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DELLA MANIPOLAZIONE
Le 11 tecniche proibite del diavolo zoppo della propaganda
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IL LIBRO NERO
DELLA MANIPOLAZIONE
Le 11 tecniche proibite del diavolo zoppo della propaganda
Indice
0. Come ho messo le mani sui segreti
del più grande psicologo mai esistito 7
4. Principio dell’Esagerazione: 44
6. Principio di Orchestrazione: 55
12. Conclusioni 86
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Come ho messo le mani
sui segreti del più grande
psicologo mai esistito
Un uomo colto.
Incredibilmente intelligente.
Terribilmente calcolatore.
Un genio della manipolazione a servizio del male.
Ma pur sempre un talento assoluto nel suo campo.
No, non sto parlando di me.
Era un uomo che ai suoi comizi usava arrivare con un regola-
re ritardo perché “aumenta la tensione, così mi ascoltano di più”.
E a chi lo rimproverava perché ci andava in taxi, rispondeva:
“Lei non ha la minima idea di che cosa sia la propaganda. Avrei
dovuto arrivare con due taxi: uno per me, l’altro per la mia borsa”.
Fu un genio moderno che di sé diceva di considerarsi “l’uo-
mo meglio e più informato del mondo”.
Alasdair MacIntyre, filosofo scozzese e professore di Filo-
sofia a Boston e in altre università americane, lo ha definito “il
più abile psicologo di tutti i tempi”.
Fu il primo comunicatore moderno.
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Nonostante il suo fanatismo e la sua assoluta devozione alla
perversa ideologia nazista, è stato senza dubbio il più grande
genio della manipolazione che la storia ricordi.
Joseph Goebbels è stato il Ministro della Propaganda della
Germania nazista di Adolf Hitler, ma molti storici lo conside-
rano il vero detentore del potere durante il regime.
Da bambino aveva sofferto di
una malattia al midollo osseo e
per tutta la vita era stato costretto
a camminare con una gamba più
corta dell’altra.
A causa di questa menoma-
zione si era ritrovato zoppo e
non aveva potuto partecipare alla
Prima Guerra Mondiale.
Così, profondamente deluso,
aveva deciso di dedicare ogni suo
sforzo allo studio.
Chiuso in una soffitta, si emarginò dal mondo e iniziò a
tramare la sua vendetta e il suo riscatto sociale.
Fu lui, infatti, lo stratega in grado di far sì che la folle ideo-
logia nazista, nata in una birreria di Monaco, sia riuscita a se-
durre sempre più adepti, fino ad evolversi in un movimento di
massa, con le terribili conseguenze che noi tutti conosciamo.
In queste pagine non voglio certo suggerirti di dare vita ad
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un nuovo regime totalitario e sottomettere i popoli grazie a
quello che ti sto per spiegare, ma
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Già, in realtà sono 13.
Non solo 11, come qualcuno ancora crede.
Ma è molto meglio che la maggior parte delle persone lì
fuori continui a non sapere dell’esistenza delle ultime due.
Le ultime tecniche manipolatorie infatti sono troppo, deci-
samente troppo potenti, per poter essere diffuse.
Questa è la ragione per cui ho giurato che mai e poi mai
avrei rivelato cosa si racchiude in quelle pagine.
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Goebbels, a distanza di più di 80 anni, non hanno perso nulla
del loro tremendo potere di persuasione.
Essere il primo a toccare un tema che unisce il copywriting
a risposta diretta con alcuni dei temi più sconvenienti nella
Storia della Propaganda mi attirerà critiche a non finire
Lo so, l’ho già messo in conto.
Osare parlare di certi argomenti è ancora un tabù.
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comprensione sufficiente per capire che il fatto che ne parli
liberamente non significa assolutamente che condivida la folle
ideologia criminale del nazionalsocialismo.
So altrettanto bene però che questo mi permetterà di squalifi-
care in anteprima le persone con le quali non potrei mai lavorare.
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Essere un manipolatore è diventata un’accusa.
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Un bias cognitivo è un automatismo, per lo più inconscio,
che ti porta a valutare e a decidere secondo schemi che per te
sono facili e poco impegnativi da intraprendere.
Il nostro cervello è una macchina che lavora di continuo,
questo lo avrai sicuramente sentito dire.
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La tua mente invece è in grado di capire al volo che quei
messaggi sono spazzatura e che non ti interessano.
Senza nemmeno soffermarsi sul contenuto dell’offerta
riportata, la tua mente cestina in automatico l’informazione
come non importante o inutile.
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base di questi bias mentali, piuttosto che su sofisticati proces-
si razionali.
In poche parole ogni processo decisionale mio, tuo e dei
tuoi clienti non avviene sulla base di un pensiero razionale,
ma è un tipo di risposta involontaria e automatica a degli sti-
moli emotivi.
Riesci a cogliere il potenziale di tutto questo?
Significa che chi sa come individuare i giusti bias mentali e
ha la capacità di manipolare gli stimoli emotivi, è in grado di
condizionare le scelte e le opinioni delle persone a cui si rivolge
Questo è esattamente quello che faccio per i miei clienti:
grazie al copy e ad alcune tecniche di manipolazione, posso
trasformare i tuoi materiali di marketing da noiosi testi infor-
mativi a una vera e propria fabbrica della persuasione.
Immagina se ogni tuo articolo, ogni tua lettera di vendita,
ogni tua email, ogni tua rivista fosse scritta secondo le regole
della persuasione.
Ogni giorno entrerebbero contatti grezzi ed uscirebbero
clienti paganti.
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in queste ultime quattro settimane dal blog è arrivato lo
stesso numero di clienti che avevo avuto in 9 mesi.”
dr. Raffaele Nannini, PosturaPro
Ogni articolo del tuo blog, ogni tua sales letter, ogni tuo re-
port, ogni tuo video si trasformerebbero in una potentissima
arma di persuasione in grado di manipolare a tuo piacimento
il processo decisionale dei tuoi clienti, convincendoli a com-
prare, comprare e ancora comprare da te.
Se oggi il tuo sito è solo una semplice vetrina che dice “ehi,
ci sono anche io” nessuno ti noterà mai in mezzo ad un mare
di concorrenti.
Sei solo l’ennesimo cartellone pubblicitario su una strada
in cui ce ne sono già altri mille.
Ogni parola del tuo marketing deve trasmettere un solo ed
unico messaggio al tuo cliente: caro mio, tu hai un problema
davvero molto grosso e se vuoi risolverlo quello che hai fatto
finora non è sufficiente. Ecco come io ti posso aiutare.
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Ignora quello che scrivi.
Ignora il tuo blog.
Ignora i tuoi video.
Se sei condannato a fare decine di preventivi gratuiti che
puntualmente si perdono nel vuoto, ti sembra di prendere una
porta in faccia dietro l’altra e ti impegni ore e ore in estenuan-
ti trattative per avere in cambio un “grazie, le faremo sapere”,
la colpa è tutta dei tuoi materiali di marketing.
O, meglio, di quello che non c’è scritto.
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ancora ho scritto.
In realtà è quello che continuo a fare.
Tutti.
I.
Sacrosanti.
Giorni.
Perché alla fine la triste verità è che non c’è mai un punto di
arrivo quando si tratta di conoscere la mente umana e le leve
giuste per stimolarla.
La seconda: affidi la produzione di tutti i tuoi contenuti
ad un vero copywriter. Lo so che oggi un qualunque ragazzi-
no che dal buio della sua cameretta scribacchia su un blog si
spaccia per copywriter.
Ma i veri maestri della manipolazione scritta in Italia si
contano sulle dita di un paio di mani e in questo preciso mo-
mento hai la scandalosa fortuna di essere entrato in contatto
con uno di loro.
Ti metto in guardia per il tuo bene: se sei fermamente con-
vinto a non volermi mai e poi mai affidare la produzione dei
tuoi contenuti di marketing e a non scoprire mai le oscure arti
che possono trasformare il tuo blog in una macchina stam-
pa-soldi metti subito il mio blog nella tua blacklist.
Disiscriviti dalla newsletter. Smetti di seguirmi su Facebo-
ok. Altrimenti prima o poi corri il rischio di dovermi sganciare
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una quantità non indifferente di soldi.
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Purtroppo ho sottoscritto con loro un contratto annuale
con altissime penali di rescissione. Le promesse sono state
mantenute ma solo in parte. Di 10.636 visitatori che sono
capitati sul mio sito mi hanno contattato solo in 23, ma
nessuno è poi diventato mio cliente.
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Una volta tornato a casa non hai né il tempo, né la forza di
passare ore e ore a studiare e a scrivere.
Correggimi se sbaglio, ma appena finisci di lavorare vuoi
fare una e una sola cosa: stappare una buona bottiglia di
Amarone della Valpolicella, mettere su un bel disco sul tuo
impianto stereo e buttarti sul divano a godere il dolce far nulla
e la pace dei sensi.
È assolutamente normale. Te lo meriti!
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morale, ma finalmente è giunto il momento di rivelarti le 11
armi della manipolazione che hanno permesso al più potente
Ministro della Propaganda mai esistito di soggiogare un’intera
nazione al suo volere.
Sei pronto?
Dì pure ciao ciao alla tua anima candida e alla bella persona
che eri.
Stai per scendere negli oscuri abissi della manipolazione.
Su le maniiii!!!
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1
Principio della Semplificazione
e del Capro Espiatorio:
scegli un nemico e insisti sull’idea
che sia lui la fonte di tutti i mali.
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L’espressione Capro Espiatorio deriva dal Vecchio Testa-
mento, dal rituale dello Yom Kippur.
Il Giorno dell’Espiazione, la comunità consegnava al Gran
Sacerdote due caproni, uno per Azazel (il Demonio) e l’altro
per Jahweh (Dio).
Mentre quello destinato a Jahweh veniva sacrificato in
modo consueto, quello per Azazel era oggetto di una cerimo-
nia del tutto particolare.
Una volta portato davanti al tempio, il sommo sacerdote gli
imponeva le mani su capo e confessava i peccati del popolo di
Israele, allo scopo di trasferirli su di esso.
A questo punto l’animale veniva affidato ad un uomo che lo
conduceva nel deserto, nel regno di Azazel, e qui lo abbandonava.
Nell’Antica Grecia esisteva un rituale simile: quello del
Pharmakos.
Era un rito piuttosto diffuso nelle città greche e aveva lo
scopo di ottenere una purificazione per tutta la comunità
mediante l’espulsione dalla città di un individuo chiamato
appunto pharmakos (qualcosa come “il maledetto”).
A Colofone, in Asia minore, il pharmakos era scelto fra gli
accattoni della città. Dopo essere stato nutrito e onorato a spese
pubbliche per un certo periodo di tempo, in un giorno stabilito
veniva frustato con rametti di fico e condotto fuori dalla città,
intorno alle mura, per essere alla fine scacciato via con delle
pietre.
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Anche a Marsiglia, colonia del Mediterraneo Occidentale,
alcune fonti latine tramandano che, quando i Marsigliesi era-
no colpiti da una pestilenza, uno fra i poveri si offriva sponta-
neamente per essere nutrito per un intero anno.
Ornato con vesti sacre, veniva poi condotto in giro per la
città tra le imprecazioni degli abitanti, affinché i mali di tutta
la comunità ricadessero su di lui.
Infine veniva cacciato via.
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carestie e malattie terribili come la peste nera, trovare un
comune responsabile, un capro espiatorio, era necessario per
evitare il delirio di massa.
Durante il periodo nazista era (per l’ennesima volta nella
Storia) il turno degli ebrei fare da capro espiatorio.
Erano tradizionalmente malvisti in molti strati popolari per
ragioni religiose e culturali e si prestavano perfettamente a
simboleggiare tutto ciò che c’era di odioso, terribile e minac-
cioso del mondo.
Erano gli assassini di Gesù, odiati da secoli dalle comunità
cristiane di tutta Europa che più volte avevano dato il via a vari
pogrom sulla popolazione ebrea locale.
Era molto semplice e molto efficace dal punto di vista pro-
pagandistico. Il “nemico” della società, la causa di tutti i mali
era materiale, non ideale come poteva essere il comunismo o
il capitalismo. Indicando nell’ebreo il male assoluto, il regime
nazista personificava l’odio per il comunismo, il capitalismo,
l’internazionalismo, la modernità.
Questo univa e notificava il legame dei tedeschi nei con-
fronti di un nemico comune su cui scaricare la colpa della
terribile situazione che stava vivendo la Germania del primo
dopoguerra.
In tutti questi casi ti sarai accorto che esiste una sorta di
schema che si ripete.
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(pestilenza, cataclisma, guerra, crisi economica).
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tà sociale.
C’è chi si sente in colpa perché desidera una vita diversa,
lontana dalla sua problematica famiglia di origine, da cui però
sente di non potersi allontanare perché, se la lasciasse sola,
non se la caverebbero.
O c’è chi si sente in colpa verso la propria azienda e i propri
dipendenti perché l’agenzia di marketing a cui si è affidato e
che gli aveva promesso migliaia di clienti… beh, sai meglio di
me com’è andata a finire!
È una sensazione orribile che nessuno vorrebbe mai provare.
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a non curarti mai perché ha paura di rischiare di perdere un
cliente.
Come vedi non sono assolutamente accuse infondate. Sono
bias mentali già presenti nella mente delle persone. Con il
copy vado a sollecitare in modo molto raffinato e subdolo una
loro convinzione, facendo in modo che si decolpevolizzino.
Molto spesso infatti il senso di colpa porta alla rabbia o al
vittimismo.
Rabbia di non potersela prendere con nessuno e autocom-
miserazione per il fatto di essere la causa di tutte le proprie
disgrazie.
In entrambi in casi, queste reazioni portano i tuoi poten-
ziali clienti a non reagire e a rimanere fermi in balia degli
eventi.
Devi renderti conto però che nella maggior parte dei casi
farebbero qualsiasi cosa pur di smettere di provare quel senso
opprimente di colpa che li accompagna.
Se l’intensità di queste emozioni è distruttiva, puoi riuscire
ad incanalare il senso di colpa dei tuoi clienti nei confronti di
un elemento esterno: un nemico comune che è la vera causa
di tutte le sue sfortune.
Può essere un nemico specifico o uno più generale come la
crisi, la sfortuna, il sistema… questo dipende dal tuo business
e della storia personale dei tuoi clienti.
Ma se sarai in grado di alleviare il suo senso di colpa dei
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tuoi clienti e trasferire la causa di tutti i suoi guai su qualcun
altro, avrai di fronte a te una persona pronta a lottare.
E c’è di più.
Una volta che lo avrai aiutato a individuare il suo vero
nemico e la causa di tutte le sue disgrazie, indovina chi vorrà
avere come alleato nella sua lotta per sconfiggerlo?
Esatto! Proprio tu!
Ho usato questa tecnica con diversi clienti e ha sempre
funzionato alla grande.
Ecco un esempio:
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Il mercato della formazione immobiliare è ipersaturo ed è
affollato da un’immensità di fuffa-formatori che speculano sui
sogni di ricchezza della gente comune.
Fin qui non ci sarebbe nulla di male.
Il problema è che chi esce da questi corsi è drogato di mo-
tivazione ma non ha mai il livello minimo di competenze per
affacciarsi al mercato degli investimenti immobiliari senza
farsi molto male.
I guru di turno utilizzano tutti la stessa leva per convincere
la gente a comprare: fai questo corso e diventa ricco.
Risultato? Il 99,2% dei corsisti in aula non riuscirà mai a
vedere l’ombra di un quattrino.
Guadagnare con gli investimenti immobiliari però è pos-
sibile, solo che ad insegnarti come fare deve essere qualcuno
che da anni opera in quel settore e ne conosce tutti i segreti e
le strategie.
E i ragazzi di Stralciando sono probabilmente gli unici in
Italia in possesso di questo bagaglio di informazioni.
Per questo motivo ho incentrato tutto il tour attorno ad un
concetto: se non hai mai avuto fortuna con le tue operazioni
immobiliari la colpa non è tua, ma di quei fuffacoach da stra-
pazzo che ti hanno promesso gloria e ricchezza senza avere le
competenze e senza darti gli strumenti per poterle raggiunge-
re.
Poi ho condito il tutto con un theming da battaglia in cui
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dipingevo una lotta tra i veri strateghi dell’immobiliare che
operano sul campo tutti i giorni e i formatori di professione,
sempre pronti a truffare il prossimo.
Risultato: anche se avevamo triplicato il prezzo del biglietto
- passando da 47 a 147€ - a parità di investimento in ads sia-
mo riusciti a portare in aula più del quadruplo delle persone
rispetto al tour precedente.
Nelle date di Milano e Bologna i ragazzi hanno addirittura
dovuto replicare la tappa il successivo, perché eravamo andati
in overbooking e l’hotel non aveva sale abbastanza grandi da
contenere tutti quelli che avevano pagato il biglietto.
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sconfiggere il malvagio Sauron.
(Perdona la citazione nerd, ma se non metto dentro ogni
mio pezzo riferimenti al Signore degli Anelli non sono con-
tento).
Insomma sarai la prima persona a cui i tuoi clienti pense-
ranno di rivolgersi ogni volta in cui avranno bisogno.
E non è cosa da poco…
Sento da qui gli ingranaggi del tuo cervello che macinano
idee di diabolici complotti a tutto spiano.
La tua anima è già un pochino meno candida?
Tranquillo, siamo solo al primo punto.
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2
Principio del Metodo del Contagio
fai di tutta l’erba un fascio, riunendo
tutti i competitor in un unica categoria.
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Questo approccio consiste nel raggruppare tutti i nemici
in una sola categoria.
Quando non puoi attaccare un nemico specifico, dandogli
tutta la colpa delle difficoltà e dei problemi dei tuoi clienti devi
fare quello che ha fatto Beppe Grillo quando è nato il Movi-
mento 5 Stelle.
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Più riduci il numero di scelte possibili più è facile convin-
cere il tuo cliente.
Molti elettori italiani avevano smesso di votare perché or-
mai non sapevano più cosa scegliere tra le decine e decine di
partiti del nostro sistema.
Troppa scelta vuol dire troppa responsabilità su chi deve
scegliere, troppa paura, troppa autocolpevolizzazione, aspet-
tative troppo elevate.
Troppa scelta non è libertà, è paralisi.
Può essere per questo che se qualcuno si prende la respon-
sabilità di qualcosa noi gli siamo grati. Limita le nostre opzio-
ni e ci aiuta a scegliere.
Nel marketing questo meccanismo di manipolazione è stato
portato avanti da diverse aziende.
Un caso famoso è quello della birra Budweiser.
Negli Stati Uniti la birra è un’importante bevanda alcolica
fin dai tempi dei Padri Fondatori.
Anche attraverso il periodo del proibizionismo americano
era molto richiesta insieme con altri tipi di alcol.
Come ogni prodotto popolare a livello nazionale con una
storia piuttosto ricca, la birra può essere un simbolo di pa-
triottismo e orgoglio nazionale per gli americani.
Tuttavia, l’industria della birra americana è cambiata dra-
sticamente nel corso del tempo. Nel 1873 esistevano ben più di
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quattromila birrifici negli Stati Uniti.
Due anni dopo l’abrogazione del proibizionismo ne rimase-
ro solo 750.
Durante l’inizio degli anni ’80 c’erano solo ottanta birrifici e
il 92% della birra consumata era di produzione estera.
Quando il 7 Aprile del 1933 è entrato in vigore il Cul-
len-Harrison Act firmato da Roosevelt, che autorizzava l’ac-
quisto, la vendita e il consumo di bevande alcoliche, ponendo
definitivamente fine al Proibizionismo, gli americani hanno
consumato oltre 1,5 milioni di barili di birra in sole 24 ore.
Cin cin.
Ma solo poche piccole fabbriche clandestine americane
erano riuscite a sopravvivere al proibizionismo e quasi tutta
la birra consumata era d’importazione belga, tedesca e olan-
dese.
Come poteva una modesta birreria di St. Louis, Missouri
che produceva una birra chiamata Budweiser, competere
con giganti del calibro del colosso olandese Heineken che dal
1933 faceva da padrone nel consumo di birra in America?
O della messicana Corona che da qualche anno aveva
cominciato a spopolare nel sud del Paese e di tutti gli altri
colossi mondiali che importavano il loro succo di malto negli
Stati Uniti?
Semplice!
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È bastato sfruttare il principio del contagio, facendo
leva sul patriottismo americano
Budweiser era la birra made in USA.
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Riuscire ad accorpare tutti i nemici del tuo cliente
in un’unica categoria non è affatto facile, ma se sai
come fare hai per le mani una delle leve manipola-
torie più potenti che esistano per scardinare le resi-
stenze nella mente dei tuoi clienti
Questa stessa tecnica mi è servita per far esplodere da su-
bito le vendite del brand Plantare Perfetto.
Non potevo attaccare ogni singolo plantare sul mercato.
Esistono quelli in silicone, quelli in propilene, quelli su misu-
ra, quelli solo per il tallone, quelli rigidi, quelli morbidi, ecc
Così mi sono concentrato su un unico messaggio: Planta-
re Perfetto è l’unica soletta che ti fa veramente scomparire il
mal di schiena perché ha un meccanismo di correzione con-
tinua che ti permette un evoluzione graduale ma persistente
dell’arco plantare.
Mentre tutti gli altri sono statici e si consumano dopo pochi
giorni di utilizzo, Plantare Perfetto evolve assieme al tuo piede.
Come vedi ho accorpato tutti gli altri plantari secondo un
unica caratteristica - l’essere statici - e poi sono andato in
contrasto diretto.
Risultato? +72% di vendite dopo soli due mesi.
Senza spendere un euro di sponsorizzate.
Puro e semplice potere del copy!
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Principio della Trasposizione:
dai costantemente la colpa all’avversario
o riversa su di lui i tuoi difetti.
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Questo principio manipolatorio è un po’ troppo banale e di
solito viene usato dai copywriter in erba quando non sanno a
cos’altro ricorrere.
Si tratta del dare costantemente la colpa all’avversario e
riversare su di lui i propri difetti.
Il ladro chiama “ladro” il suo nemico, per confondere le
idee e metterlo in difficoltà.
I violenti accusano i loro avversari di essere “antidemocratici”.
Il concetto alla base è che se hai un punto debole che ti
penalizza, ma attacchi i tuoi competitor accusandoli di essere
a loro volto carenti su quel determinato fattore, puoi arrivare
a confondere i tuoi lettori.
In questo modo stai implicitamente affermando che, dal
momento che attacchi un tuo competitor per una sua man-
canza, tu non puoi di certo esserne afflitto.
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Gli Stati Uniti, che detengono il primo arsenale nu-
cleare al mondo, hanno convinto il popolo americano
della necessità di entrare in guerra per procedere al
disarmo del regime iracheno
Molto scaltro, George…
E gli americani ci hanno pure creduto!
Yoigo invece è stato il primo operatore telefonico ad aver
formulato un’offerta con traffico illimitato in Spagna.
All’inizio è stato un vero boom. Yoigo aveva basato parte
della sua strategia di comunicazione attaccando gli altri ope-
ratori, accusandoli di imbrogli ai danni degli utenti.
Purtroppo qualche mese dopo è venuto fuori che la stessa
Yoigo non si comportava in modo del tutto trasparente coi
suoi clienti.
Più famose invece sono le solite scaramucce tra le cause
automobilistiche che si accusano a vicenda di vendere modelli
inquinanti, salvo poi essere quasi tutte stangate dalle commis-
sioni di controllo.
Un consiglio spassionato: se ti riduci ad usare una tecnica
come questa vuol dire che sei proprio alla canna del gas e tro-
varti un copywriter deve essere l’ultimo dei tuoi problemi.
O la prima delle tue soluzioni.
Dipende dai punti di vista.
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4
Principio dell’Esagerazione:
trasforma qualsiasi aneddoto in una grave
minaccia da cui dipende la sopravvivenza
dei tuoi clienti.
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Sto per svelarti una clamorosa verità. Una di quelle che po-
trebbe completamente cambiare la tua percezione nella vendita.
Sei pronto? Tieni forte!
44
Esiste qualcosa di più noioso e meno sentito al mondo
come problema di quello di avere un ufficio pulito, ma non
sterile?
Non credo.
Da qui è nata l’idea di sfruttare la leva della paura, esageran-
do al massimo i rischi di lavorare in un ambiente non sanifica-
to.
Dopo lunghe ricerche ho raccolto alcune informazioni che
fanno al caso mio e che possono servirmi per far risultare
ogni parola che avrei scritto verosimile.
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ministrativa con la reclusione fino ad un anno per illeciti
gravi come quelli relativi al mancato rispetto della prassi
igienica dei luoghi di lavoro.
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Che ne dici?
Direi che c’è una bella differenza rispetto a: “Sanifichiamo il
tuo ufficio, prezzi onesti”.
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5
Principio della Volgarizzazione
qualsiasi propaganda deve essere popolare
e adattare il suo livello al meno intelligente
degli individui a cui è diretta
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Altra regola fondamentale della manipolazione scritta: par-
la come mangi.
Anzi, nel nostro caso scrivi come parli.
Il tuo cliente è mediamente molto più stupido e ignorante
di quello che credi.
Non sentirti offeso per questo.
Non sto dicendo che sei in grado di attirare solo clienti
tontoloni, ma devi renderti conto che il mondo che c’è lì fuori
non è popolato da tanti Einstein, Da Vinci e Galilei.
Scoprirlo è stato un colpo al cuore anche per me, ma attor-
no a te ci sono più Di Maio, D’Urso e gente che guarda il Gran-
de Fratello che gente che sa usare i congiuntivi, sa leggere un
grafico o capisce il senso di quello che scrivi se non usi un
linguaggio terra terra.
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Non riescono a compilare una domanda di lavoro o a usare
strumenti e tecnologie digitali.
Si limitano a valutare ogni informazione sulla base della
loro esperienza diretta.
50
Su, avanti! Alzi la mano chi non mastica legalese e ci ha ca-
pito qualcosa al primo colpo.
Tutta sta pappardella si poteva riassumere in tre parole: chi
rompe paga.
E invece hanno pensato che era meglio scrivere una bella
supercazzola che la gente comune non capirà mai.
Se il tuo blog è come una pagine del Codice Civile, pieno di
tecnicismi e di frasi raffinate che nella tua testa servono a farti
vedere molto competente, in realtà hai creato le condizioni
ideali per far scappare ogni povero cristo appena ci si imbatte.
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dell’imprenditore Sergio Bramini, sfrattato da casa sua per
colpa dello Stato verso cui vantava dei crediti.
Quello che ho fatto non è stato altro che semplificare a mil-
le il linguaggio, rendendolo i contenuti alla portata di tutti.
L’avvocato Pagano è la massima esperta in Italia per quanto
riguarda le procedure di esdebitazione.
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dei brevi scenari in cui il lettore potesse identificarsi in modo
da capire, senza la minima ombra di dubbio, che stavo parlan-
do di una situazione proprio come la sua.
Il debitore capiva quello che leggeva e si sentiva a sua volta
capito.
In questo modo, grazie anche ad altre tecniche di copy,
sono riuscito ad abbattere quella barriera naturale di linguag-
gio e fiducia che separa i principi del foro dalla gente comune,
portandola a scegliere proprio lo studio Pagano tra le tante
migliaia di avvocati che si trovano online.
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6
Principio di Orchestrazione:
“la propaganda deve limitarsi a un numero
piccolo di idee e ripeterle instancabilmente,
presentandole ogni volta da un punto di vista di-
verso, che però riporti sempre allo stesso concetto.
Non ci devono essere ambiguità né dubbi”
54
La propaganda deve limitarsi a un piccolo numero di idee e
ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse
prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto.
Senza dubbi o incertezze.
Da qui proviene anche la frase attribuita a Goebbels: “Una
menzogna ripetuta mille volte, diventa la verità”.
Ma come dice sempre il Dr. Lutzu, uno dei miei mentori, il
copy non è menzogna. Ma verità ben detta.
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Uno dei miei clienti storici è indiscutibilmente il leader in
Italia per quanto riguarda l’insegnamento di tecniche di ap-
prendimento avanzato.
Io stesso ho fatto il loro corso e sono convinto che la mia
rapida ascesa ai vertici del copy, sia in parte anche merito
della capacità di studiare più velocemente e più efficacemente
di tanti altri copywriter che hanno iniziato prima di me.
Da 15 mesi scrivo un articolo ogni settimana sul blog.
Il che vuol dire che ho prodotto circa 70 articoli diversi che
ribadiscono tutti lo stesso messaggio: dalle elementari ad oggi
tutti ti hanno detto che devi studiare, ma nessuno ti ha spie-
gato come si fa. Io ti posso insegnare le tecniche che ti faran-
no raddoppiare i risultati, dimezzando il tempo che passi sui
libri.
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Un concetto semplice, in apparenza.
57
7
Principio del Continuo Rinnovamento:
pubblica continuamente notizie e idee che deni-
grano l’avversario in grandi quantità e a grande ve-
locità. In questo modo la tua difesa sarà costante.
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Sei ti piace il genere rap/hip hop o se hai guardato qualche
film tipo Straight Outta Compton. All Eyez On Me, Notorious
B.I.G. o 8 Mile, avrai visto battaglie di freestyle dove gli sfidan-
ti finiscono per insultarsi a vicenda, cercando di umiliare il
contendente per vincere.
La tecnica del freestyle viene normalmente usata nei radu-
ni, detti jam (dalle jam session del jazz), dove i rapper si sfida-
no improvvisando pezzi di fronte ad una folla scalmanata.
Ogni freestyler ha una sua tecnica sul palco e una sua scelta
dei movimenti. Le sue rime servono per far notare le sue ca-
pacità linguistiche rispetto a quelle dello sfidante, ma devono
anche convincere il pubblico che lui è un rapper migliore.
Il vincitore viene sempre scelto dal pubblico in un unico
modo: per acclamazione.
Visto il tempo è limitato, i contendenti di solito sfruttano
i loro 45 secondi non tanto per far vedere quanto sono bravi,
quanto per sminuire il proprio avversario.
Ma cosa c’entrano le battaglie di freestyle con il copywriting
e la manipolazione?
C’entrano eccome.
Se ancora non sei il leader di mercato quello che ti serve non
è un copy che si limita a confermare il tuo posizionamento.
Ti serve un copy di attacco, aggressivo. Devi colpire i tuoi
rivali.
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I tuoi articoli devono massacrare i tuoi competitor
come faceva Muhammad Alì quando saliva sul ring
Devono vedersi arrivare addosso una mitragliata di di-
retti, jab, ganci e montanti ai quali non sapranno più come
rispondere.
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Con un costo che va dai 20 ai 900€, pare che ogni azienda
abbia in casa la soluzione definitiva per far sparire il mal di
schiena.
Il problema è che la maggior parte di questi strumenti non
hanno alcuna valenza medica. Non vi sono né brevetti, né stu-
di scientifici a dimostrazione della loro efficacia. Di fatto, sono
totalmente inutili.
Rappresentano il corrispettivo moderno della truffa dell’o-
lio di serpente per la lotta alla calvizie che veniva venduto ai
poveri minatori del Far West già 200 anni fa.
Quello che ho scelto di fare con Raffaele è stato scrivere
tutta una serie di articoli per svelare, dal punto di vista ana-
tomico, l’inutilità di questi dispositivi miracolosi.
Tutti gli attacchi a questi falsi dispositivi, che svelano il
complotto ai danni di chi soffre per i dolori alla schiena, lo
stanno portando a diventare il Paladino della Postura.
I risultati?
Beh, quelli li lascio giudicare a te.
In 35 giorni abbiamo fatto lo stesso numero di iscritti alla
mailing list di quelli che Raffaele era riuscito a fare da solo
negli ultimi 2 anni.
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Ma il dato che ci interessa è che da quando abbiamo inizia-
to a lavorare insieme, in sole sei settimane, il blog ha portato
nello studio di Raffaele lo stesso numero di pazienti di quelli
fatti nei 22 mesi precedenti.
Senza spendere un solo euro di sponsorizzate e con ancora
tanto, tanto lavoro da fare.
Ogni mese Raffaele svela una nuova fregatura. I ciarlatani
della postura non sanno come difendersi. E chi soffre capisce
di chi si deve fidare.
Sei in grado di trasformare il tuo blog in una mitragliatrice
Gatling che riversa fiumi di pallottole sui tuoi competitor?
Se la risposta è si ti aspettano grandi soddisfazioni. Ma se
la risposta è no, potresti essere a tua volta vittima dei colpi di
qualcun altro.
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Se vuoi imparare a difenderti e contrattaccare prima che
sia troppo tardi, direi che hai proprio bisogno di un copywri-
ter che conosce il fatto suo.
63
8
Principio della Verosimiglianza:
costruisci argomenti fittizi a partire da fon-
ti diverse o attraverso informazioni fram-
mentarie. Vale di più una bugia che non può
essere smentita, di una verità inverosimile .
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Costruisci argomenti fittizi a partire da fonti diverse o at-
traverso informazioni frammentarie.
È una tecnica che nel copywriting a risposta diretta prende
il nome di “finta argomentazione logica”.
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Questa è la headline di una sales letter che ho scritto per
targettizzare gli studenti di ingegneria dell’università che vo-
levano a tutti i costi migliorare il loro metodo di studio, alzan-
do i voti e passando meno ore sui libri.
Se tu o tuo voglio avete mai avuto un compagno di classe
dalla Cina vi sarete accorti che alcuni di loro hanno una inna-
turale abilità con i numeri e le formule rispetto a noi.
Quando andavo alle elementari avevo una compagna di
classe cinese che si chiama Mi.
Il padre era un pianista e aveva chiamato le tre figlie come
le note musicali: Mi, Fa e Sol.
Originale.
Questa ragazzina era odiosamente altezzosa, aveva delle
odiose scarpe con le lucine che si mettevano a suonare una
canzoncina ogni volta che sbatteva i talloni e quando è arriva-
ta parlava a malapena italiano e non riusciva a seguire mezza
lezione. Era scarsa persino in Disegno.
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Ma mentre io impazzivo per imparare la tabellina del 9, lei
sapeva già fare quelle che qualche anno più tardi avrei capito
essere delle equazioni matematiche.
Ovviamente nessuno pensa che a Pechino nascano solo
geni della matematica e non c’è nessun segreto dietro il loro
metodo di studio.
Ma il fatto che i cinesi siano più bravi in matematica è un
luogo comune assodato e la gente si chiede quale sia il loro
segreto.
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ancora i dati di conversione disponibili, ma se continuerai a
seguire il blog di Propagando potrai rimanere aggiornato sugli
sviluppi.
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9
Principio del Silenziamento:
non entrare mai in un dibattito su argomenti
in cui non hai motivazioni abbastanza convin-
centi. “Se non puoi contrastare le brutte noti-
zie, inventane altre che distraggano da esse”.
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Alcuni principi di manipolazione servono più a difendersi
che ad attaccare.
É questo il caso del principio del silenziamento.
Uno degli errori più grandi che più fare quando vieni attac-
cato da un competitor è rispondere tono su tono.
Quando ti attaccano ti sale subito l’adrenalina e l’istinto
ti porta a combattere e reagire ma, a meno che non si stato
tu a lanciare l’attacco, è sempre meglio evitare di far nascere
un botta e risposta dove non fai altro che difenderti in modo
diretto da un’accusa.
Creare contrasto è di norma un ottimo principio di mani-
polazione, ma puoi sfruttarlo a tuo vantaggio solo se sei tu a
generare il parapiglia.
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Non puoi, anzi, non devi ASSOLUTAMENTE accusare
un tuo competitor se non hai degli elementi di prova
a sostegno della tua affermazione
Altrimenti finisci per fare la fine di certi pseudoguru del
copy che, anche se pretendono di farsi pagare migliaia di euro
per i loro corsi online scopiazzati, ignorano i rudimenti stessi
del copywriting a risposta diretta.
Lo screen del malriuscito tentativo di vendita del guru del copy di turno
71
Io ho portato diversi casi studio di successo in diversi am-
biti come elementi di prova all’interno di questo report.
Dove sono i tuoi?
Ah, già. Non li hai. Ops…
Per la cronaca: ecco un esempio banale e veloce di come si
conduce un attacco.
Individui un punto debole (in questo caso la totale man-
canza di elementi di prova a sostegno delle sue affermazioni)
della persona o del brand che vuoi colpire e assesti un colpo
preciso e mirato, assicurandoti prima però di non essere con-
trattaccabile.
Se TUTTI i miei clienti non avessero avuto importanti au-
menti di fatturato e non avessi raccolto le loro testimonianze,
sarei a mia volta esposto, rischiando un effetto boomerang.
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10
Principio della Trasfusione:
Utilizza miti o pregiudizi nazionali o cultura-
li per risvegliare una componente viscerale.
Le idee devono essere sorrette dalle emozioni
più primordiali.
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Come regola generale, la propaganda opera sempre sulla base
di preconcetti radicati, si tratti di una mitologia nazionale o un
complesso di odi e pregiudizi tradizionali.
Si tratta di diffondere argomenti che possano mettere le radici
in atteggiamenti primitivi.
Questo principio di manipolazione è in assoluto tra i più
potenti che possono essere utilizzati nel marketing e nel
copywriting.
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Era pregiudizio radicato all’epoca che le donne non potessero
fumare in pubblico. Che fosse un privilegio riservato solo agli
uomini.
Una donna con una sigaretta accesa per strada era an-
cora considerato uno scandalo
Bernays decide di sfruttare questo pregiudizio a suo vantaggio
e fa sfilare per strada una trentina di donne con una sigaretta
accesa. In realtà erano delle starlette assoldate da un amico che
lavorava per Vogue.
Alle ragazze aveva fatto inviare dalla sua segretaria un tele-
gramma con su scritto:
“Nell’interesse dell’eguaglianza dei sessi e per combattere un altro
tabù sessuale, io e altre giovani donne accenderemo un’altra tor-
cia della libertà fumando delle sigarette mentre passeggiamo sulla
Quinta Avenue la domenica di Pasqua. Facciamo questa cosa per
combattere lo sciocco pregiudizio che la sigaretta per la donna sa-
rebbe adatta a casa, al ristorante, nel taxi, nella lobby dei teatri, ma
mai, mai per il marciapiede”.
Un appello simile viene fatto veicolare anche attraverso una
pubblicità apparsa sui giornali di New York, firmata da una delle
femministe più note dell’epoca, Ruth Hale, moglie peraltro di
uno dei commentatori più importanti del New York World.
Il luogo prescelto è tra la 58th street e la 45th street sulla Quin-
ta Avenue, tra le 11.30 e le 13.00.
A quell’ora le ragazze avrebbero dovuto fumare ostentata-
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mente sul marciapiedi, all’aperto, sostando in particolare davanti
alla cattedrale di Saint Thomas, quella di Saint Patrick e davanti
alla chiesa battista, dove si trovava in attesa il famoso multimi-
liardario John D. Rockefeller.
I gruppetti di ragazze sarebbero stati ritratti con rilievo da una
serie di fotografi precedentemente allertati dallo stesso Bernays.
Negli articoli che pubblicizzavano l’evento, Bernays, che era
un genio della propaganda, era riuscito a manipolare il senti-
mento femminista e il desiderio di sfidare gli uomini definendo
le sigarette come “Le Torce della Libertà”.
Così infatti passerà alla storia questa straordinaria manipo-
lazione del sentimento femminista che, di fatto, sdoganò il fumo
femminile nei luoghi pubblici in America.
La notizia, con numerose fotografie a supporto, il giorno se-
guente fu ripresa in prima pagina da tutti i più importanti quo-
tidiani nazionali, dal Nebraska all’Oregon, fino a toccare il New
Mexico, innescando l’imitazione di molte donne e club femminili
sparsi per il Paese, dando così il via a un ulteriore giro di com-
menti sui più importanti quotidiani nazionali.
Ogni donna che voleva affermare la propria indipendenza si
identificava nel gesto di fumare in pubblico una Lucky Strike
La campagna delle Torce per la Libertà è un classico nella sto-
ria della pubblicità, un episodio che viene insegnato ancora oggi
nelle università come esempio “di analisi creativa dei simboli
sociali e di come essi possano essere manipolati”.
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Ho sfruttato questo principio per scrivere gli articoli della
Cappa & Associati, un’azienda di bravi professionisti che aiuta
gratuitamente chi si trova con la casa pignorata per aver contrat-
to grossi debiti, ad uscirne definitivamente.
La difficoltà più grossa era far si che i debitori non riponesse-
ro tutte le loro speranze nell’avvocato di famiglia o in quello che
gli era stato suggerito dal cugino.
Quando si riceve un atto di pignoramento la prima persona a
cui pensi di chiedere un aiuto è un avvocato. È la prima autorità
percepita in questo settore ed è normale pensare subito di rivol-
gersi a lui.
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Purtroppo molti ignorano che la Legge è come la Medici-
na. Non puoi andare da un podologo e sperare che ti aiuti a
risolvere i tuoi problemi cardiaci. Allo stesso modo non puoi
andare da un avvocato generalista e sperare ti aiuti a risolvere
i tuoi guai col fisco o con le banche.
Molti avvocati però accettano in ogni caso l’incarico perché,
che si vinca o si perda, loro la parcella la incassano comunque.
Il fatto che alcuni avvocati (specialmente quelli non specia-
lizzati) siano squali, più interessati ad incassare le loro parcelle
che a difendere i clienti, è un pregiudizio decisamente radicato.
In tutti gli articoli e i materiali di marketing che ho scritto
non ho fatto altro che gettare benzina sul fuoco, manipolando
a nostro vantaggio questo preconcetto.
I debitori che si sono resi conto di aver riposto il loro fu-
turo nelle mani di uno di questi avvocati all’inizio si sono
abbastanza incazzati (per usare un eufemismo), ma poi hanno
capito a chi dovevano rivolgersi.
Quali sono i luoghi comuni e i pregiudizi relativi al tuo
settore?
Sei in grado di manipolarli a tuo favore quando scrivi i tuoi
materiali di marketing?
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Principio dell’Unanimità:
convinci i tuoi lettori del fatto che è necessa-
rio pensarla come gli altri, creando una falsa
unanimità. Il desiderio istintivo di appartene-
re a un gruppo completerà l’opera.
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Portare la gente a credere che le opinioni espresse siano
condivise da tutti, creando una falsa impressione di unanimità.
Nel 1957 il giornalista Vance Packard scrisse “I persuasori
occulti”, un libro che svelava i trucchi psicologici e le tattiche
usate dal marketing, per manipolare le nostre menti e convin-
cerci a comprare.
Libro inquietante per l’epoca.
Oggi però, noi copywriter,
siamo diventati ancora più bra-
vi, furbi e spietati.
Grazie ai nuovi strumenti tec-
nologici, alle scoperte nel campo
del comportamento, della psi-
cologia cognitiva e delle neu-
roscienze, un bravo copywriter
sa quali leve hanno effetto su di
noi, molto meglio di quanto noi
stessi possiamo immaginare
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manipolare è quella che ci porta ad essere animali sociali.
Nello specifico pecore, anzi, pecoroni.
Se hai già studiato qualcosa nel mondo del marketing avrai
molto probabilmente letto il famosissimo libro di Robert Cial-
dini, Le Armi della Persuasione.
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volte in cui ci siamo sentiti attratti da situazioni di massa.
Hai presente il classico caso per cui, quando ti imbatti in un
capannello di persone, ti fiondi a vedere cosa stanno guardan-
do tutti quanti o quando ti senti a disagio per aver fatto una
scelta diversa da quella più gettonata?
A me capita sempre quando durante un ricevimento i
camerieri riempiono i vassoi del buffet, io muoio di fame, ma
nessuno comincia a mangiare.
Non voglio fare la figura di quello che si mangerebbe anche
i tovaglioli, quindi aspetto dignitosamente, ma con la bava alla
bocca, che qualcuno si lanci sulla prima tartina per potermi
scatenare.
Per lo stesso motivo quando fai un acquisto su Amazon
molto probabilmente consulterai i risultati della ricerca anche
in funzione della quantità e la qualità di recensioni lasciate.
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Se non hai predisposto tutto quello che serve per generare
un sistema per produrre un fiume costante di testimonianze
che riguardano ciò che vendi stai letteralmente ignorando la
miniera d’oro che si nasconde proprio sotto i tuoi piedi.
Quando ho cominciato a lavorare per quell’azienda che in-
segna come studiare meglio in 10 anni di attività non avevano
raccolto una sola testimonianza. Questo era un problema.
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pare un manuale il copy può venirti in aiuto.
Ti stai chiedendo come vero?
Beh, permettimi di conservare ancora qualche segreto.
Altrimenti ti tolgo un motivo per cui faresti bene ad ingag-
giarmi.
Non sia mai…
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Conclusioni
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Bene mio caro imprenditore, siamo arrivati alla
fine del nostro tour nella subdola mente del più
grande manipolatore che la Storia ricordi
Le uscite sono a destra, fai attenzione al gradino quando
scendi.
Prima di salutarti ovviamente ritengo moralmente giusto
cercare di appiopparti qualcosa.
Altrimenti potresti dubitare della mia abilità di copywriter.
Se questo report ha svolto il suo dovere, giunto a questo
punto dovresti fremere dalla voglia di ingaggiare un copywri-
ter che faccia tutto il lavoro sporco al posto tuo e che tra-
sformi tutti i tuoi materiali di marketing in una fabbrica della
persuasione.
Ma se dopo aver finito di leggere la tua anima conserva
ancora qualche traccia di purezza e hai delle comprensibili
remore nel diventare un adepto devoto dell’arte della mani-
polazione, ho un’offerta per te.
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In poche parole ho creato 4 mostri che, sotto il mio rigido
controllo e le mie revisioni, potranno lavorare alle tue dipen-
denze.
Tuttavia ognuno di noi può farsi carico di un solo nuovo
progetto ogni mese.
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6. Se vuoi veder arrivare ogni settimana fatture da mi-
gliaia di euro, senza sprecare soldi in ads, volantini e altri
strumenti che ti propongono le agenzie di webmarketing,
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nulla, ma io ce la metterò tutta per riuscire a venderti almeno
uno dei miei servizi.
Se la cosa ti solletica, e sei fermamente deciso a voler tra-
sformare i tuoi materiali di marketing in una potente arma di
persuasione, ecco cosa devi fare.
Vai su:
www.propagando.it/consulenza
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›› o temi l’oscuro potere dell’arte della manipolazione e
preferisci stare alla larga da tutto questo.
A te la scelta.
Tutto quello che devi fare è cliccare sul bottone rosso che
vedi qui sotto e compilare il form con i tuoi dati.
Come diceva Pablo Escobar: copy o plomo.
Beh, quasi…
Andrea Serra, Ministro Clandestino della Propaganda
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