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CRISTOLOGIA SISTEMATICA
La teologia dei Padri fino al 250 circa
sto, ma lo predicano come uomo che deriva dagli uomini”. Testimonia Ire-
neo che per loro Gesù è il figlio di Giuseppe e di Maria, un uomo comune
ma straordinariamente santo; nel suo battesimo è disceso su di lui un es-
sere divino, il Cristo (o anche un angelo chiamato Cristo, la Sophia
dell’AT, lo Spirito Santo) e che Dio decide di adottare.
I tratti di questa produzione giudeo-cristiana (Kerigmata Petrou,
Anabathmoi Iakobou, Pastore di Erma) non influenzata né da Paolo, né da
Giovanni e soppiantata verso il 200 dalle prime sintesi cattoliche: a)
manca il termine logos e ricorre invece Spirito Santo (quest’ultimo con i
tratti della sapienza veterotestamentaria); b) l’uomo Gesù viene collega-
to con questo Spirito preesistente sia con l’ausilio dell’adozione e
dell’inabitazione, sia mediante identificazione. I due schemi cristologi-
ci qui ancora coesistono: l’uomo Gesù (che è il Servo di JHWH) si identi-
fica con lo Spirito preesistente.
3. Ignazio
4.Giustino
5. Ireneo
6. Clemente Alessandrino
7. Origene
8. Tertulliano
tiva dell’origine. In Gesù noi vediamo un doppio modo di essere non me-
scolato ma legato in un’unica persona: Dio e uomo.
L’incarnazione non implica un mutamento in Dio perché “Dio si può
mutare in tutte le cose e rimanere nel contempo se stesso”, poiché Dio è
la perfetta affermazione di ogni essere e poiché per lui non c’è nulla
che gli sia opposto.