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Monografia 69

La Parola Piccola Rivista


di Spiritualità Giovanile
FEDERAZIONE ITALIANA
Questa iniziativa editoriale è una collaborazione
Nichelino Comunità, Accoglienza Nikodemo, FIES ESERCIZI SPIRITUALI

UNA RIVISTA SUI TEMPI FORTI DELLO SPIRITO


Sped. in A.P. Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 ‑ Filiale di Torino Primavera 2009
Tiratura inferiore a 20.000 copie ‑ “Fondato nel febbraio del 1988” Anno XXII ‑ N° 1

«Gesù Cristo, Verbo fatto carne, mandato come uomo agli uomini, parla le parole di Dio» (Dei Verbum, cap. 4) 
2
Editoriale

E il λογος si fece carne...


[1]In principio era il Verbo, l racconto di Giovanni inizia zione di quei primi discepoli. tità: Gesù altri non è che colui
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
[2]Egli era in principio
I con una pagina di grande re‑
spiro. Invece di narrare come
una cronaca la nascita di Gesù,
Proviamo a calarci nei loro pan‑
ni, e a commentare parole ed
espressioni come loro e con loro,
che si riceve totalmente dal
Padre, così come il Padre è colui
che si dona totalmente nel Figlio.
presso Dio: introduce il lettore fin dai primi dando voce ai loro pensieri. Essi sono una cosa sola, al punto
[3]tutto è stato fatto per mezzo versetti ad una contemplazione. «In principio (evidente il richia‑ che Gesù potrà dire al discepolo:
di lui, Il tono è solenne e delicato. Il let‑ mo alle prime parole della «Filippo, chi ha visto me ha visto
e senza di lui niente è stato fatto tore è invitato ad elevarsi, ad as‑ Genesi) era (è un imperfetto: si il Padre (Gv 14,9)». Come inten‑
di tutto ciò che esiste. saporare una sensazione di infi‑ vuole indicare un’azione che per‑ dere questo rapporto? In modo
[4]In lui era la vita nito, insieme luminoso e tragico. dura) il verbo (la parola che molto semplice: Dio ha detto, da‑
e la vita era la luce degli uomini; Il grande invito racchiuso nei po‑ esprime azione: in Dio v’è coinci‑ to, donato, comunicato total‑
[5]la luce splende nelle tenebre, chi versetti del testo è quello di denza di dire e di fare. Quelle di mente se stesso in Gesù suo
ma le tenebre non l'hanno accolta.
scorgere – in uno sguardo getta‑ Dio non sono chiacchiere da sa‑ Figlio. Adorare un Dio che non
[6]Venne un uomo mandato
to sugli orizzonti della storia – il lotto: Dio non parla a vanvera. sia il Padre di Gesù significa pre‑
da Dio
meraviglioso disegno di bene La Sua Parola, che è ordine, sa‑ gare fantasmi).
e il suo nome era Giovanni.
[7]Egli venne come testimone racchiuso nella vicenda di un uo‑ pienza e armonia, dicendosi E il verbo era Dio (Gesù rivela il
per rendere testimonianza mo, Figlio di Dio, che fu Gesù di crea, e creando dice qualcosa Padre: sarà dunque scrutando le
alla luce, Nazareth, ora risorto e vita di della bontà da cui proviene: così sue azioni, le sue scelte, i suoi
perché tutti credessero ogni uomo. come la natura riflette un’ombra miracoli, i suoi discorsi, i suoi
per mezzo di lui. Tre immagini dominano il brano: della sapienza del Creatore). stessi silenzi, la sua vita insom‑
[8]Egli non era la luce, vogliamo esaminarle brevemen‑ Il verbo era presso Dio (“presso” ma, che potremo scorgere i linea‑
ma doveva render testimonianza te, lasciandoci suggestionare dai riveste la sfumatura in greco di menti del volto di Dio. Di più:
alla luce. richiami e dalle allusioni che “rivolto verso”, indicando una Gesù è il logos stesso di Dio: la
[9]Veniva nel mondo la luce vera, contengono. sorta di movimento. Il logos è sua parola di bellezza, genero‑
quella che illumina ogni uomo. Gesù, ed è rivolto verso il Padre: sità e amore che risuona fin dal
[10]Egli era nel mondo, da Lui procede. Tutto il vangelo, principio della creazione. È pa‑
e il mondo fu fatto 1) In principio era il Verbo del resto, sarà segnato da questo rola di salvezza rivolta alla sto‑
per mezzo di lui, rapporto che esprime un’iden‑ ria, ad ogni uomo, e che Dio in
uello che noi abbiamo tra‑
eppure il mondo non lo riconobbe.
[11]Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto.
Q dotto in italiano con la paro‑
la “Verbo” (dal latino verbum =
[12]A quanti però l'hanno accolto, parola), per cristiani di cultura
ha dato potere di diventare greca era il logos (λογος), un ter‑
figli di Dio: mine che racchiudeva in sé un
a quelli che credono nel suo nome, vero mondo di significati impor‑
[13]i quali non da sangue, tanti. Era infatti stato usato dai
né da volere di carne, filosofi nelle accezioni di: parola,
né da volere di uomo, discorso, ragione, senso, armo‑
ma da Dio sono stati generati. nia, sapienza…, con il sottofon‑
[14]E il Verbo si fece carne do metafisico di una chiara allu‑
e venne ad abitare in mezzo a noi; sione al divino. Agli uditori ebrei
e noi vedemmo la sua gloria, del Vangelo secondo Giovanni,
gloria come di unigenito abituati a leggere la Bibbia nella
dal Padre, traduzione greca detta dei LXX,
pieno di grazia e di verità.
non poteva tuttavia sfuggire il
[15]Giovanni (il battista)
fatto che proprio con “la parola”,
gli rende testimonianza e grida:
ovvero mediante il suo logos,
«Ecco l'uomo di cui io dissi:
Dio aveva creato il mondo. Non
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti, era possibile non collegare l’am‑
perché era prima di me». piezza di vedute del Prologo con
[16]Dalla sua pienezza il libro della Genesi. Soprattutto
noi tutti abbiamo ricevuto non accorgersi dell’identità di
e grazia su grazia. questo logos: era una persona, la
[17]Perché la legge fu data persona stessa di Gesù, Figlio di
per mezzo di Mosè, Dio fatto carne e venuto ad abi‑
la grazia e la verità vennero tare in mezzo a noi (il tema sarà
per mezzo di Gesù Cristo. ampiamente ripreso in 1Gv 1,1‑
[18]Dio nessuno l'ha mai visto: 4). Quali suggestioni potevano
proprio il Figlio unigenito, affiorare in quella lettura?
che è nel seno del Padre, Proviamo a rileggere i versetti
lui lo ha rivelato. immaginando di vivere l’emo‑
3
Editoriale

Riflessioni sull’inizio del Vangelo secondo


Giovanni
Cristo continua a rivolgere nei
sacramenti per opera dello
Spirito Santo, che ne attualizza la
presenza. È una parola buona,
che ci dice come Dio fin dall’eter‑
nità faccia progetti per l’uomo,
vivamente interessato al suo de‑
stino. In Gesù, verbo di Dio,
quella parola si è resa efficace,
comunicatrice, creatrice: essa do‑
na la vita).

2) La vita era luce


per gli uomini

a seconda immagine che do‑


L mina il prologo è fortemente
suggestiva. Quella parola profe‑
rita dal Padre che è Gesù, è paro‑
la che illumina. Viene dal silen‑
zio, portando con sé l’incanto ora in Cristo che la incarna il sen‑ gendo un destino di male per
della bellezza di un’alba, alba Conclusione e apertura
so della nitidezza, del contrasto e farci partecipare della Sua vita di
nuova per un’umanità che si sco‑ dei colori: quelli del peccato e amore, Egli ha assunto la natura
pre ferita dal peccato e bisogno‑ eggere il prologo del Vangelo
sa di salvezza. Cristo è luce che
illumina il cammino della storia,
dell’amore, della solitudine e
della comunione.
umana, divenendo uno di noi.
Non ha considerato un tesoro L secondo Giovanni significa,
per un’anima sensibile, compiere
Il mistero della croce pasquale è geloso la sua uguaglianza con
di ogni storia. Non sposta le co‑ così ancora una volta, come Dio, ma in un movimento di ab‑ un tuffo nel mistero del cuore di
se, ma le vivifica: come un raggio nell’Esodo, una fitta coltre di bassamento e glorificazione in‑ Dio. La lettura apre alla contem‑
di sole che colpisce un cristallo oscurità per i malvagi (tradotto: sieme (come solo l’amore può plazione, la contemplazione alla
mostrandone l’infinita ricchezza uno scandalo per i pagani e una compiere e capire), egli, il preghiera e questa all’azione. I fi‑
di colori altrimenti inespressa, stoltezza per i sapienti), ma co‑ Signore è diventato nostro fratel‑ li che si dipanano da quei verset‑
così è quella parola di Dio in lonna di fuoco e amore bruciante lo di sangue: un legame che ti costituiscono la trama di signi‑
un’anima. per coloro che hanno fede. Fede nemmeno l’inimicizia può spez‑ ficati su cui si gioca la vita dei
L’incontro con Cristo non morti‑ non perché hanno un’opinione zare, ma solo rifiutare. Cristo è vari personaggi del vangelo... ma
fica le aspirazioni ma promuove su Dio, ma perché si affidano ora la mano tesa ai peccatori, anche dei lettori come noi, per i
i talenti, aiutando a scoprirli e in‑ (ecco il vero senso del verbo cre‑ perché Dio possa diventare, in quali è stato scritto. La grazia più
vitando a farli diventare la gram‑ dere!), mettono la propria vita un legame di comunione libera‑ grande perciò che possa capitare
matica dell’amore. Gli incontri nelle mani del Signore. In questo mente e virtuosamente assunta, ad un turno di esercizi spirituali,
con Gesù educano. Le sue parole gioco di riflessi portato dal mi‑ amico di ogni uomo. è quella di trovare un predicato‑
permettono di dare un nome ai stero di Cristo, la croce è dunque re – come successe da ragazzo a
sentimenti che si agitano nel Cristo ha posto una tenda e non chi ora scrive – che sappia con‑
uno specchio: specchio dell’uo‑ la reggia in mezzo agli uomini,
cuore e, come Adamo nel giardi‑ mo, che può compiere il male di durre per mano su questa strada:
no dell’Eden, a prenderne pos‑ perché non un despota egli vuol sostenendo la fatica del cammi‑
uccidere un innocente. Ma anche essere, bensì il compagno che la‑
sesso. Donando un cielo verso il specchio di Dio, che fermando no mediante il racconto di qual‑
quale dirigere slanci e sogni, va i piedi del povero in spirito. che buon aneddoto, e soprattutto
l’ira (ecco l’ultima vera tentazio‑ Ma resta pur sempre il Figlio del
Cristo è luce per la speranza che ne) può dire all’uomo suo nemi‑ sapendo contagiare con il fascino
alberga in ogni cuore, fascino per Padre che lo ha mandato. È dal dell’amore.
co: ti voglio bene da morire: offro Padre stesso infatti che proviene
plasmare i sentimenti e vita per la mia vita per te! È augurio che rivolgo a ciascuno
prendere la forma di figli del l’ansia di parlare con l’uomo. di voi.
Padre che è nei cieli. Mediante l’incarnazione del
Fabrizio Ferrero
È di fronte alla luce, tuttavia, che Figlio che ha condiviso questo
si mostrano le tenebre: il male è 3) Il Verbo si fece carne e disegno di amore del Padre, è
Per una lettura edificante:
l’ombra che si staglia dove Cristo pose la sua tenda stato rivolto ora il richiamo deci‑
MAURO LÀCONI, Il racconto di
passa. in mezzo a noi sivo: diventare figli di Dio, santi
Giovanni, 3ed., Cittadella Editri‑
Là dove la tentazione del serpen‑ e immacolati nell’amore, parteci‑
ce, Assisi 2002 [1989];
te, secondo il racconto della a drammatica tensione di pando della stessa vita di comu‑
Genesi, in un cupo grigiore ren‑
deva tutto ugualmente appetibi‑
L questo scontro tra luce e te‑
nebre ha trovato un punto di
nione che palpita nel cuore di
Dio Trinità.
XAVIER LÉON‑DUFOUR, Lettu‑
ra dell’evangelo secondo Giovanni,
2ed., San Paolo, Cinisello Balsa‑
le, rendendo tutto di fatto avve‑ sconquasso decisivo nella storia: Ad ogni uomo la scelta e la gra‑ mo 2007 [orig. francese in 4 voll.
lenato, la Parola di Dio ridona Cristo si è fatto carne. Capovol‑ zia per compierla. 1988‑1996].
4
Messaggio

Noi, cattolici, siamo


nche se qualcuno defini‑ sua prima lettera, proprio all’ini‑ qual modo dimostrarvi, sempre per essenza che è Dio.

A sce “religioni del Libro”


l’ebraismo, il cristianesi‑
mo e l’islam, per il comune fon‑
zio.
La Bibbia ospita la Parola: ospita
cioè il Verbo di Dio; la Bibbia è la
che si possa dimostrare quel mi‑
stero a cui doniamo la nostra fe‑
de.
Da sempre, nella comunione tri‑
nitaria, il Verbo esprime la verità
del Padre. Però, il Verbo diven‑
damento biblico, in realtà la cosa casa, lo scrigno della Parola: abi‑ tando uomo in Gesù che cosa fa?
non sta così per i cattolici. tazione angusta del Verbo di Dei Verbum Diventa la nostra verità. Dice in‑
Noi siamo la religione del Verbo, Dio…. fatti il Concilio che Gesù è il «me‑
cioè della Parola con la P maiu‑ Anzi, è il locus che ci permette di iutiamoci leggendo insieme diatore e la pienezza di tutta la
scola e il Libro, la Bibbia è sem‑
plicemente la casa della Parola.
incontrare il Verbo, anche se il
vero e proprio incontro si realiz‑
A una pagina del Concilio,
esattamente dalla Dei Verbum,
Rivelazione» (Dei Verbum, 2) per
cui la risposta a qualsiasi inter‑
La Parola è stata posata in modo za un po’ più in là! Dove? capitolo 4: «Dopo avere Iddio, a più rogativo di senso della vita che
copioso nel suo seno dagli agio‑ Nell’Eucarestia! Nella S. Messa riprese e in più modi, parlato per nasce nell’uomo non può avve‑
grafi (scrittori ispirati), dai profe‑ dove la Parola si fa presente e vi‑ mezzo dei profeti, alla fine, nei no‑ nire se non mediante Gesù.
ti, dagli evangelisti. va. Nell’adorazione eucaristica, il stri giorni, ha parlato a noi per mez‑ Qui si scopre la giusta maniera
Ma la Parola non è una cosa: “la dialogo e la relazione della crea‑ zo del Figlio. Mandò infatti suo dell’essere cristiani: Credere!
Parola si è fatta carne ed è venuta ad tura con il Creatore diventa pal‑ Figlio, cioè il Verbo eterno che illu‑ Credere nella sua presenza della
abitare tra noi”. La Parola è una pabile. mina tutti gli uomini, affinché di‑ quale l’Eucarestia è l’aspetto più
Persona. Quel che vi dico, cari giovani, è morasse tra gli uomini e ad essi spie‑ reale.
Il Verbo di Dio era fin da princi‑ vero da sempre, tanto che ci fu, gasse i segreti di Dio. Gesù Cristo Il Credere coincide esattamente
pio. Era con Dio, era Dio. Per nella storia della Chiesa, un tem‑ dunque, Verbo fatto carne, mandato con il possedere Gesù: cioè il ri‑
mezzo di Lui è stato fatto tutto po nel quale il Vangelo e come uomo agli uomini, parla le pa‑ ceverlo nella propria mente e nel
ciò che esiste e senza di Lui nul‑ l’Eucarestia si custodivano nello role di Dio». proprio cuore come dono massi‑
la è stato fatto, recita l’evangeli‑ stesso tabernacolo, per significa‑ Gesù è il rivelatore del Padre. mo che il Padre ci fa: il Verbo,
sta Giovanni l’Apostolo, nel pro‑ re una misteriosa identità sacra‑ Della verità che è Dio. Creato a Parola, entra in noi e ci fa figli
logo del suo evangelo, 1° capito‑ mentale. Queste non sono di‑ immagine di Dio (Gn 1,26) l’uo‑ suoi. Nella Comunione Eucari‑
lo. Questo concetto lo ripete in chiarazioni d’intenti o desideri mo è fatto per la verità; non una stica il Verbo entra addirittura
modo più splendido ancora nella ma realtà che vorrei in un certo verità qualunque ma la verità “fisicamente”.
5
Messaggio

della religione del libro?

Ci santifica e ci fa simili a Lui co‑ stenza. ta di tutti e di ciascuno. scolto è l’inizio della Vita Eterna.
me fratelli nella carne: Dio non si Mi sono commosso a febbraio di Il Libro, soprattutto il Nuovo Accogliendola, ci immette lenta‑
rivela più attraverso parole an‑ tre anni fa quando ho letto la lec‑ Testamento è la sua casa; è il luo‑ mente nella verità di Dio.
nunziate da questo o quel profe‑ tio magistralis del Nobel della fi‑ go della relazione dell’umanità La nostra fede, cari giovani, è
ta ma per mezzo del suo Verbo, sica Carlo Rubbia. Soprattutto con Dio: noi siamo del Verbo me‑ possedere la Parola, che è rivela‑
dato per noi e fattosi cibo. quando ha esaltato «la parola bi‑ diante il Vangelo (1 Cor 4,15). zione del Padre. E avere la fede
blica, sia pur profetica, del “Fiat significa dunque Credere.
Lux”, la creazione fu…». In quel‑ Interessante: Gesù al di sopra di
Parola e verità l’occasione aggiunse: «in quel Libro “vivo” ogni cosa vuole essere creduto;
lampo misterioso noi troviamo il soltanto una volta ha chiesto di
orse tanta aridità nel cuore l Libro ha una funzione tecnica
F dell’uomo di oggi dipende
proprio dal fatto che la persona
DNA dell’universo…»
Certo, è raro incontrare scienzia‑
ti che scoprono, se non la Bibbia
I e sacra nel trasmettere questa
presenza per cui la Bibbia non è
essere amato (“Pietro mi ami
tu…? Gv 21,15); ha invece sem‑
pre e soltanto chiesto di avere fe‑
non si apre più al dono della tra‑ come scrigno della vita, almeno un documento della storia, mor‑ de: “Credi?... Mi credi? Lo credi?
scendenza; all’accoglienza del la materia che studiano come to come sono morte tutte le cose Credi nel Figlio di Dio?” (Gv 9,35;
dono, alla Comunione Eucari‑ campo nel quale si nasconde il passate, per nobili e preziose che 11,25; 3,36; 6,45; Mt 8,13…).
stica. Mistero d’Amore che è il Verbo siano: non raccoglie parole del Il Verbo, cioè la Parola che il
Anzi: «gli fa barriera con gli ingre‑ di Dio. passato ma trasmette la Parola Libro custodisce, si è incarnata
dienti della sua scienza» (Card. Accogliendo la Parola si entra in viva e vivificante nell’oggi, che è perché, da Libro passi all’uomo e
Ballestrero) e si sottrae all’incon‑ comunione o dimestichezza inti‑ il Verbo, Vita Eterna. ogni uomo sia il suo tabernacolo
tro con quella Parola che è l’uni‑ ma con la causa incausata di tut‑ E’ quella Vita Eterna che per noi vivente, che lo rende presente tra
ca realtà e risposta capace di sod‑ te le cose… nelle quali noi vivia‑ si traduce in un continuo ascolta‑ gli uomini lungo tutti i tempi
disfare alla esigenza di senso mo e gioiamo. re Gesù. della storia.
della vita umana. E’ così che la Parola – non il E’ per questo che San Paolo ci in‑ Don Paolo Gariglio
Accogliendo la Parola, si acco‑ Libro – diventa l’avvenimento segna che la Fede nasce dall’a‑ Incaricato nazionale della
glie la Verità assoluta dell’esi‑ della storia universale e della vi‑ scolto della Parola e proprio l’a‑ Pastorale degli Esercizi Spirituali
6
Riflessioni

Conosciamo la Parola?
d eccoci giunti educatore mi è capitato di

“E alla domanda
da 25.000 euro:
chi tra questi non è un
cercare, per una riflessione
da proporre ai ragazzi, un
brano di Vangelo che di‑
evangelista? Si concentri: cesse esattamente la cosa
A) Marco, B) Matteo, C) che io avevo in mente di
Giacomo , D) Luca. Ci pen‑ dire in quel momento, ma‑
si bene mi raccomando!” gari con scarso successo,
“Mah… non saprei… dun‑ per poi accorgermi che
que vediamo… escluderei avrei dovuto fare piuttosto
Matteo… magari con l’aiu‑ il procedimento inverso:
to del pubblico… direi… partire dalla Parola di Dio,
Luca!”. e vedere cosa essa poteva
L’esempio è di fantasia, ma dire ai ragazzi.
pensiamoci bene: quante Per molti credenti poi, l’in‑
volte durante un quiz tele‑ contro con la Parola di Dio
visivo abbiamo assistito ad si limita alle letture della S.
una scena del genere? Messa domenicale, spesso
In quel momento abbiamo ascoltate distrattamente e
forse pensato, con un certo frettolosamente. In molti
senso di superiorità, che ad credo, di fronte alla sem‑
una domanda così facile avrem‑ argomenti religiosi diventa addi‑ gli studenti dovrebbero conosce‑ plice domanda “che brano
mo risposto senza esitazione… rittura un vanto, e gli studiosi re la Divina Commedia e non il di Vangelo hai ascoltato domeni‑
ma siamo proprio sicuri, noi cre‑ dei testi sacri persone da guarda‑ Cantico dei Cantici, come fanno ca scorsa?”, posta anche solo il
denti italiani, di avere tutta que‑ re con una sorta di compatimen‑ rispettivamente Gad Lerner e lunedì, dobbiamo ammettere di
sta dimestichezza con la Parola to, in quanto perderebbero il loro Umberto Eco all’interno di un in‑ cascare dalle nuvole!
di Dio? tempo arrovellandosi su questio‑ teressante articolo riportato sul
ascolto comunitario, fonda‑
giudicare dai dati commis‑
ni astratte e superate. mensile Jesus. O soffermarsi a
pensare a quanto la vicenda bi‑ L’ mentale per la vita della co‑
A sionati all’Eurisko in previ‑
sione del Sinodo, parrebbe pro‑
E dire che la lettura e la cono‑
scenza della Bibbia per la nostra blica abbia ispirato i grandi arti‑
sti di ogni epoca, ai capolavori di
munità e per la corretta interpre‑
tazione dei testi sacri, non può
civiltà avrebbe un valore immen‑
prio il contrario: all’86% degli Michelangelo e Raffaello. però sostituirsi totalmente all’in‑
so anche solo dal punto di vista
Italiani mancano nozioni di base Davvero la grandiosità di quelle contro con la Parola nella pre‑
culturale, tanto che c’è chi propo‑
come distinguere i personaggi opere non deve nulla alla poten‑ ghiera personale, in cui confron‑
ne di introdurne lo studio acon‑
dell’Antico e Nuovo Testamento, za e all’attualità del messaggio tare con la Parola la propria vita.
fessionale come materia scolasti‑
percentuale in linea purtroppo ca: pensiamo anche solo a quan‑ che rappresentano? Davvero sa‑ E’ ovvio che per lasciarsi guidare
con la media europea, mentre te espressioni e modi di dire pre‑ rebbe stato possibile raggiunge‑ dalla Parola occorre accostarsi ad
riusciamo a fare addirittura peg‑ si dal testo sacro utilizziamo re le stesse vette traendo da altre essa con una costanza nuova, po‑
gio nella frequentazione del te‑ ogni giorno, e a come il messag‑ fonti la loro ispirazione? tremmo dire anche con natura‑
sto biblico: solo il 27% si è acco‑ gio evangelico e la sua diffusione lezza: Enzo Bianchi, priore della
stato ad un brano della Bibbia er un cristiano, tuttavia, la comunità di Bose, in un’intervi‑
nell’ultimo anno, percentuale
che sale al 38% tra i praticanti,
abbiano mutato innegabilmente
la storia dell’Europa e del mon‑
do.
P lettura del testo biblico non
può certamente limitarsi a questi
sta a Famiglia Cristiana afferma
di dedicare alla Bibbia almeno
ma rimane comunque inferiore a due aspetti. Come abbiamo visto un’ora al giorno solo nella pre‑
quella della maggior parte dei on è esagerato chiedersi, co‑ nell’articolo alle pagine 4 e 5, la ghiera personale, e alla domanda
paesi a maggioranza cristiana.
E per tornare all’esempio del
N me nelle affermazioni del
filosofo agnostico Cacciari ripor‑
Parola di Dio è vero nutrimento
spirituale per l’uomo insieme
se questo non sia un “lusso” da
monaci, risponde che ogni cri‑
quiz, per consolarsi non basta tate nel libro sopra citato, come all’Eucarestia… ma come possia‑ stiano dovrebbe sentire come
certo pensare che probabilmente sia possibile capire qualcosa del mo nutrirci di ciò che nemmeno una vera e propria necessità al‑
il risultato sarebbe stato lo stesso passato e del presente senza un conosciamo? meno una ventina di minuti ogni
se la domanda avesse riguardato minimo di informazione religio‑ Il rischio di un approccio super‑ giorno di lettura e riflessione sul‑
l’autore del Decameron o lo sco‑ sa, e come si possa in tal caso go‑ ficiale è quello di rivolgersi ad la Parola.
pritore della penicillina. vernare o insegnare qualcosa ad essa come ad un distributore da E prima di dire che noi il tempo
altre persone. cui attingere qualche brano qua non ce l’abbiamo, pensiamoci be‑
ome sottolinea il giornalista ne: forse basterebbe spegnere
C Messori nel suo libro
”Pensare la Storia”, sovente all’i‑
Ed anche dal punto di vista lette‑
rario ed artistico, è del tutto leci‑
to chiedersi perché la Bibbia do‑
e là tra quelli che sentiamo mag‑
giormente vicini al nostro modo
di pensare, invece di cogliere
per venti minuti la televisione…

gnoranza si aggiunge l’ostenta‑ vrebbe essere considerata “un l’intero messaggio di salvezza fa‑
zione della stessa: per molti in‑ classico” in misura minore del‑ cendosi guidare da esso. Quante
tellettuali il non sapere nulla di l’Iliade o dell’Odissea, o perché volte nella mia esperienza di Stefano Costantino
7
Riflessioni

La forza della Parola


l mio parroco ha un gat‑

I to – in realtà ne ha due,
e vi parlerò del più gio‑
vane, che ha brutte abitu‑
dini.
Il gatto del mio parroco si
mette nei guai, in conti‑
nuazione, e non è capace di
uscirne da solo. In partico‑
lare ha una vera predile‑
zione per i vicoli ciechi, per
i ripostigli sporchi e bui,
con porte che si aprono
quasi da sole ed irrimedia‑
bilmente si chiudono die‑
tro di lui, intrappolandolo.
Non amo particolarmente i
gatti, lo avrete capito, ma
questa volta il gatto del
mio parroco mi rende un
buon servizio, perché mi
ha aiutato a riflettere. An‑
che io, molte volte, lo imi‑
to.
Il buon Dio mi ha dato il
dono della parola, e la uso
in continuazione, facendo
anche parte della mia voca‑
zione. Il guaio è che non
sempre uso la parola bene,
qualche volta finisce per
ferire e ferirmi; rischio di guinanti. risurrezione e non di morte. Come cristiani possiamo fidarci
finire in vicoli ciechi, di avvilup‑ La Parola di Dio cura in modo Lo specchiarsi nel Cristo ci resti‑ ed affidarci ad essa, se anche fac‑
parmi in ragionamenti stritolan‑ vero e reale, non è un semplice tuisce la nostra vera immagine, ciamo fatica a leggere ed inter‑
ti, in silenzi – che paradosso – palliativo, oppiaceo del cuore e quella buona, quella giusta, pretare questo tempo, essa porta
imbarazzanti. dell’anima, narcotico della capa‑ quella fatta apposta per noi. un soffio di eternità nelle nostre
Come il gatto del mio parroco, cità critica che porta il cristiano a Da questa immagine è possibile paure e le rischiara.
anche io ho bisogno che qualcu‑ rassegnarsi di fronte alle croci. ripartire, far venire a galla ranco‑
no venga a liberarmi, a guarirmi, La Parola di Dio è verità, su Dio ri e fatiche sepolte ma forti, la‑ a Parola vissuta diventa allo‑
a curare le mie ferite, a rimediare
i guai che, da solo, non riesco a
e sull’uomo, questo le permette
di liberarci da tante false attese,
sciando che al sole della Grazia e
della Verità si asciughino.
L ra le parole che possiamo do‑
nare a chi ci ha ferito, diventan‑
rimediare. Se la parola, mia, su Dio e sull’uomo, da altrettan‑ do guaritori.
umana, mi mette nei guai è di te paure e fraintendimenti iviamo un tempo confuso in L’altro non è più maledizione,
nuovo una Parola, questa volta
Sua divino–umana, che dai guai
aprendo, così, il cuore ad un ve‑
ro e reale cammino di conversio‑
V cui è difficile orientarsi, in
un tratto della storia dove l’indi‑
ma arriva ad essere benedizione
perché consegnato, affidato, letto
mi salva. ne e guarigione. vidualismo ed il relativismo e compreso con gli occhi di
Una parola che ci raggiunge dal‑ Gran parte delle nostre ferite de‑ creano mulinelli che sballottano Cristo, il mite ed umile, l’uomo‑
l’alto, in cima ai cucuzzoli della rivano da false rappresentazioni le nostre piccole barchette. Dio che dall’alto della sua soffe‑
nostra superbia, finto Tabor delle di noi stessi, degli altri o della Non è la prima volta che accade renza in croce ha chiesto il per‑
nostre opacità, o che ci va a ripe‑ realtà che ci circonda. – già san Paolo ne parla – ma an‑ dono al Padre per i suoi carnefi‑
scare nel fondo del Mar Rosso Da un io ipertrofico o atrofico, da che per questo possiamo dirci, ci.
travolti dalla durezza del nostro aspettative prive di fondamento con speranza e gioia pacificante,
cuore, quasi annegati nel rincor‑ o legittime, ma tradite dalle che l’esserci della Parola, come l gatto del mio parroco mi
rere l’invidia di altrui fortune. grandi povertà che la natura
umana ferita porta con sé. Il con‑
Gesù durante la tempesta nel la‑
go di Tiberiade, ci dona delle
I guarda, povera bestia. Forse è
tempo di avere una parola buona
a Parola di Dio è quell’ogget‑
L tività che ci manca, quella ve‑
rità che ci può fondare e radica‑
fronto con la Parola, con Gesù, è
guarigione perché ci porta al
centro di chi siamo, di chi pos‑
certezze.
È parola eterna che orienta le no‑
stre parole e le nostre scelte, pa‑
anche per lui, il gatto, dopotutto
è una creatura del Signore.

re, quell’essenzialità capace di siamo essere, di come il nostro li‑ rola su cui possiamo essere radi‑
cauterizzare ferite aperte e san‑ mite possa diventare motivo di cati e fondati. Don Luca Peyron
8 9
Eventi

Zichichi: La Scienza? È lo
studio della logica di
19 Marzo 2009, il Prof. Antonino Zichichi all’istituto Francesco Faà di Bruno in
Torino, con la prof.ssa Silvia Scaranari, preside del Liceo
Colui che ha fatto il mondo! L’intervento sul tema “Scienza e Fede” del Prof. Antonino Zichichi

o scorso 19 marzo, nel‑ logica rigorosa e scienza. L’uomo, dentale». Ma se non esistesse il tra‑ le stelle, ma occorre studiare la l professor Zichichi ha poi ‘Big Bang 3’. Qualcuno dice

L l’ambito della “settimana


della Scienza” dedicata al
attraverso il linguaggio, può
inventare innumerevoli strutture
scendente, tutto si esaurirebbe
nella sfera immanentistica.
materia volgare, non depositaria di
verità fondamentali, come le pietre!
I risposto alle diverse doman‑
de proposte dal pubblico.
«Zichichi è contro l’evoluzioni‑
smo!». Questo è falso: io sono un
beato Francesco Faà di Bruno – logiche non contraddittorie. Ma tra Pertanto, usando le grandi conqui‑ Galilei riteneva che Colui che ha Davvero interessante quella sostenitore del rigore scientifico
matematico, fisico e astronomo tutte le logiche possibili, una ed ste della ragione (cioè linguaggio, fatto il mondo abbia creato sia le relativa all’evoluzionismo. “Il nello studio dell’evoluzionismo e
di fama internazionale – si è una sola è stata utilizzata per fare logica rigorosa e scienza), si stelle che le pietre. Tutte le civiltà passaggio dal vuoto all’Universo ho detto ai miei colleghi che se ne
tenuta presso il teatro dell’omo‑ il mondo così come noi lo conoscia‑ dovrebbe essere in grado di dimo‑ succedutesi prima di Galilei aveva‑ che conosciamo è avvenuto con il occupano di non dimenticare
nimo istituto di Torino una mo. E la scienza può essere definita strare il teorema della non esisten‑ no tutte peccato di arroganza intel‑ Big Bang. Poteva esistere l’Uni‑ Galilei, che vuol dire non dimenti‑
magistrale conferenza del pro‑ proprio come “lo studio della logica za di Dio, o la scoperta scientifica lettuale: «Basta essere intelligenti verso esattamente come è, ma care la riproducibilità dei risultati
fessore Antonino Zichichi, sul di Colui che ha fatto il mondo”. della non esistenza di Dio. Ma nes‑ per capire come è fatto il mondo», senza vita. C’è stato, dopo il primo ottenuti e il rigore teorico nel
tema “Scienza e Fede”. Qualcuno potrebbe dire: «Professor suno è mai riuscito in tale impresa. si credeva. Arriva Galilei e dice: Big Bang, un ‘Big Bang 2’, con il descrivere questi risultati”.
Il professore ha iniziato il suo Zichichi, lei non ha il diritto di dire Pertanto, la mia conclusione è che «Non è vero! Perché Colui che ha passaggio dalla materia inerte alla
l termine dell’incontro, la
intervento prendendo spunto
proprio dall’esempio di
“Colui che ha fatto il mondo”». Vi
dico perché ho il diritto di dirlo?
l’ateismo non è un atto di ragione,
come pretendono gli atei, ma un
fatto il mondo è più intelligente di
tutti!». Pertanto, per capire come è
materia vivente. E’ il problema
della “vita minima”, lungi dall’es‑ A redazione de “Il Vento” ha
consegnato al professore una
Francesco Faà di Bruno, che ha Perché se c’è una logica, ci deve atto di fede nel nulla!”. fatto il mondo, si devono porre sere risolto. La scienza non ha idea
vissuto in modo inscindibile il essere un autore. La cultura atea domande a Colui che l’ha creato. di come nasca la vita! Ma non copia della Monografia “Fede e
rapporto tra ragione, che scruta afferma che non c’è alcun autore. Come? Con esperimenti riproduci‑ basta: esistono innumerevoli forme Ragione”, pubblicata nell’estate
l fisico siciliano si è poi soffer‑
l’Universo rintracciando in esso
le leggi dategli da colui che l’ha
Ma se non ci fosse un autore, la
nostra potenza investigativa, dal
I mato su alcune grandi sco‑
perte scientifiche, sottolineando
bili e interpretabili utilizzando il
rigore della struttura logica mate‑
di materia vivente prive di ragione,
solo l’uomo ne è dotato. Questo è il
del 2007, nella quale veniva
citato il celebre saggio del fisico
creato, e fede, che sulla ragione punto di vista intellettuale, dovreb‑ matica. La scienza non potrà mai ‘Big Bang 3’. L’unico Big Bang che siciliano “Perché io credo in
come queste siano state frutto
pone le sua basi. be esaurirsi nella sfera immanenti‑ scoprire qualcosa che va contro la è sottoposto ad una rigorosa anali‑ Colui che ha fatto il mondo” (il
di eventi totalmente inaspettati.
“Ci troviamo a riflettere sul fatto stica della nostra esistenza. Esiste logica del Creatore. La scienza non si scientifica di stampo galileiano è Saggiatore, 1999), per sottoli‑
Diversi gli esempi citati, dalla
che l’uomo è l’unica forma di mate‑ il trascendente? Io dico di sì, l’atei‑ può ‘inventare’ una legge scientifi‑ il primo. Volendo essere rigorosi neare la ragionevolezza della
scoperta delle forze subnucleari
ria vivente dotata di ragione, cioè smo dice di no. Prendiamo questa ca, la può solo scoprire. Ad esem‑ nello studio dell’evoluzionismo, fede cristiana e cattolica.
a quella dello spazio‑tempo.
capace di linguaggio (scrittura), ipotesi: «non esiste la sfera trascen‑ “Eventi a cui nessuno aveva mai pio, l’universo subnucleare è retto bisogna capire il ‘Big Bang 2’ e il Il Vento
pensato. Qual è il significato logico da leggi fondamentali che nessun
di tali eventi? Galileo risponde: fisico, nessun filosofo, nessun
Il Prof. Antonino Zichichi legge Il Vento!
perché Colui che ha fatto il mondo poeta, nessuna persona al mondo
è più intelligente di tutti! aveva saputo immaginare.”
ntonino Zichichi, nato a Trapani il 15 ottobre 1929, è pro‑
Quattrocento anni di scienza gali‑
leiana sono la prova costante di A fessore Emerito di Fisica Superiore nell’Università di osì ha concluso la sua lezio‑
questa incredibile verità scientifica,
che viene dimenticata dalla cultura
Bologna.
Autore di oltre ottocento lavori scientifici nel campo della
C ne: “Noi siamo un esempio di
materia vivente dotata di ragione,
atea. Non è vero che la logica rigo‑ fisica delle particelle elementari, è noto anche per la sua atti‑ che produce linguaggio, logica e
rosa, la matematica, prevede cosa vità di divulgatore scientifico con articoli, libri e partecipa‑ scienza. Se non fossimo dotati di
può scoprire la scienza!” zioni a programmi televisivi. ragione, come sosteneva Francesco
E' credente e sottolinea, nella sua opera di divulgazione, l'as‑ Faà di Bruno e come oggi ribadisce
articolarmente interessante senza di contrasti tra la scienza e la fede. Benedetto XVI, non potremmo pro‑
P l’analisi del professor
Zichichi circa la nascita della
durre queste cose. La ragione è alla
base della nostra esistenza ed è la
scienza. “Perché in 300.000 anni, storici che vivranno nell’ anno che vengono citati dalla cultura ragione che ci porta a concludere
tutte le civiltà succedutesi su que‑ 5.000, si porranno il problema di dominante atea, ma perché un che deve esistere la sfera trascen‑
sto satellite del Sole, che è il piane‑ capire come mai questa grande sco‑ uomo, Galileo Galilei, si pose il dentale, che la nostra esistenza non
Una simpatica lezione su Galileo Galilei, padre della scienza moderna, al termine ta Terra, sono andate avanti senza perta è avvenuta nel cuore della problema che, per capire come è si esaurisce nella sfera immanenti‑
della conferenza mai aver scoperto la scienza? Gli cultura Cattolica. Non per i motivi fatto il mondo, non basta studiare stica.” La redazione de “Il Vento” con il fisico siciliano
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Logos

“Parlare Dio” . . .
o vi dichiaro marito e del libro della Genesi (Gn 1, 3, 6, io non dice semplicemente, ti sottolinea come in questo pas‑

“I moglie”, “Condanno
l’imputato a scontare
9, 11, 14, 24, 26) si legge: D ma la Sua Parola ha effetto
sulla materia, perché crea
so del Vangelo di Giovanni
emerga con chiarezza “l’identifi‑
una pena di due anni…”. “Dio disse: «Sia la luce!». E la luce l’Universo e plasma l’uomo. La cazione della Parola e della
Quante volte abbiamo sentito o fu.” Parola di Dio, però, non esiste Sapienza divina con Gesù Cristo,
letto queste parole. solo nel momento della creazio‑ il rivelatore del Padre, la
A prima vista possono sembrare “Dio disse: «Sia il firmamento in ne; essa infatti trascende il tempo Sapienza di Dio, il Verbo eterno
semplici frasi, pronunciate ma‑ mezzo alle acque per separare le ac‑ e lo spazio, esiste da sempre: che ha presieduto alla creazione
gari dal protagonista del film che que dalle acque» […] E così avven‑ “In principio era il Verbo, e conduce la storia al suo compi‑
si sta guardando o in funzione ne.” il Verbo era presso Dio mento. Egli è il Logos, Figlio
dell’intreccio del romanzo che si “Dio disse: «Le acque che sono sotto e il Verbo era Dio.” (Gv 1, 1‑3) preesistente ed eterno del Padre,
sta leggendo. il cielo, si raccolgano in un solo luo‑ Nella Sua intelligenza, la Parola partecipe della gloria del suo
Per la linguistica, invece, frasi go e appaia l’asciutto». E così av‑ sa che il Creato, compreso l’uo‑ amore e della sua vita, Dio lui
del tipo sopra citato presentano venne.” mo, è inutile e vano da solo, ma stesso.” Gesù ha perciò il compi‑
delle caratteristiche molto parti‑ ha bisogno di un segno che pos‑ to di farci conoscere il mistero di
colari. “Dio disse: «La terra produca ger‑ sa dargli un senso e compimen‑ Dio attraverso la propria presen‑
Austin le definisce infatti atti per‑ mogli, erbe che producono seme e al‑ to. za terrena, e lo fa soprattutto tra‑
locutori (How to do Things with beri da frutto, che facciano sulla ter‑ Allora, la Sapienza divina, che è mite una delle funzioni più
Words, 1955), cioè enunciati che, ra frutto con il seme, ciascuno se‑ “l’artefice di tutte le cose, abita in “umane” che ci siano: il linguag‑
dal momento nel quale sono pro‑ condo la sua specie». E così avven‑ cielo e vive nell’intimità di Dio” gio, la parola.
nunciati, hanno un effetto prati‑ ne.” (Signore da chi andremo? Il catechi‑ Il nostro compito è quello di sen‑
co sul ricevente: da quell’istante “Dio disse: «Ci siano luci nel firma‑ smo degli adulti, Edizioni CEI, tire, ascoltare e mettere in pratica
in poi, le due persone davanti al mento del cielo, per distinguere il Roma, 1981, p. 114), sceglie di questa parola‑Parola; così riusci‑
celebrante cambieranno il loro giorno dalla notte […]» E così av‑ farsi carne, di assumere la forma remo a comprendere che Dio ci è
stato, saranno sposate, con tutte venne.” di ciò che essa stessa ha creato. vicino più di quanto si possa im‑
le conseguenze morali e sociali Diventa quindi Logos, cioè maginare.
che ne derivano, e il condannato “Dio disse: «La terra produca esseri Parola vivente sulla terra tra gli Attraverso la preghiera possia‑
sarà privato dei diritti e dei do‑ viventi […]» E così avvenne.” uomini: mo dialogare con Lui e parteci‑
veri dell’uomo libero. “E il Verbo si fece carne pare al Suo progetto di salvezza.
Anche nella Bibbia si trovano “Dio disse: «Facciamo l’uomo a no‑ e venne ad abitare in mezzo a noi Possiamo “parlare Dio”.
esempi di atti perlocutori. stra immagine […]» E così avven‑ […]”. (Gv 1, 14)
Per esempio, nel primo capitolo ne.” Lo stesso Catechismo degli adul‑ Myriam Zambello
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Comunicare

Parola Virtuale o Vivente?


onsiderando il tema di velocità di diffusione della bocca: non ritornerà a me senza essere testimoniata prima ancora

C questa monografia, mi è
subito venuto in mente di
riflettere su come, nel mondo
Parola è enormemente aumenta‑
to, ma la capacità di compren‑
derla e di viverla? La cosa che
effetto, senza aver operato ciò
che desidero e senza aver com‑
piuto ciò per cui l'ho mandata".
che comunicata.

er Pasqua avevo pensato di


della comunicazione globale, ci
sia la possibilità di far viaggiare
più pare inspiegabile è: come
mai Dio ha deciso di far venire ipensando alla mia vita di fe‑
P preparare un libricino da co‑
lorare per la mia figlia grande,
veloce, più veloce che mai, la pa‑
rola, quindi perché non la Parola
sulla terra suo figlio in un perio‑
do storico in cui la comunicazio‑
R de, i momenti importanti,
che sono stati fondanti per le mie
per spiegarle in maniera sempli‑
ce cos'è la Pasqua, (al di là delle
di Dio. E' solo di questi giorni, ne avveniva verbalmente e in scelte, per permettermi di ascol‑ uova di cioccolato), scaricando il
d'altro canto, la notizia che Papa qualche caso per iscritto? Cosa tare la chiamata che Dio mi face‑ tutto da www.qumran2.net,
Benedetto XVI ha scelto di co‑ c'è di più inaffidabile di qualcosa va, sono stati caratterizzati dal‑ grandioso sito di materiale pa‑
municare con il mondo anche at‑ che viene raccontato a voce e so‑ l'incontro con altre persone. storale amico di tutte le catechi‑
traverso un canale di YouTube. lo dopo qualche tempo messo su Persone che comunicavano, ma ste; non so se lo farò, però forse
Per quanto mi riguarda, da carta (o quello che era). Eppure soprattutto vivevano la Parola. ha ragione chi mi dice che è più
quando ho un collegamento alla nei secoli la Parola ha agito, è Penso che questo accada perché importante ricordarsi di dire con
grande rete di virtuale, ho sem‑ stata ascoltata e vissuta, perché la Parola di Dio non è né virtua‑ lei le preghiere tutte le sere.
pre attinto da lì, per ricevere no‑ come si legge in Is 55,10‑11 "così le, né di carta, ma di carne. Essa
tizie sulla Parola di Dio. Da anni sarà della parola uscita dalla mia ha per sua natura la necessità di Laura Ribotta
sono iscritta ad una newsletter
sulle letture della domenica (con
Ideata da don Paolo Pedrini, iBreviary (http://www.dimix.it/ibreviary) è la
annessa predica), leggo il vange‑
prima applicazione per iPhone dedicata alla preghiera. Ha un funziona‑
lo del giorno solo se mi ricordo mento semplicissimo: appena trova disponibile una connessione alla Rete,
di andare sul sito che me lo for‑ il programma scarica automaticamente le preghiere del giorno, salvando‑
nisce con tanto di riflessione di le nel dispositivo portatile e rendendole subito accessibili per le orazioni
qualche Padre della Chiesa, se quotidiane. Oltre al Breviario cattolico in italiano, sono già allo studio nuo‑
prendo il treno mi porto dietro ve versioni multilingua (in inglese, spagnolo e latino), altre preghiere (co‑
qualche file MP3 da ascoltare me il Rosario) e orazioni, cantate persino in gregoriano, da scaricare e
durante il viaggio e mi è capitato ascoltare in audio.
di portarmi una predicazione
sulla Quaresima. Vedo che il li‑ Questo sito (http://www.tirac‑
bro di “Liturgia delle Ore” che contolaparola.it) è nato dall’esi‑
avevamo in casa prende sempre genza di conoscere la Parola di
più polvere, se proprio diciamo Dio e di crescere nella Chiesa
compieta tanto ormai siamo ab‑ cattolica. Laici, sacerdoti, uomi‑
bonati ad I‑Breviary... più como‑ ni e donne di età e condizioni di‑
do. Se mi collego ad Internet in verse hanno sperimentato la for‑
questo periodo, poi, è quasi ine‑ za del vangelo e desiderano con‑
vitabile che mi colleghi a dividere il loro percorso di fede.
Facebook, dove tra i più di due‑ Si presenta così:
cento amici elencati, trovo: i miei “Non sappiamo chi tu sia, amico in‑
animatori, i ragazzi a cui ho fatto ternauta, ma ti diamo il benvenuto
animazione io, il parroco, insom‑ nella fraternità e nella semplicità.
ma ho ricostruito la mia parroc‑ Chiunque tu sia, qualunque sia il
tuo percorso di fede, sappi che i tuoi
chia virtuale, anche perché, da
dubbi sono i nostri, i tuoi desideri più profondi incontrano quelli di migliaia di persone che, come noi, hanno de‑
quando ci sono le bambine, tro‑
siderio di conoscere il senso della vita. Per molti di noi Cristo è il rivelatore di Dio. Al Vangelo e a come è stato
vare il tempo per frequentare i
letto da duemila anni di cristianesimo; cerchiamo di attingere suggerimenti e luce, nel rispetto di ogni percorso,
propri simili non è propriamente nella ostinata convinzione di essere amati. Buon cammino, cercatori di Dio.”
facile...

questo punto devo ammet‑ Il canale YouTube del Vaticano (www.youtu‑


A tere che quando ho iniziato
a pensare ad un tema per questo
be.com/vaticanit), inaugurato a fine gennaio 2009, è
stato un successo: oltre 740.000 accessi nei primi sei
giorni di attività. I navigatori sono accorsi in massa
articolo ero convinta di fare uni‑
alla nuova casa online della Santa Sede. Secondo
camente un grande elogio delle quanto riferisce padre Federico Lombardi, “gli anali‑
nuove tecnologie, che vengono sti di Google, da noi interpellati, affermano che da un con‑
messe a disposizione di tutti e fronto con i principali canali istituzionali a livello mon‑
che possono servire in maniera diale questi numeri, e ancor più quelli degli 'iscritti' (ol‑
efficiente a comunicare la parola, tre 15.000), dimostrano che il nostro canale è assoluta‑
ma mi sono fermata a pensare se mente allineato con i livelli di frequentazione degli altri
tutto ciò fosse realmente, sem‑ che, inoltre, sono stati lanciati da ben più lungo tempo”.
pre, efficace. Cioè, è vero che la
12
Parola
vissuta

Sposi Francescani
amiglia, diventa ciò che

“F sei!!!” Questo è l’invi‑


to che Giovanni Paolo
II ha fatto alle famiglie in occa‑
sione della beatificazione dei co‑
niugi Luigi e Maria Beltrame
Quattrocchi.
I primi sposi proclamati “Beati”
nella storia della Chiesa.
Molte sono le possibilità che la
Chiesa offre alle famiglie di
sbocciare, di essere feconde an‑
che nello Spirito, di mirare alla
Santità come obiettivo di vita di
una coppia di Sposi.
Tra le tante realtà mi permetto di
segnalare, a voi amici lettori de
“Il Vento”, la Fraternità “Sposi
Cristiani Francescani”, nata non
molti anni fa, che si sta rapida‑
mente espandendo in Italia e ol‑ vertà, castità e obbedienza nel modo sostengono nella preghiera e nella la fraternità sparse per l’Europa
tralpe. adatto ad una coppia e cioè: La po‑ accoglienza di coppie in difficoltà, di si occupano (ognuna secondo il
vertà come distacco dalle cose che fidanzati, di separati… proprio carisma) di pregare op‑
ondividerei volentieri con
C
gola:
voi uno stralcio della loro re‑
debbono essere belle e ben fatte ma
non dobbiamo provare verso di esse
un senso di possesso. Dobbiamo es‑
…Dopo quasi sedici anni di matri‑
monio sono immensamente grata a
Dio per aver ascoltato la mia pre‑
pure di accogliere principal‑
mente coppie in crisi, ma anche
singoli, fidanzati, sposi a secon‑
“…Siamo una fraternità di famiglie sere liberi di perderle, donarle, la‑ ghiera, Lui non è venuto meno alla da di quanto il Signore, attraver‑
uniche, ciascuna con il proprio cari‑ sciarle se ci viene chiesto dal Signore Sua promessa e nel cuore mi ha cu‑ so la preghiera e il discernimen‑
sma, siamo costantemente in ricerca o dalle persone. ( Se uno ti chiede la stodito la gioia. Eravamo e siamo ri‑ to, volta per volta indica loro.
per capire il progetto di Dio su cia‑ tunica tu dagli anche il mantello). masti un elettricista e una casalin‑ Da non molto tempo Elisabetta e
scuna di noi. Ci unisce il desiderio La castità attraverso una vita ses‑ ga… ringrazio Dio ogni sera per es‑ Ciro si stanno adoperando in un
di aprirci e di accogliere altre fami‑ suale sana, naturale e unitiva. sere ciò che sono, per avere accanto grande progetto che procedono a
glie mettendoci a disposizione se‑ L'obbedienza l'uno all'altra e al mio marito e svegliarmi con lui ogni realizzare con l’aiuto di Dio, le
condo le capacità proprie di ciascu‑ vangelo… mattina, per avere il privilegio di es‑ loro forze, e la Provvidenza: si
no. Se qualcuno ci chiederà chi siamo ri‑ sere tante volte mamma. La fiducia tratta di ristrutturare una cascina
Il luogo in cui vogliamo vivere que‑ sponderemo semplicemente: Sposi di Dio per noi mi commuove sempre (sita a Carignano, poco distante
sto servizio di accoglienza è la no‑ Cristiani francescani…” e lo ringrazio per averci sempre la‑ da Torino) per farne dimora di
stra casa. Il modo in cui desideriamo sciato nella nostra piccolezza. Vivere accoglienza e di fraternità per
accogliere è semplice e principal‑ e testimonianze di chi, per una vocazione è essere felici di come persone che a vario titolo busse‑
mente di ascolto, accompagnamen‑
to, disponibilità e compassione. …Le
L primo si è addentrato nella
dimensione dell’accoglienza e
si è, di ciò che si ha, e di non essere
soli in questo. ..”
ranno alla loro porta.
Nel vedere quei ruderi, quelle
coppie che scelgono di sostenere con della fraternità ti scalda il cuore: cataste di mattoni, i sacchi di ce‑
la preghiera quelle che accolgono, “…Tante difficoltà affrontate insie‑ i piacerebbe ora soffermar‑ mento, mi è venuto in mente San
saranno le nostre radici, che porte‑
ranno la linfa a tutta la pianta e che
me, tante scelte tutte sulle nostre
spalle. Siamo rimasti senza casa,
M mi ora sulla fraternità pie‑
montese.
Francesco, che con gioia rispose
con un “Eccomi” alla richiesta
offriranno la loro amicizia, consola‑ senza lavoro... In dodici anni abbia‑ In Elisabetta e Ciro, mio marito del Cristo di San Damiano:
zione e preghiera perché le acco‑ mo accolto circa duemila famiglie, ed io abbiamo trovato una cop‑ “Francesco vai e ripara la mia casa
glienti possano sempre avere la luce una alla volta, provenienti da tutte pia autenticamente cristiana, di che come vedi è in rovina”.
per vivere un servizio fruttuoso alle le parti e con le storie più diverse. amici sinceri, generosi, attorniati
coppie e alla chiesa… Abbiamo scoperto che la provviden‑ dai loro 3 splendidi bambini. er tutte le persone che sono
Non siamo e non saremo una comu‑
nità, ma ciascuno continuerà a vive‑
za è innanzi tutto donare se stessi,
che Dio non ci abbandona mai, che
Quando ti accolgono nella loro
casa hai subito la sensazione di
P interessate ad avere maggiori
informazioni, le possono trovare
re dove il Signore lo vuole perché "il Dio è Onnipotente e Padre. Con il conoscerli da sempre (anche se è sul sito internet: http://www.san‑
lievito deve andare in tutta la pa‑ tempo e proprio nei momenti più la prima volta che li vedi), ti sen‑ pro.org/sposicristianifrancesca‑
sta". Non ci serviremo di simboli o duri altre famiglie si sono unite a ti amato da fratelli. ni/index1.html oppure ciro.bet‑
di targhe, l'unico segno è l'anello noi col desiderio di accogliere o di Seguendo la loro forza e la loro ta@email.it o bernardellifa‑
nuziale che ci dichiara appartenenti pregare per chi accoglie, ne è nata testimonianza, molte coppie si mily@gmail.com.
l'uno all'altra in una alleanza san‑ una fraternità di famiglie che pur sono fatte cerchio intorno a loro
cita da Dio. Ogni coppia vivrà la po‑ vivendo ciascuna nella sua terra, si e, come loro e le altre coppie del‑ Cinzia Pennella
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Documenti

Dei Verbum
La Costituzione
dogmatica sulla
Divina Rivelazione

ltre 40 anni fa, il 18 novem‑ sulla salvezza degli uomini, ri‑

O bre del 1965, Papa Paolo VI


promulgava uno dei princi‑
pali documenti del Concilio Vatica‑
splende per noi in Cristo, il qua‑
le è insieme il mediatore e la pie‑
nezza di tutta intera la
no II, la Costituzione dogmatica sul‑ Rivelazione (2). […]
la Divina Rivelazione, dal titolo
“Dei Verbum”. Queste sono infatti Cristo
le prime due parole latine del docu‑ completa la Rivelazione
mento, che si traducono come “La
opo aver a più riprese e in
Parola di Dio” (le sacre scritture) e,
allo stesso tempo, “il Verbo di Dio”, D più modi, parlato per mez‑
zo dei profeti, Dio «alla fine, nei
cioè Gesù Cristo stesso. Vogliamo
soffermarci su alcuni passi fonda‑ giorni nostri, ha parlato a noi per
mentali, riproponendoli ai lettori. mezzo del Figlio». Mandò infatti
suo Figlio, cioè il Verbo eterno,
Proemio che illumina tutti gli uomini, af‑
finché dimorasse tra gli uomini e
n religioso ascolto della parola
I di Dio e proclamandola con
ferma fiducia, il santo Concilio fa
spiegasse loro i segreti di Dio.
Gesù Cristo dunque, Verbo fatto
carne, mandato come «uomo
sue queste parole di san agli uomini», «parla le parole di
Giovanni: «Annunziamo a voi la Dio» (Gv 3,34) e porta a compi‑
vita eterna, che era presso il mento l'opera di salvezza affida‑
Padre e si manifestò a noi: vi an‑ tagli dal Padre. Perciò egli, ve‑ apostoli, i quali nella predicazio‑
nunziamo ciò che abbiamo ve‑ dendo il quale si vede anche il La lettura
ne orale, con gli esempi e le isti‑
duto e udito, affinché anche voi Padre, col fatto stesso della sua tuzioni trasmisero sia ciò che della sacra Scrittura
siate in comunione con noi, e la presenza e con la manifestazione avevano ricevuto dalla bocca del l santo Concilio esorta con ar‑
nostra comunione sia col Padre e
col Figlio suo Gesù Cristo » (1 Gv
che fa di sé con le parole e con le
opere, con i segni e con i miraco‑
Cristo vivendo con lui e guar‑
dandolo agire, sia ciò che aveva‑
I dore e insistenza tutti i fedeli,
soprattutto i religiosi, ad appren‑
1,2‑3). […] li, e specialmente con la sua mor‑ no imparato dai suggerimenti dere «la sublime scienza di Gesù
te e la sua risurrezione di tra i dello spirito Santo, quanto da Cristo» (Fil 3,8) con la frequente
Natura e oggetto morti, e infine con l'invio dello quegli apostoli e da uomini a lo‑ lettura delle divine Scritture.
della Rivelazione Spirito di verità, compie e com‑ ro cerchia, i quali, per ispirazio‑ «L'ignoranza delle Scritture, in‑
pleta la Rivelazione e la corrobo‑ ne dello Spirito Santo, misero fatti, è ignoranza di Cristo» (39).
iacque a Dio nella sua bontà
P e sapienza rivelarsi in perso‑
na e manifestare il mistero della
ra con la testimonianza divina,
che cioè Dio è con noi per libe‑
rarci dalle tenebre del peccato e
per scritto il messaggio della sal‑
vezza (9). […]
[…] Si ricordino però che la let‑
tura della sacra Scrittura dev’es‑
sere accompagnata dalla pre‑
sua volontà, mediante il quale gli della morte e risuscitarci per la
Importanza della sacra ghiera, affinché si stabilisca il
uomini per mezzo di Cristo, vita eterna. […]
dialogo tra Dio e l'uomo; poiché
Verbo fatto carne, hanno accesso Scrittura per la Chiesa
«quando preghiamo, parliamo
al Padre nello Spirito Santo e so‑ Gli apostoli e i loro succes‑ con lui; lui ascoltiamo, quando
no resi partecipi della divina na‑ a Chiesa ha sempre venerato
tura. Con questa Rivelazione in‑
fatti Dio invisibile nel suo gran‑
sori, missionari del Vangelo
io, con somma benignità, di‑
L le divine Scritture come ha
fatto per il Corpo stesso di
leggiamo gli oracoli divini» (40).
[…]
de amore parla agli uomini come
ad amici e si intrattiene con essi,
D spose che quanto egli aveva
rivelato per la salvezza di tutte le
Cristo, non mancando mai, so‑
prattutto nella sacra liturgia, di
Conclusione
per invitarli e ammetterli alla co‑ genti, rimanesse per sempre in‑ nutrirsi del pane di vita dalla n tal modo dunque, con la let‑
munione con sé. tegro e venisse trasmesso a tutte
le generazioni. Perciò Cristo
mensa sia della parola di Dio che
del Corpo di Cristo, e di porger‑
I tura e lo studio dei sacri libri
«la parola di Dio compia la sua
uesta economia della Rive‑
Q lazione comprende eventi e
parole intimamente connessi, in
Signore, nel quale trova compi‑
mento tutta intera la Rivelazione
di Dio altissimo, ordinò agli apo‑
lo ai fedeli. Insieme con la sacra
Tradizione, ha sempre conside‑
rato e considera le divine
corsa e sia glorificata» (2 Ts 3,1),
e il tesoro della rivelazione, affi‑
dato alla Chiesa, riempia sempre
modo che le opere, compiute da stoli che l'Evangelo, prima pro‑ Scritture come la regola suprema più il cuore degli uomini. Come
Dio nella storia della salvezza, messo per mezzo dei profeti e da della propria fede; esse infatti, dall'assidua frequenza del miste‑
manifestano e rafforzano la dot‑ lui adempiuto e promulgato di ispirate come sono da Dio e re‑ ro eucaristico si accresce la vita
trina e le realtà significate dalle persona venisse da loro predica‑ datte una volta per sempre, co‑ della Chiesa, così è lecito sperare
parole, mentre le parole procla‑ to a tutti come la fonte di ogni municano immutabilmente la nuovo impulso alla vita spiritua‑
mano le opere e illustrano il mi‑ verità salutare e di ogni regola parola di Dio stesso e fanno ri‑ le dall'accresciuta venerazione
stero in esse contenuto. La morale (8), comunicando così ad suonare nelle parole dei profeti e per la parola di Dio, che «perma‑
profonda verità, poi, che questa essi i doni divini. Ciò venne fe‑ degli apostoli la voce dello ne in eterno» (Is 40,8; cfr. 1 Pt
Rivelazione manifesta su Dio e delmente eseguito, tanto dagli Spirito Santo. (21) […] 1,23‑25).
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Homines

Addio, Padre Cravero


adre Maurizio Cravero pidezza e una trasparenza quasi

P nacque a Fossano, Cuneo,


nel lontano 1918: aveva
compiuto 90 anni lo scorso set‑
palpabile, gli permetteva di ac‑
cogliere, sostenere e consolare i
tanti penitenti che lungo tutto il
tembre. Di questa lunga vita, corso della sua vita hanno cerca‑
piena, intensa e felice, oltre la to e trovato in lui una guida si‑
metà la ha spesa in Sardegna, dal cura, un accompagnatore sem‑
1951 (due anni dopo l'ordinazio‑ pre pronto ad accogliere e ad
ne presbiterale) fino all'altro ieri, orientare nuovamente la bussola
4 febbraio 2009. E la ha spesa, da del cammino verso Dio, con
gesuita fedele a S. Ignazio, inte‑ un'umanità e una sincerità sor‑
ramente a servizio del popolo di prendenti e trascinanti.
Dio che vive in Sardegna attra‑ L'entusiasmo e la naturalezza
verso la pastorale degli esercizi con cui viveva il dialogo con Dio,
spirituali, l'impegnativo ma affa‑ l'esame di coscienza, ne ha fatto
scinante cuore del carisma igna‑ un propagatore instancabile e
ziano. contagioso.
Quando arrivò in Sardegna, Era impossibile parlare con lui di
amava raccontare, ancora gli esercizi spirtuali e di preghiera
esercizi spirituali, i ritiri in silen‑ personale e non restarne affasci‑
zio a contatto "a tu pe tu" con la nati. Tanta era la ricchezza della
parola di Dio, erano solo roba vita spirituale che riusciva a la‑
per preti e suore, sconosciuta al‑ sciar trasparire, che subito ti ve‑
la gioventù che non fosse in se‑ niva il desiderio forte di attinge‑
minario. Non fu un avvio facile. re a quella che senza reticenze
Giunse a Cagliari il giorno dell'e‑ indicava come la fonte della sua
saltazione della S. Croce del serena saldezza.
1951, e i suoi primi passi richie‑ Un desiderio che in tantissimi,
sero tutta la sua tenacia da mon‑ giovani e meno giovani, Padre
tanaro per porre le fondamenta Cravero ha saputo aiutare a cre‑
di quella che sarebbe poi stata scere e rafforzarsi fino a travol‑ Padre Maurizio Cravero
un'Opera interamente dedicata gere le esitazioni e le paure che il
alla diffusione esperienziale del‑ silenzio, la serietà dellimpegno,
la spiritualità. l'altezza della sfida sempre ten‑ tanti anni. Dal catechismo nei
Gli Esercizi Spirituali
Il centro d'irradiazione della sua devano e tendono a suscitare. quartieri disagiati della città e
attività fu sempre la Chiesa di S. nei paesini più lontani, Padre
rano gli anni del post‑
Michele a Cagliari, ancora oggi
nota per la disponibilità costante Con i giovani
Maurizio incoraggiò poi espe‑
rienze di servzio alle persone di‑ E Concilio, della riscoperta del‑
le fonti della spiritualità delle di‑
di un confessore. Il ministero sabili e alle famiglie povere.
ppena arrivato, con fare pio‑
della riconciliazione fu infatti
l'asse portante della sua vita pre‑ A nieristico, iniziò ad aprire la
gioventù dell'isola, che l'isola‑
Proprio la partecipazione di al‑
cuni giovani adulti a un viaggio
verse famiglie religiose. Padre
Cravero fu tra i pionieri della
sbiterale. Da lì iniziò appena a Lourdes fu la causa occasiona‑ FIES, Federazione Italiana
giunto in città, e ancora il giorno mento tende a chiudere, alla co‑ le della fondazione dell'Opera Esercizi Spirituali. Fu tra i primi
prima dell'ultimo ricovero aveva noscenza del mondo "esterno". degli Esercizi Spirituali, della a collaborare con i laici nel dare
trascorso diverse ore sia la matti‑ Gite, ritiri, esperienze nell'Italia quale fino a qualche anno fa egli esercizi spirituali nelle realtà
na sia la sera in confessionale, continentale fiorirono nel folto fu la guida. I disabili allora (fine parrocchiali. Curò la formazione
come aveva ripreso a fare tutti i gruppo di ragazzi e giovani anni '60) in Sardegna spesso sof‑ del laicato chiedendo l'aiuto,
giorni da quando aveva passato adulti che seppe presto attirare frivano pesanti condizioni di se‑ prontamente arrivato, di chi a li‑
la mano nella gestione attorno a sé. Furono anni di gregazione e di difficoltà, anche vello internazionale serviva que‑
dell'Opera degli esercizi e della straordinaria ricchezza, che con a causa dell'assenza di sostegno sto rinnovamento. L'allora Padre
Casa di ritiri "Pozzo di Sichar". la disciplina delle ascese sulle alle loro famiglie da parte dello Carlo Maria Martini, fra gli altri,
Alpi formarono le persone a un Stato. Il servizio a queste perso‑ venne in Sardegna su invito di
“A tu per tu” con Dio costruttivo confronto con l'ester‑ ne bisognose rivelò al gruppo Padre Maurizio per formare il
no, permettendo in tal modo ai che ruotava attorno al Padre la gruppo di laici che si avviava a
ascolto e la testimonianza sardi di scoprire la propria iden‑ gestire in piena autonomia, e al
L' della misericordia divina so‑
no stati i pilastri di un'intera esi‑
tità e apprezzarla, insieme e in
controcanto all'apprezzamento
chiamata a rendere accessibile
anche a chi non viveva a contatto tempo stesso in piena fedeltà a S.
Ignazio e alla chiesa, la propaga‑
con il carisma ignaziano quel te‑
stenza, spesa nell'appassionata delle altrui doti. soro prezioso che sono la pre‑ zione degli esercizi spirituali nel
diffusione e servizio agli esercizi. Il servizio al povero fu anche ca‑ ghiera personale in silenzio e il mondo laicale. Questo comportò
Il rapporto "a tu per tu" con il ratteristica portante trasmessa ai contatto diretto con la parola di ben presto anche il risvolto prati‑
Signore, che viveva con una lim‑ giovani che lo han seguito lungo Dio. co immediato che fu la gestione,
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Homines

Grande amico della FIES e corrispondente


per “Il Vento” dalla Sardegna
in pieno volontariato, di tutti gli ritorno al Padre, non cessava di
aspetti di conduzione di una ripetere che la vecchiaia era pro‑
Casa di esercizi. Questo riuscì prio bella. E' stato il sereno e bel
ma senza rinunciare alla forma‑ tramonto di una vita che nella
zione e al profilo alto di prepara‑ serenità ha saputo spendersi in‑
zione che il servizio degli eserci‑ teramente perché tutti, a iniziare
zi richiede. La delegazione regio‑ dai giovani, gustassero la dolcez‑
nale FIES‑Sardegna, sotto la sua za irresistibile del contatto per‑
regìa, ha organizzato (l'ultimo sonale con Dio.
data lo scorso anno) ben 29 con‑ Una vita che ha testimoniato con
vegni regionali di studio e ap‑ verità le parole con cui San Gio‑
profondimento degli Esercizi vanni apre la sua prima lettera:
Spirituali di S. Ignazio. Nel 1987 "Ciò che era fin da principio, ciò
fu tra i propugnatori del lancio che noi abbiamo udito, ciò che
de “Il Vento”, rivista di spiritua‑ Padre Cravero con Giovanni Paolo II ed il Card. De Giorgi noi abbiamo veduto con i nostri
lità giovanile della FIES. occhi, ciò che noi abbiamo con‑
L'attività degli esercizi portò le fin nelle più alte cariche politi‑ continuano, invitando ancora templato e ciò che le nostre mani
presto ad offrire al grande pub‑ che dell'isola. Venne poi, sul fini‑ oggi a promettenti prospettive hanno toccato, ossia il Verbo del‑
blico cittadino una palestra per re degli anni '70, la scelta prefe‑ pastorali. la vita… quello che abbiamo ve‑
lo scambio e il dibattito alla ri‑ renziale per i giovani. Da lì a po‑ duto e udito, noi lo annunziamo
cerca delle linee guida che potes‑ chi anni l'attività si trasferì, come In comunione con il Padre anche a voi, perché anche voi sia‑
sero informare la società civile e casa di ritiri, nel nuovo edificio
l resto è storia di oggi. te in comunione con noi. La no‑
la sua politica.
Negli anni '70 Padre Maurizio
più vicino a Cagliari. Tante pic‑
cole ma generose offerte, segno I Lasciando il timone dell'Opera
da lui fondata, ha avuto più tem‑
stra comunione è col Padre e col
Figlio suo Gesù Cristo. Queste
con l'Opera Esercizi promosse della riconoscenza dei tanti che
una serie di incontri e di dibatti‑ po per dedicarsi di nuovo al mi‑ cose vi scriviamo, perché la no‑
attraverso lui avevano incontrato stra gioia sia perfetta."
ti su temi di morale sociale fra le il Signore, fecero raggiungere le nistero della riconciliazione, che
diverse anime della politica citta‑ continuava ad essere ricercato da Ora la sua comunione con il
grosse cifre necessarie per la co‑
dina. Anche qui, l'aiuto fra chi a persone di tutte le età e condizio‑ Padre è piena e perfetta in tutti i
struzione della nuova Casa
livello nazionale ricercava in ne, dai giovani agli anziani. Il sensi. A noi ringraziare il Signore
"Pozzo di Sichar".
questo campo non fu lesinato: passare degli anni non ha mai per averci dato in Padre Cravero
A partire dal 1984 allora essa ve‑
fra gli altri venne a Cagliari il spento il suo entusiasmo né ha un dono così bello e così lungo,
Padre Bartolomeo Sorge, allora de avvicendarsi, insieme ad eser‑
reso opaca la sua trasparente e nella certezza che da dove si tro‑
direttore della prestigiosa rivista cizi e ritiri ignaziani, iniziative
gioiosa spiritualità: pur ricor‑ va continua ad aiutarci nel dona‑
La Civiltà Cattolica. Fu occasio‑ per giovani, dalle medie fino al‑
dando di frequente con un'alle‑ re alla gente il tesoro del contat‑
ne in cui Padre Cravero diede l'università, improntate sempre
gria scherzosa a se e agli altri to "a tu per tu" con Dio.
prova di grande libertà e equili‑ alla spiritualità degli esercizi e
volte a preparare gradualmente i l'avvicinarsi del suo momento di Padre Carlo Manunza S.J.
brio anche nel relazionarsi con il
potere politico: uomo schivo e giovani all'esperienza della setti‑
modesto, seppe sempre tenersi a mana (per qualcuno perfino il
debita distanza e difendersi da mese) in silenzio a contatto con
chi voleva strumentalizzare la la Parola. Lo scorso anno la casa
sua preziosa attività spirituale ha registrato oltre 1.300 presen‑
legandola a questo o quel carro ze.
politico. Padre Cravero non trascurò, per
Il suo istintivo e umile fastidio le iniziative della casa, la forma‑
per i palcoscenici e le prime file zione e la crescita sua e dei suoi
gli conferiva una impenetrabilità nella spiritualità di S. Ignazio.
radicale a qualsiasi seduzione di Proprio all'inizio degli anni '80,
chi volesse imprigionare la spiri‑ ancora precorrendo i tempi, ini‑
tualità, impedendole di indicare ziò con il suo gruppo gli Esercizi
con libertà il bene comune. Una nella Vita Corrente, oggi EVO,
linea di condotta, la sua, che ha che dopo un periodo di decanta‑
raccolto comunque la stima di zione ripresero all'inizio degli
tutti: ne è prova il recente confe‑ anni '90. Si diffusero in diversi
rimento della cittadinanza ono‑ altri centri della Sardegna, grazie
raria di Cagliari, votato all'una‑ all'impegno tenace ed entusiasta
nimità dal Consiglio Comunale, del non più giovanissimo gesui‑
per il merito di aver dato una so‑ ta, che si recò a lungo con la ne‑
lida formazione culturale, uma‑ cessaria regolarità nei capoluo‑
na e spirituale a tanti membri ghi principali dell'isola. Aprì an‑
che hanno servito la società civi‑ cora una volta realtà che ancora
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Nuntii

I genitori dei “Ragazzi in


Cielo” dal Santo Padre !
l Card. De Giorgi ha infor‑ papà e le mamme dei giovani (Francia). L’udienza sarà pre‑

I
Questo giornale dei giovani è una iniziativa
FIES-NIKODEMO-NICHELINO COMUNITÅ
mato la redazione de “Il (provenienti da quasi tutte le ceduta da un ritiro spirituale
È composto e impaginato - come esercizio didattico -
dalla Piccola Scuola Grafica dell’Accoglienza Nikode-
Vento” che Papa Benedetto regioni d’Italia) per i quali la che si terrà a Roma, per i geni‑
mo: una Comunità di ragazzi che escono dal terribile XVI, quasi certamente nel mag‑ vita è stata avara di anni, e i cui tori che parteciperanno.
disagio del nostro tempo, la tossicodipendenza.
gio di quest’anno, riceverà in nomi si trovano impressi sulla Per informazioni e dettagli po‑
● Non si spedisce in abbonamento ma su richiesta. una udienza speciale i genitori grande Croce eretta dalla FIES tete contattare la sig.ra Lina
● Affida la sua esistenza all’amicizia di chi lo gradi-
sce e alla simpatia delle Case di Esercizi Spirituali. dei “Ragazzi in Cielo”! L’in‑ nel 500° di S. Ignazio di Lojola Delton (lina.delty@alice.it).
● Lettori e Amici sono invitati, ma non obbligati, contro sarà proprio per tutti i sui monti della Valle Stretta Cell. 3392968616.
ad inviare una quota di collaborazione sul
c.c. postale n. 27318104
intestato a Parrocchia SS. Trinità Nichelino
● Se la quota supera le spese, il più verrà offerto
all’Accoglienza dei ragazzi della Nikodemo.

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