione Europea”,


CEE (Comunità Economica non sotto il nome di UE ma,
Europea) riprendendo sempre un
discorso economico,
Comunità Economica
Europea.

• Dopo la nascita della CEE si vivrà, nei paesi dell’Europa occidentale, un periodo nominato
Golden Age tra il 1945 e il 1973 in cui si verifica un sostanziale miglioramento dell’economia
grazie all’aumento della produttività in campo industriale e consumistico. Ciò porta anche ad un
secondo avvenimento importante: un generale aumento demografico nei paesi occidentali
dovuto alle maggiori possibilità economiche dei paesi e che porta alla nascita dei cosiddetti
Boomers (Baby Boom Generation) -> Persone nate in Nord America o nell’Europa occidentale tra il
1945 e il 1964:

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• La situazione in Italia # -> L’Italia in questo stesso periodo affronterà delle fasi importantissime
e che la porterà innanzitutto a liberarsi dal Nazifascismo tramite la
Resistenza, per poi avviare un processo di Ricostruzione che avrà il
suo culmine con la Costituzione ed il fenomeno del “Centrismo”.
-> LA RESISTENZA:
Nel giro di circa un anno gli
Luglio - Agosto Sbarco alleato in Sicilia alleati conquistano tutto il
centro sud

Mussolini viene arrestato, viene


Il presidente della Camera Dino portato sul Gran Sasso ma
Grandi destituisce Mussolini. Il viene liberato dall’esercito
Luglio re Vittorio Emanuele III fugge a nazista e poco dopo fonda la
Brindisi. Nasce il governo Repubblica Sociale Italiana nel
Badoglio nel sud Italia centro nord (non ancora
1943 liberato dagli alleati)

Armistizio e uscita dell’Italia


dalla WW2. Nascita della
Repubblica Sociale Italiana nel
nord Italia e avvento della
Settembre guerriglia partigiana da parte
dei gruppi cattolici (brigata
Giustizia e Libertà), socialisti
(brigata Matteotti) e comunisti
(brigata Garibaldi)

Liberazione di Roma da parte


Giugno degli alleati e sbarco in
Normandia
1944
Ultima apparizione pubblica di
Dicembre
Mussolini a Milano

Uccisione di Mussolini e fine


Aprile della seconda guerra mondiale
1945 in Italia

Maggio Fine WW2 in Europa

-> LA RICOSTRUZIONE:
Referendum costituzionale.
Introduzione suffragio
universale femminile e vittoria
Giugno
della repubblica (12 milioni di
voti) contro la monarchia (10
milioni)

Cercherà di
mantenere la
dignità italiana
1946
perché con che
faccia si
presentava alla
Discorso di Alcide De Gasperi
Agosto conferenza di pace, da
alla conferenza di Parigi
rappresentante di uno dei
paesi che avevano appoggiato
il nazismo? Dopodiché
cercherà di far si che Trieste,
occupata da Tito, torni ad
essere italiana.

Per sancire
l’alleanza
economica e
politica tra Italia ed
Discorso di De Gasperi al
1947 Gennaio America attraverso
Congresso di Washington
un piano di
ricostruzione
italiana grazie ai soldi del Piano
Marshall.
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Italia entra ufficialmente nel
blocco occidentale ed otterrà
Avvio del Piano Marshall in una serie di aiuti economici
1947 Maggio
Italia che in cinque anni avvierà il
periodo del “miracolo
economico”

Democrazia cristiana (Alcide


Nascita Costituzione italiana e
De Gasperi): 48,3%
governo a maggioranza
1948 Gennaio - Aprile Fronte Democratico Popolare
democristiana diretto da Alcide
(Palmiro Togliatti-Pietro Nenni):
De Gasperi
30,9%…

• -> LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA:


Art. 1: «L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul
lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita
nelle forme e nei limiti della Costituzione»

Art. 2: «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili


dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali
ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento
dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e
sociale»

Art. 3: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali


davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere
gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando
di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono
il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione
politica, economica e sociale del Paese»

Art. 4: «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al


lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo
questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere,
secondo le proprie possibilità e la propria scelta,
un'attività o una funzione che concorra al progresso
materiale o spirituale della società»

-> GLI ANNI DEL CENTRISMO (’48-’58): i primi anni della repubblica
italiana vengono così nominati perché si verifica un monopolio del
governo centrista (democrazia cristiana). Nonostante a livello di governo
non ci fosse molto da fare per l’opposizione, avvennero alcuni casi in
questi anni che sono accomunati da un denominatore comune: la
volontà di sopprimere certe ideologie che provengono dalla sinistra. Nel
luglio 1948 ci fu un attentato al segretario del Partito Comunista Italiano
Palmino Togliatti. Due anni dopo, nel luglio 1950, a Modena, fu indotto
uno sciopero operaio alle Fonderie Riunite organizzato dal sindacato
CGIL e questo si concluse in uno scontro aperto con la polizia che
causa la morte di 6 persone e il ferimento di altre 200. Questo vuol dire
che le istituzioni continuano ad aver paura di un sovvertimento del
sistema repubblicano, che porterebbe al passaggio dell’Italia verso il
blocco sovietico qualora cambiasse il governo. La ciliegina sulla torta fu
dettata dalla cosiddetta “legge truffa” del 1953, che mediante una
riforma elettorale garantiva un premio di maggioranza pari al 65% dei
seggi elettorali alla coalizione dei partiti che in quel momento erano al
governo, qualora avessero raggiunto almeno il 50% dei voti (così da
evitare, con un’ulteriore strategia, che al governo andassero i comunisti e garantire la
permanenza del partito democratico cristiano).

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• La rivolta d’Ungheria -> sembrerebbe non centrare molto con quello di cui stiamo parlando, men
che meno con il caso italiano ma in realtà, la rivolta d’Ungheria, è
l’episodio che porta ad una scissione all’interno del Partito Socialista
Italiano, il grande alleato dei comunisti. Infatti, dopo questo episodio, il
PSI si dividerà in una fetta che si avvicina politicamente al blocco
democristiano ed una fetta che rimarrà legato al Partito Comunista.
Questo accade perché nel 1956 avviene la prima grande rivolta contro il
comunismo in Ungheria, a Budapest, dove una rivolta popolare viene
repressa nel sangue dall’Armata Rossa e per la prima volta si comincia
a dubitare dei “sovietici come liberatori dal nazifascismo” perché si
comincia a pensare che l’Armata Rossa non sia solo quel esercito
liberatore che aveva rappresentato la controffensiva fino alla fine di
Hitler ma bensì pure un esercito repressore di chi vuole una propria
identità nazionale autonoma dal comunismo.
-> questo evento conclude il periodo del centrismo ed avvia il periodo del
centro-sinistra (periodo composto da un’unione delle idee politiche in voga in quel
periodo ed idee socialiste).
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LEZIONE 23:
IL BREVE NOVECENTO NEL MONDO
• Una delle ricadute interne della guerra fredda è l’anticomunismo -> nei paesi del blocco
occidentale inizia una vera e propria caccia alle streghe caratterizzata dall’anticomunismo. Si
vedono spie ed emissari di Mosca ovunque, anche dove in realtà non ci sono. In alcuni casi
infatti, come quello del maccartismo americano, vengono coinvolte anche moltissime persone
che in realtà non centrano assolutamente niente.
• Gli USA & e il nemico interno: il maccartismo (1950-1955):
- Lo scoppio della guerra fredda provoca un’ondata di anticomunismo.
- I due signori in foto sono le spie per antonomasia che sono stati giustiziati
per aver spiato le informazioni relative ai segreti nucleari.
- Il maccartismo prende il nome dal senatore del Wisconsin, il principale
fautore di questa campagna anticomunista in America.
- Nel 1950 con la legge “Internal Security Act” vengono dati grandi poteri
all’FBI per indagare persone sospettate di spionaggio anti-americano.
- Non è detto che le spie non ci fossero, anzi, però questa campagna anticomunista prende
una piega talmente seria da coinvolgere tantissime persone, come i coniugi Rosenbergs, che
non ne potevano niente.
- La situazione si risolve solo nel 1955 quando il senatore del Wisconsin esce di scena, dopo
che tantissime persone sono state indagate, perseguitate e perfino uccise su ipotesi fondate
sul niente.

• Le tensioni legate alla guerra fredda non sono solo interne agli stati, ma sono delle tensioni che
hanno enormi ripercussioni sul piano internazionale. Uno scontro nucleare tra URSS ed USA
non è mai scoppiato, però ci sono una serie di “conflitti minori” in cui le due grandi potenze
mondiali del tempo erano in qualche modo coinvolte. Il più importante conflitto tra cui USA ed
URSS furono coinvolte è la guerra in Corea.
• La guerra di Corea ' (1950-1953):
- È una classica “guerra per procura” in cui gli stati intervengono
direttamente ma c’è sempre un terzo stato di mezzo (un altro esempio
di questo tipo di guerre è la guerra del Vietnam).
- La guerra in Corea è estremamente violenta e sanguinosa
provocando la morte di circa 2 milioni di persone tra militari e civili.
- Siamo a pochi anni di distanza dalla fine della WW2 che, a livello
teorico, avrebbe dovuto porre fine a tutte le guerre (questo si realizzò
solo nei paesi europei ma nei cosiddetti paesi “secondari” ciò non avvenne).
- La Corea era stata occupata dal Giappone all’inizio del
Novecento.
Il Giappone esce sconfitto dalla WW2 e di conseguenza i suoi
territori in Corea vengono distribuiti e divisi in due zone prendendo
il trentottesimo parallelo.
- NORD BLOCCO COMUNISTA ORIENTALE
SUD BLOCCO FILOAMERICANO OCCIDENTALE

- Da allora ancora oggi, lungo il confine che dovrebbe essere demilitarizzato, ci sono forti attriti
ed è considerata una delle zone più “calde” del mondo.
- Tra il 1946, anno in cui si tira la linea del confine, ed il 1950 ci sono molti attriti di basso rilievo
ma, nel giugno 1950, la Corea del Nord (con l’aiuto dell’URSS) invade la Corea del Sud. Viene
convocato un consiglio di sicurezza dell’ONU. Durante questi consigli, le decisioni vanno
prese all’unanimità. Il giorno del consiglio il rappresentante russo (che non sarebbe stato d’accordo
con dei provvedimenti contro la Corea del Nord) non era presente e quindi ci fu l’unanimità. A questo
punto l’ONU fa una deliberazione che sancisce l’intervento di una coalizione internazionale,
con a capo gli USA, per andare militarmente in aiuto alla Corea del Sud.
- Questo scatena, nel 1951, una controazione comunista che porta all’intervento della Cina nel
conflitto, che schiera le proprie truppe e le proprie armi contro la coalizione dell’ONU che, nel
frattempo, aveva conquistato quasi tutta la Corea andando anche ben oltre il confine stabilito.
L’intervento della Cina fece fare retrofront alle truppe dell’ONU.
- Viene proposta l’idea di lanciare la bomba atomica per fermare i cinesi ma fortunatamente il
presidente americano non da bado alla proposta di uno dei suoi senatori e si arriva, nel 1953

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ad un armistizio ed alla definitiva divisone della Corea attraverso l’utilizzo del 38esimo
parallelo.

• La Cina ( :
- Al tempo la Cina era lo stato più popoloso del mondo ed all’indomani della guerra
al governo c’erano alcuni partiti nazionalisti guidati da un signore di nome Chiang
Kai-Shek. Quest’uomo era molto famoso nelle zone più industrializzate della Cina
mentre le zone rurali erano sotto le mani dei comunisti.
- I nazionalisti a partire dal 1946 sono intenzionati a riprendersi il controllo del paese
e di fatto, a partire da quella’anno, fino al 1949 parte una guerra civile tra
nazionalisti e comunisti.
- Dopo una prima offensiva nazionalista scatta la controffensiva comunista che porta i
comunisti, con il sostegno di migliaia di contadini cinesi, ad entrare a Pechino e sconfiggere
Chiang Kai-Shek che si rifugerà a Taiwan.
- Nel 1949 nasce la Repubblica Popolare Cinese.
- Tra il 1950 ed il 1953 la Cina si coinvolge nella Guerra di Corea cercando di sostenere la
Corea del Nord in questa lotta mondiale contro il capitalismo. Da questo evento sembrerebbe
che il blocco europeo orientale abbia dalla sua il nuovissimo e popolosissimo paese di Mao
ma in realtà, siccome è complesso mettere due galli nello stesso pollaio, fin da subito i
rapporti tra URSS e Cina si inaspriscono perché Mao non è disposto a fare la parte della
controfigura dell’Unione Sovietica, tant’è che nel 1955 la Cina è uno tra gli stati che partecipa
alla Conferenza di Bandung dalla quale nasce il famoso "blocco dei paesi non allineati” (paesi
che non stanno ne dalla parte dell’URSS, ne dalla parte degli USA).
- Tra il 1958 ed il 1961 Mao si accorge che se vuole rendere la Cina uno stato importante è ora
di smettere di avere a che fare con un’economia arretrata. Intraprende così la politica del
«grande balzo in avanti» per il passaggio da un’economia rurale a un’economia industriale
attraverso la collettivizzazione delle terre (come fece Stalin al tempo). Ovviamente la storia non
insegna mai niente a nessuno ed in Cina, come in URSS al tempo, la collettivizzazione delle
terre non andò a finire bene.
- Mao viene criticato da molti leader comunisti all’interno del paese e decide quindi di aizzare
contro di essi, che venivano accusati di essere “capitalisti”, un movimento
studentesco che prenderà il nome di “Guardie Rosse” che in nome della
difesa della dottrina maoista si scatenano contro dirigenti, intellettuali,
funzionari, politici accusati di non essere maoisti.

• L’allontanamento della Cina, come di altri paesi, dall’URSS è il frutto di una svolta politica
interna alla Russia molto importante.
• L’URSS % di Nikita Kruscëv (1953-1964):
- Nel 1953 muore Stalin e dopo un periodo convulso prende il potere uno dei
segretari del partito comunista più famoso, Nikita Kruscëv, che porta avanti
una politica di distensione: vuole prendere le distanze dal regime brutale e
duro di Stalin.
- A partire dal 1955 tenta un riavvicinamento alla Jugoslavia di Tito e
nel febbraio 1956, al XX Congresso del Partito Comunista Sovietico,
denuncia per la prima volta i crimini della politica di Stalin ed il culto della
sua personalità.
- Con questo discorso, che seppur essendo a porte chiuse trapela velocemente, Kruscëv crea
dei dissapori nel mondo che ruota attorno all’URSS ed al blocco europeo orientale. Questo
discorso porta a ripercussioni e rivolte nel mondo sovietico come quelle dell’ottobre-
novembre 1956 in Ungheria. Dopo questo discorso molti paesi sotto il controllo dell’Unione
Sovietica iniziano a pensare che, se Stalin è un esempio negativo, forse l’URSS è disposta a
maggiore tolleranza a dare un minimo di libertà ed autogoverno agli stati dell’Europa dell’est.
- Così non fu perché l’URSS con la forza riprese il controllo dell’Ungheria e fece capire agli altri
paesi che magari stavano iniziando a progettare delle rivolte simili, che seppur il nuovo
governo si fosse discostato da quello precedente, nulla al suo interno era disposto a
cambiare.

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• Il fatto che gli ungheresi ed i cecoslovacchi siano costretti a vivere sotto l’egemonia sovietica
dei loro partiti comunisti nazionali, non vuol dire che le due superpotenze mondiali, USA ed
URSS, ma anche le altre grandi potenze europee abbiano il pieno controllo di quello che
succede nel mondo. A partire dalla fine della WW2 inizia un processo enorme di
decolonizzazione ) :
- A partire dalla fine della WW2 crollano i grandi imperi
coloniali (soprattutto GB e Fra) in Africa, Asia ed Indonesia.
- Esistono sostanzialmente due modi di governare questo
processo: A) graduale e non cruenta = creare stati sovrani
associati in una comunità (Commonwealth).
Gli stati sovrani guidavano gli staterelli che
volevano l’indipendenza ad ottenerla nel
migliore dei modi, in un’ottica di raggruppare
poi queste ex-colonie che hanno aiutato, in
una sorta di organismo internazionale. È il
caso delle colonie della GB;
B) resistenza e opposizione a movimenti
indipendentisti e politica assimilatrice = la Fra
per esempio, non vuole perdere le proprie
colonie ed allora conduce delle guerre contro i
movimenti indipendentisti, cercando di
portare avanti una politica assimilatrice.
- Importante da ricordare è, nel 1947, l'indipendenza
dell’India e fine del Raj britannico.
- La grande ondata delle decolonizzazioni porta alla
creazione di diverse definizioni per definire le principali
potenze in gioco:
Blocco occidentale e suoi alleati (USA, Europa
PRIMO MONDO
occidentale, Israele, Corea del Sud).

Blocco sovietico e suoi alleati (URSS, Europa orientale,


SECONDO MONDO
Cina, Corea del Nord).

Blocco dei paesi «non allineati» (Jugoslavia, India,


TERZO MONDO
Pakistan, Indonesia, Egitto).

- Noi oggi definiamo paesi “del terzo mondo” tutti quelli che
riteniamo poco sviluppati (soprattutto quelli africani e dell’Asia).
- Aprile 1955 -> Conferenza di Bandung e consolidamento
del blocco «non allineato». Partecipa anche
la Cina.
-> i paesi di questa conferenza volevano
riunire per intraprendere una politica che
fosse diversa da quella delle due maxi
potenze del momento.

• Un conflitto che è iniziato a metà Novecento ma che permane tuttora è il famoso conflitto
israelo-palestinese * + :
- Dopo la WW2 i territori della Palestina sono un mandato britannico.
- Tra il ’44 ed il ’46 nasce un movimento sionista anti-britannico che
combatte contro gli inglesi.
- Il movimento sionista si proponeva di riportare il popolo ebraico, che
negli anni si era sparso un po’ in tutto il mondo, nella sua terra
d’origine, l’Israele e così di far ottenere a quest’ultimo l’indipendenza.
- Nel novembre del 1947 c’è un’importante risoluzione dell’ONU che
prevede la divisione in due del mandato britannico: stato ebraico
(Israele) e stato arabo (Cisgiordania e Striscia di Gaza).
- Conseguentemente a questo, gli stati confinanti con Israele si
uniscono nella cosiddetta Lega Araba. Tra il 1948 ed il 1949 ci fu la
cosiddetta guerra arabo-israeliana in cui la lega araba scatena una

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guerra contro Israele convinta di vincerla facilmente. Dopo una prima
offensiva della Lega araba (Egitto, Giordania, Iraq, Siria, Libano) contro
Israele, quest’ultimo occupa temporaneamente i territori di
Cisgiordania e di Gaza.
- Tra il ’56 ed il ’57 ci fu la crisi di Suez: il presidente egiziano (uno dei
leader dei paesi non allieati) nazionalizza il canale di Suez affermando che
non appartiene più alla Gran Bretannia, ma come ovvio che sia
appartiene all’Egitto. Fa affondare alcuni relitti nel mezzo e così blocca
il passaggio alle navi inglesi e francesi. Inghilterra e Francia non ci
stanno e decidono così, tramite l’uso dei parà, di occupare
militarmente il canale di Suez, con l’aiuto di Israele che occupa la
penisola del Sinai.
- Si arriva poi ad uno stallo ed ad un ritro delle truppe inglesi e francesi
dal canale.

• Con l’elezione di Nikita Kruscëv su un fronte e quella di John Kennedy sull’altro sembrerebbe
che le cose, a partire dalla fine della crisi di Suez, iniziassero a cambiare.
• La New Frontier di John Kennedy & :
- JFK è il presidente americano più giovane di tutti i tempi ed anche il primo
presidente cattolico d’America.
- È lo stesso Kennedy a far ben sperare che le cose, a partire da lui,
sarebbero cambiate e lo fa mediante il suo discorso, dopo il quale fu stato
eletto, chiamato New Frontier e di cui leggiamo un pezzo: «Siamo sul bordo di
una Nuova Frontiera, la frontiera delle speranze incompiute e dei sogni. Al di là di questa
frontiera ci sono le zone inesplorate della scienza e dello spazio, problemi irrisolti di pace e di
guerra, peggioramento dell'ignoranza e dei pregiudizi, nessuna risposta alle domande di
povertà ed eccedenze».
- Egli intraprende molte politiche sociali, una politica di conquista dello spazio ed un appoggio
sostanziale al movimento di emancipazione degli afroamericani (Martin Luther King).
- Ciò nonostante la sua è una politica contraddittoria: da un lato è disposto a distendersi nei
confronti dell’URSS e del blocco sovietico così da alleviare le dispute, d’altro canto però non
è piuttosto intransigente per quanto riguarda la lotta al comunismo ed all’espansione del
comunismo in quella che viene ritenuta la sfera d’influenza del mondo occidentale.
Intraprende dunque una guerra, quella del Vietnam, proprio per evitare che si espandesse il
comunismo anche nella sfera d’influenza dell’Europa occidentale.

• Nello stesso modo, il governo Kennedy è intransigente anche nei confronti di paesi come Cuba
che sta proprio sotto l’America e che è governata da tempo da una dittatura supportata
direttamente dall’America.
• La rivoluzione cubana , :
- Cuba ha il problema di essere “sotto casa” degli Stati Uniti.
- La dittatura filo-americana a Cuba trova, da parte di un
movimento organizzato, il tentativo di liberazione del paese
intesa come la trasformazione di Cuba in uno stato socialmente
più avanzato.
- A partire dal 1953 inizia una guerriglia, da parte di un movimento di emancipazione e di
lotta contro la dittatura, guidata da Fidel Castro e Che Guevara.
- Fidel Castro e Che Guevara non sono delle marionette controllate dai comunisti di
Mosca, ma il processo di opposizione al regime instaurato da Castro porterà ad
un’avvicinamento all’URSS molto veloce.
- Inizialmente Castro, dopo la vittoria, ha posizioni riformiste che però mettono in discussione il
predominio di alcune grandi multinazionali a guida americana che risiedono a Cuba (la United
Fruit Company, l’antenata della Chichita). Inizialmente Castro mira a nazionalizzare queste enormi
compagnie americane che di fatto sono degli stati dentro allo stato e fanno quello che vogliono
nelle loro piantagioni.
- La forte opposizione americana spingerà Castro verso una radicalizzazione in senso sovietico
del suo regime.
- Gli USA reagiscono mandando ex supporters di Battista (colui che era al potere prima di Castro),
persone perseguitate da Castro ed altri militanti anti-castristi in una sorta di tentativo di
invasione di Cuba per cacciare Fidel Castro. Fallisce la tentata invasione militare statunitense
79
presso la Baia dei Porci e quindi i militanti anti-castristi vengono non solo
(organizzata dalla CIA)
sconfitti ma anche eliminati dalle forze militari di Fidel Castro.
- Un anno e mezzo dopo questo fallimento, nell’ottobre 1962, gli aerei di ricognizione americani
si accorgono che i cubani, con l’aiuto dei russi, hanno installato dei missili nucleari a Cuba.
- Questa mossa fu più che altro una “reazione” sovietica all’installazione di
missili nucleari americani in Turchia ed in Italia.
- Nel ’62, Kennedy ordinò un blocco navale attorno a Cuba. Per sette giorni
il mondo fu vicino a un conflitto generale, ma Kruscev cedette ed
acconsentì a smantellare le basi missilistiche, in cambio dell’impegno da
parte degli USA di astenersi da azioni contro Cuba e di ritirare i loro missili
nucleari dalle basi Nato in Turchia.

• Il muro di Berlino in Germania $ :


- La pace armata che seguì la fase più acuta della
guerra fredda coincise con una stagione di crescita
demografica, di innovazione tecnologica e di intenso
sviluppo produttivo.
- Le speranze e le contraddizioni di questa stagione
furono incarnate nelle figure dei due leader alla testa
delle due superpotenze: Kruscev (segretario del Pcus), e
Kennedy (democratico eletto nel 1960 e primo cattolico a entrare
nella Casa Bianca).
- Il primo incontro tra Kennedy e Kruscev, avvenuto a
Vienna nel ’61 e dedicato al problema di Berlino
Ovest, si risolse in un fallimento. I sovietici risposero
con la costruzione di un muro che separava le due
parti della città, il Muro di Berlino, simbolo della
divisione della Germania, dell’Europa e del Mondo.
- Il confronto più drammatico tra le due superpotenze si ebbe a Cuba (v. Rivoluzione cubana).
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LEZIONE 24:
AMERICA, OCCIDENTALISMO, KENNEDY E LA GUERRA IN VIETNAM
• Gli anni della presidenza Kennedy sono anni rivoluzionari anche per quanto riguarda l’inizio ad
un’apertura nei confronti degli afroamericani ed ad una potenziale chiusura della famosa guerra
in Vietnam già all’inizio degli anni ’60 (poi non fu così perché durò dal 1955 al 1975).
• I vietcong erano i cosiddetti “nemici esterni”, ma l’America degli anni ’60 aveva anche parecchi
“nemici interni”.
• Uno dei problemi interni al suolo americano di quegli anni era la lotta alla mafia italo-americana:
- Questa lotta interna culmina, nel 1957 con la costituzione della
Commissione parlamentare d’inchiesta presieduta dal senatore
democratico dell’Arkansas John McClellan e dai fratelli John e Robert
Kennedy sul tema dell’infiltrazione della criminalità organizzata (della mafia)
all’interno dei sindacati.
- Alla fine di questa commissione parlamentare, nel 1963, si svolgeranno
le rivelazioni del primo collaboratore di giustizia della mafia italo-
americana Joseph Valachi che per la prima volta testimonierà
sull’effettiva presenza della mafia in gran parte del territorio americano e
definita col nome di “Cosanostra” e nata più o meno un ventennio prima
della testimonianza di questo pentito di mafia.
- Sembrerebbe che sia proprio a causa di Cosanostra che il presidente John Kennedy sia stato
assassinato nel novembre del 1963. La lotta alla criminalità organizzata si conclude dunque
con questo evento violento.

• Sembrerebbe che, a partecipare a questa cospirazione dell’assassinio di JFK, siano stati anche
alcuni membri dell’agenzia di sicurezza statunitensi che non erano d’accordo con l’idea di
Kennedy di chiudere in maniera pacifica la guerra in Vietnam. Infatti solo venti giorni prima
dell’assassinio di Kennedy, avvenuto il 22 novembre 1963, ci fu l’omicidio del presidente del
Vietnam del Sud, Ngo Dinh Diem (personaggio importante perché era a capo di quella zona vietnamita che gli
americani sostenevano inviando merce, soldi, munizioni e sostegni militari vari).

• La guerra in Vietnam - :
- Dall’assassinio di Kennedy in poi la politica estera americana
cambia radicalmente perché a JFK subentra il suo vice, Lyndon
B. Johnson, che tra il ’64 ed il ’68 deciderà di fare esattamente
l’opposto di quello che aveva pensato Kennedy: avvia
l’escalation militare in Vietnam per continuare a combattere (con
più apporto militare) il Vietnam del nord, supportato a sua volta da
Cina ed URSS.
- Nasce tra il 1955 ed il 1963 come guerra d’Indocina tra i territori del Sud-Est asiatico e la
Francia. Gli Stati Uniti si sostituiscono a quest’ultima cercando di conquistare quei territori.
- Gli accordi di Ginevra del ’54 avevano diviso il Vietnam in due repubbliche: quella del Nord,
retta dai comunisti di Ho Chi-Minh; e quella del Sud, governata da un regime semi-dittatoriale
appoggiato dagli USA. Contro il governo del Sud si sviluppò un movimento di guerriglia, il
Vietcong, guidato dai comunisti e sostenuto dallo Stato nord-vietnamita.
- Prima dell’escalation militare, gli americani erano coinvolti solo in parte nel conflitto:
inviavano solo sostegni militari all’esercito sud vietnamita. Da questo momento in poi, oltre a
mandare sostegni militari, iniziano ad essere mandati anche i militari americani (ovviamente non i
più preparati, bensì coloro che prevenivano da ceti inferiori, afroamericani o Marines di secondo livello).
- Nonostante questa escalation militare, gli americani non riescono a sfondare il confine del
18esimo parallelo. Tale escalation, durata fino al 1968, non fu però sufficiente a domare la
lotta dei Vietcong, né a piegare la resistenza della Repubblica nord-vietnamita che, aiutata da
Russia e Cina, continuò ad alimentare la guerriglia con armi e uomini.

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- L’esercito statunitense entrò in una profonda crisi, originata non solo da
fattori tecnici, ma anche da un crescente disagio morale. Negli USA,
infatti, il confitto vietnamita apparve ai settori più progressisti
dell’opinione pubblica come una guerra fondamentalmente ingiusta; per
i movimenti rivoluzionari di tutto il mondo le vicende vietnamite
dimostravano che la più grande macchina militare poteva essere tenuta
in scacco da una guerra di popolo.
- All’inizio del ’68, i Vietcong lanciarono contro le principali città del Sud una offensiva che
mostrò tutta la vitalità della guerriglia. Dopo questa controffensiva Johnson inizia a pensare
che tale guerra non verrà mai vinta e questo evento porterà ad una demilitarizzazione del
conflitto fino alla chiusura completa, con gli accordi di Parigi avvenuti nel 1973.
- Ma la guerra proseguì per altri due anni: nel ’75, i Vietcong e le truppe nord-vietnamite
entrarono a Saigon mentre i membri del governo abbandonavano la città. I guerriglieri
cambogiani avevano nel frattempo conquistato Phnom Penh e tre mesi dopo il Laos cadde
nelle mani dei partigiani del Pathet Lao. Tutta l’Indocina era così diventata comunista.
- Questa fu la prima grave sconfitta della storia degli USA.

• Gli oppositori esteri all’occidentalismo americano però non si ferma in Vietcong. Infatti, come
successe nel 1953 a Cuba, inizia una violenta guerriglia in America Latina . / :
- Che Guevara fa la rivoluzione a Cuba tra il ’53 ed il ’59 assieme a Fidel
Castro. Tra i due però c’era una differenza ideologica tale da costringere
Che Guevara ad emigrare in Bolivia. Qui, tra il 1964 ed il 1967 inizia una
guerriglia anti-occidentale contro la dittatura filo-americana boliviana.
- La guerriglia in Bolivia si concluse con la cattura e l’uccisione di Che
Guevara da parte dell’esercito boliviano, nel 1967.
- Il secondo esempio della guerriglia in America Latina è quello dell’Uruguay
dove avvenne una guerriglia di stampo marxista-leninista condotta dal
terrorismo dei Tupamaros (di cui lo stemma riportato qui a sx), cui si ispirarono
anche le Brigate rosse (v. stella a cinque punti delle brigate).
- Anche i Tupamaros combattono contro la dittatura militare filo-americana tra il 1666 ed il
1972.

• Tornando al discorso interno ai confini americani, in questi anni cominciano a nasce dei
movimenti di protesta violenta contro il sistema consumistico e capitalista. Dalla protesta
esterna di coloro che volevano distaccarsi dall’occidentalizzazione forzata degli Stati Uniti, si
passa alla parallela protesta interna che inizia nelle università con i movimenti studenteschi:
- Un’università in particolare, l’University of California, nel 1964 (anno
incredibilmente tosto per l’USA perché comincia l’escalation in Vietnam, cominciano i
movimenti studenteschi, vengono firmate due leggi sui diritti civili per gli afroamericani
in cui si ribadisce il diritto all’istruzione ed il diritto di voto), crea il primo
movimento studentesco della storia: il Free Speech Movement.
- La causa concreta dietro alla nascita di questi movimenti studenteschi è il fatto della
coscrizione obbligatoria nei confronti degli studenti, in seguito all’escalation militare decisa da
Johnson per la guerra in Vietnam. Siccome c’è sempre più bisogno di uomini, ai soldati
sudamericani iniziano a sostituirsi anche gli studenti che frequentano le università, ma il
problema è che gli studenti bianchi universitari non sono i figli della “working class”, ma sono
i figli della gente che conta quindi ne loro, ne i genitori, sono d’accordo alla coscrizione
obbligatoria.
- Non vogliono andare a combattere non perché sono pacifisti, ma perché hanno paura, non
hanno mai sparato, non sanno cosa voglia dire fare la guerra. Poi che gli
studenti americani non appoggiassero questa guerra è un’altra aggravante.
D’altronde, come diceva Mohammed Ali, «Nessun vietcong mi ha mai chiamato
negro», questo per dire che per gli studenti, come per molti altri americani, il
nemico non era il vietcong, non era esterno ma bensì, se proprio bisognasse
trovare un nemico, questo sarebbe interno e sarebbe formato da tutte quelle persone che per
anni hanno impedito alla gente “di seconda categoria” di istruirsi, di votare ecc.

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• Le rivolte studentesche però non si sono fermate in America ma queste hanno fatto da esempio
ad altri casi in giro per il mondo. In Europa per esempio abbiamo:
A) Movimenti studenteschi della Freie Universitat:
- Ogni movimento studentesco si differenzia in base ai problemi che ci sono all’interno
della società.
- In questo caso, a Berlino Ovest nel 1967 si protesta contro l’arrivo a Berlino dello Scià di
Persia Reza Pahlavi, dittatore filo-americano che aveva comandato un regime dittatoriale
dal 1953. Gli studenti non volevano che questo dittatore sfilasse beatamente tra le
strade di Berlino.
- Nelle proteste del ’68, tanto in America quanto in Germania ed in giro per il mondo, manca la componente
operaistica: gli studenti non protestano assieme agli operai perché la classe operaia, in America come in
Germania, ha più da perderci che da guadagnarci a protestare perché è una classe operaia che non si sente
sfruttata (a differenza di quella italiana dove le brigate rosse andranno direttamente nelle fabbriche perché
sanno che li possono trovare molti fiancheggiatori ed arruolare molti futuri terroristi).
B) Movimenti studenteschi dell’università di Nanterre e dell’università di Sorbona:
- A Parigi le proteste vengono avviate da queste due università che, nel maggio del 1968,
si concretizzano in una mega protesta popolare che per la prima volta unisce operai e
studenti.
- La protesta di Parigi è importante perché la rivolta globale che si accende
conseguentemente a questa prenderà il nome dal maggio parigino del 1968 (= moti del
sessantotto).
- Gli studenti francesi protestano contro il netto divario culturale che c’è tra la classe studentesca e la classe dei
docenti che vengono definiti come “baroni”. I docenti monopolizzano le accademie dal punto di vista culturale,
non permettono il confronto con la classe studentesca e soprattutto tendono a favorire i loro preferiti agli
esami.
- Questa rivolta scaturirà, come già detto, rivolte in tutto il mondo (anche in Italia con la formazione delle Brigate
Rosse ed il terrorismo del sessantotto).

• Collegandosi al discorso di Mohammed Ali citato in precedenza («Nessun vietcong mi ha mai chiamato
negro»), un problema interno agli Stati Uniti e che permane ormai da decenni è quello della
questione razziale: - Per fare fronte a questa questione, vennero creati due movimenti politici:
1) Nation of Islam -> movimento politico afroamericano che si batte per i
diritti civili della minoranza afroamericana degli Stati
Uniti. Il suo principale leader fu Malcolm X che fu
ucciso nel 1965.
2) Black Panther Party -> organizzazione militante afroamericana vicina
politicamente al Nation of Islam ed all’ideologia
marxista-leninista.

• Abbiamo parlato di movimenti pacifisti contro la guerra in Vietnam, di movimenti contro il


segregazionismo nei confronti degli afroamericani e le varie proteste studentesche in giro per il
mondo. Oltre a questo genere di proteste ne nascono altri come i moti di Stonewall:
- In questo caso siamo nel giugno del 1969 quando, a New York, grazie a
questo evento nascono i movimenti del “Gay Pride”.
- Al nightclub Stonewall Inn del Greenwich Village, la polizia in borghese fa
sgomberare il locale con l’accusa di disturbo della quiete e atti osceni in luogo
pubblico. I clienti si oppongono allo sgombero e protestano, facendo nascere
la comunità LGBT.
- Questo evidenzia come i problemi interni all’America fossero collegabili non
solo agli afroamericani, ma ad un odio senza motivo verso qualsiasi tipo di
minoranza.
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LEZIONE 25:
I MOVIMENTI STUDENTESCHI IN ITALIA
• Inizialmente è una protesta studentesca che interessa alcune università situate nel centro nord
(tra cui anche Padova).
• La prima rivolta popolare in Italia scoppia nel 1960, quando il movimento sociale italiano (la
destra) entra nel governo di maggioranza democristiano di Fernando Tambroni decide di
organizzare il sesto congresso di partito a Genova, città medaglia d’oro della Resistenza.
• La scelta di tale città si presume sia stata fatta per lanciare una
provocazione, ma non si pensava ci sarebbe stata una risposta così
accesa considerando che la fine della seconda guerra mondiale e la
Resistenza fosse passata da ormai una quindicina di anni.
• La cittadinanza genovese invece protesta fin da subito con delle
proteste in piazza che sostanzialmente portarono a qualche ferito e
qualche arresto, ma che non porta a molto a livello di adesione alla
protesta.
• Una settimana dopo la protesta, sempre contro il governo di centro
destra, si diffonde anche a Reggio Emilia e nel luglio 1960 viene
indotto uno sciopero operaio che verrà poi represso dalla polizia con
l’uccisione di cinque operai.
• Perché si verificano queste repressioni così pesanti da parte delle forze dell’ordine tra gli anni
’50 e gli anni ’60? Perché c’è la paura che questi giovani operai possano utilizzare gli scioperi e
le manifestazioni come pretesto per cominciare una rivolta armata contro le istituzioni perché le
autorità sanno benissimo che soprattutto in queste aree d’Italia ci sono innumerevoli depositi di
armi che sono stati occultati quindici anni prima dai partigiani che continuano a sperare in una
rivoluzione socialista.
• In conseguenza di ciò Tambroni è costretto a dimettersi perché considerato il principale fautore
di questa repressione sanguinolenta da parte della polizia.
• Nelle elezioni del 1963 si può dire esserci stata la fine del centrismo in Italia e l’avvento del
centro-sinistra. Parte del PSI entra nella maggioranza democristiana e nasce il PSIUP (Partito
Socialista Italiano di Unità Proletaria) vicino al PCI.
• Mentre la politica italiana si sposta leggermente verso sinistra, dal punto di vista economico gli
anni ’60 sono anni legati ad un incremento economico considerevole ed, allo stesso tempo, un
incremento demografico che sviluppa conseguentemente una società dei consumi di massa.
Ciò comporta:
• La Baby Boom Generation:
Un aumento dell’istruzione - È un generale aumento demografico
nei paesi occidentali
- Persone nate in Nord America o
Un aumento dei beni di consumo nell’Europa occidentale tra il 1945 e
posseduti dalle famiglie il 1964:

Un aumento del numero di


autovetture possedute

• Questo aumento della società dei consumi di massa porta anche un cambiamento nei valori
familiari: - Dal formalismo tra genitori e figli, dalla famiglia gerarchica (anni sessanta) alla
complicità emotiva ed affettiva tra vecchie e nuove generazioni (anni settanta).
familiari: - Istituzione familiare non è più “madre, padre, figlio” ma diventa di tipo liquido con una
serie di nuove tipologie di famiglie: famiglie ricostituite (famiglie con genitori già divorziati) e
convivenze di fatto (famiglie non sposate).
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familiari:- Tutto questo porta anche ad una crisi dell’identità cattolica, profondamente presente
in Italia, e questo modificherà anche il pensiero della chiesa per quanto riguarda un
rinnovamento dei principi cattolici per stare al passo con i tempi.
familiari:- Cambia la famiglia attraverso una rivoluzione sessuale (esperienze prematrimoniali,
evoluzione tecniche anticoncezionali, scissione principi di sessualità e riproduzione, aumento del numero
di divorzi).

Tra il 1962 ed il 1965 ci fu il Concilio Vaticano II dettato dal fatto che la


Chiesa Cattolica riconosce la necessità di riformare i suoi principi religiosi
in seguito alla decennale crisi dell’identità cattolica e di conseguenza si
piega ad un’inevitabile apertura della Chiesa verso le nuove ideologie anti-
cattoliche consumistica e comunista.

• Abbiamo parlato di cambiamenti di tutti i tipi quindi era inevitabile parlare anche di cambiamenti
per quanto riguarda la figura della donna. Il fenomeno del femminismo nasce intorno agli anni
’60-’70 per quanto riguarda soprattutto un’emancipazione sociale e politica della donna in Italia.
• Le donne italiane si battono per una questione lavorativa:
- salari più bassi rispetto a quelli dei colleghi uomini;
- discriminazioni sul lavoro e maschilismo dei sindacati;
- denuncia del matrimonio e istituzione familiare come il luogo
della dominazione maschile;
- sussidio alle casalinghe;
- intervento dello Stato contro l’oppressione delle donne;
- indipendenza sessuale della donna (contraccezione gratuita,
divorzio, aborto).

• Ora che abbiamo analizzato a fondo il contesto italiano, andiamo a vedere cosa succede nelle
università e quali sono i movimenti studenteschi in Italia:
• Gli studenti sono i principali promotori del cambiamento (svecchiamento delle
istituzioni italiane che spesso sono ferme ad ideali degli anni del fascismo) che
effettivamente avverrà nel decennio successivo.
• Questa protesta studentesca avverrà in particolari atenei italiani tra cui
Trento (prima rivolta studentesca italiana, 1966), Pisa, Milano, Torino, Roma (dove
si verificano i primi scontri diretti con le forze dell’ordine) e Padova (dove nel 1969
avverrà il primo vero attentato della storia degli anni di piombo).
• La causa principale è il notevole aumento del numero di studenti e
studentesse (più studenti ci sono, più scambi di idee nascono).
• All’università di Trento, nella facoltà di Sociologia, si conosceranno due dei più grandi fondatori
delle Brigate Rosse, Renato Curcio e Mara Cagol che si sposeranno qualche anno dopo.
• Nelle università si protesta per il baronaggio = la classe sociale dei baroni è formata dai docenti
che non accetta il confronto con la classe
studenti che comincia ad ampliarsi. I professori,
nonostante l’aumento di studenti universitari,
sono ancora legati ad un tipo di università che è
vicino soltanto alle classi alte della società.
• A Milano e Torino vengono occupate le università dagli studenti di Architettura. Il motivo non si
sa perché ragionandoci, ci sta se a protestare sono gli studenti di Sociologia perché è una
disciplina che si occupa dei problemi sociali ed indaga sui problemi sociali ma non si capisce il
collegamento tra le proteste sociali e gli studenti di Architettura.
• Roma dev’essere menzionata perché è il luogo dove avvenne il primo punto di svolta nella
protesta studentesca. Per la prima volta qui inizia a diventare violenta,
infatti a Roma ci fu il primo scontro diretto con le forze dell’ordine durante
la «battaglia di Valle Giulia» (1 marzo 1968) davanti alla facoltà di Architettura
dell’Università «La Sapienza».
L’incongruenza qui è che ad iniziare a protestare ora sono anche i figli dei
ricchi che sposano le ideologie di sinistra, marxiste e di schieramento dalla
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parte dei più deboli, ma che però poi, una volta finita la protesta tornano a casa e
trovano tutto pronto e fatto dai genitori. Questi non sono gli ultimi e come dice
Pasolini, gli ultimi sono i poliziotti che sono ragazzi della stessa età degli studenti e
che per vivere sono costretti a fare un lavoro pericoloso come quello del poliziotto.
Pasolini a tal proposito, il giorno seguente scrisse una poesia ne “Il Corriere della
Sera”: «Siete pavidi, incerti, disperati (benissimo!) ma sapete anche come essere prepotenti, ricattatori,
sicuri e sfacciati: prerogative piccolo-borghesi, cari. Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte coi
poliziotti, io simpatizzavo coi poliziotti. Perché i poliziotti sono figli di poveri.».
• Nel 1969 invece, all’università di Padova avvenne un’escalation di violenza che comincia con
l’occupazione dell’università e poi prosegue con gli scontri di piazza a suon di bastonate e
sassate contro le forze dell’ordine e si conclude con il primo vero e proprio attentato terroristico
all’interno del rettorato dell’università di Padova in cui esplode una bomba (non ci sono ne morti ne
feriti).
• Dieci giorni dopo, al padiglione FIAT della Fiera di Milano, esplodono due bombe che provocano
15 feriti. Pista anarchica o neofascista veneta?
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LEZIONE 26:
GLI ANNI SETTANTA
• Come abbiamo visto anche dagli eventi delle scorse lezioni, quello che va dalla seconda metà
degli anni Sessanta e la fine degli anni Settanta è un periodo molto importante. Sono anni
caratterizzati da profonde contraddizioni e con il 1968 che, con tutto quello che comporta in
termini di riconfigurazione dei rapporti sociali, fa da spartiacque.
• Abbiamo detto essere anni di contraddizione. Già a partire da Kennedy ci sono tentativi di
distendere la situazione della contrapposizione tra USA ed URSS ma, paradossalmente,
all’interno di queste due potenze per varie cause la repressione ed il pugno di ferro ritornano in
modo significativo e forte ed i tentativi dei due poli di avvicinarsi creano ulteriori dissidi tra le
due potenze.
• Un fatto importante da ricordare fu la Primavera di Praga:
- La reazione alla Primavera di Praga da parte delle Armate Rosse e delle
truppe sovietiche ebbe un grande impatto e fu guidata dal segretario
dell’URSS, Leonid Breznev.
- Dopo le figuracce fatte dal governo precedente, Breznev cerca i
ripristinare l’orgoglio dell’URSS. Tutto questo si scontra con dei tentativi di
riconfigurazione economica, politica e sociale dei paesi nell’orbita
dell’Unione Sovietica (quindi non all’interno dell’URSS ma paesi sotto il suo controllo
in Europa orientale).
- Ci furono dei tentativi di liberalizzazione economica e politica nella
Cecoslovacchia: cercarono di emanare alcune riforme, tra cui quella
della riduzione della censura della stampa e quella della pluralità di
partiti.
- Ogni volta che questi paesi cercano di smarcarsi da Mosca, le cose solitamente non vanno
granché bene.
- Breznev ordinò una violenta repressione da parte delle truppe sovietiche che entrano a Praga
ed ordinano con le armi la deposizione di Dubček e la fine dei tentativi di liberazione della
Cecoslovacchia.
- Breznev si vuole porre come un leader sovietico che ha, usando anche la repressione, il
pieno controllo di tutta la situazione.

• Repressione interna e distensione esterna nei confronti dell’altra potenza. Uno dei terreni su cui
questa distensione si mette maggiormente in atto è il confine per antonomasia tra est ed ovest
in Germania ed all’interno della Germania, a Berlino:
- Nel 1969 c’è una svolta nella politica tedesca perché viene meno una grande
coalizione tra la sinistra del partito socialdemocratico ed i conservatori e si crea
una nuova alleanza tra socialdemocratici e liberali.
- A capo del governo c’è l’uomo a destra in foto, Willy Brandt che è stato per un
lungo periodo sindaco di Berlino Ovest (quindi sa cosa vuol dire avere i Russi come vicini di
casa).
- A partire dal 1969 inizia una politica di avvicinamento commerciale e culturale della Germania
Ovest verso la Germania Est. Questa politica prende il nome di “Ostpolitik” o “politica verso
ovest, una politica di riconoscimento della Germania Est come interlocutore della Germania
Ovest.
- Secondo molti storici questa politica è “non funzionale”, nel senso che nemmeno Brandt si
pone come obiettivo politico quello di riunificare le due Germanie, però quantomeno prepara
il terreno per una possibile futura riunificazione all’insegna di una comunanza di interessi e di
cultura tra le due anime tedesche.
• Nella distensione internazionale un ruolo importante lo gioca il nuovo presidente degli USA,
Richard Nixon, che sostituisce Johnson. Vediamo un po’ la questione sul versante americano
durante la presidenza Nixon (1968-1973):
- Nel 1968 viene eletto Nixon che ha un grande successo e dunque
impronta il proprio mandato nella più tradizionale e schietta politica
conservatrice dei repubblicani: vuole una sorta di politica isolazionista
per lasciare gli USA fuori dalle dispute internazionali ed un minimo di
distensione verso le potenze sovietiche (specialmente con la Cina che fino ad
allora aveva scarsissimi contatti con il mondo occidentale e per farlo la strategia
migliore è chiudere il capitolo della guerra in Vietnam).

POLITICA INTERNA

Gli anni settanta sono gli anni dell’inizio di una profonda • Nixon, nell’affrontare i problemi sociali, presenta se
crisi economica che dalla seconda metà degli anni stesso come l’interprete di tutti coloro che non
Settanta si caratterizzerà per un fenomeno economico protestano. Secondo lui esiste una maggioranza
nuovo ed innovativo chiamato “stagflazione” (alto costo silenziosa di cittadini che non si vede e che l’hanno
del denaro -> prezzi alti -> riduzione dei salari e votato, che non scendono in piazza e che fanno il loro
stagnazione economica). Sono anche anni di lavoro e non scioperano. Si mette dunque in
contestazione studentesca, di lotte ed opposizioni tra gli contrapposizione a coloro che manifestano. In questo
studenti contro i governi, di scioperi e manifestazioni Nixon non ha esitazione ad usare il pugno di ferro per
sociali. reprimere le manifestazioni di protesta contro la guerra
in Vietnam, nelle manifestazioni studentesche, negli
scioperi e nei confronti delle manifestazioni sociali dei
suoi avversari politici. Inoltre, secondo Nixon, il
presidente (quindi lui) dovrebbe avere maggiori poteri in
un periodo di crisi come questo così da permettergli di
governare senza intralci. In realtà le cose finiranno male
per lui in uno dei più famosi scandali americani, lo
scandalo del Watergate, e pochi giorni prima della
scadenza del suo mandato si dimetterà.

• Abbiamo detto che gran parte delle manifestazioni


sociali interne agli USA venivano sedate tramite
l’intervento dell’esercito. Uno degli eventi più tristemente
famosi è quello della sparatoria alla Kant State University
del maggio del 1970 in Ohio, in cui durante la protesta
universitaria contro il bombardamento della Cambogia
deciso dal presidente Richard Nixon, la Guardia
Nazionale spara sui manifestanti uccidendo 4 studenti.

• Un altro provvedimento importante di Nixon sul fronte


interno è la RICO:
- Legge federale (= accettata dal governo di tutti gli stati
americani) che crea in tutto il territorio nazionale il
reato di mafia ed istituzione mafiosa.
- Istituita nel 1970 con l’obiettivo di colpire le mafie e di
colpire anche la cosiddetta “criminalità dei colletti
bianchi” (= burocrati, contabili, commercialisti che
compiono dei reati finanziari).

• Dal punto di vista strettamente finanziario invece,


durante la presidenza Nixon succede una sorta di
rivoluzione epocale. Nell’agosto del 1971 Nixon pone
fine agli Accordi di Bretton Woods:
- Tali accordi creavano un governo mondiale
dell’economia e della finanza e che si basavano sul
principio della convertibilità del dollaro con l’oro.
- Nixon dunque cancella la convertibilità del dollaro in
oro perché dice di non aver abbastanza riserve per
garantire questa cosa.
- Non si potrà più andare in banca, in America, e dire
“ho x dollari, cambiatemeli in oro” ed al contempo non
potrò più andare in banca, in Italia, e dire “ho x lire,
cambiatemele in dollari”.
- Nixon fa questo perché ha molti problemi di natura
economica legati a due fattori: costi per la guerra in
Vietnam e grosse difficoltà sul fronte della bilancia
commerciale (= difficoltà su questo piano sono dovute
al fatto che il paese importa più di quanto non riesca
ad esportare e quindi investe di più di quanto non
guadagni).
- Ciò produce una crescente instabilità mondiale, tant’è
che gli anni ‘70 sono conosciuti anche come gli anni
dell’inflazione.
- Ciò porta ad un aumento dei prezzi (es. se prima il
pane costava 1, ora costa 1,5) e contemporaneamente
una diminuzione dei salari. Ovviamente in risposta a ciò
ci furono molte proteste e scioperi da parte degli operai
che guadagnavano meno rispetto a prima.

• Nixon esce di scena con uno dei più gravi scandali


politici degli USA, il Watergate:
- Il Watergate è un complesso di appartamenti dentro al
quale c’è la sede di Washington del partito
democratico.
- Alcuni uomini legati a Nixton mettono delle microspie
e dei microfoni in questa sede per spiare quello che
vogliono fare i democratici in vista delle elezioni.
- Per merito di due giornalisti lo scandalo viene a galla,
finisce sui giornali, dilaga e porta il congresso
americano a chiedere le dimissioni del presidente.
- Al suo posto sale alla presidenza Ford ed i funzionari
repubblicani della Casa Bianca vengono arrestati in
flagrante dalla polizia per violazione di proprietà
privata e spionaggio.

POLITICA ESTERA

Nixon è favorevole ad una distensione sotto forma di tre • Una delle prime mosse che concretezza la politica
punti chiave: 1) Pace in Vietnam; estera di Nixon sono gli Accordi Salt I:
2) Distensione con URSS e disarmo; - Sono accordi sulle limitazioni dell’uso delle armi
3) Apertura relazioni con Cina. strategiche e soprattutto all’uso dei missili nucleari
Sono tre ambiziosi obiettivi di politica internazionale che intercontinentali che permetterebbero la distruzione di
vanno tutti nella direzione di una distensione ma anche un intero paese.
nella direzione di una ritirata degli USA su se stessi (Stati - Questi accordi durano dal 1969 al 1972 e sono volti
Uniti meno interventisti e meno presenti nella politica alla limitazione degli esperimenti nucleari ed alla
estera). riduzione del potenziale bellico dell’URSS e degli USA.
- Sono importanti non solo per il risultato in se, che
porta ad un effettivo rallentamento dell’avanzata del
nucleare, ma perché Nixon lo vede come un tassello in
più verso un’effettiva distensione nei confronti
dell’URSS e soprattutto in tutti quei teatri di crisi che
erano influenzati dalle tensioni tra USA ed URSS
(Medio Oriente, Vietnam, Berlino).

• Già dal primo anno di presidenza avvia dei contatti


sempre più strutturati con il Vietnam del Nord con
l’obiettivo di portare via gli USA dalla guerra tra Vietnam
del Nord e Vietnam del Sud. Non vuole cessare la
guerra, ma avere una sorta di exit strategy che gli
permetta di salvare la faccia degli USA.
Nixon avvia questi contratti non prima di aver ottenuto
una posizione di vantaggio: avvia i negoziati dopo aver
vinto un po’ di battaglie sul campo ed aver ottenuto una
posizione di forza sul Vietnam del Nord. Questa mossa
la attua allargando i conflitti su due paesi vicini e che
stavano aiutando il Vietnam del Nord, il Laos e la
Cambogia, invadendoli e bombardandoli.
Nel 1973 si arriva agli accordi di Parigi in cui si firma un
armistizio tra USA e Vietnam del Nord e gli USA escono
dal conflitto.
Gli USA escono dalla guerra ma il conflitto continua, il
Vietnam del Sud scompare, vince il Vietnam del Nord e
si instaura un nuovo governo comunista (viene vista
come una sconfitta vergognosa degli USA).
L’armistizio tra USA e Vietnam è reso possibile anche
grazie ad una distensione nei confronti del grande
alleato silenzioso del Vietnam del Nord, la Cina: nel 1972
Nixon va a Pechino ed in questa visita storica gli USA
riconoscono per la prima volta la Repubblica Popolare
Cinese guidata da Mao.
• Andando all’altra area di tensioni particolarmente gravi in questo periodo, il conflitto israelo-
palestinese:
- Nel 1956 c’è stata la Crisi di Suez, Nasser
nazionalizza il canale, GB e Fra intervengono con i
paracadutisti, stallo e poi si risolve il tutto.
- Le tensioni sono dovute al fatto che gli stati arabi non
riconoscono lo stato di Israele. I palestinesi sono
appoggiati da tutti questi stati arabi (soprattutto Siria,
Egitto e Giordania) e dall’URSS mentre Israele è
appoggiato dagli USA.
- Quindi è come se si scontrassero, per interposta
persona, le due maxi potenze del periodo.
- In figura l’evoluzione della Striscia di Gaza negli anni.
- Nel 1967 scoppia la guerra dei sei giorni che nasce su
iniziativa dell’Egitto Nasser il quale chiude il Golfo di
Aqaba che permetteva l’accesso al mare provocando
un attacco di Israele che conquista la penisola del
Sinai.
- La conquista della penisola del Sinai rappresenta un’enorme disfatta per l’Egitto di Nasser
che in qualche modo inizia ad allentare molto la sua politica volta all’eliminazione dello stato
di Israele dalla cartina geografica attraverso un’alleanza di tutti i paesi arabi della zona.
- Dopo la vittoria di Israele durante la guerra dei sei giorni, l’OLP si rifugia in Giordania e si crea
una sorta di governo ombra che fa gli interessi dei palestinesi. Il re di Giordania poi non ci sta
più ad avere questi ospiti scomodi ed in seguito al fallimento della politica panaraba di Nasser
(volta all’eliminazione dello stato di Israele dalla cartina geografica attraverso un’alleanza di tutti i paesi arabi della
zona), l’esercito giordano attacca l’OLP che si trova dentro al proprio territorio e li cacciano.
- Questo provoca una maggiore radicalizzazione dell’OLP che effettuerà un attacco terroristico
nei confronti degli atleti olimpici giordani nelle seguenti olimpiadi.

• Un’altra conseguenza è la guerra dello You Kippur del 1973:


- Tre anni prima era morto Nasser e gli succede Anwar Saddat che ha come obiettivo il
recupero della penisola del Sinai.
- Per farlo organizza un’offensiva militare segreto contro Israele mettendosi d’accordo con la
Siria.
- L’idea è cogliere di sorpresa l’Israele durante una delle loro festività annuali più importanti.
- Inizialmente riescono a cogliere di sorpresa Israele ed occupano alcune zone.
Territorio israeliano prima della guerra dei sei giorni
Territorio occupato da Israele dopo la guerra dei sei giorni
Territorio occupato dall’Egitto dopo la guerra di Kippur
Territorio occupato da Israele dopo la guerra di Kippur

- Grazie poi alla mediazione degli USA si arriva ad un sostanziale


pareggio, ma ci sono delle conseguenze importantissime di questa
guerra: 1) Shock petrolifero e crisi energetica come protesta dei
paesi dell’OPEC (Organization of the Petroleum Exporting
Countries) alla Guerra dello Yom Kippur e recessione
dell’economia industriale. Questa decisione di ridurre
drasticamente la produzione di petrolio fu fatto come atto
di ritorsione nei confronti di Israele (come a dire non riusciamo
più a combattere militarmente contro Israele, vi facciamo vedere noi, a
voi del mondo occidentale, chi ha il coltello dalla parte del manico);
2) Sviluppo del settore terziario (settore bancario-assicurativo,
telecomunicazioni, informatica, turismo). In molti paesi occidentali
questo settore diventa sempre più importante in
economia perché mangia poca energia e sul quale quindi
l’aumento dei prezzi del petrolio impatta poco;
3) Nascita dell’ecologismo. Si inizia ad investire molto sul
gas e si inventano iniziative ecologiche sia per ridurre
l’inquinamento, sia per ridurre il consumo del petrolio;
4) Crisi del Welfare State. I sistemi di Welfare che avevano
caratterizzato il dopoguerra mondiale iniziano ad essere
messi in discussione perché ritenuti sempre più difficili da
sostenere dagli stati.
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LEZIONE 27:
GLI ANNI DI PIOMBO
• Gli anni di Piombo comprendono gli anni settanta, dal 1969 (con la strage di Milano all’interno della
banca nazionale) al 1980. Sono anni di stragismi, colpi di stato, gruppi terroristici ecc.
• I gruppi terroristici nati in questo periodo, secondo un report della CIA del 1980 sono oltre una
quarantina e sono tutti di stampo estremista (di destra o di sinistra). I più importanti sono:
MARXISTI-LENINISTI NEOFASCISTI

Potere Operaio (1967) Ordine Nuovo (1957)

Gruppi d’azione Partigiana (1970) Avanguardia Nazionale (1960)

Brigate Rosse (1970) Fronte Nazionale (1967)

Autonomia Operaia (1973) Ordine Nero (1974)

Nuclei Armati Proletari (1974) Nuclei Armati Rivoluzionari (1977)

Prima Linea (1976) Terza Posizione (1979)

• La prima vittima dei gruppi terroristici estremisti italiani risale al Novembre 1969 a Milano dove,
durante un corteo organizzato dall’Unione Comunisti Italiani e dal Movimento
Studentesco, l’agente Antonio Annarumma viene ucciso durante gli scontri. Il
processo assolve tutti gli imputati.

• Il primo concetto che dev’essere ricordato è la teoria degli “opposti estremismi” che viene
formulato dal prefetto di Milano nel 1970 in una lettera al Ministro dell’Interno Franco Restivo:
- «I disordini verificatisi sabato 12 dicembre […] sono da considerare i prodromi di altri eventi ben più gravi e
deprecabili che possono ancora verificarsi in conseguenza del progressivo rafforzamento e proliferazione delle
formazioni estremistiche extraparlamentari di ispirazione ‘maoista’ (Movimento Studentesco, Lotta Continua,
Avanguardia Operaia, ecc.) nonché dei movimenti anarchici e di quelli di estrema destra.».
- È il primo personaggio a far capire all’opinione pubblica che da questo momento in poi, dal
1970, non esiste soltanto un terrorismo storico d’ispirazione squadrista (fino ad allora si pensava
che l’unico terrorismo fosse quello che prendeva spunto dai fasci di combattimento) e quindi “di destra”, ma
inizia ad intravedersi anche un estremismo “di sinistra”.

• Uno degli eventi collegati al terrorismo di questi anni, oltre alla bomba della stazione di Bologna
che provocò oltre cento morti, è la strage di Piazza Fontana:
- Milano, 12 dicembre 1969: una bomba installata all’interno della Banca
Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana provoca la morte di 17
persone e il ferimento di altre 88.
- Inizialmente si pensò che fosse un atto effettuato dagli anarchici e viene
indagato l’anarchico Pietro Valpreda che, in seguito, risulterà estraneo ai
fatti.
- Tre giorni dopo, cade da una finestra della Questura di Milano il ferroviere anarchico
Giuseppe Pinelli, un nuovo indagato della strage. Per questo episodio viene incolpato il
commissario Luigi Calabresi di abuso di potere: si pensò che durante l’interrogatorio lui ed
altri agenti avessero sporto dalla finestra l’indagato per convincerlo a parlare e che
quest’ultimo sia poi caduto di sotto. Tuttavia, in quel momento non si trovava nella stanza
degli interrogatori.
- Nel maggio del 1972 Calabresi, per vendicare la morte di un innocente Pinelli,
viene ucciso da un gruppo di militanti di Lotta Continua.
- Secondo i successivi processi, i veri colpevoli saranno i due neofascisti
padovani di Ordine Nuovo Giovanni Ventura e Franco Freda.
- Maggio 1973, Milano: al fine di vendicare la morte di Pinelli, l’anarchico
Gianfranco Bertoli lancia una bomba a mano all’interno della Questura di Milano
durante la cerimonia in memoria del commissario Calabresi provocando la morte
di 4 persone e il ferimento di altre 52, concludendo così la scia di sangue di
Piazza Fontana.

• Un secondo concetto che emerge in questi anni è quello della strategia della tensione:
- Dopo questi attentati, inizia a prendere piede nell’opinione pubblica la teoria politica secondo
cui le istituzioni democratiche e repubblicane italiane siano in pericolo perché c’è qualcuno che
sta pianificando una manovra per il sovvertimento dello stato attraverso una serie di strumenti
criminali (come tentativi di colpi di stato, gruppi terroristici estremisti, stragi ecc.) finalizzati a creare una
sorta di disordine quotidiano attraverso l’uccisione continua di forze dell’ordine, magistrati,
politici, personalità importanti.

• Abbiamo parlato del principale problema degli anni ’70 ovvero quello dei gruppi terroristici e
delle stragi, ma c’è un secondo problema verificatosi ben tre volte nel giro di soli dieci anni: i
colpi di stato:
- Il primo tentativo di golpe verificatosi in Italia avviene ben prima degli anni di piombo, ovvero
nel 1964, e prende il nome di Piano Solo = piano di emergenza stabilito dal generale dei Carabinieri
Giovanni De Lorenzo, su richiesta del presidente della
Repubblica Antonio Segni.
= Segni era preoccupato che l’inserimento del Partito Socialista
Italiano all’interno della maggioranza governativa diretta dal
premier Aldo Moro potesse causare uno spostamento del
paese verso il blocco sovietico. Questo non sarebbe stato
ben visto dal blocco di Europa occidentale di cui faceva parte
l’Italia dal post guerra.
= negli stessi mesi, Segni, colpito da un ictus, viene sostituito
con il socialdemocratico Giuseppe Saragat alla presidenza
della Repubblica e di questo colpo di stato resterà solo la
pianificazione.
- Un altro tentativo di colpo di stato è il cosiddetto Golpe Borghese, un tentativo di colpo al Viminale
ed al Quirinale progettato da parte dell’ex sottocapo di Stato Maggiore della Marina
Nazionale Repubblicana ed ex presidente del movimento socialista italiano, Borghese.
Vengono smobilitati 20.000 neofascisti con l’obiettivo di arrestare Saragat, ma il piano
eversivo non si concretizzerà mai.

• Oltre al ’69 ed al ’70, un altro momento fondamentale degli anni di piombo è il 1974 perché
avvengono una serie di episodi che devono essere sicuramente ricordati, come
1) la strage in Piazza Loggia:
- Nel maggio del 1974, a Brescia, ci fu questo attentato terroristico di matrice
neofascista (Ordine Nuovo), commesso attraverso l’occultamento di una bomba
all’interno di un cestino della spazzatura, causa la morte di 8 persone e il
ferimento di altre 102 durante una manifestazione della CISL e del PCI contro
il terrorismo di estrema destra.
2) il Golpe Bianco:
- Altro tentativo di colpo di stato, avvenuto nell’agosto del 1974, e progettato da
ex partigiani cattolici (brigata Giustizia e Libertà, no comunisti o socialisti) guidati dal
politico liberale e monarchico Edgardo Sogno e dal repubblicano Rodolfo
Pacciardi al fine di scongiurare un eventuale inserimento del Partito Comunista
Italiano all’interno della maggioranza governativa.
- In pratica questi due esponenti di partiti “di centro” volevano evitare l’inserimento di un
partito “di sinistra” all’interno del governo di maggioranza.

• Durante le elezioni politiche svoltesi nel 1968, il pentapartito di destra (Dc-Psi-Psdi-Pri-Pli) ottenne il
61,4% dei voti, il massimo partito di sinistra (Pci) il 26,9% ed il movimento di estrema destra (Psi)
il 4,4%.
Alle seguenti elezioni del 1972 tali fazioni ottennero rispettivamente il 60,2%, il 27,1% ed l’8,7%.
Il problema inizia ad essere evidente a partire dalle elezioni del 1976 perché le cose cambiano in
maniera incredibile: il pentapartito perde quattro punti (56,1%), il Pci ottiene sette punti (34,4%)
e quindi c’è il rischio che, alle prossime elezioni se questi sono i trend, il Pci possa arrivare ad
un consenso maggiore di quello del pentapartito che negli ultimi anni aveva governato il paese.
• Contemporaneamente a questi fatti c’è un personaggio all’interno della Democrazia Cristiana
(Dc), Aldo Moro, che inizia a pensare già nel 1969 ad una nuova strategia che andrebbe a
contrapporsi alla “strategia della tensione” e che prenderebbe il nome di strategia
dell’attenzione:
- Attenzione verso chi? Verso l’opposizione, il Partito Comunista (Pc).
- Questa strategia da origine alla teoria politica del compromesso storico: si parla
di un accordo politico che andrebbe ad avvicinare il Partito Comunista alla
maggioranza di governo ancora diretta dalla Democrazia Cristiana.
- Sembrerebbe un ottimo compromesso così che i neofascisti, preoccupati di un avvento del
comunismo al governo dovuto al trend delle ultime elezioni, non prendano il potere attraverso
un tentativo di golpe ed al tempo stesso i comunisti non prendano il potere attraverso le
future elezioni politiche del 1978.
- Strategia che sostanzialmente prevedeva di incorporare i comunisti nella maggioranza del
governo, così che ottenessero comunque quello che volevano (= essere al governo) ma
rimanendo una piccola nicchia sotto il comando della Democrazia Cristiana.

• Questa teoria politica di Moro che in particolare non piace al blocco occidentale americano
(perché mira ad un avvicinamento del comunismo in Italia) viene scoperta da personalità statunitensi e da
quel momento avvengono una serie di episodi che portano ad una serie di minacce al politico
italiano, tra cui:
- Strage del treno Italicus = nell’agosto del 1974 fu compiuto un attentato terroristico da parte di esponenti di
estrema destra (Ordine Nuovo) nella notte tra il 3 e il 4 agosto nella galleria di San
Benedetto Val di Sambro all’interno del treno Italicus e che portò a 12 morti e 48
feriti. In quel treno si sarebbe dovuto trovare anche Aldo Moro.
- Minacce americane = un mese dopo circa, un collaboratore del segretario di stato americano Henry Kissinger
minacciò severamente Moro (che si trovava li per un convegno in veste di ministro
degli esteri)della pericolosità di tale legame col PCI: «Onorevole, lei deve smettere di
perseguire il suo piano politico di portare tutte le forze del suo Paese a collaborare
direttamente. O lei smette di fare questa cosa, o la pagherà cara».
- Articoli di giornale = il settimanale «OP-Osservatore Politico», sotto il titolo “L'America esperta scherza e
prevede”, riporta una frase profetica attribuita a un funzionario del presidente John Ford,
in visita a Roma: «Vedo nero. C'è una Jacqueline (moglie di JFK) nel futuro della vostra
penisola».
- Aldo Moro poi sappiamo che venne sequestrato ed ucciso dalle Brigate Rosse, quasi come
se quelle americane fossero delle vere e proprie predizioni.

• Le Brigate Rosse:
- Nascono nel 1969. Inizialmente, i fondatori Curcio e Cagol fondano il Collettivo
politico metropolitano a Milano.
- Nel agosto del 1970 cambiano il nome in Brigate Rosse.
- I due futuri sposi si conobbero in Università. È all’interno di queste e delle
fabbriche che nascono questi movimenti perché è da dove partono le volontà
di manifestare.
- Infatti Trento è l’anima ideologica delle Brigate Rosse. Al tempo l’Università di
Trento era il luogo dove si combatteva contro il SIM (Stato Imperialista delle
Multinazionali), quindi contro il sistema consumistico-capitalista proveniente
dall’impero statunitense.
- Milano poi è l’anima operaistica. È il luogo in cui si riuniscono in brigate i primi lavoratori delle
fabbriche. Si combatte contro il mondo delle fabbriche e dello sfruttamento della classe
operaia da parte della realtà imprenditoriale.
- Reggio Emilia è l’anima politica. Qui si combatte contro il nemico politico rappresentato dalla
Democrazia cristiana filo-americana, partito di governo da circa 20 anni e avversario in
parlamento del Partito Comunista Italiano, a sua volta punto di riferimento politico per la
sinistra extraparlamentare italiana.
- Ispirazioni: 1) La Resistenza = le Brigate Rosse come la nuova generazione di quei partigiani che tra 1943 e
1945 avevano liberato l’Italia settentrionale dal nazifascismo ma non avevano
proseguito la loro rivoluzione socialista a causa della svolta di Salerno
nell’aprile 1944.
= le brigate devono liberare l’Italia dall’uovo nazifascismo: la società capitalista
e consumistica; che attua un nuovo totalitarismo: quello dell’omologazione
delle masse. -> dalla resistenza prendono “il motivo”.
- Ispirazioni: 2) Gruppi d’Azione Partigiana di Giangiacomo Feltrinelli = ritorno storico alla resistenza
partigiana da parte del
gruppo di Feltrinelli fondato
nel 1969 e che anticipa la
struttura logistico-operativa
brigatista. -> dai gruppi
d’azione prendono la
struttura logico-operativa.
- Ispirazioni: 3) Rote Armee Fraktion = nata nel 1968, è considerata dalla storiografia come una sorta di
Brigate rosse tedesche in cui, a differenza del gruppo terroristico
italiano, non è presente né la componente operaista né quella
marxista-leninista bensì quella anarchica. -> dalla RAF prendono la
storia.
- Ispirazioni: 4) Banda XXII Ottobre di Genova = punto di riferimento delle Brigate rosse per quanto
riguardò l’autofinanziamento attraverso i cosiddetti
«espropri proletari», ovvero delle rapine in banca. -> dalla
banda xxii prendono le modalità di finanziamento.
- Ispirazioni: 5) Tupamaros uruguaiani = gruppo di guerriglieri che combattono contro la dittatura militare
filoamericana. Secondo la testimonianza di Franceschini, la stella a
cinque punte brigatista prende spunto dal simbolo dei Tupamaros.
-> dai Tupamaros prendono il simbolo.
- L’escalation della violenza delle Brigate Rosse si può dividere in tre fasi:
LA PROPAGANDA ARMATA L’ATTACCO AL CUORE DELLO STATO LA MILITARIZZAZIONE
(1970-1973) (1974-1975) (1976-1978)

Settembre 1970, Milano: incendio Aprile-maggio 1974, Genova: sequestro Giugno 1976, Genova: omicidio
doloso al box auto del direttore del di persona (35 giorni) ai danni del premeditato del procuratore di Genova
personale della Sit-Siemens Giuseppe sostituto procuratore di Genova Mario Francesco Coco.
Leoni. Sossi, responsabile delle condanne ai
componenti della banda XXII ottobre.

Marzo 1972, Milano: sequestro di Giugno 1974, Padova: omicidio Giugno 1977, Milano: gambizzazione del
persona (40 minuti) ai danni del dirigente volontario dei due militanti del Msi giornalista Indro Montanelli.
della Sit-Siemens Idalgo Macchiarini. Graziano Giralucci e Giuseppe Mazzola.

Dicembre 1973, Torino: sequestro di Maggio 1975, Milano: gambizzazione Novembre 1977, Torino: omicidio del
persona (8 giorni) ai danni del personale del consigliere comunale Dc Massimo giornalista Carlo Casalegno.
FIAT Ettore Amerio. De Carolis.

Marzo 1978, Roma: strage di via Fani e


sequestro Moro.

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LEZIONE 28:
LA CRISI DEL BIPOLARISMO
• In USA, nella metà degli anni ‘70 avvengono le presidenze di Gerald Ford e James Carter ! :
- Questo in USA è un periodo di crisi economica dovuta all’inflazione
originatasi dalla svalutazione del dollaro (‘71) e dallo shock petrolifero (’73).
Questo periodo è anche chiamato età del disordine.
- Nasce e cresce il settore terziario (es. informatica, tecnologia) e vengono fondati
grandi marchi come Apple e Microsoft Nel tentativo di emanciparsi dai
ricatti dei paesi arabi. In Italia si cerca di ovviare a questa crisi non con la
tecnologia, ma con lo sviluppo di un altro settore terziario: il turismo (in
questo periodo iniziano ad arrivare le prime comitive di giapponesi in Ita).
- Sviluppo della mobilitazione moderna, sviluppo della moda, dell’alimentazione sana e
variegata.
- Nell’aprile 1975 avviene la caduta di Saigon (capitale Vietnam del sud) che pone fine alla guerra in
Vietnam (prima sconfitta degli USA), sancita definitivamente poi con gli accordi di Parigi.
- Con gli Accordi SALT II vengono ripresi gli accordi pacifici per la limitazione degli armamenti
strategici (soprattutto bombe atomiche) tra USA e URSS sottoscritto da Carter e Breznev.

• In questi anni cominciano ad avviarsi una serie di movimenti di resistenza anti-comunisti " :
- In particolare negli stati più vicini al blocco occidentale (Cecoslovacchia,
Polonia, Ungheria).
- Nel gennaio 1977, a Praga, nasce il movimento cukturale anti-comunista
Charta 77 che prende il nome dalla critica alla cultura sovietica che non
riesce ad aprirsi alla modernità e che si oppone al governo cecoslovacco e si
dice favorevole alla promozione di una riforma costituzionale di stampo
liberale. Per lanciare il loro messaggio, iniziano a promuovere mode che
provengono dall’occidente in campo musicale, vestiario (jeans) così da
criticare il comunismo e promuovere una riforma di stampo liberale.
- Col tempo le cose si fanno più serie, tant’è che nel settembre 1980, a Varsavia
nasce il sindacato cattolico ed anticomunista Solidarnosc (= solidarietà).
- Intanto qualche anno dopo, nel novembre 1982 muore Breznev (ultimo grande
esponente leader del partito comunista sovietico). Questa morte condurrà ad un triennio
guidato da personaggi che moriranno nel giro di 3 anni per poi arrivare, nel 1985 a
Gorbaciov ed alla sua apertura all’occidente dal punto di vista economico. Tale
apertura si concluderà tra ‘89 e ‘91 con la fine dell’unione sovietica.

• Negli stessi anni, mentre in Russia accadeva tutto ciò, nel blocco occidentale ci fu un tentato
omicidio ad una figura molto importante, il Papa ⛪ :
- Ottobre 1978, Roma: l’arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla è eletto papa con il
nome Papa Giovanni Paolo II (erano 450 che non si eleggeva un papa straniero).
- Il Papa cercherà di sostenere il sindacato di Solidarnosc per indebolire il regime in
Polonia, poiché da sempre antifascista, antinazista e poi anticomunista.
- Nel maggio del 1981, su mandato del KGB e della Stasi, il sicario turco Mehmet
Ali Agca ferisce gravemente il Papa, sparandogli in piazza San Pietro durante una
celebrazione.

• Se in Vietnam la guerra era combattuta dagli americani, anche i sovietici avevano il loro campo
di battaglia, ovvero l’Afghanistan $ :
- Guerra che nasce per cercare di contrastare la crisi politica che diventa
significativa dall’82, con la morte di Breznev, dopo la quale si cerca di
conquistare nuovi territori in Asia.
- Porterà alla sconfitta clamorosa dei sovietici poiché è una zona
inespugnabile siccome si trova sulle catene dell’Himalaya, che fungono da
fortezza naturale perfetta.
- Tra il 1979 ed il 1989 ci fu il tentativo, fallito, di occupazione militare
dell'Afghanistan da parte dell’Armata Rossa contro la guerriglia dei
mujaheddin, a loro volta supportati militarmente dagli USA (2 milioni di morti tra
militari e civili).
- Nel 1984 il fotografo statunitense Steve McCurry scatta la celebre foto
della ragazza afgana per il National Geographic: occhi azzurri, perché
l'Afghanistan è sempre stato al centro di flussi intermediari tra Asia ed Europa a
partire dai tempi di Alessandro Magno (perché geograficamente è in mezzo alla via della
seta).

• In questi anni, nei paesi caratterizzati dai regimi comunisti, c’è voglia di modernizzazione, c’è
voglia di maggiore apertura all’occidente e questo si fa sentire anche nella Cina di Deng
Xiaoping (1978-1992) % :
- Nel 1976 Muore di Mao Tse-Tung. Due anni dopo Deng viene nominato come nuovo
capo del Partito Comunista Cinese e si fa promotore della cosiddetta “riforma
economica cinese” caratterizzata da un’iniziale liberalizzazione dell'economia
(denazionalizzazione e privatizzazione delle industrie, ma sempre sotto la supervisione del PCC).
- Tra l’aprile ed il giugno 1989 a Pechino ci furono numerosi scontri in piazza
Tienanmen per la promozione della svolta liberale nella politica comunista
cinese.
- La rivolta studentesca viene repressa attraverso la violenza. Questo fa
capire che l’ideologia comunista sta per crollare in Russia e in Europa
orientale, ma non in Cina.

• In Italia, nel 1979 avvengono le famose elezioni politiche di cui si aveva paura nel 1974 & :
- Il pentapartito formato da Democristiani, Partito Socialista Italiano, Psdi, Pli e Pri ottiene il
56,8%, confermando il trend della maggioranza sempre più ridotta negli anni.
- Ciò porterà alla fine del monopolio politico democristiano con il successivo biennio politico
del ’81-’82 in cui verrà designato per la prima volta della Repubblica italiana, un presidente
appartenente al movimento repubblicano.
• La strage di Bologna:
- Conclude questo periodo contraddittorio di violenza e riformismo.
- È un attentato mediante bomba al tritolo effettuato alla stazione ferroviaria di
Bologna nell’agosto del 1980 e che provoca la morte di 85 persone ed oltre
200 feriti.
- È l’attentao più grande della storia italiana ed è stato rivendicato qualche tempo dopo, dai
nuclei armati rivoluzionari (= gruppo neofascista presente soprattutto nelle aree del Veneto e del Lazio).
• Riforme a partire da anni ‘70:
- Le riforme vennero fatte negli anni con l’obiettivo di un ampio svecchiamento della società
italiana.
Costituzione delle regioni a statuto Prima c’erano solo le province
ordinario

Statuto dei diritti dei lavoratori

1970 Legge istitutiva dei referendum Già in vigore nella Costituzione ma mai
applicata (solo referendum del 1946, poi
referendum sul divorzio nel 1974)

Legge sul divorzio

Legge sulla riforma tributaria in base alla


1971
tassazione progressiva

Diritto di voto ai diciottenni e


1972 conseguente riduzione della maggiore
età

Diritto all’obiezione di coscienza al


1973 servizio militare e nascita del servizio
civile
Approvazione decreti sulla scuola
1974
pubblica, nascita degli organi collegiali

Riforma ordinamento penitenziario


1975
Introduzione nuovo diritto di famiglia

Riforma dei Servizi Segreti. Fine SID e


nascita SISDE, SISMI e CESIS
1977
Parità di genere nel lavoro Grazie ai movimenti femministi

Abolizione ospedali psichiatrici

1978 Nascita Servizio Sanitario Nazionale Una delle riforme più importanti

Legge sull'aborto

1980 Abolizione del «delitto d’onore»

Riforma della Polizia di Stato per la negli ultimi anni la polizia aveva dovuto
1981 smilitarizzazione e la nascita del dotarsi di mitra, giubbotti antiproiettile,
Sindacato di Polizia camionette corazzate

- Gli anni ’70 furono anni rivoluzionari per quanto riguarda il terrorismo (degli opposti estremisti), ma
anche un momento di grande riforma in ogni campo della vita privata degli individui.
• Il governo Spadolini:
- In auge nel biennio ’81-‘82
- Spadolini fu il primo governo in cui il presidente del Consiglio non proviene dalla
Democrazia cristiana, bensì dal Partito Repubblicano Italiano. La Dc continua a
rimanere all’interno della maggioranza governativa del cosiddetto Pentapartito (DC,
PSDI, PSI, PLI, PRI).
• Loggia massonica P2 ( = propaganda 2):
- Loggia massonica diretta dal Gran Maestro Licio Gelli (ex fascista), fondata nel
1877 e finalizzata al sovvertimento degli organi istituzionali attraverso la gestione di
tutti i mezzi di comunicazione di massa nazionali attraverso il programma eversivo
del cosiddetto Piano di rinascita democratica.
- Nel marzo 1981 le forze dell'ordine scoprono all'interno di una villa, appartenente a
Licio Gelli, una lista di 962 affiliati alla P2, tra cui figurano anche Silvio Berlusconi,
Vittorio Emanuele di Savoia, Maurizio Costanzo, l'imitatore Alighiero
Noschese, Claudio Villa, i banchieri Roberto Calvi e Michele Sindona.
- obiettivo -> sovversione delle istituzioni democratiche, attraverso l’acquisto
di tutti i mezzi di comunicazione di massa e informazione (riviste quotidiani,
televisioni, radio) facenti parte del quarto potere volevano monopolio
dell’informazione.

• Fatta questa parentesi italiana, andiamo a vedere per cosa si contraddistinguono gli anni ’80 dal
punto di vista economica. In questi anni nasce il Neoliberalismo:
- È il trionfo delle multinazionali occidentali.
- È la crisi della politica del welfare state che aveva contraddistinto tutti
i grandi regimi fino ad allora.
- Prima sanità, scolarizzazione e grandi istituzioni erano sotto il
controllo dello stato, da ora iniziano ad essere affidati a privati.
- Questo provoca: · ripresa dell'economia in occidente;
· centralità del mercato (multinazionali nei campi informatica, alimentare, abbigliamento)
come motore dell'economia nazionale;
· aumento della disoccupazione e povertà;
· diminuzione assistenzialismo istituzionale;
· trionfo della nuova ideologica del consumismo (le altre ideologie perdono di
significato, la persona adesso vale in base a quello che ha, non quello che è).
- I due principali esponenti di questa nuova politica economica furono:
· la cancelliera Margaret Thatcher in Gran Bretagna;
· il presidente repubblicano Ronald Reagan negli Stati Uniti.

• Il neoliberalismo porta all’avvento della globalizzazione:


- Nascono in questi anni sempre più multinazionali. Con queste avviene
anche un incredibile sviluppo del settore terziario: informatica, banche/
assicurazioni, telecomunicazioni, turismo…
- Si sviluppano anche alcuni movimenti come quello dell’ecologismo/
ambientalismo come conseguenza dello shock petrolifero del 1973.
- Nascita del terrorismo internazionale come reazione all’occidentalizzazione attraverso
l’apertura di nuovi mercati all’interno dei paesi islamici (Iran o Palestina). Nel 1980, la CIA
segnala l’esistenza di 376 organizzazioni terroristiche nel mondo, di cui il 13% in Africa e
Asia, il 19% in Medio Oriente, il 34% in America Latina e il 34% in Europa.

• Gli anni del neoliberalismo sono anni caratterizzati anche da alcuni microconflitti nei paesi
occidentali come la rivoluzione sandinista e guerra delle Falkland:
- 1979-1990: rivoluzione sandinista in Nicaragua. II Fronte Sandinista di
Liberazione Nazionale instaura un governo di stampo socialista ai danni
della dittatura militare filo-occidentale di Anastasio Somoza.
- Durante gli anni ottanta, gli USA finanziano i controrivoluzionari (contras) per
abbattere il FSLN fino al 1990.
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LEZIONE 29:
GLI ANNI OTTANTA
Iran seconda metà anni ‘70:
• paese più ricco della zona perché uno dei produttori mondiali di petrolio
• pre nascita repubblica islamica come alleato importante del blocco occidentale
• monarchia in cui gli spazi democratici sono limitati → sovrano: dallo Sha persiamo (Reza
Pahlavi)
• forte restrizione libertà politiche + modernizzazione occidentale induce lo Sha a indurre
modernizzazione accelerata, che produce scontento sia a sinistra sia da parte del clero
islamico
· gennaio 1979: Sha lascia il paese → allontanamento dello Sha portano a una
serie di governi di transizione che portano alla nascita della repubblica
islamica (che c’è ancora oggi)
• gennaio 1979 rientra dall’esilio l’ayatollah Ruhollah Khomeyni - massima autorità spirituale
dei mussulmani sciiti
• nasce la repubblica islamica → no colpo di stato: gode di una parte importante della
popolazione → gli uomini vicini allo Sha si impongono su qualsiasi altra forza di
opposizione + instaurano un regime basato su rispetto dell’islam
• novembre 1979 - gennaio 1981: sotto repubblica islamica USA diventano nemico →
studenti universitari occupano ambasciata americana di Teheran sequestrando 52 cittadini
americani → prima cosa che fa l’occidente: chiudere i rubinetti all’Iran

conflitto Iran-Iraq (1980-88):


settembre 1980: Iraq di Saddam Hussein, appoggiato da USA (e dall’URSS, più implicitamente
→ si occupa di rifornire l’iraq di armi), attacca l’Iran che contro ogni previsione tiene botta e
impedisce avanzata delle truppe irachene nel suo territorio → guerra finisce durante l’agosto
1988: 1 milione di morti, e nessun sostanziale cambiamento (neanche territorialmente parlando)

dopo 8 anni di guerra estremamente sanguinosa, Saddam Hussein attacca il Kuwait → scoppia la
prima guerra del golfo → ONU VS Saddam Hussein

ITALIA:
durante elezioni politiche del 1983: da un lato il pentapartito (socialisti, liberali, repubblicani,
democristiani) mantengono maggioranza dei voti ma si assiste di una perdita importanti di
consensi del partito comunista + affermazione dal punto di vista elettorale di 2 partiti (tra cui il
movimento sociale italiano) → PCI e DC entrambi in difficoltà: iniziano dei governi di
coalizione → a partire da ‘83 questi due colossi iniziano a perdere consensi + si affermano partiti
con altri messaggi

PSI di Bettino Craxi (segretario del partito socialista):


• 1983 -1987: primo governo non diretto da un parlamentare democristiano (tranne per
biennio Spadolini, 1981-82 → segretario del partito repubblicano) → anni di cambiamento
della società italiana: i valori tradizionali vengono messi in discussione + modi di fare
politica messi in discussione
• punti principali della politica esterna/ interna di C:
· prova a ridare potere d'acquisto alle famiglie italiane: decremento
dell’inflazione dal 12% al 5% + aumento generale dei salari
· lotta all’evasione fiscale e alla speculazione edilizia → ironico: lui uno dei
principali sospettati in inchiesta Tangentopoli
· decreto Berlusconi (1984) per la legalizzazione delle emittenti televisive private
regionali in canali nazionali come la RAI → nascita tv commerciale come la
conosciamo adesso
· supporto politico ai paesi del Terzo Mondo (Argentina. Jugoslavia, Somalia,
Palestina, Libia) → Craxi non vuole fare politiche anti USA o uscire dalla NATO
ma porre l’Italia al centro della politica italiana, perseguendo i propri interessi
• Milano come città emblema dei cambiamenti degli anni ‘80: anni di disinteresse politico, di
divertimento spiccio → Craxi che impersona questo cambiamento per certi versi: NUOVO
MODO post ideologico DI AFFRONTARE LA VITA POLITICO-SOCIALE → sono veramente
anni rilassati? no: anni ‘80 come anni di profondi conflitti internazionali (= + crisi
nazionale)

terrorismo palestinese e l’affaire Sigonella:


• ottobre 1985: in Egitto alcuni terroristi del fronte per la liberazione della Palestina
sequestrano i passeggeri e l'equipaggio della nave da crociera Achille Lauro, uccidendo
un cittadino statunitense → subentrano USA, che vogliono estradare terroristi, per poterli
processare loro
• crisi diplomatica Craxi/Reagan avviene nella base USA a Sigonella → governo italiano si
oppone ad estradizione → spaccatura nella maggioranza governativa tra pro-USA
(Spadolini) e pro-Italia (Andreotti e Craxi)
· alla fine, i terroristi vengono consegnati alle autorità italiane e condannati
all'ergastolo → smarcamento dell’Italia dall’alleanza con USA
• novembre 1985: Spadolini apre la crisi di governo che tuttavia verrà evitata → supporto
alla resistenza palestinese da parte di Craxi, https://www.youtube.com/watch?v=8as9nJ-
Pvo
• dicembre 1985: attentato all'aeroporto di Fiumicino da parte di terroristi palestinesi: 19
morti e 138 feriti

la mafia:
• luglio 1979: omicidio di Giorgio Ambrosioli, che era stato incaricato dal governatore della
Banca d'Italia Guido Carli di liquidare il Banco Ambrosiano su cui pesava un'inchiesta per
riciclaggio di denaro mafioso → l'intermediario tra il Banco Ambrosiano (= indagato per
ricilaggio di denaro) e la mafia è il banchiere Michele Sindona
https://www.voutube.com/watch?v=EDhNvAQ9Dbk
• 1981-1984: guerra di mafia vinta dalla gruppo mafioso dei “corleonesi” di Salvatore Riina
• giugno 1982: omicidio del banchiere del Banco Ambrosiano Roberto Calvi → NB: una
delle prime volte in cui dei personaggi pubblici italiani diventano vittime della mafia → è
l’inzio di una nuova strategia mafiosa, in cui si prendono come nuovi obiettivi delle figure di
portata nazionale

NB: in questi anni Palermo diventa capitale della mafia → motivo per cui viene mandato a
palermo il carabiniere-prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa
• 3 settembre 1982: assassinio del generale dei Carabinieri e prefetto di Palermo Carlo
Alberto Dalla Chiesa → mafia non si fa nessuno scrupolo ad uccidere chi, dello Stato,
cerca di contrastarla
• 13 settembre 1982: Legge Rognoni-La Torre che definisce il reato di associazione mafiosa
(art. 416-bis)
• dicembre 1984: strage del treno Rapido 904 vicino al tratto appenninico San Benedetto
Val di Sambro (16 morti e 267 feriti)
• marzo 1986: omicidio del banchiere Michele Sindona con un caffè avvelenato nel carcere
di Voghera

maxiprocesso di Palermo (= nuovo modo di fare lotta alla mafia): febbraio 1986 - dicembre 1987:
sentenza di primo grado che condanna 346 mafiosi a 2665 anni complessivi di reclusione →
principali promotori delle precedenti inchieste giudiziarie: magistrati Falcone e Borsellino (uccisi
nel 1992)
· 1986-1987: sentenza di I grado - condanna di 346 mafiosi e 2665 anni
complessivi di reclusione
· 1989-1990: sentenza di Il grado - 86 assoluzioni e conferma 1576 anni
complessivi di reclusione
· gennaio 1992: sentenza di III grado - conferma condanne in I grado (= le più
gravi) → processo finisce, sentenza definitiva → non si può più fare niente =
partono omicidi
• la vendetta mafiosa condusse a:
· marzo 1992: omicidio parlamentare DC Salvo Lima
· maggio 1992: strage di Capaci (5 morti)
· luglio 1992: strage di via D'Amelio (6 morti)
· gennaio 1993: arresto di Totò Riina
· maggio 1993: strage di Firenze (5 morti) e attentato di via Fauro a Roma
contro Maurizio Costanzo
· luglio 1993: stragi di Milano (5 morti) e Roma (22 feriti)
· gennaio 1994: fallito attentato allo stadio olimpico di Roma

guerra fredda finisce perché implode l’URSS → non volontariamente il principale artefice è il
presidente dell'URSS Gorbaciov:
• 1985: presidente Pcus
• 1985-1986: avviamento di tentativo di duplice riformismo politico ed economico:
1. Glasnost: “trasparenza” del governo nei confronti dei propri cittadini → viene
concessa la possibilità di fare politica, di esprimere proprie opinioni + limitato
pluralismo, pur nel quadro del partito unico (= uno dei più importanti
dissidenti: Sacaros)
· cerca di limitare corruzione dilagante all’interno del PCUS
2. Perestrojka: “ricostruzione” dell’economia sovietica attraverso una
graduale privatizzazione delle imprese → tentativo di rendere più moderna e
meno rigida l’economia sovietica
• aprile 1986: disastro nucleare di Chernobyl → perché rappresenta contraddizione
dell’URSS? il reattore esplode per evidentissimi problemi di progettazione, dovuti in parti
al voler risparmiare → incidente viene scoperto da popolazioni EU + popolazioni vicine per
caso qualche giorno dopo l’evento → incidente come smacco enorme al ruolo dell’URSS
e alla sua presunta supremazia tecnologica

caduta del muro di Berlino e la fine dell’URSS → URSS perde la competizione (militare,
economica, di giustizia sociale) con l’occidente → reazione a catena:
• sindacato Solidarnosc (= di fortissima ispirazione cattolica) in Polonia → combo perfetta:
chi è l’esponente della chiesa cattolica in quel momento? Giovanni Paolo II, che è polacco
→ fa 2 visite in Polonia, e nonostante i tentativi di mettere Solidarnosc fuori legge il
sindacato tirerà su tantissimo consenso politico
• Ungheria: riforme (soprattutto di carattere economico) e apertura dei confini con il blocco
occidentale → diventano possibili gli scambi e l’uscita dall’Ungheria verso l’Austria
NB: tentativi di riforma degli stati che portano al crollo dei regimi filosovietici nella stragrande
maggioranza dei paesi dell’eu orientale

• Germania est: processi di riforma, sotto guida di Gorbaciov


• novembre 1989: crollo del muro di Berlino
• gennaio 1990: Russia si apre a modello occidentale: arrivo delle società dei consumi di
massa in Russia → a Mosca apre il primo MC
• stati dell’ex URSS vogliono essere indipendenti e sottrarsi al controllo di Mosca →
nascono i primi movimenti indipendentisti
• dicembre 1991: nascita della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI)

prima guerra del Golfo:


• agosto 1990: Saddam Hussein invade il Kuwait (stato molto piccolo ma uno dei principali
produttori di petrolio al mondo)
• gennaio -febbraio 1991: operazione Desert Storm
• URSS non appoggia l’Iraq
• ritiro delle truppe irachene dal Kuwait, ma prima Saddam Hussein da fuoco ai pozzi
petroliferi del Kuwait → generali USA decidono di NON cacciare Saddam Hussein, per
paura di risvolti terroristici islamici
Gladio: ottobre 1990: il presidente del consiglio Andreotti riconosce l’esistenza in Italia fin dal
1956 di un’organizzazione paramilitare di 622 affiliati come nucleo di resistenza contro
un’eventuale invasione dell’Armata Rossa dall’Italia settentrionale → con la fine dell’URSS non c’è
più la necessità di mantenere in piedi (+ la segretezza) di questa organizzazione
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LEZIONE 30:
GLI ANNI NOVANTA ED IL TERRORISMO ISLAMICO
Italia del nord → tangentopoli:
• inchiesta giudiziaria diretta dalla procura di Milano nelle persone dei pubblici ministeri
Antonio di Pietro, Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo in merito al sistema corruttivo tra
i partiti politici e il mondo imprenditoriale
• febbraio 1992: il direttore del Pio Albergo Trivulzio ed esponente del PSI milanese Mario
Chiesa è arrestato in flagrante per aver accettato una tangente di 7 milioni da un
imprenditore di Monza in cambio della concessione di un appalto da 140 milioni. Detenuto
nel carcere di San Vittore, Chiesa comincia a svelare il vortice corruttivo che coinvolge in
particolare DC e PSI tra cui Craxi. L'opinione pubblica critica la legge sul finanziamento
pubblico ai partiti
• aprile 1992: alle elezioni politiche vince la coalizione DC-PSI ma la presidenza del
consiglio si è affidata ad Amato e non a Craxi, nel frattempo dimettosi dalla carica di
presidente del PSI https://www.youtube.com/watch?v=9pcwbm2gL6k
• giugno 1992: suicidio esponente PSI di Lodi Renato Amorese
• luglio 1992: suicidio imprenditore edile di Como Mario Majocchi
• settembre 1992: suicidio esponente PSI di Brescia Sergio Moroni
• luglio 1993: suicidi presidente ENI Gabriele Cagliari e presidente gruppo industriale
Ferruzzi-Montedison Raul Gardini, indagati per l'inchiesta sulla maxitangente Enimont (150
miliardi) → suicidi causati da pressione forze dell’ordine
• aprile 1994: sentenza di I grado con condanne dai 6 mesi ai 4 anni a esponenti DC
(Arnaldo Forlani, Paolo Cirino Pomicino), PSI (Craxi, Claudio Martelli, Gianni De Michelis),
PLI (Renato Altissimo) e PRI (Giorgio La Malfa)
→ tangentopoli decreta fine dei partiti della prima repubblica - nasce seconda repubblica

nuovi partiti:
• 1990: fondazione dei verdi
• 1991: Partito Democratico della Sinistra-Partito della Rifondazione Comunista (ex PCI)
• 1991: Lega Nord
• 1991: La Rete
• 1992: Lista Marco Pannella (ex Partito Radicale)
• 1994: Socialisti Italiani-Partito Socialista Riformista (ex PSI)
• 1994: Forza Italia → SILVIO BERLUSCONI
· anni sessanta: attività di imprenditoria edilizia presso le aree di Milano,
Brugherio e Segrate
· 1972: fondazione di Milano 2
· 1976: acquisto emittente televisiva locale di Milano 2 TeleMilano, poi
rinominata Canale 5
· 1978: fondazione azienda Fininvest che controlla Mediaset (TV), Mediolanum
(settore bancario-assicurativo), Mondadori (editoria) e il Teatro Manzoni
· 1979: principale finanziatore del quotidiano «Il Giornale»
· 1982-1984: acquisto emittenti televisive locali Rete 4 e Italia 1 che diventano
canali tv nazionali e di TV Sorrisi e Canzoni
· 1986: acquisto dell'AC Milan
· 1988: acquisto della catena dei grandi magazzini La Standa e dei periodici
“Panorama” ed “Epoca”
· 1990: acquisto pacchetto di case editrici che comprendono anche Mondadori
ed Einaudi
· gennaio 1994: fondazione Forza Italia https://www.youtube.com/watch?
v=RPoCBrHZc3g
· marzo 1994: elezioni politiche: Polo delle Libertà (FI, Lega Nord, AN) 42,8%
Alleanza di Progressisti (PDS, PRF, Verdi) 34,4%
• 1995: Alleanza Nazionale (ex MSI)
• 1995: L'Ulivo

RUSSIA:
• 1991-1999: presidenza Boris Yeltsin
• 1994-1996: prima guerra cecena contro il terrorismo islamico
• 1999: presidenza Vladimir Putin
• 1999-2009: seconda guerra cecena
• 2002: accordi di Pratica di Mare tra il presidente USA George W. Bush e Putin che
sancisce definitivamente la fine della guerra fredda e il reciproco impegno contro il
terrorismo islamico (Cecenia, Iraq, Afghanistan)

fine del patto di Varsavia:


• agosto 1989: uscita Ungheria da Patto di Varsavia
• settembre 1989: uscita Polonia dal Patto di Varsavia
• novembre 1989-ottobre 1990: crollo muro di Berlino e riunificazione tra
• Germania Est e Ovest
• dicembre 1989: uscita Cecoslovacchia dal Patto di Varsavia
• dicembre 1989-Maggio 1990: uscita Romania dal Patto di Varsavia
• giugno 1990: uscita Bulgaria dal Patto di Varsavia

Febbraio 1992: trattato di Maastricht.


Nascita Unione Europea e progetto di un economia europea unica attraverso la nascita
dell'Istituto Monetario Europeo, della Banca Centrale Europea (1999) e dell'Euro (2002)
• 1995: entrata di Austria, Finlandia e
Svezia nell'UE
• 2004: entrata di Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia,
Slovenia e Ungheria
nell'UE
• 2007: entrata di Bulgaria e Romania
nell'UE

guerre in Jugoslavia (1991-’99):


• 1980: morte di Tito
• 1991: guerra di indipendenza
• 1991-1995: guerra in Croazia e in Bosnia Erzegovina
• 1995: intervento NATO e accordi di Dayton, Ohio, sulla definizione dei confini di Bosnia-
Erzegovina, Croazia e Serbia
• 1998-1999: guerra del Kosovo e bombardamento di Belgrado da parte della NATO
USA di Bill Clinton:
• Settembre 1993: accordi di Oslo sanciti per una conclusione del decennale conflitto
israelo-palestinese tra il premier israeliano Yitzhak Rabin e il presidente
dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina Yasser Arafat. Rabin verrà
successivamente assassinato nel novembre 1995 da un estremista israeliano
• 1998-1999: impeachment di Clinton con l'accusa di falsa testimonianza e depistaggio in
merito allo scandalo sessuale intercorso con una stagista della Casa Bianca Monica
Lewinsky. Nel gennaio 1999 Clinton si dimette

11 settembre 2001:
• l’organizzazione terroristica islamica Al Qaeda (1979) di Osama Bin Laden effettua quattro
dirottamenti aerei con l’obiettivo di autodistruggersi contro:
1. il World Trade Center di New York (3000 morti e 6400 feriti)
2. pentagono (125 morti)
3. campidoglio o casa bianca (aereo abbattuto in Pennsylvania)

guerra in Afghanistan e la seconda guerra del golfo:


• ottobre 2001: USA e NATO, nell’ambito della lotta al terrorismo, invadono l’Afganistan con
l’obiettivo di distruggere Al Qaeda
• marzo-maggio 2003: gli Stati Uniti e la Gran Bretagna invadono l'Iraq e destituiscono la
dittatura di Saddam Hussein, colpevole di sostenere il terrorismo islamico e di detenere
armi di distruzione di massa
• 2006: Saddam Hussein verrà condannato a morte dal tribunale di Baghdad

dai cellulari ai social network


• 1983: nascita telefonia cellulare
• 1984: nascita dell'iMac
• 1985: nascita del sistema operativo Windows
• 1991: nascita del World Wide Web (WWW)
• luglio 1994: nascita di Amazon, https://www.youtube.com/watch?v=mRFNIHNv M74
• dicembre 1994: nascita di Playstation, https://www.youtube.com/watch?v=2ruje4KVYdW
• settembre 1998: nascita di Google
• novembre 2001: nascita di Xbox
• marzo 2002: nascita di Space
• luglio 2003: nascita di Tesla
• luglio 2004: nascita di Facebook
• febbraio 2005: nascita di Youtube

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