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STORIA MODERNA

02/10
Le radici del mondo globalizzato iniziano nel 1492 - data che sancisce la cesura tra Medioevo e età
moderna.
Non dobbiamo però considerare Colombo come il primo grande esploratore: le grandi scoperte
geografiche iniziano nel tardo ‘300 e culmina nel ‘600.

Il vero protagonista della prima fase delle scoperte extraeuropee è il Portogallo. I


navigatori al servizio del re portoghese cercano nuove rotte commerciali → desiderio di esplorazione
dettato dal bisogno di trovare nuove vie di commercio.

Questa ricerca di nuove rotte è dettata da 2 motivi principali:


-aggirare il commercio nel Levante, che è in mano a Venezia;
-interrompere il monopolio commerciale dell’oro (pietra particolarmente rara e preziosa, che si trova
soprattutto nella penisola arabica e Africa del sud) e degli schiavi (fenomeno estremamente radicato
già dall’antichità), che si è sviluppato fra i regni dell’Africa e dominato dai mercanti arabi.

Altra cesura :
● 1453 → Caduta di Costantinopoli → l’impero bizantino cessa di esistere e con lui anche
quel baluardo contro le invasioni Ottomane.

Il primo punto di svolta che dà avvio alla fase di esplorazione è la scoperta delle Canarie, per parte
di due navigatori genovesi (Lanzarotto Malocello e Niccoloso da Recco) che fra il 1336 e 1341
comincia ad aprire l’area atlantica all’esplorazione europea.

*LA PRIMA FASE DELL’ESPANSIONE EUROPEA → Questa fase inizia con le Canarie= vero
laboratorio iniziale della conquista spagnola.
La conquista vera e propria delle Canarie si sviluppa in 3 fasi:
1) La prima (1402-1405), dove gli spagnoli incontrano la resistenza delle popolazioni native.
2) La seconda fase, detta Conquista Senorial castellana (1406-1450).
3) La terza, detta conquista Realenga (1478-1496) con il diretto coinvolgimento della corona
spagnola.

● Si inaugura un modello di colonizzazione europea (soprattutto spagnola):


-sterminio della popolazione nativa locale e della loro cultura;
-avvio di un processo di coltivazione di un terreno (in questo caso la canna da zucchero).

● Nel mentre bisogna anche considerare le invenzioni che avvengono nel 400: la fase di
esplorazione si concretizza anche grazie alle nuove conoscenze in campo nautico.

• Si producono carte e mappe sempre più precise → Basandosi sulla mappa del geografo Tolomeo di
Alessandria, l'umanista fiorentino Paolo dal Pozzo Toscanelli elabora una nuova mappa → indica
Una nuova via per raggiungere le cosiddette Indie Orientali, ovvero l'estremo Oriente.

• Per tutto il ‘400 è il Portogallo a guidare questa fase di scoperte di nuovi territori → La dinastia
regnante, quella degli Aviz, ed in particolare il principe promuove molti viaggi esplorativi.

•Al contrario degli spagnoli, il cui obiettivo è puntare verso ovest (America), i portoghesi si
concentrano su rotte già conosciute.
-Conquista dell'isola di Madeira e delle Azzorre.
Il loro obiettivo è quello di stabilire degli avamposti commerciali fortificati, il cui fine ultimo è quello di
mantenerli in buoni rapporti con i mercanti locali per poi avviare dei commerci.
-I mercanti portoghesi iniziano ad entrare nel commercio dell’oro e degli schiavi.

•I Portoghesi apprendono ed affinano nuove tecniche di navigazione e geografiche → questo


favorisce la realizzazione di viaggi sempre più lunghi che arrivano a doppiare il Capo di Buona
Speranza, con l'intento di arrivare più velocemente alle Indie per riuscire ad avere una posizione
egemone nel commercio delle spezie.
•2 spedizioni fondamentali:
• quella di Bartolomeo Diaz, che nel 1487 doppia il Capo di Buona Speranza.
• quella di Vasco da Gama, che, fra il 1497 ed il 1498, arriva sino all'odierna Calcutta.

-Alla fine del Quattrocento anche la corona spagnola inizia a mostrare interesse per queste terre →
con la spedizione di Colombo si apre una competizione fra Portogallo e Spagna per il controllo del
mondo.

Il papato (con la sua influenza) cerca di “regolamentare” questa competizione con una serie di
documenti (bolle) → le più importanti sono le Inter Cetera del 3 e 4 maggio 1493.
-Il papa di quel periodo (spagnolo) con questa bolla ribadisce la superiorità della chiesa cattolica, e
che i pagani devono essere convertiti alla fede cattolica.

-La bolla decreta che le terre ad ovest di Capo Verde siano della Spagna, mentre quelle ad est del
Portogallo → suddivisione fittizia, poiché nessuna delle due sottostà a questa divisione.
•Questa demarcazione viene spostata sempre di più con il Trattato di Tordesillas del 1494, che
sposta questa linea sempre più ad ovest.

•La seconda fase dell’espansione europea nel Cinquecento è caratterizzata dalla conquista spagnola
dell’America centrale e meridionale. A partire dai Caraibi, gli spagnoli si spostarono verso la terra
ferma (odierno Messico, Perù, Colombia..) → la conquista ha un impatto devastante sulle civiltà con
cui entrano in contatto:

•Il primo impatto è quello “microbico” → gli spagnoli portano malattie (morbillo e vaiolo) che vanno a
decimare i nativi e determina uno sterminio.
•La conquista spagnola è molto rapida → grazie anche all’ausilio di armi da fuoco:
-Fra il 1519 e il 1521 Hernan Cortés conquistò buona parte dell’impero azteco.
-Fra il 1532 e il 1548 Francisco Pizarro conquista buona parte dell’impero Inca (popolazione
guerriera).

Gli spagnoli rimangono stupefatti dall’alto livello di civilizzazione raggiunto da Aztechi, Incas e Maya.
Questi ultimi due popoli, anche se molto vasti, sono estremamente disuniti. Questi 3 fattori
determinano la conquista spagnola:
- superiorità tecnologica
- batteri
- disunità tra i popoli locali

Rispetto agli Aztechi, gli spagnoli impiegano molto più tempo per conquistare l’impero Inca, che si
conquista nel 1572, dopo che gli spagnoli si assicurano il controllo di buona parte del Perù ed
Ecuador.
- Nei nuovi territori gli spagnoli:
•iniziano a cercare metalli preziosi.
•Costringono gli Indios a lavorare come schiavi → manodopera che utilizzano per mettere in atto un
modello agricolo simile a quello europeo.
-Gli spagnoli stravolgono completamente il paesaggio locale su un modello europeo → coltivazioni
che, una volta che venivano esportate in Spagna, l’avrebbero resa un paese estremamente ricco.

•Si introduce il sistema dell’ ENCOMIENDA → i grandi dominatori sono un gruppo ristretto di persone
(governatori, militari) che avevano sotto il loro potere un gruppo di indios (ridotti schiavi) che
governavano in modo indipendente dalla corona, data la grande distanza tra Madrid e Città del
Messico.

-Le conseguenze delle Encomienda ha degli effetti anche sulla società spagnola → nascita di un ceto
mercantile. C’è una città che diventa particolarmente importante per il commercio: Siviglia.
→ Nel 1503 viene istituita a Siviglia la Casa de Contratacion → istituzione incaricata di regolare i
commerci da e per le colonie americane.

•Anche il Portogallo riesce a stabilirsi nelle Americhe (in Brasile) → fondate San Paolo e Salvador.

•Alla fine del 500, la conquista spagnola ha radicalmente cambiato il volto del centro e sud America.
• Filippo II impone di fondare delle città seguendo un modello preciso, che rimandasse a quelle in
Spagna.
•La presenza spagnola ha anche un impatto demografico → persone che migrano dalla Spagna verso
il Sudamerica, andando a formare quella che poi sarà l’America Latina.

-Alla fine del 500 gli spagnoli sono presenti su buona parte del continente americano → si creano 2
unità politiche e territoriali:
-Vicereame della Nuova Spagna;
-Vicereame del Perù
Il vicerè è di fatto un rappresentante dell’autorità reale nelle colonie (scelto tra le famiglie nobili
spagnole). La struttura del governo è composta da:
● vicerè
● governatori delle province
● funzionari del governo locale
Invece le funzioni giudiziarie vengono svolte dalle Audiencias.

Nel Nord America l’espansione europea è inesistente


→ 1497-1508 Giovanni Caboto compie alcune esplorazioni in Nord America. Le sue spedizioni però
hanno uno scarso impatto sulla società per:
1) scarsi profitti;
2) mancanza di metalli preziosi;
3) assenza di popolazioni numerose.

•Il punto di svolta è l’ascesa al trono della regina Elisabetta I nel 1558 → promuove una politica più
aggressiva contro la corona spagnola.
Dalla metà del 500 la corona inglese decide di sostenere finanziariamente le imprese di alcuni
avventurieri per fermare la corona spagnola.
-In poche parole, l’Inghilterra non riesce a organizzare un processo d’espansione nell’Atlantico a
causa dell’instabilità in Irlanda, dove si succedono continue rivolte.

-Anche la Francia rimane ai margini del processo di espansione europea durante il 500, a causa delle
guerre di religione presenti nel territorio francese.

● CONCLUSIONI:
-Sia la prima che la seconda fase dell’espansione extraeuropea sono dominati sia dal Portogallo che
dalla Spagna, che diventano i primi imperi globali.
-Nel caso delle Americhe è la Spagna che conquista il maggior numero di territori e popoli,
imponendo con forza il suo sistema politico e culturale.
-In Africa e in Asia si fondano degli avamposti commerciali fortificati, ma non c’è una conquista
militare.

● Parole chiave
•Contatto •Esplorazioni •Impero portoghese/spagnolo •Nuove civiltà •Sterminio

3/10
● L’EUROPA FRAMMENTATA: LA RIFORMA PROTESTANTE

Agli inizi del XVI secolo, la chiesa cattolica ed il mondo europeo sono sconvolti da una serie di
movimenti riformatori che avranno un impatto duraturo e profondo.
Già in età medievale si verificano gravi fratture nel mondo della chiesa:
● ​Scisma d’Oriente 1054 → scissione tra chiesa d’oriente e d’occidente,

Tutti i movimenti riformatori e le critiche mosse verso la chiesa sono accomunati da 3 accuse di base:
● Simonia → vendere i sacramenti (battesimo, estrema unzione) dietro un versamento;
● Concubinato → chi appartiene al clero di Roma non può sposarsi; ma all’epoca c'erano
tantissimi sacerdoti sposati.
● Accumulo delle prebende → benefici economici legati alla vendita di un titolo ecclesiastico.

-Martin Lutero si scaglierà contro tutti questi

•Prima di lui c’erano stati altri pensatori che volevano riformare la chiesa:
JOHN WYCLIF pone l’accento sulla necessità di apportare riforme:

- separare il clero dallo stato (separazione sfera spirituale e politica);


- rivedere il sistema di benefici ecclesiastici;
- riformare il clero → conoscere e saper interpretare le Sacre Scritture (latino);
- Svilisce il valore dei sacramenti → che non devono essere venduti;
- Sostiene il ritorno ad una chiesa povera (riprende insegnamenti di San Francesco);
- mette in dubbio il primato del pontefice e della chiesa romana → il papa si considerava come
un monarca, allo stesso livello dell’imperatore, sopra di cui c’era soltanto Dio a giudicarlo.

Un altro riformatore: JAN HUS → Segue e riprende le idee di Wyclif, infatti secondo lui:
- Solo Dio rappresenta la chiesa→ preti, sacerdoti, cardinali sono considerati superflui, infatti si
deve iniziare a stabilire un rapporto diretto tra fedeli e Dio.
- I preti che peccano vanno allontanati dalla chiesa → ritorno a una chiesa più pura;
- All’interno del cristianesimo ci sono tantissime chiese, e queste tendenze vanno rispettate
(accettazione di una pluralità di pensiero);
- Ritorno a una chiesa povera.

•Con la fine del ‘300 e l’inizio del ‘400 comincia a svilupparsi inizia a svilupparsi nella Penisola
Italiana l’UMANESIMO → movimento che si sviluppa nelle corti del centro e nord italia e propone
una serie di cambiamenti a livello spirituale e culturale.
→ Recupero del mondo classico greco-romano (per quanto riguardava politica e filosofia).
Lo scopo dell’Umanesimo è quello di riscoprire i testi greci e latini attraverso uno studio filologico.
-Uno dei massimi esponenti letterari è Francesco Petrarca, che nelle sue opere invita alla riscoperta
dei testi latini.
-Il primo intellettuale a promuovere lo studio della filologia è Angelo Ambrogini (detto il Poliziano) →
sostiene uno studio erudito dei testi classici, dell’ortografia alla paleografia, per ricostruire l’originalità
e per comprendere il testo storico.
-Uno dei testi più studiato è la Bibbia, considerando il potere della chiesa.

-La filologia apre strada anche alla politica: più persone potevano accedere a testi che prima erano
riservati solo a coloro che erano più colti.

Uno dei principali esponenti italiani della filologia fu Lorenzo Valla, che scopre che un testo di
fondamentale importanza e sul quale la chiesa basava la sua supremazia (documento della
donazione di Costantino), in realtà si tratta di una falsità → redatto in realtà dalla cancelleria
vaticana successivamente alla morte di Costantino.
- Quindi Valla mette in evidenza quanto il potere di Roma sia effettivamente falso e tutto il potere del
papato si basi su un documento falso.
•La filologia si espande in tutta Europa dalla penisola italiana e viene favorita dalla nascita della
stampa, che ufficialmente è stata inventata dal tipografo tedesco Johannes Gutenberg (laico) → nel
1453 inventò i caratteri mobili.

-Prima della sua invenzione i testi restavano tutti all’interno dei monasteri → la stampa comincia ad
erodere il potere culturale della chiesa di Roma, in quanto non detiene più il monopolio dei testi,
favorendo la diffusione di una cultura meno elitaria.

!!Dunque filologia e invenzione della stampa mettono in crisi la supremazia della chiesa!!

-La nascita della stampa favorisce anche una diffusione del pensiero umanista. Uno dei maggiori
centri di diffusione è Venezia.
-Questa necessità di riforma diventa sempre più evidente nel corso del ‘400:
dettata dal degrado morale che affligge la chiesa cattolica con il papa Alessandro VI (che incarna
tutti i peccati possibili: concubinato, simonia, nepotismo [tutte le alte cariche sono in mano a
potenti famiglie nobiliari con contatti con la chiesa], corruzione…)
-Questo provoca una forte distanza tra fedeli e papato.

-Altra problematica era la diffusa ignoranza del clero: scarsa conoscenza dei testa e poca
preparazione teologica (dettata dal fatto che non conoscono la Bibbia).
→ Tutti questi problemi vengono messi in evidenza da Erasmo da Rotterdam, un pensatore
olandese, che vuole mantenersi cristiano ma attacca la gerarchia della chiesa.
-Nel 1509 pubblica tutte le critiche sulla corruzione della chiesa nel suo testo L’elogio della follia →
libro che verrà messo all’indice.
Qui dice che la Bibbia vulgata (tradotta dal latino) sia pieno di errori, e quindi da tradurre nuovamenti
dai testi originali in greco.

E’ in questo contesto di forti critiche morali e spirituali che si plasma il pensiero di Martin Lutero,
personaggio che nasce nel 1483 in un contesto fortemente cattolico.
- Nel 1505 entra nell’ordine degli Agostiniani (contesto di devozione).

Il cambiamento di Lutero avviene in gioventù, quando nel decide di fare una visita a Roma, che lo
sconvolgerà in quanto imbevuto di questo cattolicesimo molto idealizzato. Quando arriva a Roma
rimane stupito dalla corruzione nella curia pontificia.

-Nel 1517 Lutero pubblica 95 tesi. I principi basilari delle tesi sono:
1) solo Dio può donare la grazia al singolo
2) tutta la struttura ecclesiastica(papi, sacerdoti..) è inutile per la mediazione tra Dio e il fedele,
che rimane un’esperienza solitaria → chiesa non necessita gerarchia.
3) Critica la vendita delle indulgenze (offerte di denaro per annullare i peccati).
4) Ribadisce che solo la fede salva il credente.
Dopo queste tesi inizia a scrivere moltissime opere, accomunate dall’odio verso la chiesa e il suo
potere.
Alcuni testi fondamentali sono:
- Alla nobiltà cristiana di nazione tedesca;
- La cattività babilomnese della chiesa;
- La Libertà del cristiano.
In ogni opera ribadisce il fatto che ogni fedele è libero di stabilire un proprio rapporto con Dio.

La predica di Lutero contro le indulgenze colpisce fortemente il papato, in quanto veniva utilizzate per
raccogliere soldi, con il fine di finanziare la costruzione della nuova basilica di San Pietro, avviato nel
1505.
-Nel 1520 papa Leone X scomunica Lutero con la bolla Exsurge Domine.
Nonostante la scomunica, Lutero continua a lavorare ad opere riformatrici → Si dedica alla traduzione
in tedesco del vecchio e nuovo testamento, in modo da renderla più accessibile (idea di democrazia
alla base).
-Lutero afferma che i sacramenti che il fedele necessita realmente non siano 7, ma 2: battesimo ed
eucaristia.
→ Le conseguenze della predicazione di Lutero sono anche sul piano politico, non solo teologico: in
uno scritto Lutero nega la possibilità della chiesa di imporre tasse.

-La teologia di Lutero rappresenta un passo cruciale verso una religiosità più popolare, comprensibile
e meno misteriosa.
-Nonostante la scomunica, Lutero può contare su personaggi che lo proteggono ed impediscono che
venga arrestato:
- Federico III, principe elettore di Sassonia;
-Filippo Melantone, umanista e amico.

Gli effetti degli insegnamenti di Lutero sono enormi: in molte aree del Sacro Romano Impero (attuale
Germania) si distruggono chiese e reliquie → si dà avvio a una serie di rivolte contro le autorità
ecclesiastiche.
-Oltre alle rivolte contadine, si formano gruppi sempre più radicalizzati.
-Uno è quello degli anabattisti, guidati da un ex-seguace di Lutero → negano la validità del
battesimo.
Lutero, però, si scaglia contro queste rivolte → teme un travisamento del suo pensiero.

Un altro personaggio che si rende conto che le idee luterane minano il potere del Sacro Romano
impero era Carlo V, imperatore del sacro romano impero e anche di Spagna, che però nella Dieta di
Worms del 1521 appoggia in parte Lutero, ma teme la sua intransigenza.

Carlo V cerca una mediazione → nella Dieta di Spira viene concesso ai principi aderenti al
Luteranesimo una certa tolleranza, chiedendo però di continuare a pagare le tasse alla chiesa.

•Nella Dieta di Augusta alcuni principi elettori rifiutano di aderire agli ordini di Carlo V, a cui scrivono
una lettera di protesta, venendo così chiamati Protestanti.

La parte Cattolica cerca di trovare una forma di compromesso tra quelle che sono le idee di Lutero e
la chiesa, ma il suo tentativo fallisce.
L’esercito di Carlo V raggiunge alcune vittorie militari, ma rimane comunque una frattura tra Cattolici e
principi protestanti.
La soluzione arriva nella Pace di Augusta del 1555 → i principi sono liberi di scegliere se rimanere
cattolici o passare al Protestantesimo → a loro volta i sudditi devono seguire la religione del principe,
o emigrare.

Gli effetti della predicazione di Lutero hanno sempre più conseguenze politiche.
I Lanzichenecchi, soldati mercenari protestanti, al servizio di Carlo V, sfregiano molte chiese durante il
sacco di Roma del 1527. Periodo nel quale la Penisola italiana si trovava in una situazione di guerra
(guerre d’Italia).

Gli effetti delle predicazioni di Lutero si diffondono anche al di fuori della Germania, causando
una frattura geopolitica nell’Europa del ‘500.

● INGHILTERRA
Questo lo si vede soprattutto in Inghilterra: inizialmente Enrico VIII (Tudor) si oppone alle idee di
Lutero. Cambia idea quando il papato gli nega il divorzio con Caterina d’Aragona (da cui non può
avere un erede maschio e dunque mettere le mani sulle ricchezze familiari).
-Nel 1534 promulga l’ Act of Supremacy → proclamandosi unica autorità della chiesa anglicana
(quindi re e autorità religiosa allo stesso tempo) → creerà una frattura in Inghilterra.

-La riforma anglicana dà i suoi effetti in Inghilterra, ma osteggiata in Irlanda (laboratorio coloniale
inglese), dove la popolazione rimane cattolica e fedele al papato (provocando un conflitto religioso
che durerà fino al Novecento).

-Le idee di Lutero hanno effetti anche in Svizzera, grazie alle predicazioni di Zwingli → le sue
predicazioni portano a forme di teocrazia dove le strutture ecclesiastiche controllano la vita civile e
politica → non c’è libertà personale.

-In Francia il predicatore più importante è Calvino, che estremizza le idee di Lutero, introducendo il
concetto di predestinazione → tutti noi nasciamo nel peccato e gli uomini possono salvarsi solo
conducendo una vita lontana dal peccato.

● CONCLUSIONI:
La riforma protestante frammenta l’unità politica e religiosa dell’Europa in 3 gruppi contrapposti:
luterani, calvinisti e cattolici.
•Sia il potere spirituale che quello temporale della chiesa di Roma sono contestati e, in alcune aree,
non più riconosciuti.
•La sfera religiosa diventa così uno scontro politico-istituzionale fra diverse aree, o addirittura
all’interno dello stesso paese (vedi l’Inghilterra, o l’Irlanda).

● Parole chiave
•Bibbia •Corruzione •Ignoranza •Frammentazione •Libertà personale

9/10
● LA RIFORMA CATTOLICA
Premesse:
-Con il termine Riforma Cattolica, o Controriforma, s’intende il periodo successivo allo scisma
Protestante.
-Questo periodo coincide con il Concilio di Trento, che si apre nel 1545, e, che, fra alterne vicende,
si chiude nel 1563.
-La rapida diffusione delle idee protestanti obbliga la chiesa Cattolica a reagire, e a portare avanti
un programma di riforma strutturale e teologico.
-Il Concilio di Trento viene convocato nel 1545 per risanare le divisioni provocate dalle idee di
Lutero, ma è troppo tardi per poter portare avanti un programma di riforma strutturale e teologico.
Il Concilio viene convocato da papa Paolo III (molto dogmatico), che rappresenta la suprema autorità
sotto Dio, che vede nel concilio un modo per restaurare l’autorità della chiesa.
Al contrario, Carlo V (imperatore del Sacro Romano impero) cerca di mediare col papa e trovare un
compromesso.

N.B.Questo concilio si apre durante un periodo particolarmente violento in Italia, ovvero durante
quelle che vengono chiamate Guerre d’Italia (1494-1559).
Oltre ai problemi provocati dalle guerre, il Concilio è minato da varie fazioni, OGNUNA CON IDEE
DIVERSE → si apre una spaccatura all’interno della chiesa:
-I vescovi spagnoli sostengono di essere ordinati per diritto divino (autorità che discende da Dio).
-La fazione tedesca cerca di mediare per arrivare a un compromesso coi luterani.
ENTRAMBE SONO OSTACOLATE DALLA FAZIONE FILO CURIALE (viene da Roma), che è legata
al papa (per queste famiglie ricche di Roma indebolire la figura del papa significava perdere potere).

Alla chiusura del Concilio di Trento, nel 1563, si stabilisce:


1) la supremazia della tradizione ecclesiastica (sotto Dio solo il papa);
2) l’importanza del clero (contro ciò che predicava Lutero), che è il solo che funge da mediatore
tra Dio e il popolo.
3) il valore delle opere di carità
4) il culto dei santi
5) Il valore di tutti e 7 i sacramenti
6) il valore delle indulgenze

Comunque sia, ci si è resi conto che la chiesa ha delle problematiche e, a livello strutturale, il Concilio
stabilisce:
1) introduzione del catechismo romano su come celebrare la messa;
2) uso del latino;
3) obbligo del celibato per il clero;
4) obbligo di fare delle visite periodiche nelle diocesi;
5) obbligo dei parroci di tenere un registro di battesimi, matrimoni e morti;
6) obbligo di fondare seminari e collegi per formare un gruppo di persone estremamente colte
per discussioni teologiche.

La chiesa, ancor prima della fine del Concilio, cerca di reprimere lo sviluppo di possibili eresie nella
Pensiola italiana (frammentata).
→ Si crea, dunque, una congregazione, chiamata Inquisizione, con il compito di gestire una rete di
tribunali per reprimere qualunque idea che non sia conforma alla religione cattolica.
-L’Inquisizione agisce come un tribunale, che ha il compito di raccogliere informazioni e denunce in
modo anonimo- agisce in modo segreto e attraverso pratiche rasenti all’illegalità e alla tortura.

[Oltre all’inquisizione viene creata anche la Congregazione dell’Indice nel 1552 → l’obiettivo era
quello di controllare e reprimere la circolazione di libri con idee ritenute eretiche (per es. “L’elogio alla
follia” di Erasmo da Rotterdam)].

-La penisola italiana, frammentata in vari regni, ed è dunque facile la presa di potere per parte
dell’Inquisizione (aveva poteri illimitati).
-L’Inquisizione spagnola, fortemente dogmatica ed in vigore ancor prima della diffusione delle idee di
Lutero, pone l’attenzione sui conversos (ebrei) e moriscos (musulmani). La maggior parte dei
processi riguardava i crimini sessuali e crimini contro la fede.

● Un aspetto che emerge è il rapporto tra scienza e fede.


L’Inquisizione agisce anche contro uomini di scienza, che possono introdurre idee nocive.
L’esempio più eclatante è il processo contro Galileo Galilei per aver aderito alla teoria eliocentrica di
Copernico.
-Un altro pensatore che viene processato dall’Inquisizione fu Giordano Bruno.

L’esigenza di riforma nella chiesa porta alla nascita di una serie di nuovi ordini religiosi:
-Teatini
-Cappuccini
-Gesuiti
-Camilliani

- Tutti questi ordini hanno:


-una forte organizzazione interna (strutturati gerarchicamente);
-senso di assistenza verso i poveri;
-spirito missionario verso le nuove terre, ma anche verso le aree rurali interne all’Italia;
-forte attenzione all’aspetto educativo;

Di tutti questi ordini i Gesuiti sono quelli che hanno maggior successo grazie:
-al loro ordinamento interno molto strutturato;
-a una serie di principi pedagogici avanzati.
• I Gesuiti guidano un’intensa attività sia extraeuropee che interna.

•Dopo il Concilio di Trento, la chiesa comincia a rafforzarsi anche a livello diplomatico con l’istruzione
delle nunziature → ambasciate/ annunciature permanenti presso i sovrani europei (Portogallo,
Venezia, Francia) ed i vari regni della penisola italiana. Questo per cercare di prevenire ed elaborare
delle strategie contro la chiesa.

● Il ruolo della chiesa cattolica nel ‘500


Oltre a combattere eretici e Protestanti, la Controriforma promuove una espansione missionaria a
seguito dei nuovi territori scoperti dagli europei.
Sulla base di quanto indicato dalle bolle papali del 1493 la chiesa spagnola invia gruppi di missionari
verso nuovi territori → → lo scopo è quello di convertire il maggior numero di
il maggior numero di nativi, senza prestare attenzione alla loro cultura.

CI sono dei missionari che vanno menzionati:


- Bernardino de Sahagun, francescano che scrive il primo trattato sulla vita degli aztechi
(parla dell’attacco epidemico, i maltrattamenti e la devastazione);
- Bartolomé de La Casas, domenicano che scrive la prima denuncia al governo spagnolo
riguardo a ciò che avevano attuato verso le popolazioni indigene e le azioni delle
Encomiendas.

-Soprattutto, i missionari cominciano a portare avanti a un processo di “acculturazione forzata” →


insegnare ai nativi lo spagnolo e la dottrina cristiana.
-Nel 1570 l’Inquisizione mette gli indios allo stesso livello degli ebrei e musulmani e gli si vieta di far
parte del clero.
→ solo nel 1585 si cominciano ad attenuare queste restrizioni, ma i meticci (ovvero coloro nati da
madre nativa e padre spagnolo) vengono considerati puri a metà.

Esistono comunque delle eccezioni → vengono fondate tutta una serie di missioni da parte dei
Gesuiti, che si rendono conto che è necessario conoscere la lingua nativa, piuttosto che attuare una
conversione “militaresca”.
•Nascono delle missioni permanenti, che si chiamano reducciónes, dove si creano delle scuole in
lingua nativa.

● AFRICA E ASIA
I possedimenti portoghesi in Africa e Asia sono caratterizzati da uno spirito coloniale → si tende ad
affermare la superiorità etnica e religiosa dei conquistatori.

Il gesuita portoghese Antonio Veira sostiene che la schiavitù è utile perché in questo modo vengono
liberati dalle encomienda → appoggia la schiavitù africana in modo tale da alleviare quella degli
Indios in Brasile.

Quando i missionari arrivano in Cina e Giappone si rendono conto di essere di fronte a civiltà
estremamente sofisticate → In entrambi queste aree la presenza europea, rimane sempre
inconsistente, e quindi non si verifica alcun processo di conquista né di assoggettamento culturale.

-In Giappone i primi commercianti portoghesi non riescono a fondare insediamenti permanenti, al
contrario, funziona la teoria dell’adattamento proposta da un gesuita italiano Francesco Saverio che
dice che tutti i missionari che operano nel mondo asiatico devono cominciare a vestirsi secondo la
popolazione locale, conoscerla e viverla.
-I Francescani, al contrario, operano in modo differente, predicando senza timore e fregandosene
della cultura della popolazione locale → ci saranno martiri di massa.

-Diversa è invece l’esperienza del cattolicesimo in Cina:


ufficialmente i primi missionari sono gli italiani Michele Ruggieri e Matteo Ricci, che mostrano spirito
di adattamento culturale e linguistico.

-Ricci si basa molto sulla dottrina elaborata da Valignano, che propone una conversione dolce, in
contrasto con quella"forzata" portata avanti dagli spagnoli nelle Americhe

La dottrina di Valignano è rivelatrice della necessità di adattarsi in quanto sostiene che :


"non tentare in nessun modo di persuadere questa gente a modificare i propri costumi, abitudini e
comportamenti purché non siano palesemente contrari alla religione e alla morale. Cosa può essere
più assurdo, in effetti, che trasportare la Francia, l'Italia, o altri paesi europei in Cina? non portate loro
i nostri paesi, ma la fede che non rifiuta né danneggia i costumi e le abitudini di alcun popolo purché
non siano perversi, e che al contrario si augura di vederli mantenuti nella loro interezza."

Ricci ben comprende la dottrina di Valignano, e comincia a entrare in contatto con gli studiosi del
confucianesimo, cercando così di guadagnarsi il loro appoggio.

-Un'altra esperienza missionaria che vede il mescolarsi di culture e credenze locali con quelle
europee è quella del gesuita italiano Roberto de' Nobili, che è attivo in India.
→si veste come un locale religioso, arrivando a imparare e a parlare il Sanscrito.

CONCLUSIONI
•Il Concilio di Trento sostanzialmente non propone un progetto di riforma teologica del Cattolicesimo.
•Ribadisce la centralità del potere papale, e la sua capacità di interferire con il potere temporale.
•Propone una serie di riforme strutturali che vengono attuate a fatica ed in modo eterogeneo nella
Penisola Italiana ed in Spagna.
•È fuori dal Concilio che si esprime l’esigenza di un rinnovamento con la nascita di nuovi ordini
regolari, che pongono maggior attenzione all’attività missionaria e all’assistenza dei fedeli,
soprattutto in Europa.
•tutte le esperienze missionarie mettono in evidenza come il contatto fra la cultura europea e le
civiltà extraeuropee sia diversa a secondo delle aree.
•Nonostante alcune autorevoli voci che si stagliano contro il sistema brutale dei conquistadores, la
maggioranza dei missionari considerano gli indios come creature inferiori e quindi che devono
essere forzatamente battezzate.
•Al contrario in Asia, l'esperienza è caratterizzata dai tentativi di adattarsi da parte dei missionari,
che cercano di amalgamarsi alle nuove società tramite una mediazione culturale, linguistica e
religiosa.

● Parole chiave
•Espansione missionaria •Inquisizione •Ordini religiosi •Papato
•Rinnovamento spirituale •Supremazia della chiesa di Roma
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● LA NASCITA DELL’INGHILTERRA MODERNA
Quando si parla di Isole britanniche si fa riferimento a una “monarchia composita”, così formata:
- regno d’Inghilterra
- regno d’Irlanda
- regno di Scozia
- principato del Galles

I problemi dell’Inghilterra di questo periodo sono prevalentemente interni e hanno origine nel
Medioevo. Si tratta di un paese estremamente frammentato e con 3 lingue e culture:
-anglofona -gallese -celtica

In questo momento, l'Inghilterra, è uscita da un conflitto estremamente sanguinoso: la guerra dei


Cent’anni (1337-1453) che si conclude con la sconfitta degli inglesi.
A livello politico l'Inghilterra si struttura così [società piramidale dove il potere della nobiltà è molto
forte]:
-Re
-Corte
-Magnati, grossi proprietari terrieri, nobili;
-Una nobiltà più piccola chiamata “Landed gentry” → piccoli proprietari terrieri.

-Ancor prima della riforma anglicana, la chiesa inglese è strettamente legata al sovrano, che la
sostiene economicamente → buona parte dei vescovi sono proprietari terrieri, siedono in parlamento,
e sono consiglieri del re.

-Durante il regno di Edoardo I inizia a porre dei paletti alla chiesa: la facoltà del papa di imporre tasse
sul clero inglese viene fortemente limitata.
Ci saranno due statuti di Providers e Praemunire impongono al papa un compromesso: le tasse
raccolte devono rimanere in Inghilterra.
-Un altro aspetto della chiesa inglese è il fatto di essere una chiesa “chiusa” → la presenza di vescovi
e preti che non venivano dall’Inghilterra erano limitate → questo crea un senso di “superiorità” e di
indipendenza.
Questa forma di autocontrollo da Roma aumenta il senso di insularità, lontananza dal resto
dell’Europa.

-Alla fine del 400 in Inghilterra il tasso di alfabetizzazione è sempre più elevato → questa diffusione
della lingua inglese porta alla nascita di un sentimento della nazione inglese come unica (nonostante
in Irlanda si parlasse il gaelico e in Galles il celtico ) → questo fa rafforzare un senso di xenofobia
contro gli stranieri, e si comincia ad esaltare tutto ciò che è inglese.

-Il carattere composito della monarchia crea problemi a livello politico.


-Gli inglesi devono anche fronteggiare gli irlandesi → l’Irlanda si presentava come un paese
estremamente cattolico, legato alla chiesa di Roma e fedele al cattolicesimo.

-Altro problema era la graduale crescita demografica: questo causa un problema di risorse.
→ questo porta a una serie di problemi economici e sociali. Per tutto il ‘500 è afflitta da: inflazione,
disoccupazione, povertà, aumento dei prezzi, vagabondaggio.

Il sistema agricolo viene progressivamente modificato → singoli grandi proprietari terrieri possiedono
sempre più territori, mentra i contadini sono costretti a vendere le proprie terre.
→ questi cambiamenti in campagna attirano un crescente numero di persone verso Londra.

-A livello religioso:
con l’Act of Supremacy (1534) viene fondata la chiesa Anglicana per mano di Enrico VIII.
Il suo successore, Edoardo VI, cerca di estendere la chiesa anglicana attraverso il Book of Common
Prayer → testo della liturgia anglicana.

La riforma Anglicana viene interrotta dalla salita al trono da Maria I Tudor (la sanguinaria), regina
dopo Edoardo VI, che non ne vuole sapere di continuare questa riforma, essendo fortemente
cattolica. Con lei il cattolicesimo torna ad essere religione di stato.
3 caratteristiche del suo regno:
- restaurazione del cattolicesimo;
- alleanza con la Spagna (era sposata con Filippo II);
- persecuzione contro i Protestanti.

SCOZIA:
Le idee protestanti vengono recepite con ritardo. Il Calvinismo viene introdotto dal predicatore John
Knox, che convince il parlamento scozzese ad adottare il Protestantesimo come religione di stato.
-Si sviluppa una chiesa presbiteriana, che si basa su singole chiese locali → chiamate presbiteri,
che controllano la vita religiosa.
La chiesa presbiteriana gestiva non solo la vita sociale,ma anche quella politica.

INGHILTERRA
Nel 1558, con la salita al trono di Elisabetta I Tudor il processo di anglicizzazione riprende con forza.
→Con l’Act of Uniformity del 1559 si stabilisce che tutti i sudditi (Galles, Scozia e Inghilterra)
devono aderire alla chiesa anglicana e si impone l’uso obbligatorio del Book of common prayer.
La repressione nei confronti del clero cattolico è molto forte: impossibilità di frequentare le maggiori
università inglesi, esecuzioni..
L’ascesa di Elisabetta non viene tollerata in campo internazionale.
In particolar modo papa Pio V sarà una figura contro la quale la regina dovrà scontrarsi, essendo di
pensiero fortemente dogmatico, che decide di scomunicare la regina con la bolla Regnans in
Excelsis.

Il programma del papa è molto ambizioso → obiettivo: ricattolicizzazione dell'Inghilterra con l’aiuto
della Spagna.
La strategia per conquistare l’Inghilterra raggiunge il suo apice quando Filippo II organizza una
spedizione navale chiamata "Invincible Armada” per conquistare l’isola → flotta che viene dispersa
in mare dalle condizioni meteorologiche avverse nella Manica.
Gli inglesi, che non avrebbero potuto fronteggiare questo attacco, prendono quest’atto come un
segno divino.
La sconfitta della spedizione spagnola rafforza il senso di nazione inglese e il potere di Elisabetta I.

-Rimangono però i problemi di stabilità interna:


-conflitti con la comunità cattolica inglese;
-problema “Irlandese” → l’Irlanda in linea teorica sarebbe la prima colonia inglese, ma di fatto il
controllo inglese rimane limitato ad una piccola area, mentre il resto del territorio è diviso tra due
gruppi:
- i “nativi” gaelici → discendenti dei Celti- cattolici;
- gli anglo-normanni → discendenti dei conquistatori medievali - cattolici.

Le aree gaeliche dell’Irlanda sono considerate dagli inglesi come da civilizzare, aree dominate da dei
clan.
-Un ulteriore problema è che la legge inglese, la common law, non viene utilizzata né rispettata.
Si crea sempre più una contrapposizione fra irlandesi “civilizzati” e selvaggi.

-Dal teorico al pratico:


Per civilizzare le aree gaeliche, la monarchia inglese promuove un piano di anglicizzazione forzato
(Plantation) → prevede che gli inglese tolga le terre agli irlandesi e le affidi a coloni inglesi per
“colonizzarle”.
(risolvere la situazione irlandese permetterebbe all’Inghilterra di espandersi verso nord-est).
Questa colonizzazione ha un doppio aspetto:
-indebolire i clan gaelici;
-introdurre usi, costumi e lingua inglese.

-Le prime “plantations” portano a una serie dei clan gaelici. Due rivolte principali:
-Desmond Rebellions;
-la guerra dei nove anni → la corona inglese combatte con alcuni leader gaelici sostenuti dalla
Spagna.

•La colonizzazione di questa zona porta all’arrivo di un nuovo gruppo di abitanti in Irlanda: i New
English →sono i nuovi coloni inglesi e scozzesi, anglicani e presbiteriani

•La sconfitta dei leader gaelici coincide con la fine della dinastia Tudor, che muore senza lasciare
eredi → finisce la dinastia Tudor e inizia quella degli Stuart (scozzesi).
La corona passa a Giacomo I Stuart, che eredita un paese profondamente diviso:
-Dal punto di vista politico: Scozia e Inghilterra rimangono ancora due regni divisi, con due
parlamenti distinti.
-Dal punto di vista religioso: in Inghilterra la maggioranza della popolazione aderisce alla chiesa
Anglicana; in Scozia la maggioranza è Calvinista o Presbiteriana; in Irlanda la maggioranza rimane
Cattolica.
-Dal punto di vista economico: l’Inghilterra è un paese agricolo, ma con un forte artigianato, e un
commercio marittimo in espansione; la Scozia è un paese poco popolato, dedito all’allevamento.

Il nuovo sovrano, essendo scozzese, viene malvisto dalla nobiltà inglese


•L’inizio del regno di Giacomo I è caratterizzato dalla congiura delle polveri, una cospirazione
organizzata da 13 Cattolici inglesi, per ristabilire una monarchia Cattolica.
•Il complotto, Gunpowder Plot, viene sventato nel 1605.

-POLITICA ESTERA
Giacomo I si rende conto che a livello geo-politico l'Inghilterra è rimasta isolata →cerca di stabilire un
accordo con la Francia.
-Cerca di ristabilire un’alleanza con la Spagna tramite il matrimonio di suo figlio (Carlo I) e Maria Anna
di Spagna, figlia di Ferdinando III, imperatore del sacro romano impero.
-A livello di politica interna, Giacomo I si trova a dover fronteggiare sempre più il potere del
parlamento, che critica la gestione economica del paese.
Il re deve rendere conto sempre al parlamento, ottenendo l’autorizzazione per qualsiasi cosa→
questo serve a contrastare il potere del sovrano, che diventerebbe eccessivo.

● 1625
→ ascesa al trono di Carlo I, figlio di Giacomo I. Sin dal principio ristabilisce la visione del “diritto
divino del re” → provocherà forti scontri col parlamento (che deve bilanciare il potere), che porteranno
alla prima Rivoluzione inglese. → L’Inghilterra si spacca sempre di più: quelli che sostengono il re, e
il suo diritto divino, e quelli che sostengono che il potere debba essere nelle mani del Parlamento.

● CONCLUSIONI:
•Dopo la riforma anglicana di Enrico VIII, l’Inghilterra entra in un periodo di profondi cambiamenti
politici e religiosi
•Dalla metà del ‘500 fino ai primi del ‘600l: scontri interni fra protestanti e cattolici, e ribellioni gaeliche
in Irlanda.
•A livello internazionale l’Inghilterra vive 2 fasi:
1) una fase militante, sotto Elisabetta I, in cui emerge come il principale paese anti-Cattolico
2) una fase di mediazione, sotto Giacomo I, in cui si cercano di stabilire degli accordi con le principali
monarchie Cattoliche

Parole chiave:

•Anglicanesimo •Monarchia composita •Problema irlandese •Protestantesimo militante

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