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VERSO LE PERIFERIE

SUSSIDIO DI PREGHIERA
Introduzione

Avvento, tempo di attesa della venuta di Gesù Cristo, è l’inizio di un


nuovo anno: il tempo nel quale attendere fiduciosamente la
realizzazione delle promesse di Dio, per imparare ad accogliere e
fare spazio a Dio che irrompe e viene a rinnovare la nostra vita.
Avvento significa “venire verso, avvicinarsi, farsi prossimo”: indica
il farsi prossimo di Dio che viene verso di noi, per stare con noi. Un
cammino che continuamente si intreccia con il nostro.
Ci lasceremo, per questo, guidare dalla Parola delle quattro
domeniche:
1. Vegliare o non vegliare: questo è il dilemma!
2. Raddrizzare i sentieri o prendere l’autostrada?
3. Inviati per preparare il cammino al Signore
4. Con Maria e Giuseppe verso il Natale

AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Comunità Missionaria di Villaregia


1
Vegliare o non vegliare:
questo è il dilemma!
I SETTIMANA DI AVVENTO
SCHEDA 1 | VEGLIARE O NON VEGLIARE: QUESTO È IL DILEMMA!

Benedizione della corona di Avvento


Inizio
Facciamo il segno della croce

Dopo il segno della croce, uno dei genitori (o una persona del
gruppo) inizia la preghiera con queste parole:

Quando verrà Gesù saremo portati con lui in cielo?


Saremo presi o lasciati, come abbiamo ascoltato nel Vangelo?
Prendiamo sul serio queste parole.
Ogni giorno vigilerò per saper riconoscere in ogni persona che
incontro o avvenimento che accade, il Signore che viene a
visitarmi.

Preghiera
Ascolta, Padre buono, le nostre suppliche:
benedici questa corona d’Avvento e benedici anche noi come
famiglia,
donaci la tua pace, il tuo amore e la tua unità.
Aiutaci a vincere le tentazioni.
Non lasciarci cadere nel peccato che ci separa da te.
Aiutaci piuttosto a prepararci alla venuta di tuo figlio Gesù
Cristo,
luce del mondo, perché egli illumini tutta la nostra vita
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

e ci guidi sulla via della verità e del bene,


Colui che vive e regna con te, nella unità dello Spirito Santo,
nei secoli dei secoli.
Amen.

Dopo la preghiera si asperge la corona con acqua benedetta


e si accende la prima candela.

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SCHEDA 1 | VEGLIARE O NON VEGLIARE: QUESTO È IL DILEMMA!

In ascolto della Parola di Dio

Mt 24,37-44
Un membro della famiglia legge il brano

Dal Vangelo secondo Matteo


Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio
dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il
diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e
prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca,
e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse
tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell'uomo. Allora
due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e
l'altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà
portata via e l'altra lasciata. Vegliate dunque, perché non
sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di
capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora
della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe
scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché,
nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo.
Parola del Signore.

Dopo l’ascolto della Parola osserviamo un momento di silenzio,


AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

in cui ciascuno rilegge il Vangelo e interiorizza il messaggio


ricevuto.
A seguire, chi desidera sottolinea il versetto che più lo ha
aiutato a interiorizzare la Parola.

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SCHEDA 1 | VEGLIARE O NON VEGLIARE: QUESTO È IL DILEMMA!

Breve meditazione

In guardia! Attenzione! Vigilare!


In queste tre espressioni potremmo riassumere tutto il Vangelo di
questa domenica con cui iniziamo il tempo di Avvento in
preparazione al Natale.

Guardiamo Gesù e lo vediamo in un atteggiamento alquanto


misterioso. Sembra che i suoi occhi siano fissi in lontananza,
guarda l’ultimo giorno del mondo, quando verrà a giudicare tutti e
chiudere la storia, e si sente preoccupato.
Aveva già detto una volta:
Quando tornerà il figlio dell’uomo, ritroverà la fede sulla terra?

Si sente preoccupato. È perciò normale che il messaggio di


Gesù sia insistente: state attenti, siate preparati, vigilate. Ci dice
di prendere sul serio la nostra fede, il nostro essere cristiani.
I discepoli avevano chiesto a Gesù: “Dicci, quando avverrà questo e
quale sarà il segno della tua venuta e della fine di questo tempo?”
(Mt 24,3). Ora Gesù risponde che nessuno lo sa, ma solo il Padre
(24,36).

Le due esortazioni del Vangelo che abbiamo ascoltato in questa


prima domenica ci incoraggiano a stare in guardia per non rovinare
il dono più grande che abbiamo ricevuto da Dio, che è la vita.
Il primo ci avverte che la fine verrà inaspettata, come accadde con
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

il diluvio, ai tempi di Noè. Il diluvio venne sul mondo quando


nessuno se lo aspettava. Solo Noè, che aveva l’atteggiamento
giusto, l’unico uomo buono sulla terra, si trovò preparato.
La seconda sottolinea la necessità di essere vigili perché il
padrone di casa non sa quando arriverà il ladro.

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SCHEDA 1 | VEGLIARE O NON VEGLIARE: QUESTO È IL DILEMMA!

Se lo sapesse starebbe ben attento e preparato.


Ciò che veramente conta è l’atteggiamento con cui il cristiano
deve vivere ogni giorno: atteggiamento di vigilanza, di attesa, di
ascolto della parola, di attenzione al messaggio di Gesù.
In entrambi gli esempi non c’è nessuna indicazione sul quando,
ma c’è un chiaro messaggio sull’atteggiamento di attesa che
dobbiamo avere. Preoccupiamoci di stare attenti e preparati, di
vigilare.
Ma cosa significa per noi, oggi, vigilare?
Sono passati quasi due millenni da quando Gesù pronunciò
quelle parole; non siamo più preoccupati per l’imminente fine
del mondo. Ma il messaggio di attenzione e stimolo è ancora
valido.
Ogni cristiano deve essere convinto che deve vegliare, deve fare
attenzione alla sua fede, deve rispondere all’amore di Dio con
qualcosa di più che non le parole, deve dedicare tempo e sforzi
per coltivare la fede e l’amore.
Non abbiamo scuse: se Gesù è davvero importante nella nostra
vita, cercheremo i modi, troveremo i momenti, ci sforzeremo
per essere preparati, per essere vigili.
“È ormai tempo di svegliarvi dal sonno”, scrive san Paolo ai
Romani (13,11).
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Stiamo svegli, perché il Figlio dell’uomo verrà nel giorno meno


atteso.
Vegliare... per non essere sorpresi.

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SCHEDA 1 | VEGLIARE O NON VEGLIARE: QUESTO È IL DILEMMA!

La Parola di Dio ci parla

“Questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo


di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più
vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le
opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.”

Rom 13,11-12

Per la vita
“Iniziamo oggi il cammino dell'Avvento, che culminerà nel
Natale. L'Avvento è il tempo che ci è dato per accogliere il
Signore che viene incontro a noi, anche per verificare il nostro
desiderio di Dio, per guardare avanti e prepararci al ritorno di
Cristo. Tornerà da noi nella festa di Natale, quando
ricorderemo la sua venuta storica nell'umiltà della condizione
umana; ma viene dentro di noi ogni volta che siamo disposti a
riceverlo, e verrà di nuovo alla fine dei tempi "per giudicare i
vivi e i morti". Per questo dobbiamo essere sempre vigili e
attendere il Signore con la speranza di trovarlo. L'odierna
liturgia ci parla proprio del suggestivo tema della vigilanza e
dell'attesa. Nel Vangelo, Gesù esorta ad essere attenti e
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

vigilanti per essere pronti ad accoglierlo al momento del suo


ritorno. Ci dice: "Siate attenti e vigili, perché non sapete
quando sarà il momento".
Papa Francesco
Angelus, Piazza San Pietro, 3-12-2017

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SCHEDA 1 | VEGLIARE O NON VEGLIARE: QUESTO È IL DILEMMA!

Preghiera

Santa Maria, Vergine dell’attesa,


donaci un’anima vigile.
In questi tempi, ci sentiamo purtroppo
più figli del crepuscolo che profeti dell’Avvento.
Sentinella del mattino,
ridestaci nel cuore la passione di giovani
annunci da portare al mondo,
che si sente già vecchio.
Portaci, finalmente, arpa e cetra,
perché con te mattiniera
possiamo svegliare l'aurora.
Di fronte ai cambi che scuotono la storia,
donaci di sentire sulla pelle
i brividi dei cominciamenti.
Facci capire che non basta accogliere:
bisogna attendere.
Accogliere talvolta è segno di rassegnazione.
Attendere è sempre segno di speranza.
Rendici, perciò, ministri dell’attesa.
E il Signore che viene, Vergine dell’Avvento,
ci sorprenda, anche per la tua materna complicità,
con la lampada in mano.

Impegno
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Quando verrà Gesù saremo portati con lui in cielo? Saremo


presi o lasciati, come abbiamo ascoltato nel Vangelo?
Prendiamo sul serio queste parole. Ogni giorno vigilerò per
saper riconoscere in ogni persona che incontro o
avvenimento che accade, il Signore che viene a visitarmi.

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Raddrizzare i sentieri o
prendere l’autostrada?
II SETTIMANA DI AVVENTO
SCHEDA 2 | RADDRIZZARE I SENTIERI O PRENDERE L’AUTOSTRADA?!

Benedizione della corona di Avvento


Inizio
Facciamo il segno della croce

Dopo il segno della croce, uno dei genitori (o una persona del
gruppo) inizia l’incontro con la preghiera:

Preghiera

Ascolta, Padre buono, le nostre suppliche:


benedici questa corona d’Avvento
e benedici anche noi come famiglia,
donaci la tua pace, il tuo amore e la tua unità.
Aiutaci a vincere le tentazioni.
Non lasciarci cadere nel peccato che ci separa da te.
Aiutaci piuttosto a prepararci
alla venuta di tuo figlio Gesù Cristo,
luce del mondo, perché egli illumini tutta la nostra vita
e ci guidi sulla via della verità e del bene,
Colui che vive e regna con te, nella unità dello Spirito Santo,
nei secoli dei secoli.

Amen.
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Dopo la preghiera si asperge la corona con acqua benedetta


e si accende la seconda candela.

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SCHEDA 2 | RADDRIZZARE I SENTIERI O PRENDERE L’AUTOSTRADA?!

In ascolto della Parola di Dio

Mt 3,1-12
Un membro della famiglia legge il brano

Dal Vangelo secondo Matteo


In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della
Giudea dicendo: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!". Egli,
infatti, è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di
pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico.
Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano
accorrevano a lui e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano,
confessando i loro peccati.
Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro:
"Razza di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all'ira
imminente? Fate dunque un frutto degno della conversione, e non
crediate di poter dire dentro di voi: "Abbiamo Abramo per padre!".
Perché io vi dico che da queste pietre Dio può suscitare figli ad
Abramo. Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò, ogni
albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi
battezzo nell'acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di
me è più forte di me e io non sono degno di portargli i sandali; egli vi
battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala e pulirà la
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio, ma brucerà la paglia


con un fuoco inestinguibile".

Dopo l’ascolto della Parola osserviamo un momento di silenzio, in cui


ciascuno rilegge il Vangelo e interiorizza il messaggio ricevuto.
A seguire, chi desidera sottolinea il versetto che più lo ha aiutato a
interiorizzare la Parola.

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SCHEDA 2 | RADDRIZZARE I SENTIERI O PRENDERE L’AUTOSTRADA?!

Breve meditazione
Il Vangelo di questa seconda domenica di avvento, come pure il
prossimo, ci presenta una figura tipica dell’Avvento: Giovanni
Battista, che oggi ci invita a raddrizzare i sentieri e a preparare la
strada del Signore che viene. Ma qual è questa strada? Come
possiamo raddrizzare i sentieri della nostra vita per essere pronti
ad accogliere la venuta di Cristo?
Come sarebbe comodo prendere l’autostrada e andare a tutta
velocità verso il Natale, senza ostacoli, pericoli, disagi! Ma non è
questo il messaggio di Giovanni.
Tutto ciò che riguardava Giovanni Battista era in armonia con il suo
messaggio. Era il predicatore del pentimento, quindi il luogo in cui
predicava era il più appropriato: era nel deserto, dove non c'era
nulla che distraesse l'attenzione dei suoi ascoltatori.
Il deserto ha diverse connotazioni: è il luogo della prova e della
tentazione; ma è anche luogo di preparazione, di cammino e di
incontro. È qui che risuona la predicazione di Giovanni Battista, il
cui gioioso annuncio prima della venuta del Salvatore richiede un
cuore aperto alla conversione per ricevere il perdono di Dio.
Ma, oltre al luogo e alle sue parole, tutto in Giovanni parlava di
penitenza e pentimento, persino il suo vestito (peli di cammello e
una cintura di pelle attorno ai fianchi) e il suo cibo (cavallette e
miele selvatico).
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Non era una vita comoda la sua!


Che contrasto con la nostra vita molto comoda di oggi, in cui
cerchiamo a tutti i costi il benessere in tutto, ciò che ci soddisfa,
evitando ogni disagio e sofferenza!
“Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!”
Cosa ci vuole dire il Signore con queste parole di conversione?

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SCHEDA 2 | RADDRIZZARE I SENTIERI O PRENDERE L’AUTOSTRADA?!

Quando san Matteo ripete con Isaia «Preparate la via al Signore,


raddrizzate i suoi sentieri» (Mt 1,3) vuol dire che Cristo viene solo
sui sentieri ben preparati da coloro che sperano in Lui.
Raddrizzare i sentieri significa togliere le curve, eliminare le
asperità, colmare i buchi perché il cammino sia più spedito.
Significa che il Vangelo e il desiderio di costruire il Regno di Dio
devono orientare la nostra vita personale, familiare, sociale,
lavorativa, ecclesiale (partecipazione alla Chiesa). Che tutti
questi cammini della nostra vita siano orientati a Cristo.
Ogni decisione che prendiamo nella vita ci presenta diversi
percorsi. Raddrizzare le strade significa scegliere quello che ci
conduce a Dio, quello che si porta più direttamente a Cristo, che
si trova nei più poveri e bisognosi.
Raddrizzare i sentieri significa scegliere tra due vie: quella del
bene o quella del male come ci dice Deuteronomio 30,15-16:
“Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il
male; poiché io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di
camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue
leggi e le sue norme, perché tu viva”.
Scegliamo la via del bene, scegliamo di appianare il sentiero
della nostra vita con opere di bene e arriveremo preparati al
santo Natale.
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

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SCHEDA 2 | RADDRIZZARE I SENTIERI O PRENDERE L’AUTOSTRADA?!

La Parola di Dio ci parla

«Consolate, consolate il mio popolo,


dice il vostro Dio.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele
che è finita la sua schiavitù,
è stata scontata la sua iniquità,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
doppio castigo per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate
la via al Signore,
appianate nella steppa
la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia colmata,
ogni monte e colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in pianura.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e ogni uomo la vedrà,
poiché la bocca del Signore ha parlato»

Is 40,1-5
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

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SCHEDA 2 | RADDRIZZARE I SENTIERI O PRENDERE L’AUTOSTRADA?!

Per la vita
“La condizione per entrare a far parte del regno di Dio è
compiere un cambiamento nella nostra vita, cioè convertirci,
convertirci ogni giorno, un passo avanti ogni giorno. Si tratta
di lasciare le strade, comode ma fuorvianti, degli idoli di
questo mondo: il successo a tutti i costi, il potere a scapito
dei più deboli, la sete di ricchezze, il piacere a qualsiasi
prezzo. E di aprire invece la strada al Signore che viene: Egli
non toglie la nostra libertà, ma ci dona la vera felicità. Con la
nascita di Gesù a Betlemme, è Dio stesso che prende dimora
in mezzo a noi per liberarci dall’egoismo, dal peccato e dalla
corruzione, da questi atteggiamenti che sono del diavolo:
cercare il successo a tutti i costi; cercare il potere a scapito
dei più deboli; avere la sete di ricchezze e cercare il piacere a
qualsiasi prezzo.
Il Natale è un giorno di grande gioia anche esteriore, ma è
soprattutto un avvenimento religioso per cui è necessaria una
preparazione spirituale. In questo tempo di Avvento,
lasciamoci guidare dall’esortazione del Battista: «Preparate
la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!», ci dice (v. 3).
Noi prepariamo la via del Signore e raddrizziamo i suoi
sentieri, quando esaminiamo la nostra coscienza, quando
scrutiamo i nostri atteggiamenti, per cacciare via questi
atteggiamenti peccaminosi che ho menzionato, che non sono
da Dio: il successo a tutti i costi; il potere a scapito dei più
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

deboli; la sete di ricchezze; il piacere a qualsiasi prezzo”.


Papa Francesco
Angelus, Piazza San Pietro, 5-12-2016

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SCHEDA 1 | VEGLIARE O NON VEGLIARE: QUESTO È IL DILEMMA!

Preghiera

Signore, vogliamo camminare


sui sentiri che portano a te.
Fa’ che davvero non ci separiamo mai da te,
che niente e nessuno,
nessuna circostanza di alcun genere,
prospera o avversa, ci separi mai da te.
È così bello stare con te,
vivere con te, appartenere a te...!
Gesù, se sbaglio, se vado per il cammino
che non mi porta a te, chiamami forte,
chiamami a Te, chiamami al tuo Cuore,
chiamami alla Luce, chiamami alla Verità,
portami fuori di me,
prendimi con te e parla al mio cuore.
Toglimi dalla mia testardaggine,
dalla mia oscurità, dalla mia cecità...
fammi uscire dal mio errore.
Chiamami forte a Te, alla verità, alla semplicità,
all'innocenza, alla vera gioia,
Tu che sei la via, la verità e la vita.

Impegno
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Medita per qualche minuto in silenzio: Da cosa devi convertirti?


Cosa devi raddrizzare?
Lasciare quel rapporto che non è degno di un discepolo di
Cristo? Purificare quella amicizia che non ti porta a Dio, ti toglie
la pace e ti fa andare contro i tuoi principi religiosi?
Devi raddrizzare la sfiducia? L’avidità? La gola? La vanità?
L’arroganza, scegliendo le rispettive virtù?
Chiediti: Di cosa ha bisogno il mio cuore?

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Inviati per preparare
il cammino al Signore
III SETTIMANA DI AVVENTO
SCHEDA 3 | INVIATI PER PREPARARE IL CAMMINO AL SIGNORE

Benedizione della corona di Avvento


Inizio
Facciamo il segno della croce

La terza domenica di Avvento è chiamata “Domenica gaudete”,


o di gioia, per la prima parola dell'introito della messa: gaudete,
cioè gioite. In questa domenica sono ammessi i paramenti rosa
in segno di gioia e la Chiesa invita i fedeli a gioire perché il
Signore è vicino.
Dopo il segno della croce uno dei genitori (o una persona del
gruppo) inizia l’incontro con la preghiera:

Preghiera
Ascolta, Padre buono, le nostre suppliche:
benedici questa corona d’Avvento
e benedici anche noi come famiglia,
donaci la tua pace, il tuo amore e la tua unità.
Aiutaci a vincere le tentazioni.
Non lasciarci cadere nel peccato che ci separa da te.
Aiutaci piuttosto a prepararci
alla venuta di tuo figlio Gesù Cristo,
luce del mondo, perché egli illumini tutta la nostra vita
e ci guidi sulla via della verità e del bene,
Colui che vive e regna con te, nella unità dello Spirito Santo,
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

nei secoli dei secoli.


Amen.

Dopo la preghiera si asperge la corona con acqua benedetta


e si accende la terza candela.

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SCHEDA 3 | INVIATI PER PREPARARE IL CAMMINO AL SIGNORE

In ascolto della Parola di Dio

Mt 11,2-11
Un membro della famiglia legge il brano

Dal Vangelo secondo Matteo


Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle
opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a
dirgli: "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare
un altro?". Gesù rispose loro: "Andate e riferite a Giovanni
ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli
zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i
morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato
è colui che non trova in me motivo di scandalo!".
Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di
Giovanni alle folle: "Che cosa siete andati a vedere nel
deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa
siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso?
Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei
re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì,
io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta
scritto:
Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te
egli preparerà la tua via.
In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei


cieli è più grande di lui”.
Parola del Signore.

Dopo l’ascolto della Parola osserviamo un momento di silenzio, in cui


ciascuno rilegge il Vangelo e interiorizza il messaggio ricevuto.
A seguire, chi desidera sottolinea il versetto che più lo ha aiutato a
interiorizzare la Parola.

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SCHEDA 3 | INVIATI PER PREPARARE IL CAMMINO AL SIGNORE

Breve meditazione
Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,
davanti a te egli preparerà la tua via.
Come domenica scorsa, Giovanni Battista è ancora una volta il
protagonista del Vangelo di oggi. Dalla sua prigione - la fortezza di
Macheronte, nel deserto - manda messaggeri per chiedere a Gesù
se è il Messia o se devono aspettare qualcun altro.
Le opere del Messia, enumerate da Gesù, sono quelle che
testimoniano che egli è veramente l'inviato di Dio: “i ciechi
riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono
purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato
il Vangelo.”
Gesù stesso cita Isaia per mostrare che è venuto per adempiere i
suoi annunci profetici. Il segno che i tempi definitivi sono iniziati e
che i cambiamenti annunciati sono già in atto: Cristo guarisce,
libera, resuscita.
Per questo Giovanni Battista è stato inviato: per annunciare le
meraviglie compiute dal messia, per preparare la via alla venuta di
Cristo.
L'Avvento è un tempo di cambiamento radicale, un momento
propizio per preparare la via del Signore, un'occasione unica per
purificare il nostro interiore e ordinare i nostri sentimenti, affinché
venga il Regno di Dio.
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Ma non solo dobbiamo raddrizzare dentro di noi i cammini del


Signore, siamo invitati ad essere "messaggeri" che preparano la
venuta del Signore, perché crescano intorno a noi pace, giustizia e
misericordia.
Siamo chiamati a preparare la venuta del Signore come i profeti,
come Giovanni Battista che annunciarono agli uomini la nascita del
Messia.

Comunità Missionaria di Villaregia


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SCHEDA 3 | INVIATI PER PREPARARE IL CAMMINO AL SIGNORE

La vera conversione, che siamo chiamati a vivere nell'Avvento,


si concretizza nell'operare affinché i valori del Regno siano
efficaci qui e ora, nella nostra vita e nella vita degli altri.
Aiutiamo, dunque, le persone che vivono attorno a noi a
preparare il ritorno del Signore perché sia accolto come colui
che attende la primavera d'inverno, la pioggia nel deserto, la
liberazione dal carcere, il ritorno dell'amato, la nascita di un
figlio, il sollievo in una afflizione, la pace in mezzo alla guerra, la
gioia nel dolore.
Come dice papa Francesco, dobbiamo essere una “chiesa in
uscita”, capace di avvicinarsi a tutti, “specialmente ai più
svantaggiati”, incarnando l’amore misericordioso del Signore,
una chiesa in uscita per preparare il cammino al Signore che
viene.
Una chiesa che non ò in uscita, non é la chiesa di Gesù Cristo.

AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Comunità Missionaria di Villaregia


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SCHEDA 3 | INVIATI PER PREPARARE IL CAMMINO AL SIGNORE

La Parola di Dio ci parla

Come sono belli sui monti


i piedi del messaggero che annuncia la pace,
del messaggero di buone notizie
che annuncia la salvezza,
che dice a Sion: "Regna il tuo Dio".
Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme esultano,
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore a Sion.
Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutte le nazioni;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.

Is 52,7-10
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Comunità Missionaria di Villaregia


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SCHEDA 3 | INVIATI PER PREPARARE IL CAMMINO AL SIGNORE

Per la vita
Nelle scorse domeniche la liturgia ha sottolineato che cosa
significhi porsi in atteggiamento di vigilanza e che cosa
comporti concretamente preparare la strada del Signore.
In questa terza domenica di Avvento, detta “domenica della
gioia”, la liturgia ci invita a cogliere lo spirito con cui avviene
tutto questo, cioè, appunto, la gioia.
San Paolo ci invita a preparare la venuta del Signore
assumendo tre atteggiamenti: la gioia costante; la preghiera
perseverante; il continuo rendimento di grazie.
Il primo atteggiamento: gioia costante. «Siate sempre lieti» (1
Ts 5,16), dice San Paolo. Vale a dire rimanere sempre nella
gioia, anche quando le cose non vanno secondo i nostri
desideri; ma c’è quella gioia profonda, che è la pace: anche
quella è gioia, è dentro.
Il secondo atteggiamento: preghiera perseverante. Per mezzo
della preghiera possiamo entrare in una relazione stabile con
Dio, che è la fonte della vera gioia. La gioia del cristiano non si
compra, non si può comprare; viene dalla fede e dall’incontro
con Gesù Cristo, ragione della nostra felicità.
Il terzo atteggiamento: continuo rendimento di grazie, cioè
l’amore riconoscente nei confronti di Dio. Egli, infatti, è molto
generoso con noi e noi siamo invitati a riconoscere sempre i
suoi benefici, il suo amore misericordioso, la sua pazienza e
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

bontà, vivendo così in un incessante ringraziamento.


Gioia, preghiera e gratitudine sono tre atteggiamenti che ci
preparano a vivere il Natale in modo autentico.

Papa Francesco
Angelus, Piazza San Pietro, 17.12.2017

Comunità Missionaria di Villaregia


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SCHEDA 3 | INVIATI PER PREPARARE IL CAMMINO AL SIGNORE

Preghiera

Gesù Cristo, voglio essere il tuo testimone


davanti al mondo.
Voglio seguirti più da vicino,
e soprattutto durante questo Avvento.
Desidero cambiare per essere
il tuo messaggero e preparare le tue vie.
Perciò ti chiedo di infondermi la tua forza
e di sostenermi nelle mie buone intenzioni.
Perché so che se mi aiuti, nulla mi è impossibile.
Invece se comincio a cambiare
con le mie sole forze, so che prima o poi soccomberò,
perché sono debole e fragile.
Aiutami, Gesù.
Mostra il tuo potere nella mia debolezza.
Fammi tuo messaggero di pace, amore e fraternità.

Impegno

Viviamo intensamente questo tempo prima del Natale, che ci


invita a rinnovare la nostra speranza, ad approfondire la nostra
attesa di Gesù Cristo.
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Vivere il tempo dell'Avvento è mettersi in cammino per creare un


mondo migliore che accolga Gesù con pace, amore e gioia.
Con la nostra preghiera, il nostro lavoro e le nostre buone azioni,
prepareremo questo cammino al Signore.

Comunità Missionaria di Villaregia


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Con Maria e Giuseppe
verso il Natale
IV SETTIMANA DI AVVENTO
SCHEDA 4 | CON MARIA E GIUSEPPE VERSO IL NATALE

Benedizione della corona di Avvento

Inizio
Facciamo il segno della croce

Dopo il segno della croce, uno dei genitori (o una persona del
gruppo) inizia la preghiera con queste parole:

Preghiera
Ascolta, Padre buono, le nostre suppliche:
benedici questa corona d’Avvento e benedici anche noi come
famiglia,
donaci la tua pace, il tuo amore e la tua unità.
Aiutaci a vincere le tentazioni.
Non lasciarci cadere nel peccato che ci separa da te.
Aiutaci piuttosto a prepararci alla venuta di tuo figlio Gesù
Cristo,
luce del mondo, perché egli illumini tutta la nostra vita
e ci guidi sulla via della verità e del bene,
Colui che vive e regna con te, nella unità dello Spirito Santo,
nei secoli dei secoli.
Amen.
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Dopo la preghiera si asperge la corona con acqua benedetta


e si accende la prima candela.

Comunità Missionaria di Villaregia


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SCHEDA 4 | CON MARIA E GIUSEPPE VERSO IL NATALE

In ascolto della Parola di Dio

Mt 1,18-24
Un membro della famiglia legge il brano

Dal Vangelo secondo Matteo


Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo
promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere
insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo.
Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva
accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli
apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse:
«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te
Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei
viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo
chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi
peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò
che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui
sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi.
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva
ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Parola del Signore.
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Dopo l’ascolto della Parola osserviamo un momento di silenzio,


in cui ciascuno rilegge il Vangelo e interiorizza il messaggio
ricevuto.
A seguire, chi desidera sottolinea il versetto che più lo ha
aiutato a interiorizzare la Parola.

Comunità Missionaria di Villaregia


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SCHEDA 4 | CON MARIA E GIUSEPPE VERSO IL NATALE

Breve meditazione
Dopo averci invitato a svegliarci (prima domenica di Avvento), a
convertirci (seconda domenica), a gioire (terza domenica), oggi Dio
ci invita a guardare due personaggi che ci aiutano a vivere questo
tempo con autenticità: Maria e Giuseppe.
Maria è modello eccelso degli atteggiamenti propri dell'Avvento: la
sua fede, il suo silenzio, la sua preghiera, la sua lode riconoscente
al Padre, la sua disponibilità alla volontà di Dio e al servizio, la
fiducia nella Parola di Dio, che realizza le sue promesse, la
disponibilità ad accogliere il Signore che viene.
Come ricorda la Congregazione per il Culto Divino: “La Concezione
purissima e senza macchia di Maria, come preparazione fontale
alla nascita di Gesù, ben si armonizza con alcuni dei temi principali
dell'Avvento: ci rimanda alla lunga attesa messianica e richiama
profezie e simboli dell'Antico Testamento, utilizzati anche nella
liturgia dell'Avvento. …” (Direttorio, 102).
Gli atteggiamenti di Maria diventano il modello che tutti i cristiani
devono seguire per vivere l'Avvento. Per questo Benedetto XVI la
chiama “Donna dell'Avvento” e la propone come modello per questo
tempo liturgico.
Sforziamoci di essere anche noi donne e uomini dell’Avvento.
Matteo ci presenta l’avvento anche dal punto di vista di Giuseppe, il
santo silenzioso e giusto, fedele e rispettoso della legge.
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Il Vangelo di questa domenica ci mostra la lotta di Giuseppe. Per


quelli di noi che conoscono la fine della storia, passa quasi
inosservata. Ma il testo dice chiaramente: "Giuseppe, suo sposo,
che era buono e non voleva denunciarla, decise di ripudiarla in
segreto". Arrivare a questa decisione deve essergli costato più di
una notte insonne.

Comunità Missionaria di Villaregia


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SCHEDA 4 | CON MARIA E GIUSEPPE VERSO IL NATALE

L'ambasciata dell'angelo a Giuseppe nel sonno, di fronte a una


situazione tanto difficile e complicata, non ha solo lo scopo di
tirarlo fuori dai guai e ridargli la tranquillità del cuore. Significa
anche per Giuseppe una vocazione eccelsa.
Giuseppe era legalmente il padre del bambino e spettava a lui,
tra l'altro, dargli un nome. In questo caso (la stessa cosa
accadde a Zaccaria, il padre del Battista), Giuseppe viene
informato da Dio del nome che doveva avere il figlio di Maria. Il
suo nome sarà Gesù, cioè “Dio salva”. In questo nome è già
indicata la missione che Gesù porterà nel mondo.
Giuseppe è attento e obbediente a ogni ispirazione del Signore,
che gli parla varie volte in sogno. Quante cose possiamo
imparare dall’atteggiamento di Giuseppe!
Maria e Giuseppe possono essere un esempio di come la vita
può deviarsi dalla rotta che ci eravamo programmati, quando
Dio entra nella nostra storia. Molte volte ci ostiniamo a fare delle
figure bibliche o delle persone in fama di santità delle figure
strane o speciali, che avevano chiaro ciò che Dio voleva da loro e
su come dovevano realizzarlo, ma non è così. Tutte avevano i
loro dubbi e difficoltà. Hanno vissuto momenti di smarrimento,
di non comprensione. Tutti hanno assaporato l'amaro sapore di
dover cambiare i loro piani, le loro vite. Tutti hanno
sperimentato la notte oscura del silenzio di Dio.
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Questo ci insegnano Maria e Giuseppe: essere sempre aperti e


disponibili a fare la volontà di Dio quando ci si manifesta, anche
se va contro i nostri piani.

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SCHEDA 4 | CON MARIA E GIUSEPPE VERSO IL NATALE

La Parola di Dio ci parla

Il Signore parlò ancora ad Acaz: "Chiedi per te un segno dal


Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall'alto".
Ma Acaz rispose: "Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore".
Allora Isaia disse: "Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta
stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio?
14Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine
concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele.
Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male
e a scegliere il bene.

Is 7, 10 -15

Per la vita
In questa quarta domenica di Avvento, il Vangelo ci racconta i
fatti che precedettero la nascita di Gesù, e l’evangelista
Matteo li presenta dal punto di vista di san Giuseppe, il
promesso sposo della Vergine Maria.
Giuseppe e Maria vivevano a Nazareth; non abitavano ancora
insieme, perché il matrimonio non era ancora compiuto. In
quel frattempo, Maria, dopo aver accolto l’annuncio
dell’Angelo, divenne incinta per opera dello Spirito Santo.
Quando Giuseppe si accorge di questo fatto, ne rimane
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

sconcertato. Il Vangelo non spiega quali fossero i suoi


pensieri, ma ci dice l’essenziale: egli cerca di fare la volontà di
Dio ed è pronto alla rinuncia più radicale. Invece di difendersi
e di far valere i propri diritti, Giuseppe sceglie una soluzione
che per lui rappresenta un enorme sacrificio. E il Vangelo
dice: «Poiché era uomo giusto e non voleva accusarla
pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto» (1,19).

Comunità Missionaria di Villaregia


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SCHEDA 4 | CON MARIA E GIUSEPPE VERSO IL NATALE

Questa breve frase riassume un vero e proprio dramma


interiore, se pensiamo all’amore che Giuseppe aveva per
Maria! Ma anche in una tale circostanza, Giuseppe intende
fare la volontà di Dio e decide, sicuramente con gran dolore, di
congedare Maria in segreto. Bisogna meditare su queste
parole, per capire quale sia stata la prova che Giuseppe ha
dovuto sostenere nei giorni che hanno preceduto la nascita di
Gesù. Una prova simile a quella del sacrificio di Abramo,
quando Dio gli chiese il figlio Isacco (cfr. Gen 22): rinunciare
alla cosa più preziosa, alla persona più amata.
Ma, come nel caso di Abramo, il Signore interviene: ha trovato
la fede che cercava e apre una via diversa, una via di amore e
di felicità: «Giuseppe – gli dice – non temere di prendere con
te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei
viene dallo Spirito Santo» (Mt 1,20).

Papa Francesco
Angelus, Piazza San Pietro, 22-12-2013

Preghiera

Signore Gesù,
vieni ad abitare le nostre case,
illumina i nostri occhi per aiutarci riconoscere Dio
presente nella nostra vita
AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

anche nelle situazioni oscure e dolorose.


Ricordaci che Dio ama camminare per le strade del mondo
e aiutaci a seguirlo ovunque ci chiami.
Tu, che ami stare a fianco dei semplici,
insegnaci a custodire le tue promesse con gioia,
sull’esempio di Maria, donna dell’attesa
e di Giuseppe, uomo giusto.
Amen

Comunità Missionaria di Villaregia


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SCHEDA 4 | CON MARIA E GIUSEPPE VERSO IL NATALE

Impegno

Il momento di oscurità e confusione che ha attraversato San


Giuseppe può aiutarci a fare un altro passo nella nostra fede,
sapendo che la via d'uscita è ascoltare Dio e obbedirgli, oltre
le nostre notti.
Pertanto, possiamo ben far nostre le parole che l'angelo dice
a Giuseppe: "non temere di ricevere Maria".
Non abbiamo paura di accogliere Maria e con lei il Figlio di
Dio. Se lo riceviamo dalle mani di Maria, la paura e il tremore
scompaiono perché in Maria Dio si fa carne, si fa uomo, si fa
vicinanza e tenerezza.
Offriamo al Signore con gioia ogni momento della nostra
giornata, soprattutto i momenti di incertezza e di oscurità e
sperimenteremo la sua presenza amorosa di padre.

AVVENTO, VERSO LE PERIFERIE

Comunità Missionaria di Villaregia


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INDICE

2  | I Domenica di Avvento
Vegliare o non vegliare: questo è il dilemma!

7  | II Domenica di Avvento
Raddrizzare i sentieri o prendere l’autostrada?

15  | III Domenica di Avvento


Inviati per preparare il cammino al Signore

22  | IV Domenica di Avvento


Con Maria e Giuseppe verso il Natale
Questo sussidio è una proposta
della Comunità Missionaria di Villaregia
per accompagnarti nel cammino
di preparazione all'arrivo del Signore.
Buon Avvento!

www.villaregia.org

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