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SCHEDA 008
DIO È AMORE, SERVIZIO E FRATERNITÀ

AMBIENTAZIONE

Una scritta: "DIO è AMORE: chi ama conosce e cammina con Dio".
Un'immagine: quella dei due giovani nell'ultima pagina.

ACCOGLIENZA

20'
Il tempo estivo ci ha fatto riassaporare la vicinanza delle persone, la possibilità di
abbracciarci e riavvicinarci dopo il lungo tempo delle distanze forzate in cui abbiamo
dovuto porre attenzione al nostro modo di relazionarci con i fratelli.
Spesso quando sperimentiamo l’assenza di un valore, ne scopriamo definitivamente la
sua bontà. Crediamo, per questo, che i nostri cuori si siano rafforzati nella convinzione
che realmente Dio è famiglia, è relazione, è amicizia, è amore! E che l’amore si deva
vedere!
Ora possiamo comunicare e condividere, tra noi, un gesto di amicizia che in questo
tempo abbiamo visto: una telefonata, un sorriso dato, un messaggio inviato a una
persona ammalata... Cosa abbiamo sperimentato e vissuto?
Dedichiamo un tempo per la condivisione delle esperienze vissute.

Questa volta desideriamo prepararci alla nostra riflessione con la preghiera di papa
Francesco che troviamo nella sua enciclica:

Preghiera al Creatore

Signore e Padre dell’umanità,


che hai creato tutti gli esseri umani con la stessa dignità,
infondi nei nostri cuori uno spirito fraterno.
Ispiraci il sogno di un nuovo incontro,
di dialogo, di giustizia e di pace.
Stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno,
senza fame, senza povertà, senza violenza, senza guerre.

Comunità Missionaria di Villaregia 1


ll nostro cuore si apra
a tutti i popoli e le nazioni della terra,
per riconoscere il bene e la bellezza
che hai seminato in ciascuno di essi,
per stringere legami di unità, di progetti comuni,
di speranze condivise. Amen.
(Papa Francesco)

RIFLETTENDO

35'

1° lettore: 1Gv 4, 7-21 L'amore fraterno

“Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da
Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo
si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel
mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo. In questo è l'amore: non che noi abbiamo
amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio
propiziatorio per i nostri peccati.
Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore
diventa perfetto in noi. Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi
abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in
lui. Nell'amore non c'è paura; anzi, l'amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha
paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell'amore. Noi amiamo
perché egli ci ha amati per primo.
Se uno dice: «Io amo Dio», ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo
fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto. Questo è il comandamento
che abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo fratello.”

Il brano di Giovanni ci aiuta a capire il senso dell’ultimo capitolo dell’enciclica di papa


Francesco: "Le religioni a servizio della fraternità nel mondo"

Prendiamo soltanto alcuni spunti di riflessione dal capitolo 8:


1. Cercare Dio con cuore sincero
2. L’identità cristiana
3. Il culto a Dio

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1. Cercare Dio con cuore sincero

2° lettore: FT 274

“A partire dalla nostra esperienza di fede e dalla sapienza che si è andata accumulando
nel corso dei secoli, imparando anche da molte nostre debolezze e cadute, come
credenti delle diverse religioni sappiamo che rendere presente Dio è un bene per le
nostre società. Cercare Dio con cuore sincero, purché non lo offuschiamo con i nostri
interessi ideologici o strumentali, ci aiuta a riconoscerci compagni di strada, veramente
fratelli. Crediamo che «quando, in nome di un’ideologia, si vuole estromettere Dio dalla
società, si finisce per adorare degli idoli, e ben presto l’uomo smarrisce sé stesso, la sua
dignità è calpestata, i suoi diritti violati. Voi sapete bene a quali brutalità può condurre la
privazione della libertà di coscienza e della libertà religiosa, e come da tale ferita si
generi una umanità radicalmente impoverita, perché priva di speranza e di riferimenti
ideali”.

“Cercare Dio con cuore sincero, purché non lo offuschiamo con i nostri interessi
ideologici o strumentali, ci aiuta a riconoscerci compagni di strada, veramente
fratelli.”

Sottolineiamo questa frase che pare sia centrale nel pensiero di papa Francesco: è
essenziale ‘cercare Dio con cuore sincero’. Questo ci rende tutti fratelli, sorelle,
compagni/e di strada; ricercatori di libertà e di rispetto dei diritti gli uni degli altri, anche
di coloro che professano una religione diversa dalla nostra. Tutti ricercatori della verita’,
di Dio.
Cercare Dio con cuore sincero ci invita a rendere più vero, e facile, l’incontro con tutti i
fratelli e le sorelle. Avvicinandoci a Dio ci avviciniamo sempre di più tra noi.
Se osserviamo un cerchio con i suoi raggi: avvicinandosi al centro, i raggi si avvicinano tra
loro raggiungendo il punto centrale.
Dio sta al centro ed intorno al cerchio tutti noi uomini e donne. Se camminiamo verso il
centro del cerchio, verso l’interno, dove troviamo Dio, ci accorgiamo che le distanze tra
noi saranno sempre meno. Sino a giungere ad incontrarci tutti in Dio!
Chi cerca Dio con cuore sincero, anche partendo da punti diversi, raggiungerà il vero Dio,
la verità di Dio.

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2. L’identità cristiana
Cercare Dio con cuore sincero, ci invita a cercare gli altri apprezzando la nostra identità
cristiana.

3° lettore: FT 277

“La Chiesa apprezza l’azione di Dio nelle altre religioni, e nulla rigetta di quanto è vero e
santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto quei modi di agire e di
vivere, quei precetti e quelle dottrine che non raramente riflettono un raggio di quella
verità che illumina tutti gli uomini. Tuttavia come cristiani non possiamo nascondere che
se la musica del Vangelo smette di vibrare nelle nostre viscere, avremo perso la gioia che
scaturisce dalla compassione, la tenerezza che nasce dalla fiducia, la capacità della
riconciliazione che trova la sua fonte nel saperci sempre perdonati-inviati. Se la musica
del Vangelo smette di suonare nelle nostre case, nelle nostre piazze, nei luoghi di lavoro,
nella politica e nell’economia, avremo spento la melodia che ci provocava a lottare per la
dignità di ogni uomo e donna. Altri bevono ad altre fonti. Per noi, questa sorgente di
dignità umana e di fraternità sta nel Vangelo di Gesù Cristo. Da esso scaturisce per il
pensiero cristiano e per l’azione della Chiesa il primato dato alla relazione, all’incontro
con il mistero sacro dell’altro, alla comunione universale con l’umanità intera come
vocazione di tutti".

“Altri bevono ad altre fonti. Per noi, questa sorgente di dignità umana e di fraternità
sta nel Vangelo di Gesù Cristo.”

Questa è la certezza dei cristiani, di noi cattolici. Vivendo il Vangelo della gioia, il Vangelo
di Gesù potremmo testimoniare la Verità della nostra fede: in Gesù Cristo, nato da Maria
Vergine, morto e risorto per ciascun uomo, c’è la salvezza.

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3. Il culto a Dio

4° lettore: FT 281-283

"Tra le religioni è possibile un cammino di pace. Il punto di partenza dev’essere lo


sguardo di Dio. Perché Dio non guarda con gli occhi, Dio guarda con il cuore. E l’amore
di Dio è lo stesso per ogni persona, di qualunque religione sia. E se è ateo, è lo stesso
amore. Quando arriverà l’ultimo giorno e ci sarà sulla terra la luce sufficiente per poter
vedere le cose come sono, avremo parecchie sorprese!"
"Il culto a Dio, sincero e umile, porta non alla discriminazione, all’odio e alla violenza, ma
al rispetto per la sacralità della vita, al rispetto per la dignità e la libertà degli altri e
all’amorevole impegno per il benessere di tutti». In realtà, «chi non ama non ha
conosciuto Dio, perché Dio è amore» (1 Gv 4,8).”

“Perché «Dio non guarda con gli occhi, Dio guarda con il cuore. E l’amore di Dio è lo
stesso per ogni persona, di qualunque religione sia.”

Dio ama ogni uomo e ogni donna così com’è, perché figlio/a.
Dio guarda con gli occhi del cuore, con il suo amore di Padre, senza distinzioni. Guarda
con benevolenza chi opera il bene, chi ama e cerca la verità.
Siamo noi esseri umani, che fuori dalla fede in Lui, non percepiamo il suo amore e non
percepiamo la gioia di sentirlo Padre. Saremo sempre insoddisfatti, infelici!

PER CONDIVIDERE INSIEME

15'

Cosa pensi quando incontri un fratello che professa un’altra religione?


Senti che Dio è Padre di tutti?
Dio è Amore, cosa senti quando vedi un gesto di bontà che un fratello vive?

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PER CONCLUDERE

5'

Preghiera cristiana ecumenica

Dio nostro, Trinità d’amore,


dalla potente comunione della tua intimità divina
effondi in mezzo a noi il fiume dell’amore fraterno.
Donaci l’amore che traspariva nei gesti di Gesù,
nella sua famiglia di Nazaret e nella prima comunità cristiana.
Concedi a noi cristiani di vivere il Vangelo
e di riconoscere Cristo in ogni essere umano,
per vederlo crocifisso nelle angosce degli abbandonati
e dei dimenticati di questo mondo
e risorto in ogni fratello che si rialza in piedi.
Vieni, Spirito Santo! Mostraci la tua bellezza
riflessa in tutti i popoli della terra,
per scoprire che tutti sono importanti,
che tutti sono necessari, che sono volti differenti
della stessa umanità amata da Dio. Amen.
(Papa Francesco)

In questo tempo, nei prossimi giorni, ci possiamo impegnare e dare un


sorriso accogliente ad un fratello o una sorella straniera, non solo europea
ma di ogni continente e, nella misura del possibile, cerchiamo di stabilire
un semplice rapporto con qualcuno/a.
Coltiviamo, e ‘piantiamo’, nel nostro piccolo mondo germogli di fraternità.

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