Sei sulla pagina 1di 52

Poste Italiane Spa Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.

t. 1 comma 1 - NE/PD - Contiene I.R. - Periodico dellAssociazione Madonna di Fatima - Maria, Stella della Nuova Evangelizzazione

Numero 127
Novembre 2013

Incontro
ad Aparecida

Associazione Madonna di Fatima

Santa Cecilia
Chiesa di Santa Maria,
Kitchener (Canada)

er me, glorioso e desiderabile soffrire tutti i


tormenti per confessare Ges
Cristo, poich non ho mai avuto
il minimo attaccamento a questa vita. Ma mi dolgo per voi,
che a quanto pare siete ancora
giovani, per la disgrazia di trovarvi agli ordini di un giudice
cos pieno di ingiustizia. [...]

Gustavo Kralj

Morire per Cristo non sacrificare la propria giovinezza,


ma rinnovarla; dare un po di
terra per ricevere oro; cambiare
una dimora stretta e vile per
un palazzo magnifico; offrire
qualcosa di perituro e ricevere
in cambio un bene immortale.
(Dalla Vita di Santa Cecilia,
dei Petits Bollandistes)

SommariO
Periodico dellAssociazione
Madonna di Fatima - Maria, Stella
della Nuova Evangelizzazione
Anno XV, numero 127, Novembre 2013

Direttore responsabile:
Zuccato Alberto
Consiglio di redazione:
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane
Vasconcelos A. Campos, EP,
Luis Alberto Blanco Corts, Madre
Mariana Morazzani Arriz, EP,
Severiano Antonio de Oliveira
Traduzione: Antonietta Tessaro
Amministrazione:
Via San Marco, 2A
30034 Mira (VE)
CCP 13805353
Aut. Trib. Venezia 11 del 31/3/12
Poste italiane, s.p.a Spedizione
in Abbonamento Postale - D.L.
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 1, NE PD
Contiene I.R.
www.araldi.org
www.salvamiregina.it
Con la collaborazione
dellAssociazione
Privata Internazionale di Fedeli
di Diritto Pontificio

Araldi del Vangelo


Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5
00165 Roma
Tel. sede operativa
a Mira (VE): 041 560 08 91
Montaggio:
Equipe di arti grafiche
degli Araldi del Vangelo
Stampa e rilegatura:
ELCOGRAF S.p.A.
Via Mondadori, 15
37131 Verona
Gli articoli di questa rivista potranno essere
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli
firmati di responsabilit dei rispettivi autori.

Scrivono i lettori

Sistole-diastole (Editoriale) . . . . . . . . . . . . . .

........................

Commento al Vangelo
La festa dei
fratelli celesti

10

Donna Lucilia Ribeiro dos


Santos Corra de Oliveira
Il calore di questa bont
......................

18

La virt dellobbedienza
Ges Si nasconde
nei superiori
......................

20

Araldi nel mondo

......................

......................

33

La parola dei Pastori


Battesimo e Riconciliazione

La voce del Papa


Ripartire da Cristo

......................

San Martino de Porres


Martino della Carit

......................

38

accaduto nella
Chiesa e nel mondo
......................

40

Storia per bambini...


Non si mai sentito dire...
......................

46

I Santi di ogni giorno

......................

48

Pinnacolo di pietra, apice


damore

26

......................

50

S crivono

i lettori

Missione evangelizzatrice
in Ruanda
Maria ha creato molta
unione tra noi

La visita della Madonna svoltasi nella nostra comunit parrocchiale,


dal 13 al 16 giugno di questanno, stata occasione per riscoprire la nostra tenera devozione alla Madre di Dio. Abbiamo potuto notare come Maria abbia creato molta comunione nei giorni in cui stata presente tra noi. Quello che pi ha segnato il cuore di tutti
stato lincontro personale con la statua della Madonna, in chiesa, e la visita agli ammalati, che ha creato in loro molta consolazione e laccettazione
della malattia come momento di maggiore vicinanza al Signore.
La bella testimonianza degli
Araldi, la capacit di comprendere le varie vicissitudini di ognuno e
la loro gioia nelloffrire a ogni fratello e sorella una parola, un gesto
di carit, hanno lasciato in tutti una
via aperta per una missione pi unita. La mia comunit affida alla Madonna questo desiderio, nella certezza che il Signore completer lopera che qui ha iniziato.
Grazie ancora, da parte mia e di
tutta la comunit.
Don Francesco Z.
Parrocchia SS. Salvatore
Castrolibero Cs

Racconti pieni di insegnamenti


Quello che pi mi attira nella Rivista la sezione Storia per bambini...
o adulti pieni di fede? In verit, sono
racconti molto ben illustrati, pieni di
insegnamenti che ci fanno progredire
nella vita spirituale. Abbiamo molta
speranza che la Madonna ci aiuti ad
avere la nostra cappella e gli Araldi
nuovamente nella nostra citt.
Martha de Z.
Santa Cruz de la Sierra Bolivia

Desidero ringraziarvi per avermi


inviato la vostra bella Rivista di spiritualit. Mi ha colpito moltissimo larticolo sulla missione evangelizzatrice
degli Araldi in Ruanda. Che la Vergine Maria Nyina wa Jambo cumuli
di grazie voi, e tutti i vostri lettori.
Don Leo P., SDB
Butare Ruanda

Leggiamo e meditiamo
Siamo molto soddisfatte del nostro abbonamento, poich abbiamo
ricevuto la prima copia della rivista
Araldi del Vangelo lo scorso agosto.
Leggiamo e meditiamo tutti gli ottimi articoli ivi contenuti. Ogni pagina ci porta belli e profondi insegnamenti e, a volte, impossibile trattenere le lacrime. La missione degli Araldi incantevole, una vera testimonianza di Fede e un grande incentivo per tutti noi.
Vivien R.
Londrina Brasile

Formativa e informativa
Aspetto sempre con piacere e gioia larrivo della stupenda rivista Araldi del Vangelo. la pubblicazione pi
formativa e informativa su distinti aspetti che conosco, della Chiesa.
I suoi articoli racchiudono una grande pedagogia cristiana, che fortifica
il cuore di ogni buon cristiano degno
di tal nome. Essa attuale, profonda, piacevole e molto ben strutturata.
Grazie infinite per linvio. Che la sua
diffusione sia strumento per la nuova
evangelizzazione della Chiesa.
Jos C. A.
Murcia Spagna

Dottrina cattolica in una


forma profonda e accessibile
Siamo nellera dei pi avanzati mezzi di comunicazione. Tuttavia,
sono pochi coloro che ci trasmetto-

4Araldi del Vangelo Novembre 2013

no veri insegnamenti e la buona dottrina. Tra questi troviamo la rivista Araldi del Vangelo, che ci offre la
dottrina cattolica in forma profonda
e accessibile a tutti. Questo, oltre ad
aumentare la nostra conoscenza, fa
crescere il nostro amore per i santi
misteri della nostra Chiesa.
Tatiana C. R.
Montes Claros Brasile

Mantenere lunione
con la Chiesa
Voglio esprimere qui il mio riconoscente ringraziamento al Divino Spirito Santo il quale ha suscitato lopera degli Araldi del Vangelo, contenente diversi elementi che
ci aiutano a crescere nella fede e a
cercare una puntuale formazione, in
particolare mi riferisco alla pubblicazione di questa Rivista, che dobbiamo non solo leggere, ma divulgare.
Cerco in primo luogo il Commento al Vangelo, di Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, e poi le attivit degli
Araldi nel Mondo, perch Mons. Joo
forma e gli Araldi dimostrano, esemplificano, danno la testimonianza e
lorientamento da seguire per mantenere lunione con la Chiesa. Credo che questa Rivista sia il migliore,
di pi facile accesso e il pi coerente
tra i veicoli di comunicazione cattolica dei nostri giorni, considerata la disinformazione regnante.
Janel C. F.
San Paolo Brasile

Rivista evangelizzatrice
Qui tutti gli argomenti affrontati mi attirano, soprattutto lesempio della vita dei Santi e la testimonianza del lavoro degli Araldi, che
sta giungendo in numerosi paesi e
portando tante persone a consacrarsi alla Madonna. Molte grazie per
questa Rivista di evangelizzazione.
Vilma V. B.
Salvador Brasile

Editoriale

Sistole-diastole

a di Fatima

- Maria,

Stella della

Nuova Evange

lizzazione

Poste Italiane

Spa Spedizi

one in Abbona

mento Postale

D.L. 353/200

3 (conv.

in L. 27/02/2

004 n. 46)

art. 1 comma

1 - NE/PD

- Contien

e I.R. - Periodic

o dellAss

ociazione

Madonn

127
Numero 2013
re
Novemb

o
Incontr a
c
e
r id
ad Apa
Associazion

e Madonna

di Fatima

Araldi del settore femminile conducono la statua della Madonna Aparecida


allaltare maggiore
del Santuario durante il V Pellegrinaggio Nazionale dellApostolato
dellIcona
Foto: Leandro Souza

opo lo strepitoso miracolo della prima moltiplicazione dei pani, Ges


conged le moltitudini e sal sul monte, solo, a pregare (Mt 14, 23).
LUomo-Dio con frequenza Si ritirava per stare in modo tutto speciale
con il Padre. Grande lezione data a quelli che propendono per lattivit febbrile,
dimenticandosi del soprannaturale, o a un isolamento nella contemplazione, dimenticandosi dellazione. Essere Marta o Maria, ecco lequivoco. Infatti la perfezione della quale Nostro Signore ci d un ineguagliabile esempio sta nellavere lo zelo operativo di Marta senza smettere di tenere la vista e il cuore riposti
nel soprannaturale, come Maria.
Ha ben messo in evidenza questa verit Papa Francesco, in un discorso del
27 settembre, nel quale ha sollecitato i catechisti a imitare Cristo, avendo il coraggio di uscire da s, di andare nelle periferie fisiche o spirituali, come quella
dei bambini che non sanno neppure fare il Segno della Croce, nella certezza di
incontrare l Ges in ogni persona bisognosa.
Nellintento, secondo le parole del Pontefice, di vivere in questo movimento di sistole-diastole, gli Araldi del Vangelo sempre cercano questa felice
armonia tra lattivo apostolato esterno e la contemplazione irrorata da unintensa vita di devozione. In tutto essi mirano al bene delle anime e alla gloria di
Dio, sia, da un lato, nelle adorazioni del Santissimo Sacramento, in cui ognuno
si sente guardato con amore da Ges, nel canto della Liturgia delle Ore, nella partecipazione quotidiana allEucaristia, negli impegnati studi della dottrina cattolica, sia, dallaltro, nella ricerca delle pecorelle smarrite ovunque esse
siano, soprattutto i giovani tanto bisognosi di luce.
Con lesempio e con la parola, gli Araldi del Vangelo si impegnano a portare il buon odore di Cristo a favelas, orfanatrofi, ospizi per anziani, ospedali,
offrendo al fratello che soffre un aiuto materiale, uno sguardo daffetto e uno
stimolo alla Fede. E vari sacerdoti Araldi hanno come missione prioritaria il
servizio ai pazienti in gravi condizioni, amministrando loro i Sacramenti e consolandoli con una parola di fiducia, di cui tanto necessitano approssimandosi
alle soglie delleternit.
Nelle Missioni Mariane, carovane di Araldi, di comune accordo con i parroci, percorrono le vie della parrocchia, portando di casa in casa, incluso negli stabilimenti commerciali, la statua del Cuore Immacolato di Maria. veramente la Madre che va in cerca dei figliol prodighi. E, toccati dalla grazia,
quanti ritornano alla casa paterna!
Si inserisce in questo contesto il benedetto V Pellegrinaggio Nazionale ad
Aparecida, promosso dallApostolato dellIcona Maria Regina dei Cuori, uniniziativa degli Araldi del Vangelo, realizzata il 14 settembre. In un ambiente
di molta devozione e gioia, 11 mila partecipanti hanno affollato la grandiosa
Basilica, dove hanno potuto depositare le loro richieste ai piedi della Vergine
Madre Aparecida e renderLe grazie per gli innumerevoli favori ricevuti in situazioni a volte critiche. Questo stato il giorno pi bello della mia vita!, era
lesclamazione di molti pellegrini, esultanti per essere usciti da se stessi e aver
manifestato la loro Fede.
Novembre 2013 Araldi

del Vangelo5

La voce del Papa

Ripartire da Cristo
Il catechista ha la meravigliosa missione di educare nella Fede, e deve esercitarla
ripartendo da Cristo. Ma cosa significa ripartire da Cristo?

i piace che nellAnno


della fede ci sia questo
incontro per voi: la catechesi un pilastro per
leducazione della fede, e ci vogliono
buoni catechisti! Grazie di questo servizio alla Chiesa e nella Chiesa.

Esser catechista richiede un


amore sempre pi forte a Cristo
Anche se a volte pu essere difficile, si lavora tanto, ci si impegna e
non si vedono i risultati voluti, educare nella fede bello! E forse la
migliore eredit che noi possiamo
dare: la fede! Educare nella fede,
perch cresca. Aiutare i bambini, i
ragazzi, i giovani, gli adulti a conoscere e ad amare sempre di pi il Signore una delle avventure educative pi belle, si costruisce la Chiesa!
Essere catechisti! Non lavorare da
catechisti: questo non serve! Io lavoro da catechista perch mi piace insegnare Ma se tu non sei catechista, non serve! Non sarai fecondo,
non sarai feconda! Catechista una
vocazione: essere catechista, questa la vocazione, non lavorare da
catechista. Badate bene, non ho detto fare i catechisti, ma esserlo, perch
coinvolge la vita. Si guida allincontro con Ges con le parole e con la
vita, con la testimonianza.
Ricordatevi quello che Benedetto XVI ci ha detto: La Chiesa non
cresce per proselitismo. Cresce per

attrazione. E quello che attrae la


testimonianza. Essere catechista significa dare testimonianza della fede; essere coerente nella propria vita. E questo non facile. Non facile! Noi aiutiamo, noi guidiamo
allincontro con Ges con le parole e con la vita, con la testimonianza.
A me piace ricordare quello che san Francesco di Assisi diceva ai suoi frati: Predicate sempre il
Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole. Le parole vengono ma prima la testimonianza:
che la gente veda nella nostra vita il
Vangelo, possa leggere il Vangelo.
Ed essere catechisti chiede amore, amore sempre pi forte a Cristo,
amore al suo popolo santo. E questo amore non si compra nei negozi, non si compra neppure qui a Roma. Questo amore viene da Cristo!
E un regalo di Cristo! E un regalo
di Cristo! E se viene da Cristo parte da Cristo e noi dobbiamo ripartire da Cristo, da questo amore che
Lui ci d.
Che cosa significa questo ripartire da Cristo per un catechista, per
voi, anche per me, perch anchio
sono catechista? Cosa significa?

Se siamo uniti a Lui


possiamo portare frutto
Io parler di tre cose: uno, due e
tre, come facevano i vecchi gesuiti
uno, due e tre!

6Araldi del Vangelo Novembre 2013

Prima di tutto, ripartire da Cristo


significa avere familiarit con Lui,
avere questa familiarit con Ges:
Ges lo raccomanda con insistenza
ai discepoli nellUltima Cena, quando si avvia a vivere il dono pi alto di
amore, il sacrificio della Croce. Ges utilizza limmagine della vite e dei
tralci e dice: rimanete nel mio amore, rimanete attaccati a me, come il
tralcio attaccato alla vite. Se siamo
uniti a Lui possiamo portare frutto, e questa la familiarit con Cristo. Rimanere in Ges! E un rimanere attaccati a Lui, dentro di Lui,
con Lui, parlando con Lui: rimanere in Ges.
La prima cosa, per un discepolo, stare con il Maestro, ascoltarlo,
imparare da Lui. E questo vale sempre, un cammino che dura tutta la
vita. Ricordo, tante volte in diocesi,
nellaltra diocesi che avevo prima, di
aver visto alla fine dei corsi nel seminario catechistico, i catechisti che
uscivano dicendo: Ho il titolo di catechista!. Quello non serve, non hai
niente, hai fatto una piccola stradina! Chi ti aiuter? Questo vale sempre! Non un titolo, un atteggiamento: stare con Lui. E dura tutta
la vita! E uno stare alla presenza del
Signore, lasciarsi guardare da Lui.

Ti lasci guardare dal Signore?


Io vi domando: Come state alla presenza del Signore?
Quando

dice lei?. Non ti scoraggiare. Lui


ti vuole bene. Lasciati guardare da
Lui! Niente di pi. E questo lo dico a voi: lasciatevi guardare dal Signore!
Capisco che per voi non cos semplice: specialmente per chi
sposato e ha figli, difficile trovare un tempo lungo di calma. Ma,
grazie a Dio, non necessario fare
tutti nello stesso modo; nella Chiesa c variet di vocazioni e variet di forme spirituali; limportante trovare il modo adatto per stare con il Signore; e questo si pu,
possibile in ogni stato di vita. In
questo momento ognuno pu domandarsi: come vivo io questo stare con Ges?
Questa una domanda che vi lascio: Come vivo io questo stare con
Ges, questo rimanere in Ges?.
Ho dei momenti in cui rimango alla sua presenza, in silenzio, mi lascio
guardare da Lui? Lascio che il suo
fuoco riscaldi il mio cuore? Se nel
nostro cuore non c il calore di Dio,
del suo amore, della sua tenerezza,
come possiamo noi, poveri pecca-

tori, riscaldare il cuore degli altri?


Pensate a questo!

Unione con Ges e incontro


con laltro
Il secondo elemento questo: ripartire da Cristo significa imitarlo nelluscire da s e andare incontro allaltro. Questa unesperienza
bella, e un po paradossale. Perch?
Perch chi mette al centro della propria vita Cristo, si decentra! Pi ti
unisci a Ges e Lui diventa il centro della tua vita, pi Lui ti fa uscire
da te stesso, ti decentra e ti apre agli
altri. Questo il vero dinamismo
dellamore, questo il movimento di
Dio stesso!
Dio il centro, ma sempre dono di s, relazione, vita che si comunica Cos diventiamo anche
noi se rimaniamo uniti a Cristo,
Lui ci fa entrare in questo dinamismo dellamore. Dove c vera vita in Cristo, c apertura allaltro,
c uscita da s per andare incontro
allaltro nel nome di Cristo. E questo il lavoro del catechista: uscire continuamente da s per amore,

LOsservatore Romano

vai dal Signore, guardi il Tabernacolo, che cosa fai? Senza parole
Ma io dico, dico, penso, medito, sento Molto bene! Ma tu ti lasci guardare dal Signore? Lasciarci guardare dal Signore. Lui ci guarda e questa una maniera di pregare. Ti lasci guardare dal Signore? Ma come
si fa? Guardi il Tabernacolo e ti lasci guardare semplice! E un po
noioso, mi addormento... Addormentati, addormentati! Lui ti guarder lo stesso, Lui ti guarder lo
stesso. Ma sei sicuro che Lui ti guarda! E questo molto pi importante del titolo di catechista: parte
dellessere catechista. Questo scalda
il cuore, tiene acceso il fuoco dellamicizia col Signore, ti fa sentire che
Lui veramente ti guarda, ti vicino e
ti vuole bene.
In una delle uscite che ho fatto,
qui a Roma, in una Messa, si avvicinato un signore, relativamente
giovane, e mi ha detto: Padre, piacere di conoscerla, ma io non credo
in niente! Non ho il dono della fede!. Capiva che era un dono. Non
ho il dono della fede! Che cosa mi

Predicate sempre il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole. Le parole vengono
ma prima la testimonianza
Sopra e nelle pagine seguenti: Diversi aspetti dellUdienza concessa nella Sala Paolo VI ai catechisti venuti a Roma in
pellegrinaggio in occasione dellAnno della Fede e del Congresso Internazionale di Catechesi, 27/9/2013

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo7

E cos: lamore ti attira e ti invia,


ti prende e ti dona agli altri. In questa tensione si muove il cuore del
cristiano, in particolare il cuore del
catechista. Chiediamoci tutti: cos
che batte il mio cuore di catechista:
unione con Ges e incontro con laltro? Con questo movimento di sistole-diastole? Si alimenta nel rapporto con Lui, ma per portarlo agli
altri e non per ritenerlo? Vi dico
una cosa: non capisco come un catechista possa rimanere fermo, senza questo movimento. Non capisco!

Non aver paura di andare con


il Signore nelle periferie
Il terzo elemento sempre in
questa linea: ripartire da Cristo significa non aver paura di andare con
Lui nelle periferie. Qui mi viene in
mente la storia di Giona, una figura davvero interessante, specialmente nei nostri tempi di cambiamenti e
di incertezza.
Giona un uomo pio, con una
vita tranquilla e ordinata; questo
lo porta ad avere i suoi schemi ben
chiari e a giudicare tutto e tutti con
questi schemi, in modo rigido. Ha
tutto chiaro, la verit questa. E
rigido! Perci quando il Signore lo

chiama e gli dice di andare a predicare a Ninive, la grande citt pagana, Giona non se la sente. Andare
l! Ma io ho tutta la verit qui! Ninive al di fuori dei suoi schemi,
alla periferia del suo mondo. E allora scappa, se ne va in Spagna, fugge
via, si imbarca su una nave che va da
quelle parti. Andate a rileggere il Libro di Giona! E breve, ma una parabola molto istruttiva, specialmente per noi che siamo nella Chiesa.
Che cosa ci insegna? A non aver
paura di uscire dai nostri schemi
per seguire Dio, perch Dio va sempre oltre. Ma sapete una cosa? Dio
non ha paura! Sapevate questo voi?
Non ha paura! E sempre oltre i nostri schemi! Dio non ha paura delle periferie. Ma se voi andate nelle
periferie, lo troverete l. Dio sempre fedele, creativo. Ma, per favore, non si capisce un catechista che
non sia creativo. E la creativit come la colonna dellessere catechista. Dio creativo, non chiuso, per
questo non mai rigido. Dio non
rigido! Ci accoglie, ci viene incontro,
ci comprende.
Per essere fedeli, per essere creativi, bisogna saper cambiare. Saper cambiare. E perch devo

LOsservatore Romano

per testimoniare Ges e parlare di


Ges, predicare Ges. Questo
importante perch lo fa il Signore:
proprio il Signore che ci spinge a
uscire.
Il cuore del catechista vive sempre questo movimento di sistolediastole: unione con Ges incontro con laltro. Sono le due cose: io mi unisco a Ges ed esco
allincontro con gli altri. Se manca
uno di questi due movimenti non
batte pi, non pu vivere. Riceve
in dono il kerigma, e a sua volta
lo offre in dono. Questa parolina:
dono. Il catechista cosciente che
ha ricevuto un dono, il dono della fede e lo d in dono agli altri. E
questo bello!
E non se ne prende per s la
percentuale! Tutto quello che riceve lo d! Questo non un affare!
Non un affare! E puro dono: dono ricevuto e dono trasmesso. E il
catechista l, in questo incrocio
di dono. E cos nella natura stessa
del kerigma: un dono che genera
missione, che spinge sempre oltre
se stessi. San Paolo diceva: Lamore di Cristo ci spinge, ma quel
ci spinge si pu tradurre anche
ci possiede.

Il cuore del catechista vive sempre questo movimento di sistole-diastole:


unione con Ges incontro con laltro

8Araldi del Vangelo Novembre 2013

do noi pensiamo di andare lontano, in una estrema periferia,


e forse abbiamo un po di timore, in realt Lui gi l: Ges
ci aspetta nel cuore di quel fratello, nella sua carne ferita, nella sua vita oppressa, nella sua
anima senza fede. Ma voi sapete una delle periferie che mi fa
tanto male da sentire dolore lo avevo visto nella diocesi che
avevo prima? E quella dei bambini che non sanno farsi il Segno
della Croce. A Buenos Aires ci
sono tanti bambini che non sanno farsi il Segno della Croce.
Questa una periferia! Bisogna
andare l! Ges l, ti aspetta,
per aiutare quel bambino a farsi il Segno della Croce. Lui sempre ci precede.
Cari catechisti, sono finiti i
tre punti. Sempre ripartire da
Cristo! Vi dico grazie per quello che fate, ma soprattutto perch ci siete nella Chiesa, nel Popolo di Dio in cammino, perch camminate con il Popolo di Dio. Rimaniamo con Cristo rimanere in
Cristo cerchiamo di essere sempre pi una cosa sola con Lui; seguiamolo, imitiamolo nel suo movimento damore, nel suo andare
incontro alluomo; usciamo, apriamo le porte, abbiamo laudacia di
tracciare strade nuove per lannuncio del Vangelo.
Che il Signore vi benedica e la
Madonna vi accompagni. Grazie!
Maria nostra Madre; Maria ci
porta sempre a Ges! Facciamo una
preghiera, uno per laltro, alla Madonna.
LOsservatore Romano

c ambiare? E per adeguarmi alle circostanze nelle quali devo


annunziare il Vangelo. Per rimanere con Dio bisogna saper
uscire, non aver paura di farlo.
Se un catechista si lascia prendere dalla paura, un codardo;
se un catechista se ne sta tranquillo, finisce per essere una
statua da museo: e ne abbiamo
tanti! Ne abbiamo tanti! Per favore, niente statue da museo! Se
un catechista rigido diventa
incartapecorito e sterile.
Vi domando: qualcuno di voi
vuole essere codardo, statua da
museo o sterile? Qualcuno ha
questa voglia? [catechisti: No!]
No? Sicuro? Va bene! Quello che
dir adesso lho detto tante volte, ma mi viene dal cuore di dirMa voi sapete qual una delle periferie
lo. Quando noi cristiani siamo
che mi fa tanto male da sentire dolore?
E quella dei bambini che non sanno farsi
chiusi nel nostro gruppo, nel noil Segno della Croce
stro movimento, nella nostra parrocchia, nel nostro ambiente, rimaniamo chiusi e ci succede quello Ges ci precede
che accade a tutto quello che chiu- nellevangelizzazione
so; quando una stanza chiusa incoMa attenzione! Ges non dice:
mincia ad odorare di umidit. E se andate, arrangiatevi. No, non dice
una persona chiusa in quella stan- questo! Ges dice: Andate, io sono
za, si ammala!
con voi! Questa la nostra bellezza
Quando un cristiano chiuso nel e la nostra forza: se noi andiamo, se
suo gruppo, nella sua parrocchia, nel noi usciamo a portare il suo Vangelo
suo movimento, chiuso, si amma- con amore, con vero spirito apostola. Se un cristiano esce per le stra- lico, con parresia, Lui cammina con
de, nelle periferie, pu succedergli noi, ci precede, lo dico in spagnolo
quello che succede a qualche perso- ci primerea.
na che va per la strada: un incidenIl Signore sempre ci primerea!
te. Tante volte abbiamo visto inci- Ormai avete imparato il senso di
denti stradali. Ma io vi dico: preferi- questa parola. E questo lo dice la
sco mille volte una Chiesa incidenta- Bibbia, non lo dico io. Il Signore
ta, e non una Chiesa ammalata! Una dice nella Bibbia: Io sono come
Chiesa, un catechista che abbia il co- il fior del mandorlo. Perch? E il
raggio di correre il rischio uscendo, primo fiore che fiorisce in primae non un catechista che studi, sap- vera.
pia tutto, ma chiuso sempre: questo
Lui sempre primero! Lui pri ammalato. E alle volte ammala- mo! Questo fondamentale per
to di testa
noi: Dio sempre ci precede! Quan-

Discorso ai catechisti venuti a Roma in pellegrinaggio in occasione


dellAnno della Fede e del Congresso
Internazionale di Catechesi, 27/9/2013

Tutti i diritti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Editrice Vaticana.
La versione integrale di questi documenti pu essere trovata in www.vatican.va

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo9

I Beati Celesti, particolare del


Il Giudizio Finale, Beato Angelico Museo di San Marco, Firenze

aVangeloA
In quel tempo, 1vedendo le folle, Ges sal
sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: 3Beati i poveri in spirito, perch di essi il regno dei cieli. 4Beati gli afflitti, perch saranno consolati. 5 Beati i miti, perch erediteranno la terra. 6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perch saranno saziati. 7 Beati i misericordiosi, perch trove-

10Araldi del Vangelo Novembre 2013

ranno misericordia. 8 Beati i puri di cuore,


perch vedranno Dio. 9Beati gli operatori di
pace, perch saranno chiamati figli di Dio.
10
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perch di essi il regno dei cieli. 11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di
male contro di voi per causa mia. 12aRallegratevi ed esultate, perch grande la vostra
ricompensa nei cieli (Mt5, 1-12a)

Commento al Vangelo Solennit di Tutti i Santi

La festa dei
fratelli celesti
Nella Solennit di Tutti i Santi la Chiesa ci invita a vedere
con speranza i nostri fratelli celesti, come stimolo
per percorrere interamente il cammino iniziato con il
Battesimo e raggiungere la piena felicit nella gloria della
visione beatifica.
Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP

I I Santi, fratelli celesti?


Nella Solennit di Tutti i Santi la Chiesa celebra tutti coloro che gi si trovano nel pieno possesso della visione beatifica, inclusi i non canonizzati. LAntifona dellentrata della Messa ci fa
questo invito: Rallegriamoci tutti nel Signore, celebrando la festa di Tutti i Santi.1 S, rallegriamoci, perch santi sono anche nel senso lato del termine tutti coloro che fanno parte del Corpo Mistico di Cristo: non solo quelli
che hanno conquistato la gloria celeste, ma anche quelli che soddisfano la pena temporale nel
Purgatorio, e coloro che, ancora sulla Terra desilio, vivono nella grazia di Dio. Che stiamo in
questo mondo come membri della Chiesa militante, o nel Purgatorio come Chiesa sofferente,
o nella felicit eterna, gi nella Chiesa trionfante, siamo ununica e stessa Chiesa. E come suoi
figli abbiamo fratellanza, come dice San Paolo
agli Efesini: Cos dunque voi non siete pi stranieri n ospiti, ma siete concittadini dei santi e
familiari di Dio (Ef 2, 19).

I Santi intercedono per noi e danno lesempio


per questo che il Prefazio di questa Solennit recita: Festeggiamo, oggi, la citt del

ielo, la Gerusalemme santa, nostra madre, doC


ve i nostri fratelli, i Santi, Ti circondano e cantano eternamente la Tua lode. A questa citt affrettiamo il nostro cammino, peregrinando nella penombra della fede. Contempliamo, gioiosi,
nella Tua luce, tanti membri della Chiesa, che ci
dai come esempio e intercessione.2
Cos, camminando nella penombra della fede, rivolgiamo lattenzione ai Beati, nostri
fratelli, se vivremo nella grazia di Dio , poich
essi sono pi vicini a Colui che il Capo di questo Corpo, il Signore Ges. Essi sono motivo di
speranza per quelli che patiscono nelle fiamme del Purgatorio. E per noi, che possediamo
col Battesimo il germe di questa gloria di cui essi gi godono, sono modello della santit di vita che dobbiamo raggiungere. Tutto il nostro
impegno sar poco per ottenere che questa semente si trasformi in albero frondoso, nel pieno sbocciare dei suoi fiori e con abbondanza di
frutti, cio, la gloria eterna, nostra meta ultima.
Dobbiamo avanzare, allora, verso coloro che
sono alla presenza di Dio con lo stesso desiderio con cui cercheremmo la nostra famiglia, nel
caso non la conoscessimo, poich, tra i membri
di una famiglia armoniosa e ben costituita esiste
Novembre 2013 Araldi

Santi sono
tutti coloro
che fanno
parte del
Corpo Mistico
di Cristo, non
solo quelli
che hanno
conquistato la
gloria celeste

del Vangelo11

Creando
il Cielo
Empireo,
Dio aveva,
da tutta
leternit,
il piano di
popolarlo con
altri esseri
intelligenti

II Chiamati a
riunirci nel Cielo

Gustavo Kralj

un
embricatura, frutto della
consanguineit, cos incrollabile che, per esempio, se uno
dei fratelli raggiunge una situazione di prestigio, tutti gli
altri si rallegrano. Maggiore
devessere lunione di quelli che, per la filiazione divina,
appartengono alla famiglia di
Dio, e maggiore anche la gioia nel contemplare i nostri fratelli che lodano Dio nel Cielo, per leternit e intercedono
per noi presso di Lui.
Tali riflessioni ci danno la
chiave per analizzare il florilegio delle letture che la Santa Chiesa ha scelto per questa
Solennit.
Discesa al Limbo, Beato Angelico dettaglio dellArmadio
degli Argenti Convento di San Marco, Firenze

La prima lettura, dallApocalisse (7,2-4.914), piena di bellezza e, allo stesso tempo, difficile da esser spiegata con profondit, in tutti i suoi simbolismi. Soffermiamoci soltanto su
due aspetti che la mettono in relazione in modo speciale con questa commemorazione. Io,
Giovanni, vidi poi un altro angelo che saliva
dalloriente e aveva il sigillo del Dio vivente. E
grid a gran voce ai quattro angeli ai quali era
stato concesso il potere di devastare la terra e
il mare: Non devastate n la terra, n il mare,
n le piante, finch non abbiamo impresso il sigillo del nostro Dio sulla fronte dei suoi servi
(Ap7, 2-3). Questo bel passo mette in chiaro che Dio promuover la fine del mondo solo quando saranno occupati tutti i posti del Cielo e la coorte dei Beati si sar completata. Vediamo come Dio, al di l delle offese commesse contro di Lui e prima di inviare il castigo sulla Terra, si prende cura dei suoi Santi, di quelli
che Lui ha scelto.
Subito dopo, continua San Giovanni: Poi
udii il numero di coloro che furon segnati con
il sigillo: centoquarantaquattromila, segnati da
ogni trib dei figli dIsraele (Ap 7, 4). Questo numero di quanti seguono lAgnello ovunque (cfr. Ap 14, 4), simbolico, poich la quantit dei Santi del Cielo incalcolabile. Creando
il Cielo Empireo che, secondo San Tommaso,3

12Araldi del Vangelo Novembre 2013

stato la prima creatura a uscire dalle mani di


Dio, insieme agli Angeli , Egli, da tutta leternit, aveva il piano di popolarlo con altri esseri
intelligenti che, oltre agli spiriti angelici, fossero partecipi della natura divina e, pertanto, soci
della sua felicit eterna.
Ecco lappello fatto a noi nella Liturgia di oggi:
desiderare e abbracciare la via della santit per far
parte di questi centoquarantaquattromila.

Il predominio del male dopo


il peccato originale
Ora, a partire dal peccato originale luomo
ha cominciato a interessarsi in modo intemperante alle cose materiali, e a poco a poco si dimenticato di Dio. Si stabilita sulla faccia della Terra la lotta tra il bene e il male, tra le volutt della carne e la chiamata di Dio alla santit, e
nelle relazioni umane il male entrato con una
virulenza straordinaria, poich questo dinamico, mentre il bene appena diffusivo.4 Infatti, se
non ci fosse il sostegno della grazia, il male dominerebbe completamente in noi e sconfiggerebbe il bene.

Dal primo Santo, fino a


Nostro Signore Ges Cristo
Questo diventa evidente subito dopo luscita di Adamo ed Eva dal Giardino dellEden,

ella storia dei suoi due primi discendenti, Cain


no e Abele. Abele era un figlio della luce, retto
e giusto, i cui sacrifici offerti a Dio erano accettati con enorme benevolenza (cfr. Gn 4, 4). Caino, al contrario, nutriva nella sua anima il nefasto vizio dellinvidia che, essendo giunta al culmine, lo port a uccidere suo fratello, versando
sangue innocente. In seguito, preso da amarezza e depressione, in conseguenza del suo peccato, Caino volle fuggire dal cospetto del Signore, con lillusione caratteristica del peccatore
che crede di poter nascondersi da Dio, come
si nasconde dallo sguardo degli uomini (cfr. Gn
4, 8.14).
Quale non sar stato lo stupore di Eva nel
prendere il cadavere di suo figlio tra le braccia
e nellimbattersi, per la prima volta, nelleffetto
del peccato commesso nel Paradiso! Lanima di
Abele, tuttavia, nellistante in cui si distacc dal
corpo and al Limbo dei Giusti, in attesa della venuta del Salvatore che gli avrebbe aperto le
porte del Cielo. Precedendo i genitori, egli capeggi il corteo dei Santi, di coloro che, a poco
a poco, avrebbero costituito il numero di quanti sarebbero passati da questa vita alla beatitudine eterna.

popolarlo. A un certo momento, con gaudio dei


Beati, Maria Santissima sal in corpo e anima, e
fu incoronata Regina delluniverso.

LIncarnazione del Verbo port nel


mondo una miriade di Santi

Il contrasto tra lAntica e la Nuova Legge

Si spalancarono le porte della santit


Nel corso dei venti secoli di Storia della Chiesa, le dimore eterne accolsero i martiri, i dottori, i confessori... poich fu Nostro Signore che
apr definitivamente le porte della santit a tutti
gli uomini, con la sovrabbondanza della sua grazia e della sua nuova dottrina dotata di potenza
(cfr. Lc 4, 32; Mc 1, 22).
Sinossi di questa dottrina il Discorso della
Montagna, il cui centro il Vangelo scelto per
questa Solennit: la proclamazione delle Beatitudini. Infatti, esse sono il sunto di tutta la morale cattolica, di ogni via di perfezione, di tutta
la pratica della virt, e se in questo giorno commemoriamo le miriadi di Santi che abitano il
Paradiso Celeste, perch esse hanno realizzato nella loro vita quello che il Divino Maestro
delinea come causa della beatitudine.
Avendo commentato questo Vangelo in altre
occasioni,5 ci limiteremo ora a dare una sintesi
degli insegnamenti in esso contenuti, in armonia con la Solennit oggi celebrata.

Novembre 2013 Araldi

Francisco Lecaros

In primo luogo, apprezziamo il contrasto


Nel frattempo, lIncarnazione del Verbo di questa scena del Discorso della Montagna
e la sua presenza visibile tra gli uomini por- con un altro importante discorso della Storia
t nel mondo una miriade
di Santi: dai martiri innocenti, fino al Buon Ladrone che, avendo implorato
misericordia, ottenne dalle labbra dello stesso Dio
il premio di esser perdonato e santificato: Oggi sarai con me in Paradiso (Lc
23, 43). Quando Ges spir sulla Croce, la sua Anima scese nel Limbo, dove,
sicuramente, il primo a riceverLo fu San Giuseppe,
che Lo aspettava da pochi
anni. Ma fu nel giorno della sua gloriosa Ascensione
che il Redentore port con
s questa coorte esultante
di giusti, introducendoli nel
Annunciazione di Giusto di Alemagna Chiesa di Santa Maria del Castello, Genova
Cielo al fine di cominciare a

Quando Ges
spir sulla
Croce, la
sua Anima
scese al
Limbo, dove,
sicuramente,
il primo ad
accoglierLo fu
San Giuseppe

del Vangelo13

Sacra: la promulgazione dellAntica Legge,


sul Monte Sinai (cfr. Es 1923). Sembra che
Nostro Signore abbia voluto stabilire di proposito una contrapposizione tra i due episodi,
al fine di mostrare la bellezza esistente nella Nuova Legge che Egli venuto a portare,
portando la Legge Antica alla maggior perfezione (cfr. Mt 5, 17).
Sul Sinai, Dio rimane in cima alla montagna e Mos deve salire fin l per ricevere le
Tavole della Legge. Cristo, al contrario, scende a met del monte per incontrarSi con luomo e consegnargli, Egli stesso, la Nuova Legge. Cos, una Legge promulgata in cima alla
montagna, unaltra sul fianco. Mentre sul Sinai luomo deve salire fino a Dio, sulla montagna in cui Ges fa il suo discorso, Dio scende
fino alluomo.
Sul Sinai lOnnipotente si presenta fra
tuoni, lampi, oscurit e suono assordante di
tromba; sulla montagna il Salvatore si siede
tra gli uomini, in un ambiente soave, sereno e
tranquillo, senza speciali manifestazioni della natura. Sul Sinai, il popolo aveva la proibizione di toccare la base del monte, poich
sarebbe morto se lo avesse fatto; sulla montagna, la moltitudine vicina a Ges e pu
toccarLo, perch da Lui emana una virt che
guarisce tutti.

Nel Sinai,
Dio rimane
in cima alla
montagna e
Mos deve
salire fin l
per ricevere
le Tavole
della Legge

Sul Sinai, stato dato a Mos un codice di


leggi, vero codice penale, con severi castighi
per chi lo trasgredisse; sulla montagna, Nostro Signore mostra, con una misericordia infinita, quali i premi, i benefici e le meraviglie
concesse da Dio a chi pratica la virt e compie la Legge. Sul Sinai, Mos rappresenta la
Legge, servendo da esempio per il suo zelo
nel compiere questa stessa Legge; sulla montagna, Ges Cristo il modello perfetto della
legge della bont.
Sul Sinai, per ascoltare le prescrizioni divine sarebbe potuto salire qualsiasi uomo, purch
fosse eletto da Dio; sulla montagna, per, solo
lUomo-Dio, il Signore Ges, Seconda Persona
della Santissima Trinit Incarnata, poteva pronunciare quel Discorso, poich unicamente Lui,
in quanto Messia, aveva autorit per perfezionare la Legge Antica.
In questa prospettiva di bont, Ges proclama le Beatitudini, mostrando a che altezze
capace di elevarsi unanima col fiorire dei doni dello Spirito Santo, producendo atti di virt
eroica. Tali frutti possono sbocciare in maniera
isolata, ma, in generale, quando il santo giunge
alla pienezza dellunione con Dio, tutte le beatitudini avvengono in ununica fioritura. Esser
santo, allora, significa essere un beato nel tempo per poi esserlo nelleternit.

Linedito sui Vangeli

Nuo
v
volu o
me

Pubblicata dalla Libreria Editrice Vaticana, la collezione Linedito sui Vangeli


riunisce in sette volumi riccamente illustrati i commenti di Mons. Joo Scognamiglio
Cl Dias, EP., ai Vangeli di tutte le domeniche e solennit del ciclo liturgico.
E gi disponibile il VII vol.: Solennit Feste che possono coincidere con la
Domenica Mercoled delle Ceneri Triduo Pasquale Altre Feste e Memorie.
SOLENNIT

DELLA

SANTA MADRE

Predestinata da

A Virgem Branca
Toledo
Catedral de
(Espanha)

DI

DIO, MARIA

grande tra i privilegi


azione del pi
no di
Dalla consider
Solenidade de So Pedrolie che ci permetto
meravig e So Paulo, ApstolosMadre
di Dio e
mariani emanano
a della (Missa do Dia) 29 de Junho
sublime grandezz
intravvedere la Alcuni autori mettono in risalto
un altro importante
to: il fatto che Ges
aspetabbia scelto una
nostra.
regione appartenente
mondo pagano per
manifestarSi comeda sempre
al
Figlio
primato della sua concepito
gioChiesa. Essi interpretano di Dio e fondare il
I Un privile

La Pietra incrollabile

Il popolo non considerava

cio del rifiuto del


come un preannunregno
civile per
dacalendario
parte dei giudei,
definitivo trasferimento messianico,
giorno del
e il loro
gentili.
sceglie il primoin seno aidella
Madonna, affinch
a ChiesaUn
giorno, mentredivina
maternit Ges si gloriosa
trovava intercessione di
to (Lc 9,la18).
celebrare
Secondo
della di San in un luogo appartail racconto
speper mezzo
molto
sazione narrata
Luca, tutta
lanno nel
la converin maniera
iniziamo
Vangelo
di oggini
si realizz dopodel
sue benedizio
era ritirato
lelasciato
Si era
Ges Si
lOttava cheNatale
versa su die noi
za con
perdere,
Maria. Leinelle
con le sue facolt
coinciden
infinitezze,del
la cui
umane,
Ges esaltare
suo
Solennit
eterno.
il Bambino
Egli utilizz questo
infallibile di azione, diPadre
ciale in questa
lodare
di
modo
mezzo
modola preghiera,
il miglior
per conferire
pure il miglior
mortali
come
radici e linfa imallopera cheeavrebbe
ci indica che
nostra,
Sua
lanciato.
Madre
Divino Figlio.
le qualit dellaSecondofesteggiar
la nascita del suo
la Glossa,evolendo
confermare
di signififede,
Madre
piene
il Salvatore
discepoli
comincia letture
elogiare la
brevi, mai suoi
nellada
con lallontanare
nioni e gli errori
dal
presenta
Dio,
loro
ci
da
nte spirito lema
che altri avrebbero
opiLiturgia
Lavitandoli
direttame
potuto infondergli;2
i passi
ad avere
siano
ossia,
Scritture
una proposte
non
inchiara coscienza
o dalle
degliSacre
cato. Sebbene
pubblica riguardoche estraggon
dellopinione
li assiste in
alla Sua identit, fortificavaequivoci
periti
Santo
di
oni
ni. curioso il commento
ne, lo Spiritoin loro le convinziocommissi
celebrazio
di San Giovanni Crisostomo
perfetto, malper ogni
sommamente
nel modo pi sul carattere
3
pi adeguati
malizioso
del giudizio emesso
sia realizzato
sei
affinch
riguardo
dagli scribi e dai farilavoro
al
Signore,
questoblica
molto differente
.
da quello dellopinione
che, malgrado
enza delluomo
fosse erroneo,
pubgrado linsuffici

Mario Baveloni

non era mosso da nessuna


Ges non chiede che
malizia.
pensino gli altri di
sino riguardo al Figlio la cosa
Lui, ma cosa penCreazione
di tuttadellUomo,
al fine di sondare
al di esopra
apostoli
Elevata
dar loro loccasione
la fede degli nelle
della Madonna
liberamente
presenza
vano, sebbene Egli re che di
ladire
quello
cheabbia
senti- chienon oltrepassasse
stessa
sottolinea
che
i limiti
dasuggerirgli
potuto
di Lei
quello che avrebbe
possibile
Umanit.
la sua santa
discreta.
in un secondo
4
molto
che Gli
figurasse
tutte le conoscenze evierano
Scritture
proprie,che
personaCon
dal divino
la suaallo
anche per
sperimentale,
ma
eranoevangelis
Ges
le opinionitiche circolavanosolo
sapeva qua- avveper umilt,
stoliagli

sacre , non sulla Sua persona,


sogno,
pertanto,
pagine
non questo
Infatti,
aveva bidi informarSi;
nelle
piano
natura divina.
piuttosto portarli a
mare la verit di attribuirle desiderava
proclatare il rischio contestando gli equivoci dellopinione pubblica.

Ges come il Messia

14
Risposero: Alcuni Giovanni
il Battista, altri Elia,
qualcuno dei profeti
altri Geremia o

e Giue trovarono Maria


senzindugio a 17Betlemmeaverlo visto, riferirono ci
16 i pastori andarono
dopo
cose
mangiatoia. E
In quel tempo,
si stupirono delle
che giaceva nella 18
Tutti quelli che udirono,
seppe e il bambino,
era stato detto loro.
che del bambino
nel suo cuore.
che i pastori dicevano. serbava tutte queste cose meditandoleper tutto quello che aveva19 Maria, da parte sua,
e lodando Dio
giorni pretornarono, glorificando21 Quando furon passati gli otto
20 I pastori poi se ne
loro.
stato chiamato dallangecomera stato detto
Ges, come era
no udito e visto,
e, gli fu messo nome madre (Lc 2, 16-21).
della
scritti per la circoncision
grembo
concepito nel
lo prima di essere

Ordini subito il suo volume!

tutta leternit

Gli apostoli avevano


una nozione esatta
uomini di allora
si erano fatti a proposito del giudizio che gli
do ogni evidenza,
del Signore. Malgrai miracoli, la dottrina
nuova dotata di potenza,
ecc., il popolo non
Lo considerava come
Ges appariva agli
il Messia tanto atteso.
occhi di tutti come
la resurrezione o
rizione di profeti
la riappaprecedenti. Non trovavano
gnificenza del potere
in
politico, cos essenziale Lui lefficace madel mirabolante sogno
per la realizzazione
messianico che li
inebriava. Di conseguenza Lo immaginavano
come il Battista risorto,
specificamente un
precursore, o addirittura o Elia, in quanto pi
mo difensore della
un Geremia, legittinazione
2, 1-12). Si vede chiaramenteteocratica (cf. 2 Mac
in questo versetto come lo spirito
umano sia incline
allerrore
e come facilmente
si allontani dalla vera
ottica della salvezza.
Ma, almeno, quei
suoi contemporanei ancora
discernevano qualcosa
grandioso in Ges.
di
Sarebbe interessante
derci come Egli sarebbe
chievisto dallumanit
balizzata, scientifista
gloe relativista dei nostri
giorni.
Cristo d as chaves
a So Pedro (detalhe),
por Vicente Catena
Museu do Prado,
Madri

Via e-mail: salvamiregina@salvamiregina.it,


per telefono: 0415600891 oppure scrivendo alla redazione,
Via San Marco 2A - 30034 Mira - VE

2) GLOSA, apud
SAN TOMMASO
DAQUINO. Catena
VI, v.13-19.
Aurea. In Matthum,
3) SAN GIOVANNI
c.XCRISOSTOMO.
Homila LIV, n.1.
Evangelio de San
In: Obras. Homilas
Mateo (46-90).2.ed.
sobre el
Madrid: BAC, 2007,
4) MALDONADO,
SJ, Juan de. Comentario
v.II, p.138.
Mateo. Madrid: BAC,
a los Cuatro Evangelios.
1950, v.I, p.579.
Evangelio de San
5

14Araldi del Vangelo Novembre 2013

La filiazione divina
ci conferisce una qualit

Timothy Ring

illuminata, che valore avr


un pezzo cos spettacolare?
Tuttavia, a partire dal momenIn che cosa consiste, dunto in cui i raggi di luce incidoque, questa beatitudine? Nelno su di essa, briller con strala seconda lettura (I Gv 3, 1-3)
ordinarie sfumature, dispiedi questa Liturgia, un bellissigandosi in mille riflessi multimo passo della Prima Lettecolori.
ra di San Giovanni lApostoUnaltra comparazione che
lo dellAmore, esimio spirituapure ci avvicina alla realt solista, sempre pronto a mettere
prannaturale quella di un liin risalto la vita soprannaturatro di alcool nel quale siano
le ci d la risposta, ricordanversate alcune gocce di una fado il valore della nostra convolosa essenza, finissima e di
dizione di figli di Dio: Quaraffinato aroma. Senza smetle grande amore ci ha dato il
tere di essere alcool, il liquido
Padre per essere chiamati figli
diventa profumo, poich asdi Dio, e lo siamo realmente
sunto dallessenza.
(IGv 3, 1a). In verit, in occaCos come la luce illumisione del Battesimo, sebbene
na la vetrata e lessenza assula natura umana continui a esme lalcool e potremmo ansere la stessa, con intelligenza,
cora trovare nella natura altre
volont e sensibilit, si aggiunimmagini illustrative , anche
ge in noi una qualit: la partela grazia conferisce una nuocipazione alla stessa natura diva qualit allanima umana,
vina, che ci assume completache , per cos dire, sommersa
mente. La grazia, spiega San
nella natura divina, come comBonaventura, un dono che
menta Scheeben: Se tra tutpurifica, illumina e perfezioti gli uomini e tutti gli Angena lanima; che la vivifica, la
La Trasfigurazione (particolare)
Cattedrale di Hamilton (Canada)
li, Dio scegliesse una sola aniriforma e la consolida; che la
ma, per comunicarle lo spleneleva, la assimila e la unisce a
Dio, rendendola accettabile; per questo un si- dore di una cos inattesa dignit, [...] lascerebmile dono si chiama giustamente grazia, poi- be stupefatti non solo i mortali, ma anche gli
stessi Angeli, che si sentirebbero quasi tentati di
ch ci rende grati, cio, grazia gratificante.6
Essendo un bene dello spirito, non pu esser adorarla, come se fosse Dio in persona.8 Tale
vista con gli occhi materiali, poich questi cap- leccellenza della filiazione divina!
tano soltanto ci che sensibile, ma comproviaUna semente della gloria futura
mo, questo s, i suoi effetti. Santa Caterina da
Siena, cui Nostro Signore aveva concesso la graFigli di Dio... noi lo siamo realmente! La
zia di contemplare lo stato delle anime, giunse ragione per cui il mondo non ci conosce
ad affermare al suo confessore: Padre mio, se perch non ha conosciuto lui. Carissimi, noi
vedeste il fascino di unanima razionale, non du- fin dora siamo figli di Dio, ma ci che sabito che dareste cento volte la vita per la sua sal- remo non stato ancora rivelato (IGv 3,
vezza, perch in questo mondo non c niente 1b-2a). Infatti, mentre rimaniamo in questo
che le si possa uguagliare in bellezza.7
mondo, in stato di prova, abbiamo la grazia
Certe immagini possono servire per avere santificante, ricevuta nel Battesimo, e le graunidea, seppure pallida, delle meraviglie ope- zie attuali, che Dio versa su di noi nel corrate dalla grazia nelle anime. Immaginiamo una so della nostra esistenza. Tuttavia, siamo solsplendida vetrata, con una perfetta combinazio- tanto allinizio del cammino, poich, solo
ne di colori, fabbricata con vetro della migliore quando contempleremo Dio faccia a faccia,
qualit, contenente persino oro nella sua com- questa grazia si trasformer in gloria e giunposizione. Una volta posta nella finestra, se non geremo allo stato di uomo perfetto, nella
Novembre 2013 Araldi

Cristo, al
contrario,
scende a
mezza
altezza del
monte per
incontrarSi
con luomo e
consegnargli,
Egli stesso, la
Nuova Legge

del Vangelo15

isura che conviene alla piena maturit di


m
Cristo (Ef4, 13).

Lidea della felicit eterna

Nel suo
infinito
amore, Dio
ha voluto dare
alle creature
intelligenti,
Angeli e
uomini, un
prestito della
sua luce
intellettuale

Questa la felicit assoluta di cui i nostri


fratelli, i Santi, gi godono in pienezza nelleternit e con la quale nessuna consolazione
di questa vita comparabile. La nostra idea
a proposito della felicit cos umana, che riteniamo, molte volte, di possederla in massimo grado ottenendo qualcosa che desideriamo molto. La mera intelligenza delluomo
non raggiunge la comprensione della felicit
del Cielo, poich in rapporto a Dio siamo come formiche che, andando per la terra, sollevino il capo per guardare il volo di unaquila nel
cielo. La differenza tra una formica e unaquila
ridicola vicino allinfinitezza esistente tra la
ragione umana e lintelligenza divina. E anche
se, dotati di una non comune capacit, passassimo trecento miliardi di anni a studiare, la nostra parola continuerebbe a essere imperfetta
e non troveremmo i termini per esprimerci debitamente riguardo a Dio.
Lessenza divina definita dalla teologia come lEssere sussistente per Se stesso,9 che Si conosce, Si intende e Si ama interamente, tale come .10 Da tutta leternit, cio, senza che ci sia
un principio, Dio, contemplandoSi, Si comprende interamente in quanto Essere increato, necessario e supereccellente, che non dipende
da nessuno, che si basta; in questo consiste la
sua felicit assoluta. Tuttavia, la sua stessa conoscenza cos ricca che genera una Seconda
Persona, il Figlio, identico a Lui e cos felice come Lui. Entrambi si amano, e da questo mutuo
amore tra Padre e Figlio ha origine una Terza
Persona, anche Lei felice: lo Spirito Santo. Cos, ci sono tre Persone, in un solo Dio, che Si conoscono, Si intendono e Si amano, in una gioia
perpetua, senza origine nel tempo e senza fine,
eternamente!
1

SOLENNITA DI TUTTI I SANTI.


Antifona dingresso. In: MESSALE ROMANO. Trad. Portoghese della 2a. edizione tipica per
il Brasile realizzata e pubblicata
dalla CNBB con aggiunte approvate dalla Sede Apostolica. 9.ed.
So Paulo: Paulus, 2004, p.691.
Idem, Prefazio, p.692.

16Araldi del Vangelo Novembre 2013

Un prestito dellintelligenza divina


Dunque, nel suo infinito amore, Dio ha voluto dare alle creature intelligenti, Angeli e uomini, un prestito della sua luce intellettuale, il lumen glori, affinch possano in essa intenderLo tale quale Egli Si intende fatte salve le debite proporzioni tra creatura e Creatore , visto
che, come spiega San Tommaso, la capacit naturale dellintelletto creato non basta per vedere lessenza di Dio senza esser aumentata dalla grazia divina.11 E per quanto sezioni la sua
luce, Egli sempre rimarr immutabile e in nulla
sar diminuito, poich infinito.
Leminente domenicano padre Santiago
Ramrez definisce il lumen glori come unabitudine intellettuale operativa, infusa per se, per
la quale lintendimento creato si fa deiforme e
diventa immediatamente disposta allunione intellegibile con la stessa essenza divina, e diventa capace di realizzare latto della visione beatifica.12
Questo farsi deiforme significa che chi entra nella beatitudine e contempla Dio faccia a
faccia diventa simile a Lui, come afferma San
Giovanni nella continuazione della sua Lettera:
Sappiamo per che quando egli si sar manifestato, noi saremo simili a lui, perch lo vedremo cos come egli (IGv 3, 2b). Solo in Cielo vedremo il Signore Ges di fatto, visto che,
mentre visse sulla Terra, nessuno Lo ha visto tale quale Egli . Neppure nella Trasfigurazione,
quando ha acquistato, come qualit passeggera, il chiarore inerente al corpo glorioso13 come abbiamo avuto lopportunit di analizzare in
commenti precedenti , San Pietro, San Giacomo e San Giovanni sono arrivati a contemplare
lessenza della sua divinit, poich, in caso contrario, la loro anima si sarebbe distaccata dal
corpo.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli puro (IGv 3, 3).
Quanto pi aumenta in noi la speranza di

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO. Summa Teologica. I, q.61, a.4.

Cfr. Idem, q.5, a.4, ad 2.

Cfr. CL DIAS, EP, Joo Scognamiglio. Radicale cambiamento di modelli nel rapporto divino
e umano. In: Araldi del Vangelo.
Mira. N.93 (gen., 2011); p.10-17.

SAN BONAVENTURA. Breviloquio. P.V, c.1, n.2. In: Obras. 3.ed.


Madrid: BAC, 1968, vol.I, p.324.

BEATO RAIMONDO DA CAPUA.


Santa Caterina da Siena. 5.ed. Siena: Cantagalli, 1994, p.149.

SCHEEBEN, Matthias Joseph. As


maravilhas da graa divina. Petrpolis: Vozes, 1952, p.29.

Gustavo Kralj

I Santi adorano Ges Risorto, Beato Angelico Particolare della Pala di Fiesole, Museo di San Marco, Firenze

questo incontro e di questa visione e, pertanto, quanto pi cresciamo nel desiderio di consegnarci a Dio e di appartenerGli per intero nella carit, pi ci purifichiamo dallamor
proprio e dallegoismo profondamente radicati nella nostra natura. Dobbiamo aver ben
presente che non esistono tre amori, ma soltanto due: lamore a Dio portato fino alloblio
di se stessi o lamore a se stessi portato fino
alloblio di Dio.14

III Seguiamo lesempio di coloro


che ci hanno preceduto nella
grazia e ci aspettano nella gloria!

Luomo, anche quando privato della grazia,


ha unappetenza di infinito che non riposa fino a che non sia saziata dallunione con Dio.
quanto rivela SantAgostino, nelle sue Confessioni: Ed ecco che Tu eri dentro di me e io fuori, e fuori Ti cercavo; e, difforme comero, mi
lanciavo sulle cose belle che hai creato. Tu eri
9

Cfr. ROYO MARN, OP, Antonio. Dios y su obra. Madrid: BAC,


1963, p.47-49.

10

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO, op. cit., q.14, a.2-4; q.20, a.1.

11

Idem, q.12, a.5.

12

RAMREZ, OP, Santiago. De hominis beatitudine. In I-II Summ


Theologi Divi Thom commen-

con me, ma io non ero con te. Mi trattenevano


lontano da Te quelle cose che, se non fossero in
Te, non esisterebbero.15 Questa felicit immensa e indescrivibile, per la quale tutti noi siamo
stati creati, la raggiungeremo soltanto seguendo i passi di coloro che ci hanno preceduto con
il segno della Fede e che gi ne godono, per la
loro fedelt a tale chiamata.
Chiediamo che questa beatitudine eterna
sia anche per noi un privilegio, per i meriti del
Signore Ges, delle lacrime della Madonna e
dellintercessione di tutti i Santi che oggi commemoriamo, affinch un giorno ci troviamo in
loro compagnia nel Cielo. Fino a quando non
vi arriviamo, possiamo rapportarci con questa
enorme miriade di fratelli celesti, membri dello stesso Corpo, con un canale diretto molto pi
efficiente di qualsiasi mezzo di comunicazione
moderno: la preghiera, lamore a Dio e lamore a loro in quanto uniti a Dio. Stiamo certi che,
dallalto, essi ci guardano con benevolenza, pregano per noi e ci proteggono.

taria (QQ. I-V). II P., Q.II, Sect.


III, n.298. Madrid: Instituto de
Filosofa Luis Vives, 1972, t.IV,
p.342.
13

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO, op. cit., III, q.45, a.2.

14

Cfr. SANTAGOSTINO. De Civitate Dei. L.XIV, c.28. In: Obras.

Questa beatitudine
immensa e
indescrivibile
la raggiungeremo solo
seguendo i
passi di coloro
che ci hanno
preceduto
con il segno
della Fede

Madrid: BAC, 1958, voll.XVIXVII, p.984.


15

SANTAGOSTINO. Confessionum. L.X, c.27, n.38. In: Obras.


6.ed. Madrid: BAC, 1974, vol.
II, p.424.

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo17

Donna Lucilia Ribeiro dos Santos Corra de Oliveira

Il calore
di questa bont
Foto inviata da Donna Lucilia
al suo futuro sposo, in occasione
del suo fidanzamento

Zia Lucilia mi rest impressa per tutta la vita come una


santa. Perch una cos grande bont rimase come impregnata
in me, e ancora oggi sento il calore di questa bont.

a larghezza di anima e la generosa bont di Donna Lucilia non si restringevano ai


limiti del focolare, portando a trattare come figli anche gli altri
bambini, specialmente quelli che avevano let di Rose e Plinio.

La pazienza nel trattare


un nipote sordomuto
Ugualmente oggetto di un affetto e una pazienza veramente materne
da parte sua, era un nipote, di nome
Agostino Tito per i pi intimi che
si mostrava di carattere difficile con i
parenti. Sordomuto dalla nascita, aveva appreso a parlare a Vienna, ma si
esprimeva in modo rauco e piuttosto
sgradevole, perch non aveva mai udito il vero timbro della voce umana.
Era inevitabile che la maggior parte
delle persone cercasse di sottrarsi alla
sua compagnia, il che lo rendeva molto nervoso. Era solito andare al palazzotto Ribeiro dos Santos, e a volte si
creavano malintesi persino con Donna Gabriela. Questa, nonostante tutto, aveva pena di lui e non gli diceva
vattene via!, anche perch, per lei,
era del tutto pacifico che una nonna
dovesse sopportare il nipote.
Donna Lucilia, da parte sua, per
rendere la vita di sua madre il pi lieve
possibile, si faceva carico dei problemi che si presentavano. Cos, restava

ad osservare la discussione con Tito.


Quando questa raggiungeva una certa esasperazione, si volgeva verso il nipote e gli diceva, sillabando le parole
e muovendo lentamente le labbra per
farsi ben comprendere:
Tito, accompagnami, andiamo
a parlare un po.
Egli, che non voleva altro era anzi
in attesa di essere chiamato da Donna Lucilia si tranquillizzava e andava con lei in una saletta. Conversavano unora, a volte unora e mezza. Egli
non riusciva a graduare in forma conveniente il volume di voce, in maniera
che parlava a voce troppo alta. A volte gridava, senza rendersene conto, al
punto che gli stessi parenti sentivano

Agostino Ribeiro dos Santos (Tito),


il nipote sordomuto

18Araldi del Vangelo Novembre 2013

tratti della conversazione. Erano amare lamentele, malintesi, che lei aveva
bisogno di spiegargli pazientemente.
Alla fine di quelloretta, Tito usciva
tranquillizzato, baciava la zia, diceva a
dopo, e se ne andava via. Donna Lucilia tornava nella sala doverano gli altri, a volte un po stanca, ma senza fare
alcun commento. Mai la videro lamentarsi, n cercare di richiamare lattenzione sulla pazienza di cui dava prova.
Oltre a Tito, anche altri nipoti beneficiarono di questa avvolgente benevolenza, come vedremo a seguire.

Affetto e bont incomparabili,


salvaguardati i principi
Yelmo, primogenito di Antonio
fratello di Donna Lucilia dichiarava con nostalgia: Della zia Lucilia?
Mi ricordo perfettamente, era una
persona straordinaria. Non ho pi
incontrato in vita mia un affetto che
superasse il suo.
Ormai in et di esser nonno, quasi bisnonno, il Dr. Yelmo si ricordava di un fatto dellinfanzia, come se
fosse accaduto il giorno prima.
Una volta, i suoi genitori andarono a Rio de Janeiro con la figlia,
Dalmacita, lasciandolo con suo fratello pi piccolo, Marcello, a casa di
Donna Gabriela.
Ognuno aveva ricevuto in regalo
una bicicletta, e non vedevano lora

di provare tutti i piaceri che un bambino solito godere con un giocattolo cos affascinante. Prima fra tutti era forse la sensazione dindipendenza che Yelmo, nei suoi provetti
dodici anni di et, desiderava godere. Gli spazi del giardino della casa
di sua nonna erano limitati, non prestandosi a questo. Propose a suo fratello pi giovane di lanciarsi allavventura per le ampie e tranquille
vie dellallora aristocratico quartiere dei Campos Elseos, e andare a fare merenda a casa dei loro genitori.
I suoi infantili aneliti di libert, tuttavia, non presero in considerazione
il carattere grave e autoritario della
nonna una signora di antico stampo,
nel vero senso della parola abituata a comandare con lo sguardo, senza
avere chi si azzardasse a contestarla.
Impiegando essi molto tempo a
ritornare, Donna Gabriela temette che fosse loro accaduto qualcosa. Quando tornarono, ormai tardi,
e andarono a salutare la nonna, non
si fece attendere il giusto rimprovero, che lei rivolse principalmente al
pi vecchio, Yelmo, per questo stesso motivo il pi colpevole:
Dove siete stati?
Siamo usciti un po, solo per fare merenda a casa...
Ma arrivate a questora, senza
avermi avvisato? Voi non sapete in
che casa siete? Non avete tenuto conto della preoccupazione che mi potevate causare? E scegliete questora
tarda per arrivare?! Imparate a rispettare vostra nonna, imparate a rispettanamiglio
Mons. Joo Scog

tica e
de uma autn
res
arar-se s melho
tem
eiro. Sobretudo
filhos
tre ela e seus
coisas
m freqncia
tomado
ue o leitor
lrio
nimitvel episto

grande
nos oferece com
responder
atrevo-me a

e ao jude adiantar-m
opinio
prio dar uma
podemos
unca erra, ns
e Romaica, Apostlica
o doce
be
ns nos incum
Providncia
te Divina
de Deus e
, para a glria

Don a Luc ilia

nte uma
o concretame
maravileitura desta
Lucilia
esta: foi Dona
outra forvra? Ou, de
r indiso que se reque
beatifigreja com uma

Cl Dias,

ep

Mons. Joo
Scognamiglio
Cl Dias, ep

Marn, OP)
Antonio Royo

o
ndo
tos

L.e.V.

Scognamiglio
Mons. Joo
natural de
Cl Dias, EP, l. Nasceu a
So Paulo, Brasi
de 1939, sendo
15 de agosto
io Cl Daz
Anton
filho de
Scognamiglio
e de Annitta

Donna Lucilia

Yelmo Ribeiro dos Santos (sinistra)


insieme a Dalmacita e Marcelo

re tutte le persone che stanno qui, evitando di affliggerle senza motivo!


Di fronte allimponenza e severit
con cui lei si esprimeva, Yelmo, come
tutti i bambini di dodici anni, si mise
a piangere. Donna Gabriela, signora
di grande energia, non poteva tollerare le lacrime di debolezza di suo nipote e lo richiam allonore:
Un uomo non piange! Smettila
di piangere!
Comera naturale, egli pianse ancora di pi, poich la tragedia stava
diventando pi grande...
Donna Lucilia, che l vicino assisteva alla scena, prov pena per suo
nipote e, facendogli un segnale discreto, lo chiam da parte, dicendogli con voce dolce:
Yelmo, figlio mio, vieni qui.
Lui, singhiozzando, si avvicin a
sua zia e, gettandosi tra le sue brac-

cia, scoppi in un pianto a dirotto,


dando sfogo al suo dolore.
Per consolarlo, Donna Lucilia gli
disse:
Figlio mio, tu devi comprendere... Tua nonna fatta cos. una
donna dei tempi antichi, e non permette nulla che non sia interamente corretto. chiaro che lei poteva
avere un po di pena per te.
Tuttavia, nonostante le sue affettuose parole, in nessun momento Donna Lucilia smise di dar ragione a sua madre, perch era sacro il
principio di autorit che questa rappresentava in quella casa. E continu:
Ma tua nonna ha ragione, voi
non dovete arrivare tardi senza avvisare. Non piangere pi. Tua zia
in pena per te ed qui per accontentarti. Calmati un pochino, e vedrai
che passa tutto.
Il bambino not che defluiva da
Donna Lucilia tanta bont e compassione per quello che lui stava soffrendo, tanto desiderio di fargli del
bene, che subito smise di piangere,
sentendosi consolato.
Zia Lucilia mi rest impressa
per tutta la vita come una santa...
si ricordava con nostalgia perch
una cos grande bont rimase come impregnata in me, e ancora oggi sento il calore di questa bont.
Estratto da: CL DIAS, EP,
Joo Scognamiglio. Dona Lucilia.
Citt del Vaticano: Libreria Editrice
Vaticana, 2013, p.115-118.

Donna Lucilia

La biografia di Donna Lucilia Ribeiro dos Santos Corra de Oliveira,


scritta da Mons. Joo Scognamiglio Cl Dias, EP, che tra breve sar pubblicata
dalla Libreria Editrice Vaticana.

Cl Daz.
to na FaculCursou Direi
de So Frandade do Largo u seus estucisco, aprofundo
com grandes
dos teolgicos Salamanca,
de
s
catedrtico
e
Dominicana,
da Ordem
s em Filoso
obteve lurea
Psicologia e
fia, Teologia,
em diversas
Humanidades
doues, sendo
universidad
nico
Can
to
torado em Direi
e
Universidad
pela Pontifcia
(Ande Aquino
So Toms
e em Teogelicum) de Roma
rsidad Pontilogia pela Unive de Medelficia Bolivariana,
.
ln (Colmbia)
Cl funda
Mons. Joo
Superior-Geral
dor e atual
e
do Evangelho
dos Arautos

Richieste via tel.: 041 560 0891 o tramite Fax: 041 560 8828

rice Vaticana

Libreria edit

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo19

La virt dellobbedienza

Ges Si nasconde nei


superiori
Tutti cercano continuamente la felicit. Che essa consista nel
far sempre la propria volont, non dipendere da nessuno e
soddisfare i propri capricci?
Diac. Flavio Roberto Lorenzato Fugyama, EP

tupefatta, la moltitudine contemplava il prodigio.


Sar possibile!? esclamavano alcuni.
Hai visto anche tu quello che ho
appena visto io? chiedevano altri.
Colui che, in vita, tante volte aveva donato i suoi vestiti ai poveri;
che, malgrado una dolorosa infermit, tante volte aveva trasportato legna sulle spalle per riscaldare nei rigidi inverni le capanne dei pi bisognosi; quelluomo cos affabile con i
suoi, considerato padre dei poveri e consolatore degli afflitti, aveva
appena operato, anche da morto, un
portento inaudito.
Dopo la sua esumazione, il corpo del Beato Stefano Bellesini stava per essere trasferito in una bara
degna di contenere una cos eccelsa reliquia. Tuttavia, si constat che
il nuovo feretro, mal calcolato, era
troppo piccolo. E cos, la gioia della
solenne cerimonia sembrava avviarsi verso una situazione tormentosa.
Allora il Cardinale Pedecini, con
un gesto di fiducia, rivolse al Santo
queste parole:
Padre Bellesini, tu che sei stato
cos obbediente in vita, non potresti

ora sistemarti in questa cassa stretta? Quale non fu la sorpresa di tutti quando, senza intervento umano,
il corpo si ridusse a sufficienza per
adeguarsi allurna!1
Bella la povert, per amore della quale il religioso rinuncia ai beni esteriori. Splendida la castit che lo porta a sottrarsi ai piaceri
corporali. Magnifica, infine, la virt dellobbedienza, sullaltare della
quale le anime consacrate immolano quello che hanno di pi prezioso:
la propria volont.2
A quel beato che in vita aveva praticato esimiamente i consigli evangelici, la semplice invocazione di questa
virt da parte di un Prelato della Santa Chiesa fu per lui irresistibile, come
irresistibili sono per Dio le richieste
fatte dalle anime obbedienti.

Un monaco cammina sulle acque


Un giorno, il grande patriarca San
Benedetto si trovava in ritiro nella sua
cella quando il bambino Placido, uno
dei suoi novizi, cadde in un lago e fu
trascinato dalla corrente a distanza di
un tiro di freccia. Il santuomo ebbe
miracolosamente unimmediata conoscenza del fatto, chiam il giovane

20Araldi del Vangelo Novembre 2013

Mauro e gli ordin di andare a salvare


il suo fratello dabito. Dopo aver ricevuto la benedizione dal suo padre spirituale, il discepolo part con tale impeto che, come se stesse ancora in terra ferma, corse sulle acque, afferr il
piccolo per i capelli e lo port indietro
sano e salvo. Solo allora si rese conto
del miracolo che era stato operato.
Ritornato al monastero, narr, stupefatto, laccaduto. Tuttavia, il venerabile Benedetto cominci ad attribuire quanto successo non ai propri meriti, ma a quelli della fedele obbedienza del discepolo. Mauro, al contrario,
sosteneva che tutto fosse unicamente effetto del suo ordine, e che lui non
avesse avuto parte alcuna in quel prodigio operato senza coscienza.3
Certo che la Provvidenza, compiaciuta per lordine di San Benedetto e per la pronta obbedienza di
San Mauro, aveva sospeso le leggi della natura per salvare il bambino che, in futuro, sarebbe divenuto
il grande San Placido.

Le fiere diventano mansuete


Anche dei monaci dei primi tempi si raccontano, fatti mirabili relazionati con questa elevata virt.

The Yorck Project

Si sapeva che un discepolo


dellAbate Paolo, di nome Giovanni, non opponeva mai resistenza a qualsiasi ordine ricevuto, per quanto arduo fosse. Cos,
una volta, avendolo labate incaricato di unincombenza nel villaggio vicino, si apprest a obbedire, ma prevenne il superiore:
Padre e mio signore, ho sentito dire che da quelle parti circola una leonessa feroce.
Se la leonessa ti attacca, fermala e portala con te rispose
lanziano, scherzando.
Al tramonto, infatti, la leonessa assali. Successe, allora, linverosimile: la belva divent la preda e il monaco, cacciatore. Compiendo lordine dato dal superiore, Giovanni volle assoggettarla,
ma essa scapp. Allora lui linsegu, urlando:
Labate mi ha detto di prenderti e di portarti da lui!
A queste parole, la belva si
ferm immediatamente. Giovanni la leg e intraprese il cammino di
ritorno al monastero, dove labate
era in pensiero e preoccupato per il
suo figlio spirituale che tardava tanto. Vedendolo ritornare trascinando
la leonessa, si riemp di ammirazione e rese grazie a Dio. Pieno della
gioia degli obbedienti, gli disse il discepolo:
Ecco qui, padre, la leonessa che
mi hai ordinato di portare.
Per il bene di quellanima, affinch non diventasse vanitosa, labate
gli ordin di liberare la fiera.4 Il fatto
venne presto a conoscenza dei monaci, che resero grazie a Dio per il
prodigio realizzato al fine di esaltare
il valore dellobbedienza.

Unione di volont con il superiore


Molti volumi sarebbero necessari
per raccontare gli esempi tratti dalla vita dei Santi che mostrano quanto Dio ami la virt dellobbedienza,
e gli inimmaginabili sforzi realizza-

San Mauro riscatta San Placido , di


Lorenzo Monaco - Pala dellIncoronazione della
Vergine, Galleria degli Uffizi, Firenze

Ancor pi magnifica,
tuttavia, la virt
dellobbedienza, sul
cui altare le anime
consacrate immolano ci che hanno
di pi prezioso
ti dai Beati per praticarla in forma
esimia. Ma lasciamo da parte per il
momento il florilegio agiografico e
addentriamoci nella conoscenza di
questa perla preziosa, anche se con
un volo molto rapido.
Proveniente dal termine latino obaudire ascoltare con attenzione ,

lobbedienza una virt morale che rende la volont pronta a


eseguire i precetti del superiore.5 E tanto pi perfetta essa sar,
quanto pi rapidamente si affretter a eseguire quello che si comprende sia la volont del superiore, ancor prima che questi la manifesti.6 Infatti, come insegna San
Tommaso, la volont del superiore, in qualsiasi modo essa si manifesti, un ordine tacito; e lobbedienza si mostrer tanto pi sollecita quanto pi obbediente se anticiper lespressione del precetto, compresa la volont del superiore.7
Pertanto, la pratica dellobbedienza non si riduce al compimento degli ordini e precetti
chiaramente espressi da parte di
chi comanda. Chi aspira a praticarla in grado eccellente deve assumere la postura di un buon figlio in relazione al padre, ossia,
essere estremamente attento a
quello che il superiore vuole.
Perch lobbedienza , prima di
tutto, unattitudine filiale. quel tipo particolare di ascolto che proprio
soltanto il figlio pu prestare al padre, perch illuminato dalla certezza che il padre soltanto pu avere cose buone da dire e da dare al
figlio; un ascolto imbevuto di quella
fiducia che permette al figlio di accogliere la volont del padre, certo che sar per il suo bene. Questo
immensamente pi vero in relazione a Dio. Infatti, noi raggiungiamo
la nostra pienezza solamente nella
misura in cui ci inseriamo nel disegno con cui Egli ci ha concepito nel
suo amore di Padre.8

Le molle propulsive
dellobbedienza
Cos, possiamo affermare che le
molle propulsive e il dinamismo di
questa virt sono la fede e la carit.
Secondo padre Royo Marn, la
questione dellobbedienza si riduce,

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo21

San Charbel Makhlouf

Obbediente come
un bambino verso
i suoi genitori

rolungati digiuni, penitenze straordinarie e la sua costante unione con Dio, si combinavano mirabilmente per fare di
padre Charbel un angelo in carne umana. [...]
La sua obbedienza fu quella
di un bambino verso i suoi genitori; questo era ci che lo differenziava dai suoi fratelli. Vedendo nei superiori la persona
di Cristo, obbediva a tutti i loro ordini, con una totale naturalezza e con grande gioia. Non
si limitava a obbedire al suo superiore, ogni suo fratello, era ai
suoi occhi un altro Cristo, e gli
obbediva. Gli piaceva fare i serSan Charbel Makhlouf
vizi pi umili della casa, nessuno lo vide mai scontento, n si ud che brontolasse mai contro il modo
di fare del superiore, o di qualunque altro dei suoi fratelli.
Come testimonianza di quanto abbiamo affermato, ecco la deposizione di padre Nehmetallah Nehme, allora superiore del monastero di Annaya:
Un giorno padre Charbel stava lavorando con gli altri frati nel vigneto del convento. Allimbrunire, andai da lui e lo trovai che lavorava molto lontano dagli altri. Siccome sapevo che egli mangiava solo
quando glielo ordinavano, mi avvicinai a lui e gli chiesi:
Ha fatto colazione?
No, fu la risposta del nostro Santo. Nessuno mi ha ancora detto
di mangiare qualcosa.
Allora ordinai a un monaco che andasse fino al Monastero e che
portasse qualcosa per frate Charbel.
Aveva digiunato per 30 ore, senza mangiare assolutamente nulla,
solo per non venir meno allobbedienza.
(DAHER, Paul. Taumaturgo Universal. Servo de Deus Pe. Char-

bel Makhlouf. So Paulo: Safady, 1955, p.82-83.)

22Araldi del Vangelo Novembre 2013

in realt, a un problema di fede.9 E il


Beato Columba Marmion ci presenta unaudace ed esplicativa comparazione a questo proposito.
Egli dice che quando contempliamo la sacra Ostia, non vediamo
che pane. Ora, Cristo ha affermato: Questo il mio Corpo (Mt26,
26). Cos, lasciando da parte la testimonianza dei nostri sensi, crediamo che Ges sia reale e sostanzialmente presente sotto le Sacre Specie. Davanti a loro ci inginocchiamo
in adorazione alla Seconda Persona
della Santissima Trinit. In modo simile, Nostro Signore Si nasconde a
noi nei nostri superiori. Constatando i loro difetti, vediamo che essi sono fallibili, ma la nostra fede ci dice che sono rappresentanti di Cristo,
e, per cos dire, tastiamo Cristo attraverso le imperfezioni delluomo.
Se abbiamo fede, ci vedremo obbligati a esclamare: Credo!. E obbediremo a questi uomini, perch sottomettendoci a loro obbediamo a Cristo stesso e rimaniamo uniti a Lui.10
Daltro canto, nella carit si unificano le azioni e i sentimenti e, pur
non essendoci una totale coincidenza di pareri, ci sar una mutua predisposizione a ricevere e comprendere il punto di vista dellaltro e un intimo desiderio di compiacere chi si
ama.11
La carit e lobbedienza si integrano cos tanto che il Dottor Angelico asserisce che non possibile che
esista luna senza laltra,12 essendo
lobbedienza lodevole perch procede dalla carit.13 per questo che
lobbedienza cristiana, scoprendo negli ordini e mandati la presenza della volont di Dio, deve vedersi necessariamente aiutata dalla presenza della divina carit che la fa attuare con uno spirito totalmente soprannaturale. Da ci si deduce che,
affinch lobbedienza sia cristiana,
deve esser informata della divina
carit, la quale pu esistere solo in
unanima in stato di grazia.14

Evidentemente, la virt dellobbedienza compete soprattutto ai


chierici e ai membri degli Istituti religiosi, vincolati dalla professione
dei voti, ognuno al suo rispettivo superiore. Costituisce, del resto, lelemento pi importante della vita religiosa, come ha dimostrato il Dottor Angelico15 e ricorda padre Royo Marn: lo stato religioso, in virt principalmente del voto dobbedienza, un vero olocausto che si offre a Dio.16 Come dice San Gregorio Magno: a ragione si antepone
lobbedienza ai sacrifici, posto che
mediante le vittime simmola la carne altrui, mentre, con lobbedienza,
si immola la volont propria.17
Senza dubbio, sebbene riguardi in modo speciale i chierici e i
membri di Istituti religiosi, la virt dellobbedienza abbraccia una
gamma di persone molto pi ampia.18 Nella Lettera agli Efesini, dopo aver incitato tutti a essere sottomessi gli uni agli altri nel timore
di Cristo (Ef5, 21), San Paolo mostra, fondandosi su argomenti elevatissimi, come essa debba esser praticata in tutti gli ambiti delle relazioni
umane, anche nellordine temporale. Cos, per esempio, esorta i figli a
obbedire ai genitori, ricordando loro che compiendo il comandamento di onorare il padre e la madre che
saranno felici (cfr.Ef6, 1-3). Non
tralascia, per, di mettere in guardia
questi ultimi affinch, nellesercizio
della loro autorit, non provochino
lira dei figli, ma li educhino nella disciplina e nelle istruzioni del Signore (cfr.Ef6, 4).
E San Pietro afferma che dobbiamo essere sottomessi a ogni autorit umana (IPt2, 13); pertanto, non
solamente a quelle che riteniamo essere buone e giuste. Anche San Paolo chiaro in questo senso: Ciascuno stia sottomesso alle autorit costituite; poich non c autorit se

non da Dio e quelle che esistono


sono stabilite da Dio (Rm13, 1).
Subito dopo, lApostolo mette in
guardia rispetto al danno dellinsubordinazione: Quindi chi si oppone allautorit, si oppone allordine stabilito da Dio. E quelli che
si oppongono si attireranno addosso la condanna (Rm13, 2).

Timothy Ring

Soltanto i preti e i religiosi


devono obbedire?

Lobbedienza di Ges Cristo


e di Maria Santissima
Di questa santa virt dellobbedienza ci hanno dato il pi sublime esempio Ges e Maria. Come dice San Paolo, nella sua Lettera ai Filippesi: Pur essendo Lui
[Cristo] di natura divina, non consider un tesoro geloso, la sua
uguaglianza con Dio; ma spogli
se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli
uomini; apparso in forma umana,
umili se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di Croce (Fl2, 6-8).
Infatti, il Verbo eterno e consustanziale al Padre Si degn di
assumere la nostra carne mortale, facendoSi vero Uomo, tra laltro, per insegnarci e raccomandarci, per mezzo del suo sublime esempio, questa virt. Infatti,
da un estremo allaltro, dallIncarnazione al Calvario, la vita
di Ges appare dominata dalla
legge dellobbedienza.19 Identica affermazione fa Beato Columba
Marmion: Il Consummatum est
lespressione pi esatta e completa
della sua vita, retta tutta dallobbedienza; leco dellEcce venio pronunciato nellistante dellIncarnazione. Queste due parole sono due
grandi affermazioni di obbedienza,
e tutta lesistenza terrena di Cristo Ges gira intorno a un asse che
passa per questi due poli. 20
Maria Santissima, a sua volta,
certa che a Dio nulla impossibile (cfr.Lc1, 37), realizz nel modo pi perfetto lobbedienza della

Ges di Medinaceli - Basilica di Ges


di Medinaceli, Madrid

Apparso in forma
umana, umili se
stesso facendosi obbediente fino
alla morte e alla
morte di Croce

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo23

Fracisco Lecaros

Il nodo della disobbedienza di Eva fu


sciolto dallobbedienza di Maria; e quello
che la vergine Eva
annod, con la sua
incredulit, lo sleg
la Vergine Maria
con la sua fede
LAnnunciazione Affresco della
cappella della Porziuncola, Assisi

fede,21 quando disse: Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di


me quello che hai detto (Lc1, 38).
Commenta SantIreneo: Il nodo
della disobbedienza di Eva fu sciolto dallobbedienza di Maria; e quello che la vergine Eva annod, con la
sua incredulit, lo sleg la Vergine
Maria con la sua fede.22
Come attesta la Lumen gentium,
con questo consenso, abbracciando
con tutto il cuore la volont divina
di salvezza, Maria divent Madre di
Ges e Si consacr totalmente, come schiava del Signore, alla persona
e allopera di suo Figlio, subordinata a Lui e insieme con Lui, servendo con la grazia di Dio onnipotente
il mistero della Redenzione.23 E aggiunge: Per questo, i Santi Padri a
ragione considerano che Maria non
fu utilizzata da Dio come uno strumento meramente passivo, ma che
Ella cooper liberamente, con la sua
fede e obbedienza, alla salvezza degli uomini.24

La vera libert e la fierezza


dellobbedienza
Mai gli uomini hanno avuto un
cos vivo senso della libert come
oggi,25 diceva gi il Concilio Vatica-

no II, indicando anche i pericoli di


una falsa concezione di questo termine: Gli uomini di oggi apprezzano grandemente e cercano con ardore questa libert; e con ogni ragione. Molte volte, per, la fomentano in un modo condannabile, come se essa consistesse nella licenza
di fare qualsiasi cosa, anche il male,
purch piaccia.26
Gli anni sono passati, ed il caso
di chiederci se questo sia cambiato...
Se no, niente di pi attuale della necessit di gettare luce sul tema.
Luomo pu sicuramente, con le
sue semplici forze naturali, conoscere molte verit e praticare varie virt; non gli possibile, per,
senza lausilio della grazia, rimanere stabilmente nella conoscenza
e nella pratica di tutti i Comandamenti. Questo perch nella natura
umana, decaduta col peccato originale, persiste sempre la debolezza dellintelligenza e la cattiva tendenza, precedente a qualsiasi ragionamento, che lo incita a ribellarsi contro la Legge.
Se accondiscendiamo a questa
tendenza, trasgredendo qualche Comandamento, luomo pu giungere allodio, pi o meno inconfessato,

24Araldi del Vangelo Novembre 2013

dello stesso ordine morale nel suo


complesso. Questodio pu non solo
dare origine a errori dottrinali, ma
anche portare alla professione esplicita di principi contrari alla Legge morale e alla dottrina rivelata, in
quanto tali. Ossia, a commettere un
peccato contro lo Spirito Santo: negare la verit conosciuta come tale.
Obbedienza, gerarchia e autorit
sono pilastri indispensabili per una
societ ben costituita. E il concetto
di libert, nel suo senso morale vero, non si misura nella capacit di
far sempre la propria volont (anche
potendo scegliere il male), ma nel
fare il bene, compiendo la volont di
Dio, sebbene a costo di sacrifici, rinunce e abnegazione. In questobbedienza piena di libert luomo si libera dalla schiavit del libertinaggio. Solo cos egli avr unautentica
e duratura felicit, poich il peccato
non porta gioia e pace, ma solo fruizione passeggera.
Per intermediazione di Maria
Santissima, chiediamo, dunque, la
grazia di praticare in modo esimio
questa santa virt dellobbedienza,
al fine di godere della infinita felicit che ci riservata da Ges Cristo
nelleternit.

ome obbedire a un superiore i cui


difetti sono evidenti? Il problema
complesso e purtroppo frequente...
Tuttavia, esiste un principio fondamentale da applicare sempre nei casi
concreti: necessario cercare di vedere Dio nel superiore con gli occhi della fede, ricordandosi che, nella vita religiosa, egli rappresenta Nostro Signore Ges Cristo.1
Un esempio dellapplicazione di
questo principio alla vita quotidiana
ce lo d San Tommaso dAquino in un
episodio poco conosciuto. Essendo il
suo turno di fare la lettura nel refettorio, quello che presiedeva la tavola gli fece un cenno, ad un determinato momento, per porre un accento su
una sillaba differente da quella corretta. Sebbene la sua pronuncia fosse sicura, egli immediatamente la rettific,
obbedendo alla volont del superiore.

Cfr. CL DIAS, EP, Joo


Scognamiglio. Me do Bom
Conselho. So Paulo: Artpress, 1995, p.240.
Da parte di quello che si sacrifica e immola davanti a
Dio, lobbedienza la prima e pi eccellente di tutte le virt morali (ROYO
MARN, OP, Antonio. Teologa Moral para seglares.
Madrid: BAC, 2012, vol.I,
p.784). si veda anche SAN
TOMMASO DAQUINO.
Somma Teologica. II-II,
q.104, a.3.
SAN GREGORIO MAGNO.
Vida e milagres de So Bento. So Paulo: Artpress,
1995, p.44-45.

SAN TOMMASO DAQUINO, op. cit., a.2.

CONGREGAZIONE PER
GLI ISTITUTI DI VITA
CONSACRATA E LE SOCIETA DI VITA APOSTOLICA. Il Servizio
dellAutorit e lObbedienza, n.5.
ROYO MARN, OP, Antonio.
La vida religiosa. 2.ed. Madrid: BAC, 1968, p.332.

10

11

Cfr. RUFINO DAQUILEIA.


Verba Seniorum. L.III, n.27:
ML 73, 755-756.
ROYO MARN, op. cit.,
p.783.
Idem, ibidem.

Durante la ricreazione i suoi fratelli commentarono che non avrebbe dovuto farlo, visto che evidentemente egli aveva ragione. Ma, San
Tommaso rispose: poco importante pronunciare una parola in
questa o in quella maniera, ma
sempre importante per un religioso
esercitare lobbedienza e lumilt.2
San Luigi Gonzaga, a sua volta,
non si permetteva unazione, anche la
pi piccola, contro un ordine dei suoi
superiori. Un giorno in cui gli imposero unincombenza, in un momento di
forte attrazione per la preghiera e la
meditazione, disse a Dio in un modo
filiale: Va, Signore, in modo che io
possa obbedire al mio superiore.3
E Santa Teresa dAvila diceva che
mai avrebbe agito contro un ordine,
anche se un Angelo avesse voluto liberarla dallobbligo dellobbedienza.4

12

Francisco Lecaros

Un principio fondamentale
per la vita quotidiana

MARMION, OSB, Columba.


Jesucristo, ideal del monje.
Conferencias espirituales sobre la vida monstica y religiosa. 2.ed. Barcelona:
Litrgica Espaola, 1949,
p.335.
PALMS DE GENOVER,
SJ, Carlos. La obediencia
religiosa ignaciana. Barcelona: Eugenio Subirana,
1963, p.227.
Se uno patisse il martirio, o
distribuisse tutti i suoi beni
ai poveri, se non orientasse

San Benedetto Monastero di Santa


Maria di Valbuena (Spagna)
1

ROYO MARIN, OP, Antonio. La vida religiosa. 2.ed. Madrid: BAC, 1968, p.332.

SCHRER, OSB, Augustin; LAMPERT,


OSB, Johannes B. (Ed.). Dictionnaire dexemples a lusage des prdicateurs
et des catchistes. Tournai/Paris: Casterman, 1936, tomoV, p.75.

Idem, p.74.

Cfr. Idem, p.73.

tutto questo al compimento della volont divina, cosa che riguarda direttamente lobbedienza, tali opere non avrebbero il minimo
merito; come anche se fatte
senza la carit, la quale non
pu esistere senza lobbedienza (SAN TOMMASO
DAQUINO, op. cit., a.3.).
13

Cfr. Idem, ibidem.

14

LPEZ, Rafael. El Espritu Santo y la obediencia consagrada. Mxico: La Cruz,


1981, p.251-252.

15

16

17

Cfr. SAN TOMMASO DAQUINO, op. cit., q.186,


a.7-8.
Cfr. ROYO MARN, Teologa Moral para seglares,
op. cit., p.784.
SAN GREGORIO MAGNO. Moralium in Job.
L.XXXV, c.14, n.28: ML
76, 765.

18

Si ricordi che il Catechismo


della Chiesa Cattolica afferma che i consigli evangelici povert, castit e obbedienza sono proposti
a ogni discepolo di Cristo
(CCE 915).

19

ESPINOSA POLIT, SJ, Manuel Mara. La obediencia perfecta. Comentario a


la Carta de la obediencia de
San Ignacio de Loyola. 2.ed.
Mxico: Jus, 1961, p.292.

20

MARMION, op. cit., p.317.

21

CCE 148.

22

SANTIRENEO. Adversus
Hreses. L.III, c.22, n.4:
MG 7, 959.

23

CONCILIO VATICANO II.


Lumen gentium, n.56.

24

Idem, ibidem.

25

CONCILIO VATICANO II.


Gaudium et spes, n.4.

26

Idem, ibidem.

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo25

V Pellegrinaggio
Nazionale ad Aparecida

i sono sentita pi vicina alla Madonna e a


Ges, e mai riuscir a ricambiare i benefici
che da Loro ho ricevuto, stato il commento di una signora che ha partecipato al V Pellegrinaggio Nazionale dellApostolato
dellIcona ad Aparecida, realizzato
il giorno 14 settembre.
Undicimila persone, provenienti da dieci Stati, si sono riunite presso la statua della Madonna della Concezione Aparecida per manifestare la loro
devozione alla Madre di
Dio e nostra, ringraziando
per tutti i favori concessi alle famiglie che ricevono mensilmente nelle loro case lIcona
del Cuore Immacolato di Maria.
Innumerevoli le persone che sono ritornate alla pratica religiosa in ragione delle
grazie ricevute con la visita dellIcona. Ciascuno si sente
guardato in modo speciale dalla Madre di Misericordia
che invita tutti con dolcezza e compassione, istillando
nelle anime una grande fiducia nella misericordia divina.

Il pellegrinaggio annuale alla Patrona del Brasile occasione di un grande infervoramento da parte
dei partecipanti dellApostolato dellIcona provenienti dalle pi disparate regioni del Paese, che
scambiano impressioni ed esperienze,
offrendo un incremento di questo prezioso strumento di evangelizzazione ai nostri giorni. Uno dei partecipanti ha
commentato alla fine della cerimonia: Abbiamo
potuto vedere la grande
devozione dei figli e delle figlie della Madonna
che, senza misurare sforzi,
sono venuti da tutti i luoghi del Brasile per prestare il
debito e meritato omaggio alla
nostra Madre Santissima. Un coordinatore di questapostolato ha aggiunto: Che meraviglia vedere tutto lapostolato mariano svolto da Monsignor Joo che cresce nel
mondo intero!.
Tutti si sono alla fine salutati con il fermo proposito di
portare pi fedeli lanno prossimo!

Undicimila fedeli Provenienti da dieci Stati della Federazione, partecipanti allApostolato dellIcona sono accorsi
ai piedi della statua della Patrona del Brasile. Coordinatori di diverse parrocchie sono entrati in corteo nel
Santuario portando le rispettive icone prima della Celebrazione.

26Araldi del Vangelo Novembre 2013

Rosario nel piazzale Allinizio della mattinata, i pellegrini si sono riuniti nel Piazzale Giovanni Paolo II per recitare
il Rosario, come ogni famiglia fa ricevendo la visita dellIcona nella propria casa. Prima della preghiera, una copia
della statua della Madonna Aparecida (in evidenza) stata condotta in corteo fino alla Tribuna Benedetto XVI.

Messa nel Santuario Con il tempio affollato, il Cardinale Raymundo Damasceno Assis, Arcivescovo
Metropolitano di Aparecida e Presidente della CNBB (foto in evidenza), ha presieduto lEucaristia, avendo tra gli
altri concelebranti Mons. Benedito Beni dos Santos, vescovo emerito di Lorena.
Novembre 2013 Araldi

del Vangelo27

Brasile: Visitando lospedale geriatrico

n gruppo di partecipanti al Corso di Formazione Teologica, amministrato nella sede dellApostolato


dellOratorio a San Paolo, ha visitato il 31 agosto lOspedale Geriatrico Dom Pedro II, situato in una antica fattoria nel
Bairro de Jaan, nella capitale paulista. Vincolato alla Santa Casa di Misericordia, esso accoglie anziani che conducono una vita isolata per non aver pi nessun parente nella citt. Molti di loro si trovano in stato grave o terminale.

28Araldi del Vangelo Novembre 2013

Il gruppo era formato da quaranta persone, tra cui


due sacerdoti e alcuni missionari araldi. Essi hanno fatto
una donazione di coperte allIstituzione e visitato i quattrocento degenti cantando musiche, offrendo parole di
sostegno e portando lIcona.
Settantotto Unzioni degli Infermi sono state amministrate dai sacerdoti Don Jos Luis de Zayas y Arancibia,EP, e Don Juan Navarro Barba, EP.

LOsservatore Romano

Due giorni di preghiera


alla Madonna di Fatima

l 12 ottobre, in occasione della Giornata Mariana, gli Araldi del Vangelo tra altre associazioni mariane hanno avuto lonore di condurre in processione la statua originale della Madonna di Fatima in Piazza San Pietro.
Daltra parte, la statua pellegrina del Cuore Immacolato di Maria,
degli Araldi del Vangelo, stata portata da due sacerdoti della Associazione nella trasmissione televisiva A Sua immagine, in onda su Rai uno, il 12 e il 13 ottobre. Durante lintervista con
una coppia di Cooperatori degli Araldi del Vangelo, che ha dato testimonianza del suo quotidiano impegno per la diffusione
del Messaggio di Fatima, stato messo anche in onda un RVM
di una missione mariana a Cagliari (CA), in cui era visibile la
commozione dei fedeli per la gioia di poter vivere questi momenti di intensa preghiera e comunione, soprattutto con i pi
bisognosi di un conforto spirituale.

Consacrazione in Portogallo Il 13 ottobre, gli Araldi del Vangelo hanno partecipato, nel Santuario di Sameiro,
alla Giornata Mariana, convocata dalla Diocesi di Braga. Prima della Santa Messa, i partecipanti allApostolato
dellIcona hanno rinovato solenemente la loro consacrazione a Ges Cristo, per mezzo di Maria.
Novembre 2013 Araldi

del Vangelo29

Statua pellegrina
percorre Comayagua

ooperatori degli Araldi del Vangelo delle Honduras


hanno organizzato una Missione Mariana nella Diocesi di Comayagua, la prima a essere eretta nel paese e
una delle pi antiche dellAmerica. In questa diocesi, lApostolato dellIcona stabile dallanno 2000, e viene svolto soprattutto nelle comunit rurali e periferiche, che ricevono la visita di un sacerdote soltanto una volta al mese.
Localit come Siguatepeque, Chorreritas, San Ignacio, El Porvenir, Las Lajas, La Libertad e Flores hanno
ricevuto con gioiosa sorpresa la statua del Cuore Immacolato di Maria portata dagli Araldi del Vangelo.

Data la difficolt di accesso a questi abitati localizzati


nella serra centrale, pochi speravano di avere questo privilegio.
In tutti questi villaggi, Don Javier Prez Beltrn, EP, ha
celebrato Eucaristie, ha dato conferenze di formazione
e ha ascoltato confessioni aiutato da Don Israel Orellana, vicario parrocchiale a Siguatepeque.
Durante la Missione Mariana, molti fedeli hanno
fatto la loro consacrazione solenne alla Madonna, secondo il metodi di San Luigi Grignion de Montfort.

Chorreritas e San Ignacio Come in tutte le comunit, Chorreritas (sinistra) e San Ignacio (destra) hanno
ricevuto con calorosa devozione la Statua Pellegrina del Cuore Immacolato di Maria. Le rispettive cappelle si sono
riempite di fedeli desiderosi di venerare la statua della Madre di Dio e di ringraziare per linattesa visita.

Canali TV I mezzi di comunicazione locali hanno dato copertura allevento, specialmente i canali della TV Centro
de Notcias (a sinistra) e TELESIG (a destra), che hanno ricevuto la Statua della Madonna nei loro studi e
hanno effettuato interviste agli araldi sul carisma dellAssociazione.

30Araldi del Vangelo Novembre 2013

Una giornata con Maria a Siguatepeque Prima di riunirsi nella Parrocchia della Madonna del Carmelo per
Una giornata con Maria, i partecipanti all Apostolato dellIcona hanno percorso in processione le vie della
citt (destra). Durante levento (sinistra), vari coordinatori si sono consacrati a Ges Cristo per mano di Maria.

Guatemala: Messa per le vittime di un incidente

l 1 settembre, un tragico incidente dautobus, avvenuto sulla statale che conduce a San Martn Jilotepeque, ha causato pi di 50 morti. Il parroco di questa citt ha organizzato in loco una Messa in suffragio per le
loro anime e ha invitato Don Javier Prez Beltrn, EP,
a fare lomelia (foto 1) davanti alle 5 mila persone pre-

senti, in maggioranza indigene (foto 2). Cooperatori e


simpatizzanti degli Araldi hanno portato la Statua Pellegrina del Cuore Immacolato di Maria ponendola a lato dellaltare (foto 3). Dopo la celebrazione, tutti sono
ritornati in processione fino alla parrocchia, distante otto chilimetri (foto 4 e 5).
Novembre 2013 Araldi

del Vangelo31

Casal Velino accoglie la Madonna

er tre giorni, la Statua del Cuore Immacolato di


Maria, degli Araldi del Vangelo, ha peregrinato nella piccola comunit parrocchiale di Casal Velino (SA) su richiesta del gruppo di preghiera I fedeli di San Matteo. Dopo una fervida accoglienza, la
Madonna stata condotta in processione (foto 1) alla
chiesa di San Matteo, dove il parroco, Don Pietro Sacco, ha celebrato la Santa Messa e i fedeli hanno vene-

rato la statua della Santissima Vergine (foto 2). I giorni successivi sono stati riservati alle visite ai malati, alla catechesi per i bambini (foto 3), alle recite del Rosario e alle Sante Messe celebrate nella Cappella di San
Matteo ad duo flumina che, secondo la tradizione,
ha custodito il corpo dellEvangelista Matteo. Dopo la
fiaccolata e il saluto (foto 4), la statua della Madonna
partita per unaltra missione mariana.

32Araldi del Vangelo Novembre 2013

Timothy Ring

San Martino de Porres

Martino della
Carit
Combinazione di nobile e uomo del
popolo, egli ci mostra una singolare via
per raggiungere la santit, amando Dio con
tutto il cuore, con tutta lanima e con tutta la
mente, e il prossimo come noi stessi.

Suor Maria Teresa Ribeiro Matos, EP

e vastit del Nuovo Mondo meravigliavano luomo


europeo nella lontana alba
del XVI secolo. Terre fertili, abbondanti ricchezze naturali e la
speranza di un futuro promettente diventarono in poco tempo unattrazione irresistibile per i nobili iberici, che
vedevano nelle Americhe unopportunit di espandere la Chiesa di Dio,
i domini del Re e illuminare lonore
della sua stirpe.
Lentusiasmo che li animava non
era privo di fondamento, poich Dio
sembrava sorridere ai bravi pionieri,
soffiando un vento favorevole nelle vele delle loro fragili navi e coronando con il successo temerarie imprese, mosse molte volte dal desiderio di conquistare anime a Cristo,
ma molte altre anche per motivi ben
meno elevati.

Che cosa riservava la Provvidenza a queste terre senza fine, abitate


da popoli delle pi diverse indoli?
Che cosa desiderava Essa per quei
nativi, ora pacifici, ora bellicosi, ora
di temperamento selvaggio, ora dotati di cultura e tecniche molto sviluppate? Qualcosa di pi elevato di
qualsiasi considerazione politica o
sociologica: dare loro il tesoro della
Fede, la Celebrazione Eucaristica, la
grazia santificante infusa attraverso
i Sacramenti.
Frutto delleroica azione dei missionari, cominciarono subito a sorgere nel Nuovo Continente Santi dei
pi illustri, che profumavano con il
buon odore di Ges Cristo i nuovi
domini e facevano espandere in loro, con la preghiera o con lapostolato, le sementi del Regno. Pensiamo, per esempio, alla Lima del Cin-

San Martino de Porres


Parrocchia di Santa Beatrice, Lima

quecento. In essa convivevano Santa


Rosa, terziaria domenicana, oggi patrona dellAmerica Latina, San Giovanni Macas, evangelizzatore infaticabile, o quel Pastore esemplare che
fu San Turibio di Mongrovejo.
Contemporaneo di tutti loro, superandoli nel dono dei miracoli e in
manifestazioni soprannaturali, brill
nel convento domenicano del Santo
Rosario un umile frate laico di nome Martino de Porres. Combinazione di nobile e uomo del popolo,
le sue virt splendenti contribuirono
a conferire alla civilt peruviana del

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo33

suo tempo una bellezza e un ordine


cattolici a tuttoggi insuperabili.1

Desiderio di servire, a
imitazione dello stesso Cristo

Indignato nel vederlo occupato


in una posizione cos umile, il nobile
pretese dal provinciale che promuovesse suo figlio per lo meno a frate
laico. Il priore annu, ma gli occhi di
Fra Martino, invece di illuminarsi di
contentezza, diventarono umidi di
lacrime. Era la sua umilt che parlava a voce pi alta, portandolo a implorare al superiore che non lo privasse della gioia di potersi dedicare
alla comunit come aveva fatto fino
ad allora.

Vocazione di rimediare
ai mali altrui
Il 2 giugno del 1603 egli fece la
professione solenne dei voti religiosi, ricevendo, oltre alle funzioni
di campanaro, barbiere e incaricato
della biancheria, la cura dellinfermeria. L esercitava anche, in mancanza del medico, il compito di chirurgo, i cui rudimenti aveva appreso
prima di entrare nel convento.
Le sue diagnosi sicure sul vero
stato dei malati cominciarono presto ad essere confermate dai fatti, molte volte contro le apparenze.
Per esempio, a un infermo che tutti avevano considerato ormai alle

Fotos: Gustavo Kralj

Egli nacque il 9 dicembre 1579


nella fiorente Lima del tempo coloniale, capitale del vice-regno del
Per, figlio naturale di Giovanni de
Porres, cavaliere spagnolo, e Anna
Velzquez, panamense libera, di origine africana.
Nella sua infanzia, speriment
ora le larghezze e le esigenze della vita nobile al fianco del padre, a
Guayaquil attuale Ecuador , ora
la semplicit e il lavoro insieme alla
madre, a Lima, senza votarsi a questo modo di vita n esigere dallaltro. Ma tanto nelluna come nellaltra circostanza egli si sentiva attratto
dalla vita di devozione, servendo come chierichetto nelle Messe parrocchiali o passando notti in bianco, in
ginocchio, pregando davanti a Ges
Crocifisso.
A soli 14 anni si diresse al Convento del Rosario e fece una richiesta al provinciale dei Predicatori, Fra Giovanni di Lorenzana. Cosa desiderava lui bussando alla porta

di quella casa di Dio? Diventare un


servitore dei frati, in qualit di donato, come allora erano designati
coloro che si dedicavano ai compiti domestici ed erano alloggiati nelle dipendenze dei domenicani. Il superiore, discernendo in lui una chiamata autentica, lo accolse di buon
grado.
Da allora le sue funzioni sarebbero state spazzare sale, chiostri, linfermeria, il coro e la chiesa della grande propriet, che ospitava allincirca 200 religiosi, tra novizi, frati laici e dotti sacerdoti. Fra
Martino non si vergognava affatto
di questa condizione. La sua visione
sovrannaturale delle cose gli faceva
comprendere bene la gloria che c
nel servire, a imitazione dello stesso
Cristo Ges, che Sincarn per darci un esempio di completa sottomissione.
Dopo due anni nellesercizio di
questi ardui compiti, vincolato alla comunit soltanto come terziario,
un frate lo chiam alla portineria. L
lo stavano aspettando il superiore e
suo padre che, ritornando da un lungo periodo a servizio del vice-re, nel
Panam, voleva incontrare il figlio.

Frutto delleroica azione dei missionari, presto cominciarono a sorgere


nel Nuovo Continente Santi tra i pi illustri
San Giovanni Macas e Santa Rosa, convento di San Domenico, Lima;
San Turibio de Mongrovejo, Palazzo Arcivescovile di Lima

34Araldi del Vangelo Novembre 2013

Fotos: Gustavo Kralj

Il superiore, discernendo in lui una chiamata autentica alla vita religiosa, lo accolse di buon grado
Fra Giovanni de Lorenzana e San Martino de Porres, quadri del Monastero di San Domenico, Lima.
Al centro: vista attuale del chiostro del convento

orte della morte annunci che quep


sta volta non sarebbe morto; e infatti, in pochi giorni era guarito. In
unaltra occasione, vedendo Fra Lorenzo de Pareja che camminava nel
chiostro, gli comunic che di l a poco avrebbe lasciato il suo corpo mortale e chiam un sacerdote per amministrargli i Sacramenti. Istanti dopo averli ricevuti, il frate esal nel
suo letto lultimo respiro.
Innumerevoli guarigioni miracolose da lui realizzate fecero s che la
sua fama valicasse i muri del Convento del Rosario. Piccoli e grandi,
spagnoli e indi, ricchi e poveri venivano a chiedere aiuto al santo infermiere.
Cominci cos a manifestarsi la
vocazione di Martino, che sembra esser stata quella di rimediare
ai mali altrui,2 non risparmiando
sforzi per dare loro il buon esempio,
conforto fisico e spirituale nellesercizio delle sue funzioni.
Scusava le colpe degli altri; perdonava dure ingiurie, convinto di essere degno di pene maggiori per i
suoi peccati; cercava con tutte le sue
forze di portare sulla retta via i peccatori; assisteva volentieri gli infermi; offriva cibo, vestiario e medicine ai deboli; favoriva con tutte le sue
forze i contadini, i neri, i meticci che

in quel tempo svolgevano i compiti


pi umili, in tal maniera che fu chiamato dalla voce popolare Martino
della Carit.3

Frequenti manifestazioni
soprannaturali
Da dove venivano queste straordinarie qualit? Senza dubbio, da
unintensa spiritualit, poich una
vita come quella di Martino, consacrata interamente a servizio del
prossimo, con perfetto oblio di s,
non si spiega senza unintensa vita
interiore, senza lo stimolo della carit che, [...] anche sotto il peso della fatica, non arriva a sentire la stanchezza.4
Una sera, quando era gi tardi,
il chirurgo Marcello Rivera, ospite
del convento, lo cerc senza riuscire a trovarlo. Chiese a questo, chiese a quello, ma nessuno lo aveva visto. Lo trov, infine, nella sala capitolare, sospeso in aria, con le braccia in croce, con le sue mani incollate a quelle di un Santo Cristo crocifisso, su un altare. E teneva tutto il
corpo vicino a quello del Santo Crocifisso, come abbracciandoLo. Era
elevato a circa tre metri dal suolo.5
Numerosi testimoni presenziarono fatti simili. Cos, per esempio,
una sera in cui pochi riuscivano a

prendere sonno nelledificio del noviziato, a causa di unepidemia che


prostrava con alte febbri la maggioranza dei frati, si sent da una delle
celle:
O, Fra Martino! Vorrei avere
una tunica per cambiarmi!
Era Fra Vincenzo che, rigirandosi nel letto, tra i sudori della febbre,
chiamava linfermiere, senza speranza di esser sentito, perch le porte di quelledificio erano gi chiuse
a chiave e Fra Martino viveva fuori
dallo stesso. Ma, non appena finito
di parlare, vide il frate infermiere vicino a lui, con in mano una camicia
pulita e ben stirata. Spaventato, gli
chiese come aveva fatto a entrare.
Non spetta a voi saperlo rispose con bont Fra Martino, facendo con il dito il segno di silenzio.
Non lontano da l il maestro di
novizi, Fra Andr de Lisn, sent
la voce di Fra Martino e si mise nel
corridoio per verificare da dove fosse entrato. Pass il tempo, e niente!
Decise allora di aprire la porta della cella del malato: era solo e dormiva un sonno profondo... Lo stupore
si estese per tutto il convento.
Fra Francesco Velasco, Fra Giovanni de Requena e Fra Giovanni de
Guia ricevettero anche loro visite simili. In unaltra occasione, un frate,

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo35

camminando nel chiostro, vide passare in aria un fascio luminoso, fiss lo sguardo e distinse Fra Martino
che volava avvolto nella luce.
Una mattina presto, al tocco della campana, tutta la comunit si riun in chiesa, come al solito, per cantare il Mattutino. Allimprovviso, un
chiarore proveniente dal fondo illumin tutto il luogo sacro. I religiosi si girarono e scoprirono lorigine
di quella cos intensa luminosit: il
volto di Frate Martino che, sceso ad
aiutare il sacrestano, era l che ascoltava il canto sacro.

Dio sia lodato perch utilizza


un cos vile strumento
Fatti come questi ne succedettero in quantit e diventarono pubblici e noti a tutti. A poco a poco la
fama del Santo si sparse per tutta
Lima, giungendo anche alle orecchie del vicer e dellArcivescovo.

Nulla di ci, tuttavia, turb la sua


umilt. In nessun modo acconsent a perdere la convivenza con il soprannaturale, tornando a s stesso
per sfruttare una gloria umana che
passa come un sogno del mattino
(Sl89, 5).
Una volta egli and a far visita alla moglie del suo antico maestro di
barbieria, che soffriva di una grave infermit. Invitandolo a sedersi ai piedi del suo letto, lei allung
discretamente il braccio fino a toccare con la mano un punto dellabito del Santo. Nello stesso istante, si
sent guarita ed esclam, pervasa di
stupore:
Lei un cos grande servo di
Dio, Fra Martino, che persino le sue
vesti hanno il potere di guarire!
Con la scaltrezza propria dellumilt, il Santo risponde:
Qui c la mano di Dio, signora.
Lui che lha guarita, attraverso la-

bito di nostro padre, San Domenico.


Dio sia lodato per aver utilizzato un
cos vile strumento per operare una
meraviglia cos grande, e perch labito di nostro padre non perde il suo
valore e devozione, anche se indossato da un cos grande peccatore come me.6

Non sono degno di stare


nella casa di Dio
Un altro episodio, questa volta
accaduto dentro le mura del convento, attesta la mansuetudine di
Fra Martino nel sopportare le debolezze che a volte i suoi fratelli
dabito manifestavano. Egli le sopportava con eccezionale buon senso, ritenendole sempre come meritate e utili allespiazione dei suoi
peccati.
Accadde che un anziano religioso costretto a letto lo mand a chiamare in infermeria, ma siccome Fra

San Martino de Porres


e il Concilio Vaticano II

in da bambino, Martino am Dio, Padre dolcissimo di tutti, con tali caratteristiche di innocenza e
semplicit che non avrebbero potuto non farGli piacere.
Quando, in seguito, entr nellOrdine Domenicano, arse in tal modo di devozione che pi di una volta, mentre
pregava con la mente libera da ogni cosa, sembrava essere rapito in Cielo. [...]
Inoltre, seguendo gli insegnamenti del Divino Maestro, San Martino am i suoi fratelli con profonda
carit, nata da una fede incrollabile e da un cuore generoso. Amava gli uomini perch li considerava i suoi
fratelli, per essere figli di Dio. Pi ancora, li amava
pi di se stesso, poich, nella sua umilt, li riteneva
tutti pi giusti e migliori di lui. Amava il suo prossimo con la benevolenza propria degli eroi della Fede
cristiana. [...]
Venerandi fratelli e cari figli. Come abbiamo affermato allinizio di questomelia, riteniamo mol-

36Araldi del Vangelo Novembre 2013

to opportuno che,
questanno in cui
si deve celebrare il
Concilio, Martino
de Porres sia enumerato tra i Santi. Infatti la via di
santit da lui seguita e gli splendori di illustre virBeato Giovanni XXIII
t di cui la sua vita
brill possono esser considerati come i salutari frutti che desideriamo per tutta la Chiesa Cattolica e per
tutti gli uomini, come conseguenza del Concilio Ecumenico.
Estratto dallomelia del Rito di Canonizzazione del
Beato Martino de Porres, 6/5/1962

CORRA DE OLIVEIRA, Plinio.


Estratto della conferenza. In: Dr. Plinio. So Paulo. Anno X. N.116 (Nov.,
2007); p.2.
VARGAS UGARTE, SJ, Rubn. El santo
de los pobres. San Martn de Porras. Lima: Paulinas, 2001, p.61.

piuti con lintenzione di glorificare Dio, essendo spesso coronati da miracoli. Mancando un mese al suo sessantesimo compleanno, una febbre violenta e frequenti svenimenti lo obbligarono al riposo. Tutto indicava che la fine
del suo stato di prova si stesse approssimando.
La notizia si sparse in citt e la
sua cella divenne subito oggetto di
continuo pellegrinaggio. In quella stessa notte egli entr in agonia.
Chi gli stava intorno lo vedeva dibattersi con gesti violenti e, stringendo al petto il crocifisso, rimproverare il maligno:
Vattene via, maledetto! Non
mi vinceranno le tue minacce!
Tre giorni dopo, il 3 novembre
1639, davanti ai suoi fratelli di
vocazione che insieme a lui recitavano il Credo, San Martino de
Porres nacque alla vera vita, lasciando dietro di s una scia luminosa che ancor oggi suscita la
venerazione di innumerevoli fedeli.
Questo santo uomo che, col
suo esempio di virt, ha attirato
tanti alla Religione, anche ora, tre
secoli dopo la sua morte, fa che si
elevino al Cielo i nostri pensieri, ha ricordato il Beato Giovanni XXIII quando lo ha canonizzato.9 Infatti, con lesempio della sua
vita egli ci dimostra che possibile
raggiungere la santit per la via che
Cristo ci insegna: amando Dio, in
primo luogo, con tutto il cuore, con
tutta lanima e con tutta la mente e,
secondariamente, il prossimo come
noi stessi.10

Gustavo Kralj

Martino era occupato in una questione urgente, ci mise del tempo


ad arrivare. Mentre scorrevano i
minuti il malato fu preso da impazienza e cominci a blaterare contro il Santo, dicendo ogni specie
di ingiurie, esprimendo lamentele fuori luogo, frutto dellegoismo.
Subito lo accud e gli chiese
scusa, ma dovette ascoltare una
nuova catilinaria, questa volta
pronunciata ad alta voce, in modo
che anche gli altri frati sentirono.
Preoccupati, alcuni frati si avvicinarono e uno di loro, vedendo Fra
Martino inginocchiato ai piedi del
malato, gli chiese cosa stesse accadendo.
Padre rispose lumile Frate, sto ricevendo ceneri senza
che sia il mercoled santo. Questo
padre mi ha offerto la polvere della mia bassezza e mi ha messo la
cenere delle mie colpe davanti, e
io, grato per un tale importante ricordo, non gli bacio le mani perch non sono degno di collocare su di esse le mie labbra, ma resto ai suoi piedi di sacerdote. E, mi
creda, questo giorno stato per me
proficuo perch mi sono reso conto che non sono degno di stare nella
casa di Dio e tra i suoi servi.7
In una fase di difficolt per la
quale passava la comunit, il padre
priore era molto afflitto perch non
disponeva della somma necessaria
per sanare i debiti della casa, che
erano numerosi. Fra Martino allora gli chiese se non volesse venderlo
come schiavo, poich doveva valere
un prezzo considerevole e si sarebbe
sentito molto onorato di essere utile

Tre secoli dopo la sua morte,


lesempio di San Martino de Porres fa
che i nostri pensieri si elevino al Cielo
Tomba di San Martino de Porres,
nella cappella eretta nel luogo
dellantica infermeria Convento di San Domenico, Lima

al convento. Il sacerdote, commosso per questo gesto eroico damore


allOrdine, gli rispose:
Che Dio ti renda merito, Fra
Martino, ma il Signore, che ti ha
portato fin qui, Si incaricher di risolvere il problema.8

La via che Cristo ci insegna


La vita del semplice frate trascorreva serena, consumandosi in
lunghe veglie di preghiera vicino
al crocifisso e servizi allapparenza molto comuni, ma sempre com3

4
5

BEATO GIOVANNI XXIII. Rito di Canonizzazione del Beato Martino de Porres, 6/5/1962.
VARGAS UGARTE, op. cit., p.97.
VELASCO, OP, Salvador. San Martn de
Porres. La vida de Fray Escoba. 10.ed.
Madrid: Edibesa, 2004, p.132.

Cfr. VELASCO, op. cit., p.189-190.

VARGAS UGARTE, op. cit., p.42-43.

Idem, p.36.

BEATO GIOVANNI XXIII, op. cit.

10

Cfr. Idem, ibidem.

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo37

La parola dei Pastori

Battesimo e Riconciliazione
Il Sacramento del Battesimo ci introduce nella grande famiglia
dei figli di Dio. E quando da essa ci escludiamo, con il peccato
mortale,quello della Riconciliazione ci rigenera, pulisce e purifica.
Mons. Javier Echevarra Rodrguez

Prelato dellOpus Dei

a Chiesa custodisce in pienezza gli strumenti di santificazione istituiti da Ges. Le parole e le opere di
Nostro Signore durante la sua vita terrena traboccavano di contenuto salvifico, e non sorprende ci pare anzi logico che le turbe si avvicinino a Ges desiderando udirlo e toccarlo, perch da lui usciva una forza che guariva
tutti (Lc 6, 19).
Queste parole e queste opere annunciavano e anticipavano lefficacia del suo mistero pasquale, con cui
avrebbe definitivamente vinto il demonio, il peccato e la morte, e preparavano quanto avrebbe trasmesso alla Chiesa quando tutto sarebbe stato
compiuto: I misteri della vita di Cristo costituiscono i fondamenti di ci
che, ora, Cristo dispensa nei sacramenti mediante i ministri della sua Chiesa,
poich ci che era visibile nel nostro
Salvatore passato nei suoi misteri.1
I Sacramenti conferiscono la grazia che significano. Che cosa sono i sacramenti scriveva nostro Padre nel 1967 se non orme dellincarnazione del Verbo divino, chiara manifestazione del modo che Dio solo Lui poteva farlo ha scelto e deciso per santificarci e condurci in Cielo,
strumenti sensibili di cui il Signore si

serve per conferirci realmente la grazia, secondo la significazione propria


di ciascuno?.2

Il Battesimo, porta degli


altri Sacramenti
Quanto dobbiamo essere grati alla
nostra Santa Madre Chiesa per conservare e offrirci questo tesoro con
piena fedelt a Ges Cristo! E come
dobbiamo proteggerlo e difenderlo
in tutta la sua integrit! Ringraziamo
particolarmente per il Battesimo, che
ci ha introdotto nella grande famiglia
dei figli di Dio. Riceverlo quanto prima di unimportanza capitale, perch questo sacramento o il suo desiderio, almeno implicito necessario per ottenere la salvezza: Se uno
non nasce da acqua e Spirito non pu
entrare nel Regno di Dio (Gv 3,5),
disse Ges a Nicodemo.
Certamente, come spiega la dottrina della Chiesa, lo Spirito Santo pu agire, e di fatto agisce, anche al di fuori dei confini visibili della Chiesa. Ma Dio stesso ha stabilito
che il modo ordinario di partecipare
alla morte e risurrezione di Cristo,
per cui siamo salvati, frutto dellincorporazione alla Chiesa mediante il Battesimo; conseguentemente,
lusanza di battezzare i bambini

38Araldi del Vangelo Novembre 2013

una tradizione della Chiesa da tempo immemorabile.3


Sempre nel Catechismo della Chiesa Cattolica leggiamo: La pura gratuit della grazia della salvezza si manifesta in modo tutto particolare nel
Battesimo dei bambini. La Chiesa e i
genitori priverebbero quindi il bambino della grazia inestimabile di diventare figlio di Dio se non gli conferissero il Battesimo dopo la nascita.4
E conclude: I genitori cristiani riconosceranno che questa pratica corrisponde pure al loro ruolo di alimentare la vita che Dio ha loro affidato.5
Il Battesimo, non solo perdona i
peccati e infonde la prima grazia, ma
anche la porta degli altri Sacramenti e cos rende possibile che i cristiani si configurino sempre pi a Cristo,
sino ad identificarsi con Lui. In tutti i
battezzati, bambini e adulti, la fede, la
speranza e la carit devono crescere
dopo il Battesimo; e questo si compie
nella Chiesa, depositaria come ho
gi detto degli strumenti di salvezza.
Cos diceva il Papa in una delle
sue catechesi del mese passato: Una
mamma diceva non si limita a
dare la vita, ma con grande cura aiuta i suoi figli a crescere, d loro il latte, li nutre, insegna il cammino della
vita, li accompagna sempre con le sue

LOsservatore Romano

Una mamma non si limita a dare


la vita, ma con grande cura aiuta
i suoi figli a crescere
Benedetto XVI amministra il
Sacramento del Battesimo, 9/1/2011

attenzioni, con il suo affetto, con il suo


amore, anche quando sono grandi. E
in questo sa anche correggere, perdonare, comprendere, sa essere vicina
nella malattia, nella sofferenza.6
Cos si comporta la Chiesa con i
figli che ha generato per mezzo del
Battesimo: Accompagna la nostra
crescita trasmettendo la Parola di Dio
[]; amministrando i Sacramenti. Ci
nutre con lEucaristia, ci porta il perdono di Dio attraverso il Sacramento della Penitenza, ci sostiene nel momento della malattia con lUnzione
degli infermi. La Chiesa ci accompagna in tutta la nostra vita di fede, in
tutta la nostra vita cristiana.7

Riconciliazione, il
Sacramento della gioia
Quant grande la misericordia di
nostro Padre Dio! Sapendo che siamo deboli e che a prescindere dalla
nostra buona volont cadiamo una
e unaltra volta in peccati e mancanze, ha affidato alla sua Sposa il sacramento del perdono per tutti i membri peccatori della Chiesa, in primo
luogo per coloro che, dopo il Battesimo, sono caduti in peccato grave e
hanno cos perduto la grazia battesimale e inflitto una ferita alla comunione ecclesiale.8 Questo Sacramen-

to perdona anche i peccati veniali e le


mancanze, infonde nuove forze per
la lotta interiore e ci si presenta cos
dicevano i Padri della Chiesa come
la seconda tavola (di salvezza) dopo
il naufragio della grazia perduta.9
Ricordo il grande amore di San
Josemara al Sacramento della Riconciliazione il Sacramento della
gioia, gli piaceva chiamarlo e come incoraggiava a riceverlo con frequenza, invitando a fare un costante
apostolato della Confessione. Mi limito ora a riportare alcune sue parole, durante un incontro di catechesi con molte persone.
Confessarsi, confessarsi, confessarsi! Cristo ha riversato misericordia sulle creature. Le cose non vanno avanti perch non ci rivolgiamo
a Lui, per pulirci, per purificarci,
per accenderci. Molta igiene, molto sport Bene, meraviglioso! E
questaltro sport dellanima? E queste docce che ci rigenerano, che ci
puliscono, e ci purificano, e ci incendiano? Perch non andiamo a ricevere questa grazia di Dio? Al Sacramento della Penitenza e alla Sacra
Comunione. Andate, andate! Per non avvicinatevi alla Comunione
se non siete sicuri della pulizia della
vostra anima.10

E in unaltra occasione insisteva:


Figli miei, portate a confessare i vostri amici, i vostri parenti, le persone
che amate. Che non abbiano paura. Se
devono tagliare qualcosa lo taglieranno. Dite loro che non sar sufficiente
ricorrere una sola volta alla Confessione, avranno bisogno di recarvisi molte volte, frequentemente; come quando si giunge a una certa et, o quando
ci si ammala di qualcosa, non si va una
sola volta dal medico, ma spesso; e lo
si consulta pi volte, e allora misurano
la pressione e fanno analisi. Lo stesso,
dunque, lo stesso per lanima [].
Il Signore sta aspettando molti
perch si facciano un bel bagno nel
Sacramento della Penitenza! E ha l
pronto per loro un grande banchetto, quello delle nozze, dellEucaristia; lanello dellalleanza e della fedelt e dellamicizia per sempre. Vadano a confessarsi! []. Sia tanta la
gente che si avvicina al perdono di
Dio!.11

CCE 1115; Cfr. SAN LEONE MAGNO.


Sermone LXXIV, c.2: ML 54, 398.

SAN JOSEMARA. Lettera, n.74,


19/3/1967.

CCE 1252.

Idem 1250; Cf. CIC can.867.

CCE 1251.

FRANCESCO. Udienza generale, del


11/9/2013.

Idem, ibidem.

CCE 1446.

Idem, ibidem.

10

SAN JOSEMARA. Note tratte da un incontro informale, del 2/7/1974.

11

Idem, del 6/7/1974.

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo39

thomisticinstitute.org

Il giorno 13 settembre il Dr. Denis Fontes de Souza Pinto, nuovo


ambasciatore del Brasile presso la
Santa Sede, ha consegnato le sue
lettere credenziali a Papa Francesco
durante unudienza privata. Il Santo Padre ha ricevuto con grande cordialit il rappresentante diplomatico
del Brasile e ha ricordato con molta nostalgia il suo recente viaggio in
occasione della Giornata Mondiale
della Giovent.
In unintervista a Radio Vaticana,
il diplomatico pernambucano ha valutato che le relazioni attuali del Brasile col Vaticano non potrebbero andar meglio, ricordando eventi come
la menzionata GMG e ludienza concessa da Papa Francesco alla presidente brasiliana, Dilma Rousseff.

Attualit dellinsegnamento
di San Tommaso
Pi di 100 sacerdoti domenicani
hanno partecipato nella citt di Washington al congresso Dominicans
and Renewal of Thomism (Domenicani e il Rinnovamento del Tomismo) dedicato allo sviluppo del tema La dottrina di Dio, uno e trino.
Levento stato organizzato dallIstituto Tomistico della Facolt Pon-

Pi di 3 mila giovani
promettono di mantenere
la castit a Guayaquil
Organizzata dalla Pastorale della
Famiglia dellArcidiocesi stata celebrata dal 16 al 22 settembre a Guayaquil, in Ecuador, la Settimana della Famiglia. Il motto che ha guidato
tutte le riflessioni questanno stato Io e la mia famiglia serviamo il Signore.
Come parte delle attivit, il 19
settembre quasi 3,5 mila giovani hanno promesso nella cattedrale
metropolitana di San Pietro Apostolo di conservare la castit in accordo
col loro rispettivo stato. Questatto
di fede ripetuto tutti gli anni dopo
aver assistito a conferenze che fanno
parte di un programma di formazio-

40Araldi del Vangelo Novembre 2013

ne per la futura vita matrimoniale e


preparano a ricevere in maniera idonea questo Sacramento.
Precedentemente, il giorno 16, sono state celebrate Messe in tutte le
parrocchie dellarcidiocesi per i nonni e i nipoti. Il giorno 17 stato dedicato al tema La famiglia come scuola
di fede. Il giorno 20, 75 coppie hanno
contratto il Matrimonio dando cos
pubblicamente testimonianza della
loro fede in questo Sacramento.
santuario-fatima.pt

Ambasciatore brasiliano
presso la Santa Sede presenta
le sue credenziali

tificia dellImmacolata Concezione,


della capitale nord-americana.
Le sessioni di lavoro si sono svolte
tra i giorni 30 giugno e 5 luglio. Lorario di ogni ciclo di conferenze stato
organizzato in forma tale da privilegiare la Celebrazione Eucaristica. Sono stati anche recitati insieme il Santo Rosario e lUfficio Divino. Il celebrante donore e predicatore della
Messa di apertura stato lArcivescovo di Washington, Cardinale Donald
Wuerl. Tra i conferenzieri da menzionare Mons. Charles Morerod, OP,
Vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo, Segretario Generale del Comitato Teologico Internazionale fino
alla sua nomina. La Pontificia Universit San Tommaso dAquino, Angelicum, stata rappresentata dal Decano di Filosofia, Dominic Holtz e
dal Professore Efrm Jindrcek.
Leccellente qualit dei contributi
accademici e i frutti ottenuti dallevento nel suo complesso hanno indotto a decidere la convocazione
di un congresso analogo nel 2016.
Questanno si commemora l8 centenario della fondazione dellOrdine
dei Predicatori ad opera di San Domenico di Guzman.

Presidente di Timor Est in


pellegrinaggio a Fatima
Il Presidente di Timor Est, Jos Maria de Vasconcelos, ha visitato il giorno 21 settembre, il Santuario di Fatima per render grazie alla
Madonna per le benedizioni concesse al suo Paese da quando egli ha assunto le redini del governo nel maggio 2012.
Taur Matan Ruak nome che in
ttum significa due occhi vivi, col
quale anche conosciuto il mandatario era accompagnato da sua moglie, e da una comitiva nella quale si trovava lAmbasciatrice di Timor Est a Lisbona, Natalia Carrascalo, e lambasciatore del Portogallo a Dli. Il presidente ha dichiarato ai giornalisti di essere andato a
Fatima anche per chiedere alla Madre di Dio il suo appoggio allo sviluppo di Timor Est, ricordando che
la maggioranza del popolo di Timor cattolica e che tutti pregano
per chiedere a Dio di continuare ad
aiutare il paese.

Il rettore del Santuario, Don Carlos Cabecinhas, ha ricevuto la comitiva, che ha iniziato il suo pellegrinaggio partecipando allEucaristia
delle ore 9 del mattino nella Basilica
della Madonna del Rosario.

La Libreria Editrice
Vaticana riceve il Premio
Capri-San Michele
La Libreria Editrice Vaticana
(LEV), editrice della Santa Sede,
stata la vincitrice della 30 edizione
del Premio Capri-San Michele nella
categoria Paesaggio con lopera In
Turchia, seguendo i passi di Paolo, di
Giovanni Uggeri.
Non la prima volta che la LEV
premiata in questo certame. Nel
2010 essa stata premiata nella categoria Immagini per lopera Benedetto XVI, Urbi et Orbi: con il Papa a Roma e per le Vie del Mondo, di
cui Mons. Georg Gnswein stato il
curatore e nel 2012 ancora per lopera Pensieri dArte, del professor Antonio Paolucci.
Creata il 27 aprile 1587 per decreto di Papa Sisto V, la Libreria
Editrice Vaticana (LEV) ha la funzione di pubblicare gli atti e i documenti ufficiali della Santa Sede, oltre a opere diverse relative al mondo cattolico ed ecclesiastico. Dal 31
maggio 2006 anche detentrice dei
diritti dautore di tutti gli scritti del
Santo Padre.

305 durante la persecuzione dellimperatore Diocleziano.


In questa data avvenuto il miracolo che si ripete da vari secoli, (la
prima volta fu nel 1389, ma alcune
fonti storiche attestano il miracolo gi nellanno 315): il sangue del
martire, coagulato, di colore scuro,
conservato in un reliquario di cristallo, acquista come vita, diventando liquido e di colore rosso vivo, simile al sangue appena fuoriuscito da
una ferita.
Numerosi fedeli si sono riuniti nella Cappella del Tesoro della
Chiesa Cattedrale di Napoli per venerare la reliquia e osservare il miracolo, che questanno avvenuto
durante la celebrazione dellEucaristia. Alcuni partecipanti della stessa
sono stati i primi a percepire il fatto, e la notizia si diffusa rapidamente, con un caloroso applauso da
parte di tutti i fedeli. Erano presenti per venerare la reliquia, lArcivescovo di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe, insieme ad autorit ecclesiastiche, il re Alberto II del Belgio
e sua moglie.
La liquefazione avviene in tre
date relazionate con la vita di San
Gennaro: nel sabato precedente alla prima domenica di maggio, quando si commemora la traslazione delle reliquie del Santo a Napoli; nel
giorno della sua festa, 19 settembre
e il 16 dicembre, poich in questa
data nellanno 1631, e per sua intercessione, furono evitati i terribili effetti di uneruzione del Vesuvio sulla citt.

I londinesi manifestano
entusiasmo per
San Massimiliano Kolbe
Liquefazione del sangue
di San Gennaro
Gioved 19 settembre si celebrata a Napoli la festa di San Gennaro, Vescovo di Benevento e patrono di questa citt martirizzato nel

Il 27 settembre le reliquie di San


Massimiliano Kolbe sono state venerate a Londra, nella Chiesa di
Notre-Dame de France. E dal 1 al
6 ottobre stato presentato nel Teatro di Leicester Square un pezzo
sulla vita del Santo dal titolo Il do-

no di Kolbe. Martin OBrien, direttore artistico dellopera ha dichiarato: Siamo molto sorpresi per lavidit di conoscere la storia di San
Massimiliano Kolbe. Molte persone
sono entrate in contatto con noi per
manifestare il loro entusiasmo.
San Massimiliano Maria Kolbe, sacerdote missionario nato in
Polonia, mor nel 1941 nel campo
di concentramento di Auschwitz,
in Germania, presentandosi come
volontario per morire al posto di
un altro prigioniero condannato a
morte. Una statua del Santo francescano, fondatore della Milizia
dellImmacolata orna la facciata dellAbbazia di Westminster, come parte di un insieme dedicato ai
martiri del XX secolo.

Biografia di San Josemara


per bambini
Blanco e i viaggi a Barbastro il titolo della prima biografia multimediale su San Josemara Escriv de
Balaguer, scritta appositamente per
bambini dal peruviano Carlos Zambrano e illustrata da Luis Chumpitaz.
Il libro prende il suo nome dal piccione Blanco, che insieme al suo
amico, il piccolo Miguel, va a visitare
Barbastro, la citt dove nacque il fondatore dellOpus Dei, e i luoghi dove
trascorse la sua infanzia.
Questa versione digitale, spiega la pagina www.josemariaescriva.
info, include 8 canzoni per bambini, in versione karaoke. Offre anche
la possibilit di ascoltare il testo raccontato dal narratore. I promotori
delledizione la considerano parti-

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo41

colarmente adatta a bambini che si


preparano a ricevere la Prima Comunione.

Devozione popolare in Andalusia


In unimpressionante manifestazione di fede, la citt di Cordova, in
Spagna, ha radunato il giorno 14 settembre, secondo una stima della Polizia, un volume di persone come
mai visto prima nella citt. Infatti, sono state quasi 180 mila, secondo un calcolo fatto dal giornale Sur,
quelle che si sono radunate per partecipare in questa data alla Grande
Via Crucis dellAnno della Fede realizzata in questa citt.
Per partecipare al percorso, le
diverse confraternite della Passione hanno abbellito con i migliori ornamenti le loro rispettive stazioni e
statue, opere di grande valore artistico che invitano al raccoglimento e
alla devozione. La cerimonia era cominciata alle ore 17, terminata alle
ore 23:30 nella Cattedrale, dove tutte le stazioni sono confluite per fare
una preghiera insieme e ricevere la
benedizione del Vescovo di Cordova, Mons. Demetrio Fernndez.
Quindici giorni dopo, sabato 28
settembre, si celebrata nella citt di
Malaga, sempre in Andalusia, la processione denominata Mater Dei (Madre di Dio), nella quale le otto statue
delle principali confraternite hanno percorso le vie della citt nei loro
troni, da Piazza della Costituzione
fino alla Cattedrale. Come preambolo della processione, dalle 9 del mattino del giorno precedente fino alle
3 di notte del sabato, 60 statue di diverse invocazioni mariane, tanto della Passione quanto della Gloria, sono

state esposte alla venerazione dei fedeli nelle chiese della citt.

Il Cardinale Filoni
presiede lanniversario
della Diocesi di Suwon
Con unaffollatissima Eucaristia
presieduta dal Cardinale Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per lEvangelizzazione dei
Popoli, alla quale hanno partecipato pi di 45 mila fedeli, la Diocesi di
Suwon, nella Corea del Sud ha celebrato il 3 ottobre scorso il suo 50
anniversario, che coinciso col termine dellanno giubilare diocesano.
Nella sua omelia, il Cardinale italiano ha ripercorso la storia di questa
Diocesi fondata da Papa Paolo VI, il
7 ottobre 1963 e ha concluso indicando che la crescita evidente della comunit cattolica in questi anni ci stimola e ci incoraggia a comprendere
quanto le persone abbiano necessit
di Dio e quanto pochi siano sempre
gli operai nel suo campo. Mons. Filoni ha ricordato anche tutti coloro
che hanno dato la vita per il Vangelo
in questa terra gloriosa.
La Diocesi di Suwon conta 430 sacerdoti e circa 1 milione di fedeli. Nel
seminario interdiocesano si stanno
attualmente formando 190 seminaristi e 1,3 mila giovani di scuola media
frequentano corsi propedeutici per
scoprire la loro vocazione religiosa.
In dichiarazioni concesse allagenzia Fides, il Vescovo Diocesano,
Mons. Matthias Ri Iong-hoon, ha
spiegato che la diocesi conta 202 parrocchie, ciascuna frequentata da una
media di 4 mila fedeli. In essediamo
particolare importanza, soprattutto, alle missioni verso i giovani, imprigionati nella rete di una cultura
che frequentemente li distanzia da
Dio. La Chiesa amministra anche
40 scuole materne, 5 scuole elementari, 5 scuole medie e 2 licei. In queste opere, che mostrano la presenza
viva della Chiesa nella societ ha
continuato Mons. Ri Iong-hoon il

42Araldi del Vangelo Novembre 2013

laicato cattolico molto attivo, dinamico e ben organizzato. Pi di 30 associazioni e movimenti ecclesiali offrono un contributo fondamentale al
lavoro pastorale.

Parrocchie delle Filippine


riprendono a pregare San
Michele Arcangelo
Il sito della Conferenza dei Vescovi Cattolici delle Filippine ha annunciato il 26 settembre di aver inviato
una lettera circolare a tutte le diocesi dellarcipelago, incentivando pressantemente alla recitazione della preghiera a San Michele Arcangelo composta da papa Leone XIII nel 1896, e
che per molto tempo fu pregata nelle
chiese a conclusione delle Messe.
LArcivescovo Mons. Jos Palma,
presidente della Conferenza Episcopale, ha definito la preghiera molto
opportuna, in vista delle molte situazioni problematiche e di conflitti che oggigiorno viviamo. Con essa
invochiamo San Michele affinch difenda, noi e il nostro paese, contro le
astuzie e le insidie del maligno... Michele, che significa Chi come Dio, vincer sempre su chi tenta di sfigurare la
fisionomia dellumanit, perch Dio,
pi potente, opera in lui.
La preghiera fu composta in latino e la sua traduzione la seguente: San Michele Arcangelo, difendici nel combattimento, sii il nostro rifugio contro le malvagit e le insidie
del demonio. Ordinagli Dio, con insistenza lo chiediamo, e tu, principe
della milizia celeste, con la virt divina, precipita nellinferno satana e gli
altri spiriti maligni, che girano per il
mondo a perdere le anime. Amen.

Centro Commerciale a Rio de


Janeiro ha una Messa domenicale
Il Centro Commerciale Via Parque di Rio de Janeiro, nella Barra da Tijuca, ha annunciato linizio
della celebrazione di Messe domenicali alle ore 16, a partire dal mese di ottobre. A questo scopo stata

hidupkatolik.com

La Corea del Sud venera


i suoi martiri
Il 10 settembre, 21 Vescovi coreani
hanno fatto per la prima volta un pellegrinaggio a piedi nei luoghi pi significativi legati al ricordo dei martiri della Corea, accompagnati nel loro
percorso dal clero e numerosi fedeli.
Partiti dalla cappella della facolt di Teologia dellUniversit Cattolica della Corea, dove sono state
venerate le reliquie di SantAndrea
Kim Taegon, primo sacerdote di origine coreana e martire, si sono diretti in seguito fino alla sede della polizia in cui sono avvenuti alcuni martiri. Particolarmente evocative sono
state le soste al Santuario di Seosumun, dove sono morti 44 martiri e a
quello di Danggogea, dove sono stati martirizzati 10 cristiani, come alla cattedrale di Myeong-dong, nella cui cripta si venerano le reliquie
di nove di questi martiri. stato anche visitato il luogo dove furono assassinati 11 sacerdoti, il Santuario di
Seanamteo, e il Santuario di Jeoldu-

san, dove si trovano i resti di altri 28


martiri.
Il 20 settembre si celebra la memoria liturgica di 103 martiri uccisi durante le persecuzioni avvenute tra gli anni 1839 e 1867. In questo
numero sono inclusi soltanto quelli ufficialmente riconosciuti dalla
Chiesa, ma gli storici calcolano che
in questo periodo ci siano state circa 10 mila persone assassinate per
odio alla Fede. Il mese di settembre
stato proclamato dallArcidiocesi
di Seul, la capitale del paese, come il
Mese dei Martiri.

LArcidiocesi di Washington
stampa la Bibbia in cinese
Una versione comparata inglesecinese dellAntico Testamento stata
pubblicata negli Stati Uniti nel mese
di settembre, aprendo nuove possibilit di evangelizzazione tra i fedeli
provenienti da questo immenso paese asiatico.
Nel comunicare la notizia, Carolyn Ng, membro della Missione Pastorale della Madonna della
Cina, dellarcidiocesi di Washington, si mostrata esultante per la
nuova traduzione. In unintervista
allagenzia CNA, ella ha affermato che sar uno strumento meraviglioso per levangelizzazione di cinesi atei o agnostici che sono avidi di imparare linglese e sono curiosi di sapere di pi sul Cristianesimo, e pi specificatamente sulla Fede Cattolica.
Da parte sua, il Vescovo di Reno, Nevada, Mons. Randolph Calvo, presidente del Comitato per le
questioni dellAsia e del Pacifico, organismo della conferenza di Vescovi americani, ha affermato che questa traduzione comparata aiuta la
Chiesa in tutto il mondo a comprendere la storia e le lotte della Chiesa
Cattolica in Cina.
Il Nuovo Testamento, in versione comparata in cinese tradizionale,
era gi stato pubblicato nel 2009, e

una versione in cinese semplificato,


nel 2011. Quasi 340 mila cinesi cattolici vivono negli Stati Uniti. Il testo base stato una traduzione del
Beato Don Gabriele Allegra, che ha
completato una prima traduzione
della Bibbia nel 1968, dopo 40 anni
di lavoro.
icatholic.ru

eretta la cappella di San Giuda Taddeo, che rimarr aperta dalle ore
9:30 fino alle 20h durante la settimana per tutti coloro che desiderano raccogliersi in preghiera.
Liniziativa stata frutto dellesposizione Chi luomo del Sudario? che stata realizzata nello stesso centro commerciale tra i giorni
23 marzo e il 6 maggio 2012. In essa erano esibite immagini dettagliate della Sacra Sindone, repliche degli strumenti della Passione, e una
rappresentazione olografica di Nostro Signore fatta sulla base dellimmagine visibile nel Sudario.

Chiesa dedicata a San Giuseppe


sacra in Kazakistan
Dopo 10 anni in costruzione a
causa di difficolt finanziarie, stata
consacrata il 15 settembre a Astana,
capitale del Kazakistan una nuova
chiesa di rito Greco-Cattolico, eretta sotto linvocazione di San Giuseppe Promesso in Matrimonio.
La solenne dedicazione del tempio, realizzata in rito ucraino, stata celebrata da Mons. Joseph Milian,
Vescovo Ausiliare dellArcieparchia
Maggiore di Kiev-Galizia. Hanno
partecipato alla cerimonia Mons.
Janusz Kaleta, Vescovo di Karaganda, e il Cardinale Leonardo Sandri,
venuto da Roma portando due doni del Santo Padre: un calice e alcune reliquie di San Giosafat. Erano
presenti anche membri del governo
kazako e dei corpi diplomatici della Georgia, dellUcraina e degli Stati Uniti.

LArcivescovo di Czestochowa
consacra alla Madonna
lanno scolastico
In una lettera pastorale intitolata Affidiamoci al suo Cuore Immacolato, lArcivescovo di Czestochowa, Mons. Wacaw Depo ha consacrato alla Madonna lanno scolastico 2013-2014, che in Polonia inizia nel mese di settembre. In questa

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo43

Gaudiumpress

missiva, il prelato chiede il suo materno aiuto per far fronte a un mondo sempre pi secolarizzato.
Purtroppo, ancor oggi, molti paesi, anche parlamenti democraticamente eletti, promuovono una cultura che elimina Dio dalla vita individuale e sociale afferma Mons.
Depo. E conclude la sua missiva invitando ad aver fiducia in Maria
Santissima, ad esempio del Servo di
Dio Cardinale August Hlond, Arcivescovo Primate della Polonia morto a Varsavia nellottobre del 1948.

I giovani che si sono presentati per


le prove preliminari sono stati 410,
dei quali ne saranno selezionati soltanto 40 dopo un rigoroso scrutinio
composto da un esame destinato a
valutare le loro conoscenze delle Sacre Scritture, spiritualit cristiana e
cultura generale, e uno o due colloqui individuali di discernimento vocazionale.
A partire dal 1987, c stato un rifiorire di seminari nel Vietnam. Oltre a quello gi menzionato, la provincia ecclesiastica di Hanoi ne conta quattro, mentre Ho-Chi-Minh,
Bi Chu e Thi Binh ne hanno gi
uno. C stato sempre in questo periodo un incremento di vocazioni
femminili.

Giornata Mariana della


Famiglia a Torreciudad

Il Seminario del Vietnam batte


il record di ammissioni
La direzione del seminario di
Vinh Thanh, che serve le diocesi di
Vinh e di Thanh Ha, ha reso noto a settembre il risultato delle iscrizioni di nuovi candidati al sacerdozio per lanno scolastico 2013-2014.

Sotto la presidenza di Mons.


Francisco Prez, Arcivescovo di
Pamplona e Vescovo di Tudela,
stata celebrata per il 24 anno consecutivo nel Santuario di Torreciudad la Giornata Mariana della Famiglia. Realizzato il 14 settembre,
levento ha riunito circa 10 mila persone, che sono venute al Santuario
da diverse regioni della Spagna per
meditare sul tema La famiglia, formatrice di valori umani e cristiani.

Pi di 100 pullman sono stati noleggiati da associazioni giovanili, parrocchie e centri educativi per facilitare il trasporto dei pellegrini.
La cerimonia iniziata con la lettura dellOrazione delle Famiglie,
seguita da una pittoresca offerta di
alcuni prodotti scelti dellartigianato, dellagricoltura e dellallevamento, come ad esempio prosciutti di
Teruel, olio dellAndalusia, miele di
La Alcarria, ceramiche granadine,
dolci di Torreciudad. Un gruppo di
bambine che si stanno preparando a
ricevere la Prima Comunione ha offerto lavori manuali.
Mons. Prez ha manifestato il suo
appoggio alle famiglie che soffrono
a causa della crisi finanziaria e ha affermato nella sua omelia che amore e dolore sono due semicerchi che
uniti formano lanello della comprensione, misericordia, perdono,
fedelt, generosit, fecondit e donazione totale, e dentro questo cerchio inquadrata la vita della famiglia cristiana. Su come affrontare le
difficolt, ce ne d esempio la Vergine Santissima: Nella Madre Dolorosa che stata ai piedi della Croce, da cui pendeva Ges, troviamo il
pi perfetto equilibrio tra lamore e
il dolore: Maria ci insegna a vivere
con la croce di ogni giorno.

Informazioni on line sulle Missioni degli Araldi del Vangelo in Italia

UN NUOVO SITO INTERNET:


LA MADONNA PELLEGRINA
Acceda il link http://fatima-araldi.arautos.org/
per seguire tutti i giorni:
- le Missioni Mariane degli Araldi del Vangelo
- il commento del Vangelo del giorno
- fioretti della Madonna di Fatima
- ed altre iniziative degli Araldi del Vangelo in Italia

44Araldi del Vangelo Novembre 2013

Giornata Mariana a Roma

Dieci santuari mariani


collegati in preghiera

di Roma, dove il Vicariato di Roma ha organizzato una


veglia di preghiera che estesasi anche alle celebrazioni
del giorno dopo. La cerimonia, intitolata Con Maria oltre la notte, iniziata con la recitazione del Santo Rosario in collegamento con 10 dei pi importanti santuari
mariani del mondo: Aparecida (Brasile); Lujn (Argentina); Lourdes (Francia); Czestochowa (Polonia); Banneux (Belgio); Nazareth (Israele); Nairbi (Kenia); Akita (Giappone); Vailankanni (India) e il Santuario Nazionale dellImmacolata Concezione (Stati Uniti).
La mattina del 13, in Piazza San Pietro, davanti alla statua della Madonna di Fatima, Papa Francesco ha
celebrato lEucaristia, ha fatto laffidamento del mondo al Cuore Immacolato di Maria e ha recitato lAngelus. La Giornata Mariana fa parte delle commemorazioni dellAnno della Fede, che si concluder nella Solennit di Cristo Re, nel prossimo 24 novembre.

LOsservatore Romano

ome preparazione allaffidamento del mondo al


Cuore Immacolato di Maria voluta da Papa Francesco il 13 ottobre, stata realizzata a Roma la Giornata Mariana.
Levento iniziato con laccoglienza in Piazza San Pietro della statua della Madonna di Fatima della Cappella
delle Apparizioni, portata proprio per loccasione. Durante la cerimonia si recitata la preghiera del Via Matris, una devozione che, somigliante alla Via Crucis, percorre i momenti pi significativi della vita della Madre
Dolorosa. Varie associazioni mariane, tra cui gli Araldi
del Vangelo, si sono alternati per portare il fercolo della statua dalla Casa Santa Marta fino allobelisco. Da
qui essa stata condotta fino al Santo Padre da volontari
pontifici, scortati dalla Guardia Svizzera.
In seguito, la statua stata trasportata in elicottero al
Santuario del Divino Amore, situato a 18 km dal centro

A sinistra: araldi conducono la statua della Cappella


delle Apparizioni. A destra, diversi momenti delle veglie
realizzate simultaneamente a Roma, Lourdes, Nazareth,
Lujn, Vailankanni e Nairbi.

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo45

Storia

per bambini... o adulti pieni di fede?

Non si mai sentito dire...


Gustavo si sdraiato sulla poltrona e proprio l si
addormentato. Maria Santissima, tuttavia, ha avuto
compassione di quel figlio ingrato e gli ha inviato un sogno...

Maria Beatriz Ribeiro Matos

ra gi notte e Gustavo era terina si ammal gravemente. Con i ri, quando Gustavo vegliava sconsolaesausto: quel giorno era pochi mezzi che possedevano, fecero to al suo capezzale, lei gli disse:
Figlio mio, Dio mi chiama a S
stato difficile. Tuttavia, la tutto il possibile affinch recuperasse,
stanchezza fisica del giova- ma fu invano. Era suonato per lei li- quando hai pi bisogno di me. Tuttane non era nulla se comparata al suo stante terribile di rendere conto della via, abbiamo attraversato molte difsua vita a Dio. Nei suoi ultimi sospi- ficolt insieme e in nessuna di esse
deplorevole stato spirituale.
la Madonna ci ha abbandonaEra nato in un piccolo villagto. A Lei ti affido! So che fagio, in una famiglia cristiana ferr per te molto pi di quelvente. Ancora bambino, era rilo che sarebbe in mio potere.
masto orfano di padre, un oneTuttavia, perch la tua povesto falegname. A partire da allora madre possa morire in para, la signora Caterina, sua mace, ti chiedo di promettermi
dre, si dedic alla sua educaziodi non smettere mai di sperane. Non risparmiava sforzi affinre in Lei e di ricorrere a Lei in
ch il bambino diventasse non soqualsiasi occasione; e che tutti
lo un buon lavoratore in futuro
i giorni, anche se sarai molto
ma, soprattutto, perch fosse un
stanco o pieno di occupazioni,
eccellente cattolico. Tutte le sere,
non smetterai di recitare alquando finiva di lavorare, si inmeno tre Ave Maria...
ginocchiava davanti allimmagiIl giovane, piangendo, le
ne della Madonna, avendo al suo
garant che cos avrebbe fatto.
fianco il piccolo Gustavo, e preDopo aver ricevuto gli ultigavano insieme, raccomandanmi Sacramenti e con il nome
dosi a Colei che, sempre sollecidi Maria sulle labbra, la buota, era il porto sicuro in tutte le
na signora consegn la sua
afflizioni. In questa atmosfera di
anima a Dio.
fatica e fiducia illimitata in Maria
Arriv allora per il ragazSantissima, anche nelle pi granzo inesperto lora della prova,
di angosce, crebbe Gustavo.
del combattimento, che fanQuando era nel fiore delTutte le sere lei si inginocchiava davanti
no delluomo, secondo le sue
la giovent, tuttavia, la sventura
allimmagine della Madonna, avendo al suo
fianco il piccolo Gustavo
azioni, un eroe o un infame,
batt alla sua porta: Donna Ca46Araldi del Vangelo Novembre 2013

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo47

Edith Petilclerc

un santo o un malvagio.
I giorni passarono e Gustavo dovette prendere
provvedimenti e lavorare per mantenersi. Come
un incoraggiamento, le
ultime parole di sua madre lo accompagnavano
in ogni momento nei primi mesi della sua assenza, a tal punto da diventare una regola di vita.
Nonostante ci, stabilizzatasi la sua situazione
e placatesi le prime preoccupazioni per la sua
sussistenza, il giovane si
lasci trascinare dal vortice mondano, diventando amico di gente avida
e avara. La devozione alla Madonna viveva ancora in uno stato agonizzante nellanima del ragazzo.
Fu allora che il suono di una tromba si fece sentire, chiamando coloro che dormivano
La sua vita spirituale, nel
il sonno eterno a comparire al Giudizio Finale
frattempo, si era ridotta
a quasi nulla, solo perch
non aveva ancora avuto il coraggio di peste, la miseria e la morte si spar Signora, Tu che sei lavvocata
gevano per tutti gli angoli della Ter- e il rifugio dei peccatori, abbi piet
smettere di recitare le tre Ave Maria.
Gustavo si trovava in questa si- ra. Era la fine del mondo!
di me! Non si mai sentito dire che
Fu allora che il suono di una trom- quanti siano ricorsi alla tua protetuazione quella notte. Tornando cos tanto stanco dal lavoro, pensava ba si fece sentire, chiamando colo- zione, implorato la tua assistenza e
solo a riposare. Passando per la sa- ro che dormivano il sonno eterno a reclamato il tuo soccorso, siano stala, i suoi occhi si posarono per caso comparire davanti al Giudizio Fina- ti da Te abbandonati! Non sar io il
sulla piccola immagine che non mol- le. Mentre tutti gli uomini e le donne primo! Intercedi per me!
to tempo prima tanto lo aveva tocca- accorrevano alla Valle di Giosafat, in
In ginocchio e piangendo, si mise
to... Egli pens: Pregare... a questo- una nuvola di gloria scendeva lUo- a pregare le tre Ave Maria abbandora? Oggi non ne ho voglia! Ma... e la mo-Dio per giudicare i vivi e i morti.
nate. Vide, allora, il volto della MaGes Cristo mandava gli uni a de- donna illuminarsi con un sorriso, racmia promessa? Per oggi, non imporstra e gli altri a sinistra. Ognuno ri- cogliere con bont la sua preghiera e
ta! Ho cos tanto sonno!....
Cadde su una poltrona e l si ad- spondeva dei propri atti davanti al presentarla al suo Divino Figlio.
terribile Giudice: i genitori erano indorment.
Gustavo si svegli di soprassalMaria Santissima, per, ebbe capaci di salvare i loro figli o i figli, to!... Il sogno produsse in lui unimcompassione di quel figlio ingra- i loro genitori. Gustavo, terrorizzato, pressione tale che, alla mattina, i
to e gli invi un sogno. Gustavo vi- si vide tra coloro che sarebbero sta- suoi capelli, prima neri come lebade come la desolazione si spargeva ti giudicati e cap da che lato sareb- no, erano diventati bianchi come la
per tutta la Terra: mari e fiumi tra- be andato... Alz gli occhi alla ricer- neve. Egli cap che aveva ricevuto
boccavano, i vulcani lanciavano fuo- ca di aiuto e vide la Santissima Vergi- un ammonimento da parte di Maria
co e lava, gli astri cadevano dal fir- ne, che lo guardava seria e disgustata. Santissima perch si correggesse e
Nel vedere la sempre cos miseri- tornasse sul buon cammino. A partimamento, citt intere erano sepolte,
le montagne crollavano con un bot- cordiosa Madre scontenta di lui, il gio- re da quel momento fece penitenza
to assordante e la fame, la guerra, la vane torn in s ed esclam afflitto:
e riprese la vita della santit.

_
_______
I Santi di ogni giorno
1. Solennit di Tutti i Santi.
Beato Teodoro Giorgio
Romza, Vescovo e martire
(1947). Vescovo dellEparchia
Greco-Cattolica di Mukachevo,
in Ucraina, fu vittima di un attentato e in seguito avvelenato per
aver mantenuto la sua fedelt alla Chiesa in tempi di proibizione
della Fede.
2. Commemorazione di tutti i fedeli defunti.
Beata Margherita di Lorena,
religiosa (1521). Duchessa di
Alenon, in Francia, dopo esser
rimasta vedova, abbracci la vita
religiosa in un monastero di clarisse che lei stessa aveva fatto costruire.
3. XXXI Domenica del Tempo Ordinario.
San Martino de Porres, religioso (1639).
SantErmengaudio, Vescovo
(1035). Fu per 25 anni Vescovo
di Urgell, in Spagna, in unepoca
di grandi mutamenti storici.
4. San Carlo Borromeo, Vescovo
(1584).
Beata Elena Enselmini, vergine (1242). Religiosa clarissa, ricevette labito dalle mani di San
Francesco ed ebbe come direttore spirituale SantAntonio da Padova. Dopo esser rimasta inferma, diede eroiche prove di rassegnazione e pazienza.

spirito di preghiera, costru con


le sue proprie mani una chiesa a
Rennes, in Francia, dove riun diversi monaci al servizio di Dio.
7. San Pietro Wu Guosheng, catechista e martire (1814). Convertito alla fede cattolica, lasci il
mestiere di locandiere per diventare catechista. Essendosi rifiutato di apostatare, fu strangolato a
Zunyi, in Cina.
8. San Villeado di Brema, Vescovo
(789). Nato in Inghilterra, predic il Vangelo in Frisia e in Sassonia, dopo San Bonifacio. Fu il
primo Vescovo di Brema, in Germania.
9. Dedicazione della Basilica Lateranense.
Beato Enrico Hlebowicz, sacerdote e martire (1941). Professore del seminario e universit di Vilnius, attuale Lituania, fu
fucilato durante la guerra, in un
bosco vicino a Borysw, in Bielorussia.
10. XXXII Domenica del Tempo Ordinario.
San Leone Magno, Papa e
Dottore della Chiesa (461).
San Baudolino, eremita (sec.
VIII). Eremita favorito con i doni del miracolo e profezia. Mor a Villa del Foro, in provincia di
Alessandria.

5. Beato Gomidas Keumurdjan, sacerdote e martire (1707). Nato e


ordinato nella Chiesa dArmenia,
soffr molto e fu sgozzato a Costantinopoli, per aver mantenuto
e diffuso la fede cattolica professata nel Concilio di Calcedonia.

11. San Martino di Tours, Vescovo (397).


Beato Vincenzo Eugenio
Bossilkov, Vescovo e martire
(1952). Religioso della Congregazione della Passione di Ges
Cristo, fucilato a Sofia, in Bulgaria, per essersi rifiutato di rinnegare il Papa.

6. San Melanio di Rennes, Vescovo


(dopo il 511). Dotato di grande

12. San Giosafat, Vescovo e martire (1623).

48Araldi del Vangelo Novembre 2013

San Cuniberto, Vescovo


(circa nel 663). Rinnov
nella Diocesi di Colonia, in
Germania, la vita ecclesiastica e
la devozione dei fedeli dopo le
invasioni dei barbari.
13. San Nicola I, Papa (867). Si
impegn con vigore apostolico
a consolidare lautorit del Romano Pontefice in tutta la Chiesa di Dio.
14. Beato Giovanni Liccio, sacerdote (1511). Religioso domenicano, si distinse per la sua infaticabile carit verso il prossimo, per
limpegno nella propagazione del
Santo Rosario e osservanza della Regola. Mor a Caccamo, a Palermo, a 111 anni.
15. SantAlberto Magno, Vescovo e
Dottore della Chiesa (1280).
San Giuseppe Pignatelli, sacerdote (1811). Gesuita spagnolo che ebbe un importante ruolo
nella restaurazione della Compagnia di Ges, dopo la soppressione nel 1773.
16. Santa Margherita di Scozia, regina (1093).
Santa Geltrude, vergine
(1302).
SantOtmaro, abate (759).
Costru in Svizzera un piccolo
ospedale per lebbrosi e un monastero sotto la regola benedettina.
17. XXXIII Domenica del Tempo
Ordinario.
SantElisabetta di Ungheria,
religiosa (1231).
Beata Salomea, badessa
(1268). Moglie del re dUngheria, dopo essere rimasta vedova,
si fece religiosa clarissa e divent badessa in un monastero fondato da lei stessa, vicino a Cracovia, Polonia.

__________________ Novembre
Francisco Lecaros

18. Dedicazione delle Basiliche dei


Santi Pietro e Paolo, Apostoli.
Beato Leonardo Kimura e
compagni, martiri (1619). Gesuita bruciato vivo insieme ad altri
quattro compagni a Nagasaki, in
Giappone.
19. San Barlaam, martire (circa nel
303). Bracciante agricolo e analfabeta che si rifiut di bruciare incenso agli idoli, essendo per questo martirizzato ad Antiochia.
20. San Francesco Saverio Cn,
martire (1837). Catechista,
strangolato e decapitato ad Hanoi, in Vietnam, nel tempo
dellimperatore Minh Mang.
21. Presentazione della Beata Vergine Maria.
San Mauro di Cesena, Vescovo (946). Nipote di Papa Giovanni X nominato Vescovo di Cesena. Il culto alle sue reliquie diede origine allAbbazia di Santa
Maria del Monte.
22. Santa Cecilia, vergine e martire
(sec. inc.).
Beato Tommaso Reggio, Vescovo (1901). Arcivescovo di
Genova, fond la Congregazione
delle Suore di Santa Marta.
23. San Clemente I, Papa e martire
(sec. I).
San Colombano, abate (615).
Beato Michele Agostino Pro,
sacerdote e martire (1927). Gesuita fucilato dopo una condanna
senza processo, a Guadalupe, in
Messico, durante la persecuzione
contro la Chiesa.
24. XXXIV Domenica del Tempo
Ordinario. Solennit di Nostro
Signore Ges Cristo, Re dellUniverso.

SantElisabetta di Ungheria guarisce un malato di Lucas Valds


Museo di Belle Arti, Siviglia (Spagna)

Santi Andrea Dung-Lac, sacerdote, e compagni, martiri


(1625-1886).
Beato Balsamo, abate (1232).
In mezzo alle confusioni e contraddizioni del suo tempo, diresse con sapienza e saggezza lAbbazia della Santissima Trinit di
Cava de Tirreni, in provincia di
Salerno.
25. Santa Caterina di Alessandria,
vergine e martire (sec. inc.).
Beata Elisabetta Achler, vergine (1480). Religiosa del Terzo Ordine Regolare Francescano
visse a Reute, in Germania, praticando lumilt, la povert e la
mortificazione del corpo.
26. San Silvestro Guzzolini, abate (1267). Dopo esser vissuto ritirato come eremita, fond vicino a Fabriano, Ancona, il Monastero di Montefano, dando origine alla Congregazione Benedettina Silvestrina.
27. SantAcario di Noyon, Vescovo (circa nel 640). Dopo essere
stato monaco di Luxeuil, fu elet-

to Vescovo di Noyon (Francia) e


Tournai (Belgio) che formavano
ununica diocesi in quellepoca.
28. SantIrenarco, martire (sec.
IV). Boia convertito durante la
persecuzione di Diocleziano, vedendo la fermezza e la forza delle donne cristiane. Mor decapitato.
29. San Francesco Antonio Fasani, sacerdote (1742). Sacerdote
dellOrdine dei Frati Minori, di
raffinata cultura, grande amore
per la predicazione e per la penitenza, e sempre attento al servizio dei bisognosi. Mor a Lucera, Foggia.
30. SantAndrea, Apostolo. Secondo la tradizione, fu crocifisso a Patrasso, in Grecia, intorno
allanno 60.
Beato Federico da Ratisbona, confessore (1329). Religioso dellOrdine degli Eremiti di
SantAgostino, essendo abile falegname, si distinse per il suo fervore nella preghiera, obbedienza e carit.

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo49

Pinculos di
depietra,
pedra,
Pinnacolo

Quel buon uomo ha costruito una cattedrale. Ma la


dottoressa della Piccola Via ha portato a termine
unopera incomparabilmente pi grandiosa.

am! Pam! Pam!


Il martello! chiede
uno.
Attento alle pietre!
avvisa laltro.
Siamo in mezzo a una grande costruzione. A un certo punto, uno decide di chiedere agli operai riguardo
al lavoro che realizzano.
Cosa fai?
Come vedi, sto spaccando pietre risponde il primo.

La stessa domanda fatta a un altro, che dice:


Lavoro sodo, alzando queste
solide pareti di pietra, per guadagnarmi di che vivere per la mia famiglia.
Infine, la domanda rivolta a un
terzo lavoratore:
E tu, che fai?
Per la gloria del buon Dio e la
salvezza delle anime, sto costruendo
una cattedrale!

50Araldi del Vangelo Novembre 2013

apice

Fahima Spielmann
Agli occhi degli uomini questi
tre operai realizzavano lo stesso
lavoro, ma i primi due avevano lo
sguardo dellanima rivolto a terra,
mentre lo spirito del terzo indicava
al Cielo, come lo avrebbero fatto in
breve le pietre che lavorava con cura per ultimare i punti pi alti della
cattedrale.
Infatti, sembrando sfidare la legge della gravit, i cos caratteristici pinnacoli dellarchitettura gotica

damore

Romain Brget

Santa Teresina del Bambino Ges,


a 22 anni; sullo sfondo, Cattedrale
di Notre Dame, Bayeux (Francia)

ci danno limpressione di voler perforare il firmamento, assomigliando allanima che, stando ancora sulla Terra, vive nei pensieri del Cielo. Queste guglie di pietra simbolizzano la preghiera della Chiesa allo
Spirito Santo: Ut mentes nostras ad
clestia desideria erigas! Da alle
nostre menti il desiderio delle cose
dellalto!.
Ora, vi sono anime che cercano di
vivere tutto il tempo cercando apici,
come in punta di piedi, proponendosi mete audaci per le quali soltanto il Cielo il limite.
Un esempio di queste anime fu
Santa Teresina del Bambino Ges.
Avendo lei abbandonato tutto per
chiudersi nella clausura del Carme-

lo, si sentiva ancora insoddisfatta.


Sento in me la vocazione del guerriero, del sacerdote, dellApostolo,
del dottore, e del martire invocava questanima innocente. Sento la necessit, il desiderio di realizzare per Te, Ges, tutte le opere, le
pi eroiche... [...] O Ges! Mio amore, mia vita!... Come conciliare questi contrasti? Come realizzare i desideri della mia povera piccola anima?....1
Il Dottore della Piccola Via
comprese che non era impossibile raggiungere questauge. Bastava
un elemento: lamore. La sua vita,
che nelle esteriorit non sembrava avere nulla di straordinario, si
trasform in modello per il mon-

do. Lei seppe collocare nei minimi atti della sua esistenza limpulso che ispirava il nostro terzo lavoratore, il quale sapeva che ogni
martellata, ogni parete alzata era,
in realt, un atto di amore a Dio.
E se quel bravuomo collabor
per costruire una cattedrale, Santa Teresina port a termine unopera incomparabilmente pi grandiosa, la quale oltrepass lelevazione delle guglie di tutte le cattedrali della Terra.

SANTA TERESA DE LISIEUX. Manoscritto B. Tutte le opere, le pi eroiche.


In: Opere Complete. So Paulo: Paulus,
2002, p.171.

Novembre 2013 Araldi

del Vangelo51

Statua
Pellegrina
del Cuore
Immacolato
di Maria
appartenente
agli Araldi del
Vangelo

Porta del Cielo

a Santissima Vergine chiamata, a ragione, Porta del


Cielo, poich da Lei emanata
tutta la grazia creata e Increata che venuta o verr
un giorno al mondo. Lei
Madre di tutto il bene,
Madre della grazia,
Madre di Misericordia.
Da Lei sgorgata ed
fluita nel mondo,
come da un acquedotto, la stessa
Grazia Increata.

Timothy Ring

(SantAlberto Magno)

Potrebbero piacerti anche