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Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (cov. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCBRagusa Pubbl. inf.

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PERIODICO D’INFORMAZIONE MAGGIO 2023


DELLA DIOCESI DI RAGUSA ANNO XXXVIII - N. 683

Pentecoste
Spirito Santo come fuoco, vento e acqua
PENTECOSTE
3 Spirito Santo come fuoco, vento e acqua
Mario Cascone

IN DIOCESI
4 Polmoni di spiritualità e di preghiera

Sommario
6 “Noi… la parte migliore”
Valeria Di Matteo
7 Educare alla gioia dell’Amore
Periodico iscritto Pino e Maria Silvia Petrolito
8 Un’ecologia integrale della sessualità
Delizia e Nicandro Prete con padre Tonino Puglisi
10 Istituto del Sacro Cuore in festa
Reg. Trib. RG n.71 del 6.12.1977 Suor Graziella Viscosi, scgr
ROC n. 1954 11 Via Lucis, in cammino con il Risorto
Pina Andrieri
Direttore Responsabile 12-13 BREVI DALLA DIOCESI
Mario Cascone 14 Maria e le prime comunità cristiane
Sac. Giovanni Cavalieri
Condirettore 16 Via Lucis, in cammino con il Risorto
Alessandro Bongiorno
Pina Andrieri
In redazione, segreteria e
amministrazione CHIESA e SOCIETÀ
Gabriella Chessari 17 Una scuola a misura di ognuno
Via Roma, 109 Ragusa Elisabetta e Desirè
Tel. 0932646419 18 Parlare e Comunicare
insieme@diocesidiragusa.it Emanuele Occhipinti
Stampa 20 Giornata diocesana dei Nuovi stili di vita
Non solo libri srl Marianna Occhipinti e Fabrizio Iacono
nonsololibrisrl@gmail.com 22 La conversione ecologica è una conversione comunitaria
Marianna Occhipinti e Fabrizio Iacono
Impaginazione a cura di
Gabriella Chessari
23 Il senso religioso di don Giussani
Mario Tamburino
Numero chiuso 24 La scelta del bivio
22 maggio 2023 Enrico Giordano
25 Scelta di vita
Carmelo Ferraro

ATTUALITÀ
28 Dalla marginalità all’integrazione
Vincenzo La Monica
Direttore 29 A Ragusa, Comiso e Acate un voto di responsabilità
Emanuele Occhipinti 30 Vittoria ha bisogno di tutti
Maria Teresa Gallo
Assistente Siprituale 31 L’identità è divisiva? Forse
Giuseppe Di Corrado Saro Distefano
32 Il Primo Maggio ad Acate
Segreteria e amministrazione Vito Piruzza
Gabriella Chessari 33 Dal barcone a un’impresa tutta loro
Tel. 0932646460 Saro Distefano
comunicazioni sociali@ 34 A Vittoria nuova biblioteca all’istituto Marconi
diocesidiragusa.it Alessandro Dibenedetto

www.diocesidiragusa.it Un Amico in cucina


Diocesi di Ragusa 35 Rubrica a cura di Emiliano Amico
in3

Pentecoste
Spirito Santo come fuoco, vento e acqua

P
entecoste: lo Spirito Santo zione e fa spazio all’irruzione di Dio tra abbracciano come fratelli dell’Unige-
scende sulla Chiesa e le dona il noi. Forza avvolgente, turbine a cui non nito Figlio e formano la Chiesa.
vigore apostolico dell’annuncio resiste il nostro peccato. Purificazione, Acqua di vita è lo Spirito, che zam-
pasquale a tutte le genti. Grazie al dono spesso dolorosa, dei nostri difetti con- pilla per la vita eterna. Acqua che
dello Spirito la Chiesa può proclamare geniti. Soffio di vita, che dona le ali alla sgorga dal costato di Cristo per rifluire
agli uomini che Cristo è risorto e che nostra speranza e ci fa respirare a pieni nel petto dei credenti-redenti come so-
solo in lui si può ottenere la salvezza. polmoni l’aria sempre fresca della vita stegno al loro pellegrinare nel deserto.
Vero compimento della Pasqua, la Pen- in grazia. Acqua che lava ogni sozzura, acqua che
tecoste inaugura la missione della Acqua viva è il Divino Spirito. Sor- purifica da ogni colpa, individuale e col-
Chiesa, la quale si presenta al mondo gente inesauribile di grazia, da dove lettiva. Acqua sempre fresca, che pe-
come sacramento universale di salvezza nasce la grazia. Inizio increato di ogni rennemente allieta la giovinezza di
e strumento di unità di tutto il genere generazione nell’amore. Fonte di vita, questa Chiesa e la rende bella.
umano. Fuoco d’amore è lo Spirito dove si rigenerano i figli del Padre e si Mario Cascone
Santo. Fiamma viva, che rischiara il
cammino della nostra Chiesa e costan- Al santuario di Gulfi e in ogni comune
le celebrazioni della Pentecoste
temente la guida verso le mète più alte,
strappandola al quotidiano grigiore
della mediocrità. Vampa che “in-
fiamma” i cuori e li slancia verso le vette
vertiginose dell’incontro con Dio.
D omenica 28 maggio 2023, le aggregazioni laicali della Diocesi celebre-
ranno la Pentecoste al Santuario Maria SS. di Gulfi. «Le aggregazioni lai-
cali Compagni di Viaggio per una Chiesa sinodale» è il tema scelta quest’anno
Fuoco è lo Spirito, che “accende” il in piena sintonia con lo spirito del Sinodo che sta impegnando anche la nostra
desiderio dell’unità e compone le diffe-
Chiesa. L’appuntamento è alle 17. Dopo un momento di accoglienza, si atten-
renze in uno sforzo, mai conchiuso, di
derà l’arrivo della Croce della Giornata mondiale della Gioventù. Successiva-
comunione. Fiamma d’amore, che ci fa
rifuggire dall’uniformità appiattente e mente spazio ad alcune testimonianze e rappresentazioni che precederanno,
ci fa scoprire la diversità come ric- alle 19.30, la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo monsignor Giu-
chezza. Lingua di fuoco, che consente seppe La Placa.
a tutti di dire le parole dell’amore. Il giorno prima, sabato 27 maggio, veglie di Pentecoste in tutte le città della
Fuoco sempre vivo è lo Spirito di Diocesi di Ragusa: a Ragusa alle 20:30 nella cattedrale San Giovanni Battista,
Dio, che brucia le nostre passioni di- presieduta dal vescovo monsignor Giuseppe La Placa; a Marina di Ragusa,
sordinate e incenerisce le nostre me- alle 20.00, nella chiesa di Santa Maria di Portosalvo; a Comiso alle 20:30,
schinità, le cattiverie, le ipocrite
nella parrocchia Santi Apostoli; a Santa Croce C., alle 18.30, nella parrocchia
“facciate”. Fiamma luminosissima, che
San Giovanni Battista; a Vittoria, alle 20:30, nella parrocchia Spirito Santo;
mette a nudo i nostri volti e ci costringe
a buttare giù le maschere dei nostri a Chiaramonte alle 19:30, nella parrocchia S. Maria La Nova; a Giarratana,
ruoli acquisiti. Vento gagliardo è lo alle 20:30, nella parrocchia Maria SS. Annunziata e San Giuseppe; a Monte-
Spirito, che spazza via ogni presun- rosso, alle 20:00, nella parrocchia San Giovanni Battista.
in 4 DIOCESI Cappelle dell’adorazione eucaristica

Polmoni di spiritualità e di preghiera


Don Gianni Mezzasalma nuovo coordinatore diocesano

I
l vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, ha Il primo appuntamento sarà a carattere cittadino in occa-
nominato don Gianni Mezzasalma coordinatore dioce- sione della solennità del Corpus Domini. Il secondo sarà
sano per le cappelle dell’adorazione eucaristica conti- fatto nel mese di luglio e riguarderà tutti gli adoratori della
nuata. Insieme ad una equipe rappresentativa delle sei diocesi e le comunità parrocchiali. Sono circa un migliaio i
cappelle dell’adorazione eucaristica continuata presenti in fedeli che si alternano nell’adorazione perpetua davanti a
diocesi, avrà il compito di progettare e programmare un cam- Gesù Eucarestia nella nostra Diocesi.
mino di formazione comune per gli adoratori e di promuo- Le cappelline di adorazione eucaristica continuata sono
vere e favorire la crescita delle cappelle, in comunione e sei. La prima nata nel 2008 è San Vito a Ragusa di adora-
sinergia con i parroci, gli assistenti spirituali e le comunità zione eucaristica perpetua, notte e giorno, sempre aperta.
cristiane di riferimento. L’adorazione eucaristica infatti è il Poi ci sono le cappelle dell’adorazione eucaristica continua
prolungamento della Celebrazione Eucaristica e il suo punto di “San Giuseppuzzu” a Comiso, Tabor di Vittoria, le cap-
di arrivo e vuole essere lievito di spiritualità e polmone di pella di Marina di Ragusa, di Monterosso Almo e della par-
preghiera per dare ossigeno all’attività pastorale e missiona- rocchia San Giuseppe Artigiano di Ragusa.
ria della comunità diocesana. Il vescovo aveva annunciata la sua intenzione nel corso
della catechesi quaresimale. «Dobbiamo ringraziare il Si-
gnore – aveva detto in quella circostanza – per questa nostra
Chiesa locale fortemente radicata nella spiritualità Eucari-
stica. Ne sono testimonianza le nostre carissime suore del
Sacro Cuore, le Monache Carmelitane (Madre Candida), ma
anche il valore che viene attribuito all’adorazione eucaristica
in tutte le nostre parrocchie, nonché la presenza di sei cap-
pelle dell’Adorazione perpetua con oltre 1000 adoratori».
Quando si parla di adorazione eucaristica perpetua non si
può non ricordare don Salvatore Tumino. Il 7 ottobre del
1988, in un saloncino della cattedrale, diede inizio a questa
pratica. Tutti i giorni dalle ore 9,30 alle 20,30 a turno, dei
laici si alternavano per mantenere continua l’adorazione
della Santissima Eucaristia. Il sogno di don Salvatore era
però che l’adorazione si perpetuasse giorno e notte ininter-
rottamente, per 365 giorni all’anno. Dal 2 febbraio 2008
questo sogno si è realizzato: da allora nella chiesetta di San
Vito, a Ragusa, si alternano centinaia di fedeli dinanzi alla
Santissima Eucaristia, permettendo che in qualsiasi mo-
mento della giornata ci si possa prostrare davanti a Gesù.
Don Salvatore riteneva questa forma di preghiera non solo
un nutrimento indispensabile per il cammino spirituale ma
anche una forma efficace di evangelizzazione. Così, anche
oggi chiunque può fermarsi alla presenza di Gesù, anche solo
per una breve pausa, magari prima di recarsi al lavoro, o sem-
plicemente mentre sta passeggiando per il centro della città.
Chiunque sa, che in qualsiasi giorno, sia feriale che festivo,
e in qualsiasi ora, sia di notte che di giorno, le porte di una
in
5

Nella foto a sinistra la chiesa di San Vito a Ragusa, nella foto sopra l’equipè diocesana, -
nella foto in basso l’ adorazione perpetua nella cappella di San Vito

piccola chiesetta sono sempre aperte per accogliere chiun-


que. E da Ragusa questa pratica si è poi estesa anche alle altre
cappelle dell’adorazione eucaristica sorte in Diocesi.
«Le cappelle dell’adorazione eucaristica – afferma don
Gianni Mezzasalma – vogliono essere una scuola pratica di
preghiera e come “santuari eucaristici” dove i fedeli che ce-
lebrano l’Eucaristia hanno la possibilità di andare per pre-
gare alla presenza del Santissimo Sacramento solennemente
esposto, per trovare ristoro e alimentare la vita e la santità
della Chiesa tutta. La Congregazione per il Clero con una
nota esplicativa del 2007 sulla esortazione apostolica Sacra-
mentum Caritatis di Papa Benedetto XVI ne raccomanda la
diffusione ed essa stessa chiama questi luoghi “santuari eu-
caristici”. Attualmente ci sono in diocesi più di 1000 per-
sone che hanno preso l’impegno di un ora settimanale di
adorazione, svolgendo un servizio non solo a se stessi ma a
tutti coloro che potranno andare a pregare in questi luoghi
sempre aperti al culto dei fedeli. Questa modalità di pre-
ghiera non si oppone alla adorazione eucaristica comunitaria
che si fa nelle singole parrocchie in orari settimanali stabiliti,
ma – spiega don Gianni – si pone in continuità con essa. Il
cammino cristiano che trova il suo fondamento nell’Eucari-
stia Celebrata si prolunga nell’adorazione eucaristica e in
essa trova il suo culmine. L’appartenenza alla comunità, la
Celebrazione Eucaristica in comunità e l’adorazione eucari-
stica che segue non è mai un fatto privato, ma un esperienza
ecclesiale e comunitaria che edifica tutta la Comunità cri-
stiana, a beneficio della salvezza dell’intera umanità».
in 6 DIOCESI Festa dei cresimandi a Comiso

“Noi… la parte migliore”


I
l modo di dire “Qual buon vento ti porta?” non sempre Il vescovo Giuseppe ha richiamato alla mente dei cresi-
è valido perché, a volte, il vento soffia talmente forte da mandi i sette doni dello Spirito Santo, doni che saranno per
non poterlo definire buono. Il vento è volubile, capric- loro i mezzi per trasmettere l’Amore di Dio, che li aiuteranno
cioso ed indeciso, proprio come i nostri adolescenti! A volte, a fare le scelte migliori e a superare le sfide del futuro.
scherza con i suoi volteggi, a volte si infuria in un nonnulla, «Cari ragazzi – ha detto il vescovo – testimoniare l’Amore
altre trascina tutto e tutti… è instabile, lo sappiamo, come di Dio non è facile, richiede impegno, servizio e sacrificio
gli adolescenti, che non sanno cosa fare della loro vita perché ma innanzitutto richiede gioia, quella gioia che ho visto negli
non sanno ancora cos’è la vita. Essi, invece, si sentono grandi occhi e sui visi dei giovani organizzatori e negli animatori
e si atteggiano a piccole star e super eroi oppure, ancora in- che hanno donato tempo e forze per realizzare questa festa,
timoriti, si rifugiano in atteggiamenti infantili. gioia che si è trasformata in momenti di ansia e preoccupa-
Come gestire i ragazzi di oggi, specialmente se sono un zione allorquando in una mattinata si è dovuto reimpostare
migliaio e provenienti da varie realtà e situazioni pastorali e il tutto adattando l’evento secondo l’opzione di riserva pre-
sociali? Non è certo impresa facile e se poi ci si mette in vista, abbozzando alla meglio le attività preparate con tanta
mezzo il vento di Comiso la cosa si complica alquanto! minuziosa attenzione nei minimi particolari. Ma non hanno
Erano mille i ragazzi che con entusiasmo hanno aderito alla mollato, si sono prodigati a fare e dare il meglio, questa è la
Festa dei Cresimandi/Cresimati 2023, organizzata per il 13 forza del cristiano, la forza e la fede di Marta e Maria che si
maggio, dal titolo “Noi…la parte migliore” ,in tema con i fondano insieme».
Cantieri Sinodali di Betania, pensata in modo da riproporre I ragazzi e i catechisti che li accompagnavano hanno capito
gli atteggiamenti di Marta e Maria tradotti in giochi di acco- ed apprezzato? Certamente sì, ma non si riesce mai ad ac-
glienza e collaborazione. Era stata preparata per i nostri ra- contentare tutti. La maggior parte dei ragazzi si è divertita,
gazzi una festa in grande, bella, impegnativa, nuova e alcuni si sono annoiati ed altri, addirittura, si sono quasi ac-
movimentata, non una festa che li avrebbe visti spettatori se- capigliati! Sono così i ragazzi, sono come il vento, ma quello
duti sugli spalti di un palazzetto dello sport. Una festa che si che noi auguriamo per loro è che soffi sempre su di essi il
doveva svolgere nelle piazze, tra le case della città, all’ombra vento dolce, caldo e, all’occorrenza, impetuoso, dello Spirito
delle chiese; avrebbero dovuto attraversare le vie di Comiso, Santo!
fino alla villa comunale. Ma a causa del vento la festa si è La festa, nonostante il vento, è stata segno tangibile di una
svolta all’interno del palazzetto dello sport. giovanissima e vitale Chiesa Sinodale della Diocesi ragusana,
I ragazzi che hanno partecipato alla festa sono, come ha riflesso di una Chiesa che spera e crede nei ragazzi, Chiesa
detto loro il Vescovo, la parte migliore delle loro famiglie, che si agita come Marta ma che si affida e confida nel Signore
della società e, particolarmente lo sono della Chiesa perché, come Maria. Un grazie particolare al vescovo Giuseppe, a
in primo luogo, sono la parte migliore che Dio si è scelta don Marco Diara e all’Equipe degli organizzatori della Festa.
come testimone del Suo Amore. Valeria Di Matteo
Giornata diocesana della famiglia DIOCESI
in7

Educare alla gioia dell’amore


D
omenica 7 maggio, presso la parrocchia Resurre- coppia, della differenza sessuale come chiamata alla rela-
zione di Vittoria, si è tenuta la Giornata diocesana zione. La giornata ha quindi visto la seconda tappa del labo-
della Famiglia, sul tema “Educare alla gioia del- ratorio “Il corpo racconta”, riservato a 10 mamme e alle loro
l’amore”. figlie preadolescenti. Le fanciulle sono state aiutate a decli-
La giornata, promossa dall’Ufficio diocesano per la pasto- nare la visione della teologia del corpo di Giovanni Paolo II
rale della Famiglia, ha provato a rispondere al bisogno for- nella concretezza delle relazioni familiari, inoltre hanno
mativo di tanti sul tema delicato e urgente dell’educazione avuto l’opportunità di riflettere insieme alle loro madri sui
all’amore. Durante la santa messa, il nostro vescovo, monsi- segreti della femminilità e della fertilità, nonché sono state
gnor Giuseppe la Placa, ha espresso la gioia di ritrovarsi in- invitate a guardare con stupore a quelli che sono i segni del-
sieme alle 350 persone presenti, a «vivere, con l’amore visibili nel loro corpo che sta cambiando.
corresponsabilità e nel servizio alle altre famiglie, la nostra Contemporaneamente i partecipanti alla Giornata hanno
appartenenza alla Chiesa». A conclusione della santa messa, avuto la possibilità di visitare gli stand allestiti dai due con-
i 20 animatori che durante l’anno hanno frequentato il per- sultori familiari di ispirazione cristiana di Ragusa e di Vitto-
corso formativo Amoris Laetitia, curato dall’Ufficio Fami- ria. È seguita la visione di un video, “Educare il cuore”, che
glia, hanno ricevuto il mandato del vescovo, che li a invitati racconta di un’esperienza di educazione affettiva vissuta a
a «percorrere la via che è Gesù, a seguire i suoi passi nel dono scuola, analizzata grazie al dibattito guidato da Agata Pisana,
totale di sè, scoprendo il contributo che ognuno di loro può presidente della Confederazione siciliana dei consultori fa-
dare alla bellezza del corpo di Cristo che è la Chiesa». miliari di ispirazione cristiana.
Dopo la messa, i relatori provenienti dalla diocesi di Fi- Si è vissuto, tra i presenti, un bel clima di comunione e di
denza, Camilla ed Enrico Mattei, hanno tenuto una lectio grande interesse e coinvolgimento nel vedersi proiettati, in
magistralis su “Quali itinerari educativi per una ecologia in- un autentico cammino sinodale, verso un impegno di servi-
tegrale della sessualità?”, aiutando i presenti a riflettere sul zio appassionato nell’importante ambito dell’educazione
senso del dono di sè, nella logica di una sessualità vissuta all’affettività. È importante infatti che tutti gli uffici dioce-
nella pienezza d’amore. Nel frattempo, sugli stessi temi, i sani, in sinergia, rispondano a quella che appare oggi come
figli dei presenti accompagnati dall’equipe di Animatema di un’emergenza educativa e una chiamata comune: orientare
famiglia, hanno seguito un percorso parallelo, avviato appo- ed accompagnare i nostri giovani verso la scoperta della bel-
sitamente per loro, in cui hanno potuto riflettere, con il loro lezza relativa all’affettività.
linguaggio, sul senso dell’accoglienza, della tenerezza, della Pino e Maria Silvia Petrolito
in 8 DIOCESI Giornata diocesana della famiglia

Un’ecologia integrale della sessualità


Come progettare insieme piste pastorali educative
e nuovi itinerari di preparazione alla vita matrimoniale

P
apa Francesco, nella sua lettera cietà e che attende risposte concrete, parazione remota alla vita matrimo-
rivolta ai partecipanti al conve- creative e coraggiose, come si evidenzia niale, sin dalla più tenera età. Non si
gno internazionale “La rivolu- in Amoris laetitia, a proposito dell’edu- tratta di un ideale astratto, è un ideale
zione di Billings 70 anni dopo”, scrive: cazione sessuale (n.284). C’è bisogno di bene che è possibile sperimentare
«Una seria educazione in questo senso di una nuova rivoluzione nella menta- come persone nuove in Cristo!
appare oggi necessaria, in un mondo lità: scoprire la bellezza della sessualità Come ci ha ricordato la nostra rela-
dominato da una visione relativistica e umana sfogliando il grande libro della trice durante il suo intervento, la ses-
banale della sessualità umana. Essa natura; imparare a rispettare il valore sualità umana dice di una
chiede invece di essere considerata del corpo e della generazione della vita, complementarietà che ci porta a vivere
entro uno sguardo antropologico ed in vista di autentiche esperienze di l’esperienza di Essere una sola carne;
etico, in cui le questioni dottrinali siano amore familiare. nel Sacramento del Matrimonio il corpo
approfondite senza semplificazioni in- Su questi temi abbiamo riflettuto, personale degli sposi diviene un luogo
debite né rigide chiusure… Di fatto si come uffici diocesani in un cammino teologico, cioè un luogo sacro, abitato
sta perdendo di vista il nesso tra la ses- comune, grazie al contributo di Camilla da Cristo Gesù e, come ha indicato
sualità e la vocazione fondamentale di Marenzoni della diocesi di Fidenza, no- Paolo VI in Humane Vitae, non è pos-
ogni persona al dono di sé, che trova stra ospite alla giornata diocesana della sibile scindere il significato unitivo e
una peculiare realizzazione nell’amore Famiglia. Scoprire che come comunità procreativo dell’atto coniugale, un atto
coniugale e familiare». educante in Cristo siamo chiamati ad che, nella sua potenzialità, può rendere
Questa verità, pur inscritta nel cuore educare alla verità dell’amore – in una donna una madre e un uomo un
dell’essere umano, per esprimersi in quanto non siamo fatti per una vita di padre, l’uno attraverso l’altra, per par-
modo pieno richiede un percorso edu- sopravvivenza ma per una vita da risorti, tecipare nella storia alla creazione di
cativo. Si tratta di un’urgenza che inter- una vita in cui vivere l’amore come Dio. In questa visione, l’educazione è
pella la Chiesa e tutti coloro che hanno dono di sè – ci ha dato la spinta per pro- un compito urgente, appartiene all’
a cuore il bene della persona e della so- gettare insieme nuovi itinerari di pre- ecologia umana. Papa Francesco nella
Lettera Enciclica Laudato Si’ al n.155
dice: «L’ecologia umana implica anche
qualcosa di molto profondo: la necessa-
ria relazione della vita dell’essere
umano con la legge morale inscritta
nella sua propria natura (…) che deve
rispettare e che non può manipolare a
piacere (…). Imparare ad accogliere il
proprio corpo, ad averne cura e a ri-
spettare i suoi significati è essenziale
per una vera ecologia umana. Anche ap-
prezzare il proprio corpo nella sua fem-
minilità o mascolinità è necessario per
poter riconoscere sé stessi nell’incon-
tro con l’altro».
in 9

In tale visione, il dibattito con Camilla zione con una proposta che sappia pre- sappiano riscoprire il valore delle virtù
Marenzoni, esperta in itinerari educa- sentare e motivare la bellezza dell’inse- come risorse che potenziano le “facoltà
tivi per adolescenti in tema di affettività, gnamento evangelico sull’amore e sulla dell’anima”.
ci ha confermati sulla necessità di pro- sessualità umana, contrastando il dif- Non ci resta allora che costruire alle-
muovere delle piste pastorali nuove fuso analfabetismo affettivo». In questa anze significative tra la pastorale della
come vere proposte educative, una visione, l’educazione avviene attraverso famiglia e la pastorale vocazionale, ca-
delle quali il laboratorio “Il corpo rac- un rinnovato impegno di tutta la techistica e giovanile – la festa dioce-
conta”, che ha come sfondo il triplice Chiesa, perché il soggetto che educa è sana è stata solo un inizio – ci
significato del corpo nella teologia del tutta la comunità ecclesiale (n.35-51). auguriamo di proseguire in un cam-
corpo di Giovanni Paolo II e che ri- Un’educazione all’amore, cosi pensata, mino di sinergia e feconda collabora-
sponde a tre domande esistenziali im- richiederà la valorizzazione di questi zione, perché senza una comunità non
portanti: chi sono io? da dove vengo? temi nei percorsi di iniziazione cri- si educa, ci vuole un intero villaggio!
verso dove vado? stiana dei nostri figli, nonché la promo- Delizia e Nicandro Prete,
Ed ecco che allora, percepirci neces- zione di percorsi di vita buona che con Padre Tonino Puglisi
sariamente figli di una relazione
d’amore di un padre e di una madre ci
porta con fede a riconoscere che siamo
figli di Dio, ma siamo anche nella com-
plementarietà proiettati ad una dimen-
sione sponsale. Il corpo ha un
significato sponsale e generativo, ed è
fondamentale ricordarlo per non smar-
rirci.
È importante dunque, come comu-
nità cristiana, riscoprire il valore degli
orientamenti pastorali della Cei per il
decennio 2010-2020, che, al n.54, ci
invitano ad Educare alla vita buona del
Vangelo: «È urgente accompagnare i
giovani nella scoperta della loro voca-
in10 DIOCESI Vita religiosa

Istituto del Sacro Cuore in festa


I voti perpetui di sr Delice, sr Henriette, sr Emma,
sr Sushimita, sr Maria Gloria e sr Eucharia

«M
i hai chiamato? Eccomi povera, detenuta, espressione aposto- generosa». Ognuna di noi, consapevole
Signore!». È la risposta lica, del Dono-Carisma, che lo Spirito di operare nel nome di Gesù Cristo,
che il giovane Samuele ha donato alla nostra Beata Madre Fon- con la forza e la potenza del Suo Spirito,
(1Sam. 3,10) diede a Dio in quella fa- datrice Maria Schininà e che ognuna di è impegnata a mostrare, con lo speci-
mosa notte del suo mandato a Profeta noi ha ricevuto ed è stata chiamata a vi- fico della nostra femminilità, il primato
d’Israele. La stessa risposta, che le no- verlo, nell’Istituto da Lei fondato. di Dio, con la gioia e la certezza di es-
stre giovani sei sorelle: Sr. M. Delice Il vescovo, nella sua omelia, citando sere un «canale della sua Tenerezza
Esthelle, Sr. Henriette, Sr M. Emma, Sr il testamento spirituale della Beata Materna», che raggiunge non solo tutte
M. Sushmita, Sr M. Gloria e Sr. M. Eu- Maria Schininà “Amate, amatevi. le sorelle e i fratelli che la divina prov-
charia, hanno pronunciato in perpetuo Amate Gesù, amate le anime”, ha sot- videnza ci fa incrociare con la missione
il 9 maggio nella cattedrale San Gio- tolineato che: «quest’amore esige che apostolica, ma attraverso la preghiera
vanni Battista di Ragusa, alla presenza si realizzi nella Comunità in cui si è in- raggiungere tutta l’umanità e conti-
del vescovo della Diocesi, monsignor seriti: non si possono amare i poveri, gli nuare, un giorno dal Cielo, a far sentire
Giuseppe La Placa e nelle mani della emarginati etc,. se non si è capaci di i battiti del Cuore di Cristo che non
Madre Generale Sr. Ester Mazzara. amare e servire giorno per giorno le so- cessa mai di donare il suo Amore mise-
Con i voti evangelici di castità, povertà relle della propria Comunità e della ricordioso a tutti i suoi figli, specie più
e obbedienza, la persona si lega con propria Famiglia Religiosa». lontani.
vincolo speciale a Gesù Cristo, per ap- Inoltre con paterna fermezza, rivol- Con sentimenti di gratitudine, ci au-
partenergli totalmente e divenire cosi gendosi alle sorelle Juniores, ha riba- guriamo di non cessare mai di essere,
“una lode della Gloria e dell’Amore Mi- dito: «Questa nostra Chiesa ha bisogno in questa Chiesa particolare, «il canale
sericordioso di Dio” che si concretizza del vostro annuncio, della vostra testi- della Tenerezza dell’Amore Misericor-
nell’amore verso tutta l’umanità, nel monianza. Mostrateci l’Amore di Dio dioso del Cuore di Cristo», e consape-
nostro specifico di Suore del Sacro con l’entusiasmo del vostro generoso voli dei nostri limiti ci affidiamo alla
Cuore, verso quell’umanità più somi- servizio ai poveri e ai bisognosi. Ab- guida, alla cura, alla preghiera del suo
gliante a Gesù Crocifisso, perché emar- biamo bisogno non di discorsi, ma di Pastore e dei suoi ministri.
ginata, abbandonata, orfana, malata, esempi di vita, di donazione concreta e Suor Graziella Viscosi, scgr
San Giuseppe Artigiano DIOCESI 11
in
Via Lucis, in cammino con il Risorto
G
iovedì 27 aprile, alle 16.30, tutti i ragazzi del cate- trare Gesù, conoscerlo, amarlo e desiderare di camminare
chismo della parrocchia San Giuseppe Artigiano di accanto a lui per tutta la vita.
Ragusa hanno vissuto, per la prima volta, un’espe- Lumen Christi! Cristo luce del mondo, queste due espres-
rienza molto significativa attraverso la preghiera della Via sioni mi frullavano in testa mentre attendevamo l’inizio del
Lucis. Una preghiera per riscoprire gli eventi della vita di pio esercizio della Via Lucis. Ho invocato per noi catechisti,
Cristo e della Chiesa nascente dalla risurrezione di Gesù alla per i sacerdoti e per i ragazzi lo Spirito Santo chiedendo di
Pentecoste. illuminare i nostri cuori e le nostre menti per comprendere
Con la Via Lucis ci siamo messi in cammino con il Risorto e poter vivere sulle orme di Gesù. Non nascondo che mi sono
e, in simmetria alla Via Crucis in Quaresima, abbiamo vis- sentita rapita e quasi trasportata sui luoghi degli avvenimenti
suto quattordici tappe: dal sepolcro vuoto alla discesa dello della risurrezione. Incredula e piangente ho sentito che Gesù
Spirito Santo nel giorno di Pentecoste. Abbiamo vissuto un è davvero risorto nel mio cuore e nella mia vita, così come at-
bellissimo momento di preghiera: le 14 tappe, indicate da traverso il Battesimo, sacramento pasquale, siamo passati
cartelloni illustrativi, sorretti da 14 ragazzi; le catechiste dalle tenebre del peccato alla luce della grazia. Quante volte
hanno avuto il compito di proclamare il brano del Vangelo e nella nostra vita cerchiamo Gesù che abbiamo smarrito,
ai ragazzi è stata affidata la lettura di una riflessione sul brano siamo Maddalena, siamo Tommaso, siamo i discepoli di Em-
preparata da loro stessi insieme alle catechiste; infine la pre- maus. Mi ha colpita la dodicesima tappa “Il Risorto affida ai
ghiera del sacerdote e un ritornello di un canto pasquale per discepoli la missione universale”: io piccola ed insignificante
assaporare la tappa. Abbiamo concluso la nostra Via Lucis creatura ho il compito datomi da Gesù di portarlo nel mondo.
con il rinnovo delle promesse battesimali, per ringraziare Penso e soffro per le tante volte che vedo me e tanti cristiani
Dio Padre che continua a chiamarci alla sua luce. Inoltre, ad allontanarci dalla santità che Dio ci dona e dalla comunione
ogni ragazzo è stato consegnato un lumino, acceso al cero e dalla fraternità. La Pasqua, la Resurrezione di Cristo non
pasquale: un segno e un’immagine molto bello ed evocativo può essere solo una festa di calendario, o una ricorrenza an-
sulla necessità di illuminare la nostra vita con la luce del Cri- nuale come tante altre, ma uno stile di vita per tutta la vita.
sto Risorto. Numerosa la partecipazione e soprattutto silen- Mi piacerebbe che questa pia devozione venisse proposta
ziosa e sentita, anche diversi genitori hanno partecipato a anche agli adulti come momento di preghiera e di catechesi,
questo momento di preghiera e di una comunità in cammino. un giorno alla settimana dalla Domenica in Albis alla Pente-
Attraente il cammino che abbiamo vissuto con Gesù ri- coste.
sorto, dovremmo poterlo fare più spesso perché è un incon- Pina Andrieri
in
12 BREVI DALLA DIOCESI

1973-2023:
i 50 anni della Comunità giovanile
parrocchiale di Giarratana
I giovani giarratanesi, che nel 1973
fondarono la prima comunità
giovanile parrocchiale, il 14 maggio
sperduti per le strade e in Cristo e
avete trovato il vero significato della
nostra vita terrena in cammino
scorso si sono riuniti nella chiesetta verso la resurrezione di gloria e la
Per 40 anni a fianco rurale di Santa Rosalia per cele- felicità, che solo Dio può dare ai
brare il cinquantesimo anniversario suoi figli».
dei seminaristi, del gruppo. La santa messa è stata Alla fine non poteva mancare
la signora Giovanna Distefano celebrata dal sacerdoteGiovanni l’inno “Dal buio alla Luce”,che fu
Cavalieri che allora era il parroco premiato a Cortona, durante il con-
è tornata alla Casa del Padre del paese. Un melodioso inno alla vegno dell’Azione Cattolica Italiana

I l 12 Marzo scorso, è salita al Cielo la Si-


gnora Giovanna Distefano.
A celebrare le esequie nella cattedrale di
Madonna ha dato inizio alla liturgia
domenicale, gli incaricati hanno
al quale alcuni di loro partecipa-
rono. Durante il pranzo, ognuno
proclamato la Parola di Dio e l’as- raccontava i suoi ricordi comuni-
Ragusa , il vescovo monsignor Giuseppe La- semblea ha ascoltato con grande at- tari: l’animazione della santa messa
Placa, concelebranti, don Roberto Asta, don tenzione ed interesse. All’omelia, il vespertina domenicale; la famosa
Giuseppe Burrafato, don Giuseppe Bere- celebrante ha commentato il Van- “Marcia della Pace” Giarratana-Ra-
nato, don Franco Boncoraglio, don Giorgio gelo e ha messo in evidenza come gusa, quando si gridava per le
Occhipinti, don Luca Tuttobene, don Giu- Dio Padre ha mandato in terra il strade: “Ogni uomo è mio fratello”;
seppe Occhipinti. suo Figlio, fatto Uomo, per donarci la conduzione della radio parroc-
Nell’omelia, il vescovo ha ripercorso la vita il perdono de peccati e l’Amore sal- chiale che unì il paese; ed infine la
della signora Giovanna Distefano, donna a vifico divino, che ci santifica e ci fa meravigliosa “Sagra della cipolla”
cui il Signore ha concesso l’abbondanza dei risorgere per la gloria eterna nel ,che ha dato tanto all’economia dl
suoi 94 anni, maestra del lavoro, donna, mo- Regno dei Cieli. La Chiesa è in paese.Con la proposta di ricordare,
glie, madre, nonna, lavoratrice instancabile, cammino verso il cielo e non biso- fra due anni, la marcia della pace, si
per tutti in Diocesi, semplicemente la “Si- gna aver pura oggi di seguire Cristo è conclusa la giornata, che ha visto
gnora Giovanna”, che ha iniziato il suo la- Redentore e abbandonare la mo- protagonisti i giovani di allora, oggi
voro in Seminario Vescovile nel 1960 ed derna moda del laicismo. genitori e nonni, che hanno ancora
ininterrottamente per quarant’anni ha fatto Infine, non è mancato il riferi- molto da raccontare.
del luogo di lavoro, la sua casa e dei vescovi mento ai presenti: «Voi eravate D.G.C.
che ha servito con dedizione e rispetto, dei
presbiteri e dei tantissimi seminaristi, la sua
famiglia.
Il Vangelo la sua guida, la Mamma Celeste
il suo esempio di vita, il suo lavoro un’auten-
tica vocazione, i “suoi ragazzi” un pensiero
fisso nella mente, orgogliosa dei traguardi
raggiunti da ciascuno, testimone la sua pre-
senza ad ogni ordinazione diaconale, presbi-
teriale ed episcopale, ma anche il profondo
dolore per la perdita prematura di alcuni di
loro, giovani sacerdoti, quali Salvatore Tu-
mino, Biagio Pandolfo, Raffaele Campailla.
BREVI DALLA DIOCESI 13
in
Fine dell’emergenza Covid, via le restrizioni alle attività
ecclesiali, liturgiche e devozionali
I l vescovo di Ragusa, monsignor Giu-
seppe La Placa, ha inviato una lettera
a tutti i sacerdoti per annunciare che le
perso la vita durante la pandemia, tra
cui tre confratelli della nostra Diocesi;
ma anche nei confronti di tutti coloro
attività ecclesiali, liturgiche e devozio- che – soprattutto i piccolini giovani e i
nali possono tornare ad essere vissute fragili – hanno sofferto particolarmente
nelle modalità consuete, precedenti sul versante esistenziale, relazionale e
all’emergenza Covid. della loro crescita. Adesso è il momento
Il vescovo, tuttavia, suggerisce di di guardare al futuro, facendo tesoro
continuare ad adottare due attenzioni del passato e cercando di vivere il pre-
particolari: l’igienizzazione delle mani sente secondo le esigenze di una pro-
prima della distribuzione della Comu- fonda umanità e del Vangelo».
nione; l’uso della mascherina, laddove Monsignor La Placa non manca di
si ritenga opportuno, per la visita alle rendere «grazie a Dio Onnipotente
persone malate, fragili, anziane o im- che, con la materna intercessione della
munodepresse. Beata Vergine, ci ha condotti alla fine
«Non sprecare gli insegnamenti di della via dolorosa della pandemia, nella lecitudine verso i più deboli e fragili.
questo periodo terribile è un dovere speranza che essa ci abbia fatto impa- Come ha detto Papa Francesco, “Peg-
morale che abbiamo innanzitutto nei rare l’importanza della solidarietà e gio di questa crisi, c’è solo il rischio di
confronti di tutti coloro che hanno della ricerca del bene comune nella sol- sprecarla”».

Festa diocesana dei ministranti

U n’occasione per incontrarsi, conoscersi, fare festa in-


sieme. Lo scorso 7 maggio, nei locali della parrocchia
Maria Ss. Nunziata di Ragusa, è stata celebrata la festa dio-
scovo. Alla giornata ha partecipato anche una delegazione
della comunità del Seminario e due dei seminaristi hanno
presentato la propria esperienza vocazionale.
cesana dei ministranti. Attorno al vescovo, monsignor Giu- Il vescovo ha ringraziato i ministranti per il servizio che
seppe La Placa, c’erano tante ragazze e tanti ragazzi che ogni prestano all’altare e li ha incoraggiati a proseguire il cam-
domenica partecipano alla celebrazione della santa messa mino di fede per poter continuare a crescere nella gioia e nel
servendo all’altare. Provenivano da tutte le realtà della nostra servizio alla Chiesa. Al termine era possibile cogliere in tutti
Diocesi e insieme hanno partecipato, dopo i vari momenti la voglia di esserci anche altre occasioni come quella appena
di animazione, alla santa messa presieduta proprio dal ve- vissuta.
in14 DIOCESI Frammenti di storia della Chiesa

Maria e le prime comunità cristiane


Sion, Efeso, il Cenacolo
e l’origine del Vangelo di Luca
S
ul monte Sion, collina sud-est di San Epifanio (315--/403 d.Cr.) di- si riunivano a pregare nel Cenacolo.
Gerusalemme, vi è la chiesa della ceva che Maria visse per qualche tempo Erano circa 120 persone, che forma-
“Dormitio Mariae” vicino alla si- con Giovanni sul Sion ; ma non lo ac- rono la prima Comunità giudea-cri-
nagoga della tomba di David e del Ce- compagnò quando l’Apostolo partì per stiana. All’interno, primeggiavano due
nacolo di sopra.(75 d.Cr.). Qui la Efeso. gruppi: gli Apostoli, i discepoli, alcune
tradizione venera la Casa dove abitava Il Sion e il Getsemani furono le prime Donne; Maria con i suoi familiari,così
Maria dopo l’ascensione di Gesù al sinagoghe dei giudei-cristiani. Un an- detti: “fratelli e sorelle di Gesù”. Tutti
cielo e dove morì. La sepoltura avvenne tichissimo documento, facente parte costoro provenivano da Nazareth.
nella valle di Giosafat vicino al Getse- della LiturgiaNazarena, parla del Tran- Nel Cenacolo,Maria aveva un ruolo
mani. Questa chiesa fu costruita dopo sito di Maria e racconta:«Gesù apparve centrale e affettivo in seno alla Comu-
che i Romani distrussero Gerusalemme a Maria e Le rivelò che fra tre giorni sa- nità. Su tutti 120 scese lo Spirito Santo
(70 d.Cr.). rebbe morta. Maria si preparò alla e Pietro per primo parlò alla folla, riu-
Che cosa sappiamo storicamente morte. Si fece il bagno, si vestì come nita per la festa e 3000 uomini ricevet-
della Casa di Maria sul Sion? una regina e si distese sul letto in attesa tero il battesimo. La Comunità
San Giovanni Damasceno(700 di morire. Al terzo giorno, alcuni apo- aumentò subito di numero. Erano tutti
d.Cr.)scrisse che sul Sion c’era la di- stoli, parenti ed altri si radunarono per uniti, ascoltavano gli Apostoli, spezza-
mora della Madre di Dio dopo l’ascen- assistere all’evento. Gesù arrivò pun- vano il Pane, pregavano e si recavano al
sione di Gesù al cielo ed ivi morì. Nel tuale, prese l’Anima di Maria e se la Tempio e avvenivano dei miracoli. Col
630 d.Cr. San Modesto indicava il Sion portò in cielo. Il corpo, senza vita, fu la- martirio di Stefano, iniziò la persecu-
come il luogo della morte di Maria ed il vato da tre vergini, fu vestito e onorato zione contro i “Seguaci di Cristo”.
Getsemani come il luogo della sua se- dai presenti. In solenne processione, Uno dei più feroci persecutori dei giu-
poltura. costoro si recarono al Getsemani e sep- dei-cristiani di Gerusalemme fu Saul di
pellirono nella necropoli il corpo di Tarso; ma nel 36 d.Cr., mentre si recava
Maria, con tanta venerazione. Succes- a Damasco per imprigionare coloro che
Chi erano
sivamente, tornati per la preghiera, tro- erano passati alla nuova fede, gli ap-
“i fratelli varono il sepolcro vuoto: Maria fu parve Gesù, si convertì e divenne il più
assunta in cielo per volere del suo Fi- forte predicatore cristiano del primo
e le sorelle di Gesù”? glio». secolo. Da allora, si chiamò Paolo.
Erano altri Da questi riferimenti storici ed ar- Durante la persecuzione di Erode
cheologici, possiamo dedurre la prima Antipa (42 d.Cr.), anche l’Apostolo
familiari di Maria, conclusione: Maria,dopo l’ascensione Pietro lasciò Gerusalemme e al suo
provenienti da Nazareth di Gesù al cielo, visse e morì nella casa posto subentrò Giacomo, fratello di
sul Sion e fu sepolta Gesù.
e che venivano chiamati nel Getsemani. Chi è questo Giacomo? San Girolamo
“i fratelli Nel libro sacro degli Atti degli Apo- ce lo presenta come parente di Gesù e
stoli, Luca dice che, dopo l’ascensione che era il capostipite del suo paren-
e le sorelle di Gesù” di Gesù al cielo, gli Apostoli tornarono tado, che viveva a Nazareth. Quindi un
dall’Orto degli Ulivi a Gerusalemme e cugino e non fratello di Gesù.
DIOCESI 15
in

Questo Giacomo non va confuso con poltura ed assunzione al cielo e con- stimoni oculari, tra cui Bar Cleofa e,
Giacomo apostolo, figlio di Al- fermo ancora che non mi risulta la sco- dopo accurate ricerche storiche, scrisse
feo.(Mc3,18). Epifanio di Salamina, ce- perta di qualche reperto archeologico il Vangelo e gli Atti degli Apostoli.In
lebre studioso delle primitive chiese sulla presenza di Maria ad Efeso. Lì esi- questo ambiente cristiano del Sion,
cristiane, scrisse che tre noti perso- ste solo la tomba di S. Giovanni apo- Luca apprese la nascita di Giovanni
naggi cristiani (Giacomo, Giovanni e stolo. Battista e di Gesù, la loro infanzia ed
Giacomo, fratello del Signore), face- Nel 62 d.Cr., Giacomo, chiamato da altri particolari, che furono, a loro volta,
vano vita comunitaria sul Sion, vicino al tutti “Il Giusto” fu decapitato e gli suc- raccontati da Maria, madre di Gesù.
Cenacolo, come se fossero monaci, ve- cesse Simon Bar Cleofa, un parente di Conclusione: Dopo l’ascensione di
stivano di bianco e non erano sposati. Gesù. Di Giacomo ne parla Giuseppe Gesù, Maria visse con Giovanni sul
È probabile che Maria abitasse vicino a Flavio. Nel 70 d.Cr., Tito Livio, col suo Sion. Vicino a loro, vivevano Giacomo
loro. forte esercito romano, distrusse Geru- il minore (il piccolo) e gli altri familiari
Nel primo Concilio a Gerusalemme, salemme, rase al suolo il Tempio, i gio- di Maria, provenienti da Nazareth e che
Paolo scrisse che erano presenti le tre vani furono deportati a Roma (Arco di venivano chiamati “i fratelli e le sorelle
colonne della comunità cristiana: Pie- Tito), molti Ebrei si sparsero per il di Gesù”. La comunità cristiana si riu-
tro, Giovanni e Giacomo. (Gal.2—/9). mondo e lo Stato d’Israele scomparve niva nel Cenacolo per pregare, ascol-
Maria morì sul Sion verso l’anno 50 e dalla storia. tare gli Apostoli, spezzare il Pane e tra
doveva avere circa 70-75 anni di età e fu Luca, medico greco, convertito i membri regnava una forte amicizia.
sepolta al Getsemani e da lì fu assunta dall’Apostolo Paolo, verso l’anno 75 Maria ,come una attenta Madre, osser-
in cielo in anima e corpo (Pasqua di d.Cr., fu ispirato a scrivere “I detti ed i vava lo sviluppo della sua nascente e
Maria). Dopo la scomparsa di Maria, fatti di Gesù , la nascita della prima co- crescente comunità, soffriva per le per-
Giovanni partì per Efeso. munità giudeo-cristiana a Gerusa- secuzioni e conservava tutti i ricordi
Secondo una tradizione turca del lemme, la persecuzione e la espansione nel suo cuore e Luca li inserì nel suo
primo secolo, Maria visse con Giovanni dei cristiani fuori la Palestina, i viaggi Vangelo assieme ai tre cantici della
in una casetta isolata sul monte, molto di Paolo fino a Roma, dove nel 67 morì Chiesa di Sion: Benedictus, Magnificat,
alberato, vicino ad Efeso e distante assieme a Pietro sotto la persecuzione Nunc dimittis.
circa 9 chilometri. Preciso che si parla di Nerone. Luca si recò a Gerusa-
solo di abitazione; ma non di morte, se- lemme, incontrò i parenti di Gesù, i te- Sac. Giovanni Cavalieri
Idee e proposte CHIESA E SOCIETÀ 17
in

Una scuola a misura di ognuno


Una conferenza dinamica del Msac ha aiutato
a mettere a confronto studenti, docenti e dirigenti

S
apete cos’è una conferenza dinamica? Domenica 7 La conferenza è terminata con una tavola rotonda dal titolo
maggio il Msac ne ha tenuta una, coinvolgendo tutti “A scuola di proposte” moderata da Ludovica Mangiapanelli,
coloro che vivono il mondo della scuola. Noi siamo Eli- segretaria nazionale del Msac. Durante questo momento la
sabetta e Desirè, due studentesse, e da circa un anno fac- profesoressa Luminoso (volontaria di Intercultura), la pro-
ciamo parte del circolo di Ragusa. fessoressa Cardone (docente formata al metodo rondine) e
Generazioni differenti hanno riempito la platea del teatro Peppe Macauda (attore e regista) hanno condiviso le loro
Naselli di Comiso per dialogare e costruire una scuola a mi- proposte concrete realizzabili nel nostro territorio.
sura di ognuno. Ma cos’è il movimento, e perché ha organizzato questa
Ad aprire la conferenza sono state le lettere scritte da una conferenza?
studentessa, un genitore e una docente. Annalisa, la studen- Il Movimento Studenti di Azione Cattolica ha a cuore la
tessa, ha messo in rilievo l’importanza di ogni singolo stu- scuola, i suoi studenti e ha l’obiettivo di creare una rete di
dente nel cambiamento della scuola, in quanto siamo noi relazioni e confronto tra tutti gli studenti della diocesi.
ragazzi i primi a viverla quotidianamente. Elisa, madre di due Lo stile che lo contraddistingue è quello della partecipa-
adolescenti, ha chiesto una scuola a colori, capace di modi- zione, al fine di costruire una scuola in cui il dialogo e
ficare i suoi piani standard e monotoni con qualcosa che l’ascolto siano alla base. Per fare ciò, il movimento organizza
possa farci venire ogni giorno la voglia di scoprire ed impa- incontri dinamici e informativi, capaci di coinvolgere, nei
rare. Infine, la professoressa Arena, vorrebbe una scuola più vari modi di fare Msac, chiunque ne prenda parte.
inclusiva nei confronti di ragazzi con difficoltà linguistiche Siamo davvero grate a tutta l’equipe di Ragusa, che si im-
e di coloro che, o per problemi economici, o per disinte- pegna ormai da anni nella formazione e nella crescita di noi
resse, preferiscono abbandonare gli studi precocemente. studenti. Auguriamo a tutti gli adolescenti di vivere espe-
Ma siamo certi che queste visioni siano condivise? Per rienze come queste, nelle quali, oltre ad instaurare nuovi le-
comprendere la condizione dei nostri istituti, successiva- gami, si impara a confrontarsi su temi attuali, insieme!
mente, abbiamo usato dei braccialetti fosforescenti per ri-
spondere a dei sondaggi. Elisabetta e Desirè
in
18 CHIESA E SOCIETÀ
Il messaggio di Papa Francesco

Parlare e Comunicare
con il cuore e con le braccia aperte
E
videnziatore alla mano, non c’è modo migliore per ri- zioniamo con gli altri, abbiamo la responsabilità di ricon-
cordare la LVII Giornata mondiale delle Comunica- durre la comunicazione in un orizzonte e in una prospettiva
zioni Sociali ripassando il Messaggio di Papa di senso che ne salvaguardino la verità. Esiste una verità, ci
Francesco ed evidenziando parole chiavi che corrispondono ammonisce il Papa, la si può cogliere, è obbligo di chi comu-
ad idee e principi, alimenti del nostro quotidiano. Il messag- nica farla cogliere.
gio da risposta ad una domanda semplice: cosa significa par- È sotto la nostra intuitiva percezione l’odierno contesto
lare con il cuore? Il cuore è idealmente il centro dei massmediale, dove, quella che viene definita “l’industria cul-
sentimenti umani , “ciò che muove all’accoglienza, al dialogo turale” produce aberranti esiti comunicativi, ridotti più ad
e alla condivisione” che innesca la dinamica del “comunicare un commercio, governato dall’opportunismo, dalla manipo-
cordialmente”. Subito in chiaro il primo concetto chiave: la lazione delle coscienze, dalla superficialità dei messaggi privi
comunicazione “dal cuore e dalle braccia aperte” è respon- di ogni spessore di realtà. Che non sia solo questione di de-
sabilità di ciascuno, non solo di chi scrive sui giornali o dei ontologia lo cogliamo appunto dalle parole chiave del Mes-
cosiddetti operatori della comunicazione. A partire da saggio che evidenziamo in giallo e sottolineiamo in rosso per
ognuno di noi e qualunque sia il mezzo con il quale ci rela- fissarle nella nostra mente, costituendo, nel loro insieme,
l’orizzonte di senso sopra invocato: comunicazione non
ostile e disarmo, comunicare cordialmente, disinformazione,
strumentalizzare la verità, siamo ciò che comunichiamo, co-
municazione profetica, parole giuste (senza pretesa di esau-
stività).
“Nel drammatico contesto di conflitto globale che stiamo
vivendo è urgente affermare una comunicazione non ostile.
Abbiamo bisogno di comunicatori coinvolti nel favorire un
disarmo integrale e impegnati a smontare la psicosi bellica
che si annida nei nostri cuori”. Mi sembra un passaggio di
estrema attualità: cedere alla psicosi bellica è più facile che
ricercare la realtà e la verità delle cose. Accade spesso nella
comunicazione politica, più incline ad un commercio di mer-
cato rionale, allo scontro ed alla maleducazione, più che alla
trasparenza ed alla sincerità, caratteri indispensabili in un
ambito che per sua natura è bene della collettività. Contro i
fenomeni che strumentalizzano la verità, Francesco ci dice,
senza necessità di interpretazioni o di spiegazioni ulteriori,
che parlare con il cuore significa lasciar intravedere la par-
tecipazione “alle gioie e alle paure, alle speranze e alle sof-
ferenze delle donne e degli uomini del nostro tempo”, con
carità e senza inutili integralismi. Diamo da subito ascolto a
Papa Francesco che invita tutti i cristiani a non pronunciare
parole ostili ma parole capaci di fare del bene agli altri e rag-
giungere il loro cuore: “è la forza gentile dell’amore” che
non manca di avere positive conseguenze nella convivenza
Cosa significa parlare col cuore?
L’UCS lo ha chiesto ad alcuni direttori e componenti degli uffici diocesani. Guarda il video

civica “dove la gentilezza non è solo questione di “galateo”, sappia lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, gentile e al con-
ma un vero e proprio antidoto alla crudeltà, che purtroppo tempo profetica, che sappia trovare nuove forme e modalità
può avvelenare i cuori e intossicare le relazioni”. per il meraviglioso annuncio che è chiamata a portare nel
Ne abbiamo bisogno nell’ambito dei media. I media dio- terzo millennio. Una comunicazione che metta al centro la
cesani cercano sempre metodi per aiutare le persone a riflet- relazione con Dio e con il prossimo e che sappia accendere
tere, interpretando, con spirito critico e rispettoso, il il fuoco della fede piuttosto che preservare le ceneri di
quotidiano comunitario e personale in cui vivono. “Parlare un’identità autoreferenziale”.
con il cuore” coincide poi con le attese sinodali, che espri-
mono l’esigenza di una “comunicazione ecclesiale che Emanuele Occhipinti

L’Ufficio comunicazioni sociali incontra


Ragusa 2 e scuola San Biagio di Vittoria
U na squadriglia degli scout Agesci
del Ragusa 2 sono stati ospiti, nei
locali della redazione di Insieme,
dell’Ufficio comunicazioni sociali.
Hanno chiesto informazioni su come
poter realizzare un giornalino della
squadriglia ma anche su come fun-
ziona oggi il mondo della comunica-
zione che è dominato dai social media.
Gabriella Chessari e Alessandro Bon-
giorno hanno presentato il mensile
Insieme e gli altri strumenti di cui di-
spone l’Ufficio comunicazioni sociali.
L’Ufficio comunicazioni sociali ha
anche avuto modo di incontrare a Vit-
toria alcune classi della scuola media
San Biagio. Don Salvatore Mallemi,
parroco di San Francesco di Paola e
Santa Maria Maddalena, ha introdotto
l’appuntamento che è stato utile per
confrontarsi sulle opportunità e i pe-
ricoli dei social media. Gabriella
Chessari, Salvatore Burrometo e Ales-
sandro Bongiorno si sono soffermati
su fake news, cyberbullismo, ipercon-
nettività e web reputation facendo
anche sperimentare ai ragazzi esempi
concreti di una comunicazione, che
come suggerisce il Papa nel suo mes-
saggio, sgorga dal cuore.
in
20 CHIESA E SOCIETÀ
Giornata diocesana dei Nuovi stili di vita

Armonia nelle relazioni comunitarie


e coerenza nelle scelte di tutti i giorni
«O
gni aspirazione a curare e carnare e praticare una conversione dei promotori, del Vescovo e di Adriano
migliorare il mondo ri- propri stili di vita al fine di renderli ri- Sella, coordinatore nazionale della Rete
chiede di cambiare pro- spettosi di se stessi, degli altri, dell’am- Interdiocesana dei Nuovi Stili di vita.
fondamente gli stili di vita, i modelli di biente, del mondo. Cambiare i propri stili di vita, infatti,
produzione e di consumo, le strutture I giovani vincitori sono stati premiati significa operare una conversione, mo-
consolidate di potere che oggi reggono giorno 27 aprile nel saloncino del Ve- vimento che non può che partire da una
le società»: queste le parole della Lau- scovado in occasione della celebrazione presa di coscienza rispetto al fatto che
dato Si’ che hanno condotto all’avvio della Giornata Diocesana per i Nuovi le azioni di ciascuno, seppur piccole,
del percorso intrapreso dall’Ufficio per Stili di Vita, promossa dall’Ufficio dio- contano e che possono contribuire a
i Problemi Sociali ed il Lavoro della cesano per i Problemi Sociali ed il La- realizzare un cambiamento nell’ottica
Diocesi di Ragusa con l’indizione del voro e dall’Ufficio per la Pastorale del bene comune. Il bene comune non
concorso di Video-Making “Nuove Vi- Missionaria. è mai una sommatoria, ma è un pro-
sioni per Nuovi Stili di Vita”: un’occa- Un incontro ricco di spunti e rifles- dotto, in quanto si realizza e aggiunge
sione per giovani e cittadini per sioni sul rapporto tra responsabilità in- all’insieme dei contributi individuali il
sperimentare, attraverso il linguaggio dividuale e collettiva che ha visto la valore generato da quella specifica tipo-
del racconto-video, cosa significhi in- partecipazione, oltre che degli Uffici logia di beni immateriali che sono i beni
relazionali. Ciò perché il risultato del-
l’incontro è sempre generativo e rea-
lizza la capacità di liberare connessioni,
energie, creatività che rendono quel
rapporto interprete e portatore di no-
vità. Proprio sul concetto di “relazione”
si concentrano l’intervento ed il mes-
saggio del vescovo monsignor Giu-
seppe La Placa: «Quando si parla di
Nuovi Stili di Vita, si tratta di portare
alla luce quali sono le potenzialità di
ognuno di noi nel rendere migliore il
mondo in cui viviamo, per rendere mi-
gliore la convivenza tra gli uomini».
Ognuno di noi sperimenta diversi tipi
di relazioni: con gli altri, con le cose,
con il Creato, con Dio. Bisogna perciò
uniformare lo stile ed il modo di vivere
le relazioni, in maniera armonica, a par-
tire ovviamente dal senso che proviene
dalla relazione più importante, quella
con Dio. Se saremo in grado di com-
piere questo processo allora potremo
sperimentare un modo “nuovo” di vi-
vere e di abitare il mondo.
Il direttore dell’Ufficio per i Problemi vanni Iacono e Roberta Schininà per la nostro rapporto con Dio. Adottiamo lo
Sociali ed il Lavoro, Renato Meli, ha ri- “Menzione Speciale Social”. I vincitori stile dell’usa e getta ad ogni nostra re-
chiamato la necessità di assumere, hanno tutti ricevuto il premio in denaro lazione. La Laudato Si’, ci invita, in-
come esseri umani e come cattolici, la previsto dal concorso. I video hanno vece, utilizzando un linguaggio
responsabilità di proteggere il Creato e rappresentato l’occasione per i giovani pastorale semplice ed immediato, ad
di salvaguardarlo per le generazioni fu- partecipanti di condurre un percorso di operare una conversione della concre-
ture. A seguire l’intervento di Umberto riflessione e di approfondimento sulla tezza, fatta di gesti quotidiani. Il cardi-
Virgadaula, membro dell’Ufficio per la Laudato Si’, di sperimentare il proprio nale Zuppi ci insegna che i Nuovi Stili
Pastorale Missionaria che ha concen- ruolo di cittadini attivi e di uomini e di Vita ci invitano ad operare uno
trato il suo messaggio sull’apporto che donne responsabili e di divulgare com- scatto: dall’impegno morale ad un im-
la Pastorale dei Nuovi stili di vita offre portamenti, gesti e buone prassi da pegno concreto. Il cambiamento pos-
alla Chiesa, quello cioè di riflettere sulla poter applicare nella vita di tutti i siamo operarlo tutti i giorni,
“concretezza” del Vangelo. Gesù ci giorni. Dopo la proiezione dei video, a impegnandoci a sprecare meno, a ri-
offre uno stile di comportamento, attra- conclusione dell’incontro, l’intervento spettare la stagionalità dei cibi, a rispar-
verso gesti, atteggiamenti, posture che del coordinatore della rete interdioce- miare, ad utilizzare mezzi di trasporto
possiamo prendere ad esempio. Si sana per i nuovi stili di vita, Adriano sostenibili ecc.
tratta di una “pastorale delle azioni con- Sella: «Per cambiare stili di vita non si L’invito accorato è che i nuovi stili di
crete” che possiamo riscoprire e con- può prescindere dalle relazioni», a par- vita diventino oggetto di un impegno
tribuire a promuovere. tire da quella con la Terra. Se impa- pastorale integrato, che coinvolga di-
L’incontro è proseguito con la proie- riamo a considerare la terra “madre”, versi uffici diocesani e che aiuti tutte le
zione e la premiazione, da parte del ve- stabi-liamo un rapporto intimo, che è persone a vivere, sulla scorta dell’inse-
scovo monsignor Giuseppe La Placa e un rapporto di cura, di rispetto, di gnamento di Papa Francesco, un’eco-
del Direttore dell’UPSL Renato Meli, amore. Gli stili di vita che adottiamo da logia “integrale”, nella triplice
dei video-racconti vincitori del con- anni, frutto di un consumismo sfrenato, prospettiva della dimensione culturale,
corso di video making, ed in particolare hanno un impatto non solo ambientale, esperienziale e della concretezza del
del gruppo MSAC di Ragusa per la ca- ma anche umano fortissimo. Siamo abi- servizio.
tegoria “Giovani”, di Paola Piccione tuati a “mercificare”, non solo le cose, Marianna Occhipinti
per la categoria “Famiglia” e di Gio- ma anche i nostri rapporti umani ed il e Fabrizio Iacono
in
22 CHIESA E SOCIETÀ
Giornata diocesana dei Nuovi stili di vita

La conversione ecologica
è una conversione comunitaria
L
a Laudato Si’ ha compiuto que- La Laudato Si', come tutte le encicli- anima. Papa Francesco, infatti, ribadi-
sto 24 Maggio 8 anni dalla pub- che di Papa Francesco, è un testo nel sce che il bene comune non è un bene
blicazione, un documento di quale il Pontefice adotta un linguaggio che appartiene soltanto alla Chiesa o ai
una forza dirompente che continua a in- pastorale, di facile lettura ed immediata cattolici.
terrogarci e stimolarci su temi quanto comprensione, con indicazioni sem- Il bene comune è di tutti, va preser-
mai attuali, quali l’ecologia integrale e plici, concrete ma efficaci che possano vato e bisogna prendersene cura in-
la sostenibilità ambientale, manife- guidare tutti verso una conversione in- sieme.
stando tutta la sua valenza profetica. tegrale dei propri stili di vita. Come cattolici possiamo solo sentire
In occasione dell’annuale Giornata Il direttore, nell’ambito del conve- maggiormente questa vocazione come
diocesana per i Nuovi stili di vita, tenu- gno, ha ripreso alcuni passaggi della Custodi del Creato, di quel giardino
tasi a Ragusa il 27 aprile, Renato Meli, Laudato Si' (204, 232, 219) considerati terrestre che ci è stato affidato.
direttore dell’Ufficio diocesano per i significativi alla luce del messaggio che La diocesi continua a perseguire que-
Problemi Sociali e il Lavoro di Ragusa, questa giornata diocesana per i nuovi sto stesso impegno.
durante il suo intervento, ha posto l’ac- stili di vita mirava a trasmettere. La Giornata del 27 aprile ha rappre-
cento sulla rilettura di questo docu- Si è soffermato, in particolare, sulle sentato l’occasione per confermare an-
mento che insieme alla Evangelii tendenze di consumismo sfrenato che cora una volta la propria adesione alla
Gaudium e alla Fratelli tutti rappre- attraversano la società, su come colti- Rete Interdiocesana per i Nuovi Stili di
senta uno dei pilastri del magistero pa- vare un’identità comune per liberarsi Vita.
pale di questi anni. dall’indifferenza consumistica, sulla ne- In questa direzione, l’impegno dioce-
cessità di proteggere il Creato e salva- sano non resta isolato, ma si inserisce
guardarlo per chi viene dopo di noi, sul nel contesto dell’area siciliana della
mettere in pratica uno stile di vita non Rete.
più votato al consumo. Il tutto partendo Quest’ultima si è riunita a Caltagi-
anche da piccoli gesti quotidiani. rone il 29 aprile per un momento di
Ai problemi sociali, però, non si può confronto e programmazione futura e
che rispondere con reti comunitarie, per celebrare insieme la Giornata Inter-
per questo sarà necessaria un’unione di nazionale della Madre Terra, proce-
forze e un’unità di contribuzioni. La dendo al trapianto di 18 ginestre, tante
conversione ecologica è anche e soprat- quante le diocesi siciliane: un segno di
tutto una conversione comunitaria: il speranza ed allo stesso tempo un impe-
Papa ci invita a fare rete. gno concreto a vivere secondo lo stile
Non si tratta solo di un invito, ma di della cura reciproca e dell’attenzione
una necessità: bisogna fare rete non alla custodia del Creato.
soltanto tra coloro che credono nel no-
stro Dio ma con tutti, con tutta la so- Marianna Occhipinti
cietà civile, a prescindere da ciò che la Fabrizio Iacono

Il testo con le riflessioni integrali è possibile leggerlo collegandosi al nostro sito


www.insiemeragusa.it
Comunione e liberazione CHIESA E SOCIETÀ 23
in

Il senso religioso di don Giussani


Nel volume ripercorso il cammino di un’amicizia
tra l’uomo e la realtà, tra la fede e la ragione

I
l senso religioso, di Luigi Giussani, che prendono sul serio la propria uma- La proposta di don Giussani si deli-
presentato a Milano il 2 maggio nità». nea come un’indagine esistenziale in
scorso in collegamento con decine Il titolo non tragga dunque in in- cui i criteri per stabilirne la verità sono
di sedi in Italia (a Ragusa presso il Cen- ganno, a tema non è la fede, bensì la ra- reperibili nell’esperienza di ciascuno.
tro Commerciare Culturale di via Mat- gione. «La ragione –afferma infatti «Io non voglio convincervi delle mie
teotti) e all’estero, è un long seller, l’autore– è ciò che ci definisce come idee – precisava spesso all’inizio delle
giunto oramai alla 21esima edizione per uomini, Perciò dobbiamo avere la pas- sue lezioni – ma darvi un metodo per-
Rizzoli. sione per la ragionevolezza; è questa ché voi possiate conoscere nella vostra
Il volume racchiude il nucleo fonda- passione il filo conduttore del discorso esperienza la verità di quello che io, o
mentale del pensiero che ha dato vita al- che faremo». gli altri insegnanti, vi diciamo». E il me-
l’avventura educativa nella quale il Attraverso pagine densissime, con la todo scaturisce dal paragone tra la vita
fondatore di Comunione e Liberazione freschezza del dialogo intessuto con gli e quelle che il testo chiama “esigenze
ha coinvolto generazioni di giovani di studenti dell’Università Cattolica di Mi- originali”. L’uomo di ogni latitudine e
tutti i continenti. Prendendo a prestito lano tra il 1978 e il 1985, si dipana l’«os- di ogni tempo è infatti “esigenza di fe-
la celebre definizione di “classico” di servazione intera, appassionata, licità, di verità, di giustizia”. Tali esi-
Italo Calvino, si potrebbe definire Il insistente» di quel fatto concreto che è genze o “evidenze”, sono presenti in
senso religioso un classico dello spirito la vita. Così come un “fatto” è il senso noi prima ancora che ne siamo consa-
umano, «un libro –cioè– che non ha fi- religioso stesso. Sottraendosi a ogni ri- pevoli e con esse «la natura ci butta
nito di dire quello che ha da dire». duzione, parlando del senso religioso, nell’universale paragone con tutto».
Il testo di don Giussani, scrive Jorge Giussani afferma «che proprio di un A partire da questa posizione di aper-
Mario Bergoglio, allora arcivescovo di fatto si tratta, anzi del fatto statistica- tura al mistero che la realtà è, nella ten-
Buenos Aires, nella prefazione all’ul- mente più diffuso nell’attività umana». sione inesausta e mai conclusa ad
tima edizione dell’opera «non è un libro La domanda in cui il senso religioso di abbracciarne la totalità dei fattori che la
a uso esclusivo di […] cristiani o per i ogni uomo e di ogni donna si condensa compongono, la ragione riprende il
credenti. È un libro per tutti gli uomini infatti è: «che senso ha tutto?». largo oltre le colonne d’Ercole all’in-
terno delle quali il razionalismo asfit-
tico della modernità l’ha costretta.
Nell’epoca dell’incertezza, Il senso
religioso segna il cammino di un’amici-
zia tra l’uomo e la realtà, tra la fede e la
ragione. «La formula dell’itinerario al
significato ultimo della realtà qual è? –
chiede Giussani suggerendo implicita-
mente una distinzione che supera
quella tra credenti e no e lancia un’alle-
anza tra quanti, andando controcor-
rente, si struggono nella ricerca di un
significato – Vivere intensamente il
reale». Insieme.
Mario Tamburino
in
24 CHIESA E SOCIETÀ
Aborto e diritto alla vita

La scelta del bivio


Oltre ogni steccato ideologico,
impegniamoci tutti
a non lasciare nella solitudine
donne e famiglie

N
o, caro lettore, il titolo non è Ma già quando siamo a questo bivio,
sbagliato, non è un refuso di prima di fare una scelta ripartiamo da
stampa anche se normalmente un altro bivio: il concepito, l’embrione,
non si sceglie il bivio, ma al bivio si fa il feto è un essere umano o no? Dalla ri-
una scelta. sposta a questa domanda dipende il
C’è stato un tempo, poche decine di come “trattarlo”: se non è umano, se è tutto se debole, anzi il grado di civiltà si
anni fa, nel quale tutta la topografia solo un’appendice allora possiamo misura proprio con la capacità di difesa
mondiale non era contenuta nel nostro farne quello che vogliamo (ma ci sono dei più deboli.
smartphone, anzi non c’era proprio lo leggi che regolano anche questo: pen- Ciò detto ora e solo ora possiamo im-
smartphone, quindi i più previdenti, sate ai trapianti tra vivi) e parlo al plu- boccare il bivio, fare la famosa scelta,
nell’approssimarsi di un viaggio in una rale perché oltre alla madre ma con due annotazioni: caricare tutto
zona sconosciuta si “armavano” delle (committente, biologica o gestante se- sul soggetto che deve decidere ne ac-
relative cartine e studiavano preventi- condo le ultime varianti tecnologiche) centua anche la solitudine; inoltre una
vamente il percorso, ma siccome gui- potremmo anche comprendere i ricer- scelta deve essere fatta tra alternative
dare e leggere non era consigliabile catori genetici (e il padre? Qualcuno paragonabili, ma al momento, nell’at-
allora nominavano qualche familiare o dirà: no quello non conta, dicono). tuazione pratica, solo la scelta del-
amico “navigatore” col compito tra gli Le tecniche diagnostiche sono sem- l’aborto è supportata dalla struttura
altri di destreggiarsi ai bivi o trivi o qua- pre più precise, ma se ci fosse qualcuno pubblica con la fornitura di strumenti
drivi che fossero (le rotatorie scarseg- al mondo che dubitasse dell’umanità farmacologici o chirurgici, mentre la
giavano). del concepito applicando il principio di scelta della vita diventa esclusivo onere
Se comunque malgrado tutte le ac- prudenza dovrebbe essere trattato economico o sociale di chi la compie
cortezze ci si perdeva dopo un breve come tale. (“problemi tuoi”).
conciliabolo si individuava il bivio “sba- E se è umano allora diventa soggetto In altre parole anziché “difendere”
gliato” e lo si riattraversava corretta- di diritti inalienabili, primo fra tutti una scelta presa sotto la pressione di
mente. quello alla vita ed eventuali conflitti con condizioni di fragilità economica o so-
Similmente quando si sente un gran diritti di altri vanno esaminati con equa- ciale e condurla fino alle estreme con-
parlare di “diritti”, se non di “nuovi di- nimità e discernimento e non certo au- seguenze, sarebbe meglio aiutare la
ritti”: uno dei “nuovi” è il diritto di togestiti dalla più forte delle due parti, donna (o, se fortunata, la famiglia) a su-
aborto (a proposito tale qualifica non ma a livello sociale e giuridico, soprat- perare i condizionamenti e prendere
c’è nella legge 194) inteso come diritto tutto se ne nasce una legge. una decisione quanto più possibile se-
di scelta (infatti nel Paesi anglofoni i Il diritto alla vita è il più alto dei valori rena e accogliente.
pro-choise si contrappongono ai pro- al quale ciononostante in casi eccezio- Ed a partire da questo ci si può ritro-
life, forse perché non sarebbe stato una nali e per il bene di molti ci sono uomini vare tutti al di là di ogni steccato ideo-
scelta giusta di marketing chiamarsi e donne rinunciano immolando la pro- logico.
pro-death). pria vita, ma mai la vita dell’altro soprat- Enrico Giordano
Scelta di vita CHIESA E SOCIETÀ 25
in
Un aiuto concreto e una preghiera
a una mamma che ha detto no all’aborto
L’Unitalsi di Ragusa ha aderito al progetto Gemma
adottando una donna seguita dal Cav di Loreto

I
recenti casi successi a Milano di un neonato lasciato e l’anonimato della madre del figlio/a adottato e dell’adot-
presso “le culle della vita” e della neonata abbandonata tante. La fondazione Vita Nova, infatti, costituita nel 1983, è
morta in un cassonetto della Caritas hanno riaperto un un ente che ha come scopo di promuovere la promozione e
fiume di dibattiti sul sostegno di gravidanze difficili e inde- il sostegno della vita umana fin dal suo concepimento me-
siderate. La scelta di non riconoscere il proprio figlio dopo diante attività assistenziali, educative e culturali e che affian-
il parto, compiuta in Italia da circa 300 donne ogni anno, è cata dai Cav da alcuni anni è un valido supporto per quelle
un esempio concreto di quella “cultura dello scarto” che la- donne che hanno chiesto aiuto.
scia nella solitudine la donna che ha scelto coraggiosamente Questa scelta operata dall’Associazione Unitalsi è nata
di portare avanti una gravidanza ma che alla fine è costretta anche come il risultato di esperienze forti vissute negli anni
con un atto di “drammatico altruismo” a lasciare il proprio durante i pellegrinaggi a Lourdes. È li che donne provate per
figlio presso le cosiddette “culle della vita” (odierne rivisi- aver interrotto volontariamente una gravidanza trovano me-
tazione delle antiche “ruote” esistenti presso i conventi). Al diante un percorso specifico di consolazione destinato alla
contempo, buttare una vita dentro un cassonetto di abiti usati preghiera per i bambini non nati la forza di riconciliarsi. Un
è il risultato finale di quanto poco valore abbia ormai la vita aborto, si sa , è sempre un evento di sofferenza e procura un
nascente. trauma e lo diventa ancora più quando esso è frutto di una
Lo scorso mese di febbraio, in occasione della 45esima scelta sopraggiunta per motivi economici, per perplessità
Giornata per la vita , l’Associazione Unitalsi a seguito di un dovute a interrogativi sulla salute del nascituro o perché è
incontro con il Centro di Aiuto alla Vita (Cav) di Ragusa, ha messa a rischio la propria vita. Così è capitato che a Lourdes
voluto aderire al Progetto Gemma in essere presso la Fon- volontarie unitalsiane siano state chiamate con semplicità ad
dazione Vita Nova, cui i Cav di tutta Italia collaborano, con ascoltare storie nascoste per anni ad essere un valido accom-
lo scopo di offrire alla donna un sostegno economico e mo- pagnamento per le donne che portavano nel loro cuore il
rale per un periodo di 18 mesi in modo da consentire di por- peso di questa vita “spezzata”. Davanti a queste storie ascol-
tare a termine la gravidanza che si presenta particolarmente tate e interiorizzate è stato consequenziale che l’Associa-
contrastata e difficile e di seguire la vita del neonato fino al zione si aprisse ad un tale progetto che partito da qualche
compimento del suo primo anno di vita. Durante il periodo giorno vedrà impegnata nell’aiuto economico e morale la no-
di adozione l’Associazione riceverà le notizie più importanti stra Sottosezione di Ragusa. Come segno ci è venuto in soc-
riguardanti la gestazione garantendo la massima riservatezza corso Maria, Vergine dell’Annuncio in quanto è stato
comunicato che la gravidanza che si andrà a sostenere viene
seguita dal Centro di Aiuto alla Vita di Loreto, una città
molto cara ad ogni unitalsiano, meta di numerosi pellegri-
naggi raggiunta ogni anno da volontari disabili e ammalati
accompagnati dalle proprie famiglie.
Chiediamo dunque nel mese di maggio, dedicato per an-
tica tradizione alla Madonna, che possiamo stare in una pre-
ghiera semplice e fruttuosa tale da accompagnare la
gravidanza di questa donna così da sentirci spiritualmente
“altre “Maria in casa di Elisabetta.
Carmelo Ferraro
in

8xmille alla Chiesa cattolica:


Torna dal 2 maggio la campagna della Conferenza Episcopale Italiana
26

una firma che fa bene


“Se fare un gesto d’amore ti fa senzatetto, immigrati, ma anche speranza e di coraggio. Gli spot
sentire bene, immagina farne mi- italiani che attraversano momenti mettono in luce il valore della gra-
gliaia”. Questo il claim della nuova di difficoltà. tuità e gli sforzi di una Chiesa in
campagna di comunicazione 8xmille uscita, che si prende costantemente
della Conferenza Episcopale Ita- “L’obiettivo della campagna 2023 cura dei più deboli, donando oppor-
liana, che mette in evidenza il signi- – afferma il responsabile del Servi- tunità e fiducia, intervenendo con di-
ficato profondo di un semplice gesto zio per la promozione del sostegno screzione e rispetto, operando con
che permette ogni anno la realizza- economico alla Chiesa cattolica, creatività e positività.
zione di migliaia di progetti in Italia Massimo Monzio Compagnoni – è Dalla Casa della Carità che a Se-
e nei Paesi in via di sviluppo. far comprendere il valore di un gesto regno, offre ospitalità ai più fragili
molto semplice come una firma, ab- senza fissa dimora, alla mensa delle
La campagna, on air dal 2 mag- binandolo a momenti della vita di Parrocchie solidali di Brindisi, una
gio, mette inoltre in luce la relazione tutti i giorni. Gli spot ruotano in- mano tesa rivolta a quanti sono a ri-
forte e significativa tra la vita quoti- torno al concetto del ‘sentirsi bene’ schio di esclusione sociale.
diana dei cittadini e le opere della prendendosi cura del prossimo gra- Dalla Casa Santa Elisabetta, un
Chiesa, attraverso la metafora dei zie ad un’opzione, nella propria di- condominio solidale nel cuore di
“gesti d’amore”: piccoli o grandi chiarazione dei redditi, che si Verona per donne sole con minori
gesti di altruismo che capita di fare traduce in migliaia di progetti. Chi ad Opera Seme Farm, una filiera
nella vita e che non fanno sentire firma è protagonista di un cambia- etica che, nel Salento, promuove i
bene solo chi li riceve, ma anche chi mento ed è autore di una scelta soli- prodotti del territorio generando va-
li compie. dale, frutto di una decisione lore ed occupazione, passando per il
consapevole, da rinnovare ogni Centro di ascolto diocesano di Al-
Ecco, quindi, che attraverso una anno. In ogni iniziativa le risorse bano, un luogo accogliente e fami-
semplice firma, quella per l’8xmille, economiche sono messe a frutto da liare per chi ha bisogno di assistenza
è possibile moltiplicare la sensa- sacerdoti, suore, operatori e dai tan- alimentare e non solo.
zione di benessere che si prova tissimi volontari che, con le nostre Farsi prossimo con l’accoglienza è
quando si fa un gesto d’amore. firme, sono il vero motore dei pro- la mission del progetto Un popolo
Come fa la Chiesa ogni giorno con i getti realizzati”. per tutti che, a Roccella Jonica, rap-
suoi interventi arrivando capillar- presenta un nuovo inizio per i mi-
mente sul territorio a sostenere e aiu- Nella campagna 2023 la Chiesa si granti in fuga in cerca di un futuro
tare chi ne ha più bisogno: poveri, racconta attraverso otto storie di migliore.
Grazie alle firme, ogni anno, ven-
gono restituiti a fedeli e visitatori
Per informazioni e aggiornamenti: molti tesori dimenticati. Come ad
https://www.8xmille.it/ Ancona dove la chiesa di Santa
https://www.facebook.com/8xmille.it Maria della Piazza, gioiello roma-
nico, è sottoposta ad un intervento di
https://twitter.com/8xmilleit
restauro conservativo per continuare
https://www.youtube.com/8xmille a tramandare arte e fede alle genera-
https://www.instagram.com/8xmilleit/ zioni future.
OTTOXMILLE 27
in
Dopo gli anni difficili della pande- Massimiliano Traschitti e Antonio gliaia di interventi già realizzati,
mia la campagna, quest’anno, vola Codina, regia di Edoardo Lugari. Le in Italia e nel mondo.
all’estero per documentare come a foto sono di Francesco Zizola. La Una geografia di opere in aggior-
Tosamaganga, in Tanzania, con il casa di produzione è Casta namento, nel segno della rendicon-
supporto delle firme la speranza sia Diva/Masi Film. tazione e della trasparenza verso chi
giunta in aula e in corsia. Sarà pianificata su tv e web con ha generato con la firma opere di
Qui i medici del Cuamm, la prima due spot da 30” e otto da 15” dedi- fraternità secondo tre direttrici fon-
organizzazione italiana per la pro- cati a diversi target, Inoltre, la cam- damentali di spesa: culto e pastorale,
mozione e la tutela della salute delle pagna si svilupperà su stampa, sostentamento dei sacerdoti dioce-
popolazioni africane, sono presenti affissione e radio. sani, carità in Italia e nei Paesi in via
da oltre 50 anni e si prendono cura di sviluppo.
delle persone più vulnerabili, soprat- Su www.8xmille.it sono disponi-
tutto delle mamme e dei bambini, fin bili anche i filmati di approfondi- La Chiesa cattolica ogni anno si
dai primi attimi di vita. mento sulle singole opere mentre affida alla libertà e alla correspon-
un’intera sezione è dedicata al ren- sabilità dei fedeli e contribuenti
La nuova campagna 8xmille è diconto storico della ripartizione per rinnovare la firma che si con-
ideata dall’agenzia Wunderman 8xmille a livello nazionale e dioce- cretizza in risorse per la realizza-
Thompson Italia che si è aggiudicata sano. zione di opere dove tanti, ogni
la gara indetta dal Servizio per la giorno, trovano porte aperte e spe-
promozione del sostegno economico Nell’area Mappa 8xmille sono ranza restituita.
alla Chiesa cattolica: creatività di geolocalizzati e documentati mi-
in
28 ATTUALITÀ
Dalla marginalità all’integrazione

Finalmente! A Marina di Acate


una sezione della scuola dell’infanzia
J
asmina ha 4 anni, trascorre le sue mento del Comune, dell’Ufficio scola- iscrizioni tutte le famiglie con bambini
giornate in una delle campagne stico provinciale di Ragusa e della dai tre ai sei anni che vivono nelle zone
della fascia trasformata, distante Scuola Capitano Puglisi di Acate. limitrofe.
una decina di chilometri dal centro abi- Come dichiara Domenico Leggio, di- Si tratta di una svolta a lungo auspi-
tato più vicino. È piena mattina rettore della Caritas di Ragusa, «negli cata. La presenza di una scuola dell’in-
quando, scostando una tendina in poli- ultimi mesi è stato fatto un lavoro di fanzia va a soddisfare i bisogni di
tene, si affaccia dietro il vetro della mobilitazione per far sì che i piccoli che istruzione e socialità di un’ampia fascia
porta d’ingresso di una casa che solo vivono in quel territorio marginale fi- di popolazione bambina che altrimenti
con molta fantasia si può definire tale: nalmente possano frequentare la scuola era condannata all’invisibilità e alla so-
si tratta piuttosto di un garage la cui sa- e trovare quel diritto all’infanzia su cui litudine. Ne trarranno beneficio, però,
racinesca è stata sostituita da una stac- come diocesi riflettiamo da tempo e che anche i genitori che potranno recarsi al
cionata in legno ed eternit, a sua volta fino ad adesso è stato loro negato. lavoro più serenamente o, nel caso delle
coperta con un telo di plastica per di- Adesso potranno vivere la loro età gui- donne casalinghe, potranno essere sol-
fendersi dalle infiltrazione di acqua e dati da degli educatori e in compagnia levate per alcune ore dalle fatiche del-
vento. La porta è tenuta chiusa dal- di coetanei e trovarsi anche più prepa- l’accudimento, avendo maggior tempo
l’esterno da una grossa pietra che im- rati per quando passeranno alla scuola libero a disposizione per la cura di se
pedisce a Jasmina di uscire. I suoi primaria». stesse.
genitori, infatti, sono al lavoro in una In effetti per l’apertura della scuola, Vincenzo La Monica
serra vicina e, non avendo altre alterna- che conta 26 bambini iscritti, è stato
tive, hanno escogitato questa soluzione fondamentale l’apporto di tutti quegli
per assicurarsi che la bambina non esca attori che operano quotidianamente sul
Da settembre
di casa. campo, a partire dal nostro vescovo si potranno soddisfare
Dal prossimo settembre scene come Giuseppe, dalla Caritas diocesana, l’As- i bisogni di istruzione
questa che è stata ripresa alcuni anni fa sociazione I Tetti colorati, le Suore
dagli operatori del Presidio Caritas, Carmelitane Missionarie e la Coopera-
e di socialità
non dovrebbero più ripetersi. A Marina tiva Proxima. È stato grazie a loro che di bambini
di Acate aprirà una sezione della scuola sono state contattate e poi guidate per sinora condannati
dell’infanzia grazie al forte interessa- l’adempimento delle pratiche per le
Elezioni amministrative ATTUALITÀ 29
in

A Ragusa, Comiso e Acate


un voto di responsabilità
Impariamo a privilegiare chi si dimostra
attento all’ascolto, al dialogo e al confronto
L’
appuntamento con le ele- grandi benefici da questo stile di vivere stri figli e ai nostri nipoti. I problemi,
zioni del sindaco e del consi- la politica. un po’, li conosciamo tutti e sono co-
glio comunale è sempre Ragusa, Comiso e Acate, così come muni a tutte le realtà del Sud, esasperati
un’occasione per ripensare il presente ogni altra realtà, vogliono guardare al forse da un’emarginazione che avver-
e il futuro delle nostre comunità. Gli futuro e vogliono farlo anche attraverso tiamo non solo come geografica. Su
elettori di Ragusa, Comiso e Acate gli strumenti offerti da una buona poli- temi come il lavoro, i trasporti, la sanità,
avranno l’opportunità di scegliere il tica. A spulciare le liste, in questa tor- la scuola, i servizi sociali, la povertà,
sindaco che dovrà amministrare le loro nata, non mancano persone di l’attenzione ai centri storici come alle
città e il consigliere comunale che buonsenso e preparate che hanno già periferie, l’ordine pubblico, la lotta alle
dovrà rappresentarli. Scelte dove dato, nel lavoro, nella famiglia e nella devianze avrebbe davvero poco senso
spesso la politica compie un passo in- società ottimi esempi. Anche le candi- dividersi o innalzare steccati. La città è
dietro per lasciare spazio ad altre con- dature a sindaco in queste tre città iblee di tutti e occorre l’impegno di tutti
siderazioni. Il parente, l’amico a cui sembrano tutte di profilo adeguato. (anche di noi cittadini chiamati non
non puoi dire no, il vicino di casa rap- L’auspicio è che, conclusa la campagna solo a reclamare diritti ma ad adempiere
presentano l’approdo comodo di chi elettorale, che è sempre un momento ai doveri) per renderle più belle e acco-
magari fa fatica a immaginare la città e divisivo nel quale chi deve recuperare è glienti. E il primo impegno che pos-
la comunità nella quale vorrebbe vivere. costretto ad alzare i toni, si possa ini- siamo assumerci è quello di votare in
E, invece, bisogna tutti compiere lo ziare a ragionare più serenamente di modo responsabile e di fare fino in
sforzo di ricercare il meglio per affidare come rendere più vivibili le nostre città fondo il nostro dovere. Di cittadini ed
i destini nostri e di chi verrà dopo di noi e i nostri quartieri e quale modello di elettori.
in buone mani. Potremmo, ad esempio, comunità intendiamo consegnare ai no-
iniziare selezionando chi si dimostra
più attento all’ascolto, al confronto, al
dialogo e, magari, ignorare chi è bravo
solo a trasformare la politica in ring e
arene e fatica ad esprimere un concetto
senza demonizzare il proprio avversa-
rio. In un consiglio comunale non do-
vrebbe essere difficile, davanti ai
problemi di una città, trovare delle so-
luzioni da condividere. I personalismi,
almeno a livello cittadino, andrebbero
rimossi o, quantomeno, limitati. Le co-
munità guidate da sindaci e da ammini-
stratori che si nutrono di
esasperazione, di solito, non traggono
in
30

Lavorare per dare una speranza alla città


Vittoria ha bisogno di tutti
V
a bene lo scontro e la caciara, presentato da un solo esponente, addi- dere che una persona sia morta perché
ma solo entro certi limiti o fin rittura si spinge ad ipotizzare un la prima ambulanza che è intervenuta
quando fa comodo. Sembre- «nuovo accordo tra Aiello e la destra». era dotata solo di autista e soccorritore,
rebbe questa la logica utilizzata Ovviamente ognuno è libero di pensare mentre la seconda, arrivata dopo aver
quando, nelle scorse settimane, in con- ciò che vuole, ma l’idea appare almeno compreso la gravità della situazione e
siglio comunale si è trattato di votare bizzarra. La verità è che si fa opposi- quindi con il medico a bordo, non ha
sul bilancio. Il sindaco Aiello non ha zione fin quando i rischi e le conse- potuto far altro che constatarne il de-
più la maggioranza e le opposizioni ave- guenze sono calcolati, diversamente cesso.
vano i numeri per bloccarlo o modifi- ognuno recita a soggetto, facendo Ovviamente l’elenco delle priorità è
carlo a piacimento. Invece al momento anche l’impensabile almeno agli occhi più lungo, ma serve a dare il senso di
del voto hanno abbandonato l’aula per- di chi, come i cittadini, non sono av- quali siano i veri problemi su cui vera-
ché, come prova a spiegare il gruppo di vezzi alla politica e al suo modus ope- mente compattarsi. E se per migliorare
Fratelli d’Italia, «la mancata approva- randi. Si spera, però, che dopo quanto l’esistente bisogna anche litigare che
zione avrebbe comportato il commissa- è successo, si cambi metodo e si co- ben venga, perché la diversità di opi-
riamento del consiglio o peggio ancora minci a lavorare per dare una speranza nioni è un valore, ma per favore senza
lo scioglimento». Insomma si è prefe- di rinascita a questo territorio. Si è fatto furbate.
rito agire così per evitare che il sindaco tanto o niente in questi due anni, poco Maria Teresa Gallo
amministrasse senza più opposizione. importa ormai perché ormai riguarda il
Di fronte a simili strategie, che in poli- passato, seppur prossimo.
tica sono però prassi consolidate, è fa- La città ha bisogno di crescere sotto
Microcriminalità,
cile poi per chi in consiglio non ha la molti punta di vista. C’è una crescente bullismo, sanità:
forza dei numeri per potere incidere emergenza per quanto riguarda la mi- sono emergenze
oppure non è rappresentato, gridare crocriminalità e il bullismo e che ri-
allo scandalo o meglio all’inciucio. chiede sforzi congiunti. C’è la
che non ammettono
Il “Comitato politico per una Vittoria questione sanità che richiede ancora divisioni o furbate
democratica”, che in consiglio è rap- più unità perché non debba più succe-
Un concetto pericoloso ATTUALITÀ 31
in

L’identità è divisiva? Forse


N
ell’ambito di un convegno sul squadrate e farne case e chiese nuove. nere che “identità” e “identitario” sono
nostro barocco, di altissimo li- In quel convegno di tre giorni svilup- concetti pericolosi. Perché? Perché
vello culturale e forse non ade- patosi tra Ragusa e Scicli, la parola possono, non necessariamente deb-
guatamente pubblicizzato, si è discusso “identità” ha trovato accoglienza pro- bono, ma possono essere “divisivi”.
di “identità”. prio con riferimento alla architettura. Divisivo è parola di moda, un po’
Si era avviato un discorso sulla iden- Ma siccome non riusciamo ad essere come sostenibile, green, smart, et ce-
tità, appunto, barocca, ovvero la cifra sereni in questo mondo impazzito in un tera.
distintiva della architettura antica della periodo storico ancora più folle, dob- Però è molto più difficile da gestire e
parte sud-orientale dell’Isola di Sicilia. biamo necessariamente fare il distinguo da comprendere rispetto alle altre pa-
Quella dove abitiamo noi (fortunati). del distinguo. E siccome abbiamo sen- role di moda.
Certamente esisterebbe anche altro, tito la necessità di traslare il concetto Divisivo lo si utilizza soprattutto con
architettonicamente parlando, prima e architettonico di “identità” in quello riferimento a ideologie politiche, a spe-
più del barocco, ma quel maledetto 11 più propriamente sociale, per non dire cifici episodi o personaggi che nel pas-
gennaio di 330 anni fa ha cancellato la politico, la conversazione si è parzial- sato, più o meno recente, hanno
gran parte del gotico, del romanico, mente ma significativamente orientata sostenuto idee non sempre o non da
dell’arabo, del bizantino. E quanto era verso il significato diverso della parola tutti condivisibili.
rimasto in piedi venne sovente demo- “identità”, finendo, ed era inevitabile, Ma nel caso di “identità” perché si
lito dai nostri avi (alla fine stiamo par- alla identità di genere, di etnia, di na- dovrebbe verificare una divisione? E tra
lando di dodici, al massimo tredici zionalità, e infine di cultura, che tutto chi? Proprio non comprendo. Probabil-
generazioni prima della nostra, una ricomprende. mente perché il mio è un ragionamento
bazzecola) per riutilizzare le pietre già Arrivati a tanto, è stato un fiat soste- semplicissimo, basico, da uomo della
strada, che alla domanda “datti una
identità” risponderebbe (e non senza
molti dubbi): sono uomo (anziano),
mediterraneo (un tempo si sarebbe
detto caucasico), siciliano, cristiano,
pacifista, ambientalista, genitore.
Credo che nessuno di queste identità
possa essere divisiva. E poi, alla fine, a
ben pensarci, siamo tutti, ma proprio
tutti, mammiferi, famiglia degli omini e
ordine dei primati, con un corredo ge-
netico praticamente identico a quello di
qualunque altra scimmia.
Pertanto, mi chiedo e chiedo, po-
trebbe mai essere divisivo il concetto di
“identità” sol perché mi dichiaro sici-
liano e non abruzzese? Chissà, forse il
concetto di “divisivo”, proprio perché
di moda, romperà le scatole ancora per
un po’ e poi si toglierà di mezzo. Per
passare ad altra moda.
Saro Distefano
Il Primo Maggio ad Acate
Dieci assenze che pesano e poca voglia di far festa

I
l mese di maggio comincia con un giorno di festa, un L’assenza troppe volte del rispetto dell’art. 36 della Costi-
giorno dedicato alla celebrazione del Lavoro ma que- tuzione dove prescrive che il compenso del lavoratore sia “in
st’anno nella nostra provincia il primo maggio è stato vis- ogni caso sufficiente ad assicurare a sè e alla famiglia un’esi-
suto in modo più mesto ma anche più intenso: si sono stenza libera e dignitosa” essendoci oramai assuefatti al fe-
celebrate le assenze! nomeno del lavoro che non permette di superare la soglia di
La prima assenza quella di Dauda Diane il coraggioso ra- povertà.
gazzo ivoriano che aveva osato evidenziare le condizioni di L’assenza di stabilità che impedisce a tanti giovani di fare
lavoro in cui versano gli immigrati come lui, e proprio per affidamento sul lavoro che svolgono per costruire il proprio
tenere viva questa assenza, che dura dal 2 luglio scorso, si è futuro e che nonostante non abbia dato gli attesi frutti di di-
scelto di celebrare tutto questo ad Acate. minuzione della disoccupazione viene ulteriormente agevo-
L’assenza di coraggio civico che costruisce un muro di lato nell’ultimo decreto firmato proprio il primo maggio.
omertà che impedisce di fare piena luce su una incredibile L’assenza troppo spesso del rispetto della vita relazionale
vicenda che molti volevano dimenticare e solo grazie all’im- delle famiglie e della sacralità del riposo festivo, con l’assenza
pegno di Libera, della Cgil, e del dottor Bruno Giordano con pressoché totale di vincoli alle attività commerciali che im-
la sua lettera al Presidente Mattarella sta ricevendo atten- pediscono ai lavoratori del settore di fruire di momenti di
zione. condivisione familiare.
A seguire l’assenza di condizioni di vita dignitose nei lavo- L’assenza di servizi a supporto delle lavoratrici che soprat-
ratori agricoli immigrati nelle nostre campagne più volte de- tutto nel meridione non hanno la possibilità di conciliare la
nunciate e che ricevono qualche forma di assistenza solo vita lavorativa, quando hanno la fortuna di averla, e la cura
grazie alla Caritas Diocesana e alle Suore di Santa Teresa di della famiglia, soprattutto in presenza di bambini o di an-
Gesù Bambino. ziani.
L’assenza di un numero adeguato di ispettori del lavoro in Ma su tutte l’assenza della prevalenza del valore del lavoro
Sicilia (in provincia di Ragusa ne è rimasto solo uno), nono- in sè come valore fondante della nostra comunità nazionale
stante la possibilità di attingere all’Ispettorato Nazionale che come indicato nell’art. 1 della Costituzione sulle crude e ini-
ha ruoli impinguati di 1.249 unità sempre grazie all’impegno que leggi di un mercato sempre meno regolato e sempre più
dell’ottimo Bruno Giordano nel breve lasso di tempo in cui asservito alle esigenze del capitale.
ha diretto l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (è stato il primo Ecco, questo è stato il Primo Maggio 2023, un momento
ad essere avvicendato dal nuovo governo). di condivisione delle assenze corroborati dalle parole forti e
La conseguente assenza di condizioni di sicurezza nel la- chiare di don Luigi Ciotti, del magistrato Bruno Giordano e
voro che nonostante le regole è impossibile rilevare in modo del Segretario dei lavoratori agricoli della Cgil Giovanni Mi-
preventivo e ci si limita poi solo a perseguire quando acca- ninni.
dono gli incidenti. Vito Piruzza
Oltre l’accoglienza ATTUALITÀ 33
in
Dal barcone a un’impresa tutta loro
Sadia, Adama e Madi, tre ragazzi musulmani,
ora producono pasta fresca e ostie per la messa

L
a sede della cooperativa capofila loro credo religioso essendo tutti di Erano ospiti del Sistema di Acco-
del progetto (Fo. Co.) è a Chia- fede musulmana. glienza e Integrazione (Sai) di Rogliano
ramonte Gulfi, il laboratorio a La nascita della cooperativa è stata in- “Casa Ismaele”, gestito dalle Coop.
Mangone, in provincia di Cosenza. È la fatti sostenuta dal progetto “Fare si- Fo.Co. e Mi.Fa. e da AFN.
scommessa di tre ragazzi giunti con un stema oltre l’accoglienza”, sostenuto Due anni fa la svolta. Dopo aver im-
barcone nel nostro Paese che hanno av- da Fondazione con il Sud, dalle coope- parato la lingua e un mestiere, hanno
viato un pastificio, grazie anche a un rative Fo.Co., di Chiaramonte Gulfi scelto di fare i pastai, frequentando un
progetto sostenuto da Fondazione con (Rg) e Mi.Fa., di Cosenza, Amu (Azio- corso. Il progetto “Fare sistema oltre
il Sud. Sadia Diaby e Adama Traore, 23 ne Mondo Unito, Ong fondata nel l’accoglienza” ha fatto da incubatore
anni, entrambi del Senegal, e Madi Mi- 1986) e Afn (Associazione Azione Fa- d’impresa: sono stati seguiti e accom-
nougouy, 22 anni, della Costa d’Avorio miglie Nuove). Oggi Sadia, Adama e pagnati. «Il pastificio artigianale Sam è
hanno costituito la cooperativa Sam, Madi producono e vendono il loro pro- nato grazie al progetto “Fare sistema
un’azienda per la produzione di pasta dotto già apprezzato da molte famiglie, oltre l’accoglienza” – spiega Salvatore
fresca e di ostie da consacrare durante ristoranti e rivendite commerciali. Brullo, direttore generale di Fo.Co. – .
le celebrazioni eucaristiche. Accanto al Il progetto del Pastificio Sam parte da Vorrei sottolineare un dato: questo non
pastificio Sam, è sorto infatti anche il lontano. Sadia, Madi e Adama sono ar- è un progetto di buona accoglienza,
brand “Particula – pane per la messa”, rivati in Italia da minorenni, cinque non è un’esperienza di buona integra-
che produce le ostie destinate alle cele- anni fa. Erano giovani e con tanti sogni zione, ma è una start up d’impresa.
brazioni. nel cassetto: avevano sfidato il mare e i Questi ragazzi danno il loro contributo
Un’attività che portano avanti in pericoli ed erano approdati in Calabria, alla società avviando un’attività produt-
modo artigianale e che non risente del a Corigliano. tiva, generando utili, generando ric-
chezza sociale, pagando le tasse, i
contributi, gli affitti. È una realtà alta-
mente innovativa, nata da un bisogno».
«Ci ha colpito – commenta Gaetano
Gabriele, presidente della cooperativa
Mi.Fa. – la loro decisione di produrre,
insieme alla pasta fresca, anche le ostie.
Ci hanno detto: “Vogliamo produrre il
pane per la messa dei nostri fratelli cri-
stiani”».
«Quando ho conosciuto Adama,
Madi e Sadia – spiega Giovanni Cala-
brese, responsabile del progetto “Fare
sistema oltre l’accoglienza” – sono
stato colpito dalla loro voglia di scom-
mettersi, di realizzare il loro sogno,
senza mai arrendersi o scoraggiarsi. Ci
hanno creduto e, nonostante gli osta-
coli burocratici, sono riusciti a raggiun-
gere l’obiettivo».
in
34 ATTUALITÀ
Il desiderio della lettura

Orizzonti condivisi
A Vittoria nuova biblioteca all’istituto Marconi

I
n un clima di gioia e condivisione si
è celebrata, giorno 12 maggio,
presso l’istituto d’istruzione supe-
riore “G. Marconi” di Vittoria, l’inau-
gurazione della biblioteca scolastica
intitolata “Orizzonti Condivisi”.
Se da un lato la cerimonia inaugurale
segnava la conclusione del progetto
“Lib(e)ri, valorizzare la lettura a
scuola”, che aveva tra i suoi obiettivi il
rinnovo dei locali della vecchia biblio-
teca, la digitalizzazione dei libri preesi-
stenti, l’acquisto di nuovi, dall’altro
costituiva il punto di partenza di un
percorso che vede nella lettura a scuola,
e ad alta voce, il suo punto di forza pre-
cipuo. L’adozione di questo metodo
ideato, dal prof. Federico Batini del-
l’Università di Perugia, ha consentito di
raggiungere i risultati prefissati dal
punto di vista cognitivo, emotivo, rela-
zionale. La frequentazione della biblio-
teca ha promosso negli studenti non
soltanto una crescita linguistica ma
anche il desiderio della lettura e la con- proviene dall’Ars bene dicendi, e il cui perché coinvolge tutti gli esseri umani
divisione dei vissuti che da questa po- antico significato equivale a parlare desiderosi di dare e ricevere parole
tevano nascere. bene e dire bene di tutti. Per questa bene dette».
All’evento era presente anche padre profonda ragione, la benedizione è in- La presenza di padre Giuseppe, in-
Giuseppe Di Corrado, direttore della dirizzata non tanto alle cose quanto alle fine, ci ha permesso di cogliere il signi-
Biblioteca diocesana, il quale nel suo persone. La benedizione, ha affermato ficato e il collegamento tra la parola
intervento ha voluto sottolineare il si- padre Giuseppe, «non soltanto pro- Bibbia e biblioteca. I due termini pos-
gnificato profondo del termine bene- muove buone relazioni tra gli individui sono essere considerati sinonimi per-
dire, la cui origine latina molto lontana ma è anche un atto “interreligioso” ché, come la Bibbia è la collezione di 73
libri di diverse epoche e diversi generi
letterari, così una biblioteca contiene
Padre Giuseppe Di Corrado ha aiuto a cogliere tanti libri; entrambi sono portatori del
desiderio dell’incontro con l’Altro e
significato e collegamento con l’altro.
tra le parole Bibbia e biblioteca
Alessandro Dibenedetto
Un Amico in cucina
Rubrica a cura di Emiliano Amico

Fagottini Gamberi e Zenzero


A volte si ha davvero bisogno di sentirsi
un pò coccolati… magari quando il tempo è La ricetta...
grigio e fuori la pioggia è battente. Ecco,
questi fagottini sono così…io li ho definiti
INGREDIENTI
“scaldacuore”, perché sanno rimettermi in
pace col mondo. Un guscio appena croc-
Per i fagottini
cante e meraviglioso che contiene un cuore
• 1 Rotolo di Pasta Sfoglia
morbido, salato e profumato di spezie…
rettangolare
come resistere?Una volta chiamati a rac-
• 250 Gr Code di Gambero Argentino
colta gli ospiti, sfidateli a indovinare il mi-
• 200 Gr Ricotta
sterioso ripieno: ai vincitori sarà
• Q.b. Scorza di Limone
naturalmente concesso un meritato bis!
• Q.b. Sale
• Q.b. Zenzero grattugiato
PORZIONE • 1 Uovo
10 FETTE • Q.b. Pepe Verde
Guarda la Per la maionese
video ricetta • 1 Uovo
PREPARAZIONE • 200 ml Olio di girasole
15 minuti • 15 ml Succo di Limone
COTTURA • Q.b. Sale
20 minuti • Q.b. Zenzero grattugiato
TEMPO TOTALE (per aromatizzare)
35 minuti
ISTRUZIONI
Mettiamo in una bowl la ricotta, condia-
mola con sale e pepe verde. Grattugiamo
la scorza di limone e lo zenzero per aro-
matizzare.
Aggiungiamo i gamberi tagliati grossola-
namente, mescoliamo il ripieno. Tagliamo
la pasta sfoglia in otto rettangoli uguali.
Al centro di ogni rettangolo mettiamo un
cucchiaino di ripieno, chiudiamo la pasta
su se stessa. Buchiamo la superficie e
spennelliamo con l'uovo.
Cuociamo in forno preriscaldato a 200
gradi per circa 20 minuti.

www.emilianoamico.it

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