Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
PREPARAZIONE DELL’AMBIENTE
Accanto alla Bibbia aperta sul Salmo 139 esporre i foglietti con la versione rivisitata del Salmo
139 (il testo pronto alla stampa si trova allegato alla presente scheda).
5 minuti
ACCOGLIENZA
Saluto e breve scambio di notizie.
40 minuti
RIFLETTENDO
Il Salmo 139 (138) su cui che oggi rifletteremo appartiene alla famiglia dei salmi
sapienziali-didattici, che racchiudono un insegnamento riguardo alla condizione
dell’uomo e che esortano il credente alla meditazione sulla Legge e alla fedeltà ad essa. Si
tratta, comunque, di un salmo speciale e con caratteristiche che lo rendono unico nel suo
genere. Infatti il Salmo 139, più che un’esortazione rivolta all’uomo perché cammini per le
vie del Signore, è un lungo monologo dell’uomo che, rivolgendosi a Dio, descrive quello che
di Dio stesso ha compreso, la sua esperienza di Lui. Nonostante i suoi oltre 2500 anni di età
(questa più o meno è la sua data di composizione), si tratta di un testo attualissimo che
può facilmente esprime anche l’esperienza di Dio dell’uomo del terzo millennio. Ma per
poter dire qualcosa di più di questo capolavoro di poesia e di fede, anzitutto ascoltiamolo.
DIO SA TUTTO DI ME
Il salmo si struttura in 4 strofe così distribuite: vv.1-4 e vv.5-12, dedicati
rispettivamente all'onniscienza e all'onnipresenza di Dio; vv.13-18 dedicati alla creazione
dell'uomo; vv.19-22 dedicati al giudizio divino sugli empi (che noi non commenteremo).
Infine, i vv.23-24 rappresentano la conclusione, espressa sotto forma di supplica al Signore
a cui l’orante riaffida la sua vita e il suo cammino.
Si diceva poc’anzi che questa composizione sapienziale è una lunga meditazione in cui
l’uomo, parlando con Dio, gli racconta ciò che di Lui ha compreso. Vediamo allora di
evidenziare qual è la prima cosa che l’uomo dice di Dio: Signore, tu mi scruti e mi conosci…
Tutta la prima strofa ruota intorno a questa constatazione: Dio sa tutto di me. In questi
versetti si ripetono, infatti, i verbi propri della conoscenza come «scrutare» «conoscere»
«sapere» «penetrare» «comprendere». Altre volte abbiamo avuto modi di dire che la
conoscenza biblica non è il puro e semplice apprendere e capire intellettivo; è una sorta di
comunione tra chi conosce e chi è conosciuto. Ciò vuol dire che il Signore è in intimità con
me, qualunque cosa io faccia, pensi o dica. Sì, Dio conosce tutto: i miei movimenti e le mie
azioni esteriori (quando seggo e quando mi alzo, quando cammino e quando riposo); i miei
movimenti interiori, le intenzioni nascoste, i pensieri, prima ancora che essi siano espressi
012 Scheda …
PCMz
con le parole, gli orientamenti della mia vita (penetri da lontano i miei pensieri, ti sono note
le mie vie, la mia parola non è ancora sulla lingua e già la conosci tutta). Tutto della vita
umana è avvolto in questa misteriosa conoscenza di Dio, difficile da comprendere. Il
salmista, e noi con lui, possiamo affermare con certezza che Dio ci conosce più di quanto
noi possiamo conoscere noi stessi, conosce anche le motivazioni nascoste, inconsce del
nostro agire e del nostro parlare; conosce e capisce, ossia è in grado di “giustificare” il
nostro male, i nostri errori, le nostre devianze perché ne vede le radici profonde che,
spesso, non dipendono direttamente da noi ma dalle ferite che ci sono state inferte da altri,
dalla vita. Dio conosce, capisce, giustifica e può trasformare anche le nostre tenebre in
luce, come è detto pochi versetti più avanti (cfr. v.12).
SI RACCONTA CHE…
1° lettore
Alcun persone senza fede si recarono un giorno da Gesù e gli dissero:
- Maestro, hai detto che la nostra vita viene da Dio, ma non lo abbiamo mai visto, né lo
conosciamo. Mostraci quello che tu chiami Padre perché possiamo avere certezza della sua
esistenza.
Gesù allora prese la parola e disse:
- Ascoltate la parabola dei pesci. I pesci di un certo fiume dicevano tra loro: “Dicono che la
nostra vita venga dall’acqua, ma noi non abbiamo mai visto l’acqua, non sappiamo cosa sia”.
Alcuni tra loro risposero: “Abbiamo sentito dire che in una grotta molto profonda, lontano da
qui, abita un pesce molto sapiente, che sa tutto. Che ne dite se andassimo a trovarlo e gli
chiedessimo che ci mostri l’acqua?”.
Allora alcuni pesci più coraggiosi partirono alla ricerca di quel pesce tanto saggio. Giungendo
alla grotta in cui viveva, gli chiesero che mostrasse loro l’acqua da cui, secondo quel che si diceva,
aveva origine la loro vita. Dopo averli ascoltati pazientemente, il pesce saggio disse: “O pesci stolti!
Nell’acqua voi ci vivete, vi muovete e avete vita! Voi vivete sempre nell’acqua e non lo sapete!”.
La piccola storia ci insegna a scoprire la presenza di Dio in tutto e in tutti. Dio non si può
spiegare, è un Padre che ci ama e che ci chiede di essere corrisposto. Solo amandolo potremo
capirlo. Teniamo il cuore aperto per percepire la sua presenza in tutto, per vederlo e parlare con Lui,
ricevere il suo abbraccio e stare con Lui.
2
012 Scheda …
PCMz
012 Scheda …
PCMz
10 minuti
5 minuti
Pregheremo ogni giorno con il Salmo 139 o con la sua versione rivisitata,
appena proclamata insieme, rinnovando la nostra appartenenza al Signore.
NB: Segue il testo da utilizzare per la preghiera e per l’impegno, che dovrà essere riprodotto in
tante copie quanti sono i partecipanti.
012 Scheda …
PCMz
Voglio cantare, o Padre, il tuo amore per me, Voglio cantare, o Padre, il tuo amore per me,
l’amore tenero di una madre che vigila sui miei passi, l’amore tenero di una madre che vigila sui miei passi,
l’amore forte di un padre che mi guida per i sentieri della vita. l’amore forte di un padre che mi guida per i sentieri della vita.
Il tuo sguardo non mi abbandona mai. Il tuo sguardo non mi abbandona mai.
Tu mi riconosci in mezzo ad una moltitudine, Tu mi riconosci in mezzo ad una moltitudine,
penetri la profondità dei miei pensieri, penetri la profondità dei miei pensieri,
conosci le mie parole prima che io le pronunci. conosci le mie parole prima che io le pronunci.
Sei sempre con me: quando cammino e quando riposo, Sei sempre con me: quando cammino e quando riposo,
quando mi ritiro nell’intimità della mia casa quando mi ritiro nell’intimità della mia casa
e quando lavoro e sto in mezzo agli altri. e quando lavoro e sto in mezzo agli altri.
Tu sei, o Padre, il Signore del mio PRESENTE. Tu sei, o Padre, il Signore del mio PRESENTE.
012 Scheda …