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Numero 101
Settembre 2011
Evangelizzare
attraverso la bellezza
Salvami Regina
Diego Lizcano
a figura di SantAnna ci ricorda, infatti, la casa paterna di Maria, Madre di Cristo. L Maria venuta al mondo, portando in s quello straordinario
mistero dellImmacolata Concezione. L era circondata
dallamore e dalla sollecitudine dei suoi genitori: Gioacchino ed Anna. L imparava da sua madre, proprio
da SantAnna, come essere madre. E bench, dal punto
di vista umano, ella avesse rinunciato alla maternit, il
Padre Celeste, accettando la sua donazione totale, La
gratific della maternit pi perfetta e pi santa. Cristo,
dallalto della Croce, trasfer in un certo senso la ma-
SommariO
Salvami
Regina
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Scrivono i lettori
Evangelizzare
attraverso la bellezza (Editoriale) . . . . . . . . . . .
4
5
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane
Vasconcelos A. Campos, EP,
Luis Alberto Blanco Corts, Madre
Mariana Morazzani Arriz, EP,
Severiano Antonio de Oliveira
Amministrazione:
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Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio
Commento al Vangelo
Devo perdonare
una volta sola?
......................
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......................
Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
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accaduto nella
Chiesa e nel mondo
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S crivono
Akhenaton
A proposito del documentatissimo articolo del numero di luglio su
Akhenaton, il faraone egiziano e il
monoteismo, bisogna ricordare che
anche tra le primitive culture aborigene americane alcune trib intere, e alcuni individui isolati in altre,
erano monoteiste in mezzo al politeismo generale. un fenomeno che
si spiega con le Sacre Scritture.
Come professore di Storia, mi
congratulo con lautore. Sarebbe
splendido che continuaste a trattare
temi di questo tipo, in modo da confrontarsi con le versioni storiche di
documentari tendenziosi trasmessi frequentemente dalla televisione.
Antonio L. B. G.
Bogot Colombia
i lettori
cresciuta in me la
pace e il coraggio
Incomparabile mezzo di
comunicazione cattolico
Editoriale
Evangelizzare
attraverso la bellezza
a di Fatima
- Maria,
Stella della
Nuova Evange
lizzazione
Poste Italiane
s.p.a. - Spedizi
one in Abbona
mento Postale
- D. L. 353/200
3 (conv.
in L. 27/02/2
004 n 46)
art. 1, comma
2, DR PD
- Contien
e I.R. - Periodic
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ociazione
Madonn
101
Numero
re 2011
Settemb
zare
Evangeliz
la bellezza
so
attraver
Salvami R
egina
li impressionanti progressi tecnici e scientifici del XX secolo hanno trasformato profondamente la vita quotidiana delluomo. Grazie a loro
stato possibile eseguire senza sforzo compiti finora insospettati. Ma questa praticit ha finito per conferire, daltra parte, una semplificazione in tutti gli
atti sociali. Le cerimoniose manifestazioni di rispetto, per esempio, sono state
gradualmente sostituite da maniere sempre pi informali. Analogamente, ogni
ornamento ora considerato inutile perch non pratico. E al fine di ricercare
la funzionalit in tutto, ci si alla fine allontanati da ci che trascendente o soprannaturale.
A questo punto, non sono mancate voci che hanno messo in guardia sul fatto
che il mondo moderno ha quasi esiliato la bellezza dalla vita quotidiana. Tra queste, quella di Papa Paolo VI che, in occasione della chiusura del Concilio Vaticano
II, ha lanciato nel Messaggio agli Artisti questo appello: Il mondo nel quale viviamo ha necessit di bellezza per non cadere nella disperazione.
Luomo si sente orfano del bello. La sua anima cerca valori perenni che riportino alle verit trascendenti. Perch come la cerva anela ai corsi dacqua, (Sl 42,
2), lessere umano ha sete di Dio, Bellezza assoluta ed eterna.
Per saziare questo legittimo desiderio, la Chiesa dispone di un inestimabile
strumento: la Liturgia. Se lillibata dottrina cattolica illumina e orienta lumanit
da duemila anni, forse giunto il momento di raggiungere, soprattutto con la bellezza espressa nei riti, le generazioni post-moderne tanto avverse a studi teorici.
Non sar riservato al presente periodo storico il ricorso a quello che San Tommaso denomina convertio ad phantasmata? Che ci sia, in ultima analisi, oggigiorno, un altro mezzo pi idoneo di evangelizzare?
La Liturgia, debitamente eseguita e presentata, pi efficace nellevangelizzazione di qualsiasi documento scritto, perch raggiunge tutte le persone, indipendentemente da cultura, et o lingua. In essa, il bello si manifesta e parla di per s.
Senza bisogno di ragionamenti, eleva lanima direttamente al sacro, coinvolgendo
tutti i sensi delluomo.
Infatti, qual stata la ragione per cui sono stati elaborati paramenti liturgici,
in tutti i tempi, con i pi raffinati tessuti riccamente ricamati? Perch la Sposa di
Cristo ha distillato delicati incensi per rappresentare la nostra preghiera che sale
al Padre? E per che cosa servono le campane e lorgano, venerabili voci della Santa Chiesa, se non per elevarci meglio alle realt celesti? E la bellezza e ricchezza
dei templi e degli oggetti utilizzati nel culto?
La solennit, la pompa e lo splendore della Liturgia creano un ambiente atemporale che lega il passato al presente, il visibile allinvisibile, il terreno al celeste,
insomma, la creatura al Creatore.
Realmente, come ben ha ricordato il Beato Giovanni Paolo II, mai come oggi
si pu dire tanto a proposito che la bellezza salver il mondo!
Settembre 2011 Salvami
Regina5
accolti nella famiglia di Dio. Tuttavia, ci che avveniva in quel momento, era ancora qualcosa di pi: Egli
mi chiama amico. Mi accoglie nella cerchia di coloro ai quali si era rivolto nel Cenacolo. Nella cerchia di
coloro che Egli conosce in modo del
tutto particolare e che cos Lo vengono a conoscere in modo particolare.
Mi conferisce la facolt, che quasi mette paura, di fare ci che solo
Egli, il Figlio di Dio, pu dire e fare
legittimamente: Io ti perdono i tuoi
peccati. Egli vuole che io per suo
mandato possa pronunciare con il
suo Io una parola che non soltanto parola bens azione che produce un cambiamento nel pi profondo dellessere.
So che dietro tale parola c la
sua Passione per causa nostra e
per noi. So che il perdono ha il suo
prezzo: nella sua Passione, Egli
disceso nel fondo buio e sporco del nostro peccato. disceso
nella notte della nostra colpa, solo cos essa pu essere trasformata. E mediante il mandato di perdonare Egli mi permette di gettare uno sguardo nellabisso delluomo e nella grandezza del suo pati-
re per noi uomini, che mi lascia intuire la grandezza del suo amore.
Egli si confida con me: Non pi
servi ma amici.
Egli mi affida le parole della Consacrazione nellEucaristia.
Egli mi ritiene capace di annunciare la sua Parola, di spiegarla in
modo retto e di portarla agli uomini di oggi. Egli si affida a me.
Non siete pi servi ma amici:
questa unaffermazione che reca
una grande gioia interiore e che,
al contempo, nella sua grandezza,
pu far venire i brividi lungo i decenni, con tutte le esperienze della
propria debolezza e della sua inesauribile bont.
LOsservatore Romano
Non vi chiamo pi servi ma amici: Laffermazione del Figlio di Dio genera in noi una grande gioia interiore
Messa del 29 giugno nella Basilica di San Pietro
Regina7
Dio e per il prossimo. Questo duplice amore, tuttavia, non semplicemente qualcosa di dolce. Esso
porta in s il carico della pazienza,
dellumilt, della maturazione nella formazione ed assimilazione della nostra volont a quella di Dio,
alla volont di Ges Cristo, lAmico. Solo cos, nel diventare lintero nostro essere vero e retto, anche
lamore vero, solo cos esso un
frutto maturo.
La sua esigenza intrinseca, la fedelt a Cristo e alla sua Chiesa, richiede sempre di essere realizzata
anche nella sofferenza. Proprio cos
cresce la vera gioia. Nel fondo, lessenza dellamore, del vero frutto,
corrisponde con la parola sul mettersi in cammino, sullandare: amore significa abbandonarsi, donarsi;
reca in s il segno della croce. In tale contesto Gregorio Magno ha detto una volta: Se tendete verso Dio,
badate di non raggiungerlo da soli
(cfr. H Ev 1,6,6: PL 76, 1097s) una
parola che a noi, come sacerdoti, deve essere intimamente presente ogni
giorno. [...]
unora di gratitudine
Sessantanni di ministero sacerdotale cari amici, forse ho indugiato troppo nei particolari. Ma in
questora mi sono sentito spinto a
guardare a ci che ha caratterizzato i decenni. Mi sono sentito spinto a dire a voi a tutti i sacerdoti e
Vescovi come anche ai fedeli della
Chiesa una parola di speranza e di
incoraggiamento; una parola, maturata nellesperienza, sul fatto che il
Signore buono.
Soprattutto, per, questa unora di gratitudine: gratitudine al Signore per lamicizia che mi ha donato e che vuole donare a tutti noi.
Gratitudine alle persone che mi
hanno formato ed accompagnato. E
in tutto ci si cela la preghiera che
un giorno il Signore nella sua bont
ci accolga e ci faccia contemplare la
sua gioia. Amen.
(Tratto dallomelia della Concelebrazione Eucaristica e imposizione del pallio ai nuovi Arcivescovi
Metropolitani, 29/6/2011)
LOsservatore Romano
che qui rappresentate: pittura, scultura, architettura, oreficeria, fotografia, cinema, musica, letteratura
e poesia. Prima di ammirarle insieme a voi, permettetemi di fermarmi solo un momento sul suggestivo titolo di questa Esposizione: Lo
splendore della verit, la bellezza della carit.
Proprio nellOmelia della Messa
pro eligendo pontifice, commentando la bella espressione di San Paolo della Lettera agli Efesini veritatem facientes in caritate (4,15),
definivo il fare la verit nella carit come una formula fondamentale dellesistenza cristiana. E aggiungevo: In Cristo, coincidono verit
e carit. Nella misura in cui ci avviciniamo a Cristo, anche nella nostra vita, verit e carit si fondono. La carit senza verit sarebbe
cieca; la verit senza carit sarebbe come un cembalo che tintinna
(ICor 13,1).
E proprio dallunione, vorrei
dire dalla sinfonia, dalla perfetta armonia di verit e carit, che
emana lautentica bellezza, capa-
Un momento dellOmaggio degli artisti a Benedetto XVI, il 4/7/2011, nellatrio della Sala Paolo VI
Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.vatican.va
Regina9
Gustavo Kralj
aVangeloA
Devo perdonare
una volta sola?
Il problema del perdono complesso. La legge antica
dava alloffeso il diritto di vendicarsi. Il Vangelo prescrive
il dovere di perdonare le offese e glorifica chi lo fa. Ora,
quali sono i limiti? Fino a che punto deve esser prodiga
la nostra misericordia?
Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP
Nessuno pu
ritenere di
essere senza
dubbio nella
grazia divina
Regina11
precetti esteriori, e a Dio premiare chi li osservasse, qualsiasi fossero le loro disposizioni interiori.
Come vedremo pi avanti, San Pietro, formulando la domanda trascritta allinizio del Vangelo
di oggi, mostra di essere influenzato in certa misura da questo modo di pensare. Perch la psicologia umana costituita in modo tale che ognuno
tende a giudicare normale lambiente dove nato e vive, di conseguenza luomo si adatta con facilit persino alle maggiori contingenze e avversit che incontra nella vita di tutti i giorni.
Sergio Hollmann
Nel corso del ciclo liturgico, la Chiesa ci mostra differenti aspetti degli infiniti attributi di
Dio, per meglio conoscerLo, amarLo e imitarLo. In questa 24 Domenica del Tempo Ordinario, il Vangelo ci invita alla bont, alla mansuetudine e alla clemenza: dobbiamo essere buoni
come Egli buono, compassionevoli come Egli
compassionevole, clementi come Egli cle-
Timothy Ring
bene formulando la domanda: Signore, quante volte devo perdonare mio fratello, quando
egli peccher contro di me? Anche sette volte?
Commenta Lagrange: Pietro sa bene che necessario perdonare un fratello. Ma quali sono i
limiti? Egli ritiene di esser in pieno accordo con
lo spirito di Ges, proponendo sette volte. 6
Maldonado va pi lontano, ricordando in questo passo lopinione di Crisostomo e Eutimio,
per cui San Pietro fu mosso da un certo spirito
di vanagloria e dal desiderio di ottenere fama di
misericordioso, perch gli sembrava una grande
impresa dire, anche se con esitazione, che era necessario perdonare sette volte il peccatore.7
Ora, nella realt, latteggiamento del Principe degli Apostoli mostra quanto influenzato egli
ancora fosse dai criteri della sua epoca, secondo i
quali la dottrina insegnata dal Signore Ges sembrava assurda. Nella considerazione di San Giovanni Crisostomo, la sua domanda equivaleva a
dire: Se mio fratello continua a peccare e a pentirsi quando viene corretto, quante volte ci dici di
sopportare questo? Perch per colui che non si
pente n condanna se stesso, hai gi stabilito un limite, dicendo: Sia per te come un pagano e pubblicano. Non, per, per chi si pente: per questo ci
ordini di tollerare. Quante volte, allora, devo sopportarlo se, essendo rimproverato, si pente.8
22
Sette era un numero simbolico nellAntichit, e significava innumerevoli volte. Per mostrare come fosse di fatto illimitato il perdono
che si doveva dare al fratello, Nostro Signore
usa la formula settanta volte sette, ossia, molto moltiplicato per molto pi.
Con questespressione, osserva Crisostomo,
Ges non vuole fissare un numero, ma far capire che si deve perdonare illimitatamente, continuamente e sempre.9 Alla misericordia sempre parsimoniosa delluomo, il Maestro contrappone la sua misericordia infinita.
In seguito agendo secondo laspettativa dello spirito orientale, molto immaginativo
, Egli ricorre a una parabola per rendere pi
comprensibile la sua dottrina. Spesso, luso di
paragoni o analogie rende possibile esternare
le verit in un modo pi profondo di quanto sia
possibile con la mera teoria.
Regina13
Gustavo Kralj
Ogni colpa
nostra ha
accresciuto a
questo debito un valore
incommensurabile al
nostro debito
col Creatore
Il servo insolvente riconosce di esser debitore, si prostra a terra e chiede clemenza: Dammi un limite di tempo, e io ti pagher tutto!.
Vana illusione! Perch, per quanto grande sia
questo limite, gli sar impossibile saldare il debito. Il re, per, mosso da compassione, non
parla di ritardare il pagamento, n cerca di recuperare parte del denaro. Perdona tutto.
Di fronte a un pentimento sincero, allo stesso modo procede Dio nei nostri confronti, non lasciandoSi vincere in bont e trattandoci con una
misericordia infinitamente maggiore di quanto oseremmo sperare. Per farlo, ci pone soltanto una condizione: un cuore contrito e umiliato (Sl 50, 19).
Nostro Signore venuto a sostituire la pena del
taglione con un nuovo modo di trattare: amare il
prossimo come se stesso, per amore di Dio. Per giustificare la disposizione a perdonare sempre, questo Maestro rigoroso nella lotta al peccato evoca
davanti ai suoi discepoli il Giudizio al quale tutti noi
avremo tante richieste di perdono da fare.13
Cos, chi si riconosce meritevole di castigo
per le sue colpe, vedendosi perdonato da Dio in
forma cos gratuita e sovrabbondante, sar disposto a fare lo stesso con i fratelli.
Gustavo Kralj
Subito dopo esser stato trattato con tanta generosit, questo servo si mostra implacabile con
laltro che gli doveva appena cento monete e lo
fa gettare in carcere. I particolari della narrazione evidenziano il violento contrasto tra latteggiamento del servo perdonato e quello del re,
ma la parabola resta ancora al di qua della realt.
Infatti, mancandoci la carit verso il prossimo, agiamo come il servo cattivo, poich i debiti
che possiamo avere tra noi non si accostano minimamente a quello generato da una sola mancanza commessa contro il Creatore ma pur essendo stati tante volte oggetto della misericordia divina, non raro che il nostro amor proprio
si senta ferito quando uno ci fa unoffesa, e, irritati, coltiviamo il desiderio di vendicarci.
31
necessario
denunciare
il peccatore
contumace,
non solo per il
bene della sua
stessa anima,
ma anche per
proteggere
i buoni
Regina15
32
La misericordia stata
promessa a
chi teme Dio
e non a chi
di lei abusa
La mancanza di reciprocit
allontana il perdono di Dio
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Nostro Signore molto chiaro nel sottolineare la necessit di perdonare con tutto il suo
cuore il fratello, e non soltanto formalmente. necessario, pertanto, eliminare dal nostro
spirito lamarezza per loffesa ricevuta, frutto dellamor proprio. Serbando rancore af16Salvami Regina Settembre 2011
Per la carit, per lamore del prossimo, per il perdono non pu esserci un limite. Di questa
attitudine ci ha dato un bellesempio quel padre della parabola, quando corse incontro al figlio
prodigo, lo abbracci e lo copr di baci
Ritorno del figlio prodigo Chiesa Trinit dei Monti, Roma
Idem, ibidem.
Idem, ibidem.
10
11
12
13
GAUME, J. Cathchisme de
Persvrance.4.ed. Bruxelles: H. Goemaere, 191, v.IV,
pag.421.
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SANTALFONSO MARIA
DE LIGUORI. Preparazione alla morte Considerazioni sulle Verit Eterne. XVII
Abuso della Misericordia Divina, c,I.
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Pagare il bene
con il male
diabolico e
pagare il bene
con il bene
mero obbligo,
e pagare il
male con il
bene divino
Regina17
Armoniosa successione
di parole e segni
Analizziamo, in questa prospettiva, quello che succede quando entriamo in una chiesa per partecipare
alla Santa Messa.
Subito allentrata, immergiamo la
mano nellacqua benedetta, facciamo
il segno della croce e ci genuflettiamo,
rivolti al tabernacolo. Subito dopo,
ci accomodiamo in un banco mentre
lorgano inonda con i suoi melodiosi
accordi il recinto sacro e una luce soave fluisce attraverso le vetrate.
Ad un certo momento, al tocco
di una piccola campana, ha inizio
la celebrazione. Un corteo si dirige
al presbiterio, preceduto dalla cro-
cessita di esser condotto dalle cose sensibili, perch le cose invisibili di Dio sono conosciute per lintermediazione delle creature (Rm 1,
20).1 Nello stesso senso, lo Pseudo-Dionisio afferma: Gli esseri celesti, a seguito della loro natura intellettuale, vedono Dio direttamente. Noi, al contrario, ci eleviamo fin
dove possiamo nella contemplazione del divino per mezzo di immagini sensibili.2
Dunque, conclude il Dottor Angelico, il culto divino deve servirsi di cose corporee con cui risvegliare, essendo esse come segni, la mente umana ad atti spirituali, mediante
i quali ci uniamo con Dio.3
Esse non sono un fine, ma un
mezzo per rendere accessibile ci
che trascendente e invitare i fedeli ad un atteggiamento di ammirazione, dedizione e gratitudine. Per
questo si affermato che a partire
dallhomo simbolicus che si visualizza lhomo religiosus.4
Srgio Miyazaki
Regina19
re verso le cose e persone sacre. Esso usato in momenti chiave: linizio della Celebrazione, lannuncio
del Vangelo, lOffertorio e lElevazione dellostia e del calice dopo la
Consacrazione.
Gesti e silenzio
NellArs celebrandi, hanno un
ruolo preminente anche i gesti del
celebrante, che rafforzano poderosamente le parole da lui pronunciate.
Durante lOrazione Eucaristica,
il sacerdote stende le mani, le palme verso il basso, come un segno
dellinvocazione dello Spirito Santo.
Aprendo le braccia, egli simbolizza
Cristo inchiodato nella Croce. Le
sue mani alzate indicano che la sua
orazione rivolta a Dio dal popolo. Quando egli congiunge le mani e
si inchina, denota lumilt di Cristo.
Nella Liturgia, come le parole han-
no la forza delle stesse parole di Cristo, cos i gesti sono i Suoi gesti.
Il silenzio nella Liturgia non un
interludio muto e vuoto, ma connaturale con la preghiera, la contemplazione e lapertura verso il soprannaturale. Un periodo di silenzio segna un momento di grandezza e solennit, come dimostrato nella narrazione della Liturgia celestiale dellApocalisse: E quando lAgnello apr il settimo sigillo, si fece
silenzio nel Cielo per circa mezzora (Ap 8, 1).
Nel sacro contesto della Liturgia,
questi aspetti simbolici guadagnano
in vita e significato. Una volta illuminate le intelligenze e riscaldati i
cuori, i segni parlano.12
Victor Toniolo
Tra gli elementi cosmici usati nella Liturgia, forse il fuoco quello
pi ricco di significato.
Esso rappresenta per il cristiano
lazione trasformante dello Spirito
Santo, come lamore o fervore interiore. Lingue di fuoco si sono posate su Maria e gli Apostoli il giorno
di Pentecoste (cfr. At 2, 3). Un lume
ad olio si consuma davanti al SantisAscensione graduale dellanima
simo, in perenne adorazione e canverso lunione con Dio
dele ardono sullaltare durante la
Messa. Il Sabato Santo, nella beneOra, non soltanto nei riti e gedizione del fuoco nuovo, il pi spiristi isolati che troviamo la dimentuale dei quattro elementi quasione simbolica della Celebrasi rinasce presso Cristo Risorzione Eucaristica. Essa si riveto, la Luce del Mondo, il Sole
la anche nella propria struttuche non tramonta mai. Il Cera, che li unifica in un vibranro Pasquale rappresenta il note contesto.
stro Redentore e tutte le altre
I passi cadenzati e solenni
candele ricevono da lui la loro
della processione di entrata in
fiamma.
direzione del Presbiterio simLacqua, dal canto suo, in opbolizzano il corteo della Chieposizione al fuoco, ha propriet
sa nella Terra verso la Gerupurificatrici e rigeneratrici, per
salemme celeste.13 Ma lo svolquesto il celebrante la usa per
gersi della celebrazione ritrae
pulire le mani prima di inizialascensione graduale dellanire lOrazione Eucaristica. Fonma verso lunione con Dio. Il
te di vita nel mondo materiale,
rito penitenziale corrisponde
questo il suo simbolismo analla tappa purgativa della vita
che nel Sacramento del Battesispirituale, durante la quale lamo. Una piccola quantit dacnima si purifica dai suoi difetti;
qua mescolata al vino, per
la Celebrazione della Parola, a
rappresentare la parte umana
quella illuminante; e, infine, la
del sacrificio, il sangue e la lintappa della perfetta unione, alfa che fuoriuscirono dal costala presenza reale.14
to di Cristo, lunione tra Cristo
La Liturgia ha un legame
e la Chiesa.11
Una piccola quantit dacqua mescolata al
intrinseco con la bellezza
vino, per rappresentare la parte umana del
Collegato al fuoco , a sua
sacrificio
volta, lincenso. Il fumo profuCon la Liturgia, come abbiamato che si innalza simbolizza
mo
visto, Cristo continua nella
Messa in Cna Domini nella Basilica di San
Giovanni Laterano (13/4/2006)
la preghiera ed segno donoChiesa, con lei e per lei, la sua
Settembre 2011 Salvami
Regina21
Gustavo Kralj
Limportanza della bellezza nelfunzione sacerdotale. In questo mo- gurarsi davanti a loro (cfr. Mc 9,2).
do, la bellezza di una Celebrazione La bellezza, pertanto, non un fat- la Liturgia, come potente fattore per
Eucaristica non dipende essenzial- tore decorativo dellazione liturgica; condurre le anime alla bellezza sumente dalla bellezza dellarchitettu- ne piuttosto elemento costitutivo, prema di Dio, pu esser facilmenra, dalle immagini, dagli ornamenti, in quanto attributo di Dio stesso e te notata nellimpegno di Papa Bedai canti, dalle sacre vesti, dalla co- della sua rivelazione. Tutto ci deve nedetto XVI a che si abbia la massireografia e dai colori, ma innanzi- renderci consapevoli di quale atten- ma cura nella celebrazione degli atti
tutto dalla capacit di rivelare il ge- zione si debba avere perch lazio- liturgici: Senza dubbio, la bellezza
sto damore praticato da Ges. Per ne liturgica risplenda secondo la sua dei riti non sar mai abbastanza cercata, n sufficientemente curata n
mezzo dei gesti, delle parole e delle natura propria.16
assai elaborata, perch nulla troporazioni della Liturgia dobbiamo riIl potere di attrazione
po bello per Dio, che la Bellezza
produrre e far trasparire i gesti, oradella bellezza
infinita. Le nostre liturgie terrestri
zioni e parole del Signore Ges.15
Ma, essendo Lui il pi bello dei
La bellezza ha una capacit uni- non potranno esser se non un palfigli degli uomini (Sl 44, 3) e la Bel- ca di attrarre lo spirito umano, mol- lido riflesso della liturgia che si celezza in essenza in quanto Dio, la Li- to pi delle idee o delle dottrine. La lebra nella Gerusalemme del Cielo,
turgia inseparabilmente vincola- Celebrazione Eucaristica, nella sua punto darrivo della nostra peregrita alla bellezza, come chiarissima- splendente coniugazione di stimoli nazione sulla Terra. Possano, per,
mente insegna Papa Benedetto XVI visuali, sonori e olfattivi, un effica- le nostre celebrazioni approssimarnellEsortazione Apostolica post-si- ce strumento per condurre alla bel- si il pi possibile ad essa, permettendoci di pregustarla!.18
nodale Sacramentum Caritatis:
lezza suprema di Dio.
Il rapporto tra mistero creduto
Essa crea un terreno fertile per
Importanza dello splendore
e celebrato si manifesta in modo pe- ingaggiare la persona intera, spie della perfezione dei riti
culiare nel valore teologico e liturgi- rito e cuore, intelligenza e ragionel mondo doggi
co della bellezza. La liturgia, infat- ne, capacit creativa e immaginati, come del resto la Rivelazione cri- zione. La via della bellezza schiuSebbene sottoposte ad alterazioni
stiana, ha un intrinseco legame con la de orizzonti infiniti che spingono quanto alla forma nel corso dei secobellezza: veritatis splendor. Nella li- lessere umano ad aprirsi al Tra- li, le celebrazioni liturgiche, in special
turgia rifulge il Mistero pasquale me- scendente e al Mistero, a desidera- modo quella dellEucaristia, costituidiante il quale Cristo stesso ci attrae re, come fine ultimo del suo deside- scono il fulcro dellesperienza del traa s e ci chiama alla comunione. [...]
rio di felicit e della sua nostalgia di scendente. Anche senza consideraLa vera bellezza lamore di assoluto, questa Bellezza originale re gli effetti soprannaturali prodotDio che si definitivamente a noi che Dio stesso.17
ti dal suo carattere sacramentale, la
rivelato nel Mistero
bellezza, il simbolismo
pasquale. La belleze la struttura del culto
za della liturgia parte
divino le garantiscono
di questo mistero; esun ruolo fondamentasa espressione altissile nellesperienza umama della gloria di Dio
na, saziando laspirazioe costituisce, in un cerne dellanima alla verit
to senso, un affacciare al bene.
si del Cielo sulla terOra, in questepoca
ra. Il memoriale del sadi pragmatismo, meccrificio redentore porcanizzazione e globalizta in se stesso i tratti di
zazione, lo splendore e
quella bellezza di Gela perfezione nella reas di cui Pietro, Giacolizzazione dei riti liturmo e Giovanni ci hangici acquistano unimLa bellezza dei riti non sar mai abbastanza cercata, n
no dato testimonianportanza sempre magsufficientemente curata n assai elaborata
za, quando il Maestro,
giore. In essi luomo
in cammino verso Gecontemporaneo trova
Benedetto XVI nel corteo di entrata della messa
rusalemme, volle trasfiper cos dire unoasi di
in Cna Domini (1/4/2010)
22Salvami Regina Settembre 2011
Gustavo Kralj
La bellezza ha una capacit unica di attrarre lo spirito umano, molto pi delle idee o delle dottrine
Messa in Cna Domini nella Basilica di San Pietro (1/4/2010)
7 CONCILIO VATICANO
II. Sacrosanctum concilium, n.7.
8 CCC 1071.
9 RATZINGER, Joseph.
The Spirit of the Liturgy.
San Francisco: Ignatius,
2000, pag.21.
10Cfr. PASTRO, Cludio.
O Deus da beleza: a educao atravs da beleza.
So Paulo: Paulinas,
2008, pag.69.
11 GARRIDO BONAO,
OSB, Manuel. Curso de Liturgia Roma-
Regina23
Settore femminile
Cooperatori
Congressi internazionali
Messa quotidiana
unioni, come ormai dabitudine, sono state accompagnate da messe in scena teatrali per fissare meglio lapprendimento delle catechesi.
Pezzi teatrali
Settore maschile
Refezioni in comune
Animate conferenze
Regina25
Ricevimento dellAbito
Corso sui Sacramenti Una spiegazione attenta e coinvolgente sulla dottrina sui Sacramenti, illustrata con pezzi
teatrali, invita ad approssimarsi, con maggior compenetrazione, alla Mensa Eucaristica, crescere nella
vita di piet e rafforzare il desiderio evangelizzatore.
VIII Congresso di Cooperatori Provenienti da diversi paesi e da quasi tutti gli Stati del Brasile, cooperatori
degli Araldi del Vangelo si sono riuniti a San Paolo per convivere e scambiarsi esperienze evangelizzatrici.
Ilprogramma consistito in Messa, Adorazione Eucaristica e riunioni di formazione.
Regina27
Ruanda Il 25 giugno, alla presenza di Mons. Phillipe Rukamba, Vescovo di Butare, stato commemorato il
quinto anniversario dellApostolato dellIcona nella parrocchia di Nyumba, a Mubumbano. Dopo la celebrazione
eucaristica, il Prelato ha consegnato la medaglia della Madonna a diversi fedeli (foto a destra).
Fortaleza (Brasile) Per tre settimane, la Statua del Cuore Immacolato di Maria stata fervorosamente
ricevuta nelle parrocchie di San Giovanni Battista del Tauape, la Madonna de La Salette e la Madonna della Pace
(foto in alto). Essa stata anche accolta nellAssemblea Legislativa del Cear, nel Municipio di Fortaleza
e nel Palazzo di Giustizia.
arranquilla, Puerto Colombia, Soledad e Sabanalarga, tra altre citt del dipartimento Atlantico, sono state beneficiate, nei mesi di maggio e giugno, dalla
visita della Statua Pellegrina del Cuore Immacolato di
Maria, condotta da araldi di Medelln.
Nella parrocchia dello Spirito Santo, a Barranquilla, pi di 100 persone hanno fatto la Consacrazione a
Maria secondo il metodo di San Luigi Maria Grignion
de Montfort (foto 1). Con grande fervore sa essa stata anche ricevuta nelle parrocchie della Madonna delle Grazie di Torcoroma (foto 2), di San Domenico di
Guzman (foto 3), come pure nella Base Navale, nel
Collegio Marymount (foto 4) e nella Fondazione Futuri Valori, nella quale sono accolti bambini e giovani vittime di violenza. Sotto, due momenti del pellegrinaggio a Soledad (foto 5) e Sabanalarga (foto 6).
Settembre 2011 Salvami
Regina29
La Chiesa riflette
tutte le realt del Brasile
Rappresentare il Brasile presso la Santa Sede una ricca esperienza
che esige uno spirito allo stesso tempo profondo e aperto. quello
che emana lintervista concessa dallAmbasciatore Luiz Felipe de
Seixas Corra, capo della missione diplomatica presso il Vaticano,
fino allo scorso mese di giugno.
Don Steven Frederick Schmieder, EP
Lei stato ricevuto dal Santo
Padre per la visita di congedo
dallincarico di Ambasciatore
del Brasile in Vaticano.
Potrebbe dirci qualcosa di
questa conversazione?
La visita di congedo al Santo Padre molto semplice, non d occasione a una conversazione vera e
propria. Il Santo Padre stato molto affabile, ha fatto molto affettuosamente riferimento al Brasile, e io
gli ho trasmesso lespressione del
proposito del governo brasiliano di
mantenere le relazioni molto intense che abbiamo sempre avuto con la
Santa Sede e laspettativa che esse
si rafforzino ancor pi. Successivamente egli ha fatto entrare mia moglie e ha donato ad entrambi un Rosario. Si tratta di un momento formale, piuttosto che di un incontro
di discussione su temi in particolare.
Lambasciata presso la Santa
Sede certamente ha differenze
importanti rispetto ad altri
Paesi. Quali sono i principali
tratti di questa missione? In che
misura influisce il fatto che il
LOsservatore Romano
to e, prima di cenare, abbiamo avuto discussioni di lavoro su vari punti. Per me stato molto arricchente.
Durante la sua missione a
Roma, quali sono stati i momenti
pi significativi per lei?
Direi che, dal punto di vista pi
generale, stato il contatto molto stretto con lEpiscopato brasiliano, sia nel corso delle visite ad Limina, sia nelle diverse occasioni in
cui alti dignitari brasiliani sono stati a Roma: lArcivescovo di San Paolo, lArcivescovo di Rio de Janeiro e vari nuovi Arcivescovi brasiliani
che hanno ricevuto il pallio. Abbiamo avuto anche lopportunit di assistere alla creazione di un Cardinale: S.E. Raimondo Damasceno.
Un altro momento molto importante stato lo scambio degli strumenti di ratificazione dellaccordo tra il Brasile e la Santa Sede, che
mi capitato di fare con Mons. Dominique Mamberti, Segretario per
le Relazioni con gli Stati, a conclusione di un lungo lavoro di negoziazione che ha preceduto il mio arrivo
qui. toccato a me seguire lapprovazione legislativa dellaccordo e, in
seguito, lo scambio degli strumenti di ratificazione che colloca la relazione tra il Brasile e la Santa Sede
su un piano formale anchesso molto
importante.
In termini personali e spirituali,
cosa ha significato per lei, come
cattolico praticante, questo
tempo trascorso in Vaticano?
Sono stati due anni e mezzo di
contatto con la Gerarchia cattolica,
ho partecipato a celebrazioni molto toccanti, ho fatto parte anche di
un gruppo che si riuniva una volta al mese per discutere passi della Bibbia, ho letto molto sulla storia
del Cristianesimo e su vari altri argomenti. Penso di aver recuperato
unintimit, per cos dire, con la Religione, non solo con la Liturgia ma,
Regina31
no di aver costruito un immenso patrimonio territoriale. E questa nozione di essere detentori di un territorio enorme, uno dei maggiori paesi del mondo, port ad una valorizzazione dello spirito nazionale brasiliano, che anche uno degli elementi pi importanti nella definizione
della nostra politica.
Quali sono i motivi che
Lhanno portata ad interessarsi
del Periodo Filippino?
Mi sono sempre interessato di
questo tema, fin dai tempi in cui ero
giovane studente, per varie ragioni. In primo luogo perch, dedito alla diplomazia, ho limpressione che
la conoscenza delle condizionanti
lazione antagonistica, e questa relazione stata, in un certo modo, trapiantata nellAmerica del Sud, col
vantaggio che non ci furono punti
di contatto veri e propri. I fronti colonizzatori si incontravano solo nel
sud, e nel sud ad un certo momento, durante la formazione degli stati
nazionali, allinizio del secolo XIX,
si ebbero alcuni conflitti limitati. Ma
cera una differenziazione. Allora
mi ha sempre solleticato questa domanda: quali erano questi fattori distintivi dellesperienza della formazione brasiliana, che ci hanno distinto e che hanno creato questo corpo
sociale e questa presenza differenziata nel mondo?
Ci viene dal profondo della nostra Storia con la fusione delle tre
razze: il colonizzatore europeo, lelemento indigeno e lelemento africano. Differentemente da altri Paesi nei quali questi elementi si mantennero separati per un tempo molto grande. In Brasile, sebbene ci fosse il regime di schiavit, che era un
regime abominevole, stato dallinizio un grande incrocio razziale ne ha
attenuato gli effetti ed ha creato una
societ molto speciale, frutto anche
di una certa tolleranza e di unapertura di spirito.
Ci sono, allora, questi misteri,
questi enigmi, queste singolarit nella Storia del Brasile Menziono unaltra caratteristica importante: il Brasile stato lunico paese-colonia che
diventato sede della monarchia. Durante le guerre napoleoniche, la Metropoli si trapiant nella colonia,
quando Dom Joo venne in Brasile nel 1808 e la sede della monarchia
portoghese si stabil a Rio de Janeiro.
Questo ha condizionato il processo di indipendenza del Brasile, che
non stato un processo conflittuale;
non c stata una guerra di indipendenza. E stata ottenuta unindipendenza negoziata, pi che unindipendenza aggressiva e singolarmente, il
Brasile, ulteriore debito al proces-
Wilson Dias/ABr
so coloniale, diventato indipendente nel segno della monarchia legittimista in un periodo in cui le grandi
influenze del mondo erano i principi
della Rivoluzione Americana, i principi della Rivoluzione Francese.
Regina33
San Francesco Borgia, di Alonso Cano - Museo delle Belle Arti, Siviglia (foto: Francisco Lecaros)
Un Grande di Spagna a
capo della Compagnia
Deciso a non servire mai pi un sovrano che
potesse morire, il Duca di Gandia abbandon la
corte per mettersi nelle mani di SantIgnazio di
Loyola. Nella Compagnia di Ges, sarebbe stato
grande nella santit, nel governo e nel dolore.
Suor Carmela Werner Ferreira, EP
O Duque Santo
Sergio Hollmann
Regina35
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Se
la Madonna, poich, quando lo faceva, aveva il dono di aumentare la devozione di chi lo ascoltava.
Intensi e fecondi furono i mesi trascorsi vicino al fondatore. Come San
Francesco Saverio, questaltro Francesco fu uno di quelli che pi profondamente conobbero il suo cuore e seppe nel modo pi integrale rispecchiarlo nel proprio. Seguendo lesempio di
fedelt a SantIgnazio, dato dallApostolo delle Indie, Francesco Borgia fu
confidente e, pi tardi, esecutore delle
grandi aspirazioni del fondatore, poich si sa che in questo periodo iniziale, i due santi comunicavano a lungo
lun laltro i loro progetti.10 Nel corso di un certo periodo di convivio, egli
pot ricevere il carisma ignaziano nella sua purezza e pienezza.
pi elevata, la predestinazione di
Francesco, ad essere grande in tutto,
specialmente nel dolore.
Successore di SantIgnazio
Dopo la morte di SantIgnazio,
nel 1556, padre Diego Laynez govern la Compagnia per nove anni, due
come Vicario Generale e sette come
Superiore Generale, per poi morire
nel 1565. Nel suo letto di morte, fiss
lungamente padre Francesco Borgia,
in una sorta di premonizione del futuro che lo aspettava. Le elezioni realizzate in quello stesso anno confermarono il suo muto presagio, poich
fu lui il prescelto. Lunanimit con
cui tutti si rivolsero al Santo costituiva una prova che erano convinti di
quanto egli rappresentasse lo spirito
dellIstituzione.
Di questo periodo della sua vita sono giunti fino a noi preziosi documenti, come il suo diario e le lettere. Le missive da lui redatte come
Generale rivelano il profilo del santo e delluomo di governo: in un linguaggio chiaro e diretto, offrono direttive date da chi conosce tanto le
asprezze dei cammini quanto la fragilit delluomo che li percorre.
Dai superiori locali, troppo severi con i subalterni, esigeva maggior
dolcezza e affabilit. Anche ai missionari che si lasciavano prendere
dallo sconforto per le fatiche dellapostolato, non nascondeva quanto il
suo cuore di padre fosse sensibile alla bravura di cui stavano dando pro-
Idem, pag.39.
Idem, pag.45.
Idem, pag.51-52.
Idem, pag.55.
10
12
Idem, pag.120.
13
Regina37
Che forza
salver il mondo?
Viviamo oggi un deficit di speranza nel futuro, un sentimento di insicurezza.
Come a Cana di Galilea, Ges ha bisogno di strumenti e collaboratori per
portare il mondo alla Buona Novella.
Srgio Hollmann
www.santuario-fatima.pt
La dimenticanza
di Dio nella cultura
contemporanea ha
provocato la dimenticanza delluomo
La crisi economica riflesso e conseguenza di una crisi pi ampia, spirituale ed etica. il saldo del guadagno, del consumismo, dellegoismo e
della vanit.
Per vincere la crisi dobbiamo
cambiare stile di vita, seguire un
cammino nuovo e cantare un canto
nuovo. Che forza salver il mondo?
Lamore di Cristo lunica bellezza
che salver il mondo. Come conseguenza della convinzione che Dio ci
ama, sforziamoci di amare, di portare gioia dove c tristezza, di irradiare luce dove minacciano le tenebre,
di dare attenzione allaltro quando
lindifferenza predomina.
Ges ha bisogno di
strumenti e collaboratori
La dimenticanza di Dio nella cultura contemporanea ha provocato la
dimenticanza delluomo e diluito la
responsabilit di costruire un mondo pi umano, giusto e sano. Lassenza di Dio si ripercuote nellassenza di riferimenti etici e nellimpoverimento dei valori umani. La gloria
delluomo, che SantIreneo collocava nella contemplazione di Dio,
oggi cercata, frequentemente, attraverso vie che deviano dal Creatore
e Salvatore, vie di vanit, di avidit
di beni e piaceri, di corruzione che
schiavizza.
Quando si perde la corrispondenza tra la gloria di Dio e la gloria
delluomo, crolla il fondamento della dignit umana. Questa deviazione rende pi urgente la testimonianza cristiana di manifestare al mondo la gloria di Dio Padre e Creatore,
fondamento solido per la vera grandezza e realizzazione della persona
umana.
Come a Cana di Galilea, Ges ha
bisogno di strumenti e collaboratori
per portare al mondo la Buona Novella dellamore che salva. Noi siamo i recipienti dove Dio pu manifestare la sua gloria se trova nel nostro cuore lacqua viva dello Spirito
Santo. Invochiamo lo Spirito Santo
e lasciamoci condurre dalla sua ispirazione, affinch vinciamo laridit dellegoismo e dellindifferenza
e produciamo i frutti spirituali: carit, gioia, pace, pazienza, benignit
Allora potremo cantare con Maria
un canto nuovo: La mia anima glorifica il Signore e il mio spirito gioisce in Dio mio Salvatore. LOnnipotente ha fatto in Me meraviglie. Santo il suo nome.
(Omelia nella Messa del Pellegrinaggio Internazionale, a Fatima,
13/7/2011)
Settembre 2011 Salvami
Regina39
Il Vaticano d il benvenuto
al Sudan del Sud
Una delegazione vaticana capeggiata dallOsservatore Permanente della Santa Sede, Mons. Francis Chullikatt, ha partecipato a New
York alla cerimonia di ammissione
della Repubblica del Sudan del Sud
come 193 membro dellOrganizzazione delle Nazioni Unite.
LArcivescovo ha fatto giungere
al nuovo Stato africano le felicitazioni del Santo Padre, che ha invocato
le abbondanti benedizioni dellOnnipotente sul popolo e sul governo della nuova nazione e ha augurato che
possa avanzare nel cammino della
pace, della libert e dello sviluppo.
In un comunicato distribuito alla
stampa, il rappresentante della Santa
Sede allONU ha ricordato le grandi
sfide che si presentano per il neonato
Paese, e ha evidenziato che la Chiesa impegnata a sottolineare limportanza del perdono e della riconciliazione, essenziali per una pace duratura. Promuovere la speranza nel
futuro e appoggiare la riconciliazione
nazionale sono essenziali nel cammino da seguire, ha affermato.
iglesia.cl
unmultimedia.org
LArcidiocesi di Santiago
del Cile commemora 450 anni
In occasione del 450 anniversario della fondazione della Diocesi di
Santiago, una moltitudine di fedeli ha riempito la cattedrale della capitale cilena, il 24 luglio, per partecipare alla solenne Eucaristia presieduta dallArcivescovo Metropolitano, Mons. Ricardo Ezzati, concelebrata dallArcivescovo Emerito,
Cardinale Francisco Javier Errzuriz, due Vescovi Ausiliari e numerosi sacerdoti.
Nella sua omelia, Mons. Ricardo
ha evidenziato che la storia di questi 450 anni ci invita ad essere audaci, raddoppiando la nostra fede ed
essendo una Chiesa pi missionaria. Ha stimolato anche i cattolici
ad affrontare il presente e il futuro
con speranza, perch, poniamo le
nostre vite nelle mani del Signore.
riate musiche, dai canti semplici e divertenti a brani in inglese e latino, che possono esser cantati durante la Messa ha spiegato Martin Baker, Maestro di Musica della Cattedrale di Westminster.
Da parte sua, la coordinatrice del progetto, Eileen McDade, ha messo in risalto che, oltre a beneficiare le scuole coinvolte, questa iniziativa promuove il canto liturgico e la bella musica sacra, e
pu stimolare la creazione di cori nelle parrocchie.
Lanno prossimo, afferma Martin Baker, il programma includer musiche per accompagnare la
nuova traduzione del Messale romano in inglese, che
comincer ad esser utilizzato a partire da settembre.
Il numero di collegi partecipanti in aumento.
Catholic Westminster
entosettanta bambini di cinque scuole elementari di Londra, appoggiati da bambini del Coro della Cattedrale di Westminster, hanno cantato
durante la celebrazione dei Vespri e la benedizione
del Santissimo Sacramento nella sopracitata. Durante la cerimonia liturgica, presieduta dallArcivescovo, Mons. Vincent Gerard Nichols, essi hanno intonato gli inni, i salmi e il Magnificat in inglese e la Salve Regina in latino.
Liniziativa frutto di un progetto durato un anno destinato a far condividere con altri bambini lesperienza musicale di questo Coro famoso in tutto
il mondo. I bambini con i quali lavoriamo hanno
tra i 7 e gli 11 anni di et. Essi hanno imparato sva-
Mons. Vincent Nichols insieme ad alcuni bambini del progetto, e un momento della
celebrazione nella Cattedrale
ci figli, tra i quali sei sacerdoti e quattro religiose. Uno di loro, Mons. Mateus Anikuzhikattil, oggi il Vescovo della Diocesi di Idukki, di rito Siro-Malabar. Un altro suo figlio, Don
Joseph, ha ottenuto a Roma il Dottorato in Missiologia presso lUniversit
Gregoriana e svolge attualmente
lincarico di rettore del collegio salesiano di Guwahati, nel nord dellIndia.
In dichiarazioni al sito www.domboscoindia.com, questo sacerdote ha
ricordato le difficili condizioni in cui
furono educati da sua madre: Ricordo di esser cresciuto in una grande casa-albero. Infatti, i suoi genitori facevano parte di un gruppo di pionieri che dissodarono parte della densa
foresta della regione e hanno costruito le loro case sui rami, per proteggersi dalle fiere e dagli elefanti selvaggi.
Da parte sua, Mons. Dominic Jala, SDB, Arcivescovo di Shillong, ha
ricordato a proposito della morte di
questa veneranda madre la promessa di San Giovanni Bosco: Un sacerdote la maggior benedizione
per una famiglia, e tutti quelli che
offrono i loro figli alla Chiesa saranno benedetti per molte generazioni.
Essi hanno il Cielo assicurato.
Regina41
urjc.es
agencia.ecclesia.pt
I giovani e la
Chiesa Cattolica
Gonzalo Raymundo
La prima parte del documento, intitolata Il Ministero della Penitenza e della Riconciliazione nella prospettiva della santit cristiana, consta di indicazioni
pratiche su come amministrare questo
Sacramento e come meglio riceverlo.
Nella seconda, sotto il titolo de Il Ministero della Direzione spirituale, trattata ladeguata formazione sacerdotale per prestare alle anime questo servizio di consiglio, discernimento e accompagnamento e, di pari passo, lorientamento dei fedeli su come lasciarsi aiutare da un direttore spirituale.
Nella conclusione del lavoro gli
autori mettono in risalto limportanza di questo duplice ministero: La crescita delle vocazioni sacerdotali, della vita consacrata e dellimpegno ecclesiale dei laici nel cammino della santit e dellapostolato, esige il rinnovamento del ministero della riconciliazione e della direzione spirituale, esercitati con un
entusiasmo motivato e con una generosa dedizione.
Il testo integrale in italiano, francese, tedesco, spagnolo, inglese e portoghese disponibile nel sito della
Congregazione per il Clero (http://www.clerus.org).
Regina43
scovo di Madrid, Cardinale Antonio Rouco Varela, il Superiore Provinciale della Compagnia di Ges,
Don Jos Antonio Guerrero Alves e
lAmbasciatore del Paraguay, Oscar
Cabello Sarubbi.
cnbb.org.br
jesuitas.org.py
Carriquiry, Segretario della Pontificia Commissione per lAmerica Latina, lanciato in luglio da Ediciones
Encuentro, in Spagna.
Basata su numerose indagini e
pubblicazioni storiografiche, lopera
propone un giudizio sintetico sui criteri fondamentali per confrontare le
attuali commemorazioni e celebrazioni del bicentenario.
Si tratta di un libro di Storia, di
Storia con liniziale maiuscola, nella
quale il protagonista il popolo, sono
i popoli latino-americani, afferma nel
prologo il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, Arcivescovo di Buenos Aires.
La sera, un solenne Rosario ha percorso la spianata della Basilica, colmata da migliaia di fedeli che,
emozionati fino alle lacrime, applaudivano e agitavano fazzoletti al passaggio della Vergine. Subito dopo, il Cardinale ha proceduto alla chiusura della porta santa, accompagnato dallArcivescovo di San Jos,
Mons. Hugo Barrantes Urea e dal Vescovo di Cartago, Mons. Jos Francisco Ulloa Rojas.
Il 3 agosto la Patrona stata traslata alla Cattedrale di San Giacomo Apostolo, per essere venerata
per due giorni dai fedeli.
La statua della Madonna di Los Angeles La
Negrita, come la chiamano affettuosamente i suoi
devoti costaricani stata trovata nella citt di Cartago nel 1635 da una povera meticcia di nome Giovanna Pereira. Papa Pio XI la proclam Regina e Patrona del Costa Rica il 25 aprile 1926.
Nellaltopiano davanti alla Basilica, i fedeli aspettano linizio del Rosario delle luci.
A destra, i prelati che hanno presieduto la processione: il Legato Pontificio, Cardinale Francisco Robles
Ortega, Arcivescovo di Monterrey (centro), Mons. Hugo Barrantes Urea, Arcivescovo di San Jos (sinistra),
e Mons. Jos Francisco Ulloa, Vescovo di Cartago (destra).
tare aiuto ad almeno 300 mila persone nel Corno dAfrica. Secondo stime dellONU, 12 milioni di abitanti
di questa regione africana corrono il
rischio di morire, a causa della mancanza di alimenti dovuta alla prolungata secca che devasta la regione. Fino al 5 agosto la Caritas della
Diocesi di Bolzano-Bressanone aveva raccolto un milione di euro.
Gi allinizio del mese, pi di 200
mila persone hanno ricevuto come
aiuto dalla Caritas ceste di prima
emergenza contenenti mais, fagioli,
sale, olio, prodotti alimentari multi-
Regina45
come sala da pranzo. La famiglia riunita era in attesa del primo pasto della giornata, consistente unicamente in
una magra minestra di verdure che fu
servita a cinque bambini, limitandosi i
genitori a mangiare un pezzo di pane
duro, di alcuni giorni prima, perch il
pasto caldo non bastava per tutti...
Marta disse al marito:
Anchio oggi esco, Gioacchino.
Andr a lavorare dalla signora Car-
Edith Petitclerc
Regina47
_
_______
I Santi di ogni giorno
to a Londra, perch esercitava il
suo ministero.
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22. SantIgnazio da Santhi Belvisotti, sacerdote (1770). Cappuccino italiano, si distinse come
confessore, direttore di anime e
formatore dei novizi.
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__________________ Settembre
Regina49
Esplosione di luci e
colori
Un incantevole spettacolo pirotecnico evoca, a Venezia, la
maestosa figura del Salvatore dellumanit, sempre disposto a
spargere in cascate di luce e di grazia i tesori indicibili della sua
Divina Misericordia.
Gustavo Kralj
Gustavo Kralj
Chiesa del
Santissimo
Redentore
ca, coprendo
una distanza
di 330 metri.
La ricorrenza culmina con la
solenne Messa celebrata dal Patriarca
nella Chiesa del Santissimo Redentore.
Nella notte di sabato, viene dato, per circa
45 minuti, uno spettacolo
di singolare bellezza: unesplosione di fuochi dartificio che ha come palco lineguagliabile e poetico Bacino di San
Marco.
In quel momento, decine di migliaia di spettatori elevano i loro occhi al cielo per contemplare,
estasiati, lincantevole esibizione
pirotecnica. Nella sua cromatica ferie, essa evoca la maestosa figura del
Redentore dellumanit, sempre disposto a spargere in cascate di luce e
di grazia i tesori indicibili della sua
Divina Misericordia.
Regina51
Gustavo Kralj